Meeting di Rimini 2014 - "La verità è un incontro" Dialogo con Antonio Spadaro SJ

Buongiorno a tutti
La verità è un incontro
Il titolo di questo
Dialogo
Che avremo
Con Antonio Spadaro già il gesuita direttore della Civiltà Cattolica lo dobbiamo a lui
Perché forse molti di voi sapranno che questo è il titolo
Di un libro che ha pubblicato di recente
Che raccoglie le omelie mattutine di Papa Francesco nella cappella di Santa Marta
Di che l'UE ha introdotto con un lungo contributo che aiuta a cogliere l'unicità
L'eccezionalità eppure
L'assoluta vicinanza della dita di Papa Francesco alla vita di ciascuno di noi
E oggi con Luigi vorremmo proprio approfondire entrare dentro
Questo grande tema della verità come incontro
Non come discorso non come teoria non come pensiero
Ma come
Registrazione di un fatto di un dato
Qualcosa che entra nell'orizzonte della realtà
Dentro
La materialità della vita
Qui vedete
Se leggete in continuo
Le omelie in Santa Marta emerge un dato sorprendente
Che è quello che
Ci ha fatto decidere di
Invitare
Padre Spadaro qui a parlarci di Papa Francesco
Ed è che la fede in Francesco non è qualche cosa che si sovrappone dall'esterno alla vita dell'uomo
Ma è una modalità nuova e lo vediamo in luglio attrattiva travolgente
Di guardare
Tutte le cose
Non c'è momento circostanza bella o brutta gioioso dolorosa facile o complessa della vita che non rientri nell'orizzonte
Di un uomo per cui
Cristo la fede è tutto
Senza bisogno di nascondere di censurare di dimenticare niente
Per essere uomini
Ed è
Interessantissimo per me vedere come
Per il Papa i problemi non sono mai ostacoli Maio obiezioni
Ma sempre grandi opportunità come fa riferimento alle circostanze spicciole normali del vivere che a noi tante volte costituiscono obiezione a
Se cambiasse questa circostanza
A
Se mi trovassi in una situazione diversa da quelle in cui sono allora sì
Potrei vivere pienamente la mia vita il Papa non si tira fuori dalle circostanze le guarda in faccia
E le guarda come abbiamo visto lunedì in domenica nella
Testimonianza
Grande di padre pizza balla con uno sguardo redento
Uno sguardo diverso con cui l'uomo si porta sulle persone sulle cose
E l'altro dato significativo
Che mi colpisce perché dice anche di una modalità
Con cui il cristiano
è chiamato a vivere le circostanze del mondo oggi a essere compagno dei fratelli uomini ma di questa umanità concreta oggi
E che
Per annunciare il Vangelo la buona notizia che il destino non l'ha lasciato l'uomo solo
Non è sufficiente ripetere
Con precisione acume princìpi pur giusti
Una dottrina bimillenaria
Ma esige soprattutto la disponibilità e incontrare la persona nel suo momento esistenziale concreto nel concreto della sua circostanza
Perché sulla scorta di Benedetto sedicesimo anche Papa Francesco
E profondamente convinto
Che non è detto che l'uomo contemporaneo
Possa comprendere
Le grandi parole
Dell'esperienza cristiana
E se non incontriamo innanzitutto l'uomo con una passione di incontro di conoscenza di condivisione
Quasi per dove per reinventare
Il messaggio di sempre
Saremo destinati alla sconfitta
Ben sapendo che il vero incontro che passa attraverso la fragile umanità di ciascuno
E l'incontro col destino
E quindi è l'incontro di un mistero con un mistero la libertà dell'uomo
Io prima di
Darti la parola leggo
Cinque righe di un'omelia in Santa Marta che per me è stata
Assolutamente illuminante perché dice della sensibilità
Della tenerezza e dell'assoluta libertà che lascia a Dio
Colpire l'uomo nell'intimo disse
Se ti trovi davanti un ateo
Che ti dice che non crede in Dio
Tu puoi leggerli tutta una biblioteca dove si dice che Dio esiste
E anche si prova che Dio esiste
E lui
Non avrà fede
Ma se davanti a questo Attilio tutta i testimoni Ansa di coerenza e di vita cristiana
Qualcosa comincerà a lavorare nel suo cuore
E sarà proprio la tua testimonianza
Chi è Luis porterà li inquietudine sulla quale lavora lo Spirito Santo
La testimonianza come possibilità di destare inquietudine
Il cuore inquieto del grande padre Agostino che oggi festeggiamo dopo aver festeggiato ieri la sua mamma
Quel cuore inquieto che a noi tante volte spaventa
E chi per il papà e la porta
Attraverso cui lo Spirito Santo cioè Dio il mistero il padre può entrare in un cuore Duomo
Allora
Per l'esperienza e la frequentazione che
Per una serie di giochi della sorte ma c'è di mezzo il mistero sempre non è mai un caso
Che tu hai con
Papà Francesco
Raccontaci qualcosa di questa esperienza chi è
Papà Francesco chi è
Ora che Mario Bergoglio che
Nella splendida intervista
Anche questo è non è una cosa da tutti i giorni e che tutto è potuto fare nell'agosto dello scorso anno
Per Civiltà Cattolica alla tua domanda ma
Chi è lei
Sono un peccatore
Guardato dal Signore
Io sono uno a cui signora guardato
Grazie di essere qui grazie grazie al
Buongiorno buongiorno a voi grazie grazie Alberto grazie di questo invito
Son qui un po'tremando perché non vengo a parlare di concetti e dite
Ma vengo a parlare di un'esperienza e quando si parla dell'esperienza si è sempre molto incerti e timidi perché l'esperienza è sempre più grande di noi in qualche modo l'esperienza ci cresce dentro
Quindi non vale solo nel momento in cui la facciamo ma sentiamo che ci apre il cuore ci apre l'anima
Un'esperienza acché a
Un volto ovviamente ma anche una data precisa il quattordici maggio
Dell'anno scorso alle ore diciotto e cinquantacinque io mi stavo predisponendo a fare una conferenza al seminario Capranica quando il mio cellulare ha squillato
Numero sconosciuto retto chissà chi sarà a quest'ora poi devo fare la conferenza rispondono rispondo e trova rispondiamo dirò che richiamo dopo e dall'altra parte Ciao sono papà Francesco
E allora
E io chiaramente o esclamato davanti al rettore del seminario a tutti gli altri santità potete immaginare che cosa è successo
E io stesso non sapevo cosa dire e che cocomeri chiamarlo quindi ho detto appunto come devo chiamarla la sua risposta è stata lascia stare parliamo
A questo è stato il mio incontro il mio primo incontro con con Papa Francesco
E per farla breve poi ci siamo incontrati a Santa Marta e la prima cosa che ha per un per la messa e poi successivamente appunto per brevissimo incontro
La prima cosa che che ho ricevuto da Luino è stato un abbraccio
Che ancora sento l'impronta delle sue edita sulle mie spalle quindi non un abbraccio formale non a braccio reale e questa è un'esperienza
Forse la
L'esperienza più grande quella di ricevere
Un abbraccio
E ancora successivamente l'incontro con la comunità di Civiltà Cattolica e lì gli chiesi l'intervista
E la sua risposta fu un no
Perché io non sono abituato
A rilasciare interviste sono lento mi fai una domanda la risposta mi viene dopo dieci minuti però lì è successo qualcosa c'è ho visto che ha cominciato a fare una sorta di discernimento quasi per me è visibile
Quindi di fronte dopo subito dopo questo nodo netto e deciso lui ha cominciato a dire ma guarda magari prova a farlo formulare delle domande per iscritto io ti rispondo per iscritto
Io chiaramente ero felicissima di questa cosa ho scritto più di venti domande povero papà e ho consegnato o queste domande a lui personalmente a Rio de Janeiro durante la giornata mondiale della gioventù
Di ritorno da Rio de Janeiro diceva un'altra telefonata Daloui che mi diceva guarda ho letto le tue domande parliamo
Parliamo
E posso dirvi che questi tre pomeriggi che ho trascorso con lui sono stati non un'esperienza giornalistica molti hanno parlato di uno scoop giornalistico nazionali hanno parlato di uno scoop
No non è stato uno scoop un'asta è stata una esperienza spirituale una profonda esperienza umana e spirituale vissuto in un momento molto particolare cioè il rientro dal Papa dal Brasile
E la conclusione no le ultime limature all'esortazione poi apostolica evangelica outing
Ma a parte questa esperienza che ho raccontato già varie volte la cosa che più mi ha colpito è stata la sovrabbondanza Di Grazia che ho ricevuto
E di cui non sono assolutamente degno e per la quale non ero assolutamente preparato probabilmente nessuno di noi e preparato ricevere la grazia la grazia non è mai graziosa
La grazie a volte ti spinge no cioè spingere la tua umanità ti mette all'angolo
E ti fa scoprire una visione differente delle cose in che cosa è consistita questa grazia certamente l'incontro col papà però a parte questo
è stata la reazione della gente
Sono stato letteralmente travolto travolto da messaggi sotto ogni forma io poi sono presente molto presente nei nei network sociali quindi tu Izzo messaggi su Facebook ovviamente telefonate sms e mail
Di gente
Lontana noi diremmo lontana la gente di periferia
Gente che non aveva mai letto il Vangelo gente che aveva letto il Vangelo ed era nella chiesa che aveva lasciato la Chiesa preti che avevano lasciato il sacerdozio
Che raccontavano mi raccontavano la loro esperienza dopo aver letto questa intervista
Un'esperienza di grazia quindi
Legata a un
Evento impossibile perché vi assicuro che intervistare Papa Francesco è impossibile
Nel senso che
Non è la persona cui tu fai delle domande lui ti dà delle risposte
Mi è venuto in mente parlando con lui l'immagine di essere seduto sopra un vulcano attivo
E quindi e glielo anche detto detto padre un attimo l'impressione di essere seduto sopra un vulcano lui ha fatto accennato un sorriso
Papa Francesco è un caos calmo un caos calmo è un vulcano che apre
Scenari il suo parlare non è un parlare lineare ordinato no sintattica mente agghindato ma
è un parlare per ondate un parlare per accumulo
Il suo pensiero cammina e lo vedi camminare cioè lui ragiona con te non ha un pensiero preconfezionato
No
Rigido che poi chi espone quando parli con lui lui non ti espone un pensiero ma tu muti in cui il suo pensiero
Cioè ti rendi conto che l'uno sta dando risposte ma Louilt pista rispondendo sta rispondendo atte
Quindi è un pensiero che cammina
E la realtà di fatto è fatta di accumulo di stratificazioni
Per il Papa la realtà supera l'idea questo è uno dei suoi principi fondamentali
Uno dei principi fondamentali della sua visione la realtà supera sempre l'idea
Nel colloquio che ho avuto con lui ho compreso che c'è una parte dell'intervista che direi fondamentale che realtà è stata quella forse meno ripresa
Cioè lì quando gli chiedo chi sono i gesuiti
Io sono gesuita no questo questo lo sapete allora una domanda per me molto molto importante allora sapere chi per Luciano i gesuiti ma mi sono reso conto che rispondendo a questa domanda mi ha risposto anche alla domanda chi sono io
Essendo lui stesso un gesuita
E mi ha molto colpito la
Definizione che lui ha dato del gesuita ma che direi può essere benissimo o adottata come definizione per ogni uomo di discernimento cristiano
Mi ha detto il gesuita
Deve essere una persona dal pensiero incompleto
A questo capite che non so voi come come reagì te di fronte a questo ma
Deve essere un uomo dal pensiero io ho sempre saputo mi hanno detto che il gesuita ovviamente poi diventando c'è subito capito che non era così ma deve essere l'uomo da le idee chiare e distinte cartesiana avente di avere le idee chiare
Poi arriva un papà gesuita che mi dice che il gesuita è un uomo dal pensiero incompleto
E aggiunge dal pensiero a Pertol
Il gesuita pensa sempre in continuazione guardando l'orizzonte verso il quale deve andare avendo Cristo al centro
Avendo Cristo al centro
Quindi essere uomini di discernimento significa per il Papa essere uomini dal pensiero incompleto dal pensiero aperti tu vedete
Ho ricevuto molte telefonate richieste da tante persone giornalisti come uomini di Chiesa che mi chiamavano per dire
Ma che cosa ha in mente il Papa
Qual è il progetto del Papa
Che cosa vuol fare il Papa
In genere la mia risposta era io non lo so e forse non lo sa neanche lui
Perché
Perché papà Francesco nuovo dal pensiero in completo cioè ha un orizzonte ma non ha
Un punto di arrivo
Non ha un rigido punto di arrivo non ha un Progetto cioè non ha un piano teorico astratto da applicare alla storia
Se la realtà supera l'idea
A guidare
La la vita e i processi della vita
Non è
L'idea non sono le idee ma
La realtà stessa che si svolge e si dipana davanti tre occhi
Il Papa non ha una visione ideologica della realtà ma una visione radicalmente esperienziale
Cioè a un disegno non un progetto
Cioè ha una esperienza spirituale vissuta
Che prende forma per gradi
Che si traduce
In termini concreti inazione
Non ha una visione che fa riferimento Ajide
O a concetti fosse anche una teologia precisa
Cioè non a una teologia priva di un radicamento storico pastorale esperienziale
Ma un vissuto che fa riferimento come diceva Sant'Ignazio attenti luoghi e persone tempi luoghi e persone
Ecco perché il papà di via Santa Marta
Per rendersi meglio conto della realtà
Il Papa non vive a Santa Marta per povertà
Palazzo apostolico non è un pazzo ricco pazzo grande forse
Ma non è un pazzo ricco allora sceglie dividerà Santa Marta perché a Santa Marta incontra la gente se vai a Santa Marta Di capita anche di incontrarlo per caso
Sceglie dove sedersi a tavola
Si muove con libertà telefona
Cioè non vive dentro una bolla filtrata non vive alla fine di un imbuto ma vuole avere un contatto per quanto possibile stretto con la realtà
Allora non ha una visione interiore che si impone sulla storia cercando di organizzarla
Ma dialoga con la realtà si inserisce nella storia degli uomini e del tempo la luce dell'esperienza concreta che gli uomini vivono cioè quindi
Non ha una road mappa perché una delle fissazioni principali no
Dei giornalisti giustamente McCall edito anche anche a me viene il solletico ovviamente su questo tema ma è
La riforma della Chiesa no come si fa la riforma la Chiesa quella road mappa esatta preciso e puntuale che cosa ha in mente il Papa in questo senso
Ecco mezzi di viene in mente l'immagine di una strada che si apre nel cammino camminando si apre il cammino
Se tu non cammini nessuno scenario che si apre davanti non puoi fare discernimento mi ha molto colpito che nell'intervista lo mi ha detto una cosa
Non si fa discernimento delle idee
Ma si fa discernimento delle storie
Solo
Di una storia e in una storia si può fare discernimento ma non
Idee astratta
Quindi il cammino si apre
Camminando questa visione aperta non dà sostanza ciò che lui intende per riforma
Che Ignazio analmente ha nel cuore non nelle strutture il suo fuoco quindi il suo modo di prendere decisioni molto singolare
Poi
A
Essendo punto gesuita con lui ho parlato in Gesù intese più che in italiano spagnolo
Quindi mi sono sentito libero di usare quei termini propri no della spiritualità in cui lui ed io anche siamo siamo cresciuti e un certo punto gli ho detto ma padre
Lei come prende le sue decisioni secondo
Il terzo tempo
A voi non capite che cos'è probabilmente sto terzo tempo nuovo chi ha fatto gli esercizi spirituali forse sì
Il terzo tempo e un modo di prendere decisioni bilanciando i pro e i contratti
Le ragioni a favore le ragioni contrarie modo ragion ragionevole
Di prendere decisioni
Allora la mia è una domanda assolutamente provocatoria perché avevo capito che non era questo il suo modo
E lui difatti mi ha risposto assolutamente no secondo il secondo tempo
E anche quando le prendo secondo il terzo tempo aspetto sempre la conferma cosa voleva dirmi il Papa con questo secondo tempo
Per Sant'Ignazio secondo tempo di elezione quindi di scelta consiste nel fatto che
Tutti fermi preti
E avverti dentro dite la consolazione del Signore o la desolazione cioè l'assenza di Dio
Quindi guardando alla decisione che stai per prendere senti se questa decisione ti lascia in una pace reale profonda e duratura oppure no
Oppure magari ti entusiasma sul momento però poi ti lascia un vuoto
Quindi questo è un pontificato che a me piace definire contemplativo
Papà Francesco prende le sue decisioni non bilanciando semplicemente bilanciando le ragioni certo che lo fa ma non semplicemente così
Ma cercando di cogliere che cosa il Signore vuole Daloui quindi facendo una esperienza spirituale del dito di Dio che tocca la tua anima e ti dice
Che quello che stai facendo ti dà pace e quindi è frutto di consolazione
Quindi questo modo di procedere che il discernimento della volontà di Dio nella vita quotidiana
Sebbene si basi sull'interiorità altri Terio punto spirituale a come materia prima la realtà
Ancora una volta non le idee astratte ma la realtà che ha davanti
Anzi e lecco
Che la realtà quotidiana riverbera dentro questa intimità
Quindi la storia all'esperienza all'incontro hanno la priorità assoluta
Quindi capite che è un papà imprevedibile da certi punti di vista perché completamente nudo
Non il rema il Papa il nudo in questo senso cioè il nudo e spoglio davanti alla volontà di Dio
Quindi un papà che va marcato a vista
E anzi
Ho sperimentato che alcune decisioni molto importanti lui le prende proprio quando ha più tempo e in un tempo rilassato e tranquillo
Non amo molto impegni non ha troppi impegni
E ha modo di immergersi nella preghiera
Quindi il luogo di Presa di del delle sue decisioni il luogo in cui il Papa prende le sue decisioni non è il suo ufficio che peraltro è un un tavolino
L'appartamento del Papa che sono quasi mi vergogno e che la mia stanza sembra essere più grande della sua
Allora un tavolino non le prende queste decisioni a tavolino le prende in cappella
Due momenti in modo particolare la mattina presto poi la sera quando proprio frana nella panca della della cappella
Quindi è una prospettiva radicalmente profondamente contemplativa per questo quindi va marcato a vista e del resto
I miei colleghi vaticanisti se ne sono resi conto perché è un uomo che continuata accavallare accumulare impegni di e e attività quindi si fa veramente fatica
A seguirlo una volta il suo segretario mi disse non si può seguire si può accompagnare se lo segui muori cioè non non ce la fai non resiste
Posso assicurare che è vero
Allora ho capito un po'meglio questo Papa a nel marzo scorso quando ho visitato a New York una mostra straordinaria al chiude il file la mostra sul futurismo
Futurismo italiano mai in Italia mi pare sia stato organizzato una mostra sul futurismo fatta così belle se avete la possibilità
Andate new York andate a vedere questa mostra allora
Questa questa vostra ha come sottotitolo
Re consacrate in
Degli juniores
Ricostruire l'universo per titolo meraviglioso ma perché mi ha
Mi ha aiutato a capire il papà perché mi sono fermato guardare alcuni quadri di Boccioni di Balla di Severini
Con la prima regola applicata da i futuristi
L'abolizione della prospettiva tradizionale per un moltiplicarsi di punti di vista
Che esprimono anche con emozione no intensa
Il movimento avete presente un quadro futurista
Vede mai visto un quadro futurista
Sapete dico cosa sto parlando più o meno cioè qual è la differenza per esempio tra un quadro cubista è un quadro futurista il quello cubista Picasso no
Di arnica oltre quello che volete alla e un quadro che ti fa una istantanea di una realtà statica che però viene vista da tanti punti di vista diversi in contemporanea
Quindi la ricchezza diciamo del quadro viene vista dalla sfaccettature data dalla sfaccettatura che il quadro presenta di una realtà
Che viene vista in un istante in un fermo immagine ma in contemporanea da più punti di vista
Invece nella quadro quindi la differenza di prospettiva e tutto il Novecento ci ha abituati a questo sostanzialmente la complessità del reale per noi e la complessità di un oggetto
Che in sé è fermo è concluso che però ci colpisce per la sfaccettatura difatti usi usa anche questo termino realtà e sfaccettata per Lemper la multidimensionale ITA del del dell'oggetto che viene rappresentato
In realtà Papa Francesco ha davanti ed esprime anche un concetto di realtà dove la molteplicità non è data dalla staticità dello sguardo dell'oggetto che viene visto
Da punti di vista differenti ma anche dal movimento dell'oggetto
Cioè questa sfaccettatura non è data dal fatto che tutti sposti perché e davanti a un oggetto che è fermo no e quindi vedi un viso dal dal profilo del naso dagli occhi da dietro rappresenti nello stesso momento no
Per Papa Francesco la la realtà come per i futuristi è dinamica cioè si muove non sta mai ferma
Quindi la tua rappresentazione della realtà deve considerare il movimento la il dinamismo dell'esperienza quindi la realtà non è un concetto statico ma è un concetto profondamente dinamico
Vorrei insistere su questa cosa perché la spiritualità non è qualcosa di statico non è questo o un ma che ti spinge dentro un'interiorità statica ma è cogliere la presenza di Dio nel flusso dell'esperienza
Nel messaggio mi ha molto colpito questo di Papa Francesco al meeting giunto tramite il cardinal Parolin
E citato proprio don Giussani
In una frase del senso religioso quando scrive
Cito questo e don Giussani l'unica condizione per essere Sempre è veramente religiosi e vivere sempre intensamente il reale
Frase meravigliosa
La formula dell'itinerario al significato della realtà e quella dividere il reale senza preclusioni cioè senza a rinnegare e senza dimenticare nulla
Non sarebbe infatti umano cioè ragionevole considerare l'esperienza limitatamente alla sua superficie
Alla cresta
Della sua Honda senza
Scendere
Nel profondo
Del suo moto
Del suo movimento
Capite l'intuizione che c'è qui
L'esperienza
Non è un fatto
L'esperienza eccome un mare
Che tu non comprende se guardo il pelo dell'acqua Massolo sente nella dinamica profonda in cui devi scendere del suo motto
Del suo movimento
Allora le azioni
Ed è questo però implica un profondo sguardo contemplativo
Di una realtà che si muove sempre e che non riesce mai ad afferrare cioè il tuo cruente cambiato è mutato dall'esperienza che fai
Non è il tuo occhio riguarda la realtà ma in fondo se tu veramente esci da te stesso e va in periferia appunto e quella periferia della realtà perché la la la periferia è la realtà
Cambia il tuo modo di guardare
E tu per c.p.c. il movimento profondo che vive dentro l'esperienza
Allora le azioni le decisioni vanno radicate nel profondo e devono essere accompagnate da una lettura attenta ora ante meditativa dei segni dei tempi che sono dovunque dovunque
Cercare e trovare Dio in tutte le cose questa il motto di Sant'Ignazio mi piace molto un libro che non ho letto perché temo di essere deluso ma che ho comprato solo per il titolo
Solo cinque El Faiz Soncini al fine Gore
In oltre pronto presso
Cercare e trovare Dio in tutti i posti sbagliati
Non esiste posto sbagliato
Per cercare e trovare Dio
Allora
Anche il concetto di identità e di identità cristiana
Per Francesco non è un concetto
A volte sono battaglie identitarie dentro il cristianesimo
Che implicano che l'identità cristiana e una cosa è un fatto statico
Se può essere un cristiano devi essere così
No
Il concetto di identità cristiana per Francesco non è un concetto
Ma è una esperienza dinamica che parla non solamente del nostro passato del nostro presente cioè di chi siamo
Ma parla del nostro futuro ed è la nostra speranza
Papà Francesco in Corea ho seguito il Papa in questo splendido viaggio in Corea e il discorso che mi ha più colpito in assoluto in cui ha fatto pari inserti abbraccio tra l'altro è stato il vede il il discorso dei vescovi dell'Asia
E Papa Francesco i vescovi dell'Asia
Ha detto che la tentazione identitaria e cito le sue parole l'apparente sicurezza
Di nascondersi dietro risposte facili frasi fatte leggi
E regolamenti
Gesù ha lottato tanto con questa gente che si nascondeva dietro le leggi i regolamenti le risposte facili li ha chiamati ipocriti
E prosegue il Papa la fede per sua natura non è centrata su se stessa la fede tende ad andare fuori cioè quindi non a incontrare
I sentimenti o i ruoli ma le persone
In questo modo il Papa intende contrastare quella che già Giovanni Paolo II aveva definito l'introversione ecclesiale
Che resta sempre una grande tentazione scrive ancora il Papa questa nelle evangelica audio ma al numero quarantanove
Non voglio una chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni
E di procedimenti
In un'omelia di Santa Marta ieri parlavo Alberto di queste di queste
Omelie straordinaria un genere
Inconsueto
In un'omelia di Santa Marta il dieci di aprile del due mila e quattordici il Papa ha messo in guardia dall'idolatria del proprio pensiero
E nelle Vangeli gaudium ancora ha scritto che bisogna evitare di
Cadere nel fanatismo scambiato per fervore
Fanatismo scambiato per fervore allora ecco in che cosa consiste la nostra identità il Papa lo ha detto esattamente così come ve lo leggo I vescovi dell'Asia
La nostra identità di cristiani consiste in definitiva
I tre cose
Nell'impegno di adorare Dio solo e chiamarci gli uni e gli altri
Di essere al servizio gli uni degli altri
E qui viene il bello mostrare attraverso il nostro esempio non solo in che cosa crediamo
Ma anche in che cosa speriamo
E chi è colui nel quale abbiamo posto la nostra fiducia
Qui da te che qui c'è il sole non sto molto non so se occhio qual è l'arabo la reazione
Vostra davanti a questo ma qui c'è
Vedete anche una una un c'è un passaggio interessante cioè la nostra identità noi ciò che sia
Ma è ciò che speriamo
Cioè riguarda il nostro futuro
La nostra identità si comprende solo dentro una attrazione
Per Gesù e non dentro una dinamica ideologica di proselitismo io spero in Gesù
Perché sono attratto da Gesù
Allora io sono ciò che spero
Non ciò che sono io sono non ciò che sono marcio che spero
Ciò da cui vengo attratto
Da un futuro che sta davanti a me e che mi attira spingendomi da dietro
L'attrattiva Gesù di cui parlava Giussani
Un libro che ha molto colpito Papa Francesco
E che ha commentato presentandolo quando uscì in Argentina
Quando era cardinale di Buenos Aires
In questa sua presentazione Papa Francesco
Ha parlato esattamente di questa attrattiva di Gesù compie
E il racconto dice diceva l'allora cardinal Bergoglio parlando di questo volume di don Giussani io racconto di un rapporto personale intenso misterioso e concreto
Di un affetto appassionato intelligente verso la persona di Gesù
E questo permette a don Giussani di arrivare come alla soglia del ministero di dare del tu al mistero
Allora ecco vedete la verità è un incontro
Il titolo di questo nostro incontro il titolo di questo di questa raccolta delle medie di Santa Marta che ha una sua espressione
Dare del tu al mistero
E prosegue il Papa dicendo che tutto nella nostra vita oggi come il tempo di Gesù incomincia con un incontro e quindi rievoca Giovanni Andrea e Simone nei primi dice il Papa
Si è generata una sorpresa uno stupore
Che immediatamente mi faceva sentire legati a luglio
Legati a luglio e lo stupore che genera il legame per Francesco come per don Giussani in questo senso
Solo lo stupore può generare un legame
Che questo legame che ti attira
Allora la tua identità cristiana e Cristo non sei tu
Perché ciò che tu speri e che ti attira e chi ti dà le energie per spingendo tutti come tutti tutti gli amori anche quelli umani da dietro
Allora e qui si innesta proprio qui si innesta il discorso di Francesco sulla misericordia
Molto frainteso perché inteso come un discorso buonista
Come se la Misericordia fosse un buon sentimento
I sentimenti cristiani non sono buoni sentimenti
Ce l'ho insediato una scrittrice straordinaria alle fanno io con
Che dà assolutamente chi non l'avesse letta la deve leggere come compito per casa partire da oggi pomeriggio
Allora
Qui si innesta il discorso in questa stazione
Si innesta il discorso di Francesco sulla misericordia dice Bergoglio che non si può capire questa dinamica dell'incontro che suscita lo stupore e l'adesione
Se su di essa non è fatto scattare il grilletto lo definisce così della Misericordia
Solo chi ha incontrato la Misericordia solo chi è accarezzato ha scritto queste sono parole del Papa solo chi ha accarezzato dalla tenerezza della Misericordia si trova bene con il signore
Solo chi e spero ex Pertusola potest credere diceva San Bernardo
Solo chi ha fatto esperienza della tenerezza
Può se star bene con il signore
E per fare esperienza della sua tenerezza bisogna essere peccatori se no non si sperimenta la sua misericordia e allora l'allora cardinal Barber Goglia disse chiedo i teologi presenti che non mi denuncino al Santo Uffizio
Ne all'Inquisizione però forzando l'argomento sarei dire che il luogo privilegiato dell'incontro e la carezza della Misericordia di Gesù Cristo verso il mio peccato
Quindi se io lo disse lo ha detto di recente si sono beccati olet tanto meglio perché così sono nella condizione di poter fare esperienza della tenerezza dalla misericordia di Dio quindi la morale cristiana
E la risposta commossa davanti alla Misericordia sorprendente imprevedibile ingiusta una misericordia ingiusta che il signore ha nei miei confronti
Si tratta di iniziare concludeva
Papà Francesco a dire tu a Cristo e a dirglielo spesso
Allora l'esperienza di Dio
Di quest'uomo Cordier Mario Bergoglio è un rapporto misterioso quali gli chiesi appunto come ricordava Alberto ma
Lei chi è e non prevedevo di fare di questa domanda e francamente quando io l'ho fatta lui ha sgranato gli occhi
E quindi io mi sono sentito un po'in imbarazzo perché mi sembrava di essere proprio sin dall'inizio aveva appena iniziato di essere di aver già valicato un confine quindi essere stato estremamente indiscreto
E lui mi ha fatto segno come dire non ho rispondo ma dammi un attimo di tempo
E
E poi mi ricordo il modo in cui lui mi ha mi ha detto sono un peccatore
Mi sono reso conto che questa risposta gli venivano così da letture provare non è letteratura quello che sto dicendo cioè non è non sono parole ma veniva da un'esperienza vera vissuta
Allora l'esperienza di tv rapporto misterioso che genera stupore però bisogna rimanere aperti allo stupore da qui il pensiero aperto
Pensieri incompleto con cui è iniziato
Il Papa detesta il pensiero chiuso anzi a volte cosa fa proprio per permettere al popolo di Dio di esprimersi
La
S'concertando anche un modo ordinario di Dieter ci pire al discorso di una di un pontefice
Enuncia delle questioni anche altamente problematiche le espone ma alla fine non dà risposta
Per esempio nelle Vangeli gaudium ci sono alcuni passaggi numero trentadue la conversione del papato numero cinquantuno la disciplina dei sacramenti
Numero centoquattro del ruolo della donna nella chiesa cosa fa il Papa apre una finestra
Dice questa cosa importante addirittura in alcuni punti di questi punti cita i Padri della Chiesa
Ma non conclude non più utile
Per cui qualcuno dice questo va be'inconcludente no questo Papa non è inconcludente non chiude il discorso perché in questo modo la Chiesa può ESP
L'inversione
Cioè può attivare una dinamica un moto di discernimento papà non è un muro davanti a cui le questioni si bloccano ma è un enzima
Davanti al popolo di Dio che lo guida animando lo dall'interno quindi il Papa in questo senso detesta il pensiero chiuso
Nell'omelia di Santa Marta sempre del dieci aprile due mila quattordici ha detto
Ha parlato di un pensiero chiuso che non è aperto al dialogo alla possibilità che ci sia un'altra cosa alla possibilità che Dio ci parli ci dica come il suo cammino come ha fatto con i profeti
Invece la proposta di Francesco appunto una proposta profetica
Il Congar diceva che il profeta e colui che conferisce al movimento del tempo
Il suo vero rapporto con Dio
Il profeta è colui che conferisce a questa dinamica al movimento del tempo il suo rapporto con Dio
Allora le sfide richiedono un attento discernimento spirituale per riconoscere pensiero aperto pensieri incompleto riconoscere Dio dove si fa trovare
Ma quel questo ci vuole tanta creatività perché noi siamo abituati giustamente a riconoscere di o dove siamo abituati a riconoscerlo
Ma il mondo in tema di o non ha abbandonato il suo mondo quindi anche se troviamo tanta violenza tanto male tanto odio
Il signore presente la questione è avere un occhio capace di riconoscerlo
Allora qui abbiamo due immagini di Chiesa
La Chiesa è certamente un fatto
Qual è la caratteristica di un faro
Quello di essere fermo
E di dare luce
E dire
Son qui
Son qui il porto è qui qui c'è la sicurezza
Allora se tu sei tra le onde sai dove andare
E questo è un modello di Chiesa
Ma c'è un altro modello di Chiesa molto vicino alla visione di Francesco
Che la Chiesa fiaccola qual è la differenza tra il faro la fiaccola
Il faro staff serbo è visibile ma non si muove
E dice la salvezza e qui questo il porto sicuro
La fiaccola inveisce cammina lì dove sono gli uomini
Illumina quella porzione di umanità nella quale si trova la fiaccola e se l'umanità va verso il baratro bene la fiaccola va verso il baratro cioè accompagna gli uomini dei loro processi
E ovviamente magari in questo modo riesce a strapparle al baratro
Facendo glielo vede
Ma se tu non sei in cammino con quegli uomini se sta i fermo e dici la luce qui noi siamo la salvezza venite e gli altri vale pazienza che non vuol venire
Se ammazzi ecco
Allora questa immagine di Chiesa non è l'ospedale da campo di cui parla Francesco
Bisogna accompagnare i processi culturali e sociali per quanto ambigui difficili e complessi possano essere la periferia non è uno slogan ma è una realtà
La periferia il mare aperto
Allora l'idea di una chiesa fatta di una parrocchie tutta
Non la parrocchia che una cosa seria molto seria solo otto in questo momento ma parrocchie tutta
Di poche persone elette salvate che si salvano dalle procedure del mondo non è l'immagine della Chiesa che oggi
Il signore vuole da essa
La periferia quindi non è uno slogan nel mare aperto la realtà e tutta la realtà che sta fuori di me
Il Papa non ama la sfera come figura geometrica
Perché non ama la sfera perché ogni punto della superficie della sfera equidistante dal centro quindi l'omologazione
Il Papa mal poli entro
La realtà e poli ed Erika
E il poli entro il fatto di facce
E le facce sono alla periferia ma senza le facce il poliedrico non esisterebbe
Perché il poi dietro è una realtà sfaccettata fatta di facce diverso quindi la periferia non è un luogo geografico lontano
La realtà cioè la periferia e la realtà stessa in tutte le sue sfaccettature in tutta la sua complessità
Per capire questa cosa bisogna entrare bisogna entrare nel nella nella bisogna considerare il fatto
Che Papa Francesco il primo Papa Urbano cioè il primo Papa che non viene da un paesino ma viene da una grande città da una megalopoli
Più dodicesimo era Romano ma la Roma di Pio dodicesimo non era esattamente una megalopoli come la possiamo interno
E la megalopoli non so se
Avete mai vissuto in una in una megalopoli specialmente se avete visitato la megalopoli come San Paolo del Brasile
Come appunto Buenos Aires eccetera le megalopoli se non si comprendono stando nella piazza principale della città ma avendo presente la ricca complessità
Dove le periferie sono l'anima nella città stessa
Il cuore pulsante di una città e in periferia perché la città stessa EU un insieme di periferie
Allora come si fa e così chiudo ad accompagnare le persone che vivono
Questi processi di cui vi ho parlato
Così
Il Papa ha detto ai vescovi dell'Asia
La sfida che ci si pone è quella di non li molti limitarci ad ascoltare le parole che gli altri pronunciano
Ma di cogliere la comunicazione non detta delle loro esperienze delle loro speranze delle loro aspirazioni delle loro difficoltà e di ciò che sta al loro più a cuore
Vedete noi abbiamo l'idea del dialogo che splendida ovviamente
Ma I vescovi dell'Asia il Papa ha detto qualcosa che ha fatto fare uno scatto ulteriore cioè ha detto chiaramente
Fratelli nell'episcopato il dialogo non basta
E cioè
Dice il Papa
Bisogna passare all'empatia empatia
Che la forma molto particolare di dialogo perché
Perché nel dialogo tutti i confronti su ciò che dici
Nel rapporto empatico
Tu coglie la comunicazione
Dell'esperienza dell'altro della speranza dell'altro delle aspirazioni e dell'altro e le difficoltà dell'altro anche quando queste non sono dette
Tu le percepisce senza bisogno di parole
Bisogna imparare dice il Papa ad ascoltare attraverso e aldilà delle parole delle azioni di ciò che i cuori desiderano comunicare
E allora ancora qui il messaggio che il Papa abbia mandato
Nella lettera firmata che aveva parole inserisce un mondo in così rapida trasformazione
Bisogna usare comunicare un linguaggio comprensibile
Solo linguaggio comprensibile può comunicare la perenne novità del cristianesimo e ancora qui si cita don Giussani
Il senso religioso molte volte e meglio rallentare il passo mettere da parte l'ansietà per guardare negli occhi
E ascoltare o rinunciare alle urgenze per accompagnare in chi è rimasto al bordo della strada
Altre parole fondamentali di don Giussani che esprimono questa empatia e questo legame forte con le periferie
Il Papa ha detto in Asia
Poiché Cristo e la nostra vita parliamo di lui a partire dall'Hui senza esitazione ho paura la semplicità
Della sua parola diventa evidente nella semplicità della nostra vita nella semplicità del nostro modo di comunicare
Allora ecco davanti a noi non abbiamo problemi
Il mondo non è un problema
La Chiesa non ha davanti il problema non vive il problema vide vive sfide
Vive sfide
è la differenza tra un problema è una sfida enorme
Il problema
è un muro che è davanti che deve in qualche modo scavalcare
E qualcosa che ti mette in questione ma che
Sarebbe meglio che non ci fosse
La sfida qui invece
Implica che tutti mette in questione che la tumultuosa modo di guardare la realtà cambia
Che il centro dell'Autorità non sia più tu
Ma Cristo e allora il tuo modo di guardare significa
Avere davanti
L'orizzonte e tenere un pensiero sempre aperto
Alla sorpresa e alla novità di Dio a quel Dio che Papa Francesco come Sant'Ignazio di Loyola ha sempre definito un Dio dalla gloria sempre maggiore sempre più grande grazie
Siamo
Applicando il metodo della dell'empatia che c'è appena esposto diciamo che
Sei un degno figlio di papà Francesco perché dopo le prime grandi fasi chiedete uno poteva pensare bene
Ci ha detto l'essenziale adesso andiamo
Invece vedete che il pensiero incompleto abbia che ad ogni volta
Io mi ero appuntato circa venticinque domande me per parlare di
Diciamo prova sintetizzata in una
Che mi sembra emerga come filo rosso di da tutto il tuo intervento che mi sembra
Tu parlavi adesso la Chiesa Nuova davanti a sé dei problemi a delle sfide
Sicuramente forse la sfida più urgente più drammatica di cui il Papa stesso
Parla delle vangeli da oppio
Quando dice quando invita i cristiani a interrogarsi
Su come annunciare Cristo a una generazione che cambia
E questo come che mi colpisce
Perché attiene non
Alla perenne verità
Della dottrina cattolica ma la modalità con cui questa per me questa eternità rivelata da Cristo si dice sì si rende
Persuasiva
Attraente
Convincente col passare delle generazioni e questa generazione sicuramente un'accelerazione come scrive il Papa nel messaggio
Per cui Cristo è tornato ad essere uno sconosciuto non solo per i popoli che non l'hanno mai incontrato ma anche per i nostri popoli per noi in Occidente
Indubbiamente
Io intravedo ma ha colpito il riferimento che tu hai fatto insistentemente su quel testo continuo rimanere aperto del Papa
Quando tu hai detto che il Papa apre una finestra ma non chiude il discorso
E a me colpisce tantissimo la quantità di volta in cui il Papa fa delle domande
Ci si domanda qualcosa
Allora volevo domandarsi perché
è un'esperienza che anche tanti di noi fanno
Grazia o da un carro
Sono più le domande che ci fa delle risposte che cita
Allora uno dizione cava o fare domande il Papa fare domande
Ma non sarà
Che forse l'urgenza più grave oggi e aiutare noi e i nostri fratelli uomini
A porsi a porre le domande giuste cioè quelle domande che con che col possono consentire a quell'attimo dichiarato
Di
Intercettare
La grande risposta attraverso quella inquietudine ride è stata
Ma viviamo in un tempo molto singolare perché
Se voi non sapete chi è don Giussani grazie facendo un paradosso insomma per essere chiaro cosa fate
Prendete l'enciclopedia britannica
Andate su Google
Motore di ricerca
Quindi viviamo in un'epoca molto strana in cui
Le risposte che prima ma una volta erano da ricercare con grande attenzione con grande cura oggi sono a portata di mano cioè l'abitudine a
Usare no il motore di ricerca
A far sì che si crei l'idea che ogni Rispo
Sta in fondo a portata di mano
Ma in questa
Visione della realtà
Dove le risposte ci sono
A noi rischiamo di continuare a presentare il Vangelo come il libro che contiene tutte le risposte
Alle domande dell'uomo che è giusto o no direi che tutta la nostra pastorale è impostata sull'idea che il Vangelo contiene tutte lei risposte alle domande dell'uomo
Il problema qual è il problema questa cosa va benissimo ed evidentemente è vera il problema è che oggi l'uomo è bombardato dalle risposte tutto e risposta
Le risposte sono dovunque
Quindi se tu presenti il Vangelo come una risposta questa sarà l'ennesima risposta che diceva
Quindi come armi alla supermercato devi andare a comprare i pomodori pelati e ti trovi sullo stesso palchetto può dieci marchi di pomodori pelati così hai dieci marchi e di risposte riverse
E spesso le risposte sono le risposte al senso della vita e quant'a volte anche la pubblicità atti presenta una saponetta come la risposta al senso dell'Autorità che essere bello essere bella
Che anche lui è interessante perché lì c'è una verità no cioè che poi
Questo ebbe un altro discorso comunque allora tuttora risposta
In questa condizione che cosa si perde
Quindi abbiamo conquistiamo le risposte ma perdiamo le domande cioè non sappiamo più quali sono le domande fondamentali
Perché avendo a disposizione tutte le risposte non ci poniamo più il problema
Di porsi delle domande quindi abbiamo smarrito la domanda
Allora a questo punto quello che mi veniva da pensare
Anche ascoltando il Papa il suo modo di predicare il fatto che appunto nelle sue omelie spesso pone delle domande
O addirittura come per esempio avvenuto nel giorno delle palme domenica delle palme e in varie altre occasioni mi semplice meno non dice nulla qui dice il discorso evangelico e dice chi sei tu
Sei Pietro se quell'altro posto ci sei tu
Le omelie interattive io la definisco perché ti richiedono in continuazione dire sinossi no credibili entrare dentro la scena evangelica collocando ti dentro quella scena
Allora questo fatto di porre le domande me aiuta pensare una cosa che probabilmente oggi la nostra pastorale dev'essere completamente ripensata
Nella presentazione del Vangelo
Cioè il Vangelo non dovrebbe più essere presentato solo come il libro che contiene tutte le risposte alle domande dell'uomo ma come il libro che contiene tutte le domande lei domande fondamentali
Per la vita di un essere umano
Allora settori così le questioni ma questa è una cosa facile da constatare se tu sei su Facebook su Twitter per esempio se tu fai delle osservazioni bene sono osservazioni ma se tu fai delle domande ti rendi conto come l'interazione parte
La dinamica della risposta diventa utenti ca
Allora forse abbiamo smarrito le domande allora il la pedagogia della domanda aiutare le persone non a trovare una risposta ma porsi la domanda giusta questo e oggi l'obiettivo di una pastorale evangelica radicata nei tempi che viviamo è un problema gigantesco
Posso parte un'altra domanda azioni
Perché
C'è un possibile DIA Poletto XVI infine si annida dentro di noi
Ad ascoltare queste cose questo tuo ricondurre il Papa in fondo
A un punto a un focus che per centri concentri ci si dilata ritorna e sia
Ed è questo quando tu hai citato l'espressione dell'attrattiva Gesù
Hai fatto l'analogia con quello che accaduto i primi
Sorpresa stupore che li faceva sentire legati a lui
Ed è come se Tucci dicessi che per te il Papa questo basta come dire alziamoci e andiamo a vivere Caporetto dice possibile
Tutto qui
Con tutti i problemi che ci sono con tutte le battaglie che si dovrebbero fare con tutte le contraddizioni del mondo basta l'attrattiva Gesù
Basta questo noi sarà
Un po'un ritirarsi dal mondo non sarà un po'accedere
Il campo della battaglia del mare aperto ad altri
Allora
E intanto ti rispondo con una immagine molto bella usata sempre appunto dal Papa riferendosi alla parabole Buon Pastore al Buon Pastore nato
Come sapete il Buon Pastore colui che lasciare novantanove pecore dentro lì dello vile
Va alla ricerca della pecora perduta dice il Papa bene guardate che oggi nell'ovile c'è rimasta una pecora le altre novantanove se ne sono andate in giro
Allora
Allora l'attrattiva Gesù ecco è legge Giunone colui che ti dice vieni nell'ovile no e stare insieme a pettinare quell'unica Pecorella che è rimasta dentro ma l'attrattiva Gesù e quello che ti spinge andar fuori
E questa è questa spinta no pacchetti che ti muove ad andare alla ricerca delle novantanove
Allora questa ricerca delle novantanove però non è
E questo è molto importante da comprendere nota ecco che riguarda l'identità del cristiano
Il cristiano non è con lui che a una chiara un chiaro elenco di contenuti i valori e battaglie da portare avanti
Questa non è l'immagine del cristianesimo così come Gesù ce l'ha insegnata
L'immagine l'identità del cristiano quindi non si tratta quello tu dicevi sì c'è il rischio di immaginare l'attrattiva Gesù come una tra attiva che ti porta a immaginare un Gesù che sta dentro l'ovile e Chieti accarezzati riscalda il cuore
Ma non è assolutamente questa l'attrattiva Gesù questo e di una noia mortale alla fine
L'attrattiva Gesù e quello che ti fa amare il mondo perché l'Hui non è dentro l'ovile mai fuori quando il Papa usa un'immagine molto bella
Del nella chiesa dalle porte aperte ciò se l'avete ascoltata che che il nella una una un'immagine che ripetuto più volte
E che anche è stata ispirata alluda Benedetto sedicesimo o quando per l'anno della fede no e quindi i discorsi del Papa ha fatto in quell'occasione il papa attuale Papa Francesco
Sono stati molto legate questa immagine alla Chiesa le porte aperte bene ma quando pensiamo lui dice alla Chiesa dalle porte aperte dobbiamo immaginare che la Chiesa mappetta
Per fare entrare le persone in chiesa va bene forse anche questo ma soprattutto per permettere al signore di uscire fuori dalla chiesa
Cioè la la porte della Chiesa vanno aperte non tanto per fare entrare la gente dentro una chiesa quanto piuttosto per permettere al signore di uscire nel mondo
Allora cercare e trovare Dio in tutte le cose significa che il signore presenti attivo e lavora come il Sant'Ignazio gli esercizi nel mondo e letto lo incontri quindi l'attrattiva di Gesù
Chi viene non perché tu amico Gesù in astratto ma perché il tuo occhio si abitua riconoscerlo nel mondo amando il mondo amando la realtà appassionatamente anche visceralmente
Tutto Rodi il signore
Tutti cerchi e trovi il signore allora il cristianesimo identitario di valori rigidi contenuti di battaglie non è
Il cristianesimo chiama il mondo in senso nel senso che il mondo inteso come luogo in cui Dio lavora e opera quindi tutto al contrario l'attrattiva Gesù
E quell'attrazione fondamentale quelle Gava e fu forte che tu aperti con il signore che ti spinge a rimboccati le maniche le mani e uscire uscire per strada
Quindi
Possiamo dire in qualche modo che
Nelle mosse in questo primo anno e mezzo di Papa Francesco possiamo rintracciare l'attuarsi
Storico concreto in questa circostanza storica così
Drammatica che gli ha fatto parlare di una terza guerra mondiale non stiamo dice tanto in una sacrestia
Vediamo attuarsi quell'invito che Papa Benedetto sedicesimo rivolse acché
L'intelligenza della fede
Diventi intelligenza dalla realtà per la cosa sorprendente della tua comunicazione
E che in Papa Francesco salta questo dualismo
Tra la fede come qualcosa che riguarda
Una sfera protetta della vita
E la realtà
Che va osservata guardata giudicata interpretata secondo un altro criterio come a dire per la vita eterna
La nostra speranza di cui ha parlato e certamente Gesù Cristo
Ma per la vita in questo mondo la speranza e altro si esattamente questo e vorrei risponderti a questo rispondere a questa domanda
Dicendo cioè ricordandovi quello che è accaduto tra il febbraio nel marzo dell'anno scorso
Noi che stiamo vivendo non so se sarà ne siete resi conto ma un tempo di enorme densità spirituale
E la prima persona che si è resa conto della peculiare densità spirituale di questo momento è stato Benedetto sedicesimo
A nel momento c'è un piccolo discorso che aveva fatto che è stato quello in latino in cui annunciato no la sua rinunzia al Ministero per trino che di grande importanza
A
Mi ha colpito perché
Lui ha parlato di due cose sulla detto si rimettono stanco eccetera eccetera ma
Lui non si è dimesso solo perché era stanco l'ha detto chiaramente uno può il Ministero Pietrino questa né svolto anche
Vissuto anche in un tempo di di debolezza di debolezza fisica quindi non è questo
Lui ha parlato di due cose che mi hanno
Molto profondamente colpito di rapide mutazioni proprio rapide mutazione service e delle grandi sfide per la vita della Chiesa che richiedono nuove energie
Questo fa comprendere come questo homo avuto veramente una visione spirituale di quello che stava accadendo
E in fondo nella passaggio tra Benedetto e Francesco non c'è stato una rinunzio accetto ma c'è stato un passaggio un vero e proprio passaggio di testimone
Passaggio di testimone cosa significa che c'è una gara tutta corri tieni la fiaccola in mano Benedetto sedicesimo non si è fermato seri messo in panchina e atteso ma ha lasciato correndo
La fiaccola in mano a Francesco che la raccolta esattamente dal punto in cui Benedetto l'aveva lasciato le stiamo assistendo
è stato detto anche al meeting un altro incontro a questa stucchevole
E diabolica no a contrapposizione da parte di alcuni dentro la Chiesa ovviamente fuori da questo e non si può
La
Di di due dei due pontefici questo è veramente stucchevole oltre che pericoloso
Perché significa non riconoscere
Significa non riconoscere l'azione dello spirito nella storia
Lo ha tra questi due pontefici tra questi due uomini no c'è stato un passaggio di testimone fondamentale quindi quello che stiamo dipendono è una realtà altra ma è
L'appello del Vangelo così come oggi il signore chiede di viverlo alla sua chiesa
Chi ha orecchi per intendere intenda io continuerei ancora ma
Non possiamo abusare della tua pazienza io trattengo due
Cosa di questo incontro che per me al carattere
Della eccezionalità e che segna un nuovo inizio anche nel nostro modo di guardare a Papa Francesco
La prima l'evidenza
Che per il Papa e di
Tua aperte che ce ne hai parlato
Se si toglie lo spessore storico del del fatto cristiano non c'è più il cristianesimo
Cioè che il cristianesimo è un fenomeno situato in un tempo in uno spazio in qui un'ora per cui un uomo può ricordare che erano le diciotto e cinquantacinque del quattordici maggio
Quando ha squillato il suo cellulare vengono in mente erano circa le quattro del pomeriggio
è qualcosa di cui uno può conservare la memoria
Oggi nel cui e ora del suo presente
E che questo
Questa ora in cui accade
Indica anche la modalità in questo capisco la tua sottolineatura sul pensiero in completo del Papa e su quello in maniera per
Perché quell'inizio stabilisce anche la modalità del suo sviluppo
Sentito il fatto
Trovo
Quando diciamo che questo annuncio
L'annuncio del del dio
Compagno del destino dell'uomo
è il primo
Ciò non significa sto citando dalla Vangeli gaudio
Ciò non significa che sta all'inizio
E dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo supera come dire successo ma adesso
Dobbiamo aggiungere qualcosa no è il primo in senso qualitativo
Perché
L'annuncio principale
Quello che si deve sempre tornare ad ascoltare in modi diversi perché si deve sempre tornare ad annunciare in tutte le sue tappe e in tutti i suoi momenti
Un inizio che continua
Come ripetersi sempre nuovo di inizi sempre nuovo perché cambiano le circostanze per questo io
Percepisco tutto lo struggimento l'ansia
Di di come dire oggi
Ciò che ho riconosciuto come è vero ieri
Che conservo come memoria
Del vero che mi attrae che vinca la scia ma come dirlo oggi
Avendo questa passione che a cui ci ha invitato anche ad attendere il Papa nel messaggio all'essenziale
La Giussani dice come sintesi dalla sua vita
Che la gioia e più grande nella vita dell'uomo
E sentire Cristo vivo e palpitante nelle carni del proprio pensiero del proprio cuore il resto e veloci illusione o sterco alla San Paolo
E a me colpisce sempre quando mi dedico quasi tutti i giorni questa frase
Nelle carni del proprio pensiero del proprio cuore non in astratto non in una meditazione spirituale
Pur giuste pur necessaria ma dentro la materialità dell'esistenza
Ecco io quando mi dedico questa frase penso evidentemente a don Giussani ma vedo la figura
Di Papa Francesco
Che è sostenuto solo da questa
Esperienza da questa certezza
Perché civili rende ancora più entusiasmante per voi cedere all'attrattiva Gesù che attraverso don Giussani attraverso la guida di Karol attraverso
L'esperienza di tanti di noi nel movimento di comunione variazione
Si fa strada a quel destino che non ci lascia soli
Per questo ti ringrazio profondamente e ti chiedo di salutarci ringraziarci ad uno ad uno del patto grazie grazie grazie ancora