Dibattito sulla crisi del teatro italiano e sul "Decreto Valore Cultura"

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Gianfranco cioè il Comune
L'ex ministro ai Beni culturali bravi aveva preannunciato tempo fa un terremoto nel teatro italiano e il ministro in carica che Dario Franceschini in sostanziale continuità io credo
Con il suo predecessore
Sembra dai adesso la scossa definitiva sta infatti per essere varato un nuovo decreto cosiddetto valori culturali circolata alcuni mesi una bozza
Che modifica i criteri di intervento dello Stato
Nell'ambito dello spettacolo e in particolare perché oggi ci interessa del teatro
Ma ecco si tratta di un vero terremoto
E come sta attraversando il teatro italiano il periodo della crisi economica e questo decreto è una risposta soddisfacente ai problemi determinati dalla crisi
Ne parliamo con alcuni ospiti che ringrazio subito molto di aver accettato questo invito
Per cominciare sono con noi Oliviero Ponte di Pino che Mimma Gallina che hanno recentemente pubblicato un libro dall'editore Franco Angeli intitolato le buone pratiche del teatro una banca delle idee per il teatro italiano
è il frutto di un lavoro di ricerca decennale
Per quale hanno fra l'altro catalogato le esperienze di decine di compagnie di gruppi teatrali
Che hanno trovato nuove formule produttive nuovi spazi nuovi pubblici insomma alimentato nuove idee per continuare a fare proficuamente dal punto di vista culturale proficuamente teatro nonostante la crisi economica
Buonasera i due autori Bonavera ambulatoriali grazie
Poiché con noi Italo Moscati uno scrittore regista e sceneggiatore
Ma anche critico di cinema di teatro e un attento osservatore di quanto accade sulla scena
Teatrali italiana da qualche decennio no anche degli organi anche di seguono
E no membra Oliviero mi conoscono sanno che un po'di più
Credo che negli anni Sessanta unanime che anzi troppo anche noi dai che tante altre realtà qua ben provate da un'altra voce
Infine comunicarmi Giardina che una Reggio un artista
Relatrice di cinema di teatro flauto abbia avuto già occasione di parlare di un suo cortometraggio pluripremiato
Che si intitola fratelli minori ma in questo caso interpelliamo in quanto attrice e in quanto fondatrice di una cooperativa di attori di cui ci parlerà che si chiama artisti sette sei zero sette votare garanti Rosina
Ecco per cominciare diciamo senza per il momento diciamo entrare nei dettagli di questo di questa bozza di decreto valore cultura vorrei chiedere subito a Oliviero Ponte di Pino Mimma Gallina
Se ritengono che questa riforma aiuterà il teatro italiano a rinnovarsi a migliorarsi
A produrre più spettacoli o magari spettacoli più belli oppure se insomma la a loro avviso lo stato delle cose resterà più o meno quel che o magari peggiorerà
Ma se ridurre l'impiegata di dire che circa trent'anni che il teatro italiano è ingessato nelle stesse categorie diciamo così
Molto irrigidito quello che ho raccontato nel libro che citavi prima commi ma Gallina e buoni in pratica il teatro sono tutta una serie di esperienze innovative
Che sono accadute diciamo al di fuori o ai margini del sistema teatrale italiano e che hanno dimostrato e continuativa creare una grandissima vitalità stanno succedendo tantissime cose
Il sistema teatrale italiano nella nella sua ossatura fa ha fatto molta fatica ritrovarsi in questi anni c'è stato uno scarso ricambio generazionale uno scarso ricambio dei linguaggi
Uno scarso una scarsa capacità di interagire con la società si è molto inclusi nel testo ed è molto fragile
è una riforma necessaria quella che sta arrivando non so se riuscirà a effettivamente cambiare il teatro e credo
Perché riesca molto poco a inglobare tutte queste nuove forme di cui abbiamo cercato di parlare
Minorile
Quanto occorre perché che possono spreco certo che
Che ed è in realtà a parte che lei ha
In ho parlato del decreto valore cultura vorrei precisare che il decreto qual è la cultura è effettivamente una legge è stato convertito in legge del sei sette ottobre due mila tredici
E riguardava una serie di altre cose tra cui
Soprattutto beni culturali tra cui le fondazioni lirico-sinfoniche la nuova normativa per le fondazioni lirico-sinfoniche
E alcune riflessioni interessanti per esempio a una
Maggiore elasticità per la concessione delle agibilità gli spazi e sotto i duecento posti l'utilizzazione delle caserme sono tutta una serie e prevedeva anche appunto l'emanazione di questi decreti attuativi e non vi è di quello di cui stiamo parlando del decreto attuativo che riguarda la normativa terrei lo spettacolo dal vivo c'è questo è il tema
Di cui stiamo parlando ora io concordo con quello che Chiaretto Oliviero vorrei aggiungere una cosa che c'è data molta aspettativa in questi mesi intorno a questo decreto il perché
Da un lato si è percepita la effettiva volontà prima del ministro operai e diciamo anche degli uffici del ministero
Di la volontà di cambiare effettivamente delle cose
Accertata una certo tentativo di ascolto abbastanza allargato rispetto alle quali tre categorie poi nel passare dei ministri ma mano che abbiamo avuto la possibilità di esaminare tutta una serie di ipotesi operative
Di attuazione raramente verificata una cosa
Piuttosto grave cioè che da ipotesi di riforma con alcune intuizioni interessanti per esempio una maggiore disponibilità per i giovani under trentacinque una maggiore disponibilità cioè alle nuove istanze eccetera
Il delle gli elaborati erano sempre più tesi ad una forte selezione all'interno delle diverse categorie individuate alcune fra l'altro è del tutto nuove
Nuove
Totalmente per il teatro italiano si parla di Katrina rionali in Italia non ci sono mai stati teatri nazionali
In Francia c'è il teatro nazionale lettera seicento quindi si sono introdotte delle nuove categorie ter introdotto una serie di si sono alzate tutte le asticelle per l'ammissione di contributi
Per cui la percezione che nel tempo in questi mesi si è avuta almeno che io ho avuto anche data un'ora
Chieda una effettiva riforma per il rilancio del settore tempi appaltati a una normalissima standing non normalissima ma una
Spending review come si sta dicendo molto allora i risparmi sono possibile nelle categorie dove c'è stato sperpero
Nelle categorie chiedo che magari certi sicuramente la possibilità di gestire meglio molte istituzioni come su questo non c'è dubbio
Ci son problemi di ricambio generazionale eccetera ma è si tratta di un settore che è stato sotto finanziato allora un settore che in trent'anni ha perso il settantotto il cinquantotto per cento dei finanziamenti statali
Non può essere migliorato impoverendo l'OCSE
Quindi c'è una grossa contraddizione in questa riforma e che le vere della renderà molto difficile in quanto riforma che non ha risorse
Chiaro che c'è una condizione di partenza che forse manca cioè il Fondo unico dello spettacolo del quotidiano e mirata non è stato modificato anzi si vara impoverendo sempre di più cioè
Adesso è stato confermato ma confermare un fondo da un anno all'altro quando è stato decurtato ed altro non è stato non è stato tagliato il fondo unico dello spettacolo come altre spese per la cultura
Perché è il l'incaricato ad esaminare i problemi dei spending review ha avviato un confronto con le imprese europee dei vari settori verificando che nel settore culturale in generale un'altra opera
Era incredibilmente più bassa incluso lo spettacolo per cui si è letto Linosa Italia ma non tagliare dove c'è stato un del CUP undici a iosa il cinquantatré per cento in senso tannini
Vuol dire comunque non mettere nelle condizioni di
Riparte dire rinascere rilanciarsi quindi secondo me il problema principale di questa questo decreto sono le risorse bisognerebbe che il ministro Franceschini
Con i suoi colleghi a cominciare dal Presidente del Consiglio RNC se vogliono davvero agganciare lo spettacolo trovassero delle risorse fondamentali per lo spettacolo dopodiché tutta l'operazione possibile immaginabile
Va bene il ricambio generazionale ovviamente sacrosanto rifondare gli enti pubblici anche a Madrid per il sostegno sembra molto difficile
Senta però ecco nella vostra ricerca
Mi riferisco a un passo del libro voi ricordate che in effetti il sistema delle sovvenzioni al Teatro nacque durante il fascismo e Silvia un controllo della produzione teatrale
Ecco in questa ricerca che avete fatto non ma non ritenete che esista uno spazio diciamo per un teatro che
Quindi si sviluppi anche un po'più affrancato dalle sovvenzioni statali cioè che bravi rifiuti un pubblico ricerchi risorse diverse dal FUS
Ma il teatro in genere festeggia avviluppato ma anche quello finanziato il gusto e una parte forte impulso e finanzia
Diciamo la la punta dell'iceberg perché apre italiano
Comunque già chiare tagliano reperisce le sue risorse in gran parte dal pubblico e da altre fonti a cominciare sicuramente era i finanziamenti locali che anche quelli sono
Notevolmente calati quindi diciamo che già è un sistema misto non è la realtà
Ma perché non le realtà più sovvenzionata sono comunque sotto il cinquanta per cento dei finanziamenti rispetto dei finanziamenti statali
Rispetto a quello che reperiscono dal mercato che ed è una percentuale molto migliore di di quella degli altri delle altre istituzioni delle altre organizzazioni europee
Cento che si può fare molto al di fuori dello Stato ed è anche vero come lei sta dicendo come noi che lo Stato in qualche modo
Condiziona l'operato di chi finanzia
Anche questo decreto di cui stiamo discutendo inserisce una serie di dettagli operativi che di fatto dovrebbe secondo me lasciare le libere scelte delle
Dell'organizzazione di spettacolo quindi che i finanziamenti in tali condizioni noi è una realtà
Che si possa operare totalmente al di fuori dei finanziamenti dello spettacolo in un teatro come
Dicevano Paolo Grassi e Giorgio Strehler kefiah ad arte per tutti e cioè che rinvia
Chi abbia come obiettivo una larga diffusione fruizione a livello democratico quindi con riferimento anche alla Costituzione
Sia un diritto per tutti i cittadini però che tutti anche di alta qualità ecco qua in questo tipo di teatro
Io credo che richieda dei finanziamenti pubblici
Il bonus
Ho capito poi entreremo nel merito Magrini alcuni dettagli più tecnici del decreto però ecco una volevo anche coinvolgere nella discussione gli altri ospiti ecco uno degli aspetti che voi della crisi economica che voi analizzate nel vostro libro
è quello che riguarda i lavoratori dello spettacolo cioè voi dite in sostanza che chi paga il prezzo della crisi
Sono alcune categorie di lavoratori in particolare gli attori ma anche i danzatori è
Che via via stanno come dire addirittura il loro reddito cade sotto la soglia di povertà
Allora qui abbiamo un'attrice che aveva lavorato per compagnie teatrali
Ma importanti professionisti volevo sapere un per cui la sua come dire una sua impressione su come si vive fra chi fa teatro in questa situazione di precarietà e di difficoltà economica
Signor sì io vengo dal Teatro Stabile di Genova dove ho debuttato quindi io ho fatto esperienza di molti tipi di teatro diverso dal Teatro Stabile all'epoca decisamente ben finanziato a compagnie private altrettanto ricche come quella di Giulio Bosetti io quelli che facevano ring tournée si facevano sei mesi di turni e via via ho ho vissuto il l'impoverimento e la la difficoltà sempre maggiore di chi fa questo lavoro
Lavorando anche con compagnie indipendenti lavorando nell'of lavorando con con Giancarlo Sepe con le bizze tanta due appunto che è stato una gloriosa
La realtà del della della guardia romana insomma ho trovato un po'tutte queste tutte queste esperienze devo dire che
Guardo con comunque norme tristezza e preoccupazione i ragazzi che iniziano oggi a fare questo lavoro
Perché ho visto veramente in questi anni una una perdita non solo di economica delle possibilità di chiama è questa la la tua professione oggi è quasi impossibile
Veramente io conosco pochissime persone che vivono facendo questo lavoro
AIPE parlo di persone e non parlo di velleitarismo o di dopolavoro parlo di persone che hanno frequentato le principali scuole di recitazione in Italia e che quindi hanno scelto questo lavoro con grande serietà con grandi preparandosi
Ed e quindi non è soltanto la perdita economica ma è la perdita proprio della del riconoscibili un riconoscimento del tuo ruolo oggi una dignità di fare in qualche modo l'artista no oggi
Questa povertà ha reso questa categoria così tanto profondamente e orribilmente ricattabile
Che tuo oggi puoi trovare attori che vengano a lavorare in moltissime cose praticamente gratis
Attori anche di ottima veramente ottima preparazione
E alcuni che cominciano a dare per scontato che questa cosa si debba fare gratis e insomma è una categoria che avrebbe veramente bisogno di
Un'iniezione di fiducia di di
I io quando questi questi ragazzi che iniziano oggi avevo paura di quello che li attende perché
Una volta veramente questo potrà se il tuo lavoro cioè quando io ho iniziato riuscivo a vivere di questo lavoro cioè per molto tempo in in qualche modo barca minando si
Si può ancora oggi perché inizia oggi è veramente difficile e anche per chi ha iniziato anche per chi ha avuto per chi ha un curriculum invidiabile
Io conosco persone che veramente non non non ce la fai non ce la fai e troppe persone danno per scontato che questa cosa che tu fai la fai perché comunque e una passione un tuo piacere e quindi stetti possono chiedere di lavorare senza essere pari
Atto
Italo Moscati lei segue il teatro italiano David molti anni e anche ha scritto pubblicato vari saggi
Tra l'altro ci citavamo poco fa un suo intervento in un volume collettivo che sia memorie dalle rovine a cura di Silvia Gherardi dalle cantine da ricca memoria le cantine scusi eh però è un lapsus che può essere significativo essere seri
Senta ecco
Cos'è cambiato come mai ecco una volta diciamo si rileva di teatro c'era una forse il più delle cantine con forza non credo che fosse un periodo così controllato dallo Stato
Intanto inserendo nella legge e come mai allora c'era una vitalità e comunque il teatro riusciva in qualche modo a sussistere
Forse è più un anno facciamo capi meno problematica mentre non sono pienamente un po'di storie perché minima che ha fatto una veramente un intervento che puntualizza tutte le cose
Ricordato la stagione del Piccolo di Milano Strehler Paolo Grassi è stato un punto di riferimento obbligatorio per le istituzioni pubbliche i teatri stabili hanno occupato per molti anni
Tutto lo come dire lo spazio del teatro italiano per con sovvenzioni dallo Stato enti locali è stato fatto di tutto
Io a quell'epoca con Franco Quadri facemmo liberissima teatro di regime
Eravamo su delle posizioni critiche verso il terzista dei notai che negavamo che la loro funzione perché R.G. distrarre sono indimenticabili le leggi e di Luigi Squarzina cioè si faceva un teatro di grande qualità
Lo riconosco lo rimpiango
Però lì è successo un qualcosa che non apparteneva sono la logica interna del teatro italiano
Ma anche al fatto che i modelli quei modelli vietati stabili
Che non hanno preso una strada univoca cioè non è stato fatto un teatro nazionale sono stati fatti tentativi per incoraggiare anche gli autori italiani senza grandissimi risultati quello che è avvenuto è stata una frattura
La frattura violenta tra il le cosiddette avanguardie quel suo status alto questo tipo di
Terminologica che guardavano più che allorché a Strehler o al Grassi riguardavano allora casomai per contestarne
Perché in quel momento in Italia arriva con una dopo l'altra delle suggestioni formidabili
Anche sì Carmelo beni addirittura quasi anticipava queste incursioni che son venute dall'estero
Ma le cose son realmente profondamente quando arrivati primi lo penso io quando Grotowski appreso perché il mito dallo spazio nel piatto di ricerca
Che sembrava più culto ma era quello che invece incideva più profondamente insieme il limite quindi
Il teatro ha bisogno di contrasti di sviluppi per contrapposizione
La stagione di quegli anni ci ho vissuto più intensamente da quella che capita
Dividermi in questi tempi è stata veramente un motore e di nomi che vengono da fare sono tutti ancora di dati a quell'epoca persino Ronconi
Che pure e un attore che si è formato all'Accademia che aveva una formazione classica
Però adesso ha esordito con dei tagli di testi Lunatici che stanno dentro la logica di un rinnovamento profondo del modo di raccontare di rappresentare quindi
Adesso di tutto questo non è rimasto che nulla ed è rimasto in piedi il discorso delle sovvenzioni degli aiuti come diceva lager Tina come
Dare dignità
All'artista che si vuole cimentare nel teatro che di cui abbiamo bisogno per i io ho bisogno del teatro anche se lo frequento poco mi manca moltissimo quella stagione
Mi piacerebbe che non dovesse nascere solo per si sovvenziona i per suggerimenti ma anche per contrapposizione attaccandosi a una realtà che quella sotto gli occhi che Aubry obblighi obiettivamente non offre
Delle grandi risorse alternative sul esistente che cosa ci posso fare io non lo so perché
Non mi voglio in panca are ogni volta che c'è un cambiamento politico molti ministri si parla appunto di un rinnovamento profondo masse mancano coloro che lo fanno perché il teatro fanno i teatranti
Non lo fanno soltanto coloro che hanno
Le responsabilità organizzative e produttive
E un'epoca quella qui io mi riferisco che ha avuto anche questo è un significato per il cinema per esempio Vincino indipendente anch'veramente scalzato
Il c'è il vecchio cinema che a cui siamo ancora affezionati ma lo scontro è una epocale ed è stato veramente trascinante oggi
Le persone che hanno fatto quella contrapposizione sono un po'dei pensionati di una situazione in cui riescono a fare spostamento ad iniziare è stato audito essi oh mamma raramente perché ad esempio Martone ecco matto sì io ho seguito i primi passi anzi con Franco evacuate
Siamo stati coloro che in qualche modo
L'hanno sostenuto ma non vedo situazioni il come dire così brillanti di non so perché ecco questo no fosse Min Olivieri che seguono più assiduamente misto possono spiegare
Ma
Il buco ricondurre tutto il tema alla dimensione degli aiuti o alla dimensione della dignità di un lavoro che c'era
Che lo deve sapere deve essere tutelato mi sembra un po'riduttivo avrebbe bisogno di idee
Dove sono Nuzzo francamente Nuccio
Siccome qua situarsi posso dire una una piccola cosa io su questo anche perché poi mi devo scusare ma io sarò chiamata una riunione che posso dire con l'ANCI aveva anticipato i minuti interporto poiché entra in questo tema ad tanto Liviero che Giardina abbiano
Delle cose magari più di primaria io vorrei dire che invece forse è un dato positivo è è proprio che quello è quello che mettiamo in un momento di contrapposizione
Negli ultimi anni non solo sono nate un po'a tutte quelle iniziative che abbiamo detto dal basso che sono iniziative
Anche ricche di consapevolezza organizzativa ma che partono da contenuti de voglia di fare teatro e sono anche secondo me sono emersi negli ultimi dieci quindici anni delle personalità
Molto interessanti che a loro volta hanno trovato le loro strade organizzative quindi effettua il tema gettiamo discutere anche lo stesso Ministero si trova costretto costretto
A introdurre delle variazioni dopo anni di immobilismo è perché è questa la realtà
Di contrapposizione c'è basti pensare alla il dato più noto rifiuti che è l'occupazione del Valle oppure un movimento come credo che si oppone in qualche modo crepuscolare un'organizzazione che raccoglie le compagnie che occorre operano nell'ambito del contemporaneo
Che in qualche modo non si oppone va fatta
Controbilanciare il potere dell'Agip e che rappresenta le categorie dello spettacolo addirittura dai tempi della corporazione dello spettacolo comunque
Sicuramente come agire dal quarantasei
Quindi c'è nel è proprio c'è stata una contrapposizione io credo che senza tutto questo per esempio il Ministero non scriverebbe oggi che non si possono dare più di due mandati di tre anni e i direttori di teatri stabili non abbiamo
Direttore i teatri stabili che lo sono da venticinque anni che lo sono da vent'anni hanno settantacinque anni
E e quindici diciamo che ci sono queste contrapposizioni forte quindi seguendo un po'il ragionamento di però che
In parte condivido un forte invece ecco può esso è un momento in cui si può a riparlare di sovvenzioni perché si parla
Di qualcosa che è uno nuovo teatro che sta nascendo davvero chi merita e ha il diritto di avere a carattere fatto
Come si deve e con delle regole chiare e trasparenti cosa che in quegli anni
Non è successo e detto questo io mi scusi signor ministro ritirato alza lavorare dentro molto agli diciture del sono già state grazie ad essa Augias
Senta Oliviero Ponte di Pino i prodotti volte di teatri instabili
E in effetti il decretolegge nemmeno questa bozza del decreto attuativo individua due nuove categorie di soggetti privilegiati diciamo della sul beneficiari delle sovvenzioni sono punti di Atene nazionali
E poiché altri di rilevante interesse culturale
E siamo è un cambiamento soltanto nominale cioè dietro i dati nazionali in realtà si nascondono i teatri stabili che continuando sempre ricevere esseri che diciamo le categorie di reati più protetti oppure c'è un davvero una novità
Questo bisognerà vedere quello che succede e come effettivamente poi si attuerà la il decreto decreto dice ci saranno dei teatri nazionali e ci saranno questi teatrini d'interesse culturale e triste li abbiamo chiamati noi che siamo su
Spiritosi e bulloni allora diciamo così che la prima cosa che è molto interessante sintomatiche che a quanto mi risulta è scomparsa da questa elaborazione l'espressione di teatro pubblico e questo già un un fatto significativo la seconda cosa saletta prima Mimma Gallina e che si tendenzialmente i paletti per accedere a queste categorie teatro nazionale e elettriche
Sono
Molto alti quindi di fatto quello che succede e che ci sarà
Tendenzialmente una selezione dei soggetti che vengono sovvenzionati dal FUS questo può anche essere un bene perché
Probabilmente c'erano tanti parassitismo problema dei teatri nazionali e che in Italia detto di sono diciassette teatrini stabilì pubblici
E e ci sono diversi teatri stabili privati
Parimenti i teatri nazionali saranno cinque sei ad essere molto molto generosi
E saranno per il teatro italiano una novità l'Italia non è un Paese che ha una capitale teatrale come Parigi o Londra per la Francia l'Inghilterra
è un Paese che ha tante capitali teatrali
E non ha una tradizione così forte lo bisognerà vedere che cosa significa per davvero teatri nazionali e che i teatri nazionali riusciranno a svolgere questo ruolo al mio a mio modo di vedere oggi in Italia c'è un unico teatro nazionale
Che il piccolo
Che il primo teatro stabile
Il primo vero sarebbe l'unico che ha
Il respiro la forte eccetera già a Roma per esempio che dovrebbe essere per forza di cose teatro nazionale a tutta una serie di fragilità quindi adesso ci sarà una rincorsa da parte di alcuni teatri stabili a diventare teatri nazionali
Alcuni si sono esplicitamente Canzi Sassi con più o meno fondamento
A raggiungere questa specie di di serie A tra virgolette
La da vedere effettivamente come riusciranno a radicarsi nel tema nelle NTA degli annullata l'aspetto interessante di di questo decreto
E che i teatri nazionali tendenzialmente dovranno
Diminuire l'ospitalità e fare più attività nella loro nella loro consenta questa pago un aspetto che a me mi ha un po'lasciato perplesso però forse posso sbagliarmi si dice che il decreto che non più del venti per cento del totale delle giornate lavorative a tre
Per prodotte sia rappresentato al di fuori della regione di appartenenza a questo mi pare di capire significa che lo Stato darà tanti soldi per fare degli spettacoli che poi non potranno andare i turni in tournée invariato
è la prima non è una così un controsenso cioè se se si fa se lo Stato fa un investimento perché poi il prodotto su cui investe non può essere visto in tutta Italia
Questo è un primo problema il secondo problema è che poi il fatto che un un teatro stabile e c'è un dato nazionale debba svolgere tutta o quasi la sua attività in sede vuol dire che la circolazione delle compagnie diminuisce diminuisce moltissimo è ovvio che questo vada in qualche misura a favore della stabilità del teatro a favore della creazione di una compagnia stabile
Lei ha da vedere effettivamente che tipo di impatto avrà sull'insieme del sistema teatrale
Nel suo nel suo complesso sicuramente ci saranno tanti ritirate tempi le città medio-piccole avranno delle difficoltà grandissime al volgere la loro attività nella città inquilini cui hanno sede
Un'attività di questo genere alla poltrona possono permettere soltanto le grandi città come Milano Roma almeno di non usare dei trucchi cioè di fare dei finti spettacoli
Che per ottemperare agli obblighi
Che occupano pervenire le sale
Non giova a nessuno perché può capitare anche e sconcerto infatti i veicoli mi permetto di fare luce no mi aggancio a quello che dice Oliviero perché dalla parola teatro nazionali contenente altro pubblico
Sonde delle definizioni che mentre per il Teatro pubblico la cosa era più chiara no nel senso lato pubblico finanziato dallo Stato che cerca di portare sé pubblico per profili
Sia della tradizione che nel presente contemporaneo del mondo le cose
Che vale la pena di vedere
Ma teatro nazionale usa la parola nazionale tocca nuziale significherebbe trovare il sistema di rinvigorire una traduzione drammaturgica italiana che latita cioè nel senso quello che non c'è più
Allora io son ben d'accordo che si deve fare qualcosa per incoraggiare che ci sia un degli autori che vengono rappresentati non a quattro e malcapitati ma a un pubblico maggiore che possa reagire a dire la sua questa cosa qui credo
Forse
Sta anche un po'indovino azioni come si forma la gente nel teatro italiano
L'abbiamo la scuola d'arte drammatica io consono ci sono delle persone civili che ne hanno la responsabilità ma da io che non sembra non riesco a
A capire cosa buongiorno dove vanno cosa vuol dire nel teatro nazionali cosa studiano chi sono i docenti
Più qual è il rapporto con le persone che fanno teatro magari spontaneamente esistano spontaneità
Nel teatro allora negli anni in cui io mi riferivo la spontaneità era maggiore del
Dell'iter del teatro in qualche modo che nasceva all'interno anche
Di teatri con il Piccolo di Milano che aveva una sulla scuola o a Genova che ha avuto una sua scuola tutte per cose decorose che hanno alimentato spettacoli anche molto belli
Però adesso
Noi abbiamo bisogno di capire cosa può contare una dottore su che cosa può contare
Di dire anche di risorse di vario tipo uno una occorre oggi e di e disorientato isolato non sono lo prende sul serio
I primi di teatrali sono penosi perché vanno avanti impregna locali cose mi metto in scena magari in un piccolo centro e muoiono lì
Allora qui
Chi decide
Questo equilibrio la circolazione il valore di queste cose ma critiche ha un suo ruolo la critica non c'è più
Per prima di tutto perché i giornali del danno uno spazio veramente irrisorio
Ma non ci sono più personaggi che abbiano la capacità di incidere indicare lavorare trovare queste cose perché non ci sono o perché non non si cercano
Questo è il mio interrogativo non vorrei che anche
Stavolta nella speranza di un rinnovamento che si accompagna un Governo che ha detto Marco parole molto chiare in questo senso poi sia nel mondo del teatro il mondo della cultura che non abbia capacità
Di sostenere anche questi compiti che vengono
Che vengono assegnati
Nel passato quando volevano fare il teatro nazionale facciamo con la scuola d'arte drammatica con Silvio D'Amico quando volevano fare un cinema
Che diventasse importante copiando olivo alla fatti il Centro sperimentale di cinematografia i registi che noi diamo visto nel dopoguerra un'alta di tutti i formati nella Cinecittà
Dal trentasette in poi il neorealismo non è il figlio del neorealismo il tempo di un cinema che è stato fatto durante il periodo infolinea allora noi abbiamo bisogno di capire
Che oltre alle disposizioni importantissime io poi non smise sono sono miraggio in queste cose ma penso che le cose abbiamo sentito di dietro e mi ma sono persone che da anni lavorano queste cose su questi temi
E quindi io mi e mi fermo lì ascolto con grande interesse sono preoccupato all'altro versante cioè quella porta
No di cui il teatro ha bisogno
Ha bisogno di trovare delle risorse tenerti siamo ideali che siano anche proprio di
Di forza drammaturgica di tematiche altrimenti questo non lo può fare un Governo
Però forse può predisporre quegli strumenti che almeno i
Le persone che hanno non sto più voglia ma anche più capacità vengono attentamente selezionate non dico protette perché bene o non proteggere fa fatica a stuzzicare vista c'è un'analoga
C'è un mi pare di capire nel decreto invece una diciamo una clausola un po'protezionistica nel senso che i piani nazionali sono mi pare vincolati a produrre almeno un'opera
Di un autore che tra l'italiano vivente ma questo succedeva anche quei decreti a ristabilire sì sì sì però mi pare che la cosa non sono o non funzionano
No no ma
Diciamo che le detti che non sono ma è una buona cosa tendenzialmente tanti teatri fanno più di una novità di auto
Piano all'anno
E se proprio non le vogliono fare fanno in modo che nonché non funzionino la mettano in una situazione di difficoltà non c'è un rinnovamento del repertorio c'è questo differenza quindi pensate per esempio ci sono delle delle corti anche sul versante drammaturgico ci sono delle esperienze interessanti così come tanti gruppi tanti artisti italiani
Hanno va a volte più fa male credo che in Italia cioè penso a Pippo del Bono pensava a Romeo Castellucci all'assetto non sono più drammatici sono tram no ma forse l'agenzia ad esempio Terranova
Fini ha vinto ieri il premio come miglior novità drammaturgica in Francia dove la sua d'Lehman privati
è andata in scena l'anno scorso
C'è più succedono delle cose interessanti il bilancio novantatré no ma è un autore italiano noto italiano in Francia anzi si devo dire che di diciamo che abbiamo delle esperienze di valore che noi non riusciamo a metabolizzare e a far crescere abbastanza l'altra cosa deve che fosse può chiarire un attimo a quello che diceva prima di te lo Moscati che
Quando Silvio D'Amico affondato l'accademia a Roma o quando è nata la scuola di cinema c'era un'idea di teatro è un'idea di cinema in qualche modo
Ben precisa ecco e condivido l'idea di regia per esempio per quanto riguarda il teatro quello che è accaduto dopo e quello che vediamo oggi e che in realtà ci sono tantissimi dedicato il cinema e di auto e di audiovisivo
Che sono attualmente tra virgolette in vigore si può fare teatro si può fare cinema lo fa l'audiovisivo si può fare cultura in centomila modi diversi non c'è più un unico un unico modello chiaramente
Mette
C'è una grande difficoltà a chi deve legiferare anche a chi deve scegliere e anche chi deve fare il critico
Credo che quello che sta succedendo è un cambiamento di sensibilità perché accaduto negli ultimi decenni molto grande
Io con sono convinto
Che il teatro sia necessario importanti in questo rapporto quello che diceva Italo Moscati prima
Perché è una sonda utilissima per capire quello che sta succedendo nella società nella comunicazione nelle arti perché
Piccola artigianale facile da fare e ci si mette il corpo ci si mette in gioco in prima persona
C'è chi va in scena sia gli spettatori e questo da un valore alle esperienze teatrali anche conoscitivo che assolutamente straordinario il disinteresse che ha avuto la cultura italiana e la politica italiana per il teatro negli ultimi anni
è molto grave perché a perso una fonte di conoscenza e l'informazione su quella che
La società assolutamente fondamentale e credo che sia il punto veramente nevralgico sul quale ci dobbiamo confrontare oggi
Io sì richiesta
Appunto informarci allora Oliviero
Ha perfettamente ragione io voglio di una aggiungere una cosa non dimentichiamoci che queste istituzioni con i loro consigli di amministrazione
Con i loro direttori molto spesso organizzativi o non organizzativi
Sono un sepolcro cioè nel senso che io vedo i componenti di certi consigli d'amministrazione di teatri stabili o anche di
Incauto istituzioni
Sono polverosi cioè c'erano delle persone prese
Sulla base di nuova lottizzazione politica è ovvio un immani inteso
Competenza culturali e artistiche che sono loro che dovrebbero scegliere una sono totalmente incapaci perché ci vuole coraggio come ho detto io presento conoscevo Giuseppe Bartolucci Oliviero Lohengrin critico piede direttore d'asta di Torino
Ha fatto delle battaglie incredibile molte lattea sono molte le ha vinte quindi voi significa che ci vogliono anche delle persone che facciano dentro i teatri stabili nelle istituzioni quelle che sono
Comunque anche gli organismi dello Stato di Ministeri se non succede con il cinema
Mille film italiani
Beh opere prime che sono uscite tra i suoi organi stessi settanta e ottanta non ce n'è stata una che siano avuto un un suo peso erano solo Fini opere finanziate diffide di ministri
I bandi segretari di partito uno scempio allora se i soldi vanno in questa direzione e non c'è un cambiamento di una classe capace intellettuali di artisti coraggiosi
Alla fine
Possiamo fare tutti i documenti che vogliamo ma credo che non avremo dei risultati molto diversi cioè fine occasione risiede nel fatto appello agli artisti ma ecco
Degli attori diciamo che autonomamente diciamo al di là delle sovvenzioni pubbliche vogliano fondare una nuova compagnia e dico va bene noi li ci dividiamo gli incassi
Ce la fanno a non
C'è una possibilità di impresa oppure il panorama è proprio soffocante non c'è non c'è uno spazio diciamo più diciamo che ci sia una proposta con moltissime difficoltà burocratica perché siamo in Italia
Con il fatto che futuri puoi fare io ho realizzato due regia teatro tutte e due abbastanza ponderose negozi ed Pancaro uno spettacolo multimediale con
Videoproiezioni fatti indiretta musica raccontava all'epoca del panca quindi raccontava la grande crisi economica inglese Londra e New York lei e il la la generazione dell'eroina
Tutto questo ha raccontato uno spettacolo che era non costoso ma somma non era proprio povero ecco c'erano tre attori tre tecnici e delle delle necessità tecniche un po'costose
Mi sono pentita perché nonostante pacchi di recensioni entusiastiche nonostante il successo qui a Roma non vai da nessuna parte se non hai un rapporto di interscambio tra teatri perché lo spettacolo di quel teatro va in quell'altro teatro e quell'altro teatro manda cioè
E difficile uscire da queste reti i che sono molto asfittiche molto chiuse cioè i teatri sovvenzionati scambiano il loro spettacolo con quello degli altri Capi sovvenzionati
Si sono soprusi praticamente
Quelli che girano a un livello un po'un po'più alto sono sempre sono sempre gli stessi che molto spesso sono frutto di di scambio di ospitalità tra
Oltre a questo tutto estremamente costoso una volta che cerchi di spostare uno spettacolo fuori fuori dalla tua città
Quindi insomma ci si va incontro anche dicendo smettiamo ci uniamo le forze mettiamoci insieme facciamo qualcosa ce la si fa non viene aiutato diciamo così non viene assolutistiche aiutato però vorrei finire con una nota di positività perché tu parlavi degli artisti allora
Come finanziare una una rinascita speriamo del cinema del teatro io poi mi si può ad esempio gli amici diretti alle imprese decima sia più vitali del teatro non non non trova depositi apre veramente un po'più ingessato almeno per come
Non dico leggendo il libro delle buone pratiche del teatro dove ci sono tante storie Prodi per quello che si vede
Diciamo nei teatri maggiori io trovo che sia abbastanza campo ripetitivo no perché in ogni anno cose interessanti succedono fuori la marginalità voi
è il punto chiave di cui parlava la vicenda le cose più interessanti che ho per esempio nelle cose interessanti che ho visto in Italia in questi ultimi ventisei anni tramite dentro il carcere di Volterra non le ho viste nei nei grandi teatri
Ne ho viste nelle nei teatrini di periferia o delle piccole città
E
Poi non riescono a girare quello che diceva prima
Aggiornata carne è esattamente quello che succede cioè
Che c'è un collo di bottiglia distributivo che privilegia alcune realtà a volte per motivi di scambio a volte perché al grosso nome della storia cinematografica in cartellone eccetera eccetera
E tutto il resto viene emarginato e poi non riesce a crescere perché finché prospera
Né i margini del sistema non ha possibilità di prendersi responsabilità anche politiche estetiche nei confronti del pubblico
E continua a vivacchiare in una specie di limbo esterno questo il punto fondamentale allora io non lo so come e quanto le nuove normative riusciranno a superare questo questo blocco
E a chiamare che ne so un ragazzo di venticinque trenta anni a dirigere un teatro stabile un teatro nazionale un teatro importante come capita in tutti gli altri Paesi d'Europa quando c'è un giovane bravo non è che deve aspettare sessanta anni fa a dirigere
Apra ad esempio se posso tu hai citato Stefano Masini ecco in una situazione di normalità fissa di sana normalità Stefano Masini oggi lo chiamerebbero cinque teatri per dirgli vieni fai niente temo che questo non accada
Dalla carica con lo stesso avrebbe dovuto accadere a tanti registi ivi di gruppi di ricerca che hanno
Elaborato un linguaggio che funziona
E che specie arrivano a dirigere un invece arrivano quando a quando ormai esaltante incerto accetto ai sono valica sì però non so se sicuramente lo conoscerete
Se a questo spettacolo che ha vinto al Festival di Edimburgo digitale che verranno lei s'intitola la merda
Si è andato in scena Londra eventi invece in Italia non riesce a trovare
Si sono trovate occupato mi pare dati inseriti tra l'altro io l'ho visto in un in un teatrino da da ottanta posti che era pieno quelle pretendere che l'han fatto e fa fatica a girare in Italia
E vincere il premio al Fringe di Edimburgo ma gli artisti che citavo prima come Romeo Castelluccio Pippo del Bono hanno aperto il Festival di Avignone o sono presenti al festival dotto anche le più grandi
Assegni e teatrali internazionali qui da noi tante di queste realtà fanno fatica a trovare delle piazze in intendere a Milano a Roma sto io vi dico che non è sintomatico Ricci forse che sono
Di
Una compagnia che gioca sulla provocazione sui contratti di cui diceva prima Italo Moscati pian pianino sta iniziando a entrare nel sistema ma insomma ci son voluti quindici anni
Ma io credo cordate in breve esperienza personale e io ho fatto di sperimentali della televisione in termini degli anni Settanta c'abbiamo trentotto milioni di bit di di Baggio il tempo in un erano nulla
Da cosa che ho fatto e di contattare Marco Bellocchio il produttore di impunità si Enzo Doria e abbiamo prodotto
Dieci film con un finanziamento esiguo di cinque milioni in uno
Dopodiché se abbiamo portato in un festival che sono scoppiati hanno avuto un successo clamoroso
La RAI quindi perché sono i debutti Vigiani a medio Peter del Monte
C'è un lavoro che è venuto con noi lavorare Marco Ferreri già lungo da abbiamo creato dal niente questa cosa la televisione non li voleva mandare in onda
Perché era
Lo strato dirigenziale della RAI non poteva tollerare che ci fossero delle cose che costavano così poco
Il confronto deve esprime serate costa uno oltre mezzo miliardo quindi in blocco
Non solo di idee secondo me e di prospettive culturali nel nostro Paese però son d'accordo nero quando dice che andando a cercare
Qui ci sono dei sensori che bisogna attrarre trovare ma qualcuno ci va ma se io faccio i nomi dei consiglieri di amministrazione dei cattolici
Quella che è una cosa inverte inverecondo e
Sull'accordo sul rapporto cinema teatro una cosa che cerco di ricordare spesso e che la faccia dell'Italia oggi nel due mila quattordici è un signore che è chiamato a ogni Servillo
Che è in atto nei gruppi d'avanguardia degli anni degli anni Settanta in un uomo di teatro
E che apportato congrua con una maschera da come dire date per certi aspetti è quella di cercare i bar bella un personaggio a
Far vincere alla grande bellezza il premio Oscar quindi a
Però diciamo un Sorrentino nel teatro italiano forse non c'è perché trovino un cantautore aveva un grande aumento attore-autore provavano va in scena fa Eduardo c'è una grande autore teatrale
Che racconti d'Italia di oggi risulta sul palcoscenico forse manca non so meno che non è popolare non è il nodo forse non lo conoscete pure
Nelle esperienze marginali chi camion credo che dai gruppi come i Motus come la Raffaello Sanzio come
Quello di tipo Del Bono
Siano raccontando ritaglio di questi anni molto meglio di quanto non facciano i giornali la televisione per esempio con più verità
Quello presso quell'altro medesimi romperebbe un
Un grande dibattito perché entrano anche i costi
E allora questo diventa una cosa molto pesante la cosa però che dicevi tu scusa
Che conduce questo controllo e che comunque sia abbiamo bisogno di prospettive di orizzonti alti io non li vedo che i presunti atti perché si dobbiamo deve cercare ma questi Rizzo anti altri
In qualche modo il Paese che deve assumere una sua responsabilità ma in che Paese Lidia
Quando i nomi che lo sappiamo quindi a un certo ha avuto questa crisi che esiste io mi auguro che esista all'interno delle istituzioni
Del consiglio di amministrazione dei direttori
Delle persone che si occupano della sperimentazione dell'avanguardia ITEA abbiano come obiettivo di andare in circa per l'Italia che non c'è perché l'Italia non è che devo ancora dei problemi italiani dobbiamo vedere italiani oggi in un contesto
Molto più vasto con Loiero parla di persone che sono andate a Parigi benissimo magari quando dell'epoca
Mi cioè di quadri
Gli italiani conquistavano e Oliviero c'era Amburgo
Parigini Vallotton cioè visto che il no abbiamo bisogno di gente che è stata a vedere abbia consapevolezza e dica questi sederi di pietra
Che il loro finanziamenti non sono semplicemente un elenco di nomi già noti o che vengono dalla televisione
E mi raccomando perché per viola fatta dalla Manuela Arcuri
Non è un prodotto nazionale non so cosa sia ma insomma ecco il problema che abbiamo bisogno di vedute di di persone che abbiano vendute se non ci sono anche se danno i soldi
Tanto meno delle cose molto molto peggio materia o su questo auspicio chiuderei chiuderei la discussione io ringrazio molto Oliviero Ponte di Pino
Che ricordo ricomincia Mimma Gallina scritto questo libro molto interessante che le buone pratiche del teatro una banca delle idee periziato italiano edito da Franco Angeli grazie di essere intervenuto
Grazie a voi grazie a Carmen Giardina grazie modesto testimonianza Graziani Italo Moscati grazie a voi un saluto da Gianfranco Fini