La via maestra. L'Europa e il ruolo dell'Italia nel mondo - Presentazione del libro di Giorgio Napolitano, nato da una conversazione con Federico Rampini (Mondadori Editore)

Buongiorno buongiorno a tutti e benvenuti a questo incontro dedicato alla via maestra
Il libro conversazione
Di Federico Rampini con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che saluto e ringrazio subito in apertura di questo nostro appuntamento colgo l'occasione anche
Per salutare il presidente del Senato
Grasso e la Presidenza della Camera Laura Boldrini in questo incontro cercheremo di fare il punto su un tema molto importante quello che è la
Vocazione euro prevista del nostro Paese
La crisi di questa vocazione
La crisi che sembra attraversare il nostro Paese le opinioni pubbliche italiane ma non soltanto lo facciamo
Mentre siamo prossimi si sta avvicinando l'importante appuntamento elettorale del prossimo maggio proprio con l'India
Rinnovo del parlamento europeo ma parleremo prendendo sempre spunto esaminando
Quanto affermato dal Presidente della Repubblica per quanto riguarda anche il ruolo del nostro Paese per quanto concerne alcuni temi fondamentali
Della politica estera
Lo facciamo con diversi ospiti che vedete già qui accanto Menna prima di iniziare di entrare nel merito il nostro dibattito vorrei ringraziare Virgilio da storiche e Presidente del Consiglio italiano del movimento europeo per aver organizzato per essersi fatto promotore di questo nostro incontro stamattina
Vorrei iniziare subito con l'ambasciatore Ferdinando Nelli feroci Presidente dell'Istituto Affari internazionali ed ex rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea
Partendo proprio dal cuore del nostro tema
La strada maestra che viene indicata nel libro e quella dell'Europa
Una via maestra che sembra essere più tortuosa in questo momento
Furia del una crisi figlia della crisi stessa dei debiti sovrani una crisi che ne abbiamo riportato
Lo sappiamo dagli Stati Uniti a partire dalla fine del due mila e sette nel due mila e otto una crisi che però ha contagiato profondamente il nostro Paese tutto il continente europeo
Gli Stati Uniti sembrano essere ormai usciti mentre le economie emergenti né fumo toccate ma in realtà non hanno conosciuto neppure un momento di recessione mentre invece l'Europa sembra essere rimasta la zona grigia il buco nero nella crescita globale e allora quanto
Questa crisi ha messo in luce poi vedremo parleremo anche di quelle che sono le vie le strade per uscirne ma quanto questa crisi ha messo in luce però temi e carenze che già erano presenti quanto si è visto che parte dell'impianto che era stato costruito a Maastricht in realtà presentava delle lacune
Grazie
Ringrazio anch'io rinvio D'Astoli per l'invito a partecipare
Alla presentazione di questa importante libro del Presidente della Repubblica prima di rispondere al quesito che pone sparava ritrovare però dire che ho trovato
Lettura di questo libro appassionante era testimonianza fedele dell'impegno
Il Presidente
Sui grandi temi dalla politica internazionale sulle sfide che confrontano l'Europa e sulle sfide in cui è impegnata anche l'Italia
Una sintesi molto efficace ditemi che lui ha percorso lungo l'arco del settennato oltre naturalmente che
Ha vissuto prima precedenti esperienze
E una sintesi in cui filo conduttore dopo quella strada maestra qui si riferisce il titolo che
Il il tema dell'Europa
Il tema di come l'Europa dovrà potrà uscire dalla crisi che all'asta caratterizzante in questa fase ma anche il tema di come l'Italia
Deve stare in Europa di come l'Italia deve poter partecipare magari in maniera più efficace processi decisionali
Europei c'è nel libro del Presidente lo sballo diciamo in molte parti
Una preoccupazione perfettamente comprensibile per lo Stato dell'arte
Del dell'agenda europea per la crisi che la crisi economica finanziaria è diventata crisi di fiducia
Nel grande progetto di integrazione europea
Ma c'è anche
La fiducia che che l'Europa possa e debba ritrovare il filo smarrito
Di un progetto condiviso possa tornare a far sognare possa tornare in qualche modo a non essere vissuta dalle nostre
Opinioni pubbliche nazionali unicamente comune entità astratta
Impone regole costituzioni
E vincoli quindi direi testimonianza appassionata di un impegno che visto il Presidente a Repubblica costantemente presente con numerose prese di posizione pubblica e che io se posso
Devo dire ho vissuto dalla mia
Postazione Roussel lesi nei cinque anni che ho passato a Bruxelles
Come un motivo di conforto e di sostegno particolarmente nei momenti più difficili
La consapevolezza di sapere che c'era
Un forte presidio a tutela dell'impegno europeo europeista dell'Italia
Per chi lavorava in trincea in quegli anni no facili è stato un motivo di conforto e di sostegno di cui sono molto grato a Presidente di cui sono felice di potere oggi dare testimonianza in questa occasione
Come dicevo sono molti i temi che il Presidente ha evocato alla sua conversazione dottor Federico Rampini vorrei citarne soltanto alcuni Izzo soprattutto diciamo quelli che sono più di altri legati a questo filo conduttore del del futuro dell'Europa diciamo
La prima dapprima il primo tema sul quale vorrei soffermarmi è quello che evocava giustamente sarà Varetto cioè
La constatazione che si trova in molte pagine di questo libro di un'Europa che ha sofferto molto per l'impatto che la crisi che ha avuto
Di un'Europa che ha dovuto constatare tutte le manchevolezze le debolezze le lacune soprattutto che il sistema di governo dell'Unione economica e monetaria messa a durissima prova dalla dalle vicende della crisi
Di un'Europa che ha smarrito il senso di un progetto condiviso ma di un'Europa che deve poter ritrovare
La fiducia deve poter tornare a parlare ai cittadini un linguaggio che sia in qualche modo
Accettabile che torni a ha in qualche modo a scaldare gli animi e i cuori dei cittadini europei
L'analisi del Presidente non fa sconti sugli errori e furono commessi quando si costruire un'unione monetaria
Che era dotata di regole molto precise e molto vincolanti in materia della gestione di gestione della moneta comune ma non era dotata di regole altrettanto
Impegnative vincolanti in materia di coordinamento delle politiche economiche quindi diciamo
La sua fiducia sulla capacità di ripresa però con la fiducia non è una fiducia criticava la fiducia che si fonda su un'analisi molto lucida e molto serrata delle manchevolezze
E di quello che è necessario fare per recuperare
Un disegno condiviso
E che o alcune precise indicazioni sul percorso da seguire per recuperare quella fiducia dei cittadini che oggi sembra venir meno
In particolare con l'Europa che dovrà rivedere rispettare in qualche modo la propria agenda ritrovare una strada che
Non li consenta unicamente di tenere sotto controllo
I bilanci nazionali gli Stati membri ma che consenta di individuare un percorso comune per la crescita e per l'occupazione osservo che c'è una punto una pagina del partito del Presidente in cui ci ricorda che
Vero che per potere stimolare crescita bisogna potere in qualche modo flessibilizzare la possibilità
Di investire con investimenti pubblici fine che in qualche modo bisogna rivedere la rende europea anche nel senso di una maggiore flessibilità
Ma in un'altra parte del suo dico che ci ricorda che la crescita si fa anche si fa anche in Europa con un progetto comune
Creando le condizioni di contesto in cui la crescita possa svilupparsi quindi
Sta diciamo un mercato integrato effettivamente funzionante collaudato unico
Un meccanismi di semplificazione burocratica amministrativa incentivi all'innovazione alla ricerca uno spazio comune europeo della ricerca tutte condizioni che esse coniugata in un progetto comune
Oltre agli investimenti possono aiutare a ritrovare il filo perduto della crescita e quindi in qualche modo a risolvere il tema dell'occupazione l'altro aspetto
Oltre diciamo
è quello legato alla risposta europea nella crisi la strada da recuperare per recuperare un'agenda centrata sulla crescita altro aspetto importante che si trova nel libro del Presidente questa preoccupazione per la necessità di recuperare una maggiore e migliore legittimazione democratica dei processi decisionali e gli europei questo è un tema che torna spesso
C'è un intero capitolo dedicato a questo
Non è un tema nuovo nel dibattito europeo un tema antico è un tema a cui in parte si è cercato di dare una soluzione facendo eleggere il Parlamento europeo a suffragio
Diretto da universale aumentando
Nel corso degli anni attraverso successive revisioni dei trattati
I poteri del Parlamento europeo ma un tema quello della legittimazione democratica che è stato messo particolarmente nudo diciamo
Dalla crisi perché la sensazione che troppe sono state le decisioni che sono state assunte in questi anni
Sotto l'impulso dell'emergenza in un quadro molto spesso dettato da rapporti di forza squilibrati che non sono state sufficientemente supportate
Da un consenso popolare Edolo quest'oggi si sente le conseguenze se ne sentono parti però mentre nei Paesi che più di altri hanno sofferto le conseguenze della crisi che sono in fondo i Paesi d'Europa meridionale
E che più sono sottoposti ai vincoli di un aggiustamento asimmetrico
Più legittimazione democratica vuol dire più poteri per il Parlamento europeo
Ma anche maggiori poteri di controllo da parte dei Parlamenti nazionali e come suggerisce il Presidente
Un rapporto di collaborazione più intensa più per più più fitta diciamo tra parenti europeo e Parlamenti nazionali poi aggiungo una brevissima osservazione su due
Proposte che il precedente Presidente evoca
E che sono oggi oggetto di un dibattito in sede europea la possibilità di fare convergere in un'unica personalità la la figura del Presidente della Commissione nella figura del Presidente del Consiglio europeo
E la possibilità che questa personalità sia indicata dalle grandi in famiglie politiche europee è un tema di grande attualità anni mi limito a ricordare che il Presidente giustamente lo ricorda nel suo libro
Due parole su altri due aspetti
Che trovo particolarmente significativi
L'importante capitolo dedicato all'Europa nel mondo alla proiezione internazionale dell'Unione europea il capitolo si intitola contro
Si intitola contare nel mondo se ricordo bene e qui Presidente molto lucidamente ci ricorda che se c'è stata una vittima della crisi parte diciamo
I costi che si sono pagati in termini di occupazione accettato la vittima questa è stata la capacità dell'Unione europea di proiettarsi come protagonista efficace sulla scena internazionale
L'il concentrarsi di priorità sul sul sulle difficoltà dell'agenda domestica sulle difficoltà di dare risposte credibili ed efficaci alla crisi economica e finanziaria
Ha distolto l'attenzione delle istituzioni ma anche degli Stati membri sulle grandi sfide che emergono sulla scena internazionale troppo spesso non sono stati in grado di dare risposte
Efficace adeguate troppo spesso ci siamo divisi e sintomatica mentre tutte le volte che era in
In ballo la necessità di decidere su un sull'intervento
Strumenti militari sono moltissime le sfide che ci ricorda il Presidente ed alla stabilizzazione dei Balcani in un quadro di prospettiva europea
Al vicinato meridionale con tutto l'interesse che abbiamo in Europa a consolidare processi di modernizzazione di democratizzazione di questi Paesi
Che in qualche modo convergano su modelli quanto più possibile simile nostri pure evidentemente nel riconoscimento delle inevitabili diversità
L'importanza del rapporto transatlantico devo dire in questo molto spesso si trovano testimonianze
Di un rapporto diretto molto intenso del Presidente con il Presidente americano
Ma al di là diciamo del rapporto personale questa sottolineatura che ritorna molto spesso nel libero della residenzialità del recupero di un forte rapporto transatlantico e ultimo accenno sul tema
Della protezione internazionale la la la denuncia dell'ITEA scarso impegno che l'Europa ha manifestato sul tema della sicurezza della difesa
In Europa che ha vissuto di rendita confidando sostanzialmente sul Stati Uniti come Security provider e che deve invece ritrovare
Un filo sul marito di impegno anche sui temi della sicurezza della difesa pure nella consapevolezza delle difficoltà che ci impongono le restrizioni di bilancio a cui tutti i Paesi membri oggi sono in qualche modo sottoposti ed infine poi con questo vuole concludere
Europa nella è la sfida della globalizzazione quello che mi ha colpito di questo capitolo
La difesa convinta del modello europeo come modello che seppure sottoposta a tutte le tensioni e le pressioni che derivano
Dal dovere competere con grandi potenze economiche emersi convergenti che possono permettersi il lusso di produrre a costi molto minori
è un modello che deve essere difeso perché ha una sua validità intrinseca modello fondato sulla difesa dell'uomo e della persona al centro
Della costruzione complessiva della politica un modello che si fonda sulla difesa dei diritti e dei valori fondamentali sulle tutele per i lavoratori
E anche sulle tutele per l'ambiente che su cui l'Europa deve ritrovare l'orgoglio
Sia pure nelle difficoltà perché un modello che costa di di continuarlo a difendere nel mondo anch'esse anche se in un modo reso molto più complesso da una crescente competizione
Su scala internazionale
Sarebbero moltissimi altri gli aspetti su cui ci potrebbe soffermare io volevo soprattutto concentrarmi su queste brevi notazioni il cui filo conduttore intendo ripeto concludendo
Lo straordinario impegno personale che il Presidente Repubblica ha posto in questi anni dal Quirinale a presidio della della disarmo dell'impegno italiano in Europa e per l'Europa grazie
Nel passare la parola a Franco Venturini vorrei proprio ripartire da qui da quello che diceva Nelli feroci per quanto riguarda il ruolo dell'Europa non soltanto dal punto di vista economico ma come
Attore della scena globale perché se si è vero il Presidente ricorda lo perplessità i rischi che ci sono e che riguardano non soltanto nostro ruolo come europei dal
Sulla scena internazionale ma anche dal punto di vista economico cioè la difesa del nostro modello
Sociale del modello che è stato conquistato che non va messo in discussione per rincorrere altre economie altri paesi emergenti su un terreno di un gioco al ribasso
Ma ricorda anche come dal punto di vista della politica estera Venturini realtà l'Europa avrebbe tutti i numeri per competere con la Stati Uniti Cina
In Russia purché purché gli Stati che compongono l'Europa restino uniti e nel libro si ricorda proprio anche recente episodio nel
Voto sulla Palestina come
Stato osservatore all'ONU dove messi registro quell'astensione proprio di Germania e di Gran Bretagna nel novembre del due mila dodici insomma questo unità non sempre si mostra poi davvero
Sì grazie sarà
Effettivamente la via maestra
Cioè il giusto titolo del libro esiste non soltanto per l'Europa per i rapporti dell'Italia con l'Europa
Ma anche per la collocazione dell'Europa nel mondo ma quello che vorrei dire per cominciare che l'importanza di questo libro al di là del suo titolo così ben scelto
Risiede nel fatto che il presidente Federico Rampini
Lo concepire o no come volume che doveva essere pubblicato al termine del mandato presidenziale
Perché ancora non si poteva prevedere quello che poi è accaduto che tutti conosciamo e di cui in realtà siamo tutti felicissimi ma tutti perlomeno io ne sono felicissimo
E e e dunque questo libro e la testimonianza
Che doveva avere la forza delle cose scritte
Su quello che il Presidente per un settennato adesso sta continuando a farlo ma per un settennato aveva fatto aveva detto
E aveva rappresentato come punto di riferimento alto il più alto
Di qualcosa che io vedo con una doppia faccia da un lato
Gli appelli della sua
Sede diciamo europeista ma dall'altro lato e queste liste sia sul piano interno sia sul piano internazionale dall'altro lato anche
Un monito un una serie di avvertimenti su quello che può accadere in Europa e può accadere all'Italia nel rapporto con l'Europa e col mondo
Se la via maestra appunto non sarà seguita dunque il libro non è
Per nulla un libro buonista vinciamo libro di ripetizione di posizione che abbiamo sentito
Varie volta dal Capo dello Stato ma è una combinazione di pro memoria
Utili ma anche di
Così di di un atteggiamento severo su quello che non viene fatto e di avvertimenti sul Po sui risultati che quel che non vi è che non viene fatto possono a bere
Allora ci sono dei
Dei punti che non riguardano direttamente se vogliamo
La collocazione internazionale dell'Europa ma sarà va detto che il
Via già citati e siamo molto d'accordo perché io me li ero annotati come punti
Da dato da ricordare perché in qualche modo influiscono sulla sul modo di essere sul modo di porsi
Dell'Unione europea e anche dei suoi singoli membri sulla scena internazionale
Il primo e quello dove il Presidente
Difende il modello Rotella modello europeo che molti vanno dicendo essere non più sostenibile
A causa della crisi economica
Presidente e lucido sul fatto che il modello europeo debba essere rivisto adeguato modificato naturalmente non è un un appoggio utopico quello al modello europeo però
Giustamente a mio avviso accosta il il modello europeo alla natura stessa dell'Europa alle ragioni della sua esistenza
E dunque alla
Così alla alla necessità di difendere quel che è stato costruito in tanti decenni e aggiunge su questo tema un'osservazione interessante
Riferendosi alla Cina che mi sembra che non so se il se citata ma insomma credo che il pensiero si è riferito alla Cina
Sul fatto che una delle nostre principali difficoltà il social dumping il fatto che
In altri Paesi si lavora si produce
A costi molto inferiori a quelli europei e dunque sia un vantaggio competitivo sulla scena internazionale questo divario sta diminuendo per nostra fortuna magari ci piacerebbe che venisse più velocemente
Anche per ragioni di giustizia sociale però comunque sta diminuendo perché anche in Cina si comincia a chiedere aumenti salariali si comincia a sentir parlare di qualche sciopero di cui poi è difficile misurare la vera entità
Ma comunque questo vantaggio competitivo e in diminuzione e questo è un dato importante
Un altro punto che non è economico ma che a mio avviso e molto importante
Sia sulla
Sull'aspetto interno che sull'aspetto internazionale e quello della sovranità
Presidente parla ripetutamente mi pare di sovranità condivisa
E questo è un concetto fondamentale perché non ci sono soltanto
Gli euroscettici populisti
Magari dopo se avrò tempo ci tornerò ma ci sono
Anche degli euristica degli accordi delle persone dell'intellettuale che sono stati sempre europeisti ma che oggi all'improvviso pongono il problema della sovranità
E dunque dicono no questa cosa per esempio il controllo centralizzato unificato dei conti pubblici o del Bilancio non va bene perché così viene meno la nostra sovranità nazionale d'Italia
Presidente ricordo un punto molto importante aderendo all'Unione europea e sottoscrivendo nessuno ci ha costretti
I trattati successivi la nostra sovranità esiste naturalmente anche a livello nazionale
è diventata
Parte di una sovranità più ampia e diverso che quella appunto sovranità condivisa
Che fa con l'appartenenza
Al club europeo anche questo è un punto molto importante e poi naturalmente c'è
Della parte internazionale del libro
Il ricordo ma ne ha già parlato
L'amico Nelli feroci ricordo di tutele le crisi sono anche troppe in questo momento
Nelle quali l'Europa dovrebbe manifestare quello quell'unità con la quale potremmo paragonarci a chiunque altro ma che purtroppo non abbiamo perché
Già prima dell'Iraq e poi con l'intervento in Iraq diventò una cosa esplosiva e praticamente in tutte le crisi successive
L'Europa non riesce quasi mai a presentarsi unita sulla scena internazionale non le sto a ripetere evidente l'abbiamo intorno a noi nel Mediterraneo nel Medioriente
E anche lì ore o facciamo poco o difficilmente
Riusciamo a fare insieme magari qualcuno fa dei passi avanti da solo poi chiede la solidarietà degli altri
Ma non è esattamente come decidere un'azione comune e farla insieme
Qui vorrei aprire una parentesi perché c'è una parte del libero nella quale il presidente si
Si concede un po'i suoi ricordi storici e c'è un
Qualcosa che mi ha colpito in particolare
Lui racconta come con l'avvento di Gorbaciov of alla testa dell'Unione Sovietica nell'ottantacinque nel PC di allora
Ci fosse stata la tentazione diciamo anche il segretario di allora nata
FAS
Il fu parte diciamo di questa interazione di
Riallineare sì nel dopo Berlinguer
Con quello che si vedeva come un cambiamento dell'Unione Sovietica in senso riformista e dunque di avvicinarsi a questi io allora ero corrispondente del Corriere a Mosca
E dunque la cosa mi ha colpito perché
Io ma credo tutti noi che eravamo a Mosca in quel momento negli anni mille ottantasei ottantotto civici sono stato io
Avevano riceveva la sensazione di quanto accadeva in Italia e indubbiamente o direttamente o indirettamente c'era questo dibattito
Che il Presidente conosce molto meglio di me e naturalmente io ero là
Dentro il PC e c'era anche dentro la DC e c'era in tutto il Paese adesso per
Carità di patria non starò a ricordare
Le versioni le interpretazioni che giravano in quel periodo
E i loro autori
Ma insomma si andava dalla operazione che veniva detta totalmente cosmetica dunque un inganno praticamente di Gorbaciov fra
Fino alla garanzia del successo totale naturalmente
Non era vero né l'una né l'altra cosa
Sono molto contento di aver sostenuto già allora che
La glasnost sarebbe stato
Il successo rivoluzionario mentre la perestrojka
Era assai difficile che riuscisse sostanzialmente consigliando però è molto interessante vi segnalo che a parte
In cui il presidente guarda un attimo indietro perché il libro è tutto sul suolo sull'oggi e sul domani ma ci sono alcune pagine
Sul passato che sono molto interessanti
Sull'oggi sul domani
Ne parlava già appunto l'ambasciatore prima c'è il l'ancoraggio all'alleanza transatlantica dunque al rapporto con gli Stati Uniti che occupa un posto
Predominante e che bisogna mantenere a tutti i costi
Non a tutti costi diciamo senza ignorando che il mondo è cambiato cioè che non abbiamo più i blocchi dunque non abbiamo più una disciplina
Obbligata per ragioni di sicurezza come c'era prima dal della caduta del muro muro di Berlino e della caduta dell'Unione Sovietica
Ma
Per libera scelta perché l'alleanza con gli Stati Uniti alleanza transatlantica e quella di cui l'Europa ha bisogno per svilupparsi e del resto lo vediamo nella realtà dei fatti
Le rare volte che l'Europa ha tentato
Di fare qualcosa da sola o lo ha fatto con
Un'America in quel momento un po'reticente
Citiamo pure il leader Trombacca end di di Obama per esempio la guerra in Libia che poi non è riuscito
Perché non riuscivano a Leeds Trombacca end perché gli altri gli europei non riusciva a tenere la prima linea e dunque gli americani che erano desiderosi di stare in seconda linea di alta non potevano farlo se volevano che l'operazione riuscisse
Dunque
C'è una piena consapevolezza dei mutamenti intervenuti nel mondo e nelle relazioni internazionali ma ancor di più diventa importante la scelta la libera scelta di
Ancorare la presenza europea all'alleanza transatlantica alleanza transatlantica che certamente proprio perché il mondo è cambiato
Questo lo dico io non l'ho trovato in questi termini nel libro ma in qualche modo cioè
E più difficile e più difficile perché
Non c'è più il legame con gli Stati Uniti capi cordata e noi comunque in qualche modo costretti
Anche volontariamente a stare con gli Stati Uniti come c'era prima oggi le rendite di posizione non ci sono più non ci sono più né meno per l'Italia
Ogni tanto tornano fuori per esempio in vita sarebbe stato difficile intervenire senza la concessione delle basi
In Italia in territorio italiano guerra nei Balcani per fortuna non sono all'orizzonte ma
Città qua abbiamo visto qual è stato il ruolo dell'Italia quando le guerra dei Balcani purtroppo ci sono state
E dunque questo rapporto è più libero e anche più difficile
Sarà Varetto e altri che si è incorsi intendono di economia molto più di me potranno confermare o smentire che
Questa gara ALLES valutazioni competitive nelle quali anche gli Stati Uniti sembrano impegnati assieme al Giappone insieme alla Gran Bretagna recentemente
Non è che faccia bene all'Euro che non ha la possibilità
Di seguire questa stessa via
Ci sono interessi ormai differenziati sulla scena internazionale anche interessi geopolitici che possono essere differenziati ci sono anche comportamenti e molto interessante questa parte seppur breve
E lì Presidente
Fa il Presidente
Mostrando prudenza diciamo
C'è una lunga domanda di Rampini su quello che è stato chiamato il data Kate
Certamente data che avete non può aver fatto piacere non soltanto alla sia dalla signora Merkel ma
A tutti gli europei che venivano un po'sottoposti
A quel trattamento poi si è scoperto per la verità
Nella fase seguente che tutti intercettavano tutti e che
Colpo insomma alla la l'Australia intercettava Nuova Zelanda viceversa dal profilo il Brasile eccetera in realtà chi aveva la capacità tecnologica di farlo lo sfacelo
Il problema in un'alleanza con ristretta come quella tra europei e americani
E che
Combattere insieme o partecipare insieme a missioni di pace come per esempio facciamo in Afghanistan e anche altrove e poi essere
Ascoltati
Al di là di ogni
Di ogni limitazione
Evidentemente non è una cosa gradevole però presente sì caro ottimista
Sulla possibilità che si possa trovare un nuovo Codice e dunque una limitazione di queste attività che Obama peraltro a dichiarato di voler di voler trovare io ne sono meno convinta perché credo piuttosto che
Sia la tecnologia al fattore dunque a seconda di quello di cui si dispone
Si adeguano poi le le le operazioni di intelligenza a livello tecnologico però visto che ci viene detto che si troverà un accordo speriamo a questo accordo venga approvato non soltanto dal punto di vista diplomatico e formale ma anche dal punto di vista
Sostanziale
Dunque
Politica europea politica estera europea diplomazia europea esiste anche quella esiste
Titoli a una diplomazia europea naturalmente manca quello che Presidente nel libro
Denuncia con una manca L'Unità manca
La volontà manca la direi lo lo stimolo la comprensione del fatto che fino a quando l'euro l'Europa non avrà una voce unica sulla scena internazionale non potrà contare non potrà pesare
Non potrà avvenire quel ruolo al quale poi
Dichiara di ambire
Nei tempi recenti perché va detto anche questo c'è stato qualche progresso la signora Ashton responsabile politica
è stata europea è stata trattata soprattutto dai giornalisti in maniera
Molto severa finisco molto severa
All'inizio della sua missione nel quest'ultima parte recente
Ha avuto un ruolo importante lo dicono tutti
Nei negoziati con l'Iran e non è non essere così stupito
Tre e nove per far nel nei negoziati con l'Iran e adesso sta tentando di avere un ruolo importante nella vicenda dell'Ucraina non so se riuscire ci riusciremo ma comunque
C'è ci sono anche dei segnali di risveglio alla bisogna
Buttare via tutto ma certamente il problema resta aperto dunque
Inserirei questa parte del libro in quella parte quel in quella doppia identità che citavo all'inizio
Tra allo appelli e moniti questo è sicuramente un monito
Cioè se noi non riusciamo se l'Europa non riesce
A presentarsi diversamente sulla scena internazionale
Difficilmente anche risolvendo i suoi problemi interni del momento riuscirà a pensare se questa scelta scusate se non proprio è in ferie
Praticamente la parola Pier Ferdinando Casini
Vorrei stimolare su alcuni aspetti che speriamo anche Venturini e cioè il ruolo dell'Europa nel nel libro il Presidente come diceva giustamente Venturini
Analizza l'oggi per cercare di capire quale soluzione per il domani per i tanti problemi che vengono posti sul tavolo attraverso però anche
Un un ricordo un ricordo del passato di come siamo arrivati fino a questo punto di che cosa ci ha portato fino qui anche nelle relazioni con
Gli Stati Uniti il presidente Napolitano ricorda nel libro di essere stato il primo dirigente il Partito Comunista invitato in quanto tale negli Stati Uniti di come sia cambiata la posizione della sinistra italiana nei confronti dell'alleanza
Ovviamente transatlantica ma anche nei confronti del Progetto europeo ecco su questo vorrei sentire Casini antichi tipo poi di analisi viene fatta di questo percorso così importante
Grazie
Ma credo c'è un grande grande tentazione in questo periodo in fine meno nel nostro Paese che è quello di tenere la storia
Un impiccio
Di cui liberarsi o emendarsi
Ma
Ogni uomo è la sua storia
E il libro che veramente molto interessante e di cui consiglierei la lettura soprattutto
A
Giovanni
Che si avviano all'impegno politico
Il libro eh
La storia di un uomo
Le sue idee
Che non è un atto Presidente della Repubblica
Ma ha fatto un lungo tragitto politico culturali ideali un lungo viaggio non solo geografico in Europa e non solo ma un viaggio lungo la storia
Di quello che è stato uno dei secoli più terribili
Ma anche forse più straordinari del ventesimo secolo
Io vorrei
Incominciare dalla conclusione e la conclusione è stata proprio la fine della lettura per me del libro
In cui
Identificando i vari passaggi
Della storia di Napolitano che si riflette in questo libro nelle domande e nelle risposte
Mi è venuto fuori una
Una considerazione questo è
Un tragitto De Gasperi hanno
Se noi riteniamo
Che De Gasperi sia stato
Della
Democrazia italiana della Repubblica italiana della politica estera italiana il faro principale
Prima avversato e poi diventato un minimo comune denominatore di una condivisione nazionale
Questo è un tragitto Degasperi hanno
Ed è un tragitto Degasperi hanno perché
Non solo si può leggere nell'europeismo del Presidente il suo dato distintivo
Non sarebbe sufficiente se l'europeismo non si fosse accompagnato ad alcune altre scelte che emergono in modo nitido in questo libro
è un percorso dicevo personale e a me interessato molto anche
Il ricordo di alcuni elementi ispiratori che emergono in questo libro Spinelli
Spinelli non a caso il
Settennato di Napolitano nasce con un omaggio storico ventottenne a Spinelli
E altre personalità che hanno influenzato l'ispirazione politica
Poi di quello che è diventato poi presentare pubblica ma che prima ha avuto un ruolo importante fondamentale nella sinistra italiana
Penso a vibrante penso si compera sì penso al genere me
Elemento di grande rappresenta vita di soldi dal nostro
E ad altre personalità della storia europea
Dico tragitto Degasperi hanno perché si identifica un abbinamento che per me fondamentale tra l'Europa
L'alleanza atlantica l'impegno nel Mediterraneo
Non ci potrebbe essere una vocazione europea Degasperi Anna se non ci fosse la consapevolezza del fondamento di un'appartenenza l'Alleanza atlantica per quello che storicamente essa è stato
Non è un caso
Che una delle
Delle cose più significative
Che viene ricordata eh il documento di cui Napolitano fu uno dei principali ispiratori che nasce qui in questo palazzo nel mille novecentosettantasette
La risoluzione parlamentare fatta nell'ambito del Governo di solidarietà nazionale che riconosce il quadro dell'Alleanza atlantica
E come elemento distintivo della politica nazionale italiana votata da tutti i partiti dell'arco costituzionale a questa
Importantissima mozione votata qui alla Camera dei deputati segue poi la missione ricordata da Venturini Del Prete del dell'onorevole Napolitano negli Stati Uniti
In antitesi anche ad un antiamericanismo che tutto sommato è stato un dato distintivo della sinistra italiana e che è stato superato lungo un percorso travagliato
Quel percorso travagliato è stato possibile perché qualcuno ha suonato uno spartito diverso quando forse era meno consueto poterlo fare quando c'era da vincere delle resistenze
Collego questo tema della
Della
Bene della scelta atlantica ricordando peraltro che Napolitano è stato dieci anni anche membro del Consiglio del parlamentare della NATO
E
Ad alcuni altre prese di posizioni che non sono banali perché se è vero che nella sinistra italiana c'è stato un una perplessità profonda
E che è durata tanto sul tema dell'Alleanza atlantica vi è stato ad esempio sul tema di Israele
E anche qui è molto importante capire
Quella che è stata la visione di Napolitano che è in questo libro nel rapporto mediterraneo che un Paese come il nostro deve coltivare con lo Stato di Israele
Di cui dobbiamo essere garanti della sicurezza della serenità
Della possibilità di vivere in pace per generazioni di israeliani che si succedono
Anche
Ad esempio al voto già ricordato in questa mattina italiano all'ONU sullo stato della Palestina che si è avuto recentemente non c'è contro di
C'è una grande sintesi c'è il ruolo della nostra politica estera in quel voto fatto giustamente durante il Governo Monti mi sembra all'ONU e né a nostro sentimento di amicizia con Israele
C'è
Una
Forte richiamo a un'idea di Europa ecco sull'idea di Europa vorrei dire alcune cose e poi terminare
Quello che mi ha colpito di più in questo libro eh sicché c'è l'europeismo classico
Ma non solo c'è la convinzione
Che
Oggi il populismo anti europeo non si può battere con l'euro retorica
Se noi pensiamo di contrapporre al populismo antieuropeo dilagante per tante ragioni per tante ragioni
Tante ragioni di carattere geopolitico basta pensare quello che viene ricordato in questo libro interessantissimo sul tema di ciò che è oggi l'Europa rispetto a quello che era nel dopoguerra
Le reti rilevanza europea il rischio
Nel cinquanta l'Europa era il cinquanta per cento della popolazione mondiale il trenta per cento della produzione globale oggi siamo il sette per cento della popolazione mondiale il dieci per cento da produzione globale
Per cui le ragioni sono anche di un po'Stato di benessere che non si riesce più a mantenere in termini tradizionali per cui c'è bisogno di capire che c'è una rivoluzione in corso a questa rivoluzione bisogna adattarsi ma le vecchie parole d'ordine
Dell'Europa ISMU tradizionali non bastano più
è vero come dice il Presidente che l'atteggiamento verso l'Europa e oggi il nuovo spartiacque della politica
Ma è vero anche che la linea i divisione oggi eh se sia dentro l'orizzonte l'Unione europea
Seppure per riformarla e questo viene specificato bene nel libro o se si spara da fuori
Perché se si spara da fuori e si vuole demolire da fuori e allora si è fuori da questo orizzonte
Che si auspica minimo comune denominatore condiviso tra le forze politiche europee se sia dentro bisogna capire che le cose vanno cambiate e
Colto una cosa molto interessante dell'ambasciatore anche di di Venturini questo nostro dibattito sull'Europa e anche sul rapporto la Germania e l'ultima cosa che voglio dire
è un pochino strano
Qui non possiamo dividerci traffico tedesche anti tedeschi
è scritto molto bene in questo libro c'è il DNA dell'amicizia tra Italia e Germania c'è la convinzione che le grandi scelte europee sono maturate in una rapporto di condivisione tra Francia Germania e Italia
E a questo la Germania e un Paese che è fondamentale
Fondamentale anche nelle virtù che ci insegna infatti ci sono stati due Governi sia quello di Monti che quello
Attualmente di letta che proprio per recuperare credibilità hanno
Doverosamente imposto sacrifici agli italiani perché era necessario in Europa a far capire che l'Italia aveva capito però però è anche importante ricordare come ricordato in questo libro
Che le regole in Europa vanno applicati a tutti in modo uguale e non sempre viene ancora applicata a tutti in modo uguale ricordato qui come le prime deroga rispetto a master furono fatti proprio per Francia e Germania
E pertanto diciamo così è importante che oggi si abbia l'accento sull'Europa che
Pensi anche alla solidarietà allo sviluppo alla crescita non solo al rigore pure necessari penso che sia un importante contributo questo libro che si dà alla politica
Italiana alla politica europea
E penso anche soprattutto ai giovani se alle giovani generazioni che vengono non a caso indicate qui come purtroppo oggi le grandi protagonisti in negativo di di tante distorsioni che ricadono sulle loro spalle grazie
Partiamo proprio da qui e Dan un'esigenza che viene
Molto ben evidenziata nel nel libro
Il presidente sottolinea come a questo punto serva una forte controffensiva europeista usa questa espressione su questo vorrei stimolare Massimo D'Alema perché
Se è vero che altri avevano violato già i parametri di Maastricht viene ricordata la Francia la Germania quando non accade nulla si
Ha dato un colpo di spugna per il superamento del rapporto oltre trecento diversa è stata però la pressione messa invece oggi
Sui Paesi con un altro invece debito pubblico come l'Italia in caso di sforamento invece del deficit e allora in che maniera si ricostruisce si ridà
Un a una prospettiva forte
All'Europa soprattutto per le nuove generazioni anche queste citate poco fa da Casini perché
L'Europa viene ricordata dall'opinione pubblica e soprattutto come
Austerità sembra essere l'elemento più caratterizzante tesi che ha delle ripercussioni nella vita quotidiana
Di ogni cittadino dell'Europa del sud austerità e alta disoccupazione giovanile ecco quali possano essere dei piani ambiziosi
Per ricostruire presso le opinioni pubbliche il sogno dell'Europa pensando anche che
Le risorse da sempre sono molto poche quelle che vengono messe a fattor comune in Europa è difficile avere piani grandi gli ambiziosi quando si condivide poi
Poco più poco meno dell'un per cento del PIL
La ringrazio per i quesiti ringrazio per essere stato invitato discutere un libro di di grandissimo interesse
Nel quale si riflette
La passione europeista di Giorgio Napolitano
Che ha caratterizzato
Lungo tratto del suo impegno politico intellettuale
Diciamo non è la prima opera che Presidente dedica al tema dell'Europa
Ma
Che è un libro Pertini che per certi aspetti ho trovato nuovo anche rispetto ad una regressione tradizionale perché un libro problematico e combattivo su alcuni punti e quindi
Vecchie affronta per talmente il tema della crisi europea il suggerisce anche delle linee di di
Di lotta politica che la controffensiva europeista diciamo passa attraverso una lotta politica diversa
Non a caso nel libro
Il Presidente evoca la necessità di una lotta politica
Citando grande federalista europeo dice nel momento in cui la lotta politica sarà europea
Allora noi potremmo parlare di un processo che si è compiuto di questo
Mi interessa moltissimo il mio lavoro diciamo quello di
Fornire idea la lotta politica europea nel lavoro di questi anni
Ma
Il punto da cui vorrei partire e che
Nella visione di Giorgio Napolitano il destino dell'Italia il destino dell'Europa sono parte di uno
Di un unico intreccio che non si può spezzare
E questo è un punto che io profondamente condivido al di là delle opinioni e delle passioni diciamo
La regressione nazionalistica è innanzitutto irrealistica e porterebbe ad un esito disastroso
Persino le nazioni europee più importanti
E più potenti
E quindi in qualche modo l'Europa è una via obbligata non deve apparire un concetto riduttivo questo o meno appassionante perché la politica è innanzitutto
Un grande pensatore che Giorgio Napolitano uscita della parte conclusiva diceva che la libertà e anche innanzitutto assunzione della necessità comprensione della necessità e l'Europa è una necessità
Certo per un Paese come il nostro che ha visto nel legame europeo
Anche un modo di come compimento del suo processo di unità nazionale e un vincolo
Necessario per correggere le storture inizi le inadeguatezze italiane e così è stato
In diversi momenti della storia nazionale parliamoci chiaro
Nella grande crisi degli anni novanta il riferimento all'Europa è stato il motore
Per uscire dalla crisi
L'idea di non perdere il legame con l'Europa l'ambizione di far parte del gruppo di testa dell'Euro
Fu uno di quei
Rari momenti in cui la politica entro in sintonia con il Paese
La tassa per l'Euro al di là del fatto che fu poi restituita caso unico nella storia nazionale diciamo
Tuttavia questa sorta di prestito nazionale per le euro fu vissuto dal Paese compartecipazione e consensus
E oggi la situazione è molto problematica perché critichi vizi e le strutture italiane per molti aspetti permangono si direi che la crisi
Prende rendere ancora più drammatico il rapporto fra Paese istituzioni democratiche
In riferimento all'Europa non solo non offre un ancoraggio sicuro ma appare come un punto di riferimento problematico
E parto e del problema l'Europa oggi
Più che essere come ha rappresentato per noi il faro il punto di riferimento per dare una spinta verso la modernizzazione del Paese
E io credo che noi non ci possiamo nascondere che Napolitano non lo fa la gravità della crisi
Che al tempo stesso
Una crisi che deriva dalla difficoltà dell'Europa di di delibere direbbero gli anglosassoni cioè
Di corrispondere ad un bisogno di crescita di sicurezza economica di lavoro
E anzi per molti aspetti gli europei percepita quasi come un ostacolo
Rispetto i vincoli europei rispetto alla necessità di dare una risposta a questa domanda sociale che si fa pressante che si fa drammatica
D'altro canto in questi giorni basta affacciarci ai nostri palazzi diciamo credo per renderci conto
Che e quindi è
C'è una crisi delle politiche e c'è una crisi di legittimità
C'è una crisi democratica
Che diventa ancora più drammatica nel momento in cui le politiche non appaiono in grado di corrispondere ai bisogni e alle aspettative dei cittadini
Beh badate che il rischio che le elezioni europee siano dominati dall'astensione per un verso
O dalla rafforzamento di di di
Di forze populiste nazionaliste divario segno diciamo di vario genere di vario colore politico Drago
E che quindi il Parlamento diventi
Un luogo difficilmente governabili fondi in questi anni difficili il Parlamento è stato un punto importante di impulso europei
Giocato un ruolo positivo
Dire nella dialettica fra le diverse istituzioni europee quella che forse
Mio giudizio a politicamente giocato il ruolo
Diciamo
Più attivo nel senso dell'integrazione del senso del rapporto con i cittadini o di parlare tutto
Un Parlamento ingovernabile per la presenza di di gruppi sarebbe un colpo ulteriore e drammatico al processo di costruzione euro
Quindi
Una controffensiva europeista passa attraverso
Una forte azione critica
E la capacità di mettere in campo una piattaforma di cambiamento
Che investe le due dimensioni
Quella della politiques
E cioè il meccanismo istituzionale non legittimazione democratica la politica Scholar p maiuscola diciamo che per molti aspetti è rimasta confinata né i confini nazionali e quella delle policy se europee
Su cui occorre mettere in campo delle alternative convincenti offrono anche qualche problema Presidente per la sua replica diciamo
Che
Soffermiamoci chiaro l'euro l'Europa è percepita nel mondo come un elemento di freno alla ripresa internazionale
E le politiche di austerità che dominano non europea sono guardate in modo critico
Per esempio negli Stati Uniti siamo stati
Accuse stanza recentemente diciamo
Un
Santissimo convegno a Washington sulla ripresa internazionale eccetera quando si parla dell'Europa
Non parlo soltanto degli economisti che inizi anni di punta John Stiglitz da Krugman tra tutti i premi Nobel dell'economia diciamo diciamo non
Non si tratta di dimora attivisti di movimenti giovanili alternativi diceva ma
Questo è il pensiero dell'establishment America
Dell'amministrazione che con ogni evidenza pesantemente critico verso il corso della politica europea
D'altro canto noi guardiamo ad un modello Germania con un tasso di crescita intorno all'una e mezzo per cento che meno della metà degli Stati Uniti lasciamo stare la Cina al Brasile eccetera
E quello sarebbe il traino
Io vedo la modestia anche del traino anche perché una parte poiché la crescita tedesca effettuo paradossalmente della crisi del uno
E quindi della differenza degli spread dei tassi di interesse che farsi che la Germania attragga capitali dei Paesi più indebitati
Il principale flusso di risorse il principale flusso di solidarietà europea è quello che porta ingenti risorse dai Paesi
Più indebitati più poveri verso quelli più ricchi
Questo sta accadendo e
L'università di Goering
Non diffusa calcola che questo incida sul PIL tedesco per mezzo punto aumentando il PIL tedesco per l'afflusso di capitali ci arrivano da altre parti uno
Quindi
Anche questo miracolo tedesca un grosso dibattito sulla Germania usciti due bei divertenti tutti e due diciamo uno molto critico che è giunto intellettuale tedesco Ulrich Beck
L'Europa tedesca molto critico verso la leadership del suo Paese sulla linea un po'di Habermas
Oggi il discorso bellissimo dica Helmut Schmidt a cui anche Giorgio Napolitano fa riferimento e l'altro invece provocatoriamente un libro a favore della
Della Germania libro potentemente antifrancese di all'ammenda ma
Che ha scritto villa al mare mie
Ed è un peana del modello tedesco indicato alla Francia diciamo come un punto di riferimento ma in questo dibattito
Io sottolineerei diciamo che anche la potente Germania appare una locomotiva piuttosto lenta della ripresa euro
E questo è percepito non solo in Europa anche fuori d'Europa come un problema
E perché poi gli affetti in termini di occupazione in termini sono effetti molto ritardati molto lenti
Certamente inadeguati a fronteggiare la drammaticità della crisi sociale che stiamo vivendo
E non mi pare che ci sia io ho visto il l'accordo programmatico della grande coalizione del rischio grandissimo dispetto eccetera ma insomma
Non mi pare che su
C'è un punto importante
C'è una scelta europeista che quella di una politica salariale meno restrittiva in Germania
Perché la ripresa del mercato interno tedesco può essere un fattore importante della ripresa europea
Perché in realtà se noi vogliamo avere una forte ripresa economica noi dobbiamo uscire dalla logica di un modello fondato esclusivamente sulla competizione sulle esportazioni
C'è stato un tempo in cui esportava non soltanto i Paesi dell'Occidente diciamo quel tempo infinito
E se tutti i Paesi pensano che bisogna tagliare i costi fare le riforme strutturali per essere competitivi per esportare evidentemente la logica
Diciamo non di questo discorso non regge perché ho esportiamo sulla Luna oppure sarà difficile che tutti esportiamo e quindi i modelli di sviluppo più equilibrato
Che puntino su una redistribuzione delle risorse
Su una capacità di ripresa del mercato interno in Europa ma anche in Cina dove poi la correzione in atto va in questo senso
E i cinesi pur pagando il prezzo dicono di
Delocalizzazioni oramai ci sono fenomeni di dei localizzazioni dalla Cina
Verso il Vietnam o verso Paesi che sono al costo del lavoro più basso tuttavia i cinesi hanno compiuto un hanno capito che non potevano reggere
Quel modello oltre un certo limite
Ecco ma questo è un problema che investe l'economia mondiale cioè la sensazione e che
La svolta dopo la crisi del due mila otto non vi è stata nel modo profondo come sarebbe stato necessario
E comunque l'Europa è l'elemento di maggiore resistenza ad una svolta profonda come quella che sarebbe necessari
E allora occorre un'alternativa alla politica di austerità
Occorre il rigore dei conti pubblici d'accordo ma le politiche di rientro possono avere anche i tempi e modi
è mai possibile che non si consideri la crescita del PIL come un fattore fondamentale della politica di rientro in fondo quel tre per cento è un rapporto tra due grandezze
Una delle due e la crescita
E ma questa non viene mai considerata
Compro un obiettivo diciamo sennò ne in dichiarazioni di carattere
E io non credo all'i nomi austerità più riforme strutturali e chiaro che occorrono riforme che rendono l'Europa più competitiva
Un mercato del lavoro più aperto e flessibile una pubblica amministrazione è meno invadente costosa x e noi dobbiamo fare la nostra parte
Ma è anche evidente che guardiamo gli Stati Uniti torce
Ma la spesa pubblica i grandi investimenti pubblici innovativi sono stati il traino della ripresa americana
E
Altrimenti dice se non avessero spostato grandi risorse verso le energie alternative adesso
Difficilmente gli Stati Uniti arriverebbero quest'anno al tre virgola sette per cento di crescita economica di ripresa dell'occupazione cioè
Ma come possiamo pensare hanno c'è una riflessione critiche in ogni parte del mondo Bill Clinton ha scritto un libro per dire abbiamo sbagliato negli anni Novanta demonizzare il ruolo dello Stato
E in Europa questa riflessione critica molto debole allora una lotta politica a livello europeo significa la capacità
Di
Lo il punto è dedicato
Perché rischia di incrinare quel compromesso tra conservatori popolari e socialisti che è stato un pilastro della costruzione europea
E questo io
Io vedo il valore di questo compromesso
Ma è anche vero che se non si apre una dialettica tra componenti progressiste componenti conservatrici sui nodi e della politica economica europea io ho l'impressione che voi non
Il trade-off o che si può ferire la Germania è una politica espansiva in cambio di una maggiore integrazione politica
In cambio anche del controllo dei bilanci
Ma una politica espansiva
Il che significa rivedere alcuni punti insostenibili e persino con effetti perversi faccio un esempio concreto
Il tre per cento
Se non si distingue la spesa corrente dagli investimenti
Qual è l'effetto le effettui chi Ai fini del raggiungimento del tre per cento
La spinta e al taglio degli Investimenti perché era più facile
Se si distingue i governi sono messi spalle al muro costretti a fare i conti con la necessità di ridurre la spesa corrente
Altrimenti questo tipo di vincoli questo governo delle regole il governo delle reti le regole sono importantissime ma
Ci vuole la politica
E e ci vuole la foga poi la forza della politica e che ci sono alcuni momenti in cui le regole si cambiano
Altrimenti uno rimane prigioniero di gabbie dalle quali non riesce più ad uscire
E questo è un punto punto che in modo
Problematico noi dobbiamo un po'c'è un'alternativa al mio giudizio c'è una via di rientro più lenta
Certamente
Diciamo comporta
Una politica di e di aggiustamento chiara tempi più lenti
Marche attraverso un programma europeo di investimenti e attraverso una golden rule che consenta margini di politiche nazionali di crescita
Ci fa uscire dalla gabbia mortale dell'austerità secondo me utile socio vorrei
Potrei argomentare a lungo guardiamo ci abbiamo lavorato gol siccome l'alternativa
L'altro punto euro e concludo diciamo
Altro punto riguarda il nodo politico noto democratico Napolitano pone con grandissima forse e qui voglio sottolineare un elemento
Passo di assoluto consenso
è un punto più problematico su cui voglio porre un interrogativo Presidente
Cioè evidente che
Il
Quello che è avvenuto nel corso di questi anni è stato uno scivolamento verso la dimensione intergovernativa Napolitano mette l'accento su questo punto
è un imbonimenti o di quell'equilibrio tra istituzioni comuni le istituzioni intergovernative che ha costituito un po'l'architettura della democrazia europea
E la dimensione intergovernativa stata dominata dal peso dei Governi più forti
Con ciò il cittadino greco si è sentito governato dalla Germania
Non dall'Europa
Che egli stesso partecipa a d'acqua edificare
Ed è chiaro che
Questo tipo di situazione esalta le spinte nazionalistiche populistiche
Il riequilibrio deve avvenire nel senso di rafforza
Il ruolo del Parlamento Parlamento a molti può secondo me questo si può fare in gran parte
A
Trattati esistenti
Dopodiché io sono anche del parere che uno
Un'offensiva europeista comporta il coraggio di indicare la necessità di una riforma dei trattati in senso federalista
Ma sapendo che è una battaglia di medio periodo
Nell'immediato bisogna usare i trattati esistenti confini in fondo
E rafforzare la Commissione
Dando alla Commissione
Il carattere di una sorta di governo europeo
E che si fonda sul consenso parlamentare non del braccio secolare dei Governi più forti e dice
Io ho qua sotto questo profilo credo che molto importante andare alla campagna elettorale indicando i maggiori partiti un candidato
E aprendo così una vera dialettica europea tra candidature e piattaforme politiche lì alternative
Socialisti lo hanno fatto è auspicabile che lo facciano anche i popolari perché altrimenti
Dialettica si indebolisce
Ho invece qualche dubbio pur avendo io la vendo condiviso questa opinione del passato ma allo stato attuale io avrei qualche dubbio a far coincidere la figura del Presidente del Consiglio del Presidente della Commissione
Perché è talmente
Forte oggi del Consiglio
C'è una soluzione di questo tipo potrebbe di fatto apparire come una Presa di controllo sulla Commissione da parte del Consiglio
Mentre invece noi abbiamo bisogno che si dispieghi una ragionevole dialettica
Commissione del Consiglio europeo no in conflitto ma una ragionevole dialettica per cui mentre ritengo
Molto importante diciamo questa dimensione politica del dibattito europeo sto confronto tra candidati la crescita dei partiti politici europei di una società civile europea
In questo momento la coincidenza di queste due figure rischierebbe di apparire come elemento di preminenza del Consiglio sulla Commissione
Quando invece con può concludersi il tema vero e quello di criteri una dialettica tra
Queste diverse istituzioni che sia in grado di rivitalizzare l'insieme del meccanismo democratico europeo
E di far valere di più le istituzioni comunali che si fondano su una diretta legittimazione popolare grazie
Su queste su questi temi così commerciale mi permetto di
Di chiedere di
Chiede una riflessione al Presidente della Repubblica
Partendo proprio da
Quello che diceva adesso Massimo D'Alema l'austerità
Tanto criticata dagli Stati Uniti
Tanto vista con sospetto da un Paese che capace oggi di crescere ha un tasso del tre virgola sette per cento un paese che avuto una politica espansiva avuto una banca centrale la Federal Reserve perché in questi cinque anni non ha lesinato aiuti
All'economia reale cosa che
Non è avvenuto assente almeno nella primissima fase invece della crisi europea Pia Massimo D'Alema ricordava sarebbe necessaria una politica salariale espansiva in Germania
Poi però ammettono attinente mette parlava che le due mila otto addirittura a giugno del due mila otto quando mai sapevamo che stava arrivando la bufera certo magari non dell'entità
E della forza che poi ha avuto ancora la Banca centrale europea aumentava i tassi di interesse per sistemare delle spinte
Verso aumenti salariali delle spinte sindacali in in Germania e con le chiedo proprio una riflessione Presidente su questi temi su un modello alternativo
Che rispetti certo i vincoli di bilancio che magari immagini più diluiti nel tempo un modulo alternativo che faccia rinnovabile innamorare gli europei del sogno europeo
Innanzitutto vorrei ringraziare Rampini che è assente
Perché Rampini fa parte del processo di globalizzazione quindi non so in quale punto del globo si adesso e ringrazio voi tutti dell'attenzione datarli però il contributo portato a questa discussione
Ma
Io
Penso che si tratti di prospettare una politica alternativa
Diciamo pure all'elettorato perché di qui a poco saranno gli elettori a doversi pronunciare su se non sul futuro dell'Europa o meno su una parte del futuro i prossimi cinque anni
E sono molto preoccupato non solo perché non è facile prospettare appunto una linea alternativa a quella che fa prevalsa dal due mila otto oggi con il rischio di apparire improvvisamente come dire indifferenti o negligenti rispetto al dovere
Che è un dovere di abbattimento del debito pubblico in Italia e anche alla necessità
Complessiva di un rigore nei conti pubblici europei ma perché
E c'è qualcosa di più diciamo occorre ristabilire un filo
Di consenso basato su una comprensione basato su un sostegno consapevole a processo europeo
Io sono d'accordo con quello che diceva l'amico Casini non possiamo porre l'euro retorica alle pulsioni altri europee
Per loro retorica significa dare una rappresentazione acritica del processo di costruzione europea mi pare che
Siamo assolutamente d'accordo che questo
è assolutamente impossibile stelle
Quindi dobbiamo dare una rappresentazione critica per entrare in sintonia anche con sentimenti profondi dell'elettorato alla presentazione critica dello stato dell'Europa e delle politiche anticrisi di questi anni
Il mio nome privo di preoccupazione e che sembra quasi che non possiamo
Recuperare consenso
Attraverso argomenti razionali
Perché se perdiamo la fiducia nella possibilità di guadagnare consenso con argomenti razionali veramente non si sa più quale strada prendere ritorno e abbiamo
Un retroterra di analisi obiettiva del mondo vale oggi forse mi convince
Gli italiani e gli europei sul ruolo dell'Europa bisogna innanzitutto discutere di che cosa è il mondo oggi perché altrimenti non si capisce
Quali siano le nuove motivazioni dell'impegno dell'unità europea e le nuove motivazioni sono quelle che
Sono state dette che ora ripreso anche D'Alema e che riguardano anche la Germania ho io ho accennato anche
Ha detto pubblicamente la signora Merkel e glielo ho sentito dire anche
In conversazioni diciamo politiche private
Lei esprime la convinzione che la Germania
Non posso avere illusione di autosufficienza che anche la Germania corra
Gli stessi rischi di irrilevanza
Che l'Europa nel suo complesso occorre in un mondo che è così cambiato ora tutto questo
è fondato su un'analisi su dati che sono stati anche qui citati su una perdita di peso dell'Europa
Che dal punto di vista del contributo alla produzione mondiale
è scontata
Dobbiamo convincerci che non è scontata una perdita di peso e tanto meno una irrilevanza dal punto di vista del nostro contributo
All'evoluzione mondiale in senso più ampio all'evoluzione della civiltà mondiale per i valori di cui siamo portatori per il modello che abbiamo saputo offrire
Dobbiamo credere la possibilità di trasmettere queste convinzioni quindi rappresentazione critica
Convinzione che più che mai non ci sia prospettiva per nostri singoli Paesi al di fuori de L'Unità e dell'integrazione europea e poi
Proposizione di politiche corrispondono
A una soluzione dei problemi che si sono creati all'interno dell'Europa e che corrispondano anche a questa i acquisizione di ruolo sul piano internazionale
Io credo che purtroppo noi ci stiamo avviando ad una campagna elettorale il che non sarà a Roma non sarà facile sarà arduo parlare di questi temi
E per esempio a parlare di politichese in questa fase come lo vogliamo definire di sommovimento della scena politica italiana
Di politica estera quasi non si parla per nulla come se non fosse una dimensione essenziale della politica dei partiti della politica del Parlamento ma insomma
è verissimo ricordato nel liceo
Ho detto più volte questa tendenza del dell'Europa delle istituzioni europee a ripiegarsi su se stesse
E a parlare soltanto dei problemi interni all'Unione europea
Sarà fatale pere lo sviluppo di una politica estera di sicurezza comune qui riuniti sono rimasti gravissimi e dovremmo cercare di superare ma anche al di là di ciò noi abbiamo finito
Se si
Leggono è un esercizio votano consigliare a nessuno se si leggono diffida le conclusioni del Consiglio europeo di questi cinque anni
Va bene a parte il fatto bisogno oramai provvedersi di un Codice perché sono scritti codici queste conclusioni un codice tecnico economico giuridico ma
Cosa c'è di riferimenti alla politica estera
Omissis stenti si è discusso sempre e solo di questioni economico-finanziarie sempre solo
Desideri impiccio vita questo dovrebbe far parte della controffensiva europea una restituzione all'idea europea
Di tutte le sue dimensioni
Si è implicito rimpicciolita l'immagine dell'Europa
C'è un fatto per esempio straordinarie grandioso che è l'Europa di diritto si è costruito un diritto europeo che qualcosa di storicamente senza precedenti
Tutto questo è stato è stato messo in ombra diritto europeo e diritti umani dei diritti fondamentali
Riuscire a ridare questo suo annuncio all'idea di Europa credo che sia
Vogliamo usare il termine la via maestra la via maestra per riconquistare consenso sapendo però che molto effettivamente molto difficile
Io poi dico subito che non sono come dire particolarmente affezionato alla proposta della unificazione
Dei due incarichi e ci sono le ragioni che sono state dette da D'Alema che oggi
Non militano a favore di questa unificazione era apparsa
Da un lato come un elemento di semplificazione e dall'altro anche come un tentativo di ricondurre poi ad una chiave federale il tutto ma probabilmente
Dovremo fare altri passaggi mentre sono affezionato all'idea che ci sia una competizione anche fra
Figure rappresentative degli schieramenti che tra loro sono in competizione
Per la carica di Presidente di Presidente della Commissione
Il Presidente della Commissione molto diminuita questo in dubbio la capacità di proposta e di funzionamento della
Commissione e molto e molto diminuita non dico che non faccia anche cose buone cosa buona è stata ad esempio questo annuncio del
Progetto orizzonte due mila venti per la ricerca e l'innovazione
Perché sappiamo quanto Paccagnini sono gli Stati nazionali
Nell'attribuire risorse alle istituzioni europee il fatto che oggi ci dica mettiamo ottanta miliardi in cinque anni sulla ricerca l'innovazione
è una cosa importante stessi realizzata in poi
C'è anche l'archivio di tutti i documenti e le proposte della Commissione europea e non hanno avuto esito e questo fa parte della rappresentazione critica che noi diamo dello Stato dell'Unione oggi
Per cui ero un po'le cose che volevo dire
Io sono per la verità ancora sorpreso
Nonostante i nostri guai i nostri limiti di come si guardi all'Europa dal di fuori da qualsiasi continente
Con grande ammirazione per ciò che abbiamo saputo costruire io vedo di continuo ambasciatori che vengono a presentare le credenziali non ce n'è uno che
Voglia dire qualche parola solo sui rapporti bilaterali
Italia che ne so l'altro ieri in Italia Colombia e non e non porre il problema dei rapporti del suo Paese o del suo continente subcontinente con l'Unione europea
Una personalità cinese
Mi disse quando io gli chiesi perché mostrava così tanto interesse per l'Europa diede una risposta molto sintetica e pragmatica perché rimane la più grande comunità dei Paesi sviluppati
Ecco per esempio preso sfugge steso rischiamo rischiamo di non apparire più così se non
Se non ci sviluppiamo più se perdiamo
Quote importanti del nostro sviluppo e se non traduciamo poi tutto questo in una capacità
Di parole di iniziativa sulle grandi sulle grandi questioni mondiali
Io ripeto
O o
Preoccupazioni per lo stato del dibattito in Italia sì questo libro può sollecitare qualcuno
Che partecipi molto quotidianamente alle discussioni e polemiche politiche o anche alle tra lo sport prospettazioni elettorali prossime venture
Si può contribuire a sollecitarlo perché si occupi di più di Europa e di Europa al mondo sei soddisfatto grazie
Grazie Presidente
E grazie a tutti
Buona giornata