Ue: il Consiglio Europeo discute il bilancio (2014/2020). Intervista a Niccolò Rinaldi

I colori Naldi deputato europeo iscritto al gruppo
Dei liberali democratici per l'Europa con cui vogliamo parlare del vertice che si la propria tra poche ore a Bruxelles
Sulla Bilancio pluriennale dell'Unione europea si va verso un compromesso
Al ribasso
Molto meno forse una proposta che era stata messa sul tavolo
Dalla Commissione meno persino del di quanto era stato
Raggiungo
Tour vertice dello scorso novembre è accettabile tutto questo no certamente no l'abbiamo detto mille volte europea un bilancio
Che appare appena l'un per cento del suo PIL
Vale a dire meno di un ventesimo di quanto sia il bilancio federale americano o
Quello spesso svizzero che pure
Spezzare un Paese
Basata su una una forte autonomia di spesa
E anche fiscale a livello a livello cantonale ricordo anche che ieri nel il discorso in plenaria il Presidente francese o Londra
Assi detto che bisogna comunque trovare un accordo di avere uno spirito di compromesso però anche ribadito
Le ragioni di un bilancio europeo che sia all'altezza di
Questa
Parola di cui ormai tutti si riempiono la bocca che è la crescita le misure per la crescita le misure per la ripresa economica e via dicendo
Tutto sommato quello che sta venendo fuori anche proprio una una crisi dei meccanismi decisionali al di là del problema delle cifre che evidentemente poi e la è la sostanza
Vale a dire vertici e che
Si prolungano che vengono rimandati da una volta all'altra perché non si arriva al al criterio di un accordo
E che devono mettere intorno a una posizione che ha raggiunto il consenso di tutti i ventisette ventisette Stati il Consiglio quindi poi il Parlamento tutto sulla proposta della Commissione insomma una
Una sorta di farraginosità istituzionale che veramente non è adeguata a ai tempi dell'Europa dovrebbe avere un posto a testa alta nel mondo rispetto alla Cina rispetto agli Stati Uniti e rispetto
A livelli dicendo e invece siamo impelagati in queste meccanismi istituzionali che sono veramente un po'
Un po'preistorici
Cosa dovrebbe fare Mario Monti la Presidenza del Consiglio italiano che arriva
A questo vertice in una posizione un po'difficile l'Italia rischia di peggiorare la sua
Posizione di contributore netto Monti deve preservare i soldi per l'agricoltura italiana per le regioni povere al contempo
Difendere la sua agenda pro crescita in Europa e quindi i fondi destinati
Alle infrastrutture all'innovazione alla ricerca che
Rischio di essere quelli più tagliati nell'ultima fase negoziale
E molti una posizione che non è facile anzitutto Primo Ministro di un Governo dimissionario per cui
Delle come dire una una scarsa
Una scarsa credibilità in termini di di
Di ruolo in in prospettiva quasi certamente non sarà il prossimo futuro
Primo Ministro italiano magari avrà
Un Ministero importante in un Governo che vedrà d'accordo Monti e e Bersani chi lo sa questo lo vedremo però insomma
Non è più il presidente del Consiglio a pieno titolo come lo era
Alla ai vertici vertici di novembre scorso quando si si discusse sintetico abbondantemente sul sul bilancio e devo dire che parla debolezza della posizione italiana lì non soltanto di Monte voglio dire
Chiunque sia
Al suo posto e che ne siamo un Paese che ha tagliato
In modo indiscriminato su cosa proprio sulle misure per la crescita sulle misure per la ricerca sulle misure della digitalizzazione
Quindi noi abbiamo fatto dei tagli anziché investire in questi settori e chiederemo all'Europa di investire al posto di quelli che sono stati invece i nostri
I nostri nostri tagli anziché invece usare le forbici abbondantemente come si dovrebbe fare per i tanti aspetto della nostra spesa pubblica improduttiva posto per le istituzioni abbondanza di spese
Militari
Tetti alle pensioni cumuli di pensioni vitalizi e via dicendo osservo c'è anche il problema dei fondi europei su questo insistito tante volte
Negli ultimi mesi devo dire grazie proprio anche agli sforzi del ministro Marche abbiamo recuperato
Una serie di posizione ma insomma siamo ormai
A inizi abbondante del due mila tredici ultimo anno del periodo finanziario due mila sette due mila tredici abbiamo utilizzato appena il trentacinque per cento degli oltre ventinove mi gli arbitri e l'Unione europea aveva messo a disposizione del nostro Paese tra l'altro per cosa misure giustappunto per la crescita formazione innovazione digitalizzazione ricerca coesione sociale e via dicendo
Queste sono
Delle cattive credenziali per presentarsi al tavolo europeo e dire vogliamo più soldi
Non scordiamo nemmeno il ricordo ieri
Il monito ancora una volta della nostra Corte dei conti non di quello europeo ma la nostra Corte dei conti sul costo della corruzione che valutato dalla della nostra Corte dei conti tra il sessanta settanta miliardi come costo complessivo della corruzione
Ogni anno e sono dati che
Sono spessi al letti con più attenzione a Bruxelles che non che non Italia c'è sempre questa riserva mentale nei nostri confronti io l'ho detto anche il rapporto con
Con i colleghi quando chiediamo più
Impegno finanziario da parte dell'Europa
Con una sorta di rimprovero implicito a volte esplicito ci dicono ma già prima risolvete l'evasione fiscale la corruzione
Il costo dell'istituzione che è assolutamente fuori fuori controllo esorbitante rispetto agli altri agli altri Paesi un solo dato ma è uno tra il mille che si potrebbero citare il il Parlamento italiano costa esattamente il doppio del Parlamento tedesco
Come costo complessivo in un anno ecco quindi
Monti sicuramente è in una posizione che che è difficile ripeto altri al suo posto forse non potrebbero fare meglio come primi ministri italiano dovrebbe
Mettere anche l'ipotesi di un veto sul sul tavolo
Caso in cui
Gli interessi italiani non fossero salvaguardati e nel caso in cui
Questo Bilancio pluriennale non dovesse essere troppo sufficientemente orientato la Grecia
Gli interessi italiani per quanto riguarda la politica agricola credo che alla fine saranno salvaguardati anche perché voglio dire c'è una una convergenza con alti paesi la Spagna soprattutto la Francia costi solo un dovere è tornato su
Sulla
L'importanza della spesa per per la politica agricola
Il detto ormai ripeto da parte di un Primo ministro dimissionario è una mossa abbastanza azzardata in teoria io lo vedrei anche con compiacere se si tratta appunto di un modo per rafforzare gli altri Paesi ad a vere una
Una
A sbloccarsi in favore di un bilancio più più ambizioso a un certo punto bisogna cominciare a farsi i conti in tasca se blocchiamo ancora l'approvazione del bilancio cont finiamo con un'amministrazione ordinaria basata come sappiamo sui dodicesimi e tra l'altro anche una serie di finanziamenti che dovrebbero arrivare a specifici programmi
Verrebbero purtroppo bloccati
Però può essere in effetti il modo per continuare un braccio di ferro che alla fine anche con ruolo del Parlamento europeo al di là di qualche primo ministro che magari dalla sponda offre la sponda in Consiglio ecco si potrebbe arrivare a una
A una situazione più rosei rispetto all'attuale
Però potrebbe anche portare a come dire a un un avvitamento della del processo decisionale che alla fine scontenta scontenta tutti quindi molto molto difficile questa questa questa trattativa però dubito che Monti ripeto già per la sua natura di primo ministro dimissionario abbia
La la possibilità di porre di porre un veto
Parlamento cosa farà perché poi il Parlamento dovrà dare il suo consenso finora sono arrivate molte minacce
Se non sarà un Bilancio sufficientemente ambizioso diremo no facendo saltare la fine l'eventuale accordo raggiunto al Consiglio europeo le stesse minacce però state ripetute
Anche sette anni fa quando si raggiunse un altro accordo questa volta cambiato qualcosa questa volta c'è veramente bisogno di nonna accedere rispetta quelle che sono ormai le sfide di una
Una crisi che devastante ovunque che ha bisogno di misure forti da parte dell'Unione europea
E devo dire che questa volte anche più chiaro a tutti quanti che un euro speso da parte europea permette più di un euro di risparmio
Da parte delle amministrazioni nazionali cioè ormai dimostrato che c'è un'innovazione di grande infrastruttura e la ricerca e via dicendo o abbiamo dell'economie di scala è una politica con una visione di insieme e quindi
Dei finanziamenti europei che gestiscono queste
Queste politiche o altrimenti rischiamo tutti di pagare di più a livello a livello nazionale come come alte come Liberal Democratici europei che
Italia dei Valori siamo sempre stati per una linea piuttosto intransigente per quanto riguarda il bilancio e anche il nostro presidente di gruppo vi però stat
Non mi pare assolutamente disponibile a
A piegare la schiena in caso di un accordo al ribasso da parte del
Del del Consiglio detto questo abbiamo a che fare con i limiti di del meccanismo decisionale il Parlamento può bloccare il il Bilancio bisogna poi assumersene le conseguenze rispetto a quello che può essere un inceppamento globale della macchina decisionale europea magari
Alla fine si ottiene anche un risultato contro controproducente però certamente non basterà
Se si arriva altri basso
Un accordo in sette più questo vertice che si sta aprendo certamente bisognerà fare i conti con il Parlamento europeo
Che fino adesso devo dire mi ha soddisfatto sono sono contento di quello che il Parlamento ha fatto in questo in questo bilancio sia i nostri i nostri relatori tra l'altro abbiamo avuto dei relatori
Anche italiani con un ruolo secondo me molto positivo come Balzani come come la via
Ma ha dimostrato il Parlamento di essere l'unica istituzione
Dove tutti destra sinistra centro oppure con le proprie nostra sensibilità
Apposto la la visione del futuro dell'Europa che o è unita o altrimenti è una una cosetta è rilevante e destinata veramente al declino nel nello scacchiere internazionale al centro del proprio lavoro
Graziani però rimane