"Tra potere e cittadini: informazione e riforma delle istituzioni"

Le riforme istituzionali attualmente sono l'argomento centrale del dibattito politico nel nostro Paese
Il ruolo dell'informazione in questo dibattito che investe l'opinione pubblica è stato al centro di una convegno organizzato dalla lega dei giornalisti e dal Gruppo di Fiesole
Il tema del convegno è stata infatti tra il potere ai cittadini informazione e riforma delle istituzioni nella sala della Residenza di Ripetta a Roma si sono confrontati operatori dell'informazione e rappresentanti dell'associazionismo politico di questo lungo convegno vi vogliamo proporre alcuni interventi il primo dei quali è quello di Roberto con Morrione
Giornalista televisivo dei gruppi promotori del convegno che ha svolto una relazione su informazione riforme istituzionali perché il convegno
Solidali cari giornalisti ripropongono oggi una specie di viaggio nel mare delle informazioni quando si intraprende un viaggio è opportuno prima di tutto capire che cosa si vuole vedere
Sapendo che in ogni caso troppe cose saranno alla fine trascurate
Una breve guida ragionata può essere utile va infatti valutato che l'informazione nel nostro paese e come un mare in parte sconosciuto
Battuto da venti dove si naviga a vista fra banchi di nebbia scogli improvvise burrasche inoltre non sono state tracciate ancora precise carte nautiche e le poche rotte assegnate sono di frequente incrociate da navi che battono bandiera ombra con rischi di collisioni e affondamento sul tema delle riforme istituzionali ci imbattiamo subito in una tempesta
Questa partita con la quale potrebbe giocarsi il futuro della democrazia e figlia di due crisi possiamo dire quella del sistema politico e quella della società che da esso non si sente più rappresentata
I fenomeni di corrompe mento della politica e di disgregazione dello Stato come in un circuito perverso alimentano elementi di scollamento in una società per certi aspetti arretrata e per altri versi in mutazione
Quindi con un misto di problemi antichi e nuovi il cui incancrenirsi o la cui troppo veloce omologazione rischiamo di far prevalere l'indifferenza individualismo il rifiuto stesso dei valori alti della politica
Sulla fiducia di costruire un'alternativa morale prima che statuale
Fenomeni di Greganti espressi da diversi punti di vista dall'espandersi delle leghe ed a rafforzarsi del clientelismo malavitoso sembrano proiezioni di massa di questo circuito degenerativo del rapporto politica società così come lo straordinario risultato del referendum esprime un segnale d'allarme e insieme una perentoria richiesta di moralità e di nuovo senso dello Stato
Di questo contraddittorio processo l'informazione è uno dei protagonisti insieme un po'vittima e un po'carnefice
Ci sono domande alle quali nostro giornalismo non ama rispondere ammesso che se le ponga ad esempio se eccome esso sia soggetto di rinnovamento e di razionalizzazione dei fenomeni sociali o sei più o meno consapevolmente sia uno strumento di confusione e di sostanziale conservazione
Domande che si dovrebbero porre quando vediamo ad esempio la progressiva scomparsa dell'inchiesta quella di prima mano che scava in profondità nelle realtà sconosciute oscure senza accontentarsi di descrivere la punta dell'iceberg
Cosa significa l'emarginazione del giornalismo d'inchiesta mentre dilagano le macchie di tutti i tipi e si rafforzano i poteri occulti
Che come sostiene in un recente saggio Nicola Tranfaglia hanno nella trasparenza e nell'informazione il loro naturale antidoto
E ancora un punto nevralgico di un mestiere che si trasforma il direttore di testata come si colloca in questa decisiva figura questa decisiva figura di giornalista manager conteso tra la redazione di impresa editoriale
Crocevia tra il mondo dei lettori diciamo così il mondo dei palazzi
è difficile non chiedersi sì potremmo fare qualcosa di diverso mentre si forma il quotidiano supermarket dell'informazione spettacolo
Con la sua omologazione consumistica il vociare sopra tono il protagonismo indotto dai modelli televisivi
I linguaggi stereotipati e impoveriti il mito della quantità anche di chi legge di chi guarda che si sovrappone alla ricerca della qualità e alla capacità critica
La banalizzazione che riduce spesso la complessità delle reale
Certo l'informazione non possiede un valore totalizzante in un Paese che altre risorse di formazione e di verifica critica delle opinioni comuni dei valori guida secondo un sondaggio di Panorama nel referendum del nove giugno soltanto dodici italiani su cento sarebbero stati influenzati dalla tv e dieci su cento dai giornali
Mentre più di metà avrebbero deciso sulla base di scambi di idee in famiglia sul lavoro tra gli amici
E noto d'altra parte che gli italiani si fidano poco dell'informazione dei giornali e della tv compresa quella che consumano direttamente
Qui si pone un'altra domanda su questo distacco che accomuna in un certo senso il sistema informativo e quello dei partiti quanto pesano i modi di rappresentazione della politica
è diffusa la sensazione che in quella rappresentazione non influisca un'affermazione forte da potere ha potere dei valori che dovrebbero essere proprie dell'informazione
Quanto alla subalternità agli interessi di una o l'altra delle parti in causa
Insomma non una partecipazione da arbitro ma da giocatore ciò che le toglie credibilità e identificazione da parte del cittadino
Giornali e televisione quarto e quinto potere come sono otto i misticamente descritti dalla cultura liberal americana
Nel nostro Paese sono difficilmente vissuti come soggetto autonomo di cambiamento o anche solo come potenziale contropotere
è una subalternità che viene generalmente avallata dall'acquiescenza dello stesso corpo giornalistico dove si registra di rado uno scatto di orgoglio
Pericolosi segnali non sono mancati anche nel convulso avvio del confronto sulle istituzioni
Interrogativi nascono dal patologico rapporto intrattenuto in questi mesi dal mondo politico con giornali e con singoli giornalisti a partire dalla più alta autorità della Repubblica
Penso che in questa fase la stampa scritta e radiotelevisiva
Sia pure con varie importanti eccezioni complessivamente non abbia offerto un bell'esempio di credibilità di coerenza valutando che ci sono stati attacchi di eccezionale gravità
Pensiamo alla divisione operata al massimo livello istituzionale fra giornalisti amici e nemici
Quale ripetuto palleggiamento sui giornali da parte di settori politici di contraddizioni e di tensioni del tutto propri qualità liti di dichiarazioni dati scomparse risorse
Un'immagine avvilente che certo appartiene prima di tutto alle fazioni che si combattono ma che di fronte all'opinione pubblica non assorbe affatto il mondo dell'informazione
Penso alla scandalosa facilita se non a volte alla complicità nel tramutare in pretesi scoop o in prese di posizione il chiacchiericcio da fiume carsico proveniente dal corridoio dai telefoni dell'alto colle
E di converso alla paralisi di ogni riflesso professionale quando si è trattato di vere interviste presidenziali
Dove il giornalista funzionava invece da spalla o da mutuo porci Tore di microfono anche di fronte alle più sorprendenti affermazioni
Pensate cosa sarebbe accaduto se grandi giornali o riti TV avessero avuto occasioni analoghe cosa peraltro poco verosimile negli Stati Uniti o magari in Giappone in Inghilterra in Germania o anche solo in Spagna
In questo campo si sconta l'inesistenza di una vera cultura dell'informazione con indefinite identità del ceto professionale che mi dovrebbe essere formato e che a sua volta dovrebbe consolidarla giorno per giorno
Anche la stampa è figlia del suo tempo e sarebbe illusorio pensare che possono cimiteri in campo un'autonoma alternativa al di là dei modelli che condizionano la società e delle situazioni oggettive in cui vivono le sue strutture
La storia del nostro Paese le scelte degli anni della Repubblica
Hanno accumulato troppi ritardi troppe contraddizioni nella definizione legislativa come nella struttura proprietaria in i rapporti tra le redazioni e il potere politico e finanziario se non a volte il potere occulto
Al formarsi di un mercato secondo le leggi della concorrenza e del consumo proprie di un sistema liberaldemocratico ma esasperati dall'espandersi incontrollato del mezzo televisivo
Non ha corrisposto un adeguato sistema di regole e di contrappesi indispensabili invece per il corretto funzionamento del mercato in un regime liberisti
Il risultato è un panorama di concentrazioni dove non solo in via di estinzione la figura da sempre rara dell'editore puro ma che per l'assenza di venire norme anti creste di un incremento di un libero mercato
Lascia acquisto alla mercé di ogni possibile intreccio di un oligopolio politico finanziario
E da questa partita a poker riservata a pochissimi giocatori emerge sempre più incontrastata la potenza multimediale della Fininvest
Che anche grazie alla confezione su misura della legge Mammì
E ormai in posizione dominante in ulteriore espansione nel settore audiovisivo nei periodici nella produzione e distribuzione cinematografica nelle apparecchiature elettroniche del genere nel controllo della pubblicità
In questo intreccio ed è un altro inquietante fatto nuovo
Ebbene ravvisabile un più diretto di consistente scambio fra gruppi politici e interessi finanziari e industriali
Come insegna l'esito stesso della vicenda Mondadori tale da configurare di per sé un terreno di verifica istituzionale
Questi fenomeni operano infatti nei punti più molli e vulnerabili della democrazia e non sono certo recuperabili con appelli o mobilitazioni volontaristiche ma solo con precise scelte politico istituzionali per ridefinire il sistema informativo attraverso il quale nel bene e nel male passa bilateralmente il rapporto politica società in una democrazia sostanziale la funzione dell'informazione giornalistica non consiste solo nel portare la politica al Paese ma soprattutto nel convogliare il processo inverso
Investendo il sistema dei problemi dei bisogni delle passioni della gente indagando nelle zone opache del potere dello Stato della stessa società
Le riforme istituzionali vanno viste anche come una naturale riappropriazione di quella cosa pubblica che le deviazioni dei partiti hanno in larga parte occupato ed espropriato
Così penso che debba essere radicalmente affrontata la perversione imposta al servizio pubblico radiotelevisivo dove contrapposti schieramenti militarizzati si contendono in una tardiva guerra medievale
Audience e consenso funzionando da Uffici di Collocamento e da megafoni da stanze di compensazione di favori e spesso da palestre per le fortune personali di consorterie interni ed esterni è difficile sostenere che non abbia a che fare con le riforme istituzionali e il destino della RAI
La più grande azienda di comunicazione del Paese dove i partiti hanno tagliato fuori da ogni scelta contemporaneamente l'editore cioè il parlamento e il consiglio di amministrazione
L'azionista cioè di ieri e il destinatario del prodotto cioè i cittadini che pago nel Canone condizionando fino al dettaglio assunzioni carriere contenuti editoriali
Piani di investimento ristrutturazioni e lottizzante o finanche le scelte tecnologiche come sta accadendo in questo periodo
La RAI intanto affonda sul piano delle risorse e delle prospettive nel mercato interno e internazionale
La crisi del sistema politico che riga d'altra parte una centralità dei corpi sociali e delle professioni nella quale i giornalisti possono trovare nuovi collegamenti
Con quello che è stato definito come il terzo soggetto intrecciando la loro aspirazioni a un vero diritto di informare con la coscienza più diffusa nella società civile di un proprio diritto all'informazione
Se l'informazione giornalistica ha in sé i caratteri di responsabilità sociale e di interesse pubblico ai quali tanti si appellano di fronte agli scioperi per il contratto
A cominciare dal capo dello Stato molto recentemente si deve operare per costruire una seria regolamentazione legislativa del mercato e insieme per dare a questo mestiere quello satura etica che ne costituisce uno dei caratteri vitali e qui sta l'ipotesi di percorso che il Gruppo di Fiesole la lega dei giornalisti oggi mettono in discussione partendo dalle debolezze dalle responsabilità dall'incapacità dei giornalisti che sono tanti e certo non tutte giustificabili
Solo da una radiografia spietata di quella specie di mutazione genetica come è stata chiamata che ci ha investito tutti può nascere una proposta credibile da offrire alle redazioni come al sindacato
Nel confronto con la proprietà editoriale e con i partiti come nel rapporto da costruire con i lettori e compiuti c'era fra noi chi legittimamente proponeva di spostare il convegno a dopo la conclusione del contratto anche in vista del congresso straordinario della federazione nazionale della stampa
Abbiamo preferito realizzarlo subito con tutti i rischi e le difficoltà dell'estate
Non solo perché adesso che si sta avviando il confronto istituzionale ma soprattutto perché pensiamo che il contratto non sia una cosa diversa rispetto alla grande questione della libertà di stampa
Fra i tanti difetti attribuiti a questo mestiere cosa che curiosamente ci accomuna
Tra altre più importanti questioni ai magistrati
C'è quello di esserci spesso mossi con le rappresentanze sindacali associative oltre che attraverso i nostri opportunismi individuali
Più a difesa di uno status di cui la gente ha ragione o magari a torto coglie soprattutto gli aspetti economici e i piccoli privilegi corporativi che nella preoccupazione di fornire un'informazione più valida e più onesta
In questo c'è a mio parere molto di vero ma va sottolineato che se vi sono ancora spazi di partecipazione e di libertà nelle redazioni
Nonostante le sconfitte e le dita le angustie corporative e anche gli spostamenti di pacchetti azionari
Se sono ancora aperti e strade per cercare migliori regole i migliori garanzie e per il valore insostituibile del contratto collettivo di lavoro e per la difesa che mi hanno fatto e ne fanno molti comitati di redazione
Allo stesso tempo il rafforzamento dei diritti contrattuali contrattuali delle redazioni è un punto fermo per tutelare diversamente l'interesse pubblico dell'informazione intesa come i beni sociale su questa strada e forse matura ampliando le positive esperienze delle carte dei diritti
Un'esperienza nuova di partecipazione alla gestione attraverso forme di statuto dell'impresa giornalistica che intendiamo illustrare in una nostra proposta
Così come parleremo dell'esigenza ormai non rinviabile di adeguare le forme organizzative del sindacato dei giornalisti a un panorama dell'editoria e dell'audiovisivo profondamente mutato
E dunque una proposta diversificata quella che sarà approfondita con specifiche comunicazioni un dibattito che intendiamo ampliare nei prossimi mesi e di cui questa giornata rappresenta solo una visione una prima verifica
La guida ragionata e finita sulla prua della nostra simboli Canale abbiamo scritto per una nuova stagione dei diritti editori altri hanno pronunciato questa frase noi stiamo cercando di metterla in pratica
Dopo l'intervento di Roberto Morrione nella lista televisivo della lega dei giornalisti e del Gruppo di Fiesole
Organizzazioni che hanno promosso questo convegno su informazione e riforma delle istituzioni vi proponiamo l'intervento della caporedattore del l'Espresso Ferdinando Adornato che ha svolto una relazione dal tema la questione ecologica dell'informazione
Più che una comunicazione solo qualche spunto di riflessione
Questione ecologica dell'informazione per un motivo
è probabile che sia in discussione oggi
Proprio la natura del giornale
Le sue caratteristiche di fondo
Il suo equilibrio
Con l'ambiente al quale si rivolge
E che i processi di cui stiamo parlando sono tali da mettere a rischio questa stessa costituzione di fondi
Partirei tanto da una domanda che era già nella relazione di Bormio c'è ancora il quarto ponte
Possiamo davvero dire che il nostro lavoro corrisponde a questa definizione
Quindi con un potere di spinta autonomo
Che ha tra i suoi obiettivi
Di rilevanza democratica quello di segnare i limiti degli altri poteri
Di limitare gli altri poteri
Di segnalare le contraddizioni nell'uso
E nell'abuso dei potenti
Io credo che se si guarda con obiettività alla situazione del giornalismo italiano
Dobbiamo ricavarne la conclusione che questo essere potere autonomo
Punto di limite degli altri poteri è oggi fortemente in discussione
E quindi è in discussione la natura del giornalismo
Nella progressiva lacerazione tra potere e cittadini che oggi sotto gli occhi di tutti
I media stanno lentamente scivolando verso la parte della barricata sbaglia
Verso quella parte da barricata su quel collocato il potere o ipotesi
E non il cittadino i cittadini
Si tratta però non di una subalternità
Si tratta di un intreccio
Ci sono forme di collateralismo degli organi di informazione
Ma ci sono anche forme di integrazione reciproca tre il potere e il potere dell'informazione
Quello che voglio dire che non si tratta più soltanto di una subalternità del mondo dell'informazione al mondo politico
Ma ormai è in atto una subalternità reciproca anche il mondo politico e subalterno al mondo dell'informazione
Quindi c'è un intreccio
Un legame che è molto più difficile va contrastata
Perché non si tratta soltanto di rivendicare l'autonomia della professione giornalistica
Ma si tratta di sciogliere un intreccio di poteri che ormai lentamente si è andato avviluppati
L'assunzione dei giornalisti nel cell o del potere politico
Non soltanto la subalternità regioni proprio
Il protagonismo dell'informazione
è arrivato a questo punto della sua fretta
Dunque non è soltanto da ricostruire un'autonomia
Ma fondamentalmente da rompere un intreccio la qualcosa e molto più di
Per esempio
Non ci sono solo
Le veline come c'erano tutte oggi è nato un fenomeno molto più particolari gruppi di affinità
Non si prendono direttamente messaggi da trasmettere all'opinione pubblica ai vari punti non solo da quello politico per cui l'imprenditoria lo dicono
Sì è lecco Rho delle affinità culturali sociale
Biologiche di orientamento tra i giornalisti e gli uomini di potere
Questo è un fenomeno del tutto nuovo
E questo spiega perché un uomo di potere possano rivolgersi direttamente o singoli giornalisti
E in quel momento il singolo giornalista non è soltanto l'espressione di una subalternità è in grado anche di influenzare l'uomo pubblico
Non ci sono solo gli esempi più eclatanti come quello che riguarda il Presidente Cossiga e pieno
Di questi esempi macro e micro il mondo dell'informazione
Per esempio la una cosa che è del tutto scomparso dal punto di vista dei codici per la professione dal punto di vista dell'autonomia dei valori nel giornalismo e la solidarietà tra giornalisti
Credo che inutile
Farsi illusioni vi sono anche esplicitamente questo concerto non esiste più
Non esiste nessuna solidarietà parlo di sorridere dal punto di vista dei valori deontologici della professione e altre scritte non ce ne sarebbe bisogno
Non esiste più nessuna solidarietà dei giornalisti
Parlare della categoria dei giornalisti oggi può avere un senso e credo che cominci a vederlo sempre di meno anche lì sul piano sindacale ma non ha alcun senso sul piano deontologico
Dunque non c'è solo lo ripeto il problema dell'autonomia c'è il problema della credibilità
Nel primo caso forse soltanto il problema autonomia che pure esiste intendiamoci lo scontro sarebbe semplice complicato ugualmente ma sempre sulla sua linearità di definizione lo sconto contro l'interventismo dei poteri economici popoli
E in questo caso sarebbe lo scontro contro i i poteri
Ma se il problema è quello che ho cercato di accennare quando ho cercato di Acerra
L'oggetto dello scontro non sono più dalla nostra battaglia non sono più i poteri ma siamo noi stessi
E quindi la battaglie ancora battaglia interregionali
Condurre la quale però è molto più difficile soltanto per un motivo per esempio perché condurre una battaglia interna giornalistica significa accentuare quella pratica di schieramenti di contrapposizioni di veleni che lo stesso intreccia con i poteri sta favore
Perché bisogna schierati all'interno della categoria che sempre di più chiamati a farlo e a dividersi in schieramenti e dunque accettare i presupposti che la battaglia sia Inter giornalistica cioè contro anche dei nostri colleghi significa in realtà a Fossa contribuire ad affossare l'autonomia e la credibilità del giornale
Perché significa evidente accettare una logica di schieramento una logica di intreccio quel potere
Una logica di faziosità esplicitamente riconosciuto ed esplicitamente pratica
Dunque è una battaglia molto più difficile secondo me di quello che noi nel passato abbiamo ripeto
Ed è una battaglia difficile anche per quei settori giornalistici che fanno riferimento alla cultura della finestra perché la cultura della sinistra è abituata a ragionare in termini di scontri politici tra soggetti
Qui e
Una né che è necessaria un'impostazione che faccio molto di più riferimento tra soggetti politici intendevo prima che faccio molto più riferimento ai comportamenti ai comportamenti privati all'interno degli apparati dell'organizzazione e al rapporto tra questi comportamenti i bisogni e le sensibilità dei cittadini
Per la quale operazione molto più avanti la cultura capito
Dunque la battaglia insieme contro o a distesa dalle dall'invadenza dei poteri ma anche all'interno del del nostro
La crisi dei partiti o della politica
è stata faccio un esempio per far capire la conflittualità del fenomeno a cui faccio riferimento la crisi dei partiti e della politica è stata denunciata dei giornali da molti dalla società civile anche attraverso gli organi di informazione
Quindi legittimamente Giolitti posso dire di essere stati all'avanguardia di questa denuncia che oggi sta tracimando
Ma non è vero anche che certe formulazioni che noi usiamo i nostri giornali e che l'informazione USA a accentuato il distacco del cittadino da ai partiti
Mettendo l'informazione dalla parte dibattiti per esempio la personalizzazione che molti giornali ormai fanno dei leader politici
La ossessione che sia nel riferire anche dichiarazioni confuso con voce di qualche sottosegretario
L'estrema visibilità eccessiva di qualsiasi appartenente al mondo politico l'uso delle interviste che se si contano sui giornali ogni giorno sono decine
Lo non ha anche nel momento in cui l'informazione denunciava lo strapotere dei partiti dato voce esattamente allo strapotere dei partiti
C'è dunque una contraddizione
Molto più articola dei sondaggi è stato è stato già detto ma è un'altra forma attraverso la qualità finali hanno hanno diciamo contribuito al distacco dell'opinione pubblica da Napoli
è nota la politica intesa in senso come dovrebbe essere intesa
Comunale di amministrazione comunale
Di
La Trocino
C'è una causa ancora più di fondo secondo me di questo fenomeno
Che non riguarda solo la buona fede o la malafede ma dei processi oggettivi
Negli ultimi anni
In quella che
Sociologi chiamano società complessa
C'è stata una moltiplicazione dei centri di opinione e delle fonti
Dai quali il giornalista deve prende prende tutti riceve in forma
Una moltiplicazione esasperate
Prima c'erano due tre quattro cinque centri equa leggera giornalista doveva far riferimento
Ma vi sono dieci quindici venti ciascuno con la propria autonomia di ricerca
L'interpretazione di Statuto aspettare i centri statistici ai centri religiosi e centri scientifici per non parlare dei centri economici
La verifica il riscontro
Rispetto a una molteplicità di fonti
Rispetta la moltiplicazione delle fonti eh
Qualcosa che oggi è molto difficile da
Fino a che si può dire che ormai la verifica il riscontro di una notizia
Quasi non fa più parte dello statuto deontologico e peggiora
E non per capire cioè forse anche per certe forse anche per distrazione ma non è questo il il punto è che l'organizzazione del lavoro
Non corrisponde e non ha corrisposto ai mutamenti della società
Le nostre redazioni le nostre organizzazioni del lavoro il nostro modo deve rapporto con le stelle quello che sta in una redazione corrisponde alla società di quindici venti anni fa
Non corrisponde alla sua oggi è
Qualcosa di molto più complessa
Nelle fasi precise
E quindi il rischio di proporre una qualità dell'informazione che risulta assolutamente poco credibile a un cittadino è un lettore che ha paradossalmente più strumenti di verifica e di controllo di quanti ne ha un giornalista all'interno delle
Il giornalismo in questa mantenendo inalterata l'organizzazione del lavoro rispetto ai mutamenti sociali
è finito finisce per diventare un mestiere debba
Il giornalista una specie di uomo semplice tra il potere i poteri e l'opinione accerchiato dall'una e dall'altra
Dalle esigenze ridurre il viso tre richieste sì
Tra i nuovi persuasi voi per sua sonori
E le masse che poi aggiornato
Essere informati
Stiamo stretti con uno una dentro una camicia di forza un oggetto del lavoro che non corrisponde alla complessità e alla moltiplicazione dei dei centri di e delle vivi di opinioni e delle
E quindi inevitabilmente non per cattiveria non per malafede nostro dei nostri colleghi
Il fantasma che si presenta davanti quei ai giornali e quello di un ufficio stampa polivalente
Di un gigantesco ufficio sta polmone
Poi attacca le diverse della della della vita sociale
E ne consegue una attentato
Alla vera natura dei giornali
Quindi una sua questione col
Ovvero la tendenza a rappresentare sempre di più quello che già e emersi
A non rappresentare più quello che non si
Sì rappresenta discute fino all'ossessione alla commento più sofisticato quello che è è già visto dall'opinione pubblica sul sulla quale l'opinione pubblica può diventare una spettatrice di un teatrino che conosce no tendenzialmente non ci rappresenta più quello che non si vede dell'inchiesta la crisi delle delle cose che sono state già
E accanto alla crisi dell'inchiesta metterei già l'ho detto uno ossessivo ossessivo prevalere del commenta
Sull'informazione
Che la faccia di un processo che si è già realizzato ed è quello di cui parlavo prima
L'intreccio tra l'informazione e il potere non la subalternità
Non più la subalternità l'intreccio per cui un commento di un giornale vale la dichiarazione di un uomo politico
Vanità
Vale nella modificazione della realtà giorno per giorno
Ultimo punto e concludo un altro dei processi del gettito dando solo alcuni spunti chiedo scusa sono disordinati
Un altro dei processi oggettivi che sono stati in questi anni che hanno prodotto questa situazione
E quello
Che si può definire composta scherzando rispetto al miracolo economico
Del dopoguerra il miracolo culturale
Ovvero l'imprenditoria si è accorta che la cultura l'informazione
Era diventata stava diventando un affare
E ci si è catapultati su questo nuovo affare
Con l'entusiasmo dei neofiti
Ricordando alle volte proprio gli assalti alle città che i palazzinari conduceva cinquanta
E ricordando comunque se vuole essere meno cattivi le distorsioni che intorno al miracolo economico il nostro Paese ha dovuto sopportare
Credo che il nostro Paese rischia preparando a sopportare anche nel campo della cultura e dell'informazione le stesse distorsioni che un cattivo rapporto tra imprenditoriali prodotto
A
E mercato ha prodotto nel campo economico negli anni cinquanta sessanta
Che la stessa omologazione che sia uniti intorno alla seicento alla lavatrice ci stia oggi unendo intorno ai meccanismi è diffondere i messaggi di fondo del mondo della cultura del mondo dell'informazione
Non è che l'innovazione
Il principio dal quale si parte
Non è neanche la concorrenza il principe dal quale si sono tutti i principi importantissimi perché sono principi del mercato e dunque se sono principi del mercato sono principi di libertà
Ma non sono nell'innovazione e nella concorrenza i principi e le quantità
C'è da parte degli imprenditori
Questo particolare ramo
Gli affari un tradimento dello spirito
Dell'impresa
Si segue la ricorrenza se mi consentite un neologismo
Ovvero un curioso
Furiose citazione a rifare le cose già fatte
Una ricerca di sicurezza di investimento laddove si seguono strade già per appunto laddove si insegue il pieno e non si rappresenta più
Non c'è più una diversificazione delle proposte giornalistiche culturali televisive
Che sarebbe il sale di un Paese democratico di un'informazione di se invece la rincorsa alle stesse firme agli stessi modi di ragionare allo stesso come si dice chiedo scusa nota
L'unica proposta invece credibile per un'opinione pubblica di una società complessa di una società in cui c'è una moltiplicazione dei centri sarebbe quella di un'estrema diversificazione delle qualsiasi imprenditore qualsiasi editore puro o impuro che siano credo che sia quello il problema principale dovrebbe porsi il problema di allargare
Il cerchio della rappresentatività della cultura e dell'informazione di questo
Dovrebbero congiurare ad assicurare diverso a farsi battaglie concorrenza proponendo diverso il prodotto
E invece tu puntano a conquistare un ipotetico centro dell'oblio
Qui i poteri con cento uguale di Repubblica sul quale si esercita la fa
Non è questa la strada
Che hanno seguito anche i partiti politici nei confronti dei cittadini
Non è questa la strada che ha creato una omologazione della immagine della politica
In Italia
La domanda è un po'retorica però è una domanda di io credo che non sia il sì ancora la risposta credo che ci sia un rischio che così sia
Però io credo che questo rischio è talmente grande che vale la pena ripensarci davvero approfonditamente
Il rischio e che tutto al sistema dell'informazione quello che è toccato dopo anni naturalmente
Fra qualche anno auguriamo più lontano possibile se è così ma che tocchi al sistema dell'informazione quello che è già toccato al sistema dei partiti ovvero quello di essere assolutamente incredibile
Dopo l'intervento di Ferdinando Adornato capo redattore dell'Espresso
Ascoltiamo ora l'intervento del presidente delle ACLI Giovanni Bianchi sempre in questo convegno su informazione riforma delle istituzioni promosso dal Gruppo di Fiesole dalla lega dei giornalisti
Con una qualche rapido esercizio di paracadutismo fra riabilitato ma prendendo almeno un paio di notte che mi sembrano molto importanti del
Discorso di monsignor Tonini per quello che riguarda il tema
Affidatomi le richieste della società civile all'informazione
Io credo che bisogna
Evitare il rischio di una contrapposizione in maniera schematica l'Agnus
Della società civile
Rispetto agli apparati della informazione che hanno raggiunto come dire una loro densità quasi una geometria istituzionale in alcuni momenti
E piuttosto direi ecco le due note che monsignor Tonini secondo me utilmente offriva anche per questo approccio da una parte una rivendicazione di una ripresa di voglia di fare politica e di partecipazione
Dall'altra o meglio insieme a questa un bisogno di tenere insieme al bisogno di partecipazione quello di una tensione
Il punto di riferimento un pubblicato e non insisto perché probabilmente altri frangia partiti da qui e quello del dalla recente vicenda referendaria per la preferenza unica queste cose si sono evidenziate
E direi non a caso
Anche se queste cose il giornalismo del giudizio sta accogliendo con eccessivo ritardo
Non sono il futuro prossimo
Solo oggi e forse già un po'ieri di una realtà che stiamo vide vivendo e rispetto alla quale gli strumenti di analisi e anche la coscienza mi sembrano in ritardo
A dire il vero ce
Piccolo teorema peraltro molto significativo per l'area di politologi o dalla quale viene
Sto pensando fa una breve analisi in un convegno
Pierangelo schiera significativo perché allievo prediletto di Gianfranco Miglio quindi tutto dentro l'autonomia ci Michiara del politico abituata a considerare civile governabile da sopra e da fuori e bene con tutto questo con questo pedigree schiera ha detto una cosa un anno fa
Io non solo condivido ma che mi pare la vicenda referendari abbia superato tutti ed è questa esisteva mai anche nel nostro Paese
Una duplice dimensione del portico
Una più orizzontale più ricca di movimenti con un aggettivo abusato potremmo dire trasversale
Non prepolitica secondo una terminologia di dieci anni fa di padre Sorge no politica
Che attraversa la società civile e che si confronta non necessariamente si oppone
Con un'altra dimensione definibile se non altro
Ha al contrario come più verticale che quella più istituzionale più partitica
Dice Pierangelo schiera anche su questo io concordo il futuro e non soltanto il futuro della all'informazione
Ma il futuro delle democrazie in Occidente passa attraverso l'incontro di queste due dimensioni del politico
Bene io credo che la vicenda referendaria abbia indicato questo
Che l'input perché il che prima a muoversi sia stata questa dimensione del Civile orizzontale
Che ha ha voluto come propellente che ha incontrato poi per strada giustamente Mario Segni diceva una valanga che sia Mammano costruita
Una voglia di partecipazione una non disaffezione alla politica
Semmai una disaffezione a un certo tipo di politica questo mi sembra ovvio va che che ha permesso questo tipo di risultato e entro questo un tentativo di tenere insieme una tensione etica con la partecipazione politica
Nei molti incontri che abbiamo fatto questo elemento è stato ho verbalizzato e conta molti che stavano lì e che e si impegnavano potremmo dire con una terminologia a demodé militanti politici dalla società civile da questo punto di vista
Per queste preferendo ma importante e per il discorso che ci importa
Ultima citazione diretto probabilmente rappresenta in questo dopoguerra quello che leopoldo Elia ha chiamato il dopo Yalta politico in questo qua
Questo mi sembra
Un fatto un fatto che si è verificato che ha portato ad un esito imprevisto da Emilia per la verità imprevisto anche da alcuni di noi della prima ora messi sì a lavorare in questa direzione e il che va inteso a mio o il giudizio proprio per questa sua densità c'è questa nuova dimensione del politico
Più trasversale orizzontale ricca di movimenti dove si collocano le forme del volontaria questa già opera ha già vinto
Una battaglia campale è invidia
Non se ne sono resi conto soprattutto norme danno Co
Può essere che io sia interessata ma credo veramente
Di non essermi messa a vendere lei la mente dell'associazionismo da questo punto di vista mi pare un fatto significativo e nuovo della politica italiana di questa convivenza civile peraltro anche ricco di speranza di nuove potenzialità e in quanto tale per sottaciuto non inteso
Non non reso evento non generalizzato ecco perché
Io credo
Sia importante partire da questo elemento anche se qualche fatto nuovo ce sta
Si è avuta una vera alleanza tra certi settori editoriali ai promotori del referendum
Questo sì
Con i giornali anche prestigiosi
A ben guardare però e non voglio essere tignoso anche in questo caso i riflettori sono stati centrati con qualche lodevole eccezione prevalentemente sugli esponenti riparte
La vecchia deriva quanto ancora premio e questa ripetono può essere una rivendicazione lagna USA di immagine niente affatto è non prendersi in carico di un nuovo modo di fare politica in una nuova dimensione non piccola
Non circoscrivibili alle vestali del ciclostile o di un'antica militanza no che è fatto grande che sta dentro la macchina e sta democrazia io credo di sì
Ci sia francamente un ritardo un ritardo di comprensione quindi anche un ritardo di generalizzazione di questa realtà Mimma
Del società Italia
Ecco perché io credo sia
Corretto dire che c'è una sotto l'esposizione
Della società civile
Rispetto a questi tipi di fieno anche qui
Qualche settimana dopo
L'esito referendario dove le associazioni sono state
Parte insostituibile si è avuta nell'ultimo week-end la convenzione differenza dell'associazionismo ma è passata francamente in grande stile colpa nostra anzitutto
Probabilmente ci sono anche tutte lasciatemele dire in maniera soft per ragioni di committenza
Ragioni dicono e mi fermo qua
Sarei tentato anche di fare qualche piccolo timore Nino di chi non è assunto perché altri sono assunti e via via ecco però qualche piccolo o problema di committenza perché sta dentro troppo il al rapporto che dice
Seconda breve riflessione
Questa questa situazione parlerei di miopia selettiva dell'informazione che non riguarda soltanto alla RAI ridurre la cosiddetta stampa di regime ma l'insieme del sistema
Mi pare il limite
Da supera
Lo dico non guidato da una qualche logica corporativo anche se a tutti farebbe piacere una maggiore visibilità del proprio lavoro
Ma perché ne sono convinto
Che un'alleanza strategica tra questa società civile in quella sua funzione che ho detto e che non è un'invenzione mia e tantomeno di Pierangelo schiera e i mezzi di informazione democratica si oggi l'unica via
Anche per affrontare i problemi di assetto e di democratizzazione del settore
Anche noi in particolare
Siamo allarmati per l'andamento che l'applicazione della legge Mammì sta registra
è una legge contro la quale ci siamo battuti a nostra volta esclusi cui limiti abbiamo valutazioni precisi
Tuttavia
Mi sembra francamente intollerabile che
Rita
éscamotage più o meno berlusconiani
Per aggirare le norme antitrust pericolosi hanno relazioni consociative
Io no svuotando di fatto anch'che
Quelle parti positive che la legge indubbiamente contiene
Sono questioni
Che proprio ieri insieme alla sì alla convenzione dell'associazionismo abbiamo fatto presenti
In un incontro con il consiglio degli utenti istituito presso il garante per la radio diffusione
L'editoria questo dice anche una disponibilità non soltanto convegnistica
Da parte dell'associazionismo ma bisogna di rivendicarlo dimettere con Giulietti
Ma un uno star dentro ecco questo tipo di lavoro anche per un elemento e questo riguarda di più queste associazioni che stanno dentro quella dimensione civile
L'immagine la comunicazione non sono più
Un elemento di rapporto con le
Di un di un associazione sono uno degli elementi portanti anche dall'organizzazione Inter
Ora fa
Il messaggio arriva all'ultimo iscritto attraversa i miti
Scomparso ormai da decenni dal volantino altri esempi quanta
Quindi questo è un fatto che ci riguarda non soltanto con il nostro rapporto con il mondo esterno non ha mai
Un tipo di
Di immagine che e di messaggio che attraversa che diventa organizzazione anche interno delle associazioni e noi
Dobbiamo dire che spesso registriamo
Salvo alcuni settori di associazioni che sono cresciuti a ridosso di una pratica di una professionalità di questo tipo e che quindi questo terreno hanno praticata da subito
E le associazioni lunga tradizione spesso devono a registrare un proprio ritardo in questo
Conclusivamente
Io credo che si possano ulteriormente tracciare alcune tappe alcuni obiettivi di un cammino che da tempo ecco
Punto di partenza potrebbe essere l'iniziativa per elaborare una carta dei diritti
E delle responsabilità sottoscritta età operatori ed altri
Carta nazionale
Che non contenga soltanto principi ma anche precisi impegni programmatici
E pensiamo che essa possa essere il punto di riferimento di una serie di carte locale
Pensiamo che ad esempio queste carte potrebbero vedere un'autonoma assunzione e dentro i contratti di categoria
E grazie
è una proposta
Lungo questa proposta farei per quel che ci riguarda la ricognizione meglio l'indicazione di tre ambiti prioritari nei quali mettere in campo questa alleanza un primo anzi
La normativa di regolamentazione dell'emittenza radiotelevisiva
Ovviamente per continuare ad affermare il carattere di servizio pubblico dell'intero settore e però anche per garantire il pluralismo non soltanto negli assetti proprietari ma nell'utilizzo del vecchio
Per lottare
Contro le logiche di mercanti redazione della informati
Secondo punto
La vigilanza sulla qualità dell'informazione e della comunicazione sociale
Costruendo i punti di osservatori una rete cogestite da utenti operatori e un metodo di iniziativa permanente anche con in collegamento con il Consiglio degli utenti ecco l'intera
Per ora ancora praticato ma in maniera come dire non strutturata quanto meno non programmata in questo
Terzo punto la riforma del diritto d'accesso da estendersi anche al settore privato
E da conseguirsi come aspetto di un più generale diritto a comunicare credo francamente dopo le cose che ho sentito
Per tutti sia chiaro essere una dimensione essenziale della cittadinanza moderna
E delle sue opportuni da ultimo la missione di ora ma
Come associazioni
Non siamo riusciti ad esprimere
Verso di voi la solidarietà che sarebbe nel Sessa
In questa fase per far fronte comune contro inasprirsi dalle logiche di potere dentro l'informazione per appoggiare l'iniziativa contrattuale nei confronti degli editori
Non è solo
Un attivismo che attraversa ovviamente l'associazionismo è una delle sue ragioni può essere anche un peccato originale che ci trasciniamo da troppo tempo
Non è neanche disattenzione io credo
Siano carenti luoghi come dire consuetudini per una simili solidarietà
Sono e siamo in grado e ovviamente non a caso e con molta franchezza ho richiamato questo tipo di rammarico sul quale abbiamo riflettuto ed io credo che anche questa sia un'occasione per vedere come costruire questi bene chiudo dicendo
Se è vero che sono francamente convento che esista questa dimensione Petacco termine troppo geometrico orizzontale del politica in questo Paese che qui sia francamente i dirà in maniera inedita
Protagonista
La società civile
Farei un appello un ulteriore parentesi quadra dentro quei stante parlo da presidente per reati nascesse dei lavoratori cristiani quindi si è perfino un inedito protagonismo politico del sociale cattolico dico inedito perché è storicamente ha sempre più puntato sulla durata del sociale vedendo le forme del politico un poi firmerà un po'porte va be'poco rapida formulazione queste ultime vicende alle scuole di formazione a Napoli dicono come dire un recupero forte
In questo senso secondo me non deve essere visto né polemicamente nei con pregiudizi negativi è una risorsa
Una risorsa pluralistica una risorsa non cattura aquile ideologicamente anche perché tutte cose che attraversano la quotidianità
Nucca curabile ideologicamente
E e che proprio quindi costituisce parte in questo momento secondo me parte preponderante
Del civile in questo Paese del tessuto associativo re sto tutta quest'area e si interroga per le ragioni che ricevono soltanto sulla propria funzione in generale in ordine questa democrazia
Ma anche su questo rapporto è tutto interno salvo essere così miope retro da pensare di salvarsi negli scantinati del ciclostile che peraltro non esistono più su questo rapporto con informazioni fuori operato quindi non è un ponte e gettato in termini corporativi non è un ponte gettate per fair play tanto meno un ponte sulla è un potere reale che va ha costruito io ho cercato di esprimere con quel po'di concretezza mia riuscito con questa esigenza che c'è e c'è in tutte le associazioni in tutto il cartello siamo più di cento ENEL la convenzione per l'associazione in qualche Rocco grosse differenze grazie a Dio starei per dire e che questa è anche una esigenza che va cresce
Dopo l'intervento del presidente delle ACLI Giovanni bianchi ascoltiamo per concludere questo nostro servizio di sintesi sulla il convegno informazioni riforma delle istituzione organizzato dal gruppo di Fiesole dalla lega dei giornalisti ascoltiamo l'intervento del responsabile per l'editoria del Partito Democratico della sinistra Piero De Chiara
Credo sia stato giusto perché noi impietosa che sta meditando eh lo sconfinamento del sistema dei partiti edifica le grandi imprese continua rispetto alla nascita discorsi anzi si aggrava
Lo spopolamento e naturalmente produce un conflitto permanente significa che se un ceppo e le risorse
In cui l'informazione quindi essere uno stato ma uno stadio
Senza che il in questo conflitto tra l'idea della Confindustria dall'idea di Andreotti il cosiddetto potere il suffragio universale ricordate il discussa dica oppure la logica dell'impresa come dire al sistema di media resta da fare la tecnica pubblicitaria da migliorare l'immagine dell'uno o l'altro dei contendenti ordini
E questo caso italiano si aggrava e riscrive intanto un caso quell'arbitro italiano proprio in presenza di quei radicali con cambiamenti di farse di cui ci ha fatto un accenno emozionante monsignor Tonini
Che ci Porto tutti quanti di fronte a un'epoca di cambiamenti quali quali raramente una generazione ha vissuto inquinante necessariamente i poteri forti tendono a strafare e ayurvedico tecniche logiche di governo
Ecco scontato è dimostrato ormai è illusorio la via pur perseguita dei giornalisti da parte dei giornalisti in passato
Di un tentativo di come dire essere assunti tra i poteri forti
Entrare nel Rotary di quelli che contano in questo Paese
Io credo che anche in Italia dobbiamo imporre la creazione di un terzo punto di vista
L'irriducibile al punto di vista dei partiti è riducibile al punto di vista dell'economia e il punto di vista della informazione
Un punto di vista a un tempo autonoma
E che però interagisce con gli altri due punti di vista mi spiego
C'è un problema centrale unita a tutti gli altri questo appunto queste analisi che Prodi la trasparenza ed è un problema centrale anche per il sistema economico che il sistema politico ed è questo portato principale l'essenza principale di un punto di vista dell'informazione
Che effetti avrebbe
L'introduzione irriducibili punti sarà trasparenza sull'economia e sulla politica ci si ci accorgeremmo che anche questi altri sistemi cosiddetti quelli forti pervasivi non sono molto tu omogenee sono attraversate da conflitti e va detto con tutto me statica per completare il personale che riguarda appunto settori d'impresa riguardanti tutti quanti i partiti politici conferì stratificati perché non dobbiamo dimenticarci se non vogliamo fare la contrapposizione che alla fine rischia di essere perdente sbagliata faceva civile economia società politica che in questo Paese fanno impresa milioni di persone e in questo Paese si fanno politica milioni di persone a meno che non vogliamo ridurre la politica al professionismo di qualche centinaio di personaggi di cui solamente qualche decina
In seria il che sarebbe veramente grave in un momento in cui io sono persuaso e del tutto necessario un ricambio quasi totale di sangue nelle classi politiche dirigenti di questo Paese
E allora che fare qui si son dette molte cose tutte condivisibili non ci torno deontologia o etica della professione Statuto l'impresa mi parlerete nel pomeriggio che è giustissimo
Il punto in cui l'autonomia del terzo punto di vista si manifesta non esiste un'impresa che una delle sue regole apporto ma in particolare in questo settore se non vuole essere del tutto subalterna alla logica economica
Ma anche io credo attivare quelle usare quelle energie che io ritengo maggioritaria quest'anno anche nella città politica e nella società economica di questo Paese tanto più in un momento in cui voi non sarete sottoposti solo al ricatto della carriera
E c'è ma bensì a quello dei posti di lavoro di fronte a una recessione non so quanto funzionali appunto una riduzione dei tassi di trasparenza ulteriore di questo di questo Paese
E allora tutto e necessario ritornati a occuparsi anche di conflitti reali e permanenti che ci sono perché troppo spesso al pari delegati invece appunto al professionismo dei lobi economiche o quello dei partiti politici
Non è una cosa che mi riguarda la battaglia antitrust intervenuti poco in occasione del G ma mi e oggi per voi non è secondario se la non applicazione di quella bruttissima legge metà a né discussioni a repentaglio quel tessuto di piccolissime aziende radiofoniche e televisive che come è stato dimostrato l'intervento Sandra Bonsanti sono quindi la precondizione per fare informazione degli sull'editoria discutere tutti gli anni tutt'i mesi al chiuso di Commissioni parlamentari in cui si vedono parlamentari spesso direttore mi sedi di giornali mai rappresentanti di due
La lite che cerco di ottenere il fatto che se viene chiuso è un espediente giornalistico snaturata ci sia la possibilità in questo Paese che oggi non c'è tentare altre esperienze giornalistiche
Ripartizione pubblicitaria
Basta sollevare attento nel coperto per accorgersi che quello che sembra le regole del mercato se non valga per le regole è una burocrazia quella sì fosse fosse citata che dirottati Oriente Investimenti su questo la testa
Servizi pubblici per la comunicazione anche questa condizione essenziale per cui quel sistema delle fonti di cui parlavo volto ma adesso
Al sono hanno parlato anche i rappresentanti l'associazionismo diventi una cosa meno ossidata di quella che oggi
Un lavoro di lunga lena quindi che ci permette di d'incontrare non solo la ferita civile impegnata alla solidarietà ma quei pezzi non controlla
La civile impegnati nella politica impegnati anche nell'economia troppo difficile o estere ma io voglio ricordare in conclusione che noi siamo reduci da
Un'esperienza che non dobbiamo sottovalutare
Dall'esperienza del referendum impostato da pezzetti Derrida civile
Portato avanti da pezzi trasversale la politica e anche di quella economica amplificato bene a mio avviso da un sistema dei giornali che in questo caso ha funzionato
E ha raggiunto il risultato che appunto era al di là dell'arte dei tutti laddove si dimostra che visti dell'imperatore reggono finché non c'è qualcuno che si alza e dice che il plenum
Con questo intervento di Piero De Chiara responsabile
Del partito democratico della sinistra per i problemi dell'editoria abbiamo concluso l'ascolto di questo servizio di sintesi del convegno del Gruppo di Fiesole della lega dei giornalisti
Dal tema tra potere i cittadini in formazione e riforma delle istituzioni