L'intervista è stata registrata martedì 15 gennaio 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Crisi, Golfo Persico, Guerra, Iraq, Kuwait, Medio Oriente, Pace.
La registrazione audio ha una durata di 21 minuti.
Rubrica
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professore
Radio radicale abbiamo in collegamento telefonico da Stoccolma Giuliano contare en che di professore universitario come molti ascoltatori di radio radicale sanno è uno dei massimi studiosi di Gandhi in questo periodo sta curando insieme a Fulvio Manara un'antologia degli scritti Candiani e colui vogliamo parlare ormai allo scadere dell'ultima ma l'Iraq di Golfo e non violenza professor Porter contare alla prima domanda che le voglio fare di carattere generale e inevitabile secondo lei a questo punto la guerra
Ma da un punto di vista della non violenza urlo non rinuncerà mai ad una speranza
E quindi per un non violento da guerra non è mai inevitabile declino che non effettuare effettivamente scoppi
Naturalmente da un punto di vista realistico veste i due militari amichevoli confrontano da una parte e dall'altra
Mi pare che io attualmente purtroppo non ci sia molto da sperare
Non si sa mai può dare naturalmente che fa da Mosley riesco ancora a Pavia a trovare qualche mostra che gli permette di di avviare un soluzione pacificato diplomatica può darsi naturalmente anche che di Stati Uniti non intervengano non si sa dipenda anche un po'da come reagirà in questi giorni forse in parte anche l'opinione pubblica mondiale
Ecco passiamo alla domanda sulla prassi non violenta
In questo conflitto partendo dal presupposto che il non violento a differenza del pacifista non è un è un turista ma cerca di affermare il diritto la verità come la definiva grande con la forza della non violenza piuttosto che con la potenza delle armi
Come secondo lei questa forza poteva essere messa in gioco contro il regime barbaro di Saddam Hussein che con l'invasione del Kuwait ha perpetrato solo l'ultimo per ora atto delle innumerevoli dito violazioni di diritti umani che ha per Preta
Concerto ma qui bisogna fare un discorso che non è naturalmente semplice né deve essere semplificato
Quello che a me sembra di poter constatare oggi come oggi per cominciare che si trovano uno di fronte all'altro due militarismi con la loro logica manichea dei terribili strumenti di distruzione
Che possono portare all'obliterazione dello stesso Occupy dalla dalla dalla distruzione se non delle persone ottico di tutti Cuba Haiti la distruzione del Paese
In modo che mi ricorda questo improvvisamente una frase di Gandhi quando diceva che anche una pausa per l'indipendenza della rete della libertà di un Paese diventa una beffa quando il Paese o la popolazione ci vuole liberare viene praticamente distrutta poiché è che qui rispetto a quella che era la situazione in altri conflitti pronto al conflitto vietnamita la per la guerra d'Algeria eccetera dove dove era possibile a mio vedere dire che da una parte c'era una causa giusta e quindi era possibile identificarsi con una delle parti in questo conflitto personalmente trovo praticamente impossibile identificarli e con l'una con l'altra parte non posso identificare amico naturalmente con il militarismo di Saddam Hussein di cui appunto come lei
Diceva l'ultimo atto Barbaro quello proprio di aver invaso uno stato che è un membro della Nazioni Unite non posso naturalmente neanche dentistica armi con il militarismo americano che i militari come Riccardo che di band che ha delle radici profonde è una vecchia storia e privo d'aver usato armi atomiche ha distrutto e aver è nato metodi la appoggiato le dittature militari in America Latina invaso Grenada e Panama spende ogni anno per le cifre astronomiche in armamenti e naturalmente fa appello al diritto internazionale sono soltanto quando e non è in conflitto con la politica estera statunitense con interesse e di di Stato Statunitensi e quindi qui naturalmente il problema è che è difficile potersi identificare o prendere
Ho prender parte da una parte o dall'altra
In chiunque direi che c'è anche quella visto che nel militarismo americano attualmente ci sono dalle forze enormi che naturalmente spingono ad una guerra che sarebbe tutta a vantaggio della grande industria militare americano ma guardi che non a caso nelle ultime settimane nella generale caduta dei titoli di Borsa vuole spedire quelli che hanno preso e nuovamente quota sono i titoli delegante multinazionale degli armamenti
Mentre però in questa guerra allo stesso tempo la carne da cannone da parte dell'esercito americano perché praticamente significata poi dell'esercito americano il resto sono dei a parte quelle inglese che un contingente più un po'più parto altrimenti non naturalmente di contingenti piccoli di carattere riso Monica
Simbolico diciamo ecco la grande massa dei soldati americani di fanteria presenti oggi il Trota abbia sono provengono soldati sono i criteri dei ceti più poveri per gli Stati Uniti quindi sarebbe una guerra che viene pagata in carne e cioè voglio dire in vite umane sofferenze dalla classe più povero degli Stati Uniti
Sarebbe una gran vantaggio naturalmente determinati gruppi ricchi e queste le ragioni per cui è difficile se non impossibile per uno abbia la testa sul collo bensì per la propria terra da soprattutto in base a quelli che sono i valori della non violenza della pace identificarsi con l'una o l'altra delle due parti in conflitto ecco
Secondo lei
La presa di posizione da parte delle Nazioni Unite colle molte risoluzioni che hanno condannato l'Iraq che hanno imposto l'embargo economico e alla fine adesso l'ultimatum
Che autorizza anche l'uso dalla forza secondo lei non erano una una presa non era una presa d'aria di posizione che in un certo qual modo veramente e poneva di fronte ha una possibilità di in qualche modo di governo mondiale seppur sui generis la comunità mondiale
Sì ma guardi sulla politica delle Nazioni Unite ha anche portato un discorso molto
Molto antico dato che naturalmente in una intervista previo ma questo non possiamo fare vorrei dire per sommi capi questo che mentre all'inizio c'è un un tutta una serie di atti delle nazioni unite le varie
Le varie dichiarazioni eccetera
Che possono essere appoggiati con ivi compreso la politica delle sanzioni vero
Che però dopo di allora assistiamo a mio vedere a quello che voi qualche chiamare una alla alla all'avvio alla violenta azione del delle nazioni unite da parte del militarismo americano
Perché riescono a imporre neanche tutto mettiamo le cose in chiaro e gli altri l'esercito americano la presenza militare americana nel Golfo e avvenuta che indipendentemente dalle Nazioni Unite sono sono a domanda Bartolini primi cento mila soldati americani presenze mettendo di le Nazioni Unite che dava alle Nazioni Unite di fronte ad un fatto compiuto poi hanno naturalmente cercato in un modo o nell'altro di ottenere l'appoggio del Consiglio dice purezza e in parte a mio vedere comprando politicamente ed economicamente certi Paesi come la Cina che intanto i bisognosi prescritti o di crediti da parte di Stati Uniti e di appoggio Paul politico
Probabilmente anche la Russia spesso traguardi non a caso non a caso assistiamo all'intervento dei carri armati
Russi e nei Paesi baltici proprio in questi giorni dopo l'ultima telefonata che la settimana scorsa Corbaccio portato a Reagan
Tel do ut perse
E quindi voglio capire fino a un certo punto alla politica delle Nazioni Unite è stato una politica che consola quello che il compito delle Nazioni Unite e che dovrebbe che dovrebbe essere anche sempre stato il compito Nazioni Unite per il momento per fini finisco di riuscire l'ad avviare quella diciamo situazione una Mutu la soluzione non mi citare e possibilmente pacifica del conflitto quando invece le Nazioni Unite attraverso il Consiglio di sicurezza vero
Appoggiano da Valdano
L'uso della violenza del militarismo americano in nel nella crisi del Golfo a me sembra che le Nazioni Unite vengono meno a quello che dovrebbe essere la loro popolazione
E vengono strumentalizzate a favore del militarismo che non è solo americano ma è poi spalleggiato dal militarismo eredità e dal militarismo britannico ecco io però volevo
Così interloquire con lei per quanto riguarda l'accusa alle Nazioni Unite di essersi appiattite su e la pole e ora americana però è anche vero che questa una delle prime volte perché in realtà fino ad ora le Nazioni Unite sono stati più che altro la voce del terzomondismo si ricordi per esempio la equiparazione tra sionismo e razzismo che è uno degli esempi più malumori anche il primo prego
è importantissimo che le Nazioni Unite siano state in gran parte o in o in parte in tutti i casi l'espressione degli interessi delle popolazioni del Terzo Mondo perché rappresentano la maggioranza dell'umanità
Sì ma voglio dire che come conosciamo proprio di tipo no ecco voglio appunto chiedere questo in realtà tenendo conto della posi possibilità che a seconda del contesto
Le decisioni delle Nazioni Unite vengano influenzate in un modo o nell'altro ecco comunque il il governo delle Nazioni Unite delle controverse internazionali secondo lei non va tutelato comunque
Il governo delle Nazioni Unite va tutelato se d'accordo con quello che è lo spin rito anche la lettera della carta costituzionale delle Nazioni Unite dove ha detto chiaramente che un organo sopranazionale che soprattutto volto alla soluzione pacifica non militare dei conflitti che dilaniano e purtroppo di Gianni Alemanno il mondo
Ecco però le Nazioni Unite sono dotate per esempio di reparti militari con i caschi blu
Certo ma solo sempre reparti militari che sono ben diversi da quello che è non naturalmente militarismo americano oggi presente nel Golfo non siamo d'accordo su questo ecco villaggio parte delle situazione i caschi blu hanno
Non hanno avuto la funzione del PD diciamo di cuscinetto tra parti in conflitto ecco ma in una prospettiva futura tantissimo che lo siano certo ma in una prossima allora adesso è quello e ma in una prospettiva futura lei non pensa che le aziende
I tre proprio per evitare di delegare a una nazione quale essa sia o a un gruppo di di nazioni la tutela del diritto internazionale non si dotino proprio di una
Forza militare che permetta di rappresentare veramente il governo mondiale no non credo a questo perché avrebbe o o diventa uno stato oppure o le Nazioni Unite diventano un organo solamente potente sovrano Archon
A lecco come dire un superstato e allora si verificherebbero invece che guerre si verificherebbe diciamo guerre civili tra lo stato tra potere centrale citati gente che che ne fan parte per così dire quindi sarebbe sempre una forma di di guerra dalle conseguenze terribili non certo azioni di politica chiama le fonti di polizia sarebbe è usare un eufemismo opponendo Tonini che cercano delle forme di formare questa potenziare questa porta di cuscinetto che al limite non dovrebbe nemmeno armata
Ecco perché dico questo scoop dico questo e qui diventano in merito al discorso suo nonno sulla non violenza perché non si può da un punto di vista della non violenza e della e delle diciamo dal punto di vista della non violenza e delle fortemente la par ogni volta che si prospetta un conflitto di questo tipo e dire che la la guerra è necessaria chi vogliamo affermare una volta per tutte in parte il processo di la spirale della violenza nel Medio Oriente non poche il processo se vogliamo bloccare il processo di escalation della violenza nella storia quella che ha poi speso quel processo che ha portato il genere umano la situazione in cui si trova con la possibilità di distruzione totale di tutto e di tutti dobbiamo cercare naturali obiettivo condannare qualsiasi guerra qualsiasi minaccia di guerra si verifichino si possa verificare su questo pianeta altrimenti non facciamo che ripetere la logica che da tre mila anni va avanti dando circa del processo di escalation e che naturalmente va avanti e che ci può portare a quella creda quello che tanti chiamava l'omicidio cioè la distruzione dell'umanità grande da da dando ha detto il giorno dopo del bombardamento atomico sul Giappone c'è oggi l'umanità non sentire la non violenza speriamo tutti avviati verso il suicidio collettivo
E quindi chi pachistano di questi discorsi chi appoggia da una visione la violenza nel senso di guerra organizzata come quella organizzando oggi che magari scoppia domani non parla totalmente ripetere la storia il re
Possono flatus vocis ecco per avviarci pare anche a conclusione della nostra conversazione io vorrei ritornare alla domanda iniziale per fare in modo che il che l'Iraq
Si ritirasse dalla e quei te come la forza della non violenza avrebbe potuto agire certo nipote tiratura primo la cosa per rispondere alla sua domanda voi anche in primo
Uovo allora sottolineare quelle che naturalmente a parte le conseguenze umane ed ecologica terribili della guerra che può scoppiare in questi giorni vero e che nessuno e ci sono delle foto delle conseguenze
Politiche possono essere a lungo andare altrettanto terribili cioè se come si può pensare dopo una guerra non si sa quanto lunga quanto tenuto a quanto terribile stata musei viene scopi lo si crea un vuoto politico nell'ambito del quale naturalmente cercheranno di inserirsi significa i reali e quindi naturalmente ICI ciclo la spirale della violenza norma tu rammento in questa parte del mondo si può essere più che sicuri continuerà perché è sempre stato così che chi semina violenza poi in OFAC raccoglierne ulteriormente di questa violenza
E allora da un punto di vista della non violenza naturalmente il problema è oggi come oggi quello di impegnarsi continuamente ho saputo giochi proprio da da poco che a Roma c'è stata una manifestazione di duecento mila persone è una cosa così vero ciò che l'opinione pubblica mobili mondiale richieste Illy e si faccia per faccio dalle le ragioni della ragione per così dire aveva in primo luogo in secondo luogo naturalmente sulla cosa come conflitto può essere preso di petto oggi da un punto di vista nota non violenta e come sarebbe come avrebbe dovuto essere preso di per quando scoppiò diciamo nel luglio agosto naturalmente e naturalmente dal punto di vista durante la non violenza di questo enorme e in subita nient'vento del militarismo americano ha bloccato la situazione rendendola molto più difficile poi più tipici di una soluzione da un punto di vista diciamo politico e umano poi penso che da un punto di vista ruotano violenta sarebbe stato enormemente importante dare più tempo alla politica delle sanzioni che potevo anche portare ad una politica di ulteriore discussione penso sia da un punto di vista delle note la non violenza importantissimo non demonizzare l'avversario cercano di distinguere molto bene quello che è
Magari la la persona di diciamo sei da quello che il popolo iracheno e penso da un punto di vista della non violenza è certamente importante capire anche la mentalità di questo popolo cioè non soltanto il fatto che un popolo musulmane e quindi che con quello che per loro la guerra può significare prima fanno sulla loro pelle e anche perché hanno naturalmente una religione se li porta a vedere la ad accettare la dando ad la mozione per me perché io per cui una guerra dove effettivamente non fa paura come si potrebbe pensare posso fare sono disposti anche da un suicidio ponti fino e in secondo luogo bisogna pensare in queste popolazioni sono uscito da poco da quello presentato il
Il colonialismo occidentale
E quindi c'è una gran prevenzione è un legge giustamente nei confronti non soltanto del degli Stati Uniti ma dell'intero Occidente e queste cose queste cose non sono state tenute sufficientemente presenti da parte delle forze che hanno ho già fatto o direttamente l'intervento militare o hanno dico sono direttamente intervenuto dal punto di vista militare certo che oggi come oggi la non violenza non può in questa situazione è rovente
Non può essere che un continuo appello ad una politica di sanzioni ad una politica di trattative ad una politica di il ritiro di ambo le forze e naturalmente e da una politica che tenga presente una soluzione globale del conflitto indipendentemente dal fatto che Saddam Hussein abbia fatto propria l'idea di una soluzione globale l'idea di una soluzione globale e quindi anche di una soluzione della questione palestinese
è per conto mio il filo rosso di una che bisognerebbe seguire di una composizione pacifica del conflitto nell'intera arteria mediorientale senta conclude Massimo
Hanno che viene semper et citata la questione palestinese però ad esempio non viene citata oppure anche la questione libanese ma tiene molto poco citato
La questione curda che com'è capitato giornalismo ecco una questione che riguarda proprio quei Paesi che si fanno paladini della causa palestinese che poi hanno distrutto questo popolo ricordiamolo Dioniso tra Assiria Iraq
Ma non Turchia e in parte anche l'Unione Sovietica Luca giusto una cosa sacrosanta e naturalmente una soluzione globale per la problematico Medioriente dovrebbe naturalmente
Dovrebbe ma
Duramente anche essere una soluzione di questo enorme problema delle popolazioni curde certamente pensavo non non nominavo appunto cioè facevo menzione al problema di sorelle perché più discusso come diceva lei ma naturalmente dopo dopo la questione
Mediorientale comportare a risolvere la questione dei culti la questione del Libano e naturalmente deve essere una soluzione globale
Perché globale il problema naturalmente da questo punto questo può dire oggi fautore della non violenza
Bene io la ringrazio molto professor puntare abbiamo sentito Giugliano puntare a qui a radio radicale sulla questione del Golfo e non violenza ricordiamo dobbiamo puntare a uno dei massimi studiosi del pensiero kantiano grazie a risentirci
Qui
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