Festa Nazionale dei Riformisti - Riformare lo Stato Sociale

Buon pomeriggio
Riformare lo Stato sociale
Perché non si sa bene ma pare che bisogna tagliare risparmiare quindici a riformare lo Stato sociale quindi il tema del nostro dibattito
Che sarà breve ma anche interessante mi immagino sarà proprio questo cioè tentare di dare una risposta
A questo problema alla riforma dello stato sociale se come dove in quale maniera si può tagliare si deve tagliare lo stato sociale e cosa vuol dire dai rosso sovrasta chiare lo stato sociale perché tagliare lo stato sociale significa anche fare
Un'operazione di modifica profonda dello Stato del Paese di qualunque paese
Noi abbiamo introdurre il ci introduce
A questo argomento i lavori Mario se il pelo
Che Presidente dell'uscire riunione dei coltivatori italiani
Abbiamo poi
Dalla mia sinistra Federico Area
Che della segreteria nazionale del PSI
Marco Andrini che è responsabile del Welfare del PSI quindi lupus in fabula
Poi abbiamo che armi e lo Barbagallo della UIL ed è anche il se che prossimamente a Rio non lo diciamo e diciamo che il segretario confederale della UIL con una interessante prospettiva
Poi abbiamo Bruno l'onorevole Bruno homo LEA parlamentare discetta civica e che il Presidente Dellai CS e quindi anche qua siamo proprio dentro uno degli aspetti socialista è uno degli aspetti dello Stato sociale giustamente
E l'onorevole nostro compagno Lello Di Gioia
Che il Presidente di una commissione molto importante perché quella che ha un come dire una verifica generale
Sulla in qualche modo la riforma lo stato della riforma degli enti previdenziali diciamo io lo riassunta perché davvero complicata con Lucilla dice per esteso ma insomma in qualche maniera a che fare con la riforma degli istituti previdenziali
Do la parola a Mario se il pelo collimano con la preghiera anche a Mario Servello chiese purtroppo Brecht
Io ci provo
Intanto grazie per l'invito
Io tenterò di introdurre un tema di carattere più generale sulla istanza c'è oggi appartiene più alla dimensione europea
Di una riformulazione di un nuovo modello di welfare europeo
Condizione per
Uscire dalla crisi a mio avviso
Una prima riflessione su questo riguarda
Il processo dell'avvio del mercato unico purtroppo ispirato da criteri
Strettamente liberisti avrebbe dovuto essere equilibrato con il parallelo avvio di una politica sociale europea
Degna di questo nome in grado di garantire
Nello stesso tempo gli obiettivi dello sviluppo dell'economia e insieme gli obiettivi di giustizia sociale del rafforzamento delle pratiche di democrazia connesse all'efficienza e alla qualificazione dello stato sociale
La grande opportunità del mercato unico avrebbe rischiato molto nel suo funzionamento del perseguimento dei suoi obiettivi di crescita
Come in effetti si è poi verificato se non fosse stata accompagnata da un valido sistema di protezione sociale europeo secondo principi e pratiche
Diffuse e condivise se non avesse promosso il dialogo fra i principali attori dello sviluppo se non avesse avviato delle fitti del coordinate politiche occupazionali di inclusione sociale in altri termini
Se l'Europa non avesse recuperato il carattere di subalternità assegnato alla politica sociale fin dai trattati del cinquantasette
E non avesse avuto il coraggio e la lungimiranza di promuovere
L'organizzazione di quel modello sociale europeo che era in parte già prefigurato nel Libro bianco livella OSP
Nel nell'ottantacinque
Il mancato avvio di iniziative di riequilibrio fra sviluppo economico e sviluppo sociale ha pesato e continua a pesare non poco sul processo di integrazione comunitaria
In ogni caso si è dovuto attendere la svolta del Consiglio europeo di siti Lisbona
Del Duemila per registrare la presa d'atto di questi effetti negativi ad aver maturare una scelta che andasse in questa direzione di riequilibrio la cui importanza era già stata indicata oltre che nelle analisi
Delle componenti sindacali e nelle previsioni dissi tutte
Visti tutti i commi Eurispes
Tuttavia la svolta di di Lisbona per quante significa significativa e in gran parte ancora oggi per realizzare soprattutto per quanto riguarda
La dimensione sociale dello sviluppo
E per questa ragione che i socialisti europei devono ripropporre come questione urgente ineludibile la necessità di promuovere
L'organizzazione di vero e proprio modello sociale europeo
Come sistema comune coerente di valori istituti regole politiche e azioni
La seconda questione
Sta nel fatto che gran parte dei problemi italiani erano e sono nella sostanza problemi europea viceversa
Molti problemi europei
Erano sono nella sostanza problemi italiani
Da qui la necessità
Di analizzare e valutare l'evoluzione della situazione del nostro Paese
Alla luce
Di una
Di un contesto europea
Tutti questi non sono che alcuni dei principali problemi in attesa di risposta che caratterizzano tanto il panorama italiano quanto quello europeo
In modo specifico va sottolineato che quelli legati alla precarietà l'impoverimento e al disagio sociale sono senz'altro le questioni maggiormente avvertite dai cittadini europei
Temi che come è superfluo sottolineare appartengono alla sensibilità e allo sport alla cultura riformista e socialista
Un altro elemento e vado a chiudere sta nel fatto che l'organizzazione di adeguate politiche sociali
A livello nazionale ed europeo l'armonizzazione comunitario delle politiche sociali nazionali fino al limite della costruzione del modello sociale europeo con caratteri
Di fare originalità richiedono tanto un grande sforzo di tipo comparativo e un approccio di tipo interdisciplinare quanto un collegamento stretto organico fra i vari livelli ambiti di intervento
In altre parole è chiaro a tutti che il raggiungimento di elevati standards di efficienza del sistema italiano pretende una conoscenza approfondita delle migliori esperienze europee
E soprattutto una verifica della loro trasferibilità ed applicabilità al sistema italiano
è chiaro inoltre che l'ammodernamento dello Stato sociale e delle relative politiche in Italia come l'Europa richiede la convergenza e la collaborazione delle diverse
Forse politica senza le quali ogni sforzo alla lunga risultavano così come richieste su un fronte del tutto diverso un sincero convincimento
Sul valore etico del voler operare a sostegno della parte più debole della società
Il mancato avvio di iniziative dell'equilibrio fra sviluppo economico di sviluppo sociale ha pesato e continua a pesare non poco sul processo de integrazione comunitaria
Vado taglio perché mi rendo conto che siamo
Siamo già fuori tempo rispetto alla richiesta del compagno del responsabile Ricci ci moralità secondo noi italiani dolente coerentemente questa situazione anche se spesso in termini ulteriormente peggiorativi
Nel nostro Paese il numero delle persone a rischio di povertà e molto elevato il diciannove per cento contro una media europea del sedici per cento
Altrettanto elevato il tasso di povertà vero e proprio che vede l'Italia nelle condizioni di Portogallo e Spagna sono circa due milioni e mezzo alle famiglie che vivono in condizioni di povertà relativa
Pari all'undici per cento del totale delle famiglie italiane la situazione purtroppo segna un incremento medio annuo dell'uno per cento dal due mila e tre
Credo che la dimensione di questo fenomeno
Debba richiedere una capacità di armonizzazione Corno una politica europea capace di
Fare cooperare lo sviluppo
Al nostro continente lo sviluppo economico
De riproporre una capacità di governo complessiva
Che parta dalla politica dal ruolo della politica rispetto
Ai fenomeni che abbiamo ho vissuto è che ancora stiamo subendo in questi anni
Siamo convinti e pertanto che l'iniziativa più del progetto del modello sociale siano anche l'occasione per
Una mobilitazione più complotti ricco complessiva delle componenti sociale del nostro Paese
Lo scopo deve essere quello di contribuire a sbloccare una situazione generale che è diventata davvero pericolosa per tutti carica di elementi involutive sul piano
Politico economico e sociale
Perciò dobbiamo saper individuare nuovi percorsi per affrontare la crisi dell'Unione europea
Non vi può essere un vero rilancio dell'Europa se non si scioglie il nodo dell'Europa sociale questo cento siamo perciò di fronte a un passaggio obbligato che richiede un grande sforzo
Intellettuale e politico un cambio di passo di concezione di iniziativa e se si vuole davvero ritrovare larga direttrice di un cammino risolutivo
Occorre anche il coraggio di elaborare una vera
Politica riformista per la costituzione di quell'welfare attivo che è la chiave di volta per valorizzare il contributo che ciascun cittadino può e deve dare alla costruzione nella casa comune
Nella individuazione di nuove prospettive europee di unità e di crescita dovremmo tutti sapere compiere anche un grande sforzo di riconversione culturale
Mettere l'Europa i singoli Stati membri nella condizione di operare al meglio nel quadro dei nuovi scenari internazionali
Significa anche immaginare un'Europa che sappia archiviare i propri riferimenti liberisti e mercantili visti
E nel contempo garantire la sostenibilità democratica
Dell'insieme con politica realmente ispirate all'obiettivo del bene comune che sappia correggerà regolare limitare le pressioni
Corporative recuperare un autonomo spazio di manovra rispetta i condizionamenti esercitati dai grandi potentati economici
Senza una profonda modifica della situazione attuale l'Europa rischia
Anche di sciupare il dato storico di grande valore rappresentato dall'allargamento io in ogni caso
E destinata ad accumulare
Insoddisfazioni e incertezze tensioni e proteste cioè chiedo perdono finisco solo due
Un ultimo concetto e chiudo
Per troppo tempo si è pensato che la logica del libero mercato da sola avrebbe portato
Alla soluzione di tutti i problemi avrebbe assicurato
Una crescita dei coatta per tutti
La realtà ci ha insegnato che il mercato pensa principalmente a se stesso e che senza una buona politica le società non progrediscono né economicamente nel socialmente neppure culturalmente
Oggi di fronte alla crisi e la caduta del mito del mercato i cittadini avvertono
Con sempre maggiore chiarezza che questa situazione va corretta e ciò può accadere solo se la politica torna ad essere la protagonista della scena se riprende
Afferma il suo ruolo e il suo primato
Un'Europa senza politica prigioniera del mercato è un'Europa ostaggio di un capitalismo finanziario autoreferenziale senza etica senza bandiera
E senza responsabilità io credo
Che questo debba essere il terreno di impegno di noi socialisti e riformisti cioè di coloro che hanno immaginato
Sin dai tempi dal Manifesto di Ventotene la creazione di un'Europa della libertà della democrazia
E della solidarietà fra i popoli e non quella della finanza delle banche e delle burocrazie
Su questo dobbiamo lavorare grazie qui io ringrazio Mario Servillo mi scuso con Mario Servello penso di potermi impegnare apro metalliche possiamo pubblicare la relazione completa che è stato costretto a ridurre
In pochi minuti sull'Avanti o la e-mail così può essere fruibile anche a molti più compagne
Passo
La parola a Federico pareva mi pare sicuramente il più giovane di noi qua sul palco
Partendo dalla domanda di fondo ma noi dobbiamo riformare lo Stato sociale è una domanda questa è la prima domanda
Sì giovane per modo di dire nel senso che a trentotto anni non so neanche Presidente del Consiglio quindi insomma sono già tra Eritrea rottamati o lotta Mabilia
La
Forse forse sì forse una fortuna curve si andava peggio adesso in relazione
Ma io io direi questo cogliendo sia sia la domanda che mi viene posta sia uno spunto che secondo me è il cuore della questione che ricordava Servillo nella sua introduzione e cioè il fatto che
Forse salvo
Nota non lo
Non li inquadriamo con la dovuta la lucidità però c'è un dato di povertà
O di impoverimento
Tendenziale emergente che incomincia ad avere statistiche statistiche allarmanti
Con riferimento con riferimento a questo ha i dati e numeri che rappresentano questo questo fenomeno io vi confesso che ho qua e per Prato ciò qua non solo per il dibattito di stasera ma ho qua e qua in gola qualcosa da un un pensiero da dopo da un po'di tempo
E che riguarda la la questione degli ottanta euro del il bonus di ottanta euro del
Del Governo badate io da quando
Sono stati sono stati approvati o sta decretati oscuro ho sentito che son troppo pochi che non servono che non ci fai la spesa che non
Che non hanno rimesso in moto il PIL ora io credo che chi si espresse in questi termini
Da un lato non ha ben presente quale sia il livello dei redditi comuni
Delle delle delle persone abbiamo una un illustre rappresentante di un
Di uno di un'importante sindacato però forse testimoni era lui quanto un aumento di ottanta euro possa costare
Bene per esempio caso di un rinnovo di contratto nazionale ottanta euro non sono non sono poca cosa
Ma in secondo luogo mi sembra che chi abusato questi questi commenti non ha neanche capito come come funziona questo questo bonds perché so pensare che da un giorno all'altro qualcosa che sarebbe maturato nel corso del
Dei mesi avrebbe potuto produrre
Effettivo conseguenze così immediati così importanti
Nelle sugli scenari macroeconomici B forse forse prima di criticare poteva poté approfondire un po'meglio
Il
Il tema ma perché dico questo nove e non credo di essere di essere fuori tema
Perché io credo che nella situazione
Di disagio diffuso che abbiamo raggiunto la possibilità o un'iniziativa come quella di poter ridare in tasca delle risorse alle persone dei sia un primo
Forse uno dei maggiori strumenti di welfare o di aiuto o di sostegno che possa essere dati
Ma non solo
Perché questa questa quel questo pensiero questa considerazione vermi mi fa dire anche mi fa ragionare anche su un altro su un altro tema e cioè sul fatto che se parliamo di
Rifondazione di un sistema di welfare riorganizzazione riformulazione chiamiamola come
Come vogliamo dei non possiamo tenere a mente un equilibrio
Che ciascuno di noi ha
Nel rispetto dello Stato che quel sistema di welfare propone
E cioè io non credo che
Atto optasse debbano corrispondere tot servizi perché non funziona così non è così e non sarebbe giusto che sia che sia così però non è neanche accettabile che
Ed è un tema di welfare questo che nonostante il carico di impegno tributario e fiscale che ciascun individuo abbia
Che poi loro se ne accorga meno perché lavoro dipendente e un'altra un'altra questione ma il carico ma il carico rimane insomma
Però non a ad in ogni occasione debba produrre un sistema per cui
Pur pagando con l'imposizione
In generale
La scuola ospedale ingiustizie tutto in ogni occasione o debba pagare due volte se voglio avere un servizio un servizio reale ecco io credo che
Quindi ed è questo il primo
Il la prima considerazione che vorrei svolgere
Credo che la il primo obiettivo è la prima necessità sia quella di
Trovare un equilibrio ritrovare quanto meno un equilibrio tra impegni di welfare e richiesta richiesta tributarie che viene che viene data Marco Andreini
Marco Petrini allora chiudiamo ottanta euro al Polo tagliamo lo stato sociale facciamo queste due cose conto premente esce da una parte aiutiamo alcuni dei redditi più bassi nemmeno tutti
E dall'altra però riduciamo né i soldi che vengono passati non so le Regioni che poi significa meno spesa sanitaria meno trasporti
Così è una modo per riformare lo Stato sociale
No la l'altra domanda sicuramente quella che
Il dibattito che c'è in questo momento nel Paese io mi permetto di dire che la alla la cosa principale su cui noi dobbiamo
Lavorare su cui il Governo dovrebbe lavorare
E sul fatto io credo che si tratta sia importante che sia contenuto anche nel giorno Hanks
E sia quello di
Modificare la situazione del mercato che noi abbiamo in questo momento che ha un mercato proprio parlando di welfare fatto di persone che hanno diritti
E di persone che non hanno ieri
Perché quando parliamo nel mondo del lavoro di cinque milioni
Di di peccare di partite IVA di collaboratore al Progetto di tutta una serie di queste di queste persone noi dobbiamo cominciare a dare diritti a queste persone
Allora è chiaro faceva bene appare a prima a dire che
Gli ottanta euro sono una cosa importante perché
Carmelo lo può dire sicuramente meglio non dico che è quasi un aumento contrattuale ma è sicuramente una cosa molto importante il problema di fondo è che tu non devi
Ecco la la tua domanda tu non puoi tagliare lo stato sociale che noi abbiamo costruito
In particolare il al mondo del socialismo il nostro partito la sinistra
Nel nel Novecento ci sono alcune questioni sulle quali
Proprio
Il Welfare Renato in ugual fare è nato per dare benessere ai cittadini
Tu non puoi non dare
Un'assistenza minima a tutti i cittadini allora noi dobbiamo secondo me porre al centro
Della questione il fatto che tutti i cittadini devono avere i diritti è in questo momento quindi la questione principale è che noi dobbiamo
Farsi
Non tanto di copiare l'esperienza tedesca ma sicuramente
Di sapere che anche gli altri qualcosa di interessante possono aver Faso quindi in termini di assistenza in termini di assegni di disoccupazione la la Fornero come tu sai
La legge Fornero ha fatto qualche danno su queste questioni noi dobbiamo rimediare a questi problemi
E dobbiamo
Secondo me modificare semplificare il mondo del lavoro ma soprattutto intervenire su un aspetto centrale e chiudo
Che è quello dei giovani visto che ciò pare avvicino che è vero che non è più giovane ma sicuramente a iosa giovane ex giovane ma siccome siamo diversamente giovani si no insomma diversamente giovani anzi quasi vecchi
Però il concetto di fondo è che
Io credo che quando eravamo giovani come Luino e avevamo una bella legge
Che era la due otto cinque del settantasette una legge che seppe portare a lavorare i giovani di quegli anni
Una legge che era legata al contratti di formazione lavoro e che tutti dicono che l'Europa ci ha cancellato perché la riteneva un aiuto di Stato
E non dobbiamo imparare in questo Paese che se abbiamo fatto delle cose buone la Prima Repubblica non ha fatto solo delle cose cattive ha fatto anche delle leggi buoni e questa era una legge buona che dobbiamo ripristinare in quel principio
Quel principio perché l'Europa ce l'ha cancellata perché la formazione non era finalizzata all'inserimento lavorativo quindi noi dobbiamo lavorare sul terreno della formazione
Lavorare sul terreno che
è e a rivoluzionare il terreno della formazione professionale delle Regioni
E finalizzate all'inserimento della del lavoro stamattina oggi pomeriggio incarnato parlava che la Calabria ha necessità di avere
Corsi sul turismo non solo i carpentieri ecco noi dobbiamo fare questo
E dobbiamo far sì che queste leggi
Come dire le cose buone non vengano buttate a mare quindi io non vorrei vedere un Giobatta copiato dai tedeschi quando tutta la legislazione nostra viene buttato a mare ritorniamo
Alla riforma dello stato sociale
Con il nostro
Prossimo speriamo norma Segretario attuale comunque segretario confederale UIL erano diciamo altro
Allora nella riforma dello stato sociale un difetto un difetto lo stato sociale così come lo conosciamo sicuramente lo ha avuto in qualche maniera nel senso che
Proteggeva tutti proteggeva anche chi era in grado di proteggersi da solo offrendogli e non solo la stessa assistenza sanitaria che veniva offerta chi non aveva lavoro chiara disoccupato che guadagnava poco in qualche maniera invece o per esempio
L'università o voglio era uno un livello di servizi sociali che sicuramente non erano parametrati spesso al allo stato economico del cittadino ma erano indipendenti ed andavano per conto loro e questo sì
Si è tradotto sicuramente in una serie di sprechi però abbiamo un problema oggi cioè lo Stato sociale
Chi protegge perché può finire per proteggere paradossalmente chi a uno Stato con chi ha una situazione economica definita e occupato a un reddito dipendente elimini rischia di rimanere fuori chi non compare in qualche modo
Cioè i giovani sotto curati quelli che non che sfuggono come dire per varie ragioni al mercato del lavoro cioè il suo c'è un'altra distorsione quindi se uno riformarlo sodo sociale
Dovrebbe riformarle in modo anche di andare incontro di andare a recuperare queste differenze cioè proteggere chi sta sotto casomai levando qualcosa che sta sopra
Distorsione c'era il sono un sacco in questo Paese
E non si può parlare di riforma di cui al fatto se prima non si capisce che Paese abbiamo di fronte
C'è chi ci propone per moda quello tedesco non sapendo che l'apparato produttivo italiano è completamente diverso da quello tedesco c'è che ci fa promette di farlo alla spagnola comunque stanno diventando un Paese di promesse
Primo problema proprio collegandomi alle cose che mi chiede
Come si fa sapere
Chi deve pagare i servizi i ticket e quant'altro sa in questo Paese alla riforma fiscale non si fa mai
Centottanta miliardi di evasione fiscale in un Paese c'è una vergogna dove a partire dalla Gescal
Le case popolari venivano date a coloro che non avevano diritto perché lavoratori erano sempre nella pancia più alta di quelle che hanno aderito
è se permettete prima di parlare di nuovo Stato sociale di fare modifica allo Statuto dei lavoratori
Di Giacomo Brodolini visto che siamo in casa
Socialista
E sono un sindacalista che non ha problemi non a tabù possiamo discutere di tutto
Noi non siamo un sindacato ideologico non siamo riformisti siamo per il merito
Bebeto attenzione non è
Diciamo quello che si è praticato nel nel passato cioè clientelismo perché se per esempio diamo
Nella scuola a la capacità è la possibilità di decidere sole preside c'è il rischio del
Del clientelismo quando si parla di merito quindi bisogna fare i criteri
Però
Se mi permettete solo per spiegare una cosa che dirò al nostro congresso nazionale
Questo Paese è stato disegnato il secolo scorso millennio passato non è più così il mondo è cambiato ha vinto e capitalismo finanziario a scaduta capitalismo produttivo
Si sono arricchite di più i vecchi e si sono impoveriti di più i poveri
è però in questo Paese il sottoscritto che ha fatto cinque anni di lavoro minorile o un anno di lavoro nero poi ha cominciato a lavorare stabilmente
Oggi questa figura non esiste più
Un giovane oggi
Va a lavorare se gli va bene a quarant'anni facendo lavori precari
Che
Vengono reiterati da tutti i Governi ogni volta collegi che hanno e ci dicono che siamo conservatori perché dipendiamo e lavoratori
Dipendenti e pensionati per ogni anno si fa una legge per precarizzato e di più i giovani mettiamoci d'accordo io sono
Perché una volte per tutti si capisca che cosa sta succedendo
I giovani italiane non hanno più futuro uno virgola quarantotto figli accoppia al di là se sono sposati o meno e sotto la parità questo Paese
Sta diciamo rischiando di scomparire perché anche gli immigrati arrivano
A in Sicilia e se ne vanno diritti diritti in Germania perché questo è diventato un Paese povero quindi non l'hanno bisogno di restare diversa da noi
Problema costruirla due otto cinque allora che citava
Era apre sotto un po'di problemi e per Regione che sono riuscite può entrare nel mercato del lavoro nostro problema è di dare stabilità giovane certezza è flessibile dagli anziani a contrario
Perché a servire Brembo de più nonostante i tagli lineari e sulla sanità nonostante vogliono tagliare ulteriormente alto tre per cento non si capisce senza senza criterio significa si abbasseranno
Le tutele ai più deboli gli anziani i malati
Noi dobbiamo fare in modo che
Agli anziani e bisogna crea la condizione della flessibilità va data agli anziani perché se è un evviva
Un po'salire più solo traliccio invece di parcheggiando nel giardinetto può darsi che può fare lavori mantenuto dall'ad oltre cinque battendo apposte giardino o l'insegnante di scuola materna che c'ha ventinove bambini tecnologici
è è se gli va a fare il giro girotondo ci vuole carro attrezzi può è per lei non possiamo dare lo aveva poggiano porgiamo portarla a far visitare Colosseo con un breve corso
Ordinò autista di pullman debba al bambino ad affidare a mio nipote ha settant'anni allora si tratta però si cambiava sempre di più
Questo bel far nonostante abbiamo la situazione oggi non
La porne l'ha fatto un atto criminale perché si ha rubato ottanta miliardi appena
Al
Due mila venti e dei soldi che sono lei dipendente del datore di lavoro perché e operatorio di questo Paese già nella casa devo cioè deroga ce lo paghiamo i lavoratori e alle imprese nonno
No non lo scarto non
Allora Bergamo di metterci d'accordo
Io ho dato mandato
A dei ricercatori dalla UIL
Per studiare uno sta per Baggio economico perché a dirlo è facile diamo stabilita il giovane è
Flessibile dagli anziani a farle complicato
E gli ho detto io che vengo da una regione dove si spendono più soldi per ricerca decapé ricerca
Gli ho detto va a favore
Qua abbiamo uno studio per capire
Capire che cosa te cosa dobbiamo attuare bene
Da laico e date però ho guardato attentamente Barba Francesco che è un gesuita
E in Sicilia da dove provengo di reggersi dica una parola d'offesa perché allora erano a Santa Inquisizione bene alla faccia dalla parola porto età bruciavano le streghe perché sprechi maschi non ce n'erano
E ha detto io voglio una chiesa dei poveri per i poveri ecco io ho capito che poveri sarebbero aumentati non a caso ma che è stata duemila anni di Governo ma a mio avviso è una cattolica o no
E allora io voglio lui vuole dare una speranza per delibera dobbiamo dare una speranza il giovane nipote ai figli per costruire un Paese diverso da quello che stiamo disegnando altrimenti parliamo di aria fritta
Grazie del grazie
Mosto Barbagallo grazie onorevole Bruno Molena
Come lui ricordava la riforma Fornero ma insomma diciamo è un po'un quando lo Stato sta con la quale gola a utilizzare i pensionati lavoro io lavoratori dipendenti Po come un bancomat cioè va a prendere i soldi non è più facile prenderli la benzina
Cioè sono diciamo i quasi degli automatismi ormai e lo stato sociale rischia di diventare anche questo c'è per andare a recuperare i soldi in rete non dando cioè tagliando ciò che si spende
E la cosa più semplice ma c'è un modo per come dire per gestire questa situazione si può fare diversamente o bisogna come dire
Cedere a questo continuo impoverimento di quello che è stato fondamenta dello stato dello stato delle del riformismo ma dell'Europa culturale come ricordava Intini ieri
Sì prima risponderle volevo intanto ringraziarvi ringraziarvi per avermi permesso di essere qui sono
Sono un socialista nonostante
In questo momento milito in un partito che si chiama scelta civica quindi poter essere alla festa nazionale del PSI per me un grande ritorno
Che con piacere ringrazio di amici colleghi deputati che mi hanno permesso di essere qui detto questo ma io prima di essere deputato sono presidente nazionale di un ente di promozione sportiva di promozione sociale
Che è figlia di questo partito Brodolini la fondata prima qualcuno lo ricordava
La ics non so quanti di voi ancora ce l'hanno nella mente e nel cuore vorrei solo dirvi che siete i padri fondatori di un'associazione che è la terza associazione per grandezza
Di questo Paese e che si occupa a trecentosessanta gradi di problemi sociali
I problemi sociali e lo stato sociale vanno in crisi nel momento in cui
Il Paese in crisi l'elemento principale lo diceva giustamente bene bene lei prima ma vanno
Bene detto chi mi ha preceduto problemi economici sono l'elemento principale della crisi lo stato sociale perché in mancanza di fondi impediscono di destinare invece fondi a quei servizi essenziali alla persona
Che sono alla base
Dell'UE nel far di questo Paese
Come fare ma
Io credo che
Due sono gli elementi fondamentali da prendere a riferimento per poter cominciare a parlare di riforma del welfare
Perché di questo c'è bisogno è chiaro che il modello di welfare che fino adesso ci ha accompagnato non è più attuale bene lo diceva prima l'amico Barbagallo
Ma non è più attuale sto semplicemente perché è cambiata la società sono cambiati i sistemi è cambiata proprio la metodologia di vita dei Paesi e quindi si rende necessario
Approcciare a questo nuovo modello con un nuovo modello di welfare
Il lavoro è cambiato
Oggi non c'è più non ci sono più quelle condizioni e con le opportunità di lavoro che fino a ieri hanno offerto ai tanti giovani
Oggi non più non più giovani di avere un lavoro di avere un futuro di poter investire nel loro nella loro impresa familiare oggi le condizioni sono completamente cambiate quindi si rende necessario per impedire che se non riguarda far
Sin Sacchi su se stesso e non sa e non svolga più quella funzione importante invece che è necessaria per la vita sociale del Paese c'era la necessità di ripensarlo di riformularlo
Facendo che cosa
E tenendo presente quelli che sono stati cambiamenti ma in questo Paese soprattutto io non le ha date non sono d'accordo che ne dobbiamo andare a a copiare modelli
D UE il far Dial Crestati
Anche perché
Voglia di ore siamo un Paese che la capacità l'intelletto non c'è mai mancata all'intuizione non c'è mai mancata siamo stati sempre primi
In questo e in questo campo qualcuno prima ricordava una legge che ha fatto un po'la storia del del mondo del lavoro di questo
Di questo Paese allora io credo che noi dobbiamo essere capaci di ridisegnare un modello di welfare nuovo attuale al passo con i tempi ma nostro
Calato in questo territorio che affronti le esigenze di questo territorio che dia risposte ai cittadini di questo territorio
Tenendo conto anche di una mutazione e mi avvio alla conclusione non vorrei essere
Non vorrei sforare il tempo tenendo conto anche di quelle che sono delle mutazioni sociali pesanti che in questo Paese si sono verificati negli ultimi anni perché la crisi del welfare e dello stato sociale quindi non non nascono negli anni Ottanta soltanto non nasce negli anni Ottanta soltanto per problemi di carattere economico
Ma ci sono problemi di carattere politico di problemi di carattere culturale la gente oggi è sempre meno disposto a rinunciare a qualcosa di suo
Per il bene degli altri questo è un dato che va va evidenziato c'è una diversa sensibilità dei cittadini verso
Le le necessità di di di cittadini che hanno bisogno e di questo bisogna tener conto a cui si aggiunge anche
Il problema della integrazione crescente forte propende date che c'è nel nostro Paese dovuta dall'immigrazione clandestina che è vero
Ha trasformato il nostro Paese in un corridoio verso l'Europa ma è anche vero che comunque ha trasformato il nostro Paese in una società multietnica
Era questo abbiamo il coraggio di dirlo ci sono un sacco di cittadini italiani che hanno
La pelle il taglio degli occhi diverso dal nostro che hanno in mano una carta d'identità italiana però e quindi su questo credo una riflessione vada fatta a trecentosessanta gradi
Laddove ci si siede intorno a un tavolo e si comincia a riprogettare il modello di welfare io credo che questa sia la strada
Grazie molte come vuole
Passiamo il microfono onorevole Lello Di Gioia
E volevo fare questa domanda lui adesso ricordava la collegato collega Molè a il la questione degli immigrati ma prima abbiamo parlato di sotto curati abbiamo parlato dei giovani del fatto che si va a lavorare sempre più tardi
Noi abbiamo un problema futuro reale di previdenza cioè che cosa succede come come è possibile pagare perché la previdenza per uno dei pilastri dello stato sociale
Come è possibile in futuro pagare le pensioni se ci sono sempre meno persone che lavorano se quelle che lavorano sono sotto occupate se sono lavori precari se sono lavori in nero lavori che non emergono per un'infinità di ragioni
Ce ne stiamo costruendo uno Stato sociale che non reggerà anche destinata a crollare tra qualche decennio cioè cosa si lasciamo poi ai giovani macerie e basta
E per cortesia che anche le conclusioni di questo dibattito della riforma ma io
Partirei subito dalle alcune considerazioni che faceva
Barbagallo attuale segretario aggiunto della UIL ha detto bene
E cioè
Io sono convinto che noi dobbiamo riformare la legge Fornero
Vedete vi do
Vi do
Presumo che sia una chicca
In questa legge Fornero
Le uniche due categorie che ci hanno guadagnato ITC ci guadagneranno
Saranno i magistrati
E professori universitari
Andranno in pensione
Con una percentuale del cento due per cento cioè
Guadagneranno di più di quello che loro stipetti
Pensate un po'
Il centro e due per cento
Perché si cumula al sistema retributivo il sistema contributivo e perché vanno in pensione a settant'anni
Detto questo credo anche che sia necessario capire
Una volte per sempre
Qual è
Il risparmio che noi abbiamo avuto con la legge forme
Ci sono
Cifre che vengono gettate così
La Ragioneria dello Stato ci dice novanta miliardi
Qualcun altro cioè riceventi l'INPS non ci dice nulla
L'INPS non ci dice nulla
Il dato vero che noi oggi siamo in equilibrio fino ad allora lo eravamo anche prima con le riforme che abbiamo fatto
Fino al duemila e trentasei
Avremo un picco di non equilibrio dal due mila e trentasei al due mila
E quaranta
Dal TUEL mila e cinquanta saremo di nuovo come dire in equilibrio totale per il semplice motivo che sistema sarà totalmente retributivo e non più parte ex totalmente contributivo e non più retributivo
è chiaro perché tutti coloro i quali avranno il sistema retributivo mi pare che non ci sarebbe agiranno più e quindi sistema sarà in equilibrio
Io credo che noi dobbiamo incominciare a ragionare
Non nel tagliare lo stato sociale
Ma nel riorganizzare lo stato sociale che una cosa ben diversa
Perché noi qui abbiamo un sistema per esempio ma vi siete mai posto quanto ci siamo mai posti
Quante persone percepiscono una pensione
Pur non avendo otto mai versato una lira di contributo
E tanti lavoratori per esempio che non a Roma che non hanno raggiunto i famosi anni di contribuzione per avere il minimo della pensione sono i cosiddetti contributi dormienti
Vogliamo sempre che si occupa di dubbio
E dobbiamo anche ragionare perché guardate e semplice ma questo poi lo dirò successivamente anche per non
Creare
Delle conciliazioni diverso
E dobbiamo ragionare
Non di guardare a modelli diversi io non guardo il modello tedesco sul mercato perché e se i conti
Il mio punto di vista e assunto per l'Italia attuale e futura
Partendo dei mini job partendo da tutta una situazione di precarietà partendo per esempio del fatto che essendoci un corso il lavoro basso alcune aziende da della Danimarca si stanno trasferendo in Germania
Cose ovviamente
Ma un aspetto positivo celava Germania cioè c'è la legge ma perché lo Stato sociale non è semplicemente la pensione lo stato sociale la pensione l'assistenza
è l'edilizia abitativa
Su cui noi qui non interveniamo o in termini diamo in modo relativo e la famiglia nella sua complessità e nella sua condizione di difficoltà nello stato attuale
Allora noi dobbiamo guardare con grande intelligenza a quello che ovviamente mi dicevi poco fattura che cosa accadrà nel futuro si avrà una pensione
Certo le pensioni si avranno ma correnti menti estremamente bassi
Perché è chiaro come diceva giustamente Barbagallo
Se si entra nel monto del lavoro a trentacinque quarant'anni e chiaro che quel rendimento da un punto di vista retributivo sarà basso
E quindi il problema vero è che se tu percepire ai mille duecento euro al mese o mille trecento euro al mese
Con un rendimento del cinquantacinque sessanta per cento è ovvio che c'è un se nella fascia della povertà e quindi bisogna rimodulare la cosiddetta previdenze e ha anche
Il grande sistema dell'INPS
Perché guardate l'INPS
Può essere un grande veicolo importante per la ripresa del nostro Paese
Se noi lordi formiamo e diamo degli strumenti importanti all'INPS per fare in modo che nel momento in cui links agisce pensate l'intesa al bilancio di un quarto dello Stato
Un quarto dello Stato quasi cinquecento milioni
Via euro qua quasi cinquecento qualcosa cinquecento miliardi di euro
Cosa
Allucinante
E nell'impasto se noi non la riorganizziamo
Ci troviamo per esempio quei contributi
Ci troviamo tutta quanta la partita che riguarda
I contributi dei Co Co.Pro dei co.co.co. i beni e così via discorrendo che vengo avesse utilizzati oggi
Perciò come il TFR
Che viene avesse utilizzato oggi per pagare le pensioni della
Del sistema retributivo cioè noi avremo un grande conflitto generazionale perché ci arriverà a un punto dove i Joy diranno non vogliamo più pagare i contributi perché questi non serviranno per le nostre pensioni
Allora c'è la necessità di affrontare con grande determinazione e la riorganizzazione dell'INPS ma anche se conto pilastro della previdente la riforma della previdenza
Cioè noi oggi abbiamo in Italia sei milioni di persone
Che hanno la previdenza la cosiddetta previdenza integrativa
è chiaro
è chiaro
Che se non ci incentiva la previdenza integrativa difficilmente
Potrà essere come dire aveva i livelli europei pensate in Inghilterra il novantasei per cento dei lavoratori e dei cittadini hanno la previdenza integrativa
E l'Inghilterra quest'anno crescerà non dello zero per cento
Non dello zero oppure del meno zero due crescerà del tre virgola cinque per cento
Perché questo
Perché vi è un dato che io
Più volte Pertini
Mi ascolta in Parlamento con i miei colleghi parlamentare anche il il nostro Capogruppo
Io tendo a sostituto sottolineare sempre
Noi abbiamo in Italia
Una massa di denaro e spaventosa
Abbiamo circa duecento miliardi di euro
Pochi in relazione a quello che potrebbero essere
Duecento miliardi di euro
Che vengono ad essere utilizzati per il settanta per cento all'estero
E per il trenta per cento in Italia
Cioè mi riferisco alla previdenza complementare
Perché questi le assicurazioni
I fondi pensioni aperti chiusi e così non sto qui adesso a divagare sul
Sul sistema
Ma le stesse casse di previdenza e mi riferisco
Alle casse ex privatizzate tra cui la tua quella dei giornalisti
E sta un po'in difficoltà ma
Questa un po'in difficoltà ma quello poi ne parleremo parte
Per esempio le casse ex privatizzate hanno un patrimonio mobile mobiliare e immobiliare di settanta miliardi di euro
Ma anche qui c'era a ragionare
Perché sistemino Europa eh esenzione esenzione
Tassazione
Ma e qui abbiamo
Tassazione tassa esenzione tassazione
è chiaro che non è possibile e chiaro che anche questo sistema per garantire la sosta nei sostenibilità del sistema previdenziale quindi garantire i propri iscritti entro i cinquant'anni
Investe all'estero
Perché ha delle redditività diverso
Se noi diamo garanzie da un punto di vista di percorso per ciò che riguarda l'investimento per ciò che riguarda
Il rendimento e per ciò che riguarda la
Definizione di una controllo a monte a valle dello stesso investimento è chiaro che si investe in Italia ed ecco questo è il problema
Noi abbiamo
E credo che questo vada merito
Del partito socialista
Abbiamo chiuso e presenteremo a breve in Parlamento la relazione
Accompagnata da una mozione
Che verrà concordata con il Governo
Dove noi utilizzeremo
Quindi dai quindici ai venti miliardi
Facendo un'operazione di defiscalizzazione
Che riguarda le casse per esempio portandole dal venti al diciassette per cento è anche facente in modo
Che
I fondi
Il secondo livello e quindi case conta Campa non abbiamo un aumento di tassazione come è successo con il decreto sessantasei
Ma si riduca come in tutta l'Europa
Perché questo consente di avere agevolazioni per colui il quale si scrive e consente Quintili avviene una certezza anche l'investimento nel
Sistema Italia in quanto tali
Pensate facendo questo con il sistema moltiplicatore noi possiamo mettere in circolo quaranta miliardi di euro
Altro che salva Italia
Altro che salvi Italia
Cioè rimettiamo in un ciclo
Una son ma enorme
Che sarà e potrà essere investita nelle opere infrastrutturali per le piccole e medie imprese per la ricerca per la scuola
Per
Una
Condizione di sviluppo e di tecnologie avanzate dove ci possono essere definita interessanti
Ma questo significa anche
Costruire un futuro per i giovani
Ma sapete qual è uno le resistenze
Un'operazione di questa natura ci veniva contestata
Da allora Ragioneria dello Stato perché ci diceva guardate noi non riusciamo a chiudere il Bilancio perché abbiamo un disavanzo di trenta milioni di euro
Cioè tu metti in circolo quaranta miliardi
Che significa no IVA
Tasse io persa che sono ovviamente molto ma molto di più di trenta milioni di euro e poi guarda caso c'è qualche dirigente o direttore di qualche divisione del MEF
Che tenta di fare operazione di nascondere possibilità
Di interventi per ciò che riguarda somme che ci sono nel bilancio dello Stato e qui fa bene il Presidente del Consiglio di accentrare alla Presidenza del Consiglio
Alla Presidenza del Consiglio alcune funzioni del mezzo
Perché quella burocrazia che ha determinate disfunzioni e ha determinato anche condizioni non agibilità sul bilancio dello Stato
Ecco noi dobbiamo rivedere il sistema
Dobbiamo
Costruire una condizione perché lo Stato sociale sia veramente uno Stato sociale perché il nostro stato sociale
Lo stato sociale corporativo
Lo stato sociale come tu ben sai
Nacque nel mille novecento nel mille ottocentonovanta con una legge Crispi
Che eliminò
La cosiddetta
Cristiana
Buona volontà
Di dare qualche soldo ai poveri
Ma nacque in quel periodo regolamentando che il sistema del welfare
Non fu mai modificato
Ci fu una legge nel mille novecentoventitré ma
Poca roba
Ma nella Costituzione
Beh non è inserito tre importanti articoli il due il tre il trentotto
Allora lo stato sociale bisogna rivederlo nel suo insieme rimodificare urlo
Costruire quelle condizioni che danno certezze
Per ciò che riguarda le pensioni perciò ricche riguarda la sanità su cui anche qui bisognerebbe fare un ragionamento ma siccome non è venuta Lorenzin penso che ne discuteremo in altre circostanze anche per esempio sulla sanità integrativa di cui dobbiamo discutere
Perché anche su quello non c'è al Ministero della sanità o della salute
Un elenco per definire quali sono
I soggetti che oggi possono fare sanità integrativa bassa semplicemente prendere un articolo del Codice civile
E si può costruire una condizione per la verità per la sanità integrativa ecco se noi modifichiamo riorganizziamo
Tutto il sistema considerando anche quei pezzi che non sono oggi considerati come la scuola
Eccome
Altre situazioni che non sono considerate il nostro Paese io credo che ci sono condizioni importanti
Per non tagliare ma per razionalizzare e dare maggiore certezza e costruì una prospettiva assicura per coloro i quali non soltanto dovranno andare in pensione ma un futuro certo per il nostro Paese grazie
Grazie molte nostre ospiti di un tema che
Merita sicuramente approfondimento e un altro perlomeno molti altri dibattiti e molte altre partecipazioni grazie