Furore. Storie e letture della crisi economica

Buongiorno e ben trovati all'ascolto di Radio Radicale inizia oggi questa nuova rubrica di economia che si chiama Fucine Mara furore e storie letture della crisi economica dove nel quale ma questo spaccio cercheremo di raccontare erariali Zare insomma questa è crisi economica che sta Stoner rischia di sfociare anche in depressione economica e inizieremo questo rubrica questa in questa prima puntata parleremo perderemo punto dall'intervento del trentuno maggio dello governatore della Banca d'Italia nel quale c'era a parte l'intervento ha un posto che gli ATO gli industriali dicendo che in questi anni mentre la parte
Ha lavorato bene e o in questo momento prospera una parte la parte più consistente in questo invece insomma preferito non investire quindi adesso si ritrova in grande difficoltà da altra parte già risposto in maniera più o meno diretta a Confindustria che decentemente a pubblicato su il Centro studi dove di mosso un po'il declino della manine industria italiana che è dovuto al tram additando dal le colpe a soprattutto alla politica e la mancanza di una politica industriale e noi cercheremo di che fare luce su insomma circa
Che quello che pensano che questo tema numero un un ex direttore generale di Confindustria attualmente deputato del Partito Democratico che Giampaolo Galli che s'il primo ospite e a quale farà seguito il professor Giuseppe Berta docente alla Bocconi storico dell'industria loro iniziamo subito con il professor Giampaolo Galli che Telecom collegato telefonicamente con noi e al quale diamo il benvenuto buongiorno professore
Buongiorno allora insomma abbiamo assistito in queste settimane alla
L'intervento del governatore della Banca d'Italia somma che in qualche modo incolpato adattato la colpa anche alle aziende sommando i nonna per ha fatto ma contro Sufi cosa sufficienti per far ripartire l'economia dall'altra parte abbiamo sentito di imprenditoria tre sua Confindustria un po'danno la colpa alla ma alla politica ecco secondo lei dove sta nella
Che ha torto e chi ha ragione
Personalmente credo che abbiano ragione tutte e due nel senso che
Cioè sicuramente sono evidentemente responsabilità della politica
Responsabilità decenti e responsabilità antiche insomma
Qui nostro
Il gravissimo problema che pesa poi causa gran parte di tutti gli altri debito pubblico essenzialmente a una responsabilità che riguarda
Le classi dirigenti particolari politiche lungo un arco di decenni
Le nostre imprese hanno sicuramente dei problemi a me non piace molto generalizzare crescente le nostre imprese non diventano come imprese tedesche
Non crescono nostro internazionalità no come fanno le imprese
Di altri Paesi no fanno ricerca si solito uno lo fanno allo stesso modo
Di solito ci sono delle cause per una cosa del genere non credo che sia come dire un vizio antropologico
Gli italiani non sanno fare impresa mentre allocato nel dopoguerra saper fare impresa deve non dinamismo straordinario
Quello che diceva anche il governatore Visco diceva un punto che gli italiani hanno già dimostrato in passato e ha diviso tra il alcune aziende che hanno investito nel
L'innovazione e ricerca altre invece che ci sono un po'adagiati non c'è dubbio diciamo se uno fa un'analisi
Dirigente di quello che succede nelle imprese trova che c'è abbiamo
Però un
Iscritto al numero delle di impresa e che hanno fatto complicata sono quelle che chiamiamo di solito le multinazionali tascabili quelle che entrano nel capitale di Mediobanca
E che sono
E che sopravvivono alla crisi perché sono molto internazionalizzate una buona parte della loro
Per loro fatturato all'estero e in parte anche
La produzione questo consente loro anche di essere evitarli in Italia
Abbiamo poi un
Più gran numero purtroppo noti prese che erano piccole che sono rimaste piccole essi sono stimate spiazzate rispetto
Alle
Grandi innovazioni che ci sono stati negli ultimi dieci quindici anni euro la globalizzazione
Il governatore parlava un po'di venticinque anni dove l'Italia insomma in qualche modo rimasta ferma insomma un ATC non è riuscita compreso siamo noi e alle imprese insomma più che la la colite
Domanda esso dipende naturalmente uno concorso si confronta eccetera sostanzialmente fino agli anni Settanta Puglia nessun'altra tre anni molto
Allora gli atti per l'Italia avevamo tasso di crescita superiore a quello medio europeo
Dagli anni Ottanta abbiamo avuto un tasso di crescita uguale a quello europeo negli anni Novanta siamo andati sotto negli anni Duemila siamo diventati
Il Paese purtroppo
Uno dei due tre appelli al mondo con il più basso tasso di crescita
E poi negli ultimi anni con la crisi siamo il tasso di decrescita per cui nel due mila tredici il nostro prodotto interno lordo la ricchezza che si produce in un anno nella relazione ritorna al livello dell'anno duemila
Quindi sicuramente diciamo questo però io non
Non mi sento di attribuirlo
Solo lì per legge no è chiaro no no no evidentemente ma siccome la politica viene spesso agli evidentemente perché soltanto con una buona parte del nostro e il nostro sistema
Metà del nostro sistema è un sistema pubblico
Credo che francamente se confrontiamo l'efficienza del pubblico l'efficienza e le imprese private
Qualche domanda e più ce la facciamo insomma io credo che la sfida sia soprattutto quello di rendere
Più efficiente il sistema è meno costoso il sistema pubblico però ecco insomma praticamente invece se ha l'impressione già ma che non
Invece di assistere a una presa di coscienza da parte di tutti insomma compresa la classe politica che ha compresa a questo punto anche quelle in per cito a gare parabole imprenditoriale insomma Confindustria che nell'ultimo nelle prese di posizione tende un po'a togliere cede distogliere l'attenzione sugli industriali per concentrata sulla politica quindi si cercano un po'dei capri espiatori insomma non c'è questa facile
Soluzione da parte degli degli industriali
Ma insomma io credo che questo rimpallo di responsabilità
Diciamo sia poco poco utile
Cioè le assicuro che quando nei impresa e si trovano in Confindustria quelle le stesse cose che ha detto Visco non soltanto le prendono in considerazione male studiano
Perché ogni imprenditore interessato a capire quale la chiave del successo
Per cui di analisi della Banca d'Italia tendono a dire che è appunto il nostro peso piccola hanno dimensione familiare c'è troppo meno cinque familiare
E così via queste molte di queste ci provano e alcune sono contro quelle che hanno avuto successo quelle quelle che ci approvata e che hanno avuto successo ma ci sono atti che hanno provato e non ci sono riuscito
E che sono strangolati non ci sono riuscite comune che è stato pressione fiscale molto alta abbiamo una burocrazia che sappiamo tutti quale
Abbiamo anche un sistema giudiziario
Tale agli ultimi posti al mondo
Tempi diciamo
Il procedimento quindi però ecco questo che lei dice vero è verissimo sommato sentiamo denunciare da decenni anche però con queste stesse condizioni noi viviamo avviliamo appunto con le multinazionali tascabili e non solo che vivono prosperano mentre altre se danno l'impressione che aver puntato più o ai lettere dei tributi si Oniti dei manager all'interno delle società che è di investire nelle aziende perché poi fondamentalmente si è cercato si ognuno di conservare il il proprio orto insomma cercando di
Tutelarlo
E questo a scapito dell'epoca di politiche di espansione economica di tutto il Paese
A guarito poi qui dipende anche da
Quale periodo guardiamo eccetera però
Io francamente non vedo motivi per cui
Per pensare che ci sia qualcosa di sbagliato come dire nella
Natura dei nostri imprenditori o dei nostri bene cioè rispetto a quelli della Francia della Germania dell'Austria per confrontarci con Paesi simili
Credo che in questi per intanto è che noi siamo
Il Paese in Europa
Che attiva meno investimenti dall'estero ne siamo poco attrattivi come sistema Paese
Per gli investitori esteri
E per lo stesso motivo ne siamo poco attrattivi anche per un investitore italiano l'imprenditore che voglia mettere i capitali in azienda poi dicevo il perito qui si guarda è molto importante
Che l'Italia ha sofferto in maniera più pesante
Della
Generalità degli altri Paesi europei della crisi prima della crisi americana diciamo di saprà ma
Nel due mila otto due mila nove abbiamo sofferto più o meno come la Germania questo perché noi siamo
Ma più degli altri Paesi perché siamo un Paese fortemente esposto sul commercio internazionale
Perché abbiamo
Un manifatturiero che pesa molto sul PIL
E poi abbiamo avuto nel due mila undici la crisi dei debiti sovrani perché siamo un Paese ad alto debito pubblico
E ancora oggi noi abbiamo il famoso spread che pesa
Sopra
Oltre che sulle finanze dello Stato anche sulla possibilità per le imprese per le famiglie circa eccetera perché l'editto Vaccarino che fanno fatica a finanziarsi a loro volta
Stringono i cordoni della borsa rispetto l'impresa che conferma che enorme dice enorme differenza rispetto
A quello che succede
E al resto d'Europa insomma ne beneficiano sono in crisi Germania ed Austria e Francia
Un'ultima domanda insomma risposta anche breve anche se la domanda un po'complicata insomma se nell'uscire ne usciremo fuori da questo rimpallo di responsabilità finalmente si prenderà un po'coscienza della situazione e si farà qualcosa del Paese da parte di tutti i politici Banca d'Italia imprenditori sindacati eccetera secondo lei penso che anche un politico Trento e Rovereto con situazione in cui
Grazie carica barile per così dire
In questo momento vedo piuttosto la
La voglia di fare perché la situazione talmente pesa
La disoccupazione giovanile le imprese che chiudono la perdita e abbiamo perso il venticinque per cento della nostra produzione manifatturiera
Non so quando mai la recupereremo
Di fronte al settore drammatica mi sembra che stia prevalendo nel Paese un clima
Di
Sono abbastanza costruttivo dobbiamo fare tutti insieme qualcosa per
Portare questo traccia bene noi ringraziamo Giampaolo Galli grazie
Grazie a voi
Ed era professor Giampaolo Galli attualmente deputato del Partito Democratico adesso parliamo con il professor Giuseppe Berta buongiorno professore
Buongiorno
Allora insomma non lei ha seguito questa diatriba insomma tra questo scambio rimpallo di accuse tra la Confindustria alla Banca d'Italia il Governatore della Banca d'Italia ecco dal suo punto di vista chi è che ha ragione
Ma certamente ha più ragione il Governatore della Banca d'Italia a ricorda il fatto che
Se davvero abbiamo curato questi errori che questi ritardi in venticinque anni in cui
L'economia e la scelta italiana non si sono evolute però rimanere passo coi tempi non c'è dubbio che anche gli imprenditori debbono assumersi
La loro parte di responsabilità come le altre componenti della società italiana certamente mattina politiche sindacali insomma evito di fare un discorso collettivo
Mi
Quindi c'è però né impressione poi anche leggendo gli interventi anche successivi quello del governatorato ma è che comunque la industriali insomma rimpallare economico e complicato è un Paese dove è difficile per fare industria insomma
Poi invece il secondo il governatore il secondo non solo il Governatore non è così perché
Allo stesso tempo noi abbiamo delle aziende che crescono e prosperano anche in una situazione di crisi come l'attuale quella precedente
Quindi non è un fatto di regole come l'acqua di storia di indulto in questo Paese e certamente più complicato che in altri Paesi e lo dimostra il fatto che gli investimenti esteri non ci sono più insomma da un po'di tempo questa parte
E notiamo l'assenza di interesse
Per l'economia italiana ma a questo punto dovrebbe indurre Lorna a una generica lamentazione mi lasci dire ma ha un impegno serio interventi più mirati
E che ciò che ha detto il Governatore tornerete un attimo alla sua relazione eh che noi siamo dentro un complesso processo di transizione il sistema dell'inglese non è una realtà omogenea anzi è una realtà
Estremamente variegata e diversificata al proprio interno a questo punto si tratta certamente di promuovere e sostenere e appoggiare le componenti del Vito ideale che si rivelano più dinamiche
è quello che un grande economista ha definito l'imprenditorialità ogni Ambon morto chiama appunto il capitalismo imprenditoriale
E noi invece citato invece di non sostenere il capitalismo come dire osservatori collusivo che pure esiste in ogni
Tant'è che nel nostro Paese Rete che dobbiamo cercare
Di Falcone diceva delle componenti dinamiche eletto componente aperte e chi si migliorino col sistema quanto internazionale e senza cercare di salvare tutti insieme perché
Salvare tutti assieme a questo punto non si può più
Io capisco naturalmente che Confindustria si muove in un'altra volta logica che è la logica vero rappresentare gli interessi devo dire come ha detto anche un insignito sesti fornitore come valida
E in questo sforzo di leggere dentro della rappresentanza un porti dentro il ticket di tutti i settori e finisce qui denominatore comune tendere
Se inevitabilmente più generico questo è il punto io non vorrei neanche dividere troppo nettamente il manifatturiero danno manifatturiero come
Sollevava come ricordava anche Barilla però c'è un problema che
Qui se noi invece otto tentiamo una realtà
L'opacità ed eterogenea è chiaro che
Di denominatore comune è che si può rintracciare per sostenere
L'industria felice connesse abbastanza generico e finisce perciò correlativamente semicerchio correlativamente anche a intaccare il Governo dia il Governo la mano pubblica perché perché
Si sposta l'attenzione dei problemi di casa propria e che cerca di glissare sulle contraddizioni sulle differenze ora io capisco che in tempi normali linee si faccia acque non si può far fuori in mente
Alla maniera del passato e che in una crisi grave come aveva di qualità e la portata che ha la crisi che stiamo venendo in cui siamo tutto immersi
Quindi a questo punto secondo lei insomma ecco il tipo di ruolo dovrebbe assumere anche perché poi fondamentalmente quello che dice cioè
Lei giusto trovava condivisibile però a questo punto bisognerebbe anche un ruolo rinnovato delle associazioni di categoria perché se anche se lei non l'ha detto però lascia intendere che
Diciamo che rappresenta più un capitalismo conservatore insomma confinante piuttosto che al molto alle Lecri cogliesse il tedesco
La legge ci riferiamo anche per
Per gli ascoltatori
Di cui ho avuto modo di cioè il capitalismo o ogni paese al capitalismo di ogni Paese è fatto di un mix di elementi
C'è il capitalismo intuito viarie dinamico innovativo e certo bipolarismo più chiaro collusivo che tende come dire avessero parco e a formare delle reti di interesse a difesa delle proprie posizioni
è chiaro che in un momento di crisi come l'attuale l'Italia deve promuovere
Le componenti dinamiche delle sul sistema di imprese
Con politiche esistono e io voglio ricordare vengo a dirlo che per cui
Appalti con la sua impresa in quanto imprenditore con la mappa dei attuative certamente al mondo delle imprese
Dinamiche che esportano che hanno un benchmark internazionale
Perciò come dire e io penso che
Commuove Squinzi dovrebbe essere più un campione e di questo capitalismo imprenditoriale che in Italia e cioè che vai robusti dopodiché dobbiamo selezionare gli interessi non possiamo difendere
Tutti gli interessi alla stessa maniera con le stesse hanno e con gli stessi strumenti bisogna che qualcuno vada avanti qualcuno accetti anche il declino relativo a cui va incontro
Quindi ma ecco che tipo di associazione lei immagina ecco perché poi fondamentalmente ecco perché
Giustamente bisogna essa una cosa e non una soluzione innovativa anche diversa che voi probabilmente l'impressione che s'
Sia e che sia la tutela di interessi particolari che però insomma non sempre sono quelli della collettività ecco io voi chiedemmo sperperi uno oggi come oggi uno Confindustria
Sempre meno romana cioè che depotenzia
Quindi più presente sul territorio economica
E che punta più sulla reale forcella reale articolazione che il sistema associativo confederale voglio dire le unioni territoriali
La ricchezza della rappresentanza in questo Paese
Sì io ritrova vanno in mano che si accorcia la distanza con i rappresentati convinto perché ci vogliono trent'anni quest'a distanza è diverso e più corta laddove il rapporto ovviamente più diretto su internet si Baio realtà territoriali
Quando si va a romani il sistema della rappresentanza degli interessi e porta più a privilegiare il dialogo o governo gestite dagli
Oppure se in qualche modo consente in conclusione che anche che in qualche modo il Governo è presente indirettamente in Confindustria tre persone controllate statali
Non c'è dubbio ma non c'è norma poi
è diventata ed era tutto un mondo più generi ricordo
Che inevitabilmente lei prese dinamiche PAC guardi sono quelle che a rappresentato bene in questi anni la ricerca e di Mediobanca comma con una questione di Unioncamere ed il mondo delle imprese esportatrici dell'IMI e le multinazionali di nicchia questa è la realtà in questo momento più interessanti e vivaci e dinanzi
Però si sente poche banche poca tratta da Confindustria ma è capitato di sentirne qualcuno somma fondamentalmente non sono proiettati nel mondo e non si interessa interessano poco quelle che sono le dinamiche nazionali
Se è certamente ma edilizia e per questo dicevo che paradossalmente questo tipo di intuire
Sente più
La posizione internazionale da un lato e il legame come base governato tendendo ad essere come dire meno condizionata per qualcuno
Se non è che puoi contare non è che lo voglia agevolare specialmente in questo momento però bisognerebbe non ritrova il costo e promuovere questo problema
Titoli alle perché
Noi siamo un po'ed i sessanta milioni e di gli abitanti un po'c'è un Paese dal punto di vista di nuovo io pertanto cospicuo che deve avere una forte intellettuali in paese siccome non sono più le grandi in quelle del passato perché o sono declinate o sul palco
Basterebbe oltre perseguono delle altre traiettorie noi dobbiamo puntare a un ricambio che faccia crescere di più questi che sono uso un termine di desueto ma lo faccio perché ci capiamo i nostri futuri campioni nazionali
Vorrei risponderle che però questa impressione maggiore professore queste imprese sono devono essere il manifatturiero oppure anche di altro che va ci si parla anche mi pare la cento e allo studio
Entro studi Confindustria per un rilancio del manifatturiero e manifatturiero può essere una parte trainante per maturato io secondo me è uno protetto in alto perché la nostra Sorbi secondo me con il cielo di questo Paese
E arretrato indicata sul mercato interno
Come abbasserà digitalizzazione
Una polizza delle sei tale umano poco valorizzato e così via e chiaro però attenzione l'impresa manifatturiera oggi mette morto
INPS servizi attività al Billings sia a monte a valle del momento produttivo per le copie nelle attività di progettazione che hanno un elevato valore oggi
Occorre pensare da un lato invece dentro e dall'altro occorre un terminale di mercato un radicamento il mercato è più forte con più capacità di servizio più capacità di fidelizzazione verso i clienti
E ma più impegno nel settore della logistica che deve essere potenziato dunque industria moderna i servizi moderni devono formare un continuum senza soluzione di continuità ma questo
Bisogna quindi delle linee o fuori nel concreto non come dire da un programma strategico poi dobbiamo però e quindi c'ha ragione quando dice che il commissario Olli Rehn ma che insomma noi abbiamo anche una specializzazione sbagliata nella nostra industria che compete
Cerchiamo di competere con i Paesi emergenti invece di specializzarsi
A questo igienico di superamento guardi io sto facendo una ricerca molto interessante che oncologiche rimosso come l'APPA che vitale dell'industria italiana
Si chiede a spostare avente spontaneamente spostando comitiva sull'alto di gamma strano essere invece né nuove mi chiama io parlo anche delle nuove infantile sono fabbriche procedessero prodotti barra servitori destinati all'alto di gamma
Io vivo nell'aria di Torino il processo due esempi perché ci intendiamo non c'era il genocidio siamo belli lunghi
Come
La la la Pirelli di di di di Settimo Torinese dove si fanno diplomatici di Altagamma per poche Lamborghini Formula uno e poi
L'investimento ma se cosa vuol dire odierne che sporge a stiamo andando in quella direzione di un medico interiori pensato come dire che è molto alto molto qualificato
E e a votare
Va bene allora noi ringraziamo professor Giuseppe Berta grazie coatti buongiorno
Ed era il professor Giuseppe Berta è questa prima puntata di furore storie letture della crisi economica si conclude qui da Stefano Imbruglia mostra un saluto guardi sentirci alla prossima settimana e buon proseguimento con i programmi di Radio Radicale