La Repubblica e le migrazioni

Un giorno
Benvenuti a questa iniziativa degli si fa
Che porta un titolo molto particolare del quale daremo conto poi alla fine la Repubblica e l'emigrazione
L'occasione di questo incontro è dovuto alla
Presentazione
Di una pubblicazione del nostro Istituto che porta il titolo di i diritti di cittadinanza dei migranti
Il ruolo delle Regione un volume
Curato dalla a professoressa Laura Ronchetti
Sarebbe d'obbligo in questo momento avremo così come avevamo progettato di rivolgerci a al ministro al Presidente della Camera Presidente del del CNR
E a quant'altre autorità avevamo progettato di
Far intervenire a questo a questo seminario
In realtà può darsi che è stato un errore nella nostra progettazione come
Come data o può darsi
Che questa fase convulsa della vita della nostra Repubblica non ci permette quello interscambio tra la politica e la ricerca che dovrebbe essere un interscambio
Che porta naturalmente
Ha una a a un confronto un confronto sinergico o tra coloro che sono destinate alle politiche pubblica a governare le politico Umbria progettarle a governare le politiche pubbliche
E coloro che sono chiamati a studiare i problemi sociali e a valutare l'impatto di queste politiche pubbliche certamente noi
Ringraziamo la Camera dei Deputati che ci ospita in questa bellissima sala e la Presidente Boldrini che ci ha concesso l'onore del patrocinio
Dando prova ancora una volta di quanto le stia a cuore le questioni che sappiamo investigando perché riguardano l'emigrazione
In questo nostro seminario di studio e nella ricerca nell'ambito della quale è maturato ebbene che lo si spieghi sin d'ora tratteremo della cittadinanza straniera
Ma non ci soffermeremo sulla particolare categoria degli stranieri come rifugiati o richiedenti asilo
Settore che la Presidente ha avuto modo di conoscere in modo qualificato il cui fondamento sta nella pratica del principio democratico che caratterizza costituzionalmente la nostra Repubblica
Che il nome di una solidarietà universale la porta a riconoscere allo straniero
A quale sia impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana così parla la nostra Carta
Il diritto di asilo nel territorio della Repubblica
E ad escluderne l'estradizione per reati politici
Nella giornata di oggi potrebbe toccare questo tema che i tre relatori parlerà di sicurezza pubblica e presso Giupponi o di minori non accompagnati e la dottoressa Concetta residente
Ma nell'insieme il tema sta fuori della nostra riflessione
Così come non prenderemo in considerazione la problematica della cittadinanza europea che pone oggi problema tutt'affatto diverso
La cittadinanza europea infatti costituisce un elemento di unificazione sensibile
In parte avversato dalla cultura nazionalistica poco generose alquanto cieca degli Stati membri
Intorno al quale si è organizzata quella che ho avuto modo di definire una ricomposizione costituzionale dell'Unione europea realizzata se si vuole modi perfetto con il Trattato di Lisbona
Il punto di differenziazione segnato dal Trattato di Lisbona
Rispetto al passato risiede nella diffusione del principio democratico ben oltre il richiamo contenuto nell'articolo due del Trattato sull'Unione europea
Quale valore su cui si fonda l'Unione e nella circostanza che esso è ora intimamente connesso
Con una
La rappresentanza dei cittadini direttamente in seno al Parlamento europeo
In tal senso
Il Trattato di Lisbona sia pure con una serie di limiti resi evidenti dalla crisi economica soprattutto in relazione alla reperire euro rappresenta una tappa peculiare del processo di realizzazione dell'Europa dei cittadini
Non solo perché ribadisce i valori dell'Unione
E la tradizione di pace libertà che ha permesso di creare le istituzioni europee
Quanto perché per la prima volta
Disegna i contorni di una società europea come e un citato dal Trattato società caratterizzato dal pluralismo dalla non discriminazione dalla tolleranza dalla giustizia
Dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini
Ciò implica che l'elemento comune della cittadinanza europea abbia un ruolo peculiare
Che opera pur in presenza delle diverse cittadinanze nazionali rappresentando un certo grado di unificazione tipico dello svolgimento storico delle federazioni che trova nell'evoluzione della società il suo primo riscontro
Da questo punto di vista
L'Unione europea riconosce come sua principio di struttura
E allo stesso tempo come diritto fondamentale la dignità umana alla quale infatti e intitolato il Capo primo e l'articolo uno della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea per il quale appunto
La dignità umana è inviolabile essa deve essere rispettata e tutelata
Si tratta di un principio la cui formulazione nell'ambito della Carta europea e debitrice ad una certa tradizione costituzionale degli Stati membri
E in particolare a quella tradizione scritta dalla Costituzione italiana del mille novecentoquarantasette e da quella tedesca del mille novecentoquarantanove
Non è difficile concludere perciò più il principio della dignità umana debba guidare ogni azione europea ma anche statale e regionale
Come affermato nel contributo introduttivo al volume curato dalla dottoressa Ronchetti che occasione dell'incontro di oggi e che contiene riflessione che offrono incoraggiante prospettiva del ruolo delle Regioni come protagoniste
Di una costruzione alquanto quanto più possibile aperta della società europea
Il cuore della nostra riflessione
è incentrato perciò sull'immigrato inteso come persona di cittadinanza stranieri
Presente sul territorio della Repubblica e che non sia semplicemente ed effettivamente un turista
Sui motivi che generano il fenomeno indicato
Si addensano problematiche che è importante considerare
Come la ricerca della sicurezza la garanzia della vita stessa e il diritto a migliori condizioni di vita
Per compiere delle valutazione corrette perché da queste dipendono i titoli di soggiorno che la legislazione italiana può o deve prevedere
A tal riguardo occorre
Considerare il fenomeno dei migranti non tanto in modo preoccupato per la crescita di un problema politico e sociale di grande rilevanza e impatto anche emotivo
Anche se costituite costituzionalmente obbligatorio quanto considerando queste persone che arrivano nel nostro Paese come una risorsa per la Repubblica
E l'aiuto loro prestato non solo con l'adempimento di un dovere internazionale europeo e costituzionale ma soprattutto come una parte di una politica dell'accoglienza
Che può agevolare anche la soluzione di importanti problemi e questioni che riguardano il mercato del lavoro e i servizi alla persona la sostenibilità del sistema previdenziale e quant'altro
Il volume sui diritti di cittadinanza dei migranti e il ruolo delle Regioni raccoglie i risultati della ricerca dell'unità il SIR fa coordinato dalla dottoressa Ronchetti
Composta da alcuni tra i migliori ricercatori italiani che l'Istituto ha la fortuna di avere come per esempio elettore essa Gabriele Napolitano saputello due studioso dell'Università di Perugia
E due studiosi vincitori dei bandi del progetto appunto migrazione come Carlo ferraioli Alessandro Gentilini
La ricerca ed articolata su tre piani
Il riparto di competenze fra Stato e Regione l'analisi delle fonti del diritto regionale nel settore dell'immigrazione
L'analisi comparata delle leggi per l'immigrazione in connessione con la legislazione di settori rilevanti con particolare riferimento alla salute l'istruzione all'abitazione e servizi sociali
Aggiungendo di uno studio a se stante
Sull'articolazione della sussidiarietà verticale e orizzontale in materia
L'analisi dei costi e dei benefici per il bilancio pubblico
Della presenza immigrata affiancata ad una lettura dei bilanci regionali per valutare quante risorse le Regioni impegnino e concretamente utilizzino per perseguire le politiche che sono scritte nelle loro leggi
La ricerca non ha un carattere semplicemente ordinamentale ma tende a vedere nel concreto le questione poste dal fenomeno migratorio nel nostro sistema sociale
Così Laura Ronchetti introduce il concetto di cittadinanza sociale regionale per definire la qualità che la quantità di diritti sociali e di responsabilità regionale che caratterizzano le forme della convivenza
Si tratta di una serie di diritti sociali
Che si aggiungono
Alle competenze all'integrazione dei migranti affidato dal testo unico immigrazione e che successivamente saranno oggetto di un'analisi comparata tra i diversi ordinamenti regionali e nella seconda parte del volume
Tronchetti ripercorre le fondamentali vicende del contenzioso costituzionale tra uno Stato che irrigidiva la disciplina dei flussi migratori
E le Regioni che devono affrontare la convivenza sul territorio tutelando gli stranieri come persona a prescindere dal loro titolo di soggiorno
La tutela dei diritti fondamentali che le Regioni hanno perseguito rappresenta così un esempio precipuo di come la distribuzione su più livelli del potere legislativo
Possa rappresentare una garanzia democratica contro la tendenza del potere di debordare i propri limiti
E la presenta così
Nel completamento del principio della divisione dei poteri in senso verticale una delle ragioni politiche costituzionale più profonde a favore del regionalismo
Nel contributo della RAI che ti purtuttavia si evidenza pure una situazione che potremmo definire opposta tra virgolette
In cui sì
Mette appunto può il compito dello Stato centrale di fornire una tutela contro la tentazione dei territori di abbarbicarsi su loro stessi cercando di escludere gli altri dai propri livelli di vita
Su questo terreno sia per la riflessione oggi più importante quella sul ruolo del criterio della residenza il qua sotto alcuni profili e indice della concreta partecipazione alla vita consociata sul territorio sotto altri
Si può rivelare come lo strumento di esclusione dalla tutela universale dei diritti sociali
La centralità dell'immigrazione
Nei diversi ordinamenti regionali e testimoniato dal capitolo di Gentilini dedicato agli Statuti regionali
Da questo punto di vista sono stati presi gli statuti buoni elaborati dopo la riforma del Titolo quinto
Di tredici regioni
E di queste dodici delle tredici regioni hanno inserito nei nuovi decente statuti disposizioni specifiche sull'immigrazione
L'analisi delle disposizione statutaria vigenti in queste dodici regioni consente di rilevare un'attenzione variabile al fenomeno
Alcune disposizioni sono generiche come l'articolo quattro comma uno dello Statuto marchio
Altro che si riferiscono agli stranieri regolarmente soggiornanti come dice l'articolo sette comma due dello Statuto Lazio altri agli immigrati residenti e altre ancora agli stranieri residenti
Sempre Gentilini ci dice che in tema di legge sull'immigrazione le Regioni e le Province autonome possono essere accolte accorpate in tre gruppi diversi
Il primo comprende le Regioni prive di una legge di settore ovvero di una legge che espressamente dedicata alla materia dell'immigrazione
Ma comunque dotate di disposizione di rilevanza per i migranti contenute in leggi di altri settori
Il secondo include le Regioni aventi una legge di settore
Antecedentemente alla riforma del Titolo quinto e il terzo riguarda le Regioni che dispongono di una legge di settore successiva al testo unico sull'immigrazione e alla revisione del Titolo quinto della Costituzione
Le Regioni le ragioni di tale suddivisione riposo non è le caratteristiche comuni riconducibili a alle leggi dello stesso gruppo
Caratteristiche ricorrenti delle leggi regionali successiva alla revisione della Costituzione del due mila uno in particolare si appalesano essere le seguenti
La rivendicazione di una maggiore autonomia dallo Stato che non a caso pugnato gran parte dalle leggi davanti alla Corte costituzionale
La le garanzie che offrono agli immigrati in alcuni casi
La fidelizzazione di queste leggi a marcare la differenza allargare le singole fattispecie previste dalla legislazione nazionale
Gli specifici vincoli che contengono le disposizioni regionali maggiormente in grado di guidare l'attività amministrativa di attuazione
E infine la cura tranne in alcuni casi di alcune Regione che hanno di dettare disposizioni che riguardano
Le funzioni di Province e comune
Gran parte delle politiche dell'immigrazione infatti
Si decidono con atti subordinati alla legge e cioè con regolamenti e atti amministrativi
Proprio il contributo di ferraioli dimostra come la produzione di regolamenti da parte di regioni e province autonome aventi una rilevanza specifica per i migranti ha ricevuto dividenti impulso a partire dal due mila uno
In coincidenza con l'ampliamento della competenza legislativa regolamentare delle Regioni è determinato dal nuovo Titolo quinto della Costituzione
La maggior parte di tali regolamenti
Non sono stati adottati in attuazione di specifiche leggi regionali in materia di immigrazione quanto soprattutto in attuazione della legge statale
In materia di protezione dei dati personali occorre in attuazione di leggi regionali concernenti i diritti sociali
La tutela della privacy consente infatti di accedere ai diritti sociali senza fornire informazione sul proprio titolo di soggiorno con il caso eclatante della sanità in modo particolare
Non ha
Per caso che il forte momento di atti amministrativi e riconducibili alla stessa esigenza di separare la sfera della tutela dei diritti sociali universalmente riconosciuti
Da quella della verifica e controllo dei documenti di soggiorno
Nella seconda parte della ricerca si analizzano le differenze le differenze in tema di tutela dei diritti sociali tra le Regioni con particolare riferimento alla salute
All'istruzione e anche all'abitazione e ai servizi sociali
Se per la salute molto è prevista a livello statale invece a livello regionale molto e deciso secondo la ricostruzione di Gentilini
Proprio con atti amministrativi finalizzati all'individuazione delle strutture che devono fornire l'assistenza sanitaria di base agli stranieri irregolari
A fornire indicazioni forme ad ogni
Azienda sanitaria locale e regionale ad attuare interventi per la profilassi e la promozione della salute rivolte specificamente agli stranieri
Nonché a prevedere interventi di formazione per gli operatori medici e sociali
Per quanto riguarda
L'istruzione
Come dimostrato dal contributo di ferraioli le Regioni hanno previsto interventi per garantire l'effettività del diritto allo studio dei migranti
Ed agevola nell'accoglienza l'integrazione e l'inserimento scolastico nonché l'alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana
Tra le disposizioni che si configura o nella maggior parte dei casi come forme di sostegno alle iniziative delle istituzioni scolastiche sono sicuramente destinate a crescere nel prossimo futuro
Accanto a questi due servizio universale l'esame della legislazione regionale compiuto da Gabriella sa budelli sui servizi sociali
Una materia di competenza esclusiva regionale fa emergere che diverse i requisiti la regolarità possesso di uno specifico titolo di soggiorno e la residenza
Possono influire sull'accesso ai servizi sociali da parte dei migranti
Tuttavia
Nel complesso la legislazione regionale in materia di servizio sociale migranti si caratterizza per una maggiore apertura rispetto alla legislazione nazionale
La cui tendenza anzi
E quella di una progressiva restrizione dei criteri di accesso ai servizi sociali su cui
Si è pronunciata la Corte costituzionale con dichiarazione di incostituzionalità della legislazione statale
Per il diritto all'abitazione come dimostra Antonello cervo la situazione è molto più complessa
L'edilizia popolare e ristretta i soli regolari e in tema
Entra prepotentemente scene il requisito della residenza in tutte queste politiche tuttavia
Come riconosce come ricostruisce Luca Castelli inermi centrale l'ente territoriale di prossimità con particolare riferimento ai Comuni e la consistenza dell'associazionismo presente sul territorio
Tuttora vero perno dell'intervento di accoglienza e integrazione dei migranti
Sotto questo profilo illuminanti il lavoro anche di Giuliana pulita
Chi analizzando i bilanci regionali dimostra quanto sia modesta non solo la spesa prevista ma soprattutto quello effettivamente stanziate dalla Regione per le politiche di integrazione sociale dei migranti
Comporta spesa si fa tanto questo il senso della contributo
Bisogna considerare che per la Regione gli immigranti rappresenta una partita di costo di puro costo mentre per lo Stato essi costituiscono anche e soprattutto una partita di entrata
Infatti come dimostrato nel saggio del
Dottoressa Gabriele il bilancio pubblico statale gode tuttora e ancora godrà per un certo tempo dagli stranieri una
Forma di contribuzione in termini di tasse e contributi
Da più di quanto restituisca lo Stato sotto forma di pensione e altre prestazioni è posto a suo carico
In conclusione
Se si dovesse sintetizzare l'effetto dell'immigrazione nel nostro Paese e nel lungo periodo dovremmo sicuramente ricordare che nel prossimo futuro
Con la stabilizzazione del flusso di immigrati
E con la residenzialità degli stessi con l'avvento delle nuove generazione nato su suolo italiano i problemi si potranno modificare
Basti pensare all'invecchiamento dei migranti residenti
Ai ricongiungimenti familiari al tasso di fertilità delle famiglie medesimi sempre migliore degli emigranti medesimo Tosi michette termineranno una domanda aggiuntiva di servizi e prestazione rispetto a quella attuale
Tuttavia
Il bilancio sembra destinato a rimanere positivo e non solo dal punto di vista finanziario anche se i principali effetti che allo stato si possono calcolare sono proprio quelli finanziati
E infatti in un Paese che invecchia rapidamente
L'afflusso continuo dei lavoratori e la loro elevata fecondità contribuiscono a frenare il ridimensionamento della forza lavoro
E l'aumento del rapporto tra individui non attivi e lavoratori attivi cosiddetto tasso di dipendenza
Ne discende sicché la conclusione della dottoressa Gabriele un contributo positivo
Alla sostenibilità di lungo periodo della finanza pubblica anche se non di dimensioni tali da dire risultare decisivo per l'equilibrio beh certamente
Qualche altra cosa anche i cittadini italiani dovranno farla per per questi equilibrio di lungo periodo non possa fare tutto gli stranieri
Ma accanto a ciò
Mi permetterei di notare occorre considerare il Rinnovamento Sociale che la presenza dei migranti determinerà nella nostra società
La dinamica sociale che riusciranno ad innescare
Ed alcuni caratteri della società che riusciranno ad introdurre ora innovare a partire dal principio di eguaglianza dalla rivendicazione di una maggiore eguaglianza per arrivare ad una concezione più profonda della persona umana
Come si vede il contributo che lì si fa dato nell'ambito
Dell'ampio progetto migrazione dell'ex Dipartimento dell'identità culturale oggi dipartimento delle scienze umane sociale
Chi ha preso avvio proprio sotto la direzione del professor Tullio Gregori
Che ci onora di rappresentare oggi il progetto migrazione nel suo complesso
E il Dipartimento umanistico del Consiglio nazionale delle ricerche ha un carattere profondo questa ricerca
E sia consentito dire particolarmente significativo
Il tema dell'immigrazione oggi strategico per il Paese e costituisce parte rilevante della ricerca sulle questioni socio-economiche oltre che giuridiche politiche di cui si occupano diversi istituti del Consiglio nazionale delle ricerche
In questo contesto
La linea di ricerca seguita lì si fa e cioè la valutazione dei diritti e delle posizioni dei migranti in relazione alla distribuzione dei compiti pubblici
Inerenti al fenomeno migratorio appare un aspetto che può contribuire a costruire una strategia Paese adeguata al problema
A questo punto devo anche chiarire che il titolo del seminario di oggi appunto la Repubblica e l'emigrazione non si vede
Intendere come sostituiva sostitutiva
Della titolo lo Stato e le migrazioni ma al contrario rappresenta monofase
Della ricerca nella quale
Dopo aver scambiato le diverse competenze regionali ci si deve concentrare sull'intreccio
Dei poteri pubblici tra diversi livelli territoriali per poter affrontare la sfida di una società composita
Con il più opportuno assetto istituzionale in cui possa trovare posto anche un diverso criterio di articolazione e funzionamento delle competenze
Infatti
Lì si fa a a più riprese considerato che la rielaborazione delle politiche pubbliche come
Quell'appunto sui migranti non possono svilupparsi secondo un modello rivendicativo della competenza
Ma se qualcuno ma solamente a secondo uno schema collaborativo della medesima
Facendo attenzione che il tema della collaborazione nel nostro ordinamento a udon imprinting negativo e autoritario coincidendo per le Regioni con l'assetto sottrazione netta di poteri legislativi e amministrativi
Spesso giustificato dalla giurisprudenza della Corte costituzionale
Nel contesto che stiamo studiando adesso di un modello di regionalismo funzionale allo svolgimento delle politiche pubbliche invece la collaborazione
Presuppone il rispetto delle competenze e la loro articolazione secondo il principio di adeguatezza dell'intervento
E il nuovo ed alla formulazione di una pianificazione strategica comune allo Stato e alle Regioni pianificazione sia detto per inciso
Che sinora è mancata
Solo in questo modo ogni livello di Governo potrà occupare lo spazio costituzionale che gli è proprio e contribuire sinergicamente allo sviluppo del Paese
Ci si deve ricordare infatti che le Regioni da sole non potranno costruire nuovi modi di fare società
Ma neanche lo Stato potrà orientare le convivenze senza coinvolgere i Governi del territorio grazie
Rinnovo il mio ringraziamento al professor
Tullio Gregori per la sua presenza e anche un senso di gratitudine per come ha guidato questa comparto della Consiglio nazionale delle diceva perché
Per come l'ho aspirato e per la la capacità di aver individuate progettato questo tema per il quale
Oggi noi siamo qui e gli cedo volentieri la parola per il suo intervento grazie professor deve
Nell'intento dopo l'intervento del direttore Surman gemelli
Sia degli a
All'interno del seminario sì che
Il mio saluto qui
Diventa assai più marginale comunque volevamo come divertimento
Cioè insomma sociali patrimonio culturale e da parte
Del direttore grado mosso volevamo che fosse presente il divertimento col suo saluto
Perché
Questo volume importante
Come già avete sentito da lettore mangia Meli trovo importante è in realtà
Una
Fondamentale contributo a un panorama assai vasto costituito già da altri otto volumi pubblicati all'interno dei
Programma migrazioni e da decine e decine disagi
E questo è l'aspetto
Primario del più importante in cui il Dipartimento
Tiene
Il fatto che il dal due mila otto quando lanciamo il programma
De Progetto migrazioni
La Guercia abilità è affidata rammarica AGEA che avendo un po'
Da allora
Non sono fatte chiacchiere mai i vari istituti del Dipartimento hanno contribuito in maniera decisiva ad analizzare aspetti vari del problema delle migrazione
Voglio sottolineare anche un altro aspetto
Del
Progetto migrazioni cui il divertimento e tiene imprese in particolar modo
Abbiamo voluto
Lanciare questo progetto
Su un primo finanziamento del minore
Non limitandolo
Ai problemi pure diversissimo rilievo
Di flussi migratori
Che oggi io ho in mente
Caratterizzano uno dei più drammatici aspetti della linea del nostro mondo se
Si pensa a come avvenuto
Pubblicato da
Dall'ONU
Che nel due mila dodici sono stati più di quindici milioni le persone un brigadiere lasciare il proprio Paese e spostarsi in un
Paese estraneo
Ma questo fenomeno ci appare sul fenomeno degli spostamenti
Di persone niente niente ci è parso necessario inserirlo all'interno di un più vasto concetto di migrazioni
Previa Belvedere tutta la storia
Dell'umanità ed in particolare la storia della cultura mediterranea dal mondo antico
Avere la moderna è costituita da un continuum migrare non solo di popolazioni ma di testi di modelli culturali di esperienze diritti di miti
Di volta in volta trasferiti da uno ad altro contesto culturale questo è il grande problema delle migrazioni come fatto costitutivo della
Civiltà mediterranea deve europea gli esempi sarebbero molto facili e tanto importanti che
Rinviano al mito e limito originario della dipendenza della cultura greca dalla cultura egizia
Poi
Usciti dalle nebbie e dei simboli del mito la cultura greca
Passata
Attraverso la cultura latina
All'Europa romana
E poco dopo ancora una volta dalla cultura greca attraverso Bisanzio degli arabi
La migrazione di un'antica cultura nell'Europa medievale
E ancora moderna si potrebbe dire che
La storia dell'Europa è scandita da una serie successiva di migrazioni intesa nel senso più ampio come appunto un migrare
Non solo di di popoli e di persone Muddy testi
La
è un
Tarato usciere
Cioè un trasmettere
Potremmo dire
Più ampiamente
Che è un'immigrazione es è un fenomeno di trans ratio studiolo ma intendendola nel termine di studio tutto il complesso delle esperienze
Che costituiscono
La
Civiltà europea
Problema che ancora oggi noi vediamo
Di dimensioni notevoli sol che si pensi al migrare del diritto romano in Cina
Altro
Complesso problema cui in genere ha dato anche il suo appoggio il nostro Dipartimento ha dato il suo appoggio oggi la codificazione cinese come sapete si fonda sul diritto romano
E allora è stato tradotto in cinese e tutto il corpus iuris
è stato tradotto in cinese tutto il corpo dei grossa autori testarda tutto inglese il manuale di De Martino sul diritto romano
E questa è una grande immigrazione che ancora oggi indica l'importanza il significato di concepire immigrare come un trasferimento di culture all'interno
Del quale fenomeno si iscrive ovviamente
Assumendo un rilievo ormai drammatico quello dello spostamento delle popolazioni ma noi non capiremmo il significato dei grandi spostamenti
Di popoli diete niente se non lo inserissimo in un quadro di grande prospettiva culturale ecco il
Programma migrazioni che appunto sotto la
Coordinamento vera bene gliene cadendo andando nel giro di pochi anni una serie di fondamentali contributi
Si iscrive in questa prospettiva
Abbiamo voluto come divertimento impostare il problema delle migrazioni
Aldilà
Dei termini tradizionali fondamentali demografici economici giuridici ma vederlo come un grande fenomeno di trasporto di civiltà
Perché
Quello che
Avviene quello che muove queste popolazioni a questi grandi spostamenti di un'entità biblica
Bene questi grandi spostamenti sono sempre alla ricerca i nuovi spazi di lavoro e di vita civile
Grazie
Sempre riesce accogliere
Il cuore del del tema
In particolare di questa
Recezione che l'immigrazione comporta
Che direi che una recezione reciproca nel senso che
I residenti si avvantaggiano della presenza sul piano culturale della tradizione
Degli immigrati ma al contempo o forniscono una nuova sintesi della luogo della loro tradizione culturale
E che poi questo sia il compito diciamo precipuo della tradizione europea e mediterranea
Che acclarata rispetto alla quale
La presa di coscienza da parte
Degli Stati europei che si affacciano del mezzo nel Mediterraneo ancora non è compiuta in termini e sia politici che dal punto di vista culturale
E anche
Questo può determinare un diverso assetto tra Europa meriti mediterranea Europa centrale la Mitteleuropa
Su cui si gioca oggi una linea di frattura sensibile
Pensate a tutta la questione anche della crisi economica dell'euro giocata sostanzialmente prevalentemente su questa distinzione tra Stati membri mediterranee estate membri dell'Europa centrale
Io ritengo che questo progetto avrà e qui è vero ha fatto bene a citare la dottoressa Cadeddu perché e un'animatrice
Particolarmente sensibile impegnata su questo tema
Questo progetto potrà ancora vere nuovi sviluppi e potrà consentirci nuove sintesi nel prossimo futuro e noi saremo certi che le ritornerà per fare il punto con di questa situazione
Adesso darei la parola al professor Massimo Luciani
Chiedo scusa al professor Paolo Morozzo della Rocca che affronterà relazione sono state messe secondo una logica
Anche argomentati
Note già preannunciano l'indice del volume degli atti quella certa consequenzialità quindi al professor Paolo Morozzo della Rocca
Il compito di affrontare il tema della residenza degli stranieri due punti un diritto speciale punto interrogativo prego professore
Domandai in parte retorica
Ovviamente
E il tema della residenza direi che è un tema di premessa a molto di sciocche contenuto nel volume forse
Il tema della residenza un po'una chiave di eccesso al tema che poi a quello centrale che oggi ci interessa della titolarità dei diritti di cittadinanza nella dimensione regionale ma non solo
Come vedremo
La residenza viene rubricata nel commentare al Codice civile come il luogo per eccellenza della persona
Dato che ne indica la dimora abituale e dunque la sfera spaziale della sua vita privata e ordinaria
Quanto all'iscrizione anagrafica che è materia come sappiamo di competenza statale anche se gestita a livello comunale
Essa non è altro o almeno non dovrebbero essere altro che la registrazione amministrativa della residenza di diritto civile
Con un arricchimento indubbiamente rispetto alle categorie civilistiche che individuano la dimora in un indirizzo in un luogo di vita pensato come un indirizzo stabile
Che l'idea di estendere a livello amministrativo
Il concetto di dimora abituale rendendo legandolo non necessariamente a un indirizzo stabile nella toponomastica comunale
Ma riferendolo al territorio comunale il territorio comunale diventa in sé il luogo della residenza almeno nella dimensione
Amministrativizzate da del concetto civilistico di residenza
Allora
Il fatto che parliamo di una proiezione amministrativa di una nozione civilistica spiega forse già a sufficienza perché il giudice del contenzioso anagrafico sia al giudice civile
Cioè il giudice dei diritti della persona e non il giudice e il giudice dei diritti soggettivi quale il diritto di residenza anche nel suo profilo anagrafico
E non invece il giudice amministrativo
Che è giudice della funzione amministrativa e dunque della legittimità del provvedimento
Che diniego Anna che
Chi coincide infatti su un diritto della personalità sicché è oggetto della lite non è la legittimità o meno del provvedimento di diniego o di cancellazione anagrafica
Ma è l'effettività o meno della residenza
Espressione di un diritto di libertà della persona pensate per esempio l'articolo sedici della Costituzione la cui violazione costituisce atto illecito anche se realizzato mediante un provvedimento amministrativo
Ci siamo invece abituati a pensare l'iscrizione anagrafica come l'esito di una domanda del privato all'ufficiale di anagrafe
Avvicinandola psicologicamente quanto erroneamente ad una richiesta di autorizzazione
Quale attribuzione di un diritto
Alcuni sindaci persino la pensano come una concessione da dare sulla base della meritevolezza sociale del richiedente abbiamo assistito
Con una serie di eventi dalle ordinanze dei Sindaci
Anche di carattere no contingibile urgente che qua la Corte costituzionale fa per fortuna cancellato ad alcuni eventi normativi l'ultimo significativamente dirà il pacchetto sicurezza del due mila nove
A un tentativo di avallare una politica secondo cui è il Sindaco a scegliere i suoi residenti e non il soggetto a scegliere dove risiede
Questo mi sembra che sia stato il nodo in sintesi delle vicende legislative disciplinari e di attività diciamo di politica locale degli ultimi quindici anni
In realtà l'iscrizione anagrafica è un mero atto dovuto di accertamento
Ancorché non privo di effetti costitutivi
Tant'è che l'iscrizione anagrafica potrebbe e addirittura dovrebbe avvenire anche di ufficio laddove sia constatata l'omissione della dichiarazione anagrafica da parte di una persona
Che nonostante il suo e silenzi ossia effettivamente stabilmente
E stabilità nel territorio comunale
Lasciata libera da inopportune interferenze la residenza anagrafica dovrebbe costituire l'esatta riproduzione in sede amministrativa della residenza in senso civilistico
L'esatta fotografia della popolazione stabilmente presente di fatto sul territorio comunale
Ma sappiamo che così non è
E ciò accade certamente anche per le difficoltà imposte si nella prassi
La prassi non è mai neutrale e può quindi realizzare in modo surrettizio quelle medesime politiche di chiusura anagrafica di selezione di scelta dei residenti che a livello disciplinare non troverebbero adeguata giustificazione
Prescindendo però dalle prassi amministrative anche dalle cattive pratiche sociali di illegalità diffusa che rendono difficile a volte l'iscrizione alla residenza anagrafica degli stranieri
Un esempio per tutti se ne potrebbero far mille ma sulla curatore straniero lavora con un contratto a venticinque ore settimanali nella casa dove era tardo orme mangia
E il datore di lavoro non vuole far risultare che rapporto di lavoro diverso dalle venticinque ore con lo straniero non avrà l'iscrizione anagrafica nel luogo dove vive e se pretenderà di averla perderà probabilmente il lavoro
Prescindendo da tutto questo vorrei però soffermarmi sulle opzioni normative che nel tempo hanno esse pure reso conto dei
Contribuito diciamo a legittimare
Una sempre maggiore divergenza tra la fotografia dei residenti di fatto e quella degli iscritti all'anagrafe
Una prima opzione normativa è costituita e qui mi rendo conto che parto dalla norma fondamentale dalla richiesta del requisito di regolarità del soggiorno
Si può iscrivere all'anagrafe solo lo straniero regolarmente soggiornante in Italia la scelta ci sembra scontata ma non lo è affatto
Si sarebbe potuto ad imitazione di altri Paesi consentire l'iscrizione anagrafica anche ai residenti e non regolarmente soggiornanti
Invece di considerarli a volte per lunghissimi anni presenti ma non residenti magari da cinque anni magari con i bambini che vanno a scuola in quel comune e via dicendo
Direi che la grande lezione forse non appresa dal nostro legislatore è che l'autonomia delle regole di comunità da quelle di ordine pubblico dell'immigrazione
Non danneggia necessariamente la sicurezza ma al contrario potrebbe potenziarla
Perché
Potrebbe accrescere la capacità di controllo sul territorio del governo locale e da questa capacità di controllo a richiesta gli interventi di ordine pubblico c'è un facile passaggio
Che
La mancanza di autonomia però prende impraticabile
Solo una comunità ben conosciuta e consapevole della propria segmentata consistenza può darsi strumenti di sicurezza urbana e utilizzare al meglio i presidi di sicurezza dell'ordine pubblico
E nulla impedisce che un provvedimento di allontanamento sia adottato dalla polizia dell'immigrazione
Nei riguardi di chi pur privo di autorizzazione al soggiorno abbia partecipato sin che ha potuto al legame sociale di residenza
Si potrebbe può innestare in questo discorso un'altra cosa che manca nella nostra legislazione che sono i percorsi individualizzati di regolarizzazione in presenza di una di un immigrato
Di fatto stabilmente positivo positivamente inserito in un territorio noi oggi conosciamo come strumenti unici di regolarizzazione le sanatorie periodiche che sono uno strumento come dire
Necessario in mancanza di meglio ma non certamente migliore
Benché discutibile il requisito della regolarità del soggiorno quale limite nell'accesso alla residenza anagrafica stato comunque introdotto
Sin dal due mila si sin dal mille novecentottantanove nel nostro ordinamento e occorre ora porsi il problema della sua corretta applicazione
Problema nel problema in un Paese piuttosto disordinato anche nell'attribuzione dei documenti del soggiorno
Nel quale esistono diverse categorie di stranieri in espelle i belli ma che non possiedono materialmente un'autorizzazione amministrativa soggiorno in tasca
Collocati quindi in una sorta di terra di mezzo più aumenta questa terra di mezzo e meno funzionali il controllo sul territorio e meno funziona la comunità dei residenti
Recentemente Bruno Nascimbene ha etichettato questa terra di mezzo come quella vitata dagli irregolari non illegali
La costruzione di un tertium genus tra regolarità e illegalità si presta però a mio avviso ad equivoci gravi
Non solo perché semanticamente l'irregolare di è divenuto forzosamente illegale
Autocertifica andò così la previsione del reato di presenza irregolare sul territorio nazionale brutto reato di cui spero
Potremmo vedere la cancellazione
Ma perché riduce pericolosamente la legalità del soggiorno in Italia alla presenza di un'autorizzazione amministrativa di polizia che potrebbe mancare non per colpa dell'interessato
Ma per un'omissione una decisione illegittima dell'Amministrazione stessa
Viene spelling lì non autorizzati ma anche una multiforme folla di autorizzati di serie B
Faticano ad entrare nel libro dei residenti che vengono così pro scritti dal legame esserci a sociale di cui la residenza anagrafica e la principale via di accesso
Nel contempo registriamo la tendenza dell'amministrazione ad assumere un basso profilo di responsabilità
Quella dell'interno a volte si limita a prendere atto dell'inesperienza evita di molti residenti di fatto
Senza però riconoscere loro un titolo di soggiorno che pone un problema qualifiche di io giuridico di qualificazione del tipo di autorizzazione che debba essere data al soggetto che comunque non può essere giuridicamente espulso
Figurano in questa ambigua e talvolta cronica situazione stranieri di seconda generazione privi di autorizzazione al soggiorno me ne spendibili proprio perché di seconda generazione
Lungo residenti né spendibili per motivi umanitari stranieri già regolarmente soggiornanti per i quali è pendente un giudizio sul diniego di rinnovo del soggiorno
A poli di di fatto che quindi privi di un luogo dove essere espulsi
In esperibile pregiudizi per decisione giudiziaria non ottemperata però dall'Amministrazione dell'Interno
E gli esempi potrebbero continuare comprendendo anche le lente schiere dei sanati in attesa di definizione della pratica di regolarizzazione
Abbiamo avuto la regolarizzazione del due mila dodici sul due mila undici ma ancora assistiamo alla coda delle procedure di regolarizzazione del due mila nove questi signori dove sono residenti evidentemente non sono residenti
Ma in genere gli esclusi dalla residenza anagrafica porta di accesso ai servizi territoriali alla persona quindi diciamo consistenti in quel diritto ad avere i diritti che Ronchetti
Così definisce nel volume sono proprio quelli di cui i servizi territoriali avrebbero maggiore motivo di occuparsi
Stando alla declamazione legislativa il requisito della regolarità del soggiorno è comunque l'unico elemento di specialità della disciplina una grafica riguardo agli stranieri ma la domanda è proprio così
Riterrei di no
Come il titolo del mio intervento annuncia e invece da chiedersi sei specie attraverso una normazione di secondo livello attraverso i regolamenti di esecuzione delle leggi
Non sia venuta a crearsi una disciplina anagrafica speciale riguarda i cittadini stranieri
L'economia del tempo mi impone un'analisi non analitica
Cito quindi un solo esempio forse due
Che quello della
Cancellazione dello straniero anagraficamente già residente per mancata rinnovazione della dichiarazione di soggiorno entro i sessanta giorni dal rinnovo del permesso di soggiorno
è una regola che conosco solamente la realtà romana ha provocato centinaia di cancellazioni inconsapevoli dall'anagrafe di cittadini stranieri
Che avendo fatto la loro dichiarazione anagrafica e non avendo mai immutato la residenza anagrafica erano convinti di avere così esaurito il loro onere di dichiarazione amministrativa presso lo sportello di anagrafe
Ma la cancellazione arriva quando
Lo straniero sessanta giorni dopo la scadenza del permesso di soggiorno che annotata presso l'ufficio anagrafico non si presenta per la dichiarazione di rinnovo
Che dovrebbe corrispondere all'avvenuto rinnovo del permesso di giorno che naturalmente però non è stato ancora rinnovato perché a sessanta giorni dalla scadenza permesso di soggiorno lo straniero ha forse da cinque dieci quindici venti giorni appena presentato la domanda di rinnovo del permesso di giorno la cui risposta arriverà
Alcuni mesi e in casi più complicati un po'più che alcuni messi dopo
Una situazione a mio parere di illegittimità
Di una norma regolamentare sono gli articoli sette undici del regolamento anagrafico modificati dal pacchetto sicurezza non ricordo se due mila otto o due mila nove
E
Due mila nove
Che a mio parere presentano un chiaro carattere di legittimità
Perché violano la norma di legge che invece espressamente richiede testo unico delle leggi sull'immigrazione che l'unica di
Parenza disciplinare tra l'iscrizione all'anagrafe dello straniero l'iscrizione all'anagrafe del cittadino italiano sia il requisito della regolarità del soggiorno
Regolarità all'articolo sei comma sette del Testo Unico che sto citando
Ma la regolarità del soggiorno abbiamo visto è cosa complessa su cui forse
L'ufficio anagrafico del Comune non è sempre in grado di decidere in modo oculato
Questo per quanto riguarda gli stranieri delle sterno i cosiddetti i cittadini non europea dei
Ma il tema della differenza disciplinare coinvolge anche i cittadini europei anzi per loro direi che esiste una situazione anagrafica ancor più paradossale
La direttiva trentotto del due mila quattro consente agli Stati membri di imporre al cittadino europeo che esercita la libertà di circolazione
In realtà la libertà di stabilimento c'è la presenza oltre i tre mesi sul Paese membro la registrazione della propria presenza in un ufficio in un organismo che lo Stato membro individua
Il decreto legislativo trenta del due mila sette la normativa di attuazione in Italia della libertà di circolazione di stabilimento
Ha previsto che tale registrazione obbligatoria si adempiuta dal cittadino europeo mediante la richiesta di iscrizione anagrafica
Impedendogli però imponendogli però mentre si registra Ai fini della del dell'onere di dichiarazione di presenza in Italia imponendo di però di dimostrare all'ufficiale di anagrafe
Oltre che i requisiti lavorativi o di autosufficienza economica che sono presenti nel disposto della direttiva anche gli elementi di fatto idonee a evidenziare l'effettività della residenza nel Comune di registrazione
Ne è derivato a mio parere un intreccio reciprocamente paralizzante tra regole anagrafe che per regole di soggiorno
Come fa ad esempio al cittadino europeo che di Mori stabilmente in Italia spostandosi però magari per motivi di lavoro da un comune all'altro della penisola a dimostrare di avere i requisiti di dimora stabile di quella disciplina anagrafica
Non essendo anagraficamente stabile non è neanche registrabile Ai fini della direttiva sulla libertà di circolazione
Si tenga presente al riguardo che la normativa europea non consenta all'Italia di imporre oltre con obbligo di registrazione anche un obbligo di dimora stabile confinata dentro un territorio comunale
Perché la libertà di stabilimento dei cittadini europei non ha come riferimento la dispetti la la dimensione spaziale di un Comune ma la dimensione politica di una frontiera nazionale
Questo equivoco disciplinare fa sì che molti cittadini europei siano oggi in Italia stabilmente presenti senza risultare residenti e quindi le statistiche sulla circolazione dei cittadini europea l'Italia sono assolutamente inaffidabile
Mentre lascia molto perplessi la soluzione prospettata in via di prassi amministrativa con una circolare del due mila nove tuttora vigente
Che però non sembra avere ricevuto significativa applicazione secondo cui i cittadini europei che non riescono a dimostrare la loro residenza in un Comune
Possono però iscriversi nel registro delle persone temporaneamente presenti di quel Comune registro che in Italia era andato sostanzialmente in disuso
Fino a trovare un input di utilizzo per i cittadini europei e curiosamente anche per i richiedenti asilo che sarebbe uno dei temi che meriterebbe un'analisi più approfondita sulle differenziazioni disciplinari
Tra l'anagrafe degli italiani
Sì l'anagrafe
Degli stranieri
L'unica soluzione davvero ragionevole di sistema in questi casi sarebbe valorizzare ciò che l'Italia a livello regolamentare cerca di scoraggiare
E cioè l'iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora cioè l'iscrizione anagrafica e quindi l'iscrizione nel libro
Della comunità ma anche l'iscrizione nel libro di accesso ai diritti sociali o almeno la maggior parte di essi
Di coloro che pur non risiedendo stabilmente in cui in un Comune in quel Comune hanno stabilito una sorta di
Luogo privilegiato dei loro interessi
Sono evidenti e del resto cangianti i profili di specialità della disciplina sull'iscrizione anagrafica degli stranieri
Ma se speciale la disciplina dell'iscrizione anagrafica direi che è speciale che a volte paradossale e anche la differenziazione nella disciplina degli affetti dell'iscrizione anagrafica
Che nei confronti degli stranieri sembra produrre un'effettività eccessiva forse
Che comunque un'effettività
Discutibile
Prescindano dall'analisi dei casi in cui un certo periodo di continuità na grafica è stata
O a tutt'oggi eh richiesto sia a livello regionale che nazionale
Per l'accesso a provvidenze e prestazioni sociali
Di integrazione
Se
Però mi permetto solo di dire che se le residenza vuol dire accesso e diritti sociali
Esasperare la durata regionale cioè la durata del periodo di residenza all'interno di una Regione
Per poter accedere a determinati diritti o provvidenze significa creare delle diseguaglianze irragionevoli
A livello del territorio nazionale e quello che è stato giustamente definito la Barbican mento sul territorio regionale quasi fosse un piccolo e diverso stato
Rispetto all'uso diciamo così politico della residenza
Ci sarebbe poi da ragionare anche a livello nazionale quanto la durata della residenza o del soggiorno
Stabilisca delle soglie ragionevoli e ragionevoli per l'accesso e diritti
Penso per esempio alla modifica della normativa sull'assegno sociale intervenire tra nel due mila otto dove forse ricorderete il tema era
Se si poteva stabilire una soglia di dieci anni continuativi di residenza in Italia per poter accedere all'assegno sociale
O se bisognava dare come soglia dieci anni di soggiorno legale
Dieci anni il soggiorno legale che poi credo sia la soluzione alla fine adottata individuano una soglia per l'accesso a uno strumento di sicurezza sociale fondamentale per gli stranieri residenti in Italia
Ma forse dieci anni sono troppi
Che forse questa eccessiva durata del tempo che fa accedere al diritto pone un problema di discriminazione
D'altra parte dieci anni di residenza avrebbe escluso molti degli italiani residenti all'estero di ritorno e avrebbe provocato un sistematico boicottaggio dei nostri cittadini all'estero
Rispetto all'iscrizione all'A.I.A. che già è molto sofferente che già è molto disattesa
E su questo appunto lancio così
Una riflessione ma
Non l'approfondisco vorrei invece soffermarmi e chiudere velocemente su due temi che mi sembrano strategici in ogni caso strategici nelle gamme tra residenza e i suoi successivi affetti
E voglio accennare al tema della protezione degli apolidi e a quello relativo all'acquisto della cittadinanza
La legge
Sulla cittadinanza la novantuno d'
Novantadue in materia di cittadinanza in diverse sue disposizioni pone tra i requisiti
Per l'acquisto della cittadinanza italiana da parte dello straniero
Un certo periodo di continuità della residenza legale in Italia quella continuità che centinaia di stranieri residenti a Roma e molte altre città hanno perso per non avere rinnovato la dichiarazione di soggiorno
Per citare solo due casi più noti perché più ricorrenti l'articolo quattro a diciotto anni lo straniero se assente risieduto legalmente in Italia ed è nato in Italia può optare per la cittadina
Italiana l'articolo nove lo straniero residente in Italia da almeno dieci anni e può chiedere la naturalizzazione attraverso
La via concessoria dalla concessione della cittadinanza per residenza
Per residenza legale dice la legge
Ma cosa vuol dire residenza legale la legge questo non lo dice ma lo dice l'articolo uno del regolamento di attuazione
Risiede lo calme legalmente lo straniero nello Stato avendo soddisfatto le condizioni gli adempimenti previsti dalle norme in materia di ingresso di soggiorno degli stranieri in Italia e fin qui andiamo de plano
Ma anche da quelle in materia di iscrizione anagrafica residenza legale vuol dire residenza anagrafica poteva l'autore del Regolamento di esecuzione specificare in tal modo il concetto di residenza legale Espresso dal legislatore
Il dubbio sorge
Se si considera che la legge che definisce la residenza dell'articolo quarantatré del Codice civile
Dove residenza il luogo in cui la persona a la dimora abituale
E se si considera anche che avendo Ai sensi civilistici la residenza in Italia ai sensi dell'articolo quarantatré
Essere legali in Italia vuol dire avere il permesso di soggiorno non vuol dire se si scritti in un Comune in uno degli otto mila comuni italiani allora il concetto di residenza legale del Regolamento è probabilmente un concetto
Antigiuridico
In violazione di legge perché in violazione del combinato disposto della normativa sulla cittadinanza e dell'articolo quarantatré del Codice civile che la legge delle leggi ordinarie dello Stato come è noto
Ho
A perlomeno come come doveva essere noto all'attuale Governo la giurisprudenza italiana
Grosso modo dal due mila undici a oggi a iniziato a disapplicare sistematicamente l'articolo uno del Regolamento sulla cittadinanza riconoscendo
A quei Giovanni adulti stranieri a cui era stata rifiutata l'opzione di cittadinanza la legittimazione alla opzione sulla base della residenza effettiva
Giovani che avevano avuto un nuovo otto anagrafico l'ufficiale di stato civile si era rifiutato di accogliere la dichiarazione di opzione e il giudice gli atti invece costituiti circa anzi accertato la loro cittadinanza
Da parte sua il Consiglio di Stato con una importante sentenza del marzo del due mila tredici ha riconosciuto anche a uno straniero a cui era stata rifiutata
La domanda di naturalizzazione per concessione perché aveva un vuoto anagrafico che avendolo dimostrato che questo voto anagrafico corrispondeva però una residenza effettiva
Aveva diritto a veder procedere la sua domanda di concessione
Il Governo si è reso conto di questo parzialmente dell'articolo trentatré del decreto legge sessantanove questo decreto del fare
Dice oggi che
Non pregiudica la domanda di cittadinanza del diciottenne l'eventuale inadempienza amministrativa dei genitori che vuol dire sostanzialmente
Che non la pregiudicare l'eventuale vuoto anagrafico e forse anche l'eventuale vuoto del permesso di soggiorno laddove però il ragazzo avesse i requisiti sostanziali di regolarità
Del soggiorno in Italia la norma è buona ma forse avara perché ha dimenticato di estendere il principio anche a tutti gli altri casi oltre l'articolo quattro
Ed è forse poco lungimirante a questo punto di vista perché abbiamo già il Consiglio distanti Stato che si è espresso in un senso più avanzato e che forse
Il Governo avrebbe potuto raccogliere del tutto ultimo tema quello della polizia
L'Italia aderisce
Che
Hai seguito
La convenzione del cinquantaquattro sugli apolidi che prevedono una responsabilità per la protezione degli apolidi sulla base del fatto che la politica abbia
Sul territorio dello Stato di protezione il suo più significativo legame sociale e territoriale
Cioè che il suo legame di residenza
Come è concepito oggi questo legame di residenza in Italia che consente alla politica di fatto di essere riconosciuto è concepito nel senso che l'Amministrazione di chiede
Passaporto che gli apolidi hanno sempre perché il poiché hanno sempre un ostacolo per il rilascio del passaporto perché è noto che gli apolidi sono dei cittadini
Poi chi richiede il permesso di soggiorno e soprattutto il diritto e del certificato di residenza anagrafica
Credo che questa sia una riduzione in senso burocratico amministrativistico
Di un grande concetto del diritto civile ma ormai anche di un grande concetto del diritto umanitario che svilisce la residenza a un'iscrizione
Presso uno sportello e tutto questo a mio parere violazione fragrante
Della convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione degli ha della polizia
Laddove in altri Stati aderenti
La nozione di residenza anagrafica nemmeno esista
La nozione di residenza anagrafica è
Una proiezione amministrativa del concetto civilistico di residenza che Paesi come la Francia e da altri Paesi a noi vicini non conoscono
Non utilizzano e quindi non si vede perché l'Italia debba aderire a un quadro di diritto internazionale applicando in modo acritico categoria domestica
Grazie professor Paolo Morozzo per questa sua relazione
Dalla quale come costituzionalista traggo ancora una volta un insegnamento cioè che la prima a tutela e forse la più efficace tutela dei diritti costituzionale viene dalla legge civile
E dal diritto civile
E chi è il diritto pubblico che avrebbe la presunzione di inverare i diritti fondamentali in realtà esso lo strumento per dignità
Non per valorizzarli
Direi che
La ricostruzione anche del rapporto tra l'articolo sedici della Costituzione
E il l'articolo quarantatré del Codice
Offre la possibilità
Di comprendere esattamente come la legislazione allieta speciale esterna Codice
Sia in realtà asimmetrica profondamente simmetrica rispetta i principi accolti dall'ordinamento
E che per i quali non si differenzia la posizione del cittadino in fondo rispetto a quello dello straniero
Queste il discorso
E quindi diciamo
Che peraltro ecco l'altra parte l'altra parte il suo contributo estremamente rilevante e
Tenerla circostanza che determinati affetti ormai si producono
A prescindere dalla regolamentazione legislativa o a dispetto di quella regolamentare
Proprio questo problema degli stranieri di seconda generazione o dei figli di stranieri nati in Italia sta mettendo a dura prova
Non sono la categoria
Della residenza ma anche il tema della cittadinanza
A prescindere dalla legislazione della normativa del premessa
Quindi direi che c'è una situazione di fatto
Che trova un riscontro giurisprudenziale ormai
A dispetto della a disciplina legislativa
E questo è anche un effetto
Diciamo così di alcuni principi fondamentali che sono derivate dal diritto civile secondo cioè proprio
Il fiume carsico del diritto civile dei principi ditte civile che poi finisce il collo rientrare anche i giudici nella nella sua nella sua concretezza nella concretezza del decidere del produrre effetti giuridici
Certamente
Tutto questo meriterebbe
Non solo di una maggiore riflessione da parte del legislatore
Ma anche di un maggiore coinvolgimento della comunità scientifica in modo da poter fare emergere meglio riportato che determinerebbe ad altre cose una semplificazione dei nostri problemi
Noi stiamo complicando da anni ormai il problema
Dal punto di vista legislativo nella convinzione che la complicazione generi sicurezza
Invece io credo che la complicazione non ce l'ha fatta sicurezza perché la sicurezza anzi e figlia della semplificazione della possibilità
Di poter tranquillamente rimanere nel posto in cui si è
Anche quando passa il vigile urbano se sia stranieri no questa
Scorso
Lei quindi grazie ancora per questo suo approfondito contributo e adesso e
Venuto il momento
Di parlare di un tema che sicuramente ha una grossa rilevanza giusto pubblicistica
E particolare
E quindi darei la parola al professor Massimo Luciani che affronterà la problematica della partecipazione politica dei migranti prego più semplice
Grazie
Trovo
Posizione particolare perché questo nostro incontro si tiene in occasione la pubblicazione del volume curato da da lavorare un Chetti del quale però io non potrò parlare minimamente perché questo volume non si occupa direttamente della della tematica
Dei diritti dei diritti politici degli stranieri e non se ne occuparono seminario però va oltre sì sì sì l'abbiamo detto anche all'inizio mi ha detto no no ma
Ci tenevo atte a precisare questo perché il volume giustamente non tocca questo tema
Per la ragione semplicissima che la giurisprudenza
La dottrina sono sostanzialmente unanimi nel negare un autentico spazio
Di autonomia normativa tanto alle Regioni quanto agli enti locali in un in questo dominio è vero che abbiamo l'articolo nove comma dodici lettera d del testo unico che come sappiamo riconosce
Agli stranieri
E regolarmente soggiornanti il diritto di partecipare alla vita pubblica locale con le forme e nei limiti previsti dalla vigente normativa ma il problema è appunto che la vigente normativa subito da questo punto di vista di dice
Dice ben poco e anche l'ultimo contributo che ha avuto modo di vedere appena uscito il libro
Molto interessante di Lucia triage sui diritti civili e politici degli stranieri extra comunitari conclude esattamente questo senso
Ecco il tema che mi è stato affidato e è un tema sul quale grava un pesante condizionamento ideologico sia per coloro che ritengono
Auspicabile un ampliamento diciamo dei margini
Di partecipazione politica per gli stranieri extracomunitari sia invece
E per coloro che sostengono tesi estremamente restrittive questo condizionamento ideologico a mio avviso ha determinato
Un triplice difetto di prudenza o di consapevolezza che direi terminologico ideologico e teorico
Dal punto di vista della terminologia
Molti adoperano intendo all'espressione società plurale per esempio senza ricordare che in origine questa espressione è stata impiegata per descrivere
La condizione di alcuni sistemi coloniali in particolare quelli dell'Asia sudorientale
Nei quali sistemi
Quello lo sfruttamento coloniale si accompagnava una politica di non interferenza con le regole con le tradizioni locali
La seconda imprudenza a mio avviso è ideologica
Ed è certo innamoramento per il cosmopolitismo del quale invece personalmente diffido
Per ragioni che non è che non posso nemmeno lontanamente accennare qui
E che sono state esposte con la maggiore lucidità possibile
Non non da un giurista non da un teorico dalla politica
Tra un pensatore geniale come Giacomo leopardi tutto gli o parti almeno prima della Ginestra
Da argomenti per essere molto cauti nei confronti diciamo di apertura cosmopolitismo
Terza e terza
Terzo difetto di prudenza teorico si dimentica la questione dell'unità
Invece e l'unità è un problema serissimo di tutte le democrazie pluralistica non lo possiamo dimenticare cioè non possiamo fare finta che quelli che i critici del pluralismo
Avessero avessero sbagliato a porre questo problema avevo ragione porre questo problema poi
Alcuni di loro lo hanno risolto in modo inaccettabile
Certamente ci sono i critici estremi come Carl Schmitt
Che hanno elevato critiche radicali che dobbiamo respingere e nettamente ma ci sono i critici più moderati penso Rudolf assumendo che hanno posto il problema in termini
Come dire corretti e Acciano invitato ci hanno sollecitato a riflettere sui meccanismi di integrazione che tengono insieme
Le e società pluraliste il quello dell'unità in realtà quella de L'Unità è una questione assolutamente capitale per il modello pluralista
E anche qui
Bisogna stare attenti
è una questione capitare anche perché poche volte si può
Si accorge si accorge di questo libro dimostra la stampa con la dottrina sociale cattolica il pluralismo contemporaneo non ha reciso del tutto i propri rapporti propri legami diciamo storici e culturali con la Società c'è attuale prediamo gratifica
E porta ancora in sé una sotterranea valenza anti statuale proprio perché all'unità politica che lo Stato aveva
Aveva raggiunto specialmente nella sua versione europea continentale che era stata elaborata dalla grande dottrina giusto bici Istica dell'ottocento
Contrappone a questa unità politica una nuova varietà che rifugge dalla riduzione dall'assorbimento nulla sulla dimensione della della statualità
E ma questo diciamo è e lo sfondo che invita ad affrontare questi problemi con una con la consapevolezza della loro estrema complessità
E della impossibilità di ridurre attinte chiare contrapposte invece questioni che sono
Più
Facilmente descrivi di di con le sfumature
Ecco questi problemi che sono tipici del pluralismo non vengono cancellati quando la società plurale nazionale
Sulla quale il paradigma pluralista era stato modellato diventa società plurale multinazionale utilizzo anch'io la l'espressione società plurale quella cautela iniziale la richiamavo l'attenzione
Ecco tutto questo cioè accade quando i fenomeni migratori determina una ridefinizione della consistenza culturale del gruppo sociale organizzato a Stato
Ecco questo quadro questo quadro resta e e fa sì che si pongono due quesiti primo è legittimo selezionare gli accessi
Secondo la società pluralista deve essere indiscriminatamente aperta
Allora sugli accessi non parlo perché non è non è il il mio tema registro soltanto che c'è una dottrina maggioritaria
Perché ritiene che gli accessi possano benessere regolati una dottrina minoritaria
Penso in particolare il mesto Bettinelli che ritiene invece che
Non si possano legittimamente regolare gli eccessi perché esiste un un diritto umano che sarebbe transitato direttamente nella Costituzione ad accedere senza alcuna limitazione al territorio nazionale
Per quanto riguarda invece la l'apertura
La questione dell'apertura si intreccia con quella dell'integrazione
E fermo restando che non su sulla mozione di integrazione
Ci sono
Le tesi più disparate e credo che però tutti possiamo essere d'accordo sul fatto che l'integrazione uno per l'Obiettivo possibile ed auspicabile e il mio tema è questo l'input
Per raggiungere questo obiettivo
Si può utilizzare la leva del riconoscimento dei
Dei diritti dei diritti politici agli agli stranieri ecco
è chiaro che
Parrebbe di poter dire certamente di sì perché la titolarità dei diritti politici quasi letteralmente il segno dell'appartenenza alla polis e quindi loro conferimento agli stranieri può essere un potente fattore di integrazione e infatti io sono convinto che sia così
Che il riconoscimento dei diritti politici e dello stesso diritto di voto ma i limiti che che dirò fra poco sia possente fattore di integrazione
Però bisogna capire quanto giuridicamente questa via sia praticabile in che limiti in che misura
Ecco
Prima di vedere questo
Però vorrei sciogliere un nodo perché
I diritti politici servono empatico ai diritti di voto servono all'integrazione soprattutto se non conducono alla competizione tra liste etniche
Perché se questo accadesse si innescherebbe un fenomeno che aggraverebbe anziché risolvere i problemi dell'integrazione che questo
Dite accada però dipende ovviamente dalle situazioni locali
Presenza di gruppi etnici sufficientemente forti e concentrati conflitti con altri gruppi etnici sì che non si può dare una risposta astratta bisogna vedere come sono le condizioni puntualizzo mentre invece vediamo la questione della legittimità
Ecco secondo taluni
I sistemi democratici contemporanei non solo consentirebbero ma imporrebbero il conferimento dei diritti politici ivi compresi diritto di voto agli stranieri
L'ultimo dolo
Insieme particolare la propria dove negli scritti insomma
Più recenti ricordava che quelle che per lui sono la sesta per la sesta diciamo condizione della Poli Arquilla quindi l'ultima i
L'ultima condizione Napoli Arquilla e la cittadinanza allargata che secondo Don appunto impone allo Stato di conferire l'elettorato attivo e passivo cito testualmente a qualunque adulto che risiede in pianta stabile nel Paese che sia soggetto alle sue leggi
Il
Stando a questa posizione almeno gli stranieri stabilmente residenti dovrebbero ottenere il riconoscimento dei diritti politici compresi quelli connessi all'elettorato
Questa tesi si collega abbastanza scoperta niente a diciamo ha una radice nel pensiero di Marshall
E non ho il tempo per per dire perché però questa tesi sostanzialmente mi convince
Fino a un certo punto anzi non mi convince e e e perché questa tesi
In realtà
Dei saltando la residenza ma in particolare la residenza degli stranieri i lavoratori
E si collega ad un'opinione molto risalente che è quella
Della battersi Yesser che nel Sourisse discorso famoso l'Assemblea costituente francese del sette settembre mille settecentottantanove
Ricordava questo diceva
Guardate che i Paesi europei avviati all'industria la prima industrializzazione gli esseri umani diceva devono essere considerati machine attrarre ieri
E quindi proprio perché sono macina tra RAI e sono tutti macine fratelli è inevitabile riconoscimento della cittadinanza dei delitti commessi a tutti i lavoratori quindi l'universalizzazione alla cittadinanza era sostanzialmente collegata alla riduzione della persona al lavoratore
Il l'onda lunga di questa impostazione alla vediamo ancora oggi perché la stessa cittadinanza dell'Unione europea non nasce altro che come una sorta di sviluppo di estensione logica dei diritti di circolazione di stabilimento
Che sono intimamente connesse all'esigenza di garantire la massima pubblicità della forza lavoro questo per dire che non è tutto oro quello che luce insomma ecco sostanzialmente
La tendenza però all'ampliamento dei diritti di cittadinanza che non sono i diritti della cittadinanza una tendenza
Nota
E lo stesso nostro ordinamento sensibile a questo è assolutamente stato tradizionalmente molto aperto nei confronti degli stranieri
Ricordo che il nostro Codice civile mila ottocentosessantacinque immobili conosceva il principio di reciprocità per esempio
E invece abbiamo fatto qualche passo indietro da questo punto di vista c'è questa apertura che era proprio del nostro ordinamento nel nel diciannovesimo secolo anzi sì si è ridotta e adesso
Avverto un atteggiamento molto restrittivo sia per quanto riguarda il principio di reciprocità sia per quanto riguarda i diritti politici e soprattutto è il nodo veramente autentico per quanto riguarda l'acquisto dalla cittadinanza
Che da voi a una disciplina
E
A mio avviso
Particolarmente soddisfacenti
Ecco
Che cosa ci dice il diritto positivo cosa dice la Costituzione possiamo dobbiamo dare questi diritti politici agli stranieri il e in particolare il diritto di voto
Non possiamo
Fare leva sulle parole diciamo sui singoli lemmi e cioè sul su quando la Costituzione parla di cittadini attenzione perché se
Parliamo solo
Pensate che la parola cittadini lo stesso principio di eguaglianza si applicherebbe solo i cittadini perché articolo tre della Costituzione dice ciò i cittadini eguali davanti alla legge se
Pensassimo questo allora voglio dire e
Metteremmo la possibilità di ritenere
I gli stranieri eguali ai cittadini italiani appunto essa al trattamento che ricevono da parte del nostro del nostro ordinamento
La la Corte costituzionale ha detto e infatti che non bisogna fare leva su sui singoli Terni
E
E già nella sentenza centoventi del mille novecentosessantasette ha detto badate attenzione laddove la Costituzione stile cittadini talora si riferisce specificamente cittadina in via di principio si riferisce a tutti quanti
Gli esseri umani che si trovano ad essere presenti sul territorio nazionale non
Necessariamente si deve presenti sul territorio nazionale
E
Vero è però che la condizione giuridica dello straniero lo dice la Corte costituzionale non è identica a quella dei cittadini italiani perché il rapporto con il territorio italiano per gli stranieri dice la Corte diverso dal rapporto
Che hanno che hanno gli italiani
è il punto allora è questo in che misura la condizione giuridica dello straniero può o addirittura deve essere diversa da quella del cittadino chiediamoci prima questo
Secondo me
C'è un gruppo di diritti e
Un dovere che sono tipici dei cittadini e che non possono essere estesi agli stranieri siamo con
I distinguo che vedremo pro dopo
Il gruppo di diritti è quello dei diritti connessi all'esercizio della sovranità
Che il dovere e il dovere di difesa della patria
Perché non si possono e estendere diritti connessi esercizio la sovranità della ragione semplicissima e l'articolo uno della Costituzione dispone che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione ora l'azione di popolo e incerta
Ma almeno questo è dal punto di vista formale cioè l'insieme dei cittadini
Per quanto riguarda il il sacro dovere di difesa della patria dice l'articolo cinquantadue della Costituzione non avrei dubbi sul fatto che questo dovere grava soltanto sui cittadini
E non sugli stranieri e non mi ha mai convinto la sentenza la Corte Costituzionale scusate ma mi sono appuntato il numero non mi ricordo quale sia
La quale sentenza a e e esteso l'obbligo servizio militare agli apolidi con una motivazione che io sempre trovato
Francamente
Consistente
Ecco se è vero questo se è vero questo
Sembrerebbe che la partita sia chiusa diceva beh allora a questo punto diritti politici impartiva diritto di voto agli stranieri no invece nemmeno per idea perché qui stiamo parlando
E della Riserva ai cittadini italiani al popolo italiano della sovranità e qui bisogna distinguere dunque molto molto nettamente tra ciò che costituisce esercizio della sovranità e ciò che invece esercizio della sovranità non è
Venti minuti
E ciò che esercito la sovranità e nome
Da questo punto di vista cittadini e e stranieri e non necessariamente sono distinti
Dagli articoli quarantotto e quarantanove della Costituzione diritto di voto riconosciute cittadini ma abbiamo detto che il termine cittadini non è risolutivo anche per i partiti politici il termine non è risolutivo
Quindi legittimamente gli stranieri possono partecipare alla vita politica nazionale associandosi impartiti
L'ostacolo e quando questa partecipazione e comporta esercizi di e diritti sovrani
E allora e ricordo ad esempio che il Presidente Pertini si rifiutò di ricevere Scrofa Bra che all'epoca era segretario del Partito Radicale
Quando in occasione della crisi di governo si trattava di e fare le consultazioni di ricevere dunque segretari di partito e Presidente i gruppi parlamentari e Pertini disse no io ho fatto e lo riconosco perché lo straniero
E qui stiamo parlando di atti di sovranità perché stiamo decidendo della crisi di Governo italiana
E questo stesso principio lo applicherei alle alle elezioni una delle cose più difficili che ci possono capitare e stabilire quali siano gli atti sovranità c'è una
Cospicua interessate dottrina costituzionalistica che si dedica a questo ma non è una cosa in controversa io mi terrei fermo diciamo alla tradizione e cioè
Diciamo a al fondatore moderno della
Fondatore moderno ante
Poi fondatori sono sempre più
Moderno dato che la sovranità e c'era già un potente e alla sua dottrinale che messi dico nelle aree più ricche diciamo considerava il cuore della sovranità la il dare le leggi a tutela ciascuno e cioè la la legislazione sostanze
Quindi è in gioco la sovranità quando in gioco la legislazione
Questo mi induce a ritenere
Che mondo sia possibile
E conferire il diritto di voto nelle alle elezioni politiche
E altrettanto vale per il referendum abrogativo di cui articolo settantacinque dalla Costituzione perché incide sulla legislazione e ancora di più per i referendum costituzionale previsto dall'articolo centotrentotto della Costituzione invece
Non c'è
Nessuno ostacolo costituzionale e anzi mi pare che implicitamente la Costituzione solleciti un approdo di questo genere al riconoscimento del diritto di voto agli stranieri extracomunitari nelle elezioni locali anche quelle regionali
Rivolevo insomma le Regioni ci ha ricordato
Ah nelle elezioni del problema nelle elezioni locali
No perché questo è stato sostenuto è stato sostenuto che la legge non avrebbe legittimamente potuto introdurre e il diritto di voto agli stranieri
Perché vi sarebbe stato un ostacolo costituzionale a mio avviso questo ostacolo costituzionale delle ragioni che ho indicato precedentemente invece molto non c'è perché non può essere dato dall'articolo quarantotto perché lì
L'unico appiglio per negare
Questa strada sarebbe far leva sul fatto che si parla di cittadini ma abbiamo detto che inconsistente
E l'unico vero ostacolo insormontabile ma un cinico e l'articolo uno dalla Costituzione che riserva alla sovranità al popolo e fino a prova contraria
Gli enti locali sovranità non esercitano
Sbaglia mi permetto di dire dunque cioè sbaglia
A mio avviso ritengo che sia sbagliato quanto affermato il Consiglio di Stato è una noto apparire del del due mila cinque
Del adunanza delle Sezioni prima e seconda riunite
Nelle quali a sostanzialmente va be'si trattava di di di capire se gli enti locali potessero essi stessi direttamente procede in questo senso gli aveva ragione ma la motivazione
Non mi convince laddove si dice che le Circoscrizioni comunali esercitano funzioni di rilevante interesse pubblico tali da valutare comporre interessi privati e pubblici di notevole spessore così politico come amministrativo il fatto che facciamo politica non risolve il problema
Perché non è la politica il punto il punto è se ci sia di mezzo la sovranità
E allora in modo autentico e quello appunto come diceva giustamente il nostro Presidente come dice dallo spavento
è quello delle Regioni però sul sulle Regioni
Mi pare che la conseguenti diciamo la la conclusione del benessere debba essere obbligata e cioè che
Se è vera la premessa e cioè che la sovranità risiede nella legislazione
Atteso che le leggi le legioni
Hanno competenza legislativa regionale e che le leggi regionali sono equiparate quanto a dignità a quelle statali dell'articolo centodiciassette comma della Costituzione
Anche lì immagini non era atteso vero è che potremmo dire che vista la giurisprudenza costituzionale degli ultimi anni ormai la legislazione regionale è stata confinata veramente in un angolo
Ma questo fa parte di evoluzione giurisprudenziale indica posseduti e chi lo sa che chi lo sa potranno cambiare ma la Costituzione per ora insomma ancora e ancora ci dà delle del delle delle Regioni
Che invece esercitano dovrebbero esercitare la loro del la loro potestà legislativa in tutta la propria sa
In tutto questo assume centralità la questione della residenza e concludo su questo richiamando
Due sentenze molto recenti
Che interpreterei a a rovescio insomma ecco che ci danno degli argomenti per dire da dove c'è la residenza
C'è una spinta il
Difficilmente resisti delle al riconoscimento dei diritti politici nei limiti in cui l'ordinamento costituzionale le cose
La prima è una sentenza dalla Corte costituzionale la centosettantadue del due mila tredici molto recente qui la Corte si occupa di una semplice leggi la Provincia autonome di Trento e Bolzano mi pare fosse fosse Trento qui e la Corte riconosce
Che che è consentito introdurre disciplina differenziata e per l'accesso a prestazioni assistenziali si trattava
In ragione del principio dalla residenza è quello della residenza costituisce un criterio non irragionevole per l'attribuzione del beneficio tuttavia la legittimità di una simile scelta non esclude
Che i canoni selettivi adottati debbano comunque rispondere al principio di ragionevolezza quindi la la residenza è importante allo scopo di dire e certi diritti debbano essere riconosciuti ovviamente nei limiti della ragionevolezza la seconda
La seconda decisione acqua scusate
E ancora più recente
No ancora più recente no perché la sentenza dalla Corte di luglio ma
Sette maggio due mila tredici della Corte europea dei diritti dell'uomo è il caso Schindler contro Regno Unito per la questione era divertente questo signor Schindler risiede da tempo in Italia
E la legge è sposato con italiane sia da tempo in Italia da Ascoli Piceno
E la legge inglese prevede che dopo che son passati quindici anni in cui non si risiede più Regno Unito si risiede all'estero si perda la il diritto di voto nelle elezioni inglesi
Fermo restando che lo si può riacquistare recuperando la residenza la residenza
Nel Regno Unito
Questo signor Schindler si duole di questore gli danno torto in tutti gradi dell'ordinamento dell'ordinamento inglese arriva la quattro per i diritti dell'uomo e la cultura dei diritti dell'uomo dice e no che ha torto
Chi ha torto perché considerato il margine di apprezzamento disponibile alle legislazioni scusate la traduco all'impronta degli Stati degli Stati membri nella regolazione delle elezioni parlamentari la restrizione imposta dallo stato resistente al diritto del ricorrente di votare può essere considerata proporzionata e legittima
Perché e l'intenzione della legge della legge inglese era quella di stabilire
Che di Lin
Tare e il diritto di voto nelle elezioni parlamentari e i cittadini che hanno uno stretto legame con il Regno Unito
Rovesciamo il discorso
Se
E
Ragionevole limitare
E
Il diritto di elettorato dei cittadini e inglesi che non hanno più un saldo legame come con il Regno Unito a me sembra che sia estremamente ragionevole invece valorizzare la sussistenza del legame connesso alla residenza
Per quanto ci riguarda e lo Stato italiano
Al fine del riconoscimento dei dei diritti politici e in particolare del diritto di voto
Ovviamente però tutto questo richiede l'intermediazione di una legge
E richiede l'intermediazione di una legge statale
Non abbiamo la possibilità di arrivare a questo risultato con e gli statuti comunali questo ormai la polvere il Consiglio di Stato la giurisprudenza pacifico non abbiamo la possibilità di arrivare a questa somma situazione soluzione
Con le leggi regionali in ragione della riserva della condizione giuridica dello straniero e alla legge statale in forza del secondo comma dell'articolo centodiciassette
Quindi la Costituzione ci offre tutte le indicazioni per poter raggiungere risultati a mio avviso particolarmente interessanti dal punto di vista dell'ampliamento di diritti politici e degli stranieri e il problema guarda poco una volta di più diventa politico grazie
Per questa
Presentazione della questione della partecipazione politica
Più in generale allargata alla diciamo così anche
Ad alcuni risvolti che riguardano i cittadini
Perché il principio
Partendo dalla fine propri principi dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
Sarebbe motivo sufficiente anche da noi per rivedere il voto degli stranieri
Organizzato in una maniera tra realtà cosa alquanto discutibile
Con questa riserva di caccia che è stata costruita
Due legislature fa quando fu ammesso il voto degli del degli dei cittadini
All'estero per queste queste un pochettino o un tema da guardare e soprattutto dalle l'Inghilterra un panorama interessante per il tema che stiamo trattando oggi
Perché lì vige una sistema molto più articolato di cittadinanza di quello che noi non conosciamo
Noi abbiamo l'abitudine di pensare alla cittadinanza come un fatto unitario
Totalmente monolitico invece nella diritto britannico il concetto di cittadinanza è un concetto elastico articolato progetto di British sa budget
Il colui che soggettivamente britannico con una legislazione sul tema dia acquisto e periodi diversi potevi fra cui il potere di nuoto nel diritto di voto
O per tutta una mia deve di soggetti che non è calcolabile per noi perché vi entrano in questa concezione del PdCI SA budget tutti soggetti comunque
Cioè nel momento in cui tutti i soggetti con molta sono in una qualche misura riconosciuti comma elvetici sagge tra con una graduazione di doveri e diritti che dipende dalla loro con la collocazione se stanno in Canada in Australia e Nuova Zelanda questo vincolo a
Margini più esigui
Se un brindisi saggezza appartenente a combattere si trasferisce sul territorio britannico la sua posizione si rinforza e si rimborsa non perché
Occorre una certa beh naturalmente quasi si potrebbe dire Quasimodo natura quindi una situazione molto complessa che noi non conosciamo
Quindi
L'esempio e ancora e ancora più più calzante
Io
Sono grato al professor Luciani anche per l'introduzione che lui ha fatto al tema dove ha messo in evidenza le problematiche di ordine tenuto terminologico ideologico e teorico
Che vi sono sul tema de
Della della presenza degli stranieri della partecipazione degli stranieri
E e condivido con lui questa questa impostazione che porta poi a valutare il tema dell'unità sono a meno convinto
Che la tesi tesi Meridiana sia più utile di quella ci mettiamo d'appello
Perché in realtà noi siamo portati a fare un'equazione integrazione vere
Di Rudolf Hess mente all'integrazione della quale parliamo CUP comunemente correntemente nel dibattito corrente e invece così non è
Perché quella integrazione della quale noi parliamo o correntemente
Te e secondo me più prossima al principio di omogeneità della democrazia che Schmitt mette in evidenza
Cioè quando rispetta l'ATER alla teoria dell'integrazione divenuto fosse mente che poi
Sbando a sua volta riprende da un grande tende da un grande veramente non da un grande non modesta pedagogo o tedesco che chiodo afflitta
Perché invece ci mette
Mette in evidenza che la democrazia funziona e alla sua capacità di tenuta un termine anche
Di unità in entrambi è presente il tema dell'unità data la situazione di Weimar nella quale loro hanno operato
Però il concetto di unità della democratica che indici Mitt presente parte dalla cioè affonda le sue Radice nel tema dell'omogeneità del non a caso lui dice
Perché una democrazia può funzionare senso strato sociale presenta un carattere di omogeneità e la costruzione dell'omogeneità può essere anche un compito della politica
Quindi da questo punto di vista la capacità di di quello che noi chiamiamo integrazione
Non è la altro che la capacità di portare a sintesi
La presenza a degli stranieri rendendoli omogenei ai nostri
Valori al nostro concetto stesso di boom di pluralismo
Invece l'integrazione
A cui approda Rudolf così mente e molto ma molto più sfilacciata dal punto di vista del concetto di unità non non non si afferma in nessun passaggio
Della nella tesi smentì Anna
Che si debba realizzare una unità anzi smette mette in evidenza che
La diseguaglianza la di sette mila dollari disarmonia interna allo Stato
Può estendersi sino appunto in cui
Lascia una sembianza di unità ferree questo dal tentativo assoluto di giustificare i problemi di Weimar giunge a un'autorizzazione dell'integrazione lei era molto molto debole molto tempo
Ne
Dal mio punto di vista vorrà qui problema filologico non è che può sembrare in questa discussione però a me sembra
Che
Il il tema dell'omogeneità non debba essere confuso con quello dell'assimilazione parlando in termini contemporanee di integrazione quelli l'integrazione non deve essere un'assimilazione
Ma che che ci sia una capacità di da parte ci debba essere una parte da parte delle istituzioni una e di qua da questo punto di vista di alcune istituzioni particolare come quella
Scolastica in modo particolare di renderli partecipi e di quello che è il patrimonio
Della nostra società questo a mio avviso è fondamentale anche perché se loro vanno via dal loro Paese
E vengo da da noi una sensazione che il nostro patrimonio sociale valoriale possa essere per meno di conforto la devono pur avere se non avverrebbero come andrebbero d'altra parte
Questo è un pochettino e
E il tema dell'unità che resta uno dei grossi temi del riconoscimento della
Dei diritti politici ovviamente e che debba essere questo anche uno dei problemi all'epoca
Lo percorre il professor Luciani questo tema
No l'altra verso la problematica in ultima analisi se ho inteso bene Massimo non attraverso la problematica venga riconoscimento
Anzi stranieri dei diritti politici sì lui alla fine approda quello che è una conclusione logica
Dal punto di vista e costituzionale e legislativo e cioè che in ambito locale non esista un ostacolo costituzionale a riconoscimento del diritto di voto quindi Comuni e Province sino a quando esisteranno
Ma attraverso un un processo diverso
Processo di come
Possa e debba essere riconosciuta la cittadinanza
Stranieri e in che modo e questo cioè sicché è un punto che collega le due relazioni che già si sono svolte no per le i due ambiti perché il nodo
E
E il tema il nodo che non è un nodo sociologico nodo giuridico e il tema dell'appartenenza al popolo come si appartiene al popolo
E questo è un tema costituzionale spesso sottovalutato da noi stessi ci non è che noi abbiamo poi contribuito tanto Anna questo tema ricordo qui il celebre parere di Hans Kelsen
Reso nel diciannove se non ricordo male sul tema della cittadinanza in Cecoslovacchia si era appena avuto alla fusione della sulla formazione di questo Stato che poi come sapete nel recente passato si è diviso
E non si capiva onestamente parlando come si doveva comportare l'ordinamento giuridico quali chi erano i cittadini di questo mostra ecco questo è il riscontro
E la soluzione data da Kelsen
In quel momento storico non coincise con la sommatoria dei due popoli non disse
E dato dalla se la cittadinanza cittadini il popolo è dato dalla somma dei cittadini dei due ex popoli
Ma visto che sono cittadini e quindi non è una
Questo sorprendente il solenne che una soluzione adottata
Che e più indietro della visione che assieme alla stessa sono cittadini tutto lo coloro che sono soggette all'autorità dello Stato
Se un accusando non ci sarà una legge che li di filiera
E questore ovviamente è un modo di risolvere il problema da anzi a regime il popolare e l'insieme dei sudditi non è l'insieme dei cittadini
Poi la cittadinanza arriverà dopo poco riconoscimento dei diritti e via dicendo
E questo parametro ovviamente è un parametro che noi oggi non possiamo adoperare
Noi abbiamo bisogno di una risposta positiva sulla cittadinanza e questa risposta ancora una volta se non viene dato dal legislatore atto stesso diceva conclusione e politica ma se non viene data dal legislatore
Quello politico esercizio di sovranità di cui ha parlato nella data
Con molta probabilità ad alcuni fatti concludenti non dimentichiamoci ma anche il fatto concludente è una potente fonte del diritto accanto alla legge formale
Bene grazie ancora alla professor Luciani adesso io pregherei di venire qui al al tavolo
I i colleghi che devono
Ancora svolgerò l'intervento e cioè la dottoressa con già
Il professor Giupponi professor Sorrentino
Va bene
Ventricelli
Adesso
Dice il professor
Federico
No
Fatte per evitare questa notizia ormai credo poco all'inquinamento che ne deriverebbe
Allora direi che possiamo continuare ecco dovrei
La parola alla dottoressa Stefania Congedo
Che un dirigente del Ministero del lavoro
La quale ha una grossa esperienza sul campo ma che riesce a far riportare sull'esperienza anche a livello di elaborazione
Culturale e scientifica e che ormai del nostro Istituto
Una interlocutrice privilegiata
Senza che noi abbiamo sempre il piacere di invitarla e lei ci concede gentilmente di venire a parlare con noi decide dei problemi di cui stiamo trattando prego
Professore dottoressa con già a lei il compito di illustrare sul tema governance multilivello per le politiche di integrazione
Allora io ringrazio
Moltissimo il CNR presso mangiarmi e tutti gli amici che mi hanno invitato a questo
Momento di riflessione
Faccio una premessa molto breve ovviamente per me è un lusso poter assistere a una riflessione a delle elaborazioni come dire accademiche così raffinate
Che ritengo fondamentale nell'affiancamento a quelle che qui sono le azioni che tutti i giorni
Una persona che fa il mio lavoro c'è un funzionario pubblico e che lo fa ancora con orgoglio e passione diciamo deve tendere guardare e riflettere penso sia importantissimo nel nostro Paese affiancare
Un patrimonio di elaborazione teorica a quelle che sono delle azioni
Beh nostro delle nostre amministrazioni pubbliche che risentono come in tanti altri campi ma ancora di più in questo di una frammentazione rispettarla conoscenza
Che ora ricca all'elaborazione a ciò che accade negli altri Paesi e via dicendo eccessi sicuramente
E chiamo di provincialismo pecchiamo di frammentazione negli interventi fra amministrazioni pubbliche diverse
E quelle che
Quella che la multilevel governance che nei libri abbiamo studiato con tanto passione quando poi andiamo ad attuarla
Sì Presidente Ricci presente la difficoltà enormi
Io
Confesso scritto un breve intervento dopo quelli che ho sentito prima mi sento quasi
Come dire
Mi sembra quasi inopportuno leggerlo poi come diceva qualcuno prima ci sarà la pubblicazione degli atti ovviamente insomma ci sarà un contributo
Però forse ha più senso visto il contesto in cui ci troviamo
Parlarvi di quella che l'azione alla luce delle vostre riflessioni che poi con la quale ci scontriamo quando nell'operatività quotidiana dobbiamo far fronte appunto nell'intreccio di competenze come è stato definito
O alla sovrapposizione disordinata incoerente di
Competenze come
Più spesso definite
La riflessione del mondo accademico importante noi nel nostro piccolissimo ambito all'interno del portale integrazioni migranti abbiamo voluto creare un'aria ricerche
Che mettesse insieme tutte quelle che sono le riflessioni degli enti di ricerca più importanti su questi temi proprio per renderle disponibile a tutti gli operatori che dà a livello locale a livello centrale
Si debbano porre il problema di programmare interventi pubblici
Faccio un'altra osservazione programmare interventi pubblici materia di integrazione nel due mila tredici è quasi inutile dirlo ma siamo in campo di spending review
Il fondo Politiche Sociali nazionale ha subìto una diminuzione del cinquecento per cento
I pochi fondi rimasti per competenza e giustamente vengono trasferiti per la maggior parte delle Regioni alle quali competono la maggioranza delle competenze in tema di integrazione
Dei cittadini migranti quindi stiamo parlando di politiche pubbliche che dispongono di una
Diciamo capacità di intervento
Operativa sul campo sempre minore
Macché perdono anche diciamo l'appiglio un potere di coordinamento perché senza risorse e quelli racconterò degli episodi pratici l'ultimo di ieri
Senza risorse è difficile tenere insieme il tavolo delle Regioni lanci gruppi cioè tutti gli enti che a diverso titolo operano
In questo settore
Dicevo una governance multilivello in tema di integrazione perché appunto come Sarno tutte le persone qui presenti meglio di me
Le competenze in capo allo Stato sono ormai competenze diciamo minima dopo la sentenza del due mila otto della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionali infissi e ha detto le risorse devono andare ai soggetti che hanno le competenze
Quindi non ci sono più diciamo Risorse sostanziose insomma che ci consente di fare grandi politica
Quindi le competenze sono in capo alle Regioni quando un'amministrazione centrale nel due mila tredici prova a mettere in essere un intervento e deve coordinarsi con le regioni io penso che a tutti voi se è chiaro che cos'è il tavolo
Che mette insieme
Le regioni con le loro differenze e soprattutto con il divario e una forchetta che sta aumentando e non sta diminuendo di capacità di governo sia in termini politici che in termini di
Dirigenti amministrativi
In questo momento c'è bisogno di aiutare alcune regioni a capire come utilizzare i fondi europei a far convergere cioè spiegare
Che si possono usare le risorse del Fondo sociale europeo per le politiche di integrazione socio-lavorativa ad affiancare al fondo europeo per l'integrazione gestita a livello nazionale
Ma in questo momento ci stiamo esercitando presenti in questa
Esercizio c'è un'azione del fedi dodici milioni di euro per l'integrazione socio-lavorativa dei cittadini migranti
Il fine non ci consente però fare interventi di politiche di inserimento di formazione in senso stretto solo politiche di integrazione la stiamo cercando di lavorare con le regioni
Perché le Regioni possano mettere le risorse del Fondo Sociale Europeo affiancando questa politica rafforzare quindi fungere da leva
Tutto questo ha una difficoltà enorme chiaramente quotidiana con cui ci scontriamo
Di questi esempi ne potrei fare diciamo moltissimi ma ne farò alcuni specifici
La mediazione interculturale la mediazione interculturale è un tema trasversale a tutte le politiche di integrazione
E qui
Non entro nella dibattito tra politiche di integrazione assimilazionista multicultura disse in realtà hanno denunciato tutti i loro limiti fatti successi a Londra Parigi certo ma anche che succedono denunciano un ma
Diciamo una serie di limiti importanti però dicevo la mediazione interculturale un settore trasversale a qualunque politica di integrazione si voglia porre in essere su questo tema
Di competenza regionale
Le Regioni hanno normato quasi tutte hanno normato in modo
Diversissimo il Friuli-Venezia Giulia ha fatto una normativa molto rilevante nel settore per esempio dell'istruzione quindici anni di attore interculturali per l'inserimento scolastico
La Regione Emilia-Romagna interpretato la mediazione più nell'ambito sanitario e quindi l'accesso ai servizi socio sanitari in Regione Emilia-Romagna perde stranieri
Rilevando anche un beneficio cioè se una donna straniera e seguita e capisce qual è il prestazione sanitaria di cui ha bisogno c'è il dimezzamento alla spesa sanitaria molto anche come sostenibilità economica
Il Piemonte ha un sistema mediazione interculturale molto trasversale per cui fa dei capitolati Torino per esempio ha fatto un capitolato per cui offre un servizio a tutti i soggetti
Altre Regioni e non citerò ovviamente mi non hanno niente cioè non è previsto nulla però il termine biblici Tullio Giordana verrà il tema della mediazione interculturale adesso allora che problema ci pone ne abbiamo censito le normative regionali differenti poi ci sono anche delle iniziative a livello locale
Quindi
Che mettono in piedi degli interventi di mediazione interculturale variegati simili
Io penso che questo sia un classico tema in cui adesso ci sarebbe bisogno di una sintesi di coordinamento nazionale
Come si fa a fare questa sintesi di coordinamento nazionale proponendo una legge quadro
Ok prendiamo in Conferenza Unificata e la discutiamo le regioni più avanti ovviamente sono scarsamente disponibile a rimettere in discussione un patrimonio acquisito
Le regioni più indietro probabilmente non seguirà
E poi c'è la sostenibilità economica e poi c'è l'intreccio perché io per fare questo bisogno di capire qual è
Il contenuto formativo del mediatore interculturale che io posso condividere su base nazionale
Quindi devo vedere intanto le offerte che ci sono a livello universitario perché altrimenti rischia di creare poi
Ma la qualifica professionale una competenza centrale non lo so
Allora un tema su cui noi
Sì ma alcune Regioni professare lei sa bene essa sta non sostengono cioè non sono molto d'accordo quindi nulla proprio costituzionale
Cesaro pubblici subordinato cioè il giudice sul esatto sul cioè il centodiciassette su questo tema diciamo ci porta
Però questo perché era
Io ho fatto un'operazione in cui io ho cercato di censire quello che esiste sul panorama nazionale mi rendo conto c'è bisogno di un intervento di mero coordinamento
Questo intervento di coordinamento poi dovrebbe essere articolato sul piano regionale e locale a seconda delle esigenze diverse dei singoli territori
Si riuscirà a portare a sintesi queste azioni non lo so ci troveremmo non è evidente perché è perché poi a livello centrale ovviamente io mi potrà fare promotore
Io intendo ovviamente Amministrazione insomma alla quale appartengono mia Stefania Ponzo
Però ci saranno quelle competenze Ministro per l'integrazione e le competenze del Ministero dell'interno che ci dirà le competenze e Ministero dell'istruzione per quanto riguarda
Cioè voglio dire ogni azione messe in atto in questo settore è un'azione che comporta come
Punto questi intreccio complicatissima
Di competenze che vanno dal livello più basso
A livello più alto io adesso sto facendo uno studio comparato per sapere esista negli altri Paesi è una legge
Perché prima di tutto insomma guardiamoci intorno
La stessa riflessione mi piacerebbe farla su un'altra diciamo serie di
Temi di cui abbiamo
Di cui ho sentito parlare finora
Vorrei quasi essere non politicamente corretta l'intervento del professor Gregori e affascinante meraviglioso voglio dire che ha letto Erodoto insomma
Sacche cosa vuol dire no capire le le culture che ci stanno vicino studiarle asportarle questa commistione di modelli culturali
La mia paura però
E che oggi
Il problema vero
Si pone
Diciamo in termini
Diciamo conoscitivi più importanti perché dico questo nostro Paese un Paese che in dieci quindici anni ha raggiunto una percentuale di immigrati pari e Paesi classici di immigrazione
Quali erano la Francia l'Inghilterra paesi che avevano un passato coloniale e Paesi che hanno avuto un'immigrazione che si è sedimentata nel tempo ma con una come dire
Bagaglio culturale omogeneo alle cultura qui nelle quali andavano inserirsi chiunque conosca la Francia sa è vero
Che la Francia aveva un numero di straniere di gran lunga superiore hanno i venticinque anni fa ma sa anche che eravamo ragazzi scolarizzati in lingua francese in Marocco in Algeria
In Tunisia cioè erano ragazzi che sapevamo di che cosa si fa
Si parlava quando arrivavano in Francia che conoscevano la bandiera francese la storia francese ma siamo un Paese che in dieci anni
Quindici anni ha una popolazione immigrata pari e con un tasso pari a quello che hanno questi Paesi ma per raggiungere il cinquanta per cento della degli immigrati nel nostro Paese dobbiamo far riferimento almeno il dieci di cittadinanza è diverso
E qui metto in crisi che cos'è l'integrazione
Se dobbiamo pensare attratto alla comunità dei cinesi o se pensiamo a Genova la comunità dei
Cittadini che vengono dall'Ecuador
Sono integrazioni diverse su un politiche da pensare molto diversi qui sicuramente il ruolo dell'ente di prossimità
è fondamentale
Dopodiché è ovvio che rispetta i diritti fondamentali e ne dobbiamo garantire un patrimonio comune
Di accesso a tutta una serie di diritti
Però sicuramente la dispersione scolastica l'analisi che si fa della dispersione scolastica
Nella comunità egiziana a Milano necessita di un intervento diverso rispetto a quello che si fa nell'ambito della dispersione scolastica dei minori che sono presenti attratto
E questo lo dico perché perché quindi c'è questa complessità ulteriore
Necessità negli interventi di grandissima come dire prudenza essendo da un lato c'è bisogno di un minimo comun denominatore dall'altro c'è bisogno in quel di stare sul campo e vedere
Cosa materialmente succede ogni volta
In questi specifici ambiti
Il ragazzo egiziano che arriva in Italia
Tende andare a Milano perché ha una comunità un insediamento che lo porta alla probabilmente tenga andare nel settore la ristorazione
Non è un ragazzo
Sudamericano che arriva nella costiera adriatica a un altro progetto migratorio economico di storia e via dicendo quindi interventi uguali sarebbero come dire ingiusti e non porterebbero allo stesso risultato
Per riportare appunto l'intervento all'idea di multilevel governance
I colleghi mi hanno invitato perché né ci siamo incontrati appunto nell'occasione in questo scambio abbiamo chiesto di inserire all'interno della portarle
Integrazione migranti le ricerche
Su diverse aree tematiche su anche sul piano
Regionale
Però proprio in quest'ottica diciamo il ministero insieme al Ministero dell'interno dell'istruzione adesso dell'integrazione al Ministro e l'integrazione e della salute ha costruito questo portale il portale si è posto come obiettivo quello di censire i servizi presenti sul territorio nazionale
Offerti a vario titolo da vari soggetti qui nasce il problema della sussidiarietà verticale e orizzontale perché poi su questo tema un altro soggetto dal quale non si può prescindere tutto il privato sociale
In alcune zone in alcuni territori privato sociale un volo supplente cioè e quello che
Svolge nei fatti le politiche di integrazione offre servizi ai cittadini Indymedia rispetto a tutto quello che
I servizi pubblici e non riescono
A offrire come dovrebbe
A questo proposito punto il board tale partito dal censire tutti i servizi offerti sul territorio dalle associazioni iscritte al registro
Degli enti che svolgono attività in favore dei migranti abbiamo censito più di dodici dieci undici mila servizi
Ah sì anche a questo ci proponevamo di coinvolgere tutti gli enti di prossimità cioè territoriale abbiamo iniziato con i Comuni abbiamo fatto delle campagne di sensibilizzazione non è semplicissimo perché ovviamente il Comune di Verona risponda
Un'altra serie di Comuni non rispondono
Con le regioni ne abbiamo tentiamo di fare la rete di invitiamo facciamo dei tavoli io faccio due tavoli all'anno con i referenti regionali non vengono anche se paghi il viaggio cioè non c'è nessuno fai la telefonata all'Assessore dirigente pile
Non vengono non è che
Poi chiedono una gestione condivisa allora mandi dei fogli e chiedimi indicate quali sono le priorità dei vostri territori non rispose che adesso sono alla quarta meglio ieri che ho mandato un esempio
Per chiedere ai territori
Cerchiamo di avere una gestione condivisa alla questo purtroppo è la governance multilivello di cui ci piacerebbe molto parlare in altri termini marca
Diciamo degli ingranaggi difficili da mettere in piedi e che comportano una fatica
Non credibile
Nell'ambito del mercato del lavoro anche qui vi darò pochi dati cioè si parla rispetto alle considerazioni e riflessioni fatte oggi
Si parla uno Stato ha il diretto a nord di controllare l'accesso
Degli stranieri sul proprio territorio
Ma io qui vorrei
Ricordare che il primo pilastro della politica europea in tema di immigrazione e la legal ma è crescente e che la contestazione che in sede europea ci viene fatta
Tutti i tavoli e che noi non siamo in grado di controllare
L'ingresso nel nostro territorio dei cittadini stranieri e quindi costituiamo una porta di ingresso io ribatto sempre
Prego che ovviamente da un punto di vista geografico chiunque guardi una carta sacche Lampedusa e più vicina all'Africa che l'Italia
E che
Quando un cittadino straniero entra Lampedusa entra in Europa abbiamo Schengen abbiamo Frontex abbiamo l'euro un cittadino entra Lampedusa dovrebbe entrare in Europa questo lo dico perché mi piacerebbe che magari durante il semestre dei
Presidi Presidenza l'Italia fosse in grado di proporre delle politiche di ingresso comuni non è possibile che ci sia concorrenza nella qualità del tipo di ingressi i tedeschi hanno ancora di più
Innalzate requisiti d'ingresso chiedono seicento ore di tedesco
Di corsi noi quando abbiamo fatto la corda integrazione chiedendo il livello
B due no senza certificazione scritta quindi abbiamo facilitato al massimo dopo una settimana avevamo a Napoli vendevano i certificati di posso anche dire quanto costavano
Che attestassero la conoscenza della lingua
Quando si parla di regolarizzazione sul caso singolo professore io sono favorevolissima
La Francia tra questo canale di regolarizzazione individuale quindi se c'è una persona che se comparata banale lavorate stampa a prescindere da flussi immersione e quant'altro il prefetto analizza il caso e garantisce però
Della condotta di quella persona e la regolarizzazione individuale viene usata per non più di sette otto mila casi l'anno
Le faccio questa domanda professore cosa succede in Italia se facciamo una regolarizzazione individuale attribuita non parlo dei prefetti a un organo amministrativo sull'intero nato sul territorio nazionale
è una domanda non
Altro tema i flussi i flussi secondo me qua parlo a titolo personale ovviamente sono mi licenziano tra
Il Testo unico è superata nell'impianto testo unico e l'immigrazione è stato fatto in un Paese di cui parlavamo prima cioè due per cento di immigrati
Oggi abbiamo più di cinque milioni di migranti un milione di ragazzi nel circuito scolastico quindi le scuole di Mantova molte scuole hanno la maggioranza degli studenti sono straniere non più non italiani quindi stiamo parlando
E così via allora in mercato del lavoro e i flussi io penso sia un sistema diciamo che non risponde più alle esigenze reali del mercato del lavoro dei tempi
D'altro canto non faccio la premessa che si faceva prima già Livi Bacci e nel due mila dieci due mila undici diceva un Paese civile accoglie
I richiedenti protezione internazionale senza se e senza ma ma sceglie i flussi di ingresso che contribuiscono alla crescita del Paese
Quando ne abbiamo questo dibattito in tutti i Paesi europei come dicevo prima la Germania chiede cinquecento a corsi di tedesco chiede cinquecento ore
Per entrare in Germania adesso sta chiedendo sta liberalizzando sono le cause addirittura col master c'è un punteggio in più nel settore scientifico quindi ingegneri fisici matematici era
Ovviamente che analizzando tutte immigrazione di qualità
Anche i paesi del nord stanno chiudendo c'è il dibattito in corso adesso in tutti i Paesi del nord e la chiusura
Delle frontiere perché perché c'è un flusso ormai stabilizzato perché c'è una quantità i ricongiungimenti familiari hanno superato le cento mila unità quindi noi abbiamo già comunque un incremento rispetto alla popolazione che esiste all'interno del nostro Paese
Diciamo qui dovremmo far fronte
Su questo perché lo dico perché rispetto al mercato del lavoro bisogna stare molto attenti l'ingresso indiscriminato di persone crea una concorrenza al ribasso estremamente dannosa e pericolosa
Per le persone a regolare in questo momento il mercato del lavoro del nord Italia che era quello che menti più florido inficiano le persone regolari cosa sta succedendo
C'è la crisi aumenta la disoccupazione queste persone vengono licenziate e lavorano in nero quindi hanno ancora un permesso di soggiorno
Per dodici mesi per attesa occupazione e abbassano
Ovviamente la richiesta quindi visti i tempi cioè il salario
Stanno diminuendo se ne creiamo la concorrenza degli irregolari cioè allargando le maglie per l'India che già abbiamo all'interno cosa succede se abbassarlo Standa e non si riesce più a controllare
Perché una badante ci ha detto proprio brutalmente una badante regolare a una famiglia italiana in regola con tutto quello che le spetta costa duemila euro una badante in nero costa settecento euro
Allora cosa sta succedendo nel mercato del lavoro
Cioè e tutelante alla fine creato
Altro elemento me abbiamo trecentosessanta mila persone destinatarie di misure di sostegno al reddito fra gli stranieri in questo momento fra cassa integrazione ordinaria straordinaria mobilità assegni
Alla forse cioè e e arrivato il momento in cui dovremmo aiutare queste persone venisse versi è un mercato del lavoro a partecipare alle politiche attive
Se
Questo lo dico rispettarla polemica dei flussi d'ingresso seme continuiamo a fare entrare persone quando ci sono c'è già un bacino
Che ha questa capienza e che a queste difficoltà io mi scontro ormai con le comunità degli stranieri che dicono quindi di
Mi abbiamo contribuito a vostro sviluppo siamo qui da vent'anni da trent'anni adesso dobbiamo tornammo soppesa perché non riusciamo
Più a sostenere il nostro livello di vita
In questo Paese alla su questi temi appunto
Ci sono tantissimi come dire elementi di riflessione
Ultimo tema
Non vorrei appunto al miliardo essere troppo lunga
Nel mondo il mondo un altro di cui io mi occupo quotidianamente è il tema appunto dei minori stranieri non accompagnati un altro esempio di governance multilivello complicatissima
Sui minori stranieri non accompagnati abbiamo delle competenze dello Stato diciamo dell'Amministrazione per la quale io lavoro perché ne abbiamo l'obbligo di censire monitorare la presenza di minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio
Come feci presente l'altra volta su quasi settemila non sono due
Arrivano quasi tutti a Lampedusa ad Ancona insomma moltissimi nelle coste del sud Italia sono ragazzi che il diciannove del nostro Testo unico prevede linee spendibilità di questi ragazzi quindi i territori sono obbligati a farsi carico di questi ragazzi
Costano mediamente perché poi c'è anche un problema di sostenibilità dei costi dei diritti che hanno le scriviamo ed è sempre più frequente
Perché io ho sempre più lettere di Sindaci che mi dicono io non prendo carico al minore perché sono devo pagare tre mila euro al mese per quel minore vado
Sfora il Patto di stabilità cioè quotidiano io ieri
Ma
Prima avevo soli i Comuni di alcune regioni del sud Italia adesso inizia a bere civilissimi comuni del nord non ce la fanno
Alla dicevo il minore straniero non accompagnato necessita di questa nascosti livello perché minore la presa in carico è competenza del Sindaco le strutture di accoglienza per i minori però sono formate da parte delle regioni in cui interviene ovviamente
L'autorità giudiziaria ma
Con due componenti diverse perché
Se ne occupa giudice tutelare che fa capo al tribunale civile
E se ne occupa allo stesso tempo ovviamente l'autorità giudiziaria minorile e poi c'è il problema del permesso di soggiorno per minore età
O per integrazione minore anche lì e civile a un Paese che ha mi sembra trentasei tipi di permessi di soggiorno io non lo so quando lo dobbiamo spiegare colleghi europei ci andiamo a spiegare che abbiamo trenta sei tipi di permessi di soggiorno
Qualcosa non va e non funziona ma evidente
Comunque per gestire questo problema dei minori stranieri non accompagnati
Vi faccio l'esempio del tavolo di ieri avevamo un coordinamento delle Regioni e le regioni coinvolte lanci i lupi Ministeri di riferimento so sbarcati mille ragazzi in Sicilia
è pensabile che mille ragazzi abbiano una prospettiva di vita in Sicilia
No cioè e è chiaro
Che non si possono pensare imminente interventi socio lavorativi questi sono gli atti che vengono su un grande son minorenni ma hanno sedici diciassette anni vengono qui devi farli studiare cerca di un lavoro
Allora abbiamo posto un problema convochiamo il coordinamento delle Regioni si può fare un'equa distribuzione sul territorio nazionale
La risposta ieri è stata no
Chi è che si prende l'onere in modo solidale di farsi carico quindi la competenza normativa cosa mi dice sono i territori
è pensabile che il Comune di Pozzallo faccia affronta ottanta minori la spesa per il mantenimento del collocamento in luogo sicuro case alloggio massimo di dieci posti
Il comune di Crotone
E comuni più piccoli delle no e l'assoluzione farle e complicati cioè cosa gli dici per norma e il Sindaco quindi e il territorio presso il quale viene rintracciato il minore
Allora è ovvio che se io avessi le risorse
Potrei dire mette in piedi un sistema io ho creato un sistema informativo per mappare censire tutti i minori e dire in modo tale che si è evidente che se ci sono duemila minore in Sicilia dell'essere ripartito il care
Un sistema informatico trasparente che ci dice quanti sono da dove vengono quali sono le esigenze eccetera
Però questo sistema informativo può funzionare se c'è
Un'assunzione di responsabilità condivisa fra le regioni con un intervento dello Stato ma se io non ho le risorse anche se stiamo
Dotando come faccio a incentivare le regioni a dividersi il peso
Cioè i problemi quotidiani così come sulla cittadinanza voglio dire ho già imparato tantissime cose ringrazio
Sempre i relatori precedenti ovviamente non entro nel merito o specifico cioè ritengo sia una scelta parlamentare che sia una scelta importante non può essere affrontata in modo superficiale perché attiene proprio un elemento fondante dello Stato
Però anche il tema della cittadinanza uno ius soli non temperato è una follia cioè i
Andiamo a finire reparti di maternità e a Lampedusa termine siamo troppo vicini nel senso io già vi dico vedo le donne in che condizione arrivano ma se noi facciamo uno ius soli non temperato
Diventa appunto come dicevo prima una concorrenza che non è pensabile e tra l'altro gli altri Paesi europei questo non vorrebbero quindi
Però vi dico ci sono anche tante altri piccoli interventi che si potrebbero fare cioè oltre al tempo di dieci anni sul quale poi per la naturalizzazione su quali si pronuncerà all'organo legislativo è giusto che così sia
è accettabile che un Paese abbia il termine del procedimento amministrativo di settecentotrenta giorni nella legge sulla cittadinanza
è accettabile che il tempo medio
Per ottenerla sia più di cinque anni per procedure burocratiche amministrative secondo me insomma ci sono tantissimi terreni in cui semplificare la vita di questi nuovi cittadini
Io penso
Che l'impegno appunto si debba andare in questo senso e per questo io ringrazio pro moltissimo
Noi stiamo facendo uno sforzo come Amministrazione per rendere conoscibile un patrimonio di dati lunedì ci sarà la presentazione del Rapporto sul mercato del lavoro immigrato
Accenna R. e la nostra Amministrazione per la prima volta cioè questo è il terzo anno affatto uno sforzo di mettere insieme tutti i dati che riguardano
Il mercato del lavoro e da lì si capiscono tantissima cosa dice
Voglio dire e anche il legislatore o chi fa le politiche pubbliche
Ha degli elementi per ragionare e pensare il futuro sulla base di dati reali
Un altro elemento
L'altro ieri siamo stati all'Istat l'Istat ha creato una sezione dedicata ai migranti allentato cella
Propria pagina
Dove c'è anche una diciamo la possibilità
Soprattutto già per gli enti pubblici quindi per gli istituti riso di fare il data sharing
Quindi ci sarà la possibilità di monitorare quello che sta succedendo e gli aggiornamenti diciamo cioè di chiedere un set di dati e gli aggiornamenti verranno fatti in automatico dall'Istat
Sul nostro
Diciamo sulla nostra pagina otto
Io penso appunto perché non ricordo son tornata qui perché conoscere questo fenomeno e ancora una aspirazione d'una è un elemento più ci manca ancora tanti tasselli
I dati dell'emersione un'altra un flash velocissimo
Le mense ne è stato uno strumento improprio come spesso accade nel nostro Paese c'è stata utilizzato una norma impropria per fare una regolarizzazione
Eravamo all'interno al recepimento una direttiva comunitaria sanzioni inseriamo una norma
Che prevede l'emersione doveva essere per grave sfruttamento lavorativo perché quella era la filosofia della direttiva
Va beh
Il
Di massima presso mi faccia passare comma
Viene fatta una cosa che di fatto assomiglia a una regolarizzazione degli anni precedenti
Centocinquanta mila domande
Quante comunicazione obbligatorio cioè quanti rapporti di lavoro instaurati
Meno del dieci per cento dei dati attuali
Quanti di questi da stranieri che chiamano straniante
Quasi il cinquanta per cento
Quante truffa moltissime se voi andate alla fine la caccia per l'emersione il seme Gabriella bengalese chiamato dal bengalese ti dice no pagato mille euro allo Stato cinquecento
Tutti
Operazioni di cassa che definire appunto poi magari mi licenziano comunque e poi ha dato tre mila euro al mio amico bengalese era qui e ha fatto finta e chiama cioè queste
Allora anche questo un Paese dovrebbe diciamo da se l'obiettivo
Di
Per fare quello che dice
E dire ciò che si fa insomma indizio quando siamo andati a a fare un'analisi di queste abbiamo scoperto ci sono trentasei banche dati che parlano di comunicazione obbligatori artisti permessi di lavoro eccetera che non colloquiano
Cioè non si parlano la maggior parte di queste banche dati non parlano fra loro
Quindi la banca se la banca dati visti non parla con quella per i permessi di soggiorno non parla con quella per le comunicazioni obbligatorie
Voi capite bene che poi
L'ultima cosa con cui chiudo la valutazione in monitoraggio delle politiche che un paese pone in essere sono difficilissimi
E questo invece è una grande sfida che secondo me come Paese ci dobbiamo dare
La prima settimana di giugno eravamo sul tavolo OCSE
E mi diceva mi chiedevano quali fossero gli esiti ed allora riforma Fornaro sul mercato del lavoro
E io ho dovuto dire veramente stiamo discutendo la riforma più furbe la riforma quando mi hanno detto quindi avete fatto delle valutazioni gli impatti sono stati negatività avevo difficoltà a rispondere perché
Effettivamente non ci piace servono risposte esacerbare è difficile all'asta io penso che su
Tutti questi temi insomma ho dato alcuni spunti però ci sia moltissimi fare sul
Sulla riflessione come dire
Accademica
Da un punto di vista sicuramente politico che non mi compete ma anche da un punto di vista di semplificazione amministrativa invece possibile realizzabili in tempi più rapidi e meno soggetta a deformazioni ideologiche
Perché ovviamente
Vince alcuni temi si possono affrontare per l'oggettività che questi rivestono nella qualità della vita delle persone punto it dovremmo cercare di
Integrare sono sul territorio Brozzi
Ma
Ritengo che
Il contributo della dottoressa Congedo sia rilevante sotto due
Ci ha messo al centro due problemi che sono quelli attuali di questa Repubblica
Mentre il Governo italiano in questo momento
E diviso tra il problema dei limoni problema delle Province in realtà la Repubblica due problemi permanenti che non riescono ad essere affrontati
Un anno e il tema
Della frammentazione dell'amministrazione statale centrale
Chi non riesce a a coordinarsi per organizzare le politiche pubbliche
E soprattutto non riesce a trasferirle sul territorio l'altro e in un tema del divario territoriale
Quindi si due problemi reali dovrebbero essere da una parte la riforma dell'amministrazione
Che non è un tempo a dell'amministrazione statale che un tema hanno affrontato
Da tutti i Governi che si sono succeduti
Soprattutto alla luce della riforma costituzionale si sarebbe dovuto porre questa problema della riforma dell'amministrazione dello Stato
Altro il tema del divario territoriale c'è il problema diciamolo onestamente che la di quello che una volta si chiamava la questione meridionale delle regioni del mezzogiorno d'Italia
Che hanno grosse difficoltà a fare qualunque cosa che non hanno capacità né politica né amministrativa
Dove neanche lo Stato riesce a fare qualcosa altre cose quindi in realtà non è che abbiamo regioni del sud e regioni del nord
Abbiamo uno stato del sud è uno status del nord una Repubblica del sud è una Repubblica del Nord quindi problemi e molto più grave di quello che non sembra
E la mancata percezione a livello politico a livello di Governo
Di questi due problemi genera un po'non solo nell'ambito dell'immigrazione dottor.sse con giammai in tutte le politiche
Non c'è oggi una politica pubblica se pensiamo ai rifiuti se pensiamo all'Energia
Se pensiamo all'ambiente se pensiamo alla
Alla politica territoriale alla politica della casa pensiamo a tutte queste
E noi vediamo che c'è continuamente a questo divario con una particolarità che la crisi sta facendo diventare sempre più meridionale anche le regioni del nord
Questo è il pericolo andò lei dice il Comuni del Nord ora non riescono più a sostenere
La politica dei minori e non accompagnati perché anche i Sindaci delle città del nord dico meglio il patto di stabilità
E se mi carico questi bambini questi ragazzi coesione
Con
Costituito un imponente lo Stato mi impone io sforo per cui io non mi riposo accollati significa proprio esattamente esattamente esattamente questo
Quindi
La politica molti Governi multilivello è una politica che si deve riarticolare il Governo la governance multilivello si deve riarticolare e in senso orizzontale nei rapporti tra le diverse amministrazioni dello Stato
E in senso verticale e perché ovviamente poi c'è un dialogo che pare dal Comune sino all'amministrazione centrale
E certo
Ordinamenti più disciplinati dal nostro ordinamenti più strutturati del nostro fanno politiche diverse
Io ricordo che
Quello di cui stiamo discutendo qui io ho avuto il piacere di discuterlo a proposito del della legge tedesca
Sull'immigrazione fui invitato dai colleghi tedeschi a partecipare proprio al dibattito di preparazione di accompagnamento quindi diversi seminari che si sono tenuti in Germania
E ricordo in uno di questi interventi una collega polacca che presi di petto i colleghi tedeschi
Perché disse loro è ora di finirla che voi mi lì mettete davanti la torta e mettete a
Prendere con le mani
Le le more più belle che sono state fatte per confezionare alla tedesco sono inutili che sono le lusinghe
Picardi Rosina io vedi torta
No tende perché perché giustamente nella politica di vicinato che la Germania ha fatto con la Polonia e non è che voleva comici come da noi quelli che si sono inventati
Il problema di lavare i vetri che lavare i vetri in Italia annoverati bonaccione agli immigrati polacchi
Volevano gli ingegneri
I i matematici i fisici eccetera siccome avevo una questi criteri selettivi loro assorbivano con un po'di reddito in più gli offrivano tutta questa forza lavoro e suonavano la Polonia dopo che ne aveva formato
Per cui giustamente i colleghi volate di fronte alla a quella legislazione tedesca
Erano tutt'altro che è disponibile a un confronto sereno ecco quindi questo
è un modo in cui si fa vedere anche la debolezza della legislazione europea in materia di integrazione
In cui si si
Cioè il modello francese
Che la dottoressa richiamato anch'io ormai spesso dico anche a quando parliamo
All'interno dell'istituto guardate smettetela di guardare sistemi federali tipo la Germania la Svizzera l'Austria per parlare di quelli europei
Guardate il decentramento in Francia
Guardate il modello francese
Di regionalismo francese perché e un sistema
Do per un verso è stato organizzato il territorio
Questo è accaduto
Dal tra il due mila il due mila dieci
Per un verso è stato riorganizzato il territorio con la costituzionalizzazione delle regioni e quant'altro e per l'altro verso gli è stato una trasformazione dell'amministrazione pubblica statale
Che ha
Costruito un'amministrazione statale di prossimità che sostiene anche l'amministrazione territoriale cioè il Comune dipartimenti e regioni
E la collaborazione tra i diversi livelli di governo
Non avviene a livello centrale a livello di ministero centrale al avviene a tre a livello territoriale nell'ambito regionale con la collaborazione tra Regioni dipartimento comune e autorità dello Stato Stato-Regione giusto
E quindi e perseguire un modello amministrativo diverso questo quello che voglio dire è per lo Stato e per le nostre Regioni
La circostanza che il nostro Governo continua a parlare di limo e Province ovviamente e e sarà un ostacolo per una governance multilivello coerente
Poi grazie anche per tutte l'informazione e i dati che ci ha fornito perché ci consentono di dare concretezza anche alle nostre riflessione
Adesso direi che
Che giunto il momento della professor per
Giupponi con un tema molto particolare sicurezza migrazione e autonomie territoriali prego professore
Grazie Presidente io ovviamente ringrazio gli STIR fa lei professor maggiormente la Ronchetti per l'invito e per l'opportunità che mi avete dato qualche spunto più che altro più che una vera e propria riflessione visto che il tema
Oltre che essere un po'appunto particolare anche complesso perché mette insieme o cerca di leggere insieme
Settori o materia quindi parti di pubblica amministrazione di servizi che incidono poi in maniera netta anche sui diritti dei destinatari
Che sembrano essere tra loro molto molto distante o meglio dovrebbero essere tra loro molto molto distanti
Che cosa c'entra in realtà sul piano giuridico
La disciplina dell'immigrazione con la tutela della sicurezza e l'ordine pubblico
Qui non posso che ripetere quella
Premessa che aveva dal suo punto di vista evocato anche prima professor Luciani e cioè che anche su questo tema quello dei rapporti e per la gestione delle politiche di sicurezza in relazione
Oserei dire negli ultimi anni quasi in risposta
A
Del fenomeno della migrazione delle migrazioni e delle politiche di migrazione
Pesa anche qui un
Una forte ideologia ovviamente su opposti fronti
Perché non v'è dubbio che alcuni recenti provvedimenti legislativi in particolare faccio riferimento a quel perché ti sicurezza che già venivano evocati anche prima dal professor Morozzo
Hanno inteso declinare sempre più il problema delle gestioni delle politiche di migrazione comunque emblema in cui
La quota di intervento sul piano dell'ordine della sicurezza pubblica sembrava quasi
Prevalere su quelli che erano altri possibili interventi
Allora questo approccio securitaria o diciamo così alla gestione dell'immigrazione
Che si è avuta in in quelle occasioni e che via via però negli ultimi anni anche grazie alla giurisprudenza della Corte magari ripercorrerò brevemente è stato in parte demolito e superato
Si è unito con che cosa con quel processo di valorizzazione dei governi territoriali supposto processo di valorizzazione
Che dopo la riforma del Titolo quinto nel due mila uno a visto
Ci hanno raccontato dover vedere una forte implementazione degli spazi intervento regionali e locali in materia di governo delle loro comunità
Seconda premessa
Che c'entra hanno le realtà locali e quindi Regioni Province e Comuni con due settori di disciplina legislativa
E di anche attuazione amministrativa come immigrazione e sicurezza e ordine pubblico che
Almeno a leggere il dato testuale anche l'attuale
Assetto costituzionale
E detto tra di noi logicamente non può essere diversamente
Riconosce di stretta competenza dello Stato cioè sembrerebbe che noi qua stiamo trattando di due argomenti che hanno a che fare con la tradizionale sovranità degli Stati no anche la Corte costituzionale di recente letto attenzione
Che
Quando si parla di immigrazione intesa come controllo dei flussi di ingresso e di diciamo disciplina della
Regolarità o meno degli stessi andiamo a toccare quel controllo quel dominio sui confini dello Stato che è un attributo tipico connesso alla sovranità degli Stati stessi
E anche in materia di ordine pubblico e sicurezza si pensate
Lo stesso Stato moderno nasce intorno alla garanzia di che cosa della pace in Terna e della sicurezza sul piano esterno di una comunità territoriale delimitata
Quindi stiamo parlando di competenze che sia storicamente ma anche sul dato positivo attuale non troviamo smentite appartengono alla competenza statale in quanto essenzialmente connessa alla sovranità dello Stato
Se è vero però che questo è il dato di partenza è anche vero che non solo
Svariati ambiti di intervento regionale e locale in materie che non sono attinenti indirettamente all'immigrazione intesi in quel modo o alla sicurezza e l'ordine pubblico
Ma anche lo stesso dato testuale sul piano trattazione amministrativa ci spinge a fare un passo avanti e a dire che vi sono settori
E lo spaccato della immigrazione delle politiche migratorie hanno spaccato particolarmente interessante
In cui competenze statali e competenze preliminari
Che si affiancano di regioni ed enti locali sì affiancano si sovrappongono fino a richiedere una gestione integrata sui territori dei diversi aspetti a prescindere da chi si al portatore della formale competenza
Di questo dicevo è consapevole anche il costituente o meglio pardon il legislatore di revisione
Laddove nell'attuale articolo cento rilanciò otto al terzo comma prevede cosa prevede che sia compito da legge dello Stato individuare forme di coordinamento tra Stato e Regioni
E si intende in dottrina ricompreso anche in questo riconoscimento richiamo le Regioni anche il sistema delle autonomie locali che all'interno delle Regione presente proprio in materia vedi caso di immigrazione ordine pubblico e sicurezza
Cioè la Costituzione dopo che sul piano normativo attribuito la competenza in materia di immigrazione di sicurezza ordine pubblico
In via esclusiva allo Stato
Capisce che sul piano della gestione sui territori delle relative politiche è necessario prevedere forme di coordinamento conto le realtà regionali che aggiungo io locali proprio perché Regioni-Enti tali sono titolari di una miriadi di competenze che sono state anche approfondite nella ricerca curata dalla Ronchetti in particolare per quanto riguarda l'assistenza sociale e sanitaria educativa le politiche abitative e così via
Che pur essendo formalmente distinte dalla disciplina dell'immigrazione sono ad essa è strettamente legate nel Governo complesso di una realtà territoriale che può avvenire se a livello regionale e locale
Allora se è vero
Che la stessa Costituzione prima ancora che la logica impone allo Stato di prevedere queste forme di coordinamento è anche vero che a distanza di più di dieci anni
Dall'entrata in vigore della riforma e due mila uno noi questa legge statale di coordinamento tra Stato e Regioni in materia di immigrazione e politica della sicurezza ordine pubblico lo stiamo ancora aspettando
è vero che beh ancora prima sia chiaro della riforma consiliare due mila uno sul piano dell'immigrazione il testo unico dell'immigrazione del novantotto e sul piano anche
Della ripartizione amministrativa delle competenze penso alla sicurezza il centododici a novantotto avevano già previsto a Costituzione invariata forme di coinvolgimento di
Diciamo così supporto e di gestione anche sui territori di queste politiche nazionali l'immigrazione e sicurezza
è però vero che adesso devono implicito invito se non un obbligo
Da parte la Costituzione per lo Stato di intervenire
E di fronte a un dato costituzionale che vede oggi le regioni gli enti locali titolari di possibilità di intervenire in un ambito di materia molto più ampio per cui questa forma di coordinamento ipotizzata già prima oggi appare sempre più inevitabile
Tutto ciò premesso
Non vorrei che sembrasse un approccio meramente formale competenziale perché mi è
Come dire bende presente il fatto che dietro a un'organizzazione dal punto di vista anche amministrativa istituzionale
Un sistema multilivello e quindi anche degli apparati e dei servizi che devono gestire quelle competenze per funzioni c'è sempre dietro un grado se ben funziona di maggiore o minore tutela dei diritti delle persone che poi quei
Servizi vanno a in qualche modo di cui questo vizio vanno a
Usufruire e questo attenzione a prescindere ma non voglio solo alcune cose che sono state già dette dal vincolo di cittadinanza
Perché se è vero che
Gran parte dei diritti fondamentali e inviolabili della persona in base all'articolo due sono riconosciuti a tutti a prescindere da vincoli cioè finanza
è vero anche che relaziona da altri diritti la Corte costituzionale l'ha detto in maniera chiara in la rilevazione diritto alla salute ad altri
Il nucleo essenziale di tutela di quei diritti ed a riconoscere non solo a prescindere dalla cittadinanza italiana ma a tutti come persone ma addirittura a prescindere dalla regolarità o meno del soggiorno è molto importante come ulteriore passaggio
Che cos'è allora che possiamo
Ripercorrere come
Ipoteca che questa declinazione in chiave essenzialmente su cui l'Italia avuto dell'immigrazione
Alla luce questa rapida diciamo così carrellata che vi propongo
Sicuramente dobbiamo intenderci su cosa si intenda nel nostro ordinamento e in particolare attraverso la lettura in primis disposizioni costituzionali per ordine pubblico e sicurezza
Perché ovviamente solo dando un esatto volto una dimensione esatta a questo bene diciamo così di rilievo costituzionale possiamo anche capire con quali occhi voi lo Stato che titolari in esclusiva di quella competenza guarda la gestione
Delle politiche migratorie dei diritti dei migranti
Allora innanzitutto lungi da me adesso dilungarmi eccessivamente su queste
Premesse generali
Possiamo dire che sicuramente
La sicurezza è
Un bene che ha un suo rilievo costituzionale
E lo hanno solo per motivi testuali sono diversi riferimenti che la Costituzione opera in relazione alla sicurezza
Lo erano prima della revisione del Titolo quinto lo sono per ovvi motivi di distinzione di competenze tra Stato Regioni ancora di più dopo la riforma del Titolo quinto
Però
La sicurezza è un termine ovviamente che anche sul piano giuridico ha natura essenzialmente Poli se mica plurale relazionale
Non si è sicuri in sé ma si è sicuri sempre in relazione a qualcosa un soggetto una situazione un contesto che ci fa o ci rende più o meno sicura
Quindi dover la poi declinare in chiavi unitaria all'interno di un testo costituzionale che la richiama in diverse disposizioni e anche
In diverse modalità può apparire complesso
Però si potrebbe dire che andando a esaminare le disposizioni della prima parte che individuano in particolare la sicurezza come compito di una particolare amministrazione dello Stato l'Amministrazione di pubblica sicurezza
E sempre nella prima parte la individuano come sicurezza ordine pubblico limite ad alcune specifiche libertà diritti inviolabili i cittadini
Potremmo dire che il concetto di sicurezza e ordine pubblico che emerge non è certo un concetto di tipo ideale normativo ma è un concetto di tipo oggettivo materiale
è
Il classico ordine pubblico di cui discutevamo e si discuteva fin dalle origini dello Stato liberale la polizia di sicurezza l'ordine pubblico la garanzia del
Per la tranquillità della convivenza civile di Nordin attacchi pacifica convivenza civile
Tutto questo però
Ci interfaccia con un concetto di sicurezza che appunto è stato fermato da diversi studiosi un concetto possiamo intendere come sicurezza in senso stretto
Che attiene proprio al cuore della tutela di ordine pubblico una delle funzioni tradizionali dello Stato
Come la evoluzione dello Stato liberale in stato costituzionale ogni Stato sociale i compiti tra virgolette che vengono assegnate riconosciuti
In capo allo Stato sono molto più complesse ampie rispetto a quelli che erano i compiti dello Stato libero
E in particolare per quanto riguarda la dimensione sociale
Del nuovo Stato costituzionale contemporaneo
Compaiono tutta una serie di interventi e di finalità che attengono non tanto alla sicurezza in senso stretto ma quella che è stata definita sicurezza in senso più lato più ampi
Che attiene proprio alle garanzie
Di una complessiva qualità di vita di strumenti di integrazione di promozione di sviluppo della personalità che sono spesso il presupposto poi per garantire anche sul piano meramente oggettivo in senso stretto anche forme di ordinata
Convivenza civile perché non vi è dubbio che una coesione sociale è una pace sociale in senso
Più ampio sia anche
La migliore premessa per
L'evitare insorgere di
Pensioni sul piano dell'ordine pubblico in senso stretto possono venire in atto
Allora ecco che
Declinare cerco di congiungere i due per nel mio ragionamento
Soprattutto in questi provvedimenti recenti insisto in parte superati vediamo anche in che modo e con quali motivazioni dalla Corte tra pochissimo non voglio dilungarmi troppo declinare in termini
Prevalentemente securitaria ipotizzando anche l'esistenza come
A prescindere da questo recente momento politico di innamoramento securitaria o
Anche la dottrina anche costituzionalistica ipotizzato l'esistenza di un vero e proprio diritto alla sicurezza
Attenzione non un bene di rilievo costituzionale
Di tipo collettivo la sicurezza pubblica una finalità dello Stato un limite di alcuni precisi diritti cosa che abbiamo visto sfogliando il testo da costruzione emerge in maniera direi evidente
Ma addirittura declinandolo in chiave soggettiva a prescindere dalle suggestioni sociologiche della percezione di sicurezza quante volte si è sentito parlare di sicurezza percepita no
E quindi sfuggendo a quelle che sono le categorie magari più strettamente giuridico
Ma si è parlato di un vero e proprio diritto alla sicurezza che attenzione però
Per gli stessi sostenitori di resistenza a rendere poco diritto c'è una situazione giudica suggeriva la sicurezza sfugge rende a qualunque di fatto se ci pensate possibilità di bilanciamento con gli altri diritti
Perché se una sorta di
Metà valore o super valore come ho detto alcuni
Che attiene alla possibilità poi di insicurezza esercitare tutti gli altri diritti ecco che le esigenze connesse a questa aspettativa soggettiva questo detto la sicurezza
Non posso non logicamente si così interpretate avere la prevalenza su tutte le altre situazioni giuridiche soggettive questo secondo mediamente non emerge da una lettura sistematica non solo delle disposizioni ma anche
Di quelli che sono i contenuti normativi della Costituzione e è assolutamente da respingere proprio lo segnalo perché è argomento non solo politicamente sensibile ma è stato anche giuridicamente sostenuto
Soprattutto quando
è emerso ma non voglio aprire con la parentesi che nulla c'entra con la riflessione di oggi ovviamente quando le strutture dello Stato costituzionale liberaldemocratico sono state messe sotto tensione
Con gli attacchi terroristici alto le gemelle l'involuzione una reazione a seconda dei punti di vista sul piano securitaria che qui
Gli ordinamenti hanno avuto la rilettura fortemente restrittiva del Comune situazioni giuridiche libertà la costruzione l'aspettativa di sicurezza come
Principale necessita di garanzia da parte dello Stato
Allora è ovvio che declinare il problema o la competenza o il fenomeno dell'immigrazione in chiave essenzialmente
Sicuri Italia a deviato un po'falsato il dibattito
E ha spinto ovviamente sempre più la Corte costituzionale a intervenire perché perché da un lato le regioni rispetto a queste
Tendenza di costruire la sicurezza una sorta di materia che prevale sempre o che cerca di
Pervadere quasi tagliare trasversalmente
Ambiti di competenza regionale si sono rivolte alla Corte Costituzionale lamentando lesioni tutte quelle altre competenze abbiamo visto lì Minari che pure hanno
Grande rilievo nella gestione anche di un fenomeno complesso come quello migratorio
Dall'altro in occasione anche di alcuni giudizi in via incidentale alcune misure sul piano
Più
Prettamente criminale che erano state introdotte da questi
Pacchetti sicurezza sono giunte l'attenzione della Corte penso per esempio al
Contravvenzione di ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano e ad altri elementi l'aggravante di clandestinità non sono giunte no queste
Manifestazioni di quell'approccio eminentemente securitaria che vi dicevo tramite il giudizio in via principale ovviamente perché non riguardavano una controversa di competere Stato-Regioni ma tramite il giudizio che c'entra quindi la Corte è stata chiamata sciogliere alcuni di questi no
E
Ha ribadito da un lato che la competenza esclusiva dello Stato in materia di migrazione attiene proprio ciò che tradizionalmente lo evocata prima queste altre decisioni riguarda proprio il controllo delle frontiere la gestione dei flussi
Senza che oltre a ciò si possa attraverso la valorizzazione di quale Tarabini
Tagliare trasversalmente tutti quegli ambiti di competenza regionale che in materia di servizi sociali assistenza tutela della salute e politiche educative politiche della casa e così via rappresentano in senso più ampio
La possibilità di intervento in materia di
Gestione delle politiche migratorie ed più che altro dei migranti una volta entrati nel territorio da parte dei governi regionali e locale
Quindi questa idea
Visto che lo stato impugnato come si veda anche no verde ricostruito libero pura di lavoro Ronchetti
Molte legislazioni regionali che soprattutto dopo la riforma del Titolo quinto cercato sul piano dell'integrazione sociale
Di intervenire in materia di servizi assistenza ai migranti non certi in materia di disciplina dell'ingresso dei flussi
Intanto segnalo ma una parentesi che quelle esigenze di
Crisi finanziaria ed economica che sono state evocate anche pochissimo fa
è anche qui iniziato a presentare un peso lo sappiamo tutti in relazione alla
La giurisprudenza la Corte costituzionale una delle ultime decisioni avuto modo di di di di
Controllare di guardare
E riguarda la dichiarazione di legittimità da parte dello Stato una disposizione della legge se non sbaglio dalla Basilicata l'accompagna che prevedeva una Consulta per le l'immigrazione
Non tanto perché magari partecipassero a questo organo funzionale di amministrazione dello Stato che è un vecchio filone dalla Regione non può anche quando costituisce ormai consulenza attribuire
Compiti ha funzione dello Stato ma riguarda lo Stato fosse previsto un gettone di presenza per le riunioni
A questo organo che è stata dichiarata incostituzionale per motivi di coordinamento finanziario la necessità di contenere la spesa quindi queste proprio ormai
Il problema dei problemi comunque per chiudere esami Cervetti dottrina
Anche in materia di sicurezza la Corte è intervenuta e ha cercato di semplificare questa impostazione securitaria la dichiarata in larga parte illegittima questo ha fatto in particolare in relazione i poteri di ordinanza sindacale su quelle sono sento di dire molto devo chiudere
è
Quando con la sentenza centoquindici ha detto che era un potere sostanzialmente in contrasto perché tutti determinato col principio di legalità in senso sostanziale
La parentesi la banca data dell'ANCE la ricerca e l'ANCI ci fa capire che proprio molte di quelle ordinanze un po'fantasiose su quale fenomeno cercavano simbolicamente per venire proprio solo alcuni profili che simbolicamente erano il frutto della società multiculturale che sta formando le
Ordinanza anti burqa alle più prosaico ordinanze antikebab e così via
Ebbene da questo punto di vista la Corte costituzionale fa piazza pulita di questo approccio e dice che per sicurezza ben intendere prevenzione e repressione dei reati e quindi una una definizione molto ristretta
Anche qui cercando di evitare quella
Trasversalità che almeno in potenza quella materia secondo alcuni avrebbe potuto rappresentare
Un'ultimissima cosa e ho finito davvero attiene
Al di là del problema delle regole e dell'impianto normativo che c'è e magari va implementato la necessità e mi ricollego anche qui una cosa detta poco fa dal Ritossa Congia
Di costruire una conoscenza in primis condivisa del problema che si vuole gestire perché non possiamo aspettarci scelte anche sul piano politico legislativo opportuno meditate quando abbiamo amministrazioni anche in un sistema così complesso come quello che ci è stato delineato che però non comunicano tra loro non prevedono scambio di dati
Non prevedono la possibilità di leggere a seconda dei diverse competenze lo stesso fenomeno in modo integrato
E quindi rappresentano un primo handicap per potere rispondere in maniera efficace alle domande che ci pongono i flussi migratori vi ringrazio e mi scuso
Grazie al professor Giupponi che ci ha dato un quadro interessante di questa problematica della sicurezza in relazione all'immigrazione
E soprattutto apportato quella precisazione di concetti e costituzionali e legislativi che hanno fatto capire anche
Dire qui abbastanza correttamente come debbono convivere i diversi poteri a della Repubblica
Perché questo pericolo che la sicurezza si atteggia sarà materia trasversale
A materia valore era sicuramente un pericolo che avrebbe di fatto ridefinito tutto l'arco delle competenze perché in ogni
Per definizione e per derivazione dello stato di polizia in ogni attività umane c'è una componente di sicurezza
E quindi la disciplina pubblica la disciplina delle fonti di diritto serve proprio a garantire la sicurezza
Del del della cosa non è a caso
Che il diritto comunale per esempio in altri ordinamenti continua a chiamarsi diritto di pulizia mentre da noi in questo si faceva anche un tempo ma poi per effetto della dell'esperienza fascista la parola diritto di polizia
In senso civile non in senso appunto militare è stata completamente espunte dall'ente dalle dal linguaggio
Della dei dei giuristi
L'altra questione la natura della sicurezza in sé
Cioè se è un bene di rilievo costituzionale o un vero e proprio diritto o soggettivo come pure c'è un'affermazione del genere in una Carta europea
Che la sicurezza è un diritto
E ovviamente
Vale per la sicurezza dal punto di vista della sua configurazione come diritto con interesse quello che vale per tanti di questi nuovi diritti
Cioè poi vanno concretamente calati nelle fattispecie concrete
Perché alcune volte sono vi svolti di una serie di altri diritti e vengono tutelate all'interno di quel contesto di quel diritto consolidato nell'ordinamento e come forma di diritto soggettivo è come un'arma interesse legittimo questo e poi
Io e di volta in volta dall'ordinamento la Costituzione a declinarlo e che quindi l'espressione del diritto alla sicurezza
Il se
Resta ancora diciamo così un'accezione non del tutto o accettabile potremmo dire tra virgolette ecco questo
Il discorso bene adesso ci avviamo alla alla relazione del professor Sorrentino al quale e sicuramente
Particolarmente impegnativa non a caso che abbiamo proprio attentato a lui perché riguarda uno dei temi più particolari della della questione migratoria cioè l'uguaglianza uguaglianza emigrazione
Prego professor salentino
Grazie anche grazie del privilegio che mirate
E le azioni più impegnativa però questo impegno
E molto attenuato
Dalle relazioni che mi hanno preceduto
Che
Più o meno hanno detto le cose che avuto dire io cui sono domandare al presidente di quanto tempo dispongo
Io potrei parlare di un'ora un'ora e mezza o anche cinque minuti
Ma ecco io non esageri è la sintesi
Direi che il professor Sorrentino come tutti gli altri a almeno trenta minuti a Sogesid no trenta son troppi tale preda quello che tra ma manderemo andiamo a trenta va be poi luminosa collocarlo congruità ma non non arriverà trentatré ripeto perché il grosso il grosso è stato detto
Grazie
Diritti di cittadinanza e il tema è questo diritti di cittadinanza e il tema del libro e il tema di questo convegno
Che cosa sono
Qui si è parlato di cittadinanza esso parla di diritti di cittadinanza e nel libro si parla di cittadinanza formale
Di cittadinanza sostanziale di cittadinanza regionale di cittadinanza sociale e conoscendo l'Aula Ronchetti Lucchetti c'ha in mente un altro aggettivo che io in una bozza di e
Sua pubblicazione Leon proprio indicato la cittadinanza costituzionale ecco tutte queste cittadinanze
E forse se non sono
Compatibili con la necessità di chiarirci le idee meglio
E questo forse lo scopo di queste breve conversazione dovrebbe essere questo
E si parla anche nel libro e poi nel
Cose questa dette stamattina mi riferisco soprattutto alla intervento di Luciani che mi dispiace di non potere
Confrontarmi direttamente colui
Di diritti fondamentali che spettano anche è non cittadini sulla base di una giurisprudenza arcinota che cercherò di
Elia accennare
A cui cercherò di accennare della Corte costituzionale
Si parla e questa l'aspetto del Cremlino fondamentalmente di una materia regionale e questo spiega la ricerca oggetto di questo libro
Che sarebbe come ci dice dottoressa Ronchetti in un certo senso cioè in un senso diverso da quello anche sviluppato adesso da Tommaso Giupponi trasversale è una materia regionale relative ai diritti degli immigrati
Il che impone un problema teorico sul quale già risiede soffermati su cui libro poi indugia in molti posti
Di rapporti e legislativi tra Stato e Regioni tenendo conto che la materia
Condizione generale condizione giuridica dei non appartenenti all'Unione europea e la materia dell'immigrazione fanno parte delle competenze esclusive dello Stato
E si aggiunge nel libro che le Regioni non contestano questo approccio sia competenze esclusive ma che siano responsabili delle forme dell'accoglienza dell'integrazione
Mentre lo Stato si occupa dell'ingresso del sud
No e qui si fa la coppia binaria letto nel libro ingresso accoglienza ingresso spetta allo Stato l'accoglienza alle Regioni soggiorno sfratto integrazione Reggio
Ora torniamo alla giurisprudenza della Corte che
è stata anche evocata oggi e la cui interpretazione non è
A meno che io non interpreto come l'ha interpretata Massimo Luciani quando citava la sentenza centoventi del sessantasette
Ecco la sentenza centoventi della sessantasette è un caposaldo della giurisprudenza successiva parlare del sessantasette e cioè di un periodo in cui i problemi dell'immigrazione non esistevano
E
Discute questa sentenza della possibile estensione del principio di eguaglianza I non cittadini nel frattempo nella questione era uno svizzero
Responsabile ho ritenuto responsabile di contrabbando di tabacchi per
A quei tempi siamo al sessantacinque maggior
Ecco
E questa sentenza sa terno esplicitamente sull'articolo tre della Costituzione
E sulla interpretazione Dolmen
Dire letterale
Pare che oggi non c'è più di moda
Prendere alla lettera la Costituzione le serale dell'articolo tre che parla dei la lingua gli anziani tra i cittadini
E a me pare che questo sia un passaggio insuperabile per tutto il discorso che poi i seguenti e cioè che l'eguaglianza è riferita ai cittadini ma questo non impedisce non impedisce
A questa sentenza e poi al successive sentenze la cui chiave di lettura cercherò di spiegare
Della Corte costituzionale
Di estendere
Anche agli stranieri il principio di eguaglianza per quanto riguarda il godimento la titolarità il godimento di quelli che si chiama i diritti fondamentali di come sapete è una categoria
Di incerta definizione nel nostro sistema costituzionale
Che par diritto fondamentale soltanto l'articolo
Trentadue
E poi
Non
Quindi che sono i diritti fondamentali sull'inviolabile sono anche quei dati eccetera eccetera
E perché la Corte ha ragione in questo modo ragione in questo modo dicendo la cittadinanza è vero
L'eguaglianza è vero riferita ai cittadini ma
In forza articolo due l'articolo dieci condizione giuridica lo straniero rinvia i trattati internazionali
Deve ritenersi godimento dei diritti fondamentali non possa essere negato in condizioni di eguaglianza agli stranieri
Quindi è un'apertura del sistema agli stranieri che non tocca l'idea sulla quale poi tornerò che il principio di uguaglianza si riferì tra i cittadini qualche idea un po'che sono i cittadini
L'evoluzione successiva negli anni due mila che ha citato ampiamente in questa ricerca di cui si è parlato per la quale
Le prestazioni lo stato sociale sono estese agli stranieri anche indipendentemente dal titolo di regolarità delle ingresso del soggiorno dello straniero
Nel territorio fa sempre riferimento a questo precedente ma secondo me lo colloca in maniera completamente diverso lo connota nel senso
Che la
L'appartenenza
O la titolarità di diritti fondamentali in capo ai non cittadini
Si ricollega non soltanto alcuni riferimenti
Ma la loro inerenza grezza diritti fondamentali alla persona umana qualcuno ha fatto forse lo stesso nostro Presidente
Ha fatto questo riferimento cioè a carattere personale personalistico dalla nostra Costituzione ed al fatto molto più banale
Che una molteplicità di diritti assicurati dalla Costituzione sono assicurati a tutti e non sono riferiti e i cittadini
Questo lo dico per non per esaltare ma per sottolineare il dato letterale
Che
Diritti dati e i cittadini significa che la Costituzione non sottovaluta come diceva Luciano la getti i l'aggettivo sostantivo cittadini anzi della cittadinanza fa anche oggetto e un
Norma mi pare che sia l'articolo ventidue
Ed nessuno può essere motivo polemici privato della cittadinanza o del nome ha cittadinanza è un valore che la Costituzione
In qualche modo
Tiene presente
E
Il fatto che tenga presente è il tema del nostro discorso sull'eguaglianza sino a che punto lungo
Allora io direi che quando la Corte costituzionale esistenti diritti
Anch'io non cittadini lo fa sia nella considerazione di questo precedente della sentenza centoventi del sessantasei
Sia nella considerazione dell'articolo due
Su cui voglio vorrei ritornare più avanti
Sia infine
Nel riferimento al rinvio ai
Trattati internazionali di disciplina condizione giuridica dello straniero a cui poi si aggiunge l'evoluzione che nasce dalle sentenze gemelle del due mila sette che fanno delle impegni internazionali un parametro sostanziale di legittimità
Delle leggi statali esserci
Allora è l'umanità
La persona umana che viene in rilievo come titolari di diritti sia di quelli fondamentali che non sa bene quali siano ma insomma
In sé
Di quelli che la Costituzione dà a tutti sia e qui inserisco un altro riferimento che ci aiuta a capire
Il principio di eguaglianza e soprattutto
Sia attraverso la ragionevolezza
Di quelli che eccedono la relativa linea quelle che non sono fondamentali il diritto a servizio gratuito di trasporto non è
Il diritto fondamentale della
Della salute masseria locali
Ai cittadini residenti
In ragione del loro stato morboso di malattia allora se non ci sono stati ad evitare anche ai non cittadini residenti che si debba essere in un anno che lo stato di bisogno
Ecco qui allora la ragionevolezza diventa il criterio di estensione anche dei diritti che sono sotto sotto la soglia della fondamentali vita
Sì che il teste di ragionevolezza delle distinzioni non solo supera
Come ho già accennato le questioni inerenti la regolarità del titolo di soggiorno ma viene effettuato a partire dalla premessa
Delinea Renza di tali diritti alla persona indipendentemente dalla cittadinanza cioè tu mi devi dimostrare perché non è in via quelli non perché glielo dai perché gli ormeggi
Perché cioè la città di la non cittadinanza di quei soggetti e ragione di esclusione e non devi dare dimostrazione della missione qui sullo dell'esclusione
Il teste di ragionevolezza che consente appunto di estende il principio di eguaglianza anche al di là della cerchia dei diritti fondamentali
Ho sulla cittadinanza però vorrei tornare occorre che si vede
A parte la cittadinanza europea di cui parla magnificamente il saggio introduttivo del nostro Presidente grazie io saluto con molto interesse
La cittadinanza è tanto formale che sostanziale
Ma è necessario introdurre tutte queste distinzioni
Che finiscono col fu confondere le idee e che sono forse fonte di frutto di incertezza
Concettuale sulla cittadinanza e sui diritti che spettano agli immigrati io non utilizzerei
L'approccio che Stelio mangiarne lì si diceva prima sulla cittadinanza britannica perché noi un impero non ce l'abbiamo innovato anche quanto quello che abbiamo avuto errore di ecco è meglio dimenticarlo quindi
è penale cittadinanza oltre al fatto che abbiamo una Carta costituzionale e rigida differenza del sistema costituzionale Rita
E la cittadinanza per noi è uno status
Che raggruppa o una molteplicità di situazioni attive e passive la difesa della parte si diceva prima Massimo Luciani
E spetta a coloro che come popolo sono elemento costitutivo della Repubblica
Poiché si tratta di vedere che cosa è il popolo veneto però il riferimento che faceva prima Luciani l'articolo uno comma primo della Costituzione sovranità parti a Nappo
Esercito eccetera eccetera
E importante
è importante anche per altre ragioni
Da questa nozione costituzionale è un po'ancora un po'generica di cittadinanza derivano conseguenze sia in ordine e i cittadini non residenti e cioè si apre il problema
Di questi nostri
Italiani non Rimini cori
è un'espressione molto più carina dei cittadini
Residenti
Che provo osano dal nuovo e crea un sacco di problema italiano appartenente alla Repubblica un'altra ancora agricoli una diede i cittadini non residenti non residenti in Alitalia è
E se gli italiani non appartenente no no buona parte nella Repubblica che appartengono ai perché se il cittadino esclusa era
Grazie della correzione
Che crea un sacco di problemi e
Come sapete sia in ordine i residenti non cittadini di cui stiamo parlando
E qui inserirei se me lo permettete una tentativo di ricostruzione di questi problemi
Mi affido
Alla vostra intelligenza e alla vostra conoscenza delle cose perché devo fare
Dei salti logici piuttosto grossi ecco perché dico posso parlare un quarto d'ora oppure tre ore
L'Italia
è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Ci dice la Costituzione
Pubblica democratica fondata sul lavoro e lavoro qualificato la democraticità della nostra Repubblica
E lavoro non è
Il lavoro delle macina tra lei e di cui si parlava all'abbattesse I.S. poi ce lo ricordava Luciani ma il lavoro è quella cosa di cui parla
L'articolo quattro soprattutto nel secondo comma dove dice che è dovere di ogni cittadino
Avere un lavoro svolge un lavoro un'attività o una funzione che
Conduca al progresso materiale o spirituale della società
E è
E questo è il lavoro che poi
Ritorna in altre norme della Costituzione
Partire dall'articolo trentacinque no quindi un lavoro in senso ampio
Per come funzione per il bene della società e che secondo me
Del quale sono avverati
Tutti
Anche i pensionati come chi vi sta parlando perché non è tanto il lavoro per produrre guadagno ricchezza certo c'è quello ci mancherebbe
Ma è anche il lavoro che svolge una funzione nell'interesse del progresso della società e quindi anche coloro che sono disoccupati intenzionati ad altro qualcosa sul piano della
Progresso spirituale o materiale da società sono tenuti a fare
Ma allora il lavoro
Arrivare una prima conclusione
è il criterio di riconoscimento dei cittadini
E non a caso il secondo comma dell'articolo tre
Della Costituzione
Quello che parla della cosiddetta eguaglianza sostanziale è riferito ai lavoratori non i cittadini metri primo comma i cittadini e il secondo comma i lavoratori che devono essere messi in condizione di partecipare all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
è il criterio di riconoscimento quindi definisce il modello del cittadino quello che
Feliciano ben tre benvenuti chiamava la la cittadinanza attiva
E non delle macchine per lavorare
Il che poi ce lo conferma sempre all'articolo tre scusate tutti questi riferimenti nel nella primissima parte dove parla della pari dignità sociale quindi a prescindere dal lavoro svolto tutto il lavoro
A questo punto c'è contare sullo sfondo e serve per il nostro discorso l'articolo due
L'articolo due come sapete
Parlando diritti inviolabili parla anche dei doveri inderogabili di solidarietà civili economica e sociale questi tre aggettivi stanno center
Se non il secondo comma articolo tre e anche nell'articolo due
Chi sono i soggetti a cui si riferisce l'articolo due qui non sono più i cittadini sono tutti
E quindi tutti cittadini e non cittadini sono gravati del dovere di solidarietà
Collegando queste quattro mozioni che ho cercato di mettere assieme
Direi che
La solidarietà è una solidarietà che
Riguarda sul lato attivo e sul lato passivo sia i cittadini che gli stranieri
Quindi i cittadini devono essere svolge le solidarietà nei confronti degli stranieri ma anche gli stranieri nei confronti dei cittadini
Ecco l'aggancio
Favorendo forme di integrazione
E quindi favorendo nei limiti del possibile l'acquisizione di una integrazione massima
Dello straniero nel
Il Paese ospitante che sia col conseguimento della cittadinanza ecco qui che recuperiamo
C'è una tendenziale corrispondenza quindi non totale
Io vorrei che fosse tutta mai tendenziale corrispondenza tra lavoratori e cittadini in tutte queste norme che Dio ricorda perché poi ci sono gli oziose che dovrebbero perde la cittadinanza invece
La mantengono però rimane
L'idea
Del lavoro come criterio di selezione
E per lo meno dei benefici dello stato sociale
Vi ricordate che l'Assemblea costituente si discusse e c'è una proposta Mortati per
Togliere agli ozio così i diritti politici ecco torniamo i diritti politici in cui si parlava massima
Naturalmente non si è fatto niente ma anche perché il controlli sarebbero
Devastanti e non sarebbe incompatibile con un ordinamento
Liberale democratico come il nostro per carità però l'idea
è questa
Allora
La programmazione che lavora il fondamento della Repubblica e della sua democrazia
è criterio di selezione dei cittadini ma anche condizioni per l'attribuzione della cittadinanza e non cittadini
A quali allora tutti è qui chi sono i problemi anche strutturale ed economici cui ci parlava prima collega Burgio
Ma a quelle che sono radicati nel territorio
A quelli che essendo radicate nel territorio vivono partecipano esercita un'attività per il progresso
Morale spirituale e
Materiale Paese quelli che lavoro quelle che mandano i figli a scuola
Io qui non è che vorrei spenti
Spezzare una lancia per Luiuz solo in piuttosto che lo ius sanguinis
Non è questo il problema
Il problema è
Collegare la cittadinanza a un certo tipo di integrazione e dire al radicamento nella società
Che può non conseguirsi neanche dopo cinquant'anni di permanenza come può conseguenze dopo tre anni di permanenza attiva nel territorio di un Paese
Quindi non vorrei né esaltare l'uno né deprimere l'altro dei modi classici
Di conseguimento della cittadinanza certo l'attuale legge non piace a nessuno è un po'come la legge elettorale da tutti ne parlano male però nessuna modifica
è inutile che mi guardi così nessuna modifica ad una legge elettorale la legge elettorale ma neanche quella sulla cittadinanza
è una legge che perché poi
Qualcuno lo diceva prima
Ci sono i tempi amministrativi dicevano in forza i tempi amministrative conseguimento del cittadina
Sono devi stare in dieci anni fermo in un Paese lavorare comportarti Benes
Essere iscritto all'anagrafe eccetera eccetera senza soluzione di continuità poi hai cinque anni di bruciare gallesi Prato procedura amministrativa che è sicuro
Che poi
Per queste persone che non sono molto pratica di burocrazia
Si possono anche allungare perché gli intoppi burocratici tantissimi chi chi mi ha visto qualcosa ben sa più di me pace per il Consiglio di Stato che discrezionale quindi potrebbe anche negare
Per ragioni chissà perché
Il conseguimento e
Se il Consiglio di Stato dell'Omega difficilmente il giudice amministrativo
Annulla il diniego
Detto questo io credo che
Ecco possono toccare un
Un attimino
Quei temi che aveva affrontato Massimo Luciani sulla diritti politici e sovranità
Allora io
La pensa in maniera un po'diverso
Non nell'impostazione ma delle conseguenze
E cioè i diritti politici sono da dei cittadini il problema è dare la cittadinanza a chi i rientra in quello schema come dicevo prima
Perché sono diritti che
Sono espressione del cittadinanza come elemento costitutivo della Repubblica
Se sei cittadino deve avere i diritti politici
Ma d'altra parte se non sei cittadine diritti politici e normalmente non ti spettro Cetto
E legislatore può estendere
Ci sono queste zone diciamo di frontiera come le lezioni amministrativi i consigli di quartiere i consigli comunali provinciali eccetera
Nelle quali
Ma non perché non si esercita la sovranità è quale discrezionalmente legislatore può
Allo scopo di
Favorire
Un processo di integrazione dalla
La il diritto di elettorato
Però
Non ne farei ancora una volta una questione
Di poteri legislativi o poteri amministrati
Perché allora
Con la stessa facilità e io lo estendo anche le Regioni
Perché la sola vera sovranità è quella che esercita il Parlamento è la Corte Costituzionale ce lo ripeto tutelarlo quindi
Un qualsiasi esercizio anche di poteri di autonomia esercizio politico e quindi dovrebbe spettare al solo cittadino
Ma d'altra parte qualsiasi manifestazione di autonomia non è manifestazione di sovranità quindi quella
Scollegamento che facevi che faceva
Prima professor Luciani mi sembra
Meritevole di un ripensamento
Ne faccio
Dicevo non ne farei una questione di usando esordio soli ma
Io una sorta di Hussein visto che stiamo inventando dei termini nuovi permettete anche medi inventarne uno di di Russo societas
Nel quadro di solidarietà
Nelle due direzioni che dicevo verso e
Da parte degli immigrati e
Nel quadro di un lavoro che non deve
Mancare come criterio di riconoscimento dei cittadini e come criterio di conseguimento della cittadinanza la parte dei non cittadini grazie
Lavori dall'Italia perfetto infatti questo stavo notando la perfezione dell'intervento del professor Sorrentino anche sui temi anche sui tempi
Mi sono dilungato per raggiungere l'intesa
Io devo dire che l'impressione che ho inchioda questa mirabile esposizione di Di Federico Sorrentino e che però poi esce con una nozione
Non tanto soltanto di cittadinanza ma anche del modello di attribuzione della Cittadella stesse quindi di relazione con gli stranieri
Che tutto sommato è severa
Non è una cosa che si dà Zabel COD non è
O una opzione
Di che denota una totale apertura aveva è una
E una ricostruzione che indica una severità di un percorso che la legislazione dovrebbe assumere
E anche all'Amministrazione dovrebbe su in tempi diversi da quelli biblici che abbiamo sentito ma
C'è una severità di posizionamento su questo modo di gestire il tema della cittadinanza
Perché ovviamente il legame con il lavoro che lui costruiva come criterio di riconoscenza dei cittadini e con ma con i doveri e diritti e doveri dell'articolo due
Ovviamente
Tra le altre cose peserebbe in una misura superiore e su quelli che vogliono diventare cittadini rispetto a quelli che sono già i cittadini
Cioè il criterio e selettivo indù in due distinti da due punti di vista io non posso Cacciari città solo questo il punto Ceglie però è mandare lavori forzati ma pare che qualcuno si è norma della Costituzione previste
Però ecco questo non è non è da poco questo pensare rispetto al a molte idee che circolano pensare a una missione
A una lettura puntuale del testo costituzionale dove le parole hanno il loro significato
E non lo perdono in virtù del passare del tempo per cui cittadino e cittadino e quando si usa un termine diverso come tutti sono tutti
Quindi già questo primo approccio è profondamente diverso
Secondariamente una lettura qualificato della possibilità di attribuire c'è la stesso Stato
Con la legge non potrebbe attribuire la liberamente la cittadinanza di stranieri ma dovrebbe tener conto di questo schema di riferimento costituzionale in cui si inserisce anche il tema del cittadino lavoratore
Che ovviamente una limitazione per il legislatore diventerà l'indicazione del dittatore tutto questo farà
Del tema
Che doveva trattare uguaglianza immigrazione
Fa dà un contributo che non solo chiarisce ma anche consente
Di costruire una serie di distinguere importanti io penso che nel suo pensiero
C'era anche qualcosa per i cittadini e non residenti che magari non aste non ha avuto il tempo del CNR non è il tema non è il tema di oggi sì però che era quello per cui avevo richiamato il modello nel modello britannico
Però certamente anche lì e quella logica per quello che stanno nel territorio hanno diritto di decidere delle questioni della
Della Repubblica e del territorio aumenta la parola ti racconto vi racconto una cosa che se seicento detenuti in Corte costituzionale se
Sì
Quindi io direi che proprio questa la conclusione è stata estremamente importante e rilevante per i per il nostro seminario
Do la parola immediatamente al professor Sorrentino per questo ulteriore flash
E poi vi comunico che vi do lettura due minuti della della messaggio che il presidente del CNR professor Nicolais
Ci ha mandato sarebbe dovuto aggiungere questa mattina l'inizio dei lavori ma come la dottoressa Conti e ci spiega i tempi amministrativi sono leggermente diverse e quindi facendo parte dell'Amministrazione anche questo Angel da metà mattinata e la legge palazzi prego
Non vi voglio annoiare più di tanto ma per integrare quanto diceva mangiarne vittima allora molti sanno
Che i residenti all'estero sono iscritti in una anagrafe che si chiama IRE
Pochi sanno che miei comunico sotto i quindici mila abitanti
C'è un quorum di partecipazione alle elezioni che scatta se
C'è una sola lista ammessa
Quindi se c'è una sola lista questa devono partecipa alla votazione del cinquanta per cento vanta più uno per cento degli iscritti
Nelle liste elettorali di cui al Comune e devono RIS seggio i seggi in discussione dalla carica di Sindaco i seggi in consiglio comunale sono assegnati a quell'unica lista se
Al cinquanta per cento devo in questi quorum sono calcolati i cittadini iscritti all'Aire cioè i cittadini che non si recano in Italia per volta e questo fa fallire le elezioni in qualche caso
Quando
I partecipanti all'unica lista non si attrezzano per mettere una lista che non è una lista civetta ma una lista ulteriore perché a cui dirottare due voti
E fa saltare molte volte molto elezioni
Questo in forza di soggetti che sono teoricamente cittadini sono iscritti nelle liste degli oratori in una però non parte e ci fanno alla vita politica economica e sociale di quel Paese perché gli costa troppo perché sono assolutamente
Disinteressate però fanno parte del quorum questo è uno delle stranezze del nostro sistema
Grazie si rivela effetti è così e messaggio della presidente Nicolais
Nello scusarmi per essere stato costretto da impegni istituzionali declinare il vostro gentile invito
Formulo i miei complimenti a tutti coloro che hanno ideato e organizzato questo incontro che ha visto impegnati autorevoli esponenti coinvolte a vario titolo internati che tanti importanti e delicate quanto attuali
L'immigrazione costituiscono delle sfide più importanti per la società contemporanea quella dei paesi di arrivo e quella dei Paesi di origine
Implicando espressioni quale accoglienza solidarietà ma anche risorse economiche trasferimenti culturali convivenza
Anche in quest'ambito il CNR evidente dare ha dato il suo contributo con le mani attività scientifiche
Dei suoi istituti e in particolare negli ultimi anni del progetto migrazioni costo di demografia economia diritto ma anche di storia filosofia linguistica psicologia e pedagogia
In tale contesto l'approccio giuridico risulta essenziale in qualche modo propedeutico ad altre analisi interpretative mentre la dimensione costituzionale
Consente di registrare le dinamiche più profonda del nostro ordinamento politico sociale e culturale in merito particolare dell'Insiel fa
E quello di avere inquadrato la propria linea di indagine sull'emigrazione in un costante coinvolgimento delle istituzioni dei Consigli regionali alle giunte fino alla Camera dei deputati e ministri
Con l'aspettativa e l'augurio che il CNR possa continuare a fornire tutte le sue competenza al fine di regolare al meglio queste intricate complessa materia saluto cordialmente tutti presenti Luigi Nicolais
Grazie io direi che non ci sono conclusione da trarre da questo
Convegno perché il tema resta avverto F che ci auguriamo di avere anche ulteriori step di incontro quando la nostra ricerca sarà condotta ulteriormente avanti grazie a tutti per avere partecipato
Presidente assolutamente presuppone
Va bene
Quello seconda osservazione
Valutabile così abbiamo la possibilità
Giammanco una legislazione frettolosa disabili sbobinare localmente nelle nostre intenzioni
Grazie Presidente un problema
Si legge grazie
Sono d'accordo
Possedute Granitola forti
Invocava procediamo amorevolmente al Senato
No
Chiede regole
Euro
Nel fatto che
O nel famoso