Il non-luogo delle periferie

Buongiorno quindi
Spesso segnaliamo
Le le presenze di amici
Illustri che che ci fanno visita compagnie sostegno ieri sera avete segnalavamo alcuni questa mattina dobbiamo segnalare quella di monsignor Lorenzo chiarimenti liti appena fatto il suo ingresso in sala
Amico antico è sempre nuovo bella della Cittadella nonché vescovo emerito vi Viterbo come
Come come come sapete
Ed è imminente teologo e e questa mattina appunto apriamo sul tema centrando appunto sul tema delle periferie su quali io non devo assolutamente dir nulla
Sarà Mariano Borgogno ogni a a introdurre Mariano Borgogno ogni appunto a iniziato il suo cammino per il volontariato qui in nella prossimità del cristiana ma insegna al
All'Istituto teologico appunto di Assisi è anche professore di filosofia con una preparazione
Fondamentalmente sociologica
Ha pubblicato anche con la la cittadella cercate dei suoi libri e ne avrete grande giovamento ne avrete grande giovamento
E i relatori saranno introdotti appunto da
Da Mariano Giannino Piana e Valentino Castellani per cui io non non non dico altro
Valentino Castellani e alla sua prima esperienza ma potrà fare lunga strada con noi come come relatore e presso la Cittadella
E Giannino Piana penso che lo abbiate già incrociato se non nei convegni dove ha partecipato come relatore ormai
In tante tante occasioni
Anche come curatore di una rubrica addirittura su Rocca conosce c'è un quindicinale che da settantatré anni a questa parte
Appunto ogni quindici giorni si dà a questo appuntamento col miracolo e riesce ancora più a ad uscire ad essere pubblicato e la sua ricca pubblicistica insomma
Le pubblicazioni presso la laicità della editrice in maniera particolare vi segnalo
Questo breve volume che in novità di vita che che trovate appunto anche in questi in in questi giorni
è uno dei tre volumi
Sono quattro i volumi è quindi scusate grazie ad una buona giornata
Bene allora cominciamo
A fare che cosa a
Declinare diciamo articolare
In vari momenti la tematica generale che ci siamo dati quest'anno
Perché
Hanno speso ieri sera
è stata
Così ben
Introdotta
Dall'arcivescovo di Agrigento e Lampedusa con una riflessione
Clesio logica e spirituale molto intensa
Oggi cominciamo a
Vedere un po'più da vicino
Questa tematica delle periferie
Sia nella sua dimensione tipo urbana
Che è anche vero la dimensione umana
Sia nella loro dimensione esistenziale
Che poi insomma tra le due cose cerca un intreccio assolutamente
è evidente
Io credo che i il punto essenziale a me sembra questo
Convincerci
Che
Mettere l'appuntato il compasso sulle periferie significa in qualche modo ridisegnare la società
Nel segno della giustizia dell'inclusione
E questo ha un significato e un valore
Ecclesiale naturalmente ha un significato un valore sociale che ha un significato in valore politico
Ci siamo fatti guidare nella scelta di questo titolo di questo corso il settantaduesimo Corso di studi cristiani
Direi
Da una suggestione
Che ieri veniva messa in evidenza bene da Chiara De Luca la Presidente della prociclica dei cioè
Una
Feconda ambiguità che gioca sul nome di Francesco
Quale Francesco infatti qualcuno
Ha letto anche nella nei giornali di questi giorni Francesco come un riferimento a Francesco d'Assisi qualcun altro Francesco
Con riferimento a Parla Bergoglio qualcun altro più intelligente Francesco come in riferimento a tutti e due
Francesco d'Assisi
E papaveri voglio questa era la nostra volontà di creare questa confusione positiva
Io ho guardate perché poi sotto abbiamo messo anche la Misericordia per una civiltà della Misericordia
Nel testamento di Francesco te Assisi in questo caso c'è scritto
Il signore dette a me frate Francesco di incominciare a fare penitenza così
Quando ero nei peccati mi sembrava amaro vedere i lebbrosi il signore stesso mi condusse tra loro e Usai con loro misericordia
Uno dei termini che abbiamo
E al non tagliandomi la loro ciò che mi sembrava amaro
Mi fu cambiato in dolcezza d'animo che di corpo quindi una rigenerazione di tutta la persona che in seguito stetti un poco e uscì dal mondo
Questo è
La periferia di Francesco la la svolta
Ricordo che il padre Balducci impari dando un po'le cose diceva una rottura IP stemmo logica insomma usa un termine di non so guardi a un punto di vista sulla società la rottura del punto di osservazione da cui guardiamo la società
Questo è quello che
Fece
Francesco secondo Francesco Pava Bergoglio certamente
Bisogna riconoscere questo che non avremmo pensato mai a tematizzare la questione delle periferie senza Papa Francesco e la sua insistenza proprio su questa che è diventata una vera e propria categoria
Di di quella che è stata chiamata in una trasmissione televisiva Camilloni il Bergo ieri se ma lo diceva in termini positivi e simpatici cioè cioè chi non capisce il Bergo gli esiti a chi non entra in profondità sul linguaggio del Papa pensa che sia semplicistico ma non è così
è banale proprio che sembra colui a cui sembra banale il discorso del Papa i problemi che poi
Non ci avremmo pensato senza che
Appunto papà Bergoglio ponesse questo nuovo
Paradigma diciamo questa categoria del
Del
Periferia
Che è un po'come il concetto di liquidità che usa Baumann è una chiave di lettura della società
Soltanto che secondo me qualche volta Baumann è che ha un grandissimo naturalmente non mi permetterei di criticarla fatto però
Mi pare che non si cose in teatro tanto parlando di usando il concetto di liquidità il fatto che
La liquidità della società liquida un pezzo di società
Cioè la liquidità nella società cioè il fatto che non ci siano potere
Istituzioni
Capaci di orientare in questa mia il ma in definitiva a
Mobile
Crea sempre di più
Settore
Emarginazione
E tutti i fenomeni di marginalità che sono presenti nella nostra dieta sulle quali non insisto ma per dire
Il linguaggio di papà Bergoglio come ha fatto riferimento rispetta Francesco qualcosa vorrei fare riferimento
Perché lo si fa poco perché si vede anche poco in giro a un intervento che il cardinale Bergoglio avrebbe fatto nella Congregazione dei cardinali prima di essere eletto Papa dando un suo contributo
E diceva e
Ed Angela in Vangeli Trani implica zelo apostolico tangenziale presuppone nella chiesa la parre sia di uscire da se stessa la Chiesa chiamata a uscire da se stessa e andare verso le periferie
Non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali
Pausa un altro punto
Ne voglio sottoporvi sottolineare lo l'ultimo punto di questo brevissimo intervento che fece che per un intervento Benso bensì dissi
La Chiesa quando è autoreferenziale senza rendersene conto credo di avere luce propria
Smette di essere i Ministeri un lunedì
Perché era
Né l'una vive di luce riflessa come sappiamo e dà luogo a quel male così grave che è la mondanità spirituale
Pensando al prossimo papà diceva Bergoglio in questa Congregazione dei cardinali dovrebbe essere un uomo che attraverso la contemplazione di Gesù Cristo le adulazioni Gesù Cristo aiuti la Chiesa uscire da se stessa verso le periferie insiste ancora su questi e poi c'è una frase
Molto interessante
Che dice
Nell'apocalisse Gesù dice che Lugli sta sulla soia e chiama
Evidentemente il testo si riferisce al fatto che lui sta fuori dalla porta e bussa per entrare però a volte penso questo albergo gli esempi
Che Gesù Mussida dentro perché lo lasciamo uscire
La Chiesa autoreferenziale pretende ritenere Gesù Cristo dentro di sé e non lo lascia uscire questo
Mi è sembrato interessante questo piccolo intervento che riassume vero effettivamente l'impostazione che è stata poi del suo pontificato
Sottolineerei anche il fatto che in fondo papà Bergoglio è il primo Papa veramente metropolitani cioè il primo che viene da una vita vissuta in una metropoli
Dove è nato cresciuto eccetera
Nonché gli altri Papi non avessero una coscienza di questo ma insomma la sua è una coscienza più vissuta
Nelle metropoli oggi vivono le oltre la metà della popolazione mondiale
Il dieci per cento vivono nei centri di queste metropoli perché delle metropoli che ce l'hanno per esempio Buenos Aires ce l'hanno a San Paolo per esempio qui per dire una conosco
Sì spenderebbe a trovare un centro cura mai la dimensione del centro investe periferia
E il resto sono i famosi non luoghi almeno nel in una delle due accezioni che dava UGL per da una parte non luoghi
Devono esistere Mauro può andare o porto è un non luogo una
La stazione ferroviaria è un luogo
Però qui ci si riferisce hanno luoghi come luoghi nei quali non si intesti sono relazioni non si crea
Non si crea un tessuto sociale
Ecco io credo che questo Papa è in grado di avere uno sguardo ampio su questi ampio
E concreto su queste su queste realtà
Che sono realtà sempre più presenti anche una volta erano realtà drammatiche nel mondo in via di sviluppo adesso sono realtà molto presenti anche nel nostro mondo in via di impoverimento certi versi
Mi io credo che
Non so che la
Fino ad un certo periodo storico l'abbinamento città progresso era automatico oggi questo si è spezzato la città non è sempre sinonimo di progresso ma spesso diventa luogo di emarginazione
Terzo punto che volevo sottolineare ci siamo fatti guidare penso che lo avrà fatto anche il professor Castellani da un bellissimo intervento di Renzo Piano sul
Su il Sole ventiquattro Ore che Renzo Piano parlando dell'Italia della sua fragilità dice che ci sarebbe bisogno di una grande operazione di rammendo
Vi rammento che significa significa riqualificare
Le periferie partire dalle periferie
Direi questo significherebbe trasformare i non luoghi periferia in luoghi veri e propri
è questo poi concretamente lo spiega come anche
Infrastrutture e servizi anche servizi avanzati qualificati entità culturale e così via gessi se si pensa a a un ospedale un cinema eccetera lo si può pensare in periferia
Perché lì vive la gente se non facciamo quest'operazione di riqualificazione in definitiva
Manteniamo una situazione di degrado molto pericolosa
Quindi ecco perché periferia non è solo un concetto urbano un concetto urbanistico
Ma
Periferia e anche periferia insistenze
E qui non faccio l'elenco insomma situazione giovanile
Disoccupazione crescente tolto Sico dipendenze e così via tutto quello che
Circola nelle periferie insieme alla grande vitalità non dobbiamo vedere solo l'aspetto
Negativo naturalmente io ciò anche questa piccola deformazione professionale città Police police politica
C'è una domanda che
Deve investire la politica ma oggi ritengo che ci sia anche una periferici cade la politica
C'è una periferia di Napoli che c'è una celebre battuta che adesso non ricordo chi l'ha fatta ma che la dice lunga
Dice l'economia governa la società i tecnici la amministrano i politici vanno in televisione
Nel senso che i politici fanno solo immagine o bisogna invece pensare a una nuova centralità necessaria della politica
Del governo della città anche è un punto su assolutamente decisivo
Poi
Indubbiamente
Ecco questo è un problema politico che riguarda l'insieme della comunità che laici cattolici credenti non credenti devono affrontare insieme
Ma a cui la chiesa
Può dare
Un contributo
Può dare un qualche segno di profezia facendo un'operazione virgolette
Di tipo francescani un'operazione francescana cioè collocandosi nella periferia
Vivendo la periferia essendo in qualche modo periferia parlando dalla periferia sollevando i problemi delle periferie
Solo dalla periferia si può essere profeti sci perché è lì che ci stanno i problemi
è lì che vanno denunciate l'ingiustizia in questo primo senso profetico ed è lì che Van Chadha anche la speranza della possibilità di risolverli e anche la pratica della solidarietà
Però certamente anche la Chiesa
Dico soprattutto Giannino Piana
A alle sue periferie
Periferia don periferia laici
Periferia divorziati risposati
Periferia omosessuali
Io credo che affrontando questi che sono a volte i grandi drammi esistenziali che si vivono all'interno della Chiesa la Chiesa può
Riparando la sua casa in qualche modo contribuire dare un segnale in direzione della costruzione della casa comune
Benissimo
I nostri due interlocutori vengono entrambi da una
Città fondamentale per il nostro paese che la città di Torino che in ognuno di noi credo suscita oltre che affetto insomma
Stando rende va be'però vivete a Torino arrivano da da tanto tempo
E perché Torino comunque significa sviluppo industriale e sviluppo del capitalismo italiano ma significa anche nascita del movimento operaio
Sì est ha significato significa nel senso storico
Cita che ha significato appunto immigrazione interna nel periodo e quindi problemi dell'inclusione sociale e poi immigrazione anche da altre parti del mondo con problemi anche drammatici
In alcuni quartieri mi pare
Città
Li ho il ricordo della crisi della FIAT
E del
Del
Dell'ultimo intervento difensivo di una vecchia realtà sia pure un intervento molto nobile che fu il celebre discorso comizio di Berlinguer davanti ai cancelli
Di Mirafiori ma era il segno forse che si stava avvicinando la fine la fine di un'epoca
E
Valentino qualche a stella missile trovata davanti come come Sindaco più di dieci anni di distanza nel mille novecentonovantatré
Alla guida di una coalizione di centrosinistra rinnovato che
Portava dentro anche i pezzi del mondo cattolico era la fase di destrutturazione un po'del Regno Unito delle
Era l'Ulivo ante litteram
Vivante lite
Vi ricordo che
Vinse la battaglia con un osso duro della Resistenza questo spostamento in avanti della politica italiana com'era
Devo Novelli sicuramente si trovo e di questo immagino ci parlerà
Di fronte a una città in grandi difficoltà che era stata mi pare perfino commissariata per un dissesto di tipo finanziario ma c'era soprattutto da ripensare una città nella quale chiaramente la crisi dell'industria crisi della FIAT eccetera
Aveva creato immensi problemi di organizzazione di riorganizzazione territoriale direi rilettura di se stessa
Che è stata fatta in modo molto intelligente che continua ancora infatti mi sembra sia
Il tema è
Relativo al passato ma anche relativo
Alle prospettive
Valentino Castellani ingegnere professore universitario prorettore del Politecnico di Torino quindi un uomo della società civile si sarebbe detto allora che
Entrava all'interno della dell'impegno politico
Come come Sindaco Giannino Piana
Professore di etica
A Urbino un po'io a Torino di etica in particolare economica a Torino conosciamo molto bene perché qui ci stanno moltissimi lettori locale
Ed è un collaboratore conti credo uno dei nostri più straordinari di collaboratori questo
Lo lo si debba dire ha pubblicato
Tantissimo
Acquistare qualsiasi tipo di pubblicazione di Giannino Piana per qualsiasi casa editrice ma soprattutto
Credo che
Lo sforzo migliore l'abbia fatto o per le pubblicazioni
Di Cittadella in particolare sottolineano questo in novità di vita che è una sorta di Summa sulla devono teologia morale
In quattro volumi
Bisogna impegnarsi però è scritto con grande chiarezza simili può leggere in modo assolutamente utile ecco io ho finito vi ringrazio
E darei la parola per primo a Valentino Castellani
Grazie Mariano della presentazione così generosa ma
E buongiorno a tutti
Dunque certo a me piacerebbe molto raccontarvi la trasformazione della mia città però il tema oggi non è questo il tema è quello delle periferie
E quello che io oggi vi voglio raccontare raccontando vinti un po'di storia della mia città su questo tema delle periferie
Io in testa un un messaggio che voglio dire subito in modo che sia chiaro e poi mi direte se
è stato così
Io vorrei
Attraverso l'esperienza che ho vissuta vorrei convincervi che possibile cioè parafrasando Obama no si può fare e si può affrontare
Naturalmente quello delle periferie è un tema estremamente complesso
Che richiede progettualità lunga richiede visione richiede passione
Ma è la vera sfida
Ne non c'è sviluppo non c'è progresso se lo vogliamo chiamare contermini persino banali se non c'è inclusione
E le periferie sono la frontiera la frontiera dell'inclusione
Allora io ho preparato questa presentazione
Facendo prima faremo rapidamente un un piccolissimo excursus di storia della città per capire
Dove io ho cominciato a fare il Sindaco in che condizioni eravamo
Quindi una città che finiva un pezzo di storia secolare e ne doveva cominciare un altro
E poi però dall'i prenderemo in mano il tema delle periferie vi dirò che cosa c'era allora parliamo di vent'anni fa quindi un tempo non norme
E poi vi racconto molto succintamente due piccole storie dei due quartieri della città che abbiamo affrontato
In questo che chiamammo allora il Progetto il progetto periferie da lì poi trarremo alcune conclusioni
Allora Torino ha vissuto nella sua storia trasformazioni molto profonde forse una delle città
Che si è ritrovata più di altre ad avere delle discontinuità no noi abbiamo avuto delle grandi discontinuità
Nella nostra storia come come sapete come probabilmente tutti sanno insomma a Torino è una città romana Torino è nata nel primo secolo avanti Cristo
Quel quadratino piccolo lì che vedete quello che noi a Torino chiamiamo il quadrilatero romano e idee la città il castrum romano fondato
Nel primo secolo avanti Cristo dopo restò avanti Cristo vedete alla confluenza dei due fiumi no quest'il fiume Po e questo è l'ardore riparia e qui su un'altura i romani hanno messo questo castrum
E Torino è rimasta così per quindici secoli sostanzialmente fino al mille cinquecento Vittorino non ha una storia medioevale Torino non ha una storia rinascimentale Torino non alla storia gotica
Sì c'è qualche traccia qualche segno nella nostra città di tutto ciò ma ma Torino è stata un piccolo borgo Asti mi hanno detto che c'è qualcuno di Asti in questi è Asti era molto più importante di Torino Chieri era più importante di Torino che oggi è un borgo no
Facciamo un salto Torino è diventata una una grande cosa sostanzialmente
Nel servizio nel diciottesimo secolo nel mille settecento quando alla fine di un processo che adesso raccontiamo in due battute no è diventata capitale del regno
Di PM di Sardegna era Regno di Sardegna poi GAM all'inizio Verlaine per la verità era regno di Siciliano poi
Scambiarono i Savoia scambiarono la Sicilia con la Sardegna commettendo probabilmente un errore tragico ma insomma
Ma in Sardegna c'erano in tutto il c'era tutto legname per le per le navi della flotta dei sabaudi quindi
E
E questa questo che voi vedete qui eh ICE questo è il la Torino il centro storico di Torino vedete
Vedremo poi che Torino e questa qua oggi no tutta questa enorme dimesso e questo è il centro storico della città ed è la città barocca Torino è una città barocca ha una grande uniformità
Architettonica del si è sviluppata sostanzialmente in quelle in quel secolo su impulso fondamentalmente di grandi architetti io barra
Guarini bello certo e e soprattutto di due grandi donne che erano le due francesi che sono state le le reggenti no quando voi i Savoia che non erano granché
Erano ancora piccolini Torino poiché c'è stata la la grande la conclusione del primo grande ciclo di di Torino quando è diventata capitale d'Italia non è mille ottocentosessantuno
E vedete che le mura non ci sono più era passato Napoleone aveva
No non se ci sono state l'apertura delle grandi piazze nella nostra città insomma
E Torino qui a concluso un ciclo della sua storia dalla fine sostanzialmente dell'ottocento
La capitale è stata trasportata prima Firenze poi a Roma
Una grande crisi ha colpito la città trenta quarant'anni drammatici immaginate se oggi da Roma dove sta portar via tutti i Ministeri tutte le funzioni amministrative non Torino ha visto questo
Però si è inventata utilizzando le tecnologie di quel momento si è inventato al futuro industriale che è stato poi il futuro industriale del Paese no
E sostanzialmente nel mille novecentoventi intorno ai primi di secco in primi decenni del
Del Novecento a Torino è diventata la capitale industriale d'Italia
E in questo periodo esattamente in questo periodo sono cominciate a nascere lei le grandi periferie operaie no una grande periferia operaia e qua nella zona nord della città che noi chiamiamo Barriera di Milano
Perché di qua si va a Milano qui c'è la collina quindi per andare a Milano si va a nord e poi si gira intorno alla collina
E si si gira a destra no
Quindi una grande periferia industriale sostanzialmente nella zona nord della città e non solo naturalmente ma c'è stata l'espansione grande espansione della città da questa parte poi la FIAT si è sviluppata si è sviluppata molto è nato il il lo stabilimento di Mirafiori che qui in questa zona sud e quindi poi la città è diventata questa e un'altra delle grandi periferie di Torino e qua nella zona sud si chiama Mirafiori
Mira Flores dove c'era il Castello di Mirafiori
E dove c'è come vedremo il Mausoleo della Bella Rosin allora
è
Io solare io sono arrivato a Torino nel mille novecentocinquantotto a fare lo studente universitario quindi sono arrivato nella città della FIAT insomma no una città che era la città fabbrica
Che al mese di agosto si svuotava che diventava un deserto però come ricordava Maria non prima insomma
I sintomi della crisi
Industriale che io preferisco chiamare manifatturiera perché la cultura industriale a Torino è rimasta ma
I sintomi di questa crisi erano
Evidenti già nel decennio degli anni Settanta norma nessuno se ne rendeva conto
E sostanzialmente quello che è capitato e che
Dalla metà degli anni ottanta alla alla metà degli anni novanta come vedete lì insomma c'è il si mette la parola fine
A una storia secolare della città dal mille novecentoventi Torino era la capitale industriale del Paese una come si usa dire si dice in letteratura una one company town no una città
Guidata governata da un'unica da un'unica azienda la FIAT
E si sono persi più di ottanta mila posti di lavoro in dieci anni in quegli anni a Torino quando io sono diventato Sindaco
Torino aveva un tasso di disoccupazione del dodici per cento che oggi non fa impressione ma che allora era al doppio della media nazionale quindi eravamo il Sud del Nord
E e questo voleva dire tante cose non voleva dire famiglie in difficoltà povertà
Voleva dire milioni e milioni di metri quadrati di siti industriali abbandonati più di dieci milioni di metri quadrati e voleva dire periferie fortemente degradate
Un degrado delle nostre periferie ma non solo delle periferie
E allora anche lì comincio la mia avventura che è stata un'avventura personalmente posso dire straordinaria
E guardate e io ho scelto questa questa fotografia questa immagine perché a me sembra l'icona della Torino di quegli anni no di queste cose quindi questo un capannone industriale
Nell'area nord della città di queste cose qui ce n'erano cinque milioni di metri quadrati in città verrà che tanto
Una cosa smisurate cinque milioni di metri quadri naturalmente
In molti di questi capannoni c'era poi umanità dolente e
Erano ricovero di immigrati
Di tossicodipendenti insomma non tutti naturalmente però c'era anche come dire la periferia no delle persone non solo la periferia
Fisica della città
E quindi il passato di Torino non era più un motore di sviluppo bisognava cambiare cambiare la visione della città
E come dicesse bene che a me piace citarlo citare questo aforisma di Seneca che
Dice in maniera molto efficace che insomma anche se ci sono dei venti favorevoli questi non esistano per il marinaio che non sa dove andare si può anche andare controvento no
Navigando di bolina naturalmente non prendendolo proprio dritto bisogna prenderlo un po'storto però bisogna sapere dove si vuole andare
E allora quello la visione di quegli anni è stata quella di
Cambiare la natura cambiare si direbbe oggi il brand della città no non più una città manifatturiera
O non solo una città manifatturiera perché di manifattura Torino ce n'è ancora
Ma una città europea con una missione plurale diversificata insomma lo slogan era non solo FIAT no tagliamo il cordone ombelicale fra l'altro
Questo processo come sapete avete letto i giornali il mese di agosto il primo di agosto di quest'anno si è consumato questo taglio del cordone ombelicale no
FIAT è diventata F CIA cioè FIAT Chrysler otto ma un business
è un'altra cosa è una multinazionale che ha un polo importantissimo a Torino ma il rapporto Torino è diventata adulta no non non ha più la mamma o meglio a una mamma da un'altra parte
A una mamma che ha la sede legale
In Olanda la sede finanziaria Londra che ha
Un altro pezzo di casa importantissimo negli Stati Uniti e quindi c'è un pezzo di questa economia che a Torino
Come però negli anni Novanta dire non solo FIAT voleva dire voltare le spalle a una generazione quindi ci voleva molto coraggio
Allora io ho scelto dei fermarmi qui sulla storia di Torino
Perché voglio
Virga ricche cosa può fare no un'amministrazione locale cosa può fare un governo locale
E le periferie sono tutte le cose che abbiamo sentito dire ma sono prima di tutto i luoghi o i non luoghi dove le persone vivono amano soffrono lavorano no
Sono come dire l'hardware sono il corpo
Bene
Ed è altrettanto importante cioè se si vive in un luogo degradato se si vive in un luogo brutto
Sì sì Viventi se si vive in un luogo problematico bene
Come posso dire la periferiche cita dell'esistenza ha già una premessa ineludibile che quella del luogo in cui si sta
E di solito in queste periferie degradate ci stanno i più poveri
No tendono ovviamente ragioni che insomma sarebbe banale
Descrivere che tutti noi comprendiamo rapidamente allora la prima grande azione dell'Amministrazione comunale è stata quella di
Approvare un Piano regolatore generale creerà in gestazione già da molti anni che noi avevamo ereditato delle amministrazioni precedenti
Che non si concludeva perché insomma c'erano bega e cose varie comunque nel novantacinque approvammo il Piano regolatore generale vi faccio vedere sostanzialmente
Cosa ho fatto
Ho spento
Vi faccio vedere su che cosa è basato questo Piano regolatore generale perché adesso puoi affrontiamo il tema delle periferie no qual è questa Ettore in questa la pianta di Torino
Allora questa che vedete questa linea che io vi segno qui adesso no
è la fine la ferrovia
La ferrovia entrava Torino da nord ferrovia da Milano e
Milano è qua a est
Si gira intorno alla collina si entra e si arriva a Porta Nuova no allora questa ferrovia
Divideva la città praticamente in due due grandi partite alcunché da questa parte qui c'era la città aulica il centro storico di qua
E a sud la zona industriale tutte queste aree rosse che voi vedete qui sono
Il i pezzi più grandi delle aree industriali abbandonate no
Torino era era questa negli anni Ottanta questa era la ferrovia che divideva alla città no e oggi se voi venite a Torino non vedete più questa cosa qui perché la ferrovia è stata interrata
E si è questa si chiama la spina centrale adesso della città e vedete questa cosa qui
No è diventata un'altra città no e come se si fosse Ricucci da una ferita non si fosse suturata una ferita nel tessuto urbano e le due parti di città fossero state messe insieme
Avevamo anche le piazze le grandi piazze storiche di Torino erano nonluoghi perché erano dei parcheggi c'erano delle auto erano piene di macchine no
E e allora abbiamo lanciato un progetto che si chiamava metaforicamente le cento piazze non perché a Torino ci siano cento piazze
Ma perché abbiamo cominciato a lavorare prima di tutto sui luoghi di aggregazione quindi le piazze non solo nel centro io vi faccio vedere adesso alcune piazze del centro ma anche nelle piazze
Diciamo delle periferie alcune piccole piazze sono state
Guardate a cui siamo ancora sul passante ferroviario dove abbiamo messo un
Un un certo numero di installazioni di arte contemporanea questo e Mario Merz nonché come sapete
Torinese
Esponente come dire internazionale dell'arte povera
Questa era la Piazza del Comune piazza Palazzo di Città come io la vedevo dalla mia finestra dell'ufficio del Sindaco quando ci sono
Quando ho preso ho preso servizio era un parcheggio no è una bellissima piazza del Settecento
E oggi è così
No
è stata completamente
Ri ristrutturata rimesso a posto naturalmente oggi è così non sempre perché qualche taxi lo si vede ancora lì ma insomma comunque un'altra piazza
Questa è la piazza San Carlo che il salotto di Torino il centro storico della città
Qui è insomma c'era una manifestazione siamo negli anni Settanta credo sessanta settanta comunque anche Piazza San Carlo era un parcheggio parcheggio a pagamento ma era pieno di auto
No
Piazza San Carlo oggi completamente libera pedonalizzata
Voglio farvi vedere un'altra cosa che a me pare molto importante questa questa parte qui che si chiama Spina tre no ebbe una delle zone industriali
Più importanti è ex zone industriali più importanti della città perché
Queste qui negli anni Ottanta erano le Ferriere della FIAT in quella zona lì tutte le mattine tutti i pomeriggi c'erano i tre turni si lavorava ventiquattro ore
Qui gravitavano circa trenta trentacinque mila operai in questa zona della città
Alla
Fine degli anni ottanta sono state chiuse non ci sono più non c'era più nulla c'era ovviamente quello che rimaneva no delle
Oggi è così no qui c'è un parco ci sono
Ci sono abitazioni ci sono servizi
è una zona devo dire molto molto bella molto interessante della città ed è questa anche no questa vivi vi segnalo soprattutto questa che è la
La la nuova Chiesa la Chiesa del Santo Volto che è stata progettata da Mario Botta da una chiesa un bel segno di architettura contemporanea questa qui è una delle ciminiere delle Ferriere
Che erano lì che diventata al campanile della chiesa quindi c'è anche un bel recupero della memoria questo qui è una zona di Lou al SIR dove i ragazzi vanno a fare skate eccetera ed è è stato conservato il
Lo scheletro del capannone industriale questo per ricordare per insomma segnare la memoria delle generazioni future anche no
Non si distrugge la memoria la memoria sia elabora
La memoria sì capitalizza no per il futuro ma non si distrugge
Allora
Qual era in quel momento il contesto legislativo
Prendo l'orologio
Mi avete dato quaranta minuti no quindi
E il contesto legislativo sulle aree urbane adesso entriamo mettiamo diciamo i piedi nel nel problema delle periferie in quegli anni c'è stata una
Uno l'unica grande azione
Di governo che questo nostro Paese ha fatto secondo me utilizzando
Diciamo
Tutti gli ex fondi Gescal dei non sto a dirvi che cosa sono ma insomma credo che i più anziani di noi erano i fondi che servivano per la costruzione delle case popolari ma
C'erano dei resti eccetera il primo Governo Prodi
Affatto che poi anche lì successivo Governo Berlusconi insomma hanno consolidato questo questo programma
Sono stati inventati questi fondi sono stati orientati verso quelle insieme a mano i piani di recupero urbano quindi tutte le amministrazioni le città erano invitati a presentare dei piani
Di recupero di periferie in genere relative all'edilizia residenziale pubblica quelle che noi chiamiamo normalmente le case popolari no
E quindi piani di recupero urbano contratti di quartiere
A livello europeo poi molti di noi sindaci di molte città europee riuscimmo a far partire quello che era chiamata l'azione urbano l'Europa fino ad allora si era occupata prevalentemente ancora adesso in gran parte di agricoltura hanno
E l'urbano in stato il primo grande progetto europeo
Che ha riguardato le città le aree urbane no anche lì bisognava presentare dei progetti con questi c'erano dei finanziamenti che
Sai si sarebbero potuti utilizzare per affrontare il tema del recupero delle aree urbane
E la Regione Piemonte ha fatto un passo in più
Che vedremo tra poco secondo me è
Assolutamente necessario a
In
Integrato la legge dello Stato le leggi che riguardano l'utilizzazione di questi fondi con quelli che si chiamano i piani di accompagnamento sociale no
Adesso tra poco vedremo cosa sono
Perché non si può andare ad intervenire sull'hardware cioè sul sulla sulla
Struttura fisica della città senza pensare che lì dentro ci sono delle persone che abitano delle persone quindi bisogna
Accompagnare questo approccio no con un un'azione di
Fatemela chiamare di manutenzione sociale scusate l'espressione ma voglio renderla efficace no che sia
Integrata dentro l'intervento sul sulla struttura fisica sul tessuto fisico della città
E questi piani di accompagnamento sociale sono importanti perché consentono hanno consentito di destinare risorse anche per
Arruolare specialisti
Nella gestione dei conflitti
Nella gestione
Dei piani di
Di accompagnamento al lavoro insomma tutte quelle attività chiamiamole così soft
No che sono però importanti perché il risultato abbia
Una sua efficacia
Lo abbiamo chiamato Progetto per riferire lo abbiamo lanciato nel mille novecentonovantasette quello che vedete lire il logo periferie il cuore della città
E
Ne abbiamo avuti molti di questi progetti adesso vi farò vedere sulla mappa di Torino quando quale estensione hanno avuto quello che voglio sottolineare è questa questa parola questa frase qui no
è stato decisivo nella nella gestione di questi progetti quello che si chiama l'approccio integrato ai problemi dell'esclusione sociale cioè non si poteva andare non si sarebbe potuto andare dentro
Un quartiere a fare interventi di manutenzione straordinaria la prima volta che
I tecnici delle case popolari sono andati in uno dei quartieri che adesso vi farò vedere sono stati accolti con lancio di pomodori di suppellettili eccetera eccetera perché nessuno voleva
Che i tecnici del Comune entrassero in quelle case
No
Quindi questo approccio integrato con un coinvolgimento diretto delle persone è secondo me un aspetto decisivo non si può immaginare
Di avere un approccio come posso dire illuministico non noi sappiamo come si fa andiamo lì dei diciamo state bravi facciamo tutto per voi e poi voi tornate trovate tutto a posto non funziona non funziona
Bisogna progettare insieme me e bisogna progettare guardate una delle chiavi è stata di progettare insieme i bambini
E i bambini delle scuole soprattutto gli spazi pubblici
Gli spazi pubblici sono stati progettati insieme ai bambini delle scuole che i bambini delle scuole hanno questo di straordinario che dietro hanno le famiglie e se i bambini sono convinti e dura e
è dura provate a
Fra
A fa a far recedere un bambino da un'idea né che lui ha chiara nella testa e allora la costruzione insieme ai bambini delle scuole
Di una visione degli spazi pubblici da
Riutilizzare e da
Riqualificare è stata una delle chiavi non dico l'unica evidentemente ma comunque una delle chiavi importanti
Allora
Questa è una la mappa
Degli interventi che sono stati fatti nonché noi abbiamo fatto li abbiamo cominciati noi nel novantasette progettare lì
Sono tutti interventi che sono durati almeno sette otto anni se non dieci dodici alcuni sono ancora in corso adesso
Vedete sono programmi e ci sono programmi di recupero urbano contratti di quartiere Urban io vi voglio raccontare molto succintamente la storia di questi
Perché sono molto diverso e non la storia di questo micro ghetto che c'era qui che si chiama il piccolo quartiere di via Arquata che è chiuso
Praticamente tra le ferrovie tra la ferrovia c'è insomma linea ferroviaria una strage
Proprio uno una specie di ghetto guardate qui siamo a circa un chilometro e mezzo dal centro del la città c'entra la città è qua quindi a non non è una periferia che sta chissà dove sta vicina
Mezzora piedi da piazza Castello
E poi vi voglio raccontare invece un intervento molto più complicato e molto più interessante se volete che questo qui che è stato fatto in via certo
Prima di raccontarvi queste due diciamo questi due queste piccole storie queste due piccole storie vi voglio però
Dire dare qualche idea sul metodo no
Allora
Vedete
Quando si parla di rinvii rigenerazione urbana si vogliono
Si vuole integrare le persone si vuole la partecipazione delle persone ci vuole l'innovazione questo obiettivo così importante
Noi abbiamo
Capito anche studiando alcune esperienze interessanti che
Avevamo seguita in Europa che
Si può si può ci si può porre questo problema se
Intorno ad ogni realtà no si costruisce un tavolo sociale
Cioè
Un gruppo di lavoro un gruppo di Progetto attorno al quale si stanno tutti gli attori
Bene quindi le scuole la sul
I servizi sociali le impresa le parrocchie il volontariato la gente però il centro il centro è quel luogo pre
Il centro e quel luogo guardate vi dirò tra poco perché questa sfida e complicata no perché fino
Fino a qui ci si arriva
E ci si arriva non voglio dire facilmente ma è un punto un salto un passo concettuale come posso dire plausibile ragionevole no
Dove
E e quindi attorno a questo tavolo sociale
Voi fate lavorare la gente fatte lavorare tutti fate lavorare gli enti eccetera e fate fate lavorare soprattutto gli abitanti no o
Due qui io ho scelto tra le tante immagini che che che ho che abbiamo hanno anche dei documentari su ognuno di questi casi sono stati poi pubblicati dei libri anche no
Ma ho scelto questa fotografia perché è la fotografia che si riferisce alla cose che diceva un momento fa nonché cioè
Si sono fatti lavorare i bambini delle scuole questi che vedete qui
Sono i bambini delle scuole di
Deviare Tom del del quartiere di Mirafiori sud
Che a si sono impegnati per
Parecchi mesi per un anno intero a appunto a progettare gli spazi pubblici Comuni ma progettare secondo loro poi non si è fatto proprio quello grande articolo però insomma molte cose
Sono venute fuori come loro
Le desideravano non
Il passo complicato che mi direi mi mi rivolgo soprattutto a quelli di voi
Che sono e che hanno o che avranno
Una esperienza di carattere amministrativo il passo complicato il questo questo che disegnato qui su questa su questa trasparenza perché
Questo è il tavolo sociale di cui abbiamo appena parlato questo tavolo sociale no interagisce con tutta la struttura pubblica del Comune no
L'urbanistica alle infrastrutture la mobilità cioè
E la amministrazione pubblica un Comune organizzato per settori verticali
Per cui quelli che si occupano di strade si occupano della strada vanno lì e fanno il loro lavoro ma interferiscono con quando mai avete visto no avete visto in tutte le vostre città che arrivano
Tre ditte diverso a fare i buchi nello stesso posto e poi richiuderlo stesso buco o no allora perché c'è
è quello dei telefoni quello dell'Acquedotto quello quindi già coordinare quella roba lì è una cosa complicata ma
Qui la sfida Edi destrutturare l'organizzazione del Comune
E
E far lavorare tutti attorno a un progetto
Non quindi tu che ti occupi e che sei un dirigente dell'urbanistica non è che non ti occuperà e più di urbanistica ma per ciò che riguarda quell'intervento la non comandi tu non comandi tu
Comanda il tavolo sociale che è guidato da un responsabile quindi tu obbedisce a lui vi garantisco che la sfida più grande e quella che non si vede
Quella che c'è dietro le quinte quella che noi chiamiamo burocrazia quella che noi chiamiamo no
Però però si può
Io io sono qui a testimoniare qui che si può
Allora questa di Arquata allora via Arquata
Via Arquata era un quartiere che è stato costruito un quartiere di case popolari che è stato costruito nell'alla fine degli anni venti del mille novecento
Ventisette era un quartiere qui è fotografato dall'alto vedete no non è neanche brutto dal punto di vista urbanistico no
Le case erano in stato di
Di totale degrado non senza servizi igienici adeguati cioè molti avevano ancora e il servizio igienico in comune
Abitate in genere da persone anziane solo lei
Famiglie
Pluri problematiche con tossico di cui sono un disastro un disastro un vero ghetto sociale
Come vi ho detto quando quando siamo entrati qui dentro la prima volta con i tecnici del delle case popolari c'è stata una specie di rivoluzione perché nessuno voleva che entra Simo in casa loro
E qui si doveva fare un
Un lavoro un grande lavoro di manutenzione straordinaria no bisognava come dire a riqualificare dal punto di vista della struttura fisica queste case
è stato un intervento Dini non non particolarmente oneroso vedete lì circa sedici milioni di euro
Quindi non è un grande intervento andato avanti dieci anni però è perché è finito nel due mila sette
Si sono fatti lavori sulle parti comuni degli edifici adesso vi faccio vedere qualcosa sui servizi igienici sugli spazi comuni condominiali sul suolo pubblico
è stato fatto un impianto di cogenerazione per cui adesso gli edifici tutte le case del quartiere sono sono riscaldate comma il teleriscaldamento no e quindi certa anche tema di risparmio energetico
Ma voglio
Diciamo fatemi sottolineare sotto questo
La biblioteca civica del Comune aperto un centro di prestito libri nei quando
L'abbiamo fatto insomma molta gente rideva perché insomma gli anziani cresta
Eppure e bisogna sempre credere nella cultura così come bisogna sempre credere nella bellezza
Perché educano educa non lo spirito guardate queste e via ho scelto questa questa immagine tra le tante
Sul tema della bellezza perché
Non erano brutte allora queste queste finestre di queste case costruite nel mille novecentoventisette avevano qualche pretesa estetica ma non c'erano più
Era un disastro e quindi con un lavoro filologico insieme anche
Alla Facoltà di Architettura eccetera si sono ripristinate no
Sì insomma sono diventate delle case belle
Anche pelle
Guardate che questo io lo sottolineo molto mi ha fatto molto piacere sentire la musica stamattina la bellezza è fondamentale e
Non è vero che è un di più
E parte costitutiva dello spirito delle persone
Tre
E allora
L'ho scelta provocatoriamente questa questa nave perché
Se voi guardate a parte il sole no
Il tempo nuvoloso per cui oggi è meglio perché cessione se voi guardate da lontano il quartiere di via Arquata non è cambiato
Non è successo nulla di eclatante no se andate più vicino
Come dire vedete allora che le case son più belle Central te nelle case avete il bagno che prima non c'era eccetera però se andate lì trovate della gente migliore
Di vent'anni fa di dieci anni fa
Per carità poi ci sono tutti problemi no
Perché se una famiglia dei figli tossicodipendenti ieri e oggi a forse oggi più problemi di ieri non lo so però voglio dire questa è una premessa fondamentale per affrontare
I problemi di cui dicevamo
Di Artom questo questo è un intervento invece di di grande rilievo di grande rilievo
Questo è un quartiere di Torino che nato in un anno nel nell'alla fine anno escono metà degli anni Sessanta quando
Dopo la grande migrazione del degli della gente dal sud per andare a lavorare a Mirafiori
Nella fabbrica della FIAT questo quartiere vicino alla fabbrica della FIAB nella zona sud della città
Sono stati costruiti settecentottanta alloggi di edilizia popolare tutti prefabbricati
Con tecnologie che miravano più che altro alla rapidità cioè in un anno si son fatti settecentottanta alloggi in un anno e
Quindi un piccolo miracolo dal punto di vista del tempo peccato che l'isolamento acustico non c'era peccato che l'isolamento termico non se ne parlava perché allora il riscaldamento non costava niente eccetera
E qui è nato un ghetto no con un degrado sociale drammatico c'è stato un film che forse
Più anziani di voi con la ragazza di via mille lire no non c'entra niente con le lire Domenico mille lire era un ufficiale della marina quindi
Comunque la ragazza di via mille lire
è stato un film che ha fatto storia in Italia il Sindaco Novelli di allora fu oggetto di
Fu bersaglio di critiche ad
Terribile perché aveva favorito questo film eccetera eccetera che descriveva un degrado sociale terribile di quella parte di città no
Allora qui noi abbiamo impostato un un PPRU cioè un piano di recupero urbano che prevedeva
Qui si la demolizione di due degli otto edifici del complesso quelli che ormai erano in stato di praticamente non dico che cadevano ma
Fra l'altro questo quartiere era diventato anche
Campo di influenza della criminalità organizzata che gestiva le occupazioni degli alloggi
Quindi famiglie dal sud venivano portate sud c'era insomma o una roba
Cioè bilancio solo immaginare quindi c'era la demolizione di due di questi edifici la manutenzione straordinaria di tutti gli altri
La riqualificazione del parco e della sponda del fiume Sangro nel lì c'è un fiume
Che è il quarto fiume di Torino un nella zona cantato da G può far sino era la spiaggia dei torinesi questo questo fiume negli anni dell'immediato dopoguerra
La realizzazione di una piazza
No perché questo era un quartiere che non aveva un luogo dove dove riunirsi dove no
E insomma tutta una serie di cose di questo genere
E qui c'è stato è stato messo in piedi un piano di accompagnamento sociale molto molto robusto molto impegnativo per le ragioni che potete immaginare
Per demolire quei due edifici sono state diciamo
C'erano circa credo un centinaio di famiglie
Eccessi sono state temporaneamente allo importate da un'altra parte quindi si è dovuto gestire l'allontanamento di queste famiglie trovare il posto insomma una cosa molto riaprire i bandi per fare le insomma
Complicato molto complicato
E credo che le immagini qui parlino parlino dal seno questi c'erano i di
In cui questi enormi edifici che costituivano ce n'erano ce n'erano otto ce ne sono otto
Sei di questi sono rimasti in piedi ed è stata fatta la manutenzione generale straordinaria due sono stati abbattuti no e qui vedete
Questo l'abbattimento di questi due è stato un evento ne ha fatto vedere la televisione anche a questo qui è avvenuto nel due mila e quattro se non ricordo male
Quindi il progetto è partito nel novantotto quindi vedete che ci son voluti sei anni
Per arrivare fino qui
La la festa di
La festa del quartiere che ha celebrato diciamo così simbolicamente la
La
La conclusione del progetto è è stata fatta nel due mila e quattro
Venuto Edoardo Bennato ha fatto un concerto insomma c'era sei mila persone una cosa insomma abbastanza interessante
Questa era
Questo è vedete è il disegno il progetto che è stato fatto perché dove sono stati
Demoliti quei due edifici no qui si è fatta la piazza e qui si una cooperativa allarmi Parodi Vittorio comuni
Una cooperativa ha costruito tout-court dei nuovi alloggi tra virgolette di case popolari ma non più con il concetto
Degli anni degli anni sessanta e questo è l'edificio
Nuovo che c'è adesso
è questa è la piazza cioè questa qui che vedete la piazza
Ci sono degli orti urbani sono stati dati dei è stato riqualificato il parco lì c'è un grosso Parco di cui adesso vi dirò qualcosa e c'era questo c'è
Il Mausoleo della Bella Rosin qui
Era stata sepolta la diciamo la sposa Morgana antica di Vittorio Emanuele secondo
Era in stato di totale degrado questo Mausoleo è stato riqualificato rimesso a posto per cui
Questa adesso è anche una meta turistica quindi qui arrivano i turisti
E
La cosa che mi
La cosa che mi
Come dire
Mi intriga molto
E anche l'anno venturo
Quando pappa Bergoglio verrà a Torino sapete che c'è il centenario di don Bosco c'è l'espressione della Sindone insomma quindi è annunciata la vista di papà dell'olio
Uno dei luoghi che il Comune sta prendendo in considerazione per fare la grande adunata con la messa dei giovani è il parco qui
Del quartiere di Bear Tom se fosse così
Voi capite che sarebbe un fatto simbolico no poi ci sono problemi di spazi di sicurezza non è detto che sarà così io tifo perché sia così naturalmente ma non sono sicuro che andrà a finire in questo modo
Allora io ho finito questa storia voglio adesso tirare un po'di conclusioni
Consumato trentacinque minuti quindi
Uno dice
Le storie quando si raccontano sono sempre belle no in realtà non si vedono le difficoltà non insomma è molto complicato e
Quindi uno dice a Torino va tutto bene no non va tutto bene Torino no
A Torino come in tante altre città abbiamo gli stessi problemi ci sono problemi sulle periferie io ho scelto
Questa frase del nostro vescovo
Che quest'anno
Alla festa di San Giovanni che è il patrono di Torino nell'omelia
Ha detto quello che qui leggete no una città bella per le sue piazze palazzi e monumenti eccetera
Ed un'altra città quella di migliaia e migliaia di persone famiglie che soffre dentro periferie esistenziali sempre più pesanti ed ingiuste e quello che più preoccupa e mi fa soffrire come pastore padre amico
è constatare che sta crescendo di differenza e poi c'è l'esortazione a Torino eccetera eccetera
Quindi voi capite che
Non come dire era ovvio che fosse così ma che comunque mettere a posto no la struttura fisica di una città per quanto complicato per quanto difficile per quanto necessario
è una delle condizioni ma non la sola condizione no per
L'inclusione delle persone
Vedete a a Torino questa era una mappa
Del degrado di zone degradate che sono prevalentemente concentrate adesso nell'area nord della città il progetto periferie finito nel due mila sei perché son finiti fondino
Che fondi in quel caso fondi pubblici
E quindi anche solo dal punto di vista urbanistico voi capite che anche a Torino c'è ancora molto da fare no certo qui nella zona di di via Artom e in molte altre parti dove sia intervenuto sì certa ci sono ancora dei buchi
Che si devono che si devono rammentare no come diceva dice Renzo Piano
Però il grosso del degrado oggi a Torino e ancora concentrato perché qua è molto diffuso no cioè è un degrado come dire strutturale in quella parte di città quindi anche molto difficile
Intervenire né e molto difficile
Però
Io credo che come dicevo questa piccola storia questa mia piccola esperienza dice che si può fare naturalmente per fare bisogna volerlo no e allora sono necessarie secondo me
Risorse pubbliche e private
Quindi c'è bisogno che e il nostro Paese guardi alle aree urbane come a uno dei problemi strutturali
Del del del Paese no risanare le aree urbane non è un lusso
Non è un lusso
Anche se si tiene conto e soprattutto se si tiene conto della quantità di persone che le abitano no quindi c'è bisogno di risorse
C'è bisogno di progettazione di lungo periodo
Non sono
Sono problemi complicati questi sono problemi complessi che richiedono
Tempi medio-lunghi no quindi continuità visione
Capacità di Progetto
E poi come credo di avere
Chiarito abbastanza il tema dell'inclusione e della partecipazione cioè del coinvolgimento delle persone è un tema di di grandissima rilevanza
E io credo
Anch'io concludo con una
Con
Le frasi di Renzo Piano no che come sapete ha destinato la sua indennità dal senatore a mettere in piedi un gruppo di giovani architetti che si occupi delle periferie questo uno straordinario segnale
No
Che mi pare fra l'altro se non se non ricordo male anche i nostri ragazzi l'esame di maturità quest'anno si sono trovati a commentare questo pezzo di Renzo Piano e
E quello che voglio dire però è che noi rispetto a vent'anni fa quando alla storia che io vi ho raccontato e concludo con questa riflessione
Rispetto a vent'anni fa sono cambiati alcuni paradigmi
E quello più importante che è cambiato è che noi oggi disponiamo come Paese come comunità locali disponiamo di una quantità molto molto più ridotta di risorse pubbliche
E allora noi dobbiamo essere culturalmente preparati a Caccamo a cambiare altri paradigmi no
Quando parliamo di inclusione quando parliamo di periferie esistenziali ci riferiamo in genere alle persone che vivono in questi luoghi
E rispetto alle quali io credo che
Il paradigma culturale che tutti noi non probabilmente non tutti quelli che sono qui ma comunque molti di noi almeno hanno introiettato
E quello di una duplice ed è legata
Noi
In passato abbiamo vissuto sulla base di questa sera abbiamo delegato al al potere pubblico no
Il compito di intervenire con le risorse pubbliche per le quali alle quali noi contribuiamo pagando le imposte chi le paga ovviamente non tutti
è abbiamo delegato al al soggetto pubblico il compito di intervenire con delle risorse adeguate
E poi abbiamo delegato al mondo del volontariato no di andare a chiudere quegli spazi che ovviamente il pubblico non è in grado io credo che questo non basti più
Non basta più
Non basta più perché il pubblico a meno capacità di intervento
Il volontariato se non sta dentro un un
Un quadro di professionalità
Vere e in una regia ben concepita non può essere così efficace per quanto generoso per quanto
Lodevole sia il suo intervento noi abbiamo bisogno oggi di declinare una virtù civile è una virtù repubblicana che abbiamo totalmente dimenticata che quella della fraternità
Se voi andate a leggere
La
Costituzione del mille settecentonovantacinque della Repubblica francese no
Libertà è
E Galli te
E poi l'abbiamo dimenticata ma c'è fra termite né
E sapete cosa c'è scritto lì sopra descrivendo la fraternità
Costituzione di uno Stato laico no non fatte agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a voi
Fatte costantemente agli altri il bene che vorreste ricevere questa è la definizione
Che come dire il fondamento delle nostre Repubblica che sta nell'illuminismo della Rivoluzione francese ci ha lasciato in eredità questa virtù repubblicana noi non l'abbiano non siamo capaci di declinarla
E
Se
Prestiamo Recchi io a Montesquieu che nel mille settecento diceva che
La democrazia la Repubblica un regime di convivenza delle persone che sta in piedi
Se può nutrirsi della virtù dei propri cittadini infatti Montesquieu non credeva nella democrazia era monarchico per quello perché dice ma quando mai i cittadini sono virtuosi no ecco
Se noi crediamo questo allora cominciamo interrogarci su che cosa voglia dire io vi faccio un esempio
A Torino si stanno facendo ma non solo a Torino si degli esperiente le esperienze molto interessanti ancora micro esperienza che sta facendo il Comune
Di housing sociale no
O di condominio solidale come si chiamano che non sono più le case popolari di una volta no che diventavano ghetti dove
E sono chiamate in causa tutti quelli che abitano in quell'insediamento per cui nessuno che abita lì
Se c'è una persona anziana abbandonata lì da sola che vive sola non se ne cura
Per fare la spesa sono gesti elementari questi ma che costruiscono un welfare di prossimità
Che non chiama più in causa nulla di pubblico nulla di volontario ma è il tessuto della fraterni te
No che richiede interventi di natura più approfondita solo di fronte a problemi
Che ne valga la pena no io rende concludo VMV di Pieri vi racconto solo un piccolo aneddoto non so che hanno forse probabilmente non novantasei novantasette insomma il mese di agosto eravamo in vacanza in Corsica
E
Mi e mi ha telefonato il Responsabile Ufficio Stampa del comune o che era di servizio a Torino perché la stampa il giornale di Torino aveva fatto un
Terribile articolo perché in una zona di Barriera di Milano
Una signora anziana ultraottantenne era morta
Di morte naturale
Se ne erano accorti dopo due o tre settimane perché era rimasta in casa chiusa l'odore insomma adesso delle cose tristi che ogni tanto succedono
E l'articolo della stampa che riportava anche tutte le interviste eccetera di gente che abitava anche lì no se la prendevano con il Comune
Non dove sono i servizi sociali perché così perché Kolaj eccetera eccetera
E
Naturalmente in agosto queste cose poi sui giornali vanno alla grande perché non ci sono altre notizie esame telefonavano perché essendo io il Sindaco
Insomma ero chiamato in causa direttamente
Mi ha fatto molto riflettere quella cosa lì perché in quel momento lì ho pensato ma tu cittadino o cittadina che abiti a
Magari nello stesso palazzo naturale doveri quando questa donna sola aveva bisogna puntare a farla spesi dottor Feltri come mai per tre settimane nessuno si è accorto che questa donna non c'era più
No altro che i servizi sociali
Allora io penso e concludo davvero
Che se noi vogliamo affrontare in maniera come posso dire
Innovativa non questo problema delle periferie urbane
Dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti dobbiamo mettere in campo risorse pubbliche
Dobbiamo mettere in campo progettualità
Dobbiamo mettere in campo tecnici esperti che vadano sul territorio a gestire i conflitti non improvvisiamo ci
No mediatori di conflitti non è il nostro mestiere ecco ci sono delle
Delle technicalities che sono importantissime da conoscere
Così come un un banale ragioniere nel senso buono del termine non può progettare un ponte nessuno di noi si può improvvisare mediatore di conflitti in una situazione complicata
Però dobbiamo mettere in campo anche la fraterni tutte
No perché questa è la grande dimensione che secondo me oggi manca nelle nostre comunità grazie
Due adesso poniamo il problema intanto volevo ringraziare per l'intero Castellani per
Per questo
Bellissimo intervento insomma
Cui c'è stata grande chiarezza grande passione ma anche grande concretezza e realismo
Un mix
Che secondo me deve accompagnarci nell'affrontare anche
Drammatici problemi che richiedono risposte urgenti ma che hanno bisogno spesso dei tempi giusti e dei modi giusti per essere affrontati
Adesso
Vi pongo un problema possiamo o fare la pausa ora prima di sentire Giannino Piana
E poi facciamo il dibattito come di consueto oppure sentiamo Giannino Piana qua
Sospendiamo dopo prima la pausa allora sono
Alle undici e un quarto ci vediamo qui va bene
Vi raccomando la puntualità in modo tale da non grazie prendere troppo tempo undici e quindici quindi il ritorno
In sala
Per venti dell'ente pubblico che però devono essere accompagnati da quella che appunto Valentino definiva come l'esigenza di partecipazione per arrivare a una inclusione effettiva
E soprattutto vorrei sottolineare la chiusa con cui Valentino Castellani ha terminato la sua riflessione prospettando una discorso che anch'io in parte riprenderò cioè il discorso della
Attenzione al coinvolgimento partecipativo della società civile ai processi che avvengono all'interno della città se si vuole davvero che il cambiamento sia
Effettivo sia fecondo sia come capace di interpretare i bisogni veri della città
Dico subito che le riflessioni un po'Rhapsody che un po'come dire frammentarie che cercherò di offrire
Con questo intervento si articolano attorno a due aspetti
Della problematica delle periferie che sono peraltro gli aspetti su cui insiste con particolare anche forza con particolare vivacità lo stesso Pontefice Francesco Francesco
E cioè
L'aspetto delle periferie urbane delle periferie sociali insomma per intenderci
Che ci coinvolgono come cittadini ci coinvolgono come partecipi appunto
Della realtà nella quale viviamo che poi è una realtà che diventa sempre più universalizzazione globalizzata come ben sappiamo
E dall'altra parte in un secondo momento come già accennava molto bene Mariano che ha presentato in ma chi era
Estremamente significativa questo incontro questa mattina
Le periferie anche esistenziali cioè lo le chiamerei anche le periferie spirituali quelle
Di soggetti che si sentono in stato di marginalità anche nei confronti dell'istituzione ecclesiale
Per una serie anche di comportamenti gli atteggiamenti della Chiesa nei confronti
Di alcune situazioni esistenziali che vengono dal Papa stesso definite come situazioni complesse
O situazioni irregolari che tuttavia hanno come dire una presenza sempre più consistente anche all'interno del mondo non solo dei battezzati ma dei praticanti e che meritano di essere accostate con una
Particolare attenzione
Questi sono i poi due poi attorno a cui
Ruoterà la riflessione che cercherò appunto di presentare questa mattina
Sul primo polo quello delle periferie urbane delle periferie sociali come dicevo
Che sono non soltanto le periferie urbane
Anche se
Questi nonluoghi che sono le periferie urbane sono particolarmente significativi sotto questo profilo perché lì
Soprattutto si manifestano quelle situazioni di marginalità che il Papa ben conosce venendo come ci veniva ricordato da una grande metropoli
Io avendo spesso seguito anche dava prima da vescovo filiale di Buenos Aires poi anche da cardinale di Buenos Aires
Quelle situazioni periferiche legate alle favelas negate
A ai il alle bidonville che caratterizzano tutte le grandi città ma soprattutto quelle del terzo mondo stanno da cui il Papa proviene l'altro mondo il terzo mondo da cui egli appunto proviene
Ecco mi pare importante sottolineare facendo alcune considerazioni che peraltro sono
Ripresa in parte anche da una testo fondamentale del del Papa le Vangeli gaudium no se qualcuno volto volesse andare a rileggere per esempio quelle pagine
Che descrivono soprattutto la situazione della della società nella quale viviamo che sono I dai gli dà i numeri dal numero cinquantadue al numero sessanta delle evangelica o di un troverebbe delle affermazioni forti pesanti che in parte riprenderò anch'io senza andare a leggere i testi anche perché qualche testo del Papa è già stato il citato questa mattina che mettono in evidenza molto bene lo stato di marginalità no delle periferie lo stato di marginalità
Sociale in cui vivono egli intere categorie di persone che appunto hanno come luogo questi nonluoghi che sono le periferie
Il Papa da questo punto di vista
Mette sotto sotto
Come dire sotto sotto ci mette davanti
Per così dire altri attraverso una forte denuncia no a queste situazioni
Che sono situazioni in cui vivono molte donne molti uomini soprattutto molte famiglie no e evidenzia anche le cause che hanno provocato questo stato di marginalità crescente
Che gli definisce anche con termini inusuali potremmo dire no quando per esempio ricorre frequentemente nella evangeliche gaudium il termine in equità
No che che mi chiedevo che è un termine che non so se ha
L'equivalente i turisti Sezze in italiano ritinta ricorre il soprano ecco certamente non con frequenza ne parliamo
Più di non equità piuttosto che di in equità ecco questo termine né equità sottolinea molto questo stato di ingiustizia di sperequazione sociale che caratterizza globalmente la nostra società
E che emerge con particolare evidenza soprattutto nelle situazioni periferica del nostro mondo perché non ci sono soltanto le periferie delle città ci sono le situazioni periferiche del nostro mondo
Che sono quelle appunto del cosiddetto terzo quarto mondo
Che continuano a sussistere e che mettono in evidenza uno stato di
Di grande ineguaglianza di grande in equità come dice il Papa no che caratterizza la nostra società bere il Papa
Al di là della denuncia evidenzia anche le cause che hanno provocato questa situazione e sulle quali
Io credo sia giusto fare qualche riflessione tra queste cause
E una delle più importanti come dice il Papa
L'affermarsi di una economia della
Esclusione e attorno al termine della in equità un'economia dell'esclusione e della in equità alcun economia che quindi
Per principio in qualche misura attende ad escludere dal dal processo di crescita no collettiva
Una serie di soggetti che appartengono a mondi appunto come quelli ricordati oppure anche di soggetti all'interno del mondo stesso in cui viviamo
Che sono al di fuori del mercato del lavoro non ecco che il mercato trainante della delle nostre società occidentali
E che sono in continuo e costante aumento pensiamo per esempio anche guardando soltanto al nostro Paese
Alla situazione di marginalità in cui vivono molti giovani no il problema della
Della inoccupazione giovanile è un problema grossissimo non ecco
Forse il problema più importante che la politica se ancora di politica si può parlare perché giustamente veniva ricordata la marginalità della stessa politica rispetto ad altri poteri no ecco
Che la politica è chiamata evidentemente ad affrontare come uno dei problemi più significativi più importanti dei problemi primari della conduzione ecco
Questo questa economia dell'esclusione del in equità ma anche e questo mi sembra importante perché denuncia non soltanto un aspetto strutturale del P.O. di sistema come quello appunto economico ma più profondamente una una denuncia più proprio profondamente uno uno Stato su culturale su chiamerei così c'è una situazione culturale
Quella che è appunto il Papa definisce come la cultura dello scarto per cui le Frosinone
Gli esclusi non sono più soltanto degli sfruttati come eravamo abituati a pensare fino a non molto tempo fa ma gli esclusi dice il Papa sono dei diverbi divenuti degli avanzi dei rifiuti nate
Del dei soggetti che devono essere per forza di cose messi ai margini totalmente perché rappresentano appunto per la Società degli avanzi dei rifiuti insomma no ecco
E questo quantitativamente è un fenomeno piuttosto rilevante ma ecco che sta avanzando un po'ovunque pensate soltanto al fenomeno delle
Vecchie e nuove povertà che anche nel nostro Paese si è fortemente accentuato come ci dicono anche le statistiche più recenti
Redatte tra l'altro a livello istituzionale quindi non non statistiche di parte ma statistiche che denunciano una situazione oggettiva
In tutto questo secondo appunto il Papa
è il frutto di un sistema
Di un sistema che è venuto affermandosi
E che ha creato quella che poi appunto il Papa definisce forse anche grazie gli dice al potere
Degli strumenti della comunicazione sociale che vanno un po'in questa direzione
Quella che il Papa definisce come la cultura o la globalizzazione addirittura dell'indifferenza nono dell'indifferenza nel senso che il benessere il consumo che caratterizza la vita di chi appunto
Sta bene di chi vive ancora in condizioni privilegiate rispetto agli altri
Viene a determinare la creazione di una cultura o di una appunto globalizzazione della indifferenza
Ecco come se queste sono alcune delle cause ma rimanendo sul terreno appunto del sistema economico e stiamo vivendo e io qui vorrei agganciare una riflessione anche più strettamente personale
Stiamo vivendo come dire una crisi profonda del sistema economico che siamo venuti costruendo soprattutto come occidente
La crisi economico-finanziaria che iniziata circa ormai dieci anni fa ecco se non dieci certamente almeno sette otto anni fanno nel nel nel due mila sei due mila sette insomma si sono
Verificate le prime avvisaglie e poi la crisi si è accentuata è partita Comes ben sappiamo dagli Stati Uniti d'America ma si è diffusa ben presto in tutto l'Occidente è ormai una crisi globale nel senso che anche paesi
Che avevano un'economia che in qualche misura sembrava essere in continuo che cost incostante e accentuato avanzamento penso per esempio
Ai Paesi della dell'Asia non in particolare la Cina e l'indiano sono adesso non dico in situazioni di difficoltà perché l'avanzamento e costante tuttora ma sono in situazione
Non certamente Rosi a come era quella di qualche anno fa cioè che vuol dire che la crisi è una crisi mondiale e non è una crisi congiunturale semplicemente Marco come
Si poteva pensare inizialmente ma è una crisi strutturale una crisi di sistema non potremmo dire stiamo attraversando una crisi di sistema
Di quel sistema che il Papa denuncia come oppressivo no del sistema capitalista
Del mercato non
Inteso come mercato con regole non inteso come mercato come dire che ha al proprio interno dei correttivi non ecco
E ma come mercato senza regole come mercato che procede secondo criteri di pura ricerca della massimizzazione della produttività e del profitto senza tener conto di una serie di variabili che invece mettono l'accento sulla impossibilità di proseguire lungo questa strada lungo questo cammino che
Sì manifesto ormai come un cammino non più come dire praticabile non più praticabile
Penso per esempio a come questo stia emergendo questa constatazione di questa situazione stia emergendo
Anche a livello di riflessione della scienza economica forse non tanto degli operatori economici che continuano a muoversi secondo queste logiche ma la scienza economica più
Più sensibile e più capace di interpretare i processi che avvengono all'interno della nostra società anche su questo terreno
Mette sempre più in evidenza come ciò che fino a ieri poteva essere considerato
Eticamente inaccettabile ma sempre ma sul piano invece produttivo positivo e anche dal punto di vista produttivo invece
Inquilini negativo nel senso che
I processi che fino a ieri appunto erano definiti come eticamente inaccettabili sono anche economicamente non producenti no ecco
Perché perché probabilmente non si non si è fatto Q non si è tenuto conto no nell'ambito della vita economica così come è venuta sviluppandosi
Per esempio per un verso del limite delle risorse disponibili la questione ecologica da questo punto di vista occupa una posto centrale
Per altro verso Dei processi di inquinamento che si mettevano in atto che se si vogliono superare esigono
Una quantitativo di risorse anche economiche no per potere contenere in qualche modo i processi e che avanzano con una rapidità estrema
Con la il rischio di mettere a repentaglio i beni fondamentali per la vita penso all'aria l'acqua non ecco
E la terra cioè siamo di fronte a una situazione in cui la crisi del sistema economico che viene a dal Papa giudicato come in sei ingiusto no
Ci sono delle pagine appunto nella evangelica o di un
Che mettono a fuoco come dire l'ingenuità no vi pare che proprio il Papa utilizzi questo termine di chi credeva per esempio che credeva che il capitalismo potesse in qualche modo riscattarsi cioè che l'ATER la teoria che il Papa chiama teoria delle ricadute favorevoli no
Che riprende un po'in
La la vecchia teoria di Smith della mano invisibile insomma che
Man mano che la produzione avanzava con processi di massimizzazione c'era qualcuno poiché distribuiva quello che veniva prodotta ecco questa teoria dice una teoria ingenua
Una teoria che non ha nessuna avuto nessuna prova poi dal punto di vista della efficace sul piano reale sul piano storico eccetera insomma ecco
Ma chiudendo la parentesi siamo di in presenza di una situazione di crisi che
Esige per essere superata evidentemente il richiamo a una forte azione di come dire messi in vendita da una forte messa in atto di un processo alternativo chiamerei così processo alternativo
Dove mi pare le strade da percorrere in questo processo alternativo siano fondamentalmente due la prima che riguarda più da vicino anche
La Chiesa ma riguarda più in generale il sistema no quella che già nel periodo del Concilio veniva definita come la scelta preferenziale dei poveri no
Che esige
Evidentemente allora che
Un cambio di paradigma il criterio attraverso il quale si fanno le scelte non può più essere con criterio soltanto di efficienza produttiva e così via ma deve essere un criterio
Che tiene conto dei bisogni di coloro che sono più marginali come come presupposto fondativo dello stesso sistema lo dico questa scelta preferenziale dei poveri che
Nel Concilio era stata avanzata no che non ha trovato neanche grande ascolto nell'ambito del Concilio anche se c'erano stati c'era stato un gruppo di Padalino che aveva sollecitato questa attenzione
Richiamando in parallelo poi l'esigenza di una chiesa che non fosse soltanto una chiesa per i poveri ma come ci ricorda
Oggi Papa Francesco anzitutto una chiesa povera perché soltanto una chiesa povera può poi essere una chiesa per i poveri cioè soltanto una chiesa
Che rinuncia a certe forme di potere soltanto una chiesa che rinuncia
Alla ricchezza l'ostentazione e così via può diventare una chiesa che affianca i poveri poi nelle loro lotte nelle loro battaglia ecco questa scelta preferenziale per i poveri che poi era presente anche nel post concilia in alcune
Prese di posizione anche di alcuni episcopato i soprattutto quelli latinoamericane ricordo la conferenza di Mede vicino ai co la prima grande Conferenza latinoamericana post conciliare
Chi era presente anche qui voglio ricordare
Siccome sono piemontese non sono torinese ma sono piemontese no vuol dire voglio ricordare la camminare insieme di Pellegrino
Del cardinale Pellegrino che appunto puntava
Come uno degli obiettivi dell'azione pastorale sulla scelta preferenziale dei poveri no che però non è soltanto torno a dire una scelta di carattere pastorale dovrebbe essere una scelta politica cioè il punto di partenza in base al quale no si fanno le opzioni da pur dal punto di vista politico è questo privilegia mento di coloro che sono più marginali di coloro che vivono nelle condizioni
Di maggiore difficoltà anche di carattere economico sociale ecco
Questa è evidentemente la prima via da percorrere ma la seconda via che è più strutturale
Il rinnovamento del sistema economico
Rinnovamento del sistema economico di cui non si intravedono grandi prospettive neanche di fronte a questa crisi che torno a dire è una crisi non puramente congiunturale ma strutturale
Ci sarebbe sperato che appunto il fatto che si fosse affacciata attraverso a questa crisi la
Percezione non della insufficienza o addirittura della
Incongruità del sistema mettesse leali per
Andare in direzione alternative per individuare piste prospettive nuove
Che sono secondo me da ricercarsi in due direzioni no la prima direzione è senz'altro quella
Di mettere in gioco il modello di sviluppo attuale di
Elaborare no in qualche modo creativamente un modello di sviluppo alternativo non so se si può parlare
Io non sono del tutto d'accordo sulle tesi di latouche no ecco di sviluppo a crescita zero o addirittura di sviluppo
Senta crescita non ecco
Però e certo che il modello di sviluppo attuale è un modello di sviluppo che non garantisce delle possibilità
Di
Creare un sistema no che sia in grado di affrontare i problemi
Del mondo di oggi tenendo conto da una parte appunto della
Questione ecologica della questione ambientale che è diventata una questione sempre più rilevante in particolare del limite delle risorse e dall'altra parte
Tenendo conto delle esigenze di giustizia no perché
Evidentemente e quindi di giustizia distributiva per cui occorre evidentemente qui
Porsi il problema non soltanto del come distribuire quello che si è prodotto ma del che cosa produrre anche del come produrlo del per chi produrlo non c'è tutta una serie di di questioni che sono connesse strettamente con questa esigenza di cambio effettivo di passo del sistema questa è la prima no linea di
Tendenza che meriterebbe di essere fatto oggetto di attenta riflessione e che evidentemente può
Essere affrontata soltanto nella misura in cui c'è una convergenza oggi a livello mondiale di riflessione attorno a questo tema
Con la possibilità poi di intervenire in modo preciso sul piano anche strettamente politico per portare avanti un progetto che esige ridente mente per riuscire ad
Da essere efficace
Di un'azione politica congruente no e qui c'è tutto il discorso del limite della politica su cui poi vorrei anche tornare
La seconda pista è quella che invece
Veniva anche suggerita al termine della sua riflessione di questa mattina da Valentino Castellani quando
Ricordava che l'insufficienza dello Stato e dello Stato da una parte del volontariato dall'altri aggiungerei anche della insufficienza dello Stato e del mercato
Se è vero che
I processi attuali in corso sono
Così limitativi come ho cercato di di di illustrare che
Questo dipende anche dal fatto che l'attore gli attori principali di questo processo sono da una parte
Il mercato no che si sviluppa secondo logiche che sono
Del tutto legate esclusivamente alle vecchie concezioni di di di stampo illuminista nodi massimizzazione della produttività e del profitto e dall'altra parte lo Stato
Che tuttavia diventa sempre meno rappresentativo della collettività cioè quello che a me pare sia è necessario introdurre qui
E un terzo fattore
Che è stata la lo Stato il mercato che appunto la società in quanto tale ecco
La quale non ha soltanto il compito in questo caso di controllare i processi economici ma in qualche modo anche di farsi carico degli stessi processi economici
Veniva ricordato da Valentino Castellani la questione del welfare no io credo che una delle ragioni per cui il welfare attuale che effettivamente
Ha avuto soprattutto nel nostro Paese anche dei meriti grossissimi perché abbiamo una sanità che con tutti i limiti ha comunque una sanità che viene garantita a tutti no ecco
Il welfare
Non solo per ragioni economiche sul versante dello Stato nel senso che le risorse economiche dello Stato sono sempre più ridotte
Ma anche per l'assenza come dire di altri fattori no penso per esempio la partecipazione e di sì anche burocratizzato qualche volta i servizi
Sono diventati inefficienti si sono creati degli sprechi e così via e credo che alla la ragione di fondo no di questa situazione
Stia nel fatto che appunto la società in qualche modo ha delegato le istituzioni pubbliche no
Dimenticandosi di assumersi
Anche nella gestione dello stato sociale le proprie responsabilità c'è un discorso
Di rivendicazione di diritti che è stato portato avanti per molto tempo e che è giusto portare avanti anche oggi ma si dimentica spesso che accanto a questi diritti come l'altra faccia della medaglia ci sono i doveri
I doveri dei cittadini nei confronti anche della gestione della cosa pubblica o nella gestione anche di sistemi come appunto quello del welfare penso che per esempio una strada da percorrere è quella della
De dell'integrazione no così la chiamerei tra istituzioni pubbliche e soggettività socialista ecco
Nella nella gestione nel controllo dei servizi questo garantirebbe problemi probabilmente una maggiore funzionalità degli stessi servizi e in ogni caso una po'
Si limita partecipativa
Che crea le condizioni perché appunto la società civile in qualche misura si muova perché assume responsabilità perché partecipi smacco anche se le forme partecipative non possono certo essere quelle
Ideologicamente teorizzato e forse in passato potranno essere diverso e più legate anche ai bisogni immediati dei soggetti ma io credo che bisogna rilanciare questo discorso della partecipazione che
Alla base ha senza dubbio quel valore della fraternità che ci veniva ricordato che anche la stessa rivoluzione francese che pure la messo come se uno appunto dei tre
Valori non su cui costruire dello Stato tale è un po'dimenticato a marginalizzato rispetto agli altri due libertà e uguaglianza si sono abbastanza sviluppata abbastanza relativamente
Ma la fraternità che invece era l'elemento che dovrà creare coesione che avrebbe dovuto
In qualche modo stare un po'alla base di tutto no creando condizioni anche
Per un madame una modalità di costruzione delle relazioni nell'ottica del gratuito nell'ottica del dono ecco la fraternità è stata un po'marginalizzato dimenticata ecco
Questo mi pare sia un po'il panorama su cui appunto occorre
Come dire
Cost ricostruire non è così
L'orizzonte sul quale occorre ricostruire
Per così dire il il discorso appunto dalla giustizia sociale ecco che esige anzitutto la cooperazione di tutti ma esige anche dei cambiamenti strutturali che possono venire soltanto da un rinnovamento del sistema economico
E direi anche da un'azione sempre maggiore della politica c'è oggi un bisogno
Di politiche di politica molto maggiore forse che per il passato a cui non corrisponde di fatto una possibilità di esercizio della politica
Sia perché lo dico così molto affrettatamente sia perché esistono altri poteri il potere economico il potere dell'informazione che poi sono connessi strettamente tra di loro che finiscono per fare della politica spesso una variabile dipendente no
Sia perché la politica si esercita ancora purtroppo all'interno dei tradizionali Stati nazione con la difficoltà a rompere le barriere degli Stati nazione quando i processi invece economico-sociali dell'informazione eccetera
Vanno ben oltre le bandiere degli Stati nazione e quindi per essere controllati hanno bisogno di forme di autorità che appunto non siano semplicemente legate agli Stati nazione pensate la difficoltà di costruire l'Europa dal punto di vista politico sotto questo profilo
Qualcosa è stato fatto però siamo di fronte a una situazione che si è
Dove fondamentalmente a Renata no ecco dopo alcuni processi di carattere economico necessari
La volontà politica di superare le barriere degli Stati nazione non in qualche misura
Attraverso anche la consegna di poteri a un ente superiore come quello europeo o no un po'come avvenuto negli Stati Uniti d'America non c'è non c'è per
Probabilmente perché ci sono queste gelosie accolto forti dei singoli Stati che vogliono mantenere tutti i poteri al loro interno quando
In realtà questi poteri poi sono difficilissimi da esercitare perché torno a dire i problemi che vengono insorge endo all'interno dell'anno nostra società scavalcano le barriere dei singoli Stati vanno ben oltre le barriere dell'est dei singoli Stati ed esigono per essere appunto
In qualche misura controllati quel questi processi no esigono delle autorità che segrete vadano al di là dei singoli Stati che siano autorità internazionali autorità addirittura mondiale
Il secondo momento invece di riflessione cerco di essere anche più rapido nella seconda parte riguarda quelle che chiama che il Papa chiama le periferie esistenziali o spirituali
E qui io vorrei richiamare rapidamente in proposito l'ha già ricordato Mariano questa mattina
Facendo anche le lei incontrò delle situazioni di disagio che sono presenti tuttora anche all'interno della Chiesa vorrei ricordare tre questioni che in qualche modo il prossimo sinodo è chiamato ad affrontare almeno se vale
Quello che finora si sa ecco attraverso l'elaborazione prima del primo documento dove c'era anche il famoso questionario e poi degli strumento me laboristi è uscito successivamente non altre questioni che sono tutte e tre molto importanti e che meritano un'attenzione particolare proprio perché toccano da vicino sofferenze di singole persone di copie eccetera che dicono in condizioni complesse numerico
Il termine irregolari già a me non piace tanto ma e complesse senza dubbio situazioni di di di di oggettiva difficoltà non soltanto dal punto di vista ecclesiale ma qualche volta anche dal punto di vista sociale pensate
Anch'ancora oggi alla difficoltà a vivere la relazione omosessuale all'interno della nostra società cioè c'è ancora
Tutto sommato anche nel costume della nostra getta un atteggiamento se non di rifiuto incerto in qualche modo di
Marginalizzazione no ecco di chi appunto vive questa condizione che la condizione omosessuale vorrei ricordare sostanzialmente tre problemi non affrontandoli evidentemente ma offrendo
Alcune chiavi interpretative alcune Pistelli sommano aperta
Per lasciare poi al dibattito eventualmente l'approfondimento no le tre questioni sono già state ricordate la questione dei divorziati risposati la questione delle coppie omosessuali
E la questione anche aggiungerei la questione della contraccezione cioè problema della donna è molto molto importante
Però del nel sito non viene direttamente affrontato Matronola dalla contraccezione tocca in qualche modo anche la questione femminile
Ecco sono le tre questioni sulle quali
Appunto livelli strumento un laborioso e che ha raccolto sostanzialmente
Come dire le opinioni
Che a livello di comunità cristiane ma anche a livello di singoli credenti e non credenti sono state prodotti attraverso il questionario anche se poi è discutibile
Come queste questioni sono siano state a riassunte dall'in strumento ma la Boris in molti casi
Per chi l'ha letto si sarà accorto certamente c'è da una parte la come dire l'assunzione del dei problemi così come sono venuti emergendo no
Dalle risposte appunto date dalle comunità cristiane dei singoli credenti e non credenti e così via e dall'altra parte la riaffermazione però dei principi tradizionali della del Mar del magistero da che alcune volte poi
C'è anche questa confusione tra su alcune questioni tra
Alcune alcuni pareri che sembrano essere estesi globalmente a chi ha vista a chi ha risposto alla al Sinodo e poi invece su alcune questioni
Il si concentra l'attenzione soprattutto sulle conferenze episcopali no che sembrano avere un posto di privilegio anche in ordine alla risposta data al questionario anche qui ci sono
Delle contraddizioni ci sono delle ambivalenze all'interno di questo documento e tuttavia il documento
Ha il pregio quanto meno di mettere sul tappeto le questioni alcune volte torno a dire
Prospettando già in qualche misura delle soluzioni che vanno nella direzione tradizionale altre volte invece lasciando aperte le questioni acque molto discutibile come documento ma comunque
E quello che
è stato prodotto
Come come risultato un po'del del questionario che è stato inviato
Le comunità cristiane non solo
E che ciò su cui appunto siamo
Sarà chiamato a misurarsi nonché il prossimo sito tra è una grande sfida sino ad ora è una sfida anche per il Papa nel senso che
Per la prima volta è lì che si è da sempre definito un grande sostenitore della collegialità episcopale dovrà confrontarsi con questa con legge a firma di fatto non e non si sa bene se appunto le le le risultanze di questo confronto vadano nella direzione che il Papa auspica almeno per alcuni problemi oppure
Vadano nella direzione opposta a quella cioè del mantenimento di posizioni più tradizionali insomma ecco ed in questo senso dico
è una grande sfida il sinodo ecco ma mi pare che già dal dalle riflessioni che emergono in questo caso soprattutto da parte del papà o da parte di alcuni che il Papa privilegia non ha come referenti peso perenti al cardinale Kasper
E al famoso la famosa introduzione
Ai lavori del sinodo che il cardinale Kasper ha fatto in occasione dell'ultimo Concistoro no tra l'altro chi vale già nel testo che è stato pubblicato qui cioè
C'è presente il direttore della Queriniana dalla Queriniana nel
In quei libretti del Giornale di teologia no a chi va a leggere che quel testo che è un testo di apertura per lo meno sul versante
Delle copie dei divorziati risposati un testo di apertura non accoglibile tra l'altro ufficialmente riconosciuto come teologicamente valido dal Papa stesso che al termine della riflessione
Fatta in occasione di quella giornata ha detto mi sembra una una buona teologia addirittura una teologia fatta in ginocchio no dopo la relazione di Custer
Ecco chi va a leggere quel testo elegge però soprattutto l'ultima parte di quel testo cioè la replica che Kasper affatto agli interventi che sono intervenuti che sono avvenuti a seguito della sua relazione interventi che non sono riportati nel testo no
Si rende conto delle grosse difficoltà e già all'interno del Collegio cardinalizio si sono manifestate perché le risposte di case sono risposte
Molto dure nei confronti di alcuni interventi si intuisce anche di chi insomma no ecco
Che nel corso del dibattito sono venuti emergendo ecco questo a dire le difficoltà no ecco che il sinodo anche probabilmente incontrerà il fatto che davvero anche per il Papa è una sfida in qualche modo il sinodo
Anche perché la la posizione che sempre ha sostenuto di forte condivisione della collegialità evidentemente lì
Deve essere giocata in
In toto insomma no ecco di fronte a un Sinodo come quello sulla famiglia bene ha fatto il Papa secondo me
Ad affrontare il tema in due puntate diverse non fare un primo il secondo si nota una prima e seconda puntata perché probabilmente la prima è di decantazione e la seconda sarà invece di presa di posizione rispetta i problemi che vengono appunto proposti
Ecco mi pare però che già del nel nell'approccio appunto del Papa e nell'approccio anche
Di alcuni esponenti a cui il Papa fa particolarmente riferimento ricordava il cardinale Castel ci siano indicate delle linee di tendenza per l'approccio a questi problemi che meritano di essere sottolineata è la prima
E il superamento e il Papa su questo insiste moltissimo delega Lisma
Cioè il fatto di in qualche modo non affrontare i problemi nella prospettiva della legge della legge la legge è così basta insomma chiuso il discorso non ecco
Il superamento delle galline smacco e la seconda prospettiva l'appello a cui peraltro
Questo convegno ha dedicato anche parte del titolo l'appello alla Misericordia no
Che non è l'indulgenza così come dire nei confronti
Di situazioni che purtroppo vanno alla deriva in questo modo ma che bisogna in qualche modo accogliere non è questo mi sembra l'atteggiamento del Papa ma quando parla di misericordia
Parla della Misericordia commette un complemento della giustizia anzi come potremmo dire l'espressione più alta della giustizia
La Misericordia l'espressione più alta della giusti e misericordia vuol dire etimologicamente
Il cuore e che si piega no cuore che che si piega sulla su sulla debolezza umana sulla realtà umana
Sul quindi sul
Sul sul mistero dell'uomo in qualche misura ecco
E il Papa insiste molto per un verso nel
Come dire rilanciare la proposta evangelica
Rilanciarla in tutta la sua radicalità no pensate ad alcuni discorsi
Soprattutto dal mattino i discorsi di Santa Marta in cui richiama le beatitudini richiamai lì ma io vi dico di Gesù e così via non ed è molto radicale nella proposta e nello stesso tempo però
è chiaro che ritiene anche che questa proposta che va fatta con coraggio anche agli uomini di oggi no è una proposta che deve essere poi mediata in rapporto alle situazioni ecco
Il mettere davanti l'ideale di perfezione molto importante ma ma è altrettanto importante poi il riuscire a recuperare le situazioni esistenziali dentro le quali occorre collocare poi evidentemente
Il discorso concreto della Pastorale
Pastorale latente latte questo sforzo di mediazione tra appunto questa visione evangelica la quale non si può rinunciare che va
RIA stressa con coraggio anche serie attualizzato rispetto appunto alla cultura del mondo in cui siamo no e dall'altra parte questa attenzione costante però all'uomo a uomo nella sua
Espressione anche più più e più come dire limitativa il parco che è legata la creatura Lita è legata anche all'esperienza del peccato il Papa per primo dice spesso io sono un peccatore non sono un peccatore
Col consapevole che questa dimensione del peccato del male inerisce profondamente anche alla situazione umana in quanto tale alla condizione umana
Per se stessa non ecco consapevole di queste consapevole della necessità che appunto la Pastorale non rinunciando
A tendere verso l'ideale sia tuttavia capace di queste forti mediazioni rispetto alle situazioni reali questi mi sembrano due presupposti molto importanti questo
Annuncio della Misericordia che la giustizia migliore perché la giustizia accordata le situazioni delle persone non è la giustizia in astratto summum ius summa iniuria
Non è la giustizia come dire col
Che semplicemente si accontenta di perequare oggettivamente i diritti
Questo è il limite della giustizia che la fa diventare appunto summum ius summa iniuria ma la giustizia che si accorda alla complessità e differenza delle situazioni esistenziali personali che tiene conto quindi di queste situazioni
Che si adatta queste sito
Azioni che diventa davvero allora in quanto misericordia somma giustizia
Somme espressione della giustizia la Misericordia è laggiù il Papa insiste molto perenti sul fatto che bisogna superare il concetto di giustizia retributiva il parco
Che la vera giustizia e la giustizia che arrivi edificante che ricostruisce l'uomo dal di dentro non quella punitiva ma come la giustizia retributiva ecco queste due mi sembra due
Sui singoli problemi mentre c'è mi pare la una prospettiva certamente di apertura nei confronti dei divorziati risposati quanto meno a livello di accesso
Hai sacramenti della penitenza delle un carestia questo sembra affiorare dal
Dalla reazioni di rate di di di Kasper senza dubbio ma anche
Da discorsi frequenti del Papa insomma
Su questo tema forse manca una ridiscussione più radicale che
Secondo me dovrebbe andare in due direzioni insomma no qui ripensare nell'ottica che ho appena accennato quella cioè dell'ideale di perfezione
Il discorso della indissolubilità evangelica quello di Matteo diciannove per intenderci no dove non si tratta tanto di una legge no intesa in senso tradizionale cioè di una norma precetto
Ma si tratta piuttosto di una norma e scatolo oggi che è ideale di perfezione che lascia aperta la possibilità quindi di una serie di mediazioni peraltro già presenti nella stessa primitiva comunità cristiana se ricordiamo
Che lo stesso Matteo no che appunto riporta le parole di di Gesù sull'indissolubilità che sono molto radicali ma che vanno lette io credo in questa prospettiva riporta le stesse parole di Gesù all'interno del discorso della Montagna dove in indubbiamente
La norma non è una norma precetto non è una norma chiusa ma è una norma è stato logico profetica è una norma ideale di perfezione verso cui tendere tutte le norme del discorso che la montagna
Le attitudini metterebbe ma io vi dico sono norme aperti e non norme chiuse norme precetto economico
Che peraltro nella tradizione ebraica sono sempre state espresse parlo delle norme precetto in termini imperativo negativi non ammazzare non rubare non dire falsa testimonianza era qui si tratta invece
Di norme aperti e di norme che indicano un ideale verso cui tendere che lasciano aperta la strada però a una serie di mediazioni
Che già la primitiva comunità cristiana pensate al famoso caso della portineria no ecco eccetto il caso di adulterio perché ormai la traduzione che tutti gli esegeti quasi tutti quantomeno dando e queste eccetto il caso di adulterio
Entriamo nel circo mediatico mentre nel privilegio Paolino qualche troviamo già nel Nuovo Testamento quindi abbiamo già degli indicatori che si invitano ad andare su quella strada questo dal punto di vista
Che oggi Cobi plico teologico se poi dall'altra parte poniamo la questione antropologica circa appunto l'indissolubilità ci rendiamo conto
Che già a suo tempo Tommaso D'Aquino sul perché non è certamente una
Come dire un rivoluzionario anche se nel suo tempo le smistato ma non lo è per lo per l'oggi no nel suo tempo non è stato tant'è vero che
è stato accusato da due sino di di materialismo perché aveva introdotto Aristotele no
Contro tutta una teologia che invece faceva riferimento
Altra turismo e quindi a questa a questa sorta di dualismo no ecco che in qualche modo penalizzava tutto ciò che e materiale e tutto ciò che corporeo tutto ciò che è sessuale e così via ecco già Tommaso D'Aquino diceva
Che le scelte cosiddette irrevocabili sono scelte dei sei sotto otto se non totali ter no
In cui cioè uno decide di tutto se stesso intende orientare la sua vita in quella direzione ma non lo fa totalmente perché non può farlo totalmente perché quella scelta viene in quel momento in quel tempo in quello spazio
Mentre la vita di quella persona o di quelle persone poi per porre altri tempi altri spazi
E i e in quel momento spazi e tempi che in quel momento non sono né prego prevedibili né programmabili quindi c'è una una duttilità del delle del cambiamento e quella vera fedeltà tanto per intenderci e il Richelieu ogni giorno come fosse la Prime per la prima volta sulla scorta della di più di una scelta che si è fatta una volta per tutte
Il Richelieu ogni giorno no come se fosse la prima volta sulla scorta di una scelta che si è fatto una volta per tutte questo il senso vero della fedeltà che allora me la fedeltà ripetitiva e la fedeltà creativa e la fedeltà in evoluzione
Ecco questo mi sembra son due elementi su cui andrebbe giocato il discorso
Anche delle seconde nozze insomma che peraltro la Chiesa ortodossa riconosciuto non credo che si arriverà a questo ma questi mi sembrano i due aspetti da affrontare quello teologico di reinterpretazione del testo materia hanno dei testi matte ANIE degli altri anche
Sinottici
E quello invece più antropologico legato appunto al concetto di scelte irrevocabile che andrebbe appunto ripensata nell'ottica
Appunto di una scelta in cui si decide di tutto se stessi ma non si decide mai di tutto se stessi totalmente in modo totale non è
Sul tema invece dell'omosessualità io credo che qui si tratti
Da veramente di ripensare il problema in una prospettiva di cambio di paradigma no il paradigma naturalistico che è quello su cui si è sempre giocato il discorso dell'omosessualità anche all'interno della dottrina della Chiesa è un paradigma
Che ormai credo debba essere abbandonato per invece utilizzare il paradigma relazionale cioè che il problema non è tanto delle modalità con cui la relazione avviene il problema è l'autenticità della relazione
La valutazione morale del comportamento sia nel rapporto eterosessuale che in quell'omosessuale va dato sull'autenticità della relazione anzitutto no io non escludo che questo
Non
Non escludo che non si debba in qualche modo avere anche come riferimento paradigmatico
No come potremmo dire come come riferimento paradigmatico quello
Che del rapporto uomo-donna che è senza dubbio no come dire
Il paradigma di riferimento ultimo ma questo non esclude che la possibilità della relazionalità si sviluppi anche ad altri livelli anche sotto altre forme non necessariamente quindi sotto la forma eterosessuale se
Sì si abbandona il paradigma naturalistico che ha portato poi a dire l'omosessualità è contro natura tra l'altro nella tradizione morale del seicento settecento in cui si introduce questo concetto del contro natura
Che peraltro risale al alla lettera i romani originariamente di Paolo no ecco il contro natura non è tanto
Il fatto che il rapporto sia un rapporto tra due maschio tra due femmine mai contro natura è il fatto che
Il rapporto omosessuale non è aperto alla alla funzione pro creativa questa era la ragione non ecco fondamentale ma chiudo la parentesi
Da ultimo io a cui credo che invece mi ha molto impressionato in negativo e devo dire nel
Nello strumento ma da Boris no il discorso sulla contraccezione in cui c'è una fortissima riaffermazione della dottrina tradizionale pur dicendo con molta chiarezza e onestà
Che questa dottrina tradizionale che è quella dell'umane vite di Paolo sesto è largamente non accettata no non soltanto dai non credenti ma anche dai credenti a dei praticanti lo si dice con molta onestà questo
Però nello stesso tempo la si ribadisce presentandola addirittura come una posizione profetica si usano queste questi termini dicendo che questa è stata
Una posizione profeti carico
Quindi io credo che in gioco invece si sia un altro nodo critico ecco che butto lì e chiudo ma perché è il discorso appunto della della natura ma qui della natura
Umana
Intesa appunto come natura umana ancora cito ancora Tommaso D'Aquino
Per interessa del PIL pienamente ortodosso Aquino Tommaso D'Aquino già diceva che si può trasferire il concetto di natura e di legge naturale che di per sé appartiene al mondo suburbano no
Soltanto analogicamente al mondo umano perché la natura umana egli diceva e natura ultras Zio
Cioè la componente fondamentale della natura umana e la razionalità e cioè la capacità di conoscere i meccanismi propri anche della natura suburbana che pure
è presente anche nell'uomo alla natura biologica fisica eccetera eccetera e quindi anche di controllarli eventualmente anche di modificarli di modificare in meglio
Il concetto che sta alla base del no alla contraccezione così come presente nell'umane evidente è
Quello appunto invece di
Riproporre una idea di natura umana che è ancora legata
Alla all'adeguamento ai meccanismi o alle dinamiche biologiche e fisiche no della della in questo caso della sessualità io credo che qui davvero ci sia un problema molto grosso cinque su cui non intervengo dico soltanto che questo è il nodo critico no ecco
Spero di avere dato non così molto Rhapsody che a mente come dicevo all'inizio una serie di stimoli insomma per dire quali sono le periferie sulle quali appunto
Dobbiamo oggi riflettere sulla scorta di quanto con insistenza il Papa dice a questo punto chiudo lasciando poi eventualmente al dibattito la possibilità di approfondimenti grazie
Grazie grazie per il puntuale
Intervento di Giannino Piana che ha aperto davanti a noi tutte le questioni anche quelle più problematiche dandogli una precisa direzione di approfondimento
Mi sarebbero venute in mente una ventisette domande circa ma rinuncio perché credo che sia il caso invece coloro che partecipano al corso abbiano la piena possibilità di dire un po'come la pensa ma di chiedere qualcosa
Ai relatori lo facciamo nel modo tradizionale più semplice possibile uno sale l'IVA al podio speriamo che si forma un po'di fila
Dice qual è il suo nome da dove viene raccolto un po'di domande diamo ai relatori la possibilità
Di rispondere siccome sono le dodici e quindici quasi abbiamo ancora più o meno tre quarti d'ora nostra disposizione c'è la possibilità
Di fare questo dibattito prego magari evitiamo di perdere tempo chi chi vuole e chi vuole intervenire lo faccia rapidamente a fare un po'di tempo
Benissimo
Grazie se mi chiamo Antonella Di Caterina provenga da Milano e desidero rivolgere devono domando non
A la
Tra al Sindaco di ex sindaco di Torino
Allora
Il biglietto di
Come Arquata ampia
Ecco
E di
Sono pienamente d'accordo che la bellezza e il mantenimento della bellezza aiuti contribuisca
A
A
A fare del bene Crockett
Però mi chiedo questo una volta che il ghetto di Arquata è stato sistemato ritornato tutto in ordine
Ci sono stati problemi delle scritte che imbrattano dappertutto e che ha di
Fanno diventare
La città
I luoghi della città dei diritti
Ecco
E in tal caso come è stato risolto se è stato risolto grazie
Luisa Malesani Benciolini di di Padova
Due osservazioni
In ordine nella domanda
Che propongo Giannino Piana
Ho già scritto su altri molte altre volte li conosce mio pensiero
Professore qui dico
La mia
Ammirazione
Per avermi fatto godere
Il suo impegno amministrativo ecco
E soprattutto il senso di terribile impotenza che mi chiede come cittadino
Che non sappiamo in quali gli uomini possiamo esprimere
E in Austria ad altra creatività la nostra partecipazione
Vengo da una città
Padova
Che si trova
Sindaco leghista
Che abita in una cittadina del padovano che dice che non verrà ridere a Padova perché non è una città sicura dove allevare i propri figli erano legati tra o anche otto nipoti nessuno è mai morto
Anche se sono stata attraversata da una bomba nel tempo del terrorismo che a Padova era piuttosto vivace ecco attraversata proprio sulla testa
Ma
E ho trovato sebbene aggressione cita molto belle e vivibile non solo padovana peraltro
Ecco
Che si trovano
Cittadini dono leghista
Che ci governa e che ha detto che non verrà mai abitare a Padova perché il nome di Padova e Padova invisibile
E
Il il disorientamento di chi non era leghista e le dissi a Padova sono pochissime dove non era leghista
Perché però le sinistre hanno frazionato in tredici possibili candidati le loro richieste
Allora voi capite che un cittadino è proprio impotente ecco non sa più dove mettersi
E quindi non può nemmeno partecipare intanto
C'è
Vivo in un quartiere dove c'è un consiglio di quartiere anche molto attivo siamo tutti nella zona universitaria siamo riusciti a far ristrutturare un piazzale che era molto degradato
Così detto da deroga
è seicento dove ci sono universitari si vende droga
Non dipende dai creditori ma degli universitari ecco di solito
E il nuovo Sindaco ha appena detto che
Lì che abbiamo trasformato il Porta Portello
Che era la vecchia porta venti anni in una bella piazzetta dove gli studenti possono anche trovarsi ci farà rigira del traffico di alle automobili subito come primo insediamento
Perché il Consiglio di Quartiere aveva deciso che era meglio che
Due quindi questo è proprio livello oculatezza della vita politica dalle parti buone
Questo è per dire l'impotenza in cui mi trovo come cittadini
Invece del genere al piano
La cui
Relazione mi è molto piaciuta
Mi attacco subito è l'ultima
Delle cose che lui ha detto in altri tre punti che riguardano i cosiddetti con la bruttissima parola che anche lì strumento una loro disse USA di irregolari
Beh
Quello che a me disturbare del pensiero del
Per Storace
Vivere recita
Alla cui Chiesa appartengo e molto anche impegnata dentro molto stimata dentro ecco che non
So che non tutti pensano così ma
Che venga fuori ancora un discorso
Dato per scontato sulle naturale come se la natura dell'uomo fossi sempre quella
E quando ci siamo tirati su dei quattro piedi dalle quattro ma anche dalle quattro zampe che arriveranno
Come se tutto il discorso che che qui dentro Carlo molari ha fatto tante volte dell'evoluzione dell'uomo forse cose
Data per scontata Iozia della Chiesa in cui credo
No e di quelli che si professano
Contro la volontà del Concilio
Che dichiarava nella gaudium et Spes che i vescovi non possono sapere tutto che devono ritenersi
Studiosi tutte le materie ecco
Allora la prima situazione scusatemi la prima è la situazione è quella della contraccezione no la contraccezione che dà per scontato che metti naturali sono totalmente applicabili lavoro da quarantacinque anni in un consultorio familiare
Grazie naturalmente non vorrei
Costringere nessuno però è chiaro che dobbiamo consentire se possibile il maggior numero di domande lasciare un po'di spazio per le risposte
Prego
Cerco di essere brevissima io vengo dalla città cittadina di cui la signora parlarne cioè vengo da Cittadella si chiama
Sono state in Amministrazione comunale con una lista civica ante litteram lei diceva dell'Ulivo noi ci dicevamo ante litteram allora dell'Ulivo volevo solo ringraziarla
Il dottor Castellani perché ha detto che è possibile
Noi abbiamo fatto un'esperienza con la lega chi non è stata possibile
E quindi
Il suo il succedersi degli eventi e poi
Ha portato a
A non volere più partecipare proprio perché ci siamo trovati di fronte a questo e quindi sentire lei che dice è possibile
Condivido quello che ha detto la signora Benciolini prima per quanto riguarda la contraccezione da una vita
Mi mi batto anch'io contro questa parola e contro la possibilità
Di poterla vedere applicata per la donna
Mi chiamo Piergiorgio vengo dalla quella
Però sono nato al Maria vittoria l'ospedale mai retta
E sono stata Torino fino all'età dei trentotto anni
E
Quindi praticamente me ne sono andato all'incirca quando lei è diventato Sindaco non per quello ma
Ma
Neanche perché Torino mi fosse diventata improvvisamente brutta perché anzi nel tornarci in questi anni l'ho trovata veramente sempre più bella si vede il cambiamento
Allora volevo dire questo c'è stato un un vero terremoto
Industriale esistenziale generazionale che è durato
Alcuni anni e su cui lei è intervenuto in un certo modo chiaro non improvvisamente chiaro con un gruppo di persone che l'ha aiutata a lavorare in un certo modo
Il passaggio
Per me all'Aquila è stato inizialmente stupendo perché è una città settecentesca meravigliosa quarta città d'Italia
Per location diciamo artistiche palazzi eccetera poi anche lì è arrivato un terremoto che non è durato anni ma è durato trenta secondi
Il modo
Di reagire della città estratto molto diverso è stato
Come dire a parte lo choc iniziale ma
Poi ecco sono passati cinque anni
E di tutto quello che è rimasto distrutto praticamente non si vede un futuro allora la mia domanda è quella che forse
Lei non vorrebbe sentirsi fine ma io
Pongo
Lei sindaco dell'Aquila come
Si sarebbe comportato cioè cosa avrebbe fatto in questo si può fare
Che cosa avrebbe potuto fare e non si è fatto e che cosa si può ancora fare se c'è
Qualche possibilità grazie
E mi chiamo Marina Balduzzi vengo ad Alassio
E sindaco Castellani e lei parlava della mancanza della crisi della
Finanza pubblica vede i pochi soldi che ci sono adesso dei soldi che ci sono di meno
Lei non crede che sarebbe più importante quell'opera di
Di cui parlava piano di rammento e di protezione delle del dell'ambiente
In Italia siamo un Paese di frane edili di alluvioni ricco delle rispetto
Ha i soldi per le grandi opere
E professor piana io sono una una poveretta anche un po'ignorante ma
Il passo Di Martino Don parla di divorzio Padi ripudio il divorzio non esisteva nella nella cultura giudaica nel tempo grazie
Due domande al professore piana il riferimento alla
Alla periferia
Mi pare appunto di avere colto da
Da quello che lei ha detto da alcuni spunti che ci sono delle periferie la Chiesa dovrebbe andare a trovare presso cui si dovrebbe rivolgere procedurale le periferie che la Chiesa ha creato
Quindi andare a trovare
Le periferie dove
In realtà appunto la situazione che è stata
Creata di periferia
Situazione creata dalla Chiesa mi sembra appunto un pochettino
Lo si vuole una cosa appunto contraddittoria e riferimento particolare alla
Periferia creata nell'ambito dell'omosessualità
Uno dei segretari della Conferenza episcopale non l'attuale
Se
Che mi pare forse c'è attualmente il Segretario comunque
Ebbe a fare una conferenza dove io partecipavo chiesto
Che la Conferenza sul documento educare la buona vita del Vangelo e io ho chiesto ma questo tipo appunto di educazione che propone la Chiesa non dovrebbe appunto
Prevedere anche una per reciprocità nella reciprocità anche una differenza di pensiero come mai la Chiesa ancora si muove con degli strumenti che sono di inibizione
Ad esempio
Io ho avuto come professore il professore
Questo diritto di
Teologia ortodossa prescritto anche con la città dell'assetto sulle seconde nozze
Spetterà ecco del professore Petronio quando assetto un testo tra
Cielo e terra mi sembra novantaquattro poi l'hanno invitato a non pubblica
Non non lo poteva pubblicare
Lei parlava della della prassi della Chiesa occidentale faceva delle proposte in ambito della Chiesa diciamo cattolica
Ma
Questo
Sto concludendo sto concludendo c'è questa questa modalità ecco è una modalità che
Che crea
Già una una periferia dice mette a punto questo pensiero in periferia
Riguardo all'omosessualità però avevo due domande molto stimolanti lei parla di autenticità desolazione
In una relazione tra due omosessuali dirlo in che modo c'entra
Che cosa significa sacramento si può parlare di Sacramento dell'amore tra due persone omosessuali
Nell'ambito appunto può dell'omosessualità lei come la vede la possibilità di adottare bambini all'interno di una coppia omosessuale
Grazie allora direi di bloccare gli interventi a questo punto con con coloro che devono ancora parlare altrimenti veramente dopo andiamo a pranzo
E quindi sì l'intero
Pregherei di essere veramente telegrafico abbiamo ambizioni rimangono velocemente forse molto meno
Me lo chiedo appunto al Sindaco soprattutto
Alle tante cose però mi interessava sapere come affrontato e come pensa dava affrontando il problema nel
Pendolarismo no siamo tendono a mio siamo nel senso che io sono pendolare sul lavoro per gli affetti personali tante cose sono state Torino
Questo problema ma vissuto tanti insomma le cose che avete blindato quando
Avete fatto milioni di abitanti ma quindi queste abitante
C'è un faro algoritmo molto elevato e quindi mi interessava sapere un pochettino comparso questo grazie
Vinciamo avete Moscow vengo dalla provincia di Bari quindici lanciata ai margini Ciaramelletti Turchia e vorrei chiederle una
Vorrei porre una domanda al dottor Castellani
Concludendo parlato giustamente dico invece coinvolgimento elmetti accento moltissimo però vorrei sapete come è stato affrontato il problema economico tra pubblico e privato
Cioè
Consiste la legge italiana
Come per le vendite di sfrattare gli appunti Sylvie come prevede di dare le nuove case io no una gran confusione in testa e nelle atte a Vincenzo impari questi problemi sono molto pressanti grazie
Diciamo grazie a Mancini vengo da Pontedera provincia di Pisa
Mi ha fatto porto una piccolissima esperienza rispetto a Torino però la mia città per motivi di lavoro e per motivi anche
Urbanistici
Assomiglia in piccolo a quello di cui ci parlava Castellani
Cioè la mia città aveva fino a circa dieci anni fa dodici mila lavoratori dentro lo stabilimento Piaggio e un indotto enorme intorno
è divisa fisicamente dalla ferrovia e quindi quando i lavoratori sono della Piaggio sono diventati tremila scatta sì
Si è
è venuto fuori tutto il problema dei capannoni e tutto il problema di quei bei gli edifici tra l'altro degli anni venti trenta
Che sono diventato il luogo di righe di rifugio commenti e come accade da tutte le parti oltretutto abbiamo una grandissima immigrazioni specialmente dal tecnica
E da dalla miseria e quindi è stato facile sarebbe stato facile riempire tutti questi
Edifici abbastanza recentemente proprio negli ultimi tempi il comune
Attraverso
Anche dei concorsi pubblici discutibili va bene comunque ha cercato di rivalutare tutta questa zona attualmente cioè Sant'Anna
Una biblioteca molto che è stato inaugurato in questi giorni un centro o multiculturali multietnico e una scuola
Di infermieri cioè l'Università di Pisa ha portato da squali infermieri quindi il lavoro grosso il collegamento da tra le due parti della città e ancora di
Cile però cisti c'è stato messo a quindi piano piano con
Naturalmente pochissimi pochissimi soldi rispetto forse elettricità per un pochino si può fare
Ogni giorno e per gli oneri Milano al Sindaco apprezzato moltissimo il suo intervento
Penso
Nella logica
Al situazione
Chiesto ho vissuto in questi anni soprattutto gli ultimi a Milano dove effettivamente
La differenza di amministrazione
In base al ideologia mai rimanente politiche se vista
Soprattutto nei confronti dello sviluppo della città dell'intervento sulla città lei ha parlato giustamente di bellezza no giusto chiesti la bellezza salverà il mondo
Però in questi ultimi tempi io mi chiedo se veramente abbiamo ancora un minimo
Di possibilità discende nei valori tradizionali perché la prima che il
Perderei la bellezza io voglio degli interventi sull'ambiente
Son quarant'anni
Che mi interesso tendente a livello impegno
Impegnato ci sono altri vista ambientalista
Ma neanche più l'ambiente la bellezza dell'intervento viene dimenticate no ma addirittura e questo mi dispiace
La negatività dell'intervento nei confronti
Di una legge ambientale tipo in una zona
I loro geologico perché per rivedere la montagna visto che l'ambiente che conosco meglio
Però anche in città almeno a Milano abbiamo vissuto dei bruttissimi esempi di interventi a proposito di parcheggi sotterranei
Non abbiamo delle falde acquifere ci sono sopra elevate a Milano
E degli interventi anche
Recenti e questi contro
Una legge o il meglio l'interpretazione di una legge del codice civile raccogliere proprietà degli
Condomini gli altri per dettare i condomini chi si sono visti intervenire e lei Sindaco lo saprà bene conta itineranti che hanno provocato sono state applicate nella cosa
Decresce pene cose quando avrebbero potuto elementi amministrazioni e a Milano non manca di
Cultura se vuole nuovi sistemi che non
Implicano più la storia del tiranti sotto la porta o meno la la la cosa ma
Questo per la città non dico poi invece
Per la montagna dove se ne infischiano del vincolo idrogeologico che pure c'era o cento
E intervengono con Polito le piste quello che succede dopo non
Del fare questo
Quindi sono preoccupata in questo senso nel
Mi ha fatto piacere il suo intervento sono d'accordo sull'invito alla fraternità però proprio come costretto per la questione
Dalla bellezza ora adesso qualche dubbio cosa che non avevo dieci anni fa
Sul fatto di una
Posizione più positiva cioè di una fede nella
Progresso morale anche eccetera al professor piana dei con
La questione economia ecologia
è stato qualche anno fa l'inganno no
Ci hanno proposto perché l'economia che è salita al potere poi
Dico in generale ha
Fatto vedere il suo regolari assolutamente non c'è più parlato di
Economie che voleva dire il Colucci o ecologia che vuol dire effettivamente economica e le conseguenze le pagano
L'altro solo
Cenno è stato citato mollare stato citato citata la sua convinzione evoluzionistica ma in senso positivo
Dico peccato che la Chiesa abbia
Lasciato cioè abbia
Proibito artigliato certe
Di pubblicare delle cose dell'igiene che erano veramente positive io penso che tutto il settore dalla cultura cattolica non parlo adesso di quella laica datori cattolica ma anche di quella laica
Avrebbe guadagnato molto se avesse potuto conoscere rilievo produce soltanto qualche pallido idea sul delle
Minime dispense universitarie ma
Già proibito gesuita previsto solo adesso lo storico che recuperando grazie
Grazie allora abbiamo
Dieci minuti a testa più o meno vedete Uboldi
Regolarvi voi insomma cominciamo dal cominciamo da
Chi vuole veramente allora
Sei facciamo alla rovescia rispetto l'altra volta Giannino più
Tengo però a mio agio perché i dieci minuti passano velocemente
Allora a me pare di aver
Di aver ricevuto quattro sollecitazioni alle quali
Non dico cerco di rispondere perché è difficile rispondere sono tematiche grossissime che meriterebbero molto più tempo ma dopo qualche spunto di riflessione ecco il primo tema che
Mi pare meriti attenzione è quello sollevato da Luisa Benciolini e cioè il tema della natura umana a cui anch'io al termine proprio in riferimento alla questione della contraccezione avevo fatto rifatto riferimento no ecco
Io o sempre più esitazione a parlare di natura umana e di legge naturale devo dire anche soltanto perché il termine
Acquisito sul piano storico un significato di un certo tipo grazie allo sviluppo del Giurì naturalismo che rischia comunque di essere equivocato di essere equivocato in partenza per cui preferisco per esempio
Usare termini come anthropos come Humanitas no
Mi pare però che anche l'uso di questi termini faccia riferimento
Al fatto che se effettivamente la NATO la natura umana una legge naturale siano realtà desueti e dal punto di vista soprattutto
Terminologico per le ragioni che ricordavo cioè perché hanno acquisito sul piano storico un certo significato inaccettabile ce ne sono state identificate con la natura in senso biologico in senso fisico
Per altro verso l'istanza che sta sotto all'uso del termine naturale natura un cane natura umana in particolare
è un'istanza permanente nel senso che il bisogno di qualcosa di un referente che vada al di là delle differenze storico-culturali è un bisogno tuttora presente
E lo dico da due punti di vista dal punto di vista anzitutto della tutela della identità umana no che può essere compromessa oggi anche come identità della specie attraverso a certe forme di manipolazione nonché
Siamo in grado di mettere in atto grazie al progresso scientifico tecnologico che ha fornito strumenti sempre nuovi di manipolazione per cui c'era a un certo punto il bisogno di identificare
L'esistenza di un minimo di infrastruttura che non è modificabile la manipolazione legittima ma fintanto che è manipolazione migliorativo manipolazione curativa ma quando diventa alterativa dell'identità allora è pericolosa allora lì c'è
Lista è la seconda ragione è che
Se io voglio in un contesto di multiculturalità come l'attuale non creare una società ad arcipelago in cui compivano tante isole l'uno accanto all'altra ma una società
Che in cui le diverse culture vengono messe in rapporto tra loro una vera interculturalità cioè un'interazione tra le culture ho bisogno
Di ammettere l'esistenza di
Di qualcosa di transculturale di metà culturale si che sta oltre le culture che è quella che io chiamo l'Humanitas l'Humanitas che condividiamo al di là delle differenze culturali
Sulla quale è possibile appunto intrecciare allora il discorso del confronto del dialogo della possibilità appunto di rispettare le diversità creando una società che non è soltanto
Una società in cui le culture magari che provengono da lontano si integrano con le nostre dove l'integrazione diventa assimilazione
Ma è una società nella quale davvero esiste un processo di interazione tra culture diverse nel rispetto delle diversità ecco allora da questo punto di vista l'istanza soggiacere ante è un'istanza ancora attuale nonostante appunto debba essere evidentemente
Rick ripensato il senso di questo discorso in una chiave molto più storico evolutiva e non in una chiave
Come dire i fortemente naturalistica cioè
Praticamente assolutizzando un certo modello poche storicamente magari si è manifestato in un certo momento ma che è superato appunto da altri momenti perché c'è una continua evoluzione c'è un continuo processo
Di modificazione della stessa infrastruttura originaria uno dell'umano che viene costantemente rivisitata viene costantemente ripensata primo
Secondo
Secondo tema quello della del ripudio qui dico soltanto proprio una battuta è vero che si parla praticamente di una forma di divorzio a senso unico perché vi può dire il ripudio che l'uomo poteva fare della donna no ecco grazie alla legge Mosaico ca
Che consentiva però all'uomo poi di farsi un altro matrimonio quindi di di divorziare e di risposarsi sostanzialmente anche se era a senso unico evidentemente
Io non volevo però tanto riflettere su questo aspetto quanto sull'aspetto della indissolubilità radicale perché Gesù risponde a coloro che gli dicono
è lecito all'uomo ripudiare la la proprio dalla per qualsiasi motivo e tutto il gioco dalla domande su quel per qualsiasi motivo
Perché davano per scontato che si potesse ripudiare la donna perché obiettivamente la legge Masai che lo consentiva in realtà la differenza di posizioni tra le diverse scuole rabbinica del tempo la scuola di semmai che la scuola di livelli in particolare
Era sulla motivazione secondo alcuni una scuola più lassista quella di
Quella di le no si poteva ripudiare la la donna da parte dell'uomo per un
Motivi anche molto futili perché non sapeva cucinare perché si era trovato la donna più bella e così via
Secondo la scuola più rigida quella di invece ci ha mai soltanto nel caso di adulterio nel caso in cui la donna fosse stata scoperta in ad ulteriore
E poi i fari sei volevano mettere alla prova Gesù per vedere
Che che tipo di scuola avrebbe scelto non tanto per sentirsi dire quale pezzi Sant'sentiti dire che gli ha sconcertato i quanto per il
Per capire che tipo di scuola avrebbe scelto pensando che senz'altro le Berceto la scuola lassista
Perché lui era stava quei Beoni con i fari sei con i peccatori eccetera quindi è senz'altro la sinistra dicevano i fari ISEE sceglierà senz'altro che il ripudio si può dare per qualsiasi motivo insomma no ecco quindi per motivi anche futili in realtà adesso invece replica
In principio non fu così
L'uomo non separi ciò che Dio ha unito replica cioè proponendo una forma di indissolubilità radicale richiamando il principio cioè richiamando il paradigma originario che poi è un paradigma
Che evidentemente troverà compimento soltanto alla fine cioè alla fine nel senso che
Secondo me appunto come tentavo di dire dalla per nella
Proposta di lettura che ho fatto precedentemente è si una norma in scatola dico profetica che certamente è una norma
Ma una norma aperta non una norma chiusa no per il credente deve prenderla sul serio ma la deve prendere sul serio
Tendendo verso sforzandosi di andare in quella direzione ecco il che lascia aperto sul piano pastorale tutte le possibilità di mediazione che prima ricordavo
Sul terzo tema quello dell'omosessualità qui domande sono grosse di somme non ecco
Io credo che Dio che cosa c'entra Dio dice giustamente tutti quanto sia
Adotta il paradigma naturalistico o no che si è adottato spesso in passato
L'eterosessuale diceva l'omosessuale tu sei contro natura perché in realtà la natura e la natura Bizet su quattro dell'umano che fin dall'inizio è stata creata così ente l'omosessuale diceva
Ma questa è la natura che io mi ritrovo
E la responsabilità di chi è ditta il creatore di eccetera nel senso che ed io che gli ha fatto così se vedo le cose nella prospettiva appunto che della fede cristiana non ecco rinviando quindi Addio il fatto
Dell'essere stato generato in qualche misura attraverso a un processo che chiama in causa anche Dio nella tradizione cristiana ritirati
Delle forme o delle modalità secondo cui questo processo può essere interpretata no ed io che mi ha fatto così è la mia natura ma non solo ma natura che Dio vi ha dato che in qualche misura non ecco quindi
In questo senso diceva il modello naturalistico è un modello da superare
Per andare nella direzione di un modello come dicevo pocanzi o di un paradigma no di tipo appunto di tipo relazionale di tipo relazionale
Sul sul tema io credo che l'amore sia possibile certamente anche tra persone omosessuali neo anche esperienze perché conosco diverse
Copia di omosessuali che vivono
Autenticamente il loro rapporto anche se con fatica perché più faticoso per gli omosessuali anche per il contesto esterno che come dicevo già anche prima
Nella relazione è un contesto che ancora
Se non rifiuta in molti casi rifiuta ancora ma se non rifiuta comunque
Guarda con sospetto non guarda certamente con grande comprensione e con grande capacità di accoglienza mediamente LAM la coppia omosessuale quindi sono delle difficoltà esterne che poi si
Sì si riflettono anche sui distrutti interni sui rapporti ovviamente Marco ma
Io credo sia possibile sul tema dell'adozione non dico che
Sia impossibile
Ho qualche perplessità nel metterlo come tema come tema Prêtre Valente insomma no ecco laddove per esempio l'alternativa è tra il che so il l'orfanotrofio invece l'adozione preferisco l'adozione omosessuale anche ecco
Però in linea di massima Michel
Che il modello più di riferimento prima da privilegiare normalmente quello soprattutto dalla coppia
Eterosessuale direi addirittura della coppia eterosessuale che ha già dei figli perché in questo caso l'atteggiamento è molto più Donativo di quanto non avvenga molto spesso quando si tratta appunto di di di di copie che sono originariamente sterile che ricorrono all'adozione qualche volta quasi per dire a se stesse che c'è una possibilità comunque di avere il figlio da questo punto di vista credo che anche la legislazione italiana che pure per alcuni aspetti appare a molti restrittiva e lo è no ecco
Anche qualche ragione d'essere nel senso che la l'adozione non è una cosa facile è una cosa che va anche
Misurata attraverso a dei parenti ai parametri che devono essere molto attenti a vagliare le situazioni ma chiudo
Su questo
Sul l'ultimo è economia ed ecologia ecco io credo che
Questo tipo in fondo una delle ragioni per cui no il
La vecchia concezione dell'economia la concezione e cioè
Dell'economia tradizionale dell'economia
Capitalista in modo particolare tra l'altro
C'è stata una strana combinazione sul piano storico tra nascita dell'industria industrializzazione capitalismo che si è affermato appunto con l'industrializzazione e nello stesso tempo anche scienza economica
Che non a caso a teso proprio perché nasceva in quel contesto e nasceva sotto la spinta dell'ideologia illuminista soprattutto atteso a ratificare in fondo
Le leggi del capitalismo
C'è la scienza economica del tempo no nient'altro che riflesso di per sé queste tre realtà sono realtà scopo rapidissime no
Riduzioni dazione poteva svilupparsi anche sotto la forma non capitalista il capitalismo è un'altra realtà se la scienza economica un'altra realtà però di fatto storicamente
C'è stata un'acquisizione delle leggi economiche praticate quelle del capitalismo da parte della scienza economica
Che oggi è in crisi perché il modello di sviluppo a cui si rifaceva presupponeva Intini in ciò sta all'ideologia illuminista di base
Presupponeva che ci fosse un numero illimitato di risorse indefinito di risorse presupponeva
Che i processi anche di inquinamento eventualmente ambientale che adora non erano così accentuate evidentemente come lo sono oggi
Venissero facilmente ricoperati attraverso un sistema che
Quasi naturalmente chiuso il termine Turano riusciva a recuperare appunto quanto di negativo era stato espresso oggi siamo invece in presenza della constatazione appunto del limite delle risorse ci siamo da oggi
Il il club di Roma degli anni Settanta già lo decide il fabbisogno Manola o Citadel massaggiare sette di allora insomma fare le famose indagini che già civici Rava sia avanzava questo processo no ecco
Che è una delle ragioni che ha messo in crisi il sistema economico tradizionale nelle sue stesse leggi no
Per cui
Obiettivamente il tener conto degli mite delle risorse dei processi di inquinamento diventa una variabile fondamentale anche rispetto
Alla tradizionale visione della come dire massimizzazione della produttività e del profitto su cui appunto si basava l'economia tradizionale questo ai certamente creato delle condizioni che
A livello credo di scienza economica sono acquisite almeno dagli economisti più seri insomma ma a livello di pratica economica sono ancora ben lungi dall'essere acquisite grazie
Grazie grazie allora diamo la parola Valentino Castellani il suo ruolo quello più favorevole quindi diciamo
Dieci minuti dieci dodici su individui allora bisogna sedersi e ma siete bravissimi io sarei già stufo quindi cercherò di
Cercherò di fare in fretta
Sono in realtà alcune quelle della signora Mancino e la signora Barbieri mi pare che siano più osservazioni che non domande fatte a meno
La sera Mancini di Pontedera voglio solo dire che combinazione quando è stato Pierangelo Pierangela mia moglie e due anni fa in un anno fa
Mi hanno invitato a Pontedera parlare del cambiamento di Torino dove la signora Mancini
è lì mi hanno chiamato a Pontedera e avevo conosciuto un po'quella realtà che è una specie di micro fotografia anch'io l'avevo percepita così
Son dei problemi
In una realtà più piccola paradossalmente più complicato perché i mezzi sono perché perché il contesto esterno delle altre autorità contano di più insomma
Comunque una bella sfida
Io a me sono state fatte cercato di raggrupparli sono dunque sei domande adesso io cerco di rispondere alla signora di Milano di cui non sono riuscito a segnare il nome il problema delle scritte allora
In ciascuno di questi luoghi in particolare quelli nei quali è stato fatto un intervento piuttosto significativo parlo per esempio di via Artom che ho raccontato ma anche de si inviato ma anche in in via Arquata
E è stato costituito o una piccola agenzia o addirittura una fondazione in via Artom per esempio è nata la Fondazione Mirafiori no
Che insomma non in piemontese non sia mai l'altra Mirafiori perché oggi si parla spalla inglese
è una fondazione che ha
Il compito di come dire di monitorare il futuro quindi il mantenimento perché è vero che quando si arriva a un certo punto si può anche tornare indietro no
Non so risponderle sulle scritte perché non faccio più Sindaco grazie a Dio
E per noi avevamo una task force in comune che andava in giro perché il vandalismo purtroppo insomma no son come i batteri fece niente da fare insomma bisogna
Fatemi dire conviverci con intelligenza e con Poggi noi avevamo fatto un'esperienza interessante con dei graffitari perché gli avevamo fatto dipingere delle adesso si sta un po'diffondendo quella logica lì che a me pare molto intelligente
Lascerei la Malesani eccetera per ultima perché mi pare un bel modo di finire a Piergiorgio dico che
Se fossi più giovane mi piacerebbe fare il sindaco dell'Aquila
Perché è una gran bella sfida no non posso più farlo perché non ha più senso ma
A me le sfide difficili mi hanno sempre affascinato lì sono stati commessi degli errori tragici strutturali
Per quel poco che conosco e non sono in grado di rispondere cosa avrei fatto non lo so
Rispondo che mi sarebbe se avessi quarant'anni lo farei perché
No anche cinquanta forse non lo so
E la la signora Balduzzi no mette in contrapposizione le grandi opere con il rammendo c'è un poche risorse
Questo è un dilemma che chi governa la cosa pubblica tutti i livelli quindi anche nelle città si trova sempre di fronte no
Perché non c'è solo questo dilemma devi fare di più servizi sociali più cultura
Gli asili nido no guardate noi abbiamo scelto per cambiare Torino di puntare sulla cultura non c'è cercando di non ridurre i servizi sociali quando facevamo questo vent'anni in quindici anni fa vent'anni fa
Non eravamo in d'accordo in tanti e
Torino è stata cambiata anche da questo
Allora le grandi opere in contrapposizione al rammento secondo me ci sono delle grandi o perché non si possono non fare cioè c'è una specie di
Come dire nodi di
Ideologia
Diffusa che tende a
A a rendere a far a far pensare che siano diaboliche le grandi opere non è così certo ce ne sono alcune che non so adesso nel caso di entrare nel merito insomma non voglio aprire questo questo capitolo fare degli elenchi no però
Un sindaco o un amministratore pubblico ha sempre due pedali a se non a visioni e non va da nessuna parte
Però se non guarda al quotidiano la gente non gli va dietro perché l'anziano che alla panchina rotta sotto casa bisogna aggiustargliela e a lui della visione non gliene frega niente
No magari si può appassionare quindi si è sempre su questo doppio registrano della quotidianità che va gestita e della visione che va perseguita perché la visione crea futuro
Soprattutto per le nuove generazioni la quotidianità crea come dire qualità della vita
E quindi è una sfida continua giostrare lì in mezzo non è facile però è è il mestiere del Sindaco il mestiere del governante dell'amministratore pubblico
Il pendolarismo allora le e io uso una una frase di solito che è questa che uno dei grandi diritti di cittadinanza è la mobilità
Cioè potersi muovere dal punto al punto b nel modo minore possibile non necessariamente con la propria auto cioè la mobilità è un diritto di cittadinanza che va
Esercitato in modo intermodale quindi c'è ci sono dei tratti anche da fare a piedi e che fanno anche bene alla salute perché risolvano alcuni problemi sul versante della sanità quindi
Non abbiamo tempo è un tema interessantissimo nelle città e se voi andate a vedere la letteratura soprattutto le grandi città questo è uno dei temi più Torino il Piano regolatore di Torino non abbiamo avuto tempo di ragionarci ma nasce
Sulla mobilità
Il Sistema ferroviario metropolitano che è stato impostato allora con l'interramento delle Ferrovie che va in funzione adesso fa in modo ad esempio che un
Una cittadina lontana come brava comunque i piemontesi sanno dove brano
Essendo ad esso collegata col sistema ferroviario di me metropolitano è un quartiere di Torino perché in un quarto d'ora da brava ci arriva nel centro della città
Non
Quindi la mobilità cambiato la geografia dello spazio no se voi poi ridisegnate la città in funzione dei tempi necessari a raggiungere i luoghi da di vedete una città completamente diversa
Quindi il pendolarismo è uno dei temi più affascinanti
Le biciclette noi avevamo lanciato l'esempio il il progetto il bike sharing nel novantacinque novanta se un fallimento totale
Un fallimento totale ma un po'alla volta la cultura è cresciuta adesso Torino a più di cento chilometri di piste ciclabili e il bike sharing funziona magnificamente bene no però quando l'abbiamo cominciato fallito
E abbiamo continuato a bien continuato con con cocciuta io son friulano e quindi cioè ma e
Se ne va triennali
Mi fermo qui su questo tema che sarebbe molto qui il problema nella la signora di di Bari parlava del problema economico tra pubblico e privato no è un grandissimo tema anche questo
Io qui dico una sola parola trasparenza
Cioè il il problema la grande sfida di un amministratore pubblico è di perseguire l'interesse generale
E di non restare intrappolato impigliato negli interessi particolari
Ma gli interessi particolari sono tutti legittimi quelli quelli ovviamente non quelli della criminalità organizzata no
Ma gli interessi particolari dei siti delle categorie dei sindaci son tutti interessi legittimi il problema e giocarsi e lì sul tavolo dell'interesse generale
Allora sul problema delle periferie la vera domanda da porsi no a proposito delle risorse e quella
Qual è la leva pubblica che innesca il meccanismo
Dei fondi privati
Non
Cioè voi sapete non la leva Cocchi che cos'è non si vuol sanare un un masso pesante
Insomma più a lungo la leva se vado il braccio no più è lungo e più la forza che devo esercitare piccola allora quale il braccio di quella leva cioè quanto
Quanto investimento pubblico devo fare su quel problema
Perché faccia leva sugli interventi privati
Ecco allora questa è la vera domanda che ci si deve porre prima di ogni progetto prima di ogni progetto
Credo di avere più soltanto se non mi sbaglio quel quelle due domande un pochino più politica e non la terribile impotenza del cittadino
E l'esperienza con la lega non è stata possibile una la mi pare che siano state pronunciate da persone diverse o voglio finire con questo perché mi mi consente di parlare di politica io sono d'accordo con
Con Giannino che
In realtà oggi
C'è una grande domanda di politica che si esprime nei modi più paradossale
Io sono convinto che l'antipolitica di cui siamo no
Inondati
è
La reazione alle mancate risposte della domanda politica che non hanno avuto risposta adeguata e allora la reazione è quella
Io mi ricordo guardate quando sono stato eletto nel novantatré la lega a Torino
Era il partito di maggioranza relativa quindi era il partito che ha avuto più voti
Perché la lega quando è nata e io qui vorrei come dire no innescare un meccanismo
Di riflessione e di rispetto verso tutte le posizioni politiche anche quelle che io non ho niente da condividere con con quel movimento politico però l'ho sempre ascoltato con grande attenzione
è nata con una istanza ante assolutamente legittima cioè quella della valorizzazione della democrazia dal basso
Cioè delle comunità locali né
Poi si è impoverita si è implosa no dentro un paradigma localistico paradossale in cui si sono infilati dentro
Di tutto no dalla fobia del diverso alla e beh noi abbiamo buoni Ezio a Torino quindi lì vi immaginate Imai ce l'avevo in Consiglio comunale quindi
Tutto fuorché da parte mia all'idea di tessere illogica però stiamo turco come dire stiamo in ascolto alla politica è una palestra di ascolto
E tutti tutti anche i più lontani
Qualche volta un pizzico di verità ce la mettono e allora si tratta di coglierla
E e io vorrei concludere no dicendo che
Se questa democrazia stanca nella quale noi viviamo è un
Beh intanto è l'unico modo possibile di stare insieme
No non cioè
Adesso non voglio parafrasare o citare persone illustri riconoscete ma insomma nessuno è stato capace di inventare qualcosa di più efficace di questo per quanto imperfetto no
Però questa democrazia ha bisogno di
Partecipazione c'era bisogno di passione ha bisogno di persone che
Cioè io
Quando io sento l'espressione no il cittadino e le e la capisco ma capisco benissimo con l'espressione di che cosa vuole dire no io vado un po'prima no
E mi domando quanta passione censo i problemi collettivi
Cioè quanto in mia o il problema della mia città
Che senso ha per me è vivere a Padova piuttosto che a Cittadella piuttosto che a Torino no c'è un senso in questo no che cosa dopo io lì
Perché quanto più queste domande trovano risposta nel cittadino
Tanto più si costruisce quel tessuto di relazioni no e di microcomunità pensanti che sono poi quelle che a livello locale hanno abbastanza spazio
Hanno abbastanza spazio secondo me
Perché leggiamo direttamente i sindaci
Perché siamo in grado con strumenti non troppo complicati soprattutto nelle realtà non troppo grosse no in una città relativamente piccola mega noi andiamo in vacanza abbiamo comprato un pezzettino di casa nel nell'entroterra di finale
E ABAP finale recentemente è stato eletto un un sindaco dopo
Decenni di amministrazione di un certo colore politico adesso il colore politico ha cambiato questo Sindaco viene da una lista civica
Che si è costruita intorno a un movimento di cittadini
No e lì tanto per ricordare la signori Pontedera c'è un problema Piaggio perché stanno trasportando via la
Piaggio e ci sono cinquanta mila metri quadrati a Finale Ligure di suolo
No con queste idee capannoni industriali quindi una storia industriale che è un quarto della città
E quindi fare il sindaco di finale oggi deve essere una cosa bellissima
No
Perché uno ha davanti a sé è un progetto straordinario con un po'di gente che viene dietro allora io io direi così no a questa domanda l'essere cittadini
Vuol dire non solo esercitare i diritti di cittadinanza parafrasando quello che diceva prima Giannino piano già sforato di cinque minuti
Giannino Piana no ma vuol dire prima di tutto appassionarsi all'essere comunità
E allora il resto viene
Scusate se ho debole
Volevo
Prima che toni lo faccia
Sono gli annunci e considerazioni dire che mi pare che
Si è andato tutto bene volevo ringraziare molto i due relatori ma ho sentito anche una partecipazione intensa da parte di tutti voi
Mi si può dire penso che sia stato
Davvero un buon inizio del convegno vi ringrazio tutti una bella mattinata grazie a Giannino Piana Valentino Castellani
A Mariano Borgognone tra l'altro
Valentino Castellani non ha avuto modo e tempo di parlare dell'esperienza come Presidente del Comitato olimpico del due mila sei che è stata un'altra esperienza davvero particolarmente importante se qualcuno dei più attenti frequentatori del corso ricorderà che lo scorso anno parlando di comunità
Tra le altre stanche spiritualmente gli atleti chiare avrebbero partecipato con un comitato si chiamava interpreti Comitato interpreti nel quale un certo punto fui
Coinvolto anch'io per le questioni relative alla alla pace quindi come dire anche quella è un'esperienza che stava sul concreto ma con uno sguardo prospettico visionario in senso positivo appunto del termine alcuni avvisi siamo già fuori tempo per la per per i