Rassegna di Geopolitica. La Scozia verso il referendum per l'indipendenza del 18 settembre prossimo - a cura di Lorenzo Rendi

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale venerdì dodici settembre due mila quattordici la puntata di oggi la rassegna di geopolitica dedicata alla Scozia che si avvicina sempre più
Alla data del diciotto settembre giorno dal quale si tra una consultazione popolare un referendum per sancire o meno la separazione dalla Gran Bretagna
La notizia è quella che sapete che è stata un po'uno shock diffusa negli ultimi giorni le sette settembre scorso secondo un sondaggio realizzato dal
Sito YouGov per conto del Sunday Times i lettori favorevole indipendenza dalla Scozia sono per la prima volta in vantaggio
Secondo che rilevazioni nell'ultimo mese i favorevoli alla indipendenza hanno guadagnato più di dieci punti in percentuale
Il dato non si può considerare definitivo in quanto c'è anche un forte numero di indecisi che potrebbe cambiare l'orientamento di questa consultazione
Cerchiamo allora di approfondire il tema lo facciamo con un articolo del settimanale britannico riformista
Pubblicato nei giorni scorsi prima della tifoserie sono otto l'ultimo sondaggio condotto dagli Ugo per conto del Sunday Times
Che vedeva i favorevoli alla l'indipendenza in vantaggio l'articolo è stato ripubblicato l'Italia dalla settimanale internazionale il cinque settembre scorso il titolo è
Se la Scozia sceglie l'indipendenza il diciotto settembre gli scozzesi andranno alle urne per decidere se lasciare il Regno Unito i sostenitori del no sono in vantaggio dato come detto superato
Ma la Campania degli indipendentisti è stata molto efficace e oggi la possibilità che l'Unione possa sfaldarsi è concreta
La campagna per il sì scrive l'Economist campagna organizzata dal esse ANP Scottish National Party che guida il governo autonomo scozzese
Va avanti da più di diciotto mesi risultati si vedono le vetrine le insegna rapine dico esco sono tappezzati manifesti separatisti e dei loro slogan si Scozia mai più Governi tavoli
Le iniziative degli unionisti al contrario sono saltuarie frammentarie quella prima una campagna trasversale che coinvolge i laburisti labbra democratici conservatori condizionata quindi dai contrasti tra i tre partiti e praticamente invisibile
I Lando per quasi Edimburgo le altre città scozzesi i manifesti di Betta Together che è la Campania a favore dell'Unione del mantenimento dell'Unione non si vedono quasi mai la Campania può contare solida capace come Alistair Darling ex ministro delle Finanze laburista su un mucchio di soldi compreso la donazione di un milione se viene fatta da j k Rowling autrice di all'ipoteca
E sul sostegno delle imprese ma non ha a disposizione attivisti entusiasti il problema e anche che i laburisti che al Parlamento di questo mese hanno quarantuno dei cinquantanove seggi che spettano alla Scozia preferiscono impegnarsi da soli l'ex Primo ministro laburista Gordon Brown scozzese figura di spicco degli unionisti sia tenuto sdegnosamente distanza dalla Campania delle tre grandi partiti
Malga io più grosso è che la posizione degli unionisti non è chiara
Convincere gli scozzesi a preservare uno status quo assai poco esaltante non è facile e in più gli sforzi di chi sostiene questa posizione sono decisamente tout otto timidi revisione unionista della Scozia lamentano molti dei suoi cittadini è quella di un povero piccolo paese sovvenzionato dai contribuenti inglesi
Una situazione che nessuno corse SP desidera questi i fattori rafforza la Campania separatista e la debolezza di quello milanista hanno contribuito a mettere a rischio la più importante storica Unione Nazionale del mondo
Anche se come sostengo i sondaggi Regno Unito dovrebbe sopravvivere e vediamo che poi il sondaggio invece ha cambiato questo situazione
Comunque scriveva l'economista è possibile che reale peso al voto separatista sia sottostimato il referendum probabilmente avrà l'affluenza più alta registrata da molto tempo a questa parte nel Regno Unito
Con molti scozzesi delusi che tornano alle urne dopo anni e questi elettori concentrati in zone disagiate potranno quasi certamente per il sì
Ecco perché la vittoria del sì ecco una possibilità la fine dell'impero fu la precondizione per la nascita del nazionalismo scozzese moderno emerso come credo politico negli anni Sessanta
Quando il vento di cambiamento portato dal Primo Ministro Karol Macmillan richiamava imparate a molti cittadini britannici residenti all'estero
A rafforzare quel sentimento è stata poi l'erosione delle istituzioni a partire dall'esercito che nel due mila sei ha perso il suo ultimo reggimento di fanteria delle carenze costituito quindi da scozzese
E dell'identità britannica dovendo scegliere a quale nazionalità si sentiva di appartenere nel mila centosettanta il trentanove per cento gli scozzesi si definiva britannico nel due mila tredici la percentuale ex si sa al ventitré per cento il risentimento verso l'Inghilterra fa da sfondo al nazionalismo scozzese in primo piano tuttavia non ci sono la spada lo scudo ma il dogma del socialismo
Dopo aver goduto in maniera sproporzionata dei frutti dell'impero la Scozia patito la miseria della deindustrializzazione
Negli anni del declino industriale i sindacati sono lancio di una battaglia per salvare le acciaierie e i cantieri navali in crisi e tutta la politica scozzese si è spostata a sinistra
Questa polarizzazione non è stato l'esclusiva della Scozia successo lo stesso nel nord dell'Inghilterra nel Galles ma questo fenomeno si è aggiunta qui anche la riscoperta dentista locale che ha dato il via alla nuova rivendicazione nazionalista
La Scozia diversa dall'Inghilterra perché più di sinistra è solo l'indipendenza può dare gli scozzesi la socialdemocrazia che desiderano
Questo a grandi linee il contesto in cui si è sviluppato il nazionalismo scozzese che è stato però inventato anche da tre fattori locali collegati tra loro
Il primo e il crollo dei tori alle elezioni del mille novecentocinquantacinque i conservatori preso più della metà dei seggi scozzesi in Parlamento poi nel mio novecentosettanta sotto la leadership di educati
Furono il primo partito a vincere a Westminster ma non in Scozia
Ad affondare definitivamente i conservatori al nord al confine fu però Margaret Thatcher che per la causa nazionalista ha fatto più di quelli a un ruolo Schema di sono messi assieme
Termino centosettantanove mila centottantuno la Scozia perso un quinto dei sui posti di lavoro
Anche in questo caso le vecchie città industriale del Nord e del centro dell'Inghilterra attraversarono stesso declino
Molti scozzesi però si sentivano perseguitati imito dei Tories cattivi i conservatori distruttore di posti di lavoro e anti scozzesi sarà mai radicato
Soprattutto quando i conservatori sono al Governo per gli scozzesi le parole torri e inglese diventano sinonimi esattamente come succede oggi
Alle elezioni politiche del due mila dieci i conservatori Scozia si sono aggiudicate un solo seggio per giunta in un collegio elettorale a cavallo del confine eppure governato il Paese ecco spiegate le scritte contro i Tories sui muri di Glasgow
Il secondo fattore è stata la scoperta alla fine degli anni Sessanta dei ricchi giacimenti di petrolio del Mare del Nord per i nazionalisti è stato un motivo in più di risentimento nei confronti di Londra e un altro argomento a favore dell'indipendenza
Nel mille centosessantasette laissez Neppi lo Scottish National Party
Le centrale per la prima volta Westminster dopo l'elezione straordinarie nel collegio dei nemici nel mille novecentosettantaquattro il partito se Neppi contava undici deputati guadagnati in gran parte grazie al successo dello slogan is Scotland cosa
Cioè e il petrolio della Scozia
Nel mille centosettantanove la Scozia voto il suo primo referendum sulla devolution il cinquantadue per cento dei votanti si dichiara a favore della nascita di un Parlamento scozzese ma la bassa affluenza consentiamo questo ministero di ignorare il verdetto delle urne
Il malcontento però continuava a covare e a metà degli anni Novanta mentre Toni Blair conquistava la leadership del partito laburista la spinta per la devolution era diventata fortissima
In un secondo referendum del mille novecentonovantasette più del settantaquattro per cento degli scozzesi il voto a favore del Parlamento che fu regolarmente istituito sotto la guida del Segretario di Stato per la Scozia il laburista dona di cuore
Molti pensavano che questo sarebbe bastato a spuntare le armi dei separatisti
In realtà la devolution è stata il terzo fattore della loro scesa
L'autonomia ha dato infatti Alesse né piccolo Scottish National Party l'opportunità di mettersi in mostra il partito l'ha colta al volo principalmente a spese dei laburisti
Il vantaggio della S Neppi e in parte politico la linea liberista l'interventismo in politica essere New Labour di Blair non sono stati mai digeriti in Scozia
Andiamo alle conclusioni dell'articolo dell'Economist le argomentazioni del fronte del sì si articola in tre punti con indipendenza la Scozia sarebbe più democratica perché non più saggio degli inglesi che votano per i conservatori
Più equa perché libera di creare la socialdemocrazia voluta dagli scozzesi il più ricca
Tutti e tre punti sono contestabili per quanto riguarda il primo punto
Gli elettori del nord dell'Inghilterra sono sulla stessa barca degli scozzesi che poi chi vive nelle zone più sperdute della Scozia teme che la tendenza centralizzata dice dell'esserne PIT lo Scottish National Party
Metta rischio l'ottimo operato delle amministrazioni locali
Quanto al secondo aspetto al netto della retorica socialista l'elettorato scozzese quello inglese sono in realtà abbastanza simile
La misura più popolare della SLP il blocco dell'imposta sugli immobili è di natura chiaramente regressiva e anche se i Governi scozzese nome intanto la spesa pubblica per esempio mantenendo l'istruzione universitaria gratuita per i suoi enti locali
Non sono riuscite a usare i loro limitati poteri per alzare le tasse l'impressione è quella di un partito che promette servizi pubblici ai livelli della Scandinavia a fronte di una tassazione simile a quello degli Stati Uniti e questa fantasia e non socialismo
E ancora prosegue l'economista illustrate in un documento di seicentosessantasette pagine
La promessa del fronte del sì di rende trascorse più ricca si basa in parte sulla premessa che come i Paesi scandinavi una nazione di cinque mila di abitanti può sfruttare nuove e diverse opportunità economica
Il che va detto non è un'assurdità
Un paradosso della globalizzazione è che la collettività può essere più importante della grandezza di scala favorendo queste torri di nicchia per esempio la tecnologia l'alta ingegneria in cui un Paese come la Svezia eccelle
Il Governo scozzese più forte potrebbe incentivare lo sviluppo di questi settori in realtà però gli indipendentisti guardano soprattutto al modello norvegese puntando tutto sull'industria petrolifera del Mare del Nord
Alex ammonti il leader della S Neppi Scottish National parti ex economista del settore energetico ha ipotizzato che l'industria petrolifera garantire alla Scozia indipendente un gettito fiscale di circa sette miliardi e se viene all'anno
Secondo l'Office for Budget responsabili riti organismo indipendente i ricavi se non realtà di circa tre miliardi nel biennio due mila sedici due mila diciassette per poi calare progressivamente
Una volta che il nuovo Governo avrà dato copertura all'ingente spesa pubblica scozzese più alta del quindici per cento rispetto alla media del Regno Unito resterà ben poco per costruire il fondo petrolifero promesso da salvo sul modello norvegese
La campagna nella lista sta tentando di smontare queste e altre promesse dei separatisti gli argomenti di better Together la campagna per l'Unione non si sono dimostrati efficaci forse tardivamente gli unionisti hanno provata cambia il tono tra campani
Sostenendo che l'indipendenza danneggerebbe non solo la Scozia ma l'intera Gran Bretagna uscirebbero indeboliti l'esercito e servizi Intelligence la politica estera e lo Stato si internazionale del Paese ma gli scozzesi tutto questo interessa poco
Quella che agli unionisti manca è una visione più positiva del Regno Unito una lacuna che si avverte anche a questo mi disse
Gli scozzesi non sono gli unici cittadini britannici scontenti dalla situazione attuale
Sono però i soli che per questo motivo stavo cercando di costruire un nuovo Paese stando ai sondaggi non ci riusciranno ma non è questa la sensazione che sia girando per Todesco questa l'analisi del il settimanale britannico di economisti in vista del voto per il referendum in Scozia del diciotto settembre prossimo articolo intitolato se la Scozia sceglie l'indipendenza
Ripubblicato in Italia dalla rivista internazionale il cinque settembre scorso
Prima che fosse reso noto il sette settembre per la prima volta il fatto che
I favorevoli all'indipendenza adesso superato nei sondaggi i favorevoli a mantenere l'Unione con la Gran Bretagna in Scozia
In conclusione dalla pena di ricordare che la pubblicazione dell'ultimo sondaggio avuto delle conseguenze dal punto di vista economico-finanziarie
A partire con ribassi per quanto riguarda la Borsa di Londra e della sterlina vogliamo allora in quell'occasione che cosa ha scritto il Sole ventiquattro Ore portando la dichiarazione di promise di esperti del settore finanziario
Le esportazioni di petrolio della Scozia sostengono la bilancia commerciale del Regno Unito in caso di uscita della Scozia ci sarebbe quindi un impatto sfavorevole
Si stima che il deficit commerciale sul PIL del Nuovo Regno Unito aumenterebbe del due tre per cento
Per questo motivo l'uscita dalla Scozia dal Regno Unito avrebbe un impatto sulla sterlina negativo gli esperti indicano che la sterlina potrebbe perde un ulteriore dieci per cento se vincesse il sì all'indipendenza
La Gran Bretagna perderebbe l'otto per cento della popolazione il trentadue per cento del territorio
La scorsa con un'economia di centocinquanta miliardi di sterline contribuisce per il dieci per cento all'intera economia britannica e senza considerare indusse petrolifera l'otto virgola due per cento di tasse
La moneta sarebbe dunque più debole e le mancate entrate fiscali del petrolio inciderebbero in maniera negativa sul deficit dello stato questo allarme degli analisti
Finanziari in nel caso di una vittoria dei favorevoli all'indipendenza e le conseguenze dal punto di vista appunto economico
E finanziario per la Gran Bretagna l'articolo di Vitolo fosse per il Sole ventiquattro Ore il sette settembre scorso chiude questa puntata di oggi della rassegna di geopolitica una saluto da Lorenzo rendi ci risentiamo domani mattina alle ore sette