"Quel cancello di Mirafiori"

Possiamo dare inizio ma questo dibattito che questa sera ci porta al mille novecento ottanta esattamente al dieci settembre del mille novecentottanta quando la FIAT annuncia quattordici milioni
Circa quattordici mila licenziamenti
E subito chiara la portata della posta in gioco un attacco padronale dai toni inediti nel quale gli operai si sarebbero giocati tutto
Dieci anni di lotta trascorsi due conquiste materiale la solidarietà costruita le ragioni profonde della comunità operaia la credibilità di essere forza soggetto politico difficilmente riconducibile a media a Mediaset mediazione
La storia provengono da tutti dall'undici settembre la fine
Dunque se si va avanti con scioperi di sei ore con lo sciopero generale piemontese del venticinque settembre
Con la presenza di massa i cancelli di forze sindacali e politiche con l'incontro di Enrico Berlinguer il quale fu uno dei pochissimi a capire fin dalle prime battute
La posta in gioco la portata dello scontro il governo cade si sospendono vicenza vede la FIAT annuncia che ventitré mila lavoratori verranno posti in cassa integrazione dal sei ottobre
Gli operai si irrigidiscono sin quando il quattordici ottobre per l'editoria compare l'altra faccia della fabbrica il corteo dei quaranta mila dei campi la marcia nell'immaginario collettivo rappresenta forse e lo stesso accorto che sarà proposto nell'assemblea del sindacato il giorno successivo
La sconfitta del movimento operaio la fine della battaglia sembrava che l'uomo con una sola manifestazione cancellasse lo sconfigge avessero trentacinque giorni di lotta degli operai
All'etica solidale la comunità operaia con i valori e le risorse umane che veniva messa in discussione quella stessa comunità che in quegli stessi stabilimenti negli anni settanta era diventata reale alternativa al potere figlia
Non siamo il partito dei campi siamo il più grande partito della voglia di lavorare e produrre competere con la concorrenza viva Luigi Parisi a rischio uno dei l'idea dei quaranta mila
L'organizzazione produttiva diveniva parte integrante dell'identità di l'esistenza degli operai
Temo che insieme all'innovazione tecnologiche che cambieranno la vita quotidiana in fabbrica permetteranno i dieci anni di ristrutturazione
Ci saranno sulla corda assemblee turbolenti proteste vivaci la voglia di non arrendersi ma al tempo stesso in grande senso di impotenza politica
Sino al nove del mattino in fabbrica che avrebbe deciso la ripresa del lavoro e l'approvazione dell'accordo la sconfitta degli operai e la difficoltà da quel momento in poi a riconoscersi indagato un soggetto che abbia credibilità e potere
I trentacinque giorni cancelli di Mirafiori simbolicamente rimandano alla crisi del sindacato
Alla pesante disaffezione operaia al silenzio degli anni ottanta alla messa in discussione la coscienza operaia nella memoria e nel senso comune del concetto stesso di democrazia sindacale
Se non lo spartiacque tra due decenni due mondi quello dell'etica della solidarietà contrapposto all'individualismo e dall'altra parte medica della sopravvivenza caratterizzare da Abbondanza solitudine pure al conflitto è sostituita la competizione ai diritti insuccesso e poi ci si salvò si fallisce da soli
Gli anni successivi infatti sono stati anni difficilissimi raccordo per molta parte non fu rispettato i criteri di selezione di Milano donne giovani gli operai più combattivi rapporti di forze fabbrica capovolti
Io i valori del neoliberismo saranno dominanti nella società
Il trionfo di regale il nostro Paese significherà l'affermazione di quei valori nell'organizzazione sociale che incideranno sulla CIT collettivo sul venir meno di una funzione generale della classe operaia
La FIAT anni ottanta è caratterizzata dalla macchina i settori più delicati importanti dove lavoro
Umano e accessorie margini è necessario capire alcuni processi che si sono avuti negli anni Ottanta negli anni del legalismo della Filosofia individualistica rampante per capire anche la FIAT attuale ciò che sta accadendo
Sotto alcuni interrogativi perché fu vinta dalla FIAT quella battaglia comma come in corsa quando è cambiata oggi l'organizzazione del lavoro in fabbrica quali limiti di analisi della sinistra del sindacato quali potenzialità si sono espresse acquistano senso parole che votano via controllo egemonia efficienza mercato Progetto organizzazione terroristica
Infatti mentre i primi anni Ottanta partito sindacato imputavano la mancanza di innovazione tecnologica e quindi di competitività la crisi della FIAT quasi a chi invece non solo attrezza
Già negli anni Settanta al meglio la propria impresa dal punto di vista tecnologico tecnologico ma dopo la sconfitta operaia la capacità di smontare eludere Bassine dare materiali tecniche su cui poggia il potere sindacale operare
Di dissolvere la composizione di classe introducendo su terreni di tale logica della produzione la filosofia produttiva che non dimentichiamolo la fu il suo film filosofia che in quegli anni fuori dalla fabbrica assunse un valore generale integrando alcuni spezzoni significativi della strategia sindacale
E operaia
Si afferma la visione organizzazione del lavoro fuori dentro la fabbrica il primato dell'efficienza d'impresa come fattore discriminante il mercato come ridicole come criterio di verifica delle strategie attenti a aziendali il profitto come coincidenza di sopravvivenza la tecnica come funzione misura unica del progresso
Non c'è il superamento del terrorismo la separazione tra ideazione ed esecuzione la parcellizzazione delle mansioni non sono affatto riassorbite da robot ed elettronica anzi per molti versi sono accentua
è stata questa manca
Casazza di organica visione contrapposta a quella data della FIAT la ragione per cui la sconfitta sindacale operaia si è tramutata in crisi di identità
Dando può condurre ad un semplice raggiungimento dei rapporti di forza in fabbrica ma rimane la prova di soluzione soggetto collettivo che per un decennio reale presentato un'organica alternati
Un limite che non ci possiamo dobbiamo superare se vogliamo costruire un'identità delle giovani generazioni che il lavoro
Nel tentativo arduo di organizzarli rappresentarle parlo di quella giovane classe operaia che negli ultimi anni entrata massicciamente in fabbrica soprattutto alla FIAT echeggia dimostrava più una potenzialità che espresse nelle ultime manifestazioni scioperi operai
Dobbiamo superare quel limite che innanzitutto di carattere culturale nelle battaglie di quegli anni infatti il momento però era sempre ragionato sul presente surplus valore cosa necessaria
Non riuscendo però diverso della filosofia economicista produttiva affermata dall'impresa nella società a produrre una visione diversa mettendo in discussione i valori del mercato della merce della produzione della velocità
Non ragiona sul futuro sulla dimensione liberata della vita si va affermando invece l'organizzazione del mercato furono dentro la fabbrica basata sulla produzione per cui lavoro occupa ognitempo quello sociale quello individuale
La velocità di dire un valore in nome del quale si piega il tempo difficile compatibilità frantumando orari condussi Prodi
E melodici erroraccio di questa organizzazione dei rapporti sociali che San dici scandisce il tempo emerge bene questa domanda di cambiare un'etica del lavoro le interviste fatte in questi mesi a ragazze
Al ragazzo e ragazzi assunti una percezione del lavoro con sacrificale che la città abbia questi per studiare un bisogno sociale individuale
Ritorna almeno dal concetto di libertà dal lavoro del lavoro e nel lavoro che come giovani comunisti abbiamo affermato in questi anni come assume valore radicale la proposta di legge delle donne comuniste sui tempi
Qui c'è una sfida per tutti voi per tutta la sinistra politica
Sindacale dinanzi anche al progetto di qualità totale ma qui siamo già alloggi credo per concludere che oggi si avverte l'esigenza di lavorare
Per cambiare un modello dominante di organismo che ha tentato tende a ridurre i soggetti collettivi alla sfiducia al silenzio i ragazzi di Mirafiori che al buio
Però alla testa dei cortei operai c'hanno detto delle potenzialità che ci sono stanno lui far sì che quel cancello di Mirafiori si possa riaprire ma questa volta per vincere
Indro in grado il compito di introdurre brevemente questo dibattito
Questo posto
Passo la parola alla compagno Alessandro cattoliche presiederà e coordina questo dibattito
Che all'epoca dei fatti lavorava alla Federazione della Stampa Kenya ha vissuto anche alcuni esperienze significative proprio in in quei giorni dove magari lui stesso ci racconterà
Sì io ho vissuto
In quei giorni proprio davanti ai cancelli della Mirafiori
C'era un grosso dibattito
Fra gli operai su come mezzo di comunicazione di massa davano racconto della lotta che era in corso
Allora io dirigevo la Federazione della stampa e insieme alla quinta lega della FIOM decidemmo di fare un dibattito credo che sia rimasto unico nella storia
Il movimento democratico italiano e facemmo un dibattito fra giornalisti operai
Davanti ai cancelli della fabbrica e fu una rosa di straordinario interesse
Io ricordo questo perché
Il titolo del dibattito
Sconfitta è una sconfitta però è segnata presento dà fastidio e straordinario valore io ho indicato uno che ho vissuto personalmente
Poi siccome allora facevo il cronista e vuole indicare molti altri di episodi avvenuti davanti dentro parlando con i lavoratori
E il problema è di capire oggi come quella lotta assegnato la sinistra il movimento operaio il movimento sindacale
Cosa c'è oggi
Da poter discutere
E credo si tratta anche di ricostruire quel momento
Perché è un fatto estremamente significativo per esempio che i dibattiti che si sviluppano sui mass media
Tutti non è che si dice cos'è avvenuto
Si discute di cose di cui a volte non si sa niente
Faccio un solo esempio la questione l'Emilia la resistenza
è un dibattito uno dice una cosa e l'altro continua la firma non si va più all'indagine storica
Beh io credo che la vicenda FIAT sia ormai è storia non è più cronaca in un mondo in cui dieci anni significano l'eternità
Noi abbiamo degli interlocutori che hanno vissuto in modo diverso per la vicenda
Da Tronti trentini
Si era protagonisti attivi sia da osservatori come lei che poi la rivissuta attraverso un livido operai che ha suscitato due anni fa anche molte polemiche io vorrei partire né con questo dibattito con una domanda che è duplice
E vorrei che fosse proprio un osservatore che eccetto un osservatore attento però sempre un osservatore esterno come Lerner
A ricostruire
Quella storia e quel momento così come le firme Rashomon si diceva che regredita sono sempre tre sono diverse vediamo qual è la la tua verità su quel momento
E la seconda domanda collegata a questa è però quel momento cosa che sembra lasciato sulla sinistra italiana oggi come si può rivivere oggi cosa ne traiamo oggi da quella vicenda
Così come io non credo nell'assoluto la sconfitta ci sono movimenti segni positivi legati così legalismo
La vittoria però già oggi lista non esistono più eleganza si sono messi in discussione l'hostess qua del convegno dei giovani industriali dell'altro giorno che ripone in discussione la deregulation noi senza vincoli ecco io credo che proprio l'occhio della storia dovrebbe avere questa capacità critica della prima domanda è il primo sforzo che chiedo a Lerner
Abbiamo un po'di Boccuzzi
Ma proprio a rispondere
Riflettendo su quello che resta anche nell'immaginario collettivo della sinistra a di questa che indubbiamente sentiamo e abbiamo avvertiamo come storia addirittura come epica a di una sconfitta densa a di simboli per la grandezza dei fatti che allora si consumarono trentacinque giorni sono tanti di blocco quasi totale della produzione in quella che era
In quello che era lo stabilimento automobilistico più grande d'Europa e negli altri della FIAT il trauma del modo in cui la sconfitta sì consumo e di tutto quello che accadde nei mesi poi negli anni alla a venire
Quella lotta ad oltranza che cercava un'assonanza con una lotta avvenuta soltanto pochi mesi prima ad oltranza nei cantieri
Lenin di Danzica sotto un segno e con una prospettiva tanto diversa e e con esiti anche così differenti ora nell'accreditare una data simbolo come facciamo noi questa sera autunno mille novecentottanta Mirafiori
C'è sempre il rischio di un'operazione un posto o mentale viene comodo definire come diceva il primo nostro interlocutore lo spartiacque simbolico fra due decenni fa il decennio della solidarietà è quello dell'egoismo ma a essere pignoli a voler fare visto che ci si potrebbe dire che questo data simbolo è in qualche modo inesatta si potrebbe dire che anche prima dell'autunno ottanta quella con sconfitta in in buona parte quella sconfitta operaia si era consumata
A che la FIAT ha già aveva operato al suo interno significativi interventi di ristrutturazione degli impianti che il sindacato non aveva per nulla avvertita sui quali non aveva per nulla cagionato che l'ha spiazzato completamente già stava entrando nell'hammam Mirafiori il Thomas in certe automazione sulla sto ferratura era già progettato
Lo stabilimento di Termoli che sarebbe stato per il simbolo invece degli anni Ottanta FIAT con la automazione
Che che che che che li era assai più forte
Si potrebbe dire che già prima dell'autunno ottanta si erano interrotti molti canali di comunicazione persino di linguaggio di scambio reciproco fra quella che era la politica della sinistra e la comunità operaia
Che la
Democrazia sindacale già era in crisi di valicando Siviglia spaccatura da una parte fra delegati e il reparti e dall'altra fa questo corpo compatto questo ceto politico dei delegati ed i vertici sindacali eppure al di là di queste precisazioni che oggi di fosse qui non hanno molto senso
Non c'è dubbio che poche date come quella dell'autunno tant'hanno la suggestione mantengono ancora oggi la suggestione del simbolo
Direi che innanzitutto noi avvertiamo come dati da allora la fine della fabbrica come luogo di riferimento imprescindibile per il resto della società
Allora siamo a una festa della FIGC per cui mi viene da fare un ragionamento di generazioni Ò quasi trentasei anni ho l'impressione che la mia si stringe le azione politica naturalmente poniamocelo di chi ha fatto politica non degli altri
Sia stata forse l'ultima che a che è maturata che cresciuta nella sull'adolescente nel Mincio approda alla politica
Sentendo fortemente necessario e imprescindibile questo il ferimento
Sarà agli operai alla condizione operaia e anche alla realtà alle dinamiche che scaturivano tra dalla fabbrica
Intesa questa come fonte essenziale di conoscenza non soltanto allora sulla produzione della ricchezza che poi tutti consumiamo quindi sull'economia reale ma anche sulla possibilità di leggere ed interpretare di capire la realtà sociale italiana nel suo Complesso che senza capire cosa avveniva dietro a quei cancelli diventava Pons molto molto più difficile interpretare tant'è vero che il silenzio che poi è caduto su ciò che accadeva
Dietro a quei cancelli negli anni seguenti all'ottanta un silenzio caratteristico di tutto il decennio che oggi si conclude
Bene ha fatto sì che di interpretazioni seria della realtà italiana ben pochi ne facessero dire sia a sinistra che altrove che ci siamo ridotti a leggere i rapporti Censis in qualche modo non a caso
Io penso
La rottura quindi del riferimento alla fabbrica che data da quella sconfitta
La verifichiamo anche nel comportamento degli intellettuali che differenza anche tra gli intellettuali di sinistra a dai periodi anche così dei cosiddetti anni duri anche i periodi arretramento di sconfitta dalla classe operaia negli anni Cinquanta in altri periodi a quello che è avvenuto dopo anche nei momenti più duri del passato ha c'era un continuo bisogno di riferimento dell'intellettuale di sinistra a quello che accadeva lì dentro per capire la realtà per interpretare la per conseguire è un punto di riferimento
Che è completamente sparito con la fabbrica negli anni seguenti si è perso in realtà io penso molto anche il senso a di questa al taxi e dato credito lo sappiamo benissimo a all'economia di carta quasi fosse sospesa per aria i suoi valori
Paradossalmente i pensatori marxisti più concreti più attaccati
Lei metodi materialisti sono stati semmai quelli della Confindustria e quando se dopo che molte è un po'aveva le di citare un intervento di Felice Mortillaro che davvero fa la parte del del marxista nella lettura della società di questo decennio allora
Mi sono dilungato già troppo
A quest'ora dieci anni fa stavano per cominciare alle trentacinque potrà si parla quel cancello di Mirafiori sono trentacinque molto grande e quella stabilimento
Dei paesi dica
Anzi al giorno
E notte una forma di lotta disperata che aveva scavalcato probabilmente questo ce lo potrà spiegare anche Trentin le stesse intenzioni e le stesse volontà del Partito comunista e del sindacato nella gestione
A della risposta a quelli che prima erano quattordici mila licenziamenti che poi sarebbero diventate ventitré mila e passa sospensioni a tempo indeterminato come si è poi verificato
Si sarebbe consumato di cui a venti giorni dieci anni fa fino al sedici nel sedici ottobre una sconfitta davvero epocale
Così grande che per parecchio tempo dopo il Partito comunista non avrebbe avuto il coraggio di elaborare né il lutto e di riconoscerla come tale prima che il PC
Ai dirigenti la CGIL chiamassero sconfitta l'accordo del sedici ottobre mille novecentottanta sono passati parecchi anni perché quella sconfitta rimetteva in discussione troppe cose e quindi era molto difficile ragionare ci sopra la ferita era era profonda a sappiamo che il ventitré mila e passa in cassa integrazione dei quali pochissimi sono rientrati sarebbero diventati in realtà sessanta mila espulsi dalla produzione in FIAT a una cifra enorme
Il sappiamo dello sconquasso sociale
Che ciò convocato nella città di Torino e non solo
E sappiamo di quanti percorsi
Di identità e di sopravvivenza disco dispiegati differenziati tra di loro al massimo grado siano partiti Billi
Con destini a che avrebbero avuto un esito tragico fino alla a al suicidio dei cassintegrati a destini invece niente affatto negativi a partire dal distacco dalla fabbrica anche su questi sarebbe bene se ce ne sarà il tempo di ragionare la cassa integrazione non è stata una disgrazia per tutti è stata sicuramente una frammentazione uno stima la frammentazione dell'identità operaia della cultura operaia senza precedenti
Che cosa veniva rimesso in discussione a attraverso questo cataclisma sociale attraverso anche quella sconfitta politica
Si usa spesso semplificare dicendo che quella che veniva rimessa in discussione con la sconfitta dell'ottanta alla FIAT era innanzitutto la centralità operaia
Ha nella cultura della sinistra e dunque la visione messianica finalistica della politica
Per cui la classe operaia intesa astrattamente con la maiuscola liberando se stessa avrebbe liberato l'umanità intera
Questa definizione generale le crisi della centralità operaia
Che è un po'il simbolo numero due di quella sconfitta
Alla FIAT andrebbe forse un pochino sezionata e commentata più nel dettaglio perché certo indubbiamente è andato in crisi se non in frantumi allora la la una cultura operai lista che però semmai di perlomeno se intanto a quell'epoca ma anche poi ma non era tanto del Partito Comunista quanto di altre aree culturali di altri gruppi o o movimenti sindacali l'idea dell'operaio massa all'idea di una classe unite ed omogenea come il cemento dotata appunto di una cultura e di una identità che facevano dei diversi un tutt'uno
Ora questa idea dello degli operai Massa tutti uguale oggi facile
Così sbeffeggiare la considerava una baggianata una ingenuità di allora ma mi sa che è fin troppo facile liquidarla dimenticando quali fossero invece le sue radici la sua forza materiale nella realtà di fabbrica
Mandava in crisi pure io penso una certa idea che invece si è stata molto di più ora specifica del Partito comunista
Una certa idea organi cistica della funzione nazionale della classe operaia di un suo ruolo che era tale in quanto la classe per definizione si faceva carico
Si faceva carico la dei sacrifici per fare la lotta contro l'inflazione si faceva carico della lotta contro il terrorismo si faceva carico di una politica di solidarietà nazionale somma la classe era quasi incaricata
Dalla politica e dal partito di assolvere ha delle funzioni appunto di natura generali che in realtà né
Risultavano tutte in forte misura opprimenti quindi io penso che paradossalmente nella disgrazia nella sconfitta che indubbiamente c'è stata e che sulla pelle di molta gente ha lasciato e lascia ancora oggi il segno al non tutto sia un male cioè il fatto che sia andato in crisi
In questi idea del farsi carico a e questa concezione di centralità io penso che possa essere una premessa in qualche modo fortunata per rifondare una politica di sinistra che si riferisca al mondo del lavoro in forma non strumentale
E anche un sindacato che sappia rappresentare le differente questo caleidoscopio di differenze
Per cui oggi ha più senso a mio parere a parlare di operaia al plurale che non di classe nella maniera in cui abbiamo parlato in passato
Vivendo le come una ricchezza e non come un caos da omologare da ricondurre a disciplina un sindacato quindi che impari a riconoscerle
Queste differenze di cultura di linguaggi che nella classe operaia convivono per riconoscerle per e non è facile indagare sulle in pagarle per ricondurle a forme e di solidarietà collettiva fra diverso che implicano appunto un un sindacato molto diverso da quello per esempio organizzato in correnti partitiche che molto felicemente Bruno Trentin sta rimettendo in discussione
In questi giorni ecco concludo sono stato fin troppo lungo e me ne scuso non è facile convincersi che allora è proprio cambiato tutto
Rispetto a all'approccio che ne possiamo avere alla condizione operaia ma io ne sono molto convinto io sono convinto che sia davvero cambiato tutto che non sia
Casuale semplicemente la riproposizione di una di un ciclo un po'più lungo degli altri il fatto che da dieci anni Mirafiori non conosca momenti di conflittualità altari che un periodo di pace sociale così prolungato dentro a quel pachiderma
Produttiva non sia non ci sia mai stato prima da quando la fabbrica fu fondata cinquantuno anni fa
Io penso che attendere
Il fai Fal magari confidando che i nuovi assunti
Fra poco questo ci daranno il revival sarebbe un ingenuità da parte nostra attende la reputazione edizione di vecchi schemi in una realtà completamente cambiata e persino quanti
Voglio dirlo
Anche se può sembrare suonare antipatico nel momento in cui si va allo sciopero generale dei metalmeccanici e sul contratto si conduce una battaglia molto molto importante che di porre messa poi a a a all'iniziativa sindacale all'interno delle fabbriche negli anni futuri penso che comunque la logica di puntare tutto sulla riuscita di uno sciopero generale la logica di Consales di considerare il contratto il momento della spallata al momento in cui devi ottenere tanto e se non hai ottenuto tanto
Ha è una sconfitta politica che segna il ciclo eccetera sia davvero superata sono stato un po'confuso nel dirlo è cercherò semmai di motivarlo se ne vuol tempo dopo
Grazie al Claudio aver fatto bene a dare la parola per primo quello che ho definito un osservatore esterno perché ci ha dato un quadro molto chiaro ma molto crudo anche e mi pare abbia posto alcuni problemi con i quali degli altri compagni si devono confrontare viene pongo alcuni dall'intervento di Lerner le pongo ah Tronti che allora dirigeva laboratorio politico dice Lerner
In in questa vicenda in questa sconfitta
Cioè ci sono c'è la figlia di tante cose
La fine di alcuni miti
La fine del mito dell'operaio massa la fine del farsi carico
Io quando mi sono avvicinato alla FIGC ma non ho dato l'incarico andare la mattina presto a diffondere volantini alle fabbriche per me era un grande onore perché questo contatto di uno studente con gli operai era credo il massimo a cui si poteva aspirare all'ora oggi dice Lerner finisce queste gare farsi carico finisce la centralità operaia finisce una cultura per la lista
E gli stessi intellettuali di sinistra dice Lerner
Si devono porre il problema di guardare se lo sono posti di guardare con occhi completamente diversi
Alla fabbrica fonte essenziale di conoscenza non più fonte essenziale di conoscenza
Che e infatti io stavo chiudendo dicendo
La caduta di questi mezzi dice lei ha di me che è una fortuna peggio per io credo che il le varie la domanda che faccio altro
Siccome la metto in genere non si può sarebbe sbagliato sostituire altri miti
La sinistra del partito comunista cosa sostituisce a questi limiti
Beh sì adesso non vorrei addentrarmi su questo difficilissimo problema è un problema teorico d'arresto io sono molto meno di altri Ninì lontano dall'uso politico del mito
Che penso sia un un grande momento di mobilitazioni di organizzazione politiche
Il e d'altra parte non credo che quando si parla della classe operaia anche storica e della centralità operaia esistita poi materialmente nel tempo
Se ne debba parlare appunto come di un mito del passato tra io credo che era una forza del passato un'idea forza del passato e si tratta di vedere come questa idea forza può lasciare oggi un'eredità qualcosa che rimane da cui si riparte per ricostruire nuove idee forse cioè nuove capacità di mobilitazione di organizzazione
Politica
Ma io intanto volevo dire che non trovato molto intelligente la scelta che hanno fatto i compagni della FIGC di di cogliere proprio questa data perché non è facile coglierla e infatti nel passato si è fatto spesso la carrellata delle varie date no ma questa è rimaneva sempre un po'sullo sfondo averla messa in primo piano credo che sia stata appunto una
Manifestazione di intelligenza politica della attuale FIGC anche perché io credo che quella è una data simbolo in qualche misura anche se
Ha ragione Lerner quando dice che a quel punto settembre ottobre dell'ottanta era già accaduto qualche cosa di profondo dentro la classe operaia che l'aveva già messa sulla difensiva
C'è un bel libro di terra lo
Democrazie disordine che fa parla appunto dei cicli di protesta non e lui dice il ciclo vero di protesta è quello che va dal sessantacinque al settantacinque
E dopo dopo che cosa succede dopo io mi dice come in economia la gente non si accorge che è finito il ciclo della protesta e continua ad investire e così molti hanno continuato dopo il settantacinque ad investire politicamente sulla protesta e siccome poi il mercato politico sì
Restringere e rimangono dei gruppi sparsi e questi gruppi a volte incapaci di ricollegare sia a livello di massa
Producono poi la risposta della violenza perché poi c'era questo stato tra il settantacinque e l'ottanta una fase appunto di emergenza
Economica in primo luogo anche un'emergenza poi politica data dal dal terrorismo però ecco una cosa che io volevo dire che quindi in Italia questo è una volta si chiamava il caso italiano l'anomalia italiana c'è stato sempre questo intreccio forte di economia e politica e di lotte e politica per esempio e io credo che si arriva agli annali l'ottanta famoso alla FIAT te i dopo qualche cosa che era successo anche politicamente in questo Paese era successo politicamente a sinistra
E cioè non c'era stato soltanto sì la FIAT che già si era ristrutturata già aveva ripreso forza già ripartiva appunto ponendo innovazioni tecnologica già con una strategia chiara
Però c'era stato anche un indebolimento della sinistra cioè un'operazione politica che tutti noi ricordiamo dal settantasei al settantanove no al la e c'era stata poi a una una presenza del sindacato dentro questa
Operazione politica c'era stato appunto lei vorrei così che cioè c'era stato a mio parere che cosa un indebolimento di fatto proprio della sinistra politica che pesa poi sulla vicenda FIAT che anche indirettamente e noi oggi lo possiamo vedere dopo credo che passato il tempo giusto per capire insomma queste qua però questo intreccio e molto importante perché poi come nel sessantanove in Italia aveva dato appunto una spinta di lotte alla politica generale e i primi anni Settanta sono ospiti di grande espansione politica di sbocco politico della lotta operaia
E così poi avviene all'inverso invece dal settantanove ottanta in poi insomma in cui quel se che si dice una sconfitta operaia pesa fondo sulla sinistra politica in senso negativo
Non esistente inno e ISO appunto di qualche cosa che era cambia cioè di un rapporto di forza poiché era cambiato a favore in fondo della parte capitalistica diciamo direttamente capitalisti io però
Ragionerei e riprenderei un po'la riflessione di questa categoria della sconfitta operaia non perché
Scusa ma è una categoria mio pari reso ma da usare con molta con molto equilibrio diciamo anche storico teorica perché insomma
La la storia la classe operaia una storia lunga
E e io credo che noi stiamo ancora dentro questa storia anche se ogni usciamo no no per andare a una diversa dislocazione in fondo del lavoro o dei eu delle figure dei lavoratori che però hanno dietro questa storia della classe operaia e questa storia
E piena di sconfitte e piena anche di successi però e comunque piena di lotte un a catena continua alti e bassi appunto cicli Ilo
E quindi nel momento della sconfitta è un momento che si è ripetuto nel tempo insomma non non c'è stata una sconfitta operaia da cui si riparte poi per a capire e quello che è accaduto
In seguito anche perché e dentro quella quell'esperienza politica molto radicale in fondo di lotta e di forme di lotta beh si è consumata forse proprio una un come dire uno scontro diretto
Una volta si diceva operai capitale no dentro la fabbrica che forse è stato ultimo episodio che si può porre in questi termini questi temi di radicale contrapposizione dentro il luogo produttivo in senso strette forse il limite di quella notte è stata proprio di aver di aver no
Come dire isolato quella lotta dal resto in fondo del Paese ecco perché secondo me se c'è un simbolo anche questa del forse è la cosa che mi mi interessava più richiamare se c'è un simbolo nella cosa di cui stiamo discutendo nella data di cui stiamo discutendo
Secondo me questo simbolo è rappresentato proprio da Berlinguer davanti ai cancelli di Mirafiori
Non tanto il no nelle forme di lotta che erano forme di lotta insomma che si erano già andate in altri momenti i e non tanto la riscossa patronale abile è strategica forte e capace quindi di sconfiggere anche l'avversario di classe come poi è avvenuto ma il simbolo e proprio quello insomma no cioè Berlinguer davanti a Mirafiori che dice la la cosa che dice il sei gli operai decideranno a un certo punto di rioccupare la fabbrica sappiate che il Partito Comunista sarà con gli operai
Io credo che in questi dieci anni ne abbiamo fatto del tutto per dimenticare questa cosa forse lo ha fatto in prima persona proprio il partito comunista in e non so con quale risultato politico
Secondo me con un risultato politico quasi a assomma zero su anche perché questo quel simbolo insomma di del Partito comunista
Che cerca un rapporto diretto con me con gli operai ieri cerca di rappresentarvi politicamente in determinata fase acuta
Di lotta si ripresenta poi semmai forse più in grande in quello che l'episodio poi che in qualche misura io Rincon legherei acquisto
Cioè quello dell'ottantaquattro la lotta sul sui punti di di scala mobile e cioè una mobilitazione a nome di carattere generale nazionale sociali
Che veramente l'ultimo episodio come quello era stato l'ultimo episodio di scontro diretto tra operai e Capitale quello dell'ottantaquattro e l'ultimo scontro diretto tra forze sociali e io direi così e sistema politico
Forze sociali e sistema politico perché dopo dall'ora noi non troviamo più questa dialettica e troviamo invece ho una dialettica farsa Interna tutta al sistema politico tutta dentro il quadro politico tutta inscritta dentro le ragioni del sistema politico oppure anche una dialettica interna alle forze sociali
Franco Umadda incapaci di esprimere poi capacità di aggregazione e volontà di lotta e quindi prospettive per questa via politiche e allora ecco questo è un po'il punto da cui forse conviene ripartire no sì è vero che si chiude in fondo alla fase della centralità operaia quello che dobbiamo dire che questo non chiude affatto
Il grande tema appunto del rapporto tra forze sociali e quattro politico il sistema politico è così questo la la fine della centralità operaia noi dobbiamo assumere aveva e nello stesso tempo vedere come dopo la centralità operaia riparte insomma è il il il il il ciclo diciamo delle lotte sociali
Questo è è qualche cosa che può ottimisticamente si botti misticamente direi che in questo insomma favorisce che in fondo un ciclo di lotte sociali più vasto e più aperti più più più diffusive più orizzontali e così via oppure e questo e è indice di una difficoltà io credo che sia tutte queste cose in fondo la centralità operaia era qualche cosa che oggettivamente dava un punto di riferimento all'in all'intero arco delle rotte sociale l'assenza di questo perno non mette in difficoltà appunto il movimento
E mette in difficoltà appunto i cicli della protesta che in qualche misura noi dobbiamo aspettarci o dobbiamo fare in modo che ripartano
Di qui in avanti ma se li mette in difficoltà e non vuol dire che gli rende impossibili e qui la ricerca politica la capacità del sindacato e del partito di di prendere l'iniziativa insomma e di ripartire appunto con l'organizzazione delle lotte credo che sia decisiva appunto per capire e anche per riprendere un po'appunto la il nuovo all'organizzazione del nuovo prossimo ciclo di protesta
Grazie Tronti mi pare ecco io
Coglierei proprio questa ultima tu affermazione cioè come riparte il ciclo e lotte sociali
Per chiederlo ovviamente al Trentino
Non solo perché ora il segretario generale della CGIL
Ma perché allora trentina aveva già lasciato la FIOM e se non sbaglio era nella segreteria confederale della CGIL e quindi è uno dei protagonisti dei dirigenti di quel momento protagonisti nel bene e nel male dell'accordo delle lotte dei dibattiti dei dibattiti fra sindacato partiti l'attacco di Al di altre organizzazioni sindacali per esempio ricordavi la presenza di Berlinguer fu uno dei motivi di attacco al Partito Comunista
E allora a Bruno io chiederei una testimonianza una testimonianza per dire quella rotta quelle sconfitte quella caduta del mito come vice Tronti ma lasciamo le dita che edita lasciato al sindacato
E come oggi far ripartire questo ciclo di lotte sociali tenendo conto anche della seconda affermazione del del titolo del nostro dibattito cioè legalismo e quindi ritornando anche ai temi attualissimi dalla FIAT e la qualità totale
Morti l'ARO cui si riferiva Lerner il contratto quello che sta accadendo nel movimento sindacale e in particolare nella CGIL e poi un dato essenziale io ritorno a quello che dicevo all'inizio
Ricostruire la storia significa riparlare anche di quell'accordo
Perché oggi se ne parla chi nel bene che nel male senza però capire bene o discutere bene seduto fra i giovani
Come è nata cos'era cosa rappresentava a Torino arrivo prima che i sindacati facessero il comunicato sul raccordo
C'era sui giornali ed era deformato anche anche questo se ricordi Bruno costituiva un motivo di protesta di lotta di scontro all'interno del movimento sindacale quindi proprio come riparte il ciclo delle lotte alla luce di quell'esperienza fatta allora fatta dieci anni fa
Ma bisogna proprio ripartire da quell'esperienza perché naturale che ognuno di noi abbia un vissuto diverso di quell'esperienza
Io sono sempre stato e sono ancora di più con l'andare degli anni diffidenti verso un'analisi fatalista dica
Che interpreta il ciclo delle lotte operaie non voglio dire della protesta perché spero che sia finito il ciclo dalla protesta operaia
E ti cominci comincino dei cicli di in cui la classe operaia non sia soltanto una base di massa per qualsiasi politica ma anche portatrici di un Progetto di una proposta di un'alternativa reale acque delle classi dominanti
Ma sono stato sempre allergico uno solo a maggior ragione con l'andare del tempo contro una vettura con una lettura fatta all'Istica delle cose anche per quanto riguarda la sconfitta la FIAT
Pur convenendo pienamente che ha segnato
La fine di molti miti la crisi di una cultura del conflitto sociale
Probabilmente definitiva così come almeno così come la ricorda e come la intendo
Non era fatto di scritta nelle cose
E hanno pesato su quegli avvenimenti
Naturalmente io faccio una lettura partigiana degli errori macroscopici
Nel movimento sindacale del Partito comunista
Di una parte della sinistra
Si potrà poi discutere ma mi interessa meno in questa sede se questi errori erano pressoché inevitabile fatto sta che questi errori ci sono stati e si sono espressi
Non al momento dei quaranta mila
Ma ben prima
Nell'incapacità di garantire una solidarietà
Dei lavoratori la figlia durato fino alla classe operaia in generale una solidarietà dei lavoratori della FIAT intorno a un'ipotesi alternativa alla politica padronale di ristrutturazione
Comincia a luglio non a settembre
A giugno luglio
Quando
Realizzati alcuni investimenti rilevanti
Innovazione tecnologica abbastanza sconvolgente dell'assetto organizzativo dell'azienda
Gadda ricordava Hillary l'avvio di Termoli
La FIAT pose ai sindacati
In una vertenza aperta dai sindacati sui problemi del organizzazione del lavoro
Una serie di questioni che hanno trovato l'organizzazione sindacale nel suo insieme
In grossa difficoltà nel costruire una risposta positiva una risposta autonoma
Problemi che poi abbiamo assunto col tempo come addirittura come degli obiettivi nel movimento sindacale
Contrattare la flessibilità del lavoro e non lasciarla la decisione unilaterale del padrone
Contrattare la flessibilità del tempo di lavoro e non lasciarla decise una tela del padrone
Organizzare delle forme anche di mobilità interna da lavoro a lavoro di fronte ad una produzione che assumeva caratteristiche completamente nuove rispetto al passato con l'introduzione di nuovi modelli nuove macchine
Ecco io devo testimoniare che di fronte a questi insieme di questione
Che ci poneva evidentemente una grande impresa capitalistica che aveva
Avviato un processo di ristrutturazione profonda
E che intendeva rivedere dal suo punto di vista
I rapporti di lavoro all'interno dell'azienda
Il movimento sindacale al di là delle differenziazioni dei tentativi che gli sono stati non sono mancati nel suo insieme ha risposto in una logica di arroccamento
Chiudendosi sin d'ora sin da quel momento in una posizione difensiva e vorrei dire frontale ignorando
Le enormi diversità che già in quegli anni si erano determinate accomunati nelle sue non solo nelle condizioni materiali
Di lavoro di vita ma anche nelle soggettività nelle culture dei lavoratori della fine
Già in questa logica di arroccamento secondo me vi era un i prodromi di una divisioni interno sociale
Tra la classe lavoratrice la figlia
La risposta a questa rocca mento
Sono stati i licenziamenti di massa
Che la FIAT inizialmente non intendeva assolutamente utilizzare come alleggerimento
Complessivo del carico di lavoro
Ricordo molto bene in questa vicenda
è stato una risposta autoritaria
Che tendeva a modificare attraverso anche la paura
I rapporti di forza all'interno dell'azienda
Questa scelta ha significato anche una svolta nel nell'orientamento del management della politica padronale persino nelle persone fisiche che hanno preso in mano la direzione del conflitto da quel momento intorno
Noi abbiamo visto cambiare tutti i nostri interlocutori
Ed è venuta crescendo vorrei dire
Con l'appetito
è venuto crescendo vola una strategia di controffensiva dell'azienda che probabilmente non aveva fatto predeterminato in un primo momento
Io colgo qui subito un secondo errore nel modo in cui abbiamo risposto a questa sfida
E se i licenziamenti un attacco diretto al posto di lavoro
Di decine di migliaia di lavoratori ma essendo contemporaneamente un attacco alle condizioni di lavoro
Ai diritti ai tempi alle libertà
Di altre decine e decine di migliaia di lavoratori
La nostra risposta fu quella della resistenza a oltranza contro qualsiasi licenziamento e il problema che aveva originato la controffensiva del padrone fu cancellato dalla tematica sindacato
I problemi cioè di come si governa un processo di ristrutturazione di come si difende non soltanto il posto di lavoro che è sacrosanto ma anche i diritti
E condizione di lavoro di chi magari non è immediatamente licenziato o non è mia talmente minacciato il licenziamento
Io credo che da quel momento si è insinuato una una divisione profonda all'interno noi ci sono i buchi all'interno del della classe lavoratrice alla fine grazie
E sappiamo bene appunto perché non parliamo non vediamo una classe operaia mitica che nel momento in cui questa è una tecnica diabolica ma oramai ben collaudate delle aziende nel momento in cui si fanno i nomi
Nel momento in cui l'azienda seleziona nel branco indica già le vittime future
Se il sindacato il partito non è in grado di dare una risposta non solo per i selezionati dal branco ma per tutto il branco
Ricostituire un'unità reale
Difficilmente riesce a reggere una lotta di resistenza
Qui fu commesso il secondo errore secondo me
Il secondo errore che ha assegnato anche di sé
Le forme di lotta adottato nei trentacinque giorni
Che sono state al di là delle prime ore programmati degli scioperi a oltranza con blocchi ai cancelli
Bene
Io ho cercato di dirlo anche di sostenerlo ai cancelli della FIAT questo non è una prova di forza e una prova di debolezza
Era già il segno della difficoltà di condurre una lotta di lunga lena
Con una partecipazione convinta almeno della maggioranza dei lavoratori
E quando queste cose succedono una classe operaia italiana dimostrato una una Scienza addirittura nell'articolazione dello scontro
Nella sua programmazione nella capacità come si diceva una volta di durare un'ora più del padrone
Senza dare al padrone nelle mani del padrone la decisione sulla fine dallo e lo sciopero a oltranza è sempre stato
Sembrato un riflusso primitivo che nascondeva una debolezza e il modo di stare più insieme o di costringere una massa più rilevante a stare
Con un'avanguardia o con i lavoratori colpiti che scrisse in
Da questo punto di vista devo dire
Il gesto di Berlinguer è stato straordinario generoso per la presenza che l'unica ha manifestato in un momento di enorme difficoltà per la
Per la classe lavoratrice era FIAT in quel momento lì in tutta Italia ritengo che sia stato incauto
Quando ha prospettato l'ipotesi di una occupazione della fabbrica
Quando questa occupazione era suicidiaria ed era perdente
Io senza certamente polemizzare con lui in quegli stessi giorni mi affannava ai cancelli della fabbrica se sostenere che bisogna abbandonare questa forma di lotta bisognava ritornare lo sciopero articolato
Ricostruire l'unità interna allo stabilimento
In quei giorni ben prima vera marcia dei quaranta mila gli erano dall'altra parte dei cancelli migliaia di lavoratori che ogni giorni si presentavano in aspettavano di poter entrare
Con poche centinaia oramai i nostri compagni che presiedevano i cancelli dello stadio
Sì sì
Molti venuti da fuori alla fine
Terza tappa quando crisi di governo aiutando malgrado tutto
La prova di forza aveva pur dimostrato una capacità di resistenza della classe lavoratrice lega del sindacato la FIAT accetta di passare mi interessa poco se per calcolo
Il provvedimento è stato in gran parte così
Dai licenziamenti alla cassa integrazione
Prospettando sia pure per una massa maggiore di lavoratori anche una gradualità nei rientri possibile
Io credo che questo sia stato un'occasione mancata per riaprire una trattativa a tutto campo
Sia sui processi di ristrutturazione di chi insistono rimaneva in fabbrica e che è un po'sempre la maggioranza dei lavoratori sia per garantire le forme di riqualificazione
E i tempi di rientro dei lavoratori in cassa integrazione
Ne abbiamo invece reagito praticamente rifiutando il negoziato chiedendo che si erano ritirati tutte le cassintegrazione senza entrare nel merito
Sono venuti allora i quaranta mila
Che sono stati la prova di forza organizzata dal padrone
Che dava però un volto certo reazionario
Ad una divisione latente
Che non c'era soltanto fra capi e lavoratori ma c'era fisicamente fra lavoratori e lavoratori
E l'accordo allora è stato praticamente la fotocopia dell'accordo che era stato possibile
Quindici giorni prima
Al momento in cui la FIAT ha receduto del licenziamento
E voi capite benissimo
Che un accordo subito in quelle condizioni senza nemmeno discutere con un tracollo
Del sindacalismo confederale perché tale è stato io credo che si potrebbe anche riflettere sugli aspetti come il decoro del suo comportamento
Un accordo vissuto con un tracollo del gruppo dirigente confederale
Al di là dei suoi contenuti diventa un'altra cosa
L'accordo aveva in teoria sulla carta delle possibilità anche di gestione
Un accordo che è stato pure approvato dalla maggioranza dei lavoratori figlia
Ma che calava in un contesto di divisione consumata all'interno della classe lavoratrice raffiche
Che era avvertito con un sentimento di sconfitta e di umiliazioni da parte delle forze più vive dell'avanguardia che aveva retto lo scontro e che aggiunga era stata mal consigliata dal sindacato
Una gestione estremamente spregiudicato di un padronato che oramai non aveva più interlocutori
Ha determinato quella situazione che Gad Lerner ricordava
E che andrebbe questa sì tutta riscritta riscoperta il dramma
Dei sessanta mila lavoratori che hanno poi
Votato intorno alla politica del personale della filetti in quegli anni comune
Le migliaia di storie individuali che si sono sprigionate da questo dramma
Molte delle quali anche terribilmente tragiche
Che hanno rimesso in questione io credo anche un'altra delle culture
Nell'opera Isma'come quella del rifiuto del lavoro
Gente che vieta in cassa integrazione guadagni assistita dallo Stato con dei trattamenti che almeno nei primi tempi non erano affatto indecente che si implicavano perché non riuscivano a a ritrovare se stessi
In definitiva nella vita familiare
E soprattutto nella vita sociale
I reparti confini la capacità che la FIAT ha avuto di gestire per esempio l'accordo sulla cassa integrazione liquidando tutti quadri sindacali
Più combattivi colpendo i deboli gli handicappati gli invalidi
Scava e mandò letteralmente con una logica di classe spietata
Quello che era la classe lavoratrice alla figlia
Ecco io dico questo non è stata una fatalità
Certo in quella crisi sono andate travolte una serie di culture di miti
Vi è stato inevitabilmente una crisi di identità del masse lavoratrici alla Fia quella che aveva trovato in altri momenti anche una ragione in una funzione
Ed è andato in crisi un incerto farsi carico
In questa formula non tutto secondo me
Da mettere
Sulle spalle di una cultura vecchie e mitica
La classe operaia
Anche alla FIAT ha dimostrato in alcuni casi di sapersi far sapere farsi carico farsi carico vuol dire farsi carico del responsabilità di una solidarietà trasparente intanto con altri lavoratori
Io credo che quello che è entrato in crisi profondo con le vicende rafia dell'ottanta e proprio questa solidarietà
Di cui molti diversi soggetti
Che esistono all'interno alla classe lavoratrice alla FIAT ma il discorso è certamente molto più generale non hanno più trovato
In un'attività in Gibillini non retorici
Per una solidarietà fra diverso
Quello che è entrato in crisi è lì quello che alcuni studiosi hanno chiamato il compromesso sociale fra lavoratori
E certamente in una situazione di cambiamento così radicale delle politiche industriali dell'organizzazione del lavoro le rivendicazioni tradizionale del sindacato
Un aumento salariale uguale una riduzione di orario di lavoro uguale per tutti non facevano più solidarietà
Impressionante il fatto che all'indomani della sconfitta mi ricordo per mesi abbiamo tentato anche la conclusione di accordi di solidarietà a favore di cassintegrati
E di lavoratori occupati alla Fia
Attraverso degli orari ridotti dei parziali contributi salariali che consentivano l'occupazione di questi lavoratore oramai disoccupati abbiamo registrato un fallimento proprio nel consenso di massa oramai questa parola e questi contenuti non rispondevano più
Ad una coscienza sentito io credo che da lì che bisogna ripartire
Non aspettando il nuovo ciclo di protesta
Ma pensando a ricostruire
Sul terreno di oggi
Una solidarietà fra diversi come espressione concreta di un potere collettivo
Per affermare diritti
Oggi conculcati in alcuni gruppi di lavoratori domani in altri ma che hanno per tutti un valore universale
E non è un caso che i primi segni che io non voglio infatti Zare ma di un mutamento di clima la FIAT
Beh si ritrovano proprio su su questo terreno
Non su quello delle vecchie rivendicazione egualitarie non su quello
Della logica protestatari o difensiva che non convince più nessuno
Ma
Sulle questioni in cui alcuni gruppi di lavoratori avvertono la violazione
Di alcuni loro diritti fondamentali e con ciò stesso della loro dignità
è un caso che proprio dei giovani contrattisti di formazione lavoro siano partiti i primi segni di un'inversione di tendenza
Con il rifiuto appunto di una solidarietà alla rovescia che pure tanta parte della classe lavoratrice a un certo momento ha accettato il subito con il sindacato il fatto che si possa pagare
Pochi soldi ad un giovane che entra
Nel posto di lavoro solo perché è giovane
Anche se fa un lavoro esattamente uguale a quello di un lavoratore più anziano
Non è un caso che sia avvenuta una prima rottura del silenzio la FIAT su questioni fondamentali come il diritto alla la mobilità professionale il diritto a essere tutelati e non vessati quando c'è un infortunio sul lavoro quando c'è una malattia effettiva
O su questioni come il controllo del tempo di lavoro
Sul diritto all'informazione di fronte a processi di ristrutturazione
E a cambiamenti nell'organizzazione del lavoro guardate bene queste poi la posta in gioco adesso delle lotte contrattuali io sono d'accordissimo anche qui con un Gad Lerner quando dice non aspettiamoci non facciamo del contratto di lavoro l'appuntamento mitico
Si tratta di non fare del contratto di lavoro appuntamento medio si tratta anche qui però come alla fine degli anni ottanta di sapere cogliere qual è la posta in gioco tutta la posta in gioco
Nel momento in cui alla FIAT non a caso si ripresenta in forme molto diverse che negli anni Ottanta e lo
La necessità di un nuovo processo di mutazione di trasformazione stavolta la figlia Tara affronta una nuova crisi di competitività
Che non è assolutamente più risolvibile con la produttività selvaggia degli anni ottanta con il licenziamento e la cassintegrazione di massa
E con l'aumento a brutte ente della fatica dei lavoratori
Con il cancella mento del la cancellazione dell'assenteismo perché la gente con la febbre a trentanove andata la FIAT in tutti quegli anni a lavorare per paura del licenziamento
No questa crisi di competitività punto mette in gioco problemi di
Capacità di innovazione del management della FIAT
Di obsolescenza di una struttura gerarchica che sa solo trasmettere degli ordini ma non sa gestire appunto in modo flessibile un'organizzazione del lavoro richiede un consenso che non può essere gestito con netto di di caserma
La differenza che c'è fra gli straordinari unilaterali che la FIAT esercita in quelli che per esempio una fabbrica automobilistica
Tedesca si realizzano il solo qui
Che tutti gli straordinari delle case automobilistiche servono per aumentare la produzione di periodi punto di straordinaria la Fia servono ormai soltanto per riparare le macchine che escono imperfette raffinerie il montaggio
Allora bisogna anche qui sapere
Di evitare i grandi scontri frontali ma sapere qual è la posta in gioco
E la posta in gioco nella le battaglia contrattuale e di fronte a noi è proprio quella di salvaguardare una solidarietà dei lavoratori
Dei lavoratori metalmeccanici in questo caso di fronte a lei questioni effettive che possono ritrovarle uniti loro che sono completamente diversi in termini di reddito che sono completamente diverso
Come qualificazione professionale come cultura come ma che certamente hanno un interesse comune al di là del loro qualifiche le loro professione per esempio di contare di vedere tutelare i loro diritti anche come individui sul posto di lavoro
Sono certamente uniti anche se divisi su come ridurre l'orario di lavoro di quanto nel voler recuperare un governo del loro tempo di lavoro che oggi non c'è più
Noi ci battiamo per ridurre l'orario alla firma come nell'industria metalmeccanica non dimentichiamo che oggi il padrone si è recuperato due ore due ore e mezzo in media di orario di lavoro di cui dispone Comelli pare e piace
Che ha la possibilità di trasformare in qualche monetina azione anche riduzione con conquistata duro sforzo dura fatica dei lavoratori negli anni passati
Ecco io credo che su queste questioni
Potrei aggiunge lo stesso controllo del salario di fatto che diventa più importante persino dell'aumento salariale che riusciamo che riusciremo a strappare il contratto
Su queste questioni il Diversi che compongono la mai questa classe lavoratrice possono ritrovare il senso di una solidarietà
Che presto o tardi da qualcosa tutti almeno in termini di potere almeno in termini di diritti
Io non so come andrà a finire la partita contrattuale qui siamo in un dibattito quindi non in un comizio
Io so però che
E possibile e lo dimostrano molti segni gestire non un nuovo ciclo di protesta ma una rimonta della capacità di alternativa della classe lavoratrice
Di fronte alle politiche del capitale
E anche qui
Fronteggiando un rischio di divisione che è sempre latente
In una classe lavoratrice che
Non veda rispecchiato nelle priorità del sindacato in questo caso beh la complessità della propria condizione la molteplicità di interessi e di diritti che vengono compressi dall'attuale situazione
In questo senso dobbiamo cambiare un po'tutti
Non so se vinceremo la battaglia ma almeno bisogna averla fatta la battaglia
Il dramma della FIAT negli anni ottanta e che si è perso una battaglia senza darla o almeno senza esplicitare fino in fondo le diverse alternative che stavano di fronte ad una classe lavoratrice e ad un sindacato Riad un partito che fosse consapevole del project
In questo senso cambia qualcosa nel rapporto fra il sindacato e la classe tra il sindacato fra il partito e la classe
Deve cambiare cioè una visione che spesso rimasta dominato per molti anni quello di una visione strumentale della lotta sociale
Molto indifferente ai suoi obiettivi ai suoi contenuti
Una visione che requisiti dalla politica in senso stretto poi la gestione effettiva dei problemi che magari venivano poste alla radice dei delle lotte operaie
Abbiamo bisogno di un partito che si dia un Progetto
Delle soluzioni politiche
Per fare avanzare il conflitto sociale abbiamo bisogno di un sindacato che si sicché scommette anche con la responsabilità dei suoi gruppi dirigenti tutta la sua il suo prestigio per determinate soluzioni non qualsiasi dopo di che sì è con la classe operaia come diceva Rosa Luxemburg anche nei suoi errori
Ma questa linea è giusta quando si è combattuto tentato di combattere questi errori questa secondo me la grande lezione che abbiamo ricavato dal dalla FIAT ottanta ed è una lezione che ci carica di grande responsabilità
Perché proprio ora di finirla ecco con un movimento operaio con un movimento sindacale che se badate bene a dei dirigenti che non hanno mai sbagliato
In vent'anni in trent'anni
Perché alla fine hanno sempre cercato di accodarsi a quelle che sembravano di volta in volta le spinte vincenti
Che non hanno mai pagato di persona andando in minoranza e quindi assumendosi la responsabilità anche di lasciare la mamma ad altri anche quando avevano ragione
In questa crisi democrazia c'è anche io sento molto questo una crisi di
Proprio di burocratizzazione dei gruppi dirigenti del movimento operaio
Una perdita di passione per la lotta politica per la lotta delle idee
E il considerare in buona in buona sostanza alla fine la classe lavoratrice con una massa di manovra per per altri disegni più nobili magari di questo mondo credo che proprio questo questo periodo questa cultura è finita e questa cultura mette in questione anche il modo di essere gruppi dirigenti in un sindacato in un partito
Credo che il mille novecentottanta è tornato fra noi con una visione critica
Che attualizza che attualizzare unti Problemi
E che consegna questo dibattito una serie di interrogativi giustamente non gli interlocutori
Non hanno dato risposte definitive hanno posto un carico di problemi di straordinario interesse come ad uno Stato anche l'intervento di Trentino
E se voi siete d'accordo non abbiamo ancora un po'di tempo non molto da utilizzare potremmo fare un giro di domande
Alle tronche trentine poiché dare di nuovo la parola per un rapidissime conclusioni
Ai tre compagni se ci sono domande però mi raccomando che siano domande
Altrimenti non ce la facciamo noi nel tempo in cui dobbiamo restare
Nel quadro della festa
Si utilizza
Io più che una domanda
Voi fan Pollyanna precisazione nel senso che
Li stimo do lettura che io se da degli anni dagli anni ottanta in poi c'è porta un po'fuori strada perché accentrato Tronti il problema perché per dare una lettura esatta se dovrebbe anche diciamo cinque anni sei anni prima ossia nel contesto sociale dove avviene diciamo qui quelli diciamo gli anni gli anni Ottanta
Perché avviene in un contesto su sociale almeno dall'esperienza diciamo go convissuto Jon Fabbri assentato nel due mila centosettanta altri
A me non fa così impressione che nel momento più alto diciamo come come come classe operai come lavoratori del sindacato che potevamo esercitare un potere diciamo in fabbrica gli anni settantacinque settantasei
E a sono avvenuti degli avvenimenti tipo
Dalla strategia da tensioni il terrorismo l'emergenza tutta un tipo di cultura compatibili sia che c'era un po'messo sulla difensiva nel frattempo nel frattempo praticamente diciamo la controparte se so organizzare i per Dari il modo poi
A quelle ristrutturazioni selvagge che sono avvenute nel negli anni negli anni ottanta
E noi ci siamo trovati in una in larga Appia praticamente già un'omologazione diciamo alla assistere avvenuta già prima in quegli anni nel settantasei quando avesse
Se incomincia a ad accettare diciamo quella quella cultura delle compatibilità tutta una secche ancora tutt'oggi ci ritroviamo e ci dobbiamo fare i conti rispetto a a a tutta a tutta questa questa cosa qui
Ecco che praticamente di era già sarebbe deleterio Berlinguer era come ultimo tentativo rispetta quella logica
Il de scardinare il sistema possiate uscì fuori da quella logica compatibili Sica quella quel
Tutto qua
Altri compagni e compagne
Io volevo fare alcune domande particolare
A tronchi per quanto riguardava
Perché ha posto un problema reale il fatto che per esempio il tutto può partire dal sessantacinque ma io penso che posso partire anche dal sessantadue e la limite
Si verifica la prima frattura tra movimenti istituzionale operaio storico e una nuova composizione di classe che invece emergeva in quel periodo un altro un'altra cosa che invece chiedo
Che è in siano alla FIAT nel sessantanove in particolare nasce un esperimento particolare no se vogliamo una collusione un un contatto tra un evento studentesco e Mondoperaio mondo paralimpico inteso come è vissuto interno particolare
Che determina così se vogliamo un'attenzione particolare verso la FIAT da parte di una movimento che comunque si articolava interno del sociale
E mi riferisco in particolare all'esperienza che può dire vita diciamo avanguardie sociali
Che Diderot nella fabbrica la loro luogo di ricomposizione non solo politica ma anche sociale nel senso che cambiava diametralmente quella che poteva essere il vivere dentro il mondo del lavoro non visto più come punto
Unico di sfruttamento ma anche come contatto distinti saluti uguali riconoscente Allende operaia stesse persone
Che avevamo gli stessi come si può dire stesse in Chimenti stesse emozioni mi riferisco in questo caso a un documento uscito ultimamente lavorare in FIAT di Marco Revelli
Che e poneva appunto questa questione quale destinazione dei dalla nuova composizione di classe che invano al Sud e che vede invece all'interno della loro dentro e la fabbrica il suo diciamo così posto al sole dentro una città come Torino che in quegli anni diciamo così li escludeva
Un altro punto che invece volevo porre così come come domanda
E questo Tronti dice una cosa molto interessante no oggi passa esisteva che ne so un un potrebbe nasce un nuovo ciclo di protesta quanto questo periodo si lega alla nuova composizione
Dei lavoratori in particolare mi riferisco ai agli immigrati
è terzo punto invece a Trentin io voglio chiedere
Una cosa in particolare allora a parte il fatto che storicamente si sa che quaranta mila non furono quaranta mila
No
La cosa che nasce tra l'altro di più
Da così chiedere e il fatto che storicamente almeno per i pochi documenti che risalgono a quegli anni in particolare a quei giorni perché si tratta di
Brevi momenti
Ci fu un atteggiamento del sindacato no che in pratica precarico l'Assemblea operaia tenutasi esattamente diciamo così alla fine trentacinque giorni appena si ebbe notizia della stipulazione del contratto
A quanto risulta da alcuni documenti diffusa patti di sindacato una prevaricazione attraverso un uso dei mass media che determinarono a livello nazionale una divulgazione di un messaggio per cui tutta la classe diciamo tutta la componente operaia l'intero e la fabbrica ha accettato la così piattaforma sindacale cosa che poi realmente non non era diciamo così a quanto pare risultato
Un'ultima parte e questo la cassa integrazione in se stessa determinò se vogliamo
Come diceva Lerner la frammentazione della cultura operaia ma perché perché se noi vediamo la che ne so la fabbrica in quegli anni come un periodo di ricomposizione è anche vero che alla volta chi è
Questi soggetti no quali gli operai che venivano dal Sud vengono estromessi dal loro punto in cui si riconoscono come come diciamo individui dotati di vitelli possibilità anche difetto
No note stregati da questo qua da questo posto perdono anche alla dimensione sociale in tema di quella città non riesco più a recuperare quei rapporti solidarietà
Che mancavano Magalini momenti di lotta come diceva Trentin anche questo Politi bisognerebbe anche vedere un attimo perché io pongo tra virgolette
Dicevo questo qua determinò poi quella che poi negli anni venne anche qualificata come che ne so il pagare il licenziamento avari operaie che si determinano invece in quegli anni come delle auto avanguardia reali
Un ultimo punto era per quanto riguardava
Ecco senta trentino interessava era l'esperienza dei Quaderni rossi in quegli anni no come critiche a rispettare l'iniziazione in particolare l'intervento dentro
Illa il mondo del lavoro in particolare oggi dove diciamo i ritmi di lavoro non dipendono chiuda gesti meccanici ma dipende invece da così il bitter veloci dettati da strumenti come il digito nell'hammam
Altre domande pregando però proprio che siano domande
Fino a due domande da fare
Attenti diciamo
La prima
Secondo lui che ricadute auto sulla sulla vicenda FIAT che possiamo sintetizzare nella negli elenchi dell'anno ottanta
Tutte la situazione politica degli anni precedenti quelli che abbiamo discusso fino a ieri sera cioè movimenta del settantasette
Le gli anni di piombo DR eccetera eccetera
Prima cosa e seconda cosa volevo chiedere mi è sembrato di capire
Trentina a un certo punto ha parlato di un direi di uno scollamento che c'era stato fra quadri sindacali anche quelle intermedie la realtà diversificate degli operai
Che a detta di Trentin era rimasta abbastanza sconosciuta a ai quadri sindacali stessi ecco allora io mi chiedo come è possibile questo come è stato possibile
Prima cosa
Seconda cosa mi chiedo se e oggi esista dando rilevanza questo aspetto
Della soggettività operaia anche rispetto diciamo alla a diversificazione sociale perché con la disoccupazione che c'è oggi in atto credo che a fare l'operaio girate magari anche lo studente liceale leggero
Sulla richiesta l'altro giorno l'intervento l'intervista a un giovane operaia cliente di questi assunti con contratti di lavori formazione di lavoro che si sta laureando in legge
E che quindi vedeva alla alla cassa integrazione con me
Una possibilità e non più come lo scorno ma come una possibilità di voi per magari fare un esame di più e riavvicinarsi di più a alla ad una sua realtà un'altra sa quante non lo so fra due sicuramente
C'era un altro compagno
Sicura collegare alla questione lo ha sconfitto la firma ottanta in compagnia già detto qualcosa che va se temete metà degli anni Settanta si imposta una politica di sacrifici
In cui l'Ama poneva una custodia lavoratori voci fa di sacrifici per domani poi prendere qualche vantaggio glielo disse nel settantotto e famosa intervista da repubblicano
Per i lavoratori per gli operai nessun vantaggio c'è ho lavorato fatti sacrifici accettatemelo scioperare quando invece magari era necessario sciopera
Profitti maggiori per le aziende per niente
Non è questa la causa della sconfitta nel senso che tre lavoratori fai farà la mossa tipo con i sacrifici non ci guadagna niente poi dopo gli vai a chiedere il rimborso Prodi solidarietà diretta in centro quando già ci ha rimesso con questa politica
Dunque non è la responsabilità della sconfitta l'ottanta da trovare in quella politica porta davanti ai dirigenti sindacali
Secondo qualche risposta se avrebbe potuto dare alla mossa devo cioè mancava la cosiddetta manifestazione quarant'anni ma non credo che erano quaranta mila operai FIAT intanto intontita Lucerna grosso solidarietà e se non era possibile dirigente sindacale sul non essere un attimino a usare questa forse per rispondere a questa relazione un altro oggi separate una nuova ondata di notte non è possibile che si sta sta per cominciare eccetera c'è la recessione c'è la cassa integrazione tutti tutte queste questioni però lo stesso tempo c'è un grosso distacco fra lavoratori iscritto al sindacato e dirigente sindacale
I contratti vengono firmati senza considerare come si vota in Assemblea più volte pianisti delle categorie gli hanno bruciato i contratti nelle indagini ma il contratto se firmato lo stesso lo stiamo facendo lo stesso errore degli anni Settanta cioè prepara le condizioni per una seconda sconfitte certo per la rete allontani sempre più lavoratori dal sindacato che sono che sono incluse che non ci credo più poi magari un giorno a livelli di cessione di solidarietà per chi perché consona c'è dunque stanno facendo lo stesso errore degli anni Settanta un questo politiche
Poi un'ultima domanda che non so se muri sono nata nella dibattute
Ma questo è l'abolizione delle correnti ma non saprei se qualcuno ci prova delucidare una volta abolito la corrente nel sindacato
Che tipo di struttura sì però il sindacato non c'è per la rete non Grazia cessava democrazia fra i funzionari dirigenti ma ci saranno progressi che si dice torniamo dal fatto che ci separa assemblea lo si discute quello che diceva sempre
Poi si porta e delegato sindacale della deve ascoltare collettiva per attraversare la trattativa basa questo gap che viene dai lavoratori se non è quell'ultimo dell'operazione che si sostituirà all'abolizione le correnti io non mi chiedo a che serve l'abolizione corrente
Ci sono altre domande
No
No mi pare di no allora se non ce ne sono a altre ne aggiungo due io così poi concludiamo con due rapidissime
Sono le ottenute due trentini in particolare
Negli anni ottanta la vicenda FIAT segna un punto in cui si evidenzia lo hanno già detto in molti una lacerazione del rapporto fra sindacati e lavoratori
Ma ce ne sono molto molto netta
Questa lacerazione andata avanti
La vicenda FIAT non ha costituito credo un insegnamento da questo punto di vista
La lacerazione si avverte pesantemente anche oggi
Perché il sindacato la CGIL in particolare
Non è riuscita a dall'ottanta ad oggi a costruire un un reale percorso di democrazia
La seconda domanda ancora più semplice questa trentina ha fatto una proposta
Pubblicamente era stata trentine
La questione delle componenti lo scioglimento l'autoscioglimento credo sia una proposta straordinaria perché destinata a cambiare la storia del sindacato io attenti ora fa una domanda semplicissima
Trentin dice che
Di qui in avanti bisognerà costruire maggioranze e minoranze sulla base dei programmi benissimo i programmi chi li fa e chi li propone
Perché questo credo sia centrale se si vuole dare veramente di nuovo la possibilità agli iscritti a lavoratori di S. protagonisti in prima persona non do del dio c'è un sì o un no magari precostituito in altre serie
Se siete d'accordo io fare il giro inverso mantiene Tronti la centralità
Darei la parola a trentine poi affronti e poi alle
Ma c'è una discussione che effettivamente ci porterebbe molto lontano anche se l'avete fatta ho capito bene dibatto precedente
Il rapporto fra la sconfitta dell'ottanta
E gli anni precedenti
Non c'è dubbio che c'è un rapporto Tronti mettere in luce alcuni aspetti
Io ho condiviso da questo punto di vista il suo giudizio
Sono stati gli anni del terrorismo e gli anni dell'emergenza
Gli anni nei quali si è associato secondo me è una capacità straordinari anche di risposta della classe lavoratrice al terrorismo
Accanto ad una direzione politica di cui il sindacato atto certamente corresponsabile
Che in nome dell'emergenza in qualche modo ridimensionato e compresso il conflitto il conflitto sociale
Dico questo anche se
Anche qui ci sarebbe da vedere se e in quale misura il c'era una una lotta politica all'interno del movimento operaio all'interno del movimento sindacale
Che esprimeva perlomeno dei dissensi consistenti
Anche organizzati nei confronti di una gestione dell'emergenza
Appiattita su la logica delle cosiddette compatibilità
Non c'è stato soltanto il movimento del settantasette che credo abbia avuto se non riflessi negativi scarsi riflessi nella classe operaia ci sono stati anche alcuni grandi scioperi nazionali il peso lo sciopero nazionale dei metalmeccanici a Roma il pieno governo di unità nazionale
Che ha già anticipato in qualche modo la rottura dalla tregua politica sulla quale si reggeva
La situazione del Paese e molti possono ricordare anche il turbamento che nelle file della sinistra questo sciopero la marcia dei metalmeccanici a Roma ha determinato anche perché sottolineava l'esistenza di una di un modo diverso di fronteggiare e la minaccia terroristica ai problemi dell'emergenza
Di un modo diverso di garantire una solidarietà
Combattiva fra i lavoratori penso allora peso all'importanza che avevano viale nuove masse di lavoratori disoccupati che potevano diventare protagonisti e non lo sono diventati io credo per limiti profondi nel movimento operaio del sindacato
Detto questo ecco non vorrei che
Si andasse alle semplificazioni eccessive attraverso una memoria accorciata
Sono stati molto relativi perché è stato una politica in nome dei sacrifici che poi non è approdata a nulla in primo piano che fu portata avanti dal Governo all'ora di unità nazionale piano Pandolfi trovò un'opposizione frontale da parte della CGIL il sindacato
E non dimentichiamoci che nel mille novecentosettanta fu concluso il contratto che segnò una svolta storica prima nei metalmeccanici e poi in tutte le altre categorie
Conquistando per la prima volta il mai più si è ripetuto quattro ore di riduzione d'orario di lavoro un aumento del trentacinque per cento dei salari la conquista dei diritti di informazione diritti di controllo sulla ristrutturazione
Quindi c'è stato un momento di contenimento di riflusso
Delle lotte delle lotte operaie
Sulla scia di una grande svolta positiva si può questo dire che questa svolta positiva non siamo riuscite a guidarla verso dei risultati anche politicamente tangibili e questo fu io credo la grande crisi degli anni settanta
Il fatto che gli attesi gli sconvolgimenti portati dalle battaglie del sessantanove del settanta
Che sconfissero in quel momento una linea appunto di ritorno al primitivismo difensivo alla classe operaia
Questi movimenti che hanno significato anche la conquista dello Statuto dei diritti dei lavoratori attraverso le lotte operaie non hanno poi trovato uno sbocco politico
E quando parlo di sbocco politico ritorno sempre al discorso non lo sbocco quello sbocco che deriva dal rapporto fra un movimento protestatari un partito che poi interpreta nulla protesta
Quando parlo di sbocco politico interno la capacità di forze politiche di raccogliere i contenuti e gli obiettivi
Che sono al centro del conflitto sociale
Superando quello che secondo me è stato il grande limite la nostra esperienza ai in molti decenni cioè ancora una visione strumentale della lotta sociale
Da parte delle forze politiche
Ignorando o appiattendo quelli che sono invece i i contenuti che si è che emergono una cultura della classe lavoratrice che non va assolutamente cancellato ridotta puramente e semplicemente ad una visione protestatari
L'accordo è stato
Una prevaricazione l'accordo dell'ottanta ma io non so sulla base di quale informazione io ho fatto le assemblee
E credo di non essere stato quindi
Nero sull'accordo per il modo in cui è stato vissuto e il modo in cui è stato in cui è stato poi gestito negli anni successivi ma io ho fatto molte assemblee assemblee in cui si è votato
A Bassano scrupolosamente in cui c'è un sentimento di frustrazione di sconfitta da parte della la classe lavoratrice scatti si era più battuta delle avanguardie questi accordi la cosa da provato
Non in un'assemblea abbiamo fatto assemblee in tutti i reparti
Per tre giorni di seguito e per tutti i turni
Altra cosa è dire quanto hanno pesato i silenziosi la maggioranza silenziosa che si era costruita da affiliati in quelle in quei mesi e che certamente sa si è fatta valere nel momento in cui bisogna approvare l'accordo
Altra cosa è sentire come l'ho sentita io la rabbia dei compagni che avevano condotto questa battaglia eroica e che si sentivano isolato fra i loro compagni al momento del voto
Questa era e fare un po'una testimonianza non inventiamo uscire cose perché questo non ci fa capire la sostanza non so se erano quaranta mila quelle che hanno sfilato Fossano di meno
Quello che so è che erano in molte decine di migliaia gli operai non i cappi chieda giorni e giorni aspettavano di entrare e che si dissocia vano dal blocco dei cancelli
Bene noi non abbiamo avuto la forza di capire che qualcosa non andava
Che non potevamo vincere una battaglia nella divisione dei lavoratori
Che cosa vuol dire in questo contesto
Prendere lezioni nella vicenda della fine degli anni ottanta
Io non credo che stia morì commettendo gli stessi errori fosse nel commettere in modi diversi che non è affatto impossibile
Ma il nostro tentativo è quello appunto dir gestire attraverso la lotta sindacale
Una tutela del di tutti i vari strati che compongono la mai una classe lavoratrice io non credo affatto scomparsa
Ma che si presenta oggi
Molto più di ieri anche se questo problema esisteva anche ieri con un mille volti mille culture
Mille bisogni
è un sentimento che li accomuna che è un sentimento di volontà di riconoscimento dei propri diritti della propria dignità
Non ci si deve stupire se e anche quadri delegati negli anni ottanta non avevano colto fino in fondo questa estrema diversificazione
Lei gli interessi anche il conflitto che poteva nasce fra interessi diversi nella fabbrica in altri momenti abbiamo conosciuto queste e difficile apprezzare in un momento solo quando si è magari guidato uno
Un collettivo di lavoratori in un reparto in una fabbrica per dieci anni quello che è cambiato nelle culture con le generazioni nei sentimenti nelle abitudini
Dei lavoratori
Adesso ceto sarebbe imperdonabile ignorare
Dei fatti che lo ricordava ed una compagna
Come quello di uno che per la carta in culla cassintegrazione la possibilità di finire gli esami all'università per un altro è anche quello di completare le vacanze perché è stato malato durante l'estate per un altro è la possibilità di fare qualche lavoro a casa
Per un altro invece è la paura della disoccupazione è una perdita di Renzo che non è disprezzabile
Ecco comprendere questa diversità ma comprende che c'è un dato che unifica tutti
Anche lo studente universitario e dei rischi in una perdita di potere
Su quelle che saranno le decisioni domani della fabbrica che ti metti in cassintegrazione senza reti nemmeno consultato
Capire che qui si tutti sono nello stessa Banja
E che è su questo il primo elemento che bisogna ricostruire una una rimonta collettiva dei lavoratori per esempio la FIAT oggi di fronte al ricorso alla cassa integrazione
Vuol dire capire anche un sindacato diverso
Io non so se
L'abolizione o lo scioglimento delle correnti per adesso c'è la proposta di di di di sciogliere progressivamente la corrente comunista
Di per sé risolverà tutti questi problemi la nostra vuole essere una provocazione deliberata
Per ristabilire nuove regole di democrazia
E la cosa non è semplice
Prima di tutto una un nuove regole democrazia fra gli iscritti a un'organizzazione
Se mi permettete io credo molto alla parola dei lavoratori ma
Conta anche molto la possibilità di riconoscere a uno che fa un atto di milizia sindacale si scrive un sindacato fa questa scelta beh è un potere di decisione
In tutta la vita dell'organizzazione
Oggi anche nella CGIL
Ma la CGIL non è solo da questo punto di vista alle
Le osservazioni spocchiosi che sono venute da altre confederazioni fanno soltanto ridere se si pensa che il segretario di una di queste confederazione dopo aver fatto queste osservazioni sdegnate
è stato in intronizzato come capo futuro capo della corrente di Forze Nuove da una catena convegno di sentenza ce n'è per tutti
Certamente anche nella CGIL c'è un fatto che le correnti hanno in questi anni è stato anche questo è il frutto di una lunga storia di fatto monopolizzato le decisioni e i gruppi dirigenti
In un'organizzazione come la CGIL che ha cinque milioni di iscritti e in cui credo gli iscritti ai partiti politici nella CDL non superano i due milioni
Per il problema che ci dobbiamo porre seriamente quello di ridare progressivamente ma realmente il potere agli iscritti
Attraverso nuove forme di elezioni
Attraverso nuove fino alla formazione di maggioranza e di minoranza in cui le correnti non facciano più da filtro
Rispetto all'idea rispetto alla capacità delle persone ci riusciremo in un giorno non ci credo
Perché la CGIL anche fatta di un patto unitario con altre forze che la compongono ecco che la CIA e non sarebbe più la stessa
Se questo patto unitario venisse meno noi dobbiamo trovare un compromesso quanto meno fra la salvaguardia di alcune minoranze storiche della CGIL è uno spazio assolutamente nuovo
Per l'iscritti all'organizzazione capaci in grado abbastanza adulti per votare i loro dirigenti per cambiare i loro dirigenti senza l'imbeccata della riunione di componente o senza la candidatura
Per la componente c'è un altro problema
Che non va confuso con questo che come riconoscere ai lavoratori iscritti o non iscritti un effettivo potere di decisione su tutte quelle vicende che il sindacato gestisce ma che in definitiva poi ricadono su di loro
E qui ho detto viviamo in una stazione di vere e proprie illegalità
Con delle organizzazioni sindacali che organizzano rappresentano effettivamente in modo organizzato qualcosa come il quaranta per cento dei lavoratori salariati e che fanno contratti a nome del cento per cento
E le cui conseguenze vengono nel bene e nel male oggi non ci sono più contratti soltanto a crescere ci sono contratti che presentano spesso delle luci e delle ombre queste vengono comunque
A ricadere sulle spalle dei lavoratori anche se questo non ho avuto la possibilità di esprimere un mandato e di esprimere un giudizio
Ecco perché noi dobbiamo e stiamo lavorando a questo
Tentare di definire
Delle regole vincolanti che probabilmente la legge dovrà sanzionare
Che costringono l'organizzazione sindacale a verificare la loro rappresentatività fra i lavoratori tutti i lavoratori interessati
Bisogna ricorrere di nuovo al Sacro mezzo delle elezioni
In cui i lavoratori esprimono le loro preferenze anche se non sono iscritti al sindacato conferiscono prima dell'inizio una vertenza sindacale un mandato a negoziare sulla base non è terminata piattaforma se queste regole ENI non si stabiliscono io credo che andremo a un distacco sempre maggiore fra sindacato innamorato ma credo anche esistono oggi le condizioni
Molto più che per il passato
Introdurre sulla scia anche di questa battaglia di democrazia sindacato nuove regole di convivenza che sono nuove regole di democrazia
Aggiungo che questa piccola questione la democrazia del sindacato
Nuove regole di rappresentanza dei sindacati mi pare una riforma istituzionale nella società civile italiana almeno altrettanti importante di una riforma elettorale
E io credo che dobbiamo ricominciare anche a pensare alle riforme istituzionale non dall'alto ma dal basso cominciando da una legislazione dei diritti individuali che si era al terzo dei tempi e dei bisogni dell'oggi
Ad una regolamentazione le rappresentanze sindacali del diritto di associazione per andare anche ovviamente alla riforma dell'istruzione pubblica che poi vengono questo stato ma a parte dando il senso ecco che si vuole governare in funzione di diritti di bisogni
Di valori che oggi sono fortemente compresso
Sì molto brevemente
Che l'essenziale pare lo ha già detto trentenne venne il richiamo dei brevi interventi che ci sono stati ha riportato appunto il discorso al contesto in cui sia è avvenuta la lotta degli anni Ottanta la figlia così via con una sensibilità politica diciamo
Alla al significato della di quella passaggio anche alle conseguenze poiché questo ha ha ha portato
Io come trentini sono molto d'accordo quando lui parla e anzi polemizza con la concessione strumentale che delle lotte e quindi anche di quel tipo di lotta c'è stata tradizionalmente dentro quello che si ha chiamando fin qui il movimento operaio
Partito politico dalla classe operaia e così via
E anche con quella giusta rilevazione che faceva l'inizio denaro la fine del del primo intervento punto su i gruppi dirigenti
Che molto spesso trovano nelle notti de in fondo una legittimazione arrestare o a riprodursi Dini diciamo così
E quindi e quindi mi convince molto lo voglio dire qui anche pubblica mentre che non mi è capitato ancora di farlo mi convince molto in fondo la sua proposta ultima di scioglimento graduale in fondo dalla corrente comunista perché va appunto in questa direzione che del resto esplicitato qui anche molto molto chiaramente perché va incontro alla soluzione di quello che è un nodo oggi politico sociale che abbiamo di Foro un tè che è appunto quella che ancora può chiamarsi fin qui e crisi del sindacato in quanto crisi di rappresentatività del sindacato insomma
Questa è la via in fondo per cominciare a risolvere questo problema rompere in fondo questi compartimenti stagni queste queste belle che partitiche dentro appunto il mondo
Del lavoro scomporre appunto con le le e dislocazioni tutte politiche quindi tutte estranee poi alle ragioni stesse profonde del mondo del lavoro
Anche se mi rendo conto che qui dentro ci sarà una battaglia una battaglia che deve avvenire molto chiaro in mente che il loro scioglimento della corrente comunista non vorrà dire appunto la ricomposizione di altre correnti questo deve essere chiaro
E deve fin da principio appunto dire chiaramente questo e e noi sappiamo che ha quindi non lo dicono anzi dicono esattamente il contrario che vedono appunto questo passaggio come appunto soltanto una ridislocazione
Delle correnti a questo io credo che sarebbe la peggior il peggior servizio che si possa fare al sindacato perché sarebbe la sua massima partitici in stazione in questa fase più che politicizzazione
Ecco detto questo una cosa invece che non mi convince nel suo ragionamento echi anzi mi trova in disaccordo in fondo
La vera e propria archiviazione dalla protesta che lui fa sì
Io credo che questo non solo non sia giusto farlo ma che non sia possibile fare non sia possibile farlo perché noi ci troveremmo di Free io non so se parte un nuovo ciclo della protesta ossia deve far ripartire ma sicuramente il momento della protesta è la base del conflitto sociale nessun conflitto sociale parte dalla proposta anche se questa proposta era più intelligente la più strategica e hanno in mente lungimirante
La base del conflitto sociale e la base il suo materiale sempre un un un elemento di disagio sociale collettivo dentro il luogo di lavoro dentro la Società Reale e quindi è sempre un momento appunto di protesta sociale e questo sarà così anche nella nuova
Nel nella nuova società in quello che limiti si dice oggi insomma in questo nuovo che avanza e che dovrebbe archiviare appunto alle vecchie forme della lotta probabilmente archivierà tutte le vecchie forme della nota ma non archivierà questo dato
Essenziale di una presenza reale appunto
Della del del conflitto collettivo ecco perché a mio parere anche quando noi allora riguardiamo al passato neanche in particolare per esempio a quel momento
Radicale di lotta dei trentacinque giorni e così via
Messa ma sarei attento a RAI a ricostruire insomma tutto la la vicenda insomma saggezza sindacale da una parte venga razionalità operaia o di o di gruppi operai
Dall'altra perché c'è qualche forse c'è qualche cosa
Però ci fu però ci fu però all'interno della alla fine della lotta ci fu uno scontro ormai il compagno che
Che raccontava quelle cose insomma le abbiamo lette tutte in fondo e stima che c'è stato un un rapporto alla fine conflittuale per quanto riguardava la conclusione della lotta quando all'Ama nell'ottantasette quando ha fatto la sua in
Famosa intervista disse sì noi giriamo intorno alle parole fu sconfitta operaia
Però quando andò a giustificare il giorno stesso dell'accordo disse la FIAT non è passata e quasi disse abbiamo vinto insomma non cioè sconfitta operaia e parlo sette anni dopo va in quel momento fece passare il l'accordo come un accordo di vittoria
Operaia allora Licci lì quello fu un passaggio di grande crisi in fondo
Dal tra tra tra cento sindacali e e masse e non so se maschio benedettini che cosa era accaduto poi di fatto chi era in fondo questa élite operaia che bloccava i cancelli ma in fondo erano era quella in quella i diritti di lotta
I delegati quelli che si erano educati dentro i consigli entro la esperienza in fondo del sindacato dei consigli che era partito dal sessantanove in poi e che per e che poi per per dieci anni in fondo aveva sofferto come dire una sua incapacità a realizzare il grande disegno in fondo anche politico che c'era nell'idea dei dei consigli insomma no e che non non si è realizzata per tante ragioni per le ragioni politiche che abbiamo richiamate anche qui di contesto nazionale in generale e lui allora si era creata effettivamente dentro la fabbrica una frattura
Tra queste Little politicizzata questa avanguardia di massa effettivamente dalla Mascot all'era il compito all'ora di e forse quello che Berlinguer a un certo punto ha tentato di far bene e di ricomporre questo rapporto tra questa avanguardia politica e pongono
La massa operaia che evidentemente non seguiva più questa avanguardia politica si deve si era già realizzata quella quella frattura il tentativo fu quello in fondo e però se errori ci fu fu anche un errore che mi pare che qualche intervento ha richiamato il fatto cioè che quel tipo di lotta no
No non non è rimasta soltanto isolata la lotta di quelli che bloccavano i cancelli è rimasta isolante alla lotta FIAT e rispetto
Alla lotta sociale generale il e cioè non mi pare che in quel momento ci fu una grande capacità e del sindacato e del partito di chiamare il Paese
A appunto a non dico alla solidarietà perché poi a me questo questa parola non non mi ha mai entusiasmato e continua non entusiasmare mi ma appunto a una unità politica fonda intorno
Intorno a quella volta questo in realtà non ci fu e questa fu anche una delle cause delle sconfitte accanto alle altre
Appunto che erano già iscritta io credo appunto ha ragione tre invece non non è che fatalmente quella lotta doveva perdere ha perduto e noi siamo ancora qui a ragionare intorno
Alle sta di fatto che dopo quello è cominciato davvero insomma un decennio in cui e si è parlato di una di una cosa che a me è sempre risultato un po'ostica da da da da assumere insomma no all'allora
Allora l'idea della solitudine operaia non c'è questa categoria che girata intorno agli anni Ottanta che poi perché mi pare così una lettura un po'esistenziale in fondo della del dell'abito Perahia che strani almeno io da quanto nel Pd le strane in fondo a questo
A questo mondo anche se poi individua il mentre si può a ritrovare i consiglieri ma è
In realtà che cosa è accaduto poiché in tutti gli anni Ottanta ed effettivamente quella frattura insomma tra classe operaia e società e anche il mondo del lavoro non operaio si è sempre di più
Aggravata approfonditi inclusi via e tanto è vero che e gli operai in quanto tali un operaio di fabbrica in quanto tale ha perso proprio sul terrina sul terreno comprese sul terreno dei dei diritti sul terreno del reddito io credo sul terreno del potere e così via sembrano ecco mi fermo qui vorrei soltanto una breve risposta compagnie diceva by Quaderni Rossi si tra l'altro era molto opportuna la sua ridere se s'Santa due senti io penso che sessantadue c'è un punto di svolta radicale delle lotte operaie in Italia insomma il primo grande sciopero fino dalla prima volta in cui gli operai FIAT che ritornano alla lotta generale insomma dopo
Decennio ha quasi dal cinquantaquattro che ne erano usciti e così via
Ma insomma ecco io non so se oggi e una esperienza ma quella dei Quaderni Rossi e improponibile però una cosa che c'era lì dentro c'è l'idea dell'inchiesta operaia
Andrebbe in qualche misura ripresa allargata un po'al mondo del lavoro in generale sembrano
E cioè io credo che noi abbiamo oggi anche un difetto di conoscenza
Proprio de il delle figure sociali del dei lavoratori sul no che sono molto cambiate in fabbriche fuori dalla fabbrica forse soprattutto fuori della fabbrica anche se dentro la fabbrica
Ne sappiamo qualche cosa di più ma certo che è una una una una conoscenza quasi scientifica della composizione sociale del del mondo del lavoro non è che sia presente insomma no nella nella cultura
Corrente nella cultura politica e ripartire in fondo da questa da questa conosce da andare a riscoprire in fondo come ha fatto o come fatto diversamente dal passato appunto il mondo come si dice oggi dei lavori di e questo non sarebbe con un pool contributo secondario diceva questa ripresa di di di politiche di iniziativa politica e anche forse di più di organizzazione politica che siamo tutti un po'drammaticamente vive
Ma io avrei voglia di dire alcune cose fronte in particolare tempo e proprio perché
Sento di dissentire da alcune cose che lui ha detto questa sera e sento anche tutta la difficoltà di non essere in grado di controbatte di con il dovuto rigore per Bove parte invece da un'esigenza che le sottolineava e che sento invece anche molto mia che si riferisce alla ricostruzione che credo sia importanza la quale importante riflettere di quel giorno dell'accordo col problema di comportamento dei dirigenti sindacali quel quello che tentino nel suo primo intervento definiva un problema di decoro venuto meno
è una cosa sulla quale fosse vale la pena un attimo di ragionare ai fatti
Più o meno li conosciamo da qualche fonte
In particolare da quelli può appunto dirama Company sano tra deriva
A Roma la notizia della marcia dei presunti quaranta mila portata al tavolo delle trattative da un Romiti a quanto pare con un sorriso largo fino a qui e quello è il momento nel quale praticamente si dichiara una resa trentine sentì scusa suo ambito opera il segretario CGIL Trentin lama
Da una dice fate voi scrivete voi il testo dell'accordo
E poi sostanzialmente lo sottoscrive senza nemmeno molto discuterlo in privato l'altra cosa che si sa e che a me piace che mi rende simpatico quello strano personaggio che Carniti
è invece la reazione esattamente diversa di Carniti a quello stesso tavolo che dice Hassini avete portati in piazza quaranta mila e noi siamo capaci di portare bene dopodomani trecento mila cioè la non accettazione di firmare su quel gesto e su quella la
Su quel di più di sconfitta rappresentata dal simbolo da dell'operazione messa poi in campo dalla FIAT non certo spontanea di quella marcia
Ha
In privato poi Carniti sostiene di avere ha cercato di obiettare non l'ha mai fatto in pubblico mi pare
A alla opportunità di firmare in quella data l'accordo
Dice che si bisogna avrebbe tentare ancora in qualche modo di discutere i criteri con i quali vengono definiti chi sono il ventitré mila e rotti sospesi
Ecco ho l'impressione che in questo mancanza di decoro ci sia dietro più che il carattere e l'opportunismo personale dei dei singoli non credo che se tanto questo il punto
Quanto vuole ma di carenza culturale che era quella che poi secondo me benissimo a analizzato trentina nel suo primo intervento e cioè appunto la capacità di posti finti
Dicendo una battuta battutaccia fosse esso è un pochino più di destra fin dall'inizio devo abbia consentito di essere un pochino più di sinistra nei risultati discutere fin dall'inizio l'ipotesi a che questa esuberanza di personale che c'era potesse essere risolta attraverso le sospensioni a votazione oppure attraverso una scelta una discussione sui criteri con i quali andavano prescelti
La il sospetto che fosse o criteri in qualche modo di giustizia per quanto sia possibile in casi del genere non di puro soporosa padronale come invece accaduto in tutto questo insomma io penso che in questa carenza personale ci fosse anche questo elemento Camene impressionato molto io c'ero
Quel giorno alla allo Smeraldo
Ecco che si potesse respirare quasi un odio da parte di alcuni dirigenti sindacali nei confronti di quei delegati che pure erano stati carne e sangue della loro storia politica adesso non sto né a far nomine a raccontare aneddoti ma di alcuni mi è capitato in alcuni decapitato di cogliere un rancore che mi ha molto impressionato in quel momento al di là della difficoltà evidente che vivevano questi dirigenti che non possiamo non rispettare
Detto questo però alla io ho colto anche in alcuni interventi dei nostri interlocutori un
Pericolo cioè questo giusto sottolineare il contesto storico in cui la sconfitta avvenne terrorismo e soprattutto le scelte della politica del compromesso storico della solidarietà nazionale come concausa del come ci si è arrivati
Ho paura che nonostante che sia in cose vere e giuste
Rischino di portarci a un'operazione riduttiva sul piano intellettuale di quello che allora si consuma dell'evento che allora a si consumo io non penso che il momento della rottura tra il partito e la classe tanto per parlare per slogan sia al settantacinque settantasei l'unità nazionale io penso che
Insomma abbiamo qui per l'appunto trentina che è stato forse il dirigente sì sindacale comunista che più di ogni altro negli anni precedenti
A a questa fase
Si è rafforzato o anche sul piano teorico e poi attraverso l'elaborazione e la pratica della movimento dei consigli di coniugare in qualche modo movimento operaio ufficiale tra di Toul cultura tradizionale del movimento operaio
Con questa nuova composizione sociale culturale e generazionale della classe che era venuta avanti un'operazione questa anche riuscita provvisoriamente che è durata poco ma che doveva fare i conti con una assalta di incompatibilità di difficoltà di sintonia di comunicazione di linguaggi
Che era molto precedente che era molto più forte che poi il problema grosso che e ancora il problema di oggi del Partito comunista e della sua cultura nei confronti della Società italiana per cui è vero insomma che dal sessantadue per l'appunto a piazza Statuto in avanti ha i rapporti tra questa cultura
Tra questa concezione strumentale del rapporto con la classe anche che era proprio dalla cultura comunista tradizionale e questi nuovi soggetti è stata una cosa che ha pesato sempre di più e che nella negli anni insomma anche che nell'ottanta era ho mai enorme come può venerdì nella sua evidente insomma anche qui pratiche dal solo con una battuta superficiale vuole ma che è enorme io penso che non sia un caso che la generazione degli anni Sessanta dei primi anni settanta da questi nuovi soggetti operai non abbiano fornito al Partito Comunista quadri dirigenti come invece ne avevano fornito le generazioni precedenti questo è
Un problema culturale di fondo io penso
Sul quale bisognerebbe ragionare di più uno punto voglio accennavo nel mio primo intervento a questo operaio massa che non era soltanto una baggianata degli operai Istica ma che era invece una
Uno slogan un individuazione
Di un fenomeno forte che avveniva all'interno delle fabbriche una tendenza a sentirsi davvero tutti uguali alla catena di montaggio una tendenza i sociologi dicano alla fusione alita da come portato del movimento di lotta che faceva sì che anche l'egualitarismo non fosse un'invenzione di qualche Carniti di passaggio
Che fa sì che sia ancora una cultura forte oggi io penso intanto a sapere se si fa un sondaggio d'opinione
Tra i terzi livello di Mirafiori e gli si chiede se li se trovano logico
Aumenti salariali differenziati o se troverebbero piloti aumenti uguali per tutti sulla base dalla coppia esperienza del proprio vissuto credo che serva ancora oggi moltissimi se non la maggioranza ma a sostenere quella posizione dell'aumento uguale per tutti ecco
Credo che questo sia poi il grande ha problema è la grande difficoltà a che che si è vissuta nell'ottanta che vendeva tutto difficile rendeva difficile la posizione di Berlinguer
E allora io qui sono davvero d'accordo con trentine in dissenso con te sul fatto che la grandezza etica del gesto di Berlinguer che indubbiamente quello me
è il Berlinguer più amato dagli operai torinesi quello ai cancelli
Che questa grandezza etica si accompagnasse però alla con l'al disastro politico a semplicemente al dire noi comunisti siamo con voi anche nella disgrazia anche nella sconfitta e niente più
Penso quindi che lo schema che tu proponevi anche qui mi è difficile così regionale per slogan di quella ottanta come l'ultimo scontro operai capitale poi dell'ottantaquattro referendum sulla scala mobile come l'ultimo scontro tra forze forse sociali e sistema politico serio alta uno schema che già non funziona più
Perché già dovrebbe fare i conti con diversità che sono esplose
Che segnano profondamente queste vicende per cui anche sull'ottanta quattro la classe operaia sulle freme la scala mobile era profondamente spaccata era profondamente divisa non era non non esiste più secondo me la possibilità di applicare un tale schema esiste
Piuttosto l'esigenza di cogliere in questa diversità che è frammentazione che disgregazione che è sconfitta che è anche per molti precipitazione verso il basso della propria condizione sociale sia nel nel controllo sulle proprie prestazioni di lavoro che nella ha qualità della vita cogliere lì dentro anche però le potenzialità del futuro a e e gli arricchimenti possibili che da queste diversità è possibile sperare di questa abbiamo ragionato in fondo anche questa sera parlando dell'oggi comunque di quello che è accaduto dopo l'ottanta
Grazie all'ordine fronti trentine grazie anche credo dobbiamo dirlo alla FIGC che ha organizzato
Questo dibattito con questo ordine del giorno ci sarebbero motivi per riaprire una discussione dalle cose che voi avete detto e Ca'e capisco anche che tutti e tre io credo che la FIGC si possono indicare però alcuni temi che seguendo quello che diceva trentini
Questa riforma istituzionale che sta andando avanti se non vogliamo che si discuta solo mi negli ambienti del sindacato per esempio tutta una serie di temi che son venuti fuori qui stasera di dibattere di diversità protesta proposta conflitto sociale lotti
Lo stesso atto di Berlinguer che io credo non non voglio entrare nel merito ma io credo che in quelle agricole ricordando quel quei giorni stando là
E cellule aveva capito che quella classe operaia era isolata rischiava l'isolamento di stare sola io credo mi ricordo così e che schierò il partito su questo tema
Essendo pienamente consapevole che poteva anche avere delle conseguenze che diceva Bruno ma la scelta credo che fu fra quelle conseguenze e lasciare una classe operaia sola e isolata questo credo sia stato un farmaco reduce da discutere in un'analisi storica
Ecco se la FIGC ovviamente finita questa festa ma si prende questo carico
Cioè si di farsi carico scusate che ne avevamo detto di smettere di farci carico ma vedete proprio l'abitudine l'abitudine questa di una ricerca che è quella che indicava anche Tronchetti
Di una ricostruzione della storia con gli occhi di oggi
Però sapendo cosa avveniva in quel momento beh io credo che questo sia un po'può essere un fatto di straordinaria importanza anche per stabilire un rapporto con le giovani generazioni con i giovani già stasera riguardante non è un fatto e chiuso davvero
Ci sono più diciamo persone o anziano di medietà che Giovanni che
Ma giovanissima diciamo giovanissimo ci sono anche le norme io credo che per esempio impegnare l'organizzazione in questa ricerca in queste ricostruzioni può essere un segno di straordinaria vitalità grazie a tutti dibattito che è durato due ore
Credo di grande interesse