Stati Generali della Cultura

Ok
Ingresso il Presidente della Repubblica
Ma
Giugno
Quindi
Un
Inutile
Malta
Allora grazie a tutti intanto
Voglio chiedere scusa personalmente tante che hanno
Faticato così tanto per entrare questo teatro
Mi pare che purtroppo che alla fine ci siamo riusciti
E quindi
Chiedo a Giuliano Amato non ha bisogno ripresentazione mai che qui è come presidente dell'Istituto dell'enciclopedia italiana Treccani di aprire
I lavori di questi Stati Generali dalla cultura
Subito dopo avremo appunti per un film sulla rinascita italiana di Vincenzo Cerami
Signor presidente autorità amiche gli amici interessati alla cultura italiana
Leggiamo le nelle enciclopedia che nel suo significato originario cultura l'insieme delle cognizioni intellettuali
Acquisite da ciascuno attraverso lo studio l'esperienza del rapporto con l'ambiente con gli altri
E che sono in secoli recenti culturali passata altri sia significare
La sedimentazione del patrimonio culturale che un popolo eredità dalla sua storia
E che ancora si esprime attraverso ciò che che fa
I due significati convivono e interagiscono fra loro
Ma questa interazione a volte non segue i medesimi percorsi riesce a seguire anche percorsi sorprendenti come quello che a seguito in Italia
Chi racconta la storia della cultura ci dice che da noi come del resto negli altri Paesi europei la cultura è stata a lungo riservata alle élite
Tanto come formazione individuale
Quanto come fruizione di quella che si considera la parte alta dei patrimoni culturali le opere artistiche la musica le arti figurative riservata essa stessa le élite
Questa seconda cosa è vera sino ad un certo punto se pensiamo alla quantità d'arte
Che si è riversata storicamente nelle nostre cattedrali e nelle nostre chiese risultando così esposta alla fruizione di chiunque ne frequentasse
Ma è certo vero che per secoli la musica migliore la si faceva la Corte le collezioni d'arte le si poteva vedere nei palazzi che i signori avevano costruito per sé delle collezioni ne avevano fatte perse
Per non parlare del rapporto innegabile fra l'acculturamento individuale e la capacità di cogliere appieno la bellezza dell'arte
Perché il patrimonio culturale almeno in questa sua parte fosse esteso ai più si dovrebbe arrivare al diciottesimo secolo
In Italia a difesa dalle espogliazioni straniere delle nostre opere d'arte
E più tardi in Francia come estrinsecazione della libertà portata dalla rivoluzione
è stato un libro recente di Salvatore Settis a farmi conoscere la convenzione di famiglia che l'ultima dei medici Anna Maria Luisa
Fece firmare nel settecentotrentasette I Lorena quando a loro fu assegnata la Toscana la convenzione impegnava i Lorena
A conservare sempre nella città capitale di Firenze nello Stato le suppellettili per più preziose raccolte dai passati sovrani
Non soltanto per l'ordinamento dello Stato ma anche per l'utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri
Con la stessa impostazione erano nati tre anni prima a Roma i musei Capitolini e si diffusero poi ovunque i musei
E sulla stessa scia se mi è permesso dunque assalto storico finirà per collocarsi l'interpretazione che inizialmente verrà data all'articolo nove della nostra Costituzione
A norma del quale la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica e tutela il patrimonio Steel paesaggio il patrimonio storico e artistico della Nazione
L'idea che nei primi anni venne eletta nell'articolo nove era che l'attenzione pubblica alla cultura dovesse corrispondere all'emergere sull'ARGAM scala del bisogno appunto di cultura
Ha seguito e in qualche modo a coronamento del soddisfacimento dei bisogni primari
Insomma la cultura come abbellimento prima riservata il pochi ed ora da allargare anche ai più don degli incentivi alle varie forme di arte
Musica il cinema
I musei
Ciò che manca in quella interpretazione era la consapevolezza dell'osmosi che nel corso della nostra lunga storia
Era avvenuta fra la cultura riservata in pochi e la cultura diffusa si tra il più
Una osmosi che per un terzo poggiava per altro verso generato da essa stessa un patrimonio ben più largo
Di quello costituito darle operetta d'arte e tuttavia nutrito dallo stesso patrimonio genetico
Noi sappiamo dei Leonardo dei Raffaello dei Michelangelo
E dei lavori da essi fatti per i loro altolocati committenti
Sappiamo molto meno dei tanti artigiani che lavoravano con loro accanto a loro in quei complessi di botteghe artigiane legati da una circolarità che non conosceva tarantina
Che da quelle botteghe uscissero Quadrio suppellettili o addirittura oggetti utili per la casa non fa alcuna differenza
Il DNA era lo stesso e tutti quegli oggetti ciascuno a suo modo ne portavano traccia
Sono in questo fenomeno le radici di quella qualità italiana che Carlo Maria Cipolla avrebbe definito come la nostra capacità di fare le cose belle che piacciono al mondo
Le cose belle con una bellezza che investe tanto le opere pittoriche come gli edifici come gli edifici IRD come gli abiti le rubinetterie come di utenza
E ciò accade non perde doti tra ascendenti che noi di sicuro non abbiamo ma per due fondamentali ragioni
La prima è appunto la circolarità ad ampio raggio della nostra cultura che non ha mai investito l'intera popolazione
Ma sempre coinvolto una fascia ben più larga delle evidente raggiungendo tanti piccoli artigiani manutentori capi mastri Sarti giardinieri falegnami
Che delle élite e non sono mai entrati a far parte e per delitto non hanno mai lavorato
La seconda
è quella che spiega questa stessa circolarità allargata
La scintilla della rinomata creatività italiana e quindi della capacità di creare le cose belle che piacciono al mondo
E l'incontro fra culture e tradizioni diverse
Che nelle nostre città come nei nostri villaggi sia il reiterato aperte secoli e secoli grazie ai continui a flussi di popolazioni provenienti da altri Paesi
E al conseguente mescolarsi delle lingue degli stili di vita dei metodi e degli stili di lavoro che di produzione
Non testimoniano le diversificate provenienze di tante parole della nostra lingua di tanti piatti della nostra cucina nello testimoni ancor più la meravigliosa fusione fra stili architettonici nazionali
E stili ora nordici ora orientali in tante chiese e in tanti edifici
è chiarissimo qui come il nuovo ed anche il bello emergano proprio da questo incontro distinti diverso
Se è così che se ancora oggi è questo che caratterizza l'Italia la sua cultura e quindi il suo patrimonio cultura
Le
Il significato dell'impegno assegnato alla Repubblica dall'articolo nove va davvero ben aldilà di quello che fu colto nei primi anni della Repubblica
Nel primo citatissimo commento alla Costituzione a cura di Baschieri due spinosa Giannattasio pubblicato nel mille novecentoquarantanove
Dell'articolo nove e in particolare del suo secondo comma sulla tutela del paesaggio del patrimonio artistico
Si diceva che questa era
Una disposizione di dettaglio e quindi una stonatura fra i principi fondamentali
E invece no non c'era alcun errore nell'aver collocato una disposizione del genere fra i principi fondamentali c'era la lucida percezione
Di una
Di una storia e di un futuro non separabili
Di un patrimonio artistico e storico che non è soltanto l'archeologia ma è un alimento per lo sviluppo della cultura e della ricerca e ne deve essere esso stesso continuativamente alimentato
Sono tante le implicazioni di una visione come queste che oggi siamo noi in realtà
Ah non dimostrarci né consapevoli quanto dovremmo
La prima e che nello scrutare le strade per il nostro futuro dobbiamo certo guardare anche fuori di noi mai sbagliato che cerchiamo di continuo modelli stranieri da imitare
Badiamo piuttosto ad innestare ciò che cogliamo altrove nella nostra originale capacità di rielaborazione che quello a cui dobbiamo storicamente la qualità e la bellezza delle nostre creazioni
Abbiamo insomma l'orgoglio di essere ciò che siamo stati nei nostri momenti migliori l'orgoglio non di sapere imitare gli altri ma di fare ciò che agli altri possiamo insegnare
Un esempio che già altre volte mi è capitato di fare per valorizzare l'area di Pompei in
Alla quale stiamo dando finalmente l'attenzione e risorse non pensiamo ad un grande McDonald'in cui i visitatori si possano rifocillarci
Pensiamo noi che abbiamo i migliori e più ricercati restauratori nel mondo a collocarci la prima storia scuola di restauri del mondo
La seconda implicazione investe il raggio che dobbiamo sapere assegnare alla cultura e alla ricerca
Non è nella nostra storia lunga
E dovute ad un collo di bottiglia firmata formatosi nei secoli recenti
La marginalizzazione delle culture scientifiche in Italia a beneficio di quelle umanistiche
Ma l'Italia non è solo Dante Petrarca o Michelangelo e anche Galileo Evangelista Torricelli e Alessandro Volta e Antonio Meucci Enrico Fermi e Leonardo
Formidabile sintesi della scienza e dell'arte
Nella nostra cultura scientifica solo in queste grandi figure giacché anche se è stata interessata dalla circolarità di cui parlavo poc'anzi
E ha così contribuito al successo nel mondo di tanti prodotti italiani
La terza implicazione sul fondamento delle prime due
è che il motore della nostra ricrescita può benessere in tutte le sue accezioni la nostra cultura ed è questo che fa acquistare all'articolo nove la centralità
Alla quale per troppo tempo non abbiamo pensato
Cioè intanto la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico
Lascio ad altri di approfondimenti che serva una mi limito a constatare che far degradare i beni storico-artistici
Non è solo farli cadere nell'abbandono ma anche esporre a fruizioni di massa che li possono devastare
E non penso soltanto all'eccesso di calpestio o di respirazione sudore in talune cappelle
Penso ai mille mille pullman turistici che hanno accesso ad ogni parte di Roma ne escono e mettono i sampietrini né sconvolgono il traffico
Membro finiscono la vista per gli stessi visitatori che vengono a conoscerlo questo davvero non accade in nessuna città d'arte d'Europa che abbia rispetto se
Non accanto
Non accade a Roma neppure per il Giubileo quando ai pellegrini fu concesso di usare anche le loro gambe per vedere una città che fu per ciò stesso più bella
C'è poi lo spazio che dobbiamo saper dare alla ricerca nelle scienze nelle tecnologie fine davvero sconvolgente la distanza che separa le affermazioni di principio dalle detto decisioni che si adottano
Colpire gli sprechi è sacrosanto ma bloccare il turn over con gli stessi criteri e le stesse strettoia in qualsivoglia
Perfetto
Verrebbero le squadre di ricercatori che si erano formate è davvero controproducente
Così come lo è
Tagliare la spesa di beni e servizi in rapporto alla quantità del personale che se ne avvale senza distinguere fra le normali suppellettili d'ufficio
E le apparecchiature spesso costosi con cui piccoli nuclei di scienziati conducono le loro preziose ricerca
Si parla
Terza rivoluzione industriale e lo ha fatto di recente l'Economist prefigurando una nuova ondata di beni e di servizi
Dovuta alla innovazione radicale della manifattura e dei suoi fondamentali tecnologici ed economici
Mentre gli studi recenti sui quali largamente si fonda il manifesto meritoriamente promosso dal Sole ventiquattro Ore
Ci dicono che può essere di tutto rispetto e il contributo alla crescita della cultura dell'industria culturale come della valorizzazione del patrimonio storico
Sono tutti i fronti sui quali l'Italia formidabili carte da giocare e potrà farlo se sapremo noi liberarci dai vincoli e dalle strettoie che ce lo impediscono
Vincoli e strettoie di indole anzitutto finanziaria ma spesso della ristrettezza della nostra visione che rende invalicabili i vincoli finanziari
Proprio a questo
Che dobbiamo in primo luogo rimediare
Abbiamo un patrimonio storico artistico che non ha eguali e che le moderne tecnologie ci permettono di far conoscere addirittura di far assaporare
In ogni parte del mondo promuovendo così flussi di visitatori che noi dobbiamo solo sapere bene organizzare e gestire
Non tutti lo sanno ma al di là dei monumenti abbiamo beni librari archivistici custoditi dai benemeriti
E in genere misconosciuti istituti culturali che già li hanno largamente digitalizzati e messi così a disposizione degli studiosi di tutto il mondo
Insomma non c'è il ciclo tecnologico che possa cancellare la riconoscibile qualità italiana di ciò che facciamo e non è un caso che siamo sempre e solo noi nelle sedi internazionali ed europee
A chiedere la tracciabilità dei prodotti
Perché ci teniamo che il made in Italy sia percepito come tale e dia valore a quei prodotti
Non facciamoci per certe aprire e concludo dalla prospettiva di un mercato globale nel quale tutto ciò che ciascuno ha offre produce e vende
Può essere rimpiazzato si pensa da ciò che altri offrono producono e vendono a prezzo migliore
Sarà vero per diverse produzioni anche nostre
Ma c'è una parte una buonissima parte di ciò che l'Italia offre il produce che non è rimpiazzarvi le da nessun altro
è l'unico tesoretto di cui davvero possiamo disporre ed è un delitto chi siamo noi stessi dilapidato
Qualcuno
Troverà troppo infatti
Che si parli di un nuovo rinascimento italiano ovvero di una ricostruzione come quella del dopoguerra fondata oggi sulla cultura può darsi
Ma se troviamo parole visioni che ci spingono verso un futuro migliore non c'è proprio nulla di male
Sono meglio e hanno più fondamento della rassegnazione o peggio ancora dell'autodenigrazione che non ci aiutano neppure a correggere le nostre mancanze vi ringrazio
Nuda è la foto che ritrae le tue bellezza infatti Emilia
è un'immagine appassita ingiallita di carta velina plastica
è retorica convenzionale vuota
Non c'è nessuno e se c'è qualcuno
E la Giunta
Che si allontana
A passo svelto scappa scompare
Dietro le mura negli archivi le colonne mute scenografie di cartapesta sotto un cielo coperto di pixel
Che non sa niente di nuovo
E se ne frega
Fatti o patria mia
Subito le mura e gli archi e le colonne e simulacri e le rime torri degli avi nostri ma la gloria non vedo
Non vedo il lauro il ferro onde arrancare che i nostri padri antichi
Ora fatta inerme nuda la fronte e nudo il tetto vostri
Paolo i nostri padri antichi pur tra guerre tanto sangue versato
Hanno raccontato la loro anima bella costruendo bellezza
Allora
Ecco le mura gli architetti simulacri statue di ferro con la spada in mano il Mickey Gibernau cannoni divorati dal GUA bandiere di marmo ignote corone di lancio ex-ante con il giglio in mano
E santi con lo sguardo al centro
Fin dalla Magna Grecia Sasso su Sasso geometrie figlia piombo la storia ha lasciato tracce di idee di un passato che ci fa dire oggi ancora siamo italiani siamo italiani per quello che siamo stati
Non per quello che sia
La civiltà romana la sua scienza la sua giurisprudenza i grandi poeti cattivi direttori e i filosofi hanno lasciato momenti di inestimabile valore sulla nostra penisola e di universale
Strazianti attualità
Ecco
La bellezza fa tranquillo il sonno siamo esistiti abbiamo lasciato Formentin ci hanno portato nei parchi nelle piazze che ci fanno continuare passando
Ecco però Giotto dipinse Francesco il più povero e umile degli uomini un'umiltà che ci tempo ha trasformato in alcuni e genialità
E
Spezzare Rosario impiega il padre in figlio non ogni punto
E ci rende inutile spaventarli del
Espatriati un po'
E tu la bellezza e negli uomini e nelle donne
Che si esprime negli oggetti che siccome
Anche quando la storia è un tormento e tu e scendiamo nuovi dove abita
Ogni epoca cerca il suo passato studiando civiltà sepolte inciampando tra le rovine che ruderi via divertente
Tutti i testi
Polo nell'aldilà per ritrovare l'oggi degli uomini
Anche l'opera su è un testamento
Dal Medioevo al Rinascimento altrettante le bellezze in così poco al territorio non troverai nel mondo intero
Vent'da Michelangelo Modigliani passando per Galileo hanno marciato gli artigiani del pensiero che delle cose che si possano sotto i nostri occhi
E
Multiplo hanno attraversato i secoli e tutti
Questa è la nostra vera imperitura sublime contemporanea bellissimo è la nostra ricchezza
Tutti
L'eterno dopoguerra italiano asse vinte sui talenti a guardare
Costruire il nostro decoro
Nell'altro secolo l'arte intera nell'industria
L'Italia
Campione nel mondo dell'intesa
L'arte modello frullatore una scarpiera una maniglia una sedia a sdraio capolavori dal
La bellezza trarrete alla nostra vita il futuro alla faccia made in Italy di Gioppo e delle lampade Castiglione di Fellini e delle macchine Zac
E dei grandi maestri dell'amore
Le arance divertente sono le stesse di Munari
Da
Domani
Questi sono i nostri tesori il petrolio italiano la nostra in marcia scibile materie prime qui anche un eschimesi trovo un pezzo di sì
Del futuro
Del
Suona forte la voce di Ugo Foscolo e dei mille poetici
Tutte Italia dove sono in cui Fini nulla ci manca se non la forza della concorrenza
Roma
Io adesso
Una bella pioggia acida per lavare sotto questo aspetto un bagno e rivelatore per spostare il monossido Diamond arrugginita di Campanella muffa dalle colonne di marmo e ritrovare la bellezza di
Per ricchi satellite
Seppure
Del
Per
Nel passato
In passato
E in tutto ciò che il presente diventerà assolute
Tetti
Credo che
Questi appunti bene
Di un film per la rinascita del ceto ceramici abbiano
Trasferito molte delle sensazioni
E devo dire che sono state
Alla base
Il nostro manifesto manifesto
Della cultura esso ventiquattr'ore
è nato
Per certi versi casualmente perché un giorno mi ricordo che c'era
Predicava molto a Milano quotato casualmente largo Cairoli Armando Torno che mi sembrava scrivesse in un altro mondo e continuava a dirmi che
C'era un solo grande capitale d'Italia dimenticato da tutti che era il capitale della cultura
E poi mi guardava mi diceva
Pensa che soltanto
Patrimonio
Artistico di Firenze vale quanto tutto il patrimonio
Artistico della Spagna
Lì la cultura non è un costo
Non è un problema
è un'opportunità è un investimento devo dire che la per la seconda nevicava ancora affrontato il problema ritengo ogni giorno mi sembrava uno che adesso è un altro mondo piegata riflettendoci
è nato questo manifesto della cultura
Sì
Ha intercettato
Un sentimento diffuso perché le adesioni di testa e nel cuore e anche la partecipazione di oggi
Dimostrano che è un sentimento diffuso profondo
Perché come
Ce l'hanno ben raccontato Giuliano Amato e come ci ha ben fatto vedere questo film
Questo è il vero grande capitale di questo Paese e la nostra visione e che la cultura
Non è solo
L'arte
La storia il patrimonio
Museale elette la filosofia me anche la scuola
La ricerca
La formazione
L'università
Questo è il grande capitare in questo Paese
E quando questo Paese chiunque lo governerà
Questo Governo su questo punto si deve dare una grande sveglia perché non ha fatto proprio niente niente
Quando
Quando
Questo Paese riuscivamo a fare di questo racconto il racconto dell'Italia
E che sono i
Ho tantissimo che Cerami ha parlato molto del dopoguerra come ha parlato Giuliano Amato cioè quando l'Italia si saprà dare un'programmati lungo periodo
Che mette al centro la politica economica la cultura così con l'abbiamo definita secondo me
Farà molto più velocemente strada di quanto possa fare
Non solo come necessarie tagliando ogni giorno ma inseguendo improbabili disegni di sviluppo l'impegno che prendemmo allora perché non voglio divagare troppo
E che questa cosa non si poteva esaurire con il manifesto e con le adesioni
Quindi il passaggio successivo era quello di fare un indice ventiquattro tra cultura cioè di andare a vedere con qualche criterio indicatore nuovo che cos'è successo
Il primo indicatore vero capiamo tirato fuori
Lo chiamiamo indice dei rischi di esportazione ma diciamo che un indice non è corretto e un indice di riconoscibilità del marchio italiano della cultura italiana nel mondo è terribile terribile
Nel mille novecento d'Italia era riconosciuta nel mondo come il primo dei Paesi
Sul piano
Del suo del valore
Per suo patrimonio artistico
Siamo sei volte
In meno riconosciuti
Eppure abbiamo continuiamo ad avere il principale del patrimonio artistico
Tra i primi cinque Paesi europei
Non è andata così per altri Paesi che hanno visto crescere l'indice di riconoscibilità in Europa è fuori dall'Europa se ne va a vedere quel patrimonio museale patrimonio architettonico la nostra riconoscibilità
Si è ridotta a un terzo
Si è difeso designers che il pezzo del futuro
Ha mostrato una certa vivacità
Si è difesa meno la moda
E invece ha una sua posizione nel mondo il Food
Perché perché c'è stata una grande domanda interna
Abbiamo risposto in termini di politica economica abbiamo investito sul nostro modo
Lo come dire sul modo di Prodi di fare l'imitazione di fare industria limitazioni che abbiamo conquistato una folta rilevante del mondo insomma per farla breve
Per tornare al passato significa recuperare investire
Su questo grande brand
Che riprende l'industria culturale italiana mi ricordo che quando un certo punto alla Commissione europea volevano togliere
Poi hanno fatto tra le varie traduzioni la lingua italiana Carlo Azeglio Ciampi di se no non si può fare così ma perché
Perché amo il polacco e lo rispose no perché la lingua italiana e la lingua della cultura nel mondo e se voi girate il mondo noi italiani degli atti veniamo riconosciuti per la cultura
Quindi se noi riusciamo davvero a investire su questo pratico patrimonio
E qui abbiamo fatto anche delle proposte cioè investors non ci sono capitali investiamo
Favoriamo il capitale giovanile andiamo nelle università
Stiamo credito hai talento diversi tali facciamo vendiamo la licenza mettiamo questo Paese dipende di diciamo di commercializzare la licenza sui suoi grandi patrimoni
E su e questo capitale investiamo in un'agenzia
Per la trasformazione per la
Come dire valorizzazione la nostra industria culturale ed era rosso industria creativa
Creiamo un punto di contatti veri Talbot rende tua grande ricerca che fanno industria piccola e media italiana disconosciuta da tutti che a spese sue senza un incentivo fiscale senza niente conquista forse del mondo facendo ricerca facciamone emergere
E mettiamo la in contatto
Con l'università con i centri di ricerca
Con la scuola bene mi sembra con parlato già tanto e troppo che quindi
Chiedo
Il salire sul palco per la verità
Ma la nostra
Tavola rotonda
Il ministro Profumo ministro Ornaghi ripristino barca
Professor Carandini fossero essa capo
Ilaria Borletti Buitoni professor Maffei il percorso rosso
Questo è un insulto
Insomma
Non è il professor Carandini
Avete proprio vicino sta apposto
Allora cominciamo a professor Carandini Pillay
Ha un'occasione irripetibile
Siccome lei ha definito il mondo il Ministro ma anche come
Morente rassegnato
Vuol dire che cosa dovrebbe fare per per resuscitare
E su quale diciamo
Dati di fatto
Lei basa
Queste sue accuse
E poi le volevo chiedere una cosa
Si condivide
Alcuni dei punti che abbiamo detto adesso indicato io ovviamente
Non ho ribadito prima perché voglio tagliare i tempi punti fondamentali le manifesto la cultura cioè che sono stati richiamati benissimo Giuliano Amato c'è questo spirito costituente una strategia di lungo periodo cooperazione tra più ministri scuola
Cultura scientifica criteri meritocratici però oggi in attesa di questi fondi che non ci sono e che ci dovrebbero essere queste risorse non ci sono ci dovrebbero essere abbiamo detto cominciamo a fare qualcosa quindi
Facciamo questa rete della ricerca le università valorizziamo l'agenzia da solo gronda leda posso Carandini credo che sia giusto volendo mantenere
Diciamo così un una certa vivacità in questa tavola rotonda che parla Copertino direttamente al ministro ma anche per quello che insomma decida anche detti così punto occasione
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato
Se si diffonde la consapevolezza della funzione della cultura decisiva per l'Italia può venirne un'evoluzione per tutta la società
Rare e benvenute le parole
Intanto i fondi del Ministero per i beni culturali precipitano per i tagli che hanno evitato il commissariamento del Paese
E non si è formata ancora la coscienza che la cultura è un presupposto non solo dello sviluppo umano ma anche di quello politico ed economico
Quest'ultimo è attuabili in Italia solo grazie alla unicità e alla qualità di quanto offriamo al mondo a partire dei beni umanistici spettacoli e musica e prodotti intelligenti
Principalmente la culinaria sola oggi a crescere
In queste circostanze l'impegno dello Stato imposto dalla Costituzione scena
La rassegnazione direte ancor più la resa porta contare sempre più sul privato
Ma se lo Stato ritira l'impegno manca al lo scheletro all'organismo e i muscoli e dei privati a quali ossa si attaccano
è un sistema della cultura senso anch'io che dobbiamo costruire nei prossimi anni mancato fino a dura ad ora e il contributo del ventiquattro ore spicca serve
E avrà seguito
Il Ministero per i beni culturali e al momento un morente ibernato
Oltre useranno risorse atte a resuscitare allo
Oppure
Tanto varrebbe abolirlo
A che serve o non medici che non hanno mezzi per curare i
Malati
I fondi di investimento dello Stato per tutelare il patrimonio culturale in milioni di Euro erano
Centottanta virgola cinque nel due mila undici sono centotrentadue nel due mila dodici e saranno novanta virgola cinque nel due mila tredici e quattordici
Si sono dimezzati in tre anni e si prevede un taglio di altri dieci milioni nel due mila e quindici
Aggiungo che mi giungono voci di un vasto ulteriore taglio per la legge di stabilità alla Camera a cui non voglio credere ma comunque bisogna vigilare
Si tratta in media disse circa cinque milioni a Regione annui altro tutto ordinario per biblioteche archivi siti archeologici gallerie monumenti e paesaggio
Il ministero ha una capacità di spesa di cinquecento milioni hanno annui ma è costretto a spendere solo un sesto di quella cifra che spreco
Per mantenere il patrimonio servirebbe una porzione del PIL pari ad almeno la media europea mentre siamo molto al di sotto al venti zero ventidue per cento
Il Ministero perde inoltre trentotto soprintendenti e dirigenti
Mille ottocento altre unità di personale
Il nuovo Consiglio Superiore è stato amputato dei presidenti dei comitati tecnico-scientifici che sono i cervelli principali del ministero
Tra poco soppressi permetta per risparmiare pensate un poco dieci mila Euro dimissioni
I beni culturali fanno sempre più rovina ma non strillano non votano e così
Ho sicuro noti loro
Ma in futuro ve lo assicuro i nostri figli molto si lamenteranno
Per aver noi i nostri padri o rovinato un tesoro incomparabile fuori da ogni concorrenza desiderato da tutto il globo
Il Consiglio superiore da me presieduto si era preoccupato di utilizzare al meglio le risorse in declino
Aveva varato per la prima volta le metodologie dei miglioramenti strutturali contro il rischio sismico e quelli della manutenzione programmata di monumenti
Solo questi miglioramenti e manutenzioni a basso costo
Sono in grado di evitare i crolli che impongono al contrario restauri cari storici europei restituiscono il perduto interventore veramente molto puntuale anche molto meno
Sa qual ministro ma anche di che cosa deve fare così rispettiamo anche un po'i tempi
Combattere combatto ecco già una cosa in più
Chiediamo a Carlo Maria Orsola professore Collège de France l'Accademia Nazionale dei licei
Mi fa le stesse domande che vuole al
Al Ministro ma anche che deve non solo combatteremo a supportare anche questa tavola rotonda
E
E soprattutto farci vedere anche un po'
Visto che
Che cos'è come come
Qual è il rapporto in Francia per il loro patrimonio patrimonio attenuante e i nostri beni loro e noi importante e utile prego
Signor Presidente illustri Autorità cari giovani il bene sappiamo elettivo mando un spesso eletto
Contrapposto e spesso soccombente al male al plurale i beni culturali sono allora volta
Articolabile iter rispetto ad altri beni mali che prendono il sopravvento e occupano le priorità
Lavoro ambiente sicurezza
Inevitabilmente i beni culturali così definiti divengono orpello estetico scivolano come i muri di Pompei nel fatale tributo che il tempo chiede alle cose umane
Il termine così posto intrinsecamente debole
Occorre dunque cambiare subito concetto
Ciò di cui parliamo qui e oggi
Patrimonio come ha ricordato il direttore
Patrimonio hanno patrimonio inalienabile asse ereditario nostro e di tutti
Non c'è dunque frazione bene male beni culturali
Altri beni ma
Una cosa manteniamo ritmo la tavola rotonda
Sì
Perché se no non ce la facciamo
Versato al ministro dica qualcosa cosa fanno in Francia cosa deve fare due sopporti questa mia interruzione
Questo patrimonio ci appartiene
Testamento di generazioni esente imposte altrui laghi su vivessero lo fa qualcosa abbia la legittima è un compito di tutela ma compito più ancora della scuola
Due
Nei primi anni Cinquanta ponti crollati
Il Sindaco la Pira regalata ogni anno Natale
Assai Bindi delle scuole elementari a Firenze una piccola placche
Nella quale veniva illustrato un monumento della città Santacroce Santa Maria Novella Bargello San Michele eccetera
Da
Dai allora
Va bene grazie al professor rosso e grazie
Al professor Carandini ministro ormai di vediamo diciamo è stato invitato a combattere ai colleghi dove combattere
L'uscita ma strappare qualcosa in più per questi
Per la tutela dei beni culturali
Volevo
Solo sapere io apprezzo molto
Le tavole rotonde di questo tipo in cui chi deve parlare non sa prima cosa deve dire per le consentono di essere franchi guida disavventure nulla
Non ho preparato come l'amico Carlo Ossola un pezzo
Certo gli alza la voce quanto tempo direttore disposizioni per la risposta quattro cinque minuti anche se
Allora quattro cinque minuti
Quattro cinque minuti per i primi e secondi nel salutare nel modo più deferente presidente la Repubblica qui presente
Nel salutare tutti i signori
Gentili ospiti qui e mi pare bella l'espressione costituente quindi
Mi permetterò come il gli antichi autentici costituenti soprattutto quelle dalla Commissione dei settanta
Presieduta da Meuccio Ruini di esprimere le mie opinioni devo dire che
Arrivo per combattere in quattro cinque minuti anch'io ho applaudito con entusiasmo e convinto i passaggi del professor Giuliano Amato intanto che applaudivo
Ho
Silenzio per il momento non mi riguarda quindi son contento
Si tratta
Intanto che applaudivo convinto e sincero il professor Amato mi chiedevo certamente
Il professor Amato essendo professor sipario più di lungo corso mio sa anche
Che tipo di risposte operative e dare a ciascuna delle giuste lamentele che poneva
Su quelle che pongo anch'io la domanda è in una situazione come l'attuale che cosa in concreto possiamo fare per riguardare il futuro io credo
Che esista un problema
Chiamiamole di Psicologia sociale perdonate l'espressione mai come faccia a uscire soltanto dalle lamentele è questo mi pare la prima questione
Allora io personalmente
Io piccole nelle mie incompetenze così frequentemente che poi non ci sono
Sì bisogna molto consolato perché temevo che bisogna Carandini del seme del morente rassegnato allora mi pare che
Invece andiamo al Ministero non sono abbia sempre avuto ottimi rapporti mi son Carandini
No pare che ancora tutti tocchi di morire uomini e donne ecco sarò rassegnato certamente no questa non è una virtù che possa ecco
Che cosa ho cercato di fare
Primo di comunicare che
è vero che le risorse sono enormemente diminuite è vero che quest'anno sono leggermente aumentate è vero che il prossimo anno torneranno diminuire leggermente ma
Non è questo che cambi tema sono elenco soltanto nei quattro cinque minuti uno
Il buono uso delle risorse che ci sono il buon uso delle risorse significa razionalizzare funziona rizzare un'operazione che è stata imposta secondo
No un momento momento come
Trenta
Grazie grazie al contributo serio ministro questo è quello che pensa non solo lui mangiamo e quando sono arrivati allo zero ventidue del file si esaurisce nella scuola
La funzione di poter combattere anche su questo
Si deve
Seriamente guardare quello che sta succedendo fuori e quindi persino Paesi stimatissimi come la Francia stanno riducendo le risorse per la cultura
E quindi
Ecco no però perché c'è un atto quattro parlare fatto parlare per piacere scusate se non prendiamo conto dei fatti facciamo chiacchiere come si sta facendo va bene all'andiamo avanti Cristo dica cosa vuole fare non chiacchiere
Non chiacchiere che sono appunto un'operazione di buon uso delle risorse secondo uscire da una mentalità puramente pubblicistico statalisti tennis ad una serie di cooperazioni già avviata e con altre realtà nell'ordine
Cooperazioni interministeriali di con qualche Ministro dirà fosse magari meglio di me
Sono stati disposti settanta milioni per cose nuove quest'anno le questa atta scarsissima
Sono stati disposti settanta milioni aggiuntivi settanta senza ministro
Cooperazione con enti territoriali che sono sempre di più in difficoltà
Fra poco chiuderemo anche Regolamento degli enti lirici ma i Comuni per il patto di stabilità non possono contribuire le Regioni stanno diminuendo cosa fa lo Stato dobbiamo appunto arrivare a una cooperazione con il cosiddetto privato sociale
Perso come sanno alcuni dei presenti
Già che siamo in un sistema di pluralismo sociale che si chiama anche democrazia associativa il buon uso cooperativo con le associazioni che siano esse il fai o altre sa bene la Presidente che sta cercando di far questo
Dopodiché e permettetemi un'indicazione ahimè politica non da tecnico e non da economista ma
Non ho mai fatto l'Economist evitabili
In un momento difficile come questo in cui le difficoltà si protraggono nel tempo in un tempo indefinito il ventaglio delle scelte razionali e ragionevoli si riduce
E quindi dobbiamo fare le scelte migliori che sono il più possibile condivisa piccolissima piccolissima osservazione
Quando Giuliano Amato osserva che abbiamo agli atti benissimo è stata fatta una direttiva sul decoro vedremo tutti quelli che erano proibito come
Rispetto alla pluralità di interessi contrastanti sapranno regolarsi quindi credo che non si possa dire
Che questo documento in appalto proprio nulla nulla nulla di economia si deve essere cultura ci si deve chiedere
Che cosa ha fatto in queste condizioni
Va bene grazie
Insomma
Va beh
Poche allora io ricordo vari grati però adesso questo la tavola rotonda voi
No ma noi lavoreremo tutta la giornata qui c'è tutto il pomeriggio per approfondire tutte le porte lo facciamo solo due ore
Adesso chiederei a Ilaria Buitoni
Di dare un contributo
Fattivo concreto
Per cosa intralcia e si rivolga gentilmente al ministro battete cosa intralcia
La manutenzione
Del nostro paesaggio la babele che le norme burocratiche
Tosi
C'è una con piacere e piacere
Siamo d'accordo per piacere basti cioè quali sono a cagione però non si può
Se non la facciamo arriveremo non ci arriviamo alla fine
No ma va benissimo è uno dei temi importanti
Va bene grazie
Prego può parlare presente la fa santi Presidente alla fine prego prego prego
Peugeot
Allora lei non è leader lentamente scusate nel darle tenta di rispondere a questo vi permettete di intervenire su questo
Il ministro ha parlato di una pluralità di soggetti che si occupano della cultura questo è una delle strade che vanno percorse per potere dare più lavoro in modo più dignitoso e meglio a chi opera nella cultura
Noi siamo in un Paese in cui il terzo settore non ha ancora una legge quadro la legge che lo regola è una legge di natura fiscale non è una legge quadro
Siamo in un Paese in cui tutto il percorso delle agevolazioni per quello che riguardano le donazioni private va ancora di scritto
In linea con quello che avviene all'estero
Ci sono cooperative che operano nella cultura con coraggio con determinazione e con competenza che si occupano per esempio di beni minori cito la cooperativa del rione Sanità Napoli
Che si occupa delle catacombe di San Gennaro
Quelle cooperative sono un esempio di come il terzo settore a servizio della cultura può impiegare bene può impiegare ripeto con dignità il nodo qualificato e contribuire a salvare il patrimonio culturale
Questo è uno sguardo verso il futuro ed è un percorso che deve partire dall'azione di questo Governo e del prossimo Esecutivo
Grazie davvero tutto il ministro barca
Rispetto a quello che ha detto adesso il Presidente del fare che cosa state facendo e che cosa sta facendo come cooperazione a cui faceva esplicito riferimento il Ministro Urbani
Benissimo arrivo subito a questo punto però mi lascia del ragionamento che mi sono scritto durante i filmati durante gli interventi allora oltretutto c'è un'effervescenza in sala che molto simile a quella che ho visto il Sulcis
Né possiamo né possiamo non so se usciremo anche da qui in elicottero ma
E questa Napoli dopo poi dopo poi dopo mi spieghi perché mi mi spiega perché la io penso che si può dare se lo sono le due letture di questa effervescenza una pessimista io le do una ottimista io credo che sia un'Italia che torna è stato Armando a domandare però quando si domanda e si alza la voce bisogna domandare cose precise allora
Di provo a dire delle cose precise poiché
Condivise non condivise
Qua al centro di questa discussione di oggi è stato posto un tema preciso quello di un moltiplicatore la cultura può moltiplicare lo sviluppo e poi c'è stato dato un numero interessante nuovo
Un indice di competitiva simbolica la parola Italia non è associata più dell'architettura per l'arte per la moda tanto quanto lo era cinquanta cento anni fa
Ok e interessante vuol dire che non riusciamo ad attirare la curiosità dei forestieri ho sentito bene ho scritto le parole chiamato pronunciato
Allora per tornare ad attirare la curiosità dei forestieri abbiamo bisogno di due cose abbia bisogno di una base una cosa semplice
Che la tutela del patrimonio e poi abbiamo ed è per rendono fruibile poiché ha bisogno di una cosa più complicata che ci spiegate voi e che avete messo al centro non basta ci avete detto serve il salto alla creatività ok ho capito bene bensì allora seguo queste due cose
Sulla prima è fondamentale non sono perché se non tuteliamo non ci sono i valori ma perdiamo la credibilità e davanti al mondo ma come possiamo attrarre se il mondo ritiene
Che noi Pompei la stiamo distruggendo verrà un giorno da la richiesta di prenderla sotto tutela internazionale come un'isola esterna
Quindi si parte dalla vecchia sana tutela cioè non devono cascare i pezzi allora
è questione di soldi professor
No
No
Non è solo questione di soldi sarebbe bello che fosse solo questione di soldi
è
Abbiamo un teste abbiamo test
Nel mille nel due mila cinque restauri un gruppo di persone a cui appartenevo decise poi mi dimisi dopo qualche mese
Di mettere su un programma che si chiama programma attrattori culturali un miliardo un miliardo di euro
Quel programma è stato un disastro
Non è che è nato male è stato un disastro
Non si è speso scusate mi fate voi dopo la fate figli la frase non si è speso un euro abbiamo restituito un milione e mezzo di euro la Commissione europea perché non siamo stati capaci di spendere la come siamo che dell'i soldi c'erano quindi avrà i soldi
Okay
A
Perché è evaporato quel programma creandoci imbarazzo hanno gli stessi
Perché ha speso tre anni tre anni tre anni
A ragionare di processi invece che a fare progetti
Okay e quando ha raccontato che faceva progetti ne ha fatti di falsi perché io anche dai primi elevate persone ho sentito dire che c'erano i progetti per Pompei i progetti non c'erano userò una parola romana che mi sono permesso di usare nel sud ci se quando ho parlato con i sindaci
Arrabbiati per ragioni lasciatemelo dire che toccano più profondamente la loro condizione ecco che sta andiamo delle
Perché parliamo delle essenziali tali è gente che non ha futuro
Benissimo allora USA
Allora uso
Allora un voi
Uso domandai consapevole ascoltiamolo
Usino
Mi vuole seguire nel capire perché sono stati non spesi Umilio un miliardo di euro le interessa capire perché secondo di meno insomma
No però non può essere proprio un dialogo così non può esserlo non può essere prego prego prego
Non si è speso il miliardo di euro perché i progetti che sono stati fatti
Sono cattivi è inesistente in quanto i progetti regalati al sud ci sa che è stato preso in giro per cento anni dicendogli che c'erano dei progetti di rilancio che non c'erano usato lì la parola sola
Si racconta in Italia che esistono progetti che non ci sono perfetto i progetti non sono stati fatti
Non sono stati fatti
Questo adesso sarebbe
Ci arrivo etilene
No per piacere sennò veramente diventa un'altra cosa
Diventa un'altra cosa
Per piacere
Perché non sono stati fatti i progetti per due ragioni e sarò brutale come mio solito essere
In alcuni casi perché non c'è la capacità di farli
All'interno della amministrazione di cui io faccio parte che sono direttore già dello Stato ci sono persone di altissimo livello anche il Ministero dei beni culturali
Che sono stati che sono stati che sono stati che sono stati costretti ad affrontare continuamente l'emergenza e che non hanno o non hanno
Uto la possibilità non sono state Nemo messi nelle condizioni non hanno la capacità di fare quei progetti e poi ve lo dico ancora con ancora maggiore brutalità se no non si trovano soluzioni
Perché molti di loro non hanno la convenienza realizzarli perché esistono sistemi di incentivazione del personale improprie nell'amministrazione che non rendono conveniente al loro che i progetti siano fatti in maniera appropriata
Okay
Allora
Allora
Allora allora poiché abbiamo capito l'errore abbiamo capito cosa fare
E quindi abbiamo fatto questo Governo anzi va impostato il Governo precedente
Il Governo precedente ha realizzato sotto una pressione fortissima del mi delle commissario Annet imbarazzato che ci fossero fondi comunitari per l'Italia non spesi e ha chiesto al Ministro Fitto
Che ci fosse una balzo un colpo di reni su Pompei e Ministro Fitto accettato una sfida che poi ha avuto la cortesia di passaggio siamo amici da tempo fa come degli ho detto è la cosa più difficile che nel passato caro Raffaele e questo progetto perché dovrebbe funzionare ci sono centocinque milioni di euro non contano i soldi troppe volte abbiamo messo soldi perché questo progetto
Che quindi il Presidente Consiglio Monti è venuto insieme Ornaghi a me
Perché abbiamo affrontato la questione dal lato dei progetti cioè abbiamo costruito i progetti nel giro di sessanta giorni di sessanta giorni il progetto generale che comprende trentanove progetti specifici di restauro e un po'e i progetti di messa in sicurezza
Sicurezza da chi dalla criminalità organizzata che preme su Pompei provate voi sostituirmi al direttore generale di del del di di quel sito alle pressioni criminali che ricevono ogni giorno non è facile gli abbiamo messo grazie al Ministro degli Interni
Insieme con ornati un prefetto che che vigila su quei progetti perché ha detto Mario Monti non un euro vada alla criminalità organizzata quindi i progetti ci sono
Sono stati fatti sei bandi nell'aprile due mila dodici sono stati condotti a termine sono stati vinti
Entro dicembre ci saranno i cantieri per restauro aperti a gennaio il commissario anni insieme Ornaghi M. visiterà quel sito per verificare la per la prima
Volta e scene come quelle che abbiamo visto sul report
Di cui sono responsabile molte persone in passato non si vedranno più non sono progetti per costruire cemento armato Pompei e l'abbiamo visto nel nel servizio di report
Questa stesso modello e chiudo in un attimo se mi dà ancora un secondo Roberto
Viene applicato ad altri ventidue siti all'interno del ricostituito programma operativo nazionale beni culturali che in questo momento a seicento milioni di euro ricostruito con lo stesso idea centrato sui progetti
Però l'ultimo minuto me lo prendo per dire che tutto questo non basta e
E le cose che vi ho detto sono verificabili Prina che andiamo via qualunque sia la data perché ho detto gennaio
Ci mettiamo la faccia messe Presidente del Consiglio siamo verificabili ma abbiamo deciso una cosa che non basta che ci avete spiegato bene in questo in questo forum che non basta tutelare bisogna avere il nesso con l'industria creativa
E allora lì ci muoviamo su tre fronti operativi parlo sempre di Pompei ma per me la metafora di di diciamo se non fai pompe non è fatto altro
Un un profilo esterno i vostri giornale uscito quando abbiamo detto rilanciamo i fondi comunitari con una sola immagine Pompei il resto del mondo guarda se è vero che ci stiamo rispettando sul fronte dei fondi comunitari e beni culturali guardando Pompei
E noi renderemo visibile a tutto il mondo i lavori debba attraversare modalità aperta aperta sapete cosa utile o deve mettere su un sito
L'informazione tale che ogni cittadino possa vedere se quel progetto è andata avanti non è andata avanti possa scaricare i dati possa vedere se le cose funzionano a Siracusa e non funzionano a Pompei
Perché solo responsabilizzando le amministrazioni voi portate a casa non Traverso declamato AVEPA e non basta e più
Ma poi non basta ma poi non basta ma poi non basta ma poi non basta no io voglio dire una cosa questo pericolo che com'è stata fatta per capire che cosa si sta facendo questa riunione fatta per capire che cosa si può fare
Quindi lo stiamo venendo a fare polemiche di polemica da parte tante abbiamo iniziato le chiedo che il Governo si è dimenticato della cultura più di questo non si può dire però se vogliamo costruire qualcosa bisogna avere la pazienza di ascoltare
Nobel piacere allora ho parlato a vuoto e poi vado veramente a vuoto
Perché Giuliano Amato Giuliano Amato ha richiamato con le sue parole che sono sempre straordinarie
L'immagine di questi artigiani cioè degli altri mestieri dei piccoli mestieri attorno in quei territori a Pompei ci sono artigiani e piccole mestieri
Ci sono gente che lavora di mano che lavora sulle conchiglie gente che fa imitazione e la fa bene ma non è certificata e non la può vendere come tale lo qua sotto vende e quindi prodotti americani arrivano sulle bancarelle davanti al piazzale
In quel territorio ci stanno i fiorai straordinari di quella costa che vendono i fiori Di Mezza
Spezzati eh è un punto di forza e non e e e vi assicuro che quei cittadini di Pompei neanche lo sanno che arrivano i soldi di quei quattro soldi che arrivano sul territorio dai due milioni e passa di visitatori perché non arriva niente sul territorio di Pompei allora non abbiamo detto Progetto con i fiorai
E con gli artigiani che vendono sul piazzale di pagare
E questo progetto stiamo facendo
Dico solo una cosa che non Roberto sfrutto per l'amicizia che abbiamo per un'ultima battuta noi questa roba l'abbiamo fatta ma io vi dico una cosa e la dico a voi che siete anche cittadini membri di partiti membri di associazioni terzo settore
L'abbiamo fatto con con con Andrea Riccardi la cosa che se no non le ho risposto
Perché la potenzialità che c'è in questo momento al terzo settore straordinaria e abbiamo messo trentacinque milioni di euro sapete tutti sono un bando già fatto per lei iniziative il terzo settore che interverranno
Per
La tutela per progetti di valorizzazione dei beni culturali un bando che è stato lanciato in un'assemblea come questa dura fatta con tutte le associazioni e terzo settore a Napoli under
I dirigenti dello Stato seduti qua il bando non chiuso
Presidente Squinzi perché i bandi si fanno discutendo con i soggetti che ne utilizzano abbiamo corretto il bando dava anche una stupidaggine dentro poi glielo dico anche ed è stato corretto discutendo con la gente le che il modo con cui questo Governo lavora
è un rapporto un modo di rapporto diretto con i cittadini quel bando oggi è lì ci sono trentacinque miliardi sono progetti importanti
Cosa dico con questo che se non in ordine attiviamo quei
Quella Rete di trasmissione dell'atto dalla cultura la produzione fatta anche di partiti fatta di associazioni del settore fatta dal corpi intermedi della società dalle parte economica le parti
Sociali noi non andiamo assolutamente da nessuna parte io Occhiuto con queste parole ho sentito circolarità larga ho sentito D'Amato ho sentito mescolare culture identità Damato da Cerami ho sentito
Noi vogliamo tornare a farci essere italiani per quello che siamo non per quello che siamo stati però dimenticatevi che si possono solo con il i progetti sono la condizione
Ma serve la ricostruzione di un tessuto sociale
Connettivo di cui il terzo settore i partiti sono un un fatto fondamentale affinché questi sforzi che avvengono e che questo Governo sta facendo divengano impattino sulla produzione creativa grazie
Chiederò una cortesia personale al professor
Signor Presidente la carenatura dei Lincei in un minuto faccia una domanda al ministro ormai
Al ministro profughi
Probatorio
L'accademia sistema si occupa per statuto di cultura e di formazione io fui insisterò sulla formazione
A un momento grave ogni ritardo in questo settore non intendo gravissima
La corruzione
Si è diffusa
Da endemica a epidermica
Cosa si vede noi come
Come fanno solo la cultura
Solo la cultura e dove si deve partire per la formazione da elementi più giovani abbiamo pensato alle scuole elementari alle scuole medie di nitrato generale
è fresca
Quello che invece dal ministro e la ricostruzione della trama sociale prima se non si ricostruisce le coscienze e cosa si ricostruisce grazie grazie grazie grazie
Su Marte
Io non credo
Ai Ilaria Capua che
Una ben né primario che ha dedicato la sua vita la ricerca
Un servitore dello Stato che dimostra che si può fare ricerca anche qui anche in Italia pro dimostra anche che ha tanti ostacoli e qui c'ha due minuti per raccontare quanto lavoro in più deve fare rispetto agli altri e quanto la cattiva burocrazia non l'aiuto
Allora io voglio sempre ammesso profumi ottenuto nel solito mi occupo di virus e mi occupo di emergenze
Oggi però voglio raccontarvi che c'è un'altra emergenza in Italia che riguarda la cultura e riguarda la cultura scientifica
In Italia ci sono ricercatori eccellenti scienziati che pubblicano su riviste internazionali e che aprono strade nuove
Alla all'avanguardia nella ricerca scientifica
Questi i ricercatori sono degli eroi
Perché riescono ad essere competitivi e riescono a creare
Impiego nella ricerca
Nel breve medio e anche nel lungo termine io sono un veterinario non non sono in meno
Ho quindi sono anche diciamo un ricercatore di serie B
Io o un gruppo di settanta persone e mantengo quarantacinque precari della ricerca
E lo faccio con moltissimo orgoglio con fondi che arrivano da tutto il mondo dall'Unione europea dalla FAO da aziende che ci finanziano
Per fare ricerca allora quello che mi chiedo signor presidente signor ministro e signor ministro Balduzzi quello di aiutarci
Aiutateci a lavorare bene
Noi siamo impigliati nelle lunghezze e nelle nell'accordo la della burocrazia e molto spesso non riusciamo neanche a spendere i soldi che sono disponibili
Allora
Diamo per favore una attenzione particolare alla ricerca a questi eroi
Della patria che ogni giorno combatto no per un futuro migliore loro vostro e di tutti i nostri figli grazie
Grazie
Questa testimonianza dal campo credo che
Ministro un profumo
Abbia
Di che dirci con
Diciamo come né affetti ha detto mi sto dai commi sto barca Colo Colo ci teniamo a un come dire avanzare questa risposta una vera operatività emersa una richiesta dalla rete delle diversità dalla ricerca
In Presidente ci ha fatto riferimento addirittura la spada dalle elementari a cambiare la cultura scrivere questo Paese c'è questo vincolo burocratico che insopportabile perché e il vincolo numero uno e di muovono non costa niente non si capisce perché sballo sin qui disegnini già posti fa decreti su quello che non costa niente credo che il ministro Profumo possa darci qualche risposta
Sì grazie
Io credo che dopo le dimostrazioni di disagio di ieri e che si sono anche
Riflettuto e sulla giornata di oggi
Voi forse dobbiamo cambiare metodo
E
In questa giornata mentre pensavo a che cosa raccontare
Sì no no no scusate saranno dotati ma dicendo che deve cambiare a mio figlio come
Vorrei
Voi
Su
E
Questo è grave
Baita è molto grave
Questo
Certamente è molto grave però io vorrei partire
Proprio
Così
Benissimo scusi scusi scusi
Parliamo del
Però io vorrei
Proprio partire
Da uno scritto di uno studente
E forse se lo ascoltiamo
Potremmo partire proprio diritto
Lui è uno studente che si chiama Guglielmo Marchese
Ed allo studente dei un liceo di Roma del Virgilio
E in un suo elaborato
Sul tema
Che il nostro DNA e la capacità di creare e di innovare ha scritto
Ancora una volta la come la tutela Tino fa strada
Cultura
Deriva infatti
Da coltivare
è una pianta fragile a cui vanno riservate cure contigue
I tagli trasversali
Che costantemente si ripete si rinnovano all'alternanza dei Governi non sono altro che la chiusura dell'annaffiatoio
Che dà modo a questa pianta di rimanere in vita solo nei terreni dei giardinieri più attenti
Io credo che queste persone queste parole ci debbano veramente far pensare
Le dimostrazioni di ieri sono dimostrazioni non solo il nostro Paese ma in tutta l'Europa
Europa credo che un primo segnale lo abbia dato
Nella programmazione dal due mila quattordici al due mila venti
Ha deciso di investire
Circa il cinquanta per cento di più
In ricerca formazione e cultura rispetto ai sette anni precedenti
Lui ha inoltre deciso di fare una cosa
Ulteriore che è quella di coniugare
La coesione con la ricerca nel passato questo non mi era mai stato il cinquanta per cento dei nuovi fondi per la coesione saranno fondi per la ricerca
Allora io credo che questo Paese deve riflettere su questo e il Parlamento
In questa fase
Discussione della legge di stabilità
Alla Camera
Ha individuato una priorità
Che la famiglia
Ebbene io credo che noi dobbiamo chiedere al nostro Parlamento
Nell'altra Camera al Senato
Di dare
Un'attenzione particolare
All'altro bene comune più importanti
Che la formazione delle persone la famiglia
E io credo che
Così come ha detto Guglielmo questo alla fine annaffiatoio non può essere aperto e chiuso
Decadere una sua continuità
Perché la ricerca la formazione non possono andare avanti con lo stop and go
Quello che ci ha detto ilarità questi quarantacinque ricercatori che sono in questa fase
Di precariato precariato profondo è dovuto in parte non tu non solo
A questo continuo
Fare non fare aprire non aprire noi abbiamo bisogno di un piano per i prossimi cinque anni l'ha scritto questa mattina su uno dei giornali
Il professor Fabiani che vedo quali fronte meno e abbiamo bisogno di un piano quinquennale
Sulla formazione sulla ricerca
E sull'università
Nei prossimi cinque anni postula il suo futuro
I file prossimi cinque anni tortura
Chiedo scusa insomma no no no
Grazie in realtà
Nessuna richiesta la richiesta è di non pensare tra cinque anni ma di avviare un piano per cinque anni che è una cosa diversa
No va bene facciamo quindi
Scusate se mi lasciano venire quindi io credo che noi adesso abbiamo questa opportunità
Che il nostro secondo ramo del Parlamento in questa fase di discussione
Scusate
Della legge di stabilità via la giusta attenzione al tema della scuola perché per poter avere dei bravi scienziati
O di persone che operano nella cultura bisogna partire molto prima e se non c'è
Scuola se non c'è educazione se non c'è formazione e se non c'è
Università noi non possiamo avere poi bravi ricercatori
E bravi persone nel settore della cultura
Ma per essere su come greggio scusate per essere concreto
Quel
Per piacere sta dicendo fascicoli gente devono occupare questa circostanza per dare
Risposta quella richiesta quello però oggi noi possiamo oggi scusate
Noi oggi
Oggi con
Il recupero di risorse
Che sono proprio state un po'messe da parte da quella burocrazia di cui patti parlava Ilaria possiamo aprire
Cento venti milioni di euro
Comparando nella direzione di cui diceva il direttore Napoletano PD per dare avvio a quell'agenzia che abbia come tema creatività e innovazione
Questo credo che sia l'elemento centrale su cui noi dobbiamo oggi riflettere vedere come la creatività di questo Paese e l'innovazione di questo Paese possono essere coniugati
Al fine di creare
Ad una nuova economia nuovi posti di lavoro che sono la vera emergenza di questo Paese
Per cui
Noi
Oggi siamo qui a
Avviare questo bando un bando che
Per circa il quaranta per cento relativo al sud ma per il sessanta per cento e per tutto il Paese
E vorrei con questo stimolare la partecipazione dei giovani ed è un bando che prevede
Attività di ricerca attività di formazione Mattei Grazia anche di creazione di nuova impresa
Credo che
Attraverso
Un piccolo si né quello che vogliamo avviare oggi noi possiamo creare una strada una strada verso la quale
Noi dobbiamo avviarci però
Dobbiamo ricordare le parole di Guglielmo Lanna FIAT olio non può essere chiuso l'hanno affidato
Va bene
Lanati Antonio
Non può essere chiuso e la natia Tolio noi dobbiamo
In questa tagliato tutto in questo breve
Periodi in cui la la legge sulla stabilità in discussione al Senato annata riaprirlo e riaprirlo in modo tale che stanno facendo
Non ho capito
Ignazzi nei giardini della Rete delle università e degli enti di ricerca
No adesso posso però a me però invece dare scusate è una cosa seria non possiamo cosa siamo bene quello che sta dicendo però possiamo saldare da rispondiamo anche tu
Cosa sono che cosa
Giusto va bene abbiamo detto la Rete delle delle università e la Rete della ricerca degli enti ricerca statali
Attraverso il fondo di funzionamento ordinario
Che consenta non solo di pagare gli stipendi ma di avere risorse per attirare all'interno degli enti della comunità della ricerca in generale
Progetti che consentano
Di dare sviluppo al Paese
E posizioni di lavoro i nostri giovani
Grazie grazie al Ministro Profumo
Piacere
Dove abbiamo l'intera giornata di lavoro devo concludere questa tavola rotonda referente
Ma
Devo
Piace
Però hanno
Non atto
Ma
Va bene allora devo dire mi pare che vi siete rivolti bene
Avete dato a tutti i vostri messaggi
Devo dire
Che per essere un intervento alla tavola rotonda agli stati già della cultura
Devo dire sinceramente pur rimanendo lo ribadisco molto critico nei confronti di questo Governo per quello che ha fatto nella cultura come la vediamo noi
Cioè non solo patrimonio museale non solo storia ma anche ricerca formazione scuola pur rimanendo molto critico devo dire che hanno preso degli impegni per me non sono sufficienti ne dovranno prendere di più e dovranno dimostrarlo in Parlamento
Però adesso per piacere
Voglio vogliamo e dobbiamo ascoltare
Il Presidente dalle pur merita poi lo Stato che ci ha seguito pazientemente
Che ringraziamo per essere qui e che abbiamo il dovere di ascoltare
Do la parola
Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Grazie
Grazie grazie napoletano prego prego grazie la proprietà
Vi prego
Caro napoletano io ho qui io la ringrazio prego ma
Non vorrei non vorrei che fosse né un dovere ed è un obbligo ascoltarmi sono stato invitato ho accettato
Ho accettato furbate
Ho accettato di venire qui perché diciamo sono convinto e non solo per quello che riguarda me stesso avendo io oggi questa responsabilità che quando
I nostri padri costituenti hanno scritto la nostra Carta forme mentale non immani non hanno immaginato per il Capo dello Stato un ruolo che si si risolvesse come si dice
Perire in altri Paesi nel tagliare nastri alle inaugurazioni ho ritenuto che
Il Capo dello Stato il Presidente della Repubblica secondo la nostra concezione costituzionale dovesse prendersi delle responsabilità senza invadere campi che non sono suoi
Le responsabilità del Governo non sono quelle del Presidente della Repubblica e viceversa ma io
Credo di dovere sempre cercare di interpretare le esigenze e interessi generali del Paese anche in rapporto a scelte del Governo che rispetto perché non posso assolutamente sostituirmi a chi ha
La responsabilità del potere esecutivo ma che possono rientrare in un dialogo al quale intendo dare il mio contributo partendo dalla impostazione generale e voi mi consentirete poi toccherò alcuni punti
Come dire spinoso io scottanti vedrete che non sarò elusivo
Però innanzitutto se posso dirlo anche a proposito del titolo di questa
Nostra Assemblea
Si può dire emergenza dimenticata
Forse non è nemmeno l'espressione più adatta perché non è una questione di emergenza quando parliamo di cultura
Parliamo di una scelta di fondo trascurata più che di un'emergenza di inventiva e di una scelta di fondo trascurata in un lungo arco di tempo perché naturalmente
Le questioni
Le imprese le questioni che abbiamo
Le questioni che abbiamo davanti oggi non sono nate un hanno fatto in questo Governo
Va bene e questo credo che lo ricordiamo lo ricordiamo tutti è quindi la scelta per la cultura
Una scelta che resta da fare perché non è stata fatta in modo conseguente per anni se non per non dire per decenni nel nostro nel nostro Paese e il ma il fesso del Sole ventiquattro Ore e il rapporto due mila dodici della Federcultura ci dicono molto a questo proposito a proposito cioè e questa espressione è ritornata anche mi pare nell'intervento del ministro baracca
Della cultura come motore o moltiplicatore dello sviluppo perché quello che ci deve ASS
Siglare assillare eccome rilanciare lo sviluppo nel nostro Paese sviluppo produttivo sviluppo dell'occupazione
E soprattutto è il prospetto e soprattutto prospettiva di valorizzazione della personalità dei talenti dei giovani delle giovani generazioni questo deve essere il nostro stile dobbiamo sapere che la cultura può rappresentare un Volano fondamentale per avviare una nuova prospettiva di Sviluppo Italia e anche più in generale in Europa ora io raccolgo anche il contributo che si è dato nei documenti che ho citato ad un'analisi viene diverse componenti della cultura sotto il profilo delle ricadute sulla crescita dell'economia e concretamente sulla crescita del PIL lo ha fatto in modo particolare in un suo studio professor Sacco che credo parlerà oggi pomeriggio
Già individuato sette componenti da un cosiddetto nucleo non industriale alle industrie culturali i alle industrie creative alla scienza e alla tecnologia e a misurato quale sia il peso con passionale di ciascuna di queste componenti diciamo dalla sfera complessiva della cultura i anche quale sia cosa molto significativa il garage o di propensione all'export e di successi sono ed export di queste componenti delle attività culturali ora diciamocelo nel modo più semplice
Persiste in Italia
Una spersi se perché non è nata ieri una sottovalutazione clamorosa di queste tematiche
Di queste analisi di queste ricerche una sottovalutazione clamorosa da parte delle istituzioni rappresentative del mondo della politica
Del governo nazionale dei governi locali e anche di diversi settori della società civile
C'è una sottovalutazione clamorosa quindi delle conseguenze che invece bisognerebbe trarne sul piano delle politiche pubbliche dico subito non inganni la parola pubbliche perché ci sono politiche come quella fiscale
Che vanno rivolte a sollecitare rendere sostenibili iniziative private del settore privato e del settore sociale
Non si tratta di affidare il punto può pubblico oppure può allo Stato comunque
E decimo hanno parlato i cinque punti del manifesto del sole ventiquattro ore io dico che a monte di tutte le carenze che qui sono state denunciate
Di tutte
Le cecità di cui soffre la condizione riservata alla cultura oggi in Italia
A monte c'è appunto la scarsa consapevolezza l'ho ripetuto qualche giorno fa dell'importanza decisiva per il nostro Paese di uno straordinario patrimonio come l'uva definito Amato ben più largo di quell'costituito dalle opere d'arte tuttavia nutrito dallo stesso patrimonio genetico ma io non voglio ora ritornare su questa accezione più larga così come Amato assai bene prospettato ed è semplificato
Riprendo invece la sua difesa della scelta dell'Assemblea costituente e la difendo contro qualche frettoloso commento degli inizi da lui citato
Dell'articolo nove come uno dei principi fondamentali della Repubblica e della Costituzione
Come scelta meditata lungimirante e di sorprendente attualità
E vedete anche per come ha saputo abbracciare in due righe due righe e l'articolo nove tutti gli aspetti essenziali del tema ma che ancora oggi dibattiamo e io voglio rendere omaggio a questi signori che sapevano scrivere in due righe sapevano scrivere in italiano le leggi
è innanzitutto la legge fondamentale
Vogliamo
Vogliamo rileggere vogliamo rileggere sono due righe quindi sito anche il primo comma Giugliano non solo il secondo
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e
La ricerca scientifica e tecnica ed è una
Coppia amento che non dovremmo mai trascurare i nostri discorsi cultura e ricerca scientifica e tecnica
Indi continuava la Repubblica soggetto tutela il patrimonio storico e artistico della nazione
Ebbene a quanto oggi le istituzioni della Repubblica promuovono e tutto intorno promuovono e tutelano ancora pochissimo in modo radicalmente insufficiente
Quale peso
Quale peso ci dobbiamo
Quale pezzo ci dobbiamo chiedere si sta di fatto al di là delle proclamazioni
Riconoscendo a quel dettato costituzionale dunque ad una corretta visione nel rapporto tra cultura e scienza
Da una parte e sviluppo dell'economia e dell'occupazione dall'altro e poi non vorrei soltanto ragionare in termini economici
Quale peso si sta riconoscendo al rapporto tra cultura e scienza da una parte e un'ulteriore incivili mento del Paese benessere dei cittadini
Misurato
Benessere dei cittadini misurato secondo nuovi indici qualitativi e insieme
Valorizzazione dell'identità e del prestigio dell'Italia nel mondo perché non c'è soltanto quanto aiuto danno al prodotto lordo la cultura la scienza ma come sono parte integrante
Del nostro affare nel mondo
Con il prestigio che le generazioni che ci hanno preceduto
Che ci hanno preceduto hanno assicurato all'Italia
Ora in effetti si sta apprestando a tutti questi fattori
Un'attenzione assolutamente ho detto inadeguata e opposto e ancora oggi intendo porre questo problema in via prioritaria e di principio
Per quel che di per sé significa prima di venire a considerazioni relative a temi di intervento legislativo e di finanza pubblica comunque state tranquilli io non eludo qui i temi e non esito a esprimere con lo spirito critico anche a esprimermi con spirito critico anche nei confronti a mente nei confronti dei comportamenti dell'attuale Governo nel suo complesso
Pur conoscendo la sensibilità e l'impegno dei singoli ministri
E non perdendo di vista quel che l'Italia deve al governo del presidente Monti per un recupero incontestabile di credibilità e di ruolo
In Europa e nel mondo
Sappiamo
Sappiamo
Perché qui non si tratta di fare i ragionieri ma
Di ragionare politicamente fare ad alzare i ragionieri e ragionare sono due cose diverse sappiamo sappiamo
Che è stato e resta necessario fare i conti con un livello di indebitamento pubblico raggiunto nel corso di decenni e con un grado di esposizione I rischi
Del mercato dei titoli del debito sovrano nella zona euro
Che vanno perseguiti obiettivi rigorosi in tempi stretti concertati in sede europea
Di riduzione della spesa pubblica e di contenimento della sua dinamica perché se non facciamo questo carissimi amici se non facciamo questo
A quale livello schizzi daranno gli interessi dei nostri titoli pubblici quanto dovremo pagare a colore e cioè a che tanta gente modesta ad atti alla gente che ha comprato i buoni del tesoro come facciamo noi rendere
Al loro gli interessi che ci siamo impegnati a pagare che rischiano di cresce siamo sotto tanta miliardi in un anno oggi che dobbiamo pagare di interessi sonde invito pubblico che cosa potremmo fare anche con una piccola parte di questi otto
Familiari dobbiamo scrollarci dalle spalle questo peso insopportabile e dobbiamo farlo perché altrimenti questi sono i casi e i modi in cui uno Stato può fallire e non credo che noi possiamo giocare con questo rischio oggi e nel prossimo futuro nel nostro Paese chiunque governi qualunque situazione politica e parlamentare esca dalle elezioni
Però la domanda che io pongo ed è una domanda chiaramente
Molto problematica molto critica ma è fatale mai fatale che per riuscire in questo sforzo e questo sforzo di risanamento
Della finanza pubblica si debba ancora procedere con tagli e rilevanti a impegni di finanziamento in ogni settore di spesa
Tagli più o meno uniformi o come si dice è diventato un termine abbastanza consueto lineari cioè senza attentare
Di fare emergere una nuova scala di priorità nell'intervento pubblico
E quindi nella ripartizione delle risorse
Non credo
Non credo
Lo
Non credo onesti non credo onestamente
Avendo grande considerazione per chi deve far quadrare i conti pubblici badate che non è uno scherzo per nessuno ma non credo che ciò sia fatale e che ci si debba arrendere a fuorvianti automatismi
La logica della spending review dovrebbe essere quella di ottenere risparmi di spesa in qualsiasi settore attraverso modifiche strutturali
Modifiche di meccanismi generatori di spreco e distorsioni pesanti e attraverso l'avvio di processi innovativi nella produzione di servizi può ci e nella costruzione di programmi di intervento pubblico questa logica dovrebbe però far salva un'attribuzione di maggiori risorse
E finanziamenti da considerare finora sacrificati e invece essenziali per una ripresa e una nuova qualificazione dello sviluppo del Paese e dovunque
Salvaguardare una quota accresciuta e consistente di risorse pur
Nella generale
Riduzione della spesa pubblica per cultura e ricerca a tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico perché perché
Il contenimento della spesa pubblica e soprattutto della sua dinamica innanzitutto la riduzione anche
Di della sua entità attuale non significa
Che non ci debba essere non ci possa essere se elezione e molto arduo e mutuare può scegliere e dire questo sì e questo no ma questa è la politica la responsabilità della politica sta nello scegliere nel dire dei no e nel dire dei sì
E io credo e io credo
E io credo che e io credo che debbano essere detti più giusti a tutto quello che riguarda
La cultura la scienza la ricerca la tutela e valorizzazione del nostro patrimonio
Qualche spunto specifico ritorno innanzitutto sulla ricerca scientifica di cui ho detto qualche giorno fa in occasione della giornata della ricerca soltanto l'Italia lo ha detto molto bene lei
L'Italia a in campi e fondamentali della ricerca tradizioni ed energie vive
Dei talenti un prestigio di cui molti gli ad ogni livello nella sfera istituzionale nei e nell'opinione diffusa non si rendono conto noi abbiamo dei tesori ignorati
Delle capacità un dinamismo di di di ricerca e di passione per la scienza che viene largamente ignorato
Io parlo di talenti alte che operano fuori d'Italia abbiamo avuto appunto qualche giorno fa in Quirinale per quella giornata di ricerca sul cancro il professor Pandolfo sì e un italiano
E da cinque anni dirige il centro di ricerca oncologica di far parte uno dei più importanti centri che ci siano nel mondo vive da venti anni in America da cinque anni dirige questo centro ed è venuto ad il CIPE voi avete tali istituti ettari talenti e dobbiamo lavorare insieme io italiano all'America e voi italiani in Italia e scusate io sono andato sono andato
Voglio parlare anche di coloro e sono tanti gli italiani che vivono e operano servendo in istituzioni di ricerca europea a Ginevra ho incontrato centinaia di ricercatori italiani al Cermis
All'Aja all'estero per cento
Di
Ricerca e tecnologie spaziali altre centinaia di italiani
Che sono dati di anche poco dopo i vent'anni dopo aver preso il la laurea o il dottorato e che sono chiusi
Tutti i giorni dalla mattina alla sera in luoghi che non sono Romascu che non sono belli come i nuovi italiani e stanno lì soltanto per la loro passione per la ricerca
Per dare prestigio alla tradizione scientifica del nostro del nostro Paese e allora questo questo è qualcosa che deve far riflettere profondamente
E quando sentiamo dire anche aiutateci non solo con finanziamenti per esempio questi sono naturalmente centri finanziati si finanziati dalle istituzioni europee i due che ho citato però noi siamo tra i maggiori contributo non ce lo dimentichiamo perché noi paghiamo contributi per finanziare la ricerca spaziale offese o per finanziare la ricerca del cerchio però è giustissimo dire non solo questo opporre occorre dell'altro occorrono
Capacità operative occorre liberarsi dal peso delle procedure burocratiche e anche dal peso crescente di una
Oramai
Come dire impraticabile foresta legislativa foresta normativa che non fa che crescere da una settimana all'altro abbiamo talenti e abbiamo istituzioni io
Mi domando scusate vi rivelo un particolare come sia stato possibile
Qualche tempo fa vero Ministro Profumo che uno oscuro estensore di norme
Abbia preteso di redigere
Una norma che prevedeva la immediata soppressione di dodici istituti di ricerca
Quella
Il lavoro di questo signore è finito nel cestino
Perché diciamo abbiamo cercato
Non le vedo messo Profumo insieme di tenere gli occhi aperti
Ma è una spia di che cosa può significare la peggiore molto mentalità burocratica quando è chiamata a collaborare a scelte di governo
Che devono essere libere da queste incrostazioni
Un secondo
Un secondo passaggio tutela del Paese del paesaggio e del patrimonio tutela cura valorizzazione del territorio perché questo è qualcosa che spesso
Ma
La signora Buitoni lo sa benissimo possa benissimo il fine è qualcosa che sfugge
Si pensa solo autocostruito e non si non si pensa al dove si costruisce alla messa in sicurezza del territorio i quello che stiamo vivendo in questi giorni con le alluvioni in tante parti del Paese
C.c. allarma io sono stato mesi fa dopo dopo le alluvioni nelle Cinque Terre a Vernazza io ho detto qualcosa scusate
Se mi ripeto ma certe volte inutile inventare qualcosa di diverso ho detto lì ma insomma abbiamo alle spalle
Una lunga storia di piani della difesa del suolo l'ultimo del due mila e dieci
L'ultimo dei due mila dieci con cui si stanziava credo un miliardo ebbene una lunga storia di piani di stanziamenti via via disgregata essi
Persi sì per strada non portati a compimento questa è la dura storia questa è la realtà quante volte abbiamo aperto questo capitolo a partire dall'alluvione non è vero del mille novecentosessantasei a Firenze quante abbiamo aperto questo capitolo e poi ce ne siamo dimenticati o lo abbiamo chiuso a meglio abbiamo rinviato ad un successivo piano quello che non eravamo stati capaci di fare realizzando il piano precedente
E questo di rischio antico si è fatto più acuto assunto dimensioni diverse
Forse forme più volte violente perché siamo piaccia o no nell'epoca del cambiamento climatico oggi sono le alluvioni e non solo di alluvioni sempre le frane non le frane di sempre e abbiamo bisogno di niente
Per il mio ancora più forte ancora più determinato
E soprattutto operativo e non ci siamo non ci siamo né nella comprensione del problema né nell'azione conseguente a tutti i livelli innanzitutto dico a tutti i livelli istituzionali
Ora se
Mi consentite io vorrei fare anche qualche osservazione per così dire di carattere di carattere trasversale
Cioè che riguarda tutti i settori di attività culturali a cui ci siamo a cui ci siamo riferiti e
Le considerazioni sono abbastanza semplici innanzitutto noi dobbiamo
Assicurarci che ci siano anche comportamenti individuali e collettivi nuovi quello che si è detto a proposito dell'educare del far crescere per far crescere
E
E
Perché ci sono
Parliamoci chiaro comportamenti che arrecano ingiuria e danno al nostro patrimonio monumentale artistico perché non solo non lo si tutela ma spesso lo si lascia devastare lo si lascia ferite ingiuriare
Abbiamo bisogno di comportamenti responsabili in questo senso e abbiamo bisogno di comportamenti sensibili anche per quello che riguarda
La spesa per consumi la spesa delle famiglie noi viviamo in un periodo difficile perché
Si restringono le entrate disponibili
Per moltissime famiglie c'è mancanza di lavoro c'è cassa integrazione ci sono giovani che vedo un'ombra pesante sul loro futuro per nello stesso tempo proprio in questo periodo di restrizioni dure e obbligate noi vediamo anche i segni di una evoluzione nuova
Nel costume nelle scelte il fatto
Che diminuiscono si tanti i consumi di beni durevoli o non durevoli ma invece non diminuisca la spesa per la fruizione del patrimonio culturale non non diminuisca la spesa
Per i musei per l'accesso ai musei non diminuisca la spesa per quello che riguarda anche partecipazione ad ad attività ad attività culturali ad attività
Di di arricchimento morale e civile questo è un segno molto incoraggiante che noi dovremmo
Dovremmo riuscire a generalizzare nella nella realtà nella realtà del nostro del nostro Paese
E poi c'è qualche cosa che io non posso sottacere badate che
In tutti i settori anche in quelli che riguardano l'attività culturale anche quelli che riguardano qualsiasi settore
Di quelli di cui abbiamo parlato occorrono scelte non conservative per quello che riguarda le strutture
E per quello che riguarda
Le realtà che si sono venute
Accumulando in frustrando nel corso del tempo guai se dovessero prevalere atteggiamenti
Difensivi atteggiamenti di difesa e conservazione di tutto l'esistente e anche diciamo pure guai se dovessero prevalere atteggiamenti e puramente difensivi di posizioni acquisite in termini di categoria
In termini può volatili
Abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di innovare di innovare soprattutto nel senso come giustamente si è detto della sburocratizzazione e anche nel senso del migliore uso delle scarsi o non sufficienti
Risorse disponibili non dobbiamo in questo modo facciamo farci imbrigliare non tutto quello che c'è in ognuna delle nostre si azione che si occupano di culture di scienza non tutto e di fondi e difendibile non tutto è valido non tutto e produttivo
Dobbiamo avere il coraggio di innovare
Se vogliamo se vogliamo salvaguardare salvaguardare l'essenziale e la funzione e il futuro di queste di queste nostre attività infine io
Non entro nel merito spero che oggi pomeriggio si sviluppi anche questa dimensione del dibattito
Dei soggetti
Quali sono i soggetti che debbono entrare in campo per portare avanti una nuova politico una nuova visione del ruolo della cultura in tutte le sue espressioni
Barca detto ha detto provocatoriamente però ha fatto bene non è questione di soldi o non è solo questione di soldi
Penso che sia io io avessi detto non esiste nessuna questione di soldi non mi sareste stati assentire perché esiste una questione di soldi per la cultura per la scuola per l'università per la ricerca esistente
E l'ho già detto però esiste anche una questione fondamentale che si chiama capacità
Progettuale
Realizzatrice e gestionale
E questo è questo che cosa significa
E teso che cosa significa che innanzitutto abbiamo bisogno in questo senso di una nuova qualificazione delle istituzioni pubbliche per esempio le Regioni sissignore
Non getto
Non getto l'anatema sulle Regioni ci mancherebbe altro però l'esperienza dei fondi europei per il Mezzogiorno è un'esperienza di cui dobbiamo
Sentire tutto il peso stavo per dire vergogna non voglio esagerare ma noi non abbiamo utilizzato risorse preziose o li abbiamo utilizzato è male e credo ed impegno con cui il ministro barca
Si è momenti si è messo inazione per
Perseguire il recupero e la riprogrammazione delle delle risorse dei fondi europei e ha determinato delle scelte sapienti chiamo da
ATO un forum posso di grande rilievo per esempio a progetti per la cultura come per Pompei sia uno dei segni positivi che sono venuti da questo Governo e dobbiamo e dobbiamo incoraggiarlo
Soggetti istituzionali da riqualificare e soggetti del privato e del privato sociale da chiamare a raccolta da stimolare
Da stimolare
Lei lo sa Presidente Squinzi io dico sempre c'è un problema di più forte impegno negli investimenti pubblici e privati per la ricerca anche di impegni delle aziende gli impegni soprattutto delle aziende maggiori
Ma anche
Delle medie aziende e che intanto oggi competono sul piano internazionale con successo in quanto hanno alle spalle non solo una eredità che è quella di cui ci ha parlato di abbiamo amato questo grande background di creatività italiana ma perché hanno anch'esse investito in ricerca abbiamo bisogno di investimenti privati abbiamo bisogno di investimenti pubblici abbiamo bisogno di mobilitazione nuova di soggetti sociali
Cooperativi anche adeguando come ha detto la signora Buitoni la legislazione italiana l'esigenza di valorizzare questi apporti io
Capisco voglio dirlo francamente
Tante interruzioni e tanti impazienza naturalmente io
Cosa volete
Ho fatto nel passato comiziante e quindi
E quindi ci sono abituato e anche quando ci sono abituata anche quando
Ho dovuto affrontare battibecchi in piazza non soltanto parlare io e prendere gli ha
Rossi degli altri oggi faccio un altro mestiere e quindi dico con molta pacatezza e senso di responsabilità facciamo valere le nostre legittime fatte valere le vostre legittime
Preoccupazioni esigenze in sofferenza e proteste facciamolo con il massimo sforzo di razionalità e di responsabilità perché solo così potremo portare la cultura più avanti e il Paese fuori dalla crisi grazie
Landolfi
Daccapo lavoravano le sue
Non solo ad opera
Figlia sia poi così
Pubblica
Continuiamo continuiamo con un tono a questo punto
Di approfondimento di una serie di temi ma senza dimenticare lo spirito di fondo che ha animato
L'idea stessa di fare questi Stati Generali e prima ancora di fare il manifesto per la cultura che era uscito il diciannove febbraio scorso avendo poi tutta una serie di adesioni molto molto importanti
Naturalmente ci ha fatto molto piacere sentirlo riecheggiare in molti dei discorsi di questa mattina
Si trattava forse di cogliere uno spirito lo spirito del tempo con qualcosa che era già nell'aria e che aveva bisogno di essere
Fortemente coagulato e quello che a me ha colpito molto è proprio la capacità che il Capo dello Stato avuto di mettere insieme
Aspetti istituzionali aspetti economici
Inquadrando il tutto peraltro facendo riferimento al clan articolo nove della Costituzione
Facendo riferimento proprio alla cultura una parola che spesso ci si vergognava persino armati di pronunciare in ambito in ambito politico ed è invece quella la non se forse non l'emergenza come lei ha detto di emergenza dimenticata
Ma comunque
L'ambito in cui troppo colpevolmente la politica sia sì se e come
Appunto dimenticata di fare le scelte e soprattutto di prendersi le responsabilità
Che le erano dovute insomma dire molti si quando bisogna dire sì cioè quando bisogna premiare il merito e dire molti no quando si tratta invece di alimentare gli sprechi e oggi questo mi sembra il punto di riferimento di riferimento fondamentale
E dunque se vogliamo tornare a crescere nel medio periodo dobbiamo ripartire dalla cultura ripartire da i suoi aspetti fondamentali vederla non come un'amica una nemica
Della Tel del dell'insieme produttivo del Paese ma anzi lampo sua principale la sua principale alleata ed è questo poi il messaggio che il Sole ventiquattro Ore ha voluto dare prima quel manifesto poi con l'indice ventiquattro
Non nascondo che ci ha fatto molto piacere vedere che almeno uno dei tre ministri questa mattina ministro Profumo ha fatto propria l'idea di un'agenzia
Che non avevamo lanciato domenicano con l'articolo di Pier Luigi Sacco di un'agenzia per le esportazione della produzione creativa italiana
Che poi appunto l'idea
Che lo stesso sa questi lavori risulterà più avanti che anche quello che consiste nella
Nella collegare nostro patrimonio con le cose più innovative comprese le
Le piattaforme digitali ma adesso non voglio anticipare nulla di ciò che diremo oggi dico dico soltanto due cose che riguardano proprio il modo in cui vorrei procedere
Negli interventi di oggi come quelli di stamane dove c'è stato un incalzare da parte di e del direttore del Sole ventiquattro Ore Roberto Napoletano che l'incalzare a fare proposte concrete perché richiamo punto così dare l'idea che la cultura
Sia una cosa e farne scenderà e la cosa più concreta di questo mondo in Italia soprattutto è fatta di i palazzi di dimore storiche i siti archeologici oltre che di una cultura
Che e di cui andiamo giustamente orgogliosi nel mondo che costituisce quel brand italiano da cui ripartire attraverso l'agenzia di cui abbiamo detto per
Avere un valore competitivo ritornare ad un valore competitivo dopo che siamo scesi così molto come così tanto come dicono i nostri indicatori
Allora la era primo intervento di Alessandro Laterza che il Presidente della Commissione cultura di Confindustria che già oggi ha un po'anticipato le linee
Per la sua proposta pregherei quindi Luigi poi tutti gli altri che interverranno quest'oggi a partire subito con quello che per loro è la cosa da fare diciamo la proposta concreta
Tra lo faremo in vari ambiti qui la cosa da fare dal punto di vista del rapporto pubblico-privato privato se davvero vogliamo rilanciare patrimonio culturale e se vogliamo magari che so partire
Da lì sgravi
Carandini oggi ha detto quel pubblico sia ritratto troppo cioè fa bene il privato ma se poi il pubblico non c'è per niente le cose non funzionano anche nostro manifesto l'avevamo detto s'quando c'è lo Stato allora anche il privato funziona ma lo Stato deve dare almeno delle direttive
E di fondo ecco un problema che si pone un problema quello di incide gli incentivi per cui siamo avere tutti gli sgravi che vogliamo ma forse dal punto di vista
Dell'efficacia questi devono essere davvero incentivanti ma comunque lascio la parola ad Alessandro Laterza
Per il suo intervento Ciconte avremo tutti più o meno nei di dieci dieci undici minuti in maniera da poiché
Poter lasciare al ministro Corrado Passera Ministro dell'economia ed è significativo che chiuda il ministro dell'economia di chiudere questi i nostri lavori pomeridiani grazie
Vado con questo analoga si sente buonasera il
Per ragioni di brevità
Nel ringraziare Armando Massarenti Sole ventiquattro Ore per questi per questo invito per questa opportunità per per brevità parte con due affermazioni apodittiche perché non abbiamo tempo di argomentare la prima
E che dal mio punto di vista credo emergeva pone a seguito della
Per interventi quando parliamo di cultura in tutta la vasta gamma di accezione che l'espressione può avere
Per quanto mi riguarda parliamo certamente di quello che è un bene fondamentale
Lo è dal punto di vista civile dal punto di vista economico termini che dobbiamo imparare a non vedere come termini disgiunti altrimenti come dire bene nella premessa credo
Di molti dei discorsi tre
Che svolgeremo oggi e che fanno parte dello spirito del manifesto del Sole ventiquattro Ore la seconda affermazione apodittica e che io non credo che sia possibile
Ragionare di cultura in tutte ancora una volta le accezioni possibili immaginando che esista un approccio in cui la mano pubblica e assente
Lo dico per ragioni di principio ma anche per ragioni pratiche per essere molto chiari se parliamo anche solo del tema del patrimonio culturale italiano questo è talmente vasto e articolato che inimmaginabile
Che ci possa essere una gestione che non vedo un forte controllo e anche un apporto di risorse di parte pubblica
Dopodiché la scelta presenta Politano è stato molto chiaro oggi non è una scelta del ministro e beni culturali
E il Governo che deve decidere
Quante risorse destinare la cultura
E nella clima che stiamo attraversando in questo momento quante risorse togliere ad altri settori e qui il tema diventa ovviamente delicato ma così va affrontato altrimenti come dire rischiamo
Di seguire un approccio molto teorico fatte le mie affermazioni di partenza vengo al punto io credo
Che sia necessaria
Non un confronto non una competizione ma una collaborazione e una integrazione di risorse private
Per poter intervenire soprattutto nel campo dei beni delle attività culturali e della ricerca anche questo è un po'e la mia è un'opinione ma io credo che questo sia il tema
Su quale concentrare
Principalmente l'attenzione quando parliamo di questo
Ci dobbiamo confrontare con alcuni argomenti appunto su qual è il punto d'incontro punto d'incontro è nella fiscalità perché quello che serve non sono in primo luogo certo anche risorse intellettuali ma in primo luogo risorse economiche
E per attirare risorse economiche e fondamentale la capacità di attrarre l'attenzione dei soggetti privati ne abbiamo un sistema
Che il cosiddetto di erogazioni liberali che non è particolarmente invitante anche avuto delle migliorie ma di fatto i i privati cittadini
E gli enti e cosiddetti credo non economici enti non commerciali chiedo scusa tre quali credo siano le fondazioni bancarie
Hanno una agevolazione parziale nel senso che possono detrarre fare una detrazione di imposta del del diciannove per cento
Sulle spese per manutenzione restauro per interventi per iniziative culturali io credo che questo non si è incoraggiante cioè che dovrebbe anche il privato cittadino deve essere sollecitato a intervenire
C'è un regime più largo per quanto riguarda
Invece le impresse
Che consente una riduzione integrale dell'importo del che viene condonato elargito dalla base imponibile ma che qua anche mi suscita qualche domanda sia il sistema
Per rivolto i privati soggetti non commerciali sia sistema rivolto alle imprese raccolgono pochissime risorse
Qui ci sta quindi c'è qualche cosa che non funziona evidentemente i dati del Ministero del due mila dieci quelli sono disponibili
Ci dicono che sul fronte delle imprese sono state raccolte ventisei milioni tutti quanti di grandi banche assicurazioni e grandi imprese pubbliche o para pubbliche
Sul fronte dei dei privati cittadini degli enti degli enti non commerciali si parla di ventinove milioni circa
E qui sono praticamente tutte fondazioni bancarie per carità sono cifre non irrilevanti Mick mi chiedo però se questo per esempio riflette la realtà
Nell'occasione della Biennale dei beni culturali che si è celebrata pochi giorni fa Florentia a Firenze
è stata presentato una relazione che ci dice che in Italia ci sono undicimila mostri di vario tipo ogni anno c'è un numero
Infinito quindi vuol dire che c'è una attenzioni una spesa molto larga che certamente non è riassunte descritta degli importi che invio
Che vi ho enunciato credo che non ci sia un incoraggiamento particolare perché questa forma di erogazione liberale comporta una serie di procedure
Che soprattutto pensando ai privati cittadini o le piccole imprese e decisamente scoraggiante allora prima proposta
Assenti quattro ore che cosa possiamo come possiamo semplificare al massimo e democratizzare se vogliamo anche la partecipazione
A quello che può essere un investimento non ha speso l'investimento in una cultura in beni culturali inattività culturali perché questo è un punto critico
Perché la formula e qui vengo l'impresa che viene praticata più comunemente e quella della sponsorizzazione
Niente di male che vantaggio c'ha semplicemente il fatto che la sponsorizzazione per definizione integralmente deducibili
Perché il potere dei problemi ma perché evidentemente la sponsorizzazione si applica prevalentemente di evidentemente agli eventi che sono importantissimi beni che ci siano
Non è questo
Che in discussione mi domando però quanto con le sponsorizzazioni si possa venire incontro per esempio il problema
Per prendere un numero decente che potrei
Potrei esibire per affrontare il problema che noi abbiamo quattrocentoventi venti venticinque
Musei statali quattrocentoventicinque ma anche sostanzialmente circa la metà dei trentacinque quaranta milioni di visitatori che ci sono ogni anno vanno solo in otto musei
E poi se consigliamo sessantacinque musei su quattrocentoventiquattro questi raccolgono l'ottantacinque per cento di pubblico di visitatori dal punto di domanda
Nel quando parliamo di musei pensiamo sempre lì dico per dire agli Uffizi o al Brennero a Capodimonte o altre istituzioni museali importanti
Ma i piccoli musei quelli che oggettivamente hanno difficoltà ma magari hanno un valore o non la possibilità di valorizzazione chi li accompagnerà
Uno sponsor
La vedo improbabile dal punto di vista fiscale dal punto di vista operativo
Mi sembrerebbe importanti incoraggiare una partecipazione più larga stesso discorso e chiudo
Vale per quanto riguarda un altro tema su quelle attiro l'attenzione del sole in virtù della particolare lavoro impegno in materia fiscale ed è tutto il tema
Delle agevolazioni per quanto riguarda le ristrutturazioni edilizie mi rendo conto se non discorso terra terra ma molto pratico noi abbiamo un sistema di agevolazioni
Per restauro ristrutturazione edilizia in senso lato che però non valorizza minimamente il fatto che l'edificio in questione siano edificio di interesse culturale o vincolato io lo trovo insensato
Trovo insensato che uno paghi Linux su un edificio di interesse storico al pari del come dire casa sua di abitazione o nella sua abitazione residenziale
Se vogliamo fare una politica di anche come dire tutela oltre che di valorizzazione se poi non lo vogliamo fare questo è un ovviamente è un altro discorso quindi questo è un tema
Che va considerato al pari del fatto per esempio
Che tutto ciò che riguarda siamo i manufatti sia i beni archeologici non è oggetto di alcuna forma di agevolazione anche dal punto di vista del degli sconti che si fanno sul perché per sull'IVA
Allora
E sufficienti insomma fare un repertorio professor Carandini queste cose le sa
A memoria di vari oggetti che possono essere oggetto di incentivo agevolazione e questo non risolverà
Questo deve essere chiaro non risolve l'integralità dei problemi
Però oggettivamente può contribuire ad affrontarle magari trovando una maggiore integrazione tra amministrazioni centrali e amministrazioni regionali
E tra amministrazioni centrali e amministrazioni centrali è stato detto oggi utili un buon esempio che abbiamo avuto l'est quello della collaborazione tra il Ministero dei beni culturali e la coesione
Perché la questione di Pompei ma in realtà dei poli museali nel Mezzogiorno è un progetto serio di collaborazione tra diversi soggetti che concorrono sull'obiettivo che credo
Tutti quanti condividiamo di civiltà e ovviamente di sviluppo economico grazie
Grazie ad Alessandro dalla terza e devo dire feci rimanda anche ad un tema forse più generale che è quello
Della della dell'aspetto conoscitivo perché nella tipo di Progetto che è stato fatto per compete una parte consistente cioè otto milioni riguarda proprio la
Messa a punto delle sintetico di un sistema che faccia capire
E come stanno le cose perché manca anche questo molto spesso nella nostra gestione dei beni dei beni culturali quindi magari ci colpiscono di più i crolli sistematici ma che valgono ogni tanto ma poi c'è bisogno di
Qualche cosa che che ci dica anche lo stato generale della situazione ecco adesso si è parlato di fondazioni però il piacere e l'onore di dare la parola de Manuela Emanuele
Che il Presidente della Fondazione Roma a cui chiedo appunto qual è il ruolo delle fondazioni qual è la proposta che noi possiamo portare oggi al ministro
Passerà rispetto alla ai temi della cultura e dello sviluppo di cui abbiamo parlato grazie grazie
Beh la domanda con la quale lei esordisce io la rispetto
La vorrei evitare perché mi ha provocato in questi anni tanti e tali di quelli strali che mi pare inutile ricominciare assenti le fondazioni non devono fare nelle banche
Né tanto meno la Cassa depositi e prestiti debbano occuparsi come dice la legge Ciampi dei problemi seri della società italiana
Questo è un argomento che quindi chiuderei qui per evitarmi
Posizioni minoritarie ma vincenti visto che tutte le altre fondazioni italiane sono come si dice in gergo alla canna del gas
Non hanno più dividenti da sei anni sette anni
Dalle banche partecipate
Sono costretti a fare inutili aumenti di capitale per mantenere posizioni di potere
Che peraltro sono del tutto inutile perché nell'epoca della globalizzazione non riusciranno a impedire quello che
Normalmente giustamente accadrà hanno dovuto ridurre radicalmente i loro interventi sul territorio
Sono costrette a indebitarsi è il caso Montepaschi Siena
Cioè ma ce ne sono decine che siamo in queste condizioni
E non fanno quello che dovrebbero fare per loro la norma ciò che prevede la norma Amato è la norma Ciampi due norme emblematiche del cambiamento di passo nel nostro Paese con una visione internazionale perché la prima norma
Mirava a separare l'attività filantropica da quella
Bancaria per rinforzare il sistema bancario è la seconda voleva che le posso vendute le banche proprio per dare con il ricavato le risposte ai bisogni della gente dei campi delle grandi emergenze del territorio
I miei colleghi preferiscono fare i banchieri e i partecipanti alla Cassa depositi e prestiti auguri
Noi facciamo esattamente il contrario di loro e da un recente diagramma pubblicato siamo la Fondazione che negli ultimi dieci anni avuto rendimenti di gran lunga superiore allora perché abbiamo venduto la banca
Non abbiamo partecipazioni Cassa depositi e prestiti e investiamo più brillantemente il nostro canale
Bene fatta questa brevissima risposta veniamo invece al punto del convegno io vorrei ringraziare Roberto Napoletano per avere
Creato questa premessa importantissimo nel nostro Paese degli stati generali della cultura gli Stati Generali evocano sempre la memoria che abbiamo una grande rivoluzione primo grande convocazione Stati Generali fu
All'antivigilia la rivoluzione francese
Io mi augurerei sinceramente ci fosse un grande campi amento nel nostro Paese di fronte ai temi
Principali uno dei primi principale che ha pesato la cultura devo dire che ho letto con molta attenzione il manifesto e
Condivido molte delle cose in esso contenuta quali per esempio pensare in un'ottica medio lunga
Alla valorizzazione del sapere ma credo che questo è un Paese
Che si vuole destinare alla crescita di fronte una competizione veramente mondiale e quasi un obbligo mi indigno indispensabile esigenza
A cui il Parlamento dovrebbe dare risposta lo stesso vale per lo
Studio dell'arte in tutte a tutti i livelli dalla comunità questo accadeva
Ai miei tempi io ho studiato anche se sono professori di scienza delle finanze
Arte come attività con come materia importantissima dall'asilo d'infanzia di può dire fino al terza liceo mi pare una cosa normale che oggi si ponga questo problema
Mi pare quasi un indispensabile esigenza della società che viviamo
Io credo che anche questo altro affermazione che la cultura uguale sviluppo economico sia
Assolutamente da condividere anche se io sono più portato a pensare che la cultura è un mezzo di
Inclusione sociale prima ancora che di sviluppo economico perché consente all'abbattimento delle barriere
Nella complessa società che viviamo e a mio modo di vedere potrebbe anche in futuro impedire dei conflitti etnici e religiosi il dialogo attraverso la cultura è lo strumento principe dalla comprensione reciproca
Se poi pensiamo alla cultura del termine economicistici del tutto evidente che
In un Paese in cui non abbiamo più un'industria checché se ne dica
Né grande né media né piccola perché finché sono state finanziate dallo Stato sono stati tutti i grandi imprenditori quando filo Stucchi dello Stato è finito
I grandi imprenditori sono tutti spariti a mio modo di vedere qualche problema ce l'avevamo prima allo dall'ora ora ce l'abbiamo in maniera radicale
La medie e piccole imprese da quando si pagano le tasse da quando non si può più fare il lavoro nero comincia ad ansimare
Questo ci chiediamo come mai poi le imprese disloca Vizzino vadano in Paesi dove invece possono continuare ad avere dei benefici la cultura e l'energia pulita del nostro Paese
Insieme al territorio noi abbiamo due cose che sono alla base principale della sviluppo economico e sono appunto la cultura e il territorio
Io
Quindi su tutto questa tematica sviluppata molto bene dall'amico napoletano su questo manifesto sono completamente d'accordo
Sono invece un qualche perplessità sul rapporto pubblico-privato
Io ho avuto a noi come Fondazione Roma credo che siamo
Oramai che lo si vogliono così goliardata
Da Firenze a ad Algeri
L'unica realtà che svolgendo il compito preciso visto alla legge date le rispondo in campo culturale di Consiglieri perché stiamo ricostruendo la cattedrali Sant'Agostino
Potrei dire Tunisi dove facciamo il Festival di agenti
Potrei dire
Aqaba dove abbiamo creato una scuola di formazione culturale in campo ovviamente sul campo tra israeliani e palestinesi quindi non è un'affermazione detta soltanto per
Delimitare uno spazio geografico
Siamo presenti in questo momento a Napoli con una grande mostra sulla emigrazione italiana quel grande dramma che abbiamo vissuto dal mille ottocentosessanta al mille novecentoquaranta quando
Ventisette milioni di concittadini sono andati all'estero a rinforzare l'economia degli altri Paesi
Dramma
Di grandissima rilevanza ma a mio modo di vedere inferiore a quello che stiamo vivendo oggi
Dove un milione trecento mila
Giovani sono costretti ad andare fuori dall'Italia a trovare lavoro perché non lo trovano nel nostro Paese
E mentre i primi commendevoli e secondo me a cui deve la nostra gratitudine ogni caso esserci erano muratori carpentieri artigiani
Fabbri questi sono laureati delle principali principali versa italiane che a carico dello Stato hanno formato la loro cultura vanno a impiegarla in altre aree geografiche
Siamo presenti in Sicilia con una grande mostra sul web abbiamo portato Mitoraj plessi ad Agrigento siamo per fare una grande mostra sull'arte del Corano a Palermo
Io credo che quindi quel compito a Roma di Roma non vorrei parlarne vorrei sperare che sia noto impegni la Fondazione Roma in questo momento c'è una grande mostra sull'India
Siamo per fare una grande mostra sull'ISMEA persone che segue il percorso fatto PROPER sempre il dialogo tra le culture
Abbiamo creato una grande orchestra dei giovani che si esibisce nel vecchio spazio dove si operava Santa Cecilia abbiamo preso in gestione occorre un sostegno il Quirinale qui rimetta
Abbiamo creato un master con l'Ajouli ma informazione del personale
Da dedicare all'attività nei canili negli spazi espositivi quindi mi pare che per la fondazione abbiamo fatto un grande festival dalla politica internazionale quest'anno dovrebbero venire alcune dei premi Nobel a onorare questa manifestazione
Quindi noi abbiamo un'esperienza da privati no profit
Tutte le volte che abbiamo tentato di fare una cosa un'intrapresa con il pubblico
Non è andata bene
Probabilmente per colpa nostra perché abbiamo voluto una governance più vicine i principi dell'economia e del Codice civile
è un fatto comunque che non esiste in questo mi rifaccio a quanto ha detto recentemente il presenti Federculture l'amico grossi che eccezionalmente ci siamo ci troviamo in sintonia almeno su una cosa ogni tanto
E quando ha detto che mancano ripeto le tue parole mancano le condizioni di pari dignità
E i privati sono visti solo come sponsor e nome come e non come partner effettivamente così
L'esperienza la Fondazione Roma con il palazzo l'esposizione con le scuderie del Quirinale stato una bellissima avvincente splendida esperienza ma mancano proprio
Il manca un feeling di base
Ci sono due culture che fanno fatica a
Diciamo
Trovare un punto di coagulo noi abbiamo bisogno di una governance comprensibile
Abbiamo bisogno di capire ad esempio e se il bilancio
Civilistico viene approvato a febbraio non possiamo aspettare nove mesi che un Consiglio comunale lo approvi o dieci mesi o un anno questo non esiste non è possibile non è pensabile non si può chiedere al privato no profit
Lo ripeto di investire rilevanti somme per potenziare una struttura sacrale dello Stato quella che appunto le scuderie del Quirinale e poi avere un bilancio in attivo
Che tende attende otto nove dieci mesi ad essere approvato dalla Giunta comunale
Nelle scuole esigenza che abbiamo di dovere contrattualizzare alcune grandi mostre come quella
Che o visto previsto di fare che ho fatto che è stata la grande mostra sul realismo sovietico per cui recentemente Putin ha avuto l'amabilità di
Premiarli con una medaglia
Russa
Quando ovviamente per firmare quel contratto le mie bene di me e poi ci sono stati in fibrillazione perché non avevo il bilancio ancora approvato cioè non è pensabile cioè noi non chiediamo di sostituirsi allo Stato
A me ha fatto molta impressione la violente reazione della Grande Brera i privati
Quelli no profit quelli che non fanno sponsorizzazioni perché non vengono nulla
Perché non devono vedere le prodotti finanziare né articoli da regalo di fondazioni in particolare e comunque i privati non profit vogliono soltanto contribuire alla crescita culturale di questo Paese e per farlo chiedono una cosa soltanto nient'altro
Che ci sia un rispetto delle norme che stabilisca che le governance fermo restando che la proprietà rimane dello Stato qualcuno ha messo in giro la notizia che io volevo privatizzare le scuderie del Quirinale il Palazzo del così
Giorgio soltanto dementi potevano ipotizzare una cosa del genere Scudier reale fanno parte del Quirinale e l'est e il palazzo l'esposizione che uno degli aspetti più importanti del Comune nessuno in grado fisicamente ed è connivente di farlo
Ma la gestione deve avere criteri che sono quelli non dell'azienda speciale non quelli della tradizione e gestione speciale e gestione incomprensibile di più deve essere quella prevista dal Codice civile queste quello che noi chiediamo e vengo alla proposta
Perché è inutile fare delle doglianze
Senza fare una proposta concreta ho sentito prima il relatore che ha parlato di una
Quantità notevole di spazi espositivi di musei ma parlerei anche di biblioteche chiuse
Parere ai luoghi di cultura abbandonati
Nella solo Regione dell'altro ce ne sono quattrocento
Allora
Il punto di incontro tra privato e pubblico passa visto che il Presidente Napolitano ha avuto l'amabilità di ricordare un articolo dalla Costituzione io molto modestamente mi permetto di citarne un altro cui ha parlato di un articolo che l'articolo nove
Che parla della cultura come
Elemento fondante della nostra Repubblica io parlo dal titolo centodiciotto un articolo per il quale io mi sono speso per anni
Per ottenere il principio della sussidiarietà orizzontale che tradotto iniziare lettere significa
Che laddove lo Stato non è in grado di fare laddove la Regione non è in grado di fare laddove il Comune non è in grado di fare
Con un concorso internazionale possano i privati partecipare alla gestione della cosa pubblica
Questo non ha visto abbiamo bisogno di scomodare la big society di Cameron in Inghilterra
Né tanto meno il Big Bang della cultura o meglio ancora della filantropia in America
è una realtà che fa parte delle nostre corde richiesta posta attualizzata attraverso una norma importantissima che pochi conoscono incluso il Presidente del Consiglio attuale al quale un giorno quando l'ho citato metto non conosco l'Artico non ricordo l'articolo centodiciotto allora
Per essere chiari questo strumento era stato introdotto per rendere
Permeabile lo scuro sistema gestionale della burocrazia statale
Significa che a parità di condizioni se ci sono le premesse con un concorso internazionale aperto a tutti siamo il Paese
Europeo oramai quindi e giusto che vi partecipano tutti anche i componenti di altre aree geografiche di altri territori se ne hanno la capacità
Possa essere affidata la gestione
Parliamo della gestione non la proprietà non la privatizzazione che rimane assolutamente dello Stato così come i suoi indirizzi
Così come le linee di guida
Così come gli obiettivi i target da raggiungere ma la gestione deve essere in mano a privati
Io dico no profit così sgombriamo il campo dalla visione approfitta Trichet che vi esso viene vista qualche volta come ostacolo
Questa è la proposta dalla Fondazione se fare diventare operativo l'articolo centodiciotto della Costituzione è una norma della Costituzione come tante norme che la Costituzione introdotte non sono né conosciute nel rispettate
Io credo che un salto qualitativo enorme questo Paese lo farebbe se si pensa mettesse a chi ha fatto della cultura lo strumento
Do principe dell'intervento in aggiunta a quelli che noi coltiviamo delle grandi emergenze del territorio quindi la salute la ricerca scientifica
E l'aiuto ai meno fortunati se si permettesse a chi come noi fa il nostro mestiere di potere veramente e concretamente a contribuire a far sì che la cultura non sia soltanto una frase di rito modo strumento grande per la crescita sociale grazie
Grazie Emmanuele Emanuele per questo intervento ecco devo dire che quasi emozionante il riferimento alle biblioteche chiuse che davvero rappresentano un'ossatura
Nel nostro Paese che è stata trascurata per motivi moltissimo tempo e che invece andava esultante va valorizzata e devo dire che ho trovato molto molto concreta questa questo proposta e devo dire che anch'io non me non mi ricordavo più di questo
Di questo articolo centodiciotto ma decies conosco bene il principio di sussidiarietà insomma che effettivamente dovremmo avere sempre presente
Il rapporto pubblico-privato effettivamente è stato il punto del manifesto che ha creato più così più discussioni e meno adesioni incondizionate quindi è bene riprenderlo in mano e appunto
Rivedere una serie di di questioni concrete che lo riguardano adesso passo però la parola a Pierluigi Sacco che autore peraltro della di questa questo indice ventiquattro che poi pubblicheremo anche sul Sole ventiquattro Ore di cui abbiamo dato anche anticipazione in questi giorni
E in particolare domenica scorsa integrandolo con quella proposta di un'agenzia e con altre proposte
Per esempio alla possibilità di avere facilitazione del credito per quanto è una delle imprese creative
E quindi chiederei a lui sì di parlarci come dice il programma delle piattaforme digitali più volte vocate anche nella mattina ma anche di riprendere di richiamo ora inquadrarle
A dentro questa nostra proposta questa proposta molto concreta già il ministro Profumo lo dicevo prima
Ha dichiarato di volerla fare propria quindi direi che il caso forse di anche spiegarla meglio naturalmente nel poco tempo che abbiamo qui non so bene il Time era un po'impazzito quello che ha reso quando di dire lui non lo vedete ma ci sono
Ecco a partire da lì sono dieci minuti
Bene
Visto che appunto siamo nella situazione anomala di una proposta che in questo caso c'è già cioè i quattro punti
Pubblicati domenica sulla copertina appunto del supplemento domenicale io li riprenderò alla fine per riassumere un ragionamento che invece vorrei riprendere da alcune premesse
Legate ad alcune cose che ho sentito stamattina che secondo me hanno bisogno di
Per quanto riguarda
Di essere puntualizzate proprio per dare un senso alla proposta successiva
Oggi il ministro barca ci ha detto che
Sono stati fatti molti progetti diciamo così insostenibili legati per esempio all'uso di fondi strutturali che quindi non hanno dato i risultati sperati ci hanno portato non spesa di questi fondi
Ora siccome di alcuni di questi progetti sono stato valutatore quindi ho un'idea abbastanza dirette precisa di cosa fossero mi permetto di osservare ministro barca che peraltro non c'è
Che la gran parte di questi progetti lasciano a desiderare perché erano i bandi che erano fatti male il grosso problema è che purtroppo in Italia gran parte della pianificazione culturale è fatta da persone che non hanno la preparazione per farla
Quindi francamente prima di dare una responsabilità implicita a gli operatori di questo settore perché non sono in grado di presentare progetti accettabili bisognerebbe capire come funziona davvero questo sistema perché peraltro
Io mi occupo di questo campo ormai da una ventina d'anni di progetti straordinari italiana visti fare tanti ma la strada grande maggioranza di questi progetti non è mai arrivata possano essere finanziata
Per il semplice banalissimo motivo che non c'erano dei bandi sensato in cui potessero essere presentate noi
Continuiamo a ragionare sulla nostra deriva un po'schizofrenia devo dire rispetto a quello che sta accadendo non solo nell'Unione europea ma a livello globale su tutto il tema dell'industria creativa
Tra l'altro oggi una grande emozione per la prima volta ho sentito dei ministri di questa Repubblica pronunciare queste parole industria creativa non era che io sappia mai accaduto
Quindi già questo rappresenta mi sembra un primo momento di una certa importanza che a me scusate dato una certa emozione perché mentre in Europa se ne parla da circa quindici anni il fatto che adesso si anche in Italia queste due parole siano state sdoganata fa indubbiamente un certo piacere
Quindi il vero problema è questo
Noi ci dobbiamo rendere conto del fatto che la più grande difficoltà che abbiamo in questo momento non ha neanche a che fare con la pur non indifferente questione della riduzione del finanziamento
Ma sul fatto che le risorse che abbiamo purtroppo sono in gran parte spese male per il semplice motivo che non c'è una visione strategica che spieghi come funzionano oggi definire di produzione del valore nel campo culturale e creativo
Per fare questo tipo di lavoro occorrono competenze la maggior parte di queste competenze non ce l'abbiamo
Ce l'abbiamo soprattutto nei giovani delle ultime generazioni che non potendo lavorare qui vanno a lavorare per le istituzioni europee vanno a lavorare per altri Paesi ogni qualvolta c'è come le l'ultimo
Come l'ultimo convegno della DG cultura lo scorso ottobre una riunione dei tecnici europee della cultura ci si rende conto che per la maggior parte dei istituzioni culturali europei lavorano di giovani italiani che però appunto lì trovano la possibilità di esercitare queste competenze che altrove no
Allora quindi primo punto secondo punto
Oggi niente un po'spiaciuto sentire nella vivace discussione che si è creata questa idea che ci possa essere una contrapposizione tra una visione economicistica e un anti economicistica della cultura
Dovremmo superare questo tipo di contrapposizioni perché si basano in realtà ancora una volta su secondo me degli impianti concettuali molto vecchi
Oggi il vero problema è questo noi abbiamo ovviamente bisogno di una produzione culturale creativa che generi fatturato e ci mancherebbe altro ma abbiamo anche bisogno di capire che la partecipazione culturale non è semplicemente un valore ideale per quanto importantissimo
Ma produce delle ricadute economiche sociali estremamente precise che se capiti opportunamente potrebbero portare davvero alla creazione di posti di lavoro di competenze eccetera eccetera senza necessariamente passare per una visione economicistica della cultura un solo esempio
Il rapporto tra partecipazione culturale e benessere
Bene oggi mi sappiamo che le persone che hanno un accesso più frequente all'esperienze culturali
Prendono molte meno medicine sia specializzano molto meno e questo vale in particolare per le persone della terza della quarta età
Voi pensate che cosa potrebbe significare semplicemente il fatto
Che il tasso di ospedalizzazione degli anziani si abbatte del cinque per cento perché aumenta la loro partecipazione culturale ci finanziamo tutta la cultura che vogliamo ci avanza e facciamo stare meglio delle persone che oggi vivono in condizioni
Quindi il vero problema dovrebbe essere quello di capire che cosa vuol dire oggi fare politiche culturali quali sono i casi di eccellenza su cui ci sta lavorando quali sono i versanti su cui possiamo fare una differenza e per fare questo ripeto ci vogliono delle competenze
L'altro tema è quello della partecipazione noi continuiamo a parlare soltanto di turismo
Il grosso problema è che in realtà un Paese nel quale non c'è un alto livello di partecipazione culturale
Questi effetti di cui parliamo non solo non può mettere in atto ma quando come adesso si verificano questioni legate per esempio al taglio dei fondi della cultura non c'è un'opinione pubblica che capendo davvero il valore che la cultura
Per la qualità della vita e per la cittadinanza attiva non reagisce come potrebbe l'Italia in questo momento a un'ora i tassi più bassi nell'Unione europea di partecipazione dei cittadini è un Paese spaccato in due un italiano su due
Partecipa l'altro non sa neanche che cosa sia la cultura
Questo è un dramma che se non ricompone amo non ci permetterà neanche di ottenere la sostenibilità politica dell'azione delle politiche culturali
Per quanto riguarda
L'aspetto del
Patrimonio digitale poi vengo alle proposte precise che facciamo
Patrimonio ancora una volta non io io vorrei tanto prima appunto che vada in pensione
Non so quando avverrà ma insomma vediamo vorrei tanto non sentire più questa storia che il patrimonio culturale il petrolio dell'Italia è una cretinata permettetemi di dirlo
è una solenne cretinata perché il patrimonio non è come il petrolio una risorsa passiva che viene estratta e che semplicemente perché lì genera ricchezza
Il patrimonio genera ricchezza se genera comportamenti il patrimonio sono le esperienze che facciamo tutti noi
Nel momento in cui noi siamo oggi all'interno di una situazione nella quale le tecnologie digitali permettono ogni singolo cittadino di produrre contenuti culturali ogni singolo cittadino di trasferire in una come dire spazio collettivo la propria esperienza di che cosa è cultura
Patrimonio questo servono le piattaforme digitali significa soprattutto costruire una grande narrazione collettiva di ciò che siamo stati in ciò che saremo rimettendo in
Poco i contenuti a me il fatto che mi dicano che abbiamo questi enormi stock di oggetti fisici che costituiscono il nostro patrimonio
Quando poi all'atto pratico queste cose sono sganciate dal vero potenziale che hanno cioè ispirare nuova produzione culturale
Rimettere in gioco per esempio la memoria collettiva di determinati territori di determinate vicende che ancora una volta possono ispirare quello che faremo dopo creare sopra
Torvi si limita per questo nostro modo di produrre valore attraverso la cultura che ha secoli ma che purtroppo come ha ricordato oggi Presidente i scusate il direttore napoletano
Sta drammaticamente declinando proprio perché noi l'abbiamo considerato petrolio proprio perché l'abbiamo vissuto come una rendita ecco tutto questo significa che
Secondo me il più grande fronte di innovazione che noi abbiamo la produzione culturale creativa dei prossimi anni
E proprio lavorare sulla confluenza tra questi temi
Il patrimonio culturale le piattaforme digitali la partecipazione attiva dei cittadini
Noi siamo in un momento nel quale oggi non esiste più una vera distinzione tra produttori e fruitori di contenuti culturali
Tutti a nostro modo produciamo e soprattutto nelle ultime generazioni in cui questo sta diventando letteralmente vero questo sta cambiando completamente e le modalità della produzione culturale per cui lo stesso modello dell'industria culturale che già è un modello che ne facciamo fatica a raggiungere sta diventando obsoleto nel nuovo tipo di contesto
Quindi concretamente che cosa dobbiamo fare dobbiamo mettere queste ultime generazioni che hanno le competenze reali per lavorare in questo nuovo scenario
In questo scenario di produttività culturale diffusa di essere anche capaci di produrre quel valore economico e sociale che hanno tutte le competenze per produrre e quindi le nostre quattro proposte primo accesso al credito
Le giovani imprese culturali devono poter avere accesso al credito noi ci troviamo in una situazione nella quale a livello europeo c'è una sotto esige una sotto diciamo
Dotazione creditizia
Per le imprese culturali e creative dovuta al fatto che
Le aziende di credito semplicemente non capiscono questo settore e di fatto si rifiutano di farli credito malgrado i tassi di default siano molto più bassi di quelli della media delle colonie nel suo complesso
Senza credito non possiamo assolutamente far crescere una nuova generazione di imprenditori creativi e a questo tema si connette quello dell'intubazione dell'imprenditorialità culturale
Che ha bisogno non tanto di risorse e basta ma di interfacciarsi con delle competenze
Perché se io produco dei prodotti che chiede all'altra parte non è in grado neanche di capire in questo caso il pubblico ovviamente un interlocutore importante per sviluppare nuove imprese in questi settori non ci può essere soli primi ATO non posso vendere anche dei prodotti che sono competitivi
Secondo tema un'agenzia per la esportazione dei contenuti creativi in questo campo alcuni Paesi europei abbiamo ricordato sul domenicale l'Olanda ma sono molti di più hanno fatto un lavoro straordinario
Di promozione della creatività culturale della sua della produzione culturale che attiva soprattutto nelle nuove e con mi emergenti questo permesso per esempio a Paesi come l'Olanda di conquistare nuovi mercati con l'architettura con il De Sanctis con la moda
Cosa che andando da soli singoli produttori non sarebbero assolutamente stati in grado di fare
Terzo tema il tema della esportazione del branding e qui abbiamo il modello Louvre Abu Dhabi un modello piuttosto interessante nel quale soltanto attraverso il trasferimento del brand nutro per novantanove anni
Nel nuovo Museo di Abu Dhabi si crea da un lato un'economia di un miliardo di euro un miliardo di euro netti per il semplice trasferimento del brand
Prestiti a medio termine di opere d'arte in questo caso dei magazzini che per farlo per l'Italia corre richiederebbe una previsione legislativa peraltro non impossibile ma soprattutto travaso di competenze
Cioè costruire gli standards psicologici su cui questi nuovi paesi lavoreranno e quindi creare un link diretto tra il sistema culturale nazionale gli altri
Peraltro con questo tipo di risorse diventa possibile finanziare le iniziative di cui parlavamo prima discreto le imprese creative l'Agenzia e così via ultimo tema
Il rapporto tra
Manifatturiero italiano di qualità e produzione culturale creativa né ci riempiamo la bocca del made in Italy ma se andate a vedere davvero cosa esportano oggi le imprese manifatturiere italiane
Per la maggior parte ormai è roba di cattivo gusto
Cioè la stragrande maggioranza purtroppo del made in Italy che noi andiamo a qualificare come made in Italy creativo di qualità in realtà lavora su dei modelli creativi profondamente obsoleti
Quando sul se non su forme come dire di riciclaggio di creatività reca vecchia di venti trenta quarant'anni
Che non sarebbe niente di male se fosse una lettura intelligente del passato ma spesso è solo una lettura pigra del passato allora proprio come noi abbiamo questo poi come vedete si riflette sugli indicatori di cui parlava oggi il direttore Napoletano proprio come noi abbiamo i centri trasferimento tecnologico e chiudo
Abbiamo bisogno di centri trasferimento creativo che mettano le aziende in condizioni di venire a contatto
Con quella che è davvero l'innovazione oggi nel campo del De Santis con quella che è davvero l'innovazione nel campo di contenuti culturali creativi e siamo in grado di utilizzare efficacemente questo tipo di risorse
Noi se andiamo a vedere come funzionano oggi le nostre industrie creative ci rendiamo conto che con l'eccezione del food oggi sono
L'altro giorno sushi sì i risultati dell'ultima guida Michelin ne vediamo per esempio che c'è una generazione nuova di cuochi italiani che diventano stellati Michelin giovanissimi
Vorremmo poter dire lo stesso nel De Sanctis vorremmo poter dire lo stesso nella moda di cui tutti i giorni ci riempiamo la bocca ma non è così
Noi ci dobbiamo tornare a quali sono gli ultimi
Le ultime generazioni che Saimir e di
Stilisti italiani che ce l'hanno fatta o sono giovani che lavorano all'estero o sono ex giovani diciamo così
Nella stragrande maggioranza dei settori dove noi pensiamo di essere competitivi
Sul fronte della creatività non lo siamo più quattro proposte molto concrete che si possono tradurre già in una politica culturale di brevissimo termine che non hanno bisogno di grandi risorse economiche ma questo sì hanno bisogno di un po'di visione
Grazie grazie
Ecco grazie a Pier Luigi Sacco per questo
Lavoro questa proposta che ha così
Spiegato bene del dettaglio adesso do la parola a Roberto Grossi presidente di Federculture
Che ci parlerà di culture sviluppo quindi il tema diciamo che sta sottende un po'tutti questi nostri discorsi e sul quale peraltro non sul Sole ventiquattro Ore abbiamo anche
Pensato di fare una pagina funzione da domenica che ormai da quando è nato il manifesto è nata questa nuova pagina che si chiama appunto cultura e sviluppo che poi è anche il titolo del rapporto che ha fatto Federculture quindi lascio a lui la parola dieci minuti come
Grazie l'apporto che ha fatto Federculture edito da il Sole ventiquattro Ore qui voglio ringraziare il direttore Roberto Napolitano ma guardate
L'intervento di Napolitano stamattina
è straordinario talmente tanto eccezionale nella chiarezza del messaggio anche nei contenuti
Che basta dire io io lo sottoscrivo credo la maggior parte di noi è assolutamente d'accordo quindici è vita di dire
Lei delle cose di fondo e di di asseritamente quadro quello il quale quello
Se cultura se la cultura è un elemento veramente strategico dello sviluppo dobbiamo metterci in testa una cosa una cosa che la cultura
Lavoro
Non era passata al cultura ed elaborò sia quello dei manager che quello dell'ultimo fattorino addetto al marketing e di odio o di un Museo dell'industria declina nel lavoro ed è produzione
Non siamo in crisi il Paese in crisi il settore e la cultura perché ci siamo dimenticati abbiamo vissuto negli quell'indifferenza che diceva Gramsci
Che la cultura è un è un elemento della vita quotidiana ed è un elemento della competitività
Forse in base a questa visione e lo accennava il Presidente Repubblica
I costituenti hanno dato vita a quell'articolo nove ce l'hanno visto come una cosa fondamentale
Per la vita della gente per la rinascita del Paese per dare un futuro alle generazioni per dare delle opportunità
Allora se la cultura e sviluppo mettiamoci facciamo diventare verbo no chiamo sì la centimetro quella è allora è chiaro che dobbiamo incidere sui sui temi della produzione del lavoro
La legge Fornero per esempio forse qualcuno si è domandato le ricadute che ha sul nostro settore immagino di no ma se lo chiedete ai lavoratori se lo chiedete a chi gestisce un'azienda un'impresa si rende conto che non va bene
Che crea dei problemi enormi
Ha grande ai nostri teatri che funzionano meglio proprio a quelle che funzionano meglio perché perché non consente quella elasticità che il settore dei capi
Allora
Noi abbiamo delle proposte molto precise
Che sono queste che l'abbiamo sintetizzati in un documento che inviato ammonti i i vari ministri non solo Ornaghi anche a passerà ed altri
Che che
Fermo su alcuni punti innanzitutto però perché la cultura e lavoro e produzione
Non possiamo scendere nei finanziamenti è vero che i finanziamenti non sono tutto è chiaro no
Ciò il finanziamento pubblico è fondamentale c'è poco da fare siamo scesi troppo al di sotto quindi innanzi prima cosa cingendo ci giriamo intorno
Ripristiniamo i finanziamenti e con un criterio selettivo ma ripristiniamo i finanziamenti perché lo scenario
Non è solamente
Che nella legge di stabilità si prevede un meno centotre milioni ancora
Prefinanziamento del MIBAC
Ma è che abbiamo due miliardi in meno due mila tredici quattordici
Per le Regioni due miliardi e mezzo per gli enti locali una fetta di questa sarà sana limitata anche al alla cultura ma anche le sponsorizzazioni dei privati i dati che noi abbiamo che sono sul rapporto annuale che sono scesi da centottanta milioni
Del due mila dieci
A cento milioni che sarà più o meno il limite a cui arriveremo due mila dodici
Perché questo perché vengo al secondo punto
Perché questo è un settore che ha bisogno di programmazione di programmazione ha bisogno di razionalizzazione il Presidente Repubblica le detto con grande chiarezza e l'ha detto liberarci dal peso delle procedure burocratiche della foresta di leggi
Basta che era checché si che I tagli lineari sulla sulla fine sulla finanza che poi vanno sulle aziende migliori esenti
Sono una serie di norme che
Ormai sono ben chiare per gli operatori che limitano pensate tutte le aziende
Il Piccolo di Milano la Triennale di Milano parliamo di queste realtà che sono un pezzo del macho Italia nel mondo per esempio sulle spese di riscaldamento
Cioè a dire vengono assimilati senza immaginare
Che cosa è
La ricaduta di di una norma vengono assimilati agli enti locali
Un taglio lineare delle spese di un ordine di spese cosiddette interne che sono riscaldamento eccetera cioè che significa che è un teatro non può spendere più una certa cifra per riscaldare la platea
Questi sono i vincoli ci sono ancora delle norme che impediscono sempre a soggetti come la Triennale d'Arte di Milano dispendio di mostre più del venti per cento di quanto stabilito nel due mila nove
Perché a norma pensata per altri magari delle i disonesti di una Regione che si fanno le spese per mostre
Per dare i soldi a qualche amico però la ricaduta su tutti quindi
Quindi razionalizziamo e semplifichiamo questo si può fare subito perché non è un costo noi chiediamo immediatamente al Governo di me telematico a quei regolamenti a quelle leggi che poi si traducono in circolari coercitive che ti manda al meglio questi manda i direttori generali dicendo
Tu non può fare questo non si può più andare avanti così stiamo buttando a monte le esperienze che migliorano che che funzionano
E qui non è tanto il problema se pubblico o privato perché guardate
Dobbiamo essere chiari non dobbiamo aprire
Aprire ai privati aprirà chi gestisce meglio e non dobbiamo innamorarci di una formula rispetto all'altra ci sono delle condizioni in cui il pubblico una fondazione per esempio mista pubblico-privato è l'eccellenza del mondo
Gli esempi sono tanti ci sono delle case di privati che funzionano benissimo c'è un cattivo pubblica c'è un cattivo privato quindi dobbiamo avviare la logica della selezione della spesa selezioni dell'intervento e della rendicontazione
Dell'accountability cioè fare in modo che si risponde a dei risultati anche rispetto alla scelta degli amministratori
Alla scelta dei manager
A risultati economici e sociali che si porta terza terza proposto
Produttività occupazioni gestione anche mi sono detto il presidente dubbia con la logica della concorrenza e le applichiamo le normative che la stessa Europa ci dice
Ok questo è fondamentale per esempio i servizi aggiuntivi servizi aggiuntivi sia stata una grande novità per il nostro Paese perché fino al mille novecentonovantadue novantatré quando il ministro nonché
Se c'è la cosiddetta legge era un credito che veramente dette la possibilità di
Comprare una bottiglia d'acqua del genere dentro un museo prima non era possibile
Dette la possibilità di avere un'audioguida di mettere un privato che gestisse una libreria
è stata una grande innovazione in termini di prodotto di avvicinamento dei cittadini di avvicinamento dei privati
Ora però le nuove
Nuovi bandi nuove normative sono tante ridere Nissan bene culturale deve aprirsi alloggi che nuove io sono d'accordo con qualcuno che ha detto stamattina il Ministero è totalmente da rivedere guardate
Nel
Negli anni Cinquanta non esisteva come sapete mi serve le culturali nate nato metà degli anni Settanta bene disse a un Ministero per l'educazione
Al quale è
Che ovviamente aveva la Soprintendenza anche su su musei e aree archeologiche ma non solo aveva come compito primario la conoscenza la diffusione dei saperi ok
Bene
Nel
Sessanta
Era destinata a questo mi serve l'educazione lo zero virgola ottantadue per cento del bilancio dello Stato noi con questi ultimi tagli previsti nel due mila tredici andiamo al bilancio dello Stato il MIBAC accinga lo zero diciassette
Questo è il dato quindi è una visione diverso la produttività l'occupazione fondamentale se non vogliamo perdere quelle energie quelle competenze
Noi nelle nostre aziende vediamo che tutte queste strutture burocratiche
Legge Fornero eccetera e ce la stanno facendo scappare via i migliori il numero tre del Louvre è un'italiana di un ente Agliana donna di trentacinque anni nel due mila undici sono nati via dall'Italia circa
Sei mila artisti
Circa sei mila e artisti Firenze è stato è diventata quella ridiventare perché c'era un rapporto tra cittadini
E artisti da Giotto diciannovenne eccetera che era un rapporto da da una dieci una uno a otto oggi le nostre città si stanno svuotando
All'estero non accade così beh guardate Berlino qua da del bacino della Ruhr
Guardate il ad Abu Dhabi sostata Natale giù a parlare con questi fanno degli investimenti sulla creatività
La Cina ha creato cinquantotto c'entri di accoglienza per giovani artisti del mondo per prendere il DNA dal della creatività del mondo da inserire nel sistema produttivo secondo una logica sicuramente anche di sviluppo economico
Quarto punto vado per finire
L'autonomia delle istituzioni culturali dalla politica eh imprescindibile nella dalla nomina degli amministratori alla nomina dei dirigenti delle competenze
è
Imprescindibili vile
Perché le istituzioni culturali devono avere come riferimento il cittadino che sia esso imprenditori che si è stato operaio sia esso casalinga o studente
Su questo noi chiediamo su questi punti un tavolo di lavoro chiediamo un tavolo di lavoro perché alcune cose
Si possono fare subito si tratta di cambiare delle leggi sbagliate si può fare subito per il resto sono d'accordo con quello che diceva questo Emanuele che
Occorre veramente
Ragionare in termini nuovi se ognuno in questo Paese si facesse il proprio pezzettino di lavoro
Il politico facesse bene la politica l'imprenditore ben imprenditore ognuno desse il proprio contributo non ci troveremmo in una società diversa senza neanche accorgersene però perché la logica è questa noi dobbiamo
Ampliare e ottimizzare la fruizione della cultura perché l'obiettivo di un manager di un teatro o di chi fa cinema è ABI ecco
Sviluppare la qualità dell'espressione artistica ma avvicinare più cittadini possibile alla fruizione e allora la proposta che è stata fatta ce l'ho qui davanti
Per finanziare con
Settanta milioni di euro il cinema la spending review ho qui il testo della
Della legge e dove prendiamo questi soldi
Riprendiamo con un aumento di uno o due centesimi sulle accise della benzina
Ma stiamo scherzando c'è noi finanziamo
L'industria creativa il cinema
Che ben venga il tax credit e Salsedo sicuramente una formula importante ma come
Togliendo i soldi al al al ragazzo che usa il motorino per andare a studiare per andare a lavorare che quindi li togli quei venti euro all'anno a famiglia per pagare questa questa cosa
Che il che sono soldi meno chi potrebbe spendere per andare al teatro per andare al cinema per comprarsi dei libri non è questa la logica
La cultura va agli avvicinata alle persone non deve essere considerata come un nemico la cultura è una
Opportunità e allora finisco perché il tempo è scaduto
Mi ha colpito che all'indomani delle elezioni
Del presidente Obama senza voler santificare nessuno mi ha colpito due passaggi che poteva tranquillamente non
Non farlo
Che mettono in ve li leggo che mettono in evidenza proprio quanto sia importante in una logica in un progetto una concezione di progresso la cultura
Vogliamo che i nostri figli diceva lui crescano in un Paese dove abbiano accesso alle migliori scuole e all'insegnamento dei migliori docenti
Abbiamo l'esercito più potente della storia ma non per ma non è questo a farci forti le nostre università la nostra cultura sono l'invidia del mondo ma se lo dice Obama quello possiamo dire anche noi
Grazie
No ma non si può fare così scusate non si può fare
Penso quello
Il debito bene
Si è d'accordo grazie ellittica
C'è allora
Bisogni
Che comunque
Vorrei e quindi
Bene grazie senta viaggia Cocchiaro cambiamo capito il messaggio
Allora a questo punto stessa
Cosa
Diciamo
Contro la guerra allora adesso chiamo a parlare Antonio cognata che è il sovrintendente del Massimo di Palermo
Che è stato al centro di una di una di episodi insomma piuttosto preoccupante dal punto di vista della rapporto tra politica e cultura
Noi abbiamo ospitato pari sua interventi quello di domenica riguardava in particolare il rapporto che muovere la economia della cultura rispetto alla cultura in generale cioè quanto l'economia della cultura può far bene alla cultura ma diciamo che Antonio cognata e gli abbiamo lo vi chiediamo di parlare di enti lirici
Ma non solo di quelli insomma in relazione a quest'altro discorso più generale sull'economia sulla cultura sul loro rapporto
Proprio perché appunto lui come sovrintendente è riuscito a sanare
I conti in maniera piuttosto sostanziosa nella sua gestione
Ma invece di essere stato promosso diciamo dalla politica ecco continuamente attaccato
Proprio dalla politica con anche un tentativo di di farlo dimettere di commissariare il Teatro Massimo ora questo senza voler enfatizzare troppo il caso personale però direi che è un esempio punto di molte delle cose che non ho sentito oggi cioè c'è un rapporto malato tra la all'ingerenza politica
E quelle che possono essere invece dei dei buoni esempi di buona amministrazione ma l'altro aspetto che che è molto interessante riguarda alla produttività cioè noi dobbiamo immaginarci gli enti lirici teatri generali
Generale come dei produttori appunto anche di di cultura spettacoli e la all'Italia rispetto ancora a quei problemi che dicevamo
Fra
Burocrazia burocrazie varie complicazioni varie anche scelte che sono state fatte scelte
E irresponsabili diciamolo pure correre con le parole del capo dello Stato cioè se la responsabilità politica significa
Saper dire dei sì a ciò che vale sapere devi dire molti no ciò che non vale ecco forse le due non è stata responsabile in questo a volte
Appunto lasciando andare le cose come andavano e creando appunto un clima generale che è poco
Che poco favorevole al tipo di cose che stiamo dicendo oggi per cui noi tutti anche per rispondere a questo signore anche se rende del tutto inadeguato e intervenire in quel modo questo che stiamo cercando di fare non stiamo cercando di fare entrare le precondizioni
Perché è davvero il rapporto tra politica e cultura possa marciare nella direzione di uno sviluppo sociale e civile e anche della valorizzazione simbolica di ciò che di più preziosa abbiamo in Italia che appunto nostro patrimonio
Culturale artistico perché mentre altri Stati hanno magari di miti fondatori più forte rispetto al nostro noi questo abbiamo cioè la nostra la Fondazione nostra come
L'azione
Questo è per questo importante messaggio del del Capo dello Stato l'articolo nove significa quello
Che non è una cosa secondaria ma è qualche cosa che ci definisce nella maniera più precisa come cittadini scusa la lungaggine adesso do la parola ad Antonio Palmieri
Intanto
Grazie delle parole io vorrei parlare del caso personale il meno possibile invece parlare di quanto è importante l'opera lirica per l'Italia
Stiamo parlando di un'arte essenzialmente italiana che per quasi ormai cinque secoli è stata esportata nel mondo con grandissimo successo al punto tale che diciamo
Tre quarti della produzione operistica mondiale in italiano quindi ha contribuito diciamo sia in questo senso anche a diffondere la nostra lingua compositori importantissimi hanno scritto opere in Italia
Eppure e quindi proteggere questo patrimonio culturale è un dovere per cui non ci possiamo sottrarre siccome di professione faccio anche l'economista voglio dire subito con chiarezza è una cosa che
Ormai
Premetto sempre tutte le volte le parlo di queste cose
Per quanto diciamo dobbiamo cercare le ragioni economiche o dei finanziamenti privati questo è un settore che non può prescindere dal finanziamento pubblico
Non ne può prescindere perché è un settore strutturalmente non profit con l'opera lirica nessuno fa soldi nessuna parte del mondo nenia mai fatti ormai da due secoli
Quindi il finanziamento pubblico è importantissimo
Detto questo questo grandissimo patrimonio in termini culturali che noi abbiamo è una delle ragioni la tradizione operistica italiana è una delle ragioni per cui tale sono tanti teatri d'opera
E c'è questo sistema delle fondazioni liriche
E italiane che non sono più gli enti lirici ormai sono quasi quindici anni che non ci dobbiamo abituare non chiamarli enti lirici sono le fondazioni liriche italiane sono quattordici teatri io una l'Accademia di Santa Cecilia tra questi
Che
Appunto producono
Opera balletto e concerti in tutta Italia sono il frutto di una
Di una tradizione storica ormai
Ricchissima e molto consolidata detto questo però così come stanno le cose questa tradizione almeno in Italia rischia di scomparire vediamo alcuni dati
Questo in dieci anni in dieci anni le fondazioni che tre anni quindi soltanto questi qui non c'è l'Accademia di Santa Cecilia perché
Per l'analisi dei dati ho tolto
Una
Una delle fondazioni che non fa opera
Hanno accumulato perdite di esercizio per duecentocinquantaquattro milioni di euro
E hanno debiti nessuno nei loro bilanci iscritti per trecentoventotto milioni di euro in dieci anni come vedete i debiti sono aumentati di oltre il cento per cento basta questo per dire che c'è qualcosa che non va
Ovviamente se le cose con dovessero continuare corsi come presa agiscono questi numeri
Queste realtà non potranno continuare ad esistere e questo è una cosa diciamo
Abbastanza picchiata
Andiamo avanti e vediamo in questi dieci anni
A questi teatri sono stati dati tre miliardi trecentoquarantaquattro milioni di contributi pubblici dallo Stato dai Comuni dalle Province dalle Regioni tutti i contributi pubblici
E sono stati dati quattrocentodiciotto milioni quasi quattrocentodiciannove di contributi privati
I biglietti cioè Botteghino di questi di queste istituzioni ha inciso per quella cifra che vedete quasi settecentonovanta milioni voglio fare notare che io non sono tra quelli che
Dicono che la legge che ha trasformato gli enti lirici fondazioni private è una legge che non ha funzionato bene
Sotto certi profili questi quattrocentodiciotto milioni di euro che rappresentano circa quaranta milioni di euro l'anno di privati che hanno investito in soli quattordici teatri Boutros tredici
Sono comunque prima non è sistema no cioè queste risorse prima non c'erano è vero che hanno
Queste risorse hanno in qualche parte sostituito
Come dire una certa svaluta azione del finanziamento pubblico perché si è ridotto in termini
Reali di non molto ma in termini nominali certamente di molto
Stiamo parlando diciamo così di di un'attività
Di una forma d'arte molto molto costoso da mettere in scena però che ci sia qualche cosa che non funzionamento e altri
Non lo dicono soltanto i numeri dei debiti e delle perdite di bilancio lo dicono di più d'altro di di tante altre cose
La diciamo che i numeri sulla produttività di queste istituzioni
Come vedete
La media italiana parla questo è un dato del due mila nove di settantasette
Tre città in media tra opere balletto
Di queste queste una media italiana ovviamente sono teatri siccome si tratta di una media potete pensare sono tre altri producono molto di più il teatro che producono molto molto di meno
Guardate quanto producono gli altri teatri allora
Vienna New York giuridico l'opera di Parigi la sta sopra dicono di Monaco il Royal opera di Londra
Tutti sono diciamo così abbondantemente al doppio della media italiana
Non deve questo sì notato importanti però se andiamo anche in teatri di provincia tedeschi mentre altri meno importanti la classifica non cambia di molto
Allora
C'è qualcosa nelle regole che non funziona allora siccome
Armando Massarenti ha detto subito di andare al punto quali sono i problemi e quali sono le proposte le proposte dei problemi ovviamente sono
La stessa cosa le proposte sono dove i problemi ci sono
Allora i problemi che riguardano le regole il management la politica le regole sono regole di funzionamento del sistema
Cominciamo con le regole per l'assegnazione dei fondi pubblici
Attualmente oggi i fondi a questi tre altri sono assegnati per la gran parte da un parametro che è quello dei costi di produzione cioè più ai costi più soldi Tino
Questo è un principio assurdo completamente sbagliato che deve essere eliminato semmai dovrebbe essere sostituito da un parametro di produzione se non di produttività se proprio diciamo così la vogliamo mettere in questo modo
Oggi nel regole della situazione dei fondi del FUS le fondazioni liriche sono un po'invidiate c'è un qualche punta di polemica quando si parla di questi teatri perché assorbono
Il cinquanta per cento il fondo unico lo spettacolo quindi gli altri hanno di che lamentarsi
Sotto questo aspetto
Allora regole per l'assegnazione dei fondi oggi c'è è vero una quota del dieci per cento il finanziamento del FUS che viene assegnato per esempio attraverso parametri di qualità
Questi parametri di qualità sono del tutto disattesi in realtà non esistono parametri è non è un mistero stesse io dico che
Questi fondi sulla qualità vengono assegnati in maniera totalmente discrezionale totalmente discrezionale anche per coprire diciamo così o per aiutare teatri che sono più in difficoltà economiche per cui diciamo la qualità diventa un sostegno alla cattiva amministrazione questo è inconcepibile
Sotto certi aspetti
Allora ci sono una piccola parte dei finanziamenti pubblici oggi del FUS permangono che vengono
Assegnati sulla base di incrementi o decrementi del botteghino
E tutte le volte che si è fatta una discussione seria per cambiare queste regole di finanziamento dei teatri
Quello che ne è uscito fuori è una fase
Liquidatoria di questo tipo se cambiamo le regole cambiamo talmente tanto la divisione della torta che non possiamo farlo perché molti protestarono questa è
Una risposta inaccettabile
Perché qualunque sistema che funziona non dovrebbe concepire
è ovvio che tra le regole per ci vanno messe anche le regole che riguardano la certezza delle risorse perché
è impossibile che i teatri programmino una stagione
Senza sapere che cosa avranno a disposizione come fondi questo è impensabile
A Palermo è successo che al trentuno di di di ottobre di quest'anno il Consiglio comunale ha approvato lo stanziamento di Bilancio che doveva andare alterato la sua città
Al trentuno di ottobre quando la stagione è praticamente già quasi completamente finita ecco
Ci vuole certezza delle risorse
è meglio averne un filino meno ma che sia chiaro quanto ce ne perché se no diciamo così il buco di bilancio è assicurato perché uno programma spende continua intanto aspettiamo la Regione che approva sul bilancio del Comune che ha promesso bilancio e la legge finanziaria che faccia il suo iter legge finanziaria
Per fortuna da qualche anno diciamo così si sbriga prima degli altri ma gli altri invece continuano purtroppo quando andare nel solito modo
Ecco tra le regole molti ovviamente enfatizzano giustamente il fatto che questo sistema deve avere i giusti incentivi per gli investimenti privati
Questo è vero investimenti privati sono importantissime le risorse private sono importantissime e vanno incentivate però certamente vanno incentivate
Non pensiamo di trovare investimenti privati con risorse private che paghino i debiti
Perché questo uniamo un'azienda privata non lo vuole è e sarà dissi incentivata di investire o a mettere risorse nei teatri se i teatri diciamo così producono debiti così come li hanno prodotti nel corso degli ultimi dieci anni
Questo è sostanzialmente un disincentivo
è noi possiamo defiscalizzare moltissimo questi Investimenti ma
Se non troviamo un sistema per cui c'è una sorta di come vorrei dire rigore di bilancio questi invece che andare nei teatri d'opera andranno in un ospedale piuttosto che da un'altra parte perché il non profit a è sottoposto anche lui ha una concorrenza i teatri
Come tutte le non profit
Competono per fare le risorse così come ce la il teatro fra le sue ragioni il museo e e l'asilo nido e lo Spedale e tutte le non profit quindi diamogli un motivo pervenire
E non solo fiscale per venire da noi
Management due sgombriamo subito il campo che almeno ci voglia dire solo ed esclusivamente controllo diciamo così economico che la faccenda
Management vuol dire anche avere un progetto culturale prima di tutto che possono imprese culturali
Quindi bisogna avere diciamo così un progetto da portare avanti questo progetto però bisogna averlo
E bisogna che sia compatibile con le risorse disponibili bisogna avere molto chiara l'idea di quello che si può fare con le risorse sono a disposizione è molto chiara l'idea di quello che non si può fare
Perché
Quando non si possono fare le cose e invece si fanno i guai poi arrivano dopo sono enorme
La politica la politica dovrebbe semplicemente aiutare i teatri e poi cercare di starne fuori
Nel senso che non l'idea da gestire ognuno deve fare le cose che sa fare qualcuno dirà ma anche
Anche anche il Presidente della Repubblica francese nomina il sovrintendente del dell'opera di Parisi è vero ma dubito che poi mi faccia delle telefonate una volta a settimana questo non è sbagliato
E la governance
La governance dei teatri ha proposto delle regole così come oggi è diciamo così organizzata favorisce invece
Non l'intervento ma l'intrusione politica
E questo è un male enorme per queste aziende
Ora
Qualcuno dirà e questo l'ultima volta l'ultima cosa che dico la prima è l'ultima di cui parlo a proposito strato di Palermo
Queste cose che tu hai detto sono
Vere in teoria si possono fare o non si possono fare
Ecco questo è diciamo così il resoconto della contabilità del Teatro Massimo
Nel due mila due e nel due mila undici
I fondi pubblici sono molto diminuiti e questo è sta nella voce del
Del del valore della produzione
Nonostante il fatto che noi
In questi anni abbiamo acquisito un socio privato prima non avevamo guardate quanto sono diminuiti i costi di produzione
Guardate qual era il risultato esercizio nel due mila tredici e qual è stato nel due mila undici l'ultimo bilancio abbiamo chiuso noi abbiamo
Chiuso gli ultimi sette bilanci in impositivo e lo abbiamo fatto
Perché dovevamo
Perché eravamo costretti da una situazione economica pesantissima ventisette milioni e seicento mila euro di debiti noi paghiamo un milione di euro l'anno circa
Come ammortamento di questi debiti che sottraiamo alla produzione di spettacoli
Quindi questi sono risorse è ancora ci restano pagare sedici milioni di debiti nonostante
Oltre dieci dieci che abbiamo già pagati
Tutto questo è stato fatto diminuendo la qualità non mi sembra
Le recite sono aumentate avete visto di quanto guardate
Il teatro aveva mai avuto premi dalla ne citiamo solo uno l'avvenuto diversi premi ma qui stiamo citando soltanto quelli dall'Associazione dei critici musicali italiani
Il teatro non aveva mai avuto una sua storia prima un premio Abbiati adesso ne ha presi tre uno dietro l'altro negli ultimi tre anni
Quindi tutto questo si può fare e l'ultima cosa che voglio dire
Con regole diverse con una governance diversa questi risultati sarebbero stati ancora ancora migliori è questo quello che io mi auguro per tutti i teatri non solo per il teatro di Palermo grazie
Ecco io credo né la prima volta che con
Platea così interessato alla cultura vedo fare un applauso ad un Bilancio e devo dire che la stessa cosa che che abbiamo fatto noi l'abbiamo pubblicato qualche mese fa effettivamente noi sul siamo abituati riceve molti complimenti
Per le supplenze o la domenica quella volta rilevare ceduti proprio per la pubblicazione di questo di Bilancio cioè per cosa coniugazione tra appunto cultura economica e cultura in senso lato le due cose sono strettamente connesse chiaramente nel
Best practices tipo questa che abbiamo appena sentito enunciare passiamo ad un'altra
Del di quelle best prassi practices di cui parlavamo cioè quella del museo
Della scienza del museo Galileo di Firenze che è diretto da da molti anni da
Paolo Galluzzi che è un esempio anche di come un grande patrimonio storico un grande patrimonio pieno di di di di Xzibit tra altro eccezionali dal punto di vista della storia della scienza
Possa essere gestito
O con una valorizzazione continua del ticket con un uso appropriato di quelle non solo piattaforme digitali piano di hanno digitalizzato moltissime opere
Storiche importantissime ma anche proprio per la gestione del museo devo dire che una delle cose che mi ha
Fin quasi commosso mi è piaciuta di più della mattinata che che abbiamo avuto questi dunque quest'oggi è stato il fatto che sia al Presidente della Repubblica sia il direttore del Sole Roberto Napoletano sia molti altri interventi hanno coniugato strettamente
Il presentare pubblica più volte ha detto ha parlato di cultura e scienza Colombo ma io direi quasi anche di scienza come cultura uno dei problemi che noi abbiamo in questo paese che magari ci ricordiamo che né il brand Italia cioè
Sì la lirica fondamentalissimo l'abbiamo appena detto il Rinascimento Roma al nessun archeologico tese
Ma abbiamo anche la nascita tra scienza moderna questa è una cosa che tutto il mondo anzi forse la vera globalizzazione culturale
In fondo l'abbiamo fatta con quello se c'è qualcosa di assolutamente universale oggi il metodo scientifico e questo non l'abbiamo messo nel manifesto senza punti Polo minimamente
A tutti gli altri aspetti della cultura anzi facendo vedere la stretta connessione tra insegnare l'arte
Lo ricordava prima Emanuele
Idrico insegnare l'arte e imparare a usare bene i i meccanismi mentali che poi CIPE potranno avere degli ottimi scienziati
La parola a Paolo Galluzzi grazie Armando a commento di questo tuo
Breve introduzione direi che
C'è un'espressione che declina in maniera folgorante questa divaricazione tra scienza e cultura che tu hai ricco richiamato giustamente ed è che noi chiamiamo Firenze Venezia e Roma città d'arte
Tirando ci la zappa sui piedi da soli perché in questo modo restringiamo le possibilità di mercato che hanno questa città che so o no non solo città d'arte capacità di poesia di letteratura di musica di scienza di tecnologia e l'elenco potrebbe proseguire
E evidente che questo è l'effetto di un appiattimento legato alla fruizione e cioè a uno settore del tutto casuale del valore obiettivo di una testimonianza storica questo modo siccome a pochissimi visitatori con a volo
Che contiene le poesie di Seneca non dovrebbe essere considerato un bene culturale perché non lo vede nessuno mentre dovremmo accettare delle categorie un po'più vaste ma io oggi volevo
Fermarmi su aspetti che sono già stati toccati e che riguardano proposte e quindi individuazioni di priorità
Credo che siamo ancora ben lontani dall'aver preso la strada corretta per favorire la transizione del sistema cultura
Del nostro Paese nell'universo digitale è un'emergenza straordinaria questa una settore nel quale noi mettiamo un ritardo
Assurdo che penalizza fortemente non si tratta di un'opportunità come spesso si dice ma di una necessità per la quale dobbiamo marciare con grande rapidità
E le ragioni che mi inducono a parlare di necessità
Sono che questa condizione cioè il potersi esprimere in questo nuovo universo che è un universo globale non è più un universo territoriale
Non è più un universo dei delinea delimitato geograficamente è l'unico modo per cui noi oggi possiamo essere competitivi nelle ammissione che hanno le istituzioni culturali leggete gli Statuti normalmente all'articolo due
Qualche modo le costituzioni di questi enti
Progetti tutelare e diffondere e la diffusione della cultura questa è la missione costitutiva queste istituzioni sono state fondate con questa misura non per allargare il mercato
O per
Dare occupazione sono obiettivi importanti ma conseguenti dallo svolgimento della funzione prioritaria che spesso
Purtroppo viene di parte
Internet è apre a queste strutture è una possibilità di fruizione inaudita il mercato globale certo ci sono degli obblighi bisogna saper comunicare
Bisogna essere leggibili in più di una lingua perché altrimenti questa rimane una teoria non concretizzata
Il secondo elemento per cui mi inducono a parlare di necessità e che
La competitività a livello internazionale nel settore dei beni culturali dipende in grandissima misura oggi dalla presenza che sia nelle reti
Ed è già da tempo così ma si può pensare pensate ognuno di voi a cosa sarà tra dieci anni
Tra dieci anni sarà quasi solamente l'essere nelle reti
E la fruizione diretta del patrimonio
Sarà un atto conseguente all'accesso e alla stimolazione che l'utente ha avuto da un'informazione o da un modo di presentare l'informazione che attinto attraverso decreti
Il terzo elemento problematico che è legato ai due che ho citato precedentemente è che da noi come in molti altri settori non è l'unico
Non
Si riesce a da a ragionare su quanti spazi di attivazione di prodotti nuovi e di servizi nuovi potrebbero essere veicolati dalle istituzioni culturale attraverso la Rete
Prodotti e servizi
Compresa una rilancio della funzione fondamentale che hanno le istituzioni culturali musei o potrebbero avere nella formazione non solo dei giovani in età scolare questo ovviamente molto importante
E non può essere realizzato con la visita di gruppo delle scuole musei anzi quello è il contrario di quell'obiettivo
Ma si può anche immaginare come uno strumento formidabile dell'educazione permanente del lifelong learning come si dice in inglese
Cosa occorre per cercare di
Accelerare un processo che non era partito male
Mille e novecentottantacinque legge De Michelis qualcuno la ricorderà i giacimenti culturali si chiamava
Un investimento di novecento miliardi una cifra oggi tradotta nel valore reale di oggi impensabile per un investimento nella cultura
Per
Dotare il Paese delle tecnologie e per favorire la sensibilizzazione dei privati delle industrie private che lavoravano nelle Elettronica
A valorizzare il patrimonio novecento miliardi di lire buttati via
E naturalmente come sempre succede dagli errori si può anche imparare
Quell'errore appunto ha congelato l'investimento pubblico in questo settore perché ha prodotto esiti Cassa Stato aspro uffici ma nessuno ci ha riflettuto nessuno ha cercato di capire perché non ha funzionato
Non ha funzionato perché era una misura nascosta di sostegno all'occupazione perché faceva ponte nessun problema del tutto marginale per chi l'aveva concepita che erano i musei e luoghi di cultura
E quindi aveva poi una finalità puramente temporanea consumati quei novecento milioni le imprese si son trovati in difficoltà perché non avevano impostato
Correttamente il bisogno i musei dall'altra parte
Si sono visti espropriati di competenze proprie hanno chiuso le porte all'innovazione
Sto dando delle statistiche generali ci sono molte eccezioni ma però questa è il trenta
Allora
Bisogna ripartire quegli investimenti facendo tesoro degli errori del passato ci vuole una regia
Perché si può realizzare per micro interventi un disegno complessivo ma bisogna disegnando prima
Bisogna che in questa costruzione entrino per forza le imprese private e che si crei anche un volano di sviluppo economico importante ma non si può tagliare fuori gli operatori dei beni culturali
L'innovazione del prodotto digitale di cost di contenuto culturale e in pari misura innovazione tecnologica e capacità di elaborare i contenuti in maniera appropriata questi linguaggi quindi abbiamo bisogno di stabilire un dialogo
Dall'interno dei musei penso all'impresa e non solo di favorire che le imprese sfruttino il potenziale dei musei equilibrio
E poi un'altra cosa che ci manca e che produrrebbe grandi vantaggi e la gestione dei servizi che vengono prodotti dai musei o potrebbero essere prodotti ognuno qui in Italia è costretto affrontare da solo il problema di vendere
In rete le proprie risorse
I costi solitamente superano i ricavi perché da soli si deve fare degli investimenti cospicui e non si riesce a coprirli con i ricavi perché non creare con la proposta una delle proposte forse dentro quell'agenzia di cui si è parlato
Una struttura
Gestita da privati ma dotata di regole discusse collegialmente per prendere in consegna tutto il patrimonio che abbia una rappresentazione digitale distribuirlo sul piano globale
E quando io parlo distribuirlo naturalmente non sto pensando agenzie che esistono già come la Scala o come core business di Bill Gates
Sto pensando a un modo diverso cioè costruire le basi di dati dei singoli musei basi di dati digitali immagini testi firmati tutto quello che vogliamo liberi
In modo che sia possibile
Per l'utente che compra una fotografia digitale o l'immagine di una pagina di un libro di avere simultaneamente la possibilità di vedere quante cose simili si trovano in altri siti web e di altri musei
Ve lo spiego con una parola sola ammazzo
Il sistema di Amazon io compro un libro
Semplicissimo lo pago mi viene prospettata una serie di altri libri che hanno secondo un sistema di algoritmi qualcosa di analogo al libro che ho chiesto
Se noi applicassimo questo Bettolo al sistema culturale noi avremo un volano fantastico di risorse da poi far guadagnare occupare far guadagnare le imprese e anche restituire poi al sistema stesso
L'ultimo punto è stato già toccato la valutazione
Questo è un sistema dove non esiste la valutazione ho sentito anche oggi lo stesso lo faccio spesso e saltare la ricchezza del patrimonio
L'Italia il primo un per il primo Paese al mondo per numero di opere d'arte e cioè però vogliamo spostare l'accento dà i numeri quanti musei abbiamo più di tutti gli altri
In Toscana ci sono ottocento musei recentemente in una riunione
Con i responsabili politici nella mia regione la Toscana la mia regione
Ho detto che secondo me era una patologia non era qualcosa al bar da vantarsi era una patologia perché si capisce al volo che ottocento musei sono delle flebili voci che non giungono da nessuna parte
E che sono quando l'altra misura che corrisponde a questa e il modo in cui si fanno i tagli ne abbiamo avuto migliaia degli esempi questa mattina e stasera
Tali orizzontali
Cosa succede quando si taglia in orizzontale in una foresta dove ci sono alberi più alti alberi più bassi
Si ammazzano gli alberi alti e si tengono in vita quelli bassi fuori di metafora
Noi con questo sistema uccidiamo le istituzioni che hanno strutture stanno personale competente che hanno patrimonio e teniamo in vita quelle che invece vivono
Di piccoli sostegni sono chiusi al pubblico non hanno personale e
Quindi non erogano alcun tipo di servizio
Manca l'esperienza della valutazione valutazione naturalmente che non è solo quanti visitatori quanto costi deve essere allargata al concetto anche della qualità della produzione che quell'istituto azione fa altrimenti
Andremo a premiare solo i musei che hanno più di un milione di abitanti
Io faccio un'ultima vedo arrivare lo zero un'ultima considerazione
Giorni fa avevo piacere di farvi vedere solo questa cosa questo è un premio che abbiamo che lì istituzione che
Dirigo ha avuto
Da un organismo europeo molto importante la prima volta che un museo italiano vince questo premio
L'anno scorso
Da una giuria composta da persone di cui io non avevo conoscenza diretta di nessuno che hanno fatto due sopralluoghi nell'istituzione prima di assegnarlo ho messo in evidenza come vedete nella motivazione del premio
Quale
Era nella loro sensibilità un aspetto caratterizzante importante l'uso delle TAC intelligente delle tecnologie dell'informazione grazie
Bene il tema della valutazione peraltro volevo ricordarlo perché è stato uno non soltanto nei termini che ha detto adesso Paolo Galluzzi mai più in generale della valutazione anche del sistema
Universitario e della delle e della ricerca è stato uno dei temi su cui abbiamo battuto molto dopo nei mesi successivi alla pubblicazione
Della del manifesto per la cultura perché effettivamente il quinto punto riguarda proprio questo riguarda poi la valutazione del merito insomma quella capacità poi di dire il si giustifica le cose giusta
Né abbiamo insistito tenendo fermo assuma questo principio devo dire che anche qui si è visto anche per la esperienza che ha avuto l'hamburger sta per avere lambrusco pure molto criticata da molte parti però
Si è visto che mentre tra i settori di ambito più scientifico non ci sono stati grandi problemi c'è stato uno a invece una certa criticità diciamo nell'ambito della della cultura umanistica quindi direi che nella cultura umanistica c'è un problema che forse poi si nega a tanti dei temi che abbiamo abbiamo trattato finora che quindi crea poi maggiore maggiori discrasie tra tra tra i vari elementi quello economico quello culturale quello delle competenze quello della capacità appunto di valutazione
Adesso torniamo invece all'arte chiamo a parlare Gabriella Belli che adesso è direttore dei musei civici di Venezia dopo peraltro una lunga molto positiva esperienza al Mart di Rovereto
E quindi le chiediamo
Francesco
L'Inter grazie
Se non domanda
No la domanda è sempre la stessa non riesco a ripeterla che per espandersi con l'idea che le deroghe
Partire subito con la proposta è
Il resto nel momento opportuno sotto il disegno non hanno detto che c'è meno tempo ma cercherò di essere cioè le reti velocissima naturalmente
Le persone che mio nonno preceduta il professor Galluzzi cognata da solo hanno patto Catto già dei temi e delle proposte che sono esattamente
In qualche modo mutuando di per il mondo dirigenti allora diciamo da chi guarda dall'interno di strutture e dice ma cosa dovremmo fare per migliorare
Le nostre strutture per far sì che la missione culturale sia
Raggiunta nel migliore dei modi perché questo
Poi come dire e il nostro lavoro in un lavoriamo che siamo produttori di culture lavoriamo per la cultura
Ma sappiamo anche che possiamo usufruire di uno strumento straordinario per raggiungere questi
Nostri obiettivi culturali che appunto l'economia quindi l'economia io lo sempre immaginata come lo strumento fantastico che mi permette di raggiungere l'obiettivo culturale in questo modo in qualche modo si sana
Questo dibattito che c'è sempre stato per gli inizi degli anni Novanta disegnati insomma noi manifesti rispetto agli economisti allora diciamo che
Guardando il mondo dei musei incominciamo a dire che bisogna cambiare le regole
Ci sono delle regole vecchia delle regole obsolete e ci sono anche delle regole non giuste partiamo dalla governance se ne è parlato molto sappiamo che la maggior parte dei musei italiani
E a delle governance che sono di nomina politica ma non solo sono di nomina politica
Ma sono anche collegate direttamente alla all'esistenza delle varie amministrazioni decadono quando decadono gli amministrazione le amministrazioni
Sono rinominata dalle nuove amministrazioni i vertici non hanno nessuna certezza di poter
Lavorare con continuità commettono programmare e quindi costruire dei progetti bisogna cambiare le regole
Le nomine certo possono essere politica lo diceva il dottore cognata ma devono essere totalmente
Uova dalla politica la politica non bene entrare nelle istituzioni culturali questa è una regola che va cambiato
La politica deve dare alla alla cultura gli strumenti per poter attuarsi per poter realizzare la propria progettualità bene ascoltare e realizzare
Sulla base di una razionale strategia un piano strategico la governance deve essere lunga
Deve durare per un periodo che non può essere quello collegato
Alla temporalità di un'amministrazione anzi addirittura secondo me deve andare a scavalco Di Livio amministrazioni in maniera da fare per fare in modo che una struttura sia sempre totalmente
Presidiata dalla dai propri vertici e poi va assolutamente valutata
Bisogna che le governance vengano valutate sia agli amministratori sia i direttori dei musei che siano scelti per meritocrazia sono i titoli scientifici l'alta professionalità
E per quanto riguarda i nostri amministratori anche l'alto grado di imprenditorialità alle competenze che si mescolano e così facendo si possono costruire
Delle assemblee tra appunto i vertici scientifici e i vertici a degli amministratori
In virtù osé
è stato detto prima la certezza dell'investimento anche per i musei insomma anche qui bisogna cambiare le regole non è pensabile che una struttura ce ne sono
Diciamo ce ne sono ormai in Italia alcune di più fortunate
Ma noi abbiamo una miriade di musei che vive alla giornata con il rischio di vedersi magari Bilanci tagliati a metà dell'anno finanziario e quindi di dover magari
Cancellare creare quelle enormi problemi problemi di debiti quindi la certezza dell'investimento bisogna brindare
In su un programma pluriennale non possiamo lavorare contro grandi annuali nessuno al mondo dei musei che ci stanno che stanno fuori dell'Italia è in grado di
Scusi soft ad
E
è in grado di lavorare con una grande programmazione annuale non siamo non possiamo essere eminentemente di vini
Competitivi
La questione quindi dell'investimento lo dicevano prima può essere poco può essere tanto ma l'importante è che indiretto
Dei musei sappiano su quali fonti possono fare iniziare a fare i loro programmi oggi sulla base di questo entreranno in gioco
Altre modalità altre fonti di finanziamento il terzo punto le reti
Allora si dice aderenti certo però parlava prima il direttore del Museo di Firenze diceva ma li abbiamo tantissime musei è vero ci sono cinquemila i musei considerato un po'tutti di una tipologia di musei limitati in Italia di cui quattrocento ventiquattro venticinque sono dello Stato numero enorme
Allora il punto della questione ci sono dei luoghi dei musei che sono che hanno forti valori identitari possono essere anche costituiti da due stanze a essere spesso presidiati anche delle associazioni di volontariato allora della questione
Per farli sopravvivere se Rizzi ritengono su oggetti che abbiano un valore identitario importante questi soggetti rimane anche hanno dentro delle filiere le filiere in cui i soggetti più forti più importanti possano in qualche modo trascinare
Soprattutto offrire competenze dal punto di vista dell'organizzazione della imprenditorialità che sono le competenze assolutamente necessarie da dare le filiere servono anche per poter dare gli standards di qualità perché attenzione in questo nostro Paese almeno nel mondo dei musei
Nel mondo della scientifico dei musei scientifici sia fatto molto forse di più dal punto di vista anche dell'informatizzazione eccetera ma il mondo dei musei date a ancora tanta strada da fare per raggiungere quelli standardizzati Tana dico di più le cose più banali ma pensiamo proprio alla all'idea della dell'accessibilità dei nostri musei ma l'accessibilità non è mica solo quella che protegge o aiuta le persone che non solo normodotate l'accessibilità anche l'accessibilità ai contenuti attenzione che questa è una cosa
è molto importante l'aumento del pubblico il il livello la scuola diciamo di di di preparazione scolastica del pubblico che magari allargando due mantiene sempre dell'istante altissimi cinque ci obbliga
A costruire Saint pre alta qualità scientifica ma anche trovare delle modalità per tradurre per portare alla portata di tutto il discorso dei contenuti quindi l'accessibilità altra cosa la programmazione la programmazione fondamentale in cui si è detto il Progetto
Noi dobbiamo trovare di nuovo delle visioni anche per i musei cosiddetti umanistici musei dell'arte non possiamo più pensare che oggi siamo dei come dire siamo dei ripetitori di tutto quelle che erano le modalità con cui si costruivano i musei si continua certi museo si alto conserva
Restando conservatore
In qualche modo si auto celebrarsi mantiene si protegge si crea un muro attorno ma questo modello è finito noi dobbiamo incominciamo da anima girare in nuovi modelli dobbiamo a vere nuove nuove capacità divisione
La programmazione è un aspetto fondamentale partnership pubblico e privato certo il il patrimonio è pubblico perché è nostro e dei di tutti i cittadini
Del del nostro Stato
Ma il privato può essere un partner importante sebbene insieme a noi nel tavolo anche delle parti come dire nelle dei dei luoghi dove si prendono le decisioni
Perché il privato può portare delle competenze delle sue dei saperi e delle conoscenze naturalmente la parte scientifica non sarà affidata agli imprenditori
E aiutano a cui collaborano con risorse finanziarie rientrano appunto nei nostri consigli d'amministrazione
Ma possiamo davvero diano andare per trovare Daniele modalità significative di collaborazione con con il privato io su questo devo dire che sarà veramente il grande cambiamento epocale di questo Paese quando finalmente questo dialogo si chiuderà il si completerà al cento per cento
Poi una cosa importante da dire le nuove professioni
Certi si è parlato moltissimo dell'industria culturale dell'industria creativa
Diciamo anche più banalmente che queste nostre strutture posso condannare davvero e ai e
Creare anche delle aree di reclutamento importanti per tutta una ed una nuova prof che sia una novità perché guardate che
La scienza del museo in qualche modo e sta cambiando e continua a cambiare era talmente io parla riguardano una fotografia di questo o di quando il quadro di Gary reca viene trasferito dal nuovo ma e viene portato a Rina su FIAT il mille novecentonovantuno ci sono tutte le persone che prendono il quadro con le mani senza i guanti
Allora io guardando questa fotografia dicevo ma
Questo è una banalità che dico ma quanto alla scienza del museo o la la costruzione oggi di una nuova professionalità dei registra ai responsabili della sicurezza della logistica
Agli operatori di dar atti ci la formazione insomma quante professioni oggi dobbiamo mettere in campo per inventarci un nuovo modello di un po'e musei questo devono fare quindi e la politica passi seri carisma utile ma anche e ci aiuti a costruire un nuovo Paese
Grazie
La Giunta
Grazie a Gabriella Belli adesso torniamo all'economia con Walter Santagata che ci parla di atmosfera creativa sviluppo locale cultura creatività insiste
E Walter Santagata è membro del Consiglio superiore per i beni culturali paesaggistici non non più così tende
No volevo capire
Conoscere
Un refuso buonasera
Ecco non più però è significativo perché appunto non è che io mi ero stupito peserebbe Balleri nel quello precedente ma quello con quello che ha dato le dimissioni con frasi
Appunto che è stato anche motivo quello precedente non spetti
Ho capito
Allora ecco dà per questo per dire che il Consiglio Superiore per i beni culturali paesaggistici qualcosa che negli ultimi anni e insomma è stato al centro di varie
E di varie questioni e non ultima quella della che spesso si danno le dimissioni per mancanza di fondi ecco noi questo non è così secondario che lo sia chiaro che non lo sia
Grazie davvero euro Presidente del Comitato Tecnico per l'economia per
Della cultura che adesso come ha detto che nei primi sistematicamente non esiste più per lo stupro giorni prima anzi Matrix scritto anche una abbiamo una piccola rubrica su domenicale sul grafico dove sottolineavamo che il nuovo Consiglio
Vedete dei beni culturali donna non a tecnici un governo dei tecnici ha fatto un Consiglio dove ha eliminato il tecnici ecco quindi
Prego scusi va bene vere
Appuntino arrivano al contempo vediamo come va benissimo
Partirei da qualche constatazione
Da qualche proposta anche se non mi è facile farne patria constatazione è la seguente spesso erano mando nella storia succede che all'improvviso certi processi hanno delle accelerazioni
Assolutamente inaspettate è straordinaria io credo che nelle ultime due settimane
Nel campo della cultura sia successo qualcosa di simile
Nelle ultime due settimane c'è stata una comprensione quasi nazionale è universale dei di concetti come industrie creative
Creatività
Produzione di cultura eccetera
E credo che questo sia dovuto a
Diversi fenomeni ne sappiamo nell'ultimo mese ma c'è stato un convegno dell'Aspen sulla cultura a Firenze due giorni sui beni culturali e la cultura oggi qui a Roma questa
Bellissime Assemblea il Corriere della Sera scritto molti articoli sui temi della cultura e delle industrie culturali ovviamente il Sole ventiquattro Ore a insistito moltissimo su questi temi il risultato
Repubblica stampa ne parleranno forse tra qualche settimana e se ne accorgeranno anche loro però il risultato perché oggi come è stato anche
Detto da
Diversi Ministri uomini politici il concetto di industrie creative è un concetto che si è
Non è che legittima
Nel discorso politico italiano nelle sue caratteristiche
Questo è un dato di fatto molto importante perché
Però ricordare che io
Ho presieduto la commissione del ministero dei beni culturali e che ha scritto il libro bianco sulla creatività nel due mila otto quindi sono passati circa
Cinque anni da quando si è riflettuto su questi argomenti eppure soltanto adesso ma ben vengano le questi cambiamenti rapidi è recente
A
Ecco qua allora forse potrei
Dare una idea di una prima proposta
Se le industrie creative oggi in Italia hanno
Un valore riconosciuto anche dal punto non solo dal punto di vista economico anzi se posso fare una parentesi
Do punto di vista di un professore di economia devo dire che negli anni cinquanta
La cultura era percepita come i tesori della nazione
I tesori che
Nel Trattato di Roma si parlava di tesori della nazione poi
Si parlò di economia della cultura e della cultura come un fattore
Di valorizzazione dello sviluppo economico locale
Oggi si parla di e industrie creative e sono molto contento di ciò credo che
Dietro l'angolo
Se la necessità
Di spingere la nostra riflessione a considerare il valore della cultura per il miglioramento della qualità sociale
Specie
Atti fa piacere moltissimo questo applauso perché la qualità sociale
E un sistema di relazioni la qualità sociale la capacità di produrre fiducia e cooperazione tra le persone
La cultura
E il cemento della qualità sociale di una città o di un Paese
Ed è lì che dobbiamo spingerci dopo aver attraversato senza abbandonarli la fase del Tesoro e la fase dell'economia della cultura la fase dell'industria dell'OCSE creative
Ora però tornando ad oggi la proposta può essere questo asse
Le industrie creative sono percepite come importanti per il sistema Paese
Quello che
Dispiace dover dire
E che il ministero non è adeguato tutto
Una domanda retorica io c'è una certa età ma
Ogni tanto mi chiedo ma dovrò morire
Con un Ministero dei beni culturali e senza avere
La soddisfazione di avere nel mio paese un ministero per la cultura
Siamo gli unici in Europa ad avere Ministero per i beni culturali inglesi ad un Ministero per la cultura i francesi per la cultura i tedeschi eccetera
Non è soltanto per una questione terminologica
Se mettiamo al centro di questa riflessione il tema delle industrie creative culturali ci rendiamo conto
Che
Oggi in Italia non esiste una cabina di regia non esiste un luogo di governo
Delle imprese creative
Il ministero del degli affari esteri se ne occupa per certi aspetti quello del coltura magari per il cibo eccetera eccetera sono competenze disperse ma soltanto Ministero
Per la cultura avrebbe
La sensibilità di trattare questi settori dal punto di vista culturale quindi la proposta è
Cambiamo il nome del Ministero chiamiamolo Ministero per la cultura senza cancellando i fantasmi i fantasmi di un passato che tra l'altro non c'entra moto perché quello
Di Paolini era più un Ministero per la propaganda che per la cultura
E istituiamo nemmeno nel nuovo Ministero per la cultura una direzione
Per le industrie culturale
E creative per le industrie creative una direzione che si occupi di design di moda di gastronomia che sappia
Occuparsi di nuovo di architettura che prima c'era poi stata
Limitata eccetera che si occupi di
Industrie che producono risorse eccetera per il Paese ecco questa è la prima la prima proposta c'è ancora un minuto per farne
Una seconda
Può posso dire che grazie a Armando il mio intervento è stato pubblicato sul suolo dire quindi posso anche andare a braccio
Soltanto un un uno vuole aggiungere un altro elemento di proposte
Pubblico privato
Io credo che
Un giudizio generale sulla capacità del settore pubblico in Italia di fare quello che ormai si chiama fanno resi è del tutto negativo
Il settore pubblico non è in grado di sviluppare politiche per la raccolta di fondi
Adeguate se ne pensi a è vero che noi abbiamo una
Una cultura diversa non abbiamo la cultura anglosassone eccetera però è anche vero che si può cominciare
Prima qualcuno richiamava
Il bisogno di sensibilizzare accetti fenomeni culturale anche i ragazzi sin dalle scuole elementari questo è un tema dove si dovrebbe fare qualcosa ma soprattutto
Il Fund raising Cosimo Di vico grossomodo in donazioni e
Ed è questo l'altro
La proposta che io vorrei fare
I fan Raisi delle Associazione degli Amici dei musei è una cosa fondamentale che in Italia non trova
Un corrispondente con il livello di eccellenza che esiste in Inghilterra o negli Stati Uniti
Le associazioni degli amici dei musei da noi sono piccola cosa
Da noi
Sono un elemento quasi di disturbo quasi che i politici io ho esperienze amministrative nei musei torinesi mi sono convinto perché non vogliono
Insistere sviluppare politiche rifà Andreini attraverso sistemi di associazionismo perché
I soci diventano un controllo diventano qualcuno che che può rovinare
La giornata a qualcuno che può chiedere il perché di certe decisioni
è meglio non avere nessuno che ponga domande indiscrete mentre invece
Un sistema che passi da quello attuale fatto di piccole
Piccola
Piccoli gruppi di amici che diventano poi gli amici del museo in un sistema dove ci sia
Un'altra formazione democratica della partecipazione alla vita del museo dove
In Germania ci sono con stalle che hanno venticinque mila soci da noi le associazioni hanno dieci cento duecento cinquecento soci non moltissimi
Quindi è una dimensione democratica dell'associazionismo che coinvolga
Il pubblico e la gente non solo nella
Contributo delle quote ma in una interazione con il Museo del modo in cui
E condotto e con il modo in cui questo suo sviluppo
Direi che
Grazie per ascoltare
La
Grazie ecco adesso intanto devo ringraziare il direttore di questo teatro che a cui darò adesso la parola per il suo intervento per questa splendida ospitalità
Che per avere potuto
Permettere la realizzazione di questa giornata degli stati generali lui ci parlerà del rapporto pubblico privato dello spettacolo dal vivo
Sottotitolo Una storia complessa che andrà però semplificata visto che abbiamo
Sette minuti
Dice io esprime
Prima di tutto voglio sottolineare una cosa che chi mi sembrasse veramente la cultura
E così importante per questo Paese allora io sinceramente non capisco come mai i ministri che erano qua stamattina non siamo qui oggi pomeriggio certa
Perché
Mi pare che
Mi pare che i temi di cui stiamo parlando e che stiamo affrontando in maniera così approfondita tecnica molto interessanti imparato molte cose oggi
Forse dalla
Balbetta menti di questa mattina non poteva uscire un po'meglio ecco
E
Persino il Presidente Napoletano hanno Napolitano ma ha bacchettato il Governo su questi temi ma i ministri purtroppo non hanno lo sono stati in grado di dare le risposte secondo me
Adeguate diciamo al nostro mondo forse partecipare a questa assemblea di oggi pomeriggio li avrebbe aiutati
Solo sottolineare il dato importante della mattinata è stato proprio una critica reale dal all'operato del Governo che è venuto assoluta
Dal basco ce l'hanno detto tutti gli interventi del direttore del Sole napoletano che poi alla fine da questo
Su
Suggello dal del Presidente della Repubblica che devo dire ha fatto un intervento che è veramente un punto di riferimento per per anche per i lavori di oggi ecco e poi oggi avremmo comunque
Il ministro passerà che è il Ministro dell'economia non dimentichiamolo allora che il ministro del conia venga tirare le fila
Sinergia anche adesso vediamo però sia è stato informato di molte cose abbiamo molte cose ma qui non voglio non voglio ne aveva no no no no ma buona
è giustissima l'osservazione
Però prego non voglio rubarvi tempo di convenuto
Più dopo l'esito mi sembrava giusto sottolinearlo perché
Tutti quelli che hanno parlato prima di me hanno sottolineato questa questione della politica persino Presidente Napolitano questa mattina insomma
Ha sottolineato che se ora siamo in questa condizione di emergenza cultura come recita il titolo è perché e e perché nei passati trent'anni forse di più
C'è stato un indifferenza totale insomma delle istituzioni nei confronti della politica e questa indifferenza in realtà a a mio parere
Nasca
Ed è una volontà politica
Di tralasciare il mondo della cultura monarchia in cui poi ognuno faceva quello che gli pareva
Io inizio brevemente ho pochissimi minuti quindi dico alcuni dati io poi mi occupo di in particolare rispetto di spettacoli di teatro di prosa sono il direttore di questo teatro la sono l'esempio diciamo di un privato che ha investito in cultura
In teatro
Nel due mila undici dati sia
Il lo spettacolo dal vivo ha avuto oltre ventidue milioni di ingressi di cui circa quattordici milioni solo il teatro
Solo per il teatro di prosa al botteghino sono stati spesi dagli italiani nel due mila undici circa centottantacinque milioni di euro il volume d'affari complessivo per il teatro di prosa è stato nel due mila undici oltre duecentotrentaquattro milioni di euro
Ci sono diciassette teatri stabili pubblici quattordici teatri stabili privati uno all'Eliseo riconosciuti dal Ministero Beni e Attività culturali
Più di cento compagnie finanziate oltre trenta mila soggetti che in diverse forme associazioni imprese micro imprese compagnie agiscono sui territori e poi producono attività culturale
Ci sono circa duecento mila includendo anche il cinema in questo caso naturalmente duecento mila lavoratori dello spettacolo
Vogliamo paragonarli voli della FIAT e a quelli di Alitalia no sono molti di più
Questo dà il segnale insomma che stiamo parlando di un di un e norme di un colosso diciamo
Dell'economia del Paese
Che appunto per è stato per decenni trascurato e anzi a il suo diciamo alla forse alle il fanalino di coda
Il nostro Paese in Italia per quanto riguarda l'investimento in questo tipo di di attività zero virgola uno per cento del PIL è stato detto anche prima e un l'unico fondo il favore con lo spettacolo che l'unico strumento utilizzato da dal nostro Governo per
Distribuire i fondi pubblici rispecchia dei criteri che sono di circa trent'anni fa insomma che non
Non rispecchiano assolutamente più
Il la realtà dei fatti di come costituito il in il panorama diciamo di queste di queste miriadi di impresa e di teatri eccetera che ha agiscono sul territorio
Il la questione si è molto aggrappata secondo me perché il rapporto tra
Tra queste
Piccole realtà piccole medie e grandi realtà private nato a scontrarsi con un settore pubblico mastodontico
Che in qualche modo quando su quando è intervenuta la crisi economica a tentato di un buon agitarsi il settore privato in che modo cercando sovrapponendosi nelle sue funzioni a quello che era
Strettamente legato al settore privato lo spettacolo
In questo ma naturalmente facendolo con risorse molto superiori a quelle dei privati e quindi generando anche una una situazione di concorrenza sleale piuttosto evidente paradossale perché il pubblico sicuramente a fare il privato
Allora finché c'era diciamo una
Situazione piuttosto floride si si si gestiva tutti hanno un po'accettato questa situazione in una specie di
Costruzione di establishment l'establishment che ha tappato un po'ogni
Ogni riforma che sarebbe stato possibile nel corso del degli anni
E come dire nessuno a osato mai cercare di dare un segnale di cambiamento cercare di far capire che c'era bisogno di interrogarsi su cosa fare
Ora con la crisi è non è necessaria e fondamentale mettere mano alle regole se si vuole dare una nuova vita alla al settore della cultura allora
Alcune proposte velocissime la prima è come è stato detto già prima la necessità di una
Politica della cultura e non di politica nella cultura
La politica dell'uscita tutti grandi decisionali non deve più fare il direttore artistico del Paese lasci fare il lavoro dei a alle operatori che lo sanno fare molto meglio
Occorre assolutamente un tavolo di coordinamento tra i vari Ministeri di questo Paese come Trento non tavolo lo sviluppo economico la cultura all'istruzione la scuola la formazione la ricerca in modo da dare
Il senso de dell'importanza vera la cultura è stato detto anche questa mattina questo
Occorre un tavolo permanente fra soggetti pubblici e soggetti privati che operano nel nel nel campo soprattutto dello spettacolo dal vivo del teatro di prosa della danza della musica eccetera mettersi intorno a un tavolo e riscrivere le regole del sistema insieme su sulla base delle missioni per evitare che ci siano queste contrapposizioni che non portano da nessuna parte se non con la guerra tra poveri che non giova a nessuno occorre inventare il Fondo unico dello spettacolo dal capo occorrono idee nuove
Per immaginare un fondo unico dello spettacolo che si basi sulla qualità che superi questa dicono dicotomia tra pubblico e privato che si basi sulla qualità dei progetti quindi finalmente sul merito
Di ciascun soggetto sul merito progettuale artistico del Progetto
Occorre che ci sia un chiaro perimetro di azione tra pubblico e privato sul modo più sia chiaro chi fa che cosa dove deve arrivare il pubblico e dove può arrivare il privato
Occorre che ci siano degli strumenti che finalmente determinino
Il fatto che
Le imprese che si occupano di cultura non solo quelle che producono le automobili bulloni ma hanno delle necessità diverso da tutti gli altri producono un bene immateriale un valore immateriale che
Che non è percepibile che non è percepito e bisogna che questo tenga citato possibile non
Faccio un esempio unico
I teatri che ancora pagano i vigili del fuoco ogni sera
Per le norme antincendio mi pare una Natale un'assurdità totale
Occorre naturalmente un riordino complessivo del del mondo del lavoro questi duecento mila lavoratori acqua hanno la necessità
Di vedere
Risolto il problema del precariato in una forma in un'altra attraverso la prescrizione si dignità che la legge Fornero sicuramente non da ma che non ma che va affrontato in modo diverso
Occorre che ci sia un coordinamento lo farà lo Stato le Regioni per capire chi fa che cosa anche lì
Perché
Lo Stato centrale deve avere dei compiti deve
Spingere diciamo le eccellenze nazionali eccetera ma le Regioni e Comuni devono dare il loro contributo ai sistemi
Ai sistemi culturali dei propri territori senza
Invadenza politica evitando il conflitto tra pubblico e privato
A anche attraverso non solo attraverso del risorse economiche ma anche attraverso la definizione di servizi
Aggiungo aggiuntivi che
Occorrono i teatri che possono essere gravati occorre corretta moltissimo che ci sia un'integrazione sempre di più sempre più forte tra le arti sceniche l'innovazione tecnologica al web del mondo che cambia
La ogni giorno fioriscono sulla Rete decine e decine di progetti che devono trovare una sede anche attraverso i contenuti che possono nascere dalla produzione dello spettacolo dal vivo del teatro di prosa
E occorre che ci sia finalmente un coordinamento nazionale eccetera e regionale territoriale per sostenere
La lo spettacolo dal vivo l'internazionalizzazione lo spettacolo dal vivo la progettualità europea
La la mensa la lì la visione di un di un'idea dello spettacolo che si vada al di fuori dei confini nazionali
Nel nostro Paese ecco tutto questo significa fare cose che fanno all'incontrario di quello che è successo nei passati trent'anni ci vuole ci vogliono idee nuove
Fantasia amore passione per questo settore se non vogliamo che questo settore continua ad essere un animale d'ascoltare come è stato fino ad ora grazie
Ecco è adesso torniamo di nuovo all'economia ma anche con un intreccio si è parlato molto stamattina della burocrazie burocratizzazione del
Di ciò che riguarda
Il l'aspetti culturali e dei tutte sulle sue manifestazioni noi da come affetto anche del manifesto già da mesi abbiamo cominciato a discutere
Sulla possibilità di costruire dei modelli organizzativi e delle forti anche di andare a vedere quali possono essere le forme giuridiche che ci tolgono da
Gli impasti un ricorrenti
Che riguardano l'impresa creativa quindi a parlare di questo chiamo Guido Guerzoni che un economista della cultura della Bocconi di Milano c'hanno lanciato
Prego bene
I purtroppo otto minuti invece che dieci ce ne siamo basta l'aria
Il dottor Laterza nell'intervento introduttivo ambiente nettamente citato sono l'autore Della recita famigerata ricerca sulle undici mila mostra che si tengono in Italia
è stata presentata Florenza sia un'altra ricerca sui festival stima rozzo dal comunque li porta attorno ai sei mila
Al di là della dimensione scandalistica queste cifre possono destare lette da un'altra prospettiva sono dei segnali di innegabile vitalità
Senza cadere nel velleitarismo nel questa dimensione rancorosa o nel rimpianto di quando c'erano tanti fondi pubblici esista un'altra Italia che negli ultimi quindici anni si è rimboccato le maniche e senza un utilizzo massiccio di fondi pubblici
Rammento che sessantacinque per cento le maggiori festival viene dalle cose private
E più d'accesso e Santa percentuale mostra fatta confondere i soggetti non statali
è riuscito a comunque a produrre cultura lo ha fatto senza guardare con i lucci con agli occhi al proprio illustre passato ma lo ha fatto cercando le mere incollata al presente senza perdere la fiducia nel futuro
I protagonisti di questa piccola silenziosa rivoluzione che sostenuto in qualche modo legati al mondo occidentale sono state spesso le cose imprese creative
Degli eco cervi che figurano nei titoli dei giornali o nei titoli di alcuni master più o meno che Giantin ma che l'alta non ci sono realtà codicistica né tanto meno hanno un codici ATECO
E questo è il primo problema
Se noi pensiamo al ruolo che le imprese creative hanno ricoperto negli ultimi dieci anni
Io ho identificato sostanzialmente tre grandi funzioni
Da una parte hanno rallentato il declino delle industrie culturali tre strumento intesa
Cioè in tutti settori vittoria TV radio stampa queste realtà leggere volatile volte proprio intimate che sono riuscito in qualche modo a apportare
Idee stimoli sono state l'elemento che ha mantenuto vivo il fuoco del novazione alternativa corpaccione che fanno fatica in qualche modo a rimanere al passo con i tempi
La crisi delle grandi industrie cultuale tradizionali trentatré sempre più burocratiche non è un fenomeno tagliano o tramite la sala quindici anni
La reazione è stata quell'ovviamente di utilizzare competenze e saperi che rimangono ai confini dei perimetro organizzati istituzionale ma sono comunque vitali per tenerle in vita
Al tempo stesso hanno
Da una parte alimentato l'accesso l'innovazione del piccone di imprese italiane
Che non hanno l'apposita ovviamente di ricorrere ai visti i costi e viste le localizzazioni e le grande Butti creative ove Baggio destare consulenza specializzate ma
La diffusione capillare di questi soggetti
Ha consentito a molte delle miriadi di piccole e medie di avere un accesso quotidiana costante all'innovazione di confrontarsi con quello che stava accadendo
Fuori
Tutto questo avvenuto però senza che vi fosse una strutturazione né giuridica né tanto meno in qualche modo economica e qui passo i punti centrali
C'è un tema di spazi io non sono assolutamente favorevole da una ricerca che sto conducendo a due anni all'incubatori pubblici per quanto riguarda parlo di imprese creativa e non credo nella creatività distratto
A ho passato la mia gioventù di studente la mia prima maturità Milano se devo pensare a quali sono stati luoghi da cui susciti maggiori talenti milanesi negli ultimi vent'anni non trovò un solo luogo che è stato governato vano pubblica
Sono scene spontanee hanno delle generiche interni hanno le leggi ferree lasciamolo tarare
Il mercato può e di Stato seleziona il meglio quello che emerge polo che ce la fa ma si tratta di processi di selezione che non possono o non riescono ad essere governati efficientemente la mano pubblica
La vicenda dei centri trattamento tecnologico in quattro i pubblici alla vicenda che ha dei numeri agghiaccianti se noi guardiamo a chi ce l'ha fatta davvero tra ora al TAR dove ci sono soggetti visionare che ci credono che investono che rischiano se noi guardiamo a distanza di quindici anni così rimane dei grandi progetti di cui attori pubblici dell'attrattività giovanile stato aggettivo un po'mortificante rimane ben poco macerie a fronte di investimenti pubblici sostanziosi sì
Quello che la quello che la gente che era e avere uno spazio io
Sono visto negato di uno sta strumentale di una Fondazione bancaria il problema il tempo che è necessario per riuscire a fare un contratto di sublocazione di una stanza per un cuore che era
Mi costa in termini commercialista avvocato più del del canone che riesca ad avere
In un anno
Quello che manca in Italia e la pista di avere pochi spazi basta dare con una quota minima del patrimonio demaniale venisse destinato ancore appagamento non si tratta di regalai gratuitamente gli spazi
Si tratta di poterli utilizzare dei cani ragionevole visto che la Commissione Giarda identificata in circa cinquecento miliardi di euro il valore del patrimonio demaniale che potrebbero essere nobilitato basterebbe una parte minima
Dei patrimoni anche comunali
Venisse semplicemente affittato con i contratti co più semplici non è una cosa impossibile
Il secondo punto
Credo che altri vivono di banda ritaglia diciannovesima per destituzione ventottesima per lentezza parlo ovviamente di da atti ufficiali pubblicati dal sole e a una delle politiche tariffarie più care
L'Europa ed è tutto in mente del tutto evidente che parlare ovviamente di un potenziamento ripascimento rimane nel mondo dei PIT desideri se investimenti ultra banda non vengono davvero fatti diversamente e possibile mantenevano realtà imprenditoriale
In un territorio come quello italiano dove c'è spazio per crescere anche lontano dalle grandi metropoli la maggior parte imprese creative all'estero è legata grandi aree metropolitane in Italia questo per fortuna non è tutto
Ma
Questa condizione come quel sarei favorevole alle politiche di disseminazione di trasporti research alla rimane valido solo se poi c'è l'accesso si potrà smetterà
Vent'anni fa si mandano faglia cinque mega oggi si mandano come li deve fare da duecento se non c'è banda e inutile strapparla
Terzo punto non
C'è un tema di riconoscimento le fasi progettuali che sono codificate all'interno degli ordini professionali tutelati da un ordine ingegnere architetti non sono tutelati per tutti gli altri progettisti culturale tenete progettista culturale riduttivo
Oggi si parla di un'economia densamente dovete San non è quello formale e la dimensione del Progetto
Ora se io non riesco in nessun modo a tutelarmi dal punto di vista legislativo e quindi successo mente contrattuale lo sforzo progettuale che viene sempre legato poiché la parte realizzativa io non riesco minimamente a valutare la competenza
E in qualche modo il valore che viene messo la progettazione non si tratta di si tratta semplicemente di ricalcare di schemi già esistenti e di normarle
Il quarto punto riguarda le sale sono i modelli per fortuna il modello delle serre semplificata già introdotto dei cambiamenti decisamente positivi
E di fatti sembrata su modelli limite affatto per settori analoghi all'estero in quasi tutti i Paesi e per gli ultimi quindici anni
Si tratta in questo caso di garantire soluzioni che agevolino non tanto le costituzioni ma soprattutto gli scioglimenti
Può sembrare una cosa banale ma agli osservatori che sono stati dedicati a questi temi hanno verificato che si tratta di impresa e dalle compagini
Ah combinatoria che di fatto hanno geometria variabile
Agli schemi tradizionali che esistono ordinamenti italiano sono decisamente castrante c'è pongono dei vincoli che quel tipo di lavoro chiede invece di sciogliere
E questo lo dico perché è la questione la bancabilità che è stata sollevata perché Luigi o sono testamento raccolgo lui è un punto determinante ma non si risolve fra cioè potrebbe essere risolto con l'istituzione di uffici dedicati che alcuni grandi gruppi creditizi penso con i tedeschi hanno istituito esistono cioè uffici dedicati alle istruttore
C'è un istruttore diffido per settori come questi
In attesa che le competenze dei valutatori maturino c'è un tema ovviamente verrà che fu a che fare con strutture societarie che hanno competenza ma non capitali perché oggi in effetti basta un tavolo me aperto per lavorarci non serve
E questo è un problema di requisiti di collaterale che rimane l'ultimo punto
Veloce
Quasi tutte le nazioni europee penso anche quelle più vicine hanno da tempo predisposto limitando in questo caso
Ridefinendo ruolo pubblico dei bandi ad hoc
Legati spicci va rivolte esplicitamente ad imprese cattive locale di under trentacinque una cosa che ha fatto la Puglia con bollenti Spiriti ha avuto un grande successo e esistono in qualche modo l'esperienza larga anche in Italia basterebbe estenderlo perché nella fase in qualche modo di start-up è fondamentale avere dello Caselli emergere
La maggior parte degli studi italiani Capra in questo senso a pochissime possibilità di farlo e
Per chiudere il tema dell'Agenzia
Esista un esperimento l'esperimento in italiano e quello di ARCUS al di là la cattiva stampa anche fatto bene nel senso in alcuni progetti e l'uscita dal vero entro elementi di innovazione
Il tema di fondo e sul ruolo che l'agenzia dell'ATER
Perché
Nell'esperienza internazionale funziona dove offrono di fatto assistenza legale contrattuale cioè
Parlare di imprese creativa senza l'assistenza dei piccoli Girona su un senso se lo si può fare riuscire in qualche modo adottare queste strutture di competenze che sul mercato costano troppo
Se o fare un contratto se vogliamo per la produzione di un portale con un partner cinese il solo costo di accesso storicamente nazionale che è il futuro
Equivale al fatturato la commessa
Da questo punto di vista le agenzie che funzionano sono quelle che adottano schemi di merce il fantasma che limitano il il la loro presenza non tanto alla gestione di processi
Ma la fornitura di servizi di carattere consulenziale ad alto valore aggiunto
E soprattutto di definizione delle regole grazie grazie
Bene grazie
Guido Guerzoni adesso
Siamo a parlare
Alberto Melloni che della Fondazione precese Regione Giovanni ventitreesimo che ci parlerà di storie ricerca storico religiosa una chiave del cancro elettrici
Grazie
Se il termine
Benissimo
Ma naturalmente parlo di Cenerentola rispetto alle cose queste sentito fino ad ad adesso cioè quel tipo di produzione di cultura tutta particolare
Che il lavoro storico però
Prima di farlo voleva aggiungere un riferimento che mi ha sbalordito per la sua assenza quest'oggi
E è stato più volte citato l'avrei fatto anche iniziando il quadrilatero desiderata l'articolo della Costituzione e cultura Ricerca aspre patrimonio storica perché voglio artistico dove della mia accezione
Patrimonio storico include anche il costruirla la storia voglio sbalorditi invece l'assenza completa di qualsiasi riferimento europeo che c'è stato in tutto il collega
Che l'Italia si è battuta appeso anche con qualche successo
Per fare in modo che il tema del caso la heritage entrasse negli obiettivi di Horizon Twenty può enti ci siamo anche spesi un pochino perché dentro ora i soggetti perenti questo diventasse una delle sfide societarie
E dimenticassimo e un po'grave percorra sottratti perenti e un investimento che vale circa quattro guerre mondiali e occuperà gli anni dal quattordici alle venti essendo Wilton ci comporteremo bene
Faremo come al solito e pagheremo molto di più di quello che portiamo a casa non perché non sapevo meritarsi o perché lo sappiamo chiederlo tengo però invece alla mia
Alla alla mia canzoncine alla mia questione che è quella della della storia
Quando diciamo cultura diciamolo sesso molto
Generale naturalmente come si è visto anche questo pomeriggio coinvolgere una frammentazione un arcipelago di tematiche di questioni molto generali
E è stato credo un po'accentuato l'esercizio in questo in questa giornata sputa su un politico io penso che il Presidente Mitterrand telefonasse
Al direttore dell'Opera parecchie volte al mese per un politico diverso dei nostri queste forse la differenza che val la pena di ricordare
Ci sono stati dei limiti in questo settore che sono dei limiti di chi lo fa
Sono dei limiti di chi lo fa
Una certa incapacità a costruire delle reti una certa incapacità federare sono stati ricordati prima dal collega Luzzi i numeri molto grandi valgono per i musei non altro per le biblioteche per gli Archivi per tutta una serie di strutture che non necessariamente
Sono tutte dello stesso ora anche dello stesso le dello stesso livello
Il settore della storia credo a un ha un ruolo in questo in questo tema perché tocca
Dimensioni molto profonde quando la sorte di Joseph mi occupo io in un certo senso ancora più profondo e comunque senz'altro più
Pericolose diceva questa mattina matto questo continente
è stato rilevante quando attraverso le sue fessure che sono state fessure storiche geografiche e teologiche
E tutte le culture che sono arrivate sono state metabolizzate questo ci ha reso quella cosa che è stato il Rinascimento
E ci ha permesso anche di fare con la nostra cultura della della buona politica anche della buona politica internazionale anche della buona politica industriale
A differenza dei nostri competitori europei non sfruttiamo mi sembra molto poco
Le nostre capacità di usare il sistema della cultura per fare delle
Delle tre relazioni delle reazioni cutanee la Treccani lo cito per questo
Grazie all'all'impegno anche del presidente la Repubblica il Presidente del Consiglio di ARCUS
Ha fatto da poco un lavoro sulla queste tre bibite Marco Polo che reperto che è stato più a lungo nella storia della Cina in Cina di tutta la storia occidentale e una Gigino di sedici per undici tecnologie da tredici del tredicesimo secolo
Francese è una cosa con la quale mi sembra molti Paesi avrebbero saputo fare molto di più che abbiamo fatto noi che è stato colpito riuscirà a trovare il meccanismo burocratico per portarla una mostra della Repubblica la porterebbe una mostra delle
Dell'università
Però questo settore della storia mi sembra anche qualcosa da dire sulle cose no non tutte ma al pace che sono che sono state fatte che sono in corso
Nei banchi delle Smart Cities sono state fatte delle proposte importanti nei bandi PON ci sono state delle azioni importanti mi sembra
Che però ci dicono qualche cosa di rilevante sul sul futuro l'istituzione che ho
L'onore di servire come sostenuto talmente privata non ricevo dalla Repubblica il nove per cento del bilancio il resto è tutto fatto di Bashir Baccichet o fanno pressing come si dice in un inglese
E l'esperienza che avevo fatto ci consente di vedere quelle che mi sembrano criticità generali che possono forse valere per tutti sia dovessi fare delle proposte né fare i tre
Proposta è stata evocata anche poco fa da
Dal dottor Laterza
E esistono dei piccoli margini di detraibilità fiscale che non vengono utilizzati perché il nostro è un Paese che frammentato anche del sostegno industriale e ci sono troppo piccoli soggetti che potrebbero tornare in cultura per poterlo fare bene
A me sembra che lo stabile di fittissimo fare una Fondazione di cui le imprese si fidano fatela voi che siete uno di loro giornale
E una fondazione che raccolga questi piccole quote le capitalizza e noi ancora oggi continuiamo a spendere
I risparmi della borghesia cattolica dell'Ottocento quelle che secondo le fondazioni bancarie per la cultura e non siamo in grado di capitalizzare niente per il domani
Primo puoi quello filiera quello sì che petrolio
E quando finirà saranno guai forse i guai sono già
Incominciati
La seconda cosa è una cosa un po'europeista è stato citato poco fa l'esempio di ARCUS che è una società che ha avuto
Oltre che dei delle delle critiche però senz'altro un merito che sotto quello di scegliere di non porsi il problema di un finanziamento se orizzontale ma selettivo
Perché credo che se l'Italia vuole alla sbarra voglio culturale non solo con una retorica un po'antiquata del più grande del mondo perché il mondo ci invidia queste robe qua
Ma vuole avere un ruolo nell'a Unione potrebbe porsi il problema di far nascere un
Un ARCUS europeo se volete chiamarla così c'è un sistema che sia in grado di trasferire
Una quota anche piccolissima dell'investimento infrastrutturale gigantesco che in corso che meritorio che ci sia
A questo settore perché il calcolo Heritage sia un Cantalice europeo e non solo Mincato accreditati di paese dove alla fine grazie alla mediazione di un parlamentare o di un assessore si riesce sempre a trovare
I quattro soldi che servono a far campare le piante piccole e come giustamente ricordava prima fa Paolo Galluzzi a tagliare le gambe agli alberi alti
La terza cosa riguarda quella cosa che è stata evocata varie volte del corso della del pomeriggio riguardante la valutazione che sono un po'scettico rispetto al tema da valutazioni non per il tema del merito
Quali l'Italia si parla del merito di solito fa una gran paura chi lo dice piuttosto che il tema
E
Quanto un sistema di rating e niente entra in chimica della cultura più bisogno di indicatori che non si hanno valutatori rispetta i quali ci si camuffa ma che siano sistemi di
Quotazione di quelle che sono le possibilità di per sé sull'arcipelago molto frastagliato io spero che dei progetti sociali Innovation del Ministro della ricerca questa trovate riteneva in King del Cultural Heritage sia sia considerato
Per finire una piccola una piccola cosa e come diceva un grande filosofo della Magna Grecia Antonio De Curtis in arte Totò verba cederà glielo sunto appiccicato a Oria
E
E di qualche volta io temo che la cultura venga usato un poco moderno accenderà agli asset tre una far per molto tempo non ne parleremo più fra non tanto otto secondi fini
Bene grazie per presentare l'intervento che misura attivissimo all'ultimo secondo si è concluso siamo praticamente abbia siamo usciti a rispettare i tempi
è il momento in cui io chiamo primati di fare un piccolo riassunto
Che per punti di ciò che è successo oggi chiamo il ministro aveva dato avvenire
Qui sul palco con me
Lo ringraziamo moltissimo ad essere qui con noi
La caccia grazie
E non è una cosa usuale avere il Ministro dell'economia che parlare di cultura che infatti non avete il Ministro dell'economia
Va beh no certo però ministro organizzare o il Ministro dell'economia e quello chiede la stretta dello sviluppo bello ancora meglio paga dello sviluppo
Può economico delle infrastrutture dei trasporti ma lo sviluppo economico e noi lo abbiamo detto molte volte questa giornata
E abbiamo sottolineato poi la la
Il fatto proprio della del fatto di come i Ministeri debbono essere tutti presenti nella emergenza che non abbiamo voluto
Creare corretti un pochino dal Capo dello Stato dicendo non proprio come emergenza ma
Diciamo scelte non fatte nell'arco di molti di molti anni di molti allora avere il Ministro dello sviluppo economico ma a me piace di più la parola economia perché poi lettura economia si contra contrastato un pochino di più e vorrei creare un po'questo contrasto che ho creato più volte
Cultura economia ASP non sempre no vanno molto per cento e molto spesso il mondo della cultura non vede bene
La cultura economica non vede bene i conti
E invece quello che sta bene si sta verificando lo diceva poco fa proprio un economista la cultura cioè Santagata che proprio nelle ultime settimane io direi anche da qualche mese visto che il nostro manifesto l'abbiamo fatto a febbraio
Bene si sta verificando una piccola rivoluzione insomma si parla e si sono state sdoganata e anche delle espressioni che hanno molto a che vedere e con la cultura e con l'economia per esempio l'impresa creativa questa forse la parola chiave che è venuta fuori
Nella giornata di oggi pensiamo poi a molte iniziative molto importanti a cui lei stesso ha partecipato Flores per esempio poche settimane fa no sabato bellissimo a Firenze giudice infatti cui
Pure sono state le sono state
è stata data la possibilità di fare una una un articolato intervento ecco insomma partiamo un po'da qui cioè dal fatto che noi ci troviamo noi a poche settimane dall'applicazione manifestavano scritto fa pubblicato un articolo di Sergio Escobar
Perché diceva che si intitolava appunto l'economia al Consiglio dei Ministri economia questo vogliamo arrivare ci fa arrivare ad una considerazione da parte della politica
E di tutto un governo di una presa di responsabilità della politica lo ha detto molto bene
Il Capo dello Stato proprio questa mattina cioè la politica è appunto fare delle scelte dire molti siti dire molti no è aggiunto troppi no spostati detti
Alla cultura in questo Paese di cui lui stesso ha dato una definizione assolutamente mira alle mirabile ampia nelle in questa mattinata ecco devo dire che questo intervento il Capo dello Stato ci ha dato proprio anche un pochino la la la
La struttura di tutti i nostri ragionamenti ha rimesso in ordine molte delle cose dette che sono state dette variamente nei vari interventi allora partiamo dalla forse proprio dalla
Dalla dall'impresa creativa ecco lei che idea
A dell'impresa creativa che del modo in cui è stato proposto anzitutto domenica avrà visto che è un fatto contro precisa cocca lanciato queste proposta rilanciate questa mattina dal direttore del Sole ventiquattro Ore Roberto Napoletano
Di appunto partire dall'ICI a creare un'agenzia pubblica molto snella certo che non comporti tende dei costi ma che permetta
Di valorizzare al massimo la mandarla all'esportazione della nostra produzione creativa degli ascolti che anche la creazione di tappo e non ho sentito poco fa Guerzoni anche
Sulle modalità della nella costruzione del presente articolo
Allora non vorrei essere politically incorrect però dedico quello che pensa allora l'impresa creativa per come la vedo io una
Categoria molto ampia che corrisponde con le aziende che ce la fanno di aziende che ce la fanno in tutto il mondo
E sicuramente in Paesi come l'Italia che non vogliono fare dumping sociale che non vogliono
Battersi su cose del passato sono le aziende che innova non sono le aziende che sanno innovare internazionalizzarsi es di solito si internazionalizzare se sanno finora è ovvio che quando parliamo di impresa creativa qui facciamo un un sottosistema
Che riguarda le aziende che hanno a che fare maggiormente con contenuti culturali e artistici di design di collegamento con la comunicazione di
Vic di creatività forte dove il prodotto e a è proprio fa a che fare con la creatività però io non riesco ad appassionarmi a una sottocategoria delle aziende creative
Mentre vedo con enorme favore e seguo per esempio lavoro di Federculture con grande interesse ma non soltanto
Perché e chiaro che noi non stiamo
Domando abbastanza importanza e non stiamo dando abbastanza attenzione al mondo dei beni culturali dei beni ambientali di tutto ciò che è collegato
E qui spezzo però una una una lancia a favore ma neanche a favore un po'difesa nostra in questi mesi noi abbiamo gestito un'emergenza clamorosa
Abbiamo anche l'abbiamo cercato di fare senza senza alzare mai i toni però sapendo che il rischio che il nostro Paese stava correndo era
Altro che di ridurre i fondi a questo a quella destinazione era un rischio di non riuscirà a pagare più gli stipendi pubblici di togliere il welfare di togliere l'assistenza perché sono e siamo andati vicinissimi alla fine dell'anno scorso
A a essere commissariati a fare della nostra libertà ma questo lo dico soltanto perché
Da una parte giustifico una cosa che è sbagliata noi non abbiamo dato abbastanza attenzione al mondo della cultura allargato perché ci siamo già abbiamo dovuto dedicarci soprattutto all'emergenza dall'altra parte non c'è futuro
O meglio soltanto lavorando su cultura e impresa creativa un Paese come l'Italia se la può giocare fino in fondo perché la globalizzazione
La si vince soltanto con delle
Unicità soltanto con delle identità forti e quell'insieme di settori variegato ente quasi indefinibile e ciò che alla fine costituisce la nostra identità forte delle nostre unicità
Che possiamo mettere su un mercato che se no porta all'omologazione totale porta al dumping sociale come dicevo prima cioè a combattere soltanto sulla riduzione
O del welfare o dei costi del
Del lavoro quindi non abbiamo fatto abbastanza dobbiamo fare di più deve essere questa deve essere una delle piattaforme della crescita sostenibile dei prossimi anni
Ecco ma questa idea della di un'Agenzia per l'esportazione dalla produzione creativa italiana dovrebbe essere paritario proprio in questa direzione lavoriamoci perché per esempio siamo riusciti a ridare vita all'ICE che era stato chiuso
Figuriamoci comuni una un Paese che vive di
Esportazione
E questo ci permette di dire che abbiamo ancora quattrocentocinquanta miliardi di esportazione che vuol dire che un Paese grandemente competitivo malgrado tutto comunque questo Paese aveva chiuso riceve
Adesso l'ICE e riuscito diventare una agenzia è diventato è riuscito a diventare un'agenzia di sistema Italia in cui abbiamo messo insieme Ministero degli esteri l'agricoltura della dello sviluppo economico quello che serve anche nei beni culturale
Siamo riusciti a essere cosa unica fuori all'estero mettendo insieme ambasciate mettendo insieme e Camere di Commercio locali mettendo insieme ufficio ICE ufficio ENIT
E sull'interno mettendo insieme e Camere di Commercio associazione di categoria eccetera molto spesso il nostro Paese non sa lavorare insieme e il mondo della cultura venuto fuori oggi
Ho ho sentito molti aveva il record insomma di di molti di molte relazioni questo ecco de del mondo del della cultura in generale è un settore che soffre anche di questo
è stato detto anche dagli ultimi uno degli ultimi relatori non sappiamo andare in Europa insieme a prendere le risorse non sappiamo giocarci su grandi progetti
Ecco su questo dobbiamo migliorare possiamo migliorare lì ce n'è una dimostrazione lei sta dicendo facciamo Unicef per i prodotti specifici dell'industria creativa
Probabilmente possiamo anche lavorare su quello che c'è allargando nello scopo le le le le la responsabilità possiamo probabilmente anzi sicuramente avere delle persone dedicate per cui sì sicuramente da parte nostra ci mettiamo ci mettiamo la nostra parte attenzione
Hanno un
Partorire su ogni campo troppe strutture autonome non coordinate perché poi andare in giro per il mondo
Hai voglia a dire qualche persona da qui bisogna essere radicati conoscere i rapporti sappia quali porte a quali porte bussare quindi cerchiamo un po'anche lì come Paese di fare sistema sia
Nel definire le priorità qua sia nel poi essere presenti all'estero
Per cui si
Con ottica un po'di sistema sì con ottica di sistema e forse mirando anche a quello che oggi si molto discusso di cui si è molto parlato cioè un'immagine del Paese un brand Italia un po'lo abbiamo chiamato così in cui si è visto uno degli indicatori proprio dell'indice ventiquattro mostra come
Noi diciamo la la lente d'impresa creativa la nostra produzione odierna soffre anche del fatto che la nostra immagine culturale complessiva arretrato molto perché è su questo occorre un indice ricavato da un collar l'altro che mostra come
Dal mille novecento alle due mila mettendo insieme le parole come Harper esempio
Arte e Italia siamo passati da seicento a cento quindi a centocinque anzi scusate e così pure in altri ambiti come architettura beni museali c'è stato un crollo cioè quindi probabilmente queste due cose vanno superate tenute insieme
Per questo è importante che
Tutti i Ministeri siano coinvolti compreso il Ministero dei beni culturali che diceva questa mattina Carandini proprio molto provocatoriamente che un morente ibernato o si decide di farlo rivivere dei oppure meglio forse addirittura abolirlo
E che pensare magari ad altre forme ma avevamo Firenze sabato ecco io non arrivare a questo timore volesse ovviamente è una propria meno nelle risorse sia qualitative che quantitative e facciamo l'effettivamente coordinatore di questo mondo variegato che ovviamente poi rimane anche di responsabilità di altro
Di altri di altri ministeri però non parliamo solo di Ministeri perché
Qui c'è da
Responsabilizzare ovviamente il Governo centrale c'è da responsabilizzare le amministrazioni locali perché poi come sappiamo la suddivisione delle responsabilità e molto
Confusa e deve essere riportata anche lì a responsabilità molto possono fare le associazioni di categoria molto possono fare le aziende stesse per cui sicuri se non sulla
Do
Che a prenderci a prendermi la responsabilità per quanto mi riguarda ecco però l'impresa va messa in condizione di poter di poter agire non sarà mai come ha detto uno di quegli ultimi relatori insomma il il Ministero soprattutto
Ministeri economici a a dire alle aziende che cosa fare certo c'è da da supportarle da sta a loro vicine e certe cose poi si fanno anche bene posso fare un esempio di una cosa che ci può servire da esperienza
Perché e fa proprio un po'contro l'idea del Ministero che decide allora
Noi sappiamo e questo lo dice l'esperienza di tutto il mondo che l'occupazione bella l'occupazione nei settori innovativi l'occupazione sito innovativi e creativi molto viene dalle nuove imprese
Delle nuove imprese dove ci sono delle persone che hanno il coraggio di tentare nuove strade e nella creatività questo è per definizione il
è lo strumento l'Italia storicamente non è
Amica delle nuove imprese per costi burocrazia contratti di lavoro contratte dei meccanismi del fallimentari tele tipologia di fisco
Lo che cosa ho detto e questo è un metodo che ci può servire anche in questo di mondo perché dovremmo metterci tutti insieme e andare a trovare gli strumenti migliori cosa ho detto andiamo a vedere
I Paesi che meglio a un fatto senza paura cioè se c'è da imparare andiamo imparare ma a chi ho chiesto di farlo
A un gruppo di persone brave giovani e meno giovani ma molti giovani che erano passati attraverso questa esperienza che avevano fatto abbiano toccato con mano
Che cosa voleva dire aprire un'azienda in Italia una nuova impresa innovativa in Italia e chi erano disponibili a consultare il maggior numero possibile di persone questo della consultazione che abbiamo applicato sia per le start-up che per le strategia energetica e un metodo che qui
In questo settore ci può portare molto basso ma per farla semplice
Questo gruppo di ragazzi
è arrivato
Con un rapporto
Entusiasmante
Però dicendo
Ma non ci riusciremo mai in Italia non si potrà fare
Beh
Oggi in Parlamento in finale di discussione un complesso di normative sulle start-up nel nel crescita due che ha dentro tutte le proposte di queste persone
Quasi azzeramento degli oneri burocratici e la burocrazia è la vera democrazia cattive la vera nemica di tante cose
Azzeramento dei costi iniziali
Contratto di lavoro che permette nei primi tre quattro anni quella inevitabile flessibilità cioè
Tu non sai quando quanto per quante persone per quanto tempo e quindi e poi poi mettere insieme coi associare i tuoi collaboratori al capitale dell'azienda
Chi mette soldi naturalmente ne ha un vantaggio fiscale patrimonialmente perché è molto più rischioso metterlo nelle aziende creative un investimento
Se ti va male
Puoi non vai attraverso lo schiacciasassi tipico delle leggi fallimentare per cui ti rimane lo stigma per tutta la vita mentre se noi vogliamo favorire
La creatività le industrie creative le nuove iniziative creative dobbiamo avere una
Ancora di più che tolleranza all'insuccesso dobbiamo considerare l'insuccesso come
Fisiologico
Risultato perché Di dieci cose innovative forte che cambiano le regole del gioco una parte eviti inevitabilmente non vanno
E queste persone non solo non devono essere punito e se non hanno fatto ovviamente cose o penalmente rilevanti ma devono essere messi in condizione di ricominciare il più presto possibile questo per dire
Che se ne facciamo questo stesso esercizio nel grande mondo del
Culture forse dire troppo però insomma del dei dei beni culturali dei beni ambientali della cioè andiamo a capire quali sono i gli ostacoli non solo di risorse perché non abbiamo problemi solo di risorse ma abbiamo fatto anche una serie di errori che vanno aggiustati
Se vuole ne parliamo ma insomma
Ecco e con quel
Con quel tipo di fa disponibilità a consultare
Chiunque abbia la disponibilità radiare dei contributi in tempi brevi anche questo settore lo rigiriamo
Parlando di se vuole di risorse non ricalibrata
No beh lasciamo perdere gli errori e tanto più o meno forse
Si sanno un pochino chiamiamole aree di negli orari e via di miglioramento ma ecco separato molto anche in nel questa giornata di piattaforme digitali proprio in relazione ai beni culturali e cioè
La possibilità di a vere la nostra vetrina in fondo nel mondo poi alla fine diventi con la globalizzazione diventerà sempre più uno sviluppo che ancora molto carente
Che appunto della digitalizzazione dei nostri beni ci sono degli esempi li abbiamo anche trattati oggi penso a
Museo dall'ideologia
Di Firenze che partito molto presto queste cose però gli esempi non sono tantissimi e in realtà e il nostro Paese avrebbe bisogno proprio di
Di essere come dire monitorato integralmente rispetto a quelle specie dovrebbe ad comunicare ad essere in grado di comunicare su questo che cosa si può fare
Dal punto di vista della messa in moto anche in relazione a industria creativa che può valorizzare dice talmente
Nella nostra patrimonio di conoscenze innanzitutto etica e soprattutto di
Valorizzazione sempre in termini di un'esportazione del nostro del nostro marchio culturale molto forte
Allora
Tante e tante e tante prospettive ovviamente di GTT digitalizzazione è uno dei modi per rendere fruibile beni che se no non lo sarebbero attraverso un canale che rende
Di retta la fruizione per certi beni è indispensabile anzi è il e il modo per poter proprio fruirne senza senza rovinarle per altri comunque ti perdi per la strada delle cose però certamente è un un mezzo
Presupposto l'ha detto una persona che ha parlato poco fa e che ci sia una disponibilità di
Connessione in tutt'Italia
E qui come sa abbiamo trovato le risorse per il Sud dove paradossalmente più facile sul digital device per perché ci sono questi fondi strutturali europei
Per il nord abbiamo comunque dedicato una cifra non minore cioè di centocinquanta milioni che Prodi mente moltiplicato per tre con privati le amministrazioni locali dovrebbe coprire al minimo il minimo del digital device che vogliamo eliminare in troppi
L'anno prossimo o l'anno successivo quindi c'è una tematica di
Infrastruttura
C'è una tematica di
Trasparenza cioè due cose importanti che non state fatte negli ultimi tempi
Sono quelle di obbligare la Pubblica Amministrazione nelle sue scelte nelle sue decisioni nel dove mette i soldi nella chi dà i soldi avere totale trasparenza questo
Anche in questo campo può aiutare moltissimo certamente è una è un meccanismo di di lotta alla alla alla corruzione enorme di spending review sostanziale molto importante e
Questa è una piccola grande grande cosa che è stata fatta
Nel campo dei beni culturali a differenza di altri settori dove abbiamo sbloccato progetti che aspettavano da anni
La carta di identità e il dossier sanitario il libretto scolastico il veglia il processo telematico ecco qui dobbiamo insieme e ci sono persone anche in questa stanza che ci possono molto aiutare identificare quei progetti che possono maggiormente rendere
Più facilmente fruibili o addirittura
Creare dei beni che oggi che oggi non sono disponibili attraverso il meccanismo della digitalizzazione quindi
Agenda digitale è un capitolo che si è riaperto
Dove progetti di decenni di e con ritardi decenni si sono bloccati
Dobbiamo adesso a metterci un po'una bella piattaforma relativa al
Al mondo dei beni culturali dove non ci siamo ancora arrivati
Come uno dei conti però che è venuto fuori in questa giornata che il
Lo diceva proprio Carandini questa mattina che
Per
La gestione del patrimonio credo che ci siano qualcosa come non ricordo bene il quindici milioni a Regione
Cinque milioni a Regione all'anno
Allora se noi pensiamo già la gestione normale dei beni culturali in più aggiungiamo appunto l'idea che dobbiamo
Fare in modo appunto per esempio sta digitalizzazione dovrebbe mettere in moto un meccanismo in cui le competenze sempre Soprintendenza devono essere coinvolte ma che hanno già promuovendo il problema di risorse come facciamo
A guardare avanti appunto guardare un futuro in cui da un lato c'è prova della manutenzione ordinaria c'è il problema delle
Ti mantenere tutto questo enorme patrimonio con così poche risorse e in più dobbiamo guardare avanti e faccia come possiamo mettere insieme Sindaco iniziamo di risolverlo in maniera
Tradizionale semplicemente aumentando le risorse che non ci sono
Ce lo di marcia per questo però
Non è che non ci siano delle idee stamattina mi sembra
Barca ha parlato per esempio del Progetto Pompei ecco lì le risorse il meccanismo e le modalità sono state individuate e si va in una certa direzione io le dico un altro ciò che non è l'unico modo ma è un modo
Due morti che dobbiamo fino in fondo utilizzare il primo è usare il fisco in maniera intelligente per favorire
Risorse ai beni culturali
Se in Inghilterra arrivano cinquecento milioni all'anno in Francia quattrocento in Italia sessanta non è solo perché chiarirà e anche per mancanza di strumentazione fiscali intelligente
In questo campo e qui di nuovo compatibilmente ai vincoli e tutto ma si può e si deve fare di più prenderne anzi le faccio tre di esempi prenda il tax shelter nei nel nemici nel nel nel cinema nella produzione di film
Avvicinato investitori che mai avrebbero se pensato di investire nell'anno produzione di nuovi film senza che questo comportasse
Onere per lo Stato perché senza quell'operazione non ci sarebbe stato il nuovo film quindi comunque per quanto in parte lasciato agli investitori ce n'è anche per il pubblico
Ma a mio parere noi dobbiamo avere il coraggio
Di dare dignità
Organizzativa dignità di essere a un certo numero di grandi
Di grandi
Patrimoni culturali diciamo musei piuttosto che Pompei può essere utile apprendiamo in oggetto se noi riusciamo a dare dignità organizzativa quindi non semplicemente essere l'ufficio di una direzione di un ministero
Ma essere un'entità poi decidiamo insieme fondazione le società di scopo comunque stiamo parlando del mondo non profit e quindi non è stiamo parlando
Ma che faccia sì che ci siano
Ci sia un contenitore capace di attirare soci capaci di attirare le amministrazioni locali capaci di
Essere
Poi il motore e gestionale di beni che hanno bisogno ossia di tutela sia di valorizzazione e molto spesso la valorizzazione paga la tutela
Regole Europa pubblica controlli Europa pubblica ma tutela e valorizzazione che oggi sono state
Strappate l'una dall'altra e messi a diversi livelli dell'amministrazione mentre per ciascun bene dovrebbe essere una responsabilità condivisa
Se noi riusciamo come ha fatto Torino com'è insomma ci son tanti lei pensa che ci sarebbero i grandi musei del mondo se fossero uffici amministrativi o burocratici di
Di di Ministeri no certi beni hanno la dignità dovrebbero aver la dignità di essere entità
Non certo non a fine di lucro certo non speculative ma
Capaci possibili con possibilità di assumere le risorse necessarie le competenze necessarie di a creare alleanze anche fuori dal dal Paese quindi questa che una piccola cosa che non costa di per sé niente
Potrebbe mettere in moto dei motori
Di sviluppo di sviluppo perché ci ho parlo di sviluppo ma proprio di crescita in talune parti d'Italia
Formidabili diventerebbero interlocutori di un intero di un'intera zona perché poi non è il bene culturale che produce ricchezza
E il turismo che c'è intorno e le infrastrutture di cui c'è bisogno è la
E il collegamento con l'Università piuttosto che con le comunità però ci deve essere questa
Dignità
Organizzativa da dare ai grandi musei alle grandi ai grandi
Luoghi culturali del Paese lì si possono trovare risorse per multipli infiniti di quello che giustamente Carandini il moderno denuncia come un
Può una vergogna ecco dei fondi a disposizione di oggi
Sì decisamente una vergogna ecco uno delle sottolineature del Capo dello Stato era quello che riguardava parliamo apro la cultura raccoglie tantissime cose veramente fin troppo vaga
Ma però se c'è qualcosa di assolutamente centrale il sistema educativo
Fondamentale è infatti i tempi allora che cosa non possiamo dire che non ci siano problemi nel sistema educativo peraltro il peso che il Presidente della Repubblica
Ah proprio ho detto con una immagine che è molto
Molto reale molto vera cioè noi per di fatto formiamo dei vandali che poi non hanno nessuna consapevolezza e anzi magari
Sfrecciano oppure Ili nostro il nostro patrimonio monumentale perché non hanno la minima con consapevolezza di quello che vale
Io ho qualche mese fa ho scritto un articolo che si intitolava noi analfabeti seduti sopra un tesoro perché
L'Italia se guardiamo le classifiche internazionali primeggia in una
In un campo che piuttosto bizzarro per il Paese che non siamo cioè quello della Punto dell'analfabetismo funzionale non la la alla
La Francione alle Illy tra siccome si dicendo che siamo al primo posto tutti i Paesi industrializzati quarantasette per cento di analfabeti funzionali e probabilmente sono in lei un aumento per il governatore della Banca d'Italia dice che
Con parametri un po'diversi si arriva addirittura l'ottanta per cento ecco quinto questo per rendere l'idea e anche un po'per difendere
Il titolo della patinata di oggi che è una vera emergenza dimenticata del Paese cioè se non è un'emergenza questa cioè avere un Paese che scivola velocemente verso analfabetismo quando dovrebbe essere il Paese della cultura ecco che cosa può essere mai un'emergenza
Ecco qui dobbiamo stare attenti però lei l'anno
L'ha detto bene anche in varie occasioni non è che stiamo solo parlando di maggiore Duc
Azione nella storia dell'arte che pure io non l'ho pure e certi lo sviluppo economico inutile se vogliamo una
Sotto una comunità
Creativamente ricca dobbiamo sviluppare creatività dobbiamo premiare il nuovo il diverso il il non scontato nella scuola
Dobbiamo far sì che
Chi
Usa linguaggi diversi sia premiato in un quasi quasi accantonato
Chi fallisce ritorniamo al discorso del prima chi ha insuccesso perché tenta una nuova strada sia comunque apprezzato per aver tentato una nuova strada
Qui è un tema
Larghissimo ma anche entusiasmante sia di contenuti
Nell'insegnamento sia di metodi nell'insegnamento che permettano lavoro di gruppo che mettano in contrasto e non in contrasto indichi in collegamento diverse esperienze diverse conoscenze diverse competenze
Molto spesso non c'è neanche per tutto il periodo di formazione della scuola
La contaminazione degli studenti con Lidia di poter essere impresa di poter prendere un rischio di poter creare la sua propria la propria azienda di sapere cosa sono le industrie culturali le industrie creative
Quindi
E son tutte cose fattibili relativamente facilmente perché poi la scuola molto spesso reagisce con entusiasmo a delle iniziative
Fatto bene ma parlo di scuola fin dall'inizio e non è e non sto parlando soltanto degli ultimi anni del
Del del liceo in questo mondo certamente l'area della sua formazione tecnica ha un ruolo rilevante
Perché in un mondo dove tutto ciò che si impara e obsoleto anche obsoleto molto presto avere dei meccanismi di formazione che durano tutta la Vito dove si può andare a ricorrere per aggiornarsi
E che permettano tra l'altro in un impiego di persone che escono dal dal mondo del lavoro e qui vedo con grandissimo interesse anche il mondo degli istituti tecnici superiori
Qui e qui c'è da fare parecchio e chiaro che
Ci vuole più
Anche arte ci vuole più spazio per non solo tutela del delle Arti tradizionali ma anche stimolo delle arti nuove lecita cui possono fare molto dando spazio non soltanto per valorizzare
Le
I patrimoni tradizionali ma per
Facilitare sperimentazioni nuovi nuovi nuovi linguaggi qui ci vuole ci sono città in giro per il mondo che hanno dedicato interi quartieri a facilitare e si vedono comincia cose anche
Anche in Italia c'è spazio per la televisione nel nel contratto di servizio farò di tutto perché ci sia uno spazio molto più rilevante per
Tutte queste cose poi saranno le persone in gamba ce ne sono qui tantissime a riempire però la RAI può far di più
Per facilitare diffusione di linguaggi nuovi per far conoscere cose che non si sanno per
Tentato saper offrire l'opportunità cioè molti giovani arrivano alla fine del loro formazione senza sapere che tante delle cose di cui ci siamo detti oggi
Sono opportunità di lavoro di vita di indipendenza di libertà in molti casi
Ecco ma siamo perfettamente d'accordo sul piano dei principi ma il problema è che quando si si arriva al concreto quando si arriva poi faccio un esempio il nostro manifesto per la cultura dice chiaramente che non solo bisogna insegnare l'arte
Bisogna anche indurre i giovani a alla pratica artistica perché tra l'altro si è visto da una serie di studi
Di più cognitivi che chi che inizia presto con una pratica articolo tutto ciò manca completamente la nostra scuola e faccio questo esempio proprio per quello
Ha poi una serie di sviluppo immediatamente una serie di capacità creative che poi lo portano a fare bene e tante altre cose comprese le materie scientifiche per cui per esempio questo scollamento
Perché c'è spesso tra cultura umanistica cultura civica questo Paese potrebbe partire proprio da lì nell'essere risolto che devo dire lo sottolineavo prima che una delle cosa che mi ha colpito molto nel discorso del presidente questa mattina di usare rimaniamo quasi simile funzionale le parole cultura e scienza no diceva lo sviluppo della cultura della scienza cioè
Eliminiamo questa grande divisione però tornando alla questione bene su ammettiamo di essere tutti d'accordo sui principi
Ma
Una piccola battaglia che abbiamo fatto noi come Sole ventiquattro Ore anche con l'adesione di Abbado Muti eccetera insegnare musica possibile che il Paese che ha inventato la lirica che è importantissimo nella
Noi pubblichiamo propria comprendo balzando mica scorsa colui che ha scoperto quanto dividi dividi Vivaldi c'è in Bach cioè senza senza
La Vivaldi probabilmente Bach sarebbe molto meno elaborato importante di quanto è
Cosa è poco conosciute magari un punto generale ma comunque insomma la musica non si insegna bene di fronte a una proposta precisa insegnare
Mettere un'ora di musica fin dall'inizio il ministro dei beni culturali ha risposto non ci sono soldi e questa è la risposta che arriva sempre cioè
Quando si va al concreto si va su questo terreno qua
Non si può fare perché non ci sono talvolta adesso adesso no no però questo invecchiando come si è trovati a dire non si può fare oggi ma la dobbiamo mettere tra le priorità cioè non è che poi possiamo
Inventarci quello che non c'è quello che dobbiamo sapere e secondo me oggi avete fatto benissimo fare una giornata come questa
Perché
A parte che bisogna aveva davanti un certo numero di anni queste cose non si fanno in pochi mesi però bisogna dire che le prime risorse
E ripeto le strade ci sono perché è la spendibili di un non lineare la rete le le le Lalla il recupero dell'evasione anche la valorizzazione degli attivi pubblici delle risorse le possono creare
Ecco queste fanno parte delle priorità
Non non sono ovvie perché molti direbbero no sono questo quest'altro parlare di cultura sviluppare le competenze di base le attitudini di base nella scuola
Può essere un elemento più formanti più creativo di sviluppo nel tempo di e di altre cose però non è che di cose poi concrete di quelle che abbiamo detto non ce ne sono cioè start up
Però parecchio tempo Pubblica amministrazione e lì speriamo
Maggio l'agenda digitale e lì però certamente in questi mesi non ci sono state
Risorse per per delle cose ma da allora tanto lasciamo pure per delle risorse allora perché non possiamo provare a suggello anche in questa giornata il suggello di tutto ciò che è successo nelle ultime settimane che negli ultimi mesi
Stiamo tirando troppo indubbiamente il tempo a disposizione è terminato va bene buona
Procuratore
Valutiamo oppure se lo facciamo qualcosa
Finale caldo ecco
No allora usiamo questo tempo supplementare che ci autore Gallicano ci viene data e che non ci viene dato che rubiamo
Al è la tempistica semplicemente per veramente costruire un'agenda con l'impegno che io le chiedo di portarlo veramente al Consiglio dei Ministri c'è un'agenda culturale perché è mancata anche sono state fatte
Molte cose molti anche i ministri questa ma gli altri ministri ai suoi colleghi ministri erano ricordate
Però quello che manca l'immagine che questo Governo che i Governi futuri vogliano veramente occuparsi di cultura quindi dove dobbiamo darla magari cominciamo veramente adesso diciamo dal punto di vista di ciò che va comunicato
Che corre in che cosa possiamo Suso domanda un po'kantiana ecco in che cosa in che cosa possiamo sperare la terza criticati eticamente
Va beh allora guardi se avessi avuto il tempo di imparare a diventare politico le direi sì certo fantastico di no però facciamolo ecco che quello che le dico è che voi voi in quanto media e lei in quanto esperto di questo campo dovete stare addosso
Al tema
Programmi e contenuti per il prossimo giro
Perché nel possiamo anche mettere in una delle prossime agende il nostro impegno a lavorare di più come quattro ministri ma contesto tre o quattro mesi davanti noi sappiamo che non è che non è lui
Però possiamo segnalano agenda e lasciare un'agenda così come l'abbiamo fatto in campo economico e lo stiamo completando un mese dopo mese c'era una bella un bel calendario e mese dopo mese l'abbiamo completata
Ecco provare a far questo ovviamente io mi metto al servizio dei miei colleghi che sono sul soprattutto
Responsabili di questo settore lo faremo però guarda
Questo e uno
Una delle piattaforme principali su cui continuare la ricostruzione dell'Italia nei prossimi cinque anni e
E molto diffuso
Che per fare più forte l'Italia da questa da quest'da questo da questo pezzo di mondo da questo pezzo di società si debba passare
Bene l'agenda qui non l'abbiamo delineata però io credo ridare un po'sarebbe già cosa farò io allora la
La prendo come un ma un suo impegno a farlo a farlo e magari per ritrovarci insieme agli altri tre colleghi prima della fine del due di questo Governo grazie ne grazie a lei grazie
Grazie