Accanimento terapeutico in chirurgia

Ugualmente
Solo per avere un'idea
Di quanti relatori sono presenti in sala
Faccio una specie di appello consentitemi
Il professor Pastorino è qui presente seduto qua con noi
Errico larghe io ero
è presente
Io direi sia effettivamente tanto vale sederci al tavolo anche se
Poi Eugenio Santoro è presente
C'era ieri mi ha detto che sarebbe venuto assolutamente quindi
Aspettiamo che arrivi
Andrea Pulvirenti è presente quindi se viene anche lui tanto vale che venga al tavolo
Mentre
Io
Faccio solamente il
Per incarico degli organizzatori in qualità di Presidente devo semplicemente verificare
Il rispetto dei tempi perché le relazioni sono diverse e l'idea sarebbe di aprire anche una piccola discussione e quindi tutti i relatori sono pregati di rispettare i tempi in ogni caso c'è il timer che da segnale quando una relatore va oltre
E poi abbiamo
Un animatore che
Gestirà alla discussione farà dei commenti delle domande
E l'idea così avevo mandato all'organizzazione e che per le prime quattro relazioni di Pastorino larghe ero Santoro Pulvirenti
Di dare loro dieci dodici minuti di presentazione poi interviene l'animatore a fare delle domande alla fine delle quattro presentazioni relazioni un breve discussione anche con il pubblico dopodiché
La sessione la parte successiva con gli interventi dei rappresentanti della Chiesa cattolica dell'Islam della religione ebraica andranno in successione
I tempi previsti sono dieci minuti per ogni presentazione e poi apriremo una discussione sostenuta e animata dal nostro animatore
Dopodiché
Abbiamo due altre relazioni sulla responsabilità da
Accanimento terapeutico su un punto di vista dei cittadini anche queste saranno poi seguite dalle
Domande e commenti dell'animatore
E poi spero che ci sia il tempo da un lato
Ci saranno dei di scarsa ante previsti in programma
Ciascuno ha a disposizione cinque minuti di tempo per fare dei commenti delle domande o fare delle considerazioni sulla tematica
E sono De Paolis
Quirino Fiore
Vincenti
Pellegrino e Ciabattoni
Detto questo io credo che
Darei subito ecco l'unica considerazione da Presidente poi mi zittisco è che si deve veramente ringraziare
Il direttivo della Società italiana di chirurgia i Presidenti di questo congresso opera vere pensato a un tema di questo genere che mi sembra molto importante accanimento terapeutico in Chirurgia
Volendo ancora meglio accanimento terapeutico vs abbandono del paziente che l'altra controparte estrema è un argomento importante l'unica amarezza e la considerazione che penso tutti noi possiamo fare
Che la partecipazione da parte dei chirurghi e piuttosto modesta
Però spero che la discussione su
Dia un senso sì ho visto professor Santoro è invitato ad accomodarsi qui con noi
Quindi diamo inizio d'accordo con l'animatore professor Garattini all'intervento di Ugo Pastorino il cui titolo è in punto di vista dei chirurghi e degli anestesisti
Esiste un ruolo per la chirurgia Paglia attiva Ugo Pastorino il direttore della
Divisioni di chirurgia toracica dell'Istituto nazionale tumori
Grazie buongiorno e grazie a tutti essendo
Il primo relatore
Partirei con alcune definizioni che spero siano condivise comunque vorrei discutere con voi
Che cos'è l'accanimento terapeutico
Terapia senza beneficio per il paziente in inglesi inglesi in inglese si chiama fiuta il cero fiuta il sorgere il perno in chirurgia inutile che è abbastanza sintetico e rappresentativo
Ma con l'Ente di beneficio per il per il paziente paziente può avere diversi livelli di beneficio dalla chirurgia la guarigione definitiva che ovviamente l'obiettivo primario l'aumento della durata della vita
E mi o il miglioramento della qualità della vita naturalmente per ognuno di questi obiettivi va valutato molto seriamente il rapporto rischio beneficio per ogni paziente e le terapie alternative alla Chirurgia che oggi sono molte
La finalità della chirurgia oncologica è diversa
Quella principale è quella del le elencazione completa della malattia attraverso un controllo Rocco locoregionale adeguato e una
Prevenzione della malattia sistemica solitamente con terapia adiuvante
Naturalmente in seconda battuta abbiamo la citoriduzione o il puro controllo dei sintomi che possiamo definire Palli azione intenzionale volontaria
Ma esistono altro i livelli di
Palli azione perché purtroppo anche nella chirurgia rinvia con con finalità curativa noi sappiamo
Che una parte consistente dei pazienti muore per fallimento
Della Chirurgia locale o soprattutto per progressione della malattia distanza che non è controllata con i farmaci
Quindi se noi dobbiamo definire quali sono i progressi della chirurgia oncologica in questi anni certamente ci sono stati il miglioramento del controllo locoregionale
Il controllo della progressione sistemica attraverso l'uso della chemioterapia o della radioterapia prima o dopo sempre più prima direi
E poi una minore morbilità e mortalità
Tutto questo si è ridotto in una
Parziale riduzione di quella che io definisco palliazione involontaria cioè della chirurgia inefficace
E senz'altro una diminuzione del danno iatrogeno
Uno dei dei disturbi detrae Lando pinzati più interessanti a questo proposito pubblicato una decina di anni fa e lo studio olandese randomizzato che mostra come l'introduzione della Peter nei pazienti con carcinoma popolare polmonare operabile
Riduce
Di molto la presenza di metastasi a distanza dopo chirurgica e soprattutto Di Mezza il numero di chi Vito raccolto mia inutili
Fiuta il tono è cotto mise nel tranello nello studio nel lavoro significa ditta reitero Catania per pazienti che muoiono entro un anno dall'intervento mi sei
La
Una interessante definizione purtroppo non c'è praticamente nessun altro studio che abbia usato come end point la sopravvivenza ad un anno dalla chirurgia
Cosa che
A me sembra invece
Molto utile
Certamente nel controllo della media e malattia locoregionale il fatto di avere a disposizione oggi nuove tecniche di ricostruzione aumenta di fatto le potenzialità di controllo locale perché uno degli elementi
Di crisi di difficoltà e di ostacolo nella nel CNEL controllo della malattia primaria era proprio il fatto di avere tessuti strutture adiacenti con le funzioni vitali che erano
Intoccabilità la chirurgia
Ora
Non posso parlarvi di tutto vi faccio solo alcuni esempi tutta la Chirurgia di ricostruzione rimpianto bronchiale vascolare sia dell'asse penoso che quello arterioso sia polmonare che sistemico oggi è possibile
Ed è possibile inviterei in una elevata frequenza di casa certamente questo è uno dei motivi per cui l'abbiamo letto mie nel cancro del polmone sono molto diminuite si fa ricostruzione dei tessuti adiacenti questa è una donna
Agli vedete a cinque anni la TAC mostra molto chiaramente che
Entrambi gli dei le le le protesi sia della cava che dell'ATER comunale sono perfettamente per Milano paziente libera da malattia
Dall'estremo opposto cioè del mediastino abbiamo tutto il problema delle ricostruzioni parietali per i tumori essenzialmente a basso grado questa è una giovane donna russa
Che ha la seconda recidiva a distanza di dieci anni dal primo intervento mai una recidiva enorme ebbene oggi noi possiamo
Togliere completamente
Il l'intera metà del torace comprendendo tutto la parete scheletrica le ostile costei il diaframma il polmone il pericardio e ricostruire tutto
Non solo con una morbilità c'è Tabili ma con risultati funzionali
Più che soddisfacenti voi credete
Questo era impensabile anche solo qualche anno fa
La valutazione del rischio beneficio è una scelta che il medico deve condividere con il paziente sui familiari con il gruppo multidisciplinare che ormai gestisce individualmente ogni caso
Con l'onestà e trasparenza a conoscenza del campo basata sulla evidenza dei sei mesi Versini esperienza individuale e ovviamente un interesse prioritario per il paziente il rischio operatorio e determinato da una serie di fattori
Nella valutazione dei quali certamente l'anestesista il cardiologo apre un monologo probabilmente non esista più di altri
Fornisce oggi un contributo
Importante questo è uno delle ragioni per cui la mortalità è così scesa e per cui noi possiamo a priori fare una
Previsione ragionevole di quella che sarà la condizione del paziente
Questo è uno studio pubblicato né ci anni fa che dimostra che e l'esperienza del chirurgo calcolata anche molto semplicemente con il numero di casi per anno ha un impatto non solo la mortalità cosa che si sapeva e si sa per tutti i tumori ma un impatto sulla sopravvivenza quindi la guarigione non è un qualche cosa che indipendente
Dall'espertissimo
Come vi dicevo i trent'vent'anni non abbiamo visto crollare inquilini chirurgia polmonare gli interventi demoliti riterremo nei termini abbiamo visto più che dimezzato in realtà era superiore al cinque per cento adesso siamo ben sotto il il due per cento
Di mortalità
Globale
Consenso informato dei per comprendere nella valutazione col paziente una serie di elementi sono tutte cose abbastanza note quindi non mi soffermo vorrei distinguere fra quella che
Una Chirurgia
Diciamo
Palliativa e una chirurgia non palliativa prende parto dall'esempio delle chirurgie del metà stretto mia anche un un trattamento al quale noi abbiamo contribuito molto dimostrando priva prima che nei bambini dello
Cosa trovate viatico premendo tutti i casi metastatici la sopravvivenza dopo il mille novecentottanta è molto aumentata in virtù della Chioggia di salvataggio e poi questo è stato confermato anche per i tumori solidi dell'adulto
E quello che è interessante non voglio tediarvi e che la miglioramento della sicurezza sia solo in chi ottiene una resezione compete quindi anche nella ricezione delle metastasi quello che è importante è ottenere una radicalità
Ci sono condizioni altre molto selezionate in cui la malattia metastatica può essere affrontata con finalità di cura l'esempio prima nel polmone è la metastasi isolata cerebrale per la quale noi oggi sappiamo
E in condizioni pazienti re selezionati la probabilità di sopravvivenza intorno al venti venticinque per cento a cinque anni ovviamente la Chirurgia non è
Il primo trattamento oggi noi usiamo l'Aga Manai come primo trattamento quindi
La chirurgia la usiamo come salvataggio ho peccato altre condizioni metastatico nel surrene non dimostrano
A tutt'oggi alcun beneficio
Non voglio
Penso che non abbiamo molto tempo per discutere dei casi avevo presentato due casi per dimostrare che
Il la valutazione del risultato si fa a lungo termine questa è un caso che inizia e oggi
A
Diciassette anni dal trattamento del primitivo con una serie di interventi questo tipo di interventi ripetuti sono obbligatori nella chirurgia metastatica e dal mio punto di vista non rappresentano una
Una accanimento terapeutico perché l'obiettivo è una sostanziale probabilità di guarigione o comunque di prolungamento della vita
Un esempio più tipico del della della Chirurgia palliativa e quelle trattamento di versamento pleurico con lo scopo di ovviamente tagliare la
La dispnea oggi lo Standard si considera la di oppio la toracoscopia compio ossia il talco quindi
Però c'è chi punta ad una totale esclusione della Chirurgia nel trattamento di queste
Mentre forme più aggressive che erano in auge anche solo dieci quindici anni fa sono state totalmente abbandonati oggi nessuno
Penserebbe di trattare un paziente con un cancro del polmone con metastasi pleuriche con un intervento restrittivo
Quindi per arriva alla conclusione del resezione chirurgica palliativo ottiene generalmente meno della radioterapia endoscopia Radiologia interventistica
E producesse quelle peggiori dei sintomi che intenderebbe tagliare quindi non c'è
In realtà uno spazio per la chirurgia risentiva come
Tali azioni di sintomi naturalmente esistono condizioni particolare legate alle emergenze quindi la resezione palliativa è e deve d'essere un evento eccezionale
Sensi e per esazione palliativa chiamiamo il trattamento incomplete o di una malattia non sintomatica questo non solo è inutile ma deve essere
Evitato in maniera
Assoluta
L'emergenza da cose costituita generalmente d'animo regia per le gravi forme locali l'infezione dall'occlusione sia essa dell'esofago del dell'intestino
La presenza di metà se cerebrali non trattabili con la
Radio Chirurgia
Fatture patologiche compressione titolare
Questa è l'ultima diapositiva ed è la mia conclusione in assenza di sintomi clinici non controllabili la resezione incompleta di tumori non resecabili o l'asporto i tumori primario in presenza di metastasi in altri organi con intento cito riduttivo rappresenta una forma di accanimento terapeutico eh inutile
Se non
In casi assolutamente eccezionale
Quindi con la sola eccezione del carcinoma ovarico e talvolta del timo ma la Chirurgia cito riduttiva non è in grado di migliorare nella durata nella qualità della vita
Una cosa a parte
Forse rappresentato al tumore renale primario in presenza di metastasi ma comunque è un campo talmente difficile che non voglio entrarci
Sicuramente il trattamento delle del mesoteliomi pleurici o peritonea ali completo retto mio cognato
Merita una valutazione prospettica randomizzato e quello che non c'è nessuno studio che abbia mai affrontato questo argomento e io penso che sia il momento di farne uno grazie alla vostra
Grazie
In sala il suo il professor Cerutti
No
Non c'è
D'accordo buongiorno a tutti ringrazio
Il
Comitato organizzativo operato vermi voluto qui presente una presenza un po'insolita nemica per me in campo
Chirurgico comunque il tema è molto interessante quindi cercheremo di privato e lo dico fare rapidamente perché il tempo è molto breve a disposizione due domande la prima
Abbiamo parlato di consenso informato che è una cosa fondamentale la decisione che si deve prendere siamo però in un Paese in cui ancora si tende a nascondere la gravità del tumore
Siamo secondo le statistiche siamo ancora con una larga percentuale di casi in cui
Il paziente non sa
Esattamente
Come è la sua situazione o perché familiare non lo voglio sapere perché
Lui stesso non lo può sapere in questo caso il consenso informato che valore hanno
La seconda domanda riguarda intuizioni il fatto che
Come tutt'altra parte hai anche sottolineato dall'ultima diapositiva in campo chirurgico non c'è molta abitudine a fare studi clinici randomizzati per comparare e quindi anche per stabilire se
Interventi siano veramente efficaci o semplici
L'efficacia sia trascurabile e quindi non andrebbero fatti
Come si può aumentare la possibilità che ci siano più studi clinici controllati in Chirurgia
Io penso che
L'informazione del paziente sia indispensabile
E sia tanto più importante quanto più l'intervento impegnativo e comporta dei rischi
Non credo che ci sia pazienti nessun paziente con il quale non si possa raggiungere un livello di comunicazione tale da discutere in maniera
Il più possibile onesta i vantaggi e svantaggi delle dell'intervento
Chiaramente noi non siamo obbligati non facciamo mai delle televisioni individuali sull'aspettativa di vita perché sono impossibili quindi facciamo delle previsioni collettive ticket però devono basarsi sui
Su una sugli studi che hanno fornito dei dati incontrovertibili o comunque molto vicini alla verità
Il fatto che manchino degli studi per la chirurgia in molti campi di applicazione della chirurgia è un grave problema è un problema che legato ad una storia una tradizione in cui si considerava ovviamente la
La Chirurgia come principale unico strumento di guarigione dei tumori e al fatto che esistevano poche alternative oggi siamo in una condizione molto diversa esistono molte alternative alla chirurgia
C'è la possibilità di riprodurre tempi di fare degli studi Impex Novo che abbiano diciamo una tollerabilità dal punto di vista del paziente quindi non certo Chirurgia verso non chirurgico niente ma
Oggi ci sono poi modalità diverse e quindi credo che sia possibile riaffrontare con i criteri nuovi e moderni
Un una cura un quesito
Che ha aperto e ce ne sono molti dei quesiti aperti
Sulla chirurgia io faccio l'esempio del mesotelioma oppure è una patologia rarissima abbastanza rara mille persone in Italia all'anno quindi poco però che emblematico di come la la medicina si trovi oggi
I con una disparità di opinioni fra anche gli e Sperti tali per cui la parte dice non bisogna fare niente una parte dice bisogna fare una demolizione estesa
Un'altra parte dice bisogna fare solo togliere sul qualche pezzettino cioè siamo veramente in una condizione in cui non si può
Parlare di consenso
Cioè
Su una base sulla quale
Formulare un consenso
Poi apriremo una discussione più generale io darei a questo punto la parola al professor
Errico l'ardire presenti in aula supplenti
Ecco
E
Gaffe
Che anestesista correggimi
Alle Molinette nell'ospedale Molinette di Torino ed è anche il coordinatore di un master universitario invio ittica facoltà ideologia
Però se il medico su pessimista anestesista
Devo dare al podio posso star qua come
Che vuole do ma non le ho
Così io sulla sabbia allora rimango al tavolo grazie
Buongiorno a tutti ringrazio per l'invito il tema del convegno dell'incontro di oggi è
Dal mio punto di vista come penso dal vostro specialmente interessante intrigante
Come definiamo l'accanimento terapeutico in generale dire l'accanimento terapeutico del paziente anziano
Possiamo affrontare credo l'intervento l'argomento a
Tre livelli fondamentalmente e io comincerei
Da quello che più ci compete almeno in primis e cioè l'orizzonte deontologico
Il nostro Codice
A tal riguardo è molto chiaro all'articolo due città dovere del medico
Ragazzi è valida perché si sente male
Allora ero che stando al podio dice ce la posso fare
Carlo
Grazie
Speriamo che da
Probabilmente non cambia
Quanto detto prima l'avete sentito più o meno bene
Stavo dicendo stavo meglio leggendo quanto cito il nostro codice deontologico
Dovere del medico e l'esercizio
Dovere del medico e la tutela della vita della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza
Nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana senza distinzioni di età di sesso
Di etnia di religione e di nazionalità di condizione sociale poi prosegue chiude l'articolo
La salute intesa nell'accezione più ampia del termine
Come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona e qui c'è l'eco della definizione dell'organizzazione mondiale della sanità
Il titolo del mio breve intervento il paziente anziano allora primo il paziente anziano è un paziente
E come tale il concetto di accanimento terapeutico verso il paziente anziano è analogo a quello che dobbiamo applicare per il paziente non anziano o il paziente grande anziano
Ma la parentesi e fonte di ulteriore come dire implicazioni e cioè come ci comportiamo nei confronti del demente senile e del paziente con Alzheimer
E qui è già stato citato bene prima l'ambito ovviamente di tipo deontologico si integra un po'con quello che l'ambito anche giuridico e il tema del consenso informato già citato va in quella direzione
Ma il tema forte che credo sia
Tema sul quale riflettere quando il nostro dovere di cura diventa accanimento terapeutico
E qui le due relazioni che mi seguiranno credo approfondiranno dal loro punto di vista quello che probabilmente il cuore del problema
E cioè
Innanzitutto quando definiamo anziano un paziente la soglia di anzianità si è
Progressivamente allungata
E questo crea inevitabilmente dei problemi perché se noi portiamo avanti un discorso di natura per cui diciamo l'anziano
Al contempo non possiamo negare che nella nostra medicina occidentale estremamente a Rita complessa almeno per il momento ancora ipertecnologica questo concetto di anziane mutato come mutato il concetto di limite
Il concetto di limite che è stato spostato sempre più in là e allora gestire il paziente anziano e stabilire qual è questo limite tra il dovere di cura e l'accanimento terapeutico non è così facile
Perché se abbiamo da un lato un paziente capace di intendere di volere e se non è tale comunque il nostro atteggiamento deve essere analogo
Questo dovere di cura muta si è spostato progressivamente perché abbiamo dall'altro lato un paziente
Il quale come noi per certi versi non accetta il suo limite cioè la finito Udine e chiede a noi delle prestazioni sempre oltre questo limite
Noi sappiamo che facciamo una medicina che
Hanno il dovere di cura
La sua deontologia ma sappiamo anche che la medicina è frutto di un'interazione tra noi e il nostro paziente sappiamo che il consenso informato richiamo un altro concetto che è quello di alleanza tra
Ma per antica ed ecco che allora i nostri pazienti anche anziani ci chiedono di più
E sappiamo anche che noi figli della medicina del nostro tempo al dovere di cura
Aggiungiamo purtroppo un concetto meno nobile che è quello di Medicina difensivista
E allora talvolta facciamo accanimento terapeutico non perché siamo più o meno convinti di fare bene ma perché riteniamo che l'unica strada perseguibile
è in una società così condizionata dall'aspetto giuridico e purtroppo anche penale
Che inevitabilmente ci porta a fare quel qualcosa di più e io parlo da anestesista e quindi
Lavoro lavoro anch'io nel campo quindi l'orizzonte deontologico e uno l'orizzonte giuridico ahimè è un altro in Conte che ci condiziona profondamente ma di richiamo soltanto una sentenza del due mila e dieci nella quale dei chirurghi
Hanno operato un paziente con sia del pancreas ritenuto da altri non operabile paziente deceduto i medici indagati per omicidio colposo e
Da qui è cambiato anche l'orizzonte che in qualche modo ci
Cautela Paul meno ritenevamo che ci cautelarsi e cioè quello che fare molto voleva dire evitare delle sequele medico-legali
E arrivo al terzo ambito che credo sia fondamentale per giudicare il nostro atteggiamento terapeutico nei confronti del paziente anziano
E cioè l'orizzonte etico
Ma anche qui le questioni non sono in qualche modo risolte risolvibili perché
La Chirurgia nel paziente anziano che cosa vuol dire quando il mio dovere di cura va in quella che è una direzione di proporzionalità della cura e quando il mio atto chirurgico è un atto ordinario
Oppure un atto straordinario e per arrivare un altro binomio caro a chi fa etica quando il mio atto e il
Proporzionato o diventa sproporzionato cioè diventa accanimento
Quanto ciò che io faccio è effettivamente un bene o almeno una presunzione di bene per il mio paziente
Queste che io vi dico molto sinteticamente sono cose che viviamo tutti i giorni noi sulla nostra pelle e non credo sia
Una domanda e quindi una risposta di facile soluzione
Certamente credo da questo punto di vista forse no anche le crisi possono portare portare del buono noi andiamo verso una medicina
Che per certi versi non possiamo più permetterci è una medicina molto costosa con grandi sprechi dove credo che anche
L'atto chirurgico debba essere contestualizzato all'interno della storia di questo paziente
Penso che noi dovremo lavorare in questa direzione e dovremmo anche forse cambiare quello che è un atteggiamento ormai
Consolidato nell'opinione pubblica
E cioè un concetto un po'cartesiano del corpo umano come
Uno strumento un'automobile che
A un incidente si guasta un pezzo e viene riparata la medicina è molto complessa e purtroppo e purtroppo è qualcosa di più
Che non soltanto riparare un organo malato
Però credo che
Questi siano temi sui quali riflettere oggi come faremo credo ma saranno temi sul quale riflettere anche un domani insomma un grande filosofo cappotta parla di trial and error
E questo deve essere la strada della medicina non dobbiamo porci il limite
Di non operare un certo paziente ma dobbiamo poi rivedere a posteriori se questi nostri atteggiamenti terapeutici chirurgici vanno veramente nella direzione del bene del nostro malato
E chiudo il mio interramento richiamando un qualcosa che io sto cercando di portare avanti nell'ospedale Molinette di Torino il nostro e un grande ospedale come se ne sono tanti in Italia ma grande o piccolo che sia l'ospedale
Penso che un messaggio per evitare accanimento terapeutico nell'anziano capace non capace di intendere di volere
E a quello di creare delle sinergie vere all'interno delle nostre realtà e io ho proposto alle Molinette ed è in fase di studio spero anche
Con una risposta positiva un Comitato bioetico
Perché
Una delle strade per evitare l'accanimento e che ci sia una certa sinergia e una certa concordanza di idee tra di noi io faccio l'anestesista e non sono altro dal chirurgo e devo collaborare con lui per il paziente
Però tanto qui siamo tutti addetti ai lavori credo sia bene evitare
Io lavoro per esempio fogli ortopedici sia bene evitare esempio banale ma credo significativo di accanimento di opera mare il novantacinque enne demente o non demente per frattura di femore paziente che non deambulava prima che non ha dolore
Ma c'è la richiesta del paziente o dei parenti di operabilità non ha un razionale di intervento che si porrebbe il paziente al
O implicazioni Trevi e a lungo termine e che si chiede a me anestesista di porre delle condizioni di non operabilità
Oppure l'intervento fatto in gastroenterologia al paziente demente anziano di posizionamento belga
Conservazione dopo che il paziente per sei volte si è strappato latenti
Allora credo che un Comitato bioetico fatto da figure autorevole competenti sarebbe utile a noi operatori sanitari perché permetterebbe di affidare appunto a questo Comitato la gestione dei casi critici
Che sappiamo sono molti e sono molto di più rispetto al passato
E in qualche modo farebbe anche un servizio della direzione dei malati e dei parenti di questi malati quali eviterebbero quelle lunghe peregrinazioni che di fronte a una
Indicazione di non operabilità di un chirurgo prendono il par niente anziano nonché lo portano da un altro titolo che poi da un terzo chirurgo queste questi viaggi della speranza senza fondamento cent'difficoltà e razionale chiudo soltanto come dire con una citazione in punta di piedi di un autore a me a metano che lui gli ha mosso le
Ecco intanto vi segnalo un altro libro uscito recentemente che va un po'nella direzione nostra fino a quando la rinuncia i trattamenti tra sanitari
L'accanimento terapeutico deve essere evitato ovviamente già il concetto di accanimento
Denigratorio
Se però da portare avanti una strada che è quella della desistenza terapeutica e la desistenza terapeutico non vuol dire rinunciare i trattamenti vuol dire rinunciare ai trattamenti che riteniamo onerosi ed eccessivi per i nostri pazienti
Adesso recupero la citazione che con questa chiudo
La citazione di cui gli ha mosso il
E ci richiama un concetto di una medicina che sappiamo essere scienza ma non sempre così scienza e sul fatto di come sia tutto molto complesso scrive Osler la variabilità e la legge della vita
Come due volti non sono identici così non lo sono due corpi Nedo individui si comportano e reagiscono allo stesso modo in quell'anno ma le condizioni che chiamiamo malattia grazie
Grazie tardiva pure Austria
è mio compito fare paio di domande grazie per il suo intervento molto lucido ragion due punti che volevo sotto uno per sottolineare quello che lei
A in qualche modo
Detto e cioè che
Ancora oggi si ha l'impressione che
Nella pancia da parte degli ospedali italiani
Il paziente che arriva con un tumore se va dal chirurgo venga operato se vada radiologo viene irradiato se va dal medico viene trattato con chemioterapia
Senza che questi tre si trovino per decidere qual è l'iter terapeutico migliore
Queste credo che sia un punto che
Andrebbe molto sottolineato tutti i livelli a livello e Chirurgia a livello di tutte le riunioni che si fanno perché
Diventa essenziale che il paziente
Abbia non solo l'impressione ma
Condivida la realtà che nel suo caso è stato valutato e un iter terapeutico è stato determinato questo aiuterebbe fra l'altro molto a diminuire anche
I casi in cui poi bisogna difendersi perché sarebbe come dice lei una cosa collettiva
L'altro punto che
Può essere discusso anche dal punto di vista etico è che ci sono però dei casi in cui l'accanimento terapeutico è ampiamente giustificato
Quando si inquadra in un progetto di ricerca
Perché se non accettassimo questa idea non faremo mai progressi
Il a il trapianto di rene è stato il frutto di un grande accanimento terapeutico che è durato per anni anni fino a quando si è trovato ma era inquadrato in un progetto di ricerca
E quindi questo secondo me è uno degli aspetti che forse
Bisogna spingere
Anche le cose che sembrano impossibili a un certo punto diventano possibili se però inquadrate in un progetto che
Usa la metodologia e le indicazioni e che sono necessarie per arrivare ad una soluzione e non si basa invece sul patto proviamo e vediamo cosa succede
Larghe era una risposta breve
Brevissima prima e la ringrazio professor Garattini
Mi permetto solo non di giocare sui termini nel momento in cui noi facciamo un qualcosa per i nostri pazienti e questo qualcosa rientra in un progetto più ampio purché ovviamente il paziente nel sia d'accordo non stiamo facendo accanimento
Perché in questo modo c'è la presunzione di bene se non per questo malato per qualcun altro e poi sugli anziani solo due brevissime riflessioni di evitare descriva diamo di accanimento terapeutico ma sappiamo che ci illustri anziani e non solo facciamo anche molto accanimento diagnostico
Gli ho fatto un incontro sul dolore da procedura
Io ho parlato di come dal danni estesi distende nel ridurre il dolore nelle procedure però poi anche chiuso dicendo ritto riduciamo anche le procedure
E sui nostri anziani voglio dire facciamo anche accanimento i lavori in un grande ospedale quando questi anziani parlando di umanizzazione dei luoghi di cura girano magari tre ore per trovare un ambulatorio cioè e accanimento anche questo grazie
Grazie
Dopo la
Chirurgia
Estrema toracica un altro tipo di chirurgia estrema io mi pongo solamente un problema su cui penso sempre
Che cosa pensa il paziente la notte prima di questi interventi programmati per essere estremi al limite
Il professor Santoro che non deve essere presentato perché e il Presidente emerito della Società italiana di Chirurgia
Buongiorno allora evidentemente il tema della chirurgia estrema in questa sede un tema appassionante ma è anche
Un tema insidioso cammina su una linea di confine molto
Molto dubbie poco definita allora
Preferirono leggere alcuni passaggi perché
Credo che
La la fantasia potrebbe
Condurmi ad errori in proprietà che non sarebbero accettate dunque comincerei dalla definizione cosa dobbiamo intendere per Chirurgia estrema
Vediamo se riesco
No
Siamo arrivati alla fine
No
Se qualcuno ma aiuta perché hanno non capisco proprio ecco vediamo un po'no dall'altra parte Novacco
Mai forse era questo capiti
No dietro acque ecco allora
Tentativo di definizione
Per chirurgia estrema dobbiamo intendere quelle condizioni di difficoltà tecnica e bio patologica nelle quali il risultato
Sperato offre il minimo delle garanzie con il massimo dei rischi per l'operatore e per il malato
Ciò premesso occorre precisare il limite talvolta sottile che divide la Chirurgia estrema dall'accanimento terapeutico
E questo limite rappresentato dalla possibilità ed alla speranza di successo per la chirurgia estrema contro l'insuccesso certo che è quello dell'accanimento terapeutico
La letteratura e assai povera in merito e anche la convegnistica cercando sul web
Rimbalzano per lo più i programmi dei congressi e dei seminari da me promossi che ho fatto sul tema con l'Accademia Romana di Chirurgia nella sede dell'Istituto tumori Regina Elena di Roma tra il due mila e uno del due mila e sette ecco alcune di queste locandine
Come definivo la Chirurgia estrema nei titoli il confine con l'inutile la frontiera del possibile
Tecnica tattica e strategia frontiere per il futuro
Insomma alla ricerca di di di di di del limite alla ricerca del limite lecito
Quei seminari appunto attraverso questi titoli hanno cercato di definire l'ambito chirurgico ed etico della Chirurgia estrema coinvolgendo famosi chirurghi italiani e stranieri di quegli anni nel risultato un quadro coraggioso
Proiettato su un futuro pieno di speranza nel quale i chirurghi potranno potrebbero misurarsi con successo al di là degli attuali limiti
Ma quale successo
Non certamente un successo personale
Allora per successo dobbiamo intendere cosa la guarigione
L'allungamento della vita la remissione della sintomatologia
Finendo gli obiettivi ne scaturirebbe una valutazione
Del rischio sia un'adeguata comparazione costi-benefici quindi giudizio etico sul comportamento professionale che quello
Che pesa certamente di più nei nostri cuori
Ma oltre che l'etica
Su questa invisibile linea di confine si inserisce la legge e le sentenze della magistratura
Intervenire in urgenza anche se la possibilità di successo è minima non intervenire se non c'è speranza di radicalità o di guarigione
Lo spazio nel quale ci muoviamo diventa rigiro sempre più rigido e sempre più difficile da definire
Anche danno gli stessi
Quindi diciamo dal punto di vista medico e difficile
Capirei condividere le sentenze che pure bis devono essere tenute nel massimo conto ma certo è
Che la conseguente cause illecita insieme alle sentenze stimolo uno a una medicina difensiva
Per una chirurgia garantita
Sia per il chirurgo che per il malato ma questo ovviamente allontana dalla chirurgia estrema
Ciò malgrado la chirurgia estrema seguita a resistere a fare del bene nelle mani di chirurghi esperti e coraggiosi a vantaggio
Di malati sfortunati ai quali la natura non ha lasciato altra via d'uscita
Estrema ratio
Diceva Andreoli cosa pensa quel malato la sera prima diritti
Di affrontare quel rischio però c'è anche a domandarsi cosa ha pensato quel malato in condizioni estreme nell'intero mese che ha preceduto quel giorno drammatico nel quale non vedeva probabilmente nessuno uscita quella notte un'uscita probabilmente la vede
Allora mi sia consentito dal chirurgo in questa tavola rotonda illustrissima
Nella guardiola chirurghi in sala siamo in maggioranza ma qui al tavolo siamo minoranza esemplificare quanto esposto con alcuni casi la mia personale esperienza da sottoporre al dibattito
Sui quali casi che presento ho avuto molto da riflettere prima di operare lì dopo averli operate e anche ancora oggi
Ecco allora
Vediamo guardate questo caso il poi ciascuno di voi mediti sul quesito che è il caso pone alla fine
è un malato che all'inizio di giugno si ricovera per un intero ostruttivo tre giorni dopo
Fa una docente non c'è prova che assetto mia aveva punti tre n due e qui mi sorge
Il primo dubbio si deve operare ventitreenne due e trovandosi di fronte ha la possibilità tecnica di fare un buon intervento bisogna tornare indietro
E allora invece siamo andati avanti e ci siamo trovati
A
Undici giorni dall'intervento un Emo per il torneo terrificante nuovo intervento d'urgenza era sconti alta corrosa da una fistola parziale che sia determinato era scoppiato il moncone della Castro governa
Immaginate quanto sangue c'è voluto insomma la fine tra chirurghi anestesista il malato è venuto fuori ma
Nove giorni dopo nuovo shock emorragico nuova corsa in sala operatoria
Questa volta essa era scoppiato si era fisso durata l'arteria infatti era scoppiato un nuovo aneurisma della arterie pratica sempre prodotto
Dalla
A grazie sempre prodotto dalla dalla dal succo pancreatiche o
L'ho intervento armato se la cava alla fine il trenta giugno trenta luglio cioè dice dopo cinquantasette giorni divergenza i tre interventi malato esce
Felice ROI felici riuscisse minori felice la famiglia
Ma
Centocinquanta giorni dopo il malato arriva a termine
More perché acidosi peritoneale con ascite
Mica che sia
Centocinquanta giorni di malattia
Con l'intervento quindi non so quanti di questi giorni ha guadagnato ma certamente cinquantasette gli sono stati drammaticamente consumati dalla attività del chirurgo
E quindi vi è rimasto sempre il dubbio quell'uomo mi ringraziava tanto anche la stabiliamo fatto del bene
Questa chirurgia estrema è stata veramente una chirurgia utile
Vediamo quest'altro
Quest'altro e ancora più acrobatico una notte ci siamo trovati un fegato Bipop siti Ivo difficile da trapiantare
E noi avevamo un unico malato nella lista dei tubi positivi o si tra piantava quel malato o si perdeva il fegato colmato aveva un'infinità di contro indicazioni il primo perché aveva sessantasette anni a quell'epoca i sessantasette anni si ritenevano troppo secondo
Aveva cinque noduli e non tre come vorrebbe Milano ma come in California sono accettati
Malato era fortemente determinato per noi non c'era altro malato abbiamo trapiantato ordinate che segue la
L'anno dopo due anni fa un cancro del colon destro e subisce un emicolectomia
Dopo un altro anno fa un altro e vado carcinoma sul fegato da piantato
Ebbene naturalmente rive segato dopo un altro anno fa un carcinoma Cortivo surrenali Bertolini dizione sinistro un altro anno ancora siamo a cinque anni l'intervento fa un cancro di decisione
Non viene operato
E sviluppa una sepsi ordinaria e alla fine more aveva
Settantatré anni quando è morto allora
In questo lungo percorso abbiamo fatto bene a fare quel trapianto di fegato abbiamo fatto bene perché comunque a sessantasette anni era una condizione di rischio ed eravamo per così dire contra legem cioè coi due anni fuori cui duo noduli fuori
Questo è un caso che è capitato più frequentemente la maggior parte dei chirurghi che stanno in sala cioè queste enormi massi addominali qualche volta sono facili qualche volta sono difficili
Questa era era un tumore dieci chili e mezzo attaccato sull'aorta sulla cava c'è un malato che può morire sul tavolo operatorio ma si è lasciato così non aveva speranza al malato visse
La mia domanda è stata sempre e quindi naturalmente grande soddisfazione ma
Il
La mia domanda è ma se fosse morto e se la famiglia mi avesse accusato di qualcosa
Il giudice come si sarebbe comportato come anzi come sarebbero comportati periti di parte
Vediamo l'ultimo caso ecco questo e altrettanto drammatico di Chirurgia estrema vede questo è
Une Pato carcinoma
Che ha come
Come sua caratteristica
A un trombo che parte dal tumore se io pago forse questa è la luce ecco qua dal tumore parte il trombo e basta devo plastico arriva dentro l'altro io
Dentro l'ateneo
Come operarlo alla fine o come non operarlo perché d'altra parte un tumore così esteso nel letto circolatorio lascia pensare che abbia una diffusione metastatica bene
Allora
L'abbiamo però operato
L'abbiamo però operato forse vi posso annoiare in un qualche immagine video ma
Siccome siamo maggioranza chirurghi
Credo che il video può essere gradito malato necessitava una e va detto mia sinistra con apertura cavo atriale per estrarre il tumore eravamo pronti con la circolazione extracorporea
è invece durante l'intervento decidemmo che non era possibile si apre il pericardio
Sì sotto passa dovremmo diaframmatico per alzarlo poi per
Proteggere l'intervento con un altro laccio che passeremo intorno alla cava inferiori tra periti artica si disse che il peduncolo epatico per
Selezionare gli elementi per poter fare un è protetto mia
Sinistra con o no va bassa perdita di sangue
E alla fine arriviamo dopo avere separato inferiore stoffe o sinistro
Facciamo la manovra anzi prima di separarli facciamo la manovra di handling
Per proteggere la cava quindi per alzare il fegato dalla cava vedeva appunto del ferro che passata tra capo e fegato che tira e lascio tirando su la separazione dei due fegati è più facile ecco la separazione
Dei due fegati completa
Il malato era avvertito del rischio gravissimo che correva
Lo avevamo preparato per una delle sedute Julio estrema il chirurgo al quale era stato assegnato decise che non era il caso rioperarlo e allora finito il congresso di Chirurgia estrema
Ca partiti gli ospiti decidemmo di operarlo noi stessi
Perché il malato ed ancora di nuovo era fermamente determinano
Presente
La cava
Sopra epatica che viene clan che viene sottopassaggio quindici si protegge con tutte le strutture isolando il preparando tutte le strutture
E alla fine
Ecco qua
Siamo
Queste da sole pratica si apre la sulle pratiche a sinistra la cava e dentro la cava
Che è successo
No
Cosa faccio adesso ragazzino non posso affliggere nessuno
L'ho fatta grossa
Perdonato importante farglielo dentro per per toccare il lume l'ho fatta grossa va bene insomma il trombo uscirà
Mi dispiace devo gli ho tolto il piacere di vedere il piccolo parto oggetto del sangue il glam perché si avverte si avventa sulla cava che riesce a prenderla e quindi voi riesce a superare la senza circolazione extracorporea
E allora
Anche in questo caso quanta vissuto il malato dopo l'intervento ha vissuto meno di un anno perché è morto per diffusione ma
Allora il problema è
Il malato è sopravvissuta all'intervento avuto poche sofferenze come al solito poteva morire gli abbiamo dato non la guarigione gli abbiamo dato un allungamento della vita con un'ottima qualità della vita per la verità perché come sapete i tumori del fegato
Non hanno agito patologia invalidante o dolori e
C'è da Lecce
Questi quesiti meri sono sempre portati appresso come mi sono portato appresso sempre il dubbio feroce che sarebbe successo con la magistratura come ho detto prima sei
Le cose fossero andate male e allora qual è l'estremo Chirurgia mi avvio a chiudere
Estremo può essere legato alla patologia come avete visto in questi casi può essere legato al malato può essere legato al chirurgo e può essere legato all'ambiente
Leggo queste quattro cose alla patologia qual è la patologia che rappresenta l'estremo
è certamente quella che si estende o si caratterizza al di là dei limiti consueti e standardizzati specie in urgenza in Oncologia così i grandi traumi politrauma il soccorso tardivo l'emorragia entrambi i tumori oltre l'organo
Oltre i linfonodi invadenti le strutture mi vitali ricorrente recidivanti ma ecco il quesito che lascio alla sala
Cosa fare con i tumori al quarto stadio
Basta il consenso informato e la volontà concorda delle famiglie
Secondo punto il malato
Qui vale certamente la classificazione dell'America adesso serio anestesiologico sia Lhasa per i gravi quattro e cinque ma talora anche per il terzo stadio
Per la compromissione dello stato generale di più funzioni vitali laica che siano i concomitanti malattie ematologiche l'avevo operazione del patrimonio ma di che provengo e soprattutto i danni cardiovascolare insufficienza cardiorespiratoria
E allora il quesito angoscioso
Soprattutto di fronte alle malattie neurologiche e degenerative all'ultimo stadio come ha già citato il collega che mi ha preceduto
Come e quando operare un Alzheimer o una slide sia una malattia chirurgica di necessità assoluta
E chi lo deve decidere la professione l'etica la legge
Il quesito è angoscioso credo che molti di voi in sala si sono trovati di fronte soprattutto agli Alzheimer non
è capitato anche di trovare un tumore al pancreas con la famiglia piangente volevano una metà famiglia volevo salvarlo l'altra metà voleva lasciarla andare
Alla fine ha prevalso la metà che voleva salvarlo io mi sono adeguato alla volontà della sempre il quesito e si andava male
Allora il terzo punto è il chirurgo il chirurgo perché anche il chirurgo c'entra con l'estremo
Partiamo o perché la questione del chirurgo e coinvolge l'attuale organizzazione del lavoro nel servizio sanitario nazionale
E nella Stella stato accademico dell'istruzione della formazione
Santoro mi raccomando diamo il silenzio finanziabile positivo è una pagina da Lecce
Nella prima metà del secolo scorso unico chirurgo era depositario del bisturi della sua applicazione a qualunque patologia del corpo umano nella seconda metà si sono definite le specialità e quindi le rinunce
Così a fine secolo si sono riconosciute quindici disciplina chi faceva il chirurgo dell'aorta non aveva difficoltà ad ammettere che la laringe non era di sua competenza e chi faceva l'apparato digerente sapeva di dover inviare all'urologo i prostatico senza diminutio
Ciascuno è diventato orgoglioso del debito alla prova specialità definendo i propri ambiti come ritirato sia mese definisce il proprio territorio intorno al Tempio ne conseguì da un'organizzazione delle cure a vantaggio dei malati
Non si è invece ancora affrontato un problema di competenze all'interno delle specialità soprattutto in relazione alla frequenza delle patologie ossia le patologie condizioni patologiche meno frequenti
Tra queste rientrano quelle di Chirurgia estrema
Comunque aldilà del limite consueta insomma non è indifferente la competenza l'esperienza del chirurgo nel definire la patologia estrema e nell'operarla
Ecco dunque quesito affannoso qual è il chirurgo giovane e meno Jonh meno giovani
E quando può fare un trapianto di fegato stuprare o o estirpare un tumore del cervello bastano i titoli di studio o di carriera o è giunto il momento dei controlli di qualità
Quarto punto e l'ambiente in questo ambito il ragionamento è più semplice ma legislativamente più complesso la comprensione più facile e cioè
E certamente diverso affrontare i problemi chirurgici in un grande ospedale dotato di ogni presidio diagnostico e terapeutico che in un piccolo ospedale periferico sto anche rifornimento di sangue emoderivati e problematico
In questi ambienti anche la patologia ordinaria specie in urgenza può diventare estrema
Ed allora
Il quesito difficile in quale ospedale si deve trattare un aneurisma dell'aorta ho un tumore del pancreas
Perché nessuno decide i ruoli e le emissioni in sede regionale o nazionale esponendo quel chirurgo Auricchio incalcolabile è una difficoltà tecnica al di là del proprio limite
Vorrei concludere lasciando al dibattito la soluzione dei problemi che opposto ribadendo che la chirurgia estrema
è una chirurgia possibile capace di risolvere in tutto in parte in via temporanea o definitiva gravi e dolorose patologie assolutamente diversa dall'accanimento terapeutico che come tale e senza speranza
Vorrei ricordare che col passare degli anni recenti nei secoli la frontiera del possibile dell'esito dell'inutile si esportata sempre più avanti a seguire avanzare un esempio per tutti però alle mie spalle
Dicembre sessantasette la radio annunciava in Italia nel mondo dello stupore inservibili Patrizio Oliva generale che a Città del Capo Christian Barnard
Chirurgo sudafricano allora poco noto nostra team latitudine ha fatto il primo trapianto di cuore quel paziente oriundo polacco visse meno di venti giorni e la sfida sembrò persa la sfida impossibile
Invece secondo trapiantato di Barnard poche settimane più tardi disse e col nuovo cuore torno alla vita civile oggi questa tecnica e patrimonio dell'umanità in mano a tanti valorosi chirurghi ovunque nel mondo pur rimanendo una chirurgia estrema
Nulla dunque a che vedere con l'accanimento terapeutico come fu considerato l'intervento di Bari
Mi sia consentito loro piccolo atto di vanità
Anche noi abbiamo abbattuto qualche barriera il primo sieropositivo trapiantato di fegato in Italia tra i primi al mondo
Quel malato vissuto più di sei anni e tanti altri dopo di lui hanno potuto accedere a questo trattamento inconsueto come dire e concludo
Che dove c'è la speranza
Il chirurgo deve esserci lo vuole l'etica la società civile lo devono volere le leggi
L'organizzazione del lavoro le risorse perché come per banda dei suoi eredi tanti gravissimi malati abbiano a beneficiare del progresso e della elevata qualità professionale di cui disponiamo ovunque nel mondo ed anche in Italia
Grazie e scusate essere andato fuori
Professor Garattini grazie grazie al genio per
Il tuo intervento ci ha mostrato dei casi
Estremamente complicati e
C'hai fatto vedere da un lato la preoccupazione se fatto bene o male ma dall'altro anche un'attenzione al magistrato e questo diciamo pone un problema molto importante secondo me e cioè che
C'è una certa passività da parte dell'ambiente medico nel subire
Questa situazione mi piacerebbe non sono zone pensi vedere
Una azione propositiva e cioè tutti i magistrati sono in grado di Tito dare un giudizio su questo o non dobbiamo invece pensare
O richiedere che ci siano dei gruppi di magistrati che
Abbiano competenza in medicina e che quindi
Pur servendosi di tecnici abbiano la possibilità
Noti dare
Delle sentenze che siano diciamo molto più vicine a quello che la conoscenza medica generale
Non ci pare che è giunto il momento di fare un'azione da parte dei medici
Sia per questo sia per quando l'altra parte obbligano terapie che non hanno nessuna base scientifica forse il nostro silenzio può essere colpevole
Cosa ne pensi perché la tua
La tua proposta per non è graditissima e come al solito
Assolutamente intelligente nel senso noi siamo sempre misurati
Sulla nostra corta cioè sulla difensiva quando abbiamo affrontato anche in sede parlamentare
E questi problemi diciamo chi medicina legale e li abbiamo vissuti da chirurgo invece e quindi ciascuno di noi cerchiamo di dire alziamo l'asticella della colpa in maniera che poi non siamo colpevoli indice realtà quello che tu dici
è che la colpa è giusto cioè
Ma perché non c'è l'educazione continua in magistratura
Noi siamo una corporazione più debole abbiamo subito l'ECM ECM vuol dire educazione continua in magistratura o in medicina quindi è facilmente traslabile ma loro sono una corporazione troppo forte quindi non aggiornano devo dirti però
Che nelle grandi nelle grandi dei grandi tribunali ci sono dei magistrati e i quali viene consegnato il
Contenzioso medico-legale a Roma ce n'era uno voi sono diventati due poli sono diventati tre adesso non so se stanno per diventare quattro perché il contenzioso è tanto
Sul campo imparano certo se ci fosse l'educazione continua in magistratura non sarebbe male grazie Santoro direi che una proposta che possiamo portare avanti e mi sembra ECM anche ai magistrati
La
L'ultima parte di queste prime presentazioni e di Andrea Pulvirenti
Che lavora presso
L'unità operativa trapianti di fegato dell'Istituto nazionale tumori è il collaboratore del
Professor Vincenzo Mazza fare grazie dell'invito davvero un piacere essere qui cercherò di essere piuttosto sintetico
E
Devo dire che
Ecco questo subito alla fine
Devo dire che la chirurgia dei trapianti
è una chirurgia dei limiti nasce l'abbiamo sentito come un'idea assolutamente
Balzana che è quella di
Togliere un organo malato sostituirlo con un organo sano
E quindi questo concetto va rivalutato nel tempo perché quello che allora ci sembrava impensabile pensati per i trapianti di fegato
Non uscivano dalla sala operatoria ma l'ostinazione determinazione il credere in questo tipo di procedura portato dei risultati
Che sono oggi eccezionali predette nella curva come non sia soltanto un fatto tecnico ma deve diventare un fatto biologico di cultura ad ampio spettro cioè solo con l'introduzione
Di farmaci immuno soppresso ri efficaci l'evoluzione della del trapianto questa Europa
Subisce un incremento che logaritmico e oggi diventa un intervento assolutamente ordinario quindi il concetto di limite è un concetto di limite temporale quello che allora non si poteva fare certamente si può fare oggi
Non c'è trapianto se non c'è una donazione d'organi perché ancora gli organi artificiali sono più fantascienza che è una realtà
E questa è la situazione italiana che è la situazione che si sta muovendo rapidamente e alla situazione particolare un po'frammentata organizzata in
Varie sotto
Raggruppamenti delle Regioni per cui ognuno si dà delle regole
Ma quello che è importante che è una situazione che cresce vediamo eravamo un po'la cenerentola della donazione degli organi adesso siamo
Superiori alla media europea
Quindi il concetto di trapianto un concetto che va un po'trasversale anche tocca argomenti molto più forti della medicina con
Tocca l'etica tocca
L'altruismo la generosità il fatto di poter pensare di donare
Un organo che sia esso il sangue che sia un organo solido di un parente che decede è quindi un atto che va che travalica
La medicina stessa vediamo però su quanto ci sia ancora da lavorare vediamo il tasso di una di opposizione alla donazione come si è ancora alto e quindi un trenta per cento di donatori
Vedono l'opposizione dei familiari e quindi non vedono la soluzione perché dall'altra parte ci sarà un paziente che quindi non vede la fine delle proprie
Sofferenze i risultati i nostri sono eccellenti la trapiantologica è una delle
Scienza più nuove
Nella medicina ma assolutamente
Super controllata ad ogni livello perché fortunatamente trapiantato le si danno delle regole che sono delle limitazioni
In questo sono contento di lavorare in un istituto anche oncologico per cui
Il
Concetto di poter curare o non poter curare dipende chiaramente dallo stadio della malattia abbiamo visto degli esempi
Appunto classe ce ne ho parlato di tumori del Pancalli tumore avanzati accettarlo e sappiamo che cosa possiamo fare sappiamo che cosa possiamo tenere questi sono i risultati
Ultimi del Centro Nazionale Trapianti sulle sopravvivenze quindi dei risultati eccellenti ma il problema grosso rimane la risorsa nel campo del trapianto la risorsa rimane limitata nella riga di
Di destra vediamo come il soddisfacimento dei pazienti in lista d'attesa può essere davvero minimo e sappiamo che questi pazienti muoiono aspettando un trapianto che non arriverà mai
è migliorato tutto ciò è migliorato vediamo che
Nel settantacinque nel due mila solo dieci anni fa le sopravvivenze erano di dieci punti percentuali più basse quindi vuol dire che stiamo lavorando bene
Stiamo lavorando molto e non siamo assolutamente secondi alle altre organizzazioni in uno se l'organizzazione europea
Americano scusate l'altra e l'organizzazione europea
Sì
Continuamente spostiamo le barriere dei nostri limiti con delle
Tecniche chirurgiche nuove alcune sono obsolete per esempio io parlo del fegato che è l'organo di del quale mi occupo ma
A volte si facevano dei trapianti di supporto a una insufficienza epatica temporanea a volte bisognava ridurre un fegato troppo grosso per un ricevente più piccolo ma questo cosa implicava indicava scartare una risorsa preziosissima allora perché no
Cambiamo il concetto che il fegato sia un organo
Impari e lo facciamo diventare un organo pari chirurgicamente il fegato un organo che può essere diviso in due quindi possiamo dare un mezzo fegato un individuo adulto e un fegato
Ed è identicamente dal
I denti identico dal punto di vista biochimico è fisiologico a un individuo più piccole questo a azzerato di fatto la lista d'attesa pediatrica dei trapianti di fegato
L'evoluzione va avanti e quindi pensiamo addirittura di comprendere porzioni di organo da una persona che vive non da una persona che è morta
E quindi è stata introdotto il trapianto del da vivente
E ancora possiamo associare segato ad altri organi per esempio all'intestino quindi la tecnica anche quella ha dei limiti ma in continuo evoluzione ma questo il problema
Più forte sul quale ci soffermiamo qualche minuto
Possiamo leggerlo in un termine molto elegante come allocazione ciò ho a disposizione un organo per tre potente tali riceventi ma se guardo la stessa diapositiva da destra verso sinistra questa allocazione diventa una competizione
Perché il paziente al paziente vie paziente cito competono per la stessa
Risorse FAS per la stessa
Cura
Questo questa cosa avviene soltanto nell'ambito della trapiantologica chiaro
Come si fa uscire da questo dedalo si esce con delle regole quindi bisogna sapere prima che cosa vogliamo fare e che cosa vogliamo ottenere in questo devo dire che la tratta e Perugia sita continuamente delle norme delle regole delle regolamentazione abbia sentito limite dell'età poi può essere variato nel tempo benissimo ma se
La risorsa limitata io purtroppo sono nella veste di dover dire di no a una risorsa che così preziosa come si fa a risolvere questo tipo di
Scarsità di risorse
Sono tre le strade per cui si può approcciare a una unica risorsa per più pretendenti
Posso seguire la regola dell'urgenza allora
Come medicina un'emorragia
Prioritaria su altri trattamenti cerco di curare il paziente è più grave
Posso fare questo ma potrebbe essere che il paziente tanto grave da non venir curato affatto
Ovviamente io estremizzo fino al paradosso la conseguenza di questo ragionamento
Posso seguire la regola dell'utilità
Allora io la risorsa limitata
E la do al paziente per il quale aspetto una vita più lunga
Dopo questa procedura e questa fondamentalmente il nostro lavoro che ha
Che faccio
Anziché fa il direttore il mio dottor Mazza ma se fare o l'Istituto dei tumori di Milano danni sui pazienti con cancro del fegato quindi il lavoro è sempre stato quello di dire ma quali di questi pazienti beneficiano trapianto
Quindi pongo dei limiti in entrambi questi due regole
Che sono regole comuni che il medico applica quotidianamente potrebbe essere che
La procedura non impatta affatto sulla sopravvivenza da una parte
Trapianto un paziente troppo grave che comunque muore dall'altra parte trapianto un paziente la cui malattia e troppo iniziale
Troppo iniziale fortunatamente per lui e quindi il trapianto non cambia affatto la sua sopravvivenza ma cosa ci sta dietro ci sta dietro che ha utilizzato una risorsa che poteva andare a una persona che invece aveva veramente bisogno di quello
Ultimamente negli ultimi anni il trapianto attori si muovono cercando di andare a dare una quantizzazione di quello che viene chiamato il beneficio
Il beneficio fondamentalmente l'attesa di vita post procedura quindi posta pianto sottratta dalla vita che il paziente avrebbe fatto in lista d'attesa
è una sottrazione sembra semplice ma in realtà è un complesso veramente molto delicato questo è soltanto un modello soltanto un
Una proposta che viene dall'America per risolvere questo tipo di scarsità d'organi è chiaro che quando in un ipotetico futuro avremo una sovrabbondanza di organi anche delle sopravvivenza che oggi ci sembrano molto
Molto piccole
Potrebbero essere giustificate per fare questo tipo di procedura ma in mancanza di una abbondanza di risorsa abbiamo la necessità di dare
Delle priorità
Concludo con un esempio numerico perché tralascio tutto il resto della della discussione che andava bilici sui pazienti oncologici
Con la regola del beneficio
Abbiamo tre pazienti uno due tre stimo un'attesa
Di vita
Nella lista d'attesa di sette e due o cinque mesi
è una stima ci vorrà un calcolatore ci vorrà un modello matematico che mi dà questo tipo di informazione
è chiaro che generalmente parlando anche sette mesi fanno del paziente numero uno paziente molto grave però relativamente a quella condizione cioè al confronto con gli altri due pazienti e il paziente che in comunque emesso meglio
Stimo una sopravvivenza possa pianto di dieci tre e nove mesi
Ora con questo gioco dei numeri che questo
Che qui chiaramente banalizzato ma solo per far capire qual è l'intento del beneficio uno potrebbe dire o un solo organo per tre pazienti
Trapianto il paziente più gravi cioè il paziente numero due che ha un'attesa in lista d'attesa un'aspettativa di vita in lista d'attesa di due mesi benissimo oppure potrei dire
Trapianto il paziente chi vivrà più a lungo
Quindi il paziente messo meglio che quello che vivrà dieci mesi
Dopo l'operazione che io vado a fare
Il beneficio mi dice perché
è una situazione una scelta completamente diversa e dovrai trapiantare il paziente numero tre
Perché ha l'aspettativa di vita sottratta l'attesa per aspettare questo organo più alta
Questo per il singolo individuo ma questa regola vale anche per la popolazione se facciamo i conti come un fatto questi autori americani
Capiamo che con questa scelta
Che sembrerebbe di primo impulso quella più sbagliata perché è un trapianto più grave o trapianto quello che andrà meglio
Il guadagno globale sulla popolazione è in assoluto il più alto scegliendo il paziente numero utile
Avrò diciotto mesi guadagnati di vita ed è il valore e la somma assolutamente più alta rispetto agli altri
Andrea all'ultima diapositiva
Abbiamo capito che il trapianto è un'ottima procedura abbiamo bisogno di
Regole
Perché abbiamo bisogno purtroppo di metterci nei panni e dire
Il trapianto non è applicabile per queste condizioni perché la il beneficio perché l'aspettativa è troppo bassa e quindi devo stornare la risorsa per pazienti con un beneficio più alto siamo certamente nel
Nell'ambito adesso della graditissima posizione di dover negare questa procedura ha una massa sempre più alta di pazienti vi ringrazio dell'attenzione
Grazie per la sua relazione
C'è una domanda che
Volevo
Farle
E cioè lei potrà vedere come cioè circa il trenta per cento di possibili donatori che danno perché non non permettono che si esegua la donazione in pratica questo trenta per cento
Nega a un gruppo considerevole di persone la possibilità di sopravvivere qual è il diritto forse lo riproporremo anche dopo quando c'è la discussione
Il rapporto con gli aspetti etici e con le concezioni religiose ma
Da dove nasce il diritto dei familiari di impedire
Che ci sia
In assenza di di un testamento scritto quindi già adesso è possibile fare attraverso le ASL attraverso i Comuni attraverso l'iscrizione vale la parola del del familiare se ma questo diciamo è una
Il pragmaticamente stabilito così ma
Non mi pare che ci sia una base giuridica perché chi ha il proprietario del cadavere non
Non esistessero stanziamo parlando di una situazione molto particolare che forse alla maggior parte delle persone non non riesce a
Contestualizzare
Allora la richiesta di donazione avviene in genere in un momento drammatico
Poste incidente in genere o post accidente cerebrovascolare il paziente formalmente un paziente in terapia intensiva con un supporto ventilatorio con un supporto
Diciamo complesso alle sue condizioni fisiche già il limite temporale
è chiaro che in quel preciso momento uscire dalla terapia intensiva e andare dal parente dire
Non abbiamo più nulla da fare possiamo prelevare gli organi è un momento di una drammaticità drammaticità sconfortante dunque momento è chiaro che l'impulso è del familiare è di dire no facciamo di tutto perché ma il medico sa benissimo che la situazione
E a fine vita
Due in quel momento formalmente c'è ancora una funzionalità cardiaca quindi c'è
Quasi nella cultura
Popolare la concezione che stiamo facendo qualcosa di drammatico in realtà
Il cuore batte perché abbiamo tutto un supporto artificiale
A al di fuori il cervello non ha più una funzionalità perché questo l'abbiamo capito e senza cervello la macchina corpo non funziona più da nessuna parte quindi bisognerebbe mia la mia domanda in realtà tende a
A dire che dovremmo forse
Spingere cercare di avere l'accordo dall'opinione pubblica sul fatto che
E gli organi disponibili
Possono venire utilizzata
Indipendentemente da qualsiasi parere cioè
Perché in questo modo rifiutiamo sopravvivenza persone che
Lo posso questa queste cultura questa cultura questa però andrebbe
Incominciata già come base dell'educazione sanitaria già nella scuola dell'obbligo dovremmo insegnare ai ragazzi a donare il sangue
Non soltanto aspettare il momento del bisogno in cui queste cose con la dovrà verificare cioè
Dovranno creare una cultura per cui
Siamo e disdicevole che qualcuno impedisca un trattamento d'organo che può portare
Alla sopravvivenza di qualcun altro è assolutamente così anche perché dall'altra parte nel momento in cui queste persone richiedono un'assistenza si stupiscono del fatto che non ci sia un'offerta
Va bene poi
Direi che la domanda dell'animatore nella risposta introduce la seconda parte della nostra sessione dove ci saranno
I punti di vista sulla tematica dell'accanimento in medicina
Delle diverse religioni
Ci sarà il relatore della Chiesa cattolica dell'Islam della
Religione islamica della religione ebraica
Io di fatto non li conosco bene nell'atto stesso che vengono a fare la loro presentazione dicono perché sono qui e chi sono
Quindi darei prima la parola
Al relatore della Chiesa cattolica ognuno ha dieci minuti facciamo i tre interventi e poi l'animatore farà nelle domande
Sì sì
Prima
Maurizio Pietro ragioni
Grazie bisognerebbe
Il dottor Maurizio Pietro Maggioni e medico chirurgo specialista in endocrinologia ed è dottore in teologia
Morale a Roma ordinario di bioetica grazie
Buongiorno a tutti
Grazie dell'invito sono molto perplesso e qui con me
Illustri
Presenti
Al palco che
Uditorio
Perché parlare di religioni beh io su un po'imbarazzato perché se io più etica razionale finisse proprio
Un saluto alla Regione pretendere Santapaola di religione in questi argomenti le religioni rappresentano una sapienza sedimentata ma poi per questo c'è una sapienza sedimentata
Ci si chiede quanto possono essere utili per affrontare problemi nuovi Sapienza sempre secolare
Chi lo nega qui da saggiamente la vita della gente ti milioni le persone ai problemi attuali come posso trovare risposta
Penso che si possa impostare così il discorso delle Regioni danno delle direzioni generali della vita del senso della vita
Il senso educativi tra e garantire diceva
è un po'dove penso che l'attivissima ecco parlare di operatività Purple trapianti quindi una Regione
A l'istinto ideali della oblazione per esempio
Ma questi può ideali devono essere flessibilmente applicati alla realtà ecco quindi c'è questo discorso di orizzonte molto remoto di valore
E applicato la realtà poi con le regioni
Tour de il Giorno credenze altri alcune Regioni hanno anche la teologia Chavez sovranazionale
Le Regioni come quelle qui presenti
Hanno anche gruppi autorevoli che danno sentenze e decreti pareri chiamiate vorrete dogmi o a o sentenze disagi quindi
Cioè o tutto un mondo complesso delle religioni riferito a queste problematiche
Io
Penso da questa cattolico dei due elementi sono importanti in campo bioetico uno il valore della persona vivente non solo della vita per capire un oggetto sulle persone sono importanti i viventi
Questa della vita un ceffone le persone evidenti nord della vita il secondo la centralità della persona e le decisioni
Pensate sul tema cattolico della coscienza della libertà del merito della colpa
Per cui per esempio nel problema delle decisioni il centro ci son alé è il paziente sempre quanto è possibile quanto in via surrogatoria sostitutiva o delegata quando è i familiari o altri
Evidentemente decisioni sono prese dal paziente perché il soggetto cosciente uscente unito etti colui
Sempre in una sintonia ma ovviamente con coloro che Santoro che con il con i medici ecco per esempio da una
Visione cattolica della libertà responsabilità deriva la centralità del paziente in crescita per esempio
Ma volevo più bioeticista puntualizzare alcune cose sono state dette
Molto interessanti sulla ragionevolezza la proporzione la della degli interventi
Chirurgici in sul in varie situazioni perché se la vita un valore e ragionevole tutelare la vita ma in modo ragionevole
Questo credo che la cattolica come stile pur essendo molto vicina al mondo della scienza della biologia della medicina però ha una certa allergia all'intervalli alla invasione biotecnologica un'indole
Per paura che la dignità dell'uomo venga venga ferita
Quindi l'idea di accadendo terapeutico abbastanza viva nella in campo cattolico via del limite ad accettare quindi
Fatto che la vita sia preziosa Osaka come si dice in Regione non si svolge a fare tutto anzi poi con la sua
Dignità chiede il
Il l'arresto a volte di un intervento oltre alla prosecuzione di una
Di una indagine o un
La rinuncia a una
A una azione chirurgica
Mi sembra che qui sono venute fuori sotto nel titolo dato di accanimento varie cose diverse
L'accanimento tanto cernita di futilità cioè di inutilità ma è ovvio quindi aumento inutile non va fatto sta zitto sciocco spendere energie trattenute
Con l'accanimento rispetto a certi riti degli inglesi ad aggiungere via di dannosità come è stato detto anche del relatore cioè o intervento non solo inutile pazienza
Spendiamo inutilmente energie ma anche dannoso perché
Impone al malato una sopravvivenza più lunga di quella che avrebbe senza intervento penosa l'intervento inutile e dannoso per il passato questo accanimento in senso senso forte poi sappiamo che nel linguaggio comune accanimento potuto
Parisi parenti vedono una flebo in più vedono un fondino in più di un accanimento vice
Si tratta di normale postoperatorio
L'idea di pali attività ho visto che anche qui è stata trattata in un modo abbastanza diciamo ambivalente c'è la paglia attività sappiamo in senso stretto cioè un intervento che mio la qualità della vita senza migliorare la quantità della verità tenta la medicina palliativa di per sé
Non vuole provocare la morte né prolungare la vita
Definizione del si tratta di cure palliative
Qui invece separate per le attività anche nella
Prima relazione nel senso l'assicurazione scusate
Nel senso di un intervento non radicale che migliora la qualità della vita e anche la quello che la quantità di vita del paziente la sopravvivenza quindi delle palle attività come non radicalità anche qui da te non ci avete essere fosse chiarita a tutti noi consiglieri quali attività
In campo chirurgico
Ancora poiché leggendo la letteratura suo mezzo ancora siamo tutti
Vedo Cereda di aggressività che non è più esattamente tra di esse molto vaga cos'è una terapia aggressiva
Ma a volte un ateneo aggressivo che quello che vi cura Morato cioè abbiamo
Sul taxi
Quindi la problematica la progressività c'è un po'popolare cioè aggressivo come se fosse spaventoso a un un intervento in extracorporea tre bypass proporrà un aggressivo sotto aggressivo ed evento giusto proporzionato molto vigente entrare in sala operatoria esce tranquilla riprendo a lavorare
Non è e la
Lo nell'indagine o sita o l'artefice o l'impegno tecnico che crea
Aggressività il senso etico almeno
Disabili restate gli auditi urge estrema pure dal professor cioè estremo nel senso che se volete rischioso se ho ben capito e ho visto una slide anche
Cioè
Con grossissimi rischi e forse poche speranze però non inutile quindi
Col dubbio opportuno farlo però fondato su una chance non hai altra chance è questa puoi farlo mi sembra che ci sia una ragionevolezza e come questa croce anche estrema quindi fondata non so
Ma ma rischiosa che poi permettano chirurgia anche di chi proprio dire
Proprio di sproporzione molto più ampia e qui vorrei fermarmi qui perché era proprio pochi minuti forse su questo argomento lo sproporzionato
Perché il core nella media di un proporzione sproporzione come avete sentito e trova le cose un criterio è quello della delle tappe è stato detto
Un molto cangiante e poi
Capito bene un criterio estremamente vago perché ci può essere uno splendido settantenne
E un un cinquantenne confluenze generali e
Scadenti per cui lo spendo settantenne
Si poco dessimo trapianto molto più lungo di un cinquantenne per essere conseguenti ed i criteri sappiamo che vanno sempre visti nelle singole opinioni sono tutti nell'insieme di una situazione
Criterio della speranza di vita dopo l'intervento ma abbiamo visto già queste cose
Ma l'idea
Che un paziente demente
Ho paziente Bisato recitativo permanente sono equivalenti può alla fine si aggiunge un percorso in una demenza di Alzheimer cioè che cosa fare ecco che cos'è
Aggressivo of opzionato
E qui frequentando dei medici che su che stanno con questi pazienti proprio
Il gruppo di vite vita vegetativa
Ho visto che tra l'uso opinioni molto diverse per esempio e uno sotto vegetativo permanente mi tenuto come sull'intestinale e può capitare anche tutti voi un tumore che cosa faccio
Dal momento che so che la situazione e irreversibile proprio che sappia quello che si può sapere mi dice volte possiamo anche constatarlo con delle osservazioni cliniche strumentario un cervello partito non c'è speranza
Questo tre stabilizzata veramente irreversibile lo lasciamo morire di occluso intestinale come causato la morte perché vado a causa di morte dopo successivamente soggetti con pulita il bel gesto insufficienza renale arresto cardiaco occlusione intestinale
Oppure interveniamo qualcuno mi dice di questi medici non mi sembra un abbiamo corre ma criteriologia precisa
Io non me la sento di vederli morire di occlusione intestinale e li manda e li mandano e chi vi sale fiducia
Qualcuno dice ma è la causa la morte lo rispetto
Con tutto l'angoscia del personale che vede morire in uso intestinale ho finito ancora
Altri mi dicono
Alcuni interventi di Farah tirò un intervento acuto interverrà includo cronico uno andassi sufficienza anche penale io e
Non non faccio niente muore cronicamente
Moret una
Strutturale cronica
E poi morirà e i segmento Couto faccio non abbiamo una che giudico Piergiorgio precisa
Che noi stiamo accanendo veramente prevista discussione sulla internazionali mentre azioni ma questo è l'ultimo atto e poi
Raro che se posso posso problema
Noi vogliamo avere la gestione quotidiana pazienti di questo tipo purtroppo Alzheimer ultimo stadio una
Uno stato vegetativo o situazioni analoghe SEPA demenza senile
Credo che qui ecco qui al mio biondo chiarirci molto appunto su questo sono i punti in discussione e non è oggi oggetto perché non c'è tempo proporre questa discussione
Laddove soprattutto non ci sono state le volontà esplicite
Co.co.co. siamo perché sappiamo che la gente non darà
Fortemente forte esplicite
Eppure
Dovrei ce l'ho voluta esplicite in casa il testamento biologico c'è il rischio dell'accanimento perché se uno non al posto dei limiti il medico si tratta quasi obbligato a fare di più perché il limite
Do chi lo dà se il malato stesso non va dato
Seduto un'ultima osservazione riguardo valutato a quello che tu solo Garattini ma è molto interessante sul consenso
Ora nel Catechismo nella cattolica parlando del consenso io non sono d'accordo questo potere chi Sposito anche in piccolo
Dice che la
Il prelievo è lecito quando la persona dato questo squisito assenso o e parenti al suo posto socio al professore verissimo perché se non medico so che il momento più tragico me opportuno per fare una domanda la gente è quella lo metto
Ciò il ragazzo morto il motorino essi omesso sta accertando la morte cerebrale in motorino e si diceva mamma di suo figlio è caduto nato uscendo da scuola e in più ti vogliamo bene anche gli organi
Cose va ragiona crudeltà infinita perché in Italia l'abbiamo una legge non abbiamo ancora l'applicazione di una legge sulla sua dichiarazione anticipata di questo della per questo il punto
Quel punto e così a vivere con l'alcol e con la vecchia legge con la con la prassi di chiedere parente Previtali non legale
Ora dal punto di vista strettamente teorico lo Stato potrebbe prendo gli organi di tutti indubbiamente sorga lattine ha ragione lo Stato potrebbe essere padroni dove tutti perché il corpo non è un possesso
E sulla possiede un corpo e quindi
Che
Detentore del bene comune può distribuire come nei Paesi comunisti però questo Paese comunista ha causato un crollo dalla cultura dalla solidarietà perché lo stato ritenuto un predatore di organi
Cioè la l'abbiamo l'esperienza purtroppo dopo l'estate Orrico
Potrebbe essere fatto perché lo Stato lo il corpo una partita a nessuno perché il corpo non è un oggetto che si possiede compone un oggetto
Demmo relativi ce l'ho trovare stessa come raggiungere una presto articolare perché non è un'azione una persona sono solo vivente quindi è una cosa però una cosa un po'particolare perché il prestigio la persona
Non è un oggetto essa commercio c'è uno
Quindi potrebbe farlo lo Stato però con il rischio di fatturare contro la solidarietà sentirsi tre date dello con lo Stato come nostro PT preda già le tasse
No ed è uno scherzo però uno stato di perché un'autorevolezza etica è uno Stato più ruba anche gli organi
Allora dobbiamo mettere a punto la solidarietà accettare ovviamente i ed un giudizio presuntivo sui consumi silenzi infatti si parlava di opposizione opposizione
Gli altri sono quelli che dicono sì e quelli che hanno detto non so cioè il non opponente sale Santacroce
La cosa migliore è quella di promuove la cultura di solidarietà
E cioè che la gente spontaneamente dica e si spoglia di parenti l'angoscia della decisione congiunti parenti che siano
Compagni e compagne mariti mogli figli un po'chiunque sia toglie l'angoscia di una decisione
E chiedo alle persone di interpellare sul senso che danno loro città purtroppo in un mondo in cui sta condividiamo
Questa cura sulla retta stenta ad entrare ma qui fosse religioni cosa potrebbero fare anche se secondo me la solidarietà e il valore civico né un valore religioso squisitamente
E cattolico certo ma un valore civico perché la placca società Atitech di solidarietà di di condivisione di forte ora non voglio tempo sia passato non posso parlare grazie
Grazie
Rotta
Alla religione islamica dovrebbe essere Dachan Mohamed minore
Che non conoscendolo o si dovrebbe presentare
Nel nome degli
Che tra
Il suo i nomi
Il guaritore
Noi
Siamo curanti
Non vorrei
Sembrare che religiosi oggi voglio andare
Un giudizio una sentenza per questo mi permetterete di fare delle e introduzione
Cosa vuol dire medico nella lingua araba topi
Vuol dire quello che conosce le cose
Molte cose che dirò adesso si riferiscono al quadro che il professor Santorini ha presentato quei quattro al medico e l'ambiente del paziente
Perché così la prigione
Nella religione vanno prese
Tutte
E le cose studiate una Perrone
Prima tutto va al paziente va studiato il paziente
Il paziente stesso che prima di arrivare
A condizione di malattia grave
Dovrebbe guardare la sua salute
Quella che noi
Oggi medici la che amiamo la prevenzione
E dovrebbe scegliere
è il migliore del mezzo
Nel nostro caso il migliore dei chirurghi
E nella definizione del chirurgo
Che il professor Santoro ha dato una definizione che logica ma anche una definizione sociale
Cioè nella scelta del medico
Dovrebbe
E il paziente valutare anche il suo comportamento sociale
Se questo medico per
Oppure Iacovone se questo medico per un giocatore d'azzardo vanno valutate anche non sola sono e la professionalità
Ma anche il comportamento sociale per questo dipende successivamente il comportamento del medico
Essendo alla delle Regione islamica l'ultima rivelazione
Ha dato delle indicazioni generali da applicare e poi
Tempo passando
Secondo l'esperienza
Che e medici dei chirurghi riescono a
Fare
La questione del
Che diceva il collega di Torino è una questione già decisa nell'Islam
Nel novecentotrenta
A Baghdad c'erano ottocento medici
Alla morte di un paziente per colpa di un medico accertato
Si sono fatti gli esami
Ai seicento medici che erano coinvolti in quel momento a Baghdad nel al sistema sanitario
Per questo la colpa del medico c'era e e Presa in questo
La questione dell'ambiente veramente io non ce l'avevo messa dico adesso vado a parlare dell'ambiente bisogna spiegare l'ambiente la famiglia e l'ambiente non solo l'ambiente ospedaliero però quando ho visto che il professor Santoro ce l'ha messa va valutato anche l'ambiente
Allora il paziente il chirurgo
L'ambiente
Il
La cosa importante
E io vorrei
Attirare la vostra attenzione
Su questo
Di non distaccare la scesa dalla fede
L'Islam allegato subito la scienza
La scienza alla fede e ha dato la responsabilità
Che si risponde delle proprie azioni non solo davanti agli uomini ma anche al di là davanti a Dio
Nella scelta del chirurgo e dell'estrema Chirurgia
Dobbiamo tenere presente che questa vita è una vita di passaggio non è
L'estrema vittima
La vita lunga e al di là
Per questo noi dobbiamo cercare di vivere meglio qui è il più possibile ma pensare che
Domani al di là ci sarà
Un'altra vita al quale
Ci arriviamo
Nell'Islam
Sono stati scelti venti punti per la valutazione
Dal
Terapie
Tempo non permette
Ma ne dico cinque
E il medico prima di intervenire deve sapere quale e la malattia
Quale
La causa dalla malattia
Quale è il punto di salute di quel paziente in quel momento che deve supplire la terapia
E si è dibattuto sul fermo vissuto ortopedica l'età del paziente Lapresa l'età del paziente
E e il chirurgo il medico
è obbligato a scegliere la terapia più semplice
Più semplice che potrebbe fare arrivare allo stesso risultato
Cinque obiettivi
Abbiamo cinque obiettivi primo
Conservare la salute attuale
Cioè paziente viene da noi
Ha una patologia fisiopatologia noi almeno almeno dobbiamo conservare quella condizione e non peggiorare il la situazione
Riscritto aprire
Se interveniamo
è il più possibile la salute mancata
Perché il paziente stava meglio adesso lì manca qualcosa dobbiamo cercare di
Restituire è il più possibile questa saluto
O ridurre tre ridurre
E il male
Che presente
Più possibile cioè anche il male va ridotto
Nella persistenza
Della malattia
Tra due mali dobbiamo scegliere e il minore
E tra due vantaggi dobbiamo scegliere e il maggiore
A questo punto e il chirurgo o il medico o chiedere e intervenire
Poco
E in termini
Io andavo alle medie ciò due minuti
Mio padre mi chiamava dottore
Sognavo di fare il chirurgo fortunatamente l'ho fatto ho fatto la specializzazione in chirurgia generale in cardiochirurgia
Poi permette utile sociali economici faccio il medico di famiglia adesso
Ma vi assicuro che ancora dopo ventisette anni sogno la sala operatoria
E per me quel chirurgo che Sonia di fare il chirurgo il medico ha un obiettivo e il paziente
E questo fa coincidere la fede con la scienza grazie
Farei una proposta come suggerito dall'animatore che i relatori se potessero accomodarsi viceversa
Maurizio Pietro Maggioni facciamo ammenda Nurra e Riccardo Di Segni che va al podio si siedono qui con noi io inviterei anche a sedersi qui Chiabra Perini e
I Francesca MOT
C'era grazie
Il dottor Di Segni e un radiologo che lavora Mita Romano lento però se si presenta
Prego offrendo la prego si
Sono di professione radiologo in un ospedale romano
Esercitati anche
Funzioni rabbini che mi occupo per queste due cose insieme
Di questioni bioetiche nell'ambito della tradizione braghe partecipo al dibattito
Collettivo come membro del Comitato nazionale della bioetica di cui
Il l'animatore di questo dibattito professore
Maestro rispettato durante le nostre discussioni
L'dovrei dare qualche spiegazione molto breve sulla struttura
Della della riflessione ebraica che si parla di ovviamente una riflessione religiosa che si basa su una tradizione molto antica che ha fondamento nella Bibbia nella tradizione rabbinica
Siccome non esiste un'autorità centrale nell'ebraismo da molti secoli
Quando si può non qualsiasi problema questo viene posto all'esame di autorità
Rabbini che che abbiano le competenze necessarie
Ma siccome oggi queste autorità ce ne sono diverse
è possibile anche che una né che
Ragionando su le fonti antiche le risposte non siano uguali per cui rispetto anche a problemi molto attuali e importanti noi abbiamo qualche volta delle risposte differenti
La nostra discussione e sull'accanimento terapeutico esistono tante forme di accanimento esiste anche a chiarimento di doriani quando sono venuto qua come qualcuno ognuno di voi ha avuto una bisaccia piena
Di pubblicazioni
Nella mia professione sto in contatto continuo con chi l'ultima
Ho una diciamo una variante personale che è quella dell'accanimento diagnostico perché devo Stalin continua discussione con gli esami che vengono richiesti con dubbia utilità
Dal punto di vista dell'efficacia terapeutica questo anche questo fa parte del nostro discorso ora tutti quanti siamo d'accordo che l'accanimento non va bene
L'accanimento come è stato diviso terapia senza beneficio il problema è nell'interpretazione
L'acqua
è una terapia
Tutto qua la discussione
Se l'acqua e terapia dare l'acqua a un paziente in determinate condizioni è potrebbe nessun accanimento terapeutico se l'acqua non è un via e componente essenziale della vita
Non stiamo facendo accanimento terapeutico quindi parlai chiarimento della medico è una cosa fruttare di definizioni poi dentro acquisto e qualche si complica problema
Come ragiona la legge Brega su queste per argomenti
Il grande problema che sta dietro queste decisioni quando si parla chi è che decide è quello della autonomia e delle zero non mia
Autonomia significa che il paziente è solo sovrano della sua vita sovrano del suo corpo e decide lui per quello che bisogna fare
Le tradizioni religiose non sostengono il principio della autonomia sostengono il principio della ed erano miliardi cioè la l'Autorità sulle decisioni della vita hanno spetta a noi ma spetta alla tradizione codificata
E sviluppata che viene interpretata
Quindi noi non siamo padroni del nostro corpo sembrerebbero opposizione totale
Radicale insolubili in realtà non è così radicale verrà perché veda continuamente smussata perché
L'antico modi esercitare paternalistica avente la medicina mi ricordo grandi chirurgico con quello dei lavoratori quando il paziente deve faceva una domanda non li facevano ti fidi di me
Lo sentivi minime non dei porti problemi e sarà il paternalismo da vicino
Il paternalismo non è lecito dal punto di vista della tradizione rabbini ebraica perché
Perché poi perché possa essere esercitato ha bisogno di una certezza assoluta la certezza assoluta che non deriva soltanto
Dai risultati scientifici ma anche dalle capacità della persona che opera della struttura
Che lo accoglie non essendoci questa certezza non si può esercitare una sicurezza immediata e già questo fa scattare un dubbio sul
Sulla possibilità che paziente debba decide o sì o no e tutto molto sfumate tutto oggetto di discussione per cui quando c'è
Un problema drammatico il Polo della discussione si sposta intorno a un triangolo il triangolo è costituito da una parte
Dal paziente che ha perfettamente il diritto di decidere che cosa vuole dall'altra parte c'è il medico che diciamo che porta la
Il dato tecnico delle sue competenze ci dice se fai questo hai tot possibilità se non lo fai I cotto possibilità
Ma dal Terzo Polo esiste anche il rappresentante della diciamo della della legge nel caso specifico è l'esperto della della legge brani che gli enti dice che queste cose si possono fare queste cose non si possono fare
Il dialogo tra questi delle persone che dovrebbe essere un dialogo
Proficuo non porta
Spesso a risultati omogenei ma comunque dovrebbe essere questo la soluzione
Dal punto di vista tradizionale
Si discute si così al maniero in termini molto antichi sì
Addirittura se è lecito per esercitare la medicina perché se noi stiamo in un sistema in cui tutto dipende dalla volontà di Dio che diritto noi abbiamo di modificare la volontà di Dio che ha fatto star male una persona la risposta è
Che noi abbiamo
Il dovere non solo il diritto di intervenire per migliorare lo stato delle cose come lo facciamo con una pianta che ci cresce nel nostro campo così lo dobbiamo fare con il corpo umano
Di qui deriva il principio che non solo è
Diritto ma anche doveroso curare ma è doveroso curare per salvare la vita umana non c'è nessun diritto di intervenire invece illecitamente a questo punto per prolungare
Artificialmente le sofferenze del no perché da una parte c'è l'obbligo
Di non rimanere impassibili sancito nelle viticolo di non rimanere impassibili di fronte alla sofferenza umana dall'altra parte c'è il tema della
Sofferenza la quale sofferenza
Per vissuta dal paziente la sofferenza c'è un grande significato morale filosofico nella tradizione ebraica però sì riconosce l'assoluto diritto alla persona di non soffrire
Di non soffrire quindi da una parte c'è il medico che ha l'obbligo di curare dell'altra parte se il paziente che ha il diritto di non soffrire e ogni decisione va mediata
Vorrei portare un esempio che può essere anche così abbastanza divertente pochissimo tempo che prima
Non possiamo esaurire argomenti così complicati così rapidamente
Ma sul tema della Chirurgia estrema come si ragiona sul tema delle chirurgie se e quali sono le le basi le basi scritturati alla base scritturare per fare tutto questo ragionamento è un racconto che compare nel libro direi il secondo libro dire al capitolo sette
In cui c'è una storia che non c'è niente a che vedere con la chirurgia estrema
Che è quella della città di San Maria che era la capitale antica del Regno d'Israele che assediata dagli a Ramei
La città e assediata e quando c'è stata una città assediata la gente muore di fame dentro la città
Fuori dalla città ce lo esercita sedi ante
Tra i due poli ci sono quattro disgraziati che sono quattro chiamiamoli lebbrosi affetti da malattie biblica lo serate che qualche volta si identifica non so fino a che punto con la lebbra che essendo diciamo tra virgolette lebbrosi
Sono stati messi fuori dalla città
E questi qua stanno morendo di fame pure loro e si pongono il problema
Possiamo bussare alle porte della città a chiedere del pane e inutile non ce lo danno perché non ce l'hanno
Allora l'alternativa per l'eguale o morire di fame o andare nell'accampamento nemico cioè noi non possiamo entrare alla nostra città perché siamo lebbrosi nell'accampamento nemico non possiamo andarci perché siamo degli stranieri e dei nemici
A questo punto però loro ragionano e dicono
Se non
Non andiamo moriamo di fame se andiamo rischiamo
Che ci uccidano in quanto nemici però
Abbiamo una minima possibilità che invece questi abbiano Misericordia e nove ci diano da mangiare che cosa facciamo ci vanno poi la storia continua due lo scopriranno che i nemici sono scappati e così via ma questo vuol dire
Che di fronte a l'idea della da una parte c'è la certezza
Della
Morte e dell'altra parte c'è una minima possibilità di poter sopravvivere
Costi quel che costi la decisione etica e quella di provarci e questo potrebbe dare una una porta etica al tema della liceità della
Chirurgie estrema con questo finisco il tempo non mi concede altro ringrazio
Siccome facciamo domanda corsi
Sebbene
Scusa
Spesso
Allora
Ma siccome non abbiamo molto tempo per discutere
Questioni che sono diciamo filosofico religiose etniche ma abbiamo poco tempo io porrei
Due quesiti che sono venuti fuori
Durante la discussione precedente piacere vedere quale
La
Diciamo la posizione che ognuno dei tre partecipanti a di fronte a
A un fatto concreto i fatti concreti che voglio presentarvi sono due che sono stati diciamo discussi Presidente avente il primo è
Abbiamo una persona
Demente allo stadio estremo della demenza oppure
In stato vegetativo che ha bisogno di intervento chirurgico
Lo facciamo non lo facciamo secondo la vostra concezione religiosa
Il secondo punto
è quello che abbiamo anche discusso prima cioè qual è la posizione
Della religione di fronte delle varie religioni di fronte
Alla obbligatorietà lo metto fra virgolette
Di utilizzare tutti gli organi che sono possibili per fare dei trapianti
C'è la possibilità che
Le religioni possano in qualche modo influenzare il punto di vista dei cittadini dei loro
Loro
Diciamo quelli che hanno la stessa religione
Dal punto di vista di aumentare la possibilità di donazione
Sono due domande con sicuramente risposte complesse ma visto i tempi devono esserci delle risposte veramente rapide e nell'ordine quindi cosa ne pensa Maurizio Pietro Maggioni
Sì
Siamo qua
No
Va bene penso
Cioè
Assessore alla prima domanda io ho già accennato
No non ci sono risposte religioso che sono arrivati risposte di per sé per lo stato vegetativo
E mi chiedo appunto si un'occlusione permanente occlusione intestinale la opere
Intuitivamente emotivamente i cristalli dice
Quando un fatto di acuti io intervengo ma non c'è motivo ragionevole di per sé però io sono tessuto i tori ostico tante volte del dente degli ordini di nord e non rianimazione di allora
Oltre orda perché
Perché si tratta di un intervento che non muta l'andamento della patologia
Non quindi è un intervento che non non non tassa né dal presso la speranza di un duttile ed ulteriore perché
Qui c'è il vento anche molte eroico o il significato se la persona chance voi uscire da una situazione o vi permettete posso dirti se l'intervento chirurgico risolutivo ettari animo ma qui la presso permanente la situazione
E quindi io accetto una causa di morte perché la distinzione Crafa bioetica catorci a farlo ma la filosofia la fa
Quella di la differenza tra lasciare che un eventuale cada in questo caso lasciar morire in pace la persona
E impedirlo e può causare la morte quindi qui è una distinzione poi anche come questo accada concretamente come ma anche dell'idratazione tutto fuori ma è molto molto molto delicato ai sordi dopo me su questo
Cioè l'idea è quella che non non vogliamo uccide una persona però che cosa vuoi cosa sia proporzionato esse questo è oggetto di infine discussione anche in campo ma sono già cattolico
Quindi veramente non saprei rispondesse non dire che un intervento che non muta
La condizione la persona in meglio le cui quote alla vita ma semplicemente la inchioda la situazione irreversibile
è un elemento da non porsi ora però si era ma se in realtà da questo punto di vista la concezione religiosa a qualcosa
Da dire su come io penso o invece io che spesso il colate rispetto alla persona cioè nel senso che abbiamo del rispetto della persona ora esposte telegrafiche sì sì allora perché fare cose che avevo ha ragione beh capite il suo traffico diventano pochi un buffet no
Comunque certamente una visione diritti della corre tra presso la persona non è
Non è una soluzione la vita non non è un po'esse Ortisi compreso un feticcio
Ma questo non perché c'era al di là penso che il Nucleo credo al di là
Crede che la vita fisica non è un feticcio cioè e la vita personale che è importante poi le crediamo come credenti cattolici per le persone non finisce con la morte fisica apre un problema teologico estrema è
Nell'al di qua
La vita fisica non è tutto quindi prolungarla potuto penosamente ecco
Probabilmente quando puramente penoso potrebbe essere inutile ma addirittura penoso per coloro che si è tanto crudele
Su quando diventa accanimento insetti nel senso detto cioè è tenuto fra persone allora è proibito certamente perché va contro la persona
Capisco bene è stato vegetativo e qui riteniamo che non ci siano sensazioni coscienti e forse neppure Auro orali il problema non si pone allora prima al tema della non andare contro la vita ma non non non eccede quindi
Il problema della della sensibilità di una sofferenza e quindi legata l'accanimento fondamentale accanto alla muta in questo senso
Non posso dire di più riguardo I trapianti Cerved Regioni influiscono perché l'idea del corpo della intangibilità del Corpo per sistema che venissero trapianti declaratoria se favorevole perché gli animali
Possono sono servizio rimangiamo posso Sgreccia diceva l'arbitro salsiccia mise a tavola mangiamo le salsicce per gli uffici perché possiamo usare il fegato di maiale o oltre al cuore del Babuino se fosse possibile problemi sappiamo di rigetto di
Il tiro sperma Torres
Importante ecco e il quello del il cui nel rispetto del della persona anche nella suo prestigio
Perché lo spirito tutela la pietas cioè i sentimenti di coloro che restano riguardo allestito
Deve prevalere quello avrà il prossimo provocate stessi fatte eppure tutte due le cose perché nessuno può essere obbligato ad amare qualcun altro capisce che fossimo obbligati ad amare se
Si perde il senso dell'amore quindi io credo che dobbiamo scusa secca scusi per un cattolico dovrebbe essere Europa qualificato non è approvato e Palermo
No in quanto il tema della obbligatorietà del duro e molto è un tema molto interessante cioè cosa significa d'ora i precetti positivi
Hanno una
Hanno una gamma enorme si fa da chi
Esteta soltanto un saluto la mattina e poi non fa altro accesi perché dalla vita quel padre Kolbe che sa sul suo scambio c'è progetti positive del precetto religiose positive degli ama il prossimo h a seconda dell'intensità troppo appassiona per l'altro
Ed è o depositi reti civile anche ecco tu allora doni in modo diverso
Certamente l'ideale dalla vita prego certamente ma essi dall'AP sta soltanto un organo che ma io sono
Ecco io non sarei per l'obbligatorietà perché vorrebbero anche se come ripeto
Dopo la morte il corpo proprio decessi poco di corrente quando fu tolti le corna Bugno che cinquantasei essendo contro le città Diana precisa Diana impediva l'impegno di cadavere
Più ricevo fece un discorso parlando di un atto di cornea dicendo appunto che il cadavere une più soggetto di diritto perché gli manca la personalità non è più persone che non è non è un risente come persone
E quindi destinarlo a scopi utili vantaggiosi dall'autopsia alla sua settore parliamo solo di medicina fino alta per l'espiata al prelievo lo questo nobile papà varato il TAR Air da raccomandare assi quindi
Non il cadavere un feticcio cadavere
Va la legge lo rispetta perché rispetta i sentimenti di coloro che restano e va rispettato per quello che significato però non è intangibile ecco questo molti porre
E dazio e dovrebbe essere spinta donare qualcosa disse più poche Regioni può secondo diceva e i trapianti ci perito chiamare anche oltre la morte
Però
Capisce cioè che io ti dà neanche un saluto figuriamoci se dagli organi siccome
è qui e qui che dobbiamo cambiare la coscienza la mentalità ma non possiamo un polo con un obbligo civile soprattutto legale
Grazie dobbiamo finire alle dodici e trenta abbiamo due relazioni e distanza anta devono intervenire di conseguenza le risposte devono essere pienamente telegrafiche
Il punto di vista lei risposte della Regione religioni Islam
Allora intanto vorrei ringraziare per le Vuitton in relazione al dottor landa due quando finisce la possibilità del medico non finisce la preghiera
Per questo dobbiamo tenere nella cura le nostre preghiere uno
L'ho detto dobbiamo cercare di conservare la salute e che c'è e questo anche se uno con demenza apre doccia dolore dobbiamo intervenire due nell'Islam
Non esiste la morte celebrale
Nell'Islam insiste la morte e quando il cuore si ferma
Per questo ed trapianti solamente tra viventi che si danno un volentieri o dopo la morte
Grazie
Il punto di vista della religione ebraica
Allora la domanda numero uno è chiaramente una domanda di interesse religioso sul quale si ragiona il problema che è un problema estremamente complicato con tutta una serie di diramazione per cui va vista
La circostanza particolare la misura dell'invasività dell'intervento il beneficio e così via comunque
Questa è una domanda che a che riguarda diciamo la la riflessione di Giosa giuridiche Brega
Per quanto riguarda i trapianti lo accennato già
Legislature islamico così il problema il problema dei trapianti
E
Bisogna distinguere in due parti una parte si è illecito l'espianto perché dipende dalla definizione nel momento della morte perché
La solidarietà cioè a mare una persona e dubbio se sia un po'
Se con delle vi dico a mare per gli altri non amare in oggettiva a mare per l'altro
è un obbligo la solidarietà sicuramente è un obbligo aiutare è sicuramente un obbligo e anche una donazione di qualche parte se stesso potrebbe essere
Un obbligo religiosa bisogna elencare me in quale misura questo obbligo è esercitabili
Una uno dei principi che cozza contro questo è il fatto che la mia vita vale quanto la tua e quindi non si può sacrificare una vita per salvarne un'altra e e questo è un altro aspetto
Ma in questo momento mediante partenti battito più
Grazie
Questo punto abbiamo due relazioni la prima e di chiara Perini che è un professore associato
In diritto penale l'Università Insubria e appartiene al Dipartimento di Diritto economie culture quindi non entro medico ma è la
Vecchia Facoltà di giurisprudenza e direi credo che oltre ai magistrati anche gli avvocati dovrebbero pare un aggiornamento ECM
Prego
Sia
Grazie Presidente grazie per l'invito
Anzitutto rispetto al titolo originario della relazione la responsabilità di accanimento terapeutico
Vorrei circoscrivere il tema di cui mi occuperò anche ragione della mia specializzazione alla responsabilità penale
Data alimento terapeutico
Quindi diciamo non considerando anche perché vi sarà anche poi l'avvocato Cesare Fiore esperto civilista sul punto i profili civilistici collegati a episodi di accanimento terapeutico
E vorrei affrontare il tema con specifico riguardo all'ambito chirurgico
No aiuto come si fa
Qui forse sta cosa fatta scusante
Sì
Va bene niente allenarsi di scarsa partigianeria ambiti
Il il diciamo il mio discorso parte dall'analisi di quello che hanno rientro giurisprudenziale più recente che la giurisprudenza penale italiana raggio un do in tema di responsabilità penale da cani mento terapeutico e riguarda l'analisi di una vera e propria liti in che ISEE che è già stato menzionato
In una delle prime relazioni di questa mattina che è stato deciso nel gennaio due mila e undici dalla sezione quarta della Cassazione penale
E riepilogo brevemente la fattispecie concreta per poi arrivare ovviamente a commentare la decisione
Accolta da i giudici in questa occasione
Il caso riguardava una paziente affetta da anni OPA da neoplasia pancreatiche alcuni diffusione generalizzata cioè con metastasi
Lori me ad anno di una pluralità di organi quali l'intestino le ovaie impiegato e i polmoni
La paziente dieta già
Pane quarantaquattro anni madre di due bambine e fortemente intenzionata a cercare ogni soluzione possibile pur di allungare la propria vita prestava il consenso informato a sottoporsi all'intervento chirurgico
I chirurghi procedevano dunque ad esplorare la cavità addominale inizialmente per via laparoscopica attraverso questo esame
Si rendevano conto della sostanziale in operabilità della paziente per la presenza di
Multiple affezioni neoplastiche lesioni mio plastiche diffuse I visceri addominali allo varie
Ciononostante decidevano
Per arrivare ad una stadiazione della malattia di procedere ad una laparotomia tradizionale trasportare le ovaie e parte della massa neoplastica
La paziente moriva a causa di una decorso postoperatorio complicato
Dalla sanguinamento per lesioni allegamento Facci forme e per la lacerazione del PON inferiore della mensa
Che si è accertato in sede processuale era stata provocata in realtà durante la preliminare indagine per via laparoscopica ma di cui i chirurghi non si erano avveduti prima di procedere alla laparotomia tradizionale
La decisione che ha accolto la che ha preso la sezione quarta della Corte di Cassazione penale è stata di confermare la sentenza d'appello a riguardo e quindi di riconoscere profili di responsabilità penale a carico dei chirurghi componenti dell'équipe per omicidio colposo
Il
Decisum molto interessante da un punto di vista penalistico perché riconosce il profilo Proietti prioritario di colpa nella violazione delle regole di prudenza applicabili nella fattispecie
Nonché delle disposizioni dettate dalla scienza e della coscienza dell'operatore
Nel caso concreto attese le condizioni indiscusse e indiscutibili della paziente alla quale restavano pochi mesi di vita e come tale da ritenersi in operabile
Non era possibile fondatamente attendersi dall'intervento oppure eseguito in presenza di consenso informato della donna un beneficio per la salute e un miglioramento della qualità della vita i chirurghi pertanto
Hanno agito in dispregio del Codice deontologico che fa divieto di trattamenti informati a forme di inutile accanimento diagnostico
E terapeutico dal punto di vista penalistico questa decisione molto interessante perché anzitutto ridimensiona
La valenza delle consenso informato del paziente come elemento decisivo per considerare illegittimo l'atto medico
Cosa che al di fuori del campo degli atti di accanimento terapeutico e invece l'orientamento prevalente della giurisprudenza penale
Cioè affinché l'atto medico sia legittimo quasi a livello costitutivo essenziale che sia preceduto da un consenso informato del paziente sul punto
Viceversa qualora un atto medico possa essere qualificato come atto di accanimento terapeutico
Anche in presenza di un consenso informato da parte del paziente l'atto viene considerato penalmente illecito
Questa sentenza dunque di fatto a fare una specialità diciamo dei casi di accanimento terapeutico rispetto alla generalità degli atti medici
La generalità degli atti medici non di accanimento terapeutico vengono infatti considerati leciti dal punto di vista penale in presenza di una serie di elementi anzitutto l'acquisizione del consenso informato del paziente
In secondo luogo il fatto che l'atto medico si è ispirato ad una finalità terapeutica declinata sul singolo paziente e in terzo luogo che l'atto medico si eseguito secondo le cosiddette legge Sarti se cioè a regola d'arte
Viceversa
Nel caso dell'accanimento terapeutico i presupposti per affermare una liceità
Dal punto di vista penalistico dell'atto vengono a mancare e tra l'altro questa decisione molto interessante perché radicali liceità dell'atto di accanimento terapeutico
Su la una violazione della norma della Codice di deontologia medica cioè l'articolo sedici che vieta l'accanimento diagnostico terapeutico
Che dunque viene in un certo senso ad integrare il precetto penale sotteso all'omicidio colposo e individua una sorta di Standard di dirigenza ulteriore rispetto alle specifiche meramente tecniche per l'esecuzione
Del trattamento
A rigore portando diciamo al alle estreme conclusioni ragionamento della Corte di Cassazione in questo in questo orientamento l'atto medico qualificabile come di accanimento terapeutico
Dovrebbe essere considerato penalmente rilevante non solo quando accompagnato dal consenso informato del paziente che dunque non fa venir meno in alcun modo la cifra di liceità propria dell'atto di accanimento terapeutico ma anche quando dal punto di vista meramente tecnico sia un atto eseguito atta a regola d'arte sottolineo dal punto di vista meramente tecnico perché è chiaro che se parliamo di un atto medico in senso ampio
Il divieto assoluto di accanimento terapeutico contenuto nel Codice di deontologia e l'etica ci fa costruire quasi un ossimoro a pensare che un atto di accanimento terapeutico sia
Possa essere eseguito a regola d'arte proprio perché senz'altro conto confligge con questo parametro essenziale
Va detto che il caso concreto deciso dai giudici era semplificato dal fatto che
Era compresenti alla qualifica dell'atto come atto di accanimento terapeutico un profilo di colpa generica che troviamo all'inizio di questo passaggio cioè la violazione delle regole di prudenza
Ricollegabile alla mancata conservazione del sanguinamento per effetto della lesione alla mensa durante l'esame laparoscopico dell'addome che a quanto è stato accertato nel processo
Pare sia una circostanza non infrequente in occasione di esami di questo tipo
Ovviamente dal punto di vista penalistico e della decisione del giudice penale il problema è capire quando poter qualificare un atto medico come atto di accanimento terapeutico
Sulla definizione dell'atto come di accanimento terapeutico già si è detto molto questa mattina e dunque non
Non mi ripeto
Il punto però è riuscire a declinare la definizione delle generale astratta diamogli accanimento terapeutico
Nella fattispecie concreta cioè nel caso concreto unico nel suo genere tendenzialmente che il giudice si trova a dovere esaminare
E da questo punto di vista
Raccogliendo anche il suggerimento del pool di magistrati medici che veniva nella discussione precedente senz'altro sapere del giudice deve essere integrato da sapere che può essere acquisito
Soltanto dal mondo medico ma in questo senso non vedrei tanto una preparazione ECM dei magistrati magistrati e gli avvocati di lascerei
Ma questa la mia personalissima opinione diciamo esperti di categorie giuridiche vedrei invece forse anche una un coinvolgimento delle società delle Società ci scientifiche competenti nei diversi ambiti
Della medicina nel formare e presentare istituzionalmente al apparato processuale diciamo Sperti citi usi chiamano in processo cioè i consulenti tecnici d'ufficio che come tali sono
Super partes che possano consentirà al giudice di acquisire il mignolo sapere possibile per poter qualificare quell'atto come di accanimento oppure no
Grazie grazie
D'accordo con l'animatore dall'ultima relazione prevista che della dottoressa Francesca Moccia coordinatrice nazionale
Tribunale dei diritti del malato vice Segretario di cittadinanza attiva che dovrebbe parlare sull'esperienza di cittadinanza attiva il punto di vista dei cittadini
Grazie
Io vorrei condividere con voi quello che è stato un confronto a più voci che abbiamo promosso all'interno della nostra organizzazione sul tema del fine vita in generale sul tema
Dell'accanimento terapeutico e del testamento biologico perché se ne è parlato tanto
Nel nostro Paese e quindi abbiamo ritenuto indispensabile affrontare in modo un po'più laico questo tema che invece sembrava un posto mentalizzare o da una parte e dall'altra
E e mi sembra quindi che questa sia una buona occasione per per condividerla in questo contesto e
è stata una riflessione fatta insieme medici quindi cittadini organizzazioni civiche associazioni di malati cronici
E professionisti sanitari medici infermieri in mondi mondo della professione
Il punto di partenza quali Stato la questione di fondo cioè i progressi della medicina come traguardi
Raggiunti importanti per tutti noi
D'altra parte salvare la vita vuol dire anche rischiare come Stato
Detto bene di prolungare anche la sofferenza
E di portare le persone in uno Stato che addirittura impedisce di esprimersi
E quindi il dibattito poi si è concentrato soprattutto in Italia intorno all'idea di testamento biologico come vi dicevo in modo anche un po'strumentale quindi la questione di fondo che siamo tutti
Contenti e soddisfatti dei progressi della medicina ma temiamo abbiamo paura che possa in qualche modo portare a prolungare la sofferenza salvando la vita
I principi fondamentali esistono
Nel nostro ordinamento quindi anche se non abbiamo ancora una legge se n'è parlato né realtà hanno non ce l'abbiamo ancora non è una legge
Sul testamento biologico in realtà i principi fondamentali esistono nella Costituzione italiana nella convenzione di Oviedo
Nei codici deontologici quindi non dobbiamo inventare delle cose perché dei principi di fondo
Esistono e appunto lì li possiamo già prendere in considerazione
Cosa accade però certo ecco non abbiamo però una legge come invece avvenuto in altri Paesi e quindi il dibattito è ancora aperto nonostante se ne sia parlato tanto
Ecco quello che però arriva a noi è quello che accade nella realtà noi come organizzazione e di tutela della società civile cosa accade nella realtà la realtà è molto complessa e ed è venuto fuori molto bene anche questa mattina
E diciamo che spesso nascono dei contrasti perché a volte i medici
Decidono da soli a volte dopo aver ascoltato le famiglie in alcuni casi decidono i giudici
Sarebbe giusto invece che a decidere fosse la persona che fosse rispettata la sua volontà in primis
E la sua specificità
E quindi poi ci siamo detti una buona legge sul testamento biologico dovrebbe per esempio lasciare spazio
Innanzitutto al rispetto della concezione della vita e della dignità umana di tutti
In realtà
Come compie per il consenso informato che tutti conosciamo
Che mastichiamo che viviamo anche se dal nostro punto di vista
Non è sempre bene interpretato come a volte un'occasione sprecata è un atto burocratico ma che poi nella sostanza non porta realmente a una decisione condivisa questi sono i limiti
Secondo me del consenso informato come loro lo interpretiamo
Non sempre avvolte nella pratica
E quindi invece come per il consenso informato anche
Per un testamento biologico una dichiarazione anticipata come la vogliamo chiamare la decisione
In capo alla persona non può prescindere dal rapporto di fiducia tra il medico e il paziente cioè la cosiddetta alleanza terapeutica e al centro di tutto questo
Mi ha colpito molto una
Una dichiarazione del Comitato nazionale per la bioetica perché già nel due mila tre
Diceva che il testamento biologico renderebbe ancora possibile un rapporto personale tra medico e paziente proprio in quelle situazioni estreme
In cui non sembra poter sostituire alcun legame tra la solitudine di chi non può esprimersi e la solitudine di chi deve decidere
Mi ha colpito molto e credo che abbia centrato quindi è un modo
Per
Continuare quello che è il principio del consenso informato anche in un modo una situazione estrema
Mi sembra condivisibile anche umanamente condivisibile come approccio
Quindi la libertà della persona assistita si esprime attraverso questo rapporto con il medico che conserva
D'altra parte la sua libertà anche la libertà di obiezione di coscienza quindi da questo punto di vista non c'è a una prevaricazione nei confronti
Del medico
Ecco però ecco
è interessante questo concetto di alleanza terapeutica che rimane comunque al centro
E ci siamo fatti tre domande quindi a chi spetta l'ultima parola
La domanda più importante quando c'è contrasto quando non si è d'accordo i familiari dicono una cosa medico ne dice un'altra cosa il punto è quello
La la seconda domanda che ci siamo fatti e serve uno a questo punto una legge se deve essere una legge invadente sul testamento biologico forse no qualcuno
Propone invece di multe utilizzare la filosofia del diritto mite in un ambito così delicato e non di non
Avere una legge che invece di rischia di diventare invadente
E poi terza terzo interrogativo e se ci sono dei limiti
Se ne è parlato tanto proposi nutrizione alimentazione artificiale sono plausibili limiti alle dichiarazioni anticipate occhi è questa una questione che ci siamo posti in realtà ognuno poi potrebbe dare una risposta diversa
E forse anche un po'questa diversità la chiave questa diversità che andrebbe preservata ognuno di noi
Penso che dentro di sé sa qual è il limite oltre il quale
Non se la sente di andare questa specificità andrebbe rispettata comunque nel confronto che abbiamo avuto con i medici con le associazioni di malati cronici
Alla fin fine sono emersi tre punti di vista il punto di vista del singolo individuo della persona che è preoccupata per le cure e per la propria morte per le cure che non dovrebbero essere
Né troppo poche le troppe e per la propria morte che le decisioni rispettino l'unicità dice di ciascuno di noi l'unicità di ogni persona
Emerso però anche un punto di vista che quello dello Stato che deve dare però delle garanzie per tutti ad esempio mediante un servizio sanitario nazionale che sia efficiente ed ecco
E questo non è scontato dire che la vita e sacra però poi non dare gli strumenti significa fare demagogia
Il terzo punto di vista che è emerso è quello della società civile delle associazioni
Della cittadinanza che allora volta portano un punto di vista delle preferenze dei bisogni dei bisogni che riguardano più individui che hanno lo stesso problema
Dei diritti direi
Quindi alla fine di di questa bella discussione che c'è stata peraltro abbiamo anche fatto una pubblicazione su questo anche per mettere a disposizione del dibattito pubblico su questo tema
Sono emersi alla fine tre questioni la prima
E che non abbiamo realtà molte informazioni eccetera ci dovrebbero essere chi studi ci dovrebbero
Mettere a disposizione studi ricerche informazioni perché non sappiamo in realtà come vengono prese le le decisioni sul fine vita non sappiamo realmente quali sono i criteri e e sono state fatte poche ricerche in Europa e in Italia
Soprattutto sullo stato vegetativo Chaco ci sono c'è bisogno di conoscenza per evitare anche di prendere delle decisioni di Eolo oggi che non fondate
Sulla scienza
La la seconda considerazione che emerse che avremo bisogno in Generali di sapere quale tutela realmente viene offerta
A alle persone ecco e cito il tema della terapia del dolore non non è un tema irrilevante è un tema rilevante per questa questione la terapia del dolore si è parlato di paglia azioni
O insomma conoscere effettivamente quali sono le tutele reali per le persone e che alla fine che rapporto dobbiamo avere con
Con il mondo medico alcuni professionisti della sanità e diciamo che qui e chiudo
Tutti è un po'
Abbiamo accettato in questi anni
Una vera e propria rivoluzione una rivoluzione culturale secondo la quale la buona medicina la decidono insieme il medico e il malato e è è questa la via di la
Direzione che abbiamo preso insieme in questi anni
E quindi forse dobbiamo prendere più seriamente il consenso informato
Come dicevo prima o meglio chiamarlo come qualcuno suggerisce decisione consensuali che dà di più l'idea che è una decisione che si mettendo insieme delle informazioni
Di di chi ce le ha e la diciamo il principio di chi ha
La titolarità di decidere sulla propria salute
Quindi dobbiamo essere da questo punto di vista come cittadini come associazioni come mondo della società civile dire come professionisti
Molto più esigenti su questo quindi insistere su questo tema della
Del consenso informato dell'alleanza terapeutica perché continua a essere anche in situazioni estreme la chiave questo è non mio punto di vista grazie
Grazie in accordo con il professor Garattini diamo adesso la parola ciascuno per non più di cinque minuti e di scarsa ante poi apriamo una discussione anche
Se sarà possibile con il pubblico vi ricordo che in teoria dovremmo chiudere fra cinque minuti
Paolo De Paolis che direttore di una unità di Chirurgia generale a Torino e nel direttivo nazionale accordi
Grazie io non penso di rubare cinque minuti perché aprire una discussione al termine di una
Intensa interessantissimo
è molto bella
Discussione appunto perché quello che c'è stata fino adesso è stato esercitiamo ciascuno ha portato il proprio contributo e tutti voi desideravamo allargare nostro pensiero ascoltando dei pensieri alti dei pensieri importanti che ci potessero aiutare in quella che
Torniamo al discorso dalla pratica quotidiana di questi problemi li abbiamo quotidianamente
E quindi è difficile pensare di portare un ulteriore contributo si
Aumenti avrebbe la difficoltà di cercare invece di fare un po'di chiarezza in questa nebbia che ci avvolge rispetto a questi argomenti
Il pensiero che mi viene edotti mi fa mi ha fatto molto piacere sentire queste ultime parole
Del che ribadisco ma l'hanno dei da dito tutti
Che il rapporto fra medico e paziente torna ad essere assolutamente ancora una volta prioritario ed è quanto facciamo ogni giorno
Che ogni giorno cerchiamo di capire qual è la reale richiesta del paziente quali sono i suoi bisogni esse
Siamo in grado di dare
Una risposta anche se parziale se siamo in grado di dare ce lo dice in primo luogo la nostra coscienza a quella ci rifacciamo quando non basta il tentativo è quello di andare del
Ne sono naturale quindi giusto INPS fondamentale era sentire oggi il pensiero dei giochi e non è abituale delle nostre sessioni sentirlo ma
L'osservazione che anche in questo caso il rettore religioni
A mio avviso
Non contrasta
Non contrastano affatto tutte ritornano ancora una volta dare una risposta nell'ambito di ciò che è possibile nei
Nel rispetto della persona
E quindi è questo che io mi porto a casa con l'ultimo pensiero che quando queste cose si allargano
Ed è legittimo allargarle per quanto riguarda il paziente ai suoi familiari per quanto riguarda il medico il chirurgo ai suoi collaboratori
La discussione che va ampliata perché il contributo di tutti può aiutare può rendere ancora più forte quell'alleanza nell'ambito di tutti quelli che si trovano a trovare a trovarsi nel cercare di dare una risposta grazie
Grazie
Cesare Quirino Fiore credo meglio andare sul podio presentiamo meglio vediamo fosse il pubblico sente ugualmente col microfono in questo modo
Sì mi sembra considerato che si tratta di una tavola rotonda mi sembra anche corretto rimanere insieme ai colleghi al tavolo
Io avevo preparato un intervento se non intervenire
Che trovo estremamente puntuale il problema
è quello sempre lo stesso e quello di curare
Quelle malato
E non la patologia
Il problema è quello di
Creare
Una idea di intervento medico proprio proporzionato
Cioè adeguato alla situazione di quel malato
Per risultati che si possono sperare
La rinuncia all'accanimento terapeutico non significa procurare la morte del paziente
Ovvero dalla parte del paziente procurarsi diamo significa prendere atto di non poter impedire
Un evento
Ogni medico conosce i parametri scientifici della propria materia
Utili
Perché devono essere esposti al paziente e utili per poter prendere la propria decisione
In questa situazione è senz'altro auspicabili
Che il medico non si trovi da solo col paziente ma che si trovi all'interno di un'equipe
Che propone al paziente
Ma sempre il paziente che dispone
Apro una piccola parentesi credo di poter dare una risposta ad un quesito che è venuto fuori il paziente incosciente
Esiste l'istituto dell'amministratore di sostegno
Negli ospedali esistono degli uffici legali che sono predisposti a fare domanda al giudice per la nomina l'amministratore di sostegno che può essere unico medico
E che può dare le risposte che l'altro medico il curante propone
Chiudo la parentesi scusate sull'amministrazione di sostegno
Allora il giudizio medico potrà ovviamente variare non solo col progredire la scienza ma anche con il
Con la diversa
Audizione del soggetto
Quindi caso per caso deve essere valutato nella coscienza
Medica
E e riconoscere al medico questa libertà di proporre che una libertà intellettuale è fondamentale non si può costringere il medico alcuna ad un comportamento piuttosto che ad un altro
Ed è il medico spesso
Che non vede auto costringerci questo
Per cui non deve chiedere una risposta la legge deve utilizzare gli strumenti che sono attualmente disponibile e che sono sufficienti
Sono necessari
Ma sufficienti allora torniamo al punto
E stabilire se un intervento medico sia appropriato e proporzionato alla reale condizione di quel malato e vi prego questa frase io la sottolineo la ripeto
Intervento medico proporzionato e appropriato alla reale condizione di quel malato
Perché in questa frase c'è il significato del tutto
Non ci si può richiamare al ad una generale regola scientifica
Non si non ci si può richiamare una condizione legislativa
Ma l'adeguatezza comportamentale è una conseguenza del discernimento
Della scienza e coscienza propria del medico che in
Collaborazione con il malato mette il malato in condizione di scegliere
E allora e qua vengo poi a cercare di agganciare
A quelli che sono stati IRI prestigiosi
Esponenti delle degli interventi precedenti
Anteporre la scelta del malato a tutto
Per cui
Quando
Ci si pone il problema esiste una base per il consenso no non esiste in alcuni casi ancor più prudenza
A maggior ragione bisogna rispettare la volontà del malato se non esiste una base certa dai esporsi per far comprendere al malato
Il rispetto della dignità ma la dignità del malato che incapace di discernere
Novantacinque del malato di Alzheimer si fa attraverso l'amministrazione di sostegno non attraverso i parenti
La Chirurgia estrema
Non è accanimento terapeutico attenzione dipende da caso a caso perché io posso essere d'accordo di essere oggetto di un intervento di ricerca scientifica
Ma lo devo scegliere io non lo può scegliere il medico
Lo può scegliere il chirurgo
Per cui al professor Santoro che voglio dire tutti quanti conosciamo dico la sua domanda abbiamo fatto bene la mia domanda è
Quale informazione ha ricevuto il paziente che cosa ha scelto il paziente se lui ha scelto bene informato sicuramente ha fatto bene professore
Perché anche
I tre mesi che abbiamo guadagnato quel signore che ha fatto tre operazioni cinquantasette giorni possono essere stati per lui fondamentali
E quindi quei ringraziamenti che l'apporto possono essere stati veri
E così allora io mi posso solo stringere a quella che
L'immagine del centrale dell'uomo che è stata qua proposta dalle
Treno edizioni monoteiste
Per cui i tre esponenti che hanno parlato secondo me hanno parlato benissimo è l'uomo
Il soggetto centrale dell'attività medica e qui o e a quel soggetto tutta l'attività deve fare riferimento sotto questo profilo anche giuridicamente ci si pone una condizione di correttezza di verità grazie
Grazie
Ben capito non è medico ma avvocato
A questo punto Rodolfo vincenti che invece e medico e destato il passo Presidente di accoglierlo
Presenterà
Sì grazie e saremo
Ben al di sotto i cinque minuti
Ci siamo messi d'accordo con il Presidente della sessione del professor Andreoni che io board potevo presentare un
I risultati a un questionario che abbiamo fatto in sede coi qualche anno fa sulle dichiarazioni anticipate di volontà
Sella regia emette il file vincenti
Nel frattempo
Dico molto semplicemente perché penso
Tra il dire e fare
C'è molta strada abbiamo sentito nel sentiamo tende anche nel passato sentito più volte delle affermazioni in cui
La presa in carico del paziente per un progetto condiviso il paziente la centralità del paziente e quant'altro poi però nella pratica questo spesso non avviene
Nella stessa
Bellissima relazione del collega fa giorni rappresentante
Nella
Cultura religione cattolica lui stesso si è contraddetto perché nell'esempio che ha portato il paziente demente senile o altro affetto da occlusione intestinale io lo mando ad operare
Ma
Il paziente che in quel momento demente senile se avesse
Tre dichiarato un qualcosa nel merito probabilmente
Non avrebbe dovuto il medico operarlo adesso se il consenso informato vale nel positivo
Io mi domando perché non deve valere nel negativo sia nel rifiuto delle terapie
Alcuni dati ecco qua
Come vada avanti c'è
C'è questo
Non vorrei fare la fine di Santoro che
Al cancella quale quella destra o verde
Verde grazie
Abbiamo fatto questo questa serve un questionario che non ha non è un campione
Andiamo bene non è un campione statisticamente valido Coppa perché sono delle risposte volontaria
Comunque
Qui sul testamento biologico il chirurgiche
All'inizio
Dell'esperienza legislativa ormai dura da sei sette anni nel tessuto una legge del testamento biologico si dichiarano
Molto interessati o abbastanza interessate nel ottantaquattro per cento dei casi
In quali Stati patologiche dovrebbe patologici dovrebbe essere assicurata la piena applicazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento vedete qui c'è un pochettino di variazione al prodursi di uno stato vegetativo permanente il trentuno
Al prodursi in una perdita di coscienza in seguito opportuno oggi e non più godibili venticinque per ogni possibile ipotesi che il paziente sia portato a prefigurare trentasei per cento ma non sono questi dati più interessanti
I dati più interessanti sono quelli relativi alla
Adesione dei chirurghi al Codice deontologico del medico quando
Noi gli abbiamo citato l'articolo sedici che lo potete leggere mentre io vado avanti
Pensi di condividere il principio ebbene
Laddove
Si dice che il medico deve astenersi dall'ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici il novantotto per cento dei chirurghi condivide questo principio
Sull'articolo trentotto
Che parla delle del del tener conto delle scelte del paziente che in precedenza sono state
Ben dimostrate e documentate i chirurghi hanno detto sì
Dobbiamo tenerne conto
L'articolo cinquantatré
Che è quello relativo all'alimentazione
Ossia
Il medico al dovere di informare sulle gravi conseguenze che ha un digiuno pro tatto può comportare sulle sue condizioni di salute se la persona è consapevole da le possibili conseguenze il medico non deve assumere iniziative costrittive nei collaborare a manovre coattive di nutrizione artificiale
Pensi condivide il principio sì ottantotto per cento
Queste sono meno importanti non voglio
Perdere
Il tempo
A far vedere cose che credo che siano meno importanti nella pratica clinica hai osservato situazioni in cui è giustificato parlare di accanimento terapeutico
Soltanto nel dodici per cento hanno risposto mai o quasi mai
Quindi
Io
Lascio perdere le altre le altri risultati e dico concludendo prendendo bellissima
Bellissimo quel passo che al citato professor disegni
Sulla Bibbia che ha
Chiarito perfettamente qual è il la borderline della decisione però prima aveva detto una frase una domanda non la frase da domandare
L'acqua e terapia
Sembra una banalità non è una terapia
Ma la terapia è
La modalità di somministrazione della
E questo è il discrimine che vede noi medici generalmente intesi e chirurghi avete visto che sono in contrasto Colaci con la definizione
Che la posizione artificiale sia
Una
Una non terapia
Questo è il discrimine sono le modalità di somministrazione dell'acqua che fanno la terapia scusate se mi sono venute
Tocca brevemente a Tommaso Pellegrino
Cioè
E quindi Antonella Ciabattoni
Che
Non è un chirurgo Anna radioterapista
Però
Anche Licci posti volessero accanimento terapeutico sì buongiorno grazie per l'invito io direi che come avevo già accennato prestazioni
Il mio è un'annotazione brevissima in chiusura di questa sessione così interessante complimenti agli organizzatori per averla prevista in ambito di una
Di un momento di confronto così importante per la chirurgia italiana
Più che l'esperienza di radioterapista quindi oncologo quindi una voce un po'fuori campo perché in realtà lavoriamo a stretto contatto con i chirurghi ma diciamo non essendo chirurghi forse la nostra ottica un po'differente
Volevo appuntare l'attenzione diciamo sud tre ulteriori spunti di discussione ammesso che ce ne possano essere altri
Sicuramente l'importanza in questo ambito nell'ambito diciamo del paziente con patologia avanzata
Di lavorare in un sette multidisciplinare quindi la la necessità l'opportunità che la collaborazione
Perché soprattutto per il paziente oncologico nel quale spesso si connota della possibilità dell'accanimento terapeutico è necessario
Che le decisioni siano condivise a monte quindi
Può capitare che chirurgo lavori da solo ma è sicuramente opportuno che quando è possibile ci sia un confronto precedente perché
Non sempre diciamo la maggiore utilità quella di portare il paziente al tavolo operatorio
E non perché ognuno il l'oncologo radioterapista o l'oncologo medico o il tiro vulgo oncologo avoca seri il diritto di intervenire ma semplicemente perché dobbiamo guardare cercare
Nell'ottica di maggiore utilità per il paziente
Il secondo elemento che mi viene in mente relativo alle al consenso informato di cui tanto pure si è parlato abbiamo fatto diciamo delle disquisizioni
Ricordando gli estremi di legge del consenso informato vorrei soltanto però ricordare da un medico operativo tutti i giorni un ambulatorio di Oncologia
Che spesso la procedura si riduce effettivamente a un'informativa più o meno diciamo legata a termini di burocrati sia e quindi la firma di un modulo che spesso diciamo viene sottaciuto né i contenuti essenziali proprio perché siamo in una situazione anche socialmente in cui ancora si fa difficoltà a parlare apertamente con i pazienti del loro stato reale e di quanto possa essere opportuno fare
E fino a che punto fare
Il terzo elemento che ha un po'fosse insomma chiusa in questa discussione diciamo un po'a giustificato moria di alcune procedure di in ambito strettamente chirurgico che a volte possono essere con notabili come
Vicine all'accanimento è legata al fatto che il paziente il paziente critico il paziente diciamo in cui bisogna prendere questo tipo di decisioni in ambito chirurgico
è un paziente diverso dal paziente cronico per esempio paziente oncologico cronico su cui possiamo attuare delle procedure anche di pali di azione
Con larghi in terapia farmacologica o con la radioterapia nel senso che è più difficile distinguere qual è il limite in un paziente chirurgico perché spesso come abbiamo visto
Nella relazione della professoressa Perini come diciamo arriva spesso un paziente
Che cammina con le sue gambe che chiede un intervento al chirurgo che diciamo si sente anche investito di questo senso di onnipotenza che spesso diciamoci autori conosciamo
E
Può o non uscire perché magari è affetto da una patologia avanzata che richiede diciamo una chirurgia per usare parole pressata da Santoro non ce l'ho già estrema
Per gli oncologi che lavora no non con la Chirurgia sicuramente la palificazione si connota
In maniera un pochino più evidente perché siamo più in grado siamo più abituati a capire quand'è un paziente che ha bisogno di una terapia palliativa e quindi fino a dove ci possiamo spingere il chirurgo probabilmente si trova più in difficoltà perché pazienti con la la serietà anch'esso localmente avanzata con il reperto di metastasi peritoneali all'apertura diciamo al tavolo operatorio può non essere un caso assolutamente isolato per cui diciamo è un una situazione in cui ci si può trovare un po'più spesso che quindi può dover richiedere una valutazione un pochino più problematica da questo punto di vista grazie
Chiudiamo in cinque dieci minuti d'accordo con il professor Garattini
Due commenti brevissimi dalla sala e poi il professor Garattini farà il suo commento se qualcuno vuole
Dire qualcosa su questo argomento
Non è obbligatorio
Di conseguenza direi conclude con qualche commento il professor Garattini
Grazie molto brevemente perché siamo
Alla fine della
Basta mattinata e che è stata percorriamo seguita credo interessante certamente per noi è stato molto utile rivedere molti concetti e cercare di
A vere risposte alle tante domande che ci si pongono quando si parla di accanimento terapeutico
Il mio coralmente finale forse
è un po'al di sopra di di degli aspetti pratici che abbiamo discusso ma
Vuole incentrarsi un po'sulle riflessioni che ci ha fatto fare la dottoressa Moccia
Che sono diciamo riflessioni estremamente importanti in questo momento
E in cui
Anche dalla letteratura internazionale appare ormai
Fondamentale il ruolo che il paziente deve avere parliamo impaurito mento Patience dicono gli anglosassoni dobbiamo dare potere
Ai pazienti il che significa riproporrei sotto un nuovo aspetto quello che viene
Indicato come il rapporto fra medico e paziente
Perché questo rapporto possa avvenire in modo adeguato ci sono naturalmente tante considerazioni da fare sono considerazioni che riguardano i pazzi il i medici e ci sono considerazioni che riguardano i pazienti brevissimamente voglio sottolineare alcuni punti ce ne sono molti altri dovremmo fare una
Intero simposio su questo argomento per
Per cominciare a discuterne ma comunque alcuni punti e che riguardano
Da un atto il medico credo che tutti noi medici dobbiamo prendere coscienza che è finito il tempo del paternalismo
è finito il tempo in cui il medico aveva l'autorità di dire cosa si doveva fare
Ebbene prenderne coscienza ed è bene prenderne coscienza anche perché mentre una volta il medico aveva molto di più il dominio delle conoscenze oggi non c'era
Nella grande io credo che nella rimane buona maggioranza dei casi il medico non a tutte le conoscenze che sono necessarie per dare una corretta informazione al paziente
è è impossibile che un medico legga tutto quello che sarebbe necessario leggere per poter
Avvenire una chiarezza di idee sullo stato attuale quindi
Questo richiede che
Il rapporto divenga sempre di più no non medico-paziente ma
Un gruppo di medici con il paziente perché un non c'è più la possibilità per un singolo medico di raccogliere
Quello che è necessario per essere competente
Sarà competente nel suo piccolo settore saprà tutto su vicolo settore ma la cura di un paziente una cosa molto diversa e implica
Conoscenze molto più vasta e quindi credo che
E il quella che chiamiamo così impropriamente la medicina di gruppo
Debba diventare quella che
La reale interlocutrice poi Tel paziente
Cosa non molto facile ma cosa cui bene io credo che sia la linea verso cui dobbiamo andare per quanto riguarda invece il paziente anche le associazioni diciamo che
Aiutano il paziente a prendere coscienza del suo importo e della sua importanza
Direi che ci sono
Due aspetti e il primo questo non è soltanto da parte loro ma da parte di tutti non dobbiamo continuare ad alimentare l'idea che la medicina è onnipotente
La medicina non è un impotente e noi stiamo dando al pubblico la importanza che possiamo risolvere tutti i problemi basta pensare
Tutta la propaganda che sta facendo sulle cellule staminali
Che danno l'illusione al pubblico che questo sia
Disponibile tutti i giorni la somministrazione di cellule staminali si meravigliano le chiedo in cui
Le cellule staminali in realtà non sono disponibili per fare niente perché salvo i casi in cui
Classicamente erano già disponibili e non c'è oggi nessuna condizione in cui
Ci sia una reale possibilità
Documentata scientificamente con studi clinici controllati sulla importanza dell'impiego e e così via io credo che dobbiamo
Si vogliamo essere umili ricordiamoci che non sa neanche capaci di curare un raffreddore e quindi questo deve essere sempre un atteggiamento che abbiamo tutti presente perché alimentare l'illusione degli ammalati è una cosa più de fra le più gravi che dobbiamo fare
E l'altro direi aspetto che va
Inquadrato in modo giusto è che
Non esistono e non esiste soltanto il diritto alla salute
Esiste da parte di tutti il dovere di mantenere la salute
E questa diciamo è fondamentale se vogliamo mantenere la sostenibilità del servizio sanitario nazionale
La maggior parte malattie non piovono dal cielo siamo noi che ce le auto somministriamo attraverso i nostri cattivi comportamenti la coscienza
Di questo non è ancora sufficientemente emersa
E io credo che
Questo debba essere uno degli aspetti interessanti del rapporto fra medico e paziente e cioè la capacità di fare capire
Che esisteva
Una
Prima azione che bisogna fare per la salute che è quella dei
Dei buoni comportamenti dei corretti comportamenti di vita
Che sono
Assolutamente indispensabili se vogliamo evitare che ci siano tanti contatti fra medico e paziente perché
Nella maggior parte dei casi in contatto fra medico paziente dipende dal fatto che ci sono stati cattivi
Comportamenti
E qui in poi potremmo prendere tutto
è un altro aspetto della dovere che ha il medico di
Essere un esempio certamente i medici che fumano non sono un buon esempio di quello che lei non fare poi i pazienti ma questo è
Un altro
Discorso
Credo che dobbiamo tutti prendere atto il più possibile dalla importanza
Di questo rapporto fra medico paziente che
Sarà diciamo
Quello che aiuterà se lo faremo in modo corretto il Servizio sanitario nazionale che un grandissimo bene a mantenersi sostenibile
Ci sono molti attentati oggi dal Servizio sanitario nazionale è importante che
Venga mantenuto nel nostro Paese con le sue caratteristiche di
Che dovrebbe avvenire che sta perdendo un po'
Di equità di gratuita grazie
Acre concluderei solamente un ringraziamento veramente come si è detto all'inizio dal direttivo della Società italiana di chirurgia i Presidenti del Congresso di aver inserito questa tematica nel programma del Congresso
Grazie arrivederci