Assemblea nazionale del Psi

Chi è che vuole degli scritti incominciare sono iscritti sono simili fa Poletti promette alla gola
Cioè Ripa
Che dice
Ah bene
Ripa ti vedo là in fondo
Allora diamo la parola Ripa
Con l'invito essa che tutti quanti concisi Issime
Volevo se me lo consentite esprimere le ragioni mie del Movimento federativo radicale
Del perché della nostra contrarietà ai referendum elettorali
Prima di fare alcune considerazioni brevissime su appunto le questioni di natura generale in riferimento anche alla relazione del segretario Craxi
Sono stato siamo stati tra coloro che si sono concretamente battuti e si battono perché il referendum
Sia un istituto vitale nel nostro sistema democratico
è inutile che ripercorra tutte le considerazioni che ci hanno portato a ritenere il referendum abrogativo uno strumento di garanzia e di contrappeso nel nostro sistema costituzionale
I partiti agiscono attraverso l'aggregazione degli interessi i programmi sono generalmente finalizzati alla più generale contrattazione del mercato politico
Il referendum e il referendum è un istituto integrante che necessario nel processo decisionale
Che non può essere delegato completamente ai partiti ai suoi interessi
A rischio di disfunzioni gravissime del sistema democratico
Ebbene proprio partendo da questa consapevolezza che noi siamo contrari a questi referendum elettorale
Non solo per i loro caratteri di incostituzionalità più volti più volte giustamente richiamati
Ma anche per ragioni preminentemente politica
In questo caso i referendum elettorali non sono i duplicato lì positivi per porre determinati temi alla maggioranza dei cittadini
Non uno strumento di educazione politica e di partecipazione ma una proiezione estrema di un'élite partitocratica
Che tenta la sua contrattazione nel mercato politico attraverso una operazione che non mira a creare un contrappeso al sistema dei partiti ma funzionare come punto di forza a base neo consociativa
Per una trattativa tra i partiti nell'ambito degli spazi lasciati alla comune dialettica dalla logica stessa del regime partitocratico
In questo caso il referendum strumento delicato da usare con determinazione con intelligenza contro le perversioni partitocratiche viene a subire un'ulteriore spinta di snaturamento nella sua sostanza giuridica e nel suo significato politico
E diviene tutt'altro che uno strumento insostituibile di gestione pacifica del mutamento sociale un'arma non violenta delle cosiddette minoranze intense
Ma un ulteriore violenza iper partitocratica nella fase attuale mente difficile attraversato dal sistema politico italiano
Va da sé poi
Rilevare che i maggiori e più determinati attori di questa strategia siano i campioni per eccellenza del consociativismo i reduci e le vedove del bipolarismo dici PC
Con una spruzzata di intellettuali postcomunisti associati ai post radicali antiproibizionisti allo sbando e sempre più incalliti
Le farneticanti laboratori pseudo politici di stampo gesuitico
I campioni insomma delle politiche anti socialisti
Una ragione in più per opporsi a questo disegno
Ma vengo rapidamente alcune considerazioni di ordine generale
La conferenza programmatica di Rimini il PSI ha definito nel socialismo liberale in caratteri di un moderno riformismo
Che il Partito socialista il suo itinerario di rinnovamento culturale assume carattere Socialismo liberale e determinante per fornire a questo partito la centralità indiscutibile in una prospettiva di unità socialista nella sinistra italiana
Socialismo liberale o liberalismo dal volto umano secondo l'espressione di François Mitterrand
Nella sostanza non sembrano esserci differenze di rilievo piuttosto che in esercitazioni teoriche
è da vedere cosa la qualificazione liberale innesta nella tradizione del riformismo ormai già qualificatosi come l'approfondimento e l'estensione della democrazia secondo una felice espressione di Baget Bozzo
La scelta dell'aggettivo liberale indica in primo luogo che agli aspetti politici istituzionali che l'attenzione si si rivolge indica poi che il riformismo nel momento in cui vince la sfida storica con il massimalismo e leninismo deve anche chiudere la sua fase storica e tornare ad assumere il suo vero ed unico nome che ormai a pieno diritto gli compete quello di socialismo
Indica infine che la tradizione liberale che occorre
Appunto a cui occorre appunto ispirarsi
Occorrerà chiarire il senso e la portata appunto di questa ispirazione il riformismo è nato sulla negazione dell'ineluttabilità scientifica del progressivo impoverimento delle masse e della crisi del capitalismo in ragione delle sue contraddizioni interni
Accettato lo Stato nazionale sfumando sino allo smarrimento l'internazionalismo il pacifismo così come ha progressivamente attenuato fino a dimenticando l'ispirazione escatologica di una futura e sempre indefinita società perfetta di liberi ed uguali
Ha fatto i suoi conti con il mito della superiorità del livello pubblico e delle nazionalizzazioni salvifiche
Ha messo in soffitta l'opera Ismael classi
Cioè ci poniamo di fronte ai grandi problemi di oggi la crisi dello stato assistenziale della mozione dei cittadini
Cittadino assistito la crisi dello Stato nazionale la crisi la forma partito tradizionale la crisi dei sindacati e dei suoi sbocchi corporativi frammentati il rapporto partito istituzioni la crisi delle istituzioni possiamo e dobbiamo chiederci la tradizione del pensiero politico liberale cosa può forniture
Occorre ricordare che l'individualismo liberale non è una forma di esaltazione romantica o decade in pista del singolo in quanto tale la centralità dell'individuo è sempre motivata in base alla convinzione che attraverso di essa è meglio servito l'interesse generale il bene pubblico
Una premessa che si accorda perfettamente con l'altra che le pubbliche istituzioni servono interessi generali sono al di sopra delle parti
Il senso della teoria del contratto sociale sta proprio in questo nel fatto che i singoli cedono bollenti albite Autori autonomamente e volontariamente una parte dei loro diritti per appunto il bene comune
Ho accennato ai problemi di natura istituzionale a problemi di associazionismo politico in realtà il problema è unico o società politica economica civile e tutta strutturata su dati di frammentazione corporativa
E corporativa la gestione della finanza pubblica e corporativa la legislazione e lottizzata cioè corporativa la missione pubblica sono corporativi sindacati sono corporazioni partiti e corporativo il meccanismo elettorale di rappresentanza pubblica e quello degli strumenti pubblici che si ricollega
E corporativa l'informazione corporativo il sistema dei rapporti fra Stato e Chiesa e tra stato e altre chiese
Agiscono come corporazione strumenti di corporazione gli stessi Stati nell'ambito delle istituzioni dalla Comunità europea istituzioni che a loro volta sono camere di compensazione fra interessi settoriali corporativi sono i meccanismi assistenziali corporativo o corporali tipizzata e la stessa libertà oramai tranquillamente degradata pluralismo
Cioè al riconoscimento dei gruppi come dato fondante e non degli individui le appartenenze con le loro lealtà e fedeltà settoriali sostituiscono il principio della responsabilità e gli stessi diritti divengono funzionali trasformandosi indovini
In questo quadro e con questi modelli si può verificare una ipotesi credibile di superamento di questa crisi quale quella che si realizza ed davanti hanno quale credibilità e quali atti attendibilità come soggetti riformatori può essere attribuita e a chi e qui si rivolge l'attenzione al Partito socialista che non a caso è direttamente attaccato dai massimi esponenti teorici del corporativismo dalla sinistra democristiana
Di porfido Socialismo liberale costituisce un'indicazione significativa il problemi allora di vedere attraverso quali percorsi lo si sappia se i poli qualificarsi emancipare indossi dall'inserimento presente nel sistema dei partiti di cui in qualche misura è parte integrante
E in questa direzione
Muove ha sicuramente la prospettiva di elezioni presidenziali e la proposta di Repubblica presidenziale che attiva meccanismi di leadership e di decisione politica affrancata dai circuiti perversi dell'obbligatorietà dei mille consensi e delle mille corporazioni su ogni momento di intervento politico amministrativo
E che induce quanti non sono investiti della funzione della decisione ad attivarsi secondo i meccanismi la democrazia liberale appunto si può dire del controllo di verifica della legittimità del buon andamento del rispetto dalla Costituzione
Tutte cose a cui nessuno ha interesse in un'organizzazione per livelli di gruppi chiamati tutti a partecipare cioè a condividere la decisione o comunque capaci di imporre la propria presenza è però altrettanto vero che in tale contesto la società civile non è un accidente superstar perché sembra che solo attraverso un processo di selezione che faccia appunto perché sembra che solo attraverso un processo di selezione che faccia emergere da essa soggetti che intendono fare politica al di fuori dei meccanismi corporativi è possibile trovare o creare quel tanto di fondazione
Per un'ipotesi di grande riforma e di Rifondazione una leadership che non sia sostenuto da una presenza politica selezionate da organizzata su ipotesi politiche le volontà di perseguire interessi generali resta vittima delle corporazioni dei gruppi delle miserie che la sostengono e appunto in questo caso si possono aprire lo spettro di presidenzialisti mi sudamericani
Concludo riprendendo un momento il discorso rimasto incompiuto e cioè quello di non minore rilievo anche all'interno di un'ispirazione liberale per i motivi prima finora espresso cicli di rinnovamento la forma partito
E qui che più pregnante riferimento all'esperienza radicale degli anni sessanta al tentativo certamente non riuscito del partito aperto del partito di opinioni organizzato a livello di questo fin e secolo e dopo l'esperienza dei partiti di massa
Il modo in cui si è presentata e si tenta qui di individuarlo un partito moderno deve coagulare intorno a sé un'aria di dibattito e di iniziativa di largo respiro un complesso di fatti organizzativi autonomi che con il partito intrattengono un dialogo
L'importante è che la struttura in questo caso la del PSI non continui a percepire la novità come un pericolo ma riesca invece a vederla come gli strumenti di una crescita politica del partito
Di una fonte d'iniziativa all'esterno a giudicare dalla nostra esperienza non c'è di che saltasse lo devo dire con rammarico
Con umiltà ma anche con determinazione proprio perché attribuiamo al Partito socialista una funzione determinante la democrazia italiana ci sentiamo di affermare che forse il problema più grosso del PSI e che il PSI ha davanti a sé è in un certo senso una necessità di fare i conti con se stessi
Con il proprio presente
Ma dalla soluzione dalle soluzioni che a questa domanda politica questa domanda in politica il PSI saprà dare dipenderà in buona misura anche la sua capacità di costruire il futuro noi peut-être esserne certi faremo la nostra parte grazie
Grazie fa
La parola
Aldo Ossola per colà
Onorevole la prego compagna la prego
Cari compagni
La grande riforma è un caposaldo del nostro programma
Gli altri partiti dicono di convenire sulla necessità di porre rimedio al dissesto istituzionale che sotto gli occhi di tutti ma aiutano ad affrontare il problema almeno nei termini in cui noi riteniamo bisogna porlo
Si tratta
Piaccio turno di conferire maggiore efficienza al sistema decisionale allargando la base di partecipazione del popolo al funzionamento dalla nostra democrazia
Questo significa anzitutto trasferire il potere dai partiti alle istituzione oggi partiti mediano interamente il sistema e lo gestiscono fuori da qualsiasi indicazione del corpo elettorale
Occorre quindi una democrazia più concrete e meno mediata posta effettivamente in grado di funzionare
Fissato il punto senza equivoci viene il resto
Sappiamo bene di proporci un faticoso traguardo
Quanto più incisiva e la riforma da compiere tanto più difficile e il consenso che occorre per varare la riforma delle istituzioni prima ancora più urgente e per noi socialisti in rinunziato e se serve a preparare ad operare tutte le altre che sappiamo di dover promuovere
Di fronte alla grave ed evidente dissesto dell'istituzione
Dobbiamo quindi fare tenace affidamento sulla forza persuasiva delle nostre tesi che possono urtare contro le resistenze degli altri partiti ma che giovano al Paese
Questi impegno per la democrazia governante ha del resto salde fondamenta nella cultura politica del riformismo
Illustri socialisti avevano molto tempo fa denunziato gli abusi della partitocrazia e l'involuzione che ne sarebbe seguita nel regime parlamentare generato dallo Stato borghese
Basta ricordare le cose dette da Léon Blum nel riff Reform governo Montale e più tardi durante la guerra né alle scelte mentre
La democrazia solida ed autorevole si costruisce insegnava il grande e indimenticato socialista francese
Con la guida monocratica dell'esecutivo e dei vertici dell'amministrazione la separazione e il saggio equilibrio tra i poteri
In questo quadro il collocava gli istituti della sovranità popolare del decentramento
L'elezione diretta di un capo dello Stato ha chiamato anche reggere il governo un nuovo e crescente ruolo dei corpi territoriali oppormi
Bloom aveva avvolto decisamente le spalle all'indifferenza nutrita per le questioni istituzionali dai massimalisti
Per il socialismo immerso nei dogmi né dopo i marxisti lo Stato le saputello sovrastrutture dovevano no riformarsi ma dissolversi come una cialda nell'acqua frizzante della società senza classi
A tutto questo Bloom rispondeva con la sua schietta adesione al riformismo
Negli era anche un riformista moderno persuaso di non potersi a pagare di un regime parlamentare che progredisce nel migliore dei casi solo un trattino alla volta
Blu guardava lontano nella riforma del governo
Per questo egli si era anche deciso a ripudiare la tradizionale preferenza di tutta la sinistra per il regime di assemblee
Il sistema in cui il governo è un satellite del corpo legislativo e il Parlamento invade dal canto suo il posto dell'esecutivo e Democrazia pure tiene
Ma solo in teoria meglio si direbbe solo in apparenza
Esso e primo dopo destinato a scivolare sul piano inclinato della paralisi decisionale e allora subentra la regola per dal blocco egemone dalla forse più compatte meglio organizzata che prevarica sulle altre
L'assemblearismo non si concilia né si allea lealmente con il socialismo riformista
Lo conferma per noi il caso del compromesso storico col suo risvolto istituzionale in qui troviamo il metodo assembleare come canone onnipresente del regime politico della stessa organizzazione della società
Le tesi di Bloom sono dunque anche le nostre
Caliamo né nella realtà di oggi e vedremo che si acquistano nuova attualità
A Bloom premeva una democrazia governante anche per fronteggiare con coraggio e fermezza i regimi totalitari che allora opprime invano il nostro continente
Oggi vi è una sfida di segno opposto e viene da un'Europa dove c'è pace crescente libertà e di integrazione ma non è per questo
Una sfida meno pressante
L'Italia è la sola tra le grandi nazioni comunitarie ad accusare gravi disfunzioni istituzionali le altre hanno sia pure in forma diverse regimi efficienti governi di legislatura
Il confronto è certo svantaggio i governi più stabili acquistano maggior peso nei negoziati nelle decisioni nella gestione della comunità che si va formando in Europa
Questo svantaggio non si avverte solo a livello del Governo delle amministrazioni centrali le regioni dovrebbero avere un ruolo di grande rilievo nel processo di integrazione il mercato è destinata ad evolvere in una grande comunità resa più solidale dei vincoli della coesione
Questo sviluppo passa necessariamente attraverso la politica sociale del piano dell'ordine Terri Durr il dislivello nel tenore di vita è nelle condizioni di lavoro tra una regione e l'altra del mercato unico
La nostra regione
Non può però limitarsi alla situazione di semplice passiva beneficiaria degli aiuti che secondo il Trattato di Roma la concernono
Essa ha poteri di autonomia consacrati dalla Costituzione deve inserirsi nel sistema comunitario ed esserne attiva protagonista
Le sue competenze vanno perciò riviste ed ampliate anche in questa prospettiva
Il partito ha lanciato a Pontida il progetto di un nuovo regionalismo
Non ha soltanto la funzione di compensare opportunamente involucri città più incisivo da assegnare al governo nazionale
Non pensiamo certo unitaria frammentata da spinte centrifughe o di giudicatrici molo Busto decentramento che deve offrirci una ragione in più sia per rafforzare l'efficienza ed autorità dello Stato
Sia per adeguare strutture centrali e istituti dell'autonomia alle esigenze dell'integrazione europea
Si può anzitutto pensare alla programmazione integrata la Regione la svolge già in certi settori insieme con lo Stato e la Commissione CEE
Dobbiamo ancora estenderne il campo di applicazione accrescere le risorse finanziare che la sostengono semplificare le procedure per un verso e per l'altro ispirarlo a criteri di gestione democratica riconducendo fin dove possibile
La materia sotto il controllo organico del Parlamento europeo
La prospettiva può allargarsi
Euro consorzi tra le nostre regioni e gli omologhi enti territoriali degli altri Paesi membri per finalità in materie che ricadono nella loro comune aria di competenza
Ed ancora la delega di poteri di iniziativa di esecuzione delle direttive conferite alle Regioni degli organi comunitari
Sul piano del nostro sistema costituzionale vanno adottate nuove misure in aggiunta a quelle promosse da noi socialisti governi varate negli ultimi anni a favore dell'autonomia regionale
L'attuazione immediata delle direttive comunitarie e la sessione comunitaria stato regioni sono già realtà
Occorre però dotare le regioni specie nel Mezzogiorno e nelle isole i servizi tecnici di supporto per la programmazione da altre attività di rilievo comunitario
A questo fine il giovanotto anche banche dati che possono in qualche modo rimediare alla disinformazione meglio degli imprenditori locali
C'è dunque il modo di introdurre l'Europa nelle regioni e costruire nell'ambito di uno Stato efficiente una Regione capace di uscire dall'aria negletta della periferia ed aprirsi ai rapporti con la comunità questa è la vera risposta a quella fuga dall'integrazione a quella gretta e miope chiusura i valori di solidarietà propri anche dell'unificazione europea che il localismo delle leggi
Il campo prioritario delle riforme istituzionali rimane comunque l'ordinamento dello Stato
Resta da vedere come si imposta un dialogo costruttivo con chi dissente dalle nostre idee come si può cioè approdare a qualche risultato
Informa discusse ve ne sono fin troppe nei dibattiti parlamentari
Alcune cominciano a profilarsi con qualche concretezza e non sono per vero di marginale importanza così per esempio un più razionale assetto del nostro bicameralismo
La riforma che ci preme più da vicino e tuttavia quella che concerne l'esecutivo e il suo vero noi proponiamo l'elezione diretta del capo dello Stato la repubblica presidenziale un referendum propositivo per consultare il popolo prima di rimettere la disciplina della materia al Parlamento che l'organo della revisione costituzionale
Quali sono le resistenze che incontriamo alcune concernono nel merito le nostre scelte per la forma di governo altre vertono sulla strategia di suffragare con il ricorso al corpo elettorale
Comincio dal primo punto naturalmente senza entrare nei dettagli
Cioè come sappiamo una opinione alternativa alla nostra lasciamo ferma la forma di governo attuale si dice Muti amo il sistema elettorale passando dalla proporzionale con le liste concorrenti al collegio uninominale al criterio maggioritario con ciò si pretende di avere trovato la formula di un nuovo è soddisfacente regime politico di tipo occidentale bipartitismo responso decisivo delle urne con la vittoria di un partito la sconfitta dell'altro omogeneità e stabilità del governo preferito dagli elettori ora nessuno nega che la riforma del sistema elettorale sì importanti
Quello oggi in vigore non solo consente ma favorisce la proliferazione incontrollata delle liste
La ritenere che il passaggio all'uninominale ricordo d'un colpo il problema dalla riforma istituzionale e pura illusione occorrono altre cose un nuovo modo di investitura
è un nuovo ruolo di chi guida il governo un diverso assetto dei rapporti tra esecutivo e camere
Guardiamo infatti al sistema elettorale maggioritario nella forma più radicale che quella praticati in Gran Bretagna
In quel Paese il primo ministro dirige la maggioranza in ogni sede il partito di quegli e del resto anche leader il gabinetto la stessa Camera lavoro legislativo è programmato e guidato dall'esecutivo
Con l'avvento della democrazia di massa è caduto il vecchio equilibrio del regime parlamentare stabilito sulla base di poter incrociati
La sfiducia in mano alla Camera lo scioglimento anticipato della legislatura lasciato al Governo secondo il calcolo della convenienza elettorale il voto di sfiducia e scomparsi
A garantire la democraticità del sistema rimasto il confronto serrato e continuo tra maggioranza e opposizione
La forma di governo non è dunque modellata dal solo meccanismo maggioritaria delle elezioni politiche ma tutte queste altre regole sostanziali che determinano il funzionamento delle istituzioni
Il cuore del sistema sta nella moda grazie al vertice dell'esecutivo ancorata alla disciplina del partito
La cui condotta e strutture in Terna risponde fedelmente l'esigenza di formare non soltanto una maggioranza di governo ma il compiuto a regime
Del primo ministro
Da noi difetto nota ripropose
Il sistema elettorale maggioritario rischia dunque di regalarci in una nuova forse peggiore edizione la camera di notabili di vecchia memoria
Non sarebbe la via più efficace per assicurare la stabilità del governo
Sistema elettorale potrà essere opportunamente riveduto suo
Solo un momento presidente per perché vorrei certo consenti concludere col subito se non si fanno o buttarsi giù TV di grande livello come come mio caro Presidente un minuto di pazienza e chiuderlo seguito senza rinunciare alla proporzionale e senza snaturare l'essenziale funzione del sistema proporzionale di garantire un'equa rappresentanza le forse organizzati in tutto il paese
Ora
Vorrei chiudere con un solo riferimento alla tesi che comincia a profilarsi
In altri ambienti della sinistra Elez investitura popolare diretta del Presidente del Consiglio abbinato a quell'elezione delle Camere scioglimento automatico della legislatura ogni volta che viene votata la sfiducia al governo
Come si vede
Qui c'è l'intento di razionalizzare regimi inglese
La prima richiama
Congegno chiave della proposta non è tutto sommato la consacrazione formale dell'investitura diretta del primo ministro resto non preveduto in alcun sistema nemmeno in Gran Bretagna
Il primo ministro può essere investito dal suo preminente ruolo anche da una camera che funzioni come organo di registrazione della volontà espressa dal corpo elettorale
Il criterio risolutivo per la stabilità del governo breve piuttosto a risiedere nel deterrente dello scioglimento automatico che sconsiglia le camere per ritirare l'appoggio al governo fuori che in gravi e rari casi
Sarebbe un presidenzialismo anche più spinto
Di quello che noi proponiamo
Primo Ministro avrebbe una maggioranza garantite in Parlamento
Della quale non può disporre il Presidente della Repubblica direttamente eletto dal popolo
Nel regime di separazione dei poteri
Noi ci siamo fermati
Sulle forme di presidenzialismo
Collaudati positivamente dell'esperienza ce ne sono ma ci sono vari il governo di Lippi legislatura
E di questi altre si può discutere quello che importa e l'accordo di fondo sul criterio
La riforma istituzionale
Serve a rafforzare la sovranità popolare ed è per questo
Che il ricorso al popolo chiudo
Un accenno alla strategia come suol dirsi e nella nostra prospettiva doveroso
Prima ancora che opportuno
Avvertiamo l'esigenza di notifica
La disciplina degli istituti di democrazia diretta perché non prevedere in Costituzione un referendum sulle grandi scelte costituzionale
Si intende che la pacata formulazione della revisione del testo fondamentale debba essere lasciato alle Camere
Ma consultare il popolo di fronte a scelte politiche di così largo respiro è un principio
Dice viltà che discende dalla tradizione la nostra democrazia è cosa è profondamente nelle vene della nostra stessa esperienza costituzionale dalla nascita della Repubblica al voto per la federazione europea
è un principio di libertà
E la libertà è un valore sacro e rinunziabile che nessuna riforma del governo poco nella la grande riforma che noi proponiamo buone esatta
Grazie
Io ringrazio naturalmente voglio precisare ringrazio la Pergola perché ha fatto un discorso secondo me di grossa importanza e al suo livello di costituzionalista che abbia che conosciamo e sappiamo mi scuso di avere anche con lui dovuto preme è perché bisogna nelle assemblee viene a parlare al massimo dieci minuti e il resto va lasciato ai saggi scritti
Bene
C'è presente Valdo Spini
Fatta la penitenza noia e intanto il senatore Fanfani vuole parlare
Cioè
Pronti via
Non metterle a posto parla
Affido il mio contributo a poche riflessioni monografiche spero nei dieci minuti non sembrerebbe non sembri strano che un emiliano convinti parlando della questione meridionale perché questa è questione cruciale per il futuro del Paese dello stesso partito socialista
Il dualismo del consenso elettorale del nostro partito di perché è diversificato fra nord e sud
Richiama il divario più generale fra le due targhe ai nostri compagni che hanno fatto del Partito socialista il secondo partito del Mezzogiorno dobbiamo fare i complimenti ed esprimere gratitudine
La loro vittoria ha fatto vincere tutti i noli risparmiando ci un risultato mediocre
Ma essi sono consapevoli come nove che la questione meridionale rappresenta appunto questione di tutto il Paese
Non è dunque un problema che riguarda solo i meridionali e qui dissento rispettosamente da Norberto Bobbio e neppure i sono i parlamentari meridionali se non c'è una inversione
Il fallimento della politica meridionalistica delegittima tutti nuovi per contrastare la preminenza opprimente della Democrazia cristiana negli studi nostri compagni meridionali hanno evidentemente dovuto competere sullo stesso terreno
Contrastando la classe dirigente democristiana con le sue stesse armi
E nel tuo la Democrazia Cristiana e soprattutto un partito erogatore di benefici
Ma ora tutti insieme ai socialisti del nord e del sud dobbiamo contrastare il pericolo dell'etere Albizzate signore del sistema di potere della Democrazia Cristiana
L'inchiesta sulla destinazione del denaro pubblico e sugli effetti nefasti dell'intervento straordinario e terremotato nell'area del cratere campano avellinese offre da uno spaccato da far rabbrividire
Con le sue superstrade inutili con le aree industriali in cui non si localizza era nei fumi industriali e con la grassa Lupu prestazione di poche grandi imprese del Nord ammanicato e con i potentati politici del sud
Chiediamo che questa inchiesta faccia piena luce su quello che è accaduto perché non possa ripetersi
Proporrò che il gruppo totalità del Senato chieda che il ministro per l'intervento straordinario nel Mezzogiorno si riempiono fabbro del meridionalismo tradizionale
Venga in Parlamento a presentarci il bilancio del suo operato
Se non si era presto il nuovo meridionalismo dello sviluppo per Grandi Progetti
Di cui al molto rigorosamente scritto il compagno Capria sull'Avanti andrà male per il Sud male per il Paese e male per il nostro partito al nord
La ventata pericolosa di antimeridionalismo
Che si mescola certo a venature di intolleranza ma che fa leva sul malcontento che ha proprio nello spreco del pubblico denaro Evelyn efficiente dei dimenticate per interventi al Sud tante ragioni d'essere sconvolgerà
La geografia elettorale
Il secondo
La seconda riflessione riguarda quelle che io chiamo i regali alle leghe l'ultimo regalo alle lega era trovata dell'acqua salata di Stato
Dedede francamente non ci piacciono anche se non le temo viviamo dobbiamo pazza per le contrastare bene il prodotto che vendono deve essere molto richiesto dal mercato visto che trova tanti consumatori troppe cose stridono nelle decisioni e nei comportamenti dello Stato e della pubblica amministrazione
Evitiamo dunque di offrire alle leghe occasioni ghiotte per ingrassare per fomentare il discredito nei confronti delle pubbliche istituzioni
Il carro dell'addizionale sull'acqua potabile tre mila miliardi di gettito in tre anni che il governo introduce ora con decreto è francamente paradossale
è vero che in Europa l'acqua costa di più
E che si può anche pagare di più
Ma la destinazione del prelievo è assolutamente inaccettabile
I maggiori prevede proventi sono giustificati solo se vengono destinati all'ammodernamento e al risanamento del sistema idrico delle comunità su cui gravano
Si tratta di una tariffa che e deve essere legata indissolubilmente al servizio e al suo miglioramento vi parlo di acqua non è però una piccola questione interessa milioni e milioni di cittadini e sposterà centinaia di migliaia di voti
Come volete che sia soddisfatto un cittadino di Abbiategrasso o di Tizzano Val Parma quando sa che la maggiorazione della tariffa che subisce e che accetta anche come giusta non servirà mai
Nei a depurare l'acqua che beve dall'altra Dina nei a rinnovare le condutture del suo acquedotto egli sa benissimo che ben che vada
Servirà
A confluire nel mare magnum di risorse che l'attivissimo ministro del Bilancio manovra nel suo sporto in atto rivolto a trasformare un ministero di programmazione il ministero distesa una sorta di Ghost clan all'italiana
Ora discuteremo in Parlamento una legge che riordina il fio e le funzioni del ministero del Bilancio
Dobbiamo essere vigilanti noi non abbiamo noi abbiamo certamente la primogenitura il Copyright della programmazione e non vogliamo negarlo
Ma non siamo sospettosi oltre il limite se riteniamo che la Fertile intelligente a dell'onorevole Pomicino è in grado di piegare la logica di programmazione alla sua logica di grandi sir del Mezzogiorno
Quanto al governo delle acque abbiamo appena dato vita alle autorità di bacino con una legge di avanguardia in campo costituzionale ed ambientale
Utilizziamo ora questi nuovi strumenti e facciamoli funzionare per far fronte alle necessità vere delle popolazioni
E già che parliamo del ruolo dei poteri locali e regionali consentite a me è un breve accenno sulle giunte
Concordo con chi ricorda che il buon governo non dipende necessariamente dal colore della Giunta
Ma sono anche d'accordo con chi ha osservato
Che le giunte di sinistra che io oggi chiamerei meglio giunte riformiste
Hanno almeno potenzialmente maggiore capacità di porsi in sintonia con le esigenze e le aspirazioni della parte più progressista della Società
E se inoltre continuano a costituire quel ponte per il dialogo a sinistra di cui parlò il compagno Craxi a Bologna
Un dialogo sempre più interessante per noi
Mentre il conflitto del partito comunista e ormai fra chi è deciso a restare comunista e che ormai ex comunista sembra deciso a diventare socialista
Due parole sulla crisi e sulla riforma del Parlamento qualcosa si sta muovendo ieri al Senato abbiamo approvato la riforma procedurale del bicameralismo e la delegificazione non è una riforma detta
Se capace di bloccare la navetta fa anche rima e di liberare il Parlamento dall'alluvione delle leggine ma io qui vorrei parlarvi dei parlamentari e anche dei parlamentari socialisti
Una volta era accettata come verità incontrovertibile quella che attribuiva alle disagiate condizioni di lavoro del parlamentare gran parte della sua bassa produttività
I senatori o di deputato
Oggi parlamentare dispongono di uffici di attrezzature adeguate e anche di emolumenti soddisfacenti ma l'assenteismo anziché calare cresce
Talora fino a diventare sfrontato dobbiamo capire perché e capire perché a viene questo anche in casa nostra dobbiamo domandarci
C'è sbagliato il criterio di selezione in vigore
Che finisce per scaricare su pochi volonterosi che forniti di senso di responsabilità un altro servizio verso il paese questo devono fare in Parlamento rendere parlamentare mentre gli altri fanno la politica degradante dei fatti loro
Se ci sono altre ragioni individuiamo
Qualcuno dice ora mancano con l'abolizione del voto segreto le punture delle sigle e gli agguati ed è per questo che il Parlamento va deserto
A me pare che manchi troppo spesso la politica e che insieme alla politica manchino la passione lo spessore politico di molti protagonisti
Un giorno o l'altro dobbiamo affrontare il problema
Individuando e rimuovendo le ragioni che ci portano a scegliere rappresentanti del popolo che troppo spesso fanno di tutto tranne l'attività per la quale hanno ricevuto il mandato popolare
Sono così
Sconfinato nei problemi del partito non vorrei essere scambiato per un Savonarola che chiama tutti al flagello
Sono tutto meno che un catastrofista
Quel che c'è di positivo lo vedo Vanuzzo con uno stupro a Milano all'Ansaldo mi domandai se stiamo davvero facendo tutto quello che potremmo e dovremmo fare per aiutare Craxi e per essere all'altezza della sfida politica cui chi chiama
La risposta non potrà che essere allora e non può essere ora interamente positiva il partito burocratico feudalità
Con sezioni ridotte al luogo di conta congressuale e non a centri di permanente iniziativa politica se non è onnipresente è una realtà ancora troppo diffusa qualcosa bisognerà pur cambiare
Nei prossimi mesi si prenderanno con le nomine ad incarichi pubblici decisioni importanti in tutto il territorio della nazione decisione che influenzeranno nel bene e nel male la vita delle nostre comunità e l'immagine del partito che patrocina i nuovi amministratori
Ci deve pure essere un modo per correggere anche cambiando l'organo da cui promanano le scelte i criteri che ora hanno sovente messo in secondo piano i valori della competente della qualità
Ed anche la ricerca dell'efficienza e della trasparenza come beni primari da perseguire nella pubblica amministrazione
Il voto politico e ormai comunque non lontano non abbiamo molto tempo per attrezzarsi meglio togliendoci piombo e dissi che abbiamo nel reale
Naturalmente ci siamo decisi a volare e se siamo consapevoli che altro non si vola con gli stuoli degli uccelli Paduli non è scritto da nessuna parte che le vecchie pratiche siano immutabili e imperitura
Il molte zone sono già in liquidazione le energie nuove e la voglia di innalzare ovunque il tono della nostra politica non mancano proviamo a incoraggiarlo dette Cisa mente questo è il momento giusto vi ringrazio
A fine gattino gli atti o fatti della concisione e anche di aver portato un po'di polemica che è assolutamente necessario
La parola a Mauro Del Bue si prepari Valdo Spini
Molto brevemente vorrei cari compagni
Esprimere attraverso due battute
Brevi considerazioni su due temi che sono stati al centro dell'azione compagno Craxi e cioè la questione della grande riforma e i rapporti col pc
E una riflessione altrettanto sintetica
Sui risultati dei recenti referendum
Anche in considerazione dell'incarico
Che ricopro come responsabile del dipartimento Ambiente del PSI
Opportunamente credo sia stata ieri rilanciata
La grande riforma nella relazione di Craxi
Un tema che dobbiamo ricordare
Noi abbiamo lanciato nel dibattito politico italiano a partire dal mille novecentosettantanove dopo le elezioni politiche anticipate di quell'anno
E mi sembra giusto che dopo il primo convegno di Pontida che ha anticipato quello folkloristico
Della lega Lombarda imperniato sull'uscio del senatore Bossi
Noi abbiamo concepito un sistema istituzionale imperniato sull'intreccio tra presidenzialismo e federalismo in un gioco di pesi
Tra sistema politico centrale e autonomia periferie duramente io credo che Hass soltanto attraverso il rilancio di una grande riforma istituzionale noi possiamo affrontare i temi della disgregazione politica
Così come sono emersi attraverso l'ultima consultazione elettorale non credo cioè che attraverso ma Bourgi menti tecnici di basso profilo si possano affrontare i grandi problemi che abbiamo di fronte ai nostri occhi
Non c'è sbarramento elettorale
Preso in sé che possano infatti risolvere il tema delle leghe
Voglio dire che se anche noi pensiamo di proporre uno sbarramento elettorale al cinque per cento preso in sé non credo che risolveremo l'espansione preoccupante in tutto il Norditalia e non soltanto nella Lombardia
Penso al Veneto
Alle miglia al Piemonte dove le leggi hanno avuto un successo imprevedibile
Proprio perché nessuno conosceva il fenomeno stesso e neppure gli esponenti
Di questa organizzazione ma io credo che questo fenomeno della disgregazione politica della frantumazione dei partiti si risolva soltanto passando dalla piccola politica
Alla grande politica
Ad un sistema politico istituzionale che rilanci in grande stile il tema delle scelte tra opzioni diverse e alternative
Certo è qui entro nel merito del secondo argomento sempre attraverso considerazioni sintetiche
Non possiamo pensare che tutto questo si risolva attraverso referendum istituzionali
La raccolta delle firme già iniziata pilotati dal Partito comunista la Democrazia Cristiana che poi hanno soltanto un proprio profilo soltanto un proposito quello di rilanciare in Italia un bipolarismo di CPC che non è la medicina ma se mai la malattia
Del sistema politico italiani
E d'altronde il PG in particolare alle prese
Con il solito storico dilemma
Col quale è stato alle prese in tutti questi decenni dalla Liberazione in poi il dilemma tra forza potenzialmente alternativa e forza praticamente compromissoria
Io la revisione in atto nel partito comunista io credo si traduca in ben poca cosa se alla fine l'approdo finale
Dovesse essere quello
Di una qualche forma di accordo con la Democrazia cristiana o con parte della Democrazia Cristiana penso agli ammiccamenti sia qualcosa di più che sono stati espressi dalla sinistra
E cioè una riflessione sui referendum di domenica scorsa
Io credo che questi referendum il confronto che li ha preceduti i risultati e le conseguenti ricadute sul movimento ambientalista
Mettano in luce un problema politico a cui il Partito socialista non può sfuggire e il problema secondo me è il seguente qual è il destino dell'ecologismo in Italia
Anche in qualche settore partito perché non dirlo se avvertito un certo qual senso di imbarazzo
Nell'adesione ai referendum la preoccupazione che io ho avvertito è stata anche manifesta pienamente legittima era fondata sull'esistenza di un folto stuolo di cacciatori socialisti
Sul fatto che le liste dei cacciatori stanno proliferando in molte parti d'Italia in alcune parti hanno tenuto anche un buon successo elettorale recenti elezioni amministrative sul rischio d'apparire noi come PSI un partito contrario alla caccia tout-court
Io credo che l'abbiamo cercato fino alla noia compagni di spiegare che la vera partita non si giocava tra abrogazioni stia e non tra coloro che erano contrari alla caccia e coloro che erano favorevoli alla caccia ma tra riformisti e conservatori giacché oltretutto abbiamo detto ho detto io diverse volte anche in tv
L'abolizione a caccia non è costituzionalmente perseguibile alla luce dell'ultima sentenza della Corte costituzionale
E che noi come PSI potevamo cercare di raccogliere consensi e apprezzamento
Sia nel mondo ambientalista
Sia nel mondo venatorio responsabile certo la nostra è una condizione difficile era una posizione difficile da spiegare
Come sono difficili tutte quelle che si basano sui ragionamenti sui fatti e non sulle mozioni e non sull'estremismo e come dire ancora malattie infantile anche dell'ecologismo
La posizione socialista è emersa ma probabilmente sono state ascoltate troppo quelle improntate a toni da crociata condite da contorni financo folkloristici
Quel che è certo e che è una posizione riformista nel campo della caccia ben si inquadra io credo in una prospettiva politica di riformismo ecologico così come emersa nella recente conferenza di Rimini
Dunque interrogativo potrebbe essere il seguente quando una proposta politica giusta non è ben compresa e apprezzata che si fa compagni
La si cambia si gioca a rimpiattino cerca di flirtare con posizioni opposte
Ci si trasforma dunque in una specie di lega che sposa tutti gli interessi e tutte le proteste purché elettoralmente remunerative
E poi una posizione altalenante e chiaramente strumentale davvero elettoralmente remunerativa o alla fine pagano di più la serietà la costanza e la coerenza penso che se una posizione giusta
Nella fattispecie quella relativa ad una riforma e non già all'abolizione dell'attività venatoria una diversa legislazione dei pesticidi essa vada mantenuta sostenuta e adeguatamente propaganda
Il confronto e il dialogo servono forse di più del cedimento improvviso a posizioni altrui
Diversa probabilmente era la nostra posizione
Che era la nostra condizione come socialista
Ai tempi della proposta della cosiddetta moratoria per cinque anni dell'attività venatoria che come è stato spiegato però si configurava soltanto come un modo per forzare l'iter della riforma
A nostra posizione ora è quella illustrata nei dieci punti programmatici che configurano l'attività venatoria interni avanzati europei dunque ambientalisti
Se questa è la nostra proposta non dobbiamo temere compagni niente e nessuno e men che meno qualche scomposta reazione di chi si rifiuta persino di ragione
Del resto politicamente questi referendum e questo è l'ultimissima considerazione che vorrei proporvi aprono una fase nuova nel movimento ambientalista
Esso è rimasto per troppo tempo confuso in un arcipelago di proposte e di posizioni inconciliabili e spesso per questo inconcludenti
Si apre anche alla luce della sconfitta riff referendaria
Una ineludibile esigenza di chiarificazione politica
Animalisti ecologisti vetero marxisti riformisti
Persino alcuni profitto profittatori ci sono ammantati di una nuova ideologia che pareva di moda e destinata ad accrescere sempre più il suo fascino i suoi profeti e i suoi proseliti
La verità è che le divisioni profonde e anche i personalismi accesi hanno prodotto forse i prodromi di una crisi del movimento ecologista che appare appena agli inizi
Il PSI come gli altri partiti socialisti europei del resto non può rimanere insensibile a tutto questo
Anche perché può essere in difficoltà il movimento verrebbe ma certo i problemi ecologici non sono diminuiti anzi la loro drammaticità e oggi sulla scena planetaria da tutti ampiamente riconosciuta se come io credo il PSI deve aspirare all'eredità dei valori ecologici per guidare una moderna sinistra di governo allora anche le preoccupazioni su questo o su quel passo della sua politica possono essere opportunamente ridimensionate e diversamente interpretato nasce un problema invece se la prospettiva improvvisamente cambia se per un nuovo oggi si preferisce sacrificare la gallina domani sarebbe questa io credo una prospettiva di ben porto respiro io mi auguro che il partito insista grazie
Bene grazie
La parola Valdo Spini
Io sono fra quelli che pensano che il risultato del sei maggio sia un risultato sul quale e giustamente viene fatte per l'Assemblea occorre riflettere profondamente direi per almeno tre motivi il primo è questo
Il fatto che in regioni forti come la Lombardia delle liste che si caratterizzano per il loro polemica contro i partiti
Salgono in pochi mesi a percentuali del venti per cento a mio parere rappresenta un fenomeno diverso anche da altri incendi elettorali che avevano caratterizzato questa o quella forza politica in particolare nel Sud nel passato sia per le dimensioni sia perché avviene nel Nord
Il secondo è il fatto che continua la crisi elettorale del partito comunista meno sei per cento alle ultime regionali
Ma che questa crisi ha per il momento un aspetto Dietz orientamento solo in parte questo voto e soprattutto nel Sud prende la strada del partito socialista l'elettore comunista Lisa affezionato in parte rimane a casa in parte vota verde nelle varie articolazioni qualcuno addirittura per le leghe altri per le liste dei cacciatori
Il terzo punto sul quale credo convenga fare una riflessione che l'elemento personale nell'elezione si accentua ulteriormente che già era presente tant'è vero che comincia a investire anche il PC anche bocciature clamorose di candidati nel Partito Comunista vi sono state ciò di cui abbiamo lungamente parlato e noi per primi e giustamente e cioè la crisi delle ideologie è veramente arrivata
Non solo per questi aspetti che dicevo elettori a volte di provenienza opposta possono ritrovarsi nella stessa lista per esempio pensionati o cacciatori o altre cose di questo genere ma soprattutto perché se non diamo una risposta immediate calibrata quello che vedo e non a caso sfumare è la stessa barriera ideologica fra le aree fra sinistra e moderati
E del resto è evidente che questo processo che è un processo appunto di allentamento di discipline non solo partitiche ma ideologiche e anche un processo di una certa disaffezione della sinistra elettorato per effetto del modo in cui Partito Comunista porta avanti la sua scelta peraltro coraggiose importante
Si svolge sotto un secondo aspetto e cioè in un contesto di confusione istituzionale senza precedenti
Ne abbiamo viste di tutte in questo periodo magistrati che attaccano il Capo dello Stato
Leaders democristiani che promuovono referendum insieme ai comunisti
I referendum abrogativi battuti per la prima volta dall'astensionismo
E qui mi sia permesso di dire a difesa di quei famosi impiegati ministeriali di cui parlava il compagno Craxi che fatti i conti i certificati non consegnati i certificati elettorali sono esattamente il cinque virgola otto per cento la stessa identica percentuale delle prende l'ottantasette e dell'ottantacinque e quindi questo aspetto mi dispiace ma non ha giocato
Ma a parte questa diversione siamo di fronte cioè una serie di avvenimenti che testimoniano un grave disagio direi per la prima volta la tradizionale difformità fra costituzione materiale e costituzione formale del nostro Paese
Che finora era stato una sorta di equilibrio strisciante su quel nostro Paese aveva era retto non costituisce più un fattore di equilibrio bensì di squilibrio profondo nel Paese
Certo il PSI è il partito che la grande riforma e quindi è l'unico partito tradizionale che continua andare avanti con chiarezza e questo ci dà rinnovata autorità per proporre a fermare le nostre opinioni per mandare al paese un segnale preciso che a fronte di questa crisi una ricetta socialista cioè e lo dobbiamo fare con tanto più autorevolezza anche perché non faremo il nostro dovere di dirigenti di partito
Se non segnalarsi può anche le zone di ombra del nostro risultato
Il fatto che per esempio in un anno dalle elezioni europee alle regionali regioni importanti come la Lombardia il Veneto vedono perdite superiori all'uno per cento non è qualche cosa che dobbiamo evidentemente archiviare o sottovalutare
Ma è qualche cosa adesso la quale ho l'impressione dobbiamo fare scattare gli opportuni meccanismi contro bilanciando più in particolare guardando apertamente anche l'analisi del nostro compagna Statera fra le tre Italie è in cui viene articolato un po'il nostro elettorato d'Italia nelle aree metropolitane il centro nord cioè l'Italia dei fenomeni più dinamici e più moderni non ci ha dato stavolta le stesse soddisfazioni che ci ha dato in altre elezioni in altre scadenze
E allora penso che dobbiamo domandarci il perché
Il perché sta nel fatto che probabilmente c'è un'ulteriore evoluzione del modo di far politica abbiamo segnalato tempestivamente la crisi della politica fatta all'insegna dell'ideologia dell'ideologismo questa crisi c'è ma diciamo la verità
Forse neanche un elemento di crisi della politica immagine cioè della politica dei gesti esemplari capaci di scioccare l'elettorato oggi direi che siamo in una fase in cui si guarda soprattutto a due cose
Ad una politica fatta di valori e questi valori non sono più velati o mistificando le ideologie
Ma vanno direttamente al quale l'elettorato che certamente poi si articola c'è che privilegia l'ordine e la sicurezza c'è chi privilegia la giustizia e garantismo e così via ma questi valori sono oggi fortemente sentiti
E dall'altro lato di un assai pronunciato pragmatismo
Cioè da Directa valutazione l'andamento dei fatti concreti della vita di ogni giorno che è una cosa che ormai i cittadini sentono profondamente dalla Sodano più nessuno perché socialista o comunista eccetera se il traffico nettezza urbana e ce l'ha non funziona
E quindi vi è questa dicotomia forte accento sui valori forte pragmatismo allentamento una disciplina ideologica
E allora per potersi attrezzare convenientemente a questa nuova fase della politica che a mio parere conta nelle aree metropolitane del centro nord io ho dato io Dope stamani si del fatto che questa volta non ci abbiano dato il risultato più brillante dell'altra volta
Noi dobbiamo credo guardare con due cose a forte a a rendere terminanti due fattori da un lato una forte connotazione sui valori e dall'altro lato ha delle istituzioni capaci di assicurare quei risultati concreti che ormai la gente chiede e che vuole verificare
Per quanto riguarda una forte connotazione dei valori direi che il socialismo delle libertà il riformismo eticamente orientato che rappresenta il volto che il socialismo moderno dell'offrire Ingrao tenta di richiamare il suo popolo all'idea che una tensione morale politica rimane solo se si alimenta la speranza del comunismo sta a noi a questa platea disorientata del voto come
Inizia da riuscire a dimostrare che sono i valori del riformismo inerenti alla lotta politica del giorno per giorno che possono rappresentare la base su cui chiamare ad una mobilitazione nuova
E non a una disaffezione quella parte di sé affezionata del popolo di sinistra è anche la base su cui costruire quel grande partito socialista giustamente richiamato
Nella sua relazione dal compagno Craxi e rispetta la quale noi cerchiamo e dobbiamo dare questa risposta al disorientamento al disincanto alla sfiducia e quindi questa forte accentuazione sui valori e in questo momento il punto fondamentale per evitare che la crisi del Partito comunista sia in qualche modo una crisi la sinistra che poi in qualche modo può dare evidentemente problemi anche l'equilibrio politici generali perché noi sappiamo che nel contesto internazionale in questo momento la sinistra non va avanti Lassini paure la sinistra non sono particolarmente sottolineato e per quanto riguarda il secondo aspetto cioè le istituzioni io credo che dobbiamo essere orgogliosi in questa fase di essere il partito della grande riforma
E chiedere con molta forza una riforma istituzionale che possa rispondere a questa domanda anche di comportamenti concreti di pragmatismo che la gente rivolge in maniera molto pressante
Io credo le riforme istituzionali vanno condotti all'insegna di una grande chiarezza nel rapporto fra riforma delle delle istituzionale riforma delle forze politiche in altre parole io sono convinto che noi dobbiamo dimostrare contemporanei due cose
Che un elemento come l'elezione diretta del Presidente della Repubblica non è solo quella necessaria concentrazione e razionalizzazione dei poteri
Ma collegato alla riforma dei partiti della riforma della politica è anche un elemento di partecipazione a un'offerta di partecipazione verso la base del Paese
Del resto è questa l'accezione che abbiamo ricordato di Piero Calamandrei di Riccardo Lombardi nel quarantasei quarantasette quando hanno proposto questo tipo di presidenzialismo
E allora io direi che da questo punto di vista presidenzialismo riforma dei partiti sono visti come due fattori complementari integranti Seat quale infatti il punto sul tappeto col quale dobbiamo fare i conti lo dicevo prima il fattore della persona il fattore personale è sempre più importante della politica delle lezioni
Anche in questa tornata elettorale tanti candidati ma quanti anche più di quanti non avessero speranze hanno corso la competizione dei manifesti murali con fotografia più o meno riuscita sposa pubblicitari mailing personalizzati chi paga
Chi controlla
Il controllo interno dei partiti è oggettivamente sempre più debole non può che essere questo perché si è allentato il vincolo disciplina ideologica
Però a mio parere ormai il sistema le preferenze è diventato un modo obliquo di presentazione della singola persona l'elettorato
Il singolo candidato si presenta certo come persona però non viene investito dei necessari principi sovranità di responsabilità e di controllo al momento opportuno si ritrae dentro il partito
Ed ecco allora che non esiste dal punto di vista l'elettorato la possibilità di una diretta responsabilizzazione
Allora io la convinzione che come nel passato fu un grande progresso democratico e civile sostituire al sistema uninominale dei notabili del parco il nuovo sistema del partito di massa
Io ho l'impressione che oggi dobbiamo invece incamminarci nella direzione opposta allora fu un grande progresso oggi dobbiamo pensare a qualcosa di diverso
Cioè i partiti spetta la selezione dei candidati la loro presentazione l'elettorato ma questi a mio parere gli avessero mai sottoposto direttamente alla investitura ma anche al controllo
Ecco perché se dovessi effettivamente portare un contributo inerente lei appunto su un sistema alla francese l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e personalmente con un primo ministro figura distinta
L'uninominale a doppio turno non quello del referendum io ho fatto dei calcoli ho dimostrato che referendum porterebbe la maggioranza assoluta dei senatori democristiani e porterebbe a un beneficio un'iniezione verso i senatori comunisti ma porterebbe un arretramento
Dell'intera situazione
Ma lo nomina la doppio turno alla francese
Per l'elezione a Cava i deputati e in questo contesto in questo quadro anche l'elezione diretta dei sindaci non facciamoci illusioni il fatto che per sessanta giorni avremo strascicata e tante tante giunte nel nostro Paese
Non crediamo che non lascerà poi qualche traccia ho qualche difficoltà di disincanto all'interno del paese e delle forze civili e sociali ecco allora perché io credo che l'assemblea si è importante perché deve rifiutare i gattopardi Isma'tutto cambi perché niente cambi quando io leggo che la Democrazia Cristiana scoperta che si potrebbe inserire ora tardi
Uno sbarramento del cinque per cento ma che lo si può aggirare se le varie liste dichiarano poi di apparentarsi
Io ho l'impressione che cambia molto poco al massimo la vittima potrebbe essere Cossutta che eventualmente non si sa bene con chi domani potrebbe apparentarsi altre vittime non ne vedo perché tutti proverebbero in qualche modo un modo di aggirare
Una indicazione di questo genere ma d'altro canto offre iniziative gattopardesca o con le iniziative ribadite anche a Firenze da completa convegno nazionale la sinistra democristiana
E cioè il tentativo di risuscitare attraverso le coalizioni preventive una poteri coalizioni Democrazia Cristiana di partito comunista che questo potere di coalizione non hanno più e non possono più esercitare nella politica italiana
Ecco allora che al partito comunista l'ha detto con molta chiarezza
Oggi nota a fare il referendum con De Mita
E magari cercando di nascondere la mano che lancia il sasso ma sostanzialmente appoggiando questo tentativo di ripristino di bipolarismo che ormai non ha più senso nelle con cose delle realtà dei rapporti di forza del nostro Paese o si pone con chiarezza il tema istituzionale di una sinistra italiana capace di o diventare alternativa
A me sembra che questa l'Assemblea nazionale ha fatto molto bene a lanciare un'apertura decisa nei confronti della processo di revisione del coraggio che esso deve avere all'interno del partito comunista ha fatto molto bene anche a porre dal punto di vista degli enti locali e le giunte al Partito comunista un terreno di dialogo e un terreno di discussione noi dobbiamo aspettarci una risposta che sia l'altezza delle cose una risposta che si faccia carico fino in fondo di un crisi istituzionale del paese di una crisi di rappresentanza che investe in primo luogo il Partito comunista e che deve dare una risposta in termini rapidi e solleciti prima che questa crisi per disincanto si allarghi
A noi socialisti sta la capacità di proporre con grande evidenza e con grande forza la necessità di rispondere a queste difficoltà nel Paese
Perché ho detto prima noi siamo il partito che anche il sei maggio può registrare un deciso passo in avanti e siamo l'unico partito tradizionale che lo può registrare
Ma noi abbiamo visto che in qualche modo le conseguenze di difficoltà istituzionali operative nel centro nord arrivano in qualche modo anche verso di noi e quindi non è strumentalizzato no non è vuol ieri alzare la posta a tutti i costi dire che dobbiamo porre con tutta forza e con tutta evidenza e con la necessaria incisività politica nei prossimi mesi con la necessaria carica
Di volontà politica in questo senso credo che il partito tutto debba mobilitarsi
Ed è da essere pronto in questa direzione con la necessaria caricammo politica il fatto che il Partito Socialista questo stato a queste difficoltà di rapporto fra istituzioni società a queste difficoltà di incanalare rappresentanza sociale e politica intende dare una risposta netta e intende dare una risposta convincente questo è il senso della nostra assemblea nazionale
E io penso e mi auguro che qui si non ci sia quella dalle situazioni in cui non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire alle volte avviene questo il Partito socialista ha fatto un'Assemblea nazionale ed essere fatta
Ora per due o tre mesi è contento e soddisfatto bene non credo che sia questo il risultato di che l'Assemblea nazionale le cose che diciamo tu qui le cose che dava Prato qui diventeranno fatto elemento concreto e la politica italiana e con questo le altre forze politiche sono chiamate nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a fare i conti fino in fondo
Bene grazie all'alto ha chiesto la parola longevo Poletti è presente
Sarò ancora più breve
Compagni e compagne
Io credo che
Nell'ampia documentata relazione del segretario del partito di ieri
Il punto sul quale oggi si sofferma la stampa sia indipendente sia quella di partito
E il giudizio intorno alla posizione che va assumendo il segretario attuale del partito comunista in ordine alla trasformazione della cosa
Io credo che dobbiamo registrare come nel partito ci sia stato in questi mesi anche una sottile preoccupazione quasi che non ci si pronunciasse su una evoluzione su una lenta difficile metamorfosi delle Partito Comunista
Credo che il compagno Craxi ieri
Ricordando che c'è una virtù anche quella dell'atteso abbia cercato di frenare impazienza e
Corse e fughe in avanti
Ma che tuttavia un dato essenziale dopo la valutazione dei risultati elettorali
Del maggio sia proprio questa attenzione oggi a quanto accade nell'ambito del Partito Comunista ebbene io dico che non possiamo limitarci soltanto a sottolineare
Certi aspetti della polemica aspra e contingente come veniamo facendo per esempio sul giornale del partito
A proposito della vicenda Rossanda per il manifesto o delle polemiche intorno al direttore di Rinascita
Io credo ed è questa soltanto ieri la mia proposta più voluto portare per la prima volta all'assemblea nazionale che dobbiamo rivolgere l'attenzione anche a quanto faticosamente Simba cercando di elaborare nell'ambito del Partito comunista perché si passi da una posizione culturale
Uso questo termine piuttosto di quello ideologico di carattere contestati do alla ricerca invece diurna posizione culturale propositiva
E faccio soltanto questo esempio
In questo momento gli Editori Riuniti la casa editrice delle Partito Comunista ha pubblicato due inediti
Di Lombardo Radice composti del mille novecentottantadue alla vigilia della morte riguardanti la vicenda di ah be'mamma un intellettuale comunista della Germania occidentale poi passata la Germania orientale poi
Addirittura posto sotto una severa sorveglianza
Libri che si sono conosciuti anche in Italia attraverso le traduzioni pubblicazione dell'Einaudi e dall'altra parte un messaggio su Kundera
Quando il grande scrittore cecoslovacco non era ancora approdato alla Occidente una considerazione che si collocava accanto al volume gli accusati
Che Lombardo Radice aveva presentato tenendo il primo nella saggistica a viareggio ebbene
C'è una posizione in questi ho scritto in cui si afferma che dopo il fallimento del tentativo riformatore di Krusciov e dopo
Il fallimento dalla primavera cecoslovacca non sarebbe apparso all'orizzonte del socialismo reale nessun'altro riformatore perché quel sistema è immodificabile ebbene queste posizioni che sono state tenute finora poco notte vengono alla luce e vorrei ricordare il secondo volume lo scritti inediti di Claudio Napoleoni intitolati cercate ancora né il quale viene presa posizione contro l'atteggiamento dei cattocomunisti alla Rodano
Ebbene io dico che è giunto il momento e anche nel partito socialista si affrontino contrasti
Approfondimenti su una tematica di questo tipo se veramente abbiamo davanti questa affascinante ma difficile prospettiva Della unità socialista a cui ci ha richiamato il segretario del partito ieri grazie
Bene grazie grazie della puntualità
C'è Pier Luigi Romita che è iscritto a parlare
Ecco
Poi Signorile
Compagne e compagni io condivido senza riserva alcuna la relazione che ieri compagno Craxi ha fatto questa a questa nostra Assemblea nazionale
Ritengo che il discorso di Craxi
Fosse indispensabile per i suoi contenuti per la sua impostazione per gli indirizzi che ci ha dato in un momento in cui il partito a mio parere deve prepararsi ad affrontare nuove e grandissime responsabilità
Un atteggiamento di una preparazione che non sempre il partito però ancora mostra ha mostrato di avere a mio parere infatti l'ultima tornata elettorale per il clima in cui si è svolta per il quadro politico che l'ha caratterizzata e per i risultati assegnato una svolta decisiva nell'evoluzione del sistema politico italiano si sono verificate in questa tornata elettorale vicende e situazioni che da decenni aspettavamo ci sono stati dei segnali determinanti circa la nuova e diversa evoluzione della prospettiva politica del nostro Paese
Abbiamo ho registrato un crollo significativo elettorale del Partito Comunista una volta di più la storia ma questa volta anche le elezioni hanno confermato la validità esclusiva della linea socialista e riformista come prospettiva unica possibile di sviluppo della linea di progresso del nostro Paese
Se avviata quel certo riequilibrio si è accentuato quel certo riequilibrio delle posizioni di forza nell'ambito dalle sinistre italiana che da anni aspettava certe oggi si poteva curare un crollo ancora più significativo del partito comunista che sarebbe stato giustificato dalle vicende internazionali che si sono verificate nell'ultimo anno
Certo forse noi avremmo potuto recuperare in maniera più incisiva di voti che hanno lasciato il partito comunista
Ma sta di fatto che si è avviato a mio modo di vedere un processo ormai irreversibile ed accelerato che mette davanti al Partito socialista la possibilità e la responsabilità di farsi promotore e guida
Di una prospettiva di ristrutturazione in senso unitario della sinistra italiana quella prospettiva che da tempo aspettavamo che si verificasse e che oggi a mio modo di vedere e si è concretamente aperti
Avremo altre novità io credo anche senza aspettare nuove elezioni le difficoltà con cui il partito comunista sta affrontando il suo processo di revisione le incertezze e i ritardi
Le arretratezze ancora in molti casi le difficoltà e le politiche e le polemiche interne ci dimostrano che la crisi comunista è tutt'altro che chiusa
Ed è evidente che allora tocca al Partito socialista al tempo stesso attraverso le proposte le iniziative e le scelte politiche sollecitare questo processo di revisione del Partito comunista chiamare i comunisti sia pure in una situazione come che è diversa anche per loro ma che diventa estremamente positiva per la sinistra italiana ad assumersi la propria responsabilità in questa prospettiva di evoluzione
E naturalmente tocca al nostro partito farsi anche punto di riferimento e di raccolta ulteriore dei voti e degli dell'elettorato che abbandona gradualmente il Partito comunista
Credo che su questa strada compagni ci deve spingere anche un'altra considerazione
Ed è la considerazione di come la democrazia cristiana comincia oggi a muoversi in maniera del tutto diverso e per qualche misura destabilizzante rispetto al passato come anche ha giustamente sottolineato il compagno Craxi a mio modo di vedere la democrazia cristiana si sta preparando a giocare il ruolo di uno dei punti di riferimento di una possibile democrazia finalmente compiuta come suol dirsi e cioè in parole povere di una possibile alternativa di governo
Ciò è dimostrato dal gioco a tutto campo che la Democrazia Cristiana porta avanti ciò è dimostrato dalla sfrontatezza e vorrei dire
Dalla grosso rischio con cui la decisi muove attraverso le sue correnti interne dando luogo quella specie di divisione in due partiti che il compagno Craxi ha sottolineato
Ciò dimostra sul piano delle giunte dal perdurare dell'orientamento della DC in molti casi a continuare a fare maggioranza e con il Partito comunista
Ne abbiamo già dei segnali un po'in tutta Italia segno è che la democrazia cristiana intende è dimostrato anche questo fatto dal
Modo dagli stessi risultati elettorali che hanno fatto della DC un po'il punto di raccolta anche di forze centriste di forze della destra
In sostanza la DC e si prepara a giocare questo ruolo e io credo che la prospettiva non dico del Pen a partito ma anche delle alleanze fra socialisti e democristiani che sia una prospettiva che ormai è a tempo determinato
L'alleanza con la democrazia cristiana resta indispensabile per garantire la governabilità al Paese ma da molti sintomi radici si prepara dicevo a giocare il ruolo di uno dei due punti di riferimento di una possibile alternativa utilizzando il Po ti do comunista finché lei è possibile per rallentare il vincolo il legame coi socialisti e credo quindi che tocchi anche per questo senza perder tempo ai socialisti avviare concretamente il processo di aggregazione di recupero e di ristrutturazione unitaria
Della della sinistra questo ci pone grosse responsabilità questo ci pone nuovi compiti dobbiamo credo guardare alle prospettive alle scelte politiche con le ispirazioni nuove tenendo conto di questa nuova evoluzione Giovan e anche io credo per le giunte per le maggioranze che andremo a formare il compagno Craxi ieri ha detto che dovremo tener conto degli aspetti programmatici degli aspetti locali dall'esperienza del passato ciò significa evidentemente che andremo a fare June del secondo che le condizioni Locali e Politiche ci consiglieranno di fare ma ciò significa anche i due dovremo andare in queste giunte che siano giunte di sinistra che giustamente oggi qualcuno ha suggerito di chiamare riformiste
Che siano giunte a maggioranze ancora con la democrazia cristiana doveva essere presenti queste maggioranze con spirito nuovo facendo di queste soluzioni di queste esperienze amministrative un elemento di
Forza per l'ulteriore allargamento per l'ulteriore accentuazione di quella politica della Unità socialista che oggi diventa veramente l'elemento portante del progresso e dell'avvenire della sinistra
Ma perché i compagni questa linea questa funzione di questo ruolo nuovo del partito sposa essere svolto è necessario non solamente una linea politica che mi pare molto chiara ma è necessario anche un impegno programmatico ed una capacità organizzativa nuove rilanciate approfondite
E anche sul piano programmatico credo che non ci sia molto da aggiungere al vasto quadro di impegni di prospettive di indicazioni che ci ha dato ieri il compagno Craxi in realtà è un quadro di programmi e di impegni che delinea umbra
Under sforzo di rinnovamento un grande sforzo di ammodernamento del Paese un compito cui oggi deve dedicarsi un partito socialista riformista che ha la possibilità di diventare il punto di riferimento di una politica di progresso per
Sta in cui si è impegnata a tutta la sinistra e che si rivolga poi a tutto il Paese un quadro fra l'altro e vorrei sottolinearlo di rinnovo mentre di ammodernamento del Paese di cui rispetto al quale il Partito socialista ha già dato nei mesi recenti prova di essere capace
Di contribuire in maniera concreta in maniera positiva un impegno di rinnovamento e di ammodernamento che coincide e poi pienamente con i doveri con gli impegni con le prospettive che si aprono al nostro Paese per quanto riguarda l'integrazione europea
Integrazione europea la quale non richiede da parte nostra solamente l'adeguamento dalla nostra normativa alle normative europee
Ricordava ieri il compagno Craxi che la cosiddetta legge comunitaria cioè la legge che dovrebbe consentirci di ridurre rapidamente il grande ritardo che abbiamo con la popolato
Nei confronti della comunità è ancora al palo fortunatamente comincia a muoversi in Senato la legge comunitaria con la speranza di arrivare rapidamente all'approvazione ma non basta che non
I adeguiamo i nostri ordinamenti interni alle normative europee è necessario che noi sviluppiamo appunto un grande autonomo sforzo di progresso e di ammodernamento del Paese
Ai giovani i quali si affacceranno domani al mercato senza frontiere noi lo possiamo solamente garantire il riconoscimento formale del titolo di studio che è previsto dalle normative europee dobbiamo garantire un contenuto cultura
Ale formativo dei titoli di studio che solo attraverso quelle profonde riforme universitarie che il compagno Ruberti che vedo qui sta proponendo che sta portando avanti e attraverso le altre riforme nel campo scolastico potranno essere assicurati oggi abbia mo'definendo le grandi linee di comunicazione europee ma non basta definire queste linee se noi vogliamo partecipare alla utilizzatore di queste grandi reti europee dovremmo essere pronti a fare gli investimenti che sono di nostra spettanza
Oggi il settore della piccola e media impresa guarda con qualche preoccupazione all'integrazione del mercato europeo a questo settore dobbiamo concretamente autonomamente dare grandi possibilità di sviluppo e di rafforzamento
Ecco allora che su questa linea si muove l'impegno programmatico del partito è una linea che serve a portare avanti il Paese e che serve a facilitare le possibili dati raccordo del nostro Paese con l'Europa a far sì che il grande mercato unico europeo rappresenti anche ai grandi opportunità che il nostro Paese sia preparato a cogliere
E sotto questo profilo anche io credo dobbiamo guardare il tema delle riforme istituzionali l'Italia in ritardo rispetto all'Europa anche sotto il profilo istituzionale e le nostre inadempienze nei confronti di Europa derivano molto
Dalle dalle inefficienze e dalla lentezza del nostro sistema istituzionale battersi per la riforma istituzionale oggi vuol dire battersi completamente perché l'Italia possa tenere il passo per lavoro
E quindi io voglio plaudire
A ai alle decisioni assunte il proprio ieri dal Senato l'avvio di una modifica del bicameralismo abbiamo già avuto la riforma d'
I regolamenti parlamentari dobbiamo procedere su questa strada attraverso una linea un impegno che sia coerente e completo e globale
Sono perfettamente d'accordo del denunciare il tentativo di alcune forze politiche in particolare dalla DC di affrontare il problema delle riforme istituzionali partendo dalle riforma della legge elettorale
Le quali fra l'altro non sono affatto leggi istituzionali la riforma da legge elettorale è un fatto politico e non istituzionale mentre invece
Ciò che conta è dare stabilmente al nostro Paese istituzioni più più efficaci e più in grado di mantenere il passo con l'Europa
Le riforme elettorali di tipo maggioritario poco fa il compagno Valdo Spini diceva di avere fiducia in un sistema unico uninominale alla francese le riforme
Elettorali di tipo maggioritario che improvvisamente vengono alla ribalta della canzone politica proprio in questo momento in cui sta per avviarsi la rapido processo di crescita del Partito socialista non sono scelte istituzionali ma sono scelte politiche ente esecutivamente a rafforzare il potere della democrazia cristiana e a mantenere una presenza di potere dal Partito comunista inadeguata rispetto all'effettivo ruolo politico il Partito comunista oggi svolge
Vogliamoci quindi sulla linea di una completa eccolo bare riforma istituzionale questo dobbiamo anche alla prospettiva dell'integrazione europea a cui l'Italia deve partecipare e l'ultimo accenno ancora vorrei fare compagni
Alle cose che ha detto ieri ha detto Craxi rispetto alle potenzialità di crescita del partito che non siamo riusciti a utilizzare fino in fondo
Questo è stato un un richiamo di Craxi sul quale dobbiamo meditare
Ci sono ancora in effetti nel partito troppi momenti troppe situazioni in cui più chi ha l'interesse della grande crescita del partito della sinistra si vada interessi particolari e non di non troppo specifici e non su questo recentemente ampi ci sono ancora forme di chiusure di emarginazione inadeguate ne abbiamo avuto la dimostrazione anche nelle recenti elezioni io credo che forse un'impostazione più ampia più larga una visione cosciente del fatto che ciò che può conta e conterà sempre di più non sono le questioni personali ma è la possibilità del partito di raccogliere voti di ingrandirsi credo che una visione di questo tipo sia essenziale perché il partito ha possa crescere sia messo in grado rapidamente di far fronte ai propri compiti alle proprie nuove responsabilità e questo compagni la prospettiva che oggi si apre al partito una linea politica chiara una capacità programmatica profonda una volontà di innovare nei rapporti interni perché tutte le regia siano utilizzate non possiamo venir meno a questo impegno non possiamo oggi perdere l'occasione storica che ci si presenta per fare finalmente del Partito socialista del riformismo il punto di riferimento per il progresso e la vittoria della sinistra italiana
Bene grazie
Con l'età raccomandazione
Generalmente non ne ho bisogno
Il
Il mio intervento sarà su tre punti compagni
Ritenendo la relazione del segretario del partito una relazione fra le più suggestive complete di questi ultimi tempi
E soprattutto la relazione che si è mossa riuscendo a collegare in modo organico
I problemi di congiuntura politica con le grandi questioni di prospettiva le grandi questioni di strategia sulle quali non da oggi abbiamo cominciato
A misurarci
I punti che io tratterò sono la questione del governo e dei rapporti con la Democrazia Cristiana
La questione della crisi del sistema politico
La questione della crisi del processo di rifondazione del partito comunista e dell'atteggiamento socialista
E sul primo punto devo dire che ascoltando Craxi mi chiedevo per quale ragione
Alla denuncia della situazione io oggettiva contraddizione della Democrazia Cristiana di difficoltà
Di identità coerente da parte di questo partito di logoramento di scollamento della maggioranza a queste che sono diciamo posizioni che si sono andate accompagnando in questo periodo in maniera abbastanza costante
Venisse accompagnata una puntuale insistita Direi molto accurata identificazione dei problemi dei problemi concreti aperti
Del modo di affrontarle di risolvere attraverso azioni di governo
Di quello che sostanzialmente si può fare e non viene fatto
è la convinzione che mi sono fatto
E che in realtà
Attraverso questa parte della relazione
Noi ci troviamo di fronte ad una piattaforma
Di governo possibile
Ad una piattaforma
Di ripeto cose che si possono fare non vengono fatte
Ad una concreta riconduzione ad una finalità è una possibilità di governo di un insieme di questioni che oggi segnano la crisi e la difficoltà del nostro Paese
E rappresentando in ultima analisi questa piattaforma una
Politica che indica ecco il punto
Il confine di non ulteriore sopportabilità dello stato di cose
Quello che voglio dire compagnie l'Assemblea
E che a me pare questo un fatto importante
Perché non ci troviamo di fronte ad denunce chiamiamole così sporadiche non ci troviamo di fronte a giudizi che volta per volta riguardano questo o quel problema
Ci troviamo di fronte ad un confine che io considero ben definito concreto preciso
E che è talmente forte nella sua motivazione da giustificare
Anche il possibile allontanamento del Psi da una maggioranza destabilizzata e priva di autorità
Voglio essere molto chiaro
Io dico che questa è la conclusione della relazione questa è una
Valutazione che realisticamente io mi sento di fare alla luce di una riflessione che tutta questa relazione per la parte che riguarda i rapporti col governo ha portato avanti e che io mi sento francamente di condividere portandola a questa conclusione la posizione socialista
è una posizione di ormai attenzione crescente ai segnali di crisi del rapporto fra governo e Società
Fra maggioranza e governo fra maggioranza e sistema dei partiti fra maggioranza e problemi concreti
Della società e del tessuto economico che la sostiene
Questa condizione
Rappresenta lo ripeto ancora una volta ormai una posizione molto vicina a quel limite ecco di ulteriore sopportabilità dello stato di cose oltre il quale ci può essere il disimpegno dei socialisti da una maggioranza lo ripeto ancora una volta destabilizzata e senza autorità
E un giudizio caso per caso e a quel punto un'assunzione da parte di ciascuno delle proprie responsabilità rispetto al Paese
Io credo
Che chiarire questo fatto almeno
In un ragionamento in una riflessione
Che non comporta decisioni in questa fase in questo momento
Sia importante anche per dare quello spessore politico che è necessario
Al giudizio fino voi più volte siamo ripetendo sulla crisi del sistema politico non si tratta cioè di una condizione congiunturale di governo si tratta di una condizione
L'unico strutturale ma di una condizioni assai profonda e assai complessa
Che abbraccia l'efficienza del sistema politico la sua capacità di rispondere rappresentare la Società reale
Che abbraccia la verità l'Autorità stessa dei partiti in altra occasione forse qualche compagna lo ricorderà io sostenni
La tesi che la Democrazia Cristiana e condannata ad una politica di conservazione e saune insediamento di potere nella società
E nel tessuto delle istituzioni di gran lunga superiore al suo peso elettorale reale aggiungo anche che questo sistema politico non è nostro
Anche qui in altre occasioni abbiamo detto che questo sistema politico e il figlio dell'Aja alta italiana
Esso si è sempre retto in questi anni questo contenitore politico sia retto sul bipolarismo fra democristiani e comunisti
è giusto che la crisi di questo sistema politico passi attraverso la crisi di questi partiti è in crisi il Partito comunista
Si annunciano tutti i segni di una crisi della democrazia cristiana parlo di crisi politica non soltanto di crisi elettorale parlo di crisi di coerenza di credibilità di prospettive parlo di tutti quegli aspetti
Che oggi ci fanno affrontare in modo ben diverso dal passato
La grande questione ed è il secondo punto che voglio affrontare i compagni
Della crisi del sistema politico e del suo rapporto col tessuto sociale del Paese io ho sentito molti giudizi molti condivisibili altre un po'meno
Sul significato dello sciopero elettorale dei referendum sul significato del
Voto alle amministrative di lei che un elemento mi trova concorde fra i vari giudizi che sono stati espressi ed è quello che noi ci troviamo di fronte non a un episodio di generica protesta ci troviamo di fronte
Ad un episodio che oggettivamente segna una come dire ossificazione del sistema politico
Rispetto alla Società Reale
Quando la maggioranza di governo è minoranza nel Paese reale rispetto agli elettori
Quando la indicazioni sia pur modesta sia pure non impegnata da parte dei partiti a votare per i referendum non viene accolta non ci troviamo di fronte ad una situazione che è cambiata Mira porte che cosa è cambiato che nella società reale è cresciuta una forte coscienza di interessi e di bisogni
Che non trova la sua unificazione la sua giustificazione nel messaggio generale dei partiti così come tradizionalmente è stato mandato in avanzato
Il comunisti quando hanno perso il referendum sulla sulla scala mobile lo hanno perso non avendo capito che il messaggio generale
Quello chiamato alla difesa dell'in un cosiddetto lavoro dipendente non riusciva più a mordere nel mondo per quale mordeva negli anni precedenti
E che la condizione reale di soggettivi economici sociali di cittadini
Consapevoli dei loro interessi dei loro bisogni a quel punto si esprimeva in un voto che non rispettava più l'indicazione politica generale lo abbiamo questo voglio dire una crisi oggettiva una un calo netto di credibilità del cosiddetto messaggio generale dei partiti oggi partite l'Italia è un partito che in un certo senso rappresenta
Tradizione da venire
è un partito nello stesso tempo assistenziale è legato al sistema degli interessi diffuso è un partito selettivo ed è un partito che tende alla generalizzazione diciamo così della rappresentanza ci troviamo di fronte cioè a partiti che ognuno dei quali si presenta come lo stato come portatore di un messaggio grandi il partito cristiano il Partito repubblicano il partito liberale e e quant'altro
In una società nella quale
Questa forza di unificazione viene contrastata in maniera vincente dalla presa di coscienza del tessuto sociale dei soggetti collettivi della Società che molto forte che richiede spazi politici sui propri che non accetta deleghe aprioristiche non giustificate c'è una riconquista ecco questo dico
Di legittimazione politica da parte del sistema politico italiano che il grande problema col quale ci si sta misurando
Cioè ecco l'altro punto una coscienza che la cosiddetta spontaneità
Della società civile e illusoria e perdente
Il referendum lunghi sono riusciti anche perché i partiti non si sono mobilitati per far votare questo significa che i partiti continua ad essere
Nella loro crisi nella loro difficoltà la struttura portante del sistema democratico
Questo significa che il cambiamento nella nostra democrazia che la trasformazione della nostra democrazia che la riforma del sistema politico passa anche attraverso un processo di riforma dei partiti questo significa e concludo questo punto che non ci troviamo di fronte ad una
Non facile esigenza
Quella di cambiare di modificare
Il messaggio politico perché un messaggio politico tradizionale e sempre di più perdente
Rispetto ad una società che è fortemente cresciuta e che non si disaffezione dalla politica si disaffezione dai sistemi tradizionali di presenza politica
E non riesce contemporaneamente questo messaggio ad essere recepito e a essere compresso
Io ho apprezzato molto devo dire nella relazione di Craxi
Il collegamento che lui ha fatto fra la crisi del sistema politico la crisi del rapporto società politica e i problemi del cambiamento a sinistra
Nel senso che tutto questo ci consente devo dire ed era ora
Di leggere i processi che avvengono a sinistra non come processi indotti da condizioni esterne soltanto non come processi ideologici ideologizzati soltanto
Non come una sorta di resa dei conti rispetto al passato
Ci consente di finalmente capire che il problema della riorganizzazione a sinistra e una risposta a questa crisi più profonda del rapporto fra politica e il Paese che la questione
Sulla quale ci stiamo dibattendo in questi anni
E di che crisi si tratta e di che problemi si tratta e di che cosa non stiamo dicendo io conclude su questo ma io non voglio ripetere cose che abbiamo già detto sul partito comunista devo dire che condivido molto le considerazioni che il segretario del partito ha sviluppato anche il taglio che gli ha dato al ragionamento chiamiamolo così tanto controverso in altri momenti dell'unità dei socialisti
Voglio aggiungere una riflessione ed è questo
Ma compagni attenti
Noi abbiamo da un lato
La necessità di ricostruire
Nel tessuto della democrazia un impatto diretto con la coscienza della gente
Dobbiamo esprimere valori forti
Segnali chiari ed immediatamente percepibili
Dobbiamo
Riuscire a rappresentare attraverso questi segnali un elemento unificante rispetto alla diversità e la particolarità degli interessi non negando ed eliminando questo specificità ma facendoli diventare forza di un messaggio politico forte
Noi andiamo verso una razionalizzazione della politica andiamo verso una semplificazione dei soggetti della politica abbiamo verso quella caratteristica che è propria
Diciamo la verità delle democrazie moderne che vivono non attraverso partiti ideologici che si misurano sul passate sull'Avvenire ma attraverso aggregati politici che vivono nel presente della democrazia
La storia dalla politica di tutte le democrazie moderne la storia di grandi aggregati
Che si contrappongono si combattono si allea
Ma di aggregati politici che rispondono ha esigenze reali e che esprimono messaggi semplici Fortichiari comprensibili
Da un Paese che non può comprendere dodici quindici venti messaggi ognuno dei quali si presenta con le caratteristiche della verità complessi
Qui abbiamo in Italia
Un solo aggregato che risponde a queste caratteristiche è la Democrazia Cristiana
Chiamatelo partito pigliatutto amici politologi
Chiamiamolo partito polivalente chiamiamolo come vogliamo il grande aggregato politico che e ha risposto in questi anni a questo tipo di esigenza che ha avuto anche dei vantaggi e la Democrazia Cristiana
è sempre mancato l'aggregato socialista
E comuniste quando l'ha avuto la forza elettorale hanno raggiunto il trentatré e rotti per cento
Non avevano la cultura di governo
Non avevano l'ideologia della società
Non aveva una struttura di partito
Non solo cioè riusciti a tradurre una forza elettorale eccetera
In una ipotesi politica moderna in grado di rappresentare l'altro aggregato
Nella dialettica democratica del nostro Paese
I socialisti hanno la cultura di governo hanno la cultura democratica
Hanno soltanto da poco tempo cominciato il lungo cammino della crescita del consenso perché amiamo l'onda lunga chiamiamola come vi pare la crescita del consenso c'è e una crescita del consenso che è cominciata solo da qualche anno
Nello stesso tempo noi ci troviamo di fronte ad una crisi comunista un processo di Rifondazione socialista del piccino rispetto al quale io apprezzo questo
Noi dobbiamo dire con molta chiarezza che siamo interessati al successo del sì l'abbiamo detto finalmente ed è una cosa molto importante
Non per motivi annessioni istrici odi egemonia che non fanno parte né nella nostra cultura né del realismo politico ma perché lo ha detto Craxi ripeto le sue parole
Noi siamo interessati ad un processo di riaggregazione dei socialisti dei quali si è parte essenziale ma non unica non dominante nulla assorbe
L'aggregazione socialista attraverso il processo di Rifondazione Comunista la crisi di questo partito
La disaffezione di settori di questo partito che si richiamano ad un comunismo due puro non so se settario o meno
L'esperienza europea ci insegna che in tutte le democrazie moderne c'è un nucleo del cinque sei sette per cento di estrema sinistra ideologizzata
Legata a determinati valori io riconducibile ad una strategia democratica di governo dalla società
Tutto questo può venire anche in Italia non c'è nessuno scandalo per questo quello che io voglio dire
E che si crei hanno le condizioni visibili concrete di quello che io chiamo l'aggregato socialista mi spingerei a chiamarla la possibile federazione dei socialisti ma è troppo presto per usare queste parole
E pensate un po'che cosa può succedere
Che questo aggregato che questa federazione
Rispondendo del resto ad esperienze che in Francia in Grecia in Spagna altri partiti hanno fatto se dovesse realizzarsi in un giro di tempo non lontano sarebbe il partito di maggioranza relativa del Paese
Sarebbe la forza politica sbaglio non partì
I partiti fanno parte di una esperienza che non è riconducibile alle gli anni che avremo davanti
Ma negli anni che avremo davanti non li abbiamo dinnanzi la concreta possibilità
Di una forza politica
Federativa fortemente diversificata mi sui soggetti nel rispetto delle Autonomie tutto quello che volete mettiamocelo
Ma che si viene a presentare nella scena nello scenario italiano come l'altro aggregato essendo elettoralmente più forte dell'aggregato democristiano essendo il primo partito la prima forza di tali
Perbacco non è cosa sulla quale chiudere gli occhi e difficile difficilissimo ci mancherebbe altro
Ma non è cosa sulla quale chiudere gli occhi anche perché io guardando i giornali di questi giorni
Mi chiedo su tanti problemi su molti importanti problemi se sia maggiore
La differenza fra Craxi Occhetto o fra De Mita e Andreotti i due partiti di cui ha parlato Craxi la Democrazia cristiana sono reati la DC è veramente un aggregato politico
E se non usciamo fuori dallo schema vecchio per cui i partiti devono essere partiti ideologici le quali l'adesione deve essere gerarchica nella quale ci deve essere un rigore e una continuità su tutte le cose su tutta la cosiddetta visione del mondo dicevamo riempiendosi la bocca Weltanschauung se invece ragioniamo in termini moderni
E pluralisti e di diversificazione consapevole di aggregati politici quali su programmi politici e quindi sul presente dove le cose debbono essere più chiaro e non sull'avvenire
Si vanno configurando voi capite compagni che ci troviamo di fronte a una strada importante intendiamoci tutta di prospettiva io ovviamente ne posso parlare
Anche perché sono più libero di impegno di responsabilità
Gli altri compagni sono in condizioni di fare un ragionamento che a questo punto consentitemi non è più un sogno ma un'analisi di una realtà concreta che può anche svilupparsi
E devo affidare a voi alla vostra fantasia politica le conseguenze di questo lo spostamento del baricentro politico reale a quel punto l'avvio di un cambiamento del messaggio politico e quindi di una trasformazione di una riforma del sistema politico
Che viene a rappresentare il fatto veramente nuovo non più le nostre prediche non più i nostri desideri non più le nostre illusioni non più le nostre speranze ma un percorso politico difficile da percorrere
Ultima considerazione e ho concluso ma attenzione però
E io sono convinto che tutto questo
Non è soltanto un atto di come si dice volontà
I grandi problemi del Paese dei quali parliamo
Non comportano soluzioni univoche
Il debito pubblico non c'è il compagno Formica ma opache fonico ha fatto un ottimo lavoro almeno mi pare che l'abbia fatto Luca
Una serie di ipotesi di rientro dal debito pubblico si presentano all'attenzione del Parlamento come ipotesi a doppia soluzione
In concreto la domanda elementare chi pagherà il rientro dal debito pubblico
E una domanda politica dietro la quale c'è il problema dell'aggregazione sociale di sostegno degli interessi che questa aggregazione sostengono
Cioè il problema cari compagni ed amici del fatto che ogni processo riformatore vive nelle forze che lo sostengono non vive dell'indifferenza del compromesso della paralisi dell'eterna Tex
I problemi della scuola i problemi dell'ambiente
I problemi
Dell'occupazione i problemi del Mezzogiorno
Sono tutte questioni che non hanno una soluzione hanno dove o più soluzioni
E queste soluzioni rispondono a determinati interessi a determinati bisogni a determinate prospettive che essi risolvono negli aggregati sociali e quindi io dico anche degli aggregati politici conseguente
Ecco perché dietro il ragionamento che io facevo della riforma del sistema politico della concretezza e della verità di questo processo di riorganizzazione a sinistra
C'è poi una condizione un'esigenza c'è una necessità
Qualche volta grazie diceva la sinistra un senso di marcia no la sinistra un senso di marcia si è soltanto una dichiarazione
Se è un sistema di scelte
Che attraverso i grandi problemi del governo della democrazia sostanze un programma politico è qualcosa che si capisce si tocca e si vede che cosa e si vedono anche i referenti sociali allora della sinistra
è un sistema di scelte obbligato perché questo governo
Al cui compagno riconosco non per ragioni retoriche va il merito di fare dei grandi sforzi
Per tenere aperte delle condizioni di riforma concreta questo governo e un momento che visualizza la paralisi come risultato della difficoltà delle scelte
E della indeterminatezza degli aggregati io concludo dicendo che sul partito
Non ho da aggiungere molto a quello che ho ascoltato nella relazione del segretario è un tema che ho trattato più volte compagni sono abbastanza convinto
E comincia finalmente a vedere con grande soddisfazione questo discorso che fa rende strada che la struttura di partito nella quale noi viviamo una struttura non soltanto inutile ma dannosa rispetto alle prospettive politiche
Che abbiamo bisogno di un partito appena rotto che abbiamo bisogno di una struttura che sia realmente federativa che abbiamo bisogno di vitalizzare i soggetti che nella società rappresenta ora il nostro sostegno
Noi abbiamo una sclerosi del partito organizzato nei termini chiamiamoli post Morandi anni abbiamo una grande vitalità del partito detto
E abbiamo il problema lo dico ai compagni che hanno queste esperienze che del resto sanno benissimo che questo problema di ricondurre questa specie di schizofrenia del partito ad un'arma unicità e ad una coerenza non voglio dire altro perché su questo ripeto le cose che sono state dette
Proprio perché aprono autorevolmente un problema mi trovano soddisfatto la considerazione finale
Ma c'è un travaglio in corso
Nel partito comunista
C'è una grande crescita una grande maturità di coscienza dentro di noi
C'è una prospettiva che diventa una prospettiva concreta possibile
Importante
Tale da cambiare realmente in maniera forte
Gli equilibri politici e la qualità del sistema politico e il messaggio è il nuovo rapporto fra sistema politico il Paese reale
E questo giustifica gli obiettivi e la prospettiva dei socialisti
Io non voglio su questo fare discorsi che potrebbero essere anche interpretati male il novantadue è un termine che abbiamo usato molte volte lo abbiamo usato per rappresentare l'Europa l'abbiamo usato per rappresentare
L'anno di fondazione del Partito socialista non lo usiamo più per rappresentare la scadenza elettorale perché ci rendiamo conto che non è più quella una scadenza elettorale
Quello che voglio dire che un secolo di socialismo è passato
è stato un secolo di divisioni è stato un secolo di esperienze destato un secolo di risultati
Comincia fra due anni il secondo secolo del socialismo italiano
E consentitemi di dire questa volta non colleghi fasi della speranza o della illusione
Qui ci sono tutte le condizioni perché il secondo secolo del socialismo italiano venga cominciato
Insieme da tutti quei socialisti che hanno lavorato in modo diverso perché si realizzasse nel nostro Paese la condizione di una forza socialista
Prima forza politica del Paese e guida di una democrazia in trasformazione
Bene grazie
A questo popolo sono iscritti dei domato Amato
Se
Siamo d'accordo concludiamo Apollo
Allora la parola al compagno di dama
Grazie care compagne cari compagni il voto del sei maggio evidenziato
Alcuni elementi che io considero allarmante dei quali dovremo tener conto il primo quello di cui si è parlato anche nel corso del nostro dibattito sicuramente quello che riguarda il successo delle leghe
E sicuramente in questo caso possiamo parlare di un campanello di allarme che ci deve far riflettere che sarebbe un errore liquidare in modo semplicistico addirittura esorcizzare
Sicuramente in questo fenomeno ci sono molti elementi inquietanti c'è razzismo cioè qualunquismo c'è il localismo esasperato c'è anche una certa dose di violenza però c'è anche una protesta legittima contro uno Stato che non funziona
In fondo nel nostro Paese questa contraddizione che cresce sempre più tra una società civile che si è sviluppata fino a livelli molto elevati sul piano economico scientifico tecnologico culturale
E la sua pubblica amministrazione che non ne ha saputo tenere il passo diventa il fatto sul quale occorre non solo continuare a riflettere ma dire soprattutto agire possiamo affermare che questo Stato non è all'altezza della società che deve governare questo genera insoddisfazione disaggio
Protesta alle leghe hanno prelevato da questo serbatoio e questo serbatoio si può svuotare soltanto con una vasta modernizzazione e con una politica di riforme il secondo dato che si può ricondurre a questa frattura sempre più evidente ampia tra Paese reale e Paese legale il D'dato che riguarda il voto il non voto le astensioni le schede nulle le schede bianche il venti per cento degli elettori ha scelto il non voto
E questa tendenza è tanto più allarmante se la si considera in rapporto a quello che è avvenuto domenica scorsa in occasione dei referendum su quesiti chiari come la caccia e la riduzione della chimica in agricoltura
Anche se in quel caso voi dobbiamo tener conto che a fronte dell'astensione scelta tra caccia e pesticidi dall'elettore ci sono diciotto milioni di sì
Dei quali il Parlamento e la maggioranza delle forze di di governo dovranno tener conto quando si tratterà di attuare la riforma di questa legge
Sulla caccia che volevamo abrogare e soprattutto la drastica limitazione dell'uso della chimica in agricoltura
Era invece prevista in calo del Partito comunista anche se esso si è diciamo espresso in modo diseguale con una maggiore accentuazione nel Mezzogiorno il PCI e oggi al suo minimo storico noi invece abbiamo confermato un nostro trend di crescita che ormai tradizionalmente a cocci accompagna nelle consultazione elettorale
L'onda lunga continua un successo che è stato molto forte al Sud dove un successo conseguito in una situazione molto difficile nella quale tra l'altro tutti i partiti della coalizione di governo hanno subito flessioni
E questo è un dato che dobbiamo sottolineare il pentapartito e vicino oggi alla zona Cesarini porta a casa non più del cinquantasette per cento di voti un margine di sicurezza che si va facendo via via più ristretto
E sono quindi più che fondate le nostre preoccupazioni quelle che ieri ha ha ribadito il segretario sulla situazione politica del Paese noi finora abbiamo avuto molto senso di responsabilità
E c'è nella Democrazia Cristiana chi ci accusa di essere destabilizzato ori e di pensare ad elezioni anticipate
E c'è chi sostiene che i problemi del Governo non deriverebbero dalle divisioni nella Democrazia cristiana ma bensì dalla inaffidabilità degli alleati e naturalmente le cose non stanno affatto così
Nel corso di questi mesi noi abbiamo insistito sulla necessità che la maggioranza mettesse il governo nella condizione di attuare il programma concordato
E quando le divisioni e i contrasti all'interno dalla Democrazia cristiana ne frenavano l'azione generando confusione disorientamento noi lo abbiamo rilevato e lo abbiamo criticato e la prova provata di questa analisi sta nei comportamenti parlamentari della democrazia cristiana o quantomeno di una parte di essa
Io voglio qui ricordare che per rischio dare dal Parlamento la legge sulle autonomie locali ci sono voluti due anni dopo dieci anni di gestazione e tre voti di fiducia alla Camera
Voglio ricordare che la legge sulla droga è rimasta per più di un anno impantanata nelle Aule parlamentari tra ripensamenti incertezze e dubbi di autorevoli esponenti democristiani perlomeno tardivi se non strumentale
Che identica sorte è toccata alla legge anzi una sorte peggiore alla legge sull'emittenza radiotelevisiva Cecchi nata in Senato da un emendamento di cinque C
E se sullo sfondo l'ambiguità la doppiezza della teoria delle due maggioranze riproposta e sostenuta dall'onorevole De Mita
Una maggioranza con i socialisti per governare
Un'altra senza o contro i socialisti per le riforme istituzionali e non solo quelli e infine quello che ieri GRA che sia definito incostituzionali simil referendum elettorali
Una vera e propria mina innescata sotto la maggioranza referendum proposti presentati sottoscritti
Da Uto rivoli e autorevolissimi esponenti della democrazia che lo script Diana esponenti non solo della sinistra democristiana ma anche di aree diverse e dal partito e dal segretario del partito comunista
Del resto le polemiche nel governo
Tra governo e maggioranza all'interno dalla Democrazia cristiana hanno costretto ieri lo stesso presidente del Consiglio a prendere atto che proprio le cose non vanno Tobias solo il fatto che un uomo di così navigata esperienza politica se ne accorga con tanto ritardo mentre noi lo diciamo da tempo
E diciamo tutto ciò non solo per ricordare quello che è accaduto più dire più di recente senza dimenticare però e che negli ultimi quattro anni noi abbiamo visto passare sotto i nostri occhi quattro governi a guida democristiana dei quali tre azzerati e l'ultimo indebolito dalle divisioni pre e posto congressuali della Democrazia Cristiana
Un partito che ormai si configura sempre più come un insieme di gruppi impegnati incessantemente alla ricerca di nuovi equilibri e quindi perciò spesso fonte di permanente instabilità
Tutto ciò ha prodotto una situazione che e ormai ai limiti della sostenibilità soprattutto per chi come noi
Dopo la traumatica conclusione del governo Craxi ha garantito la governabilità ed ha manifestato spirito costruttivo e senso di responsabilità
Ecco io penso che al punto in cui siamo come del resto da tempo stiamo affermando
Si pone l'esigenza di un chiarimento politico con la democrazia cristiana con tutta la Democrazia Cristiana un chiarimento che è cosa diversa dal vertice per capire se ci sono le condizioni politiche per superare l'attuale confusione
Per eliminare l'ambiguità e le incertezze per dare senso e significato a questo scorcio di legislatura impegnando governo e maggioranza su due grandi temi quello delle riforme istituzionali e quello delle riforme sociali
Sul primo tutti concordano
Vi è un'esigenza ineludibile ormai di efficienza del sistema vi è un'esigenza di maggiore efficacia dell'azione di governo
E le riforme sociali soprattutto la loro attuazione sono legate a quelle istituzionali
Con questo Parlamento e con questo sistema partitico si conclude poco
Noi da tempo abbiamo avanzato una proposta organica l'abbiamo recentemente ribadita ed arricchita a Rimini su questa proposta abbiamo registrato giudizi diverso
E abbiamo registrato il permanere di una certa opposizione preconcetta
Certo si può essere si può non essere d'accordo ma sia il dovere di proporre qualcos'altro che serva a raggiungere gli stessi obiettivi di governare di riformare e di rinnovare
Finora in questo campo si sono sentite molte voci molte opinioni ma non è ancora venuta dalla Democrazia cristiana una proposta chiara organica valutabile e il rischio è che troppa cautela ai limiti dell'immobilità trasformi la proverbiale prudenza di Piazza del Gesù in una vera e propria imprudenza
E allora sarebbe in questo caso doveroso chiedersi a che cosa possano servire gli ultimi due anni della legislatura
A galleggiare a malapena sui Problemi
Allora arsi in un'estenuante pratica di gestione e distribuzione mediazione senza venire a capo di niente mentre invece è in corso una forte accelerazione del cambiamento che esprime opportunità e rischi possibilità Problemi aspirazioni e bisogni del tutto nuovi
Beh io penso che noi questo proprio non potremo accettarlo
Bene ha fatto ieri il segretario a riprendere il senso politico dalla conferenza di Rimini quando ha detto che c'è un terreno vaste istituzionale sociale e culturale internazionale che può essere di grande utilità per sviluppare un dialogo tra le forze di progresso
Voglio dire che non mi meraviglio delle difficoltà anche gravi nelle quali si trova oggi il partito comunista e certo non me ne rallegro
Ma era difficile prevedere un percorso diverso per chi è giunto in grave ritardo a prendere atto del fallimento totale e irreversibile del comunismo troppe negli ultimi dieci anni sono state le occasioni perdute
Se invece di alimentare un feroce anti socialismo per quasi tutto il corso degli anni ottanta
Il Partito comunista avesse deciso di imboccare fin da allora la strada della sua Rifondazione
Se avesse scelto un atteggiamento costruttivo invece che ferocemente astioso ed oppositori io nei confronti del governo a guida socialista oggi forse le cose starebbero in tutt'altro modo
Fino al novembre dell'anno scorso ed ancora fino a prima del congresso di Bologna il Partito Comunista pensava ad un'alternativa senza il partito socialista o addirittura contro il partito socialista
L'attenzione era rivolta a tutti vera rivolta la sinistra cattolica ai Verdi di estrazione comunista demo però le Tarja radicale alla sinistra sommersa che poi non è mai emersa ai padri gesuiti sorge e quinta CUD
E cosa non è stato inventato in questi anni un po'da tutti può di non cambiare pur di neutralizzare i socialisti
Le giunte anomale il laboratorio di Palermo il Polo laico con la regia di Pannella insomma anni perduti nel culto di un socialismo marxista di una sinistra dell'assalto al ciclo
In cui l'impossibilità e la vaghezza degli obiettivi ha sempre impedito di prendere sul serio la prospettiva di un moderno riformismo socialista
Anni perduti ad inseguire il nulla ed arrendere inamovibili ruolo della DC forte più per la debolezza e le incongruenze degli altri che per i propri meriti
Ricordo tutto ciò non per indugiare in una polemica infruttuosa ma per ribadire che c'è una possibilità una sola di riprendere in modo costruttivo e duttile il dialogo è la proposta di unità socialista che può diventare il terreno di riconciliazione di convergenza per tutte le forze di progresso e verso questa prospettiva che devo dei Tanzi il nuovo corso
Iniziato dal Partito comunista con l'ultimo congresso di Bologna evitando battute d'arresto e soprattutto guardandosi
Dalla tentazione di puntare ad una tregua interna attenuando o rallentando il processo
Di rinnovamento e di Rifondazione
è un processo questo al quale siamo interessati
Anche noi molto ed al quale dobbiamo offrire dopo Rimini altri elementi per sviluppare il dialogo per avvicinare il confronto per ricercare punti di convergenza
Lo ha fatto ieri nella sua relazione il segretario del partito
Sotto valutarne la portata ignorare nello spirito
E qui volgare né il senso sarebbe un errore imperdonabile non solo per la Cosa di Occhetto ma per tutte le forze della sinistra interessate ad una prospettiva di Avvenire
Compagni socialisti hanno conseguito uno straordinario successo nel Mezzogiorno
Dove siamo diventati il secondo partito questo io credo significhi che dobbiamo aumentare subito il nostro impegno per affrontare risolverne i problemi
La questione meridionale è oggi una questione che si pone in termini profondamente diversi da qualche anno fa
è diventata una questione di aree di crisi nel senso che in alcune zone non dappertutto si registrano problemi di lento sviluppo o addirittura di sottosviluppo di disoccupazione crescente e di criminalità dilagante
Credo che sia venuto il momento di impegnare seriamente tutto il partito in un grande sforzo di riformismo meridionalisti
C'è un primo fronte quello che io considero il più grave la criminalità
Cento e sei clan camorristici con circa sei mila affiliati in Campania
Centoquarantuno cosche in Calabria con cinque mila affiliati centottantasei famiglie mafiose in Sicilia con quattro mila picciotti affiliato sono gli ultimi dati di qualche giorno fa comunicati alla Commissione parlamentare dal prefetto Parisi dal comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Viesti
Ha ragione il segretario questa criminalità non è assolutamente imbattibile come non fu imbattibili terrorismo a patto però che lo Stato si organizzi adeguatamente
Con nuovi mezzi risorse e strumenti necessari per affrontare quella che io considero ormai una vera e propria emergenza e tutto ciò finora non si è mai verificato
Se non si considera l'eccezione di alcune modifiche alla legge Rognoni-La Torre lo siamo stati
Molto generosi con il ministro degli interni in occasione dell'ultimo dibattito parlamentare e speriamo che ora si riesca a passare dalle parole dagli impegni presi ai fatti concreti
C'è poi il fronte del lavoro
In alcune regioni non in tutte ma in alcune aree
E in alcune regioni del Mezzogiorno ormai la disoccupazione supera il venti per cento e un vero e proprio esercito di ragazze e ragazzi laureati diplomati senza titolo insomma una grande questione che è una questione etica prima ancora che il sociale e politica
E si può fare
Qualcosa si deve fare qualcosa quando formiche era ministro si parlò di una serie di iniziative che riguardavano la formazione professionale che sicuramente il campo da arare
Ci furono delle proposte concrete anche da parte delle organizzazioni sindacali concentrare i contratti di formazione lavoro nel Mezzogiorno
E io penso che assumere un impegno su un piano straordinario per il lavoro nel Mezzogiorno e riuscire poi ad attuarlo varrebbe cento discorsi sul Mezzogiorno
E varrebbe molto di più di tante parole che si continua a dire senza che le cose cambino
Che e noi dobbiamo tener conto che nel Mezzogiorno spesso lo Stato è poco rispettato perché è poco rispettabile
E perché è stato identificato conti per decenni con l'intervento straordinario con la Cassa per il Mezzogiorno con quella rete di consorzi di enti che da sempre sono controllati dalla Democrazia cristiana
E la quale democrazia cristiana nel Mezzogiorno e tanto più forte quanto più debole gracile inesistente lo Stato
Io penso che nella politica per le regioni meridionali occorre una svolta e inutile per esempio nelle condizioni attuali continuare a pompare risorse che poi restano sulla carta come ha rilevato ieri il compagno Craxi per l'acqua sono stati stanziati quattordici mila miliardi di cui appena due mila spesi
Oppure sono utilizzati male finendo con l'alimentari qualche caso in molti casi anche la delinquenza occorre smantellare al più presto tutti gli strumenti dell'intermediazione partitica sui fondi straordinari una intermediazione che produce inquinamento un intervento straordinario che a malapena sostituisce quello ordinario e che continua a nutrire parassitismo assistenzialismo clientelismo insomma occorre far diventare ordinario quello che e si continua ad essere falsamente denominato straordinario occorre cancellare questo sistema semi parassitario di amministrazione inefficiente delle risorse irrobustire promuovere le forze di mercato concentrare le risorse pubbliche e private su grandi progetti
Certo è scandaloso che le partecipazioni statali siano del tutto latitante
Che i privati a cominciare dalla FIAT intervengono solo con i soldi dello Stato
è inammissibile che ancora non si sia riusciti a varare regole e procedure per garantire trasparenza rapidità e produttività degli appalti pubblici
Io credo che su tutto ciò si debba da parte nostra promuove una forte e concreta iniziativa con tutti i compagni del Mezzogiorno
E occorre che nel Mezzogiorno compagni di partito sia capace di sostenere la sfida che gli deriva dall'essere il secondo partito non sempre siamo stati all'altezza del compito
Quelli che abbiamo ricevuti non sono voti di scambio o comunque non sono tutti i voti di scambio sono anche io dico prevalentemente voti per il rinnovamento per la ripresa per la modernizzazione delle regioni meridionali
Il partito deve mettere da parte divisioni beghe e contrasti interni vede sapersi organizzare costruire una sua unità diventare un soggetto politico forte e dinamico aperto alle istanze sociali capace di un profondo rinnovamento culturale e di una buona preparazione politica ed amministrativa
Il rapporto con la vicina il sogno diventerà sempre più difficile dialettico conflittuale sulla mera gestione del potere siamo perdenti e resteremmo succubi
Intrappolati in un sistema che invece va cambiato la sfida deve avvenire sulla qualità della nostra azione politica sulla qualità delle nostre proposte sulla capacità di attuare se riusciremo a fare questo l'onda lunga continuerà ed il Partito Socialista sarà sempre più la forza decisiva per lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese
Bene grazie
L'Ulivo prima Vezzali telaio desidero ringraziare ovvero della presenza dell'attenzione della velocità con la quale dalla rapidità della concisione con la quale avete
Parlato con l'augurio che inventarsi una qualche polemica per la prossima assemblea ombre renderla più sempre più vivace e più divertente do la parola al compagno a Marco per la conclusione
Care compagne e compagni io faro un intervento limitato a ad alcuni temi quelli istituzionali facendo delle chiose
E alcune sottolineature rispetto alla relazione di ieri del segretario che devo dire ho particolarmente apprezzato il taglio che dava i singoli temi e anche per l'equilibrio delle posizioni politiche che ne emergevano per cui non c'è in realtà molto neanche da dibattere questo poi non ti lamentare tanto
Me li ricordo i tempi che finché si dibatteva molto non non so quanto quanto erano più felici e quanto era dibattito di idee quanto era dibattito di qualcos'altro ma insomma pareva Parma insomma qualche cosa ricorda i piloni vantato la perdita secondo se non se non abbiamo motivi di litigio credo proprio che andare dalla ricerca per inventare l'Istria
Seguire piste vecchie sbagliate
Io volevo fare alcune sottolineature in materia istituzionale
Partendo dalla premessa da cui è partito Craxi ieri che giustamente hanno tanto che già si è scatenata la sagra dei ricettari e delle ricette sul povero paziente in materia istituzionale e ha avvertito che noi non partecipiamo al momento a questa sagra scaraventandolo sul mercato anche noi le nostre ricette
E credo che questo da parte di tutti possono essere inteso come la prova provata del nostro interesse alla salute del paziente
Che probabilmente da troppe ricette più predicate che volute rischia di uscire ancora più malato di quanto non sia io perciò esporrò alcune motivazioni sugli aspetti di quello che Craxi è chiamato il disegno d'insieme del nostro discorso istituzionale
E mi soffermerò da ultimo sulla faccenda dei referendum elettorali
Cercando di sollecitare un momento la vostra attenzione e quella degli amici giornalisti anche su aspetti intrinseci a questi referendum dei quali non si parla mai e che ne sono la vera sostanza e che sono le ragioni per le quali sono
Giuridicamente incostituzionali e politicamente inammissibili
Ci terrei molto che questi argomenti entrassero in circolazione perché altrimenti rischiamo di trasformare anche i due più due fa quattro
In una delle tante opinioni che circolano sul mercato politico io ricordo che ci provai tempo addietro a sostenere in modo analitico le ragioni della inammissibilità di questi referendum
E mi becca il solito mini virgolettato che diceva secondo Amato i referendum sono inammissibili seguiva un altro virgolettato
No sono ammissibili replica l'onorevole Bodrato e siccome in questo mercato ciascuno di noi è una frase tra virgolette una frase vale l'altra anche se una e due più due fa quattro Earl altre due più due fa cinque
Siccome io continuo a credere all'aritmetica nonostante tutto vorrei reintrodurre gli addendi il più e l'uguale per vedere a che punto si arriva il disegno Craxi giustamente dice dice che noi restiamo fedeli a un disegno di insieme che quello che i compagni anche negli interventi hanno ripetutamente ripreso
Quello che investe la riforma regionale investe la riforma della forma di governo investe la riforma del sistema elettorale ora questo noi non lo facciamo per un perfezionismo per nascondere dietro il tutto e il niente come qualcuno abbastanza scioccamente ha detto
Lo facciamo perché se è vera la diagnosi
Nella quale ormai tutti concordano sulla malattia italiana e delle istituzioni italiane è davvero un senso ritenere che la terapia per questa diagnosi sia una qualche toppa o elettorale o d'altro genere
E siccome sulla diagnosi c'è concordia non riusciamo a capire perché si possa mettere in discussione l'insieme delle terapie che corrispondono alla diagnosi del resto noi la diagnosi non l'abbiamo ne è scoperta dopo le elezioni
Ne inventata nelle ultime settimane è da tempo che noi abbiamo detto e scritto da più parti
Che la crescente debolezza del sistema istituzionale italiano non sta soltanto sul versante Della sua crescente difficoltà ad adottare le decisioni che contano ma anche in primo luogo nella sua crescente Diffy col Parma apprese multare la Società nei tanti interessi in cui questa si manifesta quindi crisi di capacità decisionale
Ma crisi anche dica e in primo luogo di capacità di rappresentanza
Se voi andate alle tesi di Rimini e che furono l'ultima occasione nella quale con particolare solennità abbiamo affrontato questo aspetto cruciale
Dicevamo espressamente permettetemi una brevissima citazione in gioco ormai non è soltanto la capacità decisionale ma alla efficienza rappresentativa delle istituzioni
Il peso degli interessi grandi e piccoli che hanno migliore accesso ai canali delle negoziazioni pubbliche chiude infatti gli attori politici non recinto in cui oltre a decidere poco rappresentano poco
Perché non hanno la forza di far valere le ragioni di chi ne sta fuori
E chi ne sta fuori o rimane escluso in un'accentuata emarginazione o cerca rappresentanza nel localismo e nei movimenti
O si rifugia se può nella ricerca di soluzioni private ai propri problemi
Queste tesi furono scritte prima del voto del del delle ultime amministrative
Prima che l'Italia scoprisse che in una legge Regione grande del Nord questo rifugio nel localismo interessava il venti per cento dell'elettorato locale quindi la nostra è una diagnosi non dirò che viene da lontano perché questo sono i comunisti vengono da lontano e rischiano di restarci ma che insomma viene abbastanza da una riflessione non estemporanea non improvvisata non derivante dalla drammatizzazioni con le quali ogni evento si vede accompagnato dell'ultima ora e quindi appiccicaticce quest'è un disco un discorso di lungo periodo che comporta evidentemente chi è la terapia in testa in modo Villesse e vide la rappresento Tanza in modi LSD della distribuzione allocazione delle responsabilità politiche per questo
Il primo punto
Il primo punto e la riforma regionale in realtà è il rafforzamento delle autonomie locali
E Lara rafforzamento del potere centrale in un un esecutivo emblema attizzato da un capo dello Stato con poteri di governo eletto dal popolo
E in qualche modo la controfacciata risultante da un sistema di autonomia è uno Stato che alla metà delle competenze che oggi è che su queste competenze decide e risponde il primo è la riforma regionale vanno fatti contestualmente mal prius logico
Sul quale non riusciamo a capire come mai si sia intorno tanta tiepidezza tutti presi da se stessi tutti presi nel recinto chiuso dei partiti
A non capire che il sistema non funziona non soltanto perché è difficile la coesione tra tanti partiti a livello nazionale ma perché troppe
Sono le responsabilità le decisioni il carico di interessi che vengono scaricati su questa sede centrale accentua Guido le le potenzialità disgregazioni ci rendendo impossibile decidere su tutto ciò su cui si deve decidere
E qui si tratta di e cambiare una cultura che ha ripreso piede dopo vent'anni di regioni sbagliate in Italia che è la vecchia cultura del centralismo
Che badate è una cultura di destra di centro e di sinistra e che porta a ritenere che laddove è in gioco qualcosa di importante sempre e soltanto l'autorità centrale debba decidere
E questo che in una realtà se andassimo ad approfondire
Il tarlo poi da cui nasce il giacobinismo da cui nasce il leninismo da cui nasce l'idea che se tutti gli uomini debbono essere uguali ha da esserci qualcuno con l'autorità di renderli tutti eguali
Ed è su questa tragica illusione che si è costruita la più grande tragedia del ventesimo secolo che il comunismo realizzato ma è al fondo questa stessa tragica illusione che ha continuato a reggere aiutata dai piccoli interessi delle burocrazie dei partiti Dinoi parlamentari
Dinoi parlamentari che non siamo mai disposti a rinunciare all'emendamento di dettaglio su una piccola cosa perché voi lo sapete compagni quando dicemmo ai senatori la Camera farà le leggi che voi farete i principi i senatori ci guardarono con occhio cupo e triste pensavano dentro di sé ma quei principi non si fanno voti perché questo il il vero problema
Che fomenta in realtà esso stesso il centralismo allora
Due esempi concreti i i sindaci stanno girando a Roma perché neanche una fontanella oggi possono più costruire perché la Cassa depositi e prestiti sta chiudendo i rubinetti Massenzio
Ha senso che ci sia una responsabilità interamente centrale dello Stato per qualunque investimento piccolo-grande degli Enti rock tali io non avrebbe più senso che gli enti locali avessero tasse proprie risorse proprie e farsi per conto loro i loro investimenti
Il dramma di una fondo sanitario che cresce cresce lo paga tutto lo Stato
E se le Regioni avessero una vera robusta tassa trasferita loro dallo Stato non diventerebbe a quel punto un loro problema quello della di abitazione della spesa regionale
E tutti coloro che oggi vengono a premere su Roma non andrebbero invece diversamente a cercare le responsabilità anche nelle sedi decentrati dove a quel punto sarebbero esercitati questo
è è il primo punto chiave è il primo punto chiave quello di Rino pesce are la cultura del centralismo e diffondere le responsabilità dando le risorse autonome
Perché le riserve le responsabilità possono essere esercitate è una premessa
Di una governabilità possibile altrimenti potremmo risistemare come vogliamo i sistemi elettorali ma il carico sarà troppo pesante perché un sistema centrale di governo lo possa reggere da sola
La seconda questione quella della riforma della forma di governo sulla quale
è di tutta evidenza la superiorità
Della proposta che noi abbiamo avanzato di rafforzare attraverso l'elezione diretta di un capo dello Stato munito di poteri di governo RIS
Sento alle proposte che limitano al rafforzamento di una coalizione di partiti al cento ripeto azione delle forze politiche all'interno di una coalizione
Qua chi fa questo come diceva giustamente Craxi e e ancora nel passato non ha capito quello che noi abbiamo davanti
In una società che sta diventando così complicata
Che sta diventando così variegata nei nei gruppi nazioni sub nazionali culturali etnici e così via
I fattori di unificazione sono una merce fondamentale per mantenere unito il sistema e la forza unificante che può avere l'elezione di una candidato alla Presidenza della Repubblica
è una delle rare forze che i sistemi istituzionali del nostro tempo hanno inventato proprio per unificare
Gli Stati Uniti non sarebbero diventati un Paese unito donato da mille TBE provenienti da mille parti diverse del mondo
Se non ci fosse stato tra gli altri il fattore di unificazione rappresentato da ciò che tutti erano chiamati a scegliere quindi a riconoscersi o nell'uno o nell'altro di questi candidati
Io capisco che c'è una preoccupazione che
Circola in Italia l'anno particolarmente espresse i comunisti che pure hanno fatto un significativo passo avanti accettando l'idea del primo ministro almeno eletto direttamente dal popolo l'idea che l'elezione del capo dello Stato Possa e fare entrare in circolazione con qualche consenso popolare dei Masaniello alla Leoluca Orlando
E questo è i è un rischio che il sistema ha con sé e dopo queste elezioni mi ha molto divertito che siano stati
Comunisti riservatamente a segnalarlo a questo rischio perché come via Spennati Leoluca Orlando nessuno in realtà era riuscito a farlo sino ad ora
E questo e questa è una lezione è una lezione che chiunque che che chiunque poi porta proprio sulla propria pelle da cui le penne sono state tolte
Ma proprio perché il nostro è un sistema nel quale i partiti esistono
Nella quale occorre andare al di là della forza che i partiti riescono a organizzare ma senza cancellarle coinvolgendoli in un processo di cui sono necessari
E a mente partecipi il rischio ma sia Masaniello Leoluca Orlando e ammortizzato dalla presenza stessa dei partiti i quali sono in grado di esprimere una candidatura che poi avrà la forza propria ma non può essere appunto di
Non può essere di cui di quel genere forza unificante nel momento elettorale sede di assunzione di riesco di responsabilità nella fase postelettorale nella fase di gestione
Della della cosa della cosa pubblica io voglio sottolinearlo questo agli amici democristiani che hanno prevalente la preoccupazione della coalizione e la necessità quindi che i cambiamenti che apportiamo salvaguardino la solidarietà la
Solidità della coalizione
L'elezione diretta di un capo dello Stato munito di poteri di governo specie se impostata secondo alcuni degli elementi del sistema francese non è antitetica al contrario dal luogo ad un ad un rafforzamento basti immaginare ad una elezione contestuale del capo dello Stato munito di poteri di governo e delle Camere per ottenere quello che si pensa e poi una riforma elettorale
Che è il terzo elemento di questo e che badante in una fase come questa
Non può essere pensata come un de follia ante che distrugge tutto ciò che nella società sta ora fermenta
Perché questa è una fase nella quale il corpo elettorale si sta muovendo è una fase nella quale sta cercando sei di nuovo
Ove l'identità politica è una fase nelle qua nella quale ha delle ragioni per cercare tutto questo
E voi non potete usare in via Fulvia
è giusto che un sistema dia spazio a chi cerca spazio è giusto che un sistema per funzionare dia spazio nona delle schegge che vogliono poi muoversi Suor
The ciascuna indipendenti dall'altra ma siano disponibili ad aggregazioni a collegamenti come forze politiche maggiori che garantiscono così un parlar
Mento allo stesso tempo rappresentativo ma capace di funzionare capace di esprimere indirizzi ed è questa la linea sulla quale noi intendiamo muoverci in questa materia una linea che evidentemente non può comportare che si faccia tutto insieme
Perché questo è impossibile lo sappiamo bene ma una linea che deve essere chiaro dall'inizio che deve avere i necessari consensi in tutti i suoi elementi e che deve estrinsecarsi non per corruzione occhi e dall'inizio
Delineato a coi i suoi vari passaggi e se non arriva in fondo e se non arriva in fondo sorge il problema al quale al però che alla fin fine esiste pur sempre il corpo elettorale al quale dobbiamo se non riusciamo da soli chiedere che cosa vuole
Ma glielo dobbiamo chiedere in forma propria
Ed è qui che viene l'assurdo dei referendum elettorali attuali
I quali a sentirli raccontare da coloro che li hanno proposti sono in realtà cosa tutt'affatto diverso da quella che nella realtà sono si dice agli elettori agli elettori scene diritto ai governanti c'è scritto così mi sembra nell'erba che che che che che che stanno sopra
I i tavolini con i quali vengono vengono chieste le firme si tinge cioè al corpo elettorale se tu voti questo referendum sceglierà i da solo i tuoi governanti e qui c'è qualcosa che questo non è vero cioè questo è semplicemente non vero questi referendum in realtà fanno un'operazione che non è mai stata fatta prima che è quello di ritagliare
Parole prese da singoli commi di singoli articoli
In modo tale che eliminate quelle parole le parole restanti assumano un significato tutto diverso che dal luogo ad un sistema elettorale
Ale completamente nuovo non sottoposto al voto degli elettori perché non è la scelta dei governanti e semplicemente un nuovo sistema elettorale
Ciò e costituzionalmente inammissibile e politicamente antidemocratico
è costituzionalmente ammessi
Per la semplicissima ragione che il referendum esistente nella Costituzione della Repubblica è un referendum abrogativo
Il corpo elettorale può creare in un vuoto è come dicono i giuristi con legislatore in negativo non può essere un legislatore impositivo
E vero è sempre stato vero che coi referendum precedenti dal vuoto nasceva inesorabilmente un pieno ma in pieno era il contrario del vuoto
Vuoi tu il divorzio se la risposta era no
Il pieno era un regime matrimoniale col non divorzio cioè con l'indissolubilità del matrimonio se la risposta era sì il pieno era un sistema con il divorzio
Voi tuonò l'apporto spesso accolte dal sistema con a bordo sistema contrario no no Bortot
Vuoi tu e questo era il più complicato quello dell'energia nucleare vuoi purché si faccia questo quest'altro ma il quesito era sempre elementari Simo a e contrario dia
Vuoi tu l'energia nucleare sì non la vuoi no si evidenzia no Energia
Qui si dice all'elettore e ve lo faccio un esempio
Sì uno dei referendum quello in materia comunale
Comincia intaccando l'articolo undici del DPR numero cinquecentosettanta del sessanta che regola le elezioni comunali e provinciali l'articolo undici e vince
Nei comuni con popolazione sino a cinque mila abitanti la elezione dei consiglieri comunali egli si effettua con il sistema maggioritario e con voto limitato
Quindi questa è la norma nei comuni con popolazione sino a cinque mila abitanti la elezione dei consiglieri comunali si effettua con il sistema maggioritario
Sapete qui il referendum in che cosa consiste consiste nel chiedere agli elettori se vogliono abrogare le parole nei comuni con popolazione sino a cinque mila abitanti
Cosicché se gli elettori dicono che le vogliono abrogate il rimane la elezione dei consiglieri comunali si effettua con il sistema maggioritario e il sistema maggioritario diventato universale ma queste Porta Portese di questo è un autentico impronta
Perché
Qui come vedete
Non è non è il contrario non è di essere volete che è nasce un nuovo sistema elettorale per i comuni con popolazione superiore ai cinque mila abitanti era un sistema non si scelgono i governanti si sceglie un un sistema maggioritario il sistema e fatto tutto così quello per il Senato gioca esattamente allo stesso modo le come sapete al Senato si prevede che
Si possa essere eletti nei collegi uninominali se si ottiene la maggioranza del sessantacinque per cento se non la si ottiene tutti i voti vengono apparentati in sede regionale ellissi concorre per liste
Col metodo proporzionale c'è una norma
Che era stata messa per un'ipotesi assolutamente eccezionale una norma mai applicata che dice abbastanza senza talmente
Se se in un unico collegio in tutta Italia
Non si è raggiunta la maggioranza del sessantacinque per cento
Vale a dire se in tutti i collegi di tutta Italia è stata raggiunta la maggioranza dei sessantacinque per cento meno che in uno
Allora in quell'unico collegio si proclama eletto abbia avuto il numero più alto di voti senza fare un apparentamento che che non è neanche possibile perché in tutti gli altri colleghi l'Italia è stato raggiunto trecentocinque per cento chiaro
Allora il referendum che cosa fa sei non unico con legge in un unico collegio è stata raggiunta
Cancella il sei numerico e rimane nel collegio viene proclamato eletto chi ha avuto la maggioranza dei voti e in tutta Italia è saltato il sistema
Ora io capisco capisco che dei professori
E il mio mestiere insomma provino un divertimento pazzesco a fare questo tipo di panza ma quaranta milioni di cittadini non possono essere usati come cassa di risonanza per le esercitazioni di qualche professore
E di quel sto vedete
Di questo vedete si tratterebbe perché in realtà agli elettori non viene sottoposto
Come quesito se vogliono quel diverso sistema elettorale che scaturisce da questi tagli ritagli e sforbiciate
Ma viene detto se vogliono abrogare la parola soltanto se vogliono abrogare la le parla parola attribuire preferenze così tolgono al plurale rimane il singolare rimane un'unica preferenza
Tutto questo significa che una minoranza
Vuol far passare un sistema elettorale che essa ha scelto
Avvalendosi strumentalmente del voto degli elettori per questo noi diciamo che antidemocratico perché questa non sarebbe una scelta degli elettori
Ma sarebbe uno uso del voto degli elettori per far passare un sistema minoritario questo è un plebiscito voluto surrettiziamente da una minoranza
E questo la corte costituzionale tra l'altro non lo può consentire secondo almeno i suoi precedenti
Perché vedete proprio in materia elettorale la Corte costituzionale ha stabilito in una sua sentenza del mille novecentottantasette che ruote azionata
Da una questione da da da una richiesta di referendum sulla legge elettorale del Consiglio superiore della magistratura
La Corte costituzionale allora e la sentenza numero ventinove dell'ottantasette stabili i due seguenti principi
Che in materia elettorale non si può creare il vuoto con il referendum perché l'organo a composizione elettiva formalmente richiesta dalla Costituzione una volta costituito sono parole della corte
Non può essere privato neppure temporaneamente del complesso delle norme elettorali contenute nella propria legge di attuazione
I promotori del referendum questo lo sanno e proprio per questo invece di creare il vuoto hanno cercato di creare in pieno ma qui viene il secondo principio enunciato dalla Corte costituzionale nella medesima sentenza
Perché la corte ha detto che non solo non si può creare il vuoto ma con referendum non si pone anche creare il pieno
Compito che solo il legislatore rappresentativo è in grado di assolvere quindi a questo punto con questa storia siamo qui le nostre opinioni non ci sono opinioni dettate
Da simpatia o antipatia per cui ogni opinione vale l'altra secondo avere simpatia delle antipatie sono basate su una considerazione analitica delle caratteristiche di questi referendum
Dalla valutazione negativa alla quale essi si prestano in primo luogo sul piano politico dalla valutazione di costituzionalità che simmetrica a quella politica naturalmente nessuno impedisce
Che si possano pensare quesiti
Rivolti al corpo elettorale e attraverso i quali si chiede loro Wale sistema elettorale voglio nozze vogliono eleggere o no il loro capo dello Stato ma allora si farà il referendum propositivo
E allora sono stupefatto che degli storici come il signor Scoppola
Si permettano di dire che va benissimo questo referendum è che non abbiamo ragione noi di obiettare noi che proponiamo dei referendum proposi
Tipi che non stanno né in cielo né in terra quando quello che non sta né in cielo né in terra il loro referendum abrogativo che è in realtà un referendum propositivo non dichiarata
Noi chiediamo casomai di poter chiedere al corpo elettorale in positivo qual è il sistema che vuole ma questo significa a vere il referendum propositivo
Queste cose e su questo chiudo sarebbe bene che venissero meditate anche in casa comunista
Perché con i compagni comunisti non c'è dubbio che alcuni passi avanti in questa materia abbiamo cominciato a farli dal momento in cui hanno abbandonato la loro ostilità preconcetta verso l'elezione diretta
Però insomma noi dobbiamo capire se Occhetto afflitto dalla medesima malattia che si spaventò e sgomento quando vedemmo il film sul dottor Jekyll e mister Hyde
E sapere se trattiamo col dottor Jekyll o se trattiamo commi sperare perché non si può essere ragionevolmente produttivi a discutere di un assetto complessivo di forma di governo di giorno e poi di notte andare insieme a De Mita a firmare per questo referendum
Ora
Impostazione incompatibili questo porterebbe a una riflessione più lunga che avremo modo di fare insomma noi ci possiamo augurare che cominci a volare nei rapporti tra noi
I comunisti una rondine istituzionale ma su troppe cose non siamo d'accordo una rondine istituzionale da sola non farebbe primavere ancora non vola
Il problema del dottor Jekyll e di mister Hyde è un problema che si pone sarà un problema del sì e del no sarà un problema del noi del sì
Ma una sinistra si fa se c'è un partito che vuole qualcosa se quel partito ne vuole due anzi non vuole né l'una né l'altra il problema rischia di complicarsi al di là di quanto l'Italia forse occorrerà
Grazie chiuso