Intervista ad Anna Trovò sulla firma dell'accordo sindacale con Indesit

Radio radicale ci occupiamo torniamo ad occuparci del contratto dell'accordo firmato all'ingresso
Secondo alle parti sindacali per gestire la gestione degli esuberi e un accordo che è stato firmato il tredici Ambra scorso il Ministero dello sviluppo economico che nel
Primo tempo era stato firmato dalla FIM CISL e dalla Wimbledon me ma non dalla FIOM CGIL che però dopo l'esito del referendum che ha visto una schiacciante vittoria delle Dessì appunto annunciato che la propria firma noi sentiamo ora la cosa ne pensa domanda il contratto prevede di cui l'atteggiamento della FIOM Anna trovo che segretario nazionale della FIM CISL ed è collegato telefonicamente con noi benvenuta
Buongiorno
Allora senta insomma tanto ci spiega quali sono i punti che voi ritenete importanti per questo contratto visto che l'avete fermato subito
Finora abbiamo firmato subito noi abbiamo firmato innanzitutto quando sorvoliamo in sei mesi di trattativa
E ed è stato quello che abbiamo avuto con il gruppo ristretto un confronto difficoltà l'albero e anche sostenuto da non enti di grande mobilitazione e importante mobilitazione dei lavoratori il sei dicembre noi abbiamo ritenuto di essere arrivati
A un punto finale della trattativa
Nel quale le condizioni pattuite porterò per noi accettabili
Sette ragiona avessimo ragionato in relazione alla salvare l'esigenza di salvaguardare l'occupazione
E a mantenere la centralità delle fabbriche italiane nel panorama produttivo di in deficit quanto riteniamo che nell'accordo sottoscritto il tre dicembre sia stato fatto
Se vuole dedicò più precisamente in redazione a quali contenuti
Se volete brevemente si pone delle fatture qualche domanda da altri sì brevemente allora ognuna delle fabbriche italiane investita una missione produttiva esclusiva
E l'occupazione viene mantenuta totalmente non solo per gli anni di realizzazione del piano industriale ma per un periodo più lungo che è stato indicato in cinque anni
Ragioniamo sul fatto che abbiamo assentare
Con un produttore che opera in un settore in crisi dove la competizione internazionale feroce il fatto di avere dato alle fabbriche italiane emissioni produttive
Sui prodotti di Altagamma che sono quelli economicamente sostenibili
E vendibili con i costi produttivi italiani
Avere salvaguardato l'occupazione a nostro parere al mercato esattamente quello che ci si aspetta da una trattativa sindacale
Per quanto abbiamo valutato l'accordo soddisfacente noi abbiamo peraltro anche voluto ragionare confrontando i contenuti dell'accordo con l'impostazione iniziale tenuta dall'azienda
Perché a inizio del mese di giugno ci aveva presentato un piano industriale notevolmente differente
Da quello che poi è stato invece convenuto all'interno dell'accordo un piano industriale che prevedeva numerosi educati che prevedeva la chiusura di due impianti produttivi
E quindi con decisamente minori garanzie rispetto a quello che invece è stato fatto nell'ambito dell'accordo però insomma
Attese affermato insomma malincuore la
La FIOM che ha preso atto della come si sono espressi lavoratore insomma loro temo nonché un
Qui i punti messi all'interno della
Dell'accordo insomma signore punti che non mi convincono cioè tra le altre cose insomma una un punto nello specifico e insomma non una produzione che otto anni fa mi pare stata delocalizzata in Turchia sarà riportata indietro dice manca una scimmia diciamo una coerenza industriale insomma
L'economia pensa ma fa la chiama con la fino a con la UIL ma ha fatto in questi anni il numero di accordi con i produttori di elettrodomestici
E negli accordi abbiamo insieme cercato di affrontare la crisi garantendo attività alle fabbriche italiane dei diversi produttori
Abbiamo peraltro anche concordato sul fatto che fabbriche venissero chiude
Da questo o quel produttore anche dai sindaci negli anni scorsi quindi noi abbiamo la consapevolezza anche la FIAT concentrarmi operare in un settore fortemente esposto
Il fatto di avere individuato quale soluzione so produzioni possono essere
Fatte in Italia e ho fatto per noi qualificante dell'accordo il fatto che una di queste produzioni che l'ambiente aveva iniziato affari in Turchia
Torni in Italia non è sicuramente un elemento gradito ma un elemento costruito appositamente per dare stabilità occupazionale
Poi però ce ne sarebbe qualcun altro insomma puro tra le altre cose insomma io che riguarda la allo stabilimento di Caserta dove una parte del pro otto del prodotto viene preparato mi pare non lo stabilimento di Fabriano e poi trasferito c'è una casetta dodici anche quello lì lascia un po'perplessi
Ma parliamo del piano cottura che è stato forzato che verrà portato nella fabbrica cadent Anna per dare lavoro a quelle persone che finora producevano lavatrici a carica frontale quelle abbassati ama dai cinque ai sette chili
E che sarebbero rimaste senza occupazione e invece con il trasferimento della produzione di piani cottura in un quantitativo importante parliamo di settecento mila piani
E garantisce per duecentocinquanta persone qui parenti a tempo pieno
E lavoro in quella fabbrica una parte dell'attività produttiva verrà fatta fuori lo stampaggio il resto verrà fatto internamente
Immaginare che quanto sia l'elemento critico del ciclo produttivo
E come dire guardare una piccola coda nell'ambito di un ragionamento molto più ampio che serve a dare stabilità e lavoro nel territorio casertano dove questo è un vero disastro industriale quindi io proverei ha ragione di quello che c'è e non di quello che non cessa sei lavoratori l'hanno capito perché i lavoratori
Hanno condivido le nostre scelte non quelle della FIOM anche se poi tra le altre cose loro dicono ovvero pure nel comunicato insomma la FIOM che prevede
Quello che poi si è capito seconda dal mio punto di vista della maggiore preoccupazione dovrebbe essere loro temono un disimpegno della famiglia Merloni e la proprietà e l'azionista di maggioranza di Indesit
E di parere praticamente finché questa accordo diciamo che sempre sembra servirebbe più a preparare il terreno per una vendita mette loro temono questo voi fondamentalmente
No
Su questo ragionamento che un ragionamento semplice ho fatto un accordo con un soggetto che invece perché chi ha indefinita S.p.A. si è impegnata a fare alcune cose
E che è impegnata a nomi Centenaro in relazione agli impegni contenuti nell'accordo
Quindi questo è un dato certo il fatto che pacchetti di azioni possano cambiare proprietario non fa venir meno agli impegni che investite S.p.A. ha preso
La seconda cosa che io dico è che
Indesit o meglio l'azionista di maggioranza di intenti ter folta il prossimo a liberarti di questo pacchetto di maggioranza probabilmente sarebbe stato più
Comodo a vendere affidando la ristrutturazione a terzi o ancora fare ed è ancora stato più comodo bene bene avendo
Assottigliato il personale non sia certamente costruito una condizione che facilita la vendita con un accordo che prevede impegni precisi
E stabilità occupazionale e lo fa in sede ministeriale e quindi anche con un controllo istituzionale io penso che l'accordo
In qualunque sia la la prospettiva sia un qualcosa che definisce
Hanno iniqua e solidità e noi con qualcosa che toglie all'incarico di vita settario adesso vorrebbe fare una domanda passando surplus
Del settore in generale perché sono di questi giorni insomma c'è una notizia le diceva pienamente il settore è un settore esposto sempre si parla un settore maturo e codesto investano insomma è stato un po'aiutato dagli incentivi statali sono ci di dei dati praticamente insomma TC sono avvantaggiati di più sono i fornite degli stranieri ma le aziende straniere rispetto a quelli italiani cosa vuoi non temete che per un futuro sono perché le italiane hanno guadagnato però comunque hanno perso continuano a perdere insomma quote di mercato e lo delle percentuali di vendita ecco non temete che ci rischio desertificazione da questo punto di vista insomma mancando un anno
Una strategia da parte anche degli industriali
Ma
Ma l'Italia ha bisogno di politiche industriali più forte su questo non posso che dirle che lei centra un tema importante i provvedimenti che sostengono le vendite non sono mai problemi
Venti che aiutano i produttori nazionali infatti noi da tempo diciamo che i provvedimenti idonei garante del buon erogare il mercato franamento abrogano il
Peccato lo droga contemporaneamente tra l'altro quelli finalizzati a sostenere il commercio di elettrodomestici hanno avuto davvero un pelo residuale
E i provvedimenti dovrebbero incoraggiare invece gli investimenti il lavoro
La fruibilità produttiva quindi chi garantisce crescita economica aree al Paese antiche incoraggiare la vendita poi c'è un tema più generale che è quello
Della ed è la crisi economica purtroppo in Italia si spendono pochi soldi perché ci sono pochi soldi quindi non sono tanto credo crollato che le quote di mercato sono crollati i Comuni
Sono crollate proprio le vendite
E questo vale per l'Italia in principale in modo vale un po'per tutta l'Europa occidentale quindi dice bisogna iniziare a pensare ma un baule politica
Al prodotto finale mandare a a monte insomma cercare che crearono ancora ma creando le condizioni affinché la domanda posso ripartire
Che della domanda possa ripartire e anche le imprese ed è che raccoglie hanno questo era nei suoi affetti
Si va bene allora la ringraziamo il segretario nazionale della FIM CISL Anna trovo grazie se è stata con noi grazie a lei