Verso la ripresa? Rischi e opportunità del ciclo economico internazionale

Prendere posto perché stiamo per cominciare l'agenda piuttosto ricca oggi
Io sono Ettore Greco il direttore dell'Istituto Affari internazionali vorrei ringraziare tutti voi per aver accettato
Il nostro invito per questa riunione
L'incontro
E dedicato ad a un'analisi e valutazione delle prospettive
Dell'economia mondiale
Considerata sia nel suo insieme sia nelle sue varie aree
L'incontro fa parte di un programma del nostro istituto l'Istituto Affari internazionale che svolgiamo in cooperazione col centro studi per il federalismo e di Torino che abbiamo avviato
Esattamente un anno fa alla fine del due mila dodici questa è la settima conferenza di questo ciclo
Alcune di queste conferenze la maggior parte l'abbiamo tenuta a Roma ma altre anche a Torino punto per via di questo collegamento col centro studi per il federalismo
Il programma fra l'altro è sostenuto dalla Compagnia di San Paolo di Torino che è un parte per come principali partner strategici italiani del nostro Istituto
Lo scopo del di questo programma sul futuro dell'economia europea
E di valutare l'impatto della crisi sulle sui processi
Di integrazione europea i problemi della caverna se europea di come si fa sta trasformando delle
Cambiamenti che si stanno portando la caverna secolo mica europea come si può andare avanti su questo percorso molto complicato
E le strategie per la crescita
Ma anche ovviamente i rapporti economici fra l'Europa e le altre aree del mondo che è un po'credo uno dei temi centrali oggi che vogliamo discutere
Naturalmente questi questi giorni sono particolarmente importanti per l'Europa c'è un vertice che si fa si sta concludendo che assunto delle
Decisioni molto importanti in materia economica per quanto riguarda ovviamente soprattutto Unione bancaria
Alcuni hanno definito un accordo storico quello che è stato raggiunto sono state certamente gettate le passi per questi ulteriori pilastri
Della dell'Unione bancaria che un pezzo centrale ovviamente dalla riforma della governance economica europea
Quindi naturalmente siamo interessati anche a tenere conto nel contesto di questa valutazione sui trend dell'economia mondiale anche delle implicazioni
Di questo accordo tenendo conto in ogni caso come sappiamo che alcuni
Argomenti di grande attualità interesse come per esempio
Questi contratti cioè Ranci Mensi cui si parla essi si verranno definendo col tempo in sostanza
Il tema è stato rinviato a dopo le elezioni europee e quindi rimane ancora rimangono ancora molti interrogativi per quanto riguarda anche
La possibilità di avviare
Nuove misure politiche per la crescita sulla base di nuovi di nuovi accordi
La prima conferenza che abbiamo tenuto di questo ciclo è stata introdotta da Piercarlo Padoan che abbiamo il grande piacere di avere qui con noi oggi Padovan come sapete e vice segretario generale e cifre economista dell'OCSE
Visto che questa appunto è la seconda riunione che facciamo a distanza di un anno introdotta
E da da da Pato hanno e speriamo che questo poi possa diventare
Una
Mutamento regolare l'anno scorso
Noi lo facemmo a facemmo le riunioni a pochi giorni dalla pubblicazione del dell'economica
Outlook dell'OCSE quest'anno non siamo riusciti a organizzarla a ridosso della pubblicazione di questo importante documento
Ma evidentemente lettera ubicato prima ne il punto di riferimento a cui naturalmente
Per questa riunione per cui naturalmente si tiene presente nelle discussioni sulle prospettive e l'economia mondiale delle varie aree a vari livelli
Oltre a questo naturalmente abbiamo sentito né negli ultimi giorni anche numerose e Uto regole prese di posizione sulle prospettive dell'economia mondiale in particolare europea cominciare dal discorso che è stato molto
Al centro dell'attenzione di di Mario Draghi
Al Parlamento europeo e ovviamente anche il Governo italiano recentemente Presidente del Consiglio il Ministro dell'economia hanno preso posizione e sulle prospettive dell'economia italiana andato le loro valutazioni quindi
Questo è il quadro naturalmente che vogliamo tenere presente
Cercando di fondamentalmente identificare quali possono essere i potenziali fattori di crescita per l'economia mondiale ma anche
Gli ostacoli che si
Frappongono appunto questa ripresa
E i fattori di rischio
Che si possono profilare
Perché appunto c'è ovviamente sempre il pericolo che si creino nuovi squilibri e instabilità anche come risultato delle politiche che si sono che sono state adottate in questi anni
E argomento centrale ovviamente in questa riunione il collegamento le connessioni fra le varie aree quindi i canali di trasmissione
Di fenomeni i processi che si verificano in un'aria come si trasmettono i come influenza no l'andamento delle altre aree e in modo particolare quindi per quanto riguarda l'Europa
Il nesso con quanto avviene nei Paesi emergenti
Quindi questo sarà certamente un pezzo importante di questa riflessione
Ma ovviamente anche le politiche che si stanno
Stava sviluppando negli Stati Uniti basti pensare ovviamente alla politica fiscale difetti
Che può a vere sul sull'andamento anche globale dell'economia e ovviamente quello di cui si parla molto la strategia di uscita dalla politica di quantitativi Issing i tempi in cui ci potrà
Verificare gli effetti che potrà vere in generale sull'economia mondiale
Infine naturalmente come abbiamo fatto l'anno scorso ci sarà una parte dedicata al ai problemi della dell'aggiustamento strutturale
E quindi a che punto siamo con le riforme strutturali perché anche questo naturalmente è un elemento che influenza molto
è vero soprattutto a livello nazionale ma anche a difetti più generali sull'andamento dell'economia globale per
Per sviluppare questo dibattito avremo quindi una
Azione introduttiva di Piercarlo Padoan a cui poi seguirà un pannello estremamente qualificato abbiamo il privilegio veramente di poter
Ascoltare le opinioni
Di economisti di vaglia cominciare dai manuali Baldacci Direttore del Dipartimento per l'integrazione e la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione di ricerca dell'Istat
Lorenzo Bini Smaghi che visiti scolare al Centre for International Affairs della Harvard i universi di attualmente anche signor visiting fellow al nostro Istituto
E poi Paolo Guerrieri che senatore membro della
Commissione Bilancio del Senato e professore ordinario di economia internazionale alla Sapienza
Che
Ha collaborato anche per molti anni col nostro Istituto a moderare il panel sarà Alessandro Marensi che è responsabile redazione economica
Dei Sky TG ventiquattro che ringrazio tutti loro avere accertato il nostro invito ed adesso do la parola Flavio Brugnoli che direttore Centro studi sul federalismo il centro di Torino che appunto
Lavora con noi su molti temi europei in modo particolare su questo programma Flavio prego
Sì buongiorno a tutti volevo anzitutto ringraziare gli amici dello IAI con quei sempre un piacere collaborare e il Monte Paschi che ci ospita
Poi
In effetti
Ettore prima ha definito il centro che di che dirigo il centro studi per il federalismo effetti al sul federalismo ma è un po'anche per il federalismo in effetti
Volevo partire fare solo una breve considerazione generale credo che un criterio che dovremmo adottare
Nel dibattito pubblico è quello di distinguere quello che dipende solo da noi in Italia quello che dipende anche da noi in Europa è quello che spesso non dipende da noi a livello
Mondiale credo che molte delle cose di cui ci parlerà poi il professor Padova
Non dipendono direttamente domani
E
Per illustrare molto brevemente fare anche un po'di pubblicità Centro studi sul federalismo tocco questi tre aspetti uno l'esempio dei temi
Su cui non lavoriamo che credo molto molto oscurato e quello del federalismo fiscale
Anche vicende recenti dal dibattito pubblico dimostrano che non c'è questa consapevolezza ancora che
C'è una governance multilivello ormai che parte dal livello locale arrivo fino a quello europeo
Il secondo tema che sarà penso anche al centro dalla discussione quello delle dell'eurozona come introdurre una fiscalità appassiti nella loro zona come insomma introdurre uno stimolo alla domanda del nord zona
Dal centro studi insieme con altri soggetti noto la proposta per creare un
Un fondo europeo per lo sviluppo l'occupazione ma anche come intervento in parte diciamo emergenziale di fronte all'ora
Gravità della crisi
Il terzo tema che rimane sempre sullo sfondo quando si discuteva di dei coralmente razionale quello della dell'assetto del sistema monetario internazionale e su questo il centro lavora molto ad esempio con la Fondazione tristi e anche
Qualche tempo fa abbiamo organizzato un importante evento a Bruxelles in quello avuto ospite nella il dottor Bini Smaghi e credo che appunto
Si è sia uno dei criteri mi
Che d'urgenza diciamo della crisi lascia un po'sullo sfondo ma che deve essere
Sempre tenuto tenuto presente
Mi fermo qua credo che
Ci siano tantissimi temi su cui lavorare credo che
Lo Iaia CSR continuava la collaborazione anche credo anche con altri si intende che a livelli europei su queste cose vi ringrazio
Lascio la parola moderato
Buongiorno a tutti ringraziamo Ettore Greco e Flavio Brugnoli però il fatto gli onori di casa io direi di passare senza indugio alla presentazione di Piercarlo
Padovan verso la ripresa momento particolarmente adatto da questo genere di presentazione negli ultimi anni momento e sembra adatto perché le notizie non mancano mai però
C'è un gap nelle stesse ore abbiano avuto la discussioni in Italia sulla legge di stabilità
L'accordo sulle non è mancato in Europa che non si capisce se è storico un primo passo Bernanke che se ne va dicendo che chiude il rubinetto che si comincia due rubinetti insomma tante cose
Che insomma daranno argomenti parla discussione senza dimenticare che tra pochi mesi ci stanno delle elezioni europee
Che saranno tutte da vedere sia con la campagna elettorale che per i risultati per come si formeranno voi ai gruppi all'interno del nuovo Parlamento questo come andrà incidere anche sull'evoluzione
Dell'Europa e quindi diamo subito la parola per Carlo padovani né alla sua presentazione
Grazie e buongiorno a tutti
Grazie allo Iaia agli amici Troja e per avermi invitato di nuovo
Come è stato detto il l'Outlook dall'OCSE l'Outlook di
Autunno è stato presentato qualche settimana fa
Partirò da quei numeri ma semplicemente per avviare
La discussione che essenzialmente un menù ditemi che pensavo di mettere a disposizione dei degli amici e dei colleghi che sono a questo tavolo discutere
Il titolo e verso la ripresa con un punto interrogativo che la ragione perché speriamo che ci sia la ripresa e lo dico per quanto riguarda
La mia casa attuale l'OCSE perché a volte abbiamo detto la ripresa dell'IVA e poi ci siamo sbagliati
Oggi siamo un po'più ottimisti sul fatto che la ripresa ci sia
Ma dobbiamo anche dire che
Non sappiamo sicuramente io non so la ripresa verso che tipo di crescita si avvia in altri termini
La recessione e durata molti anni
I danni strutturali alla recessione sono innegabili ma sono ancora in gran parte sconosciuti quindi noi non sappiamo fino a che punto ci sono meccanismi che una volta
Superato l'effetto ciclico anche grazie molte politiche sostegni politica economica la ripresa sarà sostenibile
E lo spirito della mia presentazione anche quello di mettere in evidenza problemi di tipo più strutturale che devono essere nell'agenda del policy maker globale in senso lato
Quindi rapidamente i temi che voglio affrontare una ripresa più velocità ma in un contesto nel quale i motori della crescita almeno
Superficialmente sembrano più deboli il che mette in evidenzia delle vulnerabilità e dei rischi
Che già conoscevamo e che abbiamo invece
Imparato ad integrare considerare di più negli ultimi mesi
Un elemento importante è la cosiddetta policy anzi aver sentito lo scrive in inglese non per Nobel via ma perché sta assumendo un preciso significato tecnico nel dibattito crescente e poi qualche cosa in più sulla zona euro
Questi sono i dati dell'auto dell'OCSE che dicono una cosa che sanno tutti mi hanno detto che c'è una faccetta rossa sì
Questi sono i Paesi che crescono di più sono i Ballets
Più i Paesi dell'
OCSE emergenti per intenderci la Turchia o la Corea
Questa è una ovviamente una definizione tecnica da questa parte invece non ci stupisce c'è la crescita molto bassa e nel caso la Slovenia ancora negativa dei Paesi della zona euro questo non è una novità
Abbiamo rivisto un po'verso l'alto verso il basso le previsioni ma non mi voglio soffermare
Questo grafico invece è di nuovo una osservazione però importante confronta i cicli di ripresa attuale il ciclo di ripresa attuale con i precedenti cicli di ripresa del dopoguerra
Il ciclo di ripresa attuale la striscia nera
Ho
E la striscia nera che
Serve a dire una sola cosa
Ci vuole molto più tempo oggi a rimettere l'economia in condizioni
Di crescita di quanto non sia avvenuto in passato già questo fatto la dice lunga sull'estensione dei possibili danni strutturali all'economia globale che la recessione ha prodotto e di conseguenza le sfide per il policy maker
Primo punto i motori la crescita sono deboli e questo elenco non è altro che questo un elenco di fattori che noi abbiamo noi nel dibattito di policy in generale gli osservatori hanno in passato detto essere i motori della crescita il commercio internazionale è stato un importante motore di crescita subito dopo lo scoppio della crisi nel due mila otto due mila nove
L'investimento che è ovviamente un motore di crescita che rende sostenibile una ripresa ciclica
Il credito la crisi è una crisi finanziaria e quindi che colpisce l'erogazione di credito la disoccupazione
Che è ovviamente una conseguenza della crisi ma diventa anche una causa dalla bassa crescita soprattutto quando diventa persistente e poi il fatto che i Paesi emergenti che avevamo visto esse i salvatori della Patria globale
Dopo la crescita perché continuava dopo la crisi perché continuano a crescere oggi sembrano in più difficoltà quindi tutti questi pezzi del motore globale
Per qualche ragione sono più lenti
Questo grafico qui a attraggono attenzione la sua ottima persona solo su un fatto
Questo grafico mette a confronto il trend commercio internazionale crescita che è un trend crescente che però alcuni dati più recenti si arresta diventa stazionario
Cosa vuol dire vuol dire che c'è qualcosa che non fa che nel sistema il sistema commerciale internazionale è un fatto ciclico oppure come purtroppo alcuni sintomi suggeriscono
Ci sono ritorni al protezionismo strisciante quel protezionismo che era invece stato evitato nel due mila otto due mila nove
Quindi questa è una prima domanda
La seconda domanda è che l'investimento è debole e debole nella zona OCSE in generale e debole in termini di flussi di investimenti diretti
Come tutti sappiamo l'investimento è una di quelle grandezze che gli economisti più di ogni altra cosa faticano a spiegare
E
Ci sono molti episodi della crisi che abbiamo vissuto che suggeriscono una cosa
Anche se non è l'unica causa una causa importante
Della debolezza dell'investimento in molte parti del mondo è la cosiddetta polizia anzi astanti che menzionavo prima
E cioè il fatto che di fronte a una
Sfida di politica economica molto estesa di policy maker spesso non hanno preso
In tempo e con decisione sufficiente le decisioni giuste un problema che rimane tutto oggi e che quindi è un po'il quadro due è una parte del quadro che stiamo vivendo
Naturalmente il credito il credito ha colpito le principali zone avanzate in misura diversa
Non tanto il Giappone ma lì la situazione diversa perché ereditava debolezze precedenti nella zona euro dove il credito è andato giù negli Stati Uniti dove il credito e prima crollato
E poi ha ripreso questa è una
Degli elementi che
Sottolineo la diversa il diverso atteggiamento della risposta alla crisi in America rispetto all'Europa in America
La la risoluzione del sistema bancario così netto la cosiddetta riparazione del sistema bancario e finanziario
è stata la cosa a cui il Governo si è dedicato immediatamente lasciando in qualche misura l'aggiustamento fiscale per un secondo tempo in Europa a parità di altre condizioni si è deciso di fare il contrario
Prima l'aggiustamento fiscale e solo ora stiamo entrando in una fase
Di riparazione del sistema bancario le implicazioni per la crescita sono rilevanti la sequenza di queste scelte è importante per la crescita
La disoccupazione questa è una storia soprattutto europea ma non per questo meno grave la disoccupazione è cresciuta moltissimo è cresciuta anche molto negli Stati Uniti ma sta scendendo
Rimane elevata in Europa e diventa da cause da conseguenza della crisi una causa della crisi e questo è un fatto banale
Se ci sono molti disoccupati c'è meno reddito ma c'è anche meno corruzione
Il reddito potenziale si indebolisce se la disoccupazione permane a lungo diventa strutturale
E c'è un aspetto sulla fiducia da non sottovalutare perché le prospettive di lungo termine delle persone si
Indeboliscono e quindi la tendenza ad inviare le spesi ammesso che sia possibile sostenerle
Peggiore anche questo è un
Fattore negativo di crescita
Veniamo adesso i temi più specifici questo è un grafico che sa già di storia perché ci ricorda che quando in maggio in America si comincio a parlare dell'idea di possa possibilmente parlare di cominciare a considerare
Il tempo a Brindisi
Ci fu una reazione violenta dei mercati che poi fu riassorbita oggi il termine è cominciato fino adesso i mercati hanno agito in modo molto diverso
Ma la ma il punto che voglio sollevare non è questo il punto che voglio sollevare un altro che a seguito di quello choc finanziario
Improvvisamente in quasi tutti se non tutti i Paesi emergenti si è generata se generato un cambio di scenario
Improvvisamente in questi Paesi dove molto capitale era entrato il capitale ha cominciato a uscire
La crescita sia indebolita e grazie
A alcuni meccanismi di aggiustamento in primo luogo tassi di cambio flessibili ma anche posizioni finanziarie più robuste che per esempio negli anni Novanta i paesi emergenti hanno subito uno shock ma non sono entrati in crisi
Però hanno questa sì questo episodio ha messo in evidenza una debolezza strutturale di molti Paesi emergenti penso al Brasile penso all'India penso al Sudafrica
Che
Prima era ovviamente già presente ma a cui veniva data meno minore rilevanza quindi l'agenda di politica economica dei Paesi emergenti deve essere
Fortemente riorientare atta a ad aggredire problemi strutturali e di stabilità finanziaria
Se questo non avviene e questa è una un esercizio di di scenario molto semplice
Se per esempio in futuro i paesi emergenti dovessero perdere in termini di crescita alle conseguenze in termini di shock negativo via commercio sarebbero importanti per i Paesi avanzati
Quello che voglio sottolineare cui e che a partiva né di meno sarebbero gli Stati Uniti appartiene di più sarebbe la zona euro e il Giappone
Ma ci sarebbe anche un altro canale di trasmissione delle fragilità provenienti dai Paesi emergenti che è il canale bancario perché
Molte banche di molti Paesi avanzati sono esposte nei confronti dei Paesi emergenti e quindi fragilità o instabilità finanziaria in quei Paesi si tradurrebbe in fragilità finanziaria dei bilanci delle banche dei Paesi avanzati con effetti che sono facili da immaginare sull'andamento economico
Quindi passiamo adesso alla polizia insorgenti questa una slide che ovviamente è stata scritta qualche giorno prima di ieri
Ma i problemi sono ancora lì
Il senso di questa slide e semplicemente per ricordare una cosa che sapete tutti che in tutte le principali aree avanzate ci sono delle decisioni di politica economica e devono essere pavese
Alcune sono state già prese ma non ne sappiamo ancora le conseguenze piste per in è cominciato
Si tratta di vedere come continuerà anche se abbiamo degli annunci in questo senso e si tratta di vedere come nel medio termine di mercati reagiranno
Negli Stati Uniti per rimanere lì la politica fiscale degli ultimi mesi stata bene decisi trovate voi un aggettivo io direi sconcertante
Perché quello che abbiamo visto negli Stati Uniti è stata la combinazione di assenza di decisione di policy fiscale
Permanenza di una si tratta di una istanza restrittiva della politica fiscale assolutamente non necessaria quindi
In negli Stati Uniti l'anno scorso l'anno che sta per finire possiamo dire tranquillamente che la politica fiscale è stata più restrittiva di quanto non sia stata in Europa
E soprattutto la mancanza di chiarezza sul lungo termine che deriva da due cose primo che continua ad esserci un tetto al debito che deve essere rinegoziato di volta in volta
E la assenza di un programma di consolidamento a medio termine che affronti un fatto che i primi ad ammettere sono gli stessi americani e cioè che il debito americano così come e insostenibile
Naturalmente poi resta in piedi per tante ragioni
Giappone labile nomi siccome sapete è basata sul tre frecce monetaria fiscale strutturale tutte e tre devono essere fatte su
Partire bisogna scoccare tutte e tre
Insieme altrimenti la sull'Euro tornerò più avanti
Questa slide la lascio semplicemente per ricordare che
Il temperino in America può avere conseguenze importanti sia per i Paesi emergenti che anche
Per per la zona euro
Il blocco fiscale quello che ho appena ricordato secondo l'OCSE per esempio il tetto del debito dovrebbe essere semplicemente abolito
Non è quello uno strumento
Che garantisce la sostenibilità fiscale
Ma aggiunge un elemento di incertezza che non c'era prima perché il tetto del debito c'è sempre stato in America non c'era prima perché è cambiata la politica in America e quindi questo è un esempio secondo me interessante
Di come la politica che cambia
Cambia il modo in cui funzionano i sistemi economici anche se non si prendono decisioni diciamo suo senso
Questo grafico lo abbiamo fatto come vedete c'è scritto tanto per spaventarsi un po'
Cosa cosa dice questo grafico dice facciamo l'ipotesi tipica da economista un po'così come dire meccanico
Supponiamo che ci sia un tetto del debito che rimane in vigore per un anno e quindi di conseguenza per un anno ci vuole una
Politica di restrizione fiscale è sufficiente a mantenere il debito al di sotto del suddetto ci sarebbe un affetto recessivo
Negli Stati Uniti del se circa
Sette per cento i canali li posso per spiegare se volete la disoccupazione aumenterebbe e l'inflazione sarebbe fortemente negativa quindi la deflazione problema che è tornato in auge recentemente
Potrebbe verificarsi ma come ho detto questo è tanto per spaventarsi un po'speriamo che non succeda ma chi l'ha chi l'ha detto
In Giappone c'è un problema significativo di consolidamento del debito
E c'è il problema di avviare un programma credibile di riforme strutturali
Voglio
Arrivare alla conclusione per parlare un momento di zona euro
Questi grafici che probabilmente non sono chiarissimi sono dei grafici che raccontano una storia e cioè più che altro danno una fotografia come all'Euro prima della crisi
Prima della crisi nella zona euro c'erano Paesi che crescevano parecchio la Brescia l'Irlanda la Spagna il Portogallo e Paesi crescevano di meno
La Germania
La la Francia l'Italia per l'Italia che usciva dal meno anche prima
E questi Paesi avevano anche un'altra caratteristica che
Era una caratteristica di crescente insostenibilità dei saldi finanziari e di ben bilancia dei pagamenti
In sostanza e anche il secondo grafico racconta la stessa storia non dimentichiamoci che per la prima parte dell'euro lei euro ha vissuto una fase di
Scusi libri crescenti che ha fatto crescere in un modo poi rivelatosi insostenibile
Paesi che non se lo potevano permettere e la crisi a virgolette semplicemente messo a nudo queste insostenibilità
Ha messo a nudo il fatto che c'è un rischio molto maggiore di quanto i mercati volessero di conoscere ha messo a nudo il fatto che in molti di questi Paesi c'era un problema di competitività che non era stato aggredito
E
Questo è un grafico che credo molti di voi conoscono che a me piace moltissimo perché racconta una storia di oltre un decennio anzi di due decenni attraverso quello che pensano i mercati
Questa è la storia degli sprechi
Settore
No
Sono tanti
La convergenza degli spread nella fase di
Kahn
In ovvero solo Milone monetaria
La assenza disfare per un periodo lungo a dare quanto è stato lungo il periodo nel quale i mercati hanno detto non c'è differenza di rischio e poi quello che è successo dopo questa è la Grecia ma sotto ci sono gli altri Paesi quindi la Scala
Come dire colpisce un po'ma la storia degli spread sappiamo
Questo trovo sia un grafico molto interessante perché racconta del fatto che i mercati
E poi non solo i mercati ma anche i policy maker hanno pensato cioè l'euro i problemi sono finiti
Invece i problemi stavano si stavano in gigante lo stava diventando più serio di quello che si pensava naturalmente col senno del poi siamo tutti bravi a dire questo ma insomma questa è una cosa che
Questa è un'altra cosa che anche anche se ben nota disponendo sul debito sovrano ci sono poi tradotti in differenziazione del rischio di credito così detta frammentazione
Per cui siamo paradossalmente in unione monetaria con una politica monetaria unica ma con
Meccanismi di trasmissione di politica monetaria molto diversi
Questa è cronaca
Siamo finalmente in Europa
Stiamo affrontando la questione della riparazione sistemi finanziari stiamo affrontando la questione del leone bancaria non commento immagino che ce ne saranno altre
L'ultima parte riguarda le riforme strutturali se è vero che uno dei problemi che avevamo ignorato prima della crisi negli anni iniziali che la zona crisi dell'euro aveva a che fare con
Crescita insostenibile
E mancanza di competitività
Bisogna che questi problemi siano affrontati quindi bisogna abbia a Verona Unione bancaria bisogna riparare sistemi finanziari
Fortunatamente il consolidamento fiscale a buon punto bisogna affrontare i problemi dell'economia reale
Questi questi istogrammi sono una misura che l'OCSE USA per valutare
Il l'intensità dello sforzo di riforma strutturale dei Paesi in base ha un obiettivo che l'OCSE definisce chi non ha la sua analysis sorveglianza strutturale regolari
Cosa dice questo grafico che i Paesi in crisi della periferia della zona euro sono quelli che hanno fatto più riforme la cosa non stupisce perché sono Paesi molti di questi in programma
E che quindi devono fare le riforme per il programma ma sono anche Paesi che avevano più bisogno di riforme finisce più cammino da fare
Se in futuro i così detti contratti sono prime anzi non so come saranno chiamati servivano a questo potrebbe essere un risultato importante ma lo lascio per la discussione
Questo grafico dice più o meno la stessa cosa ma segnala un altro fatto che secondo me importante le riforme che bisogna fare non sono solo quelle del mercato del lavoro se si fanno riforme sul mercato del lavoro e magari si aumenta la flessibilità dei salari
I salari magari scendono ma se non c'è concorrenza sui mercati di prodotti i prezzi non scendono quindi non c'è aumento di competitività
E lo sforzo rimane tutto sul mercato del lavoro e e viene bloccato dalle resistenze potete immaginare quanti sono forti alla liberalizzazione sui mercati dei prodotti IGT
Tasso di riforma eh diseguale nei procedimenti
Nel frattempo c'è un aggiustamento in corso di nuovo la storia iniziale ve la ricordate i Paesi che crescevano troppo aveva uno squilibrio di parte corrente questi squilibri
Si stanno gli assorbendo in buona parte per via dell'impatto recessivo di aggiustamento input
In qualche parte che però bisogna ancora misurare perché c'è un effettivo aggiustamento di competitività
Questo avviene in modo asimmetrico i Paesi della della zona sud stanno degli assorbendo i loro squilibri di parte corrente i Paesi del Nord no
Quindi continua la Germania davvero un surplus di parte corrente il risultato aggregato e che la zona euro nel suo complesso sta entrando
In un surplus di parte corrente in parte questa cosa mantiene troppo alto il tasso di cambio delle
Nel lungo periodo questa è la mia penultima slide nel lungo periodo ci sono benefici in termini di PIL
Da parte di riforme strutturali lavoro prodotti sistemi previdenziali per tutti i Paesi
Lo scopo di questa sua idea di dire che l'agenda di riforma strutturale non è solo un'agenda per i Paesi deboli e per tutti i Paesi e quindi questo deve essere posto chiaramente al dibattito ultima slide
Visto che ho cominciato col dire che i motori della crescita si indeboliscono la gente del Polesine che la globale che non esiste ma insomma noi penso
Ci
Lo prendiamo tutte le sere prima di andare a dormire
Ci sono c'è un'agenda molto ampia e il commercio internazionale deve essere mantenuto aperto e aperto di più e quindi le opportunità negli accordi transatlantici tra specifici eccetera
Bisogna ridurre la policy Anzio versanti
I mercati a volte hanno risorse voglia di investire ma non lo fanno perché non sanno quale sarà in grado di il quadro di policy dei prossimi diciotto mesi
E quindi si tengono i soldi a casa la cosiddetta preferenza per la liquidità che abbiamo studiato a scuola
Bisogna ovviamente mettere i sistemi finanziari apposto e bisogna è questo il mio ultimo messaggio accelerare l'agenda strutturali in tutti i Paesi emergenti avanzati ricchi e poveri grazie
Prima di continuare con il dibattito però vorrei pungolare ancora sul un paio di questioni Padovan perché Paloma svincolato elegantemente sua questa unione bancaria ma insomma la curiosità però sentiamo tutte quante lotte per alcune un bicchiere mezzo pieno per altri mezzo vuoto peraltro non c'è nemmeno il bicchiere è vero che
Avendo visto tanti vertici inconcludente dell'Europa già il fatto che ci sia un accordo per certi aspetti importante però
Questo sistema di risoluzione nel suo giudizio per come si va profilandosi
Serve efficace lo vedremo perché insomma Martin Schulz ha detto sarà durissima il dibattito al riguardo
Il bicchiere mezzo pieno come potete vedere
Allora mettiamola così un economista direbbe mettiamola dinamicamente la questione
Perché
Mezzo pieno secondo me perché attiva un meccanismo
Che se sfruttato bene
Permette di andare verso un meccanismo di sostegno finanziario
Che sarà adeguato e poi dirò in che senso
E allo stesso tempo riduce i giganteschi problemi che la grandiosa burocrazia europea aveva posto sul tavolo in termini meccanismo decisionale li riduce non li risolve sono ancora molto elevato
E
Questo in un contesto nel quale
Il sistema bancario oggi viene sottoposto stress-test quindi stiamo
Riparando la macchina
Mentre ne cambiamo il motore perché allora direte voi uno cioè il bicchiere mezzo pieno
Perché in qualche modo questo è il meccanismo decisionale europeo
Non è l'asse che la prima volta che succede questo fosse ci siamo dimenticati che quando è scoppiata la crisi greca non c'era lì Fsf non c'era DSM
E i tempi allora previsti per l'attivazione di questi meccanismi
è uno molto lunghi
Sotto la pressione della crisi
I meccanismi sono stati accelerati anche rinforzati
Primo che il primo episodio secondo episodio nel due mila dodici
Una delle parole in voga il cosiddetto rischio di denominata vi denominazione un termine molto elegante per dire che l'euro si sarebbe
Distrutto perché CP tornava in mente monete nazionali
Come ben sappiamo
La decisione la Banca centrale europea di mettere in piedi un meccanismo lo MT che non è mai stato usato
Ha cambiato il percezione di rischio sul mercato
Dove voglio arrivare a un fatto molto semplice è vero che il meccanismo che è stato deciso e ampiamente insoddisfacente è vero che si può migliorare
Ma questa decisione è un ulteriore passo nella direzione che è stata presa da quando la crisi dell'euro scoppiata il riconoscimento che ci vuole un meccanismo di gestione
Dell'Unione bancaria che tra Unione bancaria è fatta di due pilastri di banche che sono sane e meccanismi istituzionali di supervisione risoluzione della crisi e eventualmente di
Assicurazione dei depositi
Credo che stiamo andando in quella direzione credo che dal punto di vista politico ci sia stato un segnale di convergenza non è secondo me
Dimmi privi di poca rilevanza il fatto qualcuno direbbe simbolico che c'è un inizio di mutualità azione delle risorse non dimentichiamoci che non è bancaria impliciti meccanismi di convergenza fiscale
Quindi a questo a un certo punto all'istituzione europea i Governi si potrebbe porre la seguente questione c'è una crisi bancaria che potrebbe avere conseguenze sistemiche di contatti
Le risorse i meccanismi che abbiamo non bastano che facciamo o mettiamo le risorse i meccanismi oppure
No si potrà
Il problema di atti di agire sotto la crisi ma questo è in qualche modo mi potranno smentire coloro che conoscono molto meglio di me i sistemi europei questo è quello che l'Europa oggi realisticamente può dare
Ultima cosa
La l'efficacia degli strumenti finanziari in mano pubblica virgolette hanno molto spesso un impatto che va molto al di là della loro dimensione ricordate quando si parlava dell'effetto bazooka
Le istituzioni europee devono mettere sul tavolo un bazooka che non avrebbero mai usato ma che era lì pronto a sparare se ci fosse stato un rischio di dissolvimento l'unione monetaria
Allora ringraziamo per
Dichiara così pieno peraltro prima
Allora andiamo avanti con questo dibattito sentiamo i nomi dei numeri quindi numeri che abbiamo visto ampiamente dispiegati nelle slide di padovana ecco ma ciò che ne Manuele Baldacci
Istanza diretta dal Dipartimento per l'integrazione la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione di ricerca
Grazie devo dire relazione come sempre molto stimolante ampio da parte di
Carlo Padoan io proverò a concentrarmi su alcuni temi che ha sollevato partendo come ICI chiedeva il moderatore sia ad alcune evidenze e anche con un'ottica più sull'Italia cioè come l'Italia si colloca dentro questa prospettiva europea
Il punto di partenza è quello di una ripresa fragile con prospettive di
Arrivo a destinazione a regime ad un ritmo di crescita potenziale o vicino al potenziale che inferiore a quello del che avevamo sperimentato anche prima della crisi e lo è per l'Europa lo e a maggior ragione
Per l'Italia un'altra caratteristica di questi timidi segnali
Di ripresa che vediamo affiorare in Europa e nel nostro Paese con un po'di ritardo e che c'è una componente export led che è prevalente c'è una componente di di diciamo trainata da quei mercati che sono soggetti a rischi strutturali di cui Piercarlo ci ha parlato in più devo dire nel caso del nostro Paese un ulteriore fattore se vogliamo di rischio
A basarsi solamente su una prospettiva di crescita tutta basata sull'esportazione che il contenuto di importo delle nostre esportazioni accresciuto perché siamo diventati un Paese più globalizzato ce le nostre imprese hanno fatto quello che il visti gli esperti
Raccomandavano lo hanno fatto ancora in minima parte nel senso che è una frazione pari a circa il dieci venti per cento del totale delle imprese italiane quella che si è mossa
In un contesto di internazionalizzazione attiva
E che ha quindi più esposta diciamo anche alle può alla volatilità dei mercati
Internazionali
Ma certamente il sistema ha risposto alla crisi il sistema industriale cercando sui mercati estere di particolare su quelli esterni alla Unione Europa e a e nei mercati emergenti nuove fonti pericoli di crescita ora a parte le prospettive rischi che ci possono essere dalla fatto è questa crescita sia
Sarà un po'a singhiozzo e risposta per rischi
Di volatilità c'è però una un altro diciamo elemento negativo che la la
Per produrre un Euro di export abbiamo bisogno oggi di una quantità maggiore di importo rispetto ad alcuni anni fa allora
Nella contabilità dei numeri questo si trasforma in un minor motore di crescita del PIL anche azionato diciamo dal dall'export aggiuntivo e questo significa che come dire anche un export vibrante per i prossimi anni non pensiamo
Come previsioni che l'Italia potrà avere un export molto vibrante molto forte avrà un export
Che contribuirà alla crescita ma non sostenuto come nel primi periodi pre-crisi
Il contenuto di crescita economica però derivante azionato da questo export sarà ridotto e questo è un fattore da considerare l'altro elemento che
Non si vedono segnali soprattutto nel nostro Paese ma in molti altri Paesi del dell'area euro vale la stessa considerazione soprattutto quelli più deboli non si vedono grossi segnali sul fronte dei servizi cioè questa ripristina
E poi a regime nel due mila quattordici la ripresa che verrà sembra trainata molto dal manifatturiero mentre gli altri settori in particolare i servizi rimangono abbastanza al palo c'è un problema di produttività che
Si legga a quelle riforme strutturali di competitività di prezzo di contendibilità di mercati che ovviamente sono centrali perché si possano attivare dei Paesi più deboli dell'area euro meccanismi virtuosi di crescita per questo settore e indubbiamente il fatto di non averle come dire messe
A in alto nell'agenda come ci diceva Piercarlo Padoan rispetto ad altri tipi di riforme è un male perché oggi ci troveremo meno preparati ad affrontare o comunque cogliere i benefici della ripresa molto velocemente quindi mi concentro quattro punti investimenti consumi il tema dell'abuso plessi ricoveri che in qualche modo
Paventato anche l'aver Carlo e il tema del debito pubblico
Gli investimenti senza alcuna ripartenza forte degli investimenti non parte la domanda interna
E siccome i consumi saranno al palo per un po'questo ci dovrebbe molto preoccupare ora
Semplifico per motivi di tempo io vedo due problemi grossi da una parte il tema tradizionale dell'accesso al credito da la disponibilità
Di di liquidità per l'impresa è proprio conosciamo sappiamo bene gli imprenditori quando rispondono le nostre indagini sul clima di fiducia ci continuano a dire che
Quello è uno dei fattori importanti di ostacolo alla crescita ma c'è anche un tema più importante che riguarda le aspettative non so se questo si possa tradurre con il tema della polizia Hans tanti
Ma
Abbiamo verificato durante questa crisi che il gli elementi di sentimento cioè gli elementi di
Percezione del futuro da parte degli attori economici sia le famiglie ma soprattutto le imprese sono una variabile sempre più importante nel determinare le scelte reali le analisi che abbiamo fatto ci dicono che quelli sono fattori che bisogna sempre più tenere in considerazione che pensate che nei modelli economici tradizionali questi fattori soprattutto sul fronte degli investimenti entrano limitatamente quindi siamo meno beh
Riapre vedere quello che succederà nel futuro ma questi sono ovviamente delle variabili soft che dipendono tante dimensioni non necessariamente tutte
Economiche ma tanta più volatilità e tanta più incertezza abbiamo del quadro fiscale delle riforme politico eccetera
Tantomeno riusciremo a tradurre in Investimenti delle intenzioni magari che dimissioni hanno sul lato positivo guardando Alitalia ci sono dei segnali però che ci fanno sperare meglio
Il fatto che la capacità utilizzata si sia incrementata e abbia raggiunto livelli abbastanza alti non ancora quelli di piena capacità produttiva ma comunque elevati che ci sia intenzione da parte degli imprenditori oggi di investire più che qualche mese fa
E che l'altro lato è il rovescio della medaglia di una crisi lunga duratura in cui sostanzialmente si è fermato il Paese cioè che le macchine sono vecchie gli imprenditori prima poi se vogliono rimanere sul mercato devono
Fare quello sforzo di rivedere diciamo gli assetti produttivi perché appunto altrimenti escono fuori mercato quindi questo è un fattore che può spingere gli investimenti oppure può portare fuori mercato le imprese esistenti
E l'altro grande tema è quello che forse dobbiamo appunto lo sappiamo benissimo dobbiamo far di più per attirare investimenti dall'estero e di nuovo qui lo Zito semplicemente perché ha un collegamento forte di nuovo su quel tema delle riforme strutturali che si trasformano poi in un impatto così forte sul PIL le politiche macroeconomiche possono fino ad un certo punto
Il tema dei consumi è legato a una aspetto importante
In Italia abbiamo spesso confrontandoci con gli altri Paesi europei esaltato troppo credo
Quei bastasse quegli ammortizzatori che il nostro sistema aveva l'alto livello di risparmio il ruolo della famiglia come ammortizzatore sociale i trasferimenti interni alle famiglie come asso sciocca Sorbona soprassedere assorbitori sciocca diciamo
E il e che e e in generale anche la rigida del mercato del lavoro se volete ha un po'aiuta un po'rispetto ad altri sistemi
A a come dire attenere i consumi più alti rispetto a quello che sarebbe in un mondo in cui al primo segno di crisi ci sono come dire taglia i posti di lavoro immediati
Ora però mentre questo può essere un beneficio nel breve periodo quando si inizia ad entrare in una crisi
Il fatto che il sistema sia così
Poco adattabile così poco reattivo rispetto al mercato e i segnali del mercato è un elemento molto negativo nel momento in cui si inizi accogliere si dovrebbero cogliere i segnali di ripresa e quindi il ciclo si inverte
E parte un pochino di più il fattore domanda
è questo che cosa significa significa che ad esempio oggi le famiglie stanno ricostituendo in parte giustamente razionalmente
I loro risparmi e che questo però sarà un fattore negativo per quel che riguarda la dinamica tra domanda interna cioè il fatto di ricostituire i propri risparmi perché ci si di posizione in un mondo in cui sia meno ricchi strutturalmente per effetto della crisi
Fa sì che da una parte si fa una scelta non mio per rispetto al futuro ma dall'altra il contributo
Alla crescita dei consumi essa sostanzialmente
Ridotto l'altro tema grosso per citarne solo due di per i tanti che si possono citare in questo contesto è quello della tassazione e in particolare il peso di quelle per chiamiamola così imposizione oppressione para fiscale
Se guardiamo particolarmente i prossimi due anni per i consumatori in Italia
Il tema della capacità diciamo di aprire il reddito disponibile per poter consumare sostanzialmente si riduce visto che gli altri motori sono quasi tutti fermi l'occupazione non da un grande contributo i redditi salari non cresceranno tantissimo
Si riduce pre sostanzialmente a sé al fatto se la pressione fiscale Rizzi ridurrà così come intera e tra nella pressione fiscale indiciamo impropriamente definita in questo contesto più ampio io metterei anche il costo di quei servizi locali che sono quasi parte
Delle imposte che poi le famiglie paga la se quelle imposte vanno su magari per reazione tagli dice Dieter dei trasferimenti che dal centro alla periferia
Il Governo centrale fa per motivi di bilancio chiaramente di voce meno disponibilità di consumo
E infine molto rapidamente sugli altri due punti la job Messico perché il debito pubblico
Solo per slogan per motivi di tempo sulla Jobs ricordo che il tema è chiaramente quello che citava citava Piercarlo prima cioè molta della disoccupazione che oggi vediamo in molti Paesi europei
Potrebbe non essere ciclica anche perché se guardiamo di nuova lo spaccato della disoccupazione italiana
Che è prevalentemente composto da disoccupati o in larga parte composto da disoccupati che lo sono da più di un anno e che quindi possano aver già perso molta della propria capacità di ricollocarsi in un mercato anche in una fase alta
E lo fotografiamo la sede la foto del mercato del lavoro dando e sarebbe come dire verificandone le caratteristiche di segmentazione e dualità con una componente ampia soprattutto di occupati giovani penso a giovani in senso ampio fine trent'anni trentacinque anni
Con contratti appunto completamente diversi rispetto a quelli del resto del mercato del lavoro ecco queste caratteristiche fanno sì che ci possano di nuovo non essere non possono non essere colte le opportunità di una ripresa
E che questo porterà ripresa non si trasformino mento diede dei posti di lavoro e le previsioni di occupazione per il due mila quattordici al due mila quindici
Che abbiamo diciamo da parte i tanti centri ricerca compresa l'Istat sono di una ripresa molto molto timida dell'occupazione cioè
Se se attimi dalla ripresa della crescita prima di vedere i benefici in termini di occupazione dovremo soffrire parecchie qui il tema grosse quello della riqualificazione e la forza lavoro ma insomma non abbiamo tempo di parlarne e della riduzione della pressione fiscale
Del partiva del cuneo sul lavoro perché sappiamo dalle simulazioni fatte che riduzioni quantitativamente importanti del cuneo fiscale
Genererebbero effetti importanti in termini di pure numero di occupati aggiuntivi e infine appunto solo
Proprio citando nel tema del debito pubblico è vero che
La questione di finanza pubblica sembrano essere meno rilevanti oggi perché molte delle cose giuste sono state fatte in Europa
Però attenzione il livello del debito è alto in Europa è più alto di prima e più altri prima della crisi continua a essere alto nei Paesi in cui era già alto prima della crisi come in Italia e lo è anche in altri Paesi e quindi i rischi di liquidità cioè di
Magari perché c'è uno shock in un'altra parte del mondo perdere l'accesso al mercati ai mercati del credito comunque averlo solo a costi molto elevati
è importante pensare che l'Italia ha un deve rifinanziare circa un quarto del PIL ogni anno e quindi ricollocare un quarto del PD in debito pubblico ogni anno capite che questo
Comunque una spada di Damocle che rappresenta un rischio forte mi fermo qui
Vorrei chiederà Baldacci ancora una una cosa cogliendo fior da fiore export non sarà per livelli pre-crisi siamo meno ricchi strutturalmente
La disoccupazione potrebbe non essere ciclica Biasetto parlandoci le conseguenze della recessione sono ancora
Inesplorate Confindustria ci dice che parte della gara della produzione industriale persa non si recupera tutti questi numeri messi insieme fanno sì che cioè
Saremo meno ricchi punto e basta cioè non si recupera più quel livello di ricchezza e questa cosa è una cosa che
Di cui c'è consapevolezza secondo lei nel a livello sociale ma anche politico cioè del fatto che quel livello che c'era qualche anno fa in questo bene non ci sarà più e inevitabile oppure
Lo è se non si fa niente nel senso che il questa diagnosi sintetizzata così credo sia giusta il punto è che non possiamo aspettarci dai meccanismi automatici della ripresa ciclica la soluzione di tutti questi problemi che abbiamo elencato e che quindi
Von concentrarsi su quelle riforme cosiddette strutturali che poi ci chiede l'Europa ci credono gli economisti dicono tutti è importante ma non solo per l'Italia perché poi molte di queste dinamica avvengono in molti altri Paesi dell'area possono diciamo sintomo di debolezza di tutta l'area
Dipende da noi insomma serve
Come andrà a finire alle Lorenzo Bini Smaghi adesso continuiamo naturalmente anche un'opinione sulle questione che abbiamo toccato anche prima quindi
Progetto in una banca RIA e anche le mosse della Federal Reserve
Dunque il
La presentazione di Padova non mi sembra molto chiara indica
Anche l'ultima slide poi
Le cose da fare e interessante che non non ci sono questioni monetarie tra fra le banche centrali non sono
Tra
Così le istituzioni che hanno
Molte cose diverse da fare magari se ne potrà discutere
Giudicare
Ti sei dimenticato tutti ho colto subito il fallo però e immagino che riflette
Un
Né ed è corretta che in fin dei conti che che banche centrali aiutano a guadagnare tempo ma poi i serramenti profondi fondamentali dipendono dal politiche
Per le politiche economiche più strutturali
Credo che il
Come ha detto Padoan a speriamo che ci sia la ricerca la ripresa siamo la speranza non è una strategia di politica economica e dunque bisogna trasformarla in azione e la prima il primo elemento
Dopo il commercio internazionale che mi sembra come dire un po'ISFOL finché in Vietnam le le i tre punti successivi ridurre di incertezza di politica economica
E la questione fondamentale come si riduce l'incertezza di politica economica si riduce facendo le cose
La promettendo le poi facendo ora
E lì
Ci sono attualmente vari livelli di processi decisionali
Però per tornare a quello che diceva il dottor Baldacci alla fine ci riporta a casa nostra cioè quello che dobbiamo fare noi
Se riusciamo a farlo e perché non riusciamo a farlo io penso che il
Ridurre l'incertezza si può fare solo con un programma chiaro che da un orizzonte chiaro con dei contenuti chiari se non si riesce a fare questo
Si aumenta l'incertezza
Se non ci sono indicazioni chiare sulle cose da fare si aumenta l'incertezza
Un altro modo di aumentare l'incertezza e di non specificare qual è il livello decisionale a cui si prendano a cui devono essere prese decisione questo è un
è un problema tipicamente italiano direi in cui si dice ma sì lo sappiamo che non dobbiamo fare alcune cose però poi la la BCE deve fare questo la Germania che fare quest'altro l'Europa per fare quest'altro ancora
Questo fortunatamente la presentazione di chi parla non c'è mi sembra che ci sia un calo differimento soprattutto quando si parla di riforme strutturali
Ha delle responsabilità che sono dei singoli Paesi il grafico dove
Si mostra che negli ultimi due anni
La Grecia poi il Portogallo la Spagna Italia sono stati i Paesi che hanno fatto maggiori difforme dimostra che purtroppo le riforme si fanno durante la crisi mentre si dovrebbero in teoria fare nei periodi buoni
Solo di fronte al al precipizio ci si lancia Sicer bisogna fare qualcosa
E il timore che che invece quando i tempi il il
La calma ritorna sui mercati diciamo ma tutto va bene lo spread e a duecento
Venti stamattina novecentoventuno pentimenti allora le cose sanando bene aspetti delle ritorna la strategia della speranza speriamo che ce la facciamo perché con un po'di crescita e qui un po'di crescita la
Noi verremo creati
E questo secondo me è una strategia sbagliata che credo oramai anche i mercati hanno capito ma anche gli operatori si deve poi investire che se non c'è un
Programma
Di
Breve medio e lungo periodo di riforme alla fine non si riesce a far ripartire gli investimenti che sono la cosa fondamentale
L'altro vorrei inserirmi su un piccolo commento su
Le i punti di forza e di debolezza dell'Italia perché l'export che viene tanto
Presentata come punto di forse non è un punto di forza dell'Italia rispetto ad altri e su questo forse Pavan potrebbe dire qualcosa ma quando guardiamo all'esportazione di beni e servizi dell'Italia negli ultimi anni e li mettiamo a confronto non solo della
Rimaniamo ma della Spagna del Portogallo addirittura vediamo che in realtà abbiamo perso quote
Rispetto al mercato tediare dove stiamo perdendo anche dal lato dell'export
E di tutto questo attualmente risente poi la domanda interna
E a domani terrà perché non cresce allora la reazione tipica in Italia perché le tasse sono altre ma perché le tasse sono altre
Altra perché la spesa pubblica è alta sarà anche vero che la spesa pubblica ma c'è qualcosa di più fondamentale perché a meno che non si pensi che spesa pubblica spesa privata abbiano un volo diverso
Il problema fondamentale che il Paese non è competitivo e non la produttività non aumenta
E dunque chi lavora la produttività essendo la stessa di dieci anni fa chi lavora produce la stessa quantità di prodotto di dieci anni fa dunque non è che noi siamo più poi ci siamo più poveri perché produciamo la stessa quantità di o addirittura di meno
E dunque notizia domandarci richieda colpa se noi produciamo la stessa quantità di beni e servizi per ha detto di dieci anni fa è la colpa può essere solo di chi lavoretti organizza lavora il lavoro chi gestisce il mercato del lavoro
E dunque stanno il mentre questo lo si vede molto bene il confronto con gli altri Paesi dove la produttività aumenta di uno un punto e mezzo all'anno in genere la produttività
Non è al centro del dell'agenda di di governo non è al centro della gente delle aziende
L'ho verificato parlando forti contro persone Confindustria non sa cosa produttività
Egli è il concetto di legare
Le remunerazioni alla produttività non è un concetto discusso in Italia ma il concetto di Cisco in tutti gli altri Paesi del mondo feriti che chi produce di più guadagna di più
Tra aziende anche diverse lo stesso settore non è un concetto che perché ci sono i contratti nazionali ancora che vengono e finanza e l'ultima consecutività credo che con consente dei margini che sono intorno al dieci quindici per cento
Di di di Maggi dire moderazione tipo sui più nel mondo di oggi un'economia organizzata così è fuori mercato
Allora possiamo sempre sperare ma di nuovo la speranza non è una strategia se non vengono modificati alcuni elementi fondamentali nel modo di lavorare e nel modo di organizzare il nostro lavoro
I temi di mercato in termini di bellezza azione il Paese nel suo insieme rimane fuori dal mercato globale e questo si è visto negli ultimi dieci quindici anni dono e piano piano siamo usciti infatti l'apertura del dell'Italia rispetto verso il mondo
Se ridotta mentre altri Paesi sono in tanti dunque
L'accento sul accelerare i fondi strutturali è fondamentale settimo
Ultimo punto forse sul
Sistemi finanziari banking Unione e dico che è stato fatto negli ultimi giorni
è stato fatto poco forse
Ma perché le aspettative erano esagerate cioè in nessun Paese al mondo viene dettagliato riga per riga cosa succede se la banca fallisce
Perché c'è una discrezionalità nella gestione di queste di queste crisi certo la crisi che ha esposto i contribuenti
A pagare gli errori del sistema bancario a spinto a fare dei cambiamenti importanti cioè bisogna cercare di ridurre
Le l'esposizione del contribuente però noi in Europa vogliamo definire sempre tutto precisamente il risultato è che una cosa troppo complessa
Che premente non funzionerà come solo queste così vicino al week-end una banca deve essere
Oli messa in liquidazione o trovare un partner questo si fa in un week-end se ci sono so dieci quindici processi decisionali è probabile che lunedì mattina
O si ferma l'orologio oceani disastro oppure la Banca centrale deve intervenire
Questo è il timore a Francoforte allora secondo me
Il quello che è stato deciso è un passo avanti importante c'è un fondo unico per la prima volta che verrà alimentato dalle banche tra l'altro con dei contribuenti
Il meccanismo Cesare è troppo complesso
Temo che ci vorrà un ci voglia una nuova crisi per razionalizzare le cose questo il modo in cui l'Europa purtroppo funziona che gli errori si capiscano quando poi si mette in atto
Il il meccanismo stabilito non è molto diverso da altri Paesi negli Stati Uniti hanno cambiato certe cose come sono accorti degli errori fatti
Però ecco non bisogna nemmeno minimizzare il passo avanti che è stato fatto
E soprattutto l'abbiamo un supervisore unico abbiamo un sistema di vigilanza su tutte le grandi banche unico in Europa e questo è un passo avanti secondo me fondamentale però nei prossimi questo supervisore vorrà far pulizia
Allora nei prossimi mesi verrà fatta pulizia
Questo non sarà necessariamente
Una cosa semplice né facile per i sistemi economici perché chi evidentemente già i bilanci sporchi dovrà pulirli questa pulizia potrà portare ha degli effetti
Recessività alcune parti d'Europa
In Italia Bini Smaghi questa effettiva eccessivi potranno esserci non riferisce sì ci sono già il credito scene del cinque per cento all'anno potrà poi trovare la potrà di può dire questa cosa e in anticipazione Rossella polizia se è già iniziata e questo è una buona notizia la stiamo pagando tutti ma la polizia già iniziata
Vediamo
Il resto della polizia che rimane da fare speriamo sia poca e che si possa ripartire il mio timore è che è stata fatta in alcune parti ma altre rimane
Teniamo conto anche del fatto che a regime i titoli pubblici
Non avranno più il privilegio che ha nel passato cioè il il PIL ora una cosa comunque voglio potete mica però oggi le banche possono investire in titoli pubblici con un peso zero i termini capitale cioè non devono accantonare capitale
Questo è un sistema poco razionale dovremmo evolve verso un sistema in cui si chi investe in titoli pubblici
Più rischiosi dovrà accantonare più capitale
Questo vuol dire che chi detiene titoli pubblici italiani fin quanto di pubblicità e ne sono rischiosi dovrà accantonare più capitale può dire che le banche dovranno accantonare più capitale se messo in titoli pubblici dunque erano meno capitale per finanziare l'economia privata questo non è una buona notizia
Allora Paolo Gorrieri dunque Paolo coerente oggi visto che abbiamo dibattuto a lungo sulla
Policy ai serpenti l'open volgiamo quasi più come politico come senatore che come analisti accademico perché
Una risposta da parte del del mondo politico a questa che è stata definita da tutti gli intervenuti uno dei problemi maggiori per la risoluzione la crisi in cui stiamo
Insomma io tra l'altro provocare un piccolo esempio che riguarda la mia categoria vorremmo citarvi in giudizio per
Tutta questa manfrina del primo su cui ci avete fatti stare una cosa piccola però è indicativa lo per mesi e mesi e non si capiva niente figuriamoci quando le cose diventano più strutturali come se ne esce soprattutto in Italia in questo clima politico dalla polizia un serpente
Insomma si vasta e
Abbiamo posto
Allora io risponderò naturalmente alla domanda sulla politica arms eccentrico non voglio perdere l'occasione per
Partendo proprio dal quadro che Piercarlo Padoan ha tracciato dalla situazione a livello internazionale europeo per dire alcune cose
Appunto di come si esce se teniamo conto di questo quadro perché se continuiamo a pensare poi che tutto si risolve
Nell'ambito
Questo senza accampare nessun formativi scusa allora quello che ci ha detto Padoan e
In poche parole il fatto che c'è un quadro di fondo che sta migliorando
Le maggiori economie avanzate chiuderanno l'anno in soprattutto inizieranno il prossimo anno con una ripresa a questa ripresa sarà tuttavia non esaltante soprattutto
Questa ripresa si colloca sensibilmente al di sotto
Gli standards del passato di come eravamo abituati a dopo una situazione di di crisi a vedere in qualche modo questa ripresa
Interrompo
Un'emergenza
C'è un dottore in sala questo richiesta per l'emergenza che appena avvenuta
Nei
Un medico
Che c'è ci auguriamo naturalmente che
Tutto si risolve possiamo allora con la sempre come
Quindi
Una ripresa
Ci sarà però questa ripresa sarà molto modeste soprattutto si collocherà molto al di sotto degli standards eravamo abituati Standa del passato
La motivazione naturalmente fondamentale perché
Padova faceva riferimento al fatto che
Si sono in qualche modo affievoliti dei motori della crescita
E questo è vero ma
La ragione e proprio nella crisi che sta abbiamo attraversato e stiamo attraversando
L'abbiamo detto molte volte però vale la pena ricordarlo non era una crisi ciclica era una crisi strutturale
Nata da un eccesso di debiti un accumulo di debiti attenzione privati prima pubblici poi perché altrimenti se si mette poi tutto dentro lo stesso basket e come si dice
Un eccesso di debiti privati che poi
Ha determinato un eccesso di debiti pubblici
Questo eccesso di debiti però non era solo dovuto all'ingordigia della della finanza come abbiamo poi capito ma era dovuto a
Il modo di cercare di
Come dire
Puntellare un modello di crescita è entrato in crisi da diversi anni si faceva debito perché
Non aumentavano salary cap redditi per mantenere i livelli di vita altrimenti insostenibili questo è avvenuto negli Stati Uniti ma poi è avvenuto in anche in molti Paesi europei
Un eccesso di debiti una crisi di questo genere che provoca un fenomeno diciamo che storicamente notissimo quello che ha un certo punto bisogna rimettere a posto questi bilanci
Vendendo attività per cercare di far fronte a delle passività inizia a quello che viene chiamato appunto il dell'emergenza
Che è tuttora in corso attenzione perché questo è un fenomeno che non possiamo dimenticare e questo tipo di crisi provoca due grandi problemi perché dobbiamo ricordarle sennò queste cose del
Un problema è chi paga i costi della crisi i creditori o i debitori i Paesi creditori o i Paesi debitori dentro i Paesi chi paga la finanza all'industria
Non è che c'è un modello con cui questi costi si ripartiscono è un risultato politico quello che viene poi a determinarsi
E naturalmente a seconda di chi paga questi costi è chiamato a pagare sia un certo forzo rispetto a un altro
Ma c'è un altro problema che nasce
Tipicamente da una crisi da eccesso di debiti ed è un problema che viene a mancare la domanda aggregata
Perché quando si devono mettere a posto i bilanci si vende in qualche maniera qualunque forma poi di accumulo di risorse la si mette da parte per fronteggiare i di c'è un problema di domanda
E nasce a livello di Paesi e nasce a livello internazionale
Questo è quello che genera a questo punto questa modesta modestissima ripresa perché noi non abbiamo trovato il modo di rispondere a nessuno dei due problemi ancora
Perché come si è risposto al problema di mancanza di domanda
E
Primo momento si è messo in piedi una specie di
Risposta di politiche fiscali espansive
Londra due mila nove il massimo della della concordia internazionale ma poi il lavoro l'hanno fatto le politiche monetarie delle banche centrali
Questi sono dei protagonisti di primo insomma sono i primi attori della ripresa che sta avvenendo è inutile
E questa politica monetaria però è stato una politica monetaria che è uscita dall'ambito tradizionale
I nomi sono stati variamente dipinti si è parlato di quantitativi misi in cui di
Io ero in tutto il resto avrei prolissi di creditizi c'è un altro selva di acronimi ma alla fine
Il il discorso è sempre stato quello un enorme creazione illiquidità attraverso strade
In qualche modo non battute
In passato
E naturalmente la politica monetaria fa una maledetta fatica sostituirsi
Alle politiche fiscali alle riforme cioè alle politiche economiche
Ma quello che ha tenuto in piedi ad esempio in in in Paesi come gli Stati Uniti una ripresa
Una ripresa modesta e sono state queste politiche
Ora perché non hanno creato abbastanza ripresa perché in realtà molta di questa liquidità è stata tesori Giata
Non è arrivata all'economia reale le banche l'anno soprattutto in qualche modo tenuta per poter rimettere a posto i loro bilanci
E da questo punto di vista quindi questa questa grande liquidità è andata o dentro appunto le forme di tesoretto amento a fortemente
Diciamo rilanciare i mercati finanziari ecco il boom delle borse
Perché c'è stato un vero e proprio esclusione dei mercati finanziari
Ora questo problema naturalmente è preoccupante perché in questa esclusione finanziaria ci possono essere tutti i germogli
Di una prossima crisi e infatti il problema che oggi dal davanti alle banche centrali prima la Federal Reserve ma non solo e questo
Che si fa
Ci si preoccupa della ripresa che non viene e quindi si continua a lasciare queste briglie sciolte
Fino a quando questa ripresa non comparirà ma così si alimenta no sempre di più i rischi di una crisi finanziaria
Perché naturalmente i mercati finanziari ne approfitteranno
Sempre di più di questa enorme liquidità o ci si preoccupa della prossima crisi possibile e quindi si stringono i freni essi in qualche modo
Diciamo il tempio aringhe tutte queste adesso modi con cui poi alla fine si vuole sottolineare questo abbiamo visto che è successo il grafico che Padoan ce l'ha mostrato come la Federal Reserve ha annunciato la possibilità di c'è stato un crollo letterale in tutta una serie di nomi di paesi emergenti
Quindi quello che è successo adesso e che la Federal preserva ha detto cominceremo con dieci miliardi gradualmente
Ma è un dilemma perché se se faccio una cosa e mi preoccupo della ripresa
Rischio di
Creare sempre di più delle bollette se mi preoccupo delle bolle rischio di affossare la ripresa in corso questo è il dilemma che ho
Perché mancano poi
Politiche diciamo economiche alternative
E manca soprattutto la possibilità di sostenere una domanda
Ecco detto questo però io differenzia Ray le situazioni perché mettere gli Stati Uniti e l'Europa oggi sullo stesso piano e sinceramente è difficile se andiamo a vedere i numeri degli Stati Uniti e i numeri dell'Europa
Perché possiamo parlare appunto di politiche tenuto i sudori politiche monetarie ma gli Stati Uniti hanno ridotto la disoccupazione dal dodici al sette oggi sei virgola nove per cento cinque punti
Gli Stati Uniti hanno ripreso il ciclo degli investimenti sotto le medie del passato ma hanno ricominciato a investire
Il reddito pro capite degli Stati Uniti e sopra il picco su del due mila sette due mila otto e potrei continuare
In Europa i numeri sono drammatici noi veniamo dai peggiori cinque anni della nostra storia di Unione europea sono drammatici
Perché attenzione quando naturalmente si mettono in piedi le medie e poi ci sono paesi
Perché se andiamo a vedere il reddito pro capite nella stragrande Paese parte dei Paesi dell'Unione europea e inferiori al due mila sette due mila otto
La disoccupazione è a livelli che non toccava dagli anni Sessanta
Il ciclo di accumulazione è completamente fermo in Europa
Ci sono dei dati che mettono in qualche modo diciamo come dire a nudo una situazione che non è comparabile con quella degli Stati Uniti per quanto la ripresa sia poi
Al di sotto di questi Standa
E naturalmente ci sono poi gli squilibri perché poi c'è un nord Europa non solo la Germania che Vampa determinati
Andamenti e c'è un sud dell'Europa che quelle statistiche contribuisce
Ecco allora
Io mi chiedo una domanda
Visto che tutti poi riconosciamo che in realtà la crescita a questo punto è fondamentale
Come se trasformare la ripresa in una crescita perché questo è il problema
Non è che c'è la job nessun ricoveri non c'è la ricoveri naturalmente se non c'era regolarmente non ci sono né a meno di Jobs
Non la recovery quando su supera determinati livelli produce posti di lavoro è sempre stato così e sempre in qualche modo sarà così con naturalmente
Ecco allora il problema la domanda che io pongo è ma perché in Europa ci si preoccupa così poco
Di una politica di crescita perché a me quello che diciamo ancora meraviglia profondamente perché di fronte a questi numeri a questi drammatica diciamo situazioni economiche sociali l'Europa poi sembra preoccuparsi ma fino a un certo punto
Molto poco se andiamo a vedere quello che è venuto fuori diciamo da da
Dal
Dal dal dal
Burro Company questa cosa che era stata
No dopo il fiscal pompati gruppi compatti
Il gruppo vampate è rimasto ecco perché non si fa perché non ci si preoccupa
E allora qui io ho una risposta perché in realtà
La visione dominante a Bruxelles e nei Paesi che poi contano
E che poi le cose non stiano andando così male
Che vero abbiamo avuto una pesantissima situazione ma questa derivava dal fatto che la crisi bisognava in qualche modo fronteggiare darla e quindi adesso le cose stanno funzionando
Queste politiche che poi sono asperità più riforme strutturali stanno producendo il risultato che era in qualche modo da attendersi anzi
Una volta attenuate queste politiche potranno consentire come ha come sta avvenendo
Perché il contenimento fiscale verrà allentato perché ci sarà in qualche modo e come ci è stata la stabilizzazione finanziaria
E quindi quello che poi ci vuole è una continuità di fondo con
Una maggiore flessibilità chiamiamola
Ecco io invece sono molto preoccupato che questa sia la visione dominante perché secondo me non è vero per a non è vero affatto che questa
Come dire questo corso di una maggiore flessibilità ma in una sostanziale continuità di politiche porterà
A trasformare la timida ripresa in una crescita io sono molto preoccupato perché credo che in realtà
Quello che sta succedendo
Può portare in direzione completamente opposta una sorta di ristagno dell'area dell'Euro che non sarà poiché appunto il crollo perché l'euro dopo
Quello che ha fatto la Banca centrale europea è stato posto al riparo da crolli ma questo non può mica soddisfare oggi
Perché se per tenere diciamo in piedi poi quello che succede un ristagno perché c'è un ristagno
Ma come si fa a immaginare di trasformare la ripresa in crescita se andiamo a vedere come sta avvenendo l'aggiustamento i numeri che
Ha mostrato Padoan sono
Importanti la Grecia e Portogallo ma come sta avvenendo questo aggiustamento il problema chi paga i costi della del giustamente è stato risolto in Europa in un modo i debitori
Devono pagare i Paesi debitori perché se andate a vedere non c'è nessun aggiustamento questo grafico precedente che che tu hai dimostrato
Guardate l'aggiustamento sta avvenendo con una sorta di
Chiamiamola svaluta azione interna che parte era necessaria ma che sta aggravando interamente sui Paesi debitori
Non c'è una
Contributo che viene dai Paesi forti dai Paesi che vantavano un surplus
E sapete
E questo è in qualche modo pericoloso perché ha provocato il crollo della domanda interna in Europa
Si è andata a vedere tutta questa modesta ripresa che l'Europa sta vantando e tutta esternalizzata viene dall'export perverso
I paesi extra europei
E soprattutto i Paesi emergenti l'Europa aveva un deficit contabile commerciale cinque anni fa quattro anni fa oggi ha un surplus
Di export
Del due virgola cinque del PIL europeo
Fatto tutto attraverso le esportazioni verso questi paesi emergenti la domanda interna europea sottrae in crescita in media
è possibile immaginare che un'area come quella dell'euro e un'area uno appena cresca con un export rivolto ai Paesi emergenti
La risposta è no
Perché con un mercato interno di quattrocentocinquanta milioni di consumatori ricchi non si può chiedere al consumatore cinese
Ho indiano o incorrere hanno
Di
Fare quello che non sappiamo fare cioè quello di rilanciare la domanda interna
Quindi in realtà quelli il corso della politica economica europea non è rassicurante
Perché questa deflazione che è in corso
Non non ci promette nulla di buono da questo punto di vista perché io credo che l'area europea sia troppo grande per permettersi una crescita tutta basata sull'export letter come si dice
E da questo ordine
Di vista appunto la preoccupazione e che noi ci stiamo sempre di più
Diciamo indirizzando
Verso il superamento della recessione
Una ripresa da zero virgola
E quella sarà la situazione non nel prossimo anno ma dei prossimi anni se non cambia qualche cosa in Europa
E da questo punto di vista i rischi sono duplici con una ripresa così lo stock di debiti che i Paesi europei e molti Paesi europei devono gestire
Non è in sicurezza tutt'altro
Ma c'è come sappiamo anche di
Anche peggio la situazione i costi sociali di quest'anno ripresa potrebbe essere in qualche modo preoccupante allora chiudo dicendo sì va bene ma che si può fare
E si possono fare delle cose diverse
Non è vero che non c'è un'alternativa a questa visione in qualche modo perché io credo che innanzitutto vada riconosciuto questo problema le riforme sono importantissime per le ragioni che sono state dette
Però de c'è un problema in Europa che è tipicamente che iniziano c'è una mancanza di domanda in Europa che se non ci si preoccuperà in qualche modo di colmare
Anche le riforme potranno essere
Diffide facilmente rimessi in discussione o addirittura molte volte peggiorare i loro effetti perché le conosciamo
La mancanza di un
Allora un primo problema è questo come si rilancia la domanda innanzitutto
Cercando di modificare l'aggiustamento non può gravare solo sui Paesi debitori perché i Paesi debitori contraggono la domanda e a questo punto
Riducono il mercato interno bisogna che i Paesi creditori contribuiscano in forme che poi decideranno loro
Bisogna che la Commissione europea faccio il mestiere che deve fare che è quello di preoccuparsi dell'effetto di sistema e non semplicemente dei deficit dei Paesi debitori
E si può fare c'è ci sono delle norme europee c'è
Abbiamo creato una efficace strumento che si chiama
Politiche per fronteggiare gli squilibri ma coro che prevede il deficit è sontuoso vadano in qualche maniera
Considerati tutti importanti cominciano applicarla
Non dicendo in adesso ci chiederemo se il surplus tedesca l'hanno detto tutti in un mondo che un surplus del sette per cento deprime la domanda interna e allora cominciamo a dare
Poi le forme con cui la Germania deciderà agli altri Paesi decideranno spetteranno a loro ma i risultati devono venire
Secondo dato io sono removelica ma ha sempre sostenuto che la seconda dato importantissimo per un rilancio è l'unione bancaria
Ma l'Unione bancaria significa un una una capacità di sorveglianza come quella che è stata data la Banca centrale europea e sappiamo oltre il meccanismo di garanzia dei depositi questo tema fondamentale dei meccanismo di risoluzione
Che significa chi interviene e con quali mezzi interviene se ci sono delle crisi
Allora riconosciamo sì importante che si sia stabilito il principio si costruirà e si è deciso di costruire un meccanismo di risoluzione mandiamo a vedere i dettagli di questa decisione
Tra dieci anni
Questo meccanismo sarà in essere e avrà cinquantacinque miliardi di euro
Cinquantacinque e nemmeno in tre
E questo non può essere una domanda che diciamo e marginale mettesse scoppiano delle crisi nel mezzo ci pensano i singoli Paesi ma allora quelle legame tra crisi bancarie crisi dei debiti sovrani che doveva essere e può essere
Preciso dalla dall'uno e bancarie e lì quindi per dieci anni o perlomeno buon sette otto di questi anni starà lì
E questo è un problema enorme
Perché guardate che avere un uno che sorveglia in maniera molto più
Come dire efficace senza poi i mezzi per i per esempio ed è fuori che una banca ha bisogno di interventi può essere addirittura la situazione peggiore di quella che avevamo con i sistemi nazionali
Io non non non credo che bisogna tacere queste cose
E ultimo naturalmente il discorso fondamentale degli Investimenti e qui naturalmente gli investimenti vanno fatti a livello nazionale a livello europeo
Però per fare gli investimenti bisogna allora che quelle cose che erano scritte nel gruppo compatto vengano realizzate la Banca europea la possibilità di decidere investimenti nelle grandi reti per ora abbiamo messo tutto bene per iscritto
E non si è visto assolutamente niente
Ecco allora diciamo per concludere e veramente le cose
Noi sicuramente abbiamo fatto passi avanti enormi la crisi ci ha spinto a mettere in atto una serie di provvedimenti però pensare di essere fuori
Da
Come dire una zona di pericolo è molto rischioso l'Euro ente in questo momento e messo in sicurezza
Ma se noi ritorniamo a una frammentazione finanziaria nazionale
Il ritorniamo quindi a Paesi che devono vedere un se la
Per conto proprio io credo che a questo punto il rischio che quando finirà questa marea di liquidità
Perché poi verrà in qualche modo richiamato l'euro
Ma si ritrovi a fronteggiare situazioni di turbolenza diventa molto elevato grazie
Prima di fare un giro di domande c'è Roma replica che chiedeva Bini Smaghi ha questa analisi riguardi
No non voglio togliere spazio però qui io mi domando che ci sta fa il Parlamento italiano
Se la soluzione del il Governo italiano se la soluzione dei problemi italiani stanno in Germania e decideranno loro cosa fare non è che ci sa fare
Cioè io insomma sono molto preoccupato di questo di questa discussione che
Innanzitutto si vede il pensiero dominante di Bruxelles
E qual è il pensiero dominante di questo Paese ma non è stato che tutto andava bene fino a oggi
Tutto andava bene gli ultimi dieci anni e tutto continua andar bene infatti non c'è bisogno di far nulla
L'unica via d'uscita dell'Italia è a Francoforte e a Berlino ma che ma ma si faccia affidiamo il battuta ha detto tu ore chiudiamo il Parlamento italiano
Perché c'è tutto ed è la soluzione del nostro Paese è
A in Germania dei Benito tu
Hai detto tu
E io sono molto preoccupato di questa tendenza che atto che rappresenti uno dei pochi partiti europei europeisti
Ci viene a dire oggi che la soluzione eh in Germania e io sono contraria a cui sono molto preoccupato tese avvicinando ad elezioni europee
In cui tutti si stanno spingendo a rincorrere Grillo
A dire che le soluzioni natura nazionali sono migliori di quelle di quelle Roberti l'aggiustamento vede devono fare gli altri lo dobbiamo fare noi allora uno in due anni DVD lobby cose in due in tre anni l'Europa ha cambiato il sistema di network lei SM affatto lamenti in giugno al nord lo strappo perfetti ma niente e si spettro bene tre o quattro riforme istituzionali quanti riformi sono già stato Litani questi tre anni quanti ne ha fatte
Il Parlamento in cui tu siepi uno e non è un attaccante per al Parlamento due
Le prove il privilegio Germania aumentato lo si sensi salario minimo ha fatto un programma di investimenti di mezzo punto di PIL va bene nove nel nuovo nel nuovo accordo cosa deciso Rita nel frattempo quante riforme fatto età negli ultimi due anni
All'avvio di c'è
Cioè un minimo di Ray senso di responsabilità quando si parla di fronte poi a persone in cui il giovane che dobbiamo cercare di voti no cioè anche il Governo no e i partiti che lo sostengono devono cominciare a gettare guardarsi più alle cose da fare noi poi la Germania quello che sta facendo ritengo di sì ha fatto per la Germania che l'Italia nel promuovere l'aggiustamento
Coi i viaggi scoordinati cinese quello che dici perché anzi è dovuto bisogna tracciare una linea rossa
Perché se no stiamo tutti a Treviglio tutti
E dove finiamo dove fine siamo l'unico Paese effetto ma in Spagna non ragionano così ristagnano fate fuori fondamentali per investimenti stanno tornando e nemmeno in Grecia ragionano così siamo ed è il paese d'Italia il Paese chiave
Per la tenuta dell'euro per cui io sono molto preoccupato di sentire
Quei seguire questa deresponsabilizzazione nostra classe politica scusi sono stato un po'diretto però e signor peggio ascoltato
Luogo l'attenzione
Io reagisco
Immediatamente se si viene a una tavola rotonda dove il tema dell'Europa un'Europa che la situazione internazionale poi possiamo parlare di quello che ti pare ma non era il tema di tali io non ho detto che il problema è solo in Europa ho detto che ci sono problemi anche in Europa tu hai scritto ieri che l'accordo su Unione bancaria è un accordo che mette paura
No va iscritto sul financial Times a oggi hai detto che in realtà il bicchiere allora come si vede si può si devono anche assumere certe responsabilità
Se si scrive qualcosa lo si ripete anche la mattina dopo Lorenzo e allora tu hai scritto io mi sono molto preoccupato perché o mi sono ritrovato in certe affermazioni
Che l'Europa come al solito ha individuato un problema non è riuscito a risolverlo e ha detto vittoria va bene questo hai scritto ieri quelle in quelle allora io sto dicendo esattamente questo non tolgo nulla alle responsabilità le cose che deve fare l'Italia l'economia italiana ma non è che ogni volta che si parla dell'Eulo sparliamo allora o decidiamo qual è il tema e ci misuriamo su questo tema poi se vuoi che ti dico tutto quello che non va e con e e che scrivo o danni su questo Paese lo posso tranquillamente fare e lo faccio pensavo che bisognasse stare al tema questo non vuol dire che la crisi con la e dipende solo dall'Europa ma nemmeno si può dire quando si viene a parlare dell'Europa di parlare dell'Italia lo leggo e che non aiuta nessuno io non corro appresso a Grillo
Perché nessuno corre appresa Grillo ma nemmeno si può far finta di niente e si può dire che in Europa le cose vanno bene o che lei ha puro non è un problema
Perché se così non si fa un favore e non si fa uno nessun diciamo non si dà un vantaggio a nessuno dei Paesi che devono fare leggo se il problema è l'euro all'ora ma non è
Tu stai traducendo in maniera l'Italia ha un problema che al buon cinquanta sessanta per cento sul riguarda l'Italia ma una parte di questi problemi riguarda l'euro e l'Europa
Perché se l'Unione valutare anche i non riesce a farla l'Europa non è che uno dei problemi e soprattutto e daranno dei tagli di volata un po'nel dell'Europa questo non è capito simula all'Europa un errore ma l'Europa è un problema è un problema a sua volta Lorenzo se tu vuoi eludere queste valutiamo bene zero il ruolo di moderatore questa volta etimologico quindi Giomo però
Attacca le demolizioni paiono peraltro interessato molto interessante Pensabene esposte quindi
Se vogliamo ancora un quarto d'ora venti minuti o fare un rapido giro di domande domande brevi se possibile risposte se possibile brevi Graziano e qualificarsi puramente a dire a chi è rivolta la domanda
Mi chiama Roberto Pizzuti insegno all'Università di Roma ne ha facoltà di Economia
Io credo che ci siano tanti modi per favorire il populismo anti euro uno è quello di correre dietro Grillo un altro è quello di creare spazi immensi davanti Agrillo
è una questione di luoghi comuni io in questo dibattito molto interventi mi hanno preoccupato e mi hanno ricordato quello che diceva che Enza
Che nei periodi di cambiamento la cosa più difficile non è tanto accettare le nuove idee quanto di liberarsi da quelle vecchie che pervadono ogni angolo della mente
Molti interventi qui stamattina mi hanno rappresentato menti ingombrante da idee vecchie in particolare su questo vorrei fare una domanda al dottor Bini Smaghi
Vorrei chiedere al dottor Bini Smaghi sono due secoli e mezzo che un quartetto di Mozart della durata di mezzora viene seguita con due ore di lavoro di professori d'orchestra
In due secoli e mezzo la produttività non è aumentata nemmeno di uno zero virgola
Lei ritiene che oggi il quattro professori d'orchestra che seguono quel concerto debbono avere le stesse
I testi stessi beni di cui potevano usufruire due secoli e mezzo fa niente elettricità
Niente
Bagno
In via di seguito oppure ritiene che la produttività non si misuri e non si corrisponda solo ed esclusivamente nel momento in cui si misura
Ma più in generale nel contesto produttivo perché se non v'è dubbio che la produttività e la fonte della ricchezza tutt'altra storia e quel banalissimo luogo comune che incida e incita mi scusi
A collegare in maniera meccanica e stupida nel senso in cui lo direbbe Prodi per altre cose a legare la produttività a singoli momenti che non sono quelli che generano innovazione e chi invece di cui noi abbiamo bisogno io qui non ho mai sentito parlare finora in termini di riforme di struttura a riforme che riguardano l'innovazione
L'unica
è l'unica e semplificazione che è stata fatta di riforma di struttura sono rendere il sta lavoro ancora più flessibile salari ancora più bassi e poi guarda caso esce fuori
Il problema che abbiamo un banalissimo il problema di domanda
Questa è una questione che andiamo ad un'altra domanda è chiara comune
Ma molto semplice qui quelli che sono Avano
Il Quartetto prima erano ascoltati da dieci venti persone forse lo terrei ora sono ascoltati da miliardi di persone inclusi in Cina dunque c'è una cosa di domanda e di apertura domanda innovazione un punto fondamentale
Se lei metterà una correlazione tra la crescita economica in Europa per esempio e
Dico una statistica molto semplice l'accesso a internet c'è una correlazione fortissima
Italia uno dei Paesi che al minore accesso a internet
Allora possiamo fare tutte le politiche di espansione della domanda ma se non siamo in grado di catturare quella domanda attraverso politiche di innovazione non so di flessibilità ma anche l'innovazione quella domanda non serve a nulla
Cioè se il
Il il tedesco guadagna di più spende di più ma noi non riusciamo usciamo a produrre dei prodotti che vi siamo capaci di vendere al tedesco che fa l'aggiustamento
Non non beneficeremo mai di quel domanda e uno dei problemi più gravi secondo me
Del sud Europa dopo le parole è stato quello di non a fare abbastanza innovazione in o fare riforme di non partecipare alla crescita del domanda mondiale
Allora altra domanda mi raccomando domanda breve risposta breve così c'è sparse per tutti richiamo Vincenzo Guizzi degli ai volevo dire mail discussioni in corso al del Consiglio europeo c'è anche la riprogrammazione di cinquantacinque miliardi di euro
Della programmazione dei fondi strutturali e non si ritiene che l'Italia dovrebbe
Già dall'altro ieri attrezzarsi per poter non perdere questa ennesima occasione devo dire che voglio stendere un velo pietoso sul fatto che
Mi pare che solo ora va bene mi pare che si è spezzato brillio di assumere centoventi esperti ma il velo che vuole mettere pietose sul fatto che sei mesi fa
Conoscendo le mie conoscenze in questa materia fu richiesto di informazione sul funzionamento i fondi strutturali
Perché la domanda
Ma per chiedergli relatore
Forse raccogliere in quattro allo raccogliamo le domande e poi le facciamo tutte insieme
Allora fondi strutturali per Padova raccogliamo altre domande richiamo Renato Ferrari possono semplicemente perché c'è una
Stessa perché circa aumentata ancora dopo verrà spostato il lavorio
Se ho chiamato volevo chiedere favori pause
Della crisi italiana in particolare in termini di scoraggiamento agli investimenti
Dall'estero de il pessimo funzionamento della giustizia dalla giustizia civile ma dire non solo anche di quell'amministrativa di quella del lavoro e via discorrendo
Il responsabilità per questo
Pessimo funzionamento vengono rimpallata epocale Gesuato magistratura e Avvocatura ma a parte questo volevo chiedere dati economisti
Se essi quale sia
Il valore ponderale valore che l'attivo di questa
Di questo fatto grazie
Proprio per specificare atti rivolge la domanda l'OCSE pubblicato nel come discorso rapporto sono sicura civile possiamo di nuovo coinvolgere parlò solo professor Padoa non pago quattro
Ha parlato appunto
Per le massime autorità su questo ma
Prendiamo atto e ci sono altre domande
L'ultima volta
Storico ricordo se ricordo bene fu nel settantadue occasioni per l'accordo su questo che restituisce al
Tanto Fabrizio Saccomanni quanto io eravamo a Washington in quei giorni
In quanto
Vivevamo angoscia
Se ricordo bene nel febbraio marzo del settantatré si è scatenata la più grande crisi
Monetaria che è molto ricco
Io intervengo definire storica
Tale porta porta male proprio
Prendiamo atto del dell'invito ci sono altre non c'è un altro paio di domande mi raccomando domande brevi dicendo chi sono rivolte
Mi chiamo bianca Scaringi opero nel settore assicurativo non libero professionista io non voglio fare una domanda voglio dire delle cose poi ognuno magari potrà commentare
E e mi riaggancio al riferimento della dottor
Padova Anna relativo alla crescita della mercati emergenti dei Paesi emergenti
Quando appunto ha rilevato che nel momento in cui si verificherà una flessione la crescita di prodotto comunque adesso bisogna pensare a pianificare la crescita finanziaria ecco io
Mi chiedo collegando alla ai le tre chiavi diciamo interessanti in Giappone
La ristrutturazione monetaria e finanziaria quella strutturale
In che modo si può pensare che per i Paesi emergenti i nostri modelli di crescita e di sviluppo possano essere validi
E se non è il caso visto che quelle tre chiavi vanno applicate e contemporaneamente pensare a quei paesi effettivamente
Per ciò di cui loro hanno bisogno e di quale valore possono produrre nel mercato nell'economia globale per tutto il sistema
E rispetto a questo aggancio il discorso nostro di come la domanda che è venuta da tutti i relatori di come incentivare la domanda io rovescio la domanda in questo senso
Perché non andiamo a cogliere quali sono le esigenze di consumo cioè noi usciamo da una crisi che ha fortemente penalizzato il modo tradizionale di vedere i mercati reali e finanziari andiamo a vedere
Quali sono effettivamente le esigenze di consumo e puntiamo dagli
Altra cosa concludere ventuno anzi due due cose velocissime il discorso del rione bancaria perfetto l'dottor Guerrieri trova penalmente
Solidale equo e solidale
E anche lì dico Unione bancaria da assicuratrice da pianificatore finanziario mi sta molto bene che si sia partito dall'estremo a tutelare i rischi
Ma anche qui perché non andiamo a vedere nei singoli Paesi europei
Qual è effettivamente la politica delle banche centrali in che modo vengono bene stimolata
La ricrescita la crescita e la distribuzione delle risorse nel Paese nell'angolo membro problema dovrebbero dare spazio anche alle altre domande a cui rimandata
No no noi dobbiamo finito e dobbiamo andare avanti proprio che valuta finiti non c'è una romana lamento europeo il Parlamento italiano in funzione di questi
Discorsi il Parlamento italiano stante sappiamo che ha dei grossissimi problemi a risolvere informazione evasione
E gravissime invasi dall'acqua limitare continua a rifiutarsi allora bene
Mi raccomando domande domande brevi rivolte con precisione decide con precisione puramente non considerazione perché questo è un altro momento sono domanda i relatori tre conoscenze del rio della Luigina
Che euro quindi ho sentito vagamente chiaramente siamo in un contesto economico chi paga quale tipo di ripresa stia stiamo creando l'impatto
Delle varie riforme eccetera mia domanda al dottor Padoan la settimana scorsa ero
A a Parigi a Lino all'incontra liaison Committee la questione che si è posta aumentano le diseguaglianze
Come si affronta questo problema noi sindacati dico al dottor
Brugnoli sindacati europei hanno
Hanno definito un piano di investimenti che la invito a leggere molto preciso su dove riprendere eventuali cioè risorse senza gravare sui bilanci ma al dottor Padoan sulla questione fiscale
Non mi addentro su tutte le le questioni che noi stiamo lavorando
Sulla questione fiscale la tassazione dei salari e la tassazione del capitale
La tassazione delle multinazionali se ci sono dei timidi passi avanti ma ma la non imposizione crea ancora di più questi diseguaglianze
E la tassazione dei siti dei servizi pubblici se la tassazione molto alta anche la qualità dei servizi pubblici
è penalizzata a che punto siamo su tutta questa partita fiscale nell'il
In quello che può dare l'OCSE in in questo quadro
Allora dietro esatto
Va be'rapidamente questa valutazione Rosselli sempre a chiedere al dottor padovana navi soltanto di fare
Soltanto di di fare un accenno
Diciamo
Firmati interviene su questo quadro dell'accordo di libero scambio tra Europa e America
Cosa si parla poco ma credo che sia abbastanza rilevante
E invece volevo chiedere ab imis mali
Una riflessione sulle politiche per il senso
Sappiano che il sentimento del rilevante
Modello nella nella crescita
Però non sappiamo bene come
Vorrei sapere come fare renderlo possibile va bene siamo ancora in fondo le ultime due queste politiche uno in una trovano intervengo
State l'ambasciatore la Cina e gli ho una domanda molto semplice adesso l'Unione ha perché mi
La barca la mia domanda si rivolge al dottor Padoan al Qatar Guerrieri
Si tratta quindi limite stabilito dal Patto della compatibilità detterà stabilita che la sfida è vero che lo sviluppo c'è questa limite Peter Fisher sette territori tre per cento del sessanta per cento ma in questo periodo c'è una non guardate io violazione da parte dei Paesi europei avevamo capeggiata da dare Germania è calata la Francia su queste dove due limiti quindi voi ritenete che sia questa divide quindi va le due cifre sono sono attenevo ricche di fissare queste due cifre nel futuro voi ritenete sia necessario di modificare questi due tipi di queste persone che e in che modo si si fa questo pagamento grazie
Allora ultima domanda qui in prima fila
Un attimo che rimase moriva il microfono
Vorrei chiedere al Parlamento la l'apertura degli spread che si è verificata in una fase di politiche monetarie permissive lui crede che adesso che stringe erano le politiche monetarie ci sarà apertura degli spread o riduzione degli spread tra le monete dell'euro
Chiarissimo rapidissimo allora cominciamo padano foto quasi il pieno
Volevo far mancare brevissimo coinvolgeva addotte sono rigida creditore volevo fare una domanda
Provvista al dottor Simone
Perché le banche hanno investito IGP pubblici e non in economia reale
Prima si contattano una un onere a odiano sono conto degli oligopoli Gobbo quindi l'Unione bancaria il popolo grazie
Allora vediamo le risposte
Padoan fondi strutturato e strutturale euro venatorio della risposta Brolese forzatamente molto sinte multa Paolucci sprovveduta al bando del buonsenso un minuto sessanta secondi per i fondi strutturali
Con
Signori attacca
Non mi serviva
Grazie allora vediamo cosa ci riesco in sessanta secondi e
Prima domanda l'Italia si deve adeguare meglio la risposta è sì credo che sia la risposta giusta
Aggiungo una cosa che quello che mi pare di capire se la scarsa capacità di assorbimento di fondi
è la conseguenza di una scarsa produttività del settore pubblico in senso lato quindi è una delle riforme strutturali che non ho elencato specificatamente ma che sicuramente migliore alla produttività totale dei fattori per intero per usare un termine un po'tecnico
Seconda domanda giustizia civile importante importantissima come diceva il nostro moderatore dell'OCSE ha presentato qualche mese fa proprio qui in a Roma uno studio
Le analisi comparata fatta in collaborazione con la Banca d'Italia sul
Peso delle inefficienze la giustizia civile
Sono state individuate misure che se adottate migliorerebbe la giustizia civile e quanto costa Pedi feci le dirlo però una evidenza aneddotica come
Come si dice a volte è la seguente se voi chiedete un mutuo in Francia chiede dello stesso mutuo delle stesse condizioni finanziarie in Italia la differenza fra il costo di cento punti base
Allagare la ragione a richiesta del perché ci sia questa differenza è la seguente perché i costi di liti crescevano in Italia sono talmente più elevati
Che le banche anticipano che ci sarà la probabilità di uniti che ci sono anche se il debitore è un estesissima puntualissimo e quindi questo ha un impatto sul costo applicare spendete voi questo alla struttura della finanziamento del credito e arrivate probabilmente a calcolare la perdita in termini di PIL una cosa del genere
Alla cresceva e Paesi emergenti bella domanda ci vogliono sei o sette ore
Una sola cosa a slogan
Il problema dei Paesi emergenti questo abbastanza tradizionale me ne scuso Allal però dei Paesi emergenti che crescono tanto panciotto punto sull'rischiano di cadere nella cosiddetta trappola aveva il dito medio Midolo incontra
Una paese che secondo noi sta esattamente in questa posizione e non si sa se ne uscirà e la Cina
La risposta in termini molto banali se un'economia che cresce rapidamente e in grado di trasformare due cose la struttura dalla domanda interna verso un maggior ruolo dalla domanda interna e meno delle esportazioni
Due salire la scala tecnologica per inserirsi meglio nelle catene globali del valore
Questo si può fare con tante strategie ma diciamo in una in una
Manciata di di secondi questa è la mia risposta
Le diseguaglianze le tasse cosa offre l'OCSE l'OCSE essendo un'istituzione internazionale non è passata quindi non credo che fosse così il punto vero
Al
Come credo che lei sappia visto che frequenta l'OCSE
Il tema della diseguaglianza adesso è diventato un tema centrale nelle ripensamento delle strategie di crescita dell'OCSE che ha diversi nomi e a e acronimi che non non non uso
Ma sicuramente dall'Obiettivo pura e semplice di crescita pro capite stiamo rivedendo massicciamente le politiche fiscali di spesa di riforma strutturale di riforma amministrativa
Partendo da un'altra domanda
Non solo quanto a crescita sia con la politica x ma quanta crescita e diminuzione della diseguaglianza sia con la politica x allo scopo di offrire al policy maker quello sempre a cui si fanno le preghiere un menù e non semplicemente una ricetta univoca
Questo richiede riesaminare tutte le politiche macroeconomiche e strutturali e stiamo cominciando a tirar fuori qualche cosa spero che sia utile
Il Trattato transatlantico beh io penso che forse è politicamente molto difficile
Ma se si ottenesse qualche cosa sarebbe estremamente importante perché sarebbe il tipico trattato che va oltre i confini come si dice
E cioè a aggredisce rigidità e barriere non al confine nazionale ma in termini di regolazione per esempio potrebbero a facilitare il processo di liberalizzazione all'interno dell'Europa perché c'è una pressione esterna
Al
I deficit al tre per cento e sessanta per cento perché quei numeri ben mi ricordo quando ero bambino
Che ci si faceva la stessa domanda io non ho mai capito se aveva la vulgata per cui sessanta per cento del numero che quando è stato scelto faceva molto comodo un Paese perché proprie proiettando nel tempo quel numero si vendeva sostenibile la sua finanza pubblica
E la politica economica e piena di numeri che sono diventano delle soglie d'acciaio ma di cui spesso non ci si ricorda perché quei numeri sono stati scelti a volte sono il frutto del caso di una notte passata
Tra gli sherpa definire un numero a litigare però alla fine quando si sceglie quel numero otto e lo ritrovi cambiarlo è difficilissimo fra il costo politico ricambiamo numero del genere è talmente alto che è uno proprio di passa lavoriamo
Maria Teresa mi ha fatto una domanda difficilissima cioè che succede se adesso il tetto Haring porta anche se non subito probabilmente un aumento dei tassi americani che succeda gli spread in Europa traduco così
Va be'qui ci sono ovviamente due elementi che lavora in direzioni opposte se c'è un innalzamento dei tassi di interesse in America prima o poi ci sarà un innalzamento del livello dei tassi
In Europa se questo poi si accompagna un aumento la riduzione degli spread diventa un problema nazionale cioè diventa il
In altri termini la domanda si potrebbe riformulare così in che modo la zona euro migliore il suo funzionamento in che modo i singoli Paesi membri dell'euro migliorano il loro funzionamento in modo tale
Che un aumento esogeno di un tasso che si ripercuote sul tasso medio interno si traduce in una riduzione degli spread è un meccanismo virtuoso però può funzionare così
Certo è che in ogni caso a parità di condizioni se l'Europa e i Paesi non fanno niente un restringimento della moneta diciamo in America si traduce in qualche forma di restringimento la moneta altrove e quindi le cose sono meno facile
Ciò si quanto vento un milione di evento
Su tutta la linea proprio
Alla brevemente andiamo verso la chiusura con le due risposte per primi smanie cioè l'importanza di politiche per il sentimento e perché le banche hanno comprato tutti sti titoli pubblici
Sì brevemente le sul senti mentre io sono abbastanza convinto
Che se la macchina che mi aspetta fuori
Mi spiace dove andare scusate però sono convinto che
Il sentimento e cioè gli animali spirits non dipendano tanto oggi dal tre virgola uno due virgola nove di deficit dipende dalla capacità
Il nostro Paese in particolare di fare due-tre cose importanti e qui si è parlato della giustizia si è parlato del della burocrazia
Il mercato del lavoro se si riesce a fare queste due-tre cose che cambiano
L'appetibilità competitività del Paese
Gli investitori tornano c'è una fiducia perché c'è
Voglia
Di investire in Europa questo si è visto dopo stette Ringo i capitali sono usciti dei Paesi emergenti son tornati verso l'Europa però non sono tornati ancora verso i Paesi del sud i particolari e l'Italia
è un elemento cruciale per la capacità d'Europa di un
Di uscire dalla crisi perché le banche ma mi si regge di stato perché semplicemente era più conveniente c'era meno rischio sia
Esatto allora il problema è questo se vogliamo che investano siccome le banche non sono come dire istituti no di beneficenza dobbiamo cambiare gli incentivi
Però qua si chiama ricettività succede cioè se si penalizza l'investimento in titoli di Stato vuol dire che le banche comprano meno titoli di Stato
Vuol dire che lo Stato avrà più difficoltà emettere titoli qualchedun altro deve comprare dunque
Va cambiata la regolamentazione ma in modo da evitare di penalizzare poi anche quegli investimenti dunque non è facilissimo fare quello che lei
Che lei dice il fine
La banchina giugno non vuol dire realtà più concorrenza non meno perché può dire un regolatore unico per tutte le banche in Europa e meno potere a il regolatore nazionale vuol dire che le banche avranno un level playing field per competere in Europa opera questo punto di vista
Una soluzione Einaudi ANAS potrei dire non non oligopolistico
Ringraziamo e liberiamo Bini Smaghi che all'altro che lo attende qui fuori sono proprio rapidamente verso la conclusione Brugnoli voleva fare ancora un
Breve intervento
Due battute uno stimolo a bordo sulla giustizia del consiglio di leggere perché ci sono
Pagine da manuale su rapporto fa giustizia civile e certezza degli investitori e quello è un tipico esempio di riforma che dipende sono solo parole danza su quello che dice la dottoressa Del Rio conosca la porta segnalo in particolare un altro
A meno che operavano stesso documento un altro documento che quello della dei che vede la Confederazione dei sindacati tedeschi che ha fatto documento che non a caso si chiama un Piano Marshall per l'Europa
E tra l'altro cosa come dire buona dal punto di vista europea disponibile nel sito della degli azeri noto nove lingue incluso l'italiano
Bene dire che
Amori confusione dopo la il milione di euro chiediamo a a Padova mi darci per mandarci a pranzo con un pochino meno di pessimismo insomma si sono sentite le analisi a volte anche
Un po'fosche qualche segnale per farci concludere con
Mente
Meno depressione questo incontro in un aumento unica cosa che mi viene in mente qualcosa che molti qualcuno molto più importante di me dice all'ora di pranzo buon pranzo
Passiamo
Ringrazio
Abbiamo