Il buon medico non obietta. Campagna in difesa della libertà di scelta e della salute delle donne che vogliono interrompere la gravidanza

Radio Radicale questa sera è il diciannove di giugno a Milano dove presso la casa dei diritti si tiene un dibattito organizzato da Politeia dalla Consulta di bioetica e da box il titolo è
Il buon medico non obietta in occasione della campagna in difesa della libertà di scelta e della salute delle donne che vogliono interrompere la gravidanza
Ne parliamo con Luisa Ferrari che presiede i lavori Luisa Ferrari che della Consulta di bioetica di Milano allora perché questa riunione questa sera
Allora vi ha tentato di avviare un dibattito pubblico invitando la cittadinanza a questo confronto
Tra l'altro interessante perché l'argomento sarà trattato secondo punti di vista di tenersi nel senso che ci sarà il parere di un teorico bioeticista
Un filosofo dell'Università di Torino un giurista divorzi diritti che tra i fondatori di box diritti
E la direttrice della Clinica ostetrico ginecologica dell'ospedale San Paolo di Milano quindi un approccio teorico giuridico il mitico per vedere anche come si dipana questo problema dal punto di vista pratico
Quotidiano capitalista patito quotidiano è la vita delle persone delle donne che vogliono interrompe la gravidanza che si trovano di fronte
A problemi relativi alla obiezione di coscienza dei medici
Qual è la percentuale dei medici obiettori il taglio allora la media nazionale questi sono dati del Ministero della Sanità ha che risalgono i più aggiornati all'ottobre del due mila dodici ma nel frattempo forse
I dati sono anche un filino cambiati sono aumentati comunque la media nazionale del CIPE oltre cinquanta per cento di obiezione di coscienza
Con delle punte altissime al sud in Basilicata nel Molise in campagna ma anche delle punte al nord in provincia di Bolzano
Nel Veneto unica eccezione nazionale la Valle d'Aosta che ha una percentuale bassissima di obiezione di coscienza oggi insorgono gravidanza difficile qual è l'orientamento della Consulta di bioetica
Non è che si può risolvere il problema anche togliendo i limiti al fatto che le strutture private possano interrompere gravidanze
Allora questo potrebbe essere una una strada l'altra strada ovviamente la possibilità di fare uso della RV quattro otto sei anche nelle strutture non pubbliche
Una strada sarebbe quella di proporre l'articolo nove della legge centonovantaquattro che è quello proprio specifico che parla di obiezione di coscienza
Perché l'abolizione di questo articolo perché quando la legge è stata varata nel mille novecentosettantotto missioni le condizioni erano molto diverse cioè nel senso che dilaga va la piaga dell'aborto clandestino quindi una legge che consentisse l'interruzione di gravidanza ha preso un pochettino alla sprovvista
Le strutture pubbliche molti medici effettivamente hanno
Portata avanti dall'obiezione di coscienza che allora forse aveva un senso
Oggi l'obiezione di coscienza forse viene rappresentata più come un
Diciamo un escamotage per fare carriera all'interno delle strutture ospedaliere per non essere qualificati come quelli che fanno gli aborti
Quindi difficile perché in realtà l'articolo nove della legge tutela due diritti
Il diritto della donna la libera scelta all'autodeterminazione all'interruzione volontaria della gravidanza e il diritto anche all'obiezione di coscienza però
Nello spirito della legge questi due diritti non avrebbero dovuto entrare assolutamente in conflitto
Quindi che l'uno non avrebbe dovuto precludere l'altro mentre oggi vediamo che l'affermazione del diritto all'obiezione di coscienza in realtà calpesta un altro diritto
Che è quello della libera determinazione della libera scelta della donna e della anche della salvaguardia della salute della donna
Grazie ringraziamo Luisa Ferrari Maurice Balistreri è ricercatore in bioetica presso l'Università degli studi di Torino e si occupa di questa campagna della Consulta di bioetica di che cosa si tratta
Innanzitutto è una campagna che è nata nel due mila dodici il sei giugno del due mila dodici dalla campagna che vuole richiamare l'attenzione sui problemi che incontrano le donne che vogliono interrompere la gravidanza
La campagna l'abbiamo chiamata il buon medico non obiettore
Perché vogliamo invitare a riflettere sul senso il significato del valore dell'obiezione di coscienza la centonovantaquattro oggi
Secondo noi ci sono in spazi per mettere in discussione la scelta del medico obiettore di fare obiezione di coscienza all'interruzione di gravidanza e ce lo spazio per una critica di tipo morale
Quindi
Noemi diciamo che l'articolo nove della legge centonovantaquattro dovrebbe essere cancellato abrogato però questo è il nostro obiettivo è questo il nostro obiettivo
Però
è un obiettivo che si accompagna a una riflessione di tipo morale sulla scelta del medico obiettore
Quindi
La soluzione
Le sarebbe quella di escludere questi medici da questo tipo reparti di Ginecologia o comunque reparti dove
Si fa l'interruzione di gravidanza perché
In difficile pensare di obbligare uno caratura d'accordo a fare una cosa come questa partirebbero le donne anche su questo esatto secondo noi è uno Stato laico dovrebbe
Garantire
Il
Questo servizio dovrebbe garantire la possibilità per le donne di avere accesso all'interruzione di gravidanza senza i problemi che incontrano a oggi e in secondo luogo
Il medico appunto che si trova a svolge questa funzione in un reparto di ginecologia secondo noi dovrebbe essere un medi più attento a quelle che sono le esigenze le volontà delle persone che incontra e rispettare questa loro volontà
Quindi
Noi
Vogliamo cambiare questa legge la legge centonovantaquattro sull'interruzione di gravidanza ma quello che ci interessa di più
E
Un cambiamento a livello culturale cambiare la percezione che c'è oggi dei medici obiettori
Perché spesso si pensa che sono propri medici obiettori quelli che hanno una maggiore attenzione morale una scrupolosità morale perché si pongono un problema che altri medici non si pongono noi ribaltiamo vogliamo ribaltare questo quadro che vogliamo dire no non è così
Sono i medici obiettori che mancano vi scrupolosità morale perché non guardano non fanno attenzione alle sofferenze delle donne
Questa è una campagna culturale o anche dei risvolti di carattere giuridico cioè il cercate qualche strumento per cambiare la legge
Appunto secondo noi l'articolo nove della legge centonovantaquattro dovrebbe essere ab abrogato ma voglio dire stante pensando alla proposta di legge d'iniziativa popolare o referendum per il momento no perché appunto ci preme molto
Invitare le persone la cittadinanza discutere sul valore morale innanzitutto dell'obiezione di coscienza cercato e vogliamo cerca vogliamo cercare di mettere a punto in discussione quell'immagine
Che c'è oggi del medico obiettore un'immagine che spesso accompagnata da un rispetto di tipo morale ma diciamo no
Va cambiato questo atteggiamento uccidere su un cambiamento di tipo culturale e dovremmo provare a vedere le cose in maniera diversa cercando di capire che un medico che fa obiezione è un medico che non si prende cura
Di quelle persone che in quel momento hanno bisogno di aiuto e le persone che decidono di fare i medici su un persone che dovrebbero invece avere proprio una una vocazione all'aiuto e alla cura e ci aspettiamo questo
Da un medico medico che non rispetta la scelta della donna non è secondo noi un buon medico
Grazie grazie Maurizio Balestrini
Anna Maria Marconi è direttore della Clinica ostetrica e ginecologica dell'ospedale San Paolo di Milano ed è docente di ginecologia e ostetricia presso l'Università degli studi di Milano
Allora qual è la situazione oggi già ne abbiamo parlato con Luisa Ferrari
La obiezione di coscienza
Rischia di rendere vale
La possibilità di interrompere la gravidanza come situazione
Allora la situazione molto diversa in Italia
Quindi da nord centro sud
Ci sono oggettivamente delle difficoltà in molte aree soprattutto al sud nelle altre Regioni in alcuni centri io credo che però il problema della legge centonovantaquattro o non sia tanto l'obiezione di coscienza dei medici che pure è un problema ma il fatto che lo stato delle che in questo modo agli operatori il rispetto di una legge che dovrebbe essere lui a garantire dal momento che nella legge centonovantaquattro
Gli elementi ci sono tutti
E su questi allo stato non ottempera in nessun modo
Quali sono i vari Moggi proprio cinque minuti
Bene lo Statuto non ottempera perché una legge
Nella quale viene garantito un diritto ineludibile delle donne
La legge dice che lo Stato deve cercare in tutti i nodi di garantirlo
E quindi ad esempio molto banalmente il reclutamento all'interno di alcuni ospedali di personale non obiettore nel momento in cui c'è c'è un'obiettiva difficoltà
Potrebbe essere una soluzione non sappiamo che in Trentino Alto Adige c'è una richiesta specifica no quando viene assunto un medico sulla lingua tedesca
Non si capisce perché lo direzione verso non obiezione di coscienza debba essere meno importante
E poi dovrebbe sorvegliare molto di più sul merito dell'obiezione perché assolutamente in dubbio
Che
Buona parte adesso io non so esattamente quante questo fatto una uno studio è una ricerca su alcuni aspetti ali sia di Milano che di Roma sulle motivazioni dell'obiezione da queste emerso sono dati che verranno resi pubblici
Non so bene quando ma conosco l'autrice quindi lo so dalla sua viva voce
In cui non si sa benissimo che l'obiezione opportunistica il primario obiettore
Determina una tendenza di tutto il reparto per questioni di
Carriera di restino Sacco di motivazione
Quindi questo altrettanto altrettanto vero e poi c'è è una un altro argomento che secondo me dovrebbe essere messo sul piatto e cioè il fatto che c'è un'altra legge che riguarda noi operatori
Nella quale si parla specificamente di obiezione di coscienza e della legge quaranta sulla procreazione medicalmente assistita
Allora noi abbiamo degli ospedali dove la procreazione medicalmente assistita si fa senza problemi
E liturgie c'era interruzione volontaria di gravidanza non si fanno e se andiamo a vedere in sostanza il punto è lo stesso eh l'embrione
Da una parte lo manipolo comunque va a morire
Mentre cerco di darle la vita e dall'altra parte c'è un diritto di una donna
Che chiede l'interruzione di gravidanza per le motivazioni più svariate nel quale non entriamo nel merito e allora come è possibile che non lo stesso ospedale una pratica molto remunerativa
Come la procreazione medicalmente assistita venga fatta e la legge centonovantaquattro non venga applicata
Venendo però la centonovantaquattro se non ricordo male il titolo e
Tutela sociale della gravidanza della maternità
E interruzione di gravidanza
Questo
Come dire
Battezza il termine non è improprio un accordo tra democrazie cristiane perito comunista in funzione anti affermazione dei diritti della donna anzi referendum radicale si parla
Degli anni settanta
Settantasei proprio riferendosi
Non si fece la legge sul processo elezioni anticipate si fecero il secondo che è scritto al settanta sulla prima se c'era una legge
E in questa legge ci sono delle restrizioni
Alla attività dei privati
Che
Possiamo dire adesso se fossero
Non ci fossero state allora forse la situazione oggi sarebbe diversa
Oggi aprire al privato rappresenta in qualche modo
Un'attenuazione del problema una soluzione del problema
Togliere il le restrizioni al privato l'aprire perché già c'è
Ma cosa intende per e settore privato perché in verità nulla vieta ad esempio negli ospedali che la centonovantaquattro possa essere applicata intramoenia lei però intende le una clinica privata accreditata
Se bisogna vedere la clinica privata
Cioè apriamo Linda all'interno di una clinica privata
è un problema secondo me troppo spinoso non si troveranno mai delle cliniche private che aprano
Senza una riscontro o un ritorno economico e purtroppo il DRG della dall'aborto spontaneo molto basso
Ci sono tre un sacco di modi in cui lo Stato potrebbe intervenire presenti perché contraccettivi e non sono in classe A
Va be'anche le difficoltà proprio l'orco sul FUS maggior pubblico ogni giorno
Parchi centonovantaquattro inaudita
Ritorniamo sull'aborto volontario perché chi pratica la la Celle revoca
Quattro passa e può essere utilizzata in Italia sono in ospedale
A tutta una serie
Non ho infatti incerto ma se in Italia diamo anche delle problematiche non indifferente sulla contraccezione d'emergenza che ormai
Inequivocabilmente nuovo farmaco abortivo c'è letteratura fiumi a tonnellate ci sono prese di posizione delle società della Società italiana di contraccezione del ministero
Su questo tipo di obiezione cioè il farmacista o cose di questo genere si dovrebbe agire tanto più che la contraccezione d'emergenza dato il suo nome
Svincola era ed è il medico al farmacista o chi per lui dal Codice deontologico nel quale il medico può non fare determinate cose saranno contro la sua etica ma questa emergenza tranne appunto il caso di emergenza contraccezione di emergenza si chiama con
Per i con questa riflessione chiudiamo l'intervista che abbiamo realizzato con alla Maria Marconi che Direttore della Clinica ostetrica e ginecologica all'ospedale San Paolo di Milano
Il Comitato europeo dei diritti sociali a recentemente pubblicato un documento di condanna parliamo del marzo di quest'anno che condanna appunto l'Italia per violazione degli articoli undici ed e
Della carta sociale europeo la decisione che è stata presa in seguito a un esposto della Sezione europea della International planner del pare un sud Federation che appunto sulle dato il
Il problema di fronte
A cui store consesso europeo questa sera doveva esserci benedetta liberali che insieme
A Marilisa D'Amico ha patrocinato la causa Pinna Europa l'avvocata liberali non può essere qui la sostituisce l'avvocato Massimo Caprara al quale chiediamo allora qual è stato il problema sollevato
Da questa associazione
Presso il Comitato europeo di diritti sociali e quali sono i termini di questa condanna diciamo così
Ma sulla questione sollevata è stata che la previsione di una possibilità di obiezione di coscienza da parte del personale medico sanitario per tutta una serie di motivi
Culturali e anche diciamo ci di opportunismo e di carriera ha provocato di fatto che in molti ospedali soprattutto in molte regioni
Il diritto delle donne di richiedere la procedura di interruzione volontaria dalla gravidanza eh ostacolato teso difficile problematico lungo addirittura negato
Contestato quindi non realizzato l'aspetto positivo di questo può non c'è stato che questi istituzione europea
Non si limita a valutare commenti è un caso specifico in una situazione in cui sia stato appunto negato un diritto valuta l'intervento in ostaggio e ha valutato l'intervento dello Stato perché ha chiesto che ha ottenuto tutte le osservazioni
Che il Governo italiano grave ritenuto di fare
Ha valutato dicevo l'Italia sulla base del
Complessiva situazione che nel nostro Paese si è creata nell'applicazione della legge centonovantaquattro un'applicazione imitata riduttiva sempre peggiore
E quindi lei divieto delle donne
Indicando all'Italia il fatto che debba può vedere attraverso gli strumenti legislativi ed organizzativi che riterrà ma debba può vedere
A rendere per le donne concreto questo diritto ecco
Questo fosse il concetto più importante la
Istituzione europea non pensa ha un diritto astratto che deve essere codificato poi non importa come venga applicato
Pensavo di Totti se non è concretamente applicato cessa di essere diritto umano meno deformazione dal punto di vista procedurale cosa succede
Il Comitato europea dei diritti sociali che è una istituzione
Lo dico anche autocriticamente poco utilizzato da parte dell'Italia
Non condanna differenza aveva CEDU ad eseguire non compare neanche lo Stato ma
Indica quali sono gli strumenti che debbono essere utilizzati cioè
Indica le procedure che debbono garantire in questo caso il diritto a eseguito un'interruzione di gravidanza richiedendo allo Stato poi di
Sapere quali sono i mezzi posti in essere perché questo avvenga
Donando si
Se del caso
Sempre successiva di valutare è una battaglia perché ha una caratteristica politica è una caratteristica giuridica
Però questo martellamento di interrogazioni di interventi
Impressione anche sulle istituzioni perché questo diritto si è concretizzato d'altro canto è inutile pensare di andare con la bandire conquistare Palazzo d'inverno si fanno dei passi concreti che si cerca di concretizzare appunto questo diritto
In buona sostanza è una strada lunga e difficile Marcon delle prospettive già si parte con la condanna per mancata osservazione diritti di protezione alla salute e discriminazione e l'atto è uno Stato non debba
Io ricordo quando le donne dovranno ricorrere alle ma ammanetta una strada lunga si percorre anche faticosamente ma non non mollando mai e l'Europa ci ha dato molto
Lo dico perché in tempi in cui è facile fare della demagogia antieuropea
Fosse guardare come operano le istituzioni europee può essere
Un buon criterio per capire quanto paga l'Europa
Risentita programmare da radicale questa volta non c'è più compromesso storico di c.p.c. che
Fa quello che ha fatto l'articolo sette ci mette la centonovantaquattro che impedisce la realizzazione
De in concreto il diritto delle donne quello non essere massacrati appunto dalle ma male
E speriamo che questa volta ma la media
Assolutamente sì perché certi compromessi probabilmente
Lo dico a titolo personale dico certamente fu un errore allora
è inutile rivangare quello diciamo se ho fatto un errore evitiamo di ripeterlo
Grazie grazie all'avvocato Massimo parlare con questa intervista si conclude il servizio che abbiamo realizzato a Milano presso la casa dei diritti villa diciannove di giugno qui si è tenuto alla tavola rotonda dal titolo già le dico non obietta a tavola rotonda che presenta la campagna in difesa della libertà di scelta e della salute della donna che vuole interrompere la gravidanza un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri