Ottomila persone sparse tra villaggi autorizzati, campi tollerati, accampamenti abusivi e abitazioni: un piccolo esercito di uomini, donne ebambini di etnia rom e sinti che il nomadismo non c'è l'hanno più nemmeno nel sangue.
Per loro il Comune di Roma spende ogni anno 24milioni di euro,un patrimonio che se ne va soprattutto per la vigilanza e la sicurezza degli otto campi attrezzati e che produce poco in termini di integrazione sociale.