Pci: seminario del "fronte del no"

Ezio ai nostri lavori
Va be'verso coi si chiama certo quando si smette
O in Sardegna
Lo proponiamo
Siamo anche dietro
Allora direi che cominciamo perché abbiamo come ovvio problemi organizzativi e di tempo nel senso che nel primissimo pomeriggio sono organizzate tutte le partenze io ricordo i compagni che sono state date indicazioni anche di orario per un pullman che accompagna i compagni alla stazione poi l'aereo porto adesso io non ricordo di orale quindi le ripeterò più tardi però tutto questo comporta il fatto che dobbiamo adesso iniziare contenere al massimo il tempo degli interventi a un certo punto per motivi ovvi concludere i nostri lavori
Molti compagni sono intervenuti nel riunioni dei gruppi
Nel quale ci siamo divisi ieri per la discussione
Credo che noi dobbiamo utilizzare diciamo al l'esito della discussione dei gruppi consegnando le sintesi o i documenti finali che sono stati espressi alla presidenza verranno anche consegnati alla stampa
Potremo così evitare di leggerle queste sintesi
Nell'aula i compagni farebbero bene a prestare attenzione ad evitare Capannelle onde poi scusami tinello
Chinello se continuiamo in piedi a fare capannelli io non so se i compagni interno e poi si viene a Chieri ecco
E quindi ho proposto ripeto che evitiamo di legge delle sintesi del dei lavori dei gruppi cui perché poi toglierebbe spazio a molti compagni però utilizzandoli come materiale per le conclusioni di questa stessa discussione e dandoli all'unità alla stampa tra l'altro ci hanno chiesto ovviamente
I resoconti di questa discussione così procedendo io credo che riusciamo se conteniamo il tempo degli interventi a coprire una parte buona dei numerosi compagni iscritti a parlare ora dei tantissimi iscritti per ieri erano una ventina quando abbiamo interrotto i lavori moltissime sono intervenuti nei gruppi e si sono per così dire tolti dalla discussione generale
Ne restano molti o circa una ventina di scritti adesso vediamo come regolarci alcuni compagni mi hanno detto che volevano anche valutare un attimo prima di cancellarsi o meno adesso lavorando ovviamente sistemiamo tutto per intanto iniziamo i lavori così
Do la parola al primo Company iscritto a parlare che il compagno Cuomo
Che spero sia in aula si prepara il compagno Bielli
Sentiti ieri telegiornali
Dato un'occhiata stamattina alla stampa
Impegno di intervenire
E tormentoso
Io tento di intervenire pensando e chiederei un po'tutti i compagni di farlo né di demagogia
E non solo a questa platea
Ma quello che attraverso anche le esagerazioni della stampa e della televisione
Arriva
L'opinione pubblica
Agli iscritti al Pci Riva quei compagni
Che è l'ultimo congresso hanno creduto della nostra proposta la nostra battaglia
Non possiamo non dobbiamo non è consentito non è politico disorientare in questo momento
E allora
Su questa questione deve scissione si scissione non separazione sì separazione no
A me dispiace per il compagno Cossutta per ricomparire in grado ma mi avevano convinto molto di più il compagno campione che diceva cose
Precise circoscritte e trasmissibili senza creando dibattito messo a creare disorientamento
La questione nostra oggi
è un'altra ed è stata affrontata ma è questa che avrebbe dovuto rimanere in primo piano
E come definire e come organizzare l'essere comunisti oggi
E come individuare i luoghi
E i luoghi significa anche in qualche modo distinzione e separazione
Dell'elaborazione nostra e dell'iniziativa politica nostra
Non è questione di scissione si scissione no
Ma c'è oggi bisogno soggettivo fra i nostri compagni e bisogno oggettivo in cui associata di una autonomia nell'elaborazione ed è l'iniziativa politica dei comunisti
C'è la questione di come definirsi comunisti se avessimo fatto un vero seminario se avremmo fatto più passi avanti sono delle cose ottime nella relazione di madri che forse a questo punto l'unica cosa certa e positiva che abbiamo in mano sono d'accordo con madri che bisogna soprattutto definirsi comunisti per la capacità oggi di una critica radicale del capitalismo delle sue forme attuali
Della capacità quindi di creare oggi
Molti menti reali che aboliscano pezzi dello stato di cose presenti
Ed è lineare attraverso questa capacità critica e questi movimenti alcuni elementi della società che vogliamo
Dico però e spero che la cosa non suoni come atteggiamento conservatore
Che detta il definirsi comunisti oggi necessita anche di un lettura della storia della nostra storia
E non sia geografica ma che non sia disinvolta che sia una
Un rigoroso recupero critico della sua storia da questo punto di vista forse l'unico punto che faccio la relazione
Dimagrito non si può affermare rapidamente che il senso che ha avuto la parola comunismo nel diciassette come discrimine tra lady Nismo socialdemocrazia apre non è più utilizzabile
E ci appiattire avemmo lo sapevano le questa intenzione di magma dire cose troppo rapidamente nascono equivoci si appiattirà e mo'e in quella stupidità che dice che il comunista erano quelli che volevano in modo violento e agitatorio fare l'insurrezione di altri quel trofeo volevano fare in realtà è semplifico
Il nodo dalla guerra quattordici diciotto aveva messo a nudo una contraddizione fondamentale tra chi vedeva il movimento operaio col movimento
Operaio organizzato che dialogava essenzialmente con la propria borghesia ecco l'imperialismo che la proprio borghesia rappresentava e chi cercava e trovava nel diciassette
Un altro blocco di forze sociali che era all'interno dove il problema rafforza il rapporto operai contadini è nel mondo il rapporto classe operaia
Colonie semicolonne quindi grande mondo allora tutto rurale
Del per non parlare della rottura nostra che comprendeva anche la questione cattolica
Quindi
Ecco abbiamo bisogno anche di una cosa che i rifiuti la vecchia geografia della nostra storia ma che non c'è da adesso Tupi Datini che si dicono in giro e che vada quindi a un recupero e rigoroso ma critico e anche sulla critica della società contemporanea zero contributi
Vuol dire noi dobbiamo gettonato fare i conti con il capitalismo lavorativo di la grassa che il capitalismo cognitivo cioè pezzi di elaborazione e di concettualizzazione e andare fu un primo tentativo di lettura strutturale realtà mondiali
Seconda cosa essere come si può dire essere organizzati da questo punto di vista compagni
Noi abbiamo solo la frase giusta ma valga della seconda mozione su come organizzarsi
Nel nella nostra battaglia all'interno del pc in tutti questi mesi nel modo di essere della mozione due abbiamo sperimentato nessun elemento di termini nuovi e di organizzazione
Eppure ci sono nella lunga battaglia di Ingrao c'è nell'ultimo Berlinguer pezzi di elaborazione di queste cose avremmo dovuto avere la capacità di accogliere la proposta delle compagnie anche per la forma un po'rude di Franca Chiaromonte non con il balbettio burocratico della presidenza ma con la capacità di utilizzare anche questo sollecitazioni per un modo diverso di fare questa riunione è un modo diverso di rapportarci
Organizzativamente
Con noi stessi e con il resto del partito perché anch'io credo
Come Ingrao che il concetto di partito
Come avanguardia esterne al movimento reale del proletariato del popolo è una concessione ti cauti in parte di leggere che qui molto meno di quanto si dica e si pensi
Da rifiutare probabilmente bisogna in buona parte da agganciarsi a quello che mastice dei comunista il manifesto i comunisti che fra gli altri
Rappresento determinate cose
è vero che noi dobbiamo quindi inventare un modo di essere organizzati all'interno
Delle realtà sociali che si muovono
Con una effettiva capacità di ascolto e una effettiva capacità di imparare dalla reale per elaborare su questo ascoltare imparare possibilità di proporre di orientare
Ma questa questo dell'organizzazione noi o siamo troppo timidi non osiamo pensare alla nostra organizzazione che certo implica separazione per certi aspetti e in pari tempo troppo conservatori troppo in certi rispetto alla prassi che abbiamo vissuto per tanto tempo per immaginarla in forme nuove infine essere comunisti vuol dire non ne stupri non organizzarsi per esprimere solo opinioni e prescrivere solo documenti ma per organizzare una prassi una capacità di iniziativa politica e da questo punto di vista
L'intervento in grado di ieri è il migliore di tutti gli altri interventi perché mette fortemente l'accento
Per gli altri ma anche per noi che non possiamo cavarcela nel con il nome né con i documenti né con le frasi ma solo costruendo
Teoria è una prassi forte coerente con questa teoria allora ed è questo che noi dobbiamo parlare non scissionisti scissione no approdi questa assoluta necessità di essere comunisti
Fondando questo veri fondando l'identità di essere organizzati di essere attivi
E questo crea dobbiamo portare nel ventesimo congresso
Con l'intenzione di vincere il congresso se possibile anche numericamente il cinquantun per cento
Ma comunque con la volontà di vincere politicamente il congresso in vitro politicamente vuol dire anche ridare fiato ridare spazio ridare quel coraggio che di Manca tatto anche le componenti interne alla maggioranza che non hanno c'è tutto che non sono opportunisti
E questo significa anche
De Linares adesso le condizioni
Che possono rendere auspicabile è possibile Essere Comunisti organizzati anche all'interno della nuova formazione politica ma ci sono delle condizioni comunque non va Cossutta aveva ragione di va a parlare di Riccardo Lombardi
Riccardo Lombardi ha potuto rimanere Luís fino all'ultimo nel Psi senza perdere dignità né possibilità di parlare e nemmeno influenza ma Riccardo Lombardi non di Lombardi anni
Perché i meccanismi di risucchio
Non solo di impotenza ma di risucchio di un partito
Che sia abbia ceduto completamente la deriva di destra sono terribili e non possiamo chiedere Giovanni Brambilla e giù quel Giuseppe Esposito delle sezioni e forse nemmeno tutti noi compreso chi parla
Di poter reggere con la propria coscienza il TAR di meccanismo che fosse di quel tipo lì
Allora prima condizione e che la cosa se nascerà nasca decente nasca decorosa
E l'articolo Di Biagio De Giorgio Giovannini il vergognoso articolo di Aris Accornero sul Mezzogiorno l'atteggiamento sul Golfo civilistica l'occhio può anche nascere una cosa indecorosa indecente
Secondo che all'interno di una cosa se decorosa e decente noi rimaniamo non solo come maggioranza che si fa sui programmi quindi rifiutando la colletta lemma rimaniamo come componente comunista con con la scelta teorico politica non solo accordi su programmi
E come componente comunista che si organizza anche per prendere iniziative politiche improprio se la cosa nel suo insieme non le prende su certi temi
La questione del Golfo compagni
Per chi l'ha vissuta il più possibile attraverso le sezioni è stato Lulli come momento
Non Rizza non gli ottimi articoli e saggi di tanti compagni l'unico momento il differenziarsi nel voto sul golfo in cui abbiamo parlato a tutti i nostri compagni
A tutto il partito è fuori dal partito
E la conseguenza logica avrebbe dovuto essere che alla seconda tappa si votava contro in Parlamento con dichiarazione di voto
Che si organizza Mario perché si organizzavano nella città dei paesi manifestazioni pubbliche cortei comizi l'Ostuni su queste questioni non studia e non solo nostri
Avevamo forze esterne quelli dell'Elenco di Occhetto femministe credenti pacifisti ecologisti pronti a fare le cose con
Quindi
è questo che bisogna dirlo che vogliamo la scissione sì con la scissione no ma c'è bisogno di una forza comunista
Con fondamento e teoriche rigorose
Con organizzazione conti dritto dovere di iniziativa politica diretta e che questa cosa secondo gli esiti congressuali potrà essere la maggioranza che diffonde il partito
La minoranza che rimane così in un partito di sinistra decoroso o
Se il partito decisa decoroso non è e Longari dice queste condizioni anche quella che si separa quel punto
Se no permettiamo solo a esasperare a priori il sì o il no alla separazione
Il disastro che in buona parte leggiamo stamattina sulla stampa
La parola al compagno Bielli segue il compagno Frontera
Io
Ero venuto a questo seminario dei comunisti democratici per discutere per ascoltare per ricercare dei contributi e verifico a e verificare su quali basi oggi si poteva affrontare il tema della rifondazione comunista
Dopo che un gruppo dirigente non sufficiente sufficientemente responsabile e in modo non democratico persevera sulla star dello scioglimento del partito
Il tema in nome delle cose di per sé affascinante richiama il tema della ricerca dell'approfondimento dell'analisi teorica e dell'iniziativa politica
Ho letto di sfuggita ai titoli dei giornali di questa mattina
Nessun titolo nessun sottotitolo che nessun cittadino nessun compagno e l'informazione e a volte non completamente veritiera ma in ogni caso nessuno da questo convegno seminario
è colpito da una qualche proposta sul salto di qualità sull'innovazione sui contenuti del perché e necessità storica per l'insieme della sinistra quella della rifondazione comunista
Eppure il materiale corposo numeroso la relazione di Lucio Magri che considero di notevole spessore politico è un fatto vero
Il rischio e che vadano negli archivi del del partito e mi auguro che qualcuno poi domani non dica gli archivi sono aperti chi sapeva doveva parlare
Ma lasciamo da parte le battute che fanno comunque riferimento a qualcosa che è accaduto e che ha recato tante danno al partito e riflettiamo invece sul fatto che oggi nel partito nel Paese
Si rischia di discutere la questione che non è più quella che amo posta al centro della nostra iniziativa
Chi vuole rifondare il partito comunista non essi sionista
Visto che il Congresso USA ancora da fare eppure oggi c'è come questione che tiene banco quella di chi vuole stare dietro comunque a prescindere da tutto e chi invece vuole stare fuori
Se è accaduto questo cari compagni abbiamo sbagliato qualcosa
Se il tema del convegno fosse stato questo sarei rimasto a casa
Per ragioni che considero che la prima esiste uno scontro politico serio profondo sulla necessità o meno sul ruolo dell'identità comunista questo scontro io continuo a pensare che lo si possa vincere
E per vincerlo debba attrezzarmi oggi e da quello che realizza ero da quello che metterà in campo dipenderà l'esito della mia battaglia
Dare per scontato che sarò perdente non serve ad alcuno chi si sentirà impegnato per onesto già definito negativo
La seconda ragione
Quando c'è conflitto c'è movimento lo scenario muta a seconda delle forze in campo dei movimenti del luogo fisico o politico dalle mosse e contromosse dall'intelligence e dalla capacità di individuare le debolezze dell'altro campo
E sono alla fine è possibile decidere capire cosa di nuovo e di diverso ne è derivato la terza ragione che quella che più sento compassione la sento come cittadino come compagno che poi mi fa sentire comunista oggi e mi ha fatto diventare comunista ieri
E il sentirsi di appartenere ad una causa comune fatta di valori e di ideali fra il quale per il quale vale la pena di impegnarsi
L'adesione ad un partito dal partito con una ai ed e dal partito comunista non ad una religione che pure rispetto l'adesione è sempre e sarà sempre un fatto volontario rimane un fatto volontario è inconcepibile
Se non uscendo dal campo della politica ed assumerà altre categorie quel di aderire comunque ad un qualcosa di cui ancora non sappiamo nulla e a prescindere dai contenuti
Chi al diciannovesimo chi al diciannovesimo congresso ha votato la seconda mozione ha compiuto già allora un atto di rottura con la tradizione non animistiche ancora presente nel partito
E rispetto alla collocazione futura ha un atteggiamento che sarà sempre più di merito
Siccome sì come tante hanno affermato che questo gruppo dirigente con i propri atti
Si rende sempre più una svolta a destra decisivo oggi e arrestare questa deriva moderata e affermare che faremo tutto il possibile per impedirlo
E qui spetta la responsabilità di Occhetto del gruppo dirigente che si è stretta attorno a lui assumere questo gruppo dirigente la responsabilità di atti che riguardo alla possibilità o meno di salvare questa grande forza non è prova di responsabilità quella che fa dire a D'Alema che il partito in ogni caso non si chiamerà più comunista
Non è prova di responsabilità affermare che il problema del nome e del simbolo riguarda il segretario e sarà lui quando lo riterrà opportuno a tirarlo fuori
Non le responsabilità dopo oltre nove mesi dalla Bolognina sentirsi dire che il segretario non la maggioranza ma il segretario ci presenterà bontà sua una bozza di intenti un preambolo politico
Occhetto cercava tante forze
Parlava di schieramenti più ampi parla di disponibilità e potenzialità ed ora si trova nella situazione in cui da solo deve fare quello che avrebbe dovuto fare all'inizio
E oggi a cosa può servire la bozza Bassolino la grande avventura rischia di far scomparire anche lui anche chi voleva un confronto di merito sulle cose ma ancora cosa potrà essere oggi il ventesimo congresso un referendum forse con la ripetizione Paggi peggiore di quello che è stato il diciannovesimo con l'aggravante che il partito ridotto ad uno stato quasi come ottuso e la base il corpo vivo del partito sia ristretta esista estraniato dall'impegno
Le sorti del partito rischiano anzi forse più di un rischio ma rischiano tra l'altro di non rimanere nelle mani dei comunisti degli iscritti tutto questo perché le sezioni quelle rimaste i centri d'iniziativa
Quei pochi esistenti rischiano di essere esautorati da ogni ruolo
Si prova quando a livello decentrato a fare i comitati per la Costituente che sono in gran parte i vecchi comitati comunali più qualche indipendente non tutti ma che comunque lavoravano con
Ma i comunisti
Si troveranno in una situazione incredibile che di cui alla fine di di novembre non avendo avuto la possibilità di discutere di alcun programma proposta dalla maggioranza e neppure sul tema della forma partito perché i tempi sono tali che impediscono di andare nelle sezioni di andare a confrontarsi nel merito ci impediscono di far sì che la parola d'ordine oltre il sì e il no che qualcun evocato il verità rischia del rimanere un qualcosa che riguarda solo ristretti gruppi dirigenti
Ventidue venticinque ottobre convegno conferenza programmatica seminario sulla forma partito noi rischiamo più ottocento mille dirigenti si torna a discutere di questioni simili e discutendo senza che la base del partito sia potuto intervenire
Ma c'è un rischio questo che tutto il gruppo dirigente possa essere di fronte a questa di di fronte a questi fatti
Tutto il gruppo dirigente sito è una stazione di attacco anche rispetto alle esigenze che ci propone la base si parla di rinnovamento della politica ma queste ritorno al vecchio partito dei quadri
Si parla di riuscire a determinare le condizioni perché la gente gli iscritti l'elettorato possa costare di più ma come quando con quali strumenti
Non ci sarà il tempo neppure per presentare le piattaforme le mozioni congressuali rischieremmo di andare nei congressi con le piattaforme senza aver avuto la possibilità di discuterle fra di noi
Io cosa ci posso aspettare contando lasciavo immaginario son preoccupato forse troppo
Però spetta io credo noi comunisti anche da questo denuncia da questo seminario sicuramente denunciare questo mandare novità subito
Dalle nove da subito nelle sezioni e presentare le nostre proposte le nostre idee e insieme a quei compagni intensificare alla allargare il lavoro perché al congresso chi crede ancora nella rifondazione comunista scenda in campo
Il nostro destino non può essere favorita o scissione il nostro destino è far validità delle nostre vite e capacità che avremo di farle conoscere apprezzare non è neppure tra disinteresse
Ho passione ma consapevolezza delle difficoltà e determinazione che avremmo per la salvezza di una prospettiva di non accettare la logica secondo cui non c'è democrazia senza capitalismo che non c'è altro da fare se non accettare l'esistente
Dobbiamo da subito a compiere atti politici significativi come abbiamo fatto con il voto sul Golfo dobbiam dire anche da questo convegno con quali parole d'ordine su quali parole d'ordine si aderisse alla marcia della pace qual Perugia-Assisi
Dobbiamo far sì che sulla Finanziaria lo scontro fra destra e sinistra sia reso evidente
Chi è per lasciare le cose come stanno
Chi pensa a questa società come immutabile riprenderà il vecchio tema delle compatibilità chi è di sinistra dovrà proporre il tema del cambiamento di uno stato che si schiera per rompere vecchi valori e vecchia sesti
Si dovranno indicare delle priorità sulla base di queste priorità si saprà da che parte si sta voglio finire company l'annotazione
L'annotazione che io credo che il Partito Comunista ovviamente non può ritornare ad essere quello di prima ma non può essere peggiore dev'essere un qualcosa di nuovo e di meglio abbiamo un compito è un dovere
Noi che ci siamo chiamati comunisti democratici che le nostre idee non mi mancano come mera contenere senza testimonianza sarebbe troppo poco ci attende un congresso difficile
Ma non impossibile
Ci attende una fase in cui le certezze le costruiremo assieme
L'importante ho finito l'importante è sfuggito ad un pericolo quello di accettare sempre il terreno del confronto politico imposto ci dagli altri in cui ci delimitano il perimetro e i paletti oltre i quali non possiamo andare
La sinistra è diventata sempre più un arcipelago di diverso identità e idealità in questo arcipelago l'isola principale può continuare viene compagni adesso è rappresentata quella rappresentata dai Comunisti italiani
Allora sempre raccomandando di tenere i tempi la parola al compagno Frontera segue il compagno Prestipino
Avevamo preparato come
Aria nella nostra federazione un contributo per quanto riguarda il tema della forma partito non dirò nulla a questo riguardo per risparmiare tempo perché abbiamo distribuito anche copia di questo materiale se nonché
Sarebbe per noi importante che alla discussione del venti venticinque ottobre servili sulla linea stabilita la relazione di Magritte che condivido ad un documento autonomo sul tema della forma partito
Perché a questo riguardo un grande sconcerto anche nella base della maggioranza e questo documento dovrebbe rendere possibile un pronunciamento contrario alle posizioni di contenuti nel documento Fassino senza che questo significhi l'adesione ad una piattaforma politica globalmente diversa
Sul che fare congressuale voglio svolge alcune considerazioni
Stabilendo delle coordinarsi
La prima è che muove archiviabile la nostra opposizione come diceva Mario alla linea del diciannovesimo congresso il bilancio della Costituente parla chiaro ma non è neppure semplicemente riproponibile per i motivi che Magri diceva
In più si deve tenere conto che pochi hanno voglia di replicare il diciannovesimo congresso o di fare omaggio ai media di un di un copione spettacolare o ad alcuni settori della maggioranza di una rottura drammatica
C'è poi nel partito indifferenza verso quella che appare come logica tra stati maggiori e c'è bisogno di nemici esterni nel senso
In cui fu usava questo questa metafora nel suo intervento Valentino Parlato
C'è esasperazione sfiducia l'arma più forte la chiamata magari nella sua relazione ormai il danno è fatto conosco Company che darebbero cinque anni di vita per tornare al giorno prima della Bolognina
Ma ormai il danno è fatto qualunque cosa va bene purché sia fatto presto
E quest'atteggiamento non si trasforma in un cambio di fronte se il Congresso resta fronte contro fronte
In questo contesto è tutt'altro che scontato che manteniamo il nostro peso
Un primo messaggio forte e chiaro deve essere no alla scissione al di là delle dispute filologiche separazione delle forze sarebbe un grave errore
Non solo perché sarebbe un regalo durevole alle forze conservatrici ma per un altro motivo che vuole introdurre in politica la somma delle parti
è sempre meno dell'intero l'intero ha un quid in più in politica le forme
Si forma attraverso forze collettive il cui valore è superiore alla somma degli individui che le compongono
Nella separazione si perde questo qui perché forse la speranza di faccio a qualcos'altro ma certo l'ascella sarebbe più povera e tanti rinuncerebbero
Il tema della rifondazione è importante ma con qualche precisazione innanzitutto che la rifondazione non è affrontabile con una specie di con una specie di spirito di autosufficienza di mozione
Cercate ancora
è il titolo dell'ultimo Napoleoni è il tempo di cercare ancora e dunque circa Ari insieme mi sento vicino in questo a quanto diceva ieri in grado e avverto come un pericolo una forma di ortodossia di autosufficienza di mozione
Pericolo sarebbe anche come tutti hanno indicato qui più grave la scomparsa di una forza di opposizione
Ma un pericolo che non si evita con la scissione
Per essere uniti ma non so mi convinceva di la riflessione che fa questo riguardo Bertinotti il punto di arrivo di una più che decennale vicenda del PC e della sua linea della sua cultura non può essere una scissione ma una messa Hardy cime produttivo di una vera dialettica
La stessa Rifondazione così intesa dunque richiede un approccio dialogante
Dialogo tra le componenti storiche del comunismo italiano quelle nuove e forze esterne
Questo approccio Company è necessario anche da un punto di vista tattico riprendere il tenta cinque per cento più per rimettere in gioco forse sbandate dell'uso della maggioranza e The alcuni esterni che hanno sinceramente creduto nella Costituente che non dobbiamo svillaneggiato
Nella loro sincerità ogni ruolo convinzione ha ragione Cazzaniga
False che spetta a noi di mettere insieme
Forse spetta proprio a noi farci carico in qualche modo anche dei cocci della costituente attraverso il dialogo
Infatti lo stesso fallimento della Costituente pone il problema del nome stesso in modo diverso intimamente diverso il problema del nome dopo il fallimento della Costituente non è il nome della cosa
Ma il nuovo nome del PC
La cosiddetta svolta di novembre torna ad essere e così evidente il re è nudo nella sua misera impostazione iniziale ma nello stesso tempo dimostra che abbiamo le fatti ragione noi a dire che il problema del rinnovamento riguarda innanzitutto il PC
E non fantomatiche sinistri sommerse e quindi fallita la Costituente il terreno è la rifondazione del PC e dunque è necessario dire quale di fondazione del PC non solo la Rifondazione Comunista
Il tema della rifondazione d'altra parte non è riducibile all'attualità del comunismo perché nell'opposizione alla cosiddetta svolta di novembre c'è altro e abbiamo ascoltato l'intervento di la valle altro che non riguarda solo i comunisti
Infine si avverte una preoccupazione verso la manovra congressuale se e come si possa spaccare la maggioranza come vincere il congresso ma cosa vuol dire compagni vincere il congresso
Prendere il cinquantun per cento a parte il sapore un po'troppo craxiano
E forse diciamo così anche occhietti hanno di queste interpretazione non credo che il problema possa essere posto in questi termini perché anche ottenere manovrando il cinquantun per cento non sposta il problema politico
Noi dobbiamo per capire che cosa può voler dire vincere il congresso porre con forza e con chiarezza il tema politico
Qual è il problema politico del congresso di mettere in campo una grande forza di sinistra
Con il cinquantun per cento alla ex mozione due il quarantanove per cento alla maggioranza si risolve questo problema politico no
Resta ugualmente questo problema politico
Come allora si vince politicamente il Congresso portando a votare nelle sezioni una gran parte dei compagni che non si sono espressi
Ma non sia chiaro qual è la situazione del partito e quali livelli di sfiducia hanno ormai preso la base del nostro partito
Con un cambio di maggioranza manovrato dal vertice vediamo un po'quali Chevaline qua assumere questo cambio di maggioranza un grande centro un'operazione vecchia
Un pezzo del no che si associarsi trasformismo un pezzo del si che si discosta e si precipita nella minoranza è molto ingenuo pensarlo allora
Allora io vorrei innanzitutto il tema delle regole
Per stare insieme per produrre politiche insieme tema politico e non procedurale tema essenziale se si pensa come immagini a tempi lunghi
Ma oltre alle regole occorre una cultura politica del partito pluralista è un atto politico che contraddistingua nuove regole un patto costituente
Dicevano alcuni compagni anche nel dibattito di ieri in Commissione tra le componenti un patto costituente che in modo pattizio contratti programmi e anche altro
Di quello che sarà il nuovo partito della sinistra con un'impostazione ampia però perché anche questo non basta
Il Gramsci gli avete portato l'Italia alla rovina le toccherà a salvarlo forse parla proprio al ruolo di una minoranza come la nostra
Che è così grande da avere il diritto ma anche il dovere di dare voce a una parte essenziale della sinistra che si trova dentro il partito comunista ma non così grande da poter immediatamente risolvere i problemi in termini di estensione di consensi
Al momento che la di salvarla il punto allora è dato dalla valorizzazione della Cosa Nuova che è stata ed è l'aria della mozione due l'Area dei comunisti democratici vorrei che approfondiste compagni
Anche i compagni dirigenti perché questa cosa è stata nuova più di quanto pensi forse anche chi mi è stato promotore ha significato un rimescolamento profondo una parte di punta del rinnovamento del diciottesimo congresso di si è ritrovata
Una realtà multiforme di ricerca di rigore intellettuale delle toilette culturale un punto di vista critico sulla modernizzazione una dimostrazione della possibilità di un'autonomia reale
Di una forza di sinistra
Perché costituisce poiché costituisce ha costituito una novità la vostra area influenzate può influenzare una posizione politica al di là del congresso il dialogo è possibile
E anche se le occasioni perdute sul documento Bassolino lo possono
Far ritenere difficile purché si valorizzi questa novità con un ulteriore salto di qualità ho finito purché si caratterizzi non come resistenza ma come diversa versione nuove e più ricca della discontinuità
Nel rapporto con la nostra tradizione distinguendo il meglio di essa è troppo e perché è troppo
Qui se mai c'è stata dopo Alice un affievolimento della nostra iniziativa politica
C'è invece bisogno di fatti nuovi
E questi devono appartenere pienamente Annoni capisco e condivido la diffidenza verso operazioni approssimative e detesto come Macready pasticci
Non si può però preventiva avente identificare come pasticcio ogni ipotesi di dialogo e se si assume l'ipotesi del dialogo senza riserve mentali
Si può preventivamente escludere che questo produca fatti nuovi io dico di no
Occorre riconoscere la legittimità politica delle diverse posizioni e quella di potenziali nuove così posizioni allora io vorrei così il tema di oltre le mozioni a quale ma che si riferiva nella sua introduzione
Non dall'una verso l'altra ma dalle due in avanti a condizione che sia riconosciuto un legittimo e autonomo percorso il tema non è quello di lanciare i ponti ma quello di rimettere insieme i cocci di ricostruire e di per evitare lacerazioni e superare le incomprensioni per avvicinare le posizioni no per rendere più chiaro e la dialettica più produttivo il confronto certe un lavoro difficile duro ingrato
Voglio concludere che ero con una battuta
Ma è un lavoro difficile ingrato
Che ci condannerà sicuramente sui media al cilicio di etichette Ranci de e ingenerose
Ma si può fare nostra l'invocazione di Heidegger nessuno dei suoi ultimi lavori soltanto un Dio ci può salvare aggiungendo però nel nostro caso da Onofrio Pirrotta
Allora la
Allora la parola al compagno Prestipino seguirà Rino Serri
Sulla tempestività delle dichiarazioni di Cossutta non saprei pronunciare
Da un lato potrebbero ricompattare nella base del partito l'attuale maggioranza
Dall'altro lato possono avere un effetto salutare
Se avranno messo in guardia la base da un pericolo di scissione che proprio la maggioranza sin qui sottovalutato o sottaciuto
Se io sospendo il giudizio sul posizioni di Cossutta non capisco invece il dirigente della maggioranza che hanno mostrato di scandalizzarsi
Ricatto quello di Cossutta accettazione delle decisioni congressuali solo se gli sono favorevoli liberiamoci dalle ipocrisie
Un partito storico non è una società per azioni
Nessuna decisione di maggioranza può cancellare un partito storico se un terzo dello stesso partito vuole mantenerlo in vita
In tali condizioni
La maggioranza decide soltanto di volere essa sola uscire dal partito
Se tutto il partito accetterà di seguire la maggioranza nel nuovo approvato è questione da accertare in un secondo tempo
Per il momento nei congressi di sezione
I compagni tutti debbono sapere
Di essere chiamati a decidere se vogliono uscire o no uscire dal Partito comunista italiano
Noi vogliamo restarci permettere fondata o rifondata
Ieri ai vari gruppi di lavoro si è registrata una brevissima giusta insofferenza verso l'ostinazione che anima tuttora la segreteria del partito malgrado i suoi palesi Chairs
Anch'io come Mario Spinella
Ritengo che vi sia un mezzo efficace per scongiurare il pericolo di scissione
Decidere noi qui è ora che all'atto del prossimo congresso nazionale di debba essere una sala della pallacorda
Perché vis dissi possano valutare gli sviluppi della situazione non siamo il Terzo Stato ma siamo almeno un terzo del partito
L'anno scorso la proposta di formare un nuovo partito è stata avanzata allo scopo di marcare la nostra incompatibilità il nostro distacco dai partiti dell'Europa centro orientale ed ai loro fallimenti storici
A distanza di tempo
I termini della incompatibilità appaiono rovesciati
I più screditati partiti satelliti dell'Est
Hanno tutti cambiato nome o sono scomparsi dalla scena politica o hanno ottenuto l'una e l'altra cosa insieme
Nulla può distinguerci da loro più efficacemente dinnanzi ai popoli e dinnanzi alla storia
Che la dignitosa difesa di un nome ineccepibile quale il nostro
Del resto
Meglio chiamarci Partito Comunista Italiano
Anziché aver escogitato un altro nome per farne un uso soltanto tra di noi
Mentre gli altri Craxi lo ha già preannunciato
Ci chiameranno gli ex comunisti
I problemi
Della divisione del genere umano no su
Del rapporto distorto tra i sessi
Del dissesto ambientale e del permanere di valori etici dominanti spray ecco competitività e poi mica disperata solitudine degli individui umani questi problemi
Reclamano annuncia nuovi crediti di guerra come ha detto benissimo ieri il compagno Ingrao
Non già nuovi crediti di governo ma l'organizzazione solidale di un nuovo antagonismo storico
Che dalle metropoli guardi al Terzo Mondo
Noi non possiamo sottrarci alle nostre
Eppure
Mai come oggi sono celebrate altre rivoluzioni
Rivoluzione scientifico-tecnologica rivoluzione informatica e telematica persino rivoluzione reaganiana così anche RAI tre di un articolo recente peraltro molto apprezzabile
Il concetto di un'altra pasta mento
Di un passaggio d'epoca è tutt'altro che fuori moda si discorre di postindustriale di posta avanguardia di postmoderno ma di un posto capitalismo sia pure come remota possibilità futura non se ne parla più
Altre nazioni nozioni correnti sono quelle di crisi di tramonto di declino ad esempio si discute di tramonto della ragione o addirittura di fine dalla storia
Si fa largo uso dell'idea di morte
I giornali scrivono che il comunismo è morto Marx lo sappiamo è morto più di una volta struttura allestire post strutturalista il proclamavano o preconizzava no la morte dell'uomo
Mi c'è e i suoi seguaci filosofico teologico
Distrutta non sulla constatata o prevedibile
Morte di tiro il poeta annunciato la morte delle lucciole e le colloco appare annunciato la morte della primavera
Ma il capitalismo non muore che il capitalismo è immortale
Si dice
Si dice che tra le altre anime morte del nostro tempo vi siano anche l'ideologia
Ma quando osservò che sorta di privilegio l'immortalità appunto
Si concederà un solo capitalismo in una ecco tombe così generalizzata debbo convincermi che ancora l'ideologia no le ideologie non sono morte
Io considero il giudizio sul capitalismo la vera discriminante l'odierna divisione nel partito
Ma se qualcuno
è convinto che il capitalismo vincente abbia posto fine alla storia
Da parte mia vorrei attribuirgli un merito ben maggiore
La capacità di aver creato le condizioni storiche
Sviluppo dalla produttività unificazione dell'ambiente naturale del mondo umano eccetera che potranno fanghi partorire una società posti capitalistica
Evitando così davvero la fine della storia o alla fine a breve scadenza
Dalla nostra vita sulla terra
Cioè
L'arresto è stato sconfitto non da un Occidente riformista
Ma da un accidente neoconservatore neoliberista e il neo capitalista
D'altra parte il fallimento economico dell'Unione Sovietica dimostra soltanto che un'economia non capitalistica
Incapace di favorire il passaggio da una fase di Dindo socialismo classico
Alla fase dell'innovazione tecnologica vera e propria
A quel rivoluziona mento incessante delle tecniche che già acquisì riferiva già Marx attribuendo proprio al capitalismo maturo
Una riprova fino agli anni Sessanta circa l'economia sovietica in qualche modo funzionava
Un'altra di prova nei settori di punta ossia nelle produzioni per fini militari e strategici o per imprese spaziali dove le tecnologie avanzate avanzate sono introdotte da tempo
Una organizzazione non capitalistica
Dà i suoi frutti tuttora
Ne consegue che la te privatizzazione è possibile nei singoli settori solo dopo la rivoluzione tecnologica non prima
Tuttavia per un ente privatizzazione di buona qualità
L'avvenuta rivoluzione tecnologica è condizione necessaria non sufficiente
Si rende necessaria anche una pienezza democratica delle istituzioni statuali e delle gestioni economiche
O meglio una democrazia planetaria
Per questa nuova economia mondo senza confini nel tra le nazioni tra sistema produttivo e ambiente naturale
Fino a quando tutte le condizioni necessarie non sussiste l'anno ci dibatteremo ancora
Nella preistoria diceva Marx o nella fase in cui i progressi nel dominio tecnico della natura si traducono in regressi nel dominio civile della società sui propri spiriti animali
Anche il Partito Comunista impresa è stato detto ma sorte del cupio soldi
Ma oggi i partiti tutto possono fare tranne che tuffarsi nel nulla riemergere con un altro Poliuto
E con un'altra carta d'identità
In omaggio all'opinione che vorrebbe morte l'ideologia oggi si chiede al partito comunista di restringere il suo orizzonte nell'immediatezza del presente
Di recidere il legame con il passato storico pagando un prezzo molto alto quando quel passato viene riproposto soltanto per l'iniziatore per iniziativa al Trullo
Reggio Emilia insegni
E soprattutto di rinunciare allo sguardo sul futuro
Ma al contrario il tema centrale oggi quello del futuro
Ho detta i tempi lunghi in Germania giuristi e politologi sì chiedono se la crisi odierna della Democrazia non derivi oltre che lo spostamento dei centri di decisione verso attori extra politici
E verso ambiti sovranazionali non derivi anche da linee inadeguatezza di un modello classico fondato sulla reversibilità delle scelte operate dai legislatori
Per la legislatura legislature di breve durata
In un mondo nel quale
Invece le decisioni impegnano ormai in modo irreversibile le generazioni future
L'ambiente nel quale vivranno
Mi avvio alla conclusione rapidamente
Se siamo giunti a tanto
Non di partiti pragmatici il bisogno ma di organismi che sappiano riguadagnare i punti alti del sapere del volere del sapere teorico e del volere etico
Per la verità i dirigenti ci assicurano che il partito warrants ispirarsi ai principi e ai valori di un'etica pubblica moderna
Ma è possibile una scelta etica che non si richiami a una concezione del reale ha una visione del mondo o ha una filosofia sociale
L'attuale gruppo dirigente replica avrebbe forse che nelle scelte etiche
Possono convergere diversi indirizzi di pensiero
Che è una unità di intenti a partire dalla pluralistica convivenza tra diverse fedi o convinzioni deve essere concretamente possibile cioè
Il pluralismo come regola di libertà in uno Stato democratico è fuori discussione
Ma anche libertà e democrazia sono valori universali
Che non di meno
Assumono significati profondamente diversi ad esempio nel giusnaturalismo l'uomo nasce libero nel contrattuali ISMU la società e i risultati di un patto razionale nell'utilitarismo
Il Pubblico Bene nasce dal libero gioco fra gli interessi individuali
E da una loro ottimale sommatoria
Nel video antismog una rispettabile tradizione socialdemocratica l'umanità è un fine in tutti è in ciascuno
In concreto con le facce le proposte degli obiettivi che si era anche dei valori
Senza risalire all'impianto concettuale che fornisce i loro presupposti
E si significati teorici sono diversi non lo saranno anche le forme istituzionali corrispondenti
Finisco
Alle nobili parole di Raniero la Valle
Vorrei solo aggiungere che Gramsci
Riteneva
Che la religione fosse una concezione della realtà con una morale conforme
E perciò che una rete da una religione laica non potesse giudicarsi estranea all'agire politico
Se invece una religione laica fosse del tutto assente nel patrimonio dei partiti
Questi dovrebbero per sopravvivere adeguarsi alle pratiche del mercato politico
Per adeguarvisi
Cercare in tutte le maniere una partecipazione ai governi e ai sotto governi ma allora donne e uomini di tutti i continenti in seguirebbero fatalmente la religione laddove essa dimorava priva di fatto gli ma di farsi laica
Laddove l'arabo il patto emissivo il suo Sermonti Ludi
Cioè nelle chiese e negli universalismo di delle une N e anche lei fondamentalismi e delle altre
E quel che avviene sotto i nostri occhi
Sei Saddam Husseini
Che si trovano nel Medioriente o in casa nostra
Non ci piacciono
Dobbiamo riconoscere che anche queste armi
Gliele abbiamo fornite nuovi
Bene andiamo avanti allora con questo ordine adesso la parola al compagno serre poi la compagna Lilli Rampello poi il compagno Sergio Garavini la parola Rino Serri
La drammaticità della situazione che del nostro partito investe anche noi forse non poteva essere diversamente siamo stretti in una tenaglia
Per un verso sentiamo che la rifondazione comunista che proponiamo al partito e al Paese richiede uno sforzo eccezionale di analisi di nuova produzione teorica di nuove culture e ci impegna per tempi certamente non brevi
Dall'altra però siamo costretti a misurarci con una precipitazione della crisi del partito che è stata aggravata e accelerata dall'attuale maggioranza e ci impone scelte urgenti e non rinviabili per l'esistenza stessa del partito
Per di più siamo costretti ad affrontare questi difficili questioni pressati da un nuovo pericolo di guerra e in una situazione segnata da crisi da una sconfitta della sinistra
Un tale complesso di problemi e difficoltà ci espone quasi inevitabilmente al rischio del pessimismo punto può indurre anche in noi il senso dell'impotenza
Può consigliarci solo i tempi lunghi ferita di per sé è indiscutibile ma che ci può far saltare anche la capacità di scegliere di agire subito sugli eventi tutto ciò Straße sta attraversando questo nostro dibattito se non sappiamo risolverlo in concrete successive soluzioni noi rischiamo di aggravare disillusione disimpegno abbandono
Di centinaia di migliaia di compagni i lavoratori di cittadini
Noi dobbiamo guardare e ritornare prima di tutto a questo
Sentire profonda questa nostra responsabilità abbiamo dunque il dove
Di fissare alcuni punti fermi
Il primo
Siamo di fronte a un fallimento gravi generale del progetto politico proposte praticato dalla maggioranza facciamoci tra di noi miglia autocritiche ma questo è il punto di partenza e non farlo scusato nascosto
E ciò ha indotto nel nostro partito già in seria difficoltà uno spostamento forte a destra
E insieme a un processo di disgregazione e di vera e propria dissoluzione non è la divisione tra maggioranza e minoranza non sono nemmeno le esasperazioni polemiche che qualche volta ci sono state
A determinare questa situazione
E la natura dell'operazione le sue motivazioni i suoi confini che erano di destra infondati nell'analisi velleitarie sul palco
è un'operazione che non è correggibile che non è correggibile se si rimane all'interno della sua logica nelle modificando alleanze di gruppi dirigenti né facendo correzioni secondario che ci abbiamo provato
E noi ci abbiamo provato con Ariccia e ci abbiamo provato forte
Bisogna bloccare il processo in corso
Avviare un osso avviarne uno sostanzialmente diverso se non sarà così io lo dico come la sento ogni richiamo all'unità da qualunque parte venga e vuoto inefficace puramente strumentale o pura testimonianza sissignore
Gestione del parti
Scissione del partito è cominciata con la dichiarazioni di volontà politica di trasformare il partito in una forza non comunista questo ha detto il compagno che
Per cominciare col tempo si è potuto credere che si trattava di Unes di una fase espansiva di crescita
Che abbiamo che avremmo cambiato anche il nostro nome insieme con altre forze e culture che entravano nella nuova nel nuovo inizio
Oggi è chiaro purtroppo compagni che facciamo i conti in casa nostra con meno forte di prima e con una maggioranza lo diceva lo stesso Ingrao ieri che si sposta sempre più a destra
Se la maggioranza vorrà continuare su questa strada se vorrà compiere anche l'ultimo il solo
Perché gli altri non si sono dati di atti concreti la Costituente di Esterni
No ne rimane uno solo cambiare il nome del partito comunista cancellare anche questo lo vorrà compiere questo atto ebbene si assumerà la responsabilità che una responsabilità che non può scaricare su nessun altro
Darà un'ultima spallata questa sì scissionista questo partito di fronte alla quale appare immotivata e strumentale un'accusa si sionista ribaltata su di noi io non concordo io non concordo con il compagno
Io non concordo con il compagno Cossutta perché ho timore o timore finisce per dare per vincente questa spallata scissionista della maggioranza subisce Lipari in parte il suo terreno credo invece che noi dobbiamo rispondere in due modi
Lo dico con la passione che sentite fare un estremo appello alla maggioranza
Anche da dare un segno di interruzione di questo processo almeno sulla questione del nome quella che sta arrivando dei prossimi giorni se è possibile per avviare un nuovo clima di elaborazione di iniziativa politica che ridefinisca sostanzialmente la prospettiva del partito
In secondo luogo fare appello a tutti i compagni per una battaglia congressuale che abbia forte nella coscienza di tutti il carattere decisivo eccezionale delle scelte da fare
Il secondo punto fermo
Noi andiamo a questa battaglia con la proposta da Rifondazione Comunista
è vero è una proposta ardua e ci vogliono tempi lunghi
Ma non è vero che essa non è già oggi un po'
Al momento attuale una proposta solida sostenuta da primi assi di analisi di elaborazione culturale e programmatica di concreta incidenza politica
La relazione di madri in questo senso è notevole è uno strumento valido per sostenere l'elaborazione di una piattaforma congressuale e per alimentare dentro e fuori del partito una ripresa forte
Una ripresa forte di rinnovata identità iniziative di rinnovata identità comunista ci sono poi altri contributi che abbiamo sentito in questo anche in questo seminario ci sono scelte post politiche significative come quelle sul golfo che già fanno vivere questo processo nella realtà ancora però che d'accordo ma ci sono
Ritengo sbagliata e pericolosa ogni sottovalutazione in questo senso a me pare che su queste basi noi stiamo già costruendo
Io credo che noi dobbiamo lavorare per continuare questo lavoro questa nostra autonomia di proposta politica di strategia
Dobbiamo portarla con forza nel congresso batterci con convinzione perché essa si affermi lo dobbiamo fare ripeto come scelta autonoma
Questa è condizionata accerto dagli altri anche ma non dipende e quello su questo nodo io lo dico con franchezza non sono d'accordo con il compagno Bertinotti
Quando dice se la maggioranza del partito non si rompe
Sarà sconfitta sarà il disastro
Così mi pare si depotenzia in partenza la nostra linea significa di fatto la sua autonomia la si riduce da subito a un contributo a una minoranza a una corrente una componente della formazione politica che dovrebbe nascere e qui si pone un altro interrogativo decisivo
Per impegnare davvero migliaia di compagni nella battaglia congressuale nella società
La nostra proposta di Rifondazione Comunista domanda può guidare solo ed esclusivamente all'interno della formazione politica che dovrebbe nascere
è davvero realistico pensare alla rifondazione comunista in un processo che cominci con la cancellazione dello stesso nome
è comprensibile ciò nella realtà e nella coscienza di Compagni cittadini
è possibile se nei fatti nonni continui rilanci verbali
Nei fatti come le scelte sul golfo si aggrava ulteriormente la divaricazione
è comunque sicuro che la realtà con cui fare i conti la città e non il convento si ritroverà proprio sicuramente dentro alla alla nuova formazione politica la cosa e cento questo
è proprio scontato che ogni altra strada sarebbe marginale e residuale parole che io sento molto girare fronte della cultura del potere del successo e del lucente
Non si può essere non si può essere esterni alla realtà anche stando dentro alla cosa dobbiamo davvero ridurci solo alle regole
Questi interrogativi ed altri mi portano a non capire
Io non condividere la scelta che in grado sia e ci ha proposto la rifondazione è un percorso lungo
Il congresso un passaggio certo decisivo ma proprio per questo la decisione di di come esso debba continuare a vivere politicamente anche dopo il congresso dovrà essere presa allora e solo allora
Perché essa dipenderà dalle scelte di questa anche di questa maggioranza se si confermasse
E dalle valutazioni di tutti i compagni che si saranno impegnati
Forse anche noi c'è una certa si è riflesso una certa crisi di gruppi dirigenti anzi io faccio una proposta a tutti i compagni
Mettiamo in atto uno stimolo che ci è venuto
Dal lavoro delle donne in questo nostro seminario
Cominciamo subito a coinvolgere compagni amici cittadini organizziamo in ogni città prima del comitato centrale incontri aperti e di massa per la rifondazione comunista
Che assumono la nostra discussione anche nelle sue diversità si pronuncino partecipò la formazione e la nostra piattaforma congressuale io credo possiamo mobilitare tante forze vecchie e nuove interne ed esterne al partito
C'è troppa fiducia
Ho solo due minuti c'è troppa fiducia
In mente forse
Certo noi io credo dobbiamo creare un nuovo ottimismo della volontà una nuova convinzione dell'agire collettivo
Ad compagno e carissimo amico Valentino parlato
Certamente la sinistra subito una sconfitta e l'ha subita sul terreno dell'egemonia
Io non so non so se Berlinguer davanti alla FIAT sapesse già che si stava perdendo
Io so che ha fatto bene ad andarci
Io so che dopo ha fatto bene abbiamo fatto bene a fare il referendum sulla scala mobile so che abbiamo raccolto il quarantasei per cento dei voti e che forse potevamo vincerlo se avessimo avuto unità del partito del suo gruppo dirigente e di tutti
Io so ancora
Quel quarantasei per
Era una base solida per riprendere una battaglia operaia che invece non abbiamo saputo o qualche volta ha voluto condurre oggi molti dicono
Lo diceva la relazione ematiche siamo in un affronta una sconfitta ma di fronte a un mutamento di fase non di fronte alla stabilizzazione economico sociali le classi dominanti hanno bisogno di nuova subalternità o dei dei tecnici e gli operai
E di colpire ulteriormente ampi settori soprattutto i più deboli della società
Bisogna reagire organizzare la battaglia sociale politica questo intanto è una necessità per i lavoratori e nello stesso tempo ci può aiutare a pensare a elaborare nuova teoria e nuove strategie a far vivere in concreto la rifondazione comunista
C'è un eccesso di cd soggettivismo e concludo in me può anche darsi compagni
Ma se è così non mi pare un gran male
Perché se non altro
E qui di Ibra l'altro eccesso che mi pare oggi davvero prevalere
Il realismo stanco l'accettazione passiva delle mille compatibilità che ci vengono imposte e che qualche volto noto noi assumiamo la rinuncia in mille modi motivate a cambiare lo stato delle cose esistenti
La parola
La compagna sì Rampello
Seguirà Sergio Garavini
L'esperienza di un gruppo di lavoro misto fatta ieri pomeriggio su proposta delle compagne
è stata fruttuosa offre molti spunti di riflessione
Pure essendo tutte e tutti noi abituati al lavoro insieme per comune militanza
Ieri per la prima volta questo avvenuto sulla base di una proposta che metteva al centro pratiche e regole volute e scelte dalle donne fra queste come dovreste sapere il partire da assente
Pur con qualche comprensibile difficoltà questa regola è stata tenuta presente da tutti
La prima fondamentale questione che ha trovato una comune attenzione
è quella relativa al fatto che oggi per il rafforzamento e la visibilità dell'Area dei comunisti democratici e per l'insieme del partito è importante che ogni compagna e ogni compagno laddove si trova ad agire
Ricomincia a prendere parola in prima persona ricomincia a produrre politica per una ricerca e un confronto in nome delle cose
Questa riflessione che può apparire banale in realtà è il richiamo urgente a tutti ad uscire dall'impotenza politica che ha caratterizzato gli ultimi tempi a causa di due elementi di blocco
La paura che ogni atto iniziativa politica che si compie prefiguri Giarda scissione o l'attesa paralizzante di segnali che dovrebbero venire dall'alto dei nostri massimi dirigenti
Agire dove si è ciò che si sceglie si pensa e si vuole in vista di una rifondazione comunista è uno degli elementi forti e di un radicale rinnovamento della vita interna del nostro partito
Perché è chiaro che le regole del vecchio partito sono state devastate ed è venuto meno per tutti noi donne e uomini il luogo tradizionale della relazione politica è finito il PC che avevamo scelto
Si è rotta la comunità nella quale abbiamo creduto e operato comunità che per noi era una delle radici dell'essere comuniste e comunisti
Il valore della propria esperienza e della sua circolazione la capacità di renderla sapere comune che le donne comuniste propongono
Assume così il senso non solo di una possibilità in più ma è una condizione indispensabile sia nella discussione sia nella proposta politica
Questo sottrae le scelte alle cosiddette verità oggettive che tali non sono e alla logica della continua urgenza politica
Per il nostro gruppo e due possibili esiti che sembrano essere reale oggetto del contendere nella nostra area scissione occorrente del nuovo partito
Non solo non sono la risposta al problema della rifondazione comunista ma non forniscono alcuna spinta ad agire politico nella fase precongressuale
Al contrario
Questi esiti hanno fatto da schermo ha una difficoltà di pratica e di iniziativa politica hanno Sclero Tisato il confronto tra maggioranza e minoranza e nella minoranza hanno prodotto il rischio di una chiusura autoreferenziale
Se il problema allora è la ricostruzione di una comunità di comunista comunisti bisogna cominciare a indicare i materiali che vogliamo mettere al centro della nostra Rifondazione da subito nel presente non nel futuro
Abbiamo detto all'inizio prendere la parola e prendere in mano la politica
Per fare questo non possiamo non fare i conti con alcune questioni primo una precisazione di che cosa intendiamo per soggetto politico
Senza che questo venga confuso con un elenco dei soggetti sociali che di volta in volta cambiano a seconda delle convenienze
Secondo una ridefinizione dei cardini che hanno governato finora il nostro partito i concetti di rappresentanza di delega e di sintesi
L'esperienza e la pratica di molte donne sono su questi punti un patrimonio che oggi è già a disposizione di tutti perché è un patrimonio costruito nella distinzione e anche nel conflitto
Fra noi c'è discussione sui modi di costruzione della forza femminile
Terzo
Una riflessione radicale sul concetto di democrazia sia per quanto attiene alle forme dello Stato sia per quanto attiene alle forme e alle regole di un partito politico
Se vogliamo riattraversare questo concetto non alla luce di quello di uguaglianza e di capitalismo trionfante
Ma a partire da differenza e distinzione tra libertà femminile e libertà maschile
Quarto la costruzione di una nuova funzione dirigente che non può non misurarsi con il senso della responsabilità la continua attenzione processi di crescita collettivi e individuali il rispetto delle proprie tracce radici la consapevolezza della propria storia
Ad esempio ieri nel ricordare le recenti vicende di Reggio Emilia
Non dobbiamo partire come abbiamo fatto che non dobbiamo partire solo dal giusto orgoglio per quello che sono stati la resistenza del ruolo del PC
Ma dobbiamo anche chiederci quanto noi stessi eravamo stati capaci prima di valorizzare la resistenza e non semplicemente di celebrarla
Solo così necessario esercizio di autorità può generare autonomia presa di parola capacità di giudizio e indipendenza
Questa ci sembra una risposta che l'intero partito deve dare alla crescente passività alla subalternità e alla manipolazione che ormai ci governano dall'esterno
Per cui l'immagine del partito il partito stesso e quello che si legge sui titoli dei giornali compresa l'Unità
Pensiamo che il percorso congressuale debba essere costruito a differenza del diciannovesimo congresso intrecciando fortemente tra loro metodi e contenuti
La nostra pratica ci insegna che questa è una condizione sostanziale di efficacia politica le compagne e compagni che condividono questa esigenza prendono dunque la parola e siano in prima persona protagonisti
La parola Sergio Garavini
Seguirà Pier Sandro Scano e successivamente Aldo Tortorella
Compagne e compagni
Nel nostro seminario ha finito con il prevalere più ancora che la problematica che ci era stata proposta
Dalle relazioni dei materiali un problema di prospettiva per noi e per tutto il partito
Giusto quindi discutere di questo ma anche giusto sottolineare che sbaglierebbe
Se la relazione dimagrito di materiali non li trasmette Simo per un più vasto esame una più vasta discussione
Che l'impegno di insieme delle nostre forze da proporre più in generale del partito
Ma sulla questione di prospettiva
Cossutta qui ha riproposto la sua tesi
E in sostanza sconta già da oggi una separazione
Io non credo che sia giusto porre oggi l'esigenza della separazione
Non lo credo perché mi sento francamente più ambizioso è più ottimista
Sia per quanto riguarda la possibilità necessità di una nostra affermazione nel congresso di un congresso in cui vinca la causa della rifondazione comunista
Sia perché
Ritengo importantissimo sviluppare
In questi giorni in queste settimane e basta l'annuncio del giornale di oggi sulle intenzioni di guerra nel Golfo ricordarcelo
Di dare battaglia per incidere ora ai fini
Di una correzione
In queste settimane in questi mesi decisivi della linea del partito
Altri compagni
Hanno sostenuto che noi comunisti
Noi
Che siamo per la rifondazione comunista
Dobbiamo rimanere
Comunque parte del partito che vanno a formarsi
In ogni caso
Poiché il rischio maggiore che correremmo tutti insieme e quello della scissione
Lo ha detto il compagno in grado gli altri compagni hanno anche fondato possibilità nostro di successo sulla speranza sullo spicchio di una divisione della maggioranza
Così è stata aperta una discussione che mi sembra utile impegnativa
Su come deve essere impegnato
La nostra lotta di sinistra comunista
Ed è giusto che di questo si discuterà
Io vorrei fare in proposito due considerazioni
La prima è che a me la scissione pare sia un problema politico
Non una questione di principio
Che l'appello dell'unità
All'unità della maggioranza
Ah sostenesse un contenuto politico
Il suo successo dipende dal modo come la maggioranza risponde alle istanze fondamentali che noi
Che siamo per la rifondazione comunista abbiamo presentato il presentiamo
Quindi
Nel partito
Assolutamente sì ma ad ogni condizione no
Questa mi fa
Questa mi pare del resto l'opposizione che risponde alle ragioni di fondo della nostra battaglia iniziata in risposta alla proposta di Occhetto e non capirei altrimenti che senso abbia avuto lo scossone anche che abbiamo dato al partito impegnandosi col sul fronte del no nella battaglia contro la proposta di che
Una seconda considerazione che voglio fare che noi
In questo sono del tutto d'accordo con la gente imposti dal compagno in grado
Al momento in cui anche ci arriviamo per andare al congresso sulla linea della rifondazione comunista
Correggere la linea politica nello stesso tempo abbiamo bisogno di far vivere in questa nostra battaglia non come un fatto interno
Il quadro di partito di strutture di partito ma come un fatto politico di più vasto respiro con un contatto profondo con la società italiana con le classi subalterne col popolo
Ma se questo è vero
Io credo che
Proprio per andare in questa direzione
Si ponga una grande esigenza di autonomia nostra di noi che siamo per la rifondazione comunista
Di carattere politico di carattere culturale e di carattere organizzativi
E a me sembra che la sottovalutazione di questo autonomia sia un errore perché faccia cadere quella tensione che proviene da noi nel partito e nella società senza la quale
Nella battaglia congressuale ma nemmeno la possibilità di portare una forte iniziativa nel Paese mi sembra che siano possibili
Con successo
E quindi
Io credo che noi intanto di cui
Un orientamento ce lo dobbiamo andare
Andare in autonomia nel congresso
Che significa prepararsi a fare una mozione congressuale
Andare a dare una battaglia del col congressuale con la fiducia di vincere e poi quando ci sarà il congresso e ne conosceremo l'esito allora
Poi decideremo insieme come continuare nella nostra autonomia questa battaglia politica
Avendo presente il fatto che se il Congresso decide di formare
Una nuova formazione politica
è chiaro che l'adesione a un nuovo partito non può che essere
Un atto volontario non è un'automatica trasmissione di un corpo organizzativo da un partito all'altro
E io credo poi che questa autonomia sia decisiva
Particolarmente
Per riuscire
A come dire affondare le ragioni politiche e ideali che ci consenta no una forte iniziativa non soltanto nel partito e congressuale
Ma nella società italiana nei davanti ai problemi che ci vengono proposti
Penso dunque la nostra autonomia per delle ragioni ripeto che non sono soltanto e nemmeno principalmente forse ragioni interne
Voglio dire di di scontro congressuale o di scontro nel partito ma proprio vista
Delle questioni politiche che sono aperte e sulle quali dobbiamo intervenire
Faccio qualche riferimento concreto
Noi siamo di fronte a un bilancio della proposta di Occhetto che ne ha impressionato su un punto
Perché sono a attraverso questa proposta per così dire sono stati aperti dei varchi a un arretramento del partito
Ma attraverso questi varchi poi sono passati attacchi che riguardano le basi stesse della democrazia
La Resistenza
E sono venute avanti delle posizioni del partito che sono sempre meno di un'opposizione per l'alternativa e sempre più
Posizioni che si collocano all'interno della dialettica della maggioranza del sistema capitalistico per così dire dell'Occidente si veda la posizione sul gol
Ora intendiamoci bene compagno con questo non voglio dire che Occhetto con la sua proposta abbia aperto la crisi della democrazia italiana non è questa la questione però
La sua proposta è andata nella direzione contraria del porre le basi ideali e politiche per un contrattacco sociale democratico nel Paese
Ma se queste basi le vogliamo porre bisogna che noi abbiamo una capacità di autonomia politica acculturare organizzativa nel partito e nel Paese che riesca
A provocare primi elementi di questo contrattacco sociale
D'altra parte noi sentiamo che siamo di fronte a scadenze importantissime per quello che riguarda come dire
Il successo del capitalismo
Che sta dentro la crisi del socialismo reale la vitalità della forza del capitale
Con cui sentiamo di doverci nuovamente confrontare che probabilmente abbiamo sottovalutato e perfino il fatto che la forza del capitale si esprime pure nella sua capacità di rovesciare a proprio vantaggio le sue stesse contraddizioni
L'attacco il salario lo stato sociale degli anni Ottanta invece di indebolire il capitale indebolito la sinistra
L'arretramento del
Negli anni Ottanta espansione al Nord arretramento economico nel Sud nelle aree sottosviluppate invece di provocare una Rimbaud ad essa corrisponde la generalizzazione sia che siano governi democratici autoritari in quelle aree di politiche economiche ferocemente ristretti
A questo punto
La grande questione che si pone allora noi stiamo dentro questo sistema capitalistico studiamo le contraddizioni
Perché non c'è altro da fare non ho voglia di ripetere argomenti che Prestipino ha detto così bene pochi poco fa oppure
Proprio di fronte a questa situazione si propone un elemento una esigenza di che analisi critica fondamentale su questa situazione che ci colloca al di fuori del sistema con una capacità di reazione di proposte
E io non sto mica parlando di teoria sto parlando di pratica perché questo è il problema che è scoppiato con l'intervento militare nel Golfo
La capacità del sistema capitalistico di scatenare una reazione prevalentemente militare
Che invece di realizzare l'interdipendenza il governo pacifico del mondo tende ad affermare un governo del mondo sì ma con le armi e con la forza del grande capitale
Con una soggettività neo imperialistica
E qui c'è un punto di reazione
Ma noi compagni
Siamo di fronte a rischio
E la risposta data in Parlamento alla Camera sia una testimonianza
Perché se non ci si muove nei consigli comunali nei consigli provinciali nei consigli regionali
Se non ci si mette insieme le forze pacifiste di tutte le tendenze per organizzare una reazione se quelli che si chiamano in cui non si hanno un'arma per combattere una battaglia contro quell'orientamento e sconfessare anche con l'azione di massa la posizione sbagliata del partito
Quella nostra
Manifestazione alla Camera rischia di rimanere una testimonianza ecco un'altra ragione
Della necessità della nostra autonomia politica culturale e organizzativi
Siamo poi di fronte
A delle evoluzioni del sistema di grandissima importanza
Si pensi al fatto che l'evoluzione tecnologica esalta la produttività del capitale e in una certa misura marginalizzare lavoro
Ma attenzione che questa marginalità del lavoro e due volte parziale
In primo luogo perché dentro il lavoro marginalizzato dalla sviluppo tecnologico il lavoro di alta qualità
Sta entrando un fatto nuovo
Cioè il fatto che quel capitale che finora realizzato il lavoro soprattutto come esecuzione oggi comincia con nuovi mezzi dell'elettronica e dell'informatica
A organizzare il lavoro ad assoggettarlo alle macchine anche in quanto lavoro creativo lavoro progettuale
Le discipline capitalistiche del lavoro il fenomeno dello sfruttamento della dichiarazione si allargano da questo punto di vista non si restringe ma parallelamente
Avviene che la mercificazione totale la il la l'entrata nel mercato di attività una volta legate a una volta con un carattere diverso familiare tradizionale Fassi
Che c'è sempre più bisogno mentre si sviluppa la tecnologia di umili mansioni manuali per realizzare tutto l'insieme
Delle merci e devono essere poste sul mercato e quindi cresce contemporaneamente anche un nuovo proletariato con quelle norme immissione di immigrazione che conosciamo
Ma allora dai due lati
C'è un nuovo problema di autonomia di classe che si propone
Che è un problema di autonomia di classe tanto più significativo perché poi è l'altra faccia del modo come si pone oggi il problema dell'impresa e della proprietà nel senso che la crisi del socialismo reale ci ha insegnato che
La proprietà statale la gestione statale non sono una soluzione socialista
Ci costringe a ripensare alle primigenia interrogativi del movimento operaio e socialista sulle proprietà sociali ma intanto ci propone subito il problema dei controlli sociali
Sul sistema dell'impresa e sui servizi come un punto politico decisivo che si confronta con l'esigenza di ripresentare
La questione di fondo della autonomia
Classi e anche qui non parlo di astrazioni parlo di pratica perché questo è il problema con cui bisogna misurarsi se vogliamo avanzare sul terreno dell'azione rivendicativa
Dell'autorganizzazione della classe dello sviluppo di controlli sociali che costituiscono la nostra risposta sia alla proposta della qualità globale da un lato si all'inefficienza dei servizi che colpisce l'insieme delle popolazioni
C'è bisogno di organizzare un'azione di non isolare le risposte sociali
Siamo da questo punto di vista con un partito impotente c'è una denuncia oggi di cosa di code la Finanziaria ma cari compagni trentuno di maggio di quest'anno
Il governatore della Banca d'Italia ha detto chiare parole e con le cifre tutto quello che è scritto non attuale finanziaria
Ma quando io ho denunciato questo fatto una direzione del partito per chiedere che il partito immediatamente alzasse una bandiera di iniziative di lotta mi è stato risposto da autorevoli compagni che aveva ragione il governatore della Banca d'Italia la verità è che noi non riusciamo a porci in concreto sul piano di un'azione di un'iniziativa
Che metta le questioni concrete sul tavolo
Che dica cosa ci vuole per il contratto dei metalmeccanici non solo per i metalmeccanici ma per tutti i lavoratori e parla capo della democrazia nel nostro Paese
Che dica che è ora di finirla di pensare che dobbiamo contenere il deficit dello Stato tagliando le spese sanitarie per le pensioni perché queste vanno aumentate e non diminuite perché riesca a trovare così
Riesca a trovare così quel da mordente di iniziativa
Che non si otterrà però accompagna accompagna se non c'è
Un'autonomia politica culturale e organizzativa di una forza che questi processi gli analizzati gli a capire chi è che vuole muoversi in questa direzione
Anche nel sindacato senza questa forza caro Fausto caro Bertinotti non farete
Che il processo complessivo di burocratizzazione delle sinistre
Che non è solo la tragedia del socialismo reale dove la sinistra il partito si è identificato con lo Stato con la burocrazia è diventata autocrazia
Ma è anche un fenomeno che riguardano perché la sinistra nella misura in cui ha perduto il suo referente sociale
La sua capacità di presentarsi prima di tutto come rappresentanza delle classi subalterne nella Società di avere in questo senso una legittimazione e un'autonomia di iniziativa politica
Tende invece a identificarsi nello Stato
Rinuncia ad una critica fondamentale del sistema cerca nello stato nel governo le misure per attenuare le contraddizioni con cui devono fare i conti le classi subalterne questa identificazione progressiva
Nello Stato e nel governo questo distacco dalla propria matrice sociale produce un fatto che è trasparente la nostra esperienza la riduzione della sinistra del partito accetto politico
L'incapacità di avere uno sguardo un orizzonte una prospettiva davanti a noi chiede Riva non dal mondo partecipazione a quel governo particolare
Ma dal fatto che anche in quell'atto in quella rivendicazione esprima una rappresentanza sociale della società mi esprima come parte della società non come ceto politico
L'attenzione e anche qui non sto parlando di astrazione sto parlando di quello che sta concretamente avvenendo nel partito
E anche questo fenomeno come lo dobbiamo combattere se non abbiamo nel partito e nella società una autonomia politica culturale e organizzativo su cui fare leva e in questo senso io concluso
Credo che dobbiamo presentarci con chiarezza
Al congresso e anche da qui alla maggioranza
Con chiarezza
Facendo la maggioranza un discorso di verità
Poiché la maggioranza oggi a due questioni davanti una la mancanza di affidabilità del gruppo dirigente
E la seconda è che che c'è un modo solo di recuperare fitti di a affidabilità da parte del gruppo dirigente
Quello di dare una qualche risposta significativa ad entrambi i problemi di fondo che noi poniamo da un lato il nome l'identità del partito dall'altro lato la necessità di una correzione della linea del partito
è questa la questione
Che di cui dobbiamo porre il compagno della maggioranza
Ci si darà una risposta positiva si apre una nuova prospettiva bene compagne e compagni siamo qui per questo
Ma oggi questa risposta positiva non ce e non essendoci questa risposta positiva noi abbiamo bisogno
Di impegnarci con chiarezza nella nostra battaglia politica e di affermare con chiarezza nel partito nel Paese le ragioni della nostra autonomia in quanto forza che si muove per la Rifondazione comunista e non pensiamo e ho concluso davvero
E questo lo si possa fare individualmente o per delega
Nessuna idea politica è mai andata avanti
Senza una dialettica fra di noi fa coloro che la sostengono senza un gruppo dirigente che senza un'organizzazione
E questa è anche una questione di fondo che noi dobbiamo riuscire rapidamente a risolvere
La parola affluenza Ambrosca
Io confesso di sentire un certo disagio
Oggi non è molto facile parlare
Sento più l'esigenza di riflettere che di parlare diciamo che rifletto a voce alta
E mi limito al tema che mi sembra a questo punto essenziale
Come usciamo da qui con quale messaggio per i compagni per il partito tutto per il Paese con quale prospettiva cosa vogliamo dire
Cosa vogliamo fare
Tutti credo abbiamo una grande preoccupazione oggi
Più di ieri
Io a questo punto
Non solo
Non vedo un punto di sintesi ma temo vorrei sbagliarmi che noi qui la nostra area ci portiamo ciò dentro una rottura tra di noi che ci siamo incontrati per una comune fatta
Io sto parlando ma non non è un problema mio Scoppola
Dicevo che questa tre giorni non mi pare sia stata ciò di cui avevamo bisogno incertezze sul taglio del dibattito una difficoltà politica di fondo
E anche una divisione perché non dirlo sulla prospettiva
Voglio sottolineare tuttavia che preferisco il confronto aperto e il coraggio della differenza
Alla unità fittizia al dire e non dire che non porta da nessuna parte perciò ha fatto bene
Lucio Magri la cui relazione ho molto apprezzato ad invitarci a discutere senza carità di mozione
Perciò io non sono tra coloro che giudicano intempestiva e inopportuna la posizione del compagno Cossutta anche se dissento Daloui
E non sono tra coloro che ritengono intempestiva in opportuna
La posizione del compagno Ingrao anche se non sono del tutto d'accordo con lui mi spiego
Si dice che che fare dopo il congresso non è questione di oggi ora bisogna andare al congresso per cercare di vincerlo
Beh questa impostazione io non la trovo soddisfacente non mi convince
Non mi convince per un motivo molto semplice
Davvero pensiamo di poter vincere il congresso con una mozione unitaria della minoranza
Pensiamo di poter vincere in una situazione di riproduzione degli schieramenti nel congresso precedente io non lo penso
Vedo anzi una situazione di maggiore crescente difficoltà
Potremo vincere assumendo una iniziativa
Discutendo perlomeno seriamente tra di noi sulla possibilità di assumere una iniziativa
Per scomporre la maggioranza per gli articolo are la dialettica nel partito
A questo mi pare che non lo stiamo facendo
Perché non vogliamo perché non possiamo perché non ce la facciamo fra di noi
A concertare una linea di questo genere perché la maggioranza
Si presenta così come sta presenta
E questo badate il motivo per cui all'ordine del giorno ovvero sta poi il tema del che fare dopo il congresso questo interrogarci sulla scissione scaturisce da qui dal sapere di non poter vincere in queste condizioni
E dalla constatazione di non riuscire a produrre ciò che servirebbe a sblocca re e a creare una situazione diverso
Non mi si dica facciamo la piattaforma e la piattaforma è necessario ma non è questione solo di piattaforme
Così pure non mi convince la polemica per lo stesso motivo contro la logica del comunque è sbagliata si dice la posizione di chi afferma se cambia il nome comunque sto fuori e specularmente di chi afferma l'unità prima di tutto comunque sto bene
è stata critica e giusta e ragionevole pieno di buonsenso ma reggerebbe questo voglio dire solo in presenza di una iniziativa reale per vincere il congresso
Ma se si ha la sensazione e tanti di noi hanno questa sensazione
Che il gioco sia fatto non regge come di fatto non sta reagendo
E non basta tenerli uniti non voi e non serve a conquistare altri il si vedranno un tiene insieme noi intanto perché la nostra gente ZF sceglie e sta avvenendo e scegliendo e noi qui stiamo vedendo e scegliendo nelle due direzioni dette e ancora di più in una terza tornare a casa
Quindi potrei condividere il si vedrà il da farsi se mi fosse chiaro il da farsi ora se questo non è chiaro non è convincente non è convincente se noi stiamo come siamo politicamente fermi allora la discussione vera diventa un'altra e i nostri compagni maturano inevitabilmente la scelta sul dopo congresso
E allora Cossutta un'idea chiara e la mette in campo e fa bene e ingrana un'idea diversa ma altrettanto chiara e la mette in campo e fa bene
E questo stato di cose il figlio di una nostra debolezza di un nostro limite certo poi Occhetto ha cacciato il partito in una trappola terribile ma tutto questo io lo do per scontato son d'accordo con le critiche severe che tutti faccia ma il discorso sulla responsabilità della maggioranza non ci esime da una verifica della nostra linea di condotta
A me non sfugge naturalmente la difficoltà del nostro lavoro il nostro camminare controcorrente i mezzi di informazione
Il Perrotta all'arrivo dei comunisti il feritore piegato dalla sconfitta culturale e politica degli anni ottanta
Però ciò detto dobbiamo guardare alle nostre insufficienze l'atteggiamento difensivo l'assenza per lungo tempo di una controproposta
Davvero per esempio la parola d'ordine del rinnovamento del PC era all'altezza della sfida del diciannovesimo congresso o non avremmo dovuto fin da allora attestarci sull'idea della rifondazione comunista
E oggi che ci battiamo per la rifondazione del partito come pensiamo io torno al punto perché questo mi sembra il centro d'impedire che la maggioranza e la minoranza e dentro la maggioranza quei compagni che la pensa allo su questioni capitali come noi rimangano imprigionati nella riedizione degli schieramenti del diciannovesimo congresso
Il problema di conquistare altri a scomporre la maggioranza
Io ho molto apprezzato l'intervento lucido di Cazzaniga l'altra sera
Come vincere il congresso come creare una nuova maggioranza guardiamo bene dentro la maggioranza
Dentro la maggioranza c'è chi vuol rompere con un mondo con la cultura con una storia cioè Cacciari che vuol farla finita con Gramsci con Togliatti con Berlinguer c'è Macaluso che si offende vittoria il saluto se gli date dall'antagonista c'è chi come Fassino con la parola d'ordine idiota chissà parli apriamo gli archivi dà una mano ad un formidabile attacco contro l'Ascoli del PC e Della democrazia italiana ma la maggioranza non è solo questo
E non parlo tanto del Comitato centrale parlo del corpo del partito
In quel e parlo di quella parte grande del popolo comunista che non ha votato ai congressi
Che magari non si è schierata né corsi né col non che capisce credo la necessità di una radicale innovazione ma capisce anche che l'innovazione e demolizione non sono la stessa cosa e che vuole trovare la via per salvare il senso delle proprie scelte spesso il senso
Della propria vita e per stare con le compagnie con i compagni
Del suo partito
Tanti compagni hanno votato sì perché sentivano come ha detto Mario il bisogno di una rottura della continuità il bisogno di un cambiamento profondo eppure pensavano e pensano come noi
E costituiscono forse la maggioranza della maggioranza che un partito non è credibile se butta a mare quel che è stato e pensavano e pensano come noi che sono necessarie una cultura critica il movimento di trasformazione dell'esistente e la costruzione di un diverso ordine economico e sociale
E pensavano e pensano come noi che è necessario tener ferma l'autonomia dalla nostra forza della nostra cultura io domando e così o no ci sono o no questi compagni nel corpo del partito
Perché se ci sono si può discutere ci si può intendere si può essere alleati e si può anche creare una nuova maggioranza e si può anche andare al congresso in modo diverso
Ha ragione Cazzaniga decisiva è la nostra capacità di movimento e di proposta con una tattica difensiva con uno spirito minoritario non si fa molta strada
L'altro ieri alla compagnia salvato diceva niente pasticci e niente confusioni d'accordo
Ma esistono anche alleanze intese non pasticciate non confusa
Niente pasticci ma anche niente paura di un confronto coperto niente chiusura di noi stessi niente arroccamenti nella sola critica pur sacrosanta
Verso le posizioni altrove
Noi dovremmo avere la capacità
Per avviare per tentare almeno una iniziativa politica di questo genere
Il Congresso ha prodotto una situazione radicalmente nuove
La maggioranza degli scritti ha deciso di avviare la costituente per la formazione di un nuovo partito
La Costituente ossia la posizione vincente non c'è fallita un ma iniziata importa poco
Noi abbiamo perfino litigato tra di noi entrare o non entrare nella Costituente voi siamo entrati abbiamo detto con le nostre posizioni ci siamo guardati attorno a noi c'eravamo ma non c'era la Costituente
E però qualcosa della costituente del nuovo partito ha funzionato con grande efficacia ha funzionato la negazione del partito esistenti la critica del comunismo italiano ha funzionato il meccanismo di distruzione
La possibilità di una grande operazione innovativa che avesse il segno del rilancio di una forza comunista è stata colpita dall'azione
Del gruppo dirigente
E dalla Bonino ad oggi come è stato detto da molti compagni le bocce non sono certo state fermi non si può tornare al luogo dove eravamo perché non c'è più
Non è anche per questo certo non solo per questo che parliamo di Rifondazione di ricostruire dalle fondamenta
La rifondazione comunista non è un modo diverso di denominare un semplice al rinnovamento del PC
Non c'è da salvare l'identità comunista ma da rifondare alla diciamo dobbiamo scavare a fondo misurarci sull'identità il nome e il rapporto tra l'identità il nome
Anch'io dico come tutti è necessaria una forza comunista
E quando dico questo penso a una forza che abbia autonomia ideale politica una forza che sappia rapportarsi alla storia al patrimonio del movimento operaio e socialista e del comunismo italiano in termini di discontinuità e di continuità ad una forza critica rispetto all'ordine esistente ad una forza di trasformazione che mantiene la tensione verso la società diverso ad una forza che dall'opposizione lavorando sui rapporti di forza apre la strada del governo
Ad una forza di massa attrezzata per trasformare non solo per riflettere la realtà
Io sono molto d'accordo dico faccio questa riflessione poi mi avvio a concludere sul tema del rapporto tra identità e nome
Son molto d'accordo con la relazione quando dice che non dobbiamo separare
E neppure identificare nome e identità ma tale posizione in tutta franchezza non la sento assunta qui dentro pienamente
Solo comunista e intendo rimanere
Faremo tutti insieme la battaglia perché anche come partito oltre che come singoli e come area portiamo questo nome non semplice da portare oggi nel mondo
Ma stupendo con le sue contraddizioni del suo carico di speranza e di lotta ma dobbiamo insieme su questo insisto trovare la via per restare insieme con le compagne e i compagni
Chiamo i nostri valori i nostri pensieri e le nostre sofferenze i nostri sogni e credo di poter magari indicare tutto ciò con un nome diverso L'Unità non è un fine accerto ma è un terreno d'iniziativa più favorevole
Della divisione è un terreno più avanzato perciò ho visto bene gli sforzi volti a ricercare un terreno unitario sulle scelte politiche sul nome e su questo punto dissento dalla relazione dal fastidio di cui parlava mai che nella relazione
La rifondazione comunista è un impegno di lunga lena un lungo cammino per recuperare per rimontare la china per ricostruire per riconquistare su questo punto a secondo me pienamente ragione di compagnia ingrato
Non basta che esista un partito comunista nuovo-vecchio piccolo grande perché la rifondazione comunista sia un processo davvero in atto Rifondazione Comunista questa espressione parla della coscienza della lotta dell'impegno militante di grandi masse di popolo
Questo recupero richiede a nome di saper fare una grande operazione
Di avere la straordinaria capacità di essere noi stessi
Idee scelte politiche non me e di saper ci legare con altri cercando di evitare di consegnare il partito ha una leadership di destra voglio essere chiaro per concludere io non sto dicendo
Che stava dentro comunque
Sto dicendo che una discriminante ce e la discriminante di fondo è la critica del capitalismo l'idea di un ordine nuovo l'autonomia di un partito che non si omologa che non va a destra su questo discrimine deciderò dove stare
Quale poi sia il recinto compagno Cossutta se la corrente dentro un partito o se il Partito Comunista dopo una terribile rottura della sinistra italiana è tema tutto da discutere e da meditare
E da decidere
Quando e se si porrà domani questo aspro passaggio da decidere in nome delle corse in nome delle donne e degli uomini reale non in nome del nome
Credo che questo sarebbe il momento di giocare con forza la proposta della rifondazione
Di tirar fuori una eccezionale capacità di affermare le nostre ragioni e di capire quelli altrui
Di riuscire a parlare al partito e al Paese
Se non riusciremo a fare tale operazione è un'amara verità ma bisogna dirlo e ha fatto bene Ingrao a dirlo non eviteremo la Rubino al Comune della cosa e della rifondazione comunista
Io non so lo dico con franchezza e con amarezza se ciò sia ancora possibile
Dopo questi tre giorni vorrei capire almeno se vogliamo davvero provarci
Ora la parola al compagno Aldo Tortorella seguirà Giacomo Schettini
Care compagne e compagni
Insieme ci proponemmo trovandoci qualche mese fa ad Ariccia di liberarci di quell'etichetta puramente negativa che c'era stata incollata addosso
Comunisti democratici dicemmo e non tra quelli del no
Potevamo dirlo in coerenza con la storia del nostro partito
Ma anche come sfida a noi stessi ad una più alta ambizione politica e teorica poiché quell'aggettivo riassume certamente il senso di una esperienza ma si sforza di di esaminarne in radice il significato
L'essere sempre stati qui in Italia forza determinante della democrazia
Non significa ancora avete compiutamente argomentato la esigenza di un punto di vista comunista nella democrazia e il senso di un tale punto di vista per questo abbiamo parlato di di fondazione sapevamo di porci un compito anche troppo difficile in cui le nostre forze forse non sarebbero bastate
Ma proprio perciò non ci stupiamo oggi della varietà delle posizioni e del dibattito acuto
Sarebbe se del caso mai stupefacente il contrario
Questa è un'Assemblea di donne e di uomini
Innanzitutto uniti dal fatto che hanno inteso la parola comunismo come impegno per la libertà e per la liberazione e dunque innanzitutto essi stessi per essere essi stessi uomini liberi che dicono quello che pensano
In piena libertà in più
Siamo dentro davvero ad un cambiamento tumultuoso del mondo è già dentro un conflitto armato che può diventare guerra
Siamo di fronte per ciò che più direttamente ci riguarda ad una situazione assolutamente inedita per qualsiasi partito soprattutto per un partito che è stato finora accompagnato da un di rilevante il divieto consenso
In una situazione tanto complicata sarebbe sbagliato non vedere che qui in questa nostra Assemblea non condivido perciò il pessimismo è iniziato uno sforzo nuovo e significativo a partire dalla redazione dimagrito
Che ha mostrato con chiarezza la volontà innovatrice e privatistica della proposta cui tutti insieme abbiamo lavorato e cerchiamo di lavorare
Forse come hanno detto le compagne avremmo ottenuto una discussione più viva nel merito con un altro metodo i molti materiali che sono stati consegnati per iscritto rappresentano un contributo oltremodo importante che chiedeva e chiede una meditata lettura
Ma è anche vero che non andava tenuto quel libero confronto che vi è stato e chi avrà presentato senza infingimenti idee sentimenti che occupano non solo l'animo di ciascuno di noi ma tante compagnie e malanimo di tante compagne e compagni e di molti che comunisti non sono credo che sbagli Rebecchi volesse vedere in questo un qualche segno di fragilità
E vero perfettamente contrario questa nostra aria politica io credo composta di diversi orientamenti
E oggi più consapevoli di prima delle proprie ragioni ed è ben decisa a farle valere fino in fondo nella società e nel partito che è il nostro come ha ieri sottolineato in grado non è la nostra analisi della realtà attuale che vada edificata al contrario
Avevamo che spinto un certo facile ottimismo di fronte al punto esaltante aprirsi di un processo di democratizzazione all'Est alla fine della guerra fredda alla fissi di un possibile orizzonte di pace
Nessuna nostalgica del mondo passato dominato da una tensione insopportabile e gravato per noi Comunisti italiani e per tutta la sinistra dalla pesante ipoteca delle esperienze statali definite come socialiste
Ma sempre più lontane da ogni nostra idea e dalle antiche speranze
Ma occorreva vedere come cerchiamo di fare perché sarebbe sopravvenuto pur mettendo nel conto la prudenza e la sagacia dei vincitori e la residua forza e abilità degli sconfitti
Oggi è difficile o dovrebbe esserlo non avvertire il significato della fase attuale segnata dalla vittoria dell'Occidente cui il nostro Paese appartiene mi sembrerebbe un errore ignorare che nell'affermazione di questa vera e propria egemonia abbia ponte demente concorso l'idea democratica
E grandemente influito al fine del temperamento dell'andamento alterno del corso economico e della regolazione del contrasto sociale il peso del movimento organizzato dei lavoratori e il pensiero e la pratica dei riformismo di origine socialista un riformismo a sua volta incalzato da quella enorme di preparazione di forze subalterne che la rivoluzione d'ottobre determinò per tutta una lunga fase ma il segno prevalente è quello di un forte accento restauratore della esaltazione acritica del modo di produzione capitalistico e anche dell'avanzare di nuovi pericoli e di nuove aperte minacce nel mondo in Italia ci si può obiettare che la sproporzione tra la deviazione verso l'inaccettabile il gesto iracheno
Rispetto ad analoghi casi nulla togliere importanza del fatto che finalmente l'ONU è nelle condizioni di far rispettare le sue risoluzioni a incominciare e incominciare ad avviare la sua potenzialità di governo mondiale di fronte all'annessione poi violenta di uno stato che per quanto sia il risultato di una spedizione di tipo coloniale tuttavia uno Stato sovrano
Ci si può obiettare che il proposito e la politica della non violenza non si possono applicare dinnanzi a uno Stato che usa la forza perché in tal caso l'unico modo giusto e l'applicazione del principio del Governo mondiale sono obiezioni che Pisano
Ma nessuna di esse può giustificare il passaggio dall'embargo alla creazione di una condizione che spinge alla guerra perciò o anche io ho ritenuto che fosse pienamente giusto un segnale così di così forte e drammatico allarme come quello che siamo stati costretti a lanciare un allarme e un dissenso che sono serviti almeno a iniziare una correzione di rotta da parte del nostro partito e che debbono servire oggi a prepararci care compagne e compagni a quello che può essere infamanti una nuova guerra e a combatterlo
Certo il Governo mondiale è indispensabile come sarebbe indispensabile quel mutamento di abitudini di consumi nell'Occidente che fu indicato con la parola ostilità da Berlinguer che fu tanto il viso per questo
Ma l'esigenza del governo mondiale rende ora la forma che logicamente deriva dalla vittoria dell'Occidente e cioè quella di un dominio del Primo Mondo
E in questa realtà che bisogna vivere e fare politica naturalmente ma allora bisogna sapere che una forza che voglio sostenere la causa della pace
E di un minimo di giustizia a problemi grandissimi che vengono anche da una passività diffusa
Problemi che possono essere affrontati solo se si incomincia partite dall'impegno per uno sforzo difficile per la verità
Las la svolta positiva non era dietro l'angolo del mondo e non lo era in Italia io penso che non sia giusto maglia abbandonarsi alle visione verso altri compagni sebbene qualche volta alla tentazione possa essere forte
Proprio noi dobbiamo abituarci al massimo di serenità e di comprensione come è stato ricordato per capire bene quel famoso nocciolo di verità che c'è nelle tesi che sia versano anche se qualche volta sembra proprio un nocciolino e tuttavia dobbiamo pur dirlo se quella categoria disse blocco della situazione politica non stava in piedi teoricamente
Ancor meno era fondata politicamente altro che l'enfasi sul moto da noi determinato si muovevano mandavano da un'altra parte
Era giusto chiedere al nostro partito che vuole deve essere forza di governo come noi abbiamo fatto di assolvere innanzitutto più fortemente il suo dovere di opposizione e non è la faziosità il chiedersi che cosa dovesse ancora cadere per riconoscere l'errore di aver diviso noi stessi senza conquistate nessun'altro
La valle ha spiegato perché i cattolici non potevano venire e i verdi di associazioni movimenti e persino doloroso Yamato ricordare tutto questo
Ha sbagliato lo dicemmo e lo ripeto non lo sforzo per una innovazione ma il suo orientamento e l'analisi che lo ospitava
Ed era sbagliato il rapporto tra passato e presente fra continuità e discontinuità
Non era spirito conservatore continuista dico sottolineare che senza una lettura corretta della nostra storia come soprattutto Natta affatto
Non si faceva un buon servizio non solo al partito ma alla democrazia italiana il caso estremo di Reggio Emilia lo ha dimostrato
I furori autodistruttivo e solo l'altra faccia della piaggeria apologetica entrambi sono il contrario del pensiero critico e nemici della ricerca della realtà
Questo tempo e questi fatti non sono però passati invano Reggio Emilia ha insegnato tante cose e ha determinato infine una reazione per quanto tardiva che ha potuto essere almeno in parte unitaria
Della Costituente dicemmo che non c'era e Angius dovette subire dure reprimende perché aveva avuto il torto di accorgersene per tempo ed oggi possiamo sapere ufficialmente da ponte cioè maggioranza chissà costituente non è mai iniziata
Già al comitato centrale di luglio fu dunque riconosciuto ora segretario medesimo del partito
Chi accorreva almeno in parte voltare pagina su Peluso prima degli esterni dunque siamo nuovamente alla discussione di programmati al congresso dei comunisti
Ma proprio perché mi pareva chiaro da tempo che ci saremmo trovati nell'autunno da soli
E purtroppo con meno compagni di prima sollevai nella direzione nel comitato successo cioè centrale successivi agli insuccessi gravi nel degli amministrative e del referendum il tema della salvezza del partito
Lo sforzo cioè di un ragionamento più ravvicinato tra maggioranza e minoranza per evitare il crescere della difficoltà del dialogo e del reciproco ascolto e il rischio di un cammino quasi fatale verso la separazione
Ho sentito con ancora maggiore forza anche per la responsabilità che voi
Avete voluto da anni questo tema quando mi è parso di avvertire dopo la scelta che abbiamo ritenuto di dover compiere sul Golfo
Il clima di un'estrema drammatizzazione la trasformazione assai vecchia purtroppo di una discussione di merito in su a proposito di una scelta politica certo seria e grave in una discussione di metodo e al limite di disciplina discussioni che non possono non sporcare
Gli scontri laceranti come sappiamo credo che quell'incontro delle Frattocchie sia servito a qualcosa almeno ad evitare i toni più accesi a completa a compiere uno sforzo di comprendere meglio le criticità dice le reciproche ragioni e forse anche
Ha date non dico una speranza ma qualche minore angoscia accompagnò Giancarlo Paietta alla vigilia nella sua i partiti
Noi siamo decisi a batterci per la rifondazione comunista i compagni della maggioranza per una formazione politica nuova
Ma tutti sappiamo che una divisione disperdete ebbe ancora altre forze in una sinistra già tanto divisa e sarebbe dunque una sciagura non per un partito soltanto e sappiamo che è assolutamente vero che noi quando parliamo di Rifondazione Comunista non vogliamo per nulla rinunciare a quella complessità di posizioni che fecero grande il nostro partito
E per questo che anche io mi sono pronunciato contro ogni pericolo di separazione come altri compagni nuovamente ieri Ingrao
Naturalmente tutti noi sappiamo che per evitare pericoli di questo genere non basta la volontà ferma e il senso di responsabilità e di misura della minoranza
Che pure sono necessarie e doverose
Ma che
Che non si può spingere come è evidente ad acconsentire a ciò che ancora non si sa dopo tanto discutere che cosa abbia da essere conta in pari misura ed anzi molto di più perché sua la proposta ai suoi governo del partito e del processo che è stato innestato la volontà il senso di misura e di responsabilità della maggioranza
Si sente dire da ogni parte che non si deve ripetere il diciannovesimo congresso che ci vorrebbe una reale discussione e che le divisioni naturali ebbe note avrebbero da venire sui programmi e sulle politiche
Ma allora bisognerebbe compiere uno sforzo e che innanzitutto la maggioranza la compisse per raccogliere tutte le possibili ragioni comuni almeno sugli elementi essenziali di identità e di regole che possono giustificare lo stare insieme
Ho letto che è un compagno dotato delle maggiori responsabilità ha detto
Testualmente cito che tutto il mondo cambia a fare sotto i nostri occhi
E noi litighiamo da un anno sull'aggettivo comunista ma allora viene da dire a questo compagno smettila smettetela con questo ostracismo per questa parola visto che l'abbiamo portata insieme con onore per tanto tempo
La relazione
Altri articoli
La relazione ha chiarito bene che non si tratta in alcun modo di una sorta di ostentazione Pesta curatrice
Perfettamente all'opposto tanto all'opposto che è significativo se il compagno Cossutta mi permette che anche gli voglio sottolineare che questo nome va assunto come bandiera di una esperienza nuova per l'Italia gli ha detto e nuova per il mondo
Noi sappiamo dunque che al punto di partenza non si può tornare perché non c'è più sciaguratamente e sappiamo che è del tutto vero che una idea una ispirazione culturale un indirizzo etico politico e la sua denominazione
Si misura da come è evidente sulle cose concrete sulle politiche per non parlare sempre dei comunisti vi può essere chi ad esempio si dice democratico e cristiano e si fa protettore della mafia e della camorra
E tuttavia deve colpire anche chi comunista non è mai stato o non si sentisse più quale sia il motivo per cui tanti compresi tanti giovani e tanti che comunisti non sono abbiamo sentito e sentano la rinuncia a quell'aggettivo come un ammainabandiera
Il fatto è che viene anche fra coloro che pure sono dal partito da una vita intera una concezione diversa della nostra stessa storia qualche compagno della maggioranza ho letto avete letto la intende come una progressiva rinuncia agli errori iniziali e un avvicinamento una riscoperta dei valori e dei principi che accomunano il socialismo europeo
A me pare invece che la nostra storia dica altro lo sforzo di tenere insieme la concretezza di un'azione politica incisiva
E una critica di fondo al modo di produzione alla Società data con una differenza rilevante in ciò rispetto alle grandi socialdemocrazie seppure senza contrapposizioni avesse avviene così che mentre che per alcuni compagni il problema pur nel permanere di una distinzione tenda ad essere quello di una medesimezza con questa realtà certo grande significativa del socialismo europeo mentre per altri come come mai per esempio vale di più la ricerca di una unità tra diversi in Italia e in Europa perché come ha osservato anche durante conta innanzitutto non disperdere il radicamento che già c'è e aggiungo conta non vanificare quegli elementi di diversità che sono ove siano privi di ogni spirito di setta
Parte storicamente essenziale di un patrimonio della sinistra
Forse non solo una critica della società capitalistica e l'aspirazione ad una società nuova hanno significato i comunisti italiani nella loro esperienza non più complesso insieme di idee di convinzioni e uso dire la parola di sentimenti
Per questo ho ricordato all'inizio di tutta questa storia che il partito e anche una comunità umana e morale
Il che non vuol dire che i partiti anche quando sono espressioni libere i sistemi democratici come noi siamo siano perciò immuni dai peggiori difetti ed al compimento dei loro stessi valori
Ma ogni caso mai indagato per quello che essa è molte delle cause che hanno determinato le difficoltà e poi la crisi del nostro partito sono accennate dei materiali importanti che ho già citato
Ma una mi aggiungo e cioè che ma mano che il riferimento alle speranze dell'ottobre si spegneva innanzitutto nelle nostre coscienze
Nelle coscienze di coloro che hanno avuto la ventura di essere dirigenti del partito non si riusciva a ricostituire proprio per un difetto di fondo della cultura prevalente
Un quadro di riferimento teorico una visione della trasformazione della società e dello stato che tenesse dentro di sé tutta la parte essenziale di quella nostra complessa realtà etica
Va proprio come le socialdemocrazie l'azione anche essa certamente utile per lo stato sociale
E per una migliore ingiustizia nella distribuzione del reddito veniva mettendo in secondo piano le esigenze fondative del movimento di ispirazione socialista e comunista
E cioè la lotta per i grandi obiettivi di libertà e di liberazione per i diritti fondamentali per il diritto a sapere all'informazione alla giustizia
Qui dove restare un programma innovatore ma quei cenni che vedo nella bozza fin qui stesa al di là della loro persuasi vita sento dire che sono di un compagno soltanto ecco i motivi per cui penso indispensabile non per noi la nostra battaglia io credo che dobbiamo essere orgogliosi di poter dire domani di aver fatto di tutto di tutto per l'avete fin dall'inizio un congresso che pur nelle profonde distinzioni
Possa avere almeno qualche riferimento il più unitario possibile
Ma e questo sforzo non c'è se da domani se un confronto congressuale singole simile a quello passato dovesse ci imposto dalla maggioranza
Essere minoranza non è un destino a me sembra che il modo migliore di prepararsi al Congresso è quello di conquistarsi la possibilità di parlare di convincere tutte le compagne e i compagni che possiamo noi sentiamo e di un partito come quello che noi proponiamo hanno bisogno i lavoratori e la democrazia italiano
Compagni facciamo e multe punto della situazione ci sono ancora quattro compagni iscritti a parlare se i compagni si attengono ai dieci minuti
Che abbiamo stabilito noi siamo in grado di dare alle dodici e trenta la parola al compagno alienante per l'intervento conclusivo la parola al compagno Schettino insegue ora Reverberi
Come
Cari compagni a me sembra che il procedere verso un chiarimento non sia un fatto di debolezza e voi oggi stiamo procedendo verso un chiarimento anche per il merito della relazione del compagno madre che ci fornisce una ricca trama dentro cui poter svolge alcune considerazioni come quelle che io farò
Con uno sguardo molto fugace sul Mezzogiorno
A me sembra che il dibattito in atto abbia tenuto separato il Mezzogiorno dagli avvenimenti internazionali e nazionali che pure sul Mezzogiorno faranno ricadere effetti pesanti la crisi del Golfo
La campagna di Reggio Emilia
Gli ammazzamenti dell'Amati a me sembra che stia hanno dentro ad uno scontro più generale dentro cui stando il sunto del mezzogiorno e il sud del mondo e questo scontro si svolge sullo sfondo
Di una difficoltà di veri e propri elementi di crisi che sono intervenuti
Nella fase espansiva nei processi di modernizzazione che si sono che si sono aperti dieci anni fa
Nel dopo lo sappiamo solo uno
Violate le regole
è violato il diritto internazionale sono distrutte e dite
Da Saddam Hussein è questo figlio ben riuscito del capitalismo nel tentativo di affermare un modello fondato sul dominio in quella regione è speculare a questo modello di è quello molto popolare americano
Che rispetto a quella di Saddam Hussein e conflittuale ma anche complementare questi due modelli sono conflittuali e complementari perché hanno insieme ad entrambi
Bisogna che l'opzione militare
è questo che vi è quello che avviene nel Golfo e anche io credo come è stato detto la reazione
Al pericolo al rischio di emarginazione del terzo mondo così come si può determinare nella definizione che in questi giorni sta avvenendo dei nuovi mercati mondiali America Giappone Europa
Da cui sono escluso il Terzo Mondo ecco perché a me sembra che il rischio più vicino di guerra e addirittura come ci ha detto che il gruppo il compagno Napolitano di conflitto generale avrebbe consigliato una posizione più netta
Da parte della maggioranza e del nostro partito nel rifiuto dei questa missione nel rifiuto dei finanziamenti e credo che anche per questa ragione
La nostra area abbia avuto qualche momento di incertezza non spiegabile proprio rispetto all'aggravarsi della situazione
Io credo che nel Golfo Persico
Si stanno riorganizzando le nuove generare chi è e le nuove convenienze nei rapporti tra il sud è il nord del mondo che non sono economici ma sono di dominio come di dominio sono i rapporti tra produzione e natura così come l'Idomeneo sono quelle tra i sessi anche nel Mezzogiorno a me sembra che quello che stiamo tenendo entri in questa logica l'occupazione della mafia nel Mezzogiorno le guerre per la produzione le guerre per la distribuzione per lo spaccio era al della droga e poi la guerre per il riciclaggio e per il reinvestimento della droga stanno dentro la logica
Del dominio economico finanziario e politico così come si è venuto così come si è venuto a detrimento
Offensiva di cui Reggio Emilia non è l'origine a una tappa non è forse dentro il tentativo di riscrivere la storia dalla parte dei vincitori dalla parte di chi vuole legittimare e consolidare il tuo dominio per cui il comunismo italiano il socialismo l'idea di uguaglianza e di giustizia dipenda no parentesi diventano incidenti diventano addirittura come dire delle assurdità diventano dei fatti contro natura mentre naturale e il capitalismo
Naturale e la disuguaglianza è naturale arriva ad essere concepita persino la criminalità
Io credo che
Sarebbe un grave errore se avanzasse ero
Queste convinzioni e questi temi senza un contrasto senza una lotta una battaglia efficace da parte nostra che fino a questo momento e mancate aveva avuto e ha avuto accadute subalterne
Molto pericolose che qui sono state ricordate da parte del gruppo dirigente
Se mandassero queste ed è le aree deboli
Della società italiane quindi il Mezzogiorno e le aree deboli del mondo dovrebbero mettersi l'anima l'anima in pace
Si vuole in altri termini sterilizzare la vita sociale e la storia cercando di eliminare l'intervento della volontà nelle occasioni che la storia ci presentano i quando abbiamo messo in discussione
La nozione di nemico non volevamo mettere in discussione il conflitto l'avversario la lotta volevamo mettere in discussione superare uno determini della forma della forma Domine non dando e non soltanto per una scelta morale ma anche e soprattutto per una necessità perché nel momento in cui ha nell'epoca in cui si produce il senso comune si forma e si formano le intenzioni e si produce addirittura intervenendo nel codice genetico Olindo lei il carattere di una persona ebbene tombe si può entrare in questi luoghi finora inaccessibili con la cultura della violenza e del dominio
Ecco perché la non violenza non è un lusso
La non violenza sta diventando una necessità e anche in base a questo io voglio dire che il punto del documento Bassolino più vulnerato è proprio quello che attiene che attiene alla politica internazionale e al modo come ci si atteggia di fronte ai problemi della pace e della guerra
Il mezzogiorno
Nel Mezzogiorno la modernizzazione come dire neoliberista la seconda modernizzazione
Che si è verificata in questi ultimi anni a differenza di quella prima che fu fondata sulla grande industria e su come dire è un'idea di crescita complessiva si è organizzata e strutturata intorno all'individualismo economico è intorno all'individualismo sociale che ha prodotto serie e negative ripercussioni sul Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno non essendovi delle strutture forti
Istituzione organizzazione di massa anche la famiglia e non essendoci soprattutto il mercato che rappresenta poi il terreno con su cui si svolge la competizione
E Accornero e di Calise continua a chiamare effetti perversi
La deregolazione ha dato vita nel Mezzogiorno a una supplenza malavitosa nella vita pubblica
La fine Rizzi la finanziarizzazione che al nord ha prodotto un'eccitazione della Borsa nel Mezzogiorno ha prodotto speculazioni ha prodotto ai Bastioni condoni
Usura e persino un diffuso costume di gioco d'azzardo la crisi dello stato sociale nel Mezzogiorno ha ridotto i diritti non più a merce com'era non più a a favore come era nei tempi del clientelismo che pure permane ma a me ci e tutto questo si è svolto sullo sfondo di un compromesso che ha destinato al nord e la ristrutturazione al sud del trasferimento della spesa pubblica intorno a cui si è strutturato un blocco sociale politico ma
Politico ma chi osa spesso
The nettissimo che ha i suoi mediatori uomini come Misasi
Gava
Omicidi e in sostanza il Mezzogiorno evoca e richiama in causa il modello di sviluppo che ha prodotto un sottosistema
In cui si combinano assistenza trasferimenti di spesa pubblica molta illegalità sette di apparato produttivo è un processo di mercificazione della politica e di politicizzazione e di politicizzazione del mercato ecco perché io credo che dobbiamo noi affrontare questa questione come faremo in un appuntamento specifico cercando di rivolgerci ai soggetti
Che hanno bisogno dei diritti perché dipendono dalle regole del mercato economico e del mercato politica e con essi
Far procedere obiettivi di occupazione produttiva dispensa sociale come diceva il compagno Garattini e di diritti
E al Mezzogiorno e mi avvio alla conclusione
Viene una motivazione forte io vorrei dire una vera e propria documentazione del bisogno storico-politico della rifondazione del PC
Questo bisogno che bisogno di una radicale critica dell'esistenza dell'esistente e che deve essere definito e che deve essere nominato con la parola comunista e prodotte si deve misurare con processi che hanno una dimensione planetaria e che perciò deve essere sostenuto da una strategia forte
E da soggetti che sappiano comunicare con grandi masse sappia promuovere grande Massi grandi masse di donne e di un rilievo credo compagne
Che non è questo nostro tempo di parole consolatorie
Né di dubbi e certezze nei confronti di compagni che hanno io in sicurezza e sono tutti voi poi lo siamo martellate i rapporti interrogativi ma il tempo appunto
E
Riflettere analizzare
Ma soprattutto come diceva ieri è in grado di fare di fare insieme non è tempo né di delusioni e come oggi dicono i giornali né di illusioni
Ma io credo per raccogliere un invito che sempre ci ha rivolto il compagno Luporini è tempo leopardiana mente di combinare il vero o con la persuasione
Ecco perché io con bagni non sono d'accordo
Colpa erre oscillare con fatalismo il pendolo del nostro ragionamento tra i due esiti o scissione o testimonianza
Dentro la cosa
Non sarebbe giusto perché faremmo un omaggio a vecchie forme
Di fare politica verso cui purtroppo spesso indulge diamo e sarebbe un torto all'obiettivo della rifondazione
Non possiamo certo
Destinare uscì inesorabilmente a un ruolo di minoranza
Ma non possiamo vivere il ventesimo congresso neppure come la frontiera oltre la quale o c'è una nuova maggioranza
O c'è la frantumazione e lo smarrimento dei comunisti
Io provo solo convinto che la rifondazione un processo è una costruzione difficile e otto a Tito persino lo sforzo emotivo che ha fatto in grado per rappresentare la tattica e la difficoltà
Di costruire ho finito di costruire e di fare andare avanti la rifondazione ecco perché io credo che dobbiamo certo stare dentro ma anche oltre le contingenze politiche ed ecco perché io credo che ci dobbiamo dare forma forza e strumenti
E siamo già in ritardo per poter combinare ricorre strategico e iniziativa politica dentro ma anche oltre i confini del nuovo partito
Noi siamo care compagne e compagni chiamati a partecipare alla costruzione di una risposta in Italia e in Europa al capitalismo che come ci ha detto Wallenstein o anche morire per i suoi successi
Ma se permane il vuoto Strategy quasi ministra quello che viene dopo può essere anche peggio
La parola al compagno Reverberi seguirà Serafini
Le compagnie le chiedo scusa
Facciamo il possibile chiedo scusa se non entrano nel merito
Nel merito delle questioni
Sollevate dalla relazione di Magri
E se esprimerò più forse uno stato d'animo
Ma credo che anche questo sia importante
In una situazione come quella attuale
E intanto ormai è passato un anno
Da quel giorno della Bolognina
E sette mese dello svolgimento del congresso di Bologna
Compito nostro compito della maggioranza compito di tutto il partito
E trarre le somme del lavoro svolto nel corso di questi mesi
Assumendo nel logiche e realistiche conclusioni politiche
Io credo che quello che doveva essere l'inizio di una magnifica avventura
E diventato in realtà o meglio sta per diventare l'alba della fine di una forza politica indispensabile nella vita dell'Italia repubblicana tanto ieri quanto oggi io credo ancora di più domani
Credo pure compagni che sia onesto e corretto politicamente necessario
Prendere atto del fallimento
Della fase costituente confermato d'altronde dalle penose giustificazioni di Massimo D'Alema
Non dico ciò badate bene con soddisfazione
O con la presunzione di chi aveva già detto questo prima
Avrei preferito avremmo preferito credo tutti quanti essere sconfessati
Ma i fatti ma dopo che i fatti non ci sono stati non ho nessuna voglia di essere sconfessato un'altra volta dalle parole di chi è stato artefice sostenitore dell'apertura di questa fase politica
Credo davvero debbano essere oggi qui e domani nei congressi le cose e non le speranze le illusioni per quanto nobili essi siano a contare i fatti non la scarsa credibilità di gruppi dirigenti
E allora stiamo alle cose quelle verificate accadute non quelle ostica
L'apertura della fase costituente non ha avuto è già stato detto come effetto positivo liberatore lo scopo del sistema politico italiano
Anzi si può dire che causa il blocco e lo stallo del PC i gruppi di minati dovuti gruppi dominanti siano diventati più aggressivi tanto per gli economici quanto quelli politici
E che la cosa che è venuta meno
E la presenza di una chiara distinguibile mobili tante opposizione l'allontanamento di una prospettiva di alternativa
L'apertura della fase costituente
Non ha significato neppure c'è stato detto pure questo
Il riemergere di un ex ministra sommerse diffusa che se tale era tale è rimasta e tale continua a rimanere anzi per molti versi ha portato all'affievolirsi di rapporti consolidati tra il Partito comunista e forse di sinistra
Che già da tempo con noi avevano ragioni per confrontarsi senza contaminazioni ma con capacità reciproca di ascolto ed ancora l'apertura della fase costituente non ha favorito il rinnovarsi di una nuova forza politica di sinistra e tantomeno rinvigorito il nostro essere nei fatti nelle cose partito di sinistra
Dove è rintracciabile questo nostro modo nuovo di essere di sinistra nelle ripetute sconfitte parlamentare senza che crescano movimenti di lotta nel Paese
Dalla sconfitta sui problemi dell'informazione alle richieste di per tutti ripetute di dimissioni di Carla delle questioni internazionali alla politica estera la questione del Golfo
Ho la convinzione che quando anche qui abbiamo parlato come ha fatto in campagna in grado di un progressivo slittamento a destra di una deriva moderata
Noi non esprimevano più solo una preoccupazione bensì una cruda lettura dei fatti politici e dove riscontrabile questo modo nuovo di essere di sinistra se pensiamo al nostro rapporto con le grandi questioni del lavoro dei lavoratori qual è stato qual è nelle cose
La nostra iniziativa sui contratti sul sindacato a difesa sviluppo del lavoro dei lavoratori
Credo ben poca cosa compagni se non una generica dovuta solidarietà e ciò è tanto più grave responsabilità in una situazione come quella attuale di nuovi straordinari cambiamenti e ristrutturazione
Talmente straordinaria che un uomo come Furio Colombo notoriamente molto vicino alla FIAT sente il bisogno di interrogarsi perché non cresca non riusciamo a fare crescere un'opinione pubblica capace di presidiare il mondo dei lavoratori del lavoro
Così come avviene per altri grande questione della nostra epoca grandi e meno grandi dalle questioni dell'ambiente
Alla difesa di particolare specie animali chiediamoci perché non riusciamo più nemmeno d'essere noi presidi ovvero reale mobili tante
Per i lavoratori
Dov'è questo nostro ruolo di partito dei lavoratori del lavoro dove è possibile cogliere una infatti dove è possibile leggere o nella società non certo sulle pagine dell'Unità
Questa nostra inerzia incapacità ci sono dei problemi del mondo del lavoro dei lavoratori ci rende intellegibili ma isolata imposte sui lavoratori di lavoro fa perdere loro peso civico nella società insisto compagni e vi chiedo scusa
L'apertura della fase costituente non è servito nemmeno di invertire il trend elettorale negativo con l'aggravante di aver portato un rilevante numero di compagni questo non riconducibile a nessun trent'ad una silenziosa ad un silenzioso abbandono ad una scissione con non conclamata ma praticate individualmente ad un logoramento dei rapporti nella vita del partito senza precedenti
Riducendo il partito stesso in un ottimo stato dispiegamento tale da far dubitare anche IPT ministri sulla possibile ripresa qualunque sia l'esito congressuale
Basta pensare compagna quanto successo nella mia città a Reggio Emilia sui fatti del dopoguerra
Ciò che è successo non è un incidente casuale Nas compagni all'interno di una logica quella di andare oltre il comunismo
Di non essere più comunisti di oggi di rigetto della nostra storia di perdita di identità collettive individuale certo possiamo accusare i mezzi di informazione con le altre forze politiche
Di canali Asca strumentalizzazioni ma è il noi compagni sta dentro non vi sta dentro la cosa la causa prima di tutto ciò
E ciò questo offre spazio a chi volendo cancellare la nostra storia vuole impedirci di continuare ad essere vuole delegittimare cancella ma cancellare l'unica solo posizione per l'alternativa presente nel nostro Paese
Ho detto queste cose e compagni non perché non condivida
Le altre cose dette e scritte da Maccari anzi trovo questo suo contributo straordinario in molte parti particolarmente alto carico nell'individuazione dei bisogni di comunismo e delle ragioni
Essere Comunisti oggi sulle questioni dell'identità credo davvero che sia un contributo e mi ripeto straordinario da cui partire per dare vita ad una piattaforma congressuale
Ma bisogna compagni capire sapere in quale realtà si calano queste proposte
Capire che siamo davanti ad un partito da militanti in stato confusionale in cui non è certo l'ottimismo della volontà a prevalere
Ed io mi domando compagni
Cosa andremo dire ai prossimi congressi e compagni che verranno i prossimi appuntamenti congressuali se non vi saranno profondi cambiamenti nelle proposte della maggioranza
Che senso ha pronunciare sin da ora o denunciare sempre allora che in assoluto non vi saranno separazioni tale atteggiamento rischia di apparire una sorta di tutti a casa
Di una vocazione perenne alla minoranza
Ed anche l'idea di un grande centro in questa realtà diventa una proposta di grande centro sì ma in un partito più piccolo perché impoverito di una parte grande per i suoi militanti diventa ingegneria politica lontano dalle cose e dalla gente
Se non ci sarà questa svolta che noi tutti quanti ospitiamo ripeteremo ciò che è già stato dove la maggioranza dice noi diciamo i compagni alzano la delega e avanti così mi viene in mente compagni perché stimolato dall'intervento di Valentino Parlato
Il film che si Pollack Non si uccidono così anche i cavalli nel quali protagonisti che partecipano alla gara di parlo ballano ballano ballano fino a cadere stremati e vince chi resiste di più a ciò mi fanno pensare anche la discussione di questi mezzi
Dai compagni io non voglio più parlare
Voglio fermarmi prima di essere stremato voglio fermarmi prima che il partito ai compagni nostri siano sfiniti
Abbiamo noi compagni granché precise responsabilità
Nei confronti di quel centro di quel trenta per cento che sono uomini e donne in carne e ossa che ci hanno seguito nel precedente congresso
Non ci siamo interrogati sufficienza Company cosa hanno significato questi mesi che ci separano dal precedente congresso per noi per i compagni che ci hanno seguito che hanno condiviso il nostro dissenso
Non è stato facile per nessuno dire di no ma ancora più difficile è stato a continuare a difendere e sostenere quella scelta dopo con un partito dei suoi apparati periferici tutti ed in gran parte schierati contro difficile è stato mantenere aperto per gli spazi conquistati il congresso ogni giorno compare nelle realtà locali abbiamo dovuto tenere duro
Oggi chiediamoci quanto rimasto di quel trenta per cento quanti sono scesi di pista e quanti di noi non funzionari sentono soffocante il rapporto con gli apparati ho sentito molti compagni CRI avanzare critiche sulla nostra incapacità di avanzare proposte definite sui contenuti
Sulla nostra piattaforma programmatica sui programmi ed io mi domando compagni pur condividendo il senso generale di queste affermazioni
Di chi si parla quando si evidenzino questi elementi delle federazioni del centro bad company io credo che non possa sfuggirci
Che noi in questo anno abbiamo contribuito a mantenere aperta una prospettiva di esista ancora che possa esistere ancora una forza comunista imitati
Vedo che il tempo stringe vedo di tirare via non credo proprio Company che possiamo dirci soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto o solo una preoccupazione la ripeto che cosa dovremmo dire nei prossimi congressi dei compagni che ci hanno seguito io credo solo una cosa compagni noi non possiamo continuare a chiedere a chiederci di stringere i denti e di continuare a parlare o forse possiamo farlo
Ma rendendo chiara esplicita la nostra irrinunciabile convinzione che continui a vivere nel nostro Paese una forza comunista
Lo sto chiedendo compagni la sessione capisco anch'io che sarebbe un dramma come ha detto Fausto Bertinotti ma già un dramma le emorragie di compagni che c'è e sarebbe un danno ulteriore rinunciare alla nostra identità e vedere comunque diminuire le nostre forze
Non sto chiedendo la sessione no nessuna voglio denunciare oltre vent'anni della mia vita di questo partito ma non posso nemmeno accettare l'unità come ricatto unità come valore supremo
La rifondazione del PC e la cosa per cui mi sono battuto e voglio continuare a battere dei sono e come me credo tanti altri compagni voglio continua ad essere un comunista italiano
Se non sarà possibile con la nuova formazione politica nelle cose e nel nome come ha detto una volta Pietro Ingrao nessun Dio li obbliga Arafat
La parola al compagno Serafini e poi per l'ultimo intervento il compagno Nichi Vendola
Credo compagni dobbiamo fare uno sforzo serio
Per calare nel dibattito congressuale
I temi su cui il partito si è diviso profondamente in queste settimane
E lo dobbiamo fare dimostrando a tutto il partito che siamo capaci di iniziativa politica capace di fare movimento
L'obiettivo non è soltanto dirci che la Costituente fallita
L'obiettivo dichiarato e impedire la dissoluzione del Partito comunista
E questo passa sottoponendo
I materiali che qui abbiamo avuto l'ottima relazione di Magri
A una verifica sociale ha una capacità di sottoporla anche una verifica
Di quelle che sono le nostre capacità d'azione
Per fare questo io chiederei a questo seminario
Che la si smettesse di avere una visione della maggioranza del partito solo verticistica come se il nostro problema continuasse solo ad essere di quanto si sposta Bassolino di quanto si sposta Livia Turco
La maggioranza del partito e fatta di tantissimi compagne e compagni nelle sezioni che devono essere sottoposte a un dibattito attorno ai temi che oggi sono all'ordine del giorno
Io sottopongo tre questioni
La prima è ancora una questione del golf
Intesa nel suo versante pacifista ma anche per ciò che rappresenta nella definizione di un'identità di una forza di sinistra
Ieri sera qui in un riuscito incontro dei parlamentari comunisti i presenti a questo seminario con le associazioni pacifiste viatico un giovane pacifista già rivolto questa domanda
Per favore fate in fretta a mettervi d'accordo ridateci Partito comunista perché se no non si fa nessun movimento pacifista
Io credo che i compagni ci sia una verità di fondo e credo che noi come minoranza abbiamo perso una grande occasione in questa settimana stiamo perdendo una grande occasione
Non basta la denuncia della deriva di destra io non so se avete letto il rapporto di Napolitano oggi sembra si stia consigliando come possibile attraverso l'ONU fare la guerra in Iraq
Ecco l'esito alla faccia di tutti i nostri statuti congressuali della non violenza
Però non basta la dissociazione dei parlamentari
Se noi sottoponiamo questa scelta giusta io credo a una nostra capacità di mobilitare il partito di mettere in campo in Italia un movimento che non c'è compagni
E le picconate alla storia comunista ci sono anche picconate a quella sua capacità che fino al Vietnam alzi le era di mettere in piazza la gente e allora io chiedo
Al di là della nostra discussione scissione in quante federazioni
Siamo riusciti magari come minoranza a convocare assemblee di sezione o anche i comitati federali a convocare assemblee
Per discutere di quella dissociazione
Per chiedere al compagno che aveva votato sì perché gli dicevano di un proficuo incontro con i pacifisti ed ecologisti
Le ragioni di quella scelta di astensione che spostano la sinistra italiana l'unica forza chi aveva dell'internazionalismo una capacità di mobilitare la gente per spostarlo nei confronti della nostra opzione della rifondazione comunista
Io credo da poche parti lo abbiamo fatto
Quanto siamo stati protagonisti
Nella costruzione di una grande manifestazione di massa come dovrà essere la Perugia-Assisi badate conterrà la presenza di quanti nuovi riusciremo a portare nuovi come quelli che si battono la per la rifondazione comunista io credo sia determinante questa cosa noi abbiamo perduto un'occasione di riempire le nostre sezioni di quanti e sono tanti domandano sostanzialmente
Un punto di riferimento che sia in grado oggi di offrire un'opzione diversa a quella che sta dilagando nel Paese in tutta Europa
E allora questo significa rendere anche il nostro discorso sul golfo più radicale
Significa anche tra rafforzare quella che è stata la balia vedete io non ho condiviso
L'assunzione di responsabilità che sostanzialmente ha portato alcuni compagni
Della minoranza a votare in disciplina di gruppo nomina condivisa perché credo che manchi incerto dà una risposta dei problemi che sono all'interno della teste di tanti compagni
Ma chi limita verso una disciplina di movimento verso una società diffusa che io credo debba essere il nostro obiettivo chiedere nel momento in cui apprezza la nostra dissociazione alla Camera di tesserarsi al Partito Comunista per fare la battaglia se non porteremo anche un paio di anticorpi nuovi non coinvolgeremo questa gente nel nostro scontro congressuale
Beh le condizioni per ribaltare la maggioranza e per imporre la rifondazione comunista badate compagni indoor si creeranno
E non si creeranno soltanto evocando comunque che noi terremo ferma la cosiddetta opzione comunista nel Paese la dobbiamo far vivere dentro uno scontro congressuale che richiede però
Questa capacità nostra di mobilitazione
E allora mi chiedo
Ma perché nel sindacato soprattutto in quelle fabbriche dove si fanno le armi non si apre una discussione sul Golfo
Non si crea attraverso quella che è la nostra presenza nel sindacato la possibilità di riconquistare il movimento dei lavoratori
Una riflessione di fondo attorno a questi temi
Magari anche partendo dal fatto che il corpo si ripercuoterà in una stangata che colpirà nuovamente la scala mobile attorno ai problemi appunto di chi deve pagare poi
In Occidente le questioni del Golfo ecco io credo
Che questo ventaglio abbiamo parlato tanto di movimento degli studenti le scuole sono riaperte
Be'i compagni della cosiddetta Rifondazione Comunista devono costruire essere costruttori di un movimento di massa
Attorno alle questioni del gol forse no la nostra dissociazione è una dissociazione che non convince compagni
Per quello che è oggi il problema di fondo
L'altra faccia del Golfo
è la questione che riguarda qui
Badate io non so se voi avete riflettuto su ciò che è successo a Bologna
La questione della
Aggressione agli immigrati e della incendi nel tentativo di omicidio degli immigrati a Bologna beh io credo ci debba porre una riflessione di fondo
Quello avviene in un quartiere ricco di voti comunisti nella Bologna rossa anche qui abbiamo preso un'iniziativa per una riflessione magari su come questo nostro governo delle città si è trasformato in una scelta la Cavazzuti c'entra qualcosa nella caduta di solidarietà al fatto delle privatizzazioni delle compatibilità
Di un modo nuovo di pensare il governo delle città ma anche qui non era un'occasione per aprire un confronto coi tanti compagni sappiamo che le miglia
è sede decisiva della maggioranza del partito e dove si è costruita la svolta ma allora anche qui
Le ragioni della riflessione che doveva portare alle famose città multirazziale non dovevano rappresentare per noi della minoranza una capacità di imporre assemblee di sezioni di chiedere sostanzialmente
Un'inversione di rotta
Vengo all'ultima questione
E qui è un po'sparita dal dibattito la cosiddetta opzione ecologista forse è bene che non se ne discuta più
Però io credo vedete che nel quadro in quello che Magri ha chiamato il nuovo asse della rifondazione comunista di una nuova identità l'opzione ecologista sia determina siamo una caduta verticale delle capacità di costruire quella trasformazione ecologica dell'economia che era l'asse fondamentale sostanzialmente del diciottesimo congresso
E siamo alla caduta verticale badate
Che proprio perché priva al movimento ecologista di una possibile egemonia comunista
Cioè che senza un progetto di trasformazione della società l'ecologismo si trasforma in affarismo è sostanzialmente nella riproduzione ed un ceto politico corrotto e perdente beh badate però che l'IMI
Riuscire a far passare questa opzione significa anche qui non perdere di vista noi della minoranza la verità di fondo che sta l'elemento di grande rinnovamento della
Identità comunista che rappresenta l'ecologismo e allora la bandiera del diciottesimo congresso anche qui una bandiera da portare a verifica all'interno di tanti compagni che hanno votato la mozione di Occhetto al congresso
Ecco il punto fondamentale ma allora perché siamo stati zitti su formazioni di giunte dove il compromesso col Partito socialista
Avviene magari rilanciando le le opzioni autostradali del Governo perché stiamo zitti attorno alla grande vertenza Adriatico dove il nostro modo di gestire della maggioranza
è diventato quello della rincorsa emergenziale
Perché non siamo stati capaci noi
Che avevamo rimproverato la maggioranza del partito che l'incontro con l'ecologismo che quella costituente voleva fare era subalterno alla parte più di destra del mondo ecologista
Ecco io credo che su tutte queste cose su questo fare noi possiamo costruire un congresso che sia un congresso che lasci sostanzialmente inalterata rilanci
La necessità di una forza comunista in questo Paese
Credo che questa sia l'unica strada
E credo che la difesa del nome debba nutrirsi di questo fare
Che la nostra ostinazione a dire che ci vuole una forza comunista è una rifondazione comunista
è spiegare ai tanti compagni che sono sinceramente alla ricerca del pacifiste dell'ecologista che solo con il Partito comunista troveremo questa gente d'ora in avanti
La parola compagno Nichi Vendola
Per l'ultimo intervento
Scheletri fantasmi mostri
Storie di passioni arroventate e di anni difficili milite ferite o spezzate di scelte di campo spesso giocate sul filo del rasoio tutto questo scompare
Non ci sono più uomini e donne in carne ed ossa ma un unico corpo informe sanguinario cui obbediscono schiere di replicanti
Scheletri e fantasmi e mostri sono il popolo comunista la cui attitudine vampiresca e attestata nientemeno che da Scelba angelo custode del dopoguerra italiano
Non c'è limite di decenza che non sia stato travalicato manca solo una campagna politico-giudiziaria sugli eccessi di Spartaco insurrezionalista della prima ora
La storia usata abusata dei mass media si presenta oggi come una sub specie di letteratura dell'horror
Da un lato ci sono i potenti da Luigi quindici a Gianni Agnelli
Belle maniere amore per l'arte indole filantropica equilibrio di mozartiana li evita che l'innalzamento al di sopra del Comune volgo
Dall'altro lato ci sono masse scomposte e ribelli plebi anonime che impugnano i Forconi giacobini che tagliano la testa regale di Maria Antonietta
Cosacchi che profana non chiese antifascisti bandite schierando interglaciale Togliatti seguaci sessantottini di molotov e così via di terrore in terrore
E quel Berlinguer che parla davanti ai cancelli di Mirafiori non è forse un figlio o un nipote dimentichi gli utenti
Tutto questo e nelle forme odierne di perentoria e ultimativa aggressione
E non solo il frutto delle campagne dei nostri avversari ma anche la comprensibile conseguenza della qualità disperata e liquidatoria del revisionismo interno al Partito Comunista Italiano
Noi stessi
Innanzitutto il nostro attuale gruppo dirigente abbiamo rotto gli argini
Di un esercizio di memoria storica che non è mai stato Nostalgia e difesa d'una tradizione
Bensì autonomia e fecondità di una lettura peculiare della storia d'Italia e della storia del mondo
L'auto cannibalismo di un'opzione storico-politica che introiettare ideologia della morte del comunismo
Che assimila la sconfitta fino all'offerta sacrificale della mutazione genetica
Che cosa assuma la propria residua diversità nella conversione spasmodica alle ambizioni sbagliate della Realpolitik del governativi fumo
E questo a me sembra l'asse di quella deliberata e di nudità dissipazione della forza comunista cui stiamo assistendo sgomenti e per certi versi impotenti
è questa io credo la Regione care compagne cari compagni della scissione che se già che forse stentiamo a vedere ma che c'è e che ha portato a casa alcune centinaia di migliaia di compagni e di compagni una scissione dalla politica
Ma anche per milioni di persone una scissione dalla speranza e dalla politica proprio in quanto organizzazione consapevole collettiva di una grande speranza di riscatto
La corsa di Occhetto per come è nata per come è cresciuta nelle attitudini di corsare autonomia del politico di cui fine nutrita è un processo radicalmente scissionista
Ovvero chi phishing dai bisogni focali dei suoi referenti di massa ne ignora la spinta di classe
Nel bavagli alla carica di antagonismo con un bavaglio di fatto è sconsolante di chief molto
Nelle forme ma le domande di potere nelle fluorescenza malinconicamente polista di una proclamazione dei diritti la cui solennità il pari solo all'astrattezza al disarmo al cedimento neo liberale che ne conseguono
Anzi la corsa di Occhetto
Su su di me una società cifra ne registra la frantumazione corporativa promuove il protagonismo di ceti terziari intellettuali in trifidi specialismo tecnico e di separatezza funzionale e al moderatismo organico di una prospettiva politica fondata sulla rimozione del sociale a quel suo tracotante riformismo anemico e senz'anima offre la stampella consolatoria
Delle cosiddette contraddizioni trasversali povere contraddizione ritto ridotte a fuochi pirotecnici oppure delle generose carte del compagno Bassolino se le cose che ho detto hanno una qualche anche microscopica verosimiglianza
Allora forse c'è congruità e coerenza nelle scelte concrete assunte nel corso dell'ultimo anno da questo gruppo dirigente da questa maggioranza
L'ostilità anche esplicita nei confronti della pantera
Il flebile impegno sulla questione della droga i balbettii sulla questione operaia le incertezze nell'atteggiamento da assumere verso il grande esodo che spinge sulle nostre coste tanti immigrati terzo mondiali
Il silenzio angosciante sui troppi nuovi nodi aggrovigliati delle nuove disperazioni metropolitane dalla mancanza di alloggi alle violenze contro chi è più debole
Per non dire dell'ambiguo profilo delle nostre proposte di riforma istituzionale fino alle vicende ultime del Golfo a quella inedita coniugazione di legalismo occidentali vista e di retorica del nuovo che avanza
Con il pacifismo e la non violenza confinati nei salotti buoni delle chiacchiere intellettuali
Ma questa
Ma questa compagne e compagni non è già la peggiore delle scissioni che poteva capitarci Att perciò non solo tra di noi ma dividersi tra tutti noi tanta gente in carne ed ossa
E questa scissione effettuale nelle culture e nelle pratiche politiche che innervano il parto per la corsa
Inibisce ab origine la possibilità di quell'innovazione che Bertinotti chiamati revisionismo comunista
E sulla cui esigenza grossomodo concordo i revisionisti a cui io guardo sono Marx da un lato e cioè la revisione dei comunismi utopici e testimoniali
E dall'altro lato proprio di Gramsci di americanismo e fordismo e cioè per la più radicale revisione anti economicistica del marxismo della seconda ed è la terza internazionale
Voglio dire compagni
Che la corsa non ci s'intende solo dal passato e dalla tradizione
Non ci spinge solo tra noi ma simile est si scinde fisiologicamente da quelle domande aperte e dal loro sentimento sociale e materiale che noi possiamo chiamare comunismo
Si trattasse del rischio
Solo di una diaspora di alcuni Dinoi e Dio tra questi scetticismo riff nella corsa Bad Company
Non sarebbe assai grave
Ben più grave sarebbe quell'altra diaspora
Dei soggetti sempre più Buttiglione esposti ai ricatti e dagli ammiccamenti dell'omologazione la cui gli eccedenza di incomprimibile vitalità non incontrerebbe più la politica ma solo il mercato
E la solitudine di questi soggetti la solitudine operaia la solitudine studentesca la solitudine del buco di rovina
O del portatore di handicap incastrato nella Grande barriera architettonica che sono le nostre città o la solitudine di una terza età consegnata alla fonia e al voto difeso
Con la solitudine dei malati che hanno colpa della propria malattia ecco questo immenso e devastante malessere sociale
Non sarebbe che il repertorio delle inchieste di De Rita e l'oggetto dell'elargizione di diritti formali dalla dispensa teorica di Claudia Mancina Di Biagio De Giovanni
Nuove
Le nuove le vecchie solitudini sono una grande potenza politica
E noi rischiamo di offrire loro non la sponda di un pensiero forte di un agire coerente pensi pasticche di Valium in confezione liberaldemocratica per questo
Per questo
Compagne e compagni io in tutta franchezza e onesta considero irrinunciabile la ricostruzione di un'autonomia politico organizzativa dei Comunisti italiani
Tutto
Innanzitutto per combattere quella scissione che c'è già ora
Anche perché visto che qualche volta legittimo partire anche per se stessi
Io non voglio essere condannato al triste aut aut tra entrare nella corsa o tornarmene a casa in Iraq non ci volevo davvero tornare
Il comunismo italiano può essere oggi più di ieri
Non un afflato lirico o una competenza intellettuale
A un processo reale un punto di vista radicale il rovesciamento delle ideologie dominanti nuove pratiche sociali la critica non vi scandalizzate ricco di terrore la critica della proprietà privata di quei particolarissimi e cruciali fattori di produzione che sono i saperi e i codici della riproduzione sociale
Il comunismo può essere a più potente critica di cui sistemi di guerre di dominio che da immagini fino alle terre
Dalle forme di coscienza fino alla camera da letto
Decretano la potenza con l'impotenza
Si dividono in chi può e in chi non può in chi vincesse in chi perde e anche chi vince anche chi può non conoscerà vera felicità se è vero che si una vittoria solo al prezzo di una sconfitta di qualcun altro
E allora compagni la non violenza del comunismo sarà
La più radicale proprio perché non distribuirà a farle nozioni di galateo e ti bonton
Ma perché cercheranno fonte le sorgenti di quella struttura di violenza che scandisce l'ordine di un mondo diviso dalle gerarchie unito dalle merci
Solo il comunismo nell'anonimato della metropoli
Mi dà nome
E quindi un volto è un senso e quel nome con bisogno di darmelo proprio cioè voglio incontrare tanti altri ciascuno col proprio nome
Perché solo se tu leggi il mio nome e la mia barzelletta ed io dico il tuo nome della tua parzialità
Solo allora il nostro incontro non sarà congiunzione occasionale di solitudini senza scampo e senza storia
Forse ho finito compagni forse non abbiamo mai ambito a tanto ma questa ambizione oggi e matura anche se tutto concorre ad occultarla e mistificando la a questa ambizione solo la testa io intendo legare il mio impegno nella mia vita
Prima di dare la parola per l'intervento conclusivo al compagno garante credo di dover dare la parola a un gruppo di compagni di Reggio Emilia
Che chiede di leggere un breve documento firmato tra l'altro da altri compagni e quindi successivamente alla presidenza vi proporrà un appello per il tesseramento che proporrà il compagno Pettinari
E dopo le conclusioni del compagno Chiarante leggeremo il testo di un Breve ordine del giorno che vi chiediamo di approvare di discutere di approvare per quello che riguarda la situazione internazionale
Quindi possiamo procedere se voi siete d'accordo con la compagna annuisca campani leggera questo breve documento
Al quale ho fatto riferimento
Che è firmato da un ventidue compagni credo
Vorrei ringraziare innanzitutto i compagni che lo hanno fermato e di cui non potrò dare lettura
Mi riprometto comunque di dare alla stampa i nomi di coloro che hanno sottoscritto il nostro documento che è un documento di compagnie Zanni
Alla ricerca del nome compagni compagni
Inorridisco a riferire ci sono sfuggite le cose
Le cose che in questo anno di vita del nostro partito la tenacia ed entusiasmo il coraggio di migliaia di militanti
Hanno costruito il permesso per tenere aperta la prospettiva del comunismo possibile e impossibile in una società come quella italiana in un momento storico come questo che del comunismo ha soprattutto bisogno
Una società altrimenti senza futuro che agita spettri di impotenza e di guerra una storia altrimenti che rinnega se stessa e la pluralità dei suoi significati falsificando i segni e semi di una possibile civiltà la politica verticistica di questo anno anche nostra compagni
E le scorrettezze sapienti di insipiente i compagni ci hanno addirittura costretto e ripenso allo squallore delle vicende di Reggio Emilia arrivista azioni dannose erose
In nome della verità che sola garantirebbe la possibile rivoluzione
A nessuno
Permetteremo però di ridurre ciò che nella coscienza della gente comune e un senso diffuso e radicato che ieri come oggi la democrazia in Italia non ci sarà senza i tipici
Da qui alle compagnie e ai compagni che ci aspettano a casa per un incontro congressuale che sarà forse più aspro e arrogante vogliamo fare anche noi la nostra dichiarazione di intenti
Abbiamo creduto e crediamo a ciò che abbiamo fatto in quest'ultimo anno non ci mobiliteremo
Non ci rassegneremo a diventare voci anonime di una metropoli che si preannuncia confusa e confusionaria
Allora
Domani
Sì gentilmente con modo ma non era assolutamente polemica no
Dai compagni a due mesi dalla conclusione del tesseramento al partito comunista italiano per il mille novecentonovanta sono tantissime le compagne e i compagni che ancora non hanno rinnovato la tessera
è questo uno dei segni più visibile della grave crisi politica e organizzativa nella quale è precipitato il partito dopo la proposta dello scorso novembre
Molti compagni hanno infatti preferito non aderire al partito in una fase di così grande incertezza per le prospettive del partito stesso
La scelta di mettersi da parte finisce però per essere del tutto controproducente
L'indebolimento dei caratteri di massa del Partito comunista non può che favorire le tendenze a trasformare il Partito comunista da grande forza popolare di massa in un partito leggero e perciò incapace a sviluppare l'impegno per la trasformazione per l'alternativa
Le compagne e compagni presenti al seminario dei comunisti democratici di Arco del Trentino fanno appello
A tutti i compagni non ancora tesserati affinché riconfermando l'appartenenza al partito partecipino da protagonisti alla prossima decisiva fase congressuale
Le compagne e compagni presenti ad arco fanno altresì appello all'insieme del partito per un impegno unitario e straordinario affinché nelle prossime settimane si è sviluppata una campagna di massa
Capace di riconquistare al Partito Comunista quella grande forza organizzativa che da sempre gli ha consentito di svolgeva un ruolo di protagonista nella battaglia politica del nostro Paese
Mi pare l'assemblea abbia colto positivamente questo appello allora diamo la parola al compagno garante per l'intervento conclusivo
Credo che le compagne e i compagni
Mi capiranno
Se comincio col dire questa è anche una promessa di essere Breve
Che il mio non sarà l'Inter mente all'intervento conclusivo ma solo l'ultimo intervento
Del dibattito di questi tre giorni
Questo innanzitutto perché un seminario di studi come quello che abbiamo organizzato in quest'occasione
Sopporta male
Lo notava giustamente anche quel documento che un gruppo di compagnie ha portato ieri a conoscenza dell'Assemblea sopporta male il metodo delle sedute plenarie
E delle conclusioni e probabilmente come già altri compagni hanno notato
Se non ci fosse stata la pressione di
Delle scadenze politiche divenute più urgenti anche per lo slittamento di date che questo seminario subito
Avremmo fatto bene a dedicare più tempo
All'approfondimento è una discussione più aperti tra nei gruppi di lavoro e forse nonostante lo slittamento dei tempi era questo il metodo giusto
E del resto nel presentare il seminario avevamo scritto che lo scopo non era quello di prendere delle decisioni di fissare degli orientamenti
Ma di fornire materiali di riflessione di dibattito
E non soltanto alla nostra area non soltanto a quei gruppi che anche spontaneamente si sono ricostituiti ci sono costituiti in questo anno intorno alla parola d'ordine della Fondazione comunista
Non soltanto alla nostra Ario questi gruppi ma tutto il partito
E al Complesso della sinistra italiana
Sul problema di una rifondazione
Che oggi più che mai attuale
Per il partito comunista e per la sinistra
A proposito delle posizioni che si sono manifestate nel nostro dibattito ho visto che diversi giornali
Hanno dato risalto hanno fatto rumore
Per il fatto che ci sono state su
Temi di rilievo sulle prospettive politiche opinioni differenziate
Io voglio sottolineare ciò che già diceva nel suo intervento Aldo Tortorella questa differenziazione del tutto naturale
La prevedevamo in un seminario di studi e tanto più all'interno di un'area dove certamente nessuno si è mai sognato di pensare a una sorta di disciplina di corrente e tanto più su questioni di tanta rilevanza
Come quelle che riguardano ciò che accadrà
Dopo
Il ventesimo congresso dal nostro partito
Mi sembra che il punto importante sia
Che al di là dei queste differenze
Sulle quali porteremo avanti la discussione
Un'unità di fondo è stata confermata
Da questi tre giorni di lavoro nel giudizio negativo sulla svolta del novembre dello scorso anno
Nella valutazione sulla gravità della crisi del partito sui pericoli di slittamento a destra
Nella riaffermata volontà
Di operare per la rifondazione comunista
E del resto se abbiamo voluto il seminario proprio perché anche sui punti più tormentati da diverse posizioni si esprimessero liberamente
Per giungere poi una una una sorta di unità coatta sul sulla base di un impossibile disciplina di corrente
Ma scelte compiute sulla base di un approfondimento di tutti gli gli elementi di conoscenza e di valutazione
Io non farò perciò delle conclusioni mi rimetterò in pratica formulare
Alcune proposte operative circa il modo in cui sviluppare il dibattito all'iniziativa circa gli impegni di lavoro che dobbiamo assumere in vista delle scadenze congressuali e credo però che
Anche a me sia permesso in quale modo ci anche per me è dovuto
Esprimere prima a titolo personale alcune considerazioni sul
Almeno su qualcuna delle principali questioni
Che sono state al centro di questi tre giorni di confronto
Io parto da una considerazione
C'è stata
In molti interventi in questo seminario
A differenza dell'assemblea di Ariccia
Un'intonazione
Più accentuatamente pessimistica
Un'intonazione che senza dubbio si giustifica con la gravità della situazione internazionale nazionale
Con lo stato estremamente preoccupante
Del nostro partito io non ripeto le cose già dette da molte compagnie in Medioriente siamo sull'orlo di una guerra in Italia assistiamo basta pensare al Sud a un ulteriore grave degradazione della situazione sociale e politica
Per quel che ci riguarda più direttamente il partito comunista tutta la sinistra italiana al sindacato
Attraversano una crisi che è senza dubbio la più grande
Dal mille novecentoquarantacinque
Tutto questo spiega il pessimismo presente in molti degli interventi
Non deve però portarci a perdere di vista io credo nella conferma che i fatti danno
Della validità della nostra analisi
Né soprattutto l'impegno che proprio da questo esame della situazione deve derivare
Per lo sviluppo della nostra iniziativa
Un fatto innanzitutto e c'era
Non solo appare confermato il giudizio che già demmo nel dibattito congressuale poi all'assemblea di Ariccia
Sulla sbagliata analisi di fase
Che stava alla base della svolta di novembre
Ma a distanza di undici mesi il Bilancio di quella svolta non potrebbe dimostrarsi
Più fallimentare
C'era ha detto che la svolta in particolare la proposta del cambiamento del nome dovevano servire a sbloccare la situazione politica a fare cadere annose pregiudiziali a rendere possibile un'alternativa di governo
C'è stato invece un complessivo spostamento a destra messo in evidenza dalle elezioni ma non solo dalle elezioni
Ci sono raggiunte
Nuove vette nella campagna anticomunista si pensi alla vicenda di Reggio Emilia
Il peso dell'opposizione si è complessivamente indebolito nel Paese
Il risultato è che oggi l'alternativa appare senza dubbio molto più lontana di uno o due anni fa anche solo di uno due anni fa
Quanto alle prospettive di una nuova e più ampia sinistra
è stato pienamente confermato il giudizio
Il nostro giudizio che sulla base su quella base culturale politica programmatica che era stata proposta novembre
Sarebbe stata assai difficile una convergenza con altre forze
E infatti oggi si ammette che la Costituente fallita anzi si dice che non è mai neppure iniziata e intanto si è aggravata la crisi del partito
Al punto che la stessa maggioranza segretario del partito
A parlare di un rischio di disgregazione
Anzi di dissolvimento
Non sottolineo davvero questi fatti per trarne una conclusione soddisfatta per dire
Avevamo dunque ragione noi
Si tratterebbe di una soddisfazione molto magra
Ma è invece doveroso
Ed è questo il primo punto mi proponevo di porre in evidenza
è doveroso porre il bilancio di quest'anno al centro del confronto congressuale
E chiamare su di esso una riflessione critica e autocritica e ha una chiara assunzione di responsabilità l'intero partito e innanzitutto il suo gruppo dirigente
Al tempo stesso correre reagire anche in queste settimane anche in questi mesi alla paralisi del partito alla tendenza lo slittamento moderato
Reagire a quella situazione di inerzia che era denunciata ancora poco fa nel documento letto dalla compagnia di Reggio Emilia
Occorre hanno detto molti compagni un più forte impegno politico e di lotta la questione del Golfo con quei caratteri così bene analizzati ieri da Pietro Ingrao il terreno delle lotte sociali la crisi della democrazia e dello Stato democratico sono a questo riguardo banchi di prova fondamentali innanzitutto proprio per noi
Il secondo punto su cui desidero dire qualcosa e sul modo di prepararci al congresso
A riguardo io sottolineo il mio pieno accordo con l'insistenza con la quale la relazione di Lucio Magri
Sottolinea la necessità di di accentuare il nostro impegno di innovazione di Rifondazione
Di che la nostra capacità di elaborazione culturale progettuale
C'è un punto della relazione sia di quello orale sia di quella scritta
Che voglio a questo riguardo riprendere perché non mi pare che sia stato rilevato a sufficienza nel corso del dibattito
Ed era laddove si dice che non riusciremo a dissipare quel sospetto di conservatorismo che più o meno artificiosamente ci ha cercato di alimentare nei nostri confronti
Se non se non renderemo più esplicita anche tra di noi
La convenzione
Che soprattutto agli inizi il consenso ottenuto dalla maggioranza ha mostrato che la svolta del dodici novembre pur costituendo una forzatura forse un arbitrio sono le parole di Miami non nasceva comunque dal nulla esprimeva in negativo
Fenomeni profondi cresciuti nel tempo e anche da noi incontrastati e testimoniava in positivo un bisogno diffuso di rottura della continuità
Cui anche noi non siamo apparsi capaci di rispondere
Ecco voglio dire a questo proposito che anche per la preoccupazione che io sento fortemente
Di fare emergere con più chiarezza a questo punto
Che non ho condiviso e non condivido penso di doverlo dire francamente l'impostazione per la campagna congressuale che il compagno Cossutta proposto nel suo discorso a Perugia
E che in parte ha ripreso ma certamente con significative correzioni
Nel suo intervento di ieri
Mi sembra infatti che dare quasi per scontato ciò questo
Ciò che è scontato non è ossia che ci sarà una sconfitta nella battaglia congressuale che da essa nascerà un partito non più comunista e ciò renderà inevitabile una separazione non solo rischia di disarmare le nostre forze proprio nel momento in cui si tratta di avviare questa battaglia
Ma proprio per il fatto di assumere una posizione in qualche modo pregiudiziale
Questa impostazione può avvalorare l'impressione che la vera è fondamentale preoccupazione
Pur parlando di una rifondazione necessaria come bene ha detto anche Cossutta ci ha però quella di difendere un vecchio partito un vecchio patrimonio di esperienze e di valori che certamente un patrimonio gloriosa che va difeso
Ma che per tanti aspetti deve essere ripensato e riformato alle radici
Il che può davvero avvenire solo nella realtà dei processi sociali e politici in un confronto ravvicinato sui grandi temi che la realtà che la realtà di oggi ci propone
Il nostro sforzo a mio avviso deve essere proprio quello di rovesciare un'impostazione
Che porti a presentarci che tende a presentarsi come i difensori del vecchio
Ci deve mettere in evidenza che se è vero che inizialmente la proposta della svolta nasceva da un'esigenza oggettiva di rotture della rottura della continuità e però non meno vero che l'errore di fondo della maggioranza
L'errore che ha portato a un sostanziale fallimento del suo tentativo stava ISPA nell'assenza di una concreta e sostanziale capacità innovatrice
Così nella sua elaborazione teorica e culturale come nella sua strategia
E nella sua iniziativa politica
Del resto compagni e compagne credo che non solo per me
Ma per tantissimi di voi per la
Che siete qui presenti per la grande maggioranza grandissima maggioranza dei compagni qui presenti ciò che ha dato fastidio ciò che è apparso chiaro sin dall'indomani del dodici novembre
E che sia la svolta proposta dal segretario del partito era pericolose andava discussa e contrastata non era perché forse ispirata da troppa UDACE nell'innovazione
Da un'eccessiva volontà di bruciare i tempi nel processo di rinnovamento
Al contrario era perché essa cercava in sostanza
Di aggirare Azzi anziché affrontare seriamente
I veri problemi che erano maturati per il nostro partito per la sinistra in Italia e non solo in Italia la proposta del cambiamento del nome si presentava di fatto
Con una proposta di cambiare in apparenza tutto nel modo più radicale ma per un mutare nella realtà molto poco o meglio per cambiare nella direzione di un'omogeneizzazione
Ai modi di far politica generalmente prevalenti
Il tesa e esattamente il contrario
Di un reale cambiamento
Già allora dopo il dodici novembre molti di noi fecero queste osservazioni
Ma in quel momento e l'osservazione che potevano sembrare una ritorsione polemica e oggi invece trovano conferma nell'estrema povertà dei risultati sul terreno dell'innovazione politica e culturale
Di quello che era stato presentato come un grande disegno di rinnovamento
La svolta non ha infatti prodotto né ricchezza di analisi nel fervore l'iniziativa nel reale capacità di valorizzare energie esterne o di richiamare altre forze
Anzi passata la curiosità iniziale ha citato all'e sterno perplessità disinteresse persino diffidenza come qui hanno testimoniato analizzando le ragioni Raniero la Valle a proposito dei cattolici Gaetano Arfè a proposito dell'intellettuale di area laica e socialista
E per qualche riguardo al partito non c'è stato alcun sviluppo nella direzione di una pia per per vita democratica ci sono al contrario accentuati fenomeni di burocratismo di centralismo gerarchico
Di arroganza nei confronti delle minoranze
E però anche giusto dire
E bene ha fatto magari a rilevarlo nella sua relazione
Che questo venisse Chimento del dibattito interno al partito ha colpito in varia misura anche la nostra area
Le polemiche di questi mesi
Dobbiamo dircelo e del resto soltanto i compagni lo hanno ricordo ricordato le polemiche di questi mesi sono apparse polemiche di vertice molto spesso in un linguaggio di gergo
Ed hanno suscitato crescente insofferenza
Così nel partito come all'esterno
La nostra capacità di elaborazione di proposta è stata nel complesso assai inferiore
A quello che sarebbe stato necessario anche per questo abbiamo voluto riprendere il lavoro dopo l'estate con questo seminario per dare stimolo al dibattito e alla ricerca fornendo un rito materiale di analisi di riflessione di proposizione
Quale quello che è contenuto nella relazione generale improduttiva
Nei diversi contributi scritti nei vari interventi e su questa strada e dobbiamo continuare a lavorare anche proprio nel periodo congressuale
Naturalmente avere una maggiore capacità di rinnovamento ed anzi di Rifondazione deve significare saper concretamente sperimentare e mettere in atto un diverso modo di agire politico come è stato sollecitato nel documento
L'ho già che già ho citato di un gruppo di compagni
E deve anche voler dire saper dare maggiore concretezza di contenuti
Alla parola d'ordine della rifondazione comunista
Facendo criticamente i conti fino in fondo con tutta un'esperienza storica che si è chiusa negativamente
Quella che ha identificato il comunismo con l'autoritarismo e il totalitarismo politico con l'assoluta concentrazione nelle mani dello Stato dei mezzi di produzione
Con la pianificazione centralizzata con la burocratizzazione gerarchica della specie della società
E chiamando invece a nuova se condita di analisi e di proposta quel significato della parola comunismo che era prevalente in Marx
E che si connette all'idea di liberazione di Società liberata il comunismo come critica di un'espansione puramente quantitativa della supremazia della produzione di merci su ogni aspetto e su una reale un'inserzione su ogni aspetto della vita sociale su Alpi su una reale umanizzazione dei bisogni dell'uomo come critica del lavoro del consumo alienato dello Stato come macchina separata
Di una riduzione della democrazia pure regole del gioco non sorrette
Da una concreta affermazione dei diritti di ciascun cittadino
Non ci sembra che sia stato ancora trovato ho proposto per esprimere questo obiettivo di libertà e di liberazione una parola che sia più ricca e più significativa di quella
Comunissimo
Il terzo punto che intendo affrontare riguarda precisamente la questione del nome
A questo riguardo
Sono d'accordo sono corpi d'accordo con Cossutta nel notare che vi è contraddizione da parte della maggioranza quando da un lato si rimprovera di dare al nome troppa importanza e poi fa del suo cambiamento il centro quasi esclusivo
Ormai
Della sua proposta venuto meno il progetto costituente il tema del cambiamento del nome diventato in pratica l'oggetto fondamentale pressoché l'unico
Scelte del prossimo congresso
Ma si collega naturalmente a tutta la concezione del partito
Alla visione della sua collocazione della società a ruolo finisce attribuisce
Io condivido a questo proposito l'indicazione della relazione ossia che non si può se non si debba separare la questione dei programmi e delle politiche da quella dell'identità
Da quella dell'identità e quindi anche del nome
Naturalmente ciò non significa considerare la sigla come qualcosa di
Intoccabile a me sembra proprio alcuni di noi avevano già tempo fa per esempio proposto possibili varianti come quella di varianti significative che sottolineavano alcuni aspetti della nostra tradizione come quella di Partito dei comunisti democratici o Partito democratico dei Comunisti italiani
Personalmente credo che non si debba
Rifiutare l'ipotesi che ci possano considerare anche altre soluzioni in cui sia presente il nome comunista o comunisti
Ma con chiarezza sento di dover dire che qualora questo nome mancasse nella soluzione
Sento dire lo dico come a titolo personale come sono queste osservazioni con chiarezza sente di dover dire qualora questo nome mancasse nella soluzione che verrà proposta nella dichiarazione d'intenti annunciato dal segretario del partito
è mia convinzione che nella mozione congressuale dell'Area dei comunisti democratici dovrà essere contenuta la proposta della conferma del nome Partito comunista italiano
Più in generale proprio per la connessione che vi è tra nome identità politiche e programmi
è bene che tutti noi come minoranza ma innanzitutto la maggioranza siano ben consapevoli come diceva giustamente questa mattina Aldo Tortorella dell'estrema delicatezza di questa scelta
Noi non vogliamo l'abbiamo dato con molta chiarezza
Né si Silone termine del resto improprio nel separazione
Lavoriamo perché non si creino pericoli di rottura ma evitare una rottura è responsabilità di tutti
E ciò per la ragione è molto semplice
Che non si può chiedere a nessuno
Di impegnarsi a scatola chiusa
Ad aderire ad una nuova formazione politica di cui ancora non si conoscono né il nome nel programma nei fini in sostanza non si conoscono
Nessuna delle caratteristiche essenziali e qualificante
Colombo molto brevemente con tre proposte operative
Formulate anche se a titolo personale ma in questo caso con qualche consultazione naturalmente con altri compagni
La prima di promuovere subito la discussione in assemblee da tenere in tutte le federazioni sui materiali di lavoro forniti da questo seminario naturalmente a partire dalla relazione di Maccari
Questo dibattito essenziale per arricchire la nostra analisi alla nostra elaborazione
Sia in vista della Conferenza sul programma e sul partito che si tratta dal venti al venticinque ottobre sia in vista della lavorazione delle mozioni congressuali e del dibattito per il congresso
Ritengo che il compito di promuovere dirigere questa campagna di discussione
Debba essere del coordinamento nazionale che abbiamo designato ad Ariccia
Questa campagna
Deve intrecciarsi con quell'appello al tesseramento contenuto nell'ordine del giorno letto poco fa da
Dal compagno Pettinari
E deve essere rivolta anca promuovere la la mobilitazione delle sezioni delle organizzazioni del partito in vista delle scadenze che ci attende
Dobbiamo esservi primi credo ad avere a cuore
Che la preparazione della conferenza programmatica non sia solo un fatto di vertice ma vedo uno sviluppo del dibattito all'interno delle organizzazioni di base del nostro partito
La seconda proposta
Che ci dia un incarico ai compagni della direzione dice malore compagni nata in grado nonché a Santostasi come responsabile del coordinamento
Di cominciare a riflettere a fissare gli orientamenti naturalmente nel quadro del dibattito complessivo che si svilupperà nel partito
Per l'elaborazione di una mozione che esprima le convinzioni degli obiettivi innanzitutto l'obiettivo della rifondazione comunista
Dell'Area dei comunisti democratici naturalmente questi orientamenti e questo testo dovranno poi essere discussi con i compagni membri del comitato centrale della Commissione di garanzia che avranno la responsabilità come già accaduto lo scorso anno
Di essere i presentatori e non potrà mancare anche un più ampio coinvolgimento in questa discussione
Dei compagni della nostra area
La terza proposta riguarda lo sviluppo dell'iniziativa politica e sociale che deve accompagnare qualificare il lavoro congressuale
Ci sono del resto sul tappeto temi come la questione del Golfo problema della guerra e della pace
Ricordo a questo proposito l'impegno di partecipazione alla marcia Perugia Assisi che si terrà fra una settimana
C'è la situazione sociale con le scadenze contrattuali alla stretta della finanziaria
C'è il tema della difesa della democrazia della lotta alla criminalità organizzata il suo e i suoi rapporti con la politica che sono temi sui quali proprio dai comunisti democratici deve venire un particolare impegno
Anche per lo sviluppo di queste iniziative in queste settimane in questi mesi propongo di dare incarico al coordinamento nazionale
Ma consentitemi concludendo a proposito di questi impegni di esprimere un auspicio
L'auspicio che proprio all'inizio nell'iniziativa sulle grandi questioni che la crisi del Paese del mondo ci propongono trovino subito espressione quella volontà di Rifondazione quell'impegno di riforma della politica che debbano al di là delle parole caratterizzare la nostra preparazione al congresso
L'impegno e l'azione dei comunisti democratici per la rifondazione comunista perché esista nel nostro Paese una forza capace di poter portare avanti una battaglia di rinnovamento e di trasformazione
Per leggervi
L'ordine del giorno che proponiamo a conclusione
Prima del quale voglio solo informarvi che un gruppo di compagni partecipanti al seminario attratto anche ispirazione dal luogo dove ci troviamo cioè la località di Arco che e con apprezzabile Fantasia ha dato vita all'Associazione per la rifondazione comunista che si chiama arco quindi questo che sia deboli auspici
Vi leggo l'ordine del giorno
La crisi del Golfo si fa di giorno in giorno più drammatica
Stringono i tempi dei preparativi di guerra mentre già oggi migliaia di profughi gli ostaggi
La popolazione del più alto occupato come quella dell'Iraq invasore i palestinesi dei territori occupati stanno pagando il prezzo di questa guerra
Le scelte del governo italiano hanno irresponsabilmente seguito l'avventurismo militare americano
Decidendo il coinvolgimento dell'Italia in una spedizione militare che non è affatto una forza di interposizione pacifica dell'ONU ma anzi ne impedisce la formazione e prima alle Nazioni Unite del loro ruolo di pace facendo prevalere la voce delle armi su tutti i tentativi di negoziato
L'avallo del Parlamento a queste scelte sostenuto anche dall'astensione del Partito Comunista Italiano è un segno grave di quanto sia penetrata anche tra le forze da sempre in prima fila nel movimento della pace
L'idea che la legalità internazionale violata non possa ripristinare sì che con la forza
Di fronte a una situazione internazionale così grave le cui conseguenze catastrofiche sono imprevedibili e necessario un impegno di tutti per ridare forza e voce al movimento pacifista
Rompere il coro di consensi alla guerra imporre al governo italiano mutamento di rotta
La marcia Perugia-Assisi del sette ottobre rappresenta il primo grande appuntamento pacifista
Un appuntamento in cui il no a questa guerra si intreccia la proposta dei nuovi processi di disarmo e democratizzazione in Italia e in Europa e di mutamento profondo degli equilibri fra nord e sud del mondo
L'Assemblea dei comunisti democratici invita tutte le compagne e compagni ad un impegno attivo per fare di questa marcia una grande manifestazione di massa
Il punto di partenza per una nuova stagione pacifista capace di arrestare la guerra
Prevale la vostra volontà nell'approvare questo ordine del giorno a tutti bombarda un viaggio buon lavoro