Emergenza carceri. Collegamento con Rita Bernardini sulla sua iniziativa nonviolenta di digiuno

Un pomeriggio Rita cosa cosa chiedi e che che tipo di intervento proponi alle istituzioni
Ma intanto diciamo che questa dello sciopero della fame una non notizia allora solamente
Per radio radicale perché sappiamo bene qual è l'atteggiamento
Dei mezzi di informazione quando si usa lo strumento della non violenza per cercare di allora di dialogare con il potere
E fare in modo che chi comporti come prevedono le legge
E le leggi noi siamo partiti
Possiamo dire dagli ultimi fatti di cronaca
Che per quel che riguarda il carcere sono veramente drammatici infatti nelle ultime ore grazie ristretti orizzonti
Abbiamo ho avuto la notizia di ben due suicidi uno a Sollicciano e l'altro al carcere di Buon Cammino di Cagliari
E poi abbiamo avuto la notizia di un settantenne detenuto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere che è morto all'ospedale nell'olio
Ma questo è accaduto dopo che
Quindici giorni fa il tribunale di sorveglianza di Napoli gli aveva negato gli arresti domiciliari praticamente gli aveva negato
Il diritto di poter morire accadrà magari con i familiari
Vicini ma insomma era arrivato palle appunto che non poteva essere curato in nessuno degli istituti penitenziari com'era esistenti in Italia come era documentato
Dai dagli avvocati di pace
Ma e quindi questa e la situazione e noi ricordiamo come Radicali Italiani che uno degli aspetti che avevamo
Preso in considerazione diciamo uno dei più importanti nel dossier che abbiamo mandato al Comitato dei Ministri del consiglio d'Europa
Era proprio quello della Salute in carcere perché
Sicuramente la CEDU con la sentenza di condanna Torregiani quella dell'inizio di gennaio del due mila e tredici
Lei non fiera soffermata solamente sulla questione di tre metri quadrati che dovevano essere a disposizione di ogni detenuto anzi aveva detto che se i metri quadrati erano tre
Non si metteva nemmeno a discutere di tutti gli altri e parametri era sicuramente tortura cioè violazione dell'articolo tre cioè trattamenti io umani e degradanti
Però ieri gli architetti tenuti in considerazione erano evidentemente anche altri sulle condizioni di tensione
E c'era anche il capitolo della salute del diritto alla salute
è per questo abbiamo in quella occasione trasmesso tutto una serie di dati alle Comitato dei ministri che non sono stati presi in considerazione tanto che l'Italia ha ottenuto un anno di proroga
Di proroga della tortura di proroga dei trattamenti inumani e degradanti
E facevamo presente per esempio che in cella contraggono malattie dal sessanta all'ottanta per cento dei detenuti
E che secondo la Società italiana di medicina penitenziaria i nostri istituti
Carcerari sono considerati dei veri e propri la due reti ci sono il trentadue per cento di tossicodipendenti
Il ventisette per cento con problemi
Psichiatrici per non parlare di tutte le altre malattie anche infettive allora gli obiettivi
è di questa iniziative soprattutto che il Governo e Parlamento siamo investiti di questa questione
E chi si faccia chiarezza
E soprattutto si intervenga da subito magari raccogliendo i suggerimenti che sono stati fatti proprio dalla società italiana di medicina penitenziaria e che e proponeva un monitoraggio regionale
Quindi agire da subito per scongiurare le morti in carcere
E per quel che riguarda di fare uno screening e immediato di quelli che sono i detenuti incompatibili con lo stato di carcerazione che pure così continuano strade appare in cella
E poi poniamo un punto Dera amente per noi
Magari di magari considerato impopolare per molti versi però noi siamo sempre stati contrari alla tortura inflitta con il quarantuno bis tre
E poniamo caldi come quello di Bernardo Provenzano
Per il quale
Ci sono già pronunciate la Procura della Repubblica di Palermo quella di Caltanissetta e di Firenze dando pareri è favorevole per la revoca del quarantuno bis
Immagino che in molti abbiano visto il film
Disservizio pubblico il filmato in cui si vedeva
Bernardo Provenzano totalmente incapace di intendere e di volere tanto da non saper prendere nemmeno in mano la cornetta del telefono per
Parlare attraverso il vetro divisorio con i suoi familiari e bene queste cose sono veramente indegne di un Paese civile
Sono contrari e allora rispetto dei diritti umani
E sappiamo che laddove non c'è rispetto dello stato di diritto e della legge e poi si verificano vere e proprie stragi e di popolo guardate
Quello che sta succedendo nel nel Mediterraneo quest'area è un'altra notizia che purtroppo
Appare
Su tutti i social network che un altro barconi e Po di persone che
Tentano di salvare la vita dei propri cari
E di loro stessi dei propri figli di assicurare loro un futuro vengono
Qui mettendo in conto sicuramente che e una buona parte di loro in realtà non ce la farà
E morirà in mare ben trenta sono quelli
Che sono morti per asfissia pensate in questo
Bar comune che doveva essere un barcone della speranza e per molti è stato un barcone e della morte è nato tutto questo
è proprio tipico di un
Paese come il nostro dove non c'è democrazia e dove non si sarde dei reni
Alla futuro dove non si ha una divisioni un'impostazione
è sui diritti e umani fondamentali sullo stato di diritto è inutile ricordare
Ma forse è utile farlo anche da Radio Radicale la battaglia
E chi radicali in portarono alla fine degli anni Ottanta contro lo sterminio per fame nel mondo ecco significava e si è prospettata
Ascolta nei termini in cui
Era stata impostata significava non vedere più questi barconi ma semmai
Si trattava di andare in lui
E intanto salvare le persone che stavano Morando dallo sterminio per fame Marco ricorda spesso le intese che dovevano
Trasferirsi e che poi significa anche
Trasferire concetti di democrazia e di stato di diritto in paesi dove non fanno nemmeno che cosa sia
E questa mancanza di visione comporta a notizie drammatiche come quelle che vediamo insomma proseguiamo
Preleviamo il Satyagraha di Marco Pannella lo facciamo insieme a lui puntando l'attenzione in queste ore soprattutto
Sulla salute in carcere sulle persone
Che muoiono in carcere sulle persone delle quali magistrati di sorveglianza
Non si fidano e quindi continua a dire no
Stai simulando e quindi poi si verificano queste morti ripeto inconcepibili
Per chi crede nelle rispetto dei diritti umani fondamentali
Che ringraziamo Rita lo ricordiamo Rita Bernardini segretaria di radicali italiani che a partire dalla mezzanotte di oggi e lunedì trenta giugno due mila quattordici inizierà un Satyagraha nella forma dello sciopero dalla fame per chiedere al Governo e Parlamento che si intervenga immediatamente per scongiurare le morti
Cede sulle cure negate detenuti molti dei quali incompatibili con lo stato di carcerazione di questo ad ho parlato ricordando la morte delle ultime ore e sulla tortura del quarantuno bis inflitta per fine detenuti come Bernardo Provenzano per i quali le procure della Repubblica di Val abbiamo ricordato nel collegamento Caltanissetta e Firenze annota parere favorevole alla revoca del quarantuno