Imprese e politica, idee per ripartire. Intervista a Carlalberto Corneliani

La dei radicali continuiamo il nostro giro di opinioni con agli imprenditori per capire insomma come stanno vivendo questo momento e quali potrebbero sono le secondo loro le priorità
Neanche il cui neonato Governo dovrebbe prendere per aiutare l'economia in generale e il settore in particolare dove operano
Gli imprenditori che sono nostri ospiti e l'ospite di oggi è un nome il famoso del made in Italy nell'abbigliamento ed è Carlo Alberto Cornel Corneliani che il fondatore e presidente l'amministratore delegato della Corneliani ed è collegato telefonicamente con noi il benvenuto
Grazie per la vergogna che Marco verifica tutto allora intanto dodici anni onda qualche dato per i nostri ascoltatori insomma la sua è una delle
Molti la conoscono nasco e noi
Non sono quante grande quindi la sua impresa insomma più di ottocento dipendenti e da un fatturato di centoquaranta milioni circa e
Diciamo diffusa in tutto il mondo
Allora sono quindi lei vive sulla sua pelle le difficoltà insomma se ci sono delle difficoltà del del momento ecco
Secondo lei se disponendo che l'ipotesi che faccia di frodare se di fronte il neo Presidente del Consiglio letta cose che chiederebbe per aiutare il suo settore
Allora per per non dire le solite cose liti emergenti varrà la ricerca del sistema elettorale dico che non lo so Ettore
A la necessità di esportare
è condannato ad esportare ed è delle può esportare solo sulla fascia
Alta Kowalski stima del mercato quindi tutti prodotti devono adesso ad alto valore aggiunto
Per fare questo cosa abbiamo bisogno avremo bisogno che la nuova legge
Indicibile cilindrata va bene offro notizie su tutti i mercati esteri io mi riferisco alle aziende medie e piccole anche che hanno bisogno di continuare a vivere
E quindi fare un grande sforzo sui mercati esteri e in modo tale da da da da dare all'imprenditore le notizie il più possibile dettagliate sui mercati esteri che si stanno aprendo
Bisogna che l'immagine del nostro Paese sia assolutamente ad altissimo livello anche se abbiamo fatto negli ultimi anni
Tutto quanto per abbassare l'immagine del nostro Paese
Va bene l'indirizzo dell'Italia deve essere che il giardino del mondo
E di conseguenza bisogna che le per elevare l'immagine bisogna anche che la nuova legge faccio sistema con i beni artistici culturali eccetera
Perché non si disperdono risorse e quindi che le risorse vengono spese concentrate
Per Perilli ricette e speriamo che gli ascoltatori l'Istituto Commercio estero quindi graffiante dovrebbe affiancare noi vediamo
Io provvisori non alle elezioni
Era quella verso convengo che i detenuti e quindi cosa dovrebbe fare nella pratica in pratica sono perché spesso abbiamo sentito delle abbiamo sfidato delle lamentele su
Questo ma guardi adesso ce in atto una ristrutturazione si stanno aprendo più uffici all'estero
Naturalmente devo di uffici all'estero si stanno cercando di alleggerire i costi all'interno del dell'Italia e questo va sicuramente bene
Però perché per funzionare questi rilievi queste agenzie hanno bisogno di avere
Stanziamenti pluriennali è impensabile
Che si possono fare dare quest'anno i
Di di di mezzo di lire che in ossia incerti se l'anno dopo ci saranno ce l'hanno dopo un coraggio saranno perché oggi gli investimenti in immagine
E per elevare il l'immagine generale del Paese devono essere programmate come fanno le agente almeno per cinque anni consecutivi disegni di legge dunque mi pare che adesso il sia ristrutturata
E che che vada bene dico facciano molta attenzione anche alla ricerca sui nuovi mercati che si aprono per fornire anche all'evidente negli occhi medio piccole che che non hanno la possibilità di avere all'interno
Uffici commerciali uffici marketing eccetera che benché abbiano le notizie in modo che gli imprenditori singoli
Si possono muovere poiché naturalmente dovranno fare sistema
Fra di loro perché oggi senza una minima rimessione
è impensabile affrontare il mercato
Che lei quando parla già matrice potenziare l'ICE e intende in tutti i Paesi oppure come diceva nell'ultimamente nei Paesi diciamo a un po'più lontani che sono quelli
Poi in via di sviluppo che sono i nuovi ricchi Isaac B. è proprio questo che gli mentre i Paesi la vecchia Europa resta ogni azione lo sappiamo tutti su dal punto di vista dei costumi eccetera
Gli Stati Uniti sono abbastanza è ripresa
E quindi stanno uscendo da una volontà una crisi il dove ci potranno esservi sbocchi nuovi
Solo uno dei Paesi emergenti la Cina l'India il verosimile sono e anche adesso ci sono paesi
Del del del la lingua per i cani che cominciano ad avere
Possibilità dei consumi c'è quindi dicevano i mercati che è un po'quello che deve
Quando fu Emma Bonino Presidente come ministro per il commercio estero aveva tentato di fare insomma ristrutturare l'ICE poi non ci riuscì perché il Governo cadde insomma in qualche laboratorio politico dodicimila
Il problema
Parla robot una era una delle battaglie che aveva iniziato a fare quel non comunque l'articolo otto la strada è quella lì
Però noi non dobbiamo neanche sottovalutare l'importanza
Di presentare un Unitalia come giardino del mondo e come zona dove veramente noi mettiamo
In evidenti i nostri beni artistici e c'è quindi una grande campagna di rilancio dell'immagine del Paese sicuramente sì sarò rilanciare il Paese vuol dire che quando gli stranieri vengono Milano non trovano tutti i muri imbrattati
Che quando vanno a Roma non trovano le mucche vede nel suolo
Che quando arrivano all'Arneo porti dei membri Milano dalla Malpensa paragonato allo IOR co.co.co. o a Miami o a Dubai non sempre di entrare non per il Paese del terzo mondo
Ed è soprattutto quando gli stranieri arrivano non bisogna far trovare musei chiusi e comunque agitazione negli aeroporti con trombone quindi ma non solo immagino anche sostanza anello quale iniziativa di un Paese globale sembra
Pepe io ne abbiamo sentito in quest'oggi ciclo di interviste anche Oscar fari netti che il fondatore di il territorio no tra le altre cose lui per il settore dell'agroalimentare suggeriva insomma per un po'anche tu te l'are il il made in Italy troverete nell'agro alimentare la creazione di un marchio di qualità insomma dice chiamiamola come vogliamo
Ma c'è un marchio e tuteliamo i prodotti del made in Italy ma se lei eventualmente un'idea di questo tipo insomma pensa puramente noi dobbiamo
Mettere anche in Europa come esiste negli Stati Uniti come esiste in Cina siccome è rientrato in Paesi
La la la RAI il marchio di origine dei prodotti obbligatorio sì no no però questo praticamente no lui intendeva dice sì siccome poi quella una battaglia lo dice
Che chi aveva questo marchio doveva avere delle determinate caratteristiche di qualità ecco insomma in questo senso lei di Orascom quelle
Parlava all'inizio di nel senso di animo constatare però che nel nell'abbigliamento della fascia alta del mercato
Il Lelli timbro dalla qualità oltre al ma il Brennero messe importantissimo il brand del del Chienti clienti
è più importante delle made in Italy CER Corneliani no venderebbe anche se fosse notevole non glielo dico che è molto importante il made in Italy
E poi altrettanto importante il marchio il brand della casa che il perché che produce i prodotti che vende prodotti diciamo cinquanta a cinquanta dubbio
Quindi però ecco questo invece può essere potrebbe essere utile perché LEA non solo la fortuna perché sicuramente
Capaci ben capacità insomma le insieme ad altri del
Made in Italy insomma succedere conosciute in modo però ci sono anche
Moltissime piccole aziende in Italia sono a quello invece potrebbe aiutarli all'esportazione perché voi spesso ce lo dobbiamo alla la garanzia di un marchio di qualità nell'abbigliamento
Conoscenza
Lo prevede il diritto il made in Italy e al quale deve corrispondere sicuramente una qualità ma però cioè sarebbe inutile fare leggi per dire diamo un marchio
Di affidabilità perché è uno produce veramente alla qualità se poi dopo non ci si ossia che non ci sono i controlli adeguati eccetera eccetera
Siccome di costi di controlli eccetera eccetera ne abbiamo di come almeno come corte già in esuberanza io al sono sempre molto cauto dire facciamo cose in più allora dico il made in Italy
è sicuramente importantissimo che ci bisogna controllare che il prodotto sia certificato e deve editi effettivamente fatto in Italia e con questo naturalmente che abbia le qualità intrinseche le qualità intrinseche del prodotto poiché l'acquirente
Dettagliante o la quegli Creta o il consumatore finale se lei guarda al massimo guardarlo eccetera e naturalmente se uno invece mette made in Italy su prodotti che sono fatti
In altri Paesi naturalmente va contrastato va punito età eliminato dal mercato però ecco lei quando dice quando bisogna
Verificare se il proprio fatto in Italia insomma non cioè deve essere fatto interamente in Italia o o oppure in parte che voi spesso non c'è capitato insomma di aver ospitato delle aziende che si rivolgono
A un target più basso insomma di quello al quale si rivolge lenti dice noi per tutelare dobbiamo fare metà della produzione all'estero metà in Italia sono per lo facciamo il grosso la poi di lavoriamo di fino all'Italia sua madre
E che ci permette di essere oggettivo ogni industriale fa le strategie che ritiene per un secondo la seconda marca però secondo fascia di mercato si pone anche fare un prodotto come lo fanno
Moltissime aziende all'estero ma ma lo facciamo anche noi per una fase più basso del mercato
Ma queste fasce purtroppo noi le stiamo perdendo perché e i Paesi a bassi salari con con costi del lavoro che sono un quindicesimo un ventesimo rispetto alle nostre
Lei capisce che anche
Andando a vendere sui mercati se non hai un parente
Forte essendo ormai
Un mondo la validità di prodotto riconosciuto a entrare in questi Paesi
A bassi salari è difficilissimo perché anche loro sanno cucire sanno fare e sanno produrre insomma la gente oggi il trasferimento di tecnologie
Abbastanza semplice quindi
Per me il futuro della diventati viene il solo nella fascia premiamo con la fascia altissima del mercato
Alla fascia altissima del mercato capaci ceppo assorbire tutto
A fare le aziende oppure insomma ci sarà una parte
Sarà destinata a scomparire secondo lei sicuramente una parte destinata a scomparire mal nel nostro settore tessile abbigliamento ed è questo che già
In parte è avvenuto e sta avvenendo
Naturalmente cerchiamo tutti di salvaguardare la filiera vale a dire della la la la dal filato alla altri al tessuto al capo fatto perché se perdiamo anche questa
Questo integrità di filiera del fatto in Italia allora deciso diventano problemi molto grossi per tutto il settore
Senta le faccio un'ultima domanda insomma non il dibattito sì è un po'politico economico e un po'incentrato cioè incentrato come spesso capita sulle tasse però la tassa che in questo momento emerge nel dibattito e limo sulla prima casa insomma o sulla carta sulle abitazioni
E cioè secondo lei da un punto di vista dell'imprenditore
Cioè cose congedando poiché Nantes totalmente contabile gestisce l'azienda se lo fa con entrate e uscite quindi però immaginare punto deve essere imprenditore guardi bisogna
Diminuire il cuneo fiscale vale a dire il costo del lavoro rispetto alla retribuzione netta che c'è in busta questo assolutamente necessario
E un'altra cosa da otto a togliere è l'IRAP o comunque che sia declassata
Che a carico delle aziende perché noi più alziamo il costo industriale del prodotto e più noi non riusciamo ad andare
Su mercati esteri quindi il salto triplo senza rette
Ci saranno ci sarà il fenomeno che riesce a farlo ma noi dobbiamo poter gestire in prese anche con dirigenti e imprenditori di mezzi a capacità e io dico di media o per
Anche perché essi sono solo i fenomeni
Che possono reggere nel nostro Paese e allora il nostro Paese destinato ad andare ad andare ma allora parlare
Molto chiaramente sente le vogliamo reca diceva sull'IRAP io ero detto ultima domanda continuiamo allora sull'IRAP però lui pensa bisogna toglierla completamente o rimodularlo perché
Abbiamo sentito delle opinioni di alcuni dice va bene allora bisognerebbe toglierla l'opposizione non ci sono risolvibili sta conti vanno rispettate
Bisogna ovviamente
Cercare di dominio vere i costi generali della pubblica amministrazione o comunque dell'Italia in generale
E naturalmente ma mano che si liberano risorse investirle in ricerca e sviluppo in detassazione
Del cuneo fiscale e
Di togliere questa tassa che non ha senso è una tassa che è un'offesa no ma per fortuna che ci dicevano alcuni siccome questa tassa colpisce più
Il costo del lavoro e cosa lavora infatti paradossalmente non incentiva allora le aziende ad assumere perché insomma più che dipendenti si hanno e più si paga e consona qualcuno diceva
Vero è che quanto meno non penalizzare ulteriormente le aziende utilizzano molto capitale umano insomma bisognerebbe condannato riequilibrare all'Opera Sila sono in fase
Però ecco bisognerebbe riequilibrare la ne sarebbe anche eventualmente per un riequilibrio oppure bisogna guardare bene proprio sta naturalmente chi governa si trova
Dal Trattato di non poter assolutamente più Mentana le tasse
Perché la nostra euro ormai da la tassa non ti consente più l'autofinanziamento salvo ma ripeto a fenomeni che si nel mondo centocinquantuno sulle dita di una mano
E quindi
Si deve fare il massimo sforzo per vinti per emittenti e ridurre quanto meno l'incidenza dell'IRAP andrebbe tolta non si riesce a togliere e moduli diamola in un modo
In modo tale che comunque
Non ci sia una una grave sul costo del lavoro
Oggi se lei deve pagare un un dipendenti in busta paga cento
Per per poter c'è da dare cento in busta paga un dipendente lei il costo del lavoro è duecentotrenta duecentoquaranta è una follia soprattutto quando si vanno nelle fasce più alte medio-alte
Delle delle dei dirigenti e dei e di
Dei
Degli li livelli più alti della cosa è questo diventa economie ONU uno non può
Praticamente assumere personali di valore perché il costo diventa insopportabile
Quindi non è possibile andare avanti in questo modo se ne devono rendere conto vanno diminuiti i costi della pubblica amministrazione
Va bene noi ringraziamo Carlo Alberto Corneliani grazie di essere stato con noi grazie a lei buonasera pure agli attentatori