"I favolosi anni 60": musica, cultura, cinema di quegl'anni

Parleremo anche questa sera gli anni sessanta come già abbiamo fatto ieri intanto
Devo farvi
Delle scuse da parte nostra e da parte di altri oratori che non sono qui presenti che sono Gianni Minà
Perché da un paio di settimane dirige la Domenica sportiva e quindi era impossibilitato a venire qui pur avendo preso questo impegno precedentemente e anche Ettore Scola non è qui con noi perché sta poco bene dunque abbiamo con noi Walter Veltroni direzione del PC e Teresa De Santis giornalista del Manifesto stasera parliamo con un termine credo l'abbia coniato Mina quello dei favolosi anni Sessanta o forse no non lo so comunque lui lo ripeteva spesso
Soprattutto di musica cultura e cinema di quegli anni ieri invece abbiamo visto soprattutto le esperienze diciamo così più direttamente politiche ma poi anche ieri abbiamo parlato invece anche di queste cose cioè anche di scelte culturali
Ieri lo abbiamo fatto con altri protagonisti e oratori ieri c'erano soffrì Valcarenghi e Gianni Borgna oggi parliamo di queste scelte appunto con Walter Veltroni e Teresa De Santis io do subito
La parola a Walter Veltroni e poi a Teresa De Santis per un primo intervento poi ci possono essere domande interventi del pubblico e poi proseguiamo
Ma Petruccioli non può che essere breve un dibattito così perché che è bene ascoltare le domande e cercare di nel caso di fare qualche risposta naturalmente e cercherò di seguire un filo di ragionamento tale che consenta
Di rendere la riflessione che si fa in un festival della FIGC a proposito degli anni sessanta non un'occasione di ricostruzione puramente fine a se stessa diciamo così come d'altra parte mi pare che giustamente i compagni della FIGC abbiamo cercato di fare con tutto il ciclo
Di queste iniziative cioè utilizzare giocare un po'con gli anni che non abbiamo dietro le spalle di cui questo manifesto in qualche modo sintetica testimonianza
Per fare anche qualche ragionamento sul presente probabilmente questo il modo migliore io devo dire che sono tra coloro i quali hanno nostalgica degli anni sessanta
Naturalmente la Nostalgia non è un sentimento politicamente spendibile nel senso che la Nostalgia non costruisce futuro tuttavia qualche volta la Nostalgia è un sentimento che consente di prendere più laicamente le distanze dal presente nel senso di non considerare il presente come l'unica forma
Possibile di
Esistenza
Le cose di cui ho Nostalgia però sono cose delle quali penso si possa per le quali penso si possa ragionevolmente impegnarsi perché tornino
Perché tornino ad esistere perché tornino a pesare dunque c'è la prima cosa della quale io penso non si possa non avere nostalgia degli anni sessanta
Il clima il clima politico culturale l'attenzione ideale che attraversa quegli anni sono anni di grandi speranze di grandi sogni e sono anche anni di grandi scoperte
Io penso che si possa dire che i giovani intesi come
Come dimensione unitaria come fenomeno collettivo cominciano a prendere forma degli anni sessanta
Ci sono state alla fine degli anni Cinquanta molte descrizioni della sociologia americana che rappresentava i giovani in verità non molto diversi da come li rappresenta oggi
I sociologi americani avevano inventato anche delle figure retoriche diciamo un sociologa americana si chiama De Petris Manara inventato la figura della
Che sottomette mi è passata di mente al momento in cui parlavo questa del difetto di non essere più giovani
Della degli studenti freddi cioè di coloro i quali sono insensibili alle tensioni alle dinamiche ai contrasti e sono sostanzialmente realizzati in Italia più prosaicamente si era costruita un'altra figura che erano i giovani delle tre M macchina mestiere moglie dei quali avendo come dire riassunto in questi tre obiettivi la ragione del proprio esistere si potevano sostanzialmente dichiarare soddisfatti di questo stesso questo è
Il modo in cui gli anni cinquanta concludono il loro cammino essi apre un decennio a suo modo straordinario
Un decennio di grande vitalità io ho usato prima questa espressione perché francamente si mina a molto utilizzato gli anni Sessanta però c'è una chiave di di di riutilizzazione degli anni sessanta
Puramente che prende solamente la dimensione come dire ferisce di quegli anni per restituirla mentre invece sono anni molto intensi anni di grandi contrasti anni di grandi lacerazioni però anni attraversati da una grande strada grandi speranze collettive non da una grande ma da grandi speranze collettive
In Italia gli anni Sessanta cominciano con Reggio Emilia
Città nella quale molto si parla ma si parla una direzione solo in questi giorni bisognerebbe
E di allargare andare anche a vedere quei ragazzi morti a Reggio Emilia per ragioni che attenevano alla
Difesa libertà minacciata non più solamente dal fascismo ma anche da altri cominciano con la generazione delle magliette a strisce con luglio sessanta
E poi cominciano con dei fenomeni politici che sono in sintonia in qualche modo con con i tre personaggi che segnano soprattutto i primi anni di quel decennio cioè Krusciov Kenneth Giovanni ventitreesimo
Che sono tre straordinarie figure di riformatori cioè tre personalità politiche che ambiscono a mettere in movimento
Una dimensione chiusa qual è l'Unione Sovietica posto staliniana l'americana di dopo Eisenhower la chiesa di dopo bio dodicesimo per cercare di costruire di creare
Le condizioni attraverso le quali intanto ecco vedete che la storia torna c'è un
Una studiosa americana sia Marco Schlesinger che sostiene che la storia ha delle cadenze cicliche di trent'anni probabilmente qualcosa sta tornando all'inizio degli anni sessanta si sentiva molto la minaccia della guerra
Ci fu la crisi di Cuba
Nel sessantadue che portò a un passo dalla guerra mondiale lo sforzo concorda diciamo di tre questi tre grandi riformatori che ebbero la forza di accendere nei loro Paesi grandi speranze in qualche caso anche qualche illusione
Fu poi i in qualche modo ciò che consentì al mondo di evitare una prospettiva di guerra che a quel punto sembrava assai probabile poi ci sono grandi speranze grandi tensioni che nascono sul piano dei fenomeni culturali
Io penso che non ci si può spiegare il sessantotto per esempio
Beh non si può rispondere ad una semplicissima domanda che io ricordo fu l'oggetto di una ricerca di un autorevole dirigente del Pci sia male Emilio Sereni
In un saggio pubblicato su critica marxista e cioè la ragione della contemporaneità dell'esplosione del movimento studentesco perché nel sessantotto i giovani scendono per la prima volta in piazza
Dappertutto a Berkley come
Alla Sorbona lo Zenga cura M. giapponese come i movimenti studenteschi in Polonia che cosa succede ciò che succede che su scala planetaria hanno preso forma due grandi fenomeni da un lato ha preso forma la scolarizzazione di massa
Dall'altro hanno preso forma le possibilità di
Comunicazione di conoscenza il mondo sia fatto a suo modo più piccolo anche attraverso la diffusione dell'industria culturale e dei mezzi di comunicazione
In realtà gli anni sessanta sono anche gli anni della televisione
In Italia e non solo in Italia sono gli anni della scoperta dell'industria culturale sono gli anni dell'emergere di una cultura giovanile
Beatles e Rolling Stones lì ci si divideva in due grandi partiti
In qualche modo partiti che avrebbero attraversato anche le culture giovani negli anni successivi io dico subito che appartenevo alla scuola più più tranquilla diciamo così quella debilitazione quale
Poi io ho cercato di essere coerente per il resto sono giunte leader ma è il tempo di di là nel tempo di Joan Baez è il tempo
Di una certa musica italiana che qui dei cantautori che comincia a prendere forma soprattutto i primi cantautori da da da Tenco a Paolina
C'è una grande sintonia tra il tempo che si vive il tempo che si racconta
Insomma si comincia a costruire
Qualcosa di padrone giardini di governabile di comprensibile che è l'industria culturale
L'analisi e la comprensione dei fenomeni contemporanei questo vale per la musica
E vale anche per il cinema dove per esempio cominciano a prendere
Forma un certo di pace autografia io voglio fare solo due esempi per non parlare dell'Italia che è lasciato grafia inglese quella del free cinema
E quella americana di un cinema che poi arriverà fino al sessantotto insomma credo che tutti noi possiamo avere nella memoria ricordi di questo genere
Quindi ecco io concludo qui perché l'ho usato un'espressione se volete assolutamente non politica Nostalgia perché la nostalgica e per
Per la possibilità di scoprire che esistono valori e ragioni culturali e politiche che consentano di
Di spendersi di spendere se stessi di pretendere la propria vita di non sentirsi soli
Di impegnarsi per costruire qualcosa per sé e per il prossimo di più
Utile di più importante io lo dico per questo in contrasto con questo tempo a me sembra che questi anni che non stiamo enti sono anni di infernale insopportabile stupidità
Di volgarità di banalità
Di insopportabile leggerezza
Assolutamente non corrispondente alla realtà del tempo che noi viviamo ecco io
Faccio sempre degli esempi concreti
Insomma se voi pensate a questa estate cosa c'era sui giornali italiani
Abbiamo passato l'estate a occuparci del fatto che Marta Marzotto aveva organizzato una festa in un un parti non so dove in Val Pusteria o non sa ci siamo occupati del fatto che una star televisiva aveva scambiato un bagnino per un generale cubano
Insomma abbiamo seguito abbiamo seguito le performances di Vittorio Sgarbi io devo dire francamente che tra Vittorio Sgarbi e l'ultimo scrittore artista poeta cinematografaro giovani impegnato degli anni Sessanta nono esitazioni a scegliere io penso anzi che sarebbe giunto il tempo che tutta la sinistra si impegnasse
In un grande movimento culturale di ribellione contro questa ondata di stupidità prodotta per larghissima parte anche dal dominio del modello berlusconiano negli apparati televisivi questa sorta di
Leggerezza insopportabile che fa del male che danneggia
Che crea dei parametri falsi che fa esattamente il contrario di sessanta lei sessanta stabile anni dalla scoperta
Questi sono gli anni delle certezze
Gli anni sessanta sono stati gli anni dei dubbi
Questi sono gli anni nei quali non si può mettere in discussione nulla che sia stato scritto sulle sacre tavole delle dei principi fondamentali
Da questo punto di vista davvero penso che riscoprire
Riscoprire
Il valore e il significato il piacere il gusto di una ricerca intellettuale ideale motivata sia importante a me fa molta impressione che si sia arrivati a quota trentotto con i suicidi di giovani che si ammazzano tutti allo stesso modo
E penso che quando noi parliamo di politica non dobbiamo parlare solo delle ultime dichiarazioni di Ugo Intini francamente lasciano il tempo che trovano come le mie o come quella di chiunque altro ma dobbiamo cercare di guardare alla società
Per quello che ecco io vedo nel in trentotto ragazzi nel giro di pochi giorni decidono di togliersi la vita tutti insieme tutti nello stesso modo
Non solo l'evocazione di una effetto di moltiplicazione dei mezzi comunicazione su quale varrebbe la pena di ragionare
Ma non per demonizzare la quanto qualcosa di più profondo c'è una grande solitudine c'è un grande vuoto c'è un grande deserto
Nella vita di ciascuno di noi a dirsi la verità la società si va organizzando in una maniera tale che renda nostra vita faticosa frettolosa nervosa
Un po'insulsa anche un po'fatta di tempi assolutamente non corrispondenti ai tempi del vivere io visto che uno di questi ragazzi che si è suicidato ha lasciato un biglietto nessuno immaginava perché una settimana dopo avrebbe dovuto sposarsi insomma non dava nessun segno di questa infelicità lasciato un biglietto in questi perché io sono un fallito fallito rispetto a che cosa
Rispetto a quali parametri a quali obiettivi a quali mete da raggiungere che la vita di ciascuno di noi in qualche modo il bombardamento Esterno produce ecco io penso che
Da questo punto di vista il ragionamento dei compagni della FIGC sugli anni sessanta non voglio parlare del periodo successivo ha dentro di sé questo valore la nostalgica per quel tempo per un tempo vitale per un tempo che approdo che ha messo in movimento che ha prodotto Energia che ha che ha rotto una situazione di stagnazione
E per chiudere la quale si è dovuto fare un'operazione come quella che è succeduta gli anni alla fine degli anni sessanta questa nostra Gia Possa ecco davvero non essere un sentimento retorico diciamo un sentimento puramente dello spirito ma posso a trasformarsi anch'essa probabilmente nella riscoperta di valori di idealità e anche di un modo di concepire la politica la cultura contro il quale in questi dieci anni i nostri avversari hanno sparso a piene mani cinismo
Questa idea che le mani la politica fosse una stupidaggine che le manifestazioni fossero inutili che la solidarietà di una persona con un'altra persona fosse una
Inutilità ecco contro tutto questo probabilmente oggi ci sono le condizioni per rideterminare un grande movimento culturale e politico se si guarda al cinema se si guarda la musica se si guarda a forme di espressione di coscienza giovanile per come io le posso intendere non essendo più dentro quel tempo a me pare di poter vedere che qualcosa di positivo
E anche qualche segno di speranza si comincia ascolti
Ma greche neutrale fatto un'introduzione talmente completa se io posso aggiungere che come sono abbastanza stagionata da sentire la stessa nostalgia per gli anni sessanta con me
Forse anche più stagionali rientrano in questo senso
Contemporaneamente ha detto una cosa che secondo me puntualizza e precisa quelli che sono veramente gli anni sessanta e che cosa possono significare oggi io faccio un discorso in qualche modo meno politico e più su culturale cioè più legato proprio al ai movimenti che si sono creati che non erano semplicemente movimenti con una riconoscibilità direttamente politica ma molti menti in quanto tali cioè movimenti di spostamenti di masse verso consumi verso rifiuti di consumi eccetera che è stata la cosa più forte
Che c'è stata negli anni Sessanta e infatti Veltroni prima ha detto negli anni Sessanta c'è una grande sintonia tra il tempo che si vive il tempo che si racconta
Questa mi sembra la cosa principale perché succede negli anni Sessanta quello che oggi è la nostra realtà quotidiana succede per la prima volta cioè per la prima volta i mass media diventa no il nostro parametro esistenziale infatti noi che parliamo dei che abbiamo vissuto il lei vede tutti gli altri eventi indiretto le Olimpiadi
Di Los Angeles o altri eventi in mondovisione dobbiamo risalire agli anni sessanta per trovare il primo esperimento di questo tipo ed era il venticinque ventisei giugno adesso non me lo ricordo mille novecentosessantasette quando per la prima volta si facevano esperimento di tv in mondovisione tutti i Paesi del mondo parteciparono poi alla fine qualcuno dei paesi dell'Europa dell'Est si tirò indietro qualcun altro si tirò indietro perché non aveva quello che riteneva il meglio di sé da presentare la trasmissione si chiamava il nostro mondo al World
Gli americani che noi riteniamo sempre all'avanguardia si presentarono con un documentario sugli allevatori sui coltivatori di problemi dei coltivatori di piselli in una zona del whisky consente ma gli inglesi che avevano le idee molto chiare si presentarono con l'anteprima mondiale di un disco dei Beatles che si chiamava o ioni del slavo
E con questo in qualche modo si sancì
La fine e l'inizio degli anni Sessanta ovvero la fine di una fase preparatoria che era iniziata negli anni Cinquanta quando nasceva il giovane come soggetto diverso come nuovo consumatore
E quindi al quale l'industria si rivolgeva con un interesse differente perché era un soggetto in conflitto con la famiglia con la struttura della famiglia e quindi alla ricerca di nuovi consumi che lo differenzia sarebbe questa famiglia
E nello stesso tempo la fine in qualche modo c'è tutta la fase di sperimentazione si chiudeva iniziava veramente la fase dei consumi organizzati che tocco diciamo la sua punta massima
In un altro evento che non fu una mondovisione indiretta ma in differita e che era il festival di Woodstock tre giorni di amore musica pace per molti fu semplicemente un week end molto caldo
In una zona vicino a New York per altri fu addirittura la prova generale della rivoluzione questo si legge se si vanno a riguardare le testimonianze dei giovani di quegli anni
E Woodstock fu nel mille novecentosessantanove il tredici quattordici e quindici agosto del mille novecentosessantanove
E i vini in qualche modo aprì la strada
A quella che dovrebbe essere la nuova mentalità dell'industria che si rivolgeva ai nuovi consumi e quindi a questi movimenti che erano stati a anche fortemente politici nella loro capacità di essere di rottura ma che contemporaneamente rappresentavano un nuovo tessuto un nuovo terreno
Dopodiché gli anni sessanta si chiudono con una serie di morti simboliche che fanno parte in qualche modo di questo di questo tessuto lo rappresenta non la maniera più forte la morte di Genghis Joplin siamo al ventennale perché ricorreva il quattro ottobre
La morte Jimi Hendrix siamo alle celebrazioni ormai da da monumento in marmo morto il diciotto settembre del mille novecentosettanta quindi siamo a venti anni
Tra un po'qualcun altro si potrà presentare parare per le rievocazioni della morte Jim Morrison che è stata però nel settantuno quindi c'è tempo
E siccome in questi anni quello che abbiamo fatto con più intensità nel parto è stato rievocare Monumenta rizzare e allargare in qualche modo la conoscenza del fenomeno ma nello stesso tempo toglierli quelle che erano le radici iniziali
Più o meno all'ultima celebrazione che ci rimane quella di Jim Morrison perché così il cerchio si chiude
E questo è un dato dall'altro punto di vista però gli anni sessanta sono una cosa che credo molto vitale perché in qualche modo quel venticinque giugno mille novecentosessantasette si collega poi al maggio-giugno di Tienanmen e lo stesso movimento allo stesso modo in cui parti di società imparano a comunicare in una dimensione globale nello stesso modo cioè imparano a utilizzare se stessi rimandando sì attraverso le onde dell'etere
Lo stesso la visibilità degli studenti Tienanmen è stata data dalla televisione è stato quello essenzialmente il dato fondamentale
Cioè qua in tutto questo lungo questo percorso un il luogo comune al quale io personalmente sono molto legate tutti credo siamo tendenzialmente molto legati la colonna sonora di questi anni la colonna sonora che ci ha accompagnato forse perché metti non ci aveva insegnato che il suono partendo dalla radio è una cosa che non ci disturba che non ci ipnotizza così come invece fa la televisione che pure poi prepotentemente entrata
E quindi in qualche modo questa idea di colonna sonora come fatto antagonista che rimane in questi anni che ci accompagnerà e come se si ponesse in un forma di negazione rispetto a questi non si televisiva che in qualche modo invece ci chiude ci impedisce di pensare di ragionare
E allora c'è questo desiderio di agganciarsi alla radio mezzo che non ci disturba che non ci obbliga e alla tele alla alla musica che è una cosa che vi entri più facilmente
E spesso più intelligentemente la radio perché capace comunque di arrivare di fornire delle informazioni eccetera
E questo è mi pare successo nella maniera migliore durante gli anni sessanta e alla fine degli anni Sessanta cioè noi abbiamo imparato a comunicare con un tipo di messaggio che non era più diretto non era più quello dell'informazione nella maniera in cui eravamo abituati a concepirla e contemporaneamente
Era era bello aveva una caratteristica che non aveva un altro tipo di informazione era bello cioè riusciva a colpire riusciva emozionare riusciva ad aprire un orizzonte di significati che potevano essere personalissimi e nello stesso tempo collettivi
E questo ovviamente non poteva non essere un altro elemento molto forte molto importante questa capacità di questi sentimenti di essere collettivi fu misurata appunto attraverso la dimensione planetaria della comunicazione che allora si sperimentava e che oggi sta diventando forse una specie di dimostrò opprimente di dimostro in grado di fagocitare qualsiasi cosa che sull'onda delle sponsorizzazioni trasforma appunto le grandi messinscena di esperienza collettiva come si parlava come si diceva allora
In eventi che servono essenzialmente per gli sponsor non li cito per non farli ulteriormente pubblicità ma siamo talmente circondati
Ci vuol poco per per pensare a queste
Sono quindi come dire anni che è sempre difficile chiudere ed è sempre difficile raccontare per scansioni
E spesso per quanto mi riguarda anche anni che delle volte mi rimangono un po'antipatici perché sono gli anni in cui e più facilmente si è potuto immaginare di poter vincere c'era questo senso molto diffuso di vittoria anche di fronte a palesi sconfitte che erano dietro l'angolo cosa che ovviamente non si ripeterà non si ripeteranno più almeno per chi ha vissuto quel tipo di di esperienza
Ci sono invece appunto questi questi altri aspetti che secondo me non sono secondari ma che sono determinanti
E che in qualche modo hanno un significato molto più politico di quello che non è non è stato il linguaggio politico tradizionale che hanno scalzato anche la dimensione della comunicazione politica che hanno fatto reso capace la gente di entrare in contatto con problemi con realtà che fossero in quegli anni per gli americani la guerra nel Vietnam per e poi comunque per tutti lo stesso problema perché la guerra del Vietnam e non era soltanto un problema mi dicano questo lo sappiamo
Che hanno fatto capire fatto muovere le persone nel secondo questo istinto di base secondo questa capacità di esprimere emozionalità che non era data nella politica tradizionale cioè sono gli anni in cui si inizia a ragionare appunto con sentimenti e non a caso negli anni Ottanta in pieno periodo di revival nel momento in cui si cercava di di catapultare agli anni sessanta in una dimensione centrale si parlava di nuova sentimentali Tati non i sentimenti di una nuova ideologia dei sentimenti
Detto questo
Sugli anni Sessanta potremmo credo parlare all'infinito ricordando classificando e c'è forse questo è il lavoro che meno viene fatto perché con molta facilità agli anni Sessanta ci si riferisce proprio attraverso quelli che sono i termini
Di catalogazione attraverso il consumo
E quindi non so cataloghi di case discografiche cataloghi di film molti di questo molto di questo cinema scomparso purtroppo perché il free il free cinema inglese di cui parlava prima Veltroni è praticamente un ricordo persino il film più che altro certo molti Autori comunque sono rimasti ma molte di queste cose sono diventate sedimento dalla memoria affidate paradossalmente in quella che è l'epoca delle comunicazioni globali alle singole memorie individuali di tutti noi
E questo sono un po'gli anni Sessanta nella loro essenza una specie di frammento anti
Affidato a una memoria a un danno e morì a singole memorie individuali che quindi è sempre molto difficile ricostruire per cui alla fine si arriva poi a delle delle cose eccessivamente retoriche secondo me come sono quella definizione di favolosi anni Sessanta che poi se ci si pensa un po'su favolosi tanto favolosi non furono appunto perché ci fu una minaccia di guerra così come ce n'è uno adesso
Ci furono guerre ci furono anche grandi sconfitte
Contemporaneamente il sentimento di di grande venire voglia di vincere questo sentimento molto sportivo che c'era negli anni Sessanta che forse da lì ha aperto la strada al successo del dell'ideologia sportiva anni Novanta anche quella dalla quale siamo stati perseguitati anche con i mondiali di Italia novanta
In ogni caso
Mi sembra appunto che la cosa migliore in queste in questo tipo di situazioni sia quella di andare a ripescare ognuno un una piccola memoria ed eventualmente se dibattito si deve essere riproporla ricordarla anche attraverso delle donando attraverso delle precisazioni
Bene Teresa De Santis ha praticamente anticipato come vorremmo potremmo proseguire adesso con domande interventi dal pubblico
Possiamo fare così io una domanda per voi mi veniva
Mi veniva in mente mentre parlavate
Un po'ricordando le cose che invece ci siamo detti qui ieri con altri interlocutori perché ieri si parlava di politica come d'altronde ne possiamo parlare oggi già accennavate
Ma di fatto si è parlato già di cultura di cinema cioè di scelte diciamo così si diceva un tempo chiusura strutturali anche di una generazione
Per esempio soffrì diceva ieri chiamava i cantautori francesi che De André che lui ugualmente amava e che suo amico è stato soltanto un buon traduttore e chiamava moltissimo il cinema francese di quegli anni
Veltroni parlava invece adesso del fatto che c'erano praticamente dei fans di rivali tra Beatles e Rolling Stones Teresa De Santis citava invece Jimi Hendrix Janis Joplin ma negli anni Sessanta non c'erano tanti giovani come dire che non conoscevano per nulla gesti Joplin Jimi Hendrix
E magari ascoltavano poco persino i Beatles e i Rolling Stones e che invece seguivano soprattutto quello che avveniva Sanremo cioè non sono gli anni per esempio questo vale in campo musicale è soltanto un esempio
In cui Sanremo produce il meglio di se stesso cioè sono gli anni della musica nazional-popolare che tutti ascoltano per tutto l'anno ecco
Quella musica non è molto più provinciale quegli aspetti culturali che pure sono gli aspetti culturali io non so ma non sono gli aspetti come dire le scelte culturali molto più provinciali di tanta parte di una generazione
Di quegli anni ecco questo io da una domanda
Che vi faccio
Per anche per capire nel senso che molti di noi negli anni Sessanta non c'erano Veltroni parlava di Nostalgia che noi abbiamo per gli anni sessanta c'è una curiosità straordinaria nei confronti di anni che sembrano ministro meno superficiali
Certo la Nostalgia per tanti di noi era impossibile per tanti giovani comunisti perché negli anni Sessanta o non erano nati costavano per nascere d'altro canto Teresa De Santis diceva
è di negli anni sessanta che si afferma una cultura tutta severissima mentre il sessantasette sessantotto che c'è questo scarto straordinario perché sempre ieri
Non so chi degli oratori citava questi dati impressionanti e tre il sessantasette sessantotto che gli abbonati alla televisione diventano da un milione e mezzo a otto milioni cioè si afferma una cultura televisiva soltanto in quegli anni
Tant'è vero che poi di il sessantotto i movimenti studenteschi del sessantotto del sessantanove e poi per tutti gli anni i primi anni Settanta non capiscono immediatamente l'importanza di un di importanza di un mezzo come questo
Lo snobbano quasi non lo considerano importante vedono solo un potere politico non vedono questo quinto potere come un potere che ormai invece adesso al volo tutti concordano nel ritornello tre per importanti ecco questo perché appunto tra l'altro forse oltre che favolosi forse favolosi Teresa De Santis diceva non erano per niente ma comunque erano anni in cui c'era invece in Italia ancora non cultura
Contadina
Sorta diceva ieri Joulali addirittura non so bene cosa intendesse ma forse il fatto che si trattasse ancora di una di generazioni appunto profondamente provinciali che soltanto negli anni settanta si aprono nuove idee ed anche in questi settori cultura musica e cinema ecco io fatto sull'esempio della musica per il cinema potrebbe valere lo stesso non so quanti amassero il cinema francese di quegli anni magari la nouvelle vague
E non la commedia all'italiana che era ormai diventata lo straccio del neorealismo degli anni Cinquanta o comunque la brutta copia
Ma io intanto voglio fare una premessa perché altrimenti piccola premessa che può anche essere un elemento di spiegazione in molte delle cose che abbiamo detto io in verità se non vorrei che diciamo porto male mille anni ma insomma non ne ho più di quelli di Gianni Borgna per esempio viene almeno una quarantina più di me
Io a trentacinque anni e
Però degli anni sessanta un ricordo intensissimo io ne posso parlare perché non faccio pubblicità va il mio libro che per fortuna è sparito dal no per fortuna è sparito dalla libreria da diversi anni vende diciamo non c'è nessun interesse mercantile in quello che psico
Io nel mille novecento ottantuno
Fece un libro sugli anni sessanta con la Savelli anch'essa in qualche modo espressione di quegli anni che siamo il sogno degli anni sessanta
Perché era un libro nel quale allora occhi io avevo chiesto a una quarantina di persone di varia natura di raccontare gli anni sessanta
E devo dire che a cui in quegli anni non c'era ancora il revival cioè mammina non era ancora arrivato a con la sua
Sci Mita Ravera giustiziare Gino Paoli eccetera con
La memorialistica ma la cosa che mi colpì è che tutte queste persone alle quali chiedevo di revocare quegli anni pur essendo persone generazioni diverse perché un po'il rischio di pensare grave uno anno strategia del suo caro tempo giovani il
Per usare l'espressione del poeta
C'è invece si trattava di persone dichiarazioni assolutamente diverse di estrazioni sociali assolutamente diversa di appartenenze geografiche assolutamente verso eppure li univa e univa quel libro questa dimensione di rimpianto per un tempo che aveva dentro di sé quelle caratteristiche alle quali prima facevo riferimento io
Devo correggere il mio amico e compagno papi perché quando la definizione della commedia all'italiana come versione sta mi fa rabbrividire perché no
Il l'importanza del del cella novità degli anni sessanta e sta nel fatto che la cultura di massa
Che comincia ad affermarsi si presenta
Non nella forma o orribile dalla quale si presenta oggi cioè non come concentrato del minimo comun denominatore del gusto
Ma al contrario la commedia all'italiana di quegli anni è per esempio un film straordinario come il sorpasso di Dino Risi che un una sorta di ecco se si vuole sentire agli anni Sessanta se li si vuole sentire già vedere il sorpasso
Perché il sorpasso e
Ci sono un po'tutti i mitici dell'Aurelia super compressa esce
La scoperta delle vacanze ce la velocità c'è il contrasto tra diciamo i Trintignant anche
Che tipiche una personalità tipica degli anni sessanta e invece come dire la spregiudicatezza di gas ma nella sua e così come si può vedere tanti film di Sordi per capire gli anni sessanta
E e quelli sono film che appunto che era io non so quando si tra vent'anni si andrà a vedere
Rimini Rimini
Che Madonna centra con la vita che non facciano il sorpasso invece conta a quel tempo il sorpasso cioè tutto dentro ecco
Sanremo Sanremo del quale si parla beh Sanremo se a conosce una rottura all'inizio degli anni sessanta la rottura e in un
Diciamo si consuma nel giro di un paio d'anni e Teresa De Santis maestra ne sa molto più di Gianni Borgna che non c'è e quindi non si può ribellare
Ma insomma le rotture sono due all'inizio dei Sessanta uno quando arriva Tony Renis canta
Famoso quando quando quando e poi l'arrivo di Bobby Solo cioè la rottura della vecchia Italia di Gino Latilla Nilla Pizzi Carla Boni Nunzio Gallo
E compagnia cantando arriva naturalmente arriva come può arrivare vero consisteva con l'italienne che si andava industrializzare Ando un'Italia contadina
Però io non so dire se il i lo spiantato mento di quella cultura sia stato un vantaggio ecco
Quando uscirono i saggi di Pasolini gli scritti corsari di Pasolini ero tra quelli che pensavano che Pasolini avesse una visione eccessivamente pessimisti
Il tempo ha dato ragione a lui non
Non alle analisi più
Come dire meno meno meno cupe con aveva capo aveva percepito io quando sento ormai che dappertutto si parlasse saremo lingua software l'hardware Business il
La professionalità ecco già visto sull'Unità oggi che ieri c'è stato Moretti l'altro ieri c'è stato Nanni Moretti qui beh Nanni ha ha colto perfettamente questo straniamento questa sorta di violenza linguistica e in Palombella rossa certo punto uno dei personaggi DC chi parla male di te ma alle una gran parte noi viviamo ma arriviamo in un mondo
Io me lo ricordo sempre perché una volta andrà a fare un dibattito e la persona che mi presentava voleva dire che era un esperto del PC per i mass media e disse d'ora la parola l'onorevole Veltroni che l'esperto del PC per i mediomassimi c'è le parole a un certo punto per troppo usarle significa non una cosa esattamente l'altra insomma c'è una sorta di impazzimento ecco
Gli anni Sessanta invece avevano ecco io ripeto avevo ho le ho cominciato a cinque anni e li ho finiti perché io considero il sessantotto la fine degli anni settanta negli anni Sessanta io finiti a tredici
Eppure ne ho un ricordo intensissimo molto più intensi di tutti gli anni successivamente ho bruciato nel mille dell'energia in quel periodo ma come dire come una sorta di imprinting appunto per parlare male
Fortissima cioè di impronta messa dal tempo in maniera sostanzialmente indelebile io qui vedo anziani come me c'è gente che ha vissuto
Quegli anni e penso di poter parlare di cose che non ci ricordiamo Mazza io mi ricordo per esempio a Roma adesso vuole fare un po'di Nostalgia ma siccome ho fatto quella premessa sulla sulla funzione di tale dinamica che anche la nostalgia può avvenire
E comunque sulla negazione di una concezione puramente come dire di di di crescita quantitativa come unico parametro per valutare la misura del giusto in una società moderna ecco io mi ricordo per esempio il rapimento con il quale fino a qualche
Molti anni fa si varcano le soglie di un piccolo cinema che stava dietro piazza San Silvestro che si chiama Nuovo Olimpia
Che adesso è stata trasformata in una banca credo una cosa del genere ed entro il quale si vedevano questi film che si aveva la sensazione di rubare al grande circuito perché come dire questa era la straordinarietà che noi ci ribellava annuo
Al grande circuito che produceva delle cose che oggi sarebbero straordinarie perché il circuito medio della comunicazione ha fatto prima riferimento al sorpasso o di il film di Sordi o sul piano musicale le canzoni delle quali oggi si decide viene celebrata in quel programma di Canale cinque la memoria quelle erano il livello medio poi noi ci costruiamo i nostri circoli ti al Nuovo Olimpia oppure c'era un altro cinema straordinario moderne non ricordo assolutamente poetico e sa vicino a piazza Esedra che sia al planetario
Dove si andava a vedere delle grandi rassegne cinematografiche anche Barbosa Issime ma viva Dio poi a un certo punto essendo per l'appunto un planetario come una magia si spegneva la luce del cinema
Si aprivano lentamente le volte di questo cinema e un professore spiegava la dinamica delle stelle ecco io penso che adesso solamente immaginare una cosa del genere sarebbe considerato una una violenza ma poi c'erano non so questa sorta di piccola rivoluzione culturale entrava dappertutto io mi ricordo che cosa poiché forse scusate se i ricordi appunto si organizzano disordinatamente ma c'è qualcosa di straordinarie di tragico in quegli anni
Perché ha ragione Teresa richiamare le tragedie musicali ma ci sono anche altre tragedie io mi ricordo per esempio che cosa significò in un mondo come quello del calcio l'arrivo di un giocatore beatnik come veniva definito allora che si chiamava Gigi Meroni
E che aveva i capelli lunghi una vita un po'bohémien nei calzettoni arrotolati fin sopra le scarpe che morì nel mille centosessantasette travolto tragicamente da una macchina dopo una partita di calcio
Oppure mi ricordo che cosa fu la scoperta della dell'Europa
Londra che cosa era Londra come capacità di attrattiva si incominciava a diventare in qualche modo cosmopoliti ecco poi questo adesso si organizzano giganteschi viaggi in Thailandia ma ho l'impressione con delle ambizioni un pochino diverso da quello che spingevano gran parte di noi ad andare a Londra ho incontrato uno M racconta ad andare in Thailandia vedere monumenti ed ho raccomandato di non prendere malattia vedendomi
Ho penso che cosa è stato un certo tipo di il laureato per esempio Fini Mike Nichols
Con Dustin Hoffman Bancroft
Era in qualche modo su un piano delle relazioni umane becera lì gli anni sessanta anni Sessanta ritrovarli da diverse parti poi esplosero nel sessantasette sessantotto e probabilmente finirono anche in quel tempo cioè finirono con
Con il il dislivello tra le speranze e le realizzazioni concrete ecco io però ripeto gli anni sessanta sono stati anni vissuti collettivamente sarebbe sbagliato pensare questo la risposta domanda di papi che vi sia stata un'avanguardia che ha vissuto gli anni sessanta e un questa temperatura non è vero
Nei sessanta abbiamo vissuti quelli che le hanno vissute tutti con questa tutti abbiamo scoperto avuti dubbi tutti abbiamo letto certi libri visto certe certi team
Visto certa televisione Diani sessanta sono gli anni di TV sette sono gli anni di Speciale per voi alla radio di per voi giovani sono gli anni nei quali anche come giovani ci si incomincia a riconoscere cioè siamo una potenza siamo diventati consumatori certo
Stiamo tutti nelle scuole cominciamo andare nelle università siamo un corpo
Che ha delle domande culturali morali qualche caso spirituali molto forte che queste vuole far pesare che ho l'impressione che oggi di tutto questo si sia fatta purtroppo giustizia
Non è passerebbe sapevo dare la stura anche i miei ricordi essendo coetanea di Walter più o meno anzi sia dagli stessi è che c'è una cosa però che mi ha fatto venire in mente una cosa che probabilmente l'elemento che crea nostalgica con più facilità erano gli anni dell'innocenza erano gli anni in cui di fronte alle tragedie si riusciva assegnare questa è la cosa di cui uno a veramente Nostalgia
E questo mi è venuto in mente pensando non a un grande evento ma dei fatti minimi cioè per esempio il grande entusiasmo che mi provocò vedere Lucio Dalla in coppia con gli Albertis
Kahn gruppo ormai forse oscuro ma mitico in quegli anni soprattutto perché faceva dei viaggi a Londra
A Sanremo no
Cioè vedere la trasmissione che era un territorio dei miei genitori invasa da altra gente che cominciava a trasformarla
O anche nello stesso tempo la grande soddisfazione nonostante il vituperio che si potesse avere nei confronti dell'iniziativa di vedere Bobby Solo che con il rimmel nel mille novecentosessantaquattro cantava in playback una lacrima sul viso perché gli era andata via
La voce improvvisamente questo lui sostiene forse non ha mai avuto questa è un po'
Però
Ecco queste in cui erano le cose che effettivamente erano molto entusiasmanti e per rispondere alla domande dei papi non è allora non c'era questa forte separazione un post lobbistica tra un'avanguardia che conosceva James Joplin a Jimi Hendrix
E una retroguardia di rimbambiti che non serve perché pensa rimbambiti perché erano rimasti indietro e avevano una concezione provinciale dell'esistenza
Io vengo da una famiglia che è venuta dalla provincia e che si è in Ourbat perché viene da una realtà contadina quindi ho dovuto imparare come tutti queste cose ci sono finita dentro per forza perché e se non c'è un grande movimento anche una grande confusione a livello di mass media allora non era molto in auge il concetto di targhetta di Obiettivo cosa che piace molto e pubblicitari e non solo
Che non c'era l'idea dei pubblici separati perché così si riusciva a venderli meglio un prodotto siccome il pubblico era uno ed era molto confuso comincia a raccontare alle televisioni allora appunto a far gli abbonamenti
Qualche volta non la comperava andava dagli amici spesso succedeva così che c'è a queste riunioni serali mi ricordo anche queste dai vicini o poi quando qualcuno nel condominio comperava il televisore venivano gli altri così per ripagarsi eccetera
C'era questa era veramente impossibile che allora ci fosse questa distinzione proprio perché nei media non c'era questa consapevolezza di una differenziazione del pubblico e quindi contemporaneamente il pubblico era costituito da questa grande forza e io mi ricordo appunto che di fronte accanto ai ricordi di Gino Latilla di mio padre convivevano i Beatles anche se mio padre non riusciva a capire che cosa fossero
Ma li sentivo nelle trasmissioni radiofoniche cioè nel momento in cui ascoltavo alla radio sentivo questo miscuglio beh c'erano delle simpatiche trasmissioni per far settantenne estero che ricadrà vi ricordo bene che ci fa c'erano queste questi spazi
Tre serali un poi in alcune su alcune frequenze spesso la Rai ovviamente perché c'era solo quel più retrò e poi c'era certo avuto questa esplosione di novità c'era una cosa che dà particolarmente fastidio nei genitori che la trasmissione si chiama supersonica perché improvvisamente appena iniziava io spegnere
Mia madre si precipita separati e dicendo no il terribile perché avevo la sigla infernale che veniva proposta come sigla come trasmissione si dà di una trasmissione alla velocità della luce che c'era questa idea di velocità di consumo avvilita di grande di grande vitalità però c'era anche una grande contiguità è spesso una commistione molto forte per cui appunto non è che ci fosse la Sir l'idea di Sanremo per esempio questa misteriosa magia che continuiamo ad avvertire nel nel fatto nel fattore Sanremo che tutti rifiutiamo ma che tutti comunque continuiamo a vedere perché mi rifiuto di pensare che poi nessuno lo guardi
Anche se lo afferma se poi ci sono ventiquattro milioni di persone può a vedere
Però noi buttavamo dentro tutto è proprio da questa contiguità allora c'era l'identificazione di una forza cioè di una forza giovanile
Che aveva delle istanze di cui parlava prima Veltroni e questo forse è il è il momento più forte e quindi concludendo per rispondere non mi pare mi sembrerebbe piuttosto bizzarro oggi scoprire che allora ci fosse quella separazione che invece oggi soprattutto negli anni Ottanta nel momento in cui si è affermato questo concetto di targhette sia andata determinando
Perché il target serve a differenziare i consumi a ottimizzare i consumi e quindi a creare il concetto di avanguardie retroguardia in quegli anni successo una cosa clamorosa cioè si rimescolano le carte in maniera molto violenta e anche molto bella
Ci sono interventi
Vieni vieni qui
La domanda naturalmente per Veltroni è una domanda politica forte Sco diciamo dal seminato del dibattito
Io anche un multano ostaggi anche perché in quegli anni a differenza dico di tutti e due per me era la mia giovinezza quindi rappresentano tante cose allora voglio riallacciarmi al discorso e sulla stupidità dei giorni attuali e sul questione delle delle illusioni e delle speranze c'è un'altra cosa che non avete citato il camping quegli anni c'era una caratteristica che era quella della fantasia fatti nel sessantotto dicevamo la fantasia al potere aveva un senso per me questo e che andava appunto diciamo contro tutta quella che era la stupidità diciamo l'educazione repressiva e comunque una cultura repressiva precedente agli anni Sessanta che diciamo alla fine degli anni sessanta è esplosa
Nel dal sessantasei in poi con quel famoso movimento che ha rivoluzionato culturalmente politicamente eccetera se non sto a ripetermi
Allora la stupidità dei giorni attuali e la solidale che riguarda diciamo i pettegolezzi su Sgarbi e Marta Marzotto negli anni Sessanta c'era uguale perché la gente leggeva Grand Hotel o Bolero film era come le telenovele di oggi insomma ci sono comunque cioè non è che era tutto così perfetto sì cercava di ribellarci a quello nell'usignoli i voglio dire illusioni erano tante le speranze tante oggi non ci sono forse non ci sono perché essi tenta di cancellare legalità allora se noi la domande politiche in questo senso qua
Poiché noi stiamo cancellando e di sta calando tutto ottimamente le polemiche questa estate sono state anche sì molto sul Pavese no quindi su un fatto culturale non solo politica poi da un anno ci sono le nostre polemiche interne
Quindi se noi abbandoniamo questa idealità voglio dire per me in quegli anni c'erano dei miti che erano Che Guevara o Ciminna Fidel Castro tuttora per me resta uno dei miti i giovani oggi questo non ce l'hanno
E forse chi fa politica anche responsabilità di questo se ne cancelliamo tutto come stiamo facendo e come stiamo ci avviamo a fare
Quelle speranze o quelle illusioni non si possono ripetere
Ma guarda
Io penso che noi saremmo veramente sconfitti
Se anche questa stupidità che appunto il problema certo c'era anche in quegli anni la stupidità
Però il problema è che non è la stupidità la cultura dominante
Oggi Gemmo né
La stupidità volgarità il cinismo il rampanti Isma'yuppismo tutti gli ismi come si somma sostituiti da gli ismi degli anni settanta noi saremmo però veramente sconfitti se pensassimo di
Rispondere
Alla controffensiva che è stata anche una forma di egemonia che ha avuto la destra negli anni ottanta con il mito di Fidel Castro e devo essere sincero
Sì incaricata sia incaricata la storia di fare giustizia di questi miti
E io non posso avere miti
Laddove
Come dire il corso del tempo si è incaricato di dimostrarci che probabilmente tra le cose perché anch'io l'ho avuto il mito di Castro e non solo di Castro
Però qua ci sono conosciute sapute viste tante cose io non riesco a restare fermo a quei miti
E ho l'impressione che noi
Se non ci
Se non ci si svincoli diamo da questo siamo davvero inesorabilmente sconfitti
Vedi tu io capisco la tua preoccupazione la tua preoccupazione quella di un'attenzione che non si faccia
Giustizia di tutto il passato
Io sono assolutamente d'accordo quaranta vengo se l'altra sera son venuto qui di un umore migliore di quello che ho negli ultimi tempi perché vengo dalla straordinaria manifestazioni moderati riesce
Che è un fatto politico che va oltre il PC
Duecento mila persone un clima straordinario esattamente il contrario di un partito in in dissoluzione
Una grande combattività una grande serenità anche una grande consapevolezza che si può produrre il nuovo senza macerare il passato ecco io devo dire che sono si sa per le posizioni che si sono assunte nella discussione anche del partito comunista che tutta l'idea di costruire il nuovo sulle macerie del passato l'ho sempre ritenuta una stupidaggine
Così come ritengo per esempio una stupidaggine pensare che si possa
Che si possa ricostruire quelle ragioni quelle idealità quelle tensioni moderne che appunto non sono
Fidel Castro o altro ma che solleva oggi possono motivare e dare speranza perché noi oggi non rispondiamo a questa insoddisfazione questa solitudine a questo male di vivere
Non rispondiamo indicandogli modelli che hanno dimostrato come quelli nostri in qualche caso persino più dei nostri la loro caducità
Noi riusciamo a rimotivare se siamo in grado di indicare una prospettiva nuova non un modello ma un percorso non una società già fatta
Ma un come dire una strada da costruire determinati valori da riaffermare anche in controtendenza
Io bensì un abbiamo fatto bene per esempio a a a respingere questa campagna sulla Resistenza tu hai fatto benissimo a citare pavese guardate che la cosa di questi Stati pavese agghiacciante
Così come se mi scusi consente agghiacciante la pubblicazione delle lettere private di Italo Calvino a Elsa De Giorgis
Siamo entrati in una in una cultura dove tutto viene Masciullo lato Cesare Pavese affidato a un blocchetto di a un bloc notes foglietti inique quadrettati delle sue riflessioni
Discute in un tempo nel quale tutto intorno io penso ai dubbi che ho io diciamo che abbiamo noi
In questo tempo qui pensarsi che cosa poteva essere per una sensibilità come quella di Pavese vivere in quegli anni di guerra di passaggio di regime di e fascismo di antipatia che cosa doveva essere vivere in quella temperie
Apparenze affidato un dubbio poche righe un dubbio
A quel blocco notes
Ha deciso di tenerlo per sé di non pubblicarlo
Eppure quarant'anni dopo
Qualcuno lo pubblica
Si costruisce una gigantesca campagna attorno io ho visto a un certo punto su un giornale dire pavese aveva simpatie per Mussolini per quelle tre righe per quel dubbio
Siamo in una logica nella quale davvero ciascuno di noi viene ma su un lato anche con neanche con il beneficio dalla storia
E con il beneficio della possibilità di replica
Però così come abbiamo fatto bene a reagire a resiste alla campagna sull'esistenza
E così come facciamo bene a dire un'altra cosa io la voglio ribadire stasera
Stiamo parlando del sessantotto ma dobbiamo avere anche una consapevole degli anni Sessanta anche quest'che per chiudere quella pagina ci ha dovuto mettere in una notte di dicembre una valigetta dentro una Bond dentro una banca
E siccome si vuole sapere tutta la verità su quegli anni sugli anni dopo la Resistenza io mi accontenterei di sapere che ha messo la bomba Piazza Fontana
Chi era davvero nella P due chi ha tirato giù quell'aereo sul cielo di Ustica chi ha fatto la strage dell'Italicus chi ammazzato più la torre chiamata Stato Piersanti Mattarella ci sono delle verità molto più recenti sulla quale saremmo interessati e curiosi di sapere delle verità
Sulle quali processi dovrebbero essere riaperti
Non si fa il nuovo sulle macerie del vecchio e non si costruisce per essere espliciti per parlarci dalla cosa dalla quale tu parlavi non si costruisce neanche la nuova formazione politica ne vogliamo costruire se non sulle forti radici del Partito comunista
E questo io lo dico anche in come dire in contrasto con tutti coloro i quali anche magari
Se supposizioni che a me paiono estreme perché io penso che noi non facciamo del bene né al partito comunista né al nuovo se ci chiudiamo nella difesa di un passato e non facciamo del bene né al partito comunista né al nuovo se noi pensiamo di liquidare quando io sento qualcuno anche persone per le quali ho la massima Massimo Rispetto dire bisogna liquidare Berlinguer Berlinguer non lo vogliamo liquidare nullo liquidiamo non lo liquideremo perché Berlinguer ha avuto una funzione
Ha avuto una funzione assolutamente straordinaria nella innovazione la sinistra italiana adesso noi stiamo a ridiscutere di questioni sulle quali Berlinguer io mi voglio citare solo quattro son già tante ma insomma quattro
L'austerità
Probabilmente Berlinguer la visse nel momento sbagliato eppure Berlinguer aveva in testa un rovello che la questione del rapporto tra la quantità e la qualità dello sviluppo
Ho visto sull'ultimo numero dell'Espresso un sondaggio a proposito della necessità dell'austerità il Governo mondiale
Berlinguer fu scambiato per un visionario perché propose in un congresso del partito il Governo mondiale
La questione morale
Anche lì quante gliene hanno dette a Berlinguer
Penso che se noi stiamo arrivando alla crisi di questa Repubblica è proprio perché la questione morale che non è solo l'onestà di chi governa che pure dovrebbe essere considerato non un accessorio ma alla trasparenza la funzionalità e il rapporto tra Stato e società civile
E infine io raccomanderei la rilettura di un'intervista che Berlinguer fece a Ferdinando Adornato per l'unità sul mille novecentottantaquattro di Orwell
Che costituisce una delle più straordinarie intelligenti anticipatrici analisi di un dirigente politico della sinistra circa il rapporto tra innovazione tecnologica e democrazia
Perché dovremmo liquidare Berlinguer perché dovremmo liquidare Berlinguer che fece il discorso che fece al congresso del PCUS
O quello che disse la svolta del che che parlò dell'esaurimento della spinta propulsiva e quanti quanti furono quelli a dire che la spinta propulsiva non si era esaurita poi miseria e se si era esaurita zero esaurita eccome temo che alle porte non abbiamo da quella parte del mondo delle prospettive
Molto rassicuranti anzi
C'è ragione di avere fortissime
Fortissime preoccupazioni per ciò che accade e potrà cadere nel corso dei prossimi mesi nei mesi dell'inverno all'economia sovietica non solo l'economia
Quindi non si costruisce il nuovo schiacciando il passato Massi schiaccia il nuovo restando
Fermi ha un passato che
Che per parte io ripeto
Altro esempio di Castro non per caso ecco
Io penso e credo nel pluri partiti Isma'credo nella democrazia credo nella partecipazione alla gente al formarsi delle scelte collettive non c'è nessuna idealità che possa far giustizia di questi
Per questo ripeto non si costruisce nuova fondando il vecchio ma il delle volte c'è una bella pagina di Gramsci che dice il vecchio si afferra talmente in maniera radicata ai piedi del nuovo da impedirgli di di uscire e ne dobbiamo evitare sia l'una che l'altra di questi rischi
Devo solo adegui ex giovani come la compagna che mi ha preceduto che negli anni Sessanta
Non è che avevamo miti io non credo che la compagna voluto sottolineare mi scuso la compagnia se cerco di interpretare quello che intendeva dire
Miti
Perché abbiamo mitizzato queste figure perché erano no noi
Questi
Dirigenti queste questa cinque questi questi uomini che hanno combattuto
Una rivoluzione sanguinosa
S'
Ci hanno fatto analizzare quello che erano prima quei Paesi
Perché se io ho
So stato con Fidel Castro in quegli anni
Non è perché in quel momento conosciuta ho capito tutta la letteratura nazista leninista
Perché era un ragazzo ciao vent'anni
Ma perché sapevo parato a capire che cosa era la Cuba di Batista
Come tutte le altre come che posso dire
La riduzione di ma di Ho ci Min ma fatto analizzare e capire studiare che cosa era la Cina prima di loro
Ma ho voluto dire questo Veltroni perché io non ho son d'accordo nel dire che oggi non è che possiamo ridiscutere strategia o la cosa come va di moda dire
Col mito di Fidel Castro per carità
Però non possiamo neanche
A batterie tutto quello che illudersi ciò contiamo a dire però i fatti c'è ci dimostrano il contrario io sento dei dirigenti del PC ancora i miei dirigenti
Che non rinneghiamo nulla del passato non il il passato un fatto storico che non si Scarcella tutte queste belle frasi però giorno per giorno
Cioè l'altro e l'altro ieri sera ci siamo ritrovati qui socialista che ci ha dato una lezione di democrazia lui credeva di darci una pensione democrazia cioè noi e l'abbiamo l'inventario di Lilli parlanti
Io mi ricordo che nel agli anni Sessanta
In avanti me li sono ritrovati nel sessantotto i grilli parlanti dovevo preso anche schiaffi botte sassate dagli autonomi
Che noia che chiamavamo all'epoca cani sciolti
Scusate chi chi ha chi chi ha vissuto quegli anni sa che questo era un gergo
Che usavamo in quel periodo nero avere offendere nessuno perché ogni ognuno ha al diritto di pensarla come vuole
E Camiciotti negavamo perché erano non rappresentavano per noi nulla ma rappresentavano se stessi
Oggi siamo ricreando i grilli parlanti ci sia cioè non voi io mi sento una faccia da schiaffi
Chiunque ha il diritto di prendermi a schiaffi cioè
Io che ho ho lottato perché io vengo da era un edile ho preso le botte a Porta San Paolo posso diventato un telefonico delle comunicazioni
E ho preso le botte anche lì a lungotevere Marzio ho preso le botte dalla polizia di Scelba
Ho lottato contro la legge truffa ho ho lottato lui essa fa la storia perché qui tanti compagni nasale no Veltroni forse la studiata perché ci ha trentacinque anni
Allora dico oggi io ma guardava fasciato per Guanda lo specchio e dico che c'ha una faccia da schiaffi tutti hanno il diritto di prendermi a schiaffi
Io vorrei che la cosa si maturasse in ventiquattro ore a sto punto perché pienamente sino è la non lo so per noi compagni di ultracinquantenni
Io non è la fine non è frustrazione Vezzoni non è piagnisteo
Ma angoscia
è veramente uno stato a ansioso siamo ansiosi ormai cioè siamo siamo arrivando alla depressione noi noi compagni ultracinquantenni almeno a me ne sta facendo questa F
Io ammiro i nuovi compagni giovani compagni del Partito Comunista ho ho imparato ad anni ad ammirare a dar rispettare il compagno D'Alema a piazza Santi Apostoli che ho conosciuto di persona conosco Veltroni perché lo seguo alcune occasioni televisive esso attraverso quel giornale che una volta lo sentivo mio al cento per cento e oggi
Non lo so so perplesso so perplesso perché
è un giornale che parlo dell'Unità chiaramente no è un giornale che non lo so non è che poi rendo che sia con il giornale del partito di una volta ma Cristo santo ciance famose scrive
Porci e cani su quel che su quel giornale ci sono ci sono degli articoli che se vado a comprare l'umanità credo che che ritrovasse allo stesso livello cioè io non riesco a capire una cosa
Se noi dobbiamo veramente pensare di fare una formazione nuova
Non non prestiamo il fianco a chi ci ha sempre avversato perché sappia
Specialmente ai compagni né quando dico compagni pomeridiane essa parola dal primo chiamerà socialisti perché Mary ma rimangono forti Foster Faissola Giarretta atto e la formazione politica che sta al Governo da quarant'anni insieme alla democrazia cristiana io ho vissuto nel sindacato trent'anni e adesso la proposta delle piste non lo so se io c'ho sempre combattuto abbattimento delle correnti però come lei intende Del Turco non è un abbattimento dei corner delle correnti ma fuori i compagni da mozioni e due dalla CGIL perché è questo vuol dire allora
Allora dico compagno Martoni sei giovani intelligente se è un cervello del partito
Stanno attenti
Perché quella
Quella non sono scemi barella
Ci hanno messo sotto che quarant'anni attraverso il terrorismo la droga al malcostume la mafia la camorra
Se invertono pure qualche altra cosa che poi dopo che se c'è ci chiameremo che ne so partito come lavoratori democratici italiano troveranno da ridire sì avete cambiato il nome ma se ad esempio gli stessi cioè parliamoci chiaro
Non lo so se poi sarà servito alla ad Asti al cellulare
La falce e martello sulla bandiera che ha fatto Guttuso
Che ce lo fece ce lo fece tanti anni fa fece un bel lavoro perché è sempre un uno stemma che allori c'è piace tanto enuncio voleva nessuno dal cervello ricordiamocelo è questo perché possiamo chiamarci come ci pare
Ma non siamo comunisti italiani certo c'abbiamo avuto eppure imiti possibili saranno pure abbattuti però soggette che ha lottato per la libertà
Per l'uguaglianza per la per l'elevazione la cultura delle masse ignoranti ergetica perché io già io aspetto che mi abbattono Pulejo grammi cessava posto
Ormai diciamo come tema all'ordine del giorno si può mettere anche la morfologia degli ordini dall'intima giustamente si arriva sempre a discutere del tema però io voglio
Al compagno che ha parlato adesso
Sì si può rispondere in tanti modi io cerco di rispondere nel modo che mi sembra più
Più rispettoso
La tua storia tu avrai qualche anno più di me ma è l'asse io sono entrato perché comunista mio centottanta perché prima era obiettivamente impossibilitato a farlo nel senso che
Avevo tredici anni da vent'anni sta questo partito sono tra quelli che non hanno mai cambiato partito che non hanno mai avuto dubbi che hanno speso
La sua vita nel Partito Comunista se lo potesse rifare lo rifarei
Le botte son botte da tutte le parti diciamo si possano prenderà parte alla ciascuno al suo come dire che ha ieri botte da da mostrare
Tu hai una preoccupazione
Questa preoccupazione è il fatto che questa nostra svolta posso significare la come dire la
La negazione di noi stessi in qualche modo la consegna di noi stessi a qualcun altro
Tu hai detto per quarant'anni ci hanno messo sotto
Ci hanno messo sotto qualche volta le abbiamo messe sotto nuovi se ci hanno messo sotto c'hanno messo sotto anche con quel bel simbolo e con quel bel mio
Non dipende da un simbolo da un nome essere messi sotto
Io guardo il partito socialista oggi
Penso di poterne parlare
Forti equivoco perché insieme al compagno D'Alema pensa di essere tra i dirigenti del Partito comunista
Più odiati dal Partito socialista
Quindi penso da questo punto di vista che le cose che dico possano essere considerate assolutamente non io me ne dolgo di questo perché preferirei che ci fosse un partito socialista che invece di combattere avversari insultare dirigente del Partito comunista lavorasse per l'alternativa tuttavia registro che così non è non ci posso far niente se così non è
Siamo sicuri che il Partito Socialista
Abbia nei confronti dell'ipotesi di costruire in Italia una grande forza della sinistra che si presuppone che si proponga
Di non partecipare all'unità socialista nel modo che Craxi ha detto abbia un atteggiamento così benevolente
Io devo dire sinceramente che ha l'impressione che così non sia
Io guardo il modo in cui i giornali di area socialista e cene diversi ha seguito il nostro dibattito congressuale
Guardo il modo in cui parte socialista parla di noi
Dell'attuale gruppo dirigente del partito
Guardo il modo in cui Craxi ha reagito addirittura illazioni non c'è niente di vero non e illazioni sul nuovo nome subito per dire in sostanza
O vi chiamate comunisti o vi chiamate socialisti
Delle due l'una perché a Craxi potrebbe andar bene l'una soluzione all'altro
Perché l'idea di avere un partito comunista che diciamo svolge una funzione sostanzialmente di testimonianza euro
Residuale di può andar bene di può andare ancora più bene l'idea di avere un partito che si predispone lo si mette in condizione di andare verso una prospettiva di unità socialista così come Craxi la proposta
Noi non vogliamo fa nell'uno e nell'altro
Noi vogliamo fare una grande forza originale e autonoma della sinistra italiana
E questo è ciò che Craxi guarda con maggiore preoccupazione ce la possiamo raccontare come ci pare ma è così e così ci si spiega il modo in cui il partito socialista sta misurando se stesso nei nostri confronti
Se noi non capiamo questa verità ripeto io me ne mi dispiace nel senso che preferirei Partito socialista fosse da un'altra parte ma quando se la pigliano con me
Perché ho fatto un dibattito con De Mita in cui tra l'altro abbiamo litigato su molte cose succhiava sulla crisi della vicini sul fatto che loro poi alla fine hanno fatto passare la legge Mammì e quindi abbiamo litigato e
Insomma
Le due mila persone che c'erano hanno avuto ben e io divento pazzo perché Martelli se la piglia con me ma governa da undici anni
Non voglio parlare del centrosinistra ma il pentapartito e da undici anni che lo fanno con la democrazia cristiana
Allora se il partito socialista oggi è questo io ripeto lavoro perché lavoriamo tutti insieme perché così non sia cioè perché si creino le prospettive dalla costituzione di una più alta unità della sinistra italiana
Però francamente io non vedo le condizioni per fare altro che appunto questo processo originale gli schiaffi ce li hanno dati non ce li hanno dati da qualche mese e compagni
Hanno cominciato compro donna darci rischia
E ce ne hanno dati diversi
Il problema è di reagire a questi schiaffi di reagire di reagire sapendo che non possiamo reagire difendendo tutto il passato
Perché non abbiamo mai fatto e perché oggi abbiamo ancora meno motivi per difendere tutto il passato ma non il passato delle nostre lotte che sono l'unica cosa che è assolutamente fuori discussione
Ma il passato di tante esperienze storiche anche politiche
Che hanno fatto riferimento al nostro grande movimento che come tali non sono più indifendibili non è vero che noi diciamoci la verità che noi avevamo già detto tutto vent'anni fa sui Paesi socialisti non è vero
Per un certo periodo abbiamo continuato a parlare di tratti illiberali e non erano tratti illiberali c'era qualcosa di ben più profondo perché non dovremmo riconoscere questa dinamicità della nostra politica
E questa come dire
Questo rapporto con il nostro passato ci consente di rispondere di reagire di non stare sulla difensiva
Noi degli schiaffi li abbiamo dati anche noi
Degli schiaffi gli abbiamo dati anche noi a questa diciamo schieramento avversario
E se questo schieramento avversario ancora non ha sfondato
La soglia che voleva sfondare dal punto di vista elettorale altra cosa dal punto di vista politico ma allora qui vi apriremo un discorso perché in Italia non è stato possibile in quarant'anni con quello che noi siamo stati costruire una prospettiva di alternativa di governo
Evidentemente c'erano delle ragioni quelle ragioniere dobbiamo esaminare analizzare dobbiamo cercare di darci una risposta non restando fermi io lo dico anche per il nostro dibattito interno compagni me ne vogliamo rifare un altro congresso
A discutere io penso che noi dobbiamo passare alla discussione dei contenuti dei programmi della nostra identità le cose che tu dici
E cioè la Original Rita del nostro insediamento il rifiuto di queste doppie subalternità sono cose delle quali probabilmente se abbandoniamo se superiamo se manteniamo anche ma in una sintesi più alta
La discussione sul nome e sul simbolo invece conti cominciamo a delineare il carattere di questa nuova formazione politica ne facciamo molto meglio la sinistra di quanto potremmo fare
Coltivando ciascuno proposi divisione veri ieri a Modena c'era una grande grande bisogno di unità
Di unità del partito l'unità del partito non è quella di vent'anni fa metà del partito non è che c'è una decisione di maggioranza alla quale tutti ci dobbiamo attenere una volta l'unità del partito oggi è fatta dal riconoscimento dell'esistenza dentro il partito di tante differenze di tante diversità di un pluralismo nel quale hanno pari dignità a tutte le posizioni pari dignità
Di maggioranza e di minoranza non mi interessa non so neanche se alla fine del prossimo congresso
Sarebbe saranno gli schieramenti gli stessi che ci sono stati al diciannovesimo congresso non lo so lo diranno le cose della politica so però che noi oggi abbiamo un compito quello di concludere
Questa per lo meno la mia opinione devo dire anche un'opinione che ha tratto conforto anche la manifestazione di ieri ne dobbiamo concludere questo processo lo dobbiamo concludere nel senso di dar vita ad una nuova formazione politica che abbia queste caratteristiche caratteristiche
Perché o ha queste caratteristiche o se ne sceglie o l'una o l'altra o magari tutte e due insieme o magari tutte e due insieme
Il Partito comunista
Noi siamo destinati ad una sconfitta storica
Mentre invece io penso che ci sia larghissimo spazio in Italia per una grande forza della sinistra della sinistra del lavoro della sinistra dei diritti della sinistra della questione morale della sinistra dell'alternativa
Che però non sia una forza ideologica ma che chiami Assia raccolta forse diverso
Io penso ci sia un grande spazio so che questo è quello che si vuole cercare di farlo e di impedire che nasca
Anche da parte dei compagni socialisti mi hanno raccontato Giglia Tedesco è stata l'altra sera questo dibattito che avete fatto dove c'era anche il direttore dell'Avanti anche alla EMI testimonianza di queste ore
La grande preoccupazione che Celli è che nasca questa nuova forza della sinistra originale dalla quale non si possa o
Utilizzare oppure
Pare un po'quello che si è fatto in Francia no
Ma che invece abbia una caratteristica di antagonismo nei confronti di come dire politiche culture anche espressioni partitiche dominanti io penso che proprio in ragione della nostra storia e della nostra autonomia noi dobbiamo cercare di sconfiggere
Tenta il tentativo del disegno e ne vedremo nelle belle nelle prossime settimane
Guardate che la reazione che c'è stata quel nome che è circolato ripeto un asso solamente un'illazione tra l'altro che un segretario di partito si occupi in una sede ufficiale di una illazione di stampa per dare giudizi anche se una singolarità è una stranezza non ne vedremo delle belle proprio su quel fronte qualsiasi scelta noi faremo che non corrisponda uno di questi due possibili diciamo scenari che Partito Socialista immagina per il nostro futuro noi verremo duramente attaccati a quell'attacco risponderemo come abbiamo risposto ieri
Perché ieri in quel comizio noi abbiamo dato con il discorso di Occhetto una risposta forte una risposta offensiva
Un terreno di iniziativa politica che ci rimette
In condizione anche di uscire da un confronto tutto interno tutto come dire imploso e ci consente invece di
Agli navigare di nuovo nel mare aperto della politica
Io da questo punto di vista non voglio non ho nella presunzione la pretesa di rassicurare nessuno però se la tua preoccupazione che si cerchi di costruire una forza autonome originale che abbia un rapporto fecondo con il suo passato e che non si consegni nelle mani di nessuno né perché rinuncia a se stesso né perché si chiudeva funzioni testimonianze rispondo esattamente quello che stiamo cercando che vogliamo fare
Ripeto un pochino Vincenzo con uno cono gli anni sessanta mi dicendo un pochino come devo dire fuori luogo un po'a disagio con con queste con questi giudizi molto molto perentori anni stupidi anni tristi Anna anni angoscianti perché siccome mi pare di capire che mediamente ognuno di noi ha un'aspettativa di vita pari a quella che abbiamo già fatto e no
E un po'difficile diciamo così attrezzarsi verso questo tipo questo prospettiva anche perché io sono assolutamente persuaso che gli anni a venire saranno molto più stupidi molto più tristi molta angoscianti se queste la qualifica che noi diamo ai fenomeni che abbiamo sotto gli occhi
C'è la difficoltà promossa a mio giudizio non è tanto la vettura dei grandi eventi no
Basterebbe Berlino e il fatto che si sta cambiando il nome del partito per presse davanti alle venti assolutamente assolutamente straordinari che scavalcano i secoli se vogliamo
Vorrei partire da micro fenomeni che in qualche modo possono dire i tempi che stiamo vivendo
Pochi giorni fa un ragazzetto romagnolo diciassette anni e mezzo
Ha vinto il campionato mondiale di velocità sulle sulle due ruote ha tagliato il traguardo a duecentonovanta chilometri orari
Se voi andate nelle officine di San Lorenzo
Di contrarre finocchio per e così via voi trovate a Roma anche a Roma centinaia di ragazzetti che il bus che sfrecciano sul Raccordo anulare a duecentocinquanta chilometri orari
Io credo che sia terribilmente difficile parlare un ragazzo che riesce a vedere la realtà per Citerone realtà volando a duecentocinquanta chilometri orari io con la Lambretta riuscivo che ne so ottanta novanta
E così e così via sono veramente un Messina è molto duro per la FIGC naturalmente che qui non mi pare che ci sia un pubblico da critici e tre giorni fa ho letto un articolo straordinario riletto potremmo pratico straordinari di Alberto Moravia
Su sulle morti dei giovani i ragazzi di venti ventidue anni che sanno tranquillamente che sfidano la morte con un fucile a canne mozze lo fanno e ci rimangono per terra
I fratelli di questi ragazzi erano comunisti
Occupavano il porto di Gioia Tauro scendevano in piazza a Palermo a Napoli e così via i fratellini piccoli imbraccia il fucile a canne mozze fanno questi servizi o muoiono diciamo così come vittime o sono diciamo così di chi il è un fenomeno di massa le statistiche parlano di migliaia di migliaia di morti
E difficile parlare ragazzetti con una tale determinazione Cocchi killer a vent'anni e Moravia diceva in questo mondo si può o ucciderò si può uccidere se stessi parlando
E una una riflessione molto molto importante sui tempi
Sui tempi che viviamo
Io non credo che siano poi così stupidi questi anni che stiamo vivendo
Io credo che il problema grosso e di mettere in sintonia questo nostro Paese spaventosamente arretrato con note fenomeni che riguardano tutto il mondo
Per la prima volta in questo momento il se voi mettete la televisione sulla Cnn
E gli americani decido di bombardare in tutto il mondo lo stesso momento voi vedrete il bombardamento per la prima volta un'ipotesi che faceva Marx nel secolo scorso dell'unificazione del mercato eccetera eccetera
Avviene sul piano delle emozioni sul piano delle immagini le stesse immagini lo vediamo in America Latina in Italia in Russia e così via è un fenomeno che merita che merita grande grande attenzione
C'è un'altra cosa che caratterizza questi anni e mi riferisco Videomusic per esempio sono assolutamente entusiasta di Videomusic
Ho grande difficoltà mi rendo conto che rispetto a un ragazzo di sedici sette diciotto anni io ci devo implica religione ad esaminare due minuti di Videomusic
In due minuti di Videomusic ci ha raccontato una storia che nei miei tempi normali di richiedere almeno almeno almeno due ore insomma ecco secondo me è semplicemente il geniale Veltroni è un cultore vicino di Mario eccetera eccetera riuscirà a comprimere un minuto e mezzo una storia puntando assolutamente sull'essenziale
E lo stesso discorso vale anche per il computer io sono terribilmente vecchio per questa macchina quando non capisco ed è di straordinaria utilità anche nel mio nel mio lavoro devo rivolgere a qualcuno che è più ragazzetto che va ricomincia di citare
E diciamo così riesce a atto minare a dominare questa invenzione che qualcuno dice che sia stata fatta direttamente da Dio insomma ecco perché evidentemente tale questa questa cosa è che ha sconvolto
Gli assetti che abbiamo davanti
E poi non voglio contrapporre proprio nulla però Blade Runner che dice moltissimo su questi anni è un grande è un grande capolavoro che sta alla pari con con con il sorpasso i troppi ne sono sono musicisti assolutamente straordinari etica anziano il tempo il tempo che sta vivendo
A mio giudizio lo sforzo di di di lo sforzo del nostro partito
Dovrebbe essere certamente di filtrare di tirare il meglio che c'è diciamo così da questa tradizione e una tradizione però che poggia su movimenti collettivi
Tutti noi abbiamo avvertito la solidarietà il gruppo la socievolezza come fatti assolutamente caratterizzanti perché passavamo tra adolescenza e maturità esperienza di uomini attraverso cui il gruppo io dico che per la prima volta nella storia nascono gli individui e gli individui sono inquietanti
Non mi riferisco diciamo così a a vecchie filosovietico e dell'individualismo
Gli individui concreti i ragazzini di vent'anni
Che vogliono come devo dire aspiro ad esse unici come vestono come ballano come vanno sulla motocicletta come si divertono come si ammazzano diciamo così il sabato sera apporto di queste di queste automobili
Se non riusciamo diciamo così a ad affrontare questo tipo diretta che per la prima volta nella storia dell'umanità
Nasce vendibile almeno nell'Occidente secondo me avremo qualche difficoltà a impostare delle strategie che ci porteranno nel terzo millennio pista
Però non intervento ad ampio raggio per per tentare di riprendere alcune cose forse bisogna andare un po'per frammenti e credo che volesse essere proprio così no ma esplosiva frammentazione
Di questo scenario appunto che abbiamo di fronte un recupero se non ho capito male degli anni Ottanta che noi abbiamo in qualche modo dei novanta direttore rame novanta
Per come si annunciano sia non c'è l'esattamente come sono stati descritti cioè gli anni di Siena N alla guerra l'ultima guerra che si sta combattendo anche se teoricamente si dice che non esiste la si sta combattendo in tv non è una novità lo sappiamo quindi e l'unica cosa che conosciamo anni che sono cominciati con una guerra che si combatte pensavamo ci dicevano una volta con lo scudo stellare invece direttamente via etere con un video che in o con apparentemente quello che potremmo definire un videogame ma io non credo che che si possono definire questi anni anni in Sestu Pd così come si può non non non si possono definire gli anni Sessanta stupri o meno stupiti assecondate la percentuale di presenze
Di stupidità o di elementi di stupidità non mi non mi pare neanche che abbiamo cercato di fare di fare questa abbiamo cercato di capire quali erano le cose determinanti certo questo intervento apre un'altra prospettiva
Chiude in qualche modo dà per scontato il fatto appunto che non esista più questa cosa dalla quale tutti abbiamo nostalgia cioè l'innocenza e in qualche modo la sensazione del della comunità della collettività dell'essere insieme dell'avvenire
Pelle che comunica con altra pelle assieme e ne aprano un'altra quella della pelle che si mescola con la macchina quella del sì per Pancaro
E quindi in qualche modo aprono un'altra dimensione un altro modo di vivere un modo di vivere in velocità duecentonovanta allora se vogliamo o di morire sulle strade una cosa apparentemente clamorosa una cosa che credo esiste dagli anni Cinquanta come desiderio di identificazione
In termini di negazione di sé stessi rispetto alla società che opprime perché questa succedeva negli anni Cinquanta così come succede oggi cioè il rapporto con la velocità fino all'annullamento di se stesso come ultima possibilità di sottrazione
Della propria persona alle oppressioni di una società che non si capisce che non capisce non è in qualche modo una novità poiché questo approfitto per dire che trovo particolarmente ridicola la campagna stampa che è stata fatta che è stata montate anche la campagna politica che è stata montata
Per dire che i ragazzi giovani si uccidono il sabato sera quando poi la percentuale di giovani che si uccide il sabato sera è irrilevante rispetto ai morti sulle strade che normalmente si verifica nel si contano durante gli esodi estivi o gli esiti delle vacanze e via dicendo quindi anche in questo senso ma rispetto a al suicidio stessa anche lì voglio dire bisogna andare a ricercare delle radici nel passato e la fine degli anni Settanta quella che si parlava di problema di comunicazione con una fase giovanile più giovane della società ed è la fine degli anni Settanta che questo comportamento si codifica
Il punk movimento nichilista è stato essenzialmente queste donne abbiamo acquisito la parte più esteriore attraverso forme
Di comunicazione filtrate dei media anche da fenomeni che poi sono stati riletti attraverso le varie forme di Videomusic
Che sono più spettacolari ma quella era la sostanza e ed è paradossale che nessuno abbia voluto accorgersene c'erano migliaia di giovani inglesi e poi in all'inizio degli anni Ottanta stiamo parlando del settantasei ottanta
All'inizio degli anni Ottanta diffusi poi in tutta Europa e poi in qualche modo ritrovarvi lì quasi in ogni angolo del mondo proprio perché i media mettevano in simultanea Italy comportamento e l'esperienza di questo comportamento stesso livello collettivo
Che avevano essenzialmente questo come desiderio l'autodistruzione fino al punto alto del suicidio spero di morire finché sotto il giovane spero di non diventare di non diventare vecchio spero di non dovermi adeguare diventando vecchio cioè l'accettare la vita era l'accettare l'adeguamento e questo era già negli anni Sessanta gli uovo cantavano una canzone che è stato un un inno credo per tutti che si chiamava My Generation
E parlava proprio di questo dei Beatles
Pensavano a quando sarebbero stati sessantaquattrenne ma mica tanto convinti di volere essere così incerto poi passano gli anni per alcuni cambiano e c'è anche chi in qualche modo per gli eventi o perché forse la sua vita
E predeterminata camminare su una determinata binario viene eliminata esempio di John Lennon
Uno dei pochi casi di morte pubblica di morte politica di una rockstar
E da questo punto di vista devo dire non è che ci sia una grande novità
Rispetto agli anni Novanta hanno improvvisamente non abbiamo il sì per parte degli anni novanta e la fine di un'epoca mitica dove tutto andava bene o dove tuttora stupido cioè ci abbiamo semplicemente una linea di continuità ma contemporaneamente negli anni novanta un forte affioramento proprio perché diventano categorie di consumo determinati fatti che normalmente sono stati sempre rimossi dai mass media
Ora anche il giovane panca che alla fine degli anni Settanta solleva uccidersi voleva morire voleva autodistruggersi sniffando colla che è una delle droghe peggiore che ci siano e assolutamente non proibita perché
Poi normalmente ci sono anche le morti da lavoro verrà utilizzato in questo tipo di sostanze non certa perché la gente ha voglia di sniffare colla
Queste cose non rientravano in una dimensione di consumo quindi quello era l'aspetto che veniva apparentemente annullato limitato perché spettacolarizzata o perché poi il giovane panche aveva bisogno del suo corredo di di vestiti quindi poteva acquistare vestiti del suo corredo di dischi poteva acquistare dischi del suo corredo di videoclip poteva acquistare e consumare video clip nel suo corredo di cinema
E via dicendo cioè rientrava in questa dimensione di consumi stiamo parlando del mille novecento settantasei quindi la novità dei giovani che oggi improvvisamente si suicidano non mi sembra una grande novità è semplicemente l'emersione di una punta
E probabilmente dovuta anche a quel classico fatto che chi lavora nei giornali ormai conosce bene che più che denuncia ambirebbe state non si sa chi accidenti scrivere
Anche perché a voler scrivere dei dati che riguardano il quadro politico normalmente non si riesce più a riempire
Trenta righe con un minimo di dignità o di voglia di scrivere questa è la norma
E quindi in questa generale tendenza ad individuare pian piano singoli comportamenti che secondo me viene anche stimolata da fatti che spesso non si considera che invece stanno diventando molto importante cioè il fenomeno delle leghe che ci dalla chiara lettura del fatto che la società si organizza per comportamenti ecco questo era un classico un classico tipo di lettura rispetto a una parte della società cioè la parte la società riferita come giovanile che veniva letta in termini comportamentali è il primo momento in cui nella società moderna contemporanea in qualche modo scompaia scompaiono le classi scompare il concetto di classe così come siamo abituati a vederlo
E compare il comportamento che è l'unico elemento di identità e contemporaneamente di rifiuto
Ecco questa e una cosa un dato un fatto che a bere latte Dean delle matrici molto forti che arrivare addirittura agli anni cinquanta
Ed è una cosa invece che sostanzialmente non è mai stata considerata e che giustamente veniva sottolineata è una cosa che si può leggere oggi e che ha poi un corredo stilistico di riferimento che sono la serie di cifre stilistiche in sé che servono a far capire o comunque a individuare i comportamenti gruppi sociali eccetera di qui poi potremmo arrivare ad indagini di tipo sociologico che non va
Non mi sembra non sono né io la persona non sono il sociologo quindi
Non la la persona adatta né il caso data la situazione
Con un'idea di sinistra e cioè questa cioè che la società che adesso comincia ad assorbire perché invecchia alcuni comportamenti che apparentemente prima erano reietti separati eccetera
A delle scansioni e nella sua vita quotidiana diverse da quelle che erano in passato e non c'è un problema che riguarda gli anni sessanta e gli anni settanta agli anni Ottanta
C'è una forte deflagrazione di quelle che erano alcune certezze anche a livello rispetto chi viveva in termini antagonisti la società deflagra hanno anche quelle contemporaneamente Ness lodano delle altre che sono appunto non certezze quindi molto
Molto preoccupanti molto forti artisticamente e il lato artistico il momento in cui viene fuori molto spesso un discorso politico
Forte più deciso più violento più crudele più cattivo se si vuole ma molto politico molto poi molto più politico che non personalmente mi capita di scrivere articoli molto spesso sul quadro politico per quanto riguarda i mass media
E mi capita sempre meno di scrivere cose di questo genere scrivere non parlo del fatto di scrivere per raccontare una verità ma per raccontare alle stesse mettere insieme le osservazioni che si fanno durante questo lavoro e mi rendo conto che il dato politico è in quel non visto non detto in quella parte che riguarda i comportamenti non in quella parte che riguarda la descrizione della liturgia del quadro politico
Questa è una cosa che riguarda che che ha delle radici ed è una lezione che viene dagli anni sessanta e dagli anni Settanta è forse l'unica che non bisogna lasciarsi sfuggire
Amo fare adesso un ultimo giro di domande interventi per poi dare la parola di nuovo a Veltroni e Teresa De Santis
Se lo vogliono ovviamente se non volete voi
Bene se non ci sono altri io do allora la parola a Walter Veltroni per pare delle conclusioni finali anche sulla domanda fatta
Per un po'sconvolto da quello tra quelli che erano stati un po'gli ultimi due interventi
Perché appunto questa velocità questo mondo che cambi
E questo giro questo discorso anche
Sui giovani
Io credo che il mondo che han per tutti quanti stavo pensando al fatto di vedere il mondo con con i computer del mondo così con questa velocità esorbitante le macchine eccetera
Ma io quando sono in ufficio
Faccio dicessi discorsi cogente che Charlie Damia
Anche anche all'ufficio cogente che non è più giovanissimo parla di macchine di motori di potenze
E quindi di consumi di proprietà
Nondimeno dagli atti Giovanni
Cioè io credo che siamo veramente
Bando infondata Paride senza trova secondo me un dato da cui partire per spiegarci che cosa stia sta accadendo qui c'è un dato secondo me che nel dibattito veramente passato sopra tenda
Ci hanno dato dieci anni per salvare il mondo perché si corre perché si va a velocità astronomica
Cioè voglio dire
No
Si si cerca di fare un discorso oggi con la scusa del Golfo per rimettere avanti il nucleare
Questi sono secondo i problemi
Guardando per esempio al Manifesto noto che con Mandela noi abbiamo ricostruito
Un grosso interesse dei giovani per la vita della pace della libertà
Voglio dire i temi di dobbiamo tirare fuori noi
Sono d'accordo ieri il compagni Occhetto ha fatto uno strappo rispetto questo braccio braccio con a braccetto con il Partito Socialista
Va bene però voglio dire sul suo intervento
Non si minimamente non si fa non si fa non si è fatto mai riferimento a come diciamo noi in Occidente in una situazione capitalistica come la nostra
Cioè praticamente se c'è un demonio nel mondo essa da musei quell'altro quel mostro che è basso secondo me perché alla stessa pazzia mentale del
De quell'altro terrorista perché stanno alla pari
Perché questo non ha fatto non è andato a trovare una strategia di intervento all'interno delle Nazioni Unite quello prima è partito cui a Ramadi dico non è quei cannoni e collare ulani e dopo si è messo a discutere
Per ritrovare la pace nel Golfo Persico
Va be'questa era soltanto questa cosa che volevo dire su parecchie cose non ritorno perché sino al sei
Capire se riapre tutto una discussione sull'autonomia del partito c'è lasciamo perdere però ecco volevo dare un contributo se era possibile di ricondurre un po'la discussione di trovare un punto da cui partire per vedere il futuro il futuro come migliorare il futuro una prospettiva da costruire nella società e non segnalare soltanto il fatto che oggi siamo in un in una società moderna pur cui bisogna adeguarsi omologarsi altrimenti si perde si perde il contatto si rimane isolato se rimane Mineo lite minoranza se perdono i voti cioè questo secondo me non è il discorso il discorso è trovare veramente la chiave di volta per fare funzionare veramente un cambiamento
E allora dobbiamo essere molto chiari su quello che noi vogliamo nel futuro
E il problema grosso è la prospettiva del mondo perché ce l'hanno detto ce l'hanno detto con questo tipo di sviluppo se i cinesi si delinea lesse e si mette a fare lo stesso sviluppo dei Paesi occidentali non lo so neanch'Musci hanno
Va bene allora io do dico la mia opinione sulle due questioni che sono state poste
E poi fondo si incrociano diciamo così
Qui non è che ci dobbiamo dividere tra chi è ottimista e chi è pessimista sul presente perché non c'è ragione per per dividersi su questo è del tutto evidente che sono accadute molte cose straordinarie che non penso che sbagli avemmo ad avere un atteggiamento nostalgico nei confronti di
Un equilibrio del mondo che adesso non c'è più l'equilibrio bipolare non era qualcosa che bisogna ricordare con Nostalgia
Il fatto che sia avvenuto il grande processo che avvenuto almeno centottantanove è un fatto che dischiude possibilità che apre speranze che che per esempio consente ai temi come le nostre di
Probabilmente trovare qualche spazio qualche dimensione in più per esprimersi
E naturalmente però è chiaro che si aprono contraddizioni nuove problemi nuovi insomma
Saddam non sei in è un figlio di questo nuove equilibrio diciamo è un figlio nel senso storico del termine del fatto che si è prodotta una situazione
Assolutamente non
Non paragonabile a quella di dieci anni fa negli equilibri mondiali
Ma oltre a Saddam consensi sono da altre questioni insomma noi probabilmente scopriremo adesso che in questo decennio di età dell'Oro che abbiamo vissuto a quante dal punto di vista la favorevole contingenza economica internazionale
Non ha portato ad una forte tesaurizzare Fiore in questo vantaggio noi avremo un affetto della Guerra nel Golfo ma a prescindere dalla guerra Confort che la recessione degli Stati Uniti era cominciata anche prima della guerra del Golfo beh avremmo un effetto sull'economia occidentale molto forte tra l'altro in Italia ma dobbiamo stare attenti perché in Italia per la prima volta nella nostra storia si combinano due elementi
Si combinavano sfiducia profonda nei confronti dei partiti e dello Stato
Che si esprime nelle leghe
Che si esprime anche nella giusta e legittima ribellione per esempio di magistrati nei confronti di uno stato di chiacchierare che non fa nulla per
Per la giustizia
C'è uno stato di malessere confronto il sistema politico che abbinato ad una recessione economica è un mix è una combustione che può produrre degli effetti non di poco conto non dobbiamo credo guardare con grande attenzione a questo io ne faccio a dicembre sul piano interno
Anche la convinzione che si debba sempre di più andare verso una modificazione delle regole del gioco la compagnia che ha parlato adesso vorrei dire che noi dobbiamo liberarci da come si fa a dire che non negli ultimi mesi siamo andati a braccetto col PSI su che cosa siamo andati a braccetto PSI
I due gesti fondamentali che abbiamo fatto sono stati la battaglia sull'informazione francamente se ce l'avessero potuto tagliare il braccetto i socialisti avrebbero fatto
La firma il sostegno al referendum
Per la legge elettorale non mi pare una grande iniziativa filo socialista questa qui bisogna smetterla con i luoghi comuni
Perché la propaganda che si fa contro il PC lasciamola fare agli altri non ce la facciamo tra di noi
Braccetto col PSI non c'era stato nessuno
Da parte del gruppo dirigente del partito di di questa svolta promosso
Ma lascia stare anche questo tu vai siccome hai detto che la la il discorso di Occhetto ha rotto il braccetto che che ho citato i due fatti politici sui quali lascia perdere posizioni singoli compagni perché ciascuno di noi vale quanto l'altro
Esprime opinioni ha legittimità di esprimerle quanto l'altro io ti parlo della posizione politica del partito comunista e delle due battaglie fondamentali fatte nel corso degli ultimi mesi e su questo non c'è nessuna come dire possibile ipotizza azioni di filo socialismo perché se no si raccontano delle cose che non esistono tra di noi non ce lo dobbiamo racconta
Ma dobbiamo avere appunto un giudizio che tenga conto io ASCO ascoltato l'intervento che ha fatto il compagno naturalmente certo ci sono
Quando abbiamo parlato della stupidità del del presente ci riferivamo soprattutto al come dire al senso comune a una certa diffusione del punto di leggerezza di a criticità di rifiuto del dubbio di di di sistema di certezze bombardate una dopo l'altra è chiaro che c'è anche una grande vitalità dentro questa società c'è una diffusione di saperi molto più larga di conoscenze
Il problema però è che bisogna fare in modo che queste prevalgono sugli altri e quindi è una tipica battaglia di egemonia culturale in senso gramsciano diciamo cioè una conflitto tra
Cultura che si devono esprimere per parte nostra non nel senso nell'indicazione di petto di un modello di un sistema di certezze chiuse ma nel senso di una indicazione di priorità di valori di idealità e anche di contenuti programmatici alti capace di rispondere a un solo problema del governo dell'oggi ma anche all'idea della costituzione di una società con equilibri e prospettive assolutamente diversa insomma io penso che questo tempo storico
Parliamo alla fine del mio centottantanove ci consegna un mondo assolutamente diverso da quello che c'era fino a cinque o sei anni fa di questa diversità occorre tener conto non tenne conto sarebbe un suicidio
Questa diversità il prodotto di tanti fattori mutati equilibri mondiali Imu le mutate organizzazioni produttive le mutate tecnologia dentro questo io credo che si aprono di nuovo spara
Per una sinistra moderna perché si conclude anche una stagione probabilmente alla recessione economica americana
Svizzero organismo e la sua strategie alle sue idee fondanti
E quindi senza appunto ne catastrofismi che ci impedirebbero di vedere gli elementi di dinamicità e di vitalità del presente
Ma senza neanche omologazioni al presente che ci impedirebbero di vedere tutte intere le contraddizioni
Nord sud del mondo la questione ecologica la contraddizione di sesso la divaricazione spaventosa che c'è tra chi ha e chi non ha insomma questo è un Paese in cui il dieci per cento delle ricchezze nazionali il la grande maggioranza ricchezze nazionali sono contenute nelle loro mani dal dieci per cento delle famiglie
è un Paese nel quale c'è chi ha tanto e chi dorme dentro le macchine negli Stati Uniti c'è questa situazione di lacerazione del tessuto sociale assolutamente profondo c'era contraddizione etnica
Cioè ci sono una serie di conflitti
Chiedono una capacità alta di governo alto che lascia fare del thatcherismo delega Nismo pensando che si trovi un equilibrio equilibrio non lo si trova
Va te lo dicono i mari inquinati te lo dice l'incendio alla macchina dove dormono i giovani extra come
Comunitari intero dice
Ed emerge i tanti anni di violenza micro cosmica cerca lo dicono i problemi irrisolti questa società e siccome problemi risolti questa società ne ha
Per una sinistra che abbia risposte non ideologica ma non per questo minore ambizione ideale politica culturale c'è secondo me un grande spazio e noi dobbiamo avere questa fiducia e questa sicura
Bene chiudiamo per oggi e ci vediamo domani sempre alle ventuno e trenta domani abbiamo il mille novecentosettantaquattro in questa nostra di lettura che tentiamo di dieci anni
Alle diciannove trenta scusate
Per il mille trecentosettantaquattro avanza della sinistra la stagione dei diritti civili con Livia Turco Marco Pannella Rocco Buttiglione