Il cambiamento necessario

Cioè
Io vi ringrazio loro per aver accolto numerosi l'invito a questa Assemblea nazionale della CGIL sul tema dell'immigrazione
Siamo praticamente alla chiusura di un ciclo di iniziative tematiche che abbiamo svolto su questo tema
E questa Assemblea tra guarda un po'la
La discussione che
E la CGIL affronterà già diciamo dagli primissimi giorni del all'inizio del mio nuovo anno
Del diciassettesimo Congresso della CGIL e il contributo diciamo che noi portiamo a quella discussione appunto quello di
Focalizzare in uso nel nella
Nel con testo diciamo di una discussione generale della nostra organizzazione
Lì illo spazio di di delle tematiche che riguardano l'immigrazione che è senz'altro
Uno spazio che la CGIL voglio coniugare appunto ai problemi che il Paese ha che attraversa
E come affrontarle come uscire dalla crisi del nostro Paese utilizzando tutte le risorse
Possibili e l'immigrazione senz'altro è una delle risorse che abbiamo a disposizione
Ringrazio
Alcuni dei nostri ospiti invitati che vedo presenti probabilmente altri ne arriveranno ancora
Il prefetto Riccardo compagni uccide la direzione generale libertà civili e immigrazione del Ministero dell'interno
Luciano la gamba segretario dell'UGL del sei UGL
Poi ripeto
Qualcuno che ci ha confermato la sua presenza arriverà purtroppo abbiamo oggi di nuovo diciamo siamo di nuovo incappati in una giornata non felice perché in corso lo sciopero dei mezzi pubblici nella città e quindi è più complicato veramente raggiungere
La nostra sede però non ci facciamo scoraggiare
Prima di dare la parola ha la segretaria confederale Vera Lamonica per la relazione dico ancora che
Siamo indiretta streaming
L'usura di articolo uno e quindi oltre a ringraziare i presenti ringrazio anche
Italia ascoltatori insomma di in radio articolo uno che segue sempre con
Molto a professionalità il i nostri lavori e le nostre iniziative
La parola avverrà la Monica per la relazione introduttiva
Buongiorno a tutti tutte vi preoccupate che contrariamente al mio solito questa volta la relazione l'ho scritta
Così riuscirò a restare erano solo vedo che ritenete però così così riesce lo arrestare rigidamente negli enti nei venti minuti
In questi mesi
Come
Avete visto buona parte delle nostre strutture
Ha risposto all'appello che avevamo lanciato nell'ultima assemblea nazionale
Di tenere analoghe iniziative conferenze momenti di riflessione sul tema anzi sui temi dell'immigrazione
E lo hanno fatto devo dire
Non tutti ma anche territori e categorie
Che nel passato non avevano ritenuto necessario dedicare di attenzione consapevole organizzata
Potrei citarne tante cito per tutto l'avere per tutte la Filt teme che ha fatto il suo la sua prima
Conferenza Nazionale sul tema ma riguarda ovviamente tante altre strutture e tanti altri presidi della nostra organizzazione questo non era scontato
Nella fase difficilissima che il nostro Paese attraversa sotto i colpi di una crisi drammatica che non mostra i segni di superamento che pure da tante parti vengono annunciati
E nella quale il mondo del lavoro vede accentuarsi disagio sofferenza occupazionale processi estesi di impoverimento e crescita di nuove marginalità e di nuove vaste aree di esclusione
Parlare di immigrazione presenta oggettivamente dei rischi di incomprensione di sottovalutazione di presa d'atto di una guerra tra poveri di cui purtroppo vediamo i segni da più parti
E anche per questo che abbiamo voluto caratterizzare la nostra iniziativa non solo come discussione tra i nostri lavoratori e delegati migranti
Che ben conoscono il quadro di diritti negati di discriminazione
Di difficile integrazione che caratterizza spesso la loro vita nel nostro Paese
Ma come discussione nostra della CGIL e dei suoi gruppi dirigenti intorno ad una questione che oggi più che mai si presenta come questione centrale nell'assetto sociale italiano
Decisiva per il futuro del lavoro ed assolutamente centrale anche nel dibattito europeo sul presente sul futuro del suo modello sociale anzi sui fondamenti stessi dell'Unione se volete
Quando come ai nostri giorni il tema è il collante più forte per razzismo i populismi movimenti antieuropei
A noi appare evidente che contrastare tale esentare i fenomeni significa anche avere una lettura ed una proposta diversa non solo difensiva è attestata sui valori come pure necessario
Ma capace di declinare un'idea di governo efficace del delicato rapporto tra apertura gli ingressi e capacità di tenuta dei sistemi sociali
E di mettere al centro le opportunità e le convenienze nuove
Anche con una cifra comunicativa che punti a diradare le paura e non invece ad assecondarle
Nel malinteso assunto dei troppi che ignorare le contraddizioni e i problemi non vedere la realtà con tutto il suo carico di difficoltà in fondo sia meglio che gestire una battaglia culturale e politica che è necessaria
Abbiamo lavorato a una proposta di insieme attraverso quattro iniziative di approfondimento che hanno avuto il pregio di raccogliere portare a sintesi i punti di vista anche diversi
Sulle quattro facce più difficile più interessanti per la nostra discussione
Il lavoro e il mercato del lavoro nella crisi i rifugiati richiedenti asilo il sistema di detenzione amministrativa cioè i CIE che vige in Italia il punto di vista di genere sul lavoro e l'integrazione delle donne migranti
Trovate in cartellina il materiale di sintesi che insieme ai contenuti come sapete della campagna Alitalia sono anch'io sulla cittadinanza del diritto di voto amministrativo su cui ovviamente continua la nostra battaglia
Delineano la direzione di quel cambiamento necessario che sta nel nostro titolo
E ci consegnano una proposta articolata sulla quale vogliamo sviluppare iniziativa ed interloquire con Governo e Parlamento oltre che naturalmente come sempre facciamo con tutto il mondo associativo
Ed anche dare un contributo al nostro percorso congressuale ormai iniziato che del rapporto con i lavoratori e lavoratrici migranti può fare uno dei suoi elementi di forza e qualità
Ma in questi mesi abbiamo vissuto le immani tragedie di Lampedusa ed ora di Prato
Entrambe non cessano di interrogare tutti sui nodi più profondi ed intricati del rapporto tra il nostro ordinamento è la realtà effettiva dell'immigrazione in particolare su due aspetti
Quello relativo alle frontiere cioè alle modalità di ingresso nel nostro Paese ed in Europa ed è quindi alle caratteristiche del nostro sistema di accoglienza
E quello relativo invece alle caratteristiche di molta parte del lavoro immigrato ma anche di parte del nostro sistema produttivo e soprattutto ovviamente il grande tema del lavoro sommerso ed irregolare
Lampedusa è quasi scomparsa dalle cronache ma i problemi sono tutte sul tappeto
Il Governo non ha fatto seguire alle dichiarazioni solenni provvedimenti alle dichiarazioni solenni provvedimenti adeguati con l'eccezione voglio dirlo
Della missione Mare Nostrum o che ha salvato in questi giorni continua a salvare molte vite nel mare
Giustamente si invocato un ruolo diverso dell'Europa e noi non abbiamo dubbi sul fatto che l'Europa debba ripensare la sua concezione di continente fortezza
Che debba assumere le nostre coste del Mediterraneo come frontiera di tutti anziché debba considerare la sua proiezione nel Mediterraneo comunitaria differente della sua crescita e del suo sviluppo
Crediamo però che non bisogna chiedere maggiore sostegno militare per impedire viaggi e sbarchi
Rafforzare le potenzialità di soccorso questo sì
Ma il problema fondamentale rimane quello di garantire il diritto di asilo e di protezione internazionale e di far sì che questo diritto possa essere esercitato nelle minori condizioni di rischio possibile
A persone disperate che fuggono da guerre violenze fame
Non si può opporre l'illusione di fermarli la demagogia del non possiamo accoglierlo di tutti la risposta passata dei respingimenti rispetto ai quali come ricordate l'Italia è stata condannata anche dalla Corte di giustizia europea
I rifugiati e richiedenti asilo non possono essere confusi con il tema della migrazione economica in generale
Il diritto internazionale le convenzioni esistenti pretendono un approccio molto diverso
Certo non facile in un'Europa che riscopre persino la volontari di limitare la circolazione in Terna come sta avvenendo ad opera delle posizioni espresse dai conservatori inglesi come avete visto in questi giorni anche di questa mattina la notizia ma tuttavia è un tema non eludibile
Quindi facciamo bene a chiedere con forza sostegno ed integrazione comunitaria delle politiche dell'asilo fa bene il Governo italiano si è poi davvero sarà così
A chiedere la rivisitazione della Convenzione di Dublino quella che blocca i rifugiati nel primo Paese dove mettono piede
Tanto più ora vorrei dirlo tra parentesi
Che il conflitto siriano la generale instabilità della regione nordafricana così come del resto la situazione del centro Africa e nel Medioriente
Fanno presagire che il flusso non non è certo destinato a cessare ma semmai a crescere
Vorrei però ricordare quando si grida i numeri italiani
Vorrei ricordare che il Libano che ha più o meno poco più di quattro milioni di abitanti in questo momento ospita un milione di profughi siriani e non facciamo ovviamente riferimento agli altri Paesi confinanti forse
Quando si citano i numeri ma del resto i numeri della stessa Europa perché
Se poi andiamo a guardare i numeri dell'accoglienza di rifugiati anche in Germania e negli altri Paesi in Francia negli altri Paesi d'Europa vediamo che sono di band di gran lunga maggiori dei nostri
L'Italia peraltro e vissuta da molti che arrivano in molti casi proprio come un luogo di approdo e di transito cioè non è non sempre sono persone che pensano intendono mantenere trattenersi qui
La questione rimane quella di costruire una nuova normazione europea del diritto all'asilo e quindi canali di accesso legale
All'Europa la possibilità di richiedere protezione nei luoghi dove il bisogno di protezione si manifesta come peraltro e ampiamente previsto da tante delle convenzioni internazionali che già esistono
Il nostro Governo però che se la fa fa bene a fare questa battaglia in Europa però deve sapere che le carte in regola bisogna averle davvero anche su questo tema
Noi non abbiamo ancora una legge organica sul diritto sul rule sul diritto al da d'asilo
Certo ci sono state dichiarazioni positive in tal senso le valutiamo positivamente però ci aspettiamo su questo come su altri temi che le intenzioni delle dichiarazioni degli annunci diventino rapidamente fatti
Così come non è più possibile non porsi in maniera organica per noi la questione del sistema di accoglienza e la sua strutturazione
Rispetto al quale sistema d'accoglienza non serve a nulla mantenere l'ottica della risposta emergenziale casuale in qualche caso pure crudele come abbiamo visto
Del resto abbiamo visto ampiamente a Lampedusa lasciata sola come avete visto in quei giorni nei primi giorni
Che poi hanno portato alla tragedia a gestire appunto quella situazione straordinaria abbiamo bisogno di ragionare su questo tema in maniera strutturale
Abbiamo bisogno di creare un vero sistema di accoglienza basato sulla salvaguardia dei diritti della dignità delle persone
Un sistema che sia proiettato sull'integrazione però
Che preveda cioè un percorso lineare tra prima accoglienza seconda accoglienza autonomia lavorativa alloggiativa cioè un percorso organico di gestione degli arrivi
Vuol dire cioè che quando uno arriva va identificato capito nella sua natura di migrante se se è una immigrante economico se un profugo se un richiedente asilo
E poi mai strappato intercorsi ad hoc in strutture però dobbiamo dirlo non grandi desolate come sono adesso pensata i CARA anche AIA a come dirà anche I care a meno peggiori dal punto di vista anche senza fare una graduatoria un po'difficile
Anche è cara meno peggiori però sono mega strutture posta nelle periferie lontane dai centri abitati e che hanno quelle quelle caratteristiche che conosciamo invece vanno pensate strutture piccole diffuse sul territorio e che quindi abbiano quel senso
Di cui noi parliamo
Del resto qualche esperienza positiva c'è
Per noi un'esperienza positiva da cui partire e quella del sistema SPRAR
Nel quale oggi sistema sono coinvolti centoventisette comuni e Province perché sono enti locali ci sono anche alcune Province per otto mila posti reali
Anche qui la scelta del Governo di raddoppiare la capienza quindi di portare il sistema sedici mila e utile e necessaria va fatta ma sappiamo che anche questo rischia di rimanere sulla carta
Se non si coinvolgono molti altri enti locali se non si attua una pianificazione adeguata se non si trova la copertura certa delle risorse necessarie perché in questo momento stiamo registrando per esempio anche sul caso di
Minori non accompagnati e enti locali che come dire hanno accumulato oramai debiti e impossibilità di fare fronte in tutti Italia nel nord del sud e nelle varie situazioni naturalmente
Il
Che la condizione per fare questo
E che si agisca con un'idea di unificazione dei vari sistemi frammentati di accoglienza che abbiamo adesso che un sistema nel quale i vari pezzi non comunica non è anche tra di loro quindi abbiamo bisogno
Di pensare a un'unificazione e a una gestione organica dell'intero sistema
Ma naturalmente per fare questo bisogna liberarsi dei peggiori obrobri dal nostro ordinamento che hanno scarsissima efficacia pratica rispetto agli obiettivi su cui si dice di averli pensati
Ma ne hanno tanta rispetto al clima generale al quadro regolatorio
Alle condizioni di merito di vera e propria intimidazione in cui a volte si fanno vivere le persone e persino chi quelle persone vorrebbe soccorrere ed accoglierle
Parlo del reato di clandestinità naturalmente
Bocciato da tutte le coscienze democratiche dai princìpi giuridici secolari su cui si basa il diritto occidentale per il quale vorrei ricordare
Si deve perseguire quello che si fa e non quello che si è l'azione e non la condizione
Come invece avviene appunto con il reato di clandestinità ed è estremamente indicativo vorrei dire di quanti il tema dell'immigrazione in realtà a Brugine all'azione politica
Che proprio quando si era aperto uno spiraglio parlamentare per abrogarlo è venuta fuori la natura la convinzione profonda l'istinto populista voglio dirlo dei capi del Movimento cinque Stelle
Che si sono uniti allora la peggiore destra leghista per bloccare quello spiraglio peraltro aperto dentro lo stesso gruppo parlamentare di quel movimento
Così come
Non è più procrastinabile la presa di coscienza collettiva che non sono tollerabili nella nostra democrazia strumenti come i CIE
Luoghi di detenzione sottratti al controllo della magistratura e privi persino della regolamentazione sui diritti umani fondamentali che vige per esempio al sistema delle carceri
Luoghi dove si può rimanere rinchiusi fino a diciotto mesi
Luoghi di violenza e di degrado che peraltro costano molto in termini di risorse allo Stato senza assolvere affatto alla funzione per cui dovrebbe resistere
La funzione sarebbe quella delle identificazioni e delle espulsioni ma sanno tutti che in realtà ad esempio
La maggior parte delle persone rinchiuse proviene proprio dal carcere dopo ovviamente dovrebbe portarsi a termine all'identificazione e che le effettive espulsioni sono intorno pochissime due tre quattro a seconda dei periodi cinque per cento
E che quelle che avvengono si attuano nelle prime settimane di permanenza nei CIE
Peraltro ora con l'abbattimento dei costi di gestione legare al massimo ribasso non si è più neanche in grado di garantire i servizi minimi e trattamenti dignitosi per gli stessi operatori che ci lavorano
Ed è proprio dall'incrocio positivo
Tra la nostra funzione di rappresentanza e di garanzia delle condizioni di lavoro degli operatori e la nostra battaglia per trattamenti umani e civile trattenuti che possiamo registrare il successo della nostra iniziativa a Bologna ed in Emilia Romagna
Dove i due CIE sono chiusi e dove abbiamo attivato una campagna intelligente insieme ai Comuni per non riaprire le mai più
Del resto dei tredici CE presenti in Italia per le ragioni più varie oggi metà sono chiusi
E quindi proprio il momento giusto per ripensare questo modello ed ancorarci all'Europa e dalle sue direttive a partire da quella sui rimpatri assistiti che ha consentito a molti altri Paesi europei
Di ottenere ben maggiori risultati anche sul terreno dei rimpatri con minori costi umani anche di risorse economiche se volete impiegate
Ma ovviamente
Si tratta di ripensare Global probabilmente l'approccio ai temi dell'immigrazione
L'immigrazione bene si dica si governa solo con un'idea di insieme
E con un mix di strumenti pensati per interagire tra di loro come a noi è chiaro non si presta semplificazioni eccessive ne ha crociata ideologica di alcun genere cosa oggi particolarmente difficile peraltro nel nostro Paese
La chiave
Di un'idea di riforma sta proprio nella parola governare
Nell'obiettivo che il nostro modello ha finora rifiutato di considerare la presenza del lavoro e delle famiglie immigrate non un fenomeno transitorio cui sarebbe possibile rispondere in astratto con un impianto proibizionista
Ma un dato strutturale della nostra realtà sociale
Quei possono ovviamente essere date risposte diverse in termini pratici come vediamo nelle diverse
Nelle diversità che esistono tra Paesi in tutta Europa ma che ha bisogno però della presa d'atto che non si elimina annessi riduce per decreto e non si rende certo meno problematica con le cattiverie legislative
La Bossi-Fini non è solo sbagliata ingiusta e culturalmente regressiva
E prima di tutto inadatta nel suo impianto ad avere una qualche possibilità di orientare finalizzare di gestire adeguatamente appunto di governare un fenomeno tanto complesso
Cambiarla e la nostra battaglia di anni bene che oggi a questa battaglia si aggiungano altri bene che possa essere considerata un punto essenziale dell'azione di governo come chiediamo come chiediamo da tempo
Io non voglio spenderci molte parole vorrei solo osservare a proposito di inefficace di guasti prodotti
Che essa si fonda su una colossale ipocrisia
L'idea cioè che le persone arrivano qui già con un lavoro con un contratto e che i flussi siano programmati con razionalità
Naturalmente sappiamo che non è così sappiamo bene che l'effetto più immediato e stato di chiudere ogni possibilità di ingresso legale
Che i decreti flussi sono state regolarizzazioni di persone già presenti ed attive nel nostro Paese
L'effetto vero di lungo periodo e Stato e rimane quello di consentire tollerare anzi incoraggiare
Una presenza di lavoratrici e lavoratori irregolari ricattabili
Sottoposti a condizioni troppo spesso simile allo scambio allo schiavismo come vediamo nelle campagne nei cantieri come abbiamo visto nei laboratori di Prato di tante altre parti d'Italia nella logistica e così via
In questo senso potrei dire che la Bossi-Fini è stata efficace per assurdo
Si è creato un altro esercito di riserva
Cui si può attingere fuori da ogni regola con ciò estendendo naturalmente il ricatto anche sull'amore italiano che non a caso
Dove la presenza irregolare più forte vede peggiorare le sue condizioni contrattuali e di lavoro perché evidentemente si innesta una competizione insostenibile con la tutela dei diritti
E anche per questo
Non solo per una profondità dei nostri valori di eguaglianza di solidarietà e di accoglienza che pensiamo che il tema non appartiene ai nostri iscritti immigrati
A coloro che faticano a costruire una vera integrazione che spesso essi stessi temono la competizione dei nuovi arrivati
Ma appartiene alla CGIL e la sua battaglia generale in difesa del lavoro contro i tanti dumping e contro un'idea purtroppo diffusa che se ci difendiamo in pochi ci difendiamo medio e il contrario
Se non assumiamo insieme tutti questa priorità
Nell'illusione che quello che non si vede non esiste perdiamo tutti nell'ulteriore precarizzazione di impoverimento del lavoro
Che matura anche nel quadro della guerra tra poveri che assume il nome di guerra all'immigrazione clandestina ed è invece quella dei più poveri contro altri che fanno paura perché ancora più poveri
Del resto se abbiamo un bene che spesso anche nelle città nei luoghi normali della vita la paura dell'immigrazione su cui tanto si fa leva e in realtà la paura della povertà del povero più povero di noi
Certo il quadro politico la realtà della crisi e la vera e propria emergenza sociale che stiamo vivendo non rendono facile questa discussione non popolari alcune nostre proposte ma dobbiamo insistere
Il superamento della Bossi-Fini è necessario
Dobbiamo qualificare i flussi legali e regolari accusa accordarle ai bisogni svincolarmi dalle finzioni ricondurli anche dentro un'idea di cooperazione internazionale di accoglienza
Insomma creare un meccanismo molto più fluide razionale
Aumentando i canali di ingresso regolari in varie forme compreso un permesso programmato per ricerca di lavoro
E compreso il rafforzamento e la qualificazione della rete consolare nei Paesi a più alto tasso di emigrazione per favorire la regolarità e costruire ad esempio per corsi di formazione
Davanti alla tragedia di Prato dove voglio dire insieme ai compagni del luogo come hanno detto subito i compagni del luogo non sono morti sette cinesi sono morti sette operai
Che per noi non sono stati diversi dalle operaie morte a Barletta alcuni si sono chiesti davanti a quella tragedia su tanta stampa che semplifica troppo dovere del sindacato
Vorrei dire che eravamo lì
Come siamo con il sindacato di strada nelle campagne o con gli edili sui cantieri
Ma vorremmo anche dire
Che quando intere filiere produttive sono fondate sulla compressione del costo del lavoro come elemento che determina l'esistenza stessa di quella filiera o di quel prodotto
Quando lo schiavismo e visto è tollerato ma considerato residuale tutto sommato sopportabile non si può poi far finta di meravigliarsi quando scoppiano le tragedie
Certo si tratta di problemi difficili specie nello specifico di Crati Prato che raccoglie una comunità abbastanza particolare ma di piccole Prato dobbiamo saperlo ne stanno crescendo tante e forse
Oltre ad un adeguato è ovviamente indispensabile purtroppo ridotto sistema di controlli bisogna fare almeno due cose
Da una parte agire seguendo i prodotti non solo le persone
Ed il sistema di convenienze di intrecci che determina
Dall'altra agire con un piano vero di contrasto al sommerso con misure specifiche rivolte alla popolazione irregolare di provenienza straniera
Abbiamo impiegato faccio solo questo esempio molto tempo e molta fatica ad ottenere il recepimento della direttiva cinquantadue che allo scopo di aiutare come sapete i percorsi di emersione
Come sempre siamo molto svelti nell'applicare le indicazioni europee sulle politiche di austerità molto meno nell'accogliere indicazioni che vanno nel senso di assicurare dignità e tutela al lavoro
Come è accaduto con la legge sul caporalato conquistata dalla Fly si producono norme a metà timida impaurite nell'affermare i diritti e renderle esigibili
Nella norma italiana sulla cinquantadue per esempio non è previsto alcun ruolo per il sindacato parlo di cose che ci sono nella direttiva europea e che non andavano inventate
Non è previsto alcun ruolo per il sindacato non c'è neanche a dirlo è una banalità il gratuito patrocinio
Si limita al caso di particolare sfruttamento la possibilità di Dio di denunciare di ottenere così il titolo di soggiorno
Ciò nonostante stiamo provando con le categorie più interessate a produrre casi e giurisprudenza
Ma il Governo il Ministero del lavoro il Ministro del lavoro potrebbe oggi pensare di allineare la norma dovrebbe farlo
Nel quadro di una ripresa del contrasto al sommerso di cui l'Italia uno straordinario bisogno altrimenti nelle condizioni date significa combattere con le mani quasi nude
Inoltre la direttiva senza imporlo
Tuttavia suggeriva per esempio di estendere la responsabilità civile amministrativa per le violazioni anche alle imprese commette committenti che operano in regime di appalto
E siccome è evidente che seguendo fino alla base la catena degli appalti dei subappalti
Che è possibile stanare le situazioni di maggiore criticità
Non averlo previsto nella norma italiana costituisce un grave limite cui non basta contrapporre come invece si è fatto una maggiore incidenza della Sanz pone penale perché come sapete noi siamo sempre innamorati più della sanzione penale che di quello che ha effetti concreti poi nella determinare i processi reali
Ma naturalmente
La realtà dell'immigrazione nel nostro Paese non è solo questo
Alcuni milioni di persone vivono e lavorano mandano i figli a scuola
Condividono con noi la realtà difficile della nostra condizione odierna ma anche i nostri costumi nostri riti i nostri valori
Ed aggiungono non solo risorse al fisco e dall'INPS per finanziare il nostro welfare ma culture colori scambi secondi
Peraltro a rigor di logica molti di loro non sarebbe l'irrealtà neanche stranieri sono nati qui parlano i nostri dialetti e spesso hanno scarsissimi rapporti con i Paesi d'origine
Se si approvassero
Le leggi che abbiamo proposto con la campagna Alitalia sono anch'io a partire dal diritto alla cittadinanza attraverso lo ius soli condizionato
Cambierebbero anche le statistiche e vedremmo che i numeri sono tutt'altro che insostenibili anche per un sistema in crisi come il nostro
Siamo stati e siamo ancora anche un Paese di emigrazione i nostri giovani sappiamo vanno via oramai a migliaia dal nostro Paese
Poi in quindici anni a partire dai primi anni Novanta
Abbiamo concentrato un processo di immigrazione che da noi è stato vissuto come più intenso perché appunto più concentrato nel tempo rispetto ad altri Paesi europei che invece hanno visto processi più lunghi ora dobbiamo sapere che siamo anche un paese di transito in particolare perché è arrivato al sud del mondo
Quindi la sfida vera di lungo periodo e la qualità dei processi di integrazione le modalità con cui si struttura una società multietnica qualora mai noi siamo
E anche da questo noi lo sappiamo bene dipenderà la natura del nostro modello sociale il livello di coesione generale delle nostre comunità
Nonostante tutto non siamo a zero esistono buoni esempi e buone pratiche mai evidente naturalmente che più la produzione dei servizi di welfare arretra più si tagliano le risorse pubbliche più la scuola la San
Dalla casa i trasporti gli enti locali in generale vengono tagliati più le condizioni dell'integrazione si fanno difficili e la competizione sulle scarse risorse spesso avvelena il clima del
Della convivenza
Nella crisi infatti sono peggiorate le condizioni di vita e di lavoro per gli immigrati in particolare ma direi per tutti IVA con le il mondo del lavoro i ceti più deboli del nostro Paese
In questo quadro però è evidente che alcune particolarità della nostra legislazione penso al contratto di soggiorno o alla sovrattassa sui permessi e potrei citarne molte altre che conoscete molto bene appaiono particolarmente crudeli
Molti di per esempio di quel milione di bambini poveri censito ormai nel nostro Paese o un milione di bambini poveri che ecco un numero che dovremmo registrare con scandalo
Sono i bambini degli immigrati molti di loro sono i bambini degli immigrati sono quelli che hanno tassi altissimi di evasione scolastica e spesso condizioni inaccettabili di esclusione di marginalità
Ma naturalmente si è fatto molto critico il mercato del lavoro con la conseguenza anche che gli immigrati naturalmente sono costretti ad accettare condizioni di lavoro sempre più difficile perché lì vige naturalmente il ricatto del permesso
Non so vorrei ricordare ci sono qui compagni lo diranno estensione per esempio del part-time in edilizia che è una finzione solo a nominarla perché voglio capire chi va al part-time in edilizia Cola ma interessa anche tanti lavoratori italiani è una pratica oramai diffusissima sui nostri cantieri
Sui nostri cantieri a testimonianza appunto di questo peggioramento
Però bisogna sfatare anche alcuni luoghi comuni luoghi comuni che hanno un impatto straordinario però purtroppo sull'opinione pubblica e condizionano fortemente spesso anche l'orientamento delle persone che noi rappresentiamo
Non tolgono il lavoro agli italiani e questo è un luogo comune non è vero che se scomparisse lo all'improvviso si creerebbe un bacino occupazionale nuovo per noi autoctoni
Le caratteristiche dell'occupazione immigrata sono note
Essa segue la domanda del sistema produttivo e si inserisce nei sedimenti sia inserita negli anni passati
Nei sedimenti dove ha prevalso una richiesta fondata sul basso costo della prestazione per esempio concentrandosi sulla se sulle figura più bassa
Professionalizzazione noi infatti per esempio come Paese intercettiamo poco i flussi più qualificati di immigrazione però lo stesso motivo del resto non è molto diverso
Per cui perdiamo il valore aggiunto della componente più formata dei nostri laureati è uguale meccanismi
Quindi sono state e sono le caratteristiche del sistema produttivo che hanno prodotto questa immigrazione nella sua quantità e nella sua qualità
E sono le stesse che lo rendono fragile particolarmente esposto il nostro sistema produttivo agli effetti della recessione
Era ovvio che con la crisi e la componente immigrata pagasse un prezzo più alto in termini di perdita di lavoro ma anche di riduzione delle condizioni contrattuali di salario di orario di ulteriore precarizzazione
Dalla ricerca che abbiamo fatto se testo avete eseguita insieme all'IRES anche perché la ricerca che è stata costruita con costruita nelle nostre Camere del lavoro quindi intervistando i lavoratori e lavoratrici migranti che hanno i si rivolgono che abbiamo fatto insieme all'IRES è venuto fuori che molti pensano di lasciare il nostro Paese ed in effetti questo sta avvenendo
In realtà però vorrei dirlo non perché si torna a casa nel Paese di provenienza o meno non solo c'è anche questo ma non solo
Spesso si immigrati nuovo in altri Paesi europei con ciò rendendo evidente qual è la profondità del nostro malessere rispetto ai sistemi nazionali d'Europa a noi più vicini
Ma naturalmente i posti di lavoro persi come è chiaro a tutti come dicono i numeri e come dice la semplice osservazione non vengono sostituiti da italiani si perdono e basta
è evidente naturalmente lo do per scontato nella nostra discussione che se non riparte un processo di crescita
Se non si questo costruiranno risposta adeguate che facciano ripartire creazione di lavoro nuove occasioni di lavoro la condizione generale non si inverte
Ma nella nostra società i cambiamenti demografici in atto sono strutturali ed irreversibili
I dati dicono che negli ultimi trent'anni l'invecchiamento della popolazione del basso tasso di natalità sono stati recuperati solo grazie alla presenza straniera
E non sembra si possa dire oggi stando ai numeri che la tendenza si possa invertire nel breve anzi
Allora la scelta e se la popolazione immigrata deve continuare a svolgere in condizioni di assenza di diritti politici e a volte di vere e proprie discriminazione istituzionale
La funzione di dica di di gigantesco dumping per questa Tosato ha finora o si prende coscienza che essa se inclusa è qualificata
Aumenta la qualità generale del nostro mercato del lavoro e non incoraggia le tendenze peggiori del nostro sistema produttivo
Ed anche del nostro welfare
Se pensiamo per esempio alla realtà del lavoro di cura
Svolto dalla componente femminile dell'immigrazione italiana che sostituisce in gran parte servizi che altrove sono ben diversamente connotati sono organizzati molto diversamente in quasi tutte il resto del dei Paesi europei
Il lavoro delle badanti cosiddette badanti Insiel spesso se Greganti e per le donne migranti che lo svolgono
Che ha un alto costo umano anche per il deficit di cura che produce nelle zone di provenienza lasciato solo al mercato come è avvenuto da noi produce irregolarità e bassa qualità del servizio
Andrebbe inserito in percorsi di qualificazione di governo pubblico della risposta ai bisogni
E così facendo si contribuirebbe si contribuirebbe
Non solo a migliorare la qualità del lavoro e della presenza delle lavoratrici immigrate naturalmente ma si contribuirebbe alla qualificazione generale del nostro sistema Sant'socio sanitario che
Come dire più aumentano i bisogni più si dimostra come dire meno in grado di rispondere alla quantità e alla qualità dei bisogni delle nostre popolazioni
L'insieme dei nostri temi sono temi che si impongono però anche a noi anche lo strumento fondamentale della nostra azione a cioè alla nostra contrattazione
La contrattazione inclusiva che abbiamo proposto significa per noi assumere tutte le sfaccettature del lavoro
E provare a ricomporre in un'idea di rappresentanza che assuma le differenze e costruisce risposte che però parlano a tutti
Non si possono ignorare i differenziali salariali
Gli addestramenti nelle qualifiche le modalità di organizzazione del lavoro che approfondiscono le differenze e rendono i contratti non del tutto capaci di cogliere il nuovo e di rappresentarlo
Abbiamo anche buone esperienze anche qui ad esempio l'organizzazione delle ferie delle festività delle mense
E tanti altri temi sono stati trattati positivamente in molta accordi aziendali era anche nato innanzi nazionali di categoria ma è evidente che non basta non basterà nel futuro anche se
Sento il dovere di ricordarlo in una fase in cui la contrattazione resa difficile dalle condizioni generali che spingono sulla difensiva non è semplice determinare naturalmente nuovi livelli di solidarietà e di inclusione
Ma bisogna farlo non ci sono alternative
Del resto noi siamo già un'organizzazione multietnica e multiculturale
Abbiamo tra i nostri iscritti parlo dei lavoratori attivi quindi limitando il il diciamo il ragionamento
Aldo all'ai lavoratori attivi oltre quattrocento mila persone di provenienza straniera quattrocento mila persone iscritta alla CGIL
In ogni nostra struttura territoriale c'è un Ufficio immigrati il nostro patronato il primo del Paese per volume di attività verso gli stranieri
Poi
Insieme a CISL e UIL iscriviamo quasi un milione di persone esprimendo così vorrei si si riflettesse su questo un tasso di sindacalizzazione generale molto ma molto più alto del lavoro in generale
Gli immigrati è ovvio esprimono una domanda di attività e tutela sindacale
O più alta e naturale che sia così ma che per noi è importante non solo per offrire questa tutela
Ma anche per uno stimolo che offre a noi
Ad essere sempre più capaci di esprimere forme di attività sindacale che in un certo senso per dire la somma con una battuta
Sono quelle che hanno caratterizzato le nostre origini una capacità di vicinanza di ascolto di attenzione ai bisogni che oggi è straordinariamente necessaria per tutti
Per fare fronte a un panorama sociale così disgregato e sofferente qual è quello che abbiamo
Inoltre non vi sembri eccessivo sto concludendo ma queste è uno dei terreni di lavoro che ci impone riflessione su di noi
Su come siamo organizzati su come effettivamente riusciamo ad integrare la tutela dei bisogni individuali con la rappresentanza collettiva
E ci pone il tema strategico per noi dell'incrocio efficace tra sindacalizzazione nell'azienda ed azione sul territorio tra contrattazione nel rapporto di lavoro e contrattazione sociale
In fondo il tema della nostra effettiva confederali TA perché non c'è tutela
E in rappresentanza di bisogni così complesse se non è orizzontale se non è integrata tra funzioni ed attività capaci di trovare una sintesi più alta quella sintesi più alta non la chiamiamo appunto confederali TA
Sono i temi del nostro congresso e le sfide che dobbiamo affrontare credo che ci aspetti uno sforzo in più
Nel dare penso al ruolo nella CGIL ai nostri compagni alle nostre compagne immigrate
Il numero di dirigenti di componenti degli organismi dirigenti anche di delegati non rispecchia nella presenza nel lavoro né tra gli iscritti
Noi siamo fieri di essere il sindacato un generale
L'unico luogo in cui gli immigrati votano e possono essere votati gli immigrati votano
Per le nostre RSU e possono e sono spesso votati nelle nostre RSA uno tutto il Paese non c'è un'altra possibilità di votare giacché non abbiamo appunto neanche il diritto di voto amministrativo ora però bisogna fare un passo in più
Bisogna raccogliere la ricchezza di presenza che abbiamo e farne un elemento del nostro rinnovamento
Dobbiamo promuovere una generazione larga di delegati di attivisti dei dirigenti
Vorrei precisare però che non ci servono i delegati degli immigrati che si occupano solo degli immigrati non è stratificata andò la nostra organizzazione che si arricchisce la rappresentanza
Vorremmo
Naturalmente tanti delegati immigrati che siano però i delegati rappresentanti di tutti dove operano lavorano e fanno attività sindacale
Ma anche nel territorio abbiamo bisogno di dare voce maggiore a realtà che ci sono ma che non diventano ancora del tutto quel valore aggiunto di cui tanto sentiamo il bisogno per il nostro radicamento nei territori
Ad esempio abbiamo anche buone esperienze di rapporto con le comunità etniche dappertutto dal Piemonte alla Sicilia
Anche con esperienze molto belle penso alla comunità senegalese a Firenze ma potrei citarne tante altre
Abbiamo anche buone pratiche di solidarietà attiva praticate da noi penso all'organizzazione dei corsi di lingua tante cose che si fanno nel territorio c'è tanto altro
Però sentiamo la necessità
Di considerare sempre di più
L'organizzazione proprie cioè il pensare
L'apertura piena al territorio delle Camere del lavoro come una delle risposte di insediamento e di radicamento che oggi sono indispensabili non per i lavoratori immigrati non solo per dare una sposta alla qualità di vita di lavoro dei lavoratori delle lavoratrici immigrate ma sono indispensabili per noi per essere quella CGIL in grado oggi di rappresentare il disagio ma anche la forza
Di persone lavoratori e lavoratrici che dobbiamo rappresentare sempre sempre meglio nella condizione difficile che noi che noi abbiamo io ho concluso come avete visto
Allora non ho ripercorso tutti i temi di merito nel senso che li ho citati dandoli ampiamente per discusso e ridiscusso il quadro delle nostre proposte
Dalla cittadinanza fino alle questioni della legislazione
Notte ampiamente appunto condivise nella nostra discussione io vorrei ringraziare le strutture i delegati delegati che in questi mesi appunto nelle condizioni difficili che pure abbiamo avuto
Hanno comunque lavorato su questo terreno hanno lavorato hanno prodotto partecipazione hanno prodotto discussione
Ecco offriamo questo terreno di discussione all'intera CGIL come uno degli elementi che può dare innovazione e qualità della discussione anche al nostro congresso
Grazie
Grazie avvera
Intanto ci ha raggiunto in sala il professor Tito Boeri che saluto voi gli daremo lavoro la parola tra un po'
E Fiorella rata house della del CIR rappresentante del
Consiglio italiano dei rifugiati
E poi ci sono altre notizie che vi darò però o ho premura di dare la parola a
Micelli Segretario generale della Filt Emma che poi a un aereo quindi ci dovrà lasciare
La parola Emilio Miceli uno sciopero intrapreso perché pare che
Sì grazie
Voi mi scuserete ma io proverò a parlare solo di Prato
Perché un po'mi spetta perché è giusto che
Che lo faccia anche se in questo anno abbiamo provato a fare un'iniziativa insieme avvera abbiamo fatto nostra come Conferenza nazionale sull'immigrazione
L'abbiamo chiamato una casa di tutti i colori ed credo un'esperienza è un progetto interessante abbiamo avuto modo di confrontarci sui temi che anche in parte lei ha
Sposto qui nella sua introduzione
Vorrei parlare di Prato perché perché è lunga l'ultimo in ordine di tempo perché riguarda la nostra categoria perché è un tema che ci mette nelle condizioni di fare una riflessione generale
Su quello che sta succedendo su quali sono i problemi ed io partirei da questo
Prato è il prodotto più estremo della globalizzazione
Se uno deve immaginare quali sono i guasti
Possibili oltre i benefici
Innegabili
Della globalizzazione immaginare esattamente questo e cioè non solo il fatto che si è sporto in o dei prodotti a basso costo che creano condizioni di dumping e difficoltà nei mercati più maturi
Ma si comincia a esportare in dosi massicce schiavitù
Asservimento miseria
E quindi si comincia a dare anche nel contesto globale un'idea della convivenza democratica dalle democrazie delle condizioni della democrazia e che assolutamente particolare e della quale ci dobbiamo occupare
Temo che ce ne occuperemo nel tempo che sarà uno dei problemi sui quali
Con quali dovremo misurarci guardate anche in un Paese come l'Italia di un Paese non che ha una tradizione di welfare insomma nella civilissima Europa assolutamente fare forte credo che questo sia
Il problema
E CIR richiama anche una grande questione e cioè di questo rapporto sempre più un malato tra Stati e democratiche ed economia
L'idea che l'economia ormai sovraordinato tutte le funzioni statali è che cerca progressivamente di impossessarsi esemplificando l'insieme del delle funzioni dello Stato
E in qualche modo alla fine determina una condizione
Che è quella che in qualche modo abbiamo visto anche apparato non solo apparato qui siamo oltre il lavoro nero siamo oltre
Le questioni strettamente sindacali il problema non è diciamo il danno che si produce
Alle persone dal punto di vista la relazione del lavoro ma il fatto che
Subentra un'idea di comunità dentro lo Stato che nulla a che vedere con lo Stato con le sorreggono e con la coi suoi classici rapporti e che invece
Invece ci parla di altro
Ecco noi abbiamo accettato
Questa idea abbiano accettato questa idea sbagliata secondo la quale sistemano due Prato
C'è l'apparato tessile che tutti conoscono è che viva i suoi drammi se i problemi e la sua economia e c'è la Prato dei cinesi
è un'idea che abbiamo introiettato sostanzialmente tutti una storia lunga una storia lunga di vent'anni insomma apparato ci sono due realtà si tengono bensì in ben distinte nessuna comunicare tra di loro
Nessuno faccia demagogia su questo alla fine va bene così
Questo accettato lo Stato
Va accettato il sindacato
Lo abbiamo accettato tutti sostanzialmente è una sorta di rimozione insomma
Del fatto che cresceva dentro questo nostro Paese un innesto di
Di elementi ovviamente non democratici che
Che ci riguardavano
E questo ci dice anche del fatto che
Adesso non vorrei usare una parola che poi rischia di essere sbagliata
Però l'idea di una sorta di declino degli della sovranità degli Stati nazionali di fronte al fatto che nel mondo nel pianeta ormai alcune aree si somigliano si somigliano sia le aree alte
Quel le dei grandi distretti tecnologici che si combattono nella dimensione globale sia quelle in cui si importa schiavitù si fa lavoro nero
è non ha importanza se sono collocata nel Bangladesh in Pakistan oppure a Prato
Sono delle aree che godono di una sorta di extraterritorialità certamente non è successo a Londra dove ci sono grandi comunità cinesi certamente non è successo in Francia
E questa è una cosa che ci deve interrogare
Cioè che è il nella civilissima Toscana nella civilissima Prato alla fine possa crescere innestarsi in qualche modo
Svilupparsi una vicenda come
Come questa
Queste il tema anche abbiamo di fronte che ha di fronte al sindacato
Però ancora una cosa vorrei dirla sul fatto che
In un Paese come l'Italia possa succedere una cosa come questa perché in Italia guardate
Prato dicono coloro i quali insomma ormai da lungo tempo se ne occupano è una vicenda lunga vent'anni
Vent'anni sono quelli del leghismo in Italia
A questa grande muro insormontabile che la lega che la la destra italiana più del retriva avrebbe alzato alla fine cosa ha prodotto ha prodotto il
Forse o la comunità più pure il regolare anomala più al di fuori del di un sistema di diritti del nostro Paese
Bisognerà pure interrogarsi un certo punto su cui adesso e cioè se le politiche di respingimento l'odio in qualche modo
Un quell'azione continua e pervicace che ha cercato nel tempo di
Di di respingere tutte le persone
Che venivano nel nostro Paese che cosa ha prodotto ha prodotto questo mix di intolleranza e di di liberismo sfrenato
Che non ha messo al riparo niente ha determinato alcune condizioni che sono condizioni particolari cioè mentre c'era la caccia all'immediata all'immigrato si lasciava libera l'economia
Né a Prato questa cosa è molto chiara Micol mi ha colpito il fatto che
Se vedete tutti quelli che parlano e tutti quelli che dichiarano superato alla fine
Si pongono il problema della della immigrazione clandestina dell'irrogato dell'irregolarità che c'è
Cioè si sono occupati delle persone non delle cose e dopodiché ecco si è costruito quella concentrazione lì guardata debba stava
Bastava seguire camion quelli che entravano e quelli che usciva
Per capire cosa portava onesti
E che cosa li portavano fuori Erchie
E forse ci saremmo occupati esattamente meglio di quello che stava nel mezzo cioè seguendo le cose non le persone mentre l'idea è di questo paese che ogni giorno è più fra chi Tyco del giorno precedente
Era era molto semplice c'è una massa di concentrazione di irregolari bisogna combattere questo
E alla fine lo ha detto vera nella sua introduzione
Alla fine è così
Se tu guai una impostazione di questo tipo e guardi soltanto all'irregolarità alla clandestinità è chiaro che costruisci secondi terzi quarti quinti mercati del lavoro degli irregolari che
Che diventano la fonte continua di
Di di di nutrizione di quelle di quelle a aree
Questo è il tema che abbiamo di fronte
Ce l'ha di fronte al sindacato
C'è la innanzitutto di fronte allo Stato e difficile che è uno che il sindacato possa essere forte presente in una situazione nella quale non ce lo Stato non ci sono la regola democrazia non c'è la Costituzione non ci sono leggi le leggi fondamentali dello Stato
Però è un tema non secondario avete visto tutti tre giorni dopo tre giorni dopo
Quella tragedia sono scattati undici mandati d'arresto
Io non non mai professato la dietrologia e non lo farò nemmeno adesso
Però è chiaro che c'è stata un'accelerazione
è chiaro che
Come posso dire si è gestito troppo nel tempo una vicenda che forse avrebbe avuto bisogno di il maggiore celerità perché l'emergenza un'emergenza forte è stata un'emergenza forte forse andava combattuto però un fatto assolutamente importante
è importante che la magistratura abbia voluto dare subito un segnale forte di di cambio di
Di passo e noi speriamo che questo lo si possa fare per questo abbiamo anche in un certo annunciato che ci
Saremmo costituiti parte civile perché per un sindacato normale che lì dove si ledono dei diritti
Più del lavoratore ma anche del cittadino possa in qualche modo essere fare da cassa di risonanza possa seguire il process sono tutte rare le persone che stavano lì perché non è un processo contro l'immigrazione non può essere un un processo contro l'immigrazione un processo contro la corruzione
Contro coloro i quali
Inter scavano mazzette a quanto pare per poter cambiare lo stato giuridico dalle persone
Chiunque volesse fare speculare su quel processo provando a Tor ciascuno verso una battaglia contro l'immigrazione evidentemente ci troverà contrarie poi c'è un ultimo tema e chiudo
Riguarda quello che facciamo noi per quello che faremo noi quello che probabilmente dobbiamo fare noi
Perché forse anche noi siamo uno di quei presidi che può servire allo Stato a scuotersi io ho sempre sempre davanti gli occhi una
Una una vicenda che che successe tanti anni fa nella mia città Palermo
Quando la Commissione Nazionale Antimafia decise un certo punto nel momento di massima presenza del dei lavoratori e del dell'India del indotto dentro il cantiere navale di Palermo di chiuderlo
E comincia a raccontare le persone vedere chiedano chi lavorava cosa faceva quali erano le sue attività cioè dare anche un l'idea di una reazione per capire meglio il fenomeni per potere in qualche modo
Esercitare una pressione fortissima vi devo dire che quella cosa fu efficace può efficace adesso non vedo nessuna Commissione antimafia non vedo nessuna Commissione non vedo nessun Governo che si sta albedo più nessuna dichiarazione
Non vedo più nessuna dichiarazione questo è un paese che non solo rimuove ma anche chi lo dovrebbe fare istituzionalmente tenta di rimuovere e questo non va bene
Allora la CGIL dovrà fare qualche iniziativa Prato sicuramente sì
Sicuramente dovremo darci degli obiettivi insieme la Filt me la CGIL perché
Si possa
Seguire tutte le tappe del contrasto a questa a questa situazione pesante e credo che sia giusto
Faremo i Bilanci diremo quello che vogliamo fare però probabilmente c'è anche bisogno di fare un grande progetto nazionale perché li abbiamo bisogno almeno sette se quanto ci spiega le vere abbia bisogno di qualcuno che parla il cinese avrò bisogno di mediatori culturali avremmo bisogno di provare a tirar fuori
Anche dalle indifferenza anche dalla
Dall'apatia tutti quei lavoratori tutte quelle persone che sono legate alloro carnefice in
Come posso dire quasi indissolubilmente perché hanno rapporti hanno debiti devono pagare i viaggi perché vivono perché ancora devono comunque comprarsi una parte del loro passato perché hanno bisogno di fare questo ecco
Tutto questo c'è renderà sempre difficile il nostro rapporto con quelle comunità però questa Igna Lidia sono venuti dalla comunità cinese
La manifestazione la loro presenza e il fatto che per la prima volta abbiano cominciato a parlare abbiano detto
Il loro no a quella a quella situazione significa che anche dentro la comunità cinese cresca c'è una nuova consapevolezza e la dobbiamo essere
Bravi accoglierla perché il nostro mestiere a Prato è quello di dimostrare che a Prato è una città che può concorrere sui mercati internazionali che può avere un brand pulito
E che quel brand è dentro quel brand ci sia tutto il lavoro di Prato questo il vero problema che abbiamo di fronte
è un problema della nostra categoria dell'economia di quella
Di quell'aria da in quella regione credo che sia anche diventato un problema di prestigio del nostro Paese e speriamo che
L'attenzione non venga mai meno grazie
Grazie Emilio le vicende di Prato hanno così come delle tante Barletta qualche tempo fa ricorderete
Così come tanti altri focolai di di tensione che ci sono di cui parleremo da Rosarno a alla Piana del foggiano
Devo in Campania eccede nel salernitano eccetera eccetera
Hanno tutte a che fare con la necessità che noi abbiamo di aggredire questo fenomeno del particolare sfruttamento
Dei lavoratori immigrati in particolare irregolari che c'è nel nostro Paese
Su questo la CGIL ha una piattaforma precisa che riguarda l'applicazione corretta come diceva anche vera nella relazione della direttiva europea numero cinquantadue penso che su questo
Dovremmo ritornare con le categorie con gli uffici vertenze con le Camere del lavoro
Per farà assumerà questo tema e all'azione del sindacato per aggredire questo fenomeno una diciamo un connotato diciamo di quotidianità di strutturalità
Che va oltre l'emergenza che ci si piazza di fronte quando accade una tragedia
Allora dicevo due notizie un è che non verrà il Sindaco di Lampedusa per
Problemi personali e familiari di cui ci ha avvisato appunto mezz'ora fa e non verrà
Alla ministra dell'integrazione chi Engel la quale ci ha mandato un messaggio che io adesso nobile girò velocemente
Care amiche e cari amici mi rammarica non potere essere con voi a causa di improrogabili impegni precedentemente assunti
Me ne dispiace particolarmente anche perché con molti di voi siamo stati compagni di viaggio in molte iniziative battaglia affinché i diritti potessero essere veramente di tutti
Convengo pienamente con il titolo che avete voluto dare all'Assemblea nazionale immigrazione il cambiamento necessario
E così è così occorre cambia passo perché l'Italia è cambiata l'immigrazione come suggerisce il Lido non è un problema ad arginare ma un processo da governare
Con buone politiche buone leggi l'immigrazione diventa un'occasione di crescita culturale sociale ed economica dell'intero Paese italiani compresi il recente rapporto Censis lo ribadisce la speranza dell'Italia sono le donne
E i migranti durante questa lunga crisi non solo del sistema finanziario ma anche e soprattutto di diritti dei lavoratori occorre rilanciare il ruolo dei sindacati
è indispensabile far comprendere che autoctoni immigrati si trovano sulla stessa barca che la guerra tra poveri non paga ma paga a mettere in comune aspirazioni e lotte occorre far comprendere che quando un gruppo di persone a causa della sua maggiore vulnerabilità
Viene sfruttato i suoi diritti sono calpestati ne pagheranno le conseguenze molto presto anche altri
Perché si abbassa l'asticella delle condizioni di vita di lavoro comunemente accettate riconosco il ruolo della CGIL a fianco dei lavoratori
E l'importante impegno a promuovere il protagonismo dei migranti e dei nuovi cittadini sia nelle loro sedi di lavoro che all'interno della stessa vostra organizzazione
Sono certa della proficua discussione di questa importante Assemblea e resto in ascolto di vostre eventuali proposte
Ringraziamo la ministra per questo messaggio ci dispiace anche noi che
Lei non abbia potuto essere presente e ci dispiace anche del fatto che la ministra
A ha convocato per oggi un tavolo il tavolo immigrazione che noi forse non potremmo partecipare visto che siamo impegnati in un'Assemblea come questa c'è stato qualche
Qualche disguido diciamo sulle agende mettiamola così
E
Il senso
Allora io
Darei adesso la parola ai già rene Below un go responsabile del coordinamento immigrazione Della Fly nazionale
E diciamo che si prepari Walter Schiavella segretario generale della Fillea
Ma in caldo
Penso vado vada dato atto alla nostra alla nostra segreteria di aver voluto organizzare questo momento su un tema così centrale
Come quello dell'immigrazione e consegnarlo a alla discussione alla fase
Alla fase di avviamento del nostro del nostro congresso che che essa sta per avviarsi
Io vi porto anzitutto il saluto del del mio segretario generale costrinse fanno i prodigi che che non ha potuto essere qui altri impegni
Allora il quadro che ci ha rappresentato che c'era pretore presentato verrà la Monica così come lo stesso quadro che ha presentato Micelli non è di Giunta esattamente corrisponde esattamente alla fotografia che noi a abbiamo nel nostro settore nel settore della
Dell'agricoltura è un settore che vede
Una presenza molto forte una presenza molto ampia
Di lavoratori di lavoratori immigrati lavoratori immigrati extra comunitari così
Come ci sono molti tanti lavoratori comunitario cosiddetti cosiddetti comunitario non credo è una situazione del settore che vede in per aree
Che vede
In per aree con arroganza virulenza
Il fenomeno del caporalato che vede il fenomeno increscioso della dello sfruttamento
Fenomeni che sono diventati
Un po'la routine un po'la normalità la normalità nel nel nostro settore fenomeni davanti ai quali noi non possiamo non potevamo rimanere con le braccia conserte
Fenomeni che hanno interpellato tutta la rosa che capacità la nostra passione
Nella necessità di
Di contrastare e allora ci siamo avviati siamo avviati con una serie di operazioni una serie di all'iniziativa una serie oneste una serie di di di di percorsi
Percorsi impegnativi percorsi molto lunghi
Percorsi che talvolta abbiamo fatto senza ritualità avere competenza disco riscontrare
Quella direzione o se volete in modo improprio un po'più dolce la simpatia no delle altre organizzazioni sindacali
Per affrontare insieme questi queste grandi queste grandi sfide e allora essa siamo partiti
Siamo partiti con una modalità che ormai tutti noi conosciamo che noi
Chiamiamo i sindacati di strada siamo partiti con questo presidio permanente e costante di legalità nei territori
Ah sul come al Nord sulle isole un presidio che vuole che lì dove lavoratori si aggregano
Convergono insieme verso i luoghi di lavoro oppure
Sono semplicemente in attesa di un provvidenziale datore di lavoro che scrivere a sventolare la bandiera della flora e la bandiera della CGIL
Che richiama le ragioni della legalità anche in quei contesti e credetemi i sindacati di strada il suo modo modus operandi
Hanno prodotto quando prodotte dei dei risultati siamo partiti all'inizio era come
Era ora un po'Comes se fosse un
Una una un'idea campata
Prese così per aria emanano questa idea C&C radicata attecchito ha convinto è un'idea che ha convinto un'idea convinta in secco ma l'abbiamo concepita è un'idea che è diventata convincente convincente
Nelle nostre strutture convincente nei confronti dei lavoratori
Noi siamo andati lì siamo andati siamo andati oltre abbiamo avuto sentore abbiamo eravamo presenti
Abbiamo avuto il sentore di quelle situazioni terribili a Nardò in Puglia Rignano Garganico in Calabria in Sicilia a Saluzzo
A Castelnuovo Scrivia
Eravamo lì in tutti quei luoghi eravamo lì con le nostre bandiera presidiare ad ascoltare a confrontarci a prospetta soluzioni a dar voce ai lavoratori perché lavoratori immigrati purtroppo
Lavoratori immigrati a volte sono come persone senza voce
Si affidano a noi per rappresentare davanti alla nazione davanti alla pubblica opinione l'euro le loro attese le loro anzi le loro preoccupazioni garantiti quasi luoghi abbiamo abbiamo annoverato la necessità
Dice contemplare nuove norme per contrastare
Il fenomeno dell'intermediazione illecita di manodopera un tempo il caporalato così si chiamava così si chiama un tempo veniva poni punito con una semplice sanzione amministrativa con un atto
Di una cinquantina di euro l'abbiamo fatto un lungo percorso insieme a un
Una categoria che ha problemi consimile ai nostri la Fillea la categoria degli edili abbiamo fatto un lungo percorso che ha portato all'adozione
Del reato
Del DD di caporalato nel nostro nel nostro Codice penale e poi dopo dopo tanti tentennamenti da parte del Governo allora in carica
è venuta a rafforzare questo quadro anche il recepimento della direttiva cinquantadue quindi abbiamo degli strumenti però come gli ho detto all'inizio
L'hanno le nostre campagne sono caratterizzate dalla presenza
Di lavoratori non europei così come dei lavoratori comunitari
E allora la direttiva cinquantadue suo decreto legislativo centonove di recepimento non dà alcuna copertura per i lavoratori comunitari non nelle nostre campagne
Abbiamo lavorato e di Bulgari polacchi abbiamo lavoratori che vengono da questi Paesi dell'est Europa che si trovano si trovano sprovvisti di qua insomma bell'o che invece siamo riusciti a conquistare per i Comuni c'era una grande sfida una grande sfida che si interpella una grande sfida alla quale dobbiamo dovevamo saprei rispondere allora siamo partiti anche nella fattispecie
Con
Una modalità una moralità diversa
Che consiste nel prevenire le derive dello sfruttamento del caporalato sin dal Paese di origine
Ecco
Noi come categoria ormai siamo presenti
Anche
Anche
Interne in Romania dopo la presenza Nordafrica che in questi due giorni devo dire ha destato incomprensibili polemiche da parte del Segretario della lega Matteo Salvini
Non so se Matteo Salvini essa anche la Tunisia e l'unico Paese che ha
Un'intesa una convenzione di cooperazione in materia di sicurezza sociale cornuto all'Italia e non sa Matteo Salvini che la la Tunisia
La Tunisia
La Tunisia un accordo un accordo con l'Italia nell'ambito del frutto del del flussi migratori ed è giusto è giusto che andiamo in Tunisia a dare informazioni pone partenza
è giusto che dopo aver dato a quelle imprese informazioni prima della partenza questo oggetti quei lavoratori una volta arrivati in Italia trovavano
Tramite raccordo dalla nostra organizzazione anche altri presidi che li possono accompagnare
E in tutti in tutti gli adempimenti che riguardano l'allora fra loro nuovo nuova la loro nuova vita lavorativa in Italia
A un percorso dicono che abbiamo sprecato le risorse dei lavoratori un percorso
Che sia in che si costa guardate un percorso no compresa compreso al compresa la retribuzione dell'operatrice che abbiamo a Tunisi una giovanissima ragazza di una ventina di anni che si esprime alla perfezione in Italia in italiano pesci
Quindi attrezzature informatiche la struttura eritree Buzzoni si costa soltanto cinque mila euro
Cinque mila euro
Per cinque mila euro davanti a un un percorso così impegnativo Matteo Salvini solleva tutte queste polemiche a tutte quelle polemiche con quei toni veementi che abbiamo conosciuto in questi anni è passata la
è passata la fase dell'imprenditoria della paura
Ora si sta cercando di spaccarsi di spaccarsi davanti sia davanti a un'opera un'opera così così così proficua
Ecco
Questi sono
Queste sono i terreni su quali sui quali sono impegni siamo impegnati
Eravamo in questo impegnati in queste battaglie quando si è verificata la CNA tragedia di Lampedusa si erano verificati già tante tragedie nel Canale di Sicilia lastricato ormai di morti
Il canale
Forse sarebbe il caso di chiamarlo i carnaio di Sicilia anche in quel caso in quel caso come categoria ci siamo chiesti ma che cosa possiamo fare in che modo possiamo opporre il problema che
Che servizi vive
Nel Canale di Sicilia nelle acque territoriali italiane voi sapete che ho detto che il pacchetto sicurezza inasprito no le pene per chi soccorre per chi
A
Volgere lo sguardo uno sguardo verso quelle persone su quel verso quei barconi che
Vanno vanno alla deriva ci sono state tante sentenze in questi anni dalla capanna muro ad altre che dicevano che dare una mano a quelle persone soccorrerli no
è un'esigenza un imperativo ma al contempo al contempo la normativa vigente vigente voluta dagli imprenditori della paura ha fatto passare l'idea che qualora si intervenisse in mare
Ebbene si doveva finire davanti davanti alle giurisdizioni davanti ai tribunali anche lì siamo partiti con un'iniziativa molto forte
Abbiamo voluto affermare le ragioni del buonsenso semplicemente di buonsenso dicendo soccorrere a mare non è reato immaginate
Immaginate abbiamo in Sicilia uno degli insediamenti migratori più antichi di tale abbiamo la comunità tunisina che di da oltre quarant'anni
Sono lavoratori che
Che
Sono imbarcati sui nostri pescherecci che vanno che vanno nelle acque internazionali in cerca in cerca di risorse alieutiche
Ebbene immaginate questi lavoratori quando vedono i connazionali alla di Riva in troppo casino hanno dovuto volgere lo sguardo dall'altra parte appunto per non incappare in quell'lunghi processi
Penali che in questi anni sono stati coltivati nei riguardi di chi ha voluto ha voluto prestare soccorso soccorso in mare col nostro Segretario generale abbiamo le lanciato questo messaggio Fogh messaggio forte
Che soccorre chi alla deriva non è reato e il non soccorrere
Che diventa diventa reato dicevo il quadro
Della nostra categoria del settore agricolo è un quadro un quadro compreso un quadro complicato
E è una sfida permanente per noi una grande sfida siamo contemplando una modalità nuova una modalità completamente nuova come fare per interessare quante più persone possibili
Ha la necessità di contrastare il caporalato e lo sfruttamento ebbene abbiamo fatto una verifica allo studio molti lavoratori immigrati
Professano una fede molti sono protestanti molti sono musulmani e allora siamo in tavola Ando questa interlocuzione intensa con le aggregazioni religiose per far sì che anche esse diventino terminali per individuare le situazioni ebbe in tua lì è possibile di
Il
Di sfruttamento e dica di caporalato e del
Nelle Rolle le loro nelle loro aggregazioni io avevo vorrei finire con dicendo due cose abbiamo avuto sentore in questi giorni che
Si è avviata una discussione sul
Sul recepimento di una direttiva europea che è un uniformi in forza le procedure di rilascio del permesso di soggiorno ecco
Questa questa
Il quadro però molto differenziato le realtà sono sono diverse però questa direttiva questa direttiva contempla la possibilità di
Poter
Ampliare per noi no per noi ampliare i tempi di rinnovo del permesso di soggiorno fino ai sessanta giorni io credo che sin d'ora sin d'ora dobbiamo
Fa sentire la nostra voce
Dicendo che e non è accettabile che quei tempi vengano potenziati sino fino a due mesi dalla mia prospettiva di categoria dalla mia prospettiva di lavora della dei lavoratori stagionali un permesso di soggiorno di
Sei mesi che impiegate due mesi soltanto per il rinnovo io credo che sia una cosa insopportabile una cosa addette stabile sin d'ora dobbiamo far sentire la nostra voce
Io finisco dicendo che domani abbiamo presentiamo presentiamo per chiudere un po'il cerchio presentiamo a Lecce in Puglia
La nostra proposta di riforma del mercato del lavoro in agricoltura
Noi richiamiamo soltanto richiamiamo
Il collocamento pubblica avevamo fatto una lunghissima campagna esatto raccordo con la funzione pubblica con la categoria della funzione pubblica una campagna per porre la necessità
Dei
Di riformare il mercato del lavoro
Prevalentemente quello quanto ci riguarda come settore settore agricolo noi diciamo che
Il collocamento pubblico collocamento pubblico non è una categoria di su quei tre anni è una categoria ditte stabile non il collocamento pubblico in questo caso è una garanzia noi
Abbiamo fatto questa lunga campagna aperto a raggiungere questo risultato che
Si metta in condizione di disporre di un collocamento pubblico in agricoltura ovvero un luogo di incontro tra domanda e offerta pubblico controllato e trasparente e buon lavoro
Grazie già rene certo il collocamento pubblico è una cosa importante in agricoltura perché voi immaginate che se un imprenditore
Agricolo diciamo decidesse di non rivolgersi ai caporali in tutta una serie di aree richiamo
Agricole del del del Paese
è avesse bisogno per raccogliere il suo prodotto dice in quanto a cento persone nell'arco di un tempo di i quali altre menta quaranta cinquanta giorni non saprebbe come fare
Cioè non c'è un anno integrativa quindi è costretto a rivolgersi al caporale perché il caporale l'unico che è in grado
Di tratta di fare una lista di cinquanta cento persone e consentire che quel prodotto possa essere raccolto nei tempi previsti
Perché poi i servizi all'impiego non funzionano intermediano soltanto l'uno due per cento della
Della del dei movimenti sul mercato del lavoro e quindi il problema è come si organizza
Il Collocamento come si organizzano i servizi all'impiego in modo che siano legali trasparenti efficaci ed efficienti la parola Walter Schiavella segretario generale della Fillea
Poi si prepari il professor Boeri
Io penso che come ha fatto correttamente vera
Non possiamo
Non utilizzare questa occasione
Per fare anche un'analisi del contesto nel quale affrontiamo il tema oggetto della nostra riflessione odierna
E conseguentemente non possiamo esimerci anche da una valutazione sull'efficacia del nostro agire organizzato
Sul piano generale e sullo specifico
La condizione del Paese è una condizione che non aiuta alla valutazione oggettiva e razionale dei fenomeni
Untouchable tutti i giorni conti ognuno di noi con un Paese stremato dalla crisi
Con una incapacità della stessa politica ad affrontare l'oggettività dei problemi e nella ricerca delle soluzioni udienza e invece
Assistiamo ad una riflessione sempre più ripiegata su se stessa
Nella quale la condizione del lavoro e dell'impresa non è sempre centrale
E quando lo è evoca più spesso risposte di pancia che non di testa
In qualche misura
Mi sembra evidente che in un quadro del genere
Il tema del lavoro e in esso il tema del lavoro dei migranti
Sia
Abbia cessato di essere una priorità ammesso che lo sia mai stato
Perché turni all'onore delle cronache soltanto quando assistiamo a tragedie come quella di Prato
Che dimostrano come
In una fase di crisi come queste di ripiegamento
Che riguarda sì la politica ma rischia di riguardare anche noi perché nella nostra scala delle priorità questo può apparire come
Una
Priorità di secondo piano che ammettiamo la così
Noi stessi facciamo fatica a dare peso e sostanza ai drammi che quotidianamente sì consumano perché
Guardate non ho non pensate male di me
Però quando ho letto della tragedia di Prato
E
Ho visto come è ovvio
L'impatto emotivo politico che ha prodotto non ha potuto fare a meno di pensare
A quanti lavoratori migranti spesso ma anche italiani muoiono ogni giorno nei cantieri ma muoiono una volta
E non hanno nemmeno l'onore della prima pagina e hanno spesso condizioni se non di schiavitù come quelle
Che abbiamo registrato e che si registra un prato
Condizioni che ad esse si avvicinano
E forse noi per primi non riusciamo a vederli e a tutelarli a dovere
Allora da questa riflessione nasce
Una ulteriore necessità di approfondimento e soprattutto
La necessità altrettanto impellente
Di non soffermarci soltanto su la difficoltà della situazione di contesto sui limiti del nostro agire ma provare a mettere insieme questi due elementi di analisi e attrarre degli indirizzi chiari sui quali muovere
Nei prossimi mesi nel tempo che ci spetta e sotto questo punto di vista mi sembra che verrà ci suggerisce alcuni temi di fondo che io condivido profondamente primo fra tutti
Il un tema che riguarda il nesso stringente che non può che esserci fra il nostro agire organizzato fra le nostre strategie di carattere generale e la questione specifica
Evitando il rischio che per dicendo così siamo noi i primi ad azzerare lo specifico di questa specificità scusatemi la ripetizione
Non possiamo considerare questo aspetto come un aspetto separato del nostro agire e delle nostre strategie
A inizio crisi
Quando nella nostra categoria come sempre
Visto il peso che ha
Il fenomeno del lavoro dei migranti e ci siamo interrogati sull'impatto che la crisi che vedevamo all'orizzonte e sapevamo essere devastante nel nostro settore avrebbe prodotto
Sul nostro sul nostro settore colmiamo questa metafora
Dicemmo se non Presidente il lavoro dei migranti è il punto più debole
Rizzi sul quale può esercitarsi la pressione di un'offensiva gigantesca che la crisi scatenerà sul terreno della tenuta dei diritti e delle tutele
E se non riusciamo a presidiare il punto più debole delle nostre linee difensive da quel punto
Le truppe nemiche romperà hanno e faranno scempio anche delle nostre retrovia anche di chi si sente oggi tranquillo al sicura al caldo del proprio quartier generale
Ora l'analisi l'avevamo azzeccata
La strategia che abbiamo messo in campo per evitare che tutto ciò accadesse forse l'abbiamo azzeccato a un po'meno o perlomeno pur avendo azzeccata
Non è stata in condizione in grado di frenare quell'offensiva perché questo è dato dal quale dobbiamo partire
Nonostante il nostro impegno nonostante i nostri sforzi oggi la condizione dei migranti del nostro settore e complessivamente la condizione dei lavoratori del nostro settore Paone condizione peggiore di quella che arrivano cinque anni fa
E lo è
Perché si è determinata quella pressione che ha prodotto nel nostro settore affetti che io distinguo in tre fasi della risposta
Il primo aspetto è stato quello apparentemente rassicurante
Fino a tre o quattro anni fa l'effetto del CUP di una fase nella quale nella crisi si la pressione si esercitava si sulla volle migranti ma dicendo loro accetta queste condizioni
Ancora all'interno di un quadro di regolarità e quindi si c'era il fenomeno dei falsi part-time e delle de delle ore versata in Cassa edile pare alla metà quello effettivamente lavorate
C'è quindi le l'evolversi di un fenomeno elusivo rispetto al quale la difesa dello deliranti con la Bossi-Fini
Che dava nessun potere negoziale loro di dire no li costringeva ad accettare quelle condizioni ma questa fase essere poi la Giunta un'altra che stava successiva che è una bastato nemmeno più
E ecco è la fase nella quale
Quella pressione ha prodotto lavoro irregolare a tutti gli affetti prima con il falso lavoro autonomo e poi con lavoro nero tout cour
E infine
La fase finale che viviamo adesso è quella del rimpatrio
Del rimpatrio non sempre
Uso un termine sbagliato diciamo della dell'abbandono del nostro Paese come il terreno e come il luogo nel quale immaginare di costruire il proprio futuro
E in tutte queste fasi è questo il punto che questi affetti che appaiono infetti puntuali su una platea limitata seppur significativa del nostro settore
Non sono in realtà effettui puntuali e specifici ma sono soltanto effettui secondari
Di una pressione complessiva che se se esche sia esercitata sul lavoro in questo settore ma più in generale del Paese in questo settore
Più che in altri per la struttura produttiva che a questo settore per la struttura l'organizzazione del lavoro che presuppone
L'organizzazione del cantiere ma per la stessa organizzazione del mercato
In questo settore e questo ci fa dire pere se
Sia se la vogliamo leggere in termini positivi abbiamo visto giusto abbiamo definito una strategia adeguata ma non abbiamo avuto la forza sufficiente nel contrastare
La dimensione la pressione dei fenomeni della congiuntura di una crisi che è stata devastante del nostro settore
Sia se volessimo vederla anche accentuando gli elementi autocritici rispetto all'efficacia dalla nostra azione e delle nostre strategie in ogni caso
Il tema che ci richiama questa riflessione è un tema sul quale qualsiasi dell'analisi che facciamo ci porta a mio avviso a un punto di snodo
Non è pensabile affrontare il tema dell'immigrazione in maniera distinta da quello più generale della tutela del lavoro dei diritti sul terreno complessivo
Sul terreno complessivo nel nostro settore è sicuramente così
Eh inimmaginabile
Non solo per i fenomeni di dumping che si generano partendo dal punto più debole ma per la natura stessa di quei fenomeni
E degli elementi distorsivi che li generano e allora nello specifico
Della nostra azione negoziale
Noi non possiamo certo limitarci quindi a immaginare di proseguire soltanto l'azione
Specifica che abbiamo fatto su questo tema uno specifico che va mantenuto perché se la può diventare un alibi non ci occupiamo più del dei temi dei migranti e dell'immigrazione
Che hanno comunque mantengono loro specifico ovvio e chiaro e molte delle questioni erano poste
Nella relazioni rivela dai dalla dalla questione la cittadinanza alla questione dei diritti ad essa connessa della loro fruizione alla questione dei CIA la questione
Che riguardo lo specifico del fenomeno significa
Negare quello specifico ma se immaginiamo una politica al quella politica deve essere costruita in termini generali il ritornano sta capacità di fare sintesi di questo come di altri punti specifici
E questa anche riflessi organizzativi su quello che facciamo quindi per noi io penso alla alla categoria che ho l'onore e l'onere di dirigere da cinque anni
Non può che significare certamente proseguire in quell'azione che richiamava prima
Giardinetti ad esempio per
Completare il lavoro che abbiamo fatto sulla proposta di legge sul caporalato e sui risultati che abbiamo raggiunto
Non può significare certamente l'abbandono del tema di una corretta e puntuale applicazione della direttiva cinquantadue
Non può significare certamente il tema di come
Anche nella nostra azione contrattuale facciamo i conti con i problemi specifici dei lavoratori migranti certamente no
Ma
Questa azione rischia di non essere efficace se non partiamo invece da questa consapevolezza per rilanciare insieme
E collettivamente i temi più generali che tutto era definito
Il Governo di sistema di governo di sistema è evidente che noi non contrasteremo mai le gli effetti distorsivi della crisi sul lavoro
In generale e nello specifico sul lavoro dei migranti se non sapremo dare risposta temi che che riguarda ad esempio che esso il rafforzamento della responsabilità solidale la catena degli appalti
La modifica delle norme sugli appalti per contrastare gli effetti distorsivi de mal dei massimi ribassi oppure l'applicazione puntuale di quelle norme contrattuali
In che a vanno implementate in termini positivi come l'applicazione anche al mercato privato del documento unico di regolarità contributiva tutti i temi sui quali se stiamo all'azione legislativa
Di questo Governo
Per tra lasciare gli altri la direzione che si sta prendendo è tutt'altra
è quella di un rallentamento di questi vincoli e dell'efficacia di questi strumenti inseguendo una teorica pur necessaria semplificazione che però finisce per tradursi oggettivamente sempre inazione del regolativa
E infine prestare anche la nostra azione contrattuale se non riusciamo a portare a casa un contratto che contrasti leale posizioni dell'ANCE
Che in
Sulle quali venerdì abbiamo scioperato con successo speriamo che questo serva ad aprire il tavolo delle trattative un ANCE che mentre dice di condividere con noi gli obiettivi generali di edilizia di qualità di un'edilizia nuove moderna
Che non devasta il più il territorio che sappia cogliere la sfida dell'innovazione della sostenibilità e che presuppone un lavoro ed un'impresa di qualità ci propone nella crisi non solo aumenti zero Sala di salario insomma lasciamo stare
Ma ci propone di raddoppiare i limiti dei part-time ci propone di introdurre e di legalizzare sostanzialmente quelle forme di intermediazione che non sono più i caporali che girano col furgone dà noia
Ma solo strumenti di intermediazioni sofisticate che fanno ricorso all'utilizzo surrettizio del distacco comunitario che fanno ricorso a società estere che fanno ricorso all'informatica
E che si adegua ma la capacità del mercato di richiedere lavoro Justin taglia sempre più flessibile sempre più destrutturato
E ci chiedono in questo contesto l'introduzione del lavoro a chiamata del lavoro intermittente anche in edilizia quindi se non vinciamo quindi questi contrastare queste tendenze affermare la nostra idea di governo del mercato
E poi in esso della qualità del lavoro e dell'impresa diventano elementi stringenti e fondamentali per l'affermazione
Di una strategia della quale queste di ragionamenti che facciamo sullo specifico lavoro dei migranti non possono che essere parte trainante
Parte trainante
L'ultima riflessione sulle conseguenze organizzative che tutto ciò porti la dicevi tu bella non possiamo più certe marginale
Un'organizzazione che vive
La rappresentanza dei migranti come separazione
E come appalto ad essi della rappresentanza dei migranti perché faremo un sindacato o al sindacato che non serve nel migranti dalla CGIL
Sempre più confronto dobbiamo avere la capacità di tradurre questa generalità del problema
Anche nella nostra struttura di rappresentanza
Ma anche adeguando le nostre strategie perché pure qui come diceva già bene dobbiamo affrontare anche dal versante organizzativo il tema di come informiamo e tuteliamo i lavoratori all'avvio del processo migrati immigrazione noi per parte nostra insieme all'Inca
Stiamo dando avvio ad un'esperienza importante con la Romania con la per l'apertura di uno sportello Fillea Inca
In Romania abbiamo rafforzato tutti i rapporti di collaborazione con i sindacati della sponda nord del Mediterraneo e abbiamo anche un altro problema che
Ora politico organizzativo e nello specifico forse la nostra categoria più ampio che è il lavoro delle grandi imprese italiane all'estero
E quanto cioè noi come nella dimensione internazionale fra virgolette del sindacato riusciamo
A definire in termini di strategie di contrasto di un'azione che se da noi
Nell'oriente e civilizzato fra virgolette produce preparato o le tante altre vicende drammatiche altrove pensa al Qatar
Dove si stanno avviando i lavori per il prossimo Ndiaye di calcio rossa producendo dieci dodici morti al giorno di schiavi vedi trovi schiavi
Utilizzati ben prese che vengono dall'Occidente e tra queste
Potranno ci potranno essere anche imprese italiane come ci poniamo in quel contesto e più in generale come affrontiamo
O la di dimensione del nostro agire su una scala più ampia di quella nazionale verrà felpe per affrontare non solo questo ma in particolare questo fenomeno che diverse
è un fenomeno che per natura definizione trascende dei nostri confini
Quindi su questi punti penso dovremo sviluppare la nostra azione anche utilizzando al meglio l'appuntamento per congresso ci offrirà
Non tanto per ridefinire puntualizzare uno specifico recinto ma quanto per aprirlo e per far sì che da esso nasca la spinta all'energia per tutti noi per fare meglio quello che tentiamo di fare spesso con successo ma qualche volta pure
Con successo o meno meno scarso nemmeno efficace dai diciamola così
Grazie Walter
Volevo salutare Beppe Grasu C che è responsabile del dipartimento immigrazione della UIL che ci ha raggiunto
Poi vorrei salutare Stefano Galli ENI che non ci ha raggiunto adesso e qui da quando abbiamo iniziato ma siccome lo considero di casa
Non avevo non l'avevo salutato in quanto responsabile immigrazione
Del partito di Rifondazione Comunista è presente Franco Nasso Segretario generale della Filt
Anche se lui non interviene perché la categoria ha scelto di fare intervenire un delegato che poi interverrà
La parola al professor Tito Boeri
Innanzitutto grazie per questo invito penso che il sindacato italiano come ricordava anche il Vera Lamonica prima
Sia stato fin da sempre molto impegnato sul fronte dell'immigrazione della rappresentanza degli immigrati questo è davvero un dato molto importante che lo contraddistingue particolare la CGIL rispetto
Ad altri sindacati che operano a livello
Europeo non è facile muoversi in questa direzione perché spesso tra i lavoratori poco qualificati quelli che sono maggiormente rappresentati e dal sindacato tradizionalmente c'è un po'l'opinione la visione che gli immigrati possono essere una sfida possano essere una fonte di problemi sul mercato del lavoro
Ecco vi dirò subito che non così non è per l'Italia ma certamente vincere anche questa barriera culturale per un sindacato non è facile devo dire bisogna dare atto al sindacato italiano la CGIL in particolare da sempre di essersi mossa in questa direzione ha fatto davvero molto importante
Ecco dicevo
Se noi guardiamo a quello che successe in Italia ci rendiamo conto che l'immigrazione non è stata una minaccia per il lavoro degli italiani
Lo vediamo chiaramente col fatto che i flussi maggiori di migrazione sono avvenuti in in un periodo in cui la disoccupazione in Italia stava calando questo lo dicono chiaramente i dati
E e più recentemente quando invece la disoccupazione in me
è tornata a salire raddoppiata in Italia durante questa interminabile crisi di migrazione è diminuita
Noi abbiamo in Italia un po'una una legge che
Vediamo anche in altri Paesi ogni mille posti di lavoro che vengono distrutti
Dieci immigrati lasciano quel Paese anche in Italia è successo più o meno la stessa cosa durante questa
Pesantissima recessione
Abbiamo avuto immigrati che hanno lasciato il nostro Paese in parte tornando
Nel Paese di origine in parte emigrando verso Paesi che fornivano perché soprattutto in questa
Seconda fase della recessione quella del due mila otto due mila nove è stata una crisi globale che hanno vissuto tutti i Paesi
Compresi molti Paesi emergenti
Questa seconda crisi quella iniziata nel due mila e dieci due mila undici e invece è stata una crisi concentrata in alcuni Paesi in particolare quelli del sud Europa e quindi le condizioni del mercato del lavoro in altri Paesi hanno decisamente migliori di quelle
In Italia e quindi gli immigrati sono potuti
Andare altrove dove le condizioni lavorative erano erano migliori
Il fatto che
Gli immigrati una volta che perdono il lavoro lascino d'Italia non sorprende perché in Italia l'abbiamo un sistema di protezione sociale
Che poco protettivo rispetto a chi perde il lavoro
E soprattutto
Nel
Che tradizionali ambiti in cui lavorano di immigrati del tasso di copertura dei nostri Sussi disoccupazione molto basso
Circa un terzo di chi perde il lavoro
è coperto da qualche forma di ammortizzatore sociale
E e il dato per gli immigrati ancora più basso e di la disoccupazione tra gli immigrati in questa crisi fortemente aumentata le misure non sono facili ma
Per quanto dicano le statistiche ufficiali anche quelle raccolte recentemente dall'OCSE che sicuramente pregiudizio sottostima ma il problema perché non riescono a raccogliere le dimensioni del lavoro tra i gli immigrati irregolari
La disoccupazione sarebbe raddoppiata dal due mila e otto al due mila e undici
Quindi effettivamente questo è il dato sulla sull'immigrazione e sul rapporto con il mercato del lavoro quando arrivano gli immigrati la disoccupazione diminuisce quando la disoccupazione aumenta gli immigrati se ne vanno
Perché in Italia arrivano soprattutto immigrati per regioni economiche patto questo è un problema in parte quando vi parlerò delle piste dell'immigrazione laddove e davvero e nati e dei la proprio la natura preponderante in altri Paesi e c'è molta più
Immigrazione legata ricongiungimenti familiari e anche immigrazione di natura umanitaria legata
Alla al ai rifugiati politici alle persone che sono in cerca
Di asilo in Italia queste due componenti sono molto molto basse la dimensione davvero preponderante quella di l'immigrazione economica e questi migrazione economica rispondo in modo molto forte alle opportunità di impiego quindi quando il mercato lavoro migliora arrivava agli immigrati
Quando il mercato del lavoro peggiora se possono chiaramente cercano situazioni
E dove possano trovare lavoro dato che da noi queste non viene concesso
Non abbiamo un problema molto serio di gestione dell'immigrazione
è un problema che si vede affari livelli
Forse
Quello più eloquente legato
A come sono posizionati gli immigrati nella scala dei redditi in Italia
Pensate il paese d'Italia il Paese in cui c'è una minore percentuale nonostante noi ormai si sia non lontani dalla percentuale di immigrati sulla popolazione che ne vediamo nella media dei Paesi OCSE che attorno al dodici per cento
Noi abbiamo una
Percentuale di immigrati nella parte più alta della distribuzione del reddito più bassa che in qualsiasi altro Paese solo il tre per cento
Del dieci per cento più
Con redditi più alti della popolazione e nata all'estero e PIN Couto anche
E tra l'altro le persone che vengono dagli altri Paesi dell'Unione europea non soltanto immigrati che vengono dai Paesi emergenti o dai Paesi in via di sviluppo in tutti gli altri Paesi questa componente nettamente più alta
Mentre abbiamo invece una fortissima sovrarappresentazione degli immigrati
Nei che mi richiamo decide nel dieci per cento più povero della popolazione ci sono varie ragioni di questo fenomeno in parte legato al fatto che noi a Treia amo una immigrazione meno
Con livelli di istruzione più bassi di altri Paesi ma non è solo questo non era alta a traiamo un'immigrazione che e tendiamo occupare in mansioni che sono a minore a molto minore contenuto
Di qualificazione di quanto avvenga era in altri Paesi in rapporto a livello di istruzione degli immigrati altre parole
Noi spingiamo gli immigrati a dover lavorare in mansioni in cui il loro capitale umano avviene utilizzato molto male questo ci dice che
La battaglia per l'integrazione degli immigrati le cose di cui stiamo discutendo oggi qui sono importanti non soltanto sul piano dell'equità noi ci poniamo chiaramente un problema di equità vogliamo che
Immigrati vengano trattati ugualmente come gli altri lavoratori italiani ma hanno anche un ruolo molto importante sul piano della crescita economica del nostro Paese perché il fattore
Strategico della crescita economica legata al capitale umano e noi qui oggi abbiamo un capitale umano importante che stiamo assolutamente utilizzando
Malamente che stiamo sotto utilizzando se miglioriamo sul piano dell'equità nel garantire
Agli immigrati una uguaglianza di accesso alle condizioni del mercato del lavoro di quanto avvenga per i lavoratori italiani avremmo da questo anche condividendo in termini di crescita economica in Italia
Fatemi affrontare tre terreni su cui a mio giudizio è molto importante muoversi sono peraltro
Quelli su cui altri interventi questa mattina tanto mi scusino anticipi potrà stare con voi soltanto questa questa mattina ma
Diversi interventi che ho sentito si sono soffermati il primo
è quello dell'informalità delle illegalità portato anche in risalto dalle
Dalle dalle tragiche vicende dalla tragica vicenda di di Prato
Qui certamente c'è un problema legato alla natura delle nostre
Politiche dell'immigrazione quindi faceva molto bene credo primavera la Monica sottolineare il fatto che la Bossi-Fini quell'ipocrisia che c'è nella Bossi-Fini
Va abolita perché spinge gli immigrati ad arrivare illegalmente da noi e poi illegalmente a cercare lavoro e aspettare una regolarizzazione che
Ferrara nel corso del tempo in questi interregno
Ed avere una situazione molto grave perché la situazione in cui l'immigrato soggiace di fatto un ricatto potentissimo del datore di lavoro perché chiaramente per sopravvivere ha bisogno di lavorare quindi deve lavorare in modo
Clandestino in modo illegale e datore di lavoro ha nei confronti dell'immigrato un potere contrattuale fortissima perché
E un po'da quello che decide il datore di lavoro che l'immigrato potrà primo poi sperando di riuscire a trovare una regolarizzazione
Ne abbiamo fatto un'indagine come fondazione De Benedetti andando proprio a
Rappresentare il lavoro e le condizioni di regolarità non è stato facile perché le indagini tradizionali sul mercato del lavoro si basano presente quelle che fa l'Istat
Vanno a campionare le persone vanno a intervistarlo e prendendo come riferimento il l'anagrafe
Bene l'anagrafe non rappresenta gli immigrati quelli che arrivano clandestinamente perché non sono iscritti chiaramente varie sedi regolarmente
Allora come abbiamo dovuto fare per uscire ad andare a rappresentare gli immigrati abbiamo dovuto campionare gli edifici in aree in ad alta densità di
Di immigrati e questo ci ha portato a cogliere meglio di tante altre indagini qual è la realtà lavorativa di immigrati mai notiamo che appunto gli immigrati lavorano in condizioni lavorative molto pesanti
Turni molto più pesanti che gli altri lavoratori sopra i lavoratori che che non sono ancora regolari
Con dei salari molto più bassi degli altri lavoratori anche degli altri lavoratori immigrati che sono regolarizzati quindi lo stato di irregolarità questa cosa questo portato della legge Bossi-Fini fatta che possono arrivare soltanto quando hanno un lavoro regolare quindi
Che potrebbero regolarizzarsi
Ecco questo Uto questo fa sì che ci che rimanga nel nostro Paese all'un per lungo tempo queste persone che sono costrette ha lavorato in queste condizioni sotto questo potere contrattuale molto forte degli immigrati e dei datori di lavoro e tra l'altro questo ancora altre effetto importante che viene spesso
Non considerato il fatto che per sopravvivere alcune di queste persone spesso finiscono per cadere un po'nelle braccia di organizzazioni criminali e quindi essere coinvolti anche in attività
Di questo illegali al di là del fatto di fare un lavoro che non è coperto dalla legalità questo l'abbiamo visto sempre un'altra indagine svolta dalla Fondazione questa volta nei abbiamo guardato
Le regolarizzazioni siamo riusciti ad a vere dal Ministero degli interni le informazioni sulle persone che avevano fatto domanda di regolarizzazione per il click day
E abbiamo seguito le persone che hanno avuto la sfortuna di non riuscire ad essere regolarizzate perché il datore di lavoro aveva presentato la domanda un minuto dopo
Che tutte i posti disponibili si erano esauriti e invece quelli che solleciti a presentare la domanda un minuto prima e quindi sono stati regolarizzati abbiamo guardato cos'è successo a queste persone a un anno di distanza
Raccogliendo i dati della polizia delle forze dell'ordine tiene vediamo che effettivamente le persone che non sono state regolarizzate hanno una probabilità molto più alta delle altre persone
Di essere in qualche modo coinvolte in attività in reati per cui c'è una denuncia
Presso l'autorità di pubblica sicurezza nell'anno successivo queste si piega perché però il la condizione il fatto che siano costi ed evidente che non possono essere regolarizzati impone ad alcune di queste persone poi di
Dovere in qualche modo darsi da fare per poter per procacciarsi delle delle idee dei redditi e quindi finiscono per essere appetibili alle organizzazioni
Criminali che operano all'interno del nostro Paese quindi questa diciamo finzione della Bossi-Fini che si
Possa avere un collocamento che funziona all'estero quando noi sappiamo bene che il collocamento italiano non funziona
Qui esportarlo fuori chiaramente una cosa che non è certamente fattibile
è davvero qualcosa che molto grave e ci espone a questo forte incidenza della irregolarità del lavoro nero tra gli immigrati e soprattutto espone gli immigrati a questo potere contrattuale eccessivo dei datori di lavoro e all'influenza delle organizzazioni criminali
Dando invece la possibilità agli immigrati di lavorare di arrivare da noi anche quando non hanno ancora un lavoro ma stanno cercando lavoro chiaramente ponendo
Dei limiti quantitativi però avendo delle restrizioni più realistiche
Io trovo che le restrizioni le quote che sono stati introdotti in Italia
D'altro qui il il anche questo Governo in ritardo sul sui decreti sui decreti flussi abbisogna Reggina tenere conto maggiormente delle esigenze delle famiglie le quote sorte stabilite sempre con riferimento unicamente alle segnalazioni delle imprese
Ma le sappiamo molto bene che in Italia una domanda fortissima di lavoro immigrato proviene
Dalle famiglie italiane perché servono gli immigrati a tappare i buchi
Del nostro sistema di protezione e sociale
Quindi è davvero fondamentale cambiare le leggi delle migrazioni renderle più realistiche e rendere anche
Queste
Diciamo questi limiti quantitativi al anche questi maggiormente
In grado di tenere conto della domanda di lavoro che viene non soltanto dalle imprese ma viene anche dalle famiglie italiane è importante anche guardare molto attentamente i minimi e qui credo che il sindacato dovrebbe fare una riflessione al suo interno
Per un lavoratore immigrato è molto facile sapere che c'è un minimo salariale
Che si applica tutti i lavoratori italiani non e molto difficile per l'immigrato districarsi nelle maglie
E dei minimi salariali che vengano previsti dai seicento è rotta contratti collettivi che vengono firmati in Italia se ci fosse un minimo salariale
Orario che viene applicato a tutti i lavoratori e tutti i lavoratori che arrivano da noi sapessero che questo minimo vale nel nostro Paese io credo che questo sarebbe una condizione che rimetterebbe anche
In una posizione migliore quando si tratta di salvaguardare i loro i loro i loro diritti
Ecco e la ricerca il fatto che possono stare da noi mentre cercano lavoro va anche incontro ecco il problema del Collocamento che si diceva prima
Collocamento fatto non solo pubblico e di RAI ma anche va bene che si anche privato però nel rispetto chiaramente delle norme della legge se le persone e che arrivano da noi non possono non sono regole non possono cercare lavoro se cercano lavoro non sono regolari queste
E quanto ci impone la legge Fini chiaro che a quel punto non possono neanche rivolgersi al collocamento pubblico e quindi il fenomeno del caporalato prende prende piede
Quindi questo è il primo verde davvero problema fondamentale su cui e fondamentale avere anche una presenza capillare del sindacato sul territorio
E spingere qui ci vuole sia una una un processo di regolarizzazione quindi con delle normative più realistiche che tengano conto delle effettive condizioni di lavoro nel nostro Paese
Quindi un passo in quella direzione capire quali sono davvero le condizioni atletiche quindi porre degli Stendhal che siano raggiungibili da chi
Lavora oggi in Italia dall'altro lato però ci vuole una padrona un'attuazione della legge molto molto più stringente molto più forte anche una repressione
Delle e dei datori di lavoro che danno lavoro illegalmente agli immigrati Meriva chiesto su un parere su Prato e vice diceva si può far tutto semplicemente con lo strumento soffice della
Del dell'offrire integrazione alla agli immigrati dico bisogna anche andare anche a fare le ispezioni sui posti di lavoro e far applicare la legge che se non si fanno le due cose chiaramente non è possibile migliorare la situazione
Secondo problema quello della segregazione vi dicevo prima che gli immigrati lavorano da noi con in e posizioni lavorative che sono contenuto qualitativo diciamo e di
In cui il le loro anche competenze vengono maggiormente sotto utilizzate questo io credo è il portato del fatto che noi abbiamo ancora fortissime restrizioni
Per coloro che vengono dall'estero ad accedere a posti di lavoro maggiormente qualificato questo lo vediamo per esempio a quei dati sulla lavoro autonomo
In Italia come sapete c'è molto lavoro autonomo molto di più che in altri Paesi
E negli altri Paesi normalmente gli immigrati finiscono spesso a fare lavoro nella a lavorare a fare il lavoro autonomo anche perché le restrizioni sono meno forti per il lavoro tono mucche per il lavoro alle dipendenze da mediamente invece esattamente la situazione opposta
Gli immigrati sono sottorappresentati tra le fila del lavoro autonomo e sono ancora meno su rappresentati soprattutto
Tra quella vorrà autonomia o che maggiormente istruito nelle libere professioni per esempio ne abbiamo delle normative che sono fortemente restrittive che impediscano agli immigrati di lavorare in questi ambiti e questo è un fatto molto grave perché e sono delle protezioni che sono state erette proprio con la funzione di proteggere che aveva delle posizioni di rendita in queste professioni
E che impediscono a lavoro alla alla alla ripeto al capitale umano che arriva da noi di potersi esprimere maggiormente e quindi forziamo gli immigrati anche quando sono hanno lauree alcune hanno laurea anche di di un certo livello anche tre per tutto quel tipo di tavole che da noi mancano sono per esempio non soltanto lauree umanistiche ma anche di Facoltà scientifiche davvero me ne abbiamo prodotti troppo poco di laureati in quelle lauree
Li obblighiamo a fare tutt'altro a fare lavori che hanno un basso contenuto di qualifiche
è una cosa funzionale a chi occupa e che a posizioni di rendita ed è qualcosa che invece quindi a due effetti negativi ha un effetto negativo
Sulla crescita economica perché vuol dire non usare questo capitale umano di Ca'avremo molto bisogno ed ha un effetto negativo anche sulla distribuzione dei redditi perché se gli immigrati dovessero facessero dei lavori
A livello di qualifiche corrispondenti al loro capitale umano
Eserciterà ebbero semmai una pressione competitiva sulle persone che guadagnano di più in Italia quindi quel senso tenderebbero a ridurre le disuguaglianze nel nostro Paese se invece ne spingiamo gli immigrati e competere soltanto
Con chi ha lavori poco qualificati tendiamo ad aumentare
Le le divisione delle dive differenze nei nei redditi all'interno
Del nostro Paese quindi questo è un fatto davvero
Grave su cui occorre intervenire ed è una battaglia di equità e di efficienza al tempo stesso dobbiamo migliorare anche nell'accesso al pubblico impiego perché davvero gravissimo al fatto che in Italia e anche i figli di immigrati
Persone nate da noi continuino a essere discriminate nell'accesso al pubblico impiego e su questo purtroppo per Gore faggi nel forse più che per cattive intenzioni
Il e decreto comunitario approvato anche
E dal nostro Parlamento ha finito per peggiorare la situazione su questo bisogna assolutamente fare una Battaglia certo il pubblico impiego oggi non offre molte opportunità di impiego lo sappiamo bene ma è davvero gravissimo anche dal punto di vista culturale che immigrati non possono entrare nel
Pubblico impiego infine bisogna davvero sforzarci di far sì che noi si abbia delle politiche dell'immigrazione che non scoraggi non le persone che sono maggiormente istruite dal venire da noi ne abbiamo avuto fino a poco tempo fa
Questa cosa per cui anche coloro che veniva a fare un dotto il persone che venivano da me per fare dei dottorati magari ne pagavamo delle borse di studio quindi c'era un esborso
Dello Stato italiano per farli venire da noi poi non potevano rimanere da noi degli studenti della mia università
Molto bravi che che che faceva perché volevano lavorare da noi volevano contribuire dopo che sia investito i loro rimanere nel nostro Paese stati obbligati ad andarsene
Perché le normative della Bossi-Fini impedivano loro di poter operare da noi addirittura non potevano neanche
E far venire i loro i loro genitori non potevano Farina perché son conti basso mai cose che chiaramente scoraggiano le persone altamente qualificate dal venire da noi e poi da creare
Posti di lavoro perché queste sono proprio le persone che sono in grado di creare posti lavoro un piccolo passo è stato fatto da questo Governo introducendo
Il visto degli studenti ma ancora qualcosa di molto più bisogna andare ben al di là di questo perché subito dopo che termina al corso di studi queste persone se ne devono andare secondo la normativa
Attuale e questo non va assolutamente bene perché ne vogliamo queste persone rimangano da noi e diamo un contributo alla creazione di
Lavoro e valore da noi infine ancora una questione riguardo all'integrazione
Ecco quando si
Arrivano gli mi quando quando ci sono questi forti flussi di immigrazione si sta facendo un investimento nel futuro
Di un Paese e questo investimento va accompagnato con una serie di misure che servono a far sì che questi mezzi mento
Si anche ripagato sia gestito nel modo migliore vi dicevo prima che non stiamo assolutamente preoccupandoci di questo l'unica filosofia che hanno avuto diciamo le classi dirigenti del nostro Paese soprattutto la casa e poiché è stata quella di contenere i flussi di migrazione non di investire nell'immigrazione
Questo lo si vede a vari livelli
Innanzitutto sulle politiche per gli asili-nido questo non è soltanto una battaglia per di lavoro femminile in Italia è una battaglia fondamentale anche per gli immigrati perché
Ne vediamo che di immigrati che hanno la possibilità di mettere negli asili-nido i loro figli hanno la positivi in migliaia di immigrati di seconda generazione riescono a integrarsi molto più rapidamente
Nel nostro sistema di istruzione i benefici lo vediamo con pene teste Pisa di che che vanno a valutare le competenze linguistiche
Degli italiani e degli stranieri gli stranieri le persone nate in Italia che sono andate agli asili nido hanno un beneficio altissima l'ha fatto deve essere andati gli asili-nido in quanto la loro capacità di potere
In qualche modo ricevere istruzione nel nostro Paese quindi questo vorrebbe dire anche non sovraccaricare nostro sistema educativo di Ute e ed è per mettere davvero che gli investimenti in istruzione venga pienamente ripagato
C'è un problema anche
Molto
Ma serio nella nella casa nell'abitazioni i dati anche qui raccolti recentemente dal dall'OCSE una pubblicazione che
Mi sembra molto utile si chiama sette quindi in proprio legata al ha come si intervenga l'integrati gli immigrati nei diversi Paesi ci dicono che in Italia abbiamo un problema molto più serio di accesso alla casa da parte degli immigrati
Non solo sono hanno difficoltà di accesso alle case ne abbiamo vi abbiamo condotto alcune indagini si senza casa tra l'altro di annuncio stamattina in Campidoglio prima di venire qui perché faremo l'indagine simile anche a Roma
Sono gli immigrati sono chiaramente dei nettamente sopra rappresentati tra la popolazione dei senza dimora
Nelle grandi città italiane
Più e sono inattesa alcuni di loro nord da da otto nove anni hanno fatto domanda anche quelli regolari che potevano farlo per avere case popolari non hanno potuto accedervi
Ma abbiamo anche una percentuale più alta dicono che viene chiamato over Claudio cioè il fatto che ci sono più persone che vivono l'abitazione molto molto piccola
Ecco anche questo è un problema davvero molto importante che va affrontato quando si investe sulle l'immigrazione nostro Paese ha scelto investire sull'immigrazione perché aumentata la quota di immigrati bisogna investire
Moltissimo anche sul piano delle condizioni abitative e mi sorprende il fatto che l'attenzione che è stata data eccessiva da questo Governo ai problemi della casa completamente
Non ha minimamente affrontato il nodo del dell'edilizia dell'edilizia dell'edilizia popolare infine una questione sulla questione e degli degli asili
E del reato di immigrazione clandestina
Quelle cose che abbiamo detto qui superare la la Bossi Fini e ce ne sono tutte cose molto importanti ma purtroppo non sono queste quelle che ci permetterebbero di andare ad affrontare mi spiace che oggi non ci sia il Sindaco di
E di Lampedusa quelle quelle tragedie che sono avvenute nel canale di di Sicilia questo è un problema che va gestito in Italia va affrontato anche a livello europeo innanzitutto
Noi nel momento in cui andiamo a chiedere aiuto all'Europa dobbiamo renderci conto che ne siamo in difetto perché rispetto agli altri Paesi europei ne abbiamo accolto molte meno persone
In intermedi politico-militari quindi dobbiamo presentarci anche con le credenziali per fare questo ma la seconda cosa importante che io credo noi dovremmo fare non c'entra tanto con la Bossi Fini neanche corre atto di immigrazione clandestina e dobbiamo dare la possibilità alle persone di fare domanda per
Il Lele l'asilo anche quando non sono arrivate nel nostro Paese perché questo davvero ciò che spinge molte persone in condizioni drammatiche
Ad affrontare queste condizioni di viaggio così rischiose perché sanno che solo quando saranno da noi avranno messo piede sul nostro territorio la loro domanda avrà qualche possibilità di essere accolte di fatto può essere presentata
Ecco questa è una cosa che va affrontata chiaramente non da soli ma a livello europeo ma è una battaglia su cui a livello europeo si sta riflettendo e quindi credo che sia davvero importante perché pagherebbero molto meno in termini di costo di viaggio se prendessero dei voli
Che esistono oggi da da questi Paesi di quanto devono pagare invece facendo questi viaggi ari e mettendo a rischio dallo la loro vita se potessero fare domanda di
Per per avere una lo stato di rifugiato quando sono ancora nei Paesi di origine questo chiaramente spingerebbe molti di loro a venire da noi in condizioni ben diverse da quelle in cui arrivano oggi
Grazie professore procediamo e dobbiamo anche voi accelerare un po'i tempi perché sono molti gli interventi previsti
Quindi regoliamo lì io fino adesso non l'avevo detto però dobbiamo regolarci diciamo interventi intorno ai sette otto minuti non di più
Io darei la parola adesso a Mohamed Ben alla
Che delegato della Filt
Lombardia
Si prepari il prefetto compagni uccidere il direzione giù
Buongiorno buongiorno a tutti
Allora
Comincerei ringraziando ovviamente alla Confederazione per questo per questo appuntamento
Per le iniziative
Che continua che senso ha fare in modo in modo sempre più continuo a promuovere iniziative a favore per favore l'integrazione e anche far crescere
L'appartenenza del degli immigrati
A questa a questa organizzazione che con la partenza ovviamente mensa grande da parte di tutti gli immigrati
Delegati funzionali cioè che fanno parte delle strutture della CGIL ringrazio vivamente la la mia categoria
Segretario generale Franco Nasso che è presente qua in sala per
Avermi dato questa opportunità perché
Che che ovviamente è un
Consegno è un gesto che apprezzo molto
Perché io ringrazio perché non do nella vita ho imparato a non dare niente per scontato
C'è
Queste cose che facciamo come nella nostra organizzazione non non sono cose sempre scontati e quindi
Vanno fatte così nel senso che
Per questione di di di di abitudine o perché lo dobbiamo fare punto e basta ma sono cose
Cose che
Che fanno che fanno crescere ovviamente noi nel senso di appartenenza
Io
Ovviamente credo
Che il momento che sta passando il Paese in un momento difficile
L'economia l'economia è ferma
Le le procedure di licenziamento collettivi ammortizzatore CIG CIG in deroga
Sono sono molti
L'economia ovviamente ferma al Paese il Paese fermo c'è un diciamo un sistema di welfare che
Che non è più adeguato prima non era né accenni anche prima ma adesso ancora peggio dentro il perdurare della crisi
Loro un una classe politica che è lo stato confusionale che non riesce a dare a dare risposte al Paese risposte ai cittadini
E questa queste è questa la è questo il clima del Paese io credo che
E in questo contesto si trova l'immigrato questa figura debole dentro la società
è una società
Che lo considera solo forza lavoro
E del resto non se ne vuole sapere niente ma resto resto e molto resto e tutto resto della dignità
Resto e la famiglia i figli il futuro di finire la preoccupazione che abbiamo per
Per le nuove generazione
Io credo
Che anche la Bossi Fini dice Cohen sto va in questa direzione vuole considera lavoratore l'immigrato il solo
è solo un lavoratore ma
Della sua vita privata dei suoi figli dei suoi obiettive nella vita la sua dignità la sua esistenza non ne vuole sapere nulla
Credo che noi dobbiamo stare attenti e io sono preoccupato per i miei figli per per le nuove generazione
Per per il Paese perché io credo che tutti noi ognuno nel suo piccolo deve deve cercare di dare un contributo deve cercare
Di di dare il massimo per
Per arrivare a una società alla società è giusta giusta con tutti con tutti i suoi figli
Guardate io nel nel lavoro che faccio io nella Filt
Io seguo un settore
Che che abbastanza difficile complicato quello del trasporto merci e logistica
Dove
Dove la maggior parte degli immigrati di questo settore
Lavorano per delle cooperative io io credo che tante soprattutto gli immigrati che non ha un parente o un amico che ha vorrà per una cooperativa sappiamo
Lo sfruttamento
Sappiamo come vengono trattati questi lavoratore come vengono come oggi vengono retribuite perché nel contratto nazionale non viene rispettato perché
C'è il discorso del Regolamento interno che incide molto su suo anche al rapporto tra lavoratore
E la cooperativa dopodiché c'è il fenomeno degli appalti
Bene ben detto ovviamente dal Segretario darà
Generale della Fillea quando diceva che
IAP sugli appalti già cercare c'è anche
Le categorie insieme sia nella Confederazione a cercare di imporre
Di portare una legge sugli appalti perché c'è
Un un continuo o in con continuo ovviamente
Attacco da parte da parte del dei dei committente anche su quello che riguarda la responsabilità solidale su sui appalti bene Moro è importante anche soprattutto per quella fascia debole del della filiera
Perché è il lavoro che fanno questi immigrati sono i lavori esternalizzati de dei committenti delle aziende che vengono fatti da questi lavoratore
E dove non vengono rispettate né norme di sicurezza
Non viene rispettato come dicevo il contratto nazionale che è un elemento fondamentale per
Per per dare tutela tutela sia quella retributiva se avesse sia quella soprattutto anche con la normativa
Io credo credo che abbiamo bisogno abbiamo bisogno di di iniziative anche in questo settore settore deterrente della logistica perché
Il fatto delle gare al massimo ribasso
Incentiva ovviamente anche l'infiltrazione della malavita perché può soprattutto anche
Discorso allegando al pagamento abbiamo sentito aziende che chiudono
Perché
Perché
A volte anche lo Stato perché paga dopo quattro cinque sei mesi otto mesi le aziende al problema della liquidità qui non c'è le banche non concedono ovviamente liquidità
Chi aliquid vita in questo in questo questo mondo sono sono i malavitosi credo
Che che abbiamo bisogno anche di un impegno di tutti quanti sia italiani ma anche di nuovi italiani
Per
Per avviare per portare il Paese a un'integrazione giusta i corretta ringrazio Ballack
Grazie a Mohamed la parola
Al Prefetto compagni Ucci volevo salutare Raffaella Chiodo
Dell'UISP nazionale che è presente e poi volevo dirvi che non possiamo interrompere
Per mangiare perché vogliamo o garantire a tutti i lavori si dà di parlare però ci sono di panini a disposizione nella sala
Guido Rossa e quindi se
Siamo disciplinati insomma ognuno può andare consumare velocemente senza interrompere i lavori dell'Assemblea
Grazie
La parola prefetto Compagnon ci
Buongiorno grazie
Grazie alla Presidenza io
Grazie Piero ci conosciamo da anni impegni mi fa sempre piacere
Un suo invito io in realtà non dovevo intervenire non ho preparato nulla
Ero venuto e sono venuto ad ascoltare
Ritengo che fra tutte le cose che bisognerebbe fare un po'di più
E che le istituzioni tutte con almeno chi ha responsabilità istituzionale abbia ancora la capacità di ascoltare
Non dove intervenire anche perché
Nel momento particolare
L'avete detto è stato detto
Vorrei soltanto cercare con voi di capire cosa si può fare più che criticare quello che è stato fatto
Perché se no non basterebbe altro che il pranzo bisognava saltare anche la scena
Quindi
Io ho sentito una relazione molto ampia anche molto approfondita
E direi
Estremamente lucida
Da parte della segretario confederale
Io ritengo
Che in quella relazione c'è uno snodo molto importante
Che precarietà chiama precarietà che sfruttamento chiama sfruttamento
Che non è un problema di rossonero verde di italiani o di immigrati
Ma che questa crisi ci può insegnare
Tanto
Alcuni ancora non l'hanno capito o fanno finta di non capire
Che
Se il sistema è precario tutti siamo precari
è chiaro che nella precarietà c'è chi è più forte che più debole ma nel gioco della precarietà si perde tutti
E allora noi siamo stati abituati a confrontarci noi anche istituzioni o non mi ormai non mi sono troppi anni che mi occupo di mediazione anche sul fatto tantissime altre cose per
In qualche modo per
Stupirmi di certe cose
Noi abbiamo soltanto una sola possibilità
Di un grande patto sociale fra istituzioni nel mondo civile se non ne usciamo
Vedete negli anni abbiamo perso
Non solo quello abbiamo perso l'immigrazione la lucidità
Di parlare con
Con tranquillità con chiarezza
Senza
Pregiudizi ma anche senza false intenzioni che poi restano appunto intenzioni allora
Vedete quando
Fu
La prima legge sull'immigrazione è stata una legge sul lavoro era la
Foschi mille novecentottantasei se non ricordo male perché il problema della migrazione non delle migrazioni eh e resta un problema di lavoro
è e resta un problema economico è chiaro che poi
Su questo problema su questa questione il il e la
La fenomenologie multifattoriale perché ci sono problemi sociali sono ben umani ci sono problemi
Sanitari c'è tutto e chiaro perché siamo siamo uomini
Ma
è fondamentalmente un problema economico e quindi di mercato di lavoro
Non a caso la prima legge quando Foschi fece quella norma gli immigrati in Italia erano trecento mila trecento mila
Poi ci fu la marca Perelli e poi la Turco-Napolitano la Martelli tetti tentò di dare una sistematizzazione
Non sempre chiara
La Turco-Napolitano aveva aperto un grande campo che era quello del colloquio
Quello di creare i punti in cui sostanzialmente alla società civile potesse parlare con le istituzioni
Fare programmazione perché si deve programmare su questi fenomeni di grande di grande
Taratura avevamo lo sponda su ora
Abbiamo abbassato i livelli di irregolarità o clandestinità come li chiama qualcuno forse non avremmo mai avuto più bisogno di grandi sanatorie invece poi sono intervenute altre leggi l'anno complicato il sistema
Brecht diceva io e sono entrato e mi sono seduto alla parte del torto
Perché tutti gli altri posti erano occupati
Nell'immigrazione così ogni volta sembra che devi ricominciare tutto daccapo
Sembra
Che devi convincere qualcuno che stiamo parlando di un fenomeno direi oltremodo naturale che va solo gestito
Non vanno incrementato LM combattuto pass solo tranquillamente gestito
Ma come le istituzioni sono sole
E molte volte sorde
è necessario che quello che io chiamo mondo civile abbia la capacità sempre di dare schiaffi
E non è solo per un fatto di difesa della persona che tu devi tutelare e perché chi deve essere tutelato incredibilmente sono le istituzioni o si dovrà essere tutelati dal fatto che si spende tanto ma si spende male
Io vi chiedo soltanto di tornando a casa di andare a uno dei due sit-in quello che volete voi quello di Raffaele Miele o quello di Sergio Briguglio stampa Hardy la normativa sull'INPS sulle migrazioni
Però dovete pre prepararvi una due cartucce
E prepararmi una risma di carta perché vi assicuro che oggi le le nella normativa sulle sulle migrazioni e alta così
Avanti e indietro
Ma
Come è possibile pensare di gestire un fenomeno con questo tipo di quantità di legislazione
Come è possibile non sapere quanto si spende
Come è possibile
Che che i ministeri non si parlino
Vedete nulla nasce dal nulla e se ci sono queste criticità che il segretario confederale ha detto non è che sono caduti dal cielo sono venute dal basso
Io
Dobbiamo tornare a quello che
Che i sindacati chiamano concertazione
In questo su questo fenomeno dobbiamo tornare a parlarsi in modo tranquillo chiaro a dirsi per esempio che tutte le domande di cittadinanza giuste
Io la alle gestendo anche il sito della cittadinanza vi dico tranquillamente che sarebbero la metà
Se non avessimo stressato di degli immigrati con un mare di burocrazia
Perché non ci credo
La realtà
C'è il mondo italiano dell'emigrazione ossia gli italiani
è fatto di razzisti ma quelle non mi preoccupo non mi hanno mai preoccupati per fortuna non sono tantissime sono molto identificabili quando il nemico rettifica abile tu hai quasi vinto
Poi ci sono gli infastiditi
Quelli che lucrano sulle migrazioni lucrano sull'immigrazione però si infastidiscono
Poi ci sono i neutri e lì c'è da lavorare tanto il resto è un venti per cento venticinque per cento siamo pochi
Siamo pochi e sparsi anzi
Dobbiamo ricon centrare ri concertare
Far capire al Ministro dell'Interno aprissero del lavoro al Ministero dell'integrazione che l'unica strada
è quella di tornare sul territorio di tornare veramente sul territorio e capire quali sono i problemi problemi dico applico li capiamo tutti io non vi dico oggi quanto spende il Ministero dell'interno oggi in un giorno anzi in un mese
Per l'accoglienza umanitaria tutta Santa e giusta ma non ve lo dico perché sono piazzate ve ne andate
Allora
Dobbiamo fare tanto facciamo tanto
Chiudo dicendo
Che in tutta questa storia
Non ci possiamo fidare dell'Europa io non sono né euro prevista né contro meno euro contro Euro sono troppo vecchio per crede ancora che la linea sia la nostra salvezza dell'euro idea me la nostra salvezza possano era lire non ha neanche l'euro
Però vi dico che su questo fenomeno siamo soli
E allora il grande ricompattamento che dobbiamo fare non è solo un uno una una scelta di campo
Fate per mettere all'angolo i i i razzisti o infastiditi dobbiamo farlo perché se lo facciamo l'Italia sta meglio
Se non lo facciamo l'Italia starà peggio
Siamo solo e unicamente presuntuosi pensiamo che le persone che vengano vendono perché hanno il piacere di venire nessuna persona al mondo si muove dalla sua casa se non hai bisogno di farlo
Perché chi si muove per altri motivi toni delinquente ma lo è già dando all'inizio è un'avventuriera me delinquenti avventurieri non mi piacciono chi si muove si muove perché ha bisogno di farlo
Allora mi diceva un Sottosegretario tunisino vedete voi europei credete credete
Che i nostri ragazzi che vengono a lavorare in Italia in Francia eccetera eccetera siano dei rompiscatole perché tolgono posto a voi
Noi tunisini almeno quelli che ancora mi ce l'ha pensato in movimento pensiamo che voi ci state rubando i giovani
Vedete come mondo diverse come le le ottiche sono diverse
Solo a Parigi ci sono sei mila medici se sei mila medici tunisini se ne andassero perché molti di questi stanno tornando in Tunisia creerebbero un grande problema la sanità francese almeno quella di Parigi
Mille duecento un milione duecento mila greci sono andati fuori a lavorare sapete dove molti in Turchia sapete che fanno gli ingegneri medici no fa gli aveva piatti né nei ristoranti di Istanbul
La Grecia la Turchia si sono fatti la guerra fino a
A chi è più giochetti è un con la mia età lo sa fino a a venti anni fa sono andati a lavorare i piatti all'a lavare i piatti nei ristoranti di Istanbul
I portoghesi sta minando le hanno chiesto la cortesia al premier angolano di non di non mettere un visto di lavoro ai cittadini portoghesi
Di colonialisti portoghesi hanno chiesto all'Angola cortesia di non mettere un limite alla immigrazione portoghesi in Angola il mondo sta cambiando non se ne sta accorgendo nessuno e allora se facciamo un patto di migrazione di mobilità
Noi possiamo andare a lavorare anche ad Istanbul anche in Tunisia perché soltanto se
Capiamo che che la il movimento e mobilità e non è migrazione se soltanto che abbiamo sulla nostra pelle
E poi finisco un dato di vi lascio
Non capiamo quando si un ci si muove per necessità il rispetto deve essere grandissimo il rispetto verso quella persona che si muove per necessità deve essere grandissimo
Non sopportazione
E poi c'è un dato su tutti
Come fanno arrabbiare udito sapete allora la Caritas dice che gli immigrati reso antitaglio sono
Cinque milioni quattro e ottocento milioni
La l'Istat che forse un po'più indietro che non l'applichiamo tutti tutti tutti dice che sono
Quattro e due circa
Io sono romano
Facciamo a metà note
Diciamo che sono quattro M quattro e sei perché molte se ne sono andati a dimostrazione che se non c'è necessità io me ne torno a casa mia povero per povero sto a casa mia
Allora sapete oggi in questo momento quanti sono gli italiani iscritti all'AIRE
Sono quattro e quattro
Voi mi potete dire ma gli immigrati che ce ne sono un sacco clandestini irregolari ma voi sapete quanti sono gli italiani che non si iscrivono all'Aire perché non gli conviene per della residenza allora diciamo che siamo alla pari
Allora il patto potrebbe essere ci riprendiamo i nostri
E andiamo mandiamoli a tutti i nostri cari immigrati così la piantiamo con questa storia
Però
E alla pari
Se la di piatti al ristorante viene a lavare i piatti ristorante
E credetemi che quelli iscritti all'AIRE ingegneri ricercatori le grandi teste sono il sette per cento tutti gli atti italiani che stanno fuori sono operai
E camerieri allora la storia sta scritto in un altro mondo che non è questo attuale i cretini sono tanti chi ha un minimo di cervello ancora Lusi grazie
Grazie da effettuo compra Miucci si non è la prima volta che ci troviamo d'accordo con lui poi per il facciamo però fatica
A confrontarci con il Ministero dell'interno su queste cose sul
Passano anni senza riuscire a capire
Una convocazione la parola a concerto Brasile segretario nazionale della funzione pubblica
Si prepari Sonia dossi
Allora io sono talmente d'accordo con chi mi ha preceduto col prefetto quando diceva che un sistema precario
Crea precarietà e siccome noi con la Ministero degli interni abbiamo tutti i giorni da farci soprattutto con lo sportello unico per l'immigrazione
E un esempio esplicito potrebbe essere Brescia
Che con trentacinque precari deve fare fronte a una
E il terzo e la terza località per rilascio di permessi di soggiorno
Sono trentacinque precari che lavorano in quel
In quello sportello e trentacinque precari che ho oltretutto
Hanno dovuto subire hanno subito sulla propria sono stati insomma
Come dire toccati molto da vicino a partire dal due mila e undici
Perché qualcuno ha deciso di denunciare tutti
E denunciare tutti oltretutto con una denuncia molto grave con un avviso di garanzia a partire dal dirigente
Ma per toccare poi anche tutti i lavoratori quei trentacinque lavoratori ora voi capite che
In quella in quel presidio
In quel presidio di legalità anche
E molto difficile che qualche altro precario bada lavorare
Visto che c'è la tendenza AS a della Procura della Procura della Repubblica denunciare quindi io
Faccio appello anche al Prefetto visto che l'acqua
Di un
Sono talmente d'accordo con Luigi e poi a precarietà si aggiunge altra K reca altra precarietà e non è l'unica precarietà perché noi essendo una categoria
Che forniamo servizi
Penso a tutti i servizi a cui faceva anche riferimento dal punto di vista a culturale anche il professor Boeri
Penso agli asili a cui faceva riferimento
Penso a tutte
A tutta tutta una serie di altre cose per esempio penso a tutti i servizi
A cui faceva riferimento la Fly i servizi per l'impiego su cui abbiamo fatto insieme una battaglia due categorie molto diverse che si sono trovate Ricci
Mi
Penso a tutte queste cose
E penso cosa è stata la spending review e la nonna riorganizzazione di tutti i servizi
E penso anche a tutte le proposte da noi fatte come categoria ma più complessivamente
Come CGIL a partire dalla riorganizzazione dei servizi e all'al non essere anche a ascoltati più complessivamente dalla
Dalla politica tutti tutta allora
Io ho fatto un sogno mentre vera parlava
Ed è un sogno avanti
No
Non dormivo Susanna
No no no io non dormivo io ho fatto un sogno che viene da lontano
Ed è un sogno che viene da lontano perché
Sai io vengo da una zona dove si può sognare ad occhi aperti
E stando molto attenta io il mio sogno lo sogno che ho fatto penso che sia il sogno di tutti noi
Che è quello
Di poterlo fare il bagno nelle acque mediterranee della mia cava da Liga di San Pieri Pisciotto gran del litorale
Dove però come dire tutti i giorni potresti erri trovarti con morti ammazzati da tutti diciamo
E quindi trovo talmente come dire vera alla battaglia che c'è da fare che quella di avere
All'origine alcune alcune cose alcuni diritti cioè il diritto di chiedere asilo dal dalla partenza del paese di origine
E lo penso talmente che secondo me questo qui ci deve fare riflettere su un'altra cosa
Che per fare quell'operazione perché vederci tutti vuol dire che noi dobbiamo intraprendere tutti insieme una battaglia contro l'illegalità
Contro la mafia la camorra e la ndrangheta perché lì siamo nella tratta nella tratta delle persone
Allora bisogna vedere ENI questo è il patto che io vedevo possibile mentre il prefetto ne parlava
Con tutti perché vero è che
Vero è che un sogno ma è un sogno realizzabile perché quando tutti insieme vogliamo realizzare qualcosa alla lì a leggere alla realizziamo e io non vorrei Susanna
Che tu che sei stata per tutta quella cosa non vorrei
Che per molti input indifferenza diventasse l'indifferenza di vedere
Come dire i morti sulla su una spiaggia
Diventasse come dire l'abitudine con me
Di ventotto diventò o qualcosa che è aberrante e quando
Vi ricordate quando la mafia a tutti i giorni si ammazzava e quando i morti
Erano un tappeto di morti a Catania eccetera l'alto la gente
Come dire ci saltava cioè li scansava per camminare ecco ma noi dobbiamo fare in modo che questo non succeda mai
Perché questa è la vera battaglia di civiltà
E e secondo me la vera battaglia che è un'organizzazione sindacale come la nostra deve fare e secondo me questo è quello che anche la mia categoria la nostra categoria anche per la testardaggine della Segretario generale che Rossana che oggi vi saluta che non è qua
Noi abbiamo
Avviato un percorso dentro la nostra categoria a partire da questa iniziativa che insieme abbiamo intrapreso con la Fly
Rispetto ai servizi per l'impiego perché guardate il servizio per l'impiego pubblico illegale non è che solo la battaglia della funzione pubblica perché cancellando le Province
è si cancelli il servizio pubblico il no
La Provincia può essere pure abolita ma le funzioni che svolge che svolgono le Province a partire
Dal collocamento pubblico non va non vanno
Non vanno abolite perché quello è un presidio di legalità perché le cose che ci raccontava il compagno della Fly sono cose vere ma anche nell'edilizia serve un presidio di legalità rispetto al collocamento
E il collocamento pubblico non è una cosa aberrante e i lavoratori che lavorano in quel collocamento pubblico che sono
Pubblico impiego sono dei lavoratori precari che ogni anno insieme a quelli del Ministero pure della sanità devono aspettare perché ci sia la proroga annuale invece un buon servizio
Una bomba con lavoratori specializzati un buon servizio serve a tutte le cose che dicevo anche prima perché tutti insieme si fanno battaglie
Chiudo con una piccola cosa
Allora vera faceva nel io sono d'accordo con l'introduzione di vera oltretutto abbiamo avuto
Modo di parlarne anche in altri in altri momenti per cui in quest'ultimo anno là vi è una categoria dove essendo una caletta Trigoria di lavoratori a tempo si dice indeterminato cosa non vera
Oppure si pensa a una categoria dove tutti hanno vinto il concorso si è vero per alcuni comparti ma noi abbiamo un pezzo di categoria che fatta tutta di privato
E un pezzo di categoria e il pezzo a cui si rivolgeva anche vera nella sua introduzione penso a tutti i servizi
Penso a tutto il pezzo sanità privata ma penso anche a tutti i servizi
Che facciamo tramite la cooperazione sociale che si rivolgono agli anziani e da una parte ma che sono quelli anche che si rivolgono non solo agli anziani ma certe volte spesso e volentieri anche gli asili allora cosa voglio dire voglio dire una cosa semplicissima ma che abbiamo avviato
La nostra categoria è una categoria di quelle che non crede che gli immigrati e ce l'avesse
Invece gli immigrati ci sono eccome
Immigrate e immigrati non c'è
La stessa percezione su tutto il territorio nazionale
E quello che
Stiamo cercando
Di dimettere di organizzare e di mettere insieme ed è il pezzo organizzativo che alla fine con cui chiudeva
Alla sua relazione
è ma stiamo cercando di fare di più perché vero è che noi abbiamo
I servizi per tutte queste persone ma è vero anche che i servizi per loro per le donne soprattutto non ne abbiamo per questo abbiamo deciso di avviare
A una ricerca nel mondo della cooperazione soprattutto e dei servizi sociali per avviare questo percorso quindi io penso che un'altra Anna conclusione se si farà un'altra
Conferenza a fine anno dopo il congresso io possa dire di avere
Più rappresentatività dentro i direttivi e dentro anche le segreterie di lavoratrici e lavoratori immigrati ma che siano anche la rappresentazione complessiva del lavoro
Perché si svolge quindi un altro anno e possa venire qui invece raccontare completamente cosa diversa
Grazie Concetta Sonia
Dipartimento immigrazione dell'azione
Allora
Come Lazio come CGIL Roma e Lazio o vorrei condividere qui con voi alcuni punti noi anno scorso abbiamo fatto la Conferenza sull'immigrazione
Dove si è detto che tutti i territori in qualche modo dovevano portare questi elementi che in sovvenuto i fuori dalla Conferenza
Quindi nel dicembre diano scorso abbiamo fatto la nostra Conferenza la terza conferenza su immigrazione al Lazio
Che possiamo dire è stato anche molto innovativa innovativa perché per prima cosa si è svolta di domenica questo perché per fare la possibilità a tutti partecipare ai lavoratori
Anche i delegati ma posso dire che in questa Conferenza c'erano tutti la confederazione le categorie i delegati ma erano anche gli enti del territorio che si occupano di immigrazione
Quindi innovativo non solo per la presenza di questo intreccio che così importante innovativo anche per la modalità in quale si è svolto
Perché dopo un'apertura iniziale insisti siamo divisi in gruppi di lavoro e i gruppi di lavoro sono stati più cinque si capisce che in primo punto lavoro
Poi wow fare e la contrada azione sociale donne immigrazione la Cina dinanzi a
E il quinto punto la rappresentanza
Vi devo dire che il lavoro svolto da questi gruppi è stato ottimo
Abbiamo capito che i giovani che hanno partecipato gli immigrati che hanno partecipato Messano tutto in tema di diritti e ci ha fatto molto piacere
Poi tutti questi lavori di gruppo sosta ti portati in plenaria una cosa di qualità
Posso dire anche una buona pratica che poi è stato portato anche nei singoli territori di CGIL a Roma e Lazio perché ogni Camera del lavoro ha fatto poi la sua conferenza
Con tanto di partecipazione non ha chiuso ma all'aperto soprattutto anche gli enti del territorio organismi associazioni
Enti religiosi che si oppone di migrazione ma anche l'università
Anche enti di prestigio
Quindi in questa esperienza molto positiva volevo insomma mette in evidenza e condividere cui con voi
è chiaro che dalle cose che sono uscite fuori
Della CGIL Roma e Lazio ha fatto un tesoro
Sta portando avanti il lavoro di piattaforma su immigrazione contrattando tutti i giorni con le istruzioni del Lazio con la Regione Province e Comuni
Anche perché noi ci troviamo un territorio dal punto di vista geografico che ci trova impegnati in tanti fronti
E qui si è parlato molto oggi di emergenza e noi a Roma e Lazio abbiamo delle emergenze soprattutto partendo dai rifugiati
Si è detto pure che manca a livello nazionale un gestione sistematica strutturale adeguata e quindi noi nel Lazio ci siamo trovati a far fronte
A chi e delle istituzioni tutte quelle che sono
I servizi della seconda accoglienza questo perché perché siamo certi che queste persone hanno bisogno di essere tutelati
E la nostra organizzazione fa proprio questo li tutela li tutela non solo quanto i lavoratori ma anche in quanto ciò tra i cittadini
Un altro discorso per i minori accompagnati
è chiaro che la legge in Italia ancora frammentaria ancora c'è molto da fare perché manca un'uniformità questa figura di miti minore non accompagnato
Ancora così né di qua né di là ma noi siamo certi che stiamo lavorando soprattutto con il Comune di Roma
Per garantire a questi minori
Tutti i servizi adeguati perché questi ragazzi hanno bisogno di rischio orientati I se collocati a un lavoro decente apposte cui degli studi in collaborazione anche con i centri territoriali permanenti
E posso dire che abbiamo fatto un ottimo lavoro da questo punto di vista un terzo elemento noi abbiamo anche tanti nomadi a Roma
Questa figura che voi sapete meglio di me si trova anche non è né pesce né carne né perché nel frattempo su cittadini italiani Central tempo sono corsi
Trattati male e c'è tanta discriminazione
E purtroppo anche molto pregiudizio
E possiamo dire che da parte delle Amministrazioni comunali al di là del colore purtroppo non c'è stato mai una vera presa carico come si deve
Per questo anche le vedo europeo siamo stati criticati anche gli ultimi giorni siamo stati molti criticati dal dalla Commissione europea
Questa che sta facendo la CGIL Roma e Lazio
Nei tavoli con le istituzioni sta cercando che anche per i nomadi nonostante nella ristrettezza dei fondi
A disposizione di fare le scelte giuste ed è trovare delle soluzioni giuste per una vita di dignitosa anche per queste persone
Per quanto riguarda
Il punto di rappresentanza che uscita anche da uno a ultimo nostro gruppo di lavoro
Ciò che si fa nel Lazio sicuramente si fa anche né al altri le regioni d'Italia noi siamo certi che sicuramente c'è ancora da fare
Per portare a termine e per attuare ciò che i nostri documenti congressuali anche delle competenze dell'organizzazione hanno detto
Per quanto riguarda giovane c'è piena Anza siamo stati impegnati nella campagna l'Italia sono anch'io
Noi nel Lazio insieme altri organizzatori abbiamo raccolti più di otto mila trecento firme
Adesso ci impegniamo sul serio anche con la nuova con campagna l'Europa sono anch'io e già il diciotto saremo presenti alla Presidenza del Consiglio
Quindi
Tutto con imberbe sicuramente posto anche dire che in questa situazione di crisi
E da congratularsi e da portare avanti anche questo lavoro che sta facendo la nostra organizzazione la CGIL insieme con l'Inca
Nell'ambito di
Cercare
Di fare di firmare accordi di sicurezza sociale anche con i Paesi di provenienza di immigrati in Italia
Perché siamo certi che da una parte manca il lavoro in Italia ma dall'altra parte sicuramente anche questa strada va portata avanti perché c'è molto bisogno grazie
Grazie Sonia prima di dare la parola mirto Bassoli segretario della CGIL Emilia Romagna
Volevo dire visto che sogna la richiamato il tema è che
Il diciotto dicembre che come sapete la giornata internazionale dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie
La campagna Alitalia sono anch'io terrà un'Assemblea nazionale a alla presso la la la la nasale la Presidenza del Consiglio
Con la presenza della ministra gang e tutti quelli che
Vogliono partecipare a questa Assemblea dovrebbero farcelo sapere entro domani perché dobbiamo devo dobbiam dobbiamo accreditarsi diciamo per entrare in una sala che è una sala controllata
Istituzionalmente
Dunque ci sono poi rispetto al diciotto
Anche altre iniziative che sono in corso nel Paese in alcune promossa dalla CGIL altre unitariamente dalla stessa campagna l'Italia sono anch'io
A Firenze a Padova e da tante altre parti e la parola a mirto Bassolino
Sì buongiorno a tutti vorrei in questi pochi minuti a disposizione provare a dare conto
Del percorso che abbiamo fatto in Emilia Romagna percorso piuttosto strutturati impegnativo
Che ha visto svolgeva e tutte le conferenze territoriali anche qualche categoria oltre alla
Conferenza regionale
Percorso quale in qualche modo andiamo un po'orgogliosi perché è stato un'occasione per riattivare la macchina la riflessione al nostro interno
In qualche modo involontariamente anche noi avevamo in testa lo slogan che è stato credo opportunamente coniato per conferenza di oggi questo cambiamento necessario
Rispetto al quale la CGIL ha bisogno di misurarsi parlando di migrazione sia dal punto di vista delle politiche
In qualche modo verificando anche l'adeguatezza di queste politiche sia da punto di vista di come siamo fatti del nostro assetto organizzativo rispetto al quale lo scarto appare molto netto molto consistente
Dove dicevo abbiamo fatto un percorso che è servito a riattivare una discussione anche nei singoli territori nelle categorie
Rispetto a una tendenza che in qualche modo io di fine avrei un po'regressiva e contraddittoria
Regressiva perché
Paradossalmente negli ultimi anni mentre il processo migratorio
Cresceva in maniera esponenziale vi do solo due numeri che sono utili a capire anche la dimensione della situazione dell'Emilia Romagna e noi esattamente in vent'anni
Siamo passati da una percentuale dell'uno virgola uno per cento che era esattamente vent'anni fa la percentuale nazionale al tredici per cento che ovviamente se non la più alta una delle più alte percentuali
Tra le Regioni
Italiane e
Questo vuol dire che tutta la fase dello sviluppo è stata profondamente attraversata dalla dimensione del processo migratorio
Nello stesso tempo se guardiamo il dato degli occupati negli ultimi sette anni e quindi anche in una fase nella quale prevalentemente questa fase è stata segnata dalla crisi
Noi siamo passati da centotrenta mila duecentocinquanta mila lavoratori occupati nella nostra regione di origine straniera quindi il raddoppio sostanzialmente nell'arco degli ultimi sette anni allora dicevo
Paradossalmente l'attenzione anche l'elaborazione regrediva mentre il processo cresceva
E quindi contraddittoria perché
E questo è un dato che credo in buona misura ancora dobbiamo rimontare
Non c'era una corrispondenza tra li enuncia diciamo così tra gli enunciati politici
E la pratica concreta della nostra iniziativa rivolta all'immigrazione sul terreno della contrattazione e ha quindi anche sul piano organizzativo
Vorrei poi aggiungere che la crisi questi lunghi sei anni che abbiamo sin qui attraversato se da un lato prodotto un rallentamento dei flussi migratori
Forse meno
Se lo vediamo dal punto di vista del processi di rientro nei luoghi d'origine quando
Una lavoratrice un lavoratore migrante decide di spostarsi e non lo fa per rientrare ma casomai per riattivare un processo migratorio
E però in qualche modo questa fase della crisi mette in evidenza lo diceva bene nei suoi dati anche Bouyeri
La maggiore pregnanza rispetto alla condizione dei migranti
Un terzo degli iscritti e centri per l'impiego dei centocinquanta mila iscritti perizia accetti quelli dell'EmiliaRomagna sono di origine straniera
E quindi vuol dire che non c'è una corrispondenza tra la percentuale dei lavoratori e quanti vivono una condizione di precarietà o di perdita del posto di lavoro allora
Premesso questo quattro punti che vorrei mettere in evidenza
Allora il primo riguarda appunto come siamo fatti noi questo è un tema sul quale noi abbiamo ragionato molto una nostra Conferenza
Abbiamo ragionato molto perché i dati ci indicano che c'è un
Un elemento di evidente inadeguatezza
Tredici per cento dalla popolazione venti per cento degli iscritti tra li attivi venti per cento degli iscritti dalle categorie degli attivi e poi diamo vedere come siamo messi tra i delegati abbiamo il tre per cento delle RSU di origine straniera
è un numero semplice ma che la dice tutta
Di questa condizione appunto di inadeguatezza abbiamo provato a fare su questo dell'analisi
Anche insieme all'IRES abbiamo ragionato parlando interrogando anche le delegate i delegati di origine straniera vorrei dire che
Da un lato emerge anche il processo positivo che la CGIL ha svolto in questi anni noi siamo sono già stati soggetto di inclusione attiva questo ci viene riconosciuto
Ma nello stesso tempo oggi loro stessi ci dicono c'è un processo c'è un'incompiuta la dalla vorrei dire così dal punto di vista del processo anche di integrazione dentro l'organizzazione
Che va
Che va completato che va affrontato
Adesso non oltre il Po dilungarmi su questo ma riguarda
Il funzionamento del sistema dei servizi compresi i nostri patronati il rapporto tra i ceti lavoratori stranieri e il fatto che alcuni servizi dovrebbero essere svolti per tutti
La nostra utenza immigrate non immigrate dei patronati cento i lavoratori stranieri trasformarsi sempre più in una chiave di tipo sindacale
Riguarda la necessità di investire sui quadri sui delegati presenti nell'insieme la nostra organizzazione riguarda la leva formativa
Ma riguarda anche il tema della concorde li cattivissimo dalla composizione degli organismi dirigenti sul quale dovremmo anche in questo congresso fare delle riflessioni lo e abbiamo provato dire delle cose
Incluso un po'provocatoriamente il fatto che noi saremmo la dico così
Per superare la dimensione degli organismi paralleli
Perché non qualche modo sono state hanno svolto una funzione attiva importante ma oggi rischiano di essere un luogo tra virgolette mi perdonerete di
Di segregazione quasi in qualche modo della dimensione della rappresentanza del
Dell'iscritto nell'iscritta migrante noi abbiamo bisogno che gli iscritti gli iscritti migranti siano soggetti presenti negli organismi decisionali nella nostra organizzazione fino al punto di immaginare di riprendere in mano un tema che scotta tantissimo tutte le volte che lo tocchiamo che il tema della sperimentazione delle quote ma però
è un tema che sul quale vorremmo riflettere perché noi abbiamo un processo che abbiamo bisogno di rompere da un certo punto di vista abbiamo bisogno di forzare
Da un certo punto di vista e lo dico sapendo che questa questione la questione profondamente politica non organizzati naturalmente
Secondo
Il tema riferito alla centralità del territorio
Per farmi capire come lo diciamo noi della CGIL come lo direbbe uno come parte a proposito di qua significa la centralità del territorio
Lo dico perché anche qui
Tagliando con l'accetta voi diciamo così siamo bravissimi nell'enunciazione di principi nelle categorie valoriali quando lo trovi in treno
L'ultima questione i CIE
Allora
Abbiamo appena fatto un convegno nazionale in Emilia era al convegno ovviamente
Che la CGIL nazionali per questo la ringrazio voluto organizzare in Emilia dove abbiamo fatto una battaglia continuiamo a farla perché il problema naturalmente sempre aperti o se per l'ordine del giorno
Che ha portato alla chiusura temporanea dei due C e che avevamo
In Emilia Romagna è quello di Bologna e di Modena
Entrambi costituzioni disastrose ma quello di Bologna
Stava come dire stava nella scala altissima del livello di inciviltà e di inc disconoscimento dei diritti umani riconosciuto questo da tutti
E la battaglia alla lotta dei lavoratori delle lavoratrici organizzate dalla funzione pubblica è stata determinante permettere in discussione anche le politiche gestionali dei CIE
Che il Ministero dell'interno ha voluto attuare in questi anni ci e vanno chiuse vanno chiusi ma una volta che come dire sono aperti e c'è anche un altro problema che come li gestisce i
è come è noto gli appalti a trenta euro pro capite al giorno col massimo ribasso non sono state esattamente lo strumento migliore
Per rendere appena un po'più civili quell'vuoti ma insomma non abbiamo tenuto di chiudere temporalmente vorremmo
Da questo punto di vista provare a vedere se ce la facciamo
A fare in modo che non riaprono debbo dire con un posizionamento molto importante delle istituzioni locali dalla Regione e due i Sindaci dei due Comuni coinvolti
Che sono nettamente propensi a dire che appunto quell'uomo chi non non
Non debbono riaprire che in Italia si possono fare come ha spiegato bene all'azione sta scritto nel documento che
Che è nel nella cartella si può fare una politica alternativa di gestione dei rimpatri a partire da una corretta applicazione della direttiva rimpatri che naturalmente
Considera
La il trattenimento amministrativo come norma residuale non come
Pratica normale
Per gestire il tema dei rimpatri
Ecco allora chiudo su questo credo che anche su questo punto tanto più dopo la bella discussione che abbiamo fatto Bologna pochi
Poche settimane fa all'inizio di questo mese
Che ha consentito la CGIL di mettere in campo una proposta precisa
Credo che abbiamo bisogno anche su questo di trasformarla in una vertenza nazionale che provi a portare a casa quel risultato
Che è difficile se vogliamo è molto ambizioso che sconta di nuovo le difficoltà del quadro politico di questo Paese soprattutto
Chi è alla guida del Ministero degli Interni
Ma non c'è dubbio che noi questa battaglia dobbiamo provare a farla con tutta la determinazione possibile grazie
Grazie giusto
Do subito la parola laurea sei dita della Segreteria confederale CGIL ha più Monte
Io non affronterò tutti i temi che ha elencato pro
La compagnia che ha fatto verrà nella sua relazione perché la condivido in pieno proprio
Non la condivido per cui mi soffermo ad alcune considerazioni intanto io sono ben fortemente preoccupata come voi e più di voi vedendo che io arrivo da una regione che è governata da un leghista che si chiama corta
Per cui la questione dell'immigrazione vi lascio immaginare come si è sempre approcciato
Ma io sono molto preoccupata perché in affetti no in questa grande crisi economica sociale e istituzionale le chi apportato maggiormente le conseguenze sono gli immigrati
Perché i migranti stanno davvero andando via
Stamattina è stato detto da più interventi immigrati stanno andando via ma non rientrano nel loro OPA paese di origine
Rientrare vanno verso i Paesi tipo la Germania
E non solo e l'Olanda per trovare lavoro
E allora questo ci deve far riflettere perché vent'anni di gli attacchi frontali nei confronti degli stranieri a convinto parecchi di noi
Parecchi di noi che il immigrati
Portavano via il lavoro agli italiani entrata oltre impegni in parecchie nel popolo italiano a questo a questo concetto entrato
Se vogliamo essere sinceri e franchi
Parecchi pensa
Che
Che e gli stranieri vanno utilizzati come è stato detto per i lavori più umili
Sfruttati senza diritti e quando non servono più
Devono andare via come in questo momento di grande crisi tant'è vero che le donne che non lavorano e sono disoccupate vengono espulse dalle grandi aziende sia restavano affare di nuovo le badanti
Si ritrovano nuovamente a fare ed e pulizie cioè lavori che venivano fatti da tale straniere
Quando invece no il nostro ruolo la nostra nazione nostro Paese sui migranti non ha mai fatto grandi grandi i progetti
Tant'è vero che in termini di proporzionale rispetto ai Paesi della Comunità europea noi siamo uno del Paese che ha una presenza fortemente inferiore
Rispetto agli altri dimenticando quattro fattori fondamentali per cui c'è anche una miopia politica
Perché i immigrati nel nostro Paese il dieci per cento del lavoratore dipendente sono migranti
Gli immigrati Sasso sono titolare del tre virgola per cento delle imprese in Italia incidano per l'undici per cento sul prodotto interno lordo
Pagano il sette virgola cinque miliardi di contributi previdenziali
Dichiarano al fisco un imponibile oltre trentatré miliardi come si fa pensare che emigranti vanno mandati via quando in un Paese dove la natalità Henze erano sono una grande risorsa
E allora bene io credo che noi dobbiamo continuare il lavoro che fin qui abbiamo fatto la Segreteria nazionale con la compagna vera sulla questione dei migranti ha lavorato e ha lavorato molto
Invitandoci sempre sistematicamente e in tutti i pezzi dalla contrattazione sociale di farsene di farcene carico
In effetti in Piemonte ci abbiamo provato anche perché siamo stati messe proprio allo
A dura prova di di un governo locale governato da dalle chista dove non siamo mai riusciti ad avere un incontro per poter affrontare il minimo sulla questione
E immigrazione però nonostante ciò noi abbiamo lavorato e abbiamo lavorato
Molto tanto devo dire abbiamo Coffa atto la terza Conferenza regionale una bella conferenza
La compagna dell'IMI Tellas diceva non l'abbiamo fatta di domenica noi l'abbiamo fatto invece di sabato parte da una verifica salterà il
L'unico giorno possibile dove la partecipazione sarebbe stata alta
In quella Conferenza noi abbiamo fatto un piano di lavoro
Abbiamo ho lavorato per creare e a realizzare in tutte le Camere del lavoro chiamando alle proprie responsabilità le strutture territoriali a fare le conferenze territoriali
E noi ne abbiamo fatto una molto bella comuni o dove voi ben sapete che abbiamo avuto dei problemi non da poco non da poco ne abbiamo fatto un'altra Vercelli e abbiamo abbiamo fatto un Direttivo specifico tematico su Torino era istante
E però vince faranno la conferenza come momento significativo è importante dentro congresso
Però noi ci siamo non ci siamo solo ferme soffermati ad affrontare il problema in termini generali abbiamo voluto leggere con delle lenti e grandi il nostro territorio
E allora CGIL Piemonte adatto all'ingresso del Piemonte le il compito di fare una ricerca una ricerca sugli stranieri
No al referendum partendo dal presupposto e dal fatto oggettivo che noi se in Piemonte abbiamo a quattro
Senta ventiduemila e stranieri
E noi come è scritto e ne abbiamo ventuno mila centonovantacinque allora non potevamo stare fermi e allora abbiamo chiesto davvero di aiutarci a leggere la realtà la realtà nostra complessa
Multe in aree multietnica complica un territorio complicato un territorio fortemente provato sotto il profilo dell'occupazione della disoccupazione
E allora abbiamo affrontato questo questa ricerca su tre filoni fondamentali uno ruolo e dimensione dell'associazionismo degli astri delle straniere come si rapporta ma non con
Con la CGIL
Politica degli enti locali rispetto agli stranieri rapporto tra iscritti e CGIL emigranti allora non posso certamente prima illustrarvi la ricerca ma tre cose fondamentale le vorrei dire
Intanto nel rapporto con le associazioni emerso in un modo eclatante che L'Unità l'unica organizzazione sindacale di riferimento e la CGIL
Per le ASS per le e associazioni che nel nostro territorio sono molte morte la CGIL appunto di riferimento fondamentale
Rispetto invece le politiche degli enti locali gli enti locali nel nostro territorio anche nella contrattazione di secondo livello nella contrattazione sociale non si occupa degli stranieri
A malapena fa un censimento dell'esistente e se ne fa carico unicamente quando arriva il servizio sociale gli dice tra fatta a dettare
Se no non ha una politica né abitativa né di inclusione sociale viene in relazione né di presenza sociale dentro usa il sistema scolastico educativo formativo
Invece è più complicato quale rapporto accordo dei nostri iscritti nei confronti dalla nostra organizzazione quarantacinque virgola nove per cento dei nostri iscritti migranti dice e chiede
Una presenza più forte del sindacato nei luoghi di lavoro
Che il sindacato li ascolti
Che tenga conto della loro storia che attenga accanto e dei propri problemi che tenga conto anche della cultura e nella contrattazione di secondo livello chiedo che vengano rispettati anche
Il sistema di relazioni e anche il problema in rete relativa alle ferie problema che abbiamo sempre posto
Problema della religione queste quello che ci chiedono i nostri iscritti una presenza più forte nei territori cioè nelle presenza nei luoghi di lavoro dove la questione della sicurezza sta diventando un problema prioritario
Abbiamo fatto noi la Conferenza regionale anche a degli RLS quattrocento persone pare che il
Anzi hanno sottolineato il problema della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro in modo particolare nel settore edile è il settore agroalimentare
E allora di che cosa di ore io penso che questa
Incontro di oggi cittadelle permettere da una parte fare la sintesi di un lavoro lungo
Per
Che abbiamo fatto insieme
Ma contemporaneamente dovremmo pensare anche alla prospettiva cioè cosa CIPE poniamo sennò
Verrà il lavoro è finito
Abbiamo fatto tutti i servizi a ma non è così allora andiamo a pensare alla prospettiva
Oggi è un punto di verifica del nostro lavoro oggi abbiamo fatto un punto dove abbiamo condensato i nostri interventi per dire che cosa abbiamo fatto ma noi abbiamo bisogno dire lanciare
Che fare
E allora io credo che noi dovremmo essere ancora più forte dentro la questione dalle l'Italia sono anche io
Penso che bisogna lavorare molto per ad affrontare il problema della legge sulla cittadinanza le due leggi una sulla cittadinanza e l'altro su diritto devota amministrativa
è provare possibilmente vedendo che tutto si vuole cambiare che tutto il vecchio allora nel vecchio innova Segretario
Del PD LA Governo nel vecchio ci mette anche la Bossi-Fini minima Hinna già la miseria cioè l'accantonamento
Accanimento vecchio e allora di cambiare
Però io penso che noi principalmente dobbiamo lavorare sull'organizzazione del lavoro
Dobbiamo lavorare su quello ed entra il nostro rapporto con
Con emigrante non possiamo più avere atteggiamenti di infingimenti
E siamo a congresso e allora io penso
Che essi atto di responsabilità è dentro un processo di riqualificazione della nostra presenza dentro i gruppi dirigenti ci devono stare gli stranieri ma non come quote
Ma perché debba legittimato e riconosciuto il lavoro fatto
Non è possibile che quando si fanno i congressi noi abbiamo il problema dei inserire nelle nei direttivi delle Camere della bara e la presenza degli stranieri perché elargita sono altre
E penso che dobbiamo dire basta
E nei processi di rinnovamento e ci deve essere un investimento perché gli stranieri diventa davvero gruppi dirigente nell'assunzione della prima responsabilità in diverse categorie
Ma credo principalmente fortemente che noi dobbiamo riprendere il rapporto con i lavoratori nei luoghi di lavoro perché la prevenzione e la sicurezza l'organizzazione del lavoro sono le cose che principalmente i nostri iscritti ci chiedono
è il dentro queste accise stai in modo particolare il problema della foto informazione e formazione perché se noi non diamo
Informazioni sui dirette diventa difficile per le persone riescano a
Chiederle l'ha detto così parco concludere
Non si può rivendicare un diritto o se non si conosce quel diritto e la CGIL che è presente nei luoghi di lavoro ha il diritto dovere di dare informazione e aiutare gli stranieri perché diventa veramente inclusiva e nella Stroke Paese grazie
Grazie a Laura dobbiamo dobbiamo accelerare andare più spediti perché altrimenti non riusciamo a fare tutti gli interventi anche perché
Abbiamo l'impegno di dare la parola a Susanna per le conclusioni parli prima delle tre poi lei un un appuntamento dia un improrogabile quindi adesso la parola a Treves
Se stiamo su cui cinque minuti forse riusciamo a
A fare tutto Treves segretario generale di nidi il
Va bene vado quindi con l'accetta
Dichiarando da subito che la relazione di vera miniera sembrata assolutamente convincente vorrei segnalare diciamo tre cose
La prima ho l'impressione che il clima nel nostro Paese nonostante come dire le apertura del neo Segretario del PD stia drammaticamente peggiorando
I prova ne sia un elemento che fin qui ho l'impressione che non sia stato molto presente nella nostra discussione ovverosia i Forconi
Nel momento in cui uno dei cardini sceglie colpa della crisi sono le banche ebraiche
Siamo esattamente al passo prima di dire che la colpa è genericamente di chi non è giudaicocristiana eccetera eccetera allora di questo ho l'impressione
Che drammaticamente questo Paese non sia sufficientemente consapevole
è compito purtroppo spesso come capita in solitaria della CGIL di segnalarlo
Parallelamente a questo ricordo il commento che Beppe Grillo ha fatto quando dentro il suo schieramento si è aperto il tema della
Possibilità di superare il reato di immigrazione clandestina se lo avanzavamo con seguivamo risultati elettorali pari al prefisso telefonico
Anche qui totale silenzio da parte del sistema mediatico
Allora qui c'è io credo un problema come dire più di fondo ovverossia questo Paese che cosa sta diventando e quale ruolo noi dobbiamo rivendicare ai
Cosiddetti maestri di pensiero perché non può gravare solo sul sindacato la battaglia delle idee noi la dobbiamo fare ma non credo che ce la facciamo da soli
Visto che ho cinque minuti parlo di nichilismo Nieri a sette mila iscritti immigrati su un totale al terzo trimestre di trentacinque mila iscritti sistema Argo
Quindi siamo diciamo così nella media un po'superiore alla rapporto tra diciamo iscritti italiani e non della della Confederazione la cosa importante però
è che la metà di questi scritti sono iscritti disoccupati
In DS in As P o in mobilità
Allora il tema che io penso questo congresso debba sollevare e almeno per quanto ci riguarda visto che come dire dobbiamo rifuggire dal penso dal dire quello che devono fare gli altri credo che sia utile dire quello che facciamo noi è assicurare
Nella campagna congressuale la partecipazione la più ampia possibile di persone che si sono iscritti alla CGIL non ricorrendo come dire I sistemi
Classici la delega eccetera eccetera ma appunto il sistema servizio ovvero sia quelli che hanno incrociato la nostra organizzazione probabilmente una volta sola perché dovevano fare quella pratica dovevano risolvere quel problema
E io penso che sia un fatto importante averi scritto
Una cosa drammaticamente burocratica cioè una circolare del Dipartimento organizzazione del sistema servizi e del Segretario generale Dini del che dice a tutta la CGIL
Che a prescindere da come quella Camera del lavoro avrà deciso l'iscrizione
Dei disoccupati la partecipazione al percorso congressuale i disoccupati la devono fare nell'ambito delle assemblee Kennedy il dovrà organizzare
è poco sicuramente ma intanto cominciamo dalle cose basilari a garantire alle persone
L'informazione di quello che la organizzazione alla quale una volta loro si sono iscritti
Il Congresso dovrà naturalmente decidere
Che cosa si intende per contrattazione inclusiva
è un termine sotto il quale spesso diciamo anche nella nostra discussione come dire copriamo cose che insieme forse è bene che non stia no nidi la un'opinione abbastanza
Ma come dire radicata ovverossia che la contrattazione deve scremare
La diciamo fittizio il fittizio ricorso al lavoro
Non autonomo riportandolo al lavoro subordinato e tutelare invece quello che sul serio lavoro
E lavoro autonomo
Io credo che i compagni debbano farsi una lettura delle comunicazioni obbligatorie perché oltre a quello che il professor Boeri ci ha raccontato sulla campionatura
Le comunicazione obbligatoria sono la fotografia di quello che effettivamente nel senso che si
Sommano e si classificano i rapporti di lavoro attivati nel trimestre
A chi pensa che il problema del nostro Paese sia quello di introdurre un contratto di lavoro a tempo indeterminato con tutele progressive
è bene che si dia un'occhiata a quelle a quei numeri i quali dicono che nel trimestre ultimo nel terzo trimestre del due mila tredici si sono risolti circa due milioni di rapporti di lavoro
Di questi due milioni di rapporti di lavoro un milione e mezzo erano contratti a termine di questi contratti a termine oltre la metà aveva una durata inferiore al mese
E di questa metà inferiori al mese la metà
Quindi un quarto dei contratti a termine totali aveva una durata di un giorno
Di che stiamo parlando quando parliamo del tema dell'articolo diciotto da rimuovere o da
Evitare il problema vero è che gran parte di quei rapporti così precari sono appunto coperti da lavoratori immigrati allora il tema della contrattazione inclusiva esattamente anche questo
Ultima questione
Il rapporto del CNEL sul mercato del lavoro di due anni fa riportava
Una indagine
Della di quali erano le caratteristiche che gli imprenditori italiani cercavano nelle persone che appunto volevano assumere
Le prime due diciamo caratteristiche erano disciplina e resistenza alla fatica
Disciplina e resistenza alla fatica
L'indagine Pisa citata dal professor Boeri dice che i ragazzi immigrati o figli di immigrati nei nostri sistemi scolastici hanno un tasso di insuccesso scolastico pari a quattro volte quello degli italiani che già non brillano nelle classifiche internazionali
Mettiamo insieme le due cose
Quello che il sistema economico in realtà va cercando al di là dei convegni ma nella realtà sono braccia e silenzio
Nel momento in cui
La diciamo scuola espelle
Persone prevalentemente di origine immigrata che attenzione sono quelle che ci fanno aumentare demograficamente altrimenti noi
Come dire caleremo in realtà le due cose si combaciano perfettamente nel senso che il sistema economico chiede
Braccia il silenzio e il la scuola provvede a cacciare e quindi a a mettere a disposizione
Giovani che appunto hanno braccia e saranno silenti perché altrimenti vengono cacciati
Il tema delle politiche dell'integrazione quindi
Non può essere un tema delegato alla contrattazione sociale ma richiede un investimento pluriennale cioè un investimento di questo Paese di questa società
Io penso che quando Laura prima diceva e adesso ecco e adesso credo che questa sia la frontiera che noi ci dobbiamo porre grazie
Grazie Claudio Giuliana lesina della segreteria nazionale la Filcams
Allora buongiorno a tutti a tutti innanzitutto vi porto il saluto del Segretario generale Franco Martini della Filcams che non è potuto AGEA essere presente per impegni
Contrattuali anche questi improrogabili inderogabili e mi anca Ricato
Di portare
Diciamo un contributo un piccolo contributo della Filcams a questa discussione o tagliare solo otto agli altri arcata di tagliare drasticamente furiosamente o in una bozza di intervento scritto che avevo fatto spero che non è faccia le le spesi bene la chiarezza di quello che vi voglio dire
Allora intanto dico che in questa Assemblea sembra superfluo esordire dicendo che la nostra priorità e la lotta al razzismo perché siamo fra persone che dovrebbero condividere però lo farò
Perché penso che il percorso per costruire una battaglia comune unica contro il razzismo sia ancora molto lungo
Non so infatti nella società quanti siano davvero convinti che la lotta per affermare i diritti dell'emigrante dei migranti si inserisce nella difesa dei diritti di tutta la società
Viviamo in un Paese che tollera il razzismo istituzionale che lo sdogana lo tollera anche perché a volte non lo riconosce per questo
Prima di parlare di cosa può fare come dovrebbe cambiare la CGIL penso che sia opportuno ribadire ancora una volta
Che la lotta contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro una lotta titanica finché sarà inserita in un quadro legislativo e politico che tollera il razzismo di Stato
Ieri ho sentito dal nuovo Segretario del maggiore partito di centrosinistra dichiarazioni che parlano di cambiare la Bossi Fini e di inserire forme di ius soli nel nostro sistema legislativo
Ebbene al di là del fatto che forze la Bossi-Fini andrebbe abolita più che è cambiata
Per ricostruire dalla base dalle fondamenta una cultura nuova dell'accoglienza e della non discriminazione
Io vorrei sentire dal nuovo che avanza in politica che i CIE saranno chiusi che i pacchetti sicurezza del due mila nove del due mila undici saranno aboliti dando piena attuazione finalmente alla Carta europea dei diritti fondamentali
Alla Convenzione europea salvaguardia dei diritti dell'uomo e alla Convenzione ONU del novanta protezione dei lavoratori migranti e delle loro famiglie
Sarebbe anche molto utile sentirsi dire che un cittadino lavoratore migrante magari da anni anni in questo Paese
Può godere dello stesso diritto che ha un italiano che non mette piede in Italia da trenta o quarant'anni cioè votare chi lo rappresenta nel Paese in cui versa le imposte lavora e contribuisce
E qui infatti che stavano degli aspetti cruciali al di là dell'immediato riconoscimento della cittadinanza italiana per i bambini
Nati e cresciuti in Italia è essenziale una modifica complessiva della legge che faciliti l'ottenimento della cittadinanza si diceva prima semplificando l'iter burocratico e superando le restrizioni esistenti
Serve il diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni amministrative per i migranti residenti in Italia
Da questo discende poi il diritto alla casa allo studio il pieno diritto alla salute ad esempio come diritto soggettivo fruibile da tutti
Nell'Italia del dopoguerra viene da fare il parallelismo i lavoratori del sud che entra prendevano i viaggi della speranza verso le grande fabbriche del nord Italia dove venivano ugualmente sfruttati sottopagati e discriminati
Trovavano cartelli a volte sulle porte dei locali pubblici dove c'era scritto vietato l'ingresso e terroni
Succedeva sessant'anni fa non due secoli fa e la loro strutturazione ha potuto pian piano migliorare perché costituivano un bacino di voti per i loro referenti politici che stavano in Parlamento al Governo
La DC dell'epoca negli anni ha dovuto dare risposte anche a queste popolazioni favorendo la loro promozione il superamento delle discriminazioni della pari dignità
Mi sono chiesta se un lavoratore migrante che non ha la cittadinanza si applica la Costituzione quando sta in questo Paese
Ha modo di rivendicare il diritto al lavoro previsto dalla Costituzione come possibile superare le discriminazioni valorizzare il loro know how le loro competenze se ancora non vengono riconosciuti i loro titoli di studio
Questa consapevolezza e la necessità che queste istanze diventino patrimonio di tutti e che tutti se ne facciano carico per costruire l'identità plurale multiforme meticcia della CGIL
Ci mette di fronte un obiettivo convergere in un percorso complessivo di lotta che miri alla costruzione di una nuova dimensione di cittadinanza condivisa di autoctoni emigranti
Infine il campus dopo un iniziale periodi o di costituzione di un Dipartimento politica dei migranti
Combattiamo per evitare la paralisi delle idee delle azioni e soprattutto l'autoreferenzialità ci stiamo dando compiti obiettivi concreti
In questa è una stagione difficile comprendiamo la nostra iniziativa dentro durasse un po'ingombranti abbiamo una scadenza contrattuale che riguarda i tre maggiori contratti collettivi della categoria e abbiamo la discussione congressuale
è evidente che su tutta la partita contrattuale cerchiamo di portare avanti quella contrattazione inclusiva di cui parlava prima anche Claudio di quella che stiamo cercando di attuare
Nei nel periodo che abbiamo alle spalle e che continueremo a perseguire
Invece lavoro di preparazione al congresso ci offre l'opportunità di ribadire l'identità interculturale della categoria
Il congresso dovrebbe rappresentare un'occasione per un balzo in avanti abbiamo però ancora dei limiti molto grossi e dobbiamo partire anche da con quest'da questa consapevolezza
Il doppio di escussione congressuale come sapete tutti si costruisce intorno a undici azioni no intese come tratti del fare e non come piattaforme del giorno dopo
Cito testualmente le parole di Susanna Camusso che dice ricostruire un'identità comune della CGIL presuppone issare le nostre bandiere
E di interrogarsi per rimettere al centro il lavoro
Noi vogliamo stare in questo percorso e vogliamo contribuire perché in quella identità c'è anche un pezzo rilevante di noi e della nostra interculturalità
Dobbiamo evitare il rischio di marginalità sia politica che organizzativa cominciare a lavorare su parti su proposte concrete cominciando in prima battuta danno gli stessi
La cessione del cambiamento il superamento di abitudine modalità consolidate include una pratica che è prima di tutto privata
Inutile continuare a dirci che dobbiamo ascoltare i lavoratori migranti se poi non siamo disposti a disposti a cambiare le nostre liturgie per farlo
Essere flessibili
Significa in questo caso andare incontro cambiare mischiare
Sperimentare nuove forme di conquistare nuovi spazi esempi qualcuno li ha fatti e sta già praticando buone pratiche scusate la ripetizione
Assemblee in altri tempi e in altri luoghi sforzo di conoscere altre lingue impegnarsi nell'accoglienza di nuove istanze
Per questo abbiamo cercato di razionalizzare concentrarci su tre azioni anche noi nel nostro piccolo sui quale aprire la discussione arricchire il dibattito congressuale la prima è la sfida culturale
Parliamo di razzismo di intercultura di interazione abbiamo anche sfiorato il tema dell'auto che Tizio azione che è un pericolo molto insidioso ebbene adesso bisogna cominciare a tradurre in iniziativa
Dobbiamo investire risorse faticoso ma la cultura interna va cambiata con occasioni di contaminazione con iniziativa e apertura verso le realtà della società civile
Non possiamo limitarci ad invitare il politico lo scrittore migrante alle nostre iniziative dobbiamo cominciare a costruirlo insieme a mischiare le teste
Dobbiamo ragionare in logica di percorso
Così possiamo sconfiggere quel mostro a due teste che è l'incultura interna su questo tema due teste perché il rischio viene da due parti l'autocommiserazione e l'isolamento ghetto dei compagni e delle compagnie migranti
E l'assistenzialismo compassionevole che spesso liquida il tema con iniziative autoreferenziali e auto assolutorie ebbene noi abbiamo le le le risorse per andare oltre
Almeno fra di noi evitiamo un modello culturale che domini sull'altro dobbiamo lavorare per un rapporto realmente paritario dentro una categoria dentro la CGIL
Il rapporto paritario significa che quando parliamo di intercultura dobbiamo prima superare le discriminazioni che nella vita quotidiana e lavoratore migrante a perché le ha di base e all'interno di un sistema giuridico
Che considera spesso un reato una condizione più che un'azione si diceva prima
L'intercultura richiede reato relazioni paritaria bisogna cambiare il modo di stare in CGIL occuparsi di lavoro migranti anche questo rimuovere gli ostacoli alla parità nel concreto la seconda linea di azione riguarda la sfida organizzativa
Dobbiamo presidiare l'organizzazione è stato detto da da più compagne e compagni prima di me e ripartire anche qui dei nostri limiti mai come categoria per superare questo limite
Ci siamo impegnati in modo significativo con quattro cinque progetti di distacco a carico della categoria nazionale
Che costituiranno veri e propri avvii al funzionariato
è evidente con impegno economico così ingente per dodici mesi non può essere profuso a fondo perduto
Serve per dare stimolo anche i territori e dare continuità abbiamo una delibera statutaria la numero sette che risale allo scorso congresso che dice che gli organismi dirigenti della CGIL devono rappresentare la complessità dell'organizzazione e devono essere in particolare a essere qui composti prevedendo ordinariamente la presenza di giovani emigranti
Per far questo la stessa CGIL quattro anni fa aveva previsto per corsi di formazione di inserimento
Quindi non è una novità ce lo siamo già presi quest'impegno è chiaro e quindi in ogni categoria in ogni territorio
Stiamo tutti lavorando probabilmente ancora non basta con la formazione buone iniziative specifiche bara ancora spesso accantoniamo questo obiettivo a causa di priorità più urgenti
Noi dal canto nostro come categoria chiediamo alle strutture regionali e territoriali però ad attivarsi per l'attuazione della delibera
A prevedere la delega alle politiche migranti in tutte le segreterie e individuare Sempre in ogni regione in ogni territorio un compagno una compagnia di riferimento che possa organizzare fare iniziative e tenere vivo il tema in tutte le occasioni di discussioni
La terza linea l'ultima alla sfida della rappresentanza
Diciamo si deve andare oltre il dato percentuale che in ogni categoria misura e Tara quanti sono gli iscritti migranti all'interno dei nostri settori
L'abbiamo già De
Detto e L'Unità della lotta che
Che fa sì che si acquisisca la consapevolezza che la i
Il passo in avanti si fa se ci si rende conto che i diritti vanno conquistati per tutti non solo per i migranti quindi le lotte uniscono tutti con la conquista di diritti e garanzie nel lavoro innanzitutto regolari
Da decenni abbiamo visto che questi legami
Si sono indeboliti abbiamo di fronte a una società individualista egoista le ragioni sono molteplici e molto complesse il proselitismo che ci dobbiamo porre come obiettivo per la sfida della rappresentanza
Vede partire anche da qui dalla consapevolezza che le condizioni di sfruttamento non sono solo dei migranti ma sono molto spesso anche degli otto milioni e passa di lavoratori italiani e non italiani che stanno nel sommerso stanno nell'economia
Mi era
Di fatto la causa degli immigrati e la stessa dei lavoratori autoctoni quindi la contrapposizione fra i due
Serve solo ha relegato in una condizione di inferiorità infine chiudo non resisto e devo fare una citazione
Però è abitualmente streaming non faccio riferimento a Nelson Mandela anche se l'esempio condiviso e più luminoso di dialogo senza dubbio
Però preferisco ricordare come ricordo sempre a me stessa un esempio che ispira la nostra iniziativa quotidiana che cerchiamo di tenere in vita sul tema dei migranti Thomas Ankara
Che cosa conosceranno tutti il Presidente del Burkina
è stato assassinato nel mille novecentottantasette parlando con un giornalista italiano del manifesto nell'ultima intervista concessa prima della morte che lì e al giornalista che gli chiedeva conto del suo progetto nel suo Paese e per la liberarsi
Dall'imperialismo di matrice coloniale
Lui disse
Che quello che serviva è che
Disse cito la frase io penso che bisogna avere un minimo di idealismo
E anche di realismo per intraprendere grandi azioni di trasformazione sociale credo che questo sia quello che serve un sindacalista oggi idealismo e realismo per andare avanti insieme grazie
Grazie Giuliana Danilo Rocca
CGIL Toscana coordinamento immigrazione giungere Toscana
Si prepari Fulvia Colombini
Buonasera
Penso
Cinque minuti abbiamo suonato anche meno sicuri esco
Si è parlato in questi giorni si continua anche parlare in questa Assemblea
Sulla questione più che di Firenze della Toscana Prato venerdì scorso
Se anche
Ricordato l'anniversario dell'uccisione da parte di un fascista
Di due senegalesi
E
Tre altri cittadini senegalesi feriti che tuttora continuano
A averi
Le ferite dei questa tentato
Il compagno della categoria della Filt tempo o della Ficini scusate sino ma ricordo exactement il termine
Diceva che importante e ci sarà bisogno
Di qualcuno che parli italiano o dei mediatori cinesi sicuramente ha ragione in questo senso
Tre volte io mi domando facendo una facile battuta
Probabilmente avremo bisogno anche di qualcuno che parli italiano
Perché parlo italiano che possa essere capito di chi alla responsabilità o di quanti hanno la responsabilità su quanto
è successo a Prato
E quanto potrebbe succedere non solo a Prato in altrettanti i luoghi di lavoro in cui
Centinaia o migliaia di lavoratori stranieri continuano a veri un rapporto di lavoro
Como si fossero il proprio Paese d'origine o a volte peggio
Non possiamo continuare a pensare che solo la mancanza di una conoscenza di una lingua possa permettere o lasciare che succedano questi fatti quello di Prato tutti l'abbiamo detto io lo ripeto
Era una cosa che poteva succedere
Questo è un luogo di lavori e uno
Dei luoghi di lavoro
Nella sono industriale del pratese che è una delle migliori e fra virgolette perché si può successo nelle sono in cui
Realmente sono proprio dormitorio sicuramente le cose sarebbe stato molto più complesse
Per quello dicevo a Sondrio battuta però comunque
Un po'di ironia e soprattutto con amarezza che c'è bisogno che qualcuno parli chiaramente un italiano e possa far capire a questi signori o a chi deve controllare i vedere come è possibile che qualcuno che ha
Nel libro paga lavoratori quasi in gran parte quelli irregolari a part-time possano produrre quello che producono
Persone che dichiarano
Quando possono dichiarare nei
Dei redditi che vanno al di sotto di quanto a lei loro tenore di vita
Como vivono questa persone perché riescono solo nei luoghi di lavoro a volte per risparmiare gli stranieri o gli immigrati
Vivo però
In un luogo in cui possono è stare otto dieci dodici persone e anche cronaca da poco e il rischio dei ritardi o ambiti possano avere morto in questa situazione
Però il rischio non è solo i luoghi di lavoro guardate che il rischio del lavoratore straniero e anche quotidiano
Rischio de perdere giornata per andarsi ad enormi soggiorno i tempi d'attesa di questo i costi la crisi e per tutti meno per le straniere o meno per l'immigrato perché i costi continuano a essere uguali
Io che quotidianamente vedo il faccio queste pratica vi posso dire che guardati
Una percentuale non indifferente medici posso aspettare nonostante il soggiorno a volte scaduto possa spettare quando mi arriva lo stipendio per rinnovarlo così fosse io a dare la risposta corretta certo che lo deve fare quando è possibile farlo
Per il possibile quando parte non indifferente del proprio stipendio deve andare pare questo iter burocratico fine per rifare
Impronte digitali e mi fermo in questo perché penso che
La totalità dei presenti sanno quali questi iter però noi continuiamo nonostante che abbiamo una ministri e dell'integrazione che io
Sinceramente dico è importante avere una persona di origine straniera Como ministro e qualificanti tre io lo dicevo l'altro giorno
Non c'è bisogno di modificare leggi per
E snellire l'iter burocratico perché a volte i funzionari pubblici hanno creato una specie di è stato dentro lo Stato
Creano condizioni burocratica che fanno più complessa e difficile e l'iter del rimanere regolari in questo Paese
Potrei continuare con le cooperative soprattutto ora le copre sono diventate cooperative familiari dove il presidente chi gestisce Como si vuole come se fosse un'azienda privata le cooperative private nel senso personali
Potrei continuare con tante altre cose so che il tempo è tiranno che voglio rispettare i tempi che
Soldini mi ha dato io voglio riprendere una frase che verrà detto
Non c'è tutela né confraternita ordo confederali la scusate
Senza rappresentanza io sono totalmente d'accordo con quello detto vera
Soprattutto perché lei ha elencato che ha indicato il numero de lavoratori stranieri iscritti in CGIL diceva quasi quattrocento mila
è evidente che
All'interno della nostra organizzazione ancora manca queste numero di rappresentanza lei estesa ripetuto anche questo
So quanto è difficile guardate che sono abbastanza vecchio
Per
Poter dire che le ho sentito diverse volte queste cose
Anzi e il tema più ricorrente all'inizio
Quando ho cominciato in CGIL era sulle donne e mi fa piacere vedere che Susanna Segretario la nostra confederazione
E vera che ha la delega dell'immigrazione siano ora a presiedere questa Assemblea quello che non era comunque che sempre erano compagni Enoch compagni
Io l'augurio che nella prossima assemblea che noi possiamo riuscire a fare possa esserci almeno un compagno sino bene segretari generali il teste un'utopia per ora
Possa almeno essere segretario confederale qualche cadevo egli ha grazie
Grazie Danilo Fulvia segretaria regionale della Lombardia
Bene a partire dalla bella e completa relazione di vera noi oggi abbiamo ricordato i morti
Le tragedie che ci pesano addosso da Pantelleria Prato ai morti sul lavoro però oggi
Siamo qua in vista del congresso e a conclusione di un lavoro che dallo scorso congressi è durato quattro anni siamo qua anche a dire a raccontarci a rivendicare a far valere le tante cose che abbiamo fatto
E io dico complessivamente anche il fatto che stiamo migliorando la nostra capacità di rappresentanza sul mondo dei migranti del lavoro dei migranti
Voglio ricordare anche la crisi economica che da sette anni non ha lasciato le cose come erano quando si dice la situazione è peggiorata
La situazione è peggiorata in generale nel nostro Paese perché sette anni di crisi economica hanno visto crescere il tasso di disoccupazione hanno visto ridurre il il reddito hanno visto
Tanti affetti che ci sta negativi che ci sono stati
Questi sono ancora più veri ancora maggiori per quella parte di lavoratori e di popolazione che vengono da altri Paesi e che sono i nuovi quelli che noi chiamiamo i nuovi cittadini
Che la legge Bossi-Fini ci a Spezia sbagliata e che la dobbiamo superare ce lo dicono tante cose
Noi avevamo salutato solo l'anno scorso nella legge forni ero il fatto che ci fosse riconosciuto dodici mesi di permesso di soggiorno per ricerca di occupazione
Avevamo detto era un fatto positivo dopo un anno siamo qui a dirci che questi dodici mesi non bastano più
Perché non bastano più non sono per gli stranieri non bastano più neanche per gli italiani per trovare un nuovo lavoro e allora a maggior ragione la legge Bossi Fini che crea questi problemi è una legge sbagliata
Perché lo il l'alternativa non è certo quello di per rendere la condizione dei migranti irregolare i dodici mesi di aumentarle diciotto e ventiquattro superare superare questa legge in Lombardia
Brevissimamente due cose in Lombardia vivono risiedono un milione e cento ventinove mila nuovi cittadini sono circa il dodici per cento se a questo noi aggiungiamo gli stimati
Cento mila che non hanno il permesso di soggiorno siamo oltre il tredici per cento
Però guardate è vero quello che avete detto sulla crisi che molti se ne vanno e così via però i dati che cosa ci dicono che in Lombardia l'ottantacinque per cento di coloro che sono residenti
Sono lì da più di cinque anni e che il trentasette per cento è lì da più di dieci anni
Quindi ragioniamo in modo completo certo che la crisi allontana una quota di queste persone ma la maggioranza vogliono rimanere qua
E vogliono essere inclusi e fanno del loro soggiorno nel nostro Paese un progetto di vita per sei e per le proprie famiglie
E quindi da lì noi dobbiamo dobbiamo partire in Lombardia oltre il cinquanta per cento dei residenti
A un permesso di soggiorno per lungo soggiornanti e quindi almeno non è più ricattato dalla Bossi-Fini per il fatto che se perde il lavoro di ridiventa un irregolare perché magari il regolare lo era lo era stato
Certo
La Regione Lombardia lo dice avrà anche gli altri compagni magari della Regione Piemonte eccetera eccetera in Lombardia in questi anni noi abbiamo avuto diciassette anni di Formigoni ed è la lega cioè non è che abbiamo avuto politica istituzione ali che ci hanno aiutato con cui siamo andati a discutere adesso abbiamo abbiamo Maroni il segretario della lega abbiamo sentito le spacconata e farneticanti che ha ammesso nel suo discorso
E il quello che si dice il razzismo istituzionale l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle
Ma non ci siamo arresi abbiamo ricco quando non potevamo negoziare abbiamo ricorso in tribunale per queste cose a livello regionale contro il bonus bebè ma la Camera del lavoro di Brescia è stata davanti e a tutti su queste cose e il tribunale ci ha sempre dato ragione riconoscendo che erano discriminazioni e quindi se non abbiamo potuto negoziare le politiche dell'abbiamo fatte cambiare con le sentenze
Certo voglio girare vorremmo un altro agio nel discutere con le istituzioni e questo è ovvio o questo è ovvio però con esso credo che sia giusto anche rivendicato
Così come
Tanti sono gli aspetti che le nostre Camere del lavoro le categorie toccano
Ne citerò solo qualcuna il lavoro vuol positivo fatto con i campi comuni e sistema SPRAR per il il tema dei rifugiati ricordo la Valle Camonica che aveva più di cento rifugiati
A mille ottocento metri di altezza a Montecampione e laddove vanno dovevano stare e si è messo in moto tutto un ragionamento perché quello non fosse una sorta di campo di concentramento insomma
Alla alla fin
Ne il lavoro della Camera del lavoro
Sempre di Brescia e della Brianza dove si fanno i corsi di italiano e adesso si fanno anche i corsi per la patente si fa che un servizio di babysitteraggio per i bambini che e con le madri o con i padri non hanno altro posto dove stare
La Camera del lavoro di Bergamo che è sede dei corsi di educazione civica previsti dall'accordo di integrazione a Monza qualche mese fa è stato fatto un accordo sottoscritto dalla Confederazione della Confindustria
Sulle buone prassi per i lavoratori immigrati nelle aziende
Alla Camera del lavoro di Varese che ha sostenuto le iniziative di un ambulatorio medico per l'assistenza sanitaria ai migranti irregolari e anche questo è un problema della Bos sì Fini perché non garantisce l'assistenza sanitaria a coloro che non hanno il permesso di soggiorno e il diritto alla salute un diritto costituzione costituzionale
E quindi questi sono un po'alcune delle cose fatte in in questi anni da tutte le le Camere del lavoro la Camera del lavoro di Milano che ha dei servizi molto estesi la Camera del lavoro di lecco che sul piano dell'assistenza ma anche della formazione e così via
E sicuramente ho dimenticato molti
Abbiamo tentato perché la Lombardia è sì un sistema manifatturiero fondamentalmente però abbiamo anche il settore dell'agricoltura abbiamo
Tentato e speriamo di poterlo mettere in pratica un protocollo di buone pratiche fatto per i lavoratori
Che si occupano della vendemmia e della raccolta dei prodotti stagionali fatto tra tutte le istituzioni
Per l'emersione e per l'incontro domanda offerta attraverso i centri per l'impiego per l'accoglienza per il periodo di lavoro se pure temporaneo
Ora questo che cosa testimonia che di bisogno ce n'è tantissimo che le discriminazioni sono evidenti ma testimonia anche che su ogni punto cerchiamo
Di di esserci l'ha fatto la CGIL nazionale lo facciamo noi nei territori e nelle nelle categorie
Certo dobbiamo rilanciare i Consigli territoriali per l'immigrazione dobbiamo far sì che il nostro congresso rappresenti meglio
Anche questi lavoratori e lavoratrici qualificando i nostri organismi dirigenti a tutti i livello con la presenza
Di tutti coloro che ci vogliono per rappresentare al meglio quindi anche i delegati e i dirigenti sindacali
Diciamo che anch'essi possiamo definirli nuovi cittadini anche se magari la loro permanenza nel nostro Paese e ormai datata da tempo
Voglio voglio concludere voglio concludere dicendo che secondo me il
Il Congresso
E anche forse anch'io voglio dare come ho citato le spaccone atteso farneticante di Salvini
Voglio ricordare delle aperture importanti fatte ieri da Renzi sulla riprendere in mano la legge per il diritto di cittadinanza e io dico
Il diritto di voto amministrativo che anch'esso molto importante che possa riaprire la possibilità di arrivare a delle conclusioni veloci nei
Ci auguriamo nei prossimi mesi è sicuramente il nostro congresso che è fatto di azioni le undici le undici azioni che noi dovremo mettere in pratica dei pro sì mi quattro anni ma che sarà fatto anche del parlare all'esterno perché la nostra organizzazione quindi creare alleanze del creare opportunità politiche
Secondo me anche su questo tema dovrà essere agito in modo molto forte e convincente perché perché le cose che noi diciamo su cui abbiamo sempre tenuto il punto sulle quali non ci siamo mai
Seduti o rassegnati possano invece diventare proprio delle conquiste e delle realtà grazie
Grazie Fulvia Jamal cinque coordinamento Regionale immigrazione della Campania
Meno male almeno cinque minuti
Che prima soldi e mi ha detto sette minuti e ho detto è scampato invece però anche questo intervenendo nel tarda mattinata accusa anche
Agevoli diciamo ragionamento perché noi stiamo dicendo Illy cosa che siamo d'accordo più o meno tutti quando su questo fatto qua però due riflessioni una veloce
E in generale il prefetto campo Nucci parlava se noi andavamo stampare la legge sulle migrazioni ci volevano molte risme io prende quello che ha detto con bagno
Differenzia Sinai dove sono stamparla CER colare le circolari né di diversi ministeri Interno lavori così ci vedevamo tonnellate dell'ISMEA e questa qui rifletto altre diciamo la coltura generali
Che noi abbiamo
Avuto in questi i dieci anni di si Small si gestionale di popolarismo
Generale noi anche abbiamo diciamo la discrezionalità delle funzionari dello Stato
Cioè nel senso che gli immigrati nonostante che noi come CGIL e qui un ragionamento che noi stiamo dicendo da anni perché io mi trovo in pieno nella relazione la compagnia che era perché una cosa che abbiamo condiviso questa analisi abbiamo lavorato in questi anni
E abbiamo detto anche membri tempi immemorabile che la questione di diritti vanno unificati non possono essere i diritti
Gli immigrati di Italia l'abbiamo detto che ottantanove l'abbiamo detto novantadue il sindacato in generale di diritti e
E l'abbiamo rivendicato ancora ma ha ragione maggior ragione in questa situazione drammatica di crisi generale
Perché finché che la questione dell'immigrazione vieni diciamo
Affrontare da parte della lega di il berlusconismo pulisse razzismo reale superiorità della civiltà si può anche combattere i quali hanno il quando noi
Non riusciamo a gestire da guerre fra i poveri questo concerto reali che noi abbiamo anche come sindacato e quelle che noi dobbiamo lavorare ancora di più
Sicuramente noi come sindacato come CGIL in parte ecco dare abbiamo fatto passi da gigante sulla rappresentanza degli immigrati non in contraddittorio di quello che è stato detto perché
Ragionamento che mi ricordo che
Nell'ottantotto quando noi facemmo il primo sciopero Gilli immigrata villa Literno
Erano immigrati duo Company di italiani lavora anzi adesso tutte le manifestazioni che si fanno
Fanno
Bonificare la questione dell'immigrazione di diritti di cittadinanza alla legalità e così via e stiamo andando bene però non se ne tecniche mai abbiamo inciso BT tanto sulla suscita ingenerare badate bene
Cioè che senza che noi abbiamo
Abbiamo una situazione nonostante che ci sono basse giganti nella CGIL che mi ricordo la battuta il mio amico Enzo sì
Veniva Kofi Annan una volta la CGIL a via Torino e il portiere aveva diceva vai all'ufficio immigrati adesso per fortuna l'abbiamo superata un poco questa situazione noi vediamo di lavoratori che vanno al quarto piano e la Fillea alla Fly
Alle incagli servizi cui Silvia senza andare diciamo la ghettizzazione della situazione abbiamo se Varadero anche dall'altra parte
Ancora un sindacato e di diritti generale c'è bisogno ancora di più di prima in questo momento è la rappresentanza proporzionale esalta questioni di diritti deve essere ancora più forti guai a noi se noi cerchiamo di
Un poco di trascurare acquisendo i diritti generali per non intervenire un modo anche efficace sulla questione degli immigrati perché
Se noi facciamo questo ragionamento e diciamo tutti quanti uguali siamo tutti uguali abbiamo gli stessi diritti mentre che la questione degli immigrati dall'Egitto molte compagnie e peggiorate militare si dalla crisi ma anche la situazione oggettiva
Circolo agisca e
E di vita normale degli immigrati di giocare in questo momento io mi ricordo quando è già anche se Moni su questo fatto qua
Quando la camorra ha ucciso il sette immigrata Castel Volturno
Se ricorda molti immigrati si radicale della Costa d'Avorio dicevano i bianchi ci hanno sparato
Badate bene su questo era molto significativo questo fatto
E noi di Obama spigare allora che le bianche non era lì bianche quei lavoratori città di Ragusa e alla camorra per unificare la questione in questo momento c'è una ma abbia incredibile il territorio mondo anzi lo chiamerei così mondo degli immigrati
Un esempio così finisco qui se non mi venga vengo chiamato
Dai compagni
L'emergenza nord-Africa
L'emergenza e guardate che noi abbiamo speso
Come
Italia voi sembra evitare se nasconderci dietro l'Europa solide finanziamento se la politica l'immigrazione non moda anche ipocrita su questo fatto qua però in questo momento non c'è tempo neanche per ragionamenti
Un miliardo e trecento milioni dell'accoglienza e del nord Africa a due anni a distanza
Noi abbiamo dovuto la settimana scorsa
Per poter far coprire i ragazzi che dorma IVA nella nella serata dopo che l'hanno alloggiato nell'alberghi sono stati pagati quarantasei mila euro non hanno avuto nessun corso di formazione nel tempo libero nei d'Italia in o alcuni sindacati l'abbiamo fatto una via Torino la questione di del lingua italiana
E hanno avuto cinquecento esce cinquecento euro per uscire dall'emergenza nord-Africa hanno affittato una casa dopo due tre e mezzo hanno esaurito i soldi allori dormitori nel luogo la strada questa è la situazione dell'immigrazione in questo momento
L'espressione drammatiche sicuramente i
Che anche abbiamo fatto un passo io mi ricordo vera quando noi diciamo Rosarno deve essere Spartaco della situazione Sapienza verso
Per fortuna stato un Spartaco Bernal come sindacati perché l'altro giorno cui Comba nella Fly
Anche se una goccia nel mare l'abbiamo fatto abbiamo fatto una riunione a Napoli ai quali che c'è questo corridoio fra Grigoletto umanitario quelle che potevano farlo per rifugiati voi no non funzioni
Che gli immigrati a casa Bortone che devono andare a Rosarno andavano entrambi compagni della fly assegnare loro no e così via una goccia però questo un fatto molto significativi dell'impegno generali nostro la rappresentanza sicuramente quattrocento mila immigrati
Un numero considerevole la questione della rappresentanza va diciamo posto a modo concreto più forte nel Congresso prossimi da CGIL e noi dobbiamo partecipare all'interno della fase congressuale
In modo Bellow bassi Unali partecipanti che caratterizzato sempre agli immigrati e sicuramente se
E questo non avrà diciamo un segnale sicuramente i noi avrà brave modi e per le belle parole qui fra di noi poi ci incontreremo la prossima sender generale
Del dell'immigrazione facciano la stessa discussione grazie
Grazie Jamal Wendy Galasso Umbria
Poi si prepari di Roland Mincato
Va bene dunque
No buon pomeriggio a tutti
Che
Allora
Io ha tagliato un po'qualità brutalmente quindi sei si perde né coniazione scusatemi
Allora
Io presiedo numera sempre
Lunga per per percentuali la Regione con il più alto tasso di immigrati e la seconda dopo l'Emilia Romagna
Noi in Umbria come i migranti potremo anche a fondare la terza città più grandi dopo Perugia eterni e saremo anche la città più giovane dell'Umbria
Quindi noi siamo la forza lavoro perché l'Umbria una è una Regione che ha il tasso più alto di anzianità e in Italia
Poi la crescita in Umbria è data dal fatto che noi stranieri facciamo i bambini
Questa crisi però è stato sovvertendo questo fatto eh purtroppo nemmeno noi facciamo i bambini quindi l'ombra invecchia perché stanno invecchiando anche noi e stranieri
Anni in questi anni aumentare soprattutto enti enumera in tutta Italia è la la migrazione femminile per dire per farci capire su cinque immigrati tre siamo donne
Ok la stragrande maggioranza dei nostri permessi di soggiorno vengono dati dal fatto che sono solo richieste del lavoro e questo lavoro è lavoro badanti
Assistenza agli anziani
Baby-sitter tutta la cura per le persone cioè eguali far che viene a mancare e viene a mancare a tutti quindi se copre quella fascia che non c'è più coperta per nessuno
Nonostante la crisi se continua aumentare come emigrazione
E la crescita e notevole rispetto al passato
Io vorrei riassumere molto velocemente perché qua il taglio è è stato così
Proprio
Allora questa situazione ha quasi alla parte più importante e ci tengo
Allora riassumendo questa situazione fino ad oggi potremmo dire che ha una occupazione in linea con la media nazionale corrisponde per le straniere un alto tasso del disoccupazione
Tra i più elevati del Paese l'incidenza delle straniere nell'adesso cooperazione regionali appare al ventotto virgola otto per cento un dato allarmante sì se considera che le prime a perdere il lavoro sono le donne
Infatti tramite gli incassi conteggiano ben il quarantuno virgola uno per cento della forza lavoro femminile
Non comunitaria desso cubata signori il per una donna disoccupata vuol dire perdere il soggiorno
Ora tenerlo ancora in questura è un'attesa occupazione che è una noi abbiamo ben capito di tutti i discorsi fatto un anno per ritrovare lavoro non basta perché il lavoro non c'è e lavoro si continua a perdere
E noi che facciamo quando finisce o quest'anno il soggiorno come lo rinnoviamo signori qua bisogna cominciare a porsi anche questa domanda finito quest'anno di attesa occupazione cosa si fa se s'
Andando incontro a una ulteriore crisi una crisi perché i risparmi se finiscono le forze finiscono perché oltre a cercare e lavoro ai anche alle spada di Damocle che il soggiorno
I giorni corrono
I giorno ancora le signore il soggiorno lo perdi Conso giorno che sia un guadagno ATO ai lacrime e sangue grazie
Grazie Wendy
Nonostante i tagli il messaggio è arrivato un forte è chiaro Roland
Presente
Io
Correre è diventato
Un'attività quotidiano
Vengo ora al Veneto lo sapete
Bene
Questa organizzazione sia reso visibili
Ha amplificato le nostre voci
Ma non dobbiamo abbassare la guardia
Perché in questo un periodo di crisi morali periodo in cui manca il lavoro aumentano le disuguaglianze il razzismo logico verso l'immigrati il diverso
Diceva Di Vittorio tanto tempo fa il sindacato ha reso Vitelleschi ENI dei lavoratori e lavoratrici ha sciolto le catene
Ha sciolto le catene
Dello sfruttamento della schiavitù oggi
Nel due mila tredici dopo Cristo
Penso che stiamo tornando in Trio
Basta soltanto indietro scusa e ho parlato in Veneto in
Basta soltanto guardare
Il settore agricolo
Le fabbriche
Le catene
Ci sono trasformati in permesso di soggiorno per lavoro la vita la nostra vita esclusivamente legata al posto di lavoro quindi irritato siamo di nuovo schiavi del Barone
Siamo vittime la discriminazione istituzionali siamo attori economici ma esclusi dalla vita politica del Paese non poter votare
Neanche alle elezioni amministrativi dopo sedici anni in Italia per me ecco un bello per questo motivo visto che non possiamo votare non possiamo
La nostra vita Salsedo così perché
Politicamente non contiamo e per questo motivo notiamo la delega al nostro sindacato di portare queste cose rivendicazioni al Governo
Come sapete sappiamo che e Governo a un progetto di lungo periodo sull'immigrazione ma chiediamo nell'immediato proprio dando un no domani quando torna a Padova
Ti
Che vengono almeno alleggerite le procedure di rinnovo del permesso di soggiorno delle dello del riconoscimento familiari
Della cittadinanza
I tempi sono l'undici
Di togliere quella tassa questa tassa che pazzia che paghiamo perché già lavorando stiamo pagando le tasse
La terza cosa so che lo faranno e lungo periodo taglia e incolla è meglio di abolire la legge Bossi-Fini perché ha soltanto creare una piccola clandestinità
Detto questo
Alla mia casa alla CGIL tram la mia casa perché soltanto qua posso esprimermi
Il mondo sta cambiando
Il mondo è in profonda mutazioni
Anche il sindacato i nostro sindacato devi cambiare per forza
Guardati
Durante le celebrazioni del centoventi anni la Camera il lavoro di Padova
Abbiamo creato un progetto che si chiama secondo a chi
Abbiamo coinvolto
L'Università di Padova le scuole i giovani figli dell'INPS dei nostri iscritti
Le associazioni del terzo settore per dare voce a questi ragazzi che dovrebbero essere la speranza per il nostro futuro quello che parlava il prefetto
Chiediamo anche alla nostra casa
Alla CGIL tutta di farsi poi porta voci e sostegno di questi giovani
Anche insieme a CISL e UIL perché se il sindacato non lo fa chi lo farà
La CGIA e la nostra casa ed impegnarsi e la formazione
Ma la formazione da gruppi dirigenti deve avere al suo interno la valorizzazione dei lavoratori migranti e la conoscenza la non attiva a sostegno di questi lavoratori sia a livello sindacale
Che diamo maggiori tutela a sostegno in caso di stimi nazione ma anche l'aiuto e sostenuto e sindacato perché o sono quasi pari a essere valuta
Valorizzati anche nelle nostre strutture
Per chiudere
Guardati
Soltanto due giorni fa torna da lavoro sono stato testimoni un'attività
Due lavoratori litigavano
Dico fermatevi cosa sta succedendo uno si ferma lì esistenti ho perso posso lavoro per colpa sua
E di coma colpa sua il datore di lavoro no e l'altro mi risponde ma tutti i sei non può fare tavoli cuoio e tu senti sono sindacalista in questo momento sto pagano cavoli miei
Per dirvi in poche parole nel territorio ci sta male si litiga per tutto
Per questo motivo alla mia casa alla mia amatissima a casa chiedo
Di riportare il
Il lavoro non distensione fra lavoro immigrato lavoro italiano il lavoro con la ENEL la luce maiuscolo al centro delle nostre preoccupazioni
Vi ringrazia
Grazie Roland penultimo intervento o la compagna abdica
Cioè il i cieli credo ho sbagliato
Male in casa
Delle Marche coordinamento delle Marche
Mi chiamo Mladen Cajelli sì ma non c'è nessun problema
Cari compagni care compagne dalla sua origine la CGIL ha lottato per conquistare i diritti dei lavoratori dei anni prima no i dei primi anni Novanta
Da quando cioè il flusso dei lavoratori immigrati è diventato costa consistente anche in Italia steso le politiche di rappresentanza idee conquista dei diritti di tutti i lavoratori stranieri
Nella CGIL gli immigrati hanno trovato una difesa una tutela dei propri diritti non solo come lavoratori ma anche come persone che aspirano a diventare cittadini italiani a tutti gli F
Essenziale per rinforzare la lotta i programmi per il futuro ricorda ricorda ricordarci innanzitutto di esperienze passate
Voglio allora ricordare Crick con voi la figura del giovane rifugiato sudafricano generi Massimo raccoglitori di pomodori assassinato dagli squadroni della morte di casalesi
Nel ottantanove a villa Letterman
Il
Si legge giustamente su Wikipedia io non c'era in quel periodo in Italia sono venuta dopo
La CGIL per generi ma si sono chiesti se i funerali di Stato Chissi tenero il ventotto agosto il TG due si collego indirette trasmesse nella consueta rubrica Non solo nero per intera intervista rilasciata da già RIMAS
Che li leggo adesso anche se tutte le altre cose che vi volevo dire avete già detto da tutto prima di me credo che non serve che ripeto
Pensavo di trovare in Italia uno spazio di vita una ventata di civiltà un'accoglienza che mi permettesse di venire di vivere in pace di coltivare il sogno di un domani senza barriere né pregiudizi
Invece sono deluso avere la pelle nera in questo Paese è un limite alla convivenza civile
Il razzismo e anche qui il fatto di prepotenza di soprusi di violenze quotidiane con chi non chieda altro che solidarietà e rispetto
Noi del terzo mondo stiamo contribuendo allo sviluppo del vostro Paese ma sembra che ciò non abbia alcun peso
Prima o poi qualcuno di voi vera Manzato ed allora ci si accorge che esistiamo Gerry Massimo
Oggi tutti noi ci rendiamo conto di quanto c'è ancora bisogno di nettare per liberarci dalle forme comporta orarie di oppressione e di nuove povertà sono passati più di cinque anni di crisi economica globale è una crisi
Che ha toccato senza precedenti il mondo di lavoro e lo sta distruggendo creando nuove masse di oppressi
A pagare il prezzo più caro sono tanti italiani ma soprattutto lavoratrici e lavoratori immigrati che oltre alla trama della perdita del lavoro devono subire la messa in discussione della loro stessa permanenza in Italia
Dei risultati e di un'indagine ricerca di CGIL IRES Marche emerge che a causa della crisi economica attuale più di cinquanta per cento degli stranieri e residente nelle Marche sono pronti a lasciare l'Italia
E che i tredici per cento di essi sono costrette a ritornare al Paese di origine
E io voglio solo presentare i dati del nostra Regione credo che siamo una Regione che c'abbiamo il maggior numero della presenza degli immigrati che anche io contribuisco diciamo ecco
La CGIL regionale
Abbiamo avuto la giugno scorso l'Assemblea regionale CGIL Marques immigrazione organizzata dalla segretaria Celly cui interveniva anche Kuros cioè il Parlamento Novi parlamentari e abbiamo chiesto in questa occasione scosse importantissima e io vorrei diciamo
Nominare tutte queste richieste che abbiamo chiesto sono riduzione del costo del rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno blocco dei licenziamenti che per un lavoratore straniero significa la perdita del permesso di soggiorno cancellate Simone della legge Bossi Fini lotta legalità nel lavoro e al caporalato conquista dei diritti di voto e Nova legge sulla cittadinanza fondata sul lusso lì per gli immigrati regolarmente presenti in Italia e i loro figli
Io
Vi posso dire che nelle nostre nella nostra Regione c'abbiamo due cose molto diciamo
Emblematiche c'abbiamo a Porto Recanati un palazzo di sedici piani dove ci sono
Mille novecento immigrati soltanto immigrati e appartengono a cinquantasei diverse etnie e abbiamo ha lavorato la CGIL regionale insieme con CGIL nazionale per l'iniziativa una casa di tutti i colori che voglia anche dire che a frazione di Urbino portarmeli Natisone a cinquecento immigrati da soli questa frazione regolari e ci sono cinque Centi e cento immigrati irregolari
In questa cosa non è al trentuno dicembre secondo i dati Istat sono centoquaranta mila i cittadini stranieri che sono residenti nelle Marche che sono nove per cento dei totale dei residenti è una percentuale molto superiore ma alla media italiana nel due mila ad oggi ci sono nati e due mila quattrocentoquarantaquattro bambini dai genitori stranieri che sono diciotto per cento del totale i bambini nati e le Marche un bambino su cinque e straniero la stima però considerando tutti gli immigrati regolarmente presenti ma non iscritte all'anagrafe sono di centosessantatré mila nella Regione Marche i dato marchi Giano diciamo anche sul Ministero destituzione l'anno scolastico due mila undici due mila dodici nelle Marche ci sono oltre ventisei mila alunni con cittadinanza non italiana
Che frequento nelle varie scuole nelle Marche ci sono ventinove scuole Cano all'UNIRE a maggioranza straniera
Facendo seguito diciamo a questi dati per molti aspetti così positivi in merito alla presenze all'integrazione di straniere nella nostra Regione cuore ora accennare cioè altre questioni che attorno di fronte rischi di una deriva neo fascista non solo in Italia ma anche nel tutta la in groppa perché vediamo ultime elezioni anche in Francia e in tutte le Zone europee mi sembra centrali nelle politiche che la CGIL
Dovrebbe promuovere il primo rispetto alla crisi gravissima del mercato del lavoro il sistema di Werther occorre agire per la difesa ad oltranza e Tanzi rinforza mento delle tutele di tutti i lavoratori
In particolare i tantissimi precaria lavoratori in nero clandestini occorre estende le garanzie tutte le garanzie degli ammortizzatori sociali individuale e familiare a tutti coloro
Che danno diritto italiane non lottando per la fine della precarietà emersione del lavoro nero secondo rispetto alla crisi gravissima della cultura
E del senso di solidarietà umana tra la gente occorre agire per la promozione di una cultura multietnica e antirazzista ciò attraverso incentivi a iniziative di dialogo interculturale e soprattutto di misure concrete di politica sociale
Sulla casa su servizi sul diritto di voto e sulla cittadinanza che non crei mio discriminazione ed esclusione
Rispetto alla crisi dalla rappresentanza sociale politica generata tutti deve
E da un scarso ricambio tra le generazioni occorre agire per ampliare ampliare la presenza nella CGIL dei lavoratori immigrati e di origine straniera soprattutto in quei servizi rivolti
Agli stessi immigrati io devo chiudere so che è tardi
Marie chiamato voglio dire soltanto che noi adesso è l'ultima i tempi e la CGIL Marche insieme con Camere il lavoro di Ancona
Abbiamo aperto un nuovo centro servizio immigrati per le pratiche di immigrati proprio nella zona dove maggiorazioni dove abitano maggiore il numero degli stranieri vi dico che la situazione e molto difficile ma crediamo come CGIL che ci riusciamo a fare e che è molto attenta e ringrazio CGIL
Aerei giornale che molta attenta a queste tematiche grazie anche a CGIL nazionale grazie
Grazie drammatica allora io mi scuso
Mi dispiace che ci con i compagni alcuni che avevano chiesto di poter parlare non è stato possibile ci sarà un'altra occasione
Mi scuso anche con quelli che adesso sono costretto a tagliare purtroppo lo stress maggiore di queste signorile
Fare i conti con i tempi è stato un'Assemblea fra l'altro molto partecipato abbiamo contato centosessanta oltre centosessanta
Schede di partecipazione
Si tratta di un appuntamento si tratta di un momento la discussione continua stiamo aprendo il congresso la nostra organizzazione che sarà una grande occasione di partecipazione e di confronto di tutti iscritti la parola a Susanna Camusso segretario generale della CGIL per le conclusioni
Uno dei fili conduttori della discussione che abbiamo fatto oggi
E non nuovo in verità male credo messo a fuoco
Con molta precisione
E quello che la legislazione che caratterizza il nostro Paese a parte la sua ridondanza e contraddittorietà però la legislazione che caratterizza il nostro Paese una legislazione realtà tutta e pressoché esclusivamente legata al lavoro
E non a caso molte compagni e compagne intervenendo facevo riferimento al fatto che una logica legislativa che ha solo questo aspetto negherà alta all'esistenza delle persone commesse
Riconoscesse il fatto che bisogna contribuire all'economia del Paese ma nel momento in cui si esce dal posto di lavoro bisogna sparire nel nulla e devo dire che
Abbiamo grande esperienza di come in realtà
Ci siano zone non piccole del lavoro del nostro Paese dove la logica esattamente questa penso
A tutte le battaglie che stiamo facendo sull'agricoltura per citarne una ma
Anche in altri in altri settori
Perché è una legislazione costruita così perché l'alta una legislazione costruita sull'idea fondamentale che quella che
Bisogna favorire respingimento non l'accoglienza e l'integrazione cioè bisogna costruire un'idea che
Ci sei se sei utile per le ore in cui sei utile ma non ti considero cittadino partecipante della vita della vita del Paese
è solo questo
Io credo che dobbiamo provare a ragionare se invece non ci sia anche un altro versante
Detto ha affermato che come dire proliferano anche opinioni politiche che sono nella logica del respingimento comunque della non integrazione credo che ci sia però un tema
In realtà più generale per il nostro Paese che riguarda come considerato il lavoro
E
Nel momento in cui il Paese teorizza
Che il lavoro non è identità delle persone non è costruzione del loro progetto di vita
è chiaro che la separazione diventa una separazione che riguarda non solo lavoro migrante ma riguarderà alta esattamente l'idea la concezione dei diritti e della cittadinanza in questo Paese che va oltre al tema
Al tema dei migranti popola quella logica che
Non c'è un terreno comune
Che quello che determina l'identità e la cittadinanza di tutti ma c'è una prestazione d'opera da un lato che deve diventa anche
Ovviamente molto più mercifica abbi le perché ne neghi il legame con la persona e dall'altro un tema di diritti sociali diritti di cittadinanza che va progressivamente lo curandosi nel senso che
Il welfare arretra ma anche la stessa idea che lei essere in un Paese è un elemento di cittadinanza e sempre più
E allora forse noi dobbiamo provare a ragionare
Sulle politiche e la funzione che hanno
L'abbiamo detto in tante occasioni non lo scopriamo oggi
La Bossi-Fini tanto per individuare la legge madre di tante cose ma l'introduzione del reato di clandestinità l'introduzione della detenzione amministrativa l'insieme di questi
Elementi sono tutti stati costruito sull'idea di aumenti di alimentare la paura
In fondo credo in questa sala abbiamo tutti memoria di campagne elettorali al completo costruite sul tema della sicurezza
Dove il tema era semplicemente alimentare la paura dei migranti come l'elemento che determinava improvvise condizioni
Nel di insicurezza ma vorrei dire per cittadelle cosa che poi magari noi stessi non mettiamo in relazione
Ma quante volte per esempio si è cercato di dire che la violenza sulle donne era solo un fenomeno di strada per legarlo all'alimentazione di questa paura negando invece quanto sia forte la componente di violenza sulle donne che avviene nelle mura domestiche
Anche in quelle della buona borghesia professionale e non solo nella marginalità ma l'idea di costruire sempre un fenomeno che in qualche modo è già esterno avviene sulla strada
Nega la dimensione abitativa di questi cittadini che sono i lavoratori migranti e nello stesso tempo permette di sezionare la vita delle persone la legislazione sul lavoro
Ha ovviamente fomentato l'alimentazione della paura e nulla più
Della vera alimentato la paura può generare un moltiplicatore durante la crisi quando la difficoltà avviene come dire diffusamente e quella paura attorno ad essere l'elemento fondamentale
Se ancora siamo lì dico ancora siamo lì perché non è che il tema scoppia in questi giorni il tema delle migrazioni nei Paesi dell'Europa nel nostro Paese tema che ormai c'era
Mi dia una discreta superato la soglia dei giovani anche in un Paese come il nostro che la tiene molto lunga
Il problema che forse non siamo mai riusciti concretamente nel dibattito culturale del Paese ad affrontare
E quello che non ci saranno mai delle politiche vere di integrazione se non si comincia a ragionare sul fatto che bisogna condividere lo spazio del tempo
Non solo il lavoro ma lo spazio del territorio e il tempo della vita di ognuno
E guardate la
è stato salutato ieri dai suoi amici ma Mandela aveva capito esattamente questo
La lotta contro l'apartheid era esattamente la lotta per il fatto che la condivisione dello spazio del tempo del Paese non fosse negata una parte della popolazione
Ma contemporaneamente era l'idea che non ci sarebbe stato una vita pacifica e positiva se il tema della condivisione dello spazio del tempo non diventava la realtà di tutti
è un tema che ci riguarda complessivamente perché riguarda una riflessione de inattivi diciamo così ma riguarda anche una riflessione dei migranti
Noi abbiamo comunità di migranti che sono comunità chiuse che in qualche modo
Come dire hanno introiettato l'idea che lo spazio il tempo non sono condivise bisogna condividerlo all'interno della propria comunità che abbiamo comma avuto fenomeni che sono stati
Assolutamente evidenti non era la follia di qualcuno era semplicemente un clima che si era costruito
Quando
In una regione che teoricamente dovrebbe essere
In avanti e progressista come la Lombardia qualcuno ragionava del rimettere la separazione del tram migranti e non migranti sui mezzi pubblici
Che richiama se vi ricordate bene le grandi battaglie sull'integrazione negli Stati Uniti d'America
E quindi proprio l'idea della
Stagioni iniziale della grande battaglia per i diritti e per l'integrazione sullo spazio sul tempo dobbiamo interrogarci perché deve interroga anche la nostra organizzazione
Perché anche nella nostra organizzazione il dibattito è esattamente
Dove avvengono l'insieme della politica delle politiche perché tu non abbia solo il punto del lavoro come l'elemento che caratterizza iniziativa sindacale ma poi ci tornerò
Se il tema che riguarda il Paese e quindi le politiche integrazione quello che riguarda il rapporto sullo spazio e sul tempo il tema della civiltà invece quella per cui non è ammissibile che nessun paese che si definisce democratico possa considerare
Possibile che si muoia nelle proprie costo nel modo in cui si arriva nel Paese perché poi ogni tanto bisogna usare i gradi anche nella discussione incivile sapere che si può morire
Al sulle coste del Paese incivile sapere che ci devono essere tragedie come Lampedusa perché si cominci a fare vigilanza soccorso invece che li spinge mento
è incivile far finta di non sapere che poi anche altre sono le vie della morte invece che dell'arrivo del nostro
Nel nostro Paese tutto questo però a che fare di nuovo con un tema che riguarda il rapporto tra i migranti
E inattivi ma con un tema che riguarda le modalità con cui in realtà la globalizzazione dal grande processo di apertura delle frontiere sta determinando oggi grandi e nuovi nazionalismi
L'avevamo detto anche qui in tempi non sospetti se tu non governi la globalizzazione l'effetto che tu avrai sarà un effetto di regressione per tutti perché alla fine
Anche qui sempre per citare una Regione che è stata promotrice di molte politiche c'abbiamo risentito parlare di chiusura delle frontiere di dazi abbiamo
Ha avuto come dire un'idea
Che circolata nella politica e non è una politica secondaria del fatto che si poteva tornare
A elementi della storia che i fenomeni della globalizzazione e quella non solo economica ma quella fatta dal movimento delle persone
Aveva Mammano cancellato il problema che la globalizzazione ha dato per scontato e disse che le persone si muovano ma non ha prodotto una nuova relazione tra il Paese
è ovviamente a drammatico quando questo riguarda i rifugiati e richiedenti asilo ma in realtà drammatico anche quando parliamo di flussi di formazione di previdenza cioè di tutti gli aspetti che riguardano il fatto che le persone si muovono e possono portare con sé
La condizione dei diritti o possono portare con sé solo i loro corpi sperando di ricostituire una dimensione complessiva nel Paese in cui arriva
E allora è evidente che la frontiera ultima che noi ci dobbiamo proporre che non risolve e non assolve nessuna delle colpe italiane ma la frontiera ultima è quella che i rapporti tra Paesi determinino un cambiamento della condizione
Anche qui nell'aggiornavamo con vera prima non è che non ci siano le indicazioni in quello che riguarda
Le scelte e le convenzioni dell'ONU il problema che sono affermazioni sul piano di generale dei diritti universali che non si traducono in pratiche neri né a livello mondiale e nemmeno nel livello
Nel livello europeo però assolutamente evidente che se
Dobbiamo affrontare un tema perché poi tutto il tema della legislazione lo dobbiamo affrontare avendo
Come fondamentale punto di riferimento al fatto che per raggiungere il nostro Paese bisogna continuare ad andare sui barconi le politiche saranno sempre molto più complicate mentre invece
Ricostruire delle relazioni ci ha un doppio effetto
Perché non lo vediamo ovviamente dal nostro punto di vista di chi ricevo non riceve ma anche
Io credo dal fatto che un Paese che si definisce democratico e civile non possa mai rinunciare
Al denunciare a provare a cambiare anche dove le violazioni dei diritti umani vengono in territori differenti
Dobbiamo temere
Che si possono fare le procedure nei consolati nelle strutture
Delle ambasciate dai Paesi di provenienza insieme
Dovremmo anche provare ad ottenere che non ci siano luoghi privi di diritto dove vengono ammassate le persone che sono in cerca di una via di fuga e che diventano strumento
Finanziario come dire da spremere per le varie forme di criminalità organizzate ma anche per le forme di discriminazione tra Paesi
Perché non fa solo l'impressione che si prenda un barcone
Fa anche impressione sapere che nel deserto della Libia avvengano le cose che avvengono
E allora c'è un tema che la relazione del nostro Paese con quel Paese rispetto al fatto che si possa richiedere ma anche rispetto a una battaglia che bisognerebbe fare perché lì si eserciti sino e si rispettino i diritti umani
E lo sottolineo perché lì c'è
Come dire la Imifin Garda Gina
Dei tanti trattati fatti dal nostro Paese con la Libia rispetto a questo tema quella logica del chiudere gli occhi e provare a guardare solo l'ultimo miglio e non tutto ciò che viene precedentemente
E poi magari quando i migranti arrivano domandarsi come mai
Cioè quel carico di paura di speranza e anche di disperazione oltre che i danni economici che venivano già
Sottolineati precedentemente
Ma se questo può riguardare coloro che sono rifugiati e richiedenti asilo il rapporto con i Paesi e quali i trattati internazionali si costruiscono dal punto di vista dell'Europa ma anche della bilateralità tra i Paesi
Deve riguardare con regolarità flussi formazione previdenza ma non immaginando che questo risolva il problema dell'immigrazione
Non è vero che tutto
è risolvibile solo nel rapporto tesi che in varie hanno e che ogni volta risolleva hanno di fronte alle tragedie
Basta fare gli accordi con verranno solo coloro di cui c'è necessità e come non aver capito niente di cosa sta succedendo nel mondo e del fatto che comunque i fenomeni di immigrazione ci saranno e idee
Credo che valga sempre la pena di ripeterlo ai nostri concittadini non rendersi conto di che cosa hanno fatto di che cosa fanno gli italiani
Perché se analogo ragionamento fosse fatto in via comunitaria
Noi avremmo oggi il respingimento dei ragazzi italiani alle frontiere della Germania della Francia della Gran Bretagna e così via mentre invece ovviamente pretenderemo che non ci sia nessuna preclusione nei loro confronti anche se il permesso non l'hanno chiesto nel paese di partenza
I flussi migratori saranno la normalità di un mondo che si ritiene senza frontiere di un mondo che
Percorribile
Con magari qualche grande difficoltà perché le zone belliche non sono poche ma un mondo che è percorribile per tutti e che è visibile per tutti
Non c'è mistero su come ha fatto il mondo e quindi non c'è possibilità di frenare di fenomeni che portano a percorrere strade del mondo che possono essere
Anche logiche di avventura quando parliamo dei giovani più o meno tranquilli di un Paese come il nostro che sono necessità di riscatto di sopravvivenza quando parliamo dei tanti sud del mondo
E allora non si può avere solo un'idea che il problema lo risolvo fuori dalle mie frontiere
Bisogna anche immaginarsi come il problema si risolve dentro le frontiere
Che la ragione per cui a noi dire cambiare la Bossi-Fini non basta
Perché
è difficile cambiare una legge mantenendone la filosofia bisogna abrogare invece quella filosofia che è una folla Sofia fatta del dell'idea che puoi arrivare in questo Paese
Solo se hai già assolto una serie di condizioni bisogna invece provare a a legalizzare arrendere
Le legiferare quindi legalizzare il fatto che si può arrivare in questo Paese da qui iniziare
L'esperienza che vuol dire avere il permesso di soggiorno per cercare lavoro che vuol dire essere considerato non altro da un cittadino italiano che sta cercando spesso anche lui lavoro soprattutto
In questa stagione quindi cominciare dall'idea che si legifera sul fatto che ci sono persone che vanno integrate non posti di lavoro che vanno suddivisi tra gli italiani e immigranti
Non è ovviamente un percorso banale
E lo sappiamo bene anche perché molti di voi come dire condividono questa nostra discussione la costruzione di una presenza dei migranti ENAC CGIL non da qualche giorno ma abbiamo una lunga esperienza e nello stesso tempo però
Ogni volta ci interroghiamo su qual è il contesto lo veniva ricordato dalla relazione Polidori pigliavano altri interventi su qual è il contesto in cui avviene la nostra
Discussione
E devo dire avviene in un contesto in cui noi stiamo vedendo cosa che non avremmo immaginato di tutti
Io credo che non si può sottovalutare la condizione oggi del nostro Paese
E non solo per ciò che è avvenuto nelle grandi o piccole forze politiche che si sono espresse non solo perché quando
Sull'onda dell'emozione della commozione che pure ha fatto come dire a parlare tanti cittadini italiani ha rappresentato un momento in cui
Si poteva immaginare una stagione nuova chi è intervenuto appunto con le percentuali da prefisso telefonico
E l'idea che non bisogna affrontare il diritto di cittadinanza
Ma io credo che siano tornati sono tornati nella politica italiana
Nelle espressioni anche sociali italiane linguaggi e codici che pensavamo definitivamente superati
E
Colpisce anche un'altra cosa
In realtà
Da come se ne parla da come li si immagina
Si avrebbe una rappresentazione di questo nuovo movimento
Così detto dei Forconi
Di moltitudini che si stanno muovendo eppure dalle cronache di ogni città le moltitudini non ci sono
Ma le minacce l'impedimento al lavoro gli slogan solo gli slogan non di chi rappresenta e vuole cambiare una condizione ma di chi ha in mente un cambiamento strutturale della democrazia di questo Paese
E il fatto che essi abbiano troppe esitazioni da vecchi e nuovi soggetti della politica
A dire chiaramente che bisogna stare da un'altra parte rispetto alle vocazioni fasciste che ci sono dentro quel movimento io credo che sia un vero problema
E non lo dico perché gli episodi nei confronti della nostra organizzazione si sono moltiplicati in qualche caso hanno fatto di noi un bersaglio di quel movimento ma lo dico perché
Una stagione di crisi anche questo l'avevamo detto in tempi non sospetti può avere due voluto se non impossibile
Quella della crescita della solidarietà e della tenuta al fine di cambiare la condizione economica o quello dell'arretramento e della riduzione della condizione di chi sta peggio
Non è non basta come dire invocare la categoria del disagio per giustificare tutto perché dietro quella categoria si possono proporre modelli di uscita dalla crisi assolutamente diverso
E si possono anche moderno proporre modelli di uscita dalla crisi e di diedi uguaglianza assolutamente differenti
Spesso c'è nelle nostre discussioni un equivoco che in fondo andrebbe non nelle nostre della CGIL nelle nostre del Paese un equivoco
Che deriva da quella stessa logica di alimentazione della paura che prima dicevo
La costruzione del diverso come talmente diverso da essere alterità e non possibilità di confidenza reciproca e nello stesso tempo l'idea che siccome è diverso il tu non puoi costruire politiche di uguaglianza
Io credo che noi dobbiamo riaffermare perché questa è la storia del progresso di qualunque nazione oltre che della nostra
Il fatto che non è
L'uguaglianza di partenza che determina condizioni di uguaglianza perché noi siamo diversi e non c'abbiamo nessuna necessità di negare la nostra diversità
Esattamente come non abbiamo nessun bisogno di negare l'idea la diversità di genere perché se no davvero saremmo un mondo molto triste
E potremmo trasformarci in tanti robottino invece che in tante soggettività che si riconoscono ma è esattamente sapendo apprezzare quali sono le differenze che si possono costruire politiche di uguaglianza
Ma poi costruire politiche due alleanza presuppone non mettere in corto circuito diritti che stanno in capo a una persona
E cioè presuppone di non mettere in corto circuito diritti del lavoro con i diritti sociali e i diritti del lavoro e diritti sociali con i diritti di cittadinanza e allora di nuovo anche da questo versante che cos'è un fronte di uguaglianza
Presuppone e richiede che non ci siano legislazioni che distinguono tra i diritti in capo alla persona e i puri diritti del lavoro non riconoscendo la soggettività delle persone
è il tema
Che noi abbiamo provato a tradurre nelle sue premesse nell'Italia sono anch'io nelle nostre rivendicazioni anche costruendo guardato un ordine di priorità
Perché noi non faremo una battaglia vera rispetto al riconoscimento delle persone nella loro interezza se questo Paese non approverà allo ius soli
Perché se continuerà ad immaginare che la cittadinanza rimane un processo di integrazione che avviene a posteriori e che l'essere nato in questo territorio non è di per sé è condizione vuol dire che
Come il riconoscimento delle persone e delle politiche di integrazione dalla nascita sarà sempre rinviato nel tempo e ci sarà sempre quella distanza che mentre e giusto e ragionevole costruire percorsi di superamento se tu arrivi portando con spero un investimento istruzione
Storia ma che se rimane quando nasce in quel Paese diventa complicato e sarebbe bene non è che abbiamo sempre questa attitudine italiana un po'provinciale del bisogno di guardare cosa fanno gli altri Paesi e in genere cerchiamo il Paese
Ti fa esattamente la cosa opposta ecco proviamo a farlo anche in questo caso
Visto che passiamo la nostra vita citare gli Stati Uniti d'America bene gli Stati Uniti d'America che non hanno certo una legislazione
Diciamo così libertaria sui temi
Dell'immigrazione che hanno anche
Ai loro confini meridionali
Temi molto complicati però
Come dire sul fatto che la nascita ti dà diritto al riconoscimento della cittadinanza non hanno mai avuto tutti
E allora credo che le sia importante l'ordine nel quale siamo partiti che bisognerà proseguire perché ovviamente tema della nostra legislazione
Mai tema anche
Del rapporto con l'Europa ma questo però poi ci riporta
Al come anche noi lavoriamo al fine della vere sempre questa congiunzione tra i temi del lavoro i temi della cittadinanza e dei diritti sociali
Ne abbiamo discusso in questa mattinata io partirei da un tema
Perché non ci siamo trovati in molte occasioni in questi giorni parlando di Prato ma giustamente vera diceva non c'è per noi differenza tra i morti di Prato e morti di Barletta per usare uno degli ultimi episodi ma ci siamo trovati spesso di fronte alla domanda ma il sindacato dove era
A parte che potremmo come dire recitare tutte le iniziative che abbiamo fatto da quelle di come dire politica quelle delle vertenze e così via
Ma una domanda che in qualche modo sopravviene ma la domanda lo Stato dove era questa invece non se la fa nessuno
Perché sembra quasi che se non c'è un sindacato che denuncia l'esistenza del lavoro sommerso lo Stato non ha gli strumenti per identificarlo
Ed è uno spostamento della responsabilità un po'UDACE perché se è così però possiamo anche farlo e le leggi poi rispetto a come e determinare qual è il sistema dei controlli
E vorrei dire che siccome tutti abbiamo preoccupazione di come nella crisi certo non sistemi compiuti di doppio
C'è il canale manifatturiero come quello che è intervenuto a Prato ma di più di piccole Prato e di piccoli segnali di sommersione anche di settori che prima erano emersi o di mantenimento in condizioni sempre peggiori della sommersione ne abbiamo molti
Mentre
Sulle campagne non abbiamo trovato altro strumento che quello del sindacato di strada di andarli a cercare perché le campagne le raccolte sono quella realtà lì io vorrei dire a tutti i Sindaci
Che nelle città basta al controllo e l'incrocio delle utenze per capire se c'è del lavoro sommerso oppure no e che da lì si può partire per cominciare a distribuire le cose poi bisogno ovviamente
Dotarsi di una legislazione di emersione della capacità di e forse bisognerebbe avere il coraggio di dire
Che tutte quelle circolari che sono Mammano state fatte per dire agli ispettori che dovevano ispezionare sempre meno che tra un po'dono mandare anche il Messaggero sul cavallo bianco dicendo tra dodici giorni verremo per caso
Avvisi tardi che forse bisogna ripartire invece dall'idea
Che bisogna integrare i controlli tra di loro per moltiplicare le risorse e che è un po'complicato immaginare che si contrasta al lavoro nero mandando un avviso guardate che verremo a vedere se esistente
Perché forse così non si fa il contrasto alle forme concrete
Del lavoro nero ma
Detto che
Tutto questo riguarda il rapporto ovviamente tra noi la legislazione c'è un tema che
Viene richiamato che bisogna rimettere in grande evidenza non solo in ragione del Congresso ma anche in ragione dell'interrogarsi che in questa stagione noi abbiamo
Che dove i lavoratori migranti si aspettano di incontrare il sindacato
Molti di voi hanno detto nei luoghi di lavoro dopodiché hanno anche detto che invece molti li incontriamo nei servizi e che il primo rapporto che noi abbiamo è quello che avviene attraverso i servizi da un lato
Questo riconduce al ragionamento che facevo prima cioè è più facile incontrarli nei servizi esattamente perché c'è questa separazione tra lavoro le persone tra i diritti
Di cittadinanza ci sono questi costi e queste burocrazie che rendono un attimo
Una via crucis trovare il rinnovo del permesso di soggiorno pure la congiunzione c'avete assolutamente ragione che non si dovrebbero pagare due volte le tasse sulla stessa materia e quindi che c'è una forma
Che poi una forma di scoraggiamento e di
Costruzione
Del non rinnovo dei permessi di soggiorno delle pratiche di ricongiunzione
Ma
Allora non abbia bisogno ad affrontare il due temi
Il primo tema nostro sistema dei servizi ha fatto un lavoro straordinario
E io credo che anche in questi anni
Di crisi noi dobbiamo essere riconoscenti a quelle compagne e compagni spesso anche migranti non solo nativi che hanno affrontato una capacità di riconvertirsi di imparare nuove cose di provare a costruire
Una relazione non sempre facile perché poi
Come bisogna costruire una capacità di interpretare storie difficoltà e come e come si traducono
Cos'è mancato
E guardate riguarda i migranti ma riguarda anche tanti inattivi è mancata la capacità che tutto ciò che il sistema dei servizi
Individuava e provava tradurre diventasse poi una pratica contrattuale del territorio sono rimaste tante somme di di singole domande anche quando in realtà singole non sono ma sono collettive
E mentre è facile individuarle quando riguardano come dire la legge perché allora si trasformano dalla
Abroghiamo la Bossi-Fini programmo il permesso di soggiorno per la ricerca di lavoro togliamo la sovrattassa determiniamo e molto più complicato quando invece quelle tante domande a cui tu rispondi riguardano poi
I diritti del lavoro i diritti sociali o i diritti
Per rimanere nel territorio si potrebbe per cavarsela con una classica affermazione sindacale e dire che non abbiamo bisogno di riserva Calizzani eh
Il sistema di essere
Inizio credo che invece dobbiamo dire un'altra cosa abbiamo bisogno di risieda Calizzani la contrattazione ad ascoltare il sistema dei servizi
Non possiamo cioè spostarla sempre sul carico del
Sistema dei servizi ma dobbiamo interrogare invece la parte contrattuale che qualche volta
Definisce se stessa politica mentre chiama tecnica quella dei servizi non riconoscendo lo straordinario carico politico che invece ha il lavoro dei servizi e provare
A
Immagazzinare nell'attività della contrattazione ciò che ci viene da quel sistema
E questo richiede di ragionare concretamente del sistema della contrattazione di questo tema che noi abbiamo definito inclusivo
Perché non abbiamo bisogno di dare delle risposte
E se noi pensiamo come pensiamo che lo strumento fondamentale dell'inclusione contrattuale sia quello che ogni lavoratore abbia un contratto di riferimento viene prima questo di tutte le altre
Scelte che noi dobbiamo fare
E viene anche prima questo per poter fare quell'operazione di pulizia delle forme di lavoro e delle tante forme spurie perché se no al messaggio che noi diamo è quello che abbiamo dato in questi dieci anni
Prima abroghiamo le forme e poi includeremo nella contrattazione no bisogna rovesciare
Incominciamo ad includere e questo ci darà maggiore forza per fare anche quella Polizia che in questi anni onestamente dobbiamo ammettere non siamo riusciti a fare
E nel farlo domandiamoci se inclusione non vuol dire anche vedere
Le differenze che sono differenze
Scusate il bisticcio diverse da quelle che abbiamo nella nostra storia una parte le abbiamo affrontate come giustamente ci ricorda la vera non è che partiamo da zero e non ci sono buone pratiche che sono Mammano determinate
Ma è vero che si sono determinate dove la forza dei migranti era tale che ha determinato quali erano le piattaforme che si facevano e diventa invece difficile ma questo è un vecchio tema del movimento sindacale
Diventa invece difficile quando non è la maggioranza una grande forza presente in fondo è la storia della contrattazione di genere
Era presente e poteva crescere dove le donne erano grande maggioranza diventava marginale o inesistente dove erano gli uomini grande maggioranza eppure un lungo lavoro ha determinato il fatto che dopo aver una pratica contrattuale che riconosce le differenze
E prova a dare le risposte e prova anche a misurarsi si sono sempre e comunque differenze che devono determinare
Risposte contrattuali differenti oppure se si può cambiare per tutti perché in tante occasioni scusatemi se uso di nuovo
L'esempio della contrattazione di genere in tante occasioni si è scoperto che delle cose che apparivano del genere l'alta rendevano la vita migliore per tutti
E io penso che il vero risultato di integrazione sarà quando scopriremo che delle cose che oggi ci appaiono esclusivamente legata alla condizione di migrante poi rappresentano un modo per tutte di stare meglio in quel luogo di lavoro o in quella condizione
Non sono processi che si fanno in due giorni ma il punto di partenza e assolutamente quello quello fondamentale io credo che quindi non è la contrattazione di secondo livello come una contrattazione nazionale
Dobbiamo fare un salto di qualità che quello che non distingua tra le tante forme di precarietà ma che invece dica noi non possiamo avere un nessuna forma che non ha un contratto di riferimento una controparte ma capacità contrattuale
Di riferimento sarà il tema del congresso ma ovviamente non solo del Congresso perché lì c'è un salto di qualità che ripropone anche una diversa autonomia rispetto ai processi
Legislativi delle organizzazioni sindacali e perché è importante farlo sui luoghi di lavoro perché tutto questo poi di aver proprio a riproporre
La ricomposizione dei soggetti nel territorio
No il territorio lo invochiamo non tempo definito
Facciamo anche un dibattito organizzativo ogni tanto anche un po'strano ogni tanto invece molto serio sul come ricostruiamo le nostre le nostre radici e penso che anche qui si possa fare un esempio che riguarda la nostra storia ma che parla del nostro futuro
Il sindacato territoriale cioè quello delle Camere del lavoro
è il sindacato che ha saputo affrontare la più grande trasformazione del nostro Paese e cioè il passaggio dall'agricoltura all'industria
E che l'ha saputo affrontare non dando per scontato ciò che in qualche dibattito culturale invece viene dato
Per scontato e cioè che c'è sempre la cancellazione di quello che c'è prima
Come è assolutamente evidente come molti migranti sono in grado di dirci l'agricoltura in questo Paese non è scomparso resta una quota fondamentale dell'attività economica anche se ovviamente
Ah numericamente e quantitativamente delle dimensioni del tutto diverso da quando Di Vittorio
Organizzata e dirigeva la Camera del lavoro di Bari e poi la CGIL
Però
In una trasformazione che è stata molto più rapida e anche come dire segnata da tragedie perché parliamo di una seconda guerra mondiale che in mezzo
Attraversa questo processo nel passaggio dall'industria di dalla dall'agricoltura all'industria quello che ha retto il permesso da accompagnare quel processo sono state esattamente le Camere del lavoro
E cioè l'idea che il processo lo accompagni non immaginando che ognuno segue il suo pezzo ma immaginando che tu hai bisogno del territorio di ricostruire le soluzioni orizzontali non solo perché ti permette di vedere
Ciò che succede in termini di trasformazione ma ti permette di vedere anche quali sono le soluzioni che poi tra guarda
E allora il territorio va inteso così
Ma allora più non può essere un territorio abitato solo dai servizi dai pensionati e quando va bene da un funzionario delle Camere del lavoro perché se no noi affermiamo territorio malata sottolineammo servizio non partecipazione
Le grandi trasformazioni si seguono se cresce il tasso di partecipazione non si diminuisce e io credo che faremmo meglio
A interrogarci più che sulle forme di stratificazione interna sul come noi ricostruiamo invece una partecipazione costante continua le scelte fondamentali
Che spesso non sono quelle che si fanno le grandi documenti ma che si fanno invece concretamente quotidianamente decidendo quali sono le priorità
In con cui agisce in quel territorio che si fanno anche popolani do la contrattazione sociale non lasciando la solo una parte dei soggetti perché se invece la si lascia una parte dei soggetti
è chiaro che ogni soggetto determina poi la sua rappresentanza dobbiamo avere cioè un'idea del territorio come luogo della ricomposizione di una ricomposizione che è complessa
Perché come non c'è un generico posporlo divismo in cui salta tutto nemmeno c'è un generico posto industria lirismo ma noi siamo destinati ad avere un mondo sempre più molti forma
In cui permangono la vecchia dei coltura nuova agricoltura la vecchia industria nuove industrie nuovi sistemi di comunicazione con quelli vecchi l'artigiano che magari si ebbe una bottega
Di altri tempi e contemporaneamente chi invece progetta e più complicati satelliti o i più complicati sistemi di comunicazione sulla retta
Non abbiamo più come dire il vero elemento che ci distingue perché ci distingue perché così è diventato
Dalla storia passata non esiste una categoria o prevalente un'altra ma il fatto che non abbiamo nessun soggetto del lavoro che di per sé identifica
Tutti gli altri e dobbiamo abituarci così come dobbiamo abituarci tra generi o nel rapporto tra nativi emigranti
A saper ricomporre l'idea di uguaglianza diversità che sono incomprimibili insopprimibili perché non c'è un soggetto che rappresenta tutti e risolve
I problemi di tutti è questa la vera straordinaria
Novità che noi dovremmo introdurre la nostra discussione che magari cancella qualche mito qualche idea del passato per invece proiettarsi sulle cose che dovremmo fare questo e lo straordinario
Ambizione che l'alta non abbiamo provato a mettere
Nel Congresso superando la tradizione
Dei documenti che io chiamo il Ciclope di A tre cani quello in cui deve essere assolutamente indicato ogni minimo particolare così poi rischiamo di avere anche la certezza che gli scritti non lo legano mai
Però a molto come dire ha favorito l'orgoglio del gruppo dirigente che ha mediato su ogni singola virgola
Per invece proporci l'idea
Di avere
No no una semplificazione
Ma una traduzione di quelle lunga enciclopedia in termini di proposte di cose da fare
Non abbiamo bisogno anche in controcorrente rispetto a tanti altri non di declamare che cosa sarebbe utile per il mondo ma di provare ad andare nel rapporto con gli iscritti e descritte a dire se
Quelli che lo abbiamo individuato sono davvero i bisogni fondamentali se ce ne sono altri e se l'idea di risoluzione di quei bisogni e quella che viene condiviso approvando a discutere un po'meno nel gruppo dirigente e un po'di più tra gli iscritti
Perché se no rischiamo di essere anche noi un soggetto come un altro che pensa che è una mediazione tra di noi abbiamo rappresentato tutto il mondo
E invece gli effetti di frantumazione che la crisi introduce sogni effetti che vivono anche nel nostro popolo vivono anche nel crescere difforme di sofferenza
Veniva detto da qualcuno nel suo intervento non è il solo il leghismo i Forconi
Anche dalle nostre fila dei punti più disagiate di difficoltà passano messaggi di rottura di divisione
E noi possiamo ricomporre il solo attraverso il fatto che non pensiamo che i nostri valori vivano solo perché le recitiamo tra di noi
I nostri valori vivono perché tornano ad essere il messaggio con cui costruiamo la politica del giorno per giorno e quindi nel dargli una ragione che c'è e quindi credo che sia importante provare a fare un congresso che abbia questa caratteristica
E la premessa che è grandemente
Trasversale unite e unitario è sicuramente uno strumento utile
Per avere la capacità di rafforzare molto il rapporto di ascolto dialogo in sintesi
Con gli scritti e lei scritte della CGIL in una stagione in cui sembra che appunto la rappresentanza sia data dalle certificazioni e non dalla costruzione
Di un rapporto concreto con
Con le persone ma
Dentro questo appunto con l'idea che noi abbiamo bisogno di ricomporre ciò che la crisi ha frantumato e ciò che è anche tante politiche di discriminazione hanno frantumato cioè i soggetti in sé
In un'idea delle differenze come ricchezza e non come
Estraniarsi oneri uni degli altri e quindi torno nella complesse della da cosa finale al tema come si condivide lo spazio il tempo
E quindi il primo problema che abbiamo per parlare al Paese di come si riconducono e si condivide lo spazio il tempo è quello di come condividiamo la nostra organizzazione perché anche la nostra organizzazione uno spazio un tempo da condividere
Non è che la società sia
Una cosa da condividere invece la nostra organizzazione non ce la
E allora ci sono credo due temi
Che vanno affrontate il primo credo che sia il più importante
Noi avremo una condivisione vera di questa organizzazione nel momento in cui
Non individueremo compagni migranti per dargli la responsabilità dei migranti ma per dargli una responsabilità generale
E questa è la premessa perché se non riusciamo a fare questo passaggio guardate le quote possono essere una soluzione ma possono essere anche il ghetto
Non necessariamente sono la soluzione che invece co recupera la pluralità della rappresentanza
E la seconda cosa forse mi metto a sognare anche io come Concetta
La seconda cosa eh quando credo sarà l'altro il vero elemento e quando noi saremmo in grado di dire
Che quando iscriviamo migrante di seconda generazione non lo collochiamo più temi gravanti perché diventa un attivo perché questa è l'altra cosa che determinerà il cambiamento
Di un'idea che anche appunto condividere noi stessi nel nostro modo di agire le soluzioni che ci sono come ci si va
Anche qui non abbiamo una pratica un'esperienza che è quella
Della norma anche discriminatoria che ha caratterizzato tutto il tema dei generi perché considero sempre i giovani essendo una condizione transitoria che quella della loro età un modello che non può essere paragonato e sarebbe sbagliato perché
Il tema della transitorietà quando parliamo dei migranti e ovviamente diverso da quello che viene
Dai dati anagrafici
Io credo che si fa esattamente percorrendo una strada che è quello
Che percorrendo una strada che prova a ragionare
Siccome abbiamo ragionato un tempo per le donne sul fatto che se noi abbiamo il venti per cento il diciotto per cento il quindici per cento dipende ovviamente dalle varie categorie e dai vari territori
Discreti il problema non è mettere una quota generale nazionale
E sapere che l'impegno che bisogna assumere comincia da praticare e che la nostra rappresentanza sia lo specchio concreto della realtà viti e quindi quello sia il vincolo rispetto al quale
Che costruiamo le nostre
Le nostre soluzioni e le nostre rappresentanze insieme metterci un altro elemento
Dove abbiamo diceva ricordava giustamente vera un tasso di sindacalizzazione dei migranti più alto di quello che è il tasso di sindacalizzazione
In tante situazioni dei nativi ciò non dice bene perché vuol dire che bisogna ricominciare a discutere di proselitismo e di crescita e di crescita delle organizzazioni ma ci dice anche una cosa fondamentale che
Quella
Affiliazione che spesso avviene attraverso i servizi poi a un tasso di fedeltà maggiore quando parliamo dei migranti rispetto a quello che non lo abbia in altre situazioni
E ci parla anche di una carica di una volontà di trasformazione che la stessa che l'alta troviamo nel sistema di istruzione perché è vero che nel sistema di istruzione se lo pigliamo come media generale
Noi abbiamo ovviamente anche per le modalità con cui sono integrati un tasso di risultato dei figli dei migranti che
Peggiore dei dati Pisa di media ma è anche altrettanto vero che dove invece si sono costruiti percorsi di integrazione significativi i risultati dei migranti sono sul piano scolastico molto più alti di quelli dei nostri inattivi
E chiedo che sul terreno della sindacalizzazione funzioni più o meno una cosa analoga quando si sono trovate le condizioni e c'è la possibilità di un protagonismo hanno una capacità di radicamento dell'organizzazione
E di fidelizzazione verso l'organizzazione più alta di quella che non abbiano inattivi allora in quei casi poi si
Per difficile pensare come ma credo che dobbiamo metterci al lavoro non abbiamo la necessità di costruire un sistema di riconoscimenti ma anche di sanzione
E cioè domandarsi a interrogarci sul perché ci sono settori dove ci sono molti migranti e non riusciamo ad avere rappresentanze fidelizzazione nello stesso tempo riconosceva realizzare le pratiche di dove ci sono
Questo per dire che più che una dimensione che nazionalmente magari ci fa avere un titolo di giornale ma non cambia nulla rispetto alla realtà perché riprodurrebbe
Il direttivo che abbiamo è la situazione che abbiamo noi dobbiamo immaginarci come costruiamo un sistema di riconoscimento e di sanzione
Dove quel rapporto che oggi vediamo che un rapporto di maggior sindacalizzazione dei migranti non si realizza esista esistendo
Anche in quel luogo una grande presenza di io credo che questo sia il vero
Terreno sul quale indagare perché il terreno rispetto al quale la premessa non è chi metto in un organismo perché rappresenti migranti ma e ti metti in un organismo perché sei un grande sindacalista
Grazie a Susanna
Arrivederci a tutti buon congresso
Ricordo a coloro che vogliono partecipare all'assemblea dell'Italia sono anch'io del diciotto
Di farci sapere il nominativo perché dobbiamo comunicarlo prima grazie