L'attuazione della Legge 194 in Lombardia: servizio sulla manifestazione dell'Associazione Radicale Enzo Tortora - Radicali Milano davanti alla Clinica Mangiagalli

Sabato sedici dicembre ore undici e trenta siamo di fronte alla clinica Mangiagalli di Milano in via della Commenda l'ingresso principale vede i radicale dell'associazione radicale Enzo Tortora manifestare sui gradini con cartelli e bandiere della Rosa nel Pugno e dell'Associazione Luca Coscioni i cartelli hanno scritte come libera la donna
Fuori i centri di aiuto alla vita dagli ospedali no ai consulti coatti i consulti si fanno dei consultori la porto legale non un omicidio grazie Camber che hai protetto Omar cito dai servizi sociali grazie radicali che avete mandato marcite in Salvador dalla nonna caro cavi informazioni disservizi si pressing terroristico no
Ci troviamo in una Lombardia una regione governata dalla giunta di centrodestra con presidente Roberto Formigoni una regione dove l'attuazione della legge centonovantaquattro in riferimento all'interruzione volontaria di gravidanza
Piuttosto problematica ne parliamo con Eleonora Voltolina che con Valerio Federico ha svolto nelle settimane nei mesi scorsi una ricerca sull'attuazione della centonovantaquattro in Lombardia
Sì Emiliano io e Valerio Federico che segretario dell'associazione radicale Enzo Tortora radicali Mila no abbiamo cominciato a questa nostra indagine sulla
Attuazione della legge centonovantaquattro in Lombardia nell'ottobre del due mila cinque e l'abbiamo poi terminata nell'aprile di quest'anno
I risultati di questa indagine sono stati presentati alla fine di marzo in una conferenza stampa a cui erano presenti anche Emma Bonino Pia Locatelli e Roberto Biscardini
E che ha avuto anche abbastanza rilevanza sui media lombardi
Da questa nostra indagine abbiamo rilevato che la situazione proprio perché la Lombardia è una regione governata da Roberto Formigoni ormai da quasi quindici anni
è abbastanza preoccupante abbiamo quasi due medici su tre che fanno obiezione di coscienza pertanto si rifiutarla sì
Si rifiutano di effettuava il servizio di centonovantaquattro quindi abbiamo degli ospedali dove la legge centonovantaquattro e messe in pratica grazie magari solo a uno o a due medici non obiettori che devono che devono garantire da soli il servizio
Alcuni ospedali dove in medici Orbit medici non obiettori non ce ne sono proprio e quindi dirigenti ospedalieri devono ricorrere ai cosiddetti gettoni Stitch dai medici che arrivano da altri ospedali uno due volte la settimana
Per garantire il servizio di interruzioni volontarie di gravidanza abbiamo poi il problema e qui passiamo all'attualità di questa manifestazione che stiamo facendo oggi questo prestito davanti alla clinica Mangiagalli di Milano che è uno dei più importanti centri ginecologici d'Italia
Che il problema dei del dell'influenza del in movimento per la vita Movimento per la vita e Lombardia molto forte e ha molto facilitato abbiamo qua
Alcuni ospedali tra cui per esempio
L'ospedale di Bergamo quello di Pavia dove i cent'cioè il Cav il Centro di aiuto alla vita che ha sede proprio all'interno dell'ospedale talvolta addirittura all'interno del reparto e ci sono stati riportati casi di donne che sono state avvicinate senza volerlo senza aver ricercato questo contatto dagli attivisti pro life che hanno cercato di dissuaderla perché
Loro sono informatissimo essendo all'interno dell'ospedale sui giorni in cui si effettuano le bugie sui giorni in cui si effettuano i colloqui e quindi
Purtroppo si si crea questo questo questa situazione che ha gravemente lesiva a nostro avviso della privacy delle donne quindi noi in questa nostra indagine
Abbiamo veramente fotografato una situazione molto preoccupante troppe obiezioni i medici non obiettori con carichi di lavoro grossissimi sulle spalle responsabilità e anche qualche volta anche qualche caso
Diciamo di difficile rapporto con i primari ricordiamo
Questo è un lavoro che ha svolto su specialmente Valerio Federico ricordiamo che il primari sono nominati dalla Regione questo vuol dire e sono ripeto riconfermati ogni tre anni questo vuol dire che nel giro di tutti questi anni in cui per formigoniano fermato il primario obiettori sono davvero diventati la maggioranza questo vuol dire che ci sono dei primario obiettori di larghissime vedute noi abbiamo per esempio ha avuto un buon rapporto con il dottor Grassi Treviglio per dire però ci sono anche molti primari obiettori che decidono in qualche modo di ghettizzare o comunque di sfavorire i medici non obiettori rendendo difficile la loro carriera rendendo difficile le loro condizioni di lavoro
Quindi abbiamo questi medici non obiettori che sono in qualche modo in trincea
E che appunto come dicevo prima sopportano carichi di lavoro
Veramente pesanti per poter garantire alle donne il diritto di scelta per poter garantire alle donne il diritto di interrompere le gravidanze non desiderate questo sito il berbero in più sull'orlo rinculo eccesso più soluzioni lo dica al suo
Il tempo che intercorre tra la prenotazione della dell'intervento la richiesta di intervento e il momento in cui viene effettivamente svolte
Grazie Milano di avermi fatto questa domanda perché era un argomento che è importante è toccare che stavo dimenticando mai abbiamo il la legge centonovantaquattro che permette l'interruzione di gravidanza tra virgolette regolare entro i primi novanta giorni
In realtà le liste d'attesa in realtà noi sappiamo che una donna di solito si rende conto di essere incinta la quarta quinta settimana
E poi c'è un tempo di attesa perché
La donna si reca nella struttura ospedaliera pubblica prendono appuntamento
E poi fa un colloco poi abbiamo sempre la legge centonovantaquattro che prevede che passi una settimana sette giorni in cui la donna aspetta e eventualmente recede dal suo intento a proposito del flusso la cosiddetta pausa di riflessione
Ora noi abbiamo rilevato che molto spesso gli aborti
Sì Effetto vengono effettuati tra la nonna e la undicesima settimana allora tralasciamo il discorso che penso più più qualsiasi persona passa arrivarci da solo a capirlo del del disagio di una donna che si ritrova
Ad essere incinta già di più di due Nesi e Hans e attendere un intervento di aborto con tutti i i sintomi di una gravidanza e il disagio di non desiderare questa gravidanza di volerla portare
Di di voler la interrompe poi c'è anche il discorso col relatore ed è un quattro otto sei infatti questa indagine di cui ho parlato era nata in realtà non come un'indagine
Sulla attuazione della legge centonovantaquattro era semplicemente nata come un contattare i medici per sentire se avevano i medici lombardi per sentire se avevano interesse alla porto medico diciamo sulla scia dell'esperienza che stava compiendo
Silvio viale alta all'ospedale Sant'Anna di Torino allora i medici ci risposero
E ci rispondono ancora che lei più quattro otto sei
Quand'anche fosse commercializzati in Italia o quand'anche loro avessero avuto il coraggio ed alcuni lo hanno avuto di richiedere l'importazione di questo farmaco
O richiedere al comitato etico degli ospedali di avviare questa sperimentazione una sperimentazione uno studio clinico questi medici ci hanno
Confermato che in realtà sarebbe molto difficile utilizzare la porto medico perché rapporto medico ha come limite non più dice dire ai novanta giorni ma intorno ai
Forse sessanta adesso non ricordo esattamente bene il numero di giorni Fasano quarantanovesimo quarantanovesimo giorno
Allora è ovvio che ti può usare solamente nel caso di gravidanze precoci e solamente se la donna si reca tempestivamente a prendere appuntamento e soprattutto se non ci sono
Perdite di tempo tra quando lei chiede l'appuntamento quando l'appuntamento effettivamente ha luogo
E poi prevedere anche i sette giorni di la pausa di riflessione quindi ecco che i ritardi le liste di attesa le cosiddette liste di attesa per gli aiuti questi ritardi
Molto molto negativi per le donne che attendono rifugi Fini Siris ripercuotono anche sulla effettiva modalità perché è ovvio che una donna in teoria dovrebbe poter scegliere tra aborto chirurgico a Porto medico ed è ovvio che noi lavoriamo proprio perché questo sia possibile anche in Italia come nel resto del mondo però ci ci quando noi riusciremo se mai riusciremo a portare la r u anche in Italia turno scontrarsi proprio con questo problema che se il limite rimarrà quarantanove giorni ci dovrà essere una vera e propria rivoluzione
Nella gestione dei di questa della procedura di Fuji perché oggi come oggi si perde troppo tempo
Le donne arrivano incinte di cinque sei settimane
Arrivano ad avere l'intervento tra la nonna e l'undicesima settimana
Grazie questo è il quadro questa la situazione che si vive per l'attuazione della legge centonovantaquattro per quel che riguarda interruzione volontaria di gravidanza
Particolarmente nella regione Lombardia situazione che potrebbe essere migliorata dall'approvazione della proposta di legge Turco in materia che prevede l'obbligo della cinquanta per cento di medici non obiettori e oggi i radicali e la Rosa nel pugno sono qui davanti alla Mangiagalli tutto parte da dichiarazioni del professor Giorgio Pardi primario di Ginecologia presso la clinica Mangiagalli di Milano ne parliamo con Valerio Federico che come avete sentito il segretario dall'associazione radicale in sotto il primario Pardini una
Riunione
Nazionale dei Caf dei centri aiuto alla vita ha dichiarato che è stato in qualche modo concluso un accordo tra la clinica Mangiagalli siamo qua davanti però in questo presidio
E per consegnare una lettera proprio ai dirigenti della clinica
Mangiagalli dicevo il primario ha dichiarato che è stato concluso un accordo che prevede che tutti i MDC suggeriscano quando incontrano la donna in difficoltà che ha già scelto che sta scegliendo di ricorrere a litigi
Che gli venga suggerito un incontro con i volontari del caso appunto questo è il primo punto dell'accordo l'altro punto è quello che prevede la presenza in una fase di trasferimento imminente che ci sarà adesso
La presenza del calma dentro il reparto di ginecologia e ostetricia
Quindi ci sarà un vero e proprio invito di andare nella porta accanto e voi siete qui per scongiurare questa eventualità allo scopo avete scritto una lettera a chi l'avete indirizzata e quali sono i suoi contenuti
Ma lettera indirizzata a tutti i dirigenti della clinica Mangiagalli evidentemente noi chiediamo chiarezza sui termini dell'accordo tra la Mangiagalli appunto in casa vogliamo sapere se è vero che i medici verranno invitati a fare questo quindi a consigliare un incontro con i calma vogliamo sapere come questa cosa verrà formalizzata e comunicata ai medici vogliamo sapere se a seguito del trasferimento della clinica ci sarà o meno sarà o meno prese prevista la presenza del Cav all'interno del reparto naturalmente
Sequestro ci verrà confermato valuteremo l'ipotesi eventuale di un esposto per violazione della centonovantaquattro
Una lettera che ha raccolto in poche ore molte adesioni
Sì devo dire che non ci siamo neanche mobilitati troppo abbiamo mandato a qualche nostra mailing list questa lettera in quarantotto ore più di ottanta adesioni la cosa importante che otto-nove di queste lesioni
Vengono da parte di ginecologi abbiamo avuto anche adesioni da parte di rappresentanti di forze politiche diverse
Da una consigliera regionale di Forza Italia un consigliere
A una consigliere comunale dei DS evidentemente abbiamo la firma e l'adesione della segretaria di Radicali italiani Rita Bernardini molte persone molte donne
Sicuramente noi cercheremo di raccogliere nuove adesioni a a questa lettera fra poco ci recheremo
Alla direzione a presentarla vedremo che che li sposteremo su questa vicenda è stata presentata anche un'interrogazione parlamentare in data ventotto novembre da parte della deputata della Rosa nel Pugno Donatella Poretti salisse è stata data risposta questa interrogazione
Non ho sentito proprio Donatella Poretti ieri non è ancora stata data alcuna risposta a questa interrogazione
Donatella Poretti stessa è una delle firmatarie di questa lettera speriamo che si attivi in una serie di reazioni alla nostra iniziativa e che anche a livello parlamentare venga data una risposta
Grazie grazie a Valerio Federico
Silvio viale medico ginecologo non obiettore che ha portato in Italia ad avere un quattro su sei l'abbiamo sentito molte volte radio radicale di casa dei anche della direzione della rosa
Nel pugno tu hai ricordato come non sia prevista la presenza di obiettori
Nella procedura relativa l'interruzione di gravidanza
Beh certo l'accento da quanto prevede una procedura pentola per gravidanza poi prevedo abiezioni di coscienza del personale chi obiettori non partecipa procedura se non parteciperò procedura che il vettore figuriamoci se posso partecipare
Dei cittadini e delle associazioni anti abortista ed ore per definizione son pronto a volte sono obiettori e non si può pensare che una donna debba essere tartassata infastidita durante sopra al corso dove può chiaramente cambiare idea da chi vuole a tutti i costi fargli cambiare idea questo impensabile quindi credo che sia legittimo ipotizzare che una donna che voglia rivolgersi vuoi alla casa dei doni piuttosto è un mito per la vita o al parroco o a chiunque per avere un consulto per confrontarsi lo possa fare
Che dei nostri ospedali ci sia anche magari un elenco di associazioni o gruppi si possa rivolgere ma non può essere assolutamente configurato come un'IPO una una penna colloca obbligatorio con qualche cosa che in interferisca con l'Italia la procedura e quindi tempi e modalità della volto
Ci sono abbiamo visto qui in Lombardia ma mi pare che anche in Piemonte ce ne siano uffici di
Del movimento di aiuto alla vita all'interno degli ospedali credo che questo possa far riferimento all'articolo due paragrafo dica la centonovantaquattro dove dice che i consultori possono avvalersi di collaborazione volontaria
Di formazioni sociali di base o di associazioni di volontariato da che possano aiutare la donna a non richiede la gravidanza perché la legge ricordiamo ha come titolo tutela della maternità ma in realtà anche quando
Via S. molto pomate c'è in alcuni ospedali cercavano da sé dentro l'ospedale questo
Di per sé non è una cosa scandalosa moltissime associazioni di malati Ossezia sanitarie hanno una sedia un punto di riferimento dente grossi ospedali particolare il punto è dove sono e cosa fanno quindi che hanno la sede lì svolgano attività quando qualcuno bussa lo accolgono non è scandaloso invece vanno a interferire
Parte degli ospedali vicine sala operatoria questo esattamente impedito anche situato a quattro non prevede che i Cavasin o dentro prevede che la sua sul tori possano arresti sotto e volontariato per le finalità della legge quindi
Anche qua identificare solo come gli antiabortisti nei consultori per contrapporsi
Al personale che si occupa delle procedure dovesse abortista e ridicolo
Perché il personale che sopra citata quatto non è un persona che tifa per la volta o o o grida soglia volti ma si occupa della signora ed è il caso che si propone quindi mi sembra ci sia molta demagogia molto strumentalizzazione
E come al solito mantra un po'un confronto vero per cui si scade nella polemica e non nella sostanza diciamo che il punto del denaro tutelare la serenità della donna che non deve essere forzata nella sua libertà dice certa dovrà essere rispettata soprattutto nel suo percorso ad essa aiutata ma rispettata
Grazie grazie al dottor Silvio viale
Nando Vertemati segretario provinciale dello SDI e esponente della Rosa nel pugno oppure ha voluto essere presente questa mattina di fronte alla Mangiagalli
Sì ho voluto essere presente per testimoniare come
Quello che sta succedendo in Mangiagalli sia come dire da respingere come la nostra lettera che oggi consegnamo da respingere perché una intromissione
La legge sulla sulla interruzione della gravidanza è una legge dello Stato va osservata e non si devono dare interpretazioni come quelle che danno il campo che stanno andando oltre la legge credo che una una donna
Prima di arrivare all'interruzione della gravidanza abbia fatto tutto il percorso in modo autonomo aiutata in famiglia con gli psicologi e assistenti sociali e quando arriva
In ospedale I perché ha assunto un con determinazione una decisioni sofferta e easy insistere
In innescare un meccanismo di colpevolezza come fanno i campi credo che sia veramente da respingere e da
Far sì che la nella Mangiagalli questo non succeda nel reparto
Nel reparto di Ginecologia ma che diventi un posto libero di libera determinazione e non invece di colpevolizzazione della donna che già ripeto assume queste decisioni con grande sofferenza
Grazie a Nando Vertemati segretario provinciale dello SDI benché dimostra la sua determinazione nell'appoggio a questa iniziativa
Con la presenza anche del segretario cittadino dello SDI di Milano Marco Mastrangelo il completamento della Rosa nel Pugno qui di fronte alla Mangiagalli avviene anche con la presenza dei giovani la Federazione giovanile socialista
Tra i cartelli esposti qui davanti alla Mangiagalli ce n'è uno che ha un significato diverso rispetto agli altri
Comincia con un ringraziamento ai centri di aiuto alla vita il castello dice grazie caotiche hai protetto massiccio dai servizi sociali e continua grazie radicali
Che avete mandato con la sito in Salvador dalla nonna ne parliamo con Lucio Berté che oltre che componente del Comitato nazionale di Radicali Italiani
E anche portavoce di un gruppo che opera qui a Milano e in Lombardia il gruppo si chiama radicalmente nonni
è stato anche consigliere regionale della gruppo radicali Emma Bonino qui in Lombardia perché questo carte beh io ho voluto ricordare ad onor del vero che quattro anni fa
Mentre era in corso una battaglia da parte mia in particolare per difendere una mamma salvadoregna che era venuta in Italia per mantenere altri sei bambini
A a chi aveva e ha lasciato in patria portando con sé un piccolo di due mesi che si chiamava Kevin ed è il fratello di Omar sito che è citata in questo cartello e questa mamma è stato portato via questo bambino in un modo indegno del ogni criterio di di giustizia
E quando ha avuto l'ottavo figlio Omar sito testo rischiava di essere anche lui e portato via dei servizi sociali bene allora il capo della Mangiagalli i fece un accordo con i radicali di Milano
Per offrire un alloggio protetto a questa mamma con Omar sito e per otto mesi il tribunale dei minori servizi sociali non hanno avuto il coraggio di portar via questo bambino
Quando è cessata la possibilità di aiutare questa mamma noi abbiamo raccolto i soldi e abbiamo mandato massiccio da sua nonna in Salvador
Questo questo ci tenevo a dirlo perché abbiamo difeso insieme il diritto alla all'autodeterminazione della donna anche nel senso di voler a essere madri e di voler tenere con sé un bambino e il testo anche per sottolineare che il ruolo del cargo
E stato di protezione rispetta dei servizi sociali che a Milano spesso e volentieri sono quelli che agiscono per separare i bambini dalle mamme invece che aiutare le madri a a svolgere il loro loro compito di di madri educatrici ed è per questo che e si è creato il gruppo radicalmente lo sì certo che è stato o è un gruppo che sottolinea soprattutto la questione erede dei nipotini sottratti al alle nonne quindi a persone assolutamente a innocenti a priori nel senso che allora non si può imputare null'altro che non ha un amore smisurato sia per i figli che per i nipoti e ai quali poi si di sociale ha portato via
Il nipotino vuole far notare una cosa che alla la direttrice della del Cav Mangiagalli la dottoressa Paola Bonzi e i consiglieri
I consiglieri regionali radicali
Quattro consiglieri c'era astri Cleves RAI Manna mi agli ogni e poi io stesso
Ma il sia siamo stati a rifiutati insieme a Paola Bonzi dal tribunale dei minori come testimoni a difesa della di questa madre salvadoregna questo per dire che il nostro ruolo è stato è stato calpestato il nostro il nostro diritto di di dire la nostra difesa di questa madre è stato negato dalla da questo tipo di giustizia minorile civile
Oggi vige in Italia grazie salutiamo Lucio Berté lo ringraziamo o vediamo ora uscire la delegazione che si era recata a consegnare la lettera al dottor Tiso vediamo anche che tra loro
è presente lo stesso dottor Tiso
Non so se abbia pagato Gabriel sembra israeliane barbare negli accordi
Dà la possibilità rispettando la privacy rispettando l'organizzazione non devono assolutamente interferire non sia o meno rimane lo spazio che hanno perché ha sempre avuto questo spazio degli anni ottanta certo che noi ci auspichiamo come ospedale una maggiore integrazione con le strutture pubbliche del territorio perché probabilmente le straniere piuttosto che altre stanno avendo qualche difficoltà in più
E allora come è stato fatto per le frequenze per servizi e violenza protezione da vogliamo mettere un qualcosa di pubblico qua dentro che magari abbia un'interfaccia con i servizi territoriali
Se poi il capo vuole collaborare con questo qualcosa di pubblico bene ma assoluto nel piano sempre assolutamente rispettandone la fa da tramite parità da assieme formati allora noi siamo un ente per i quali siamo un ente pubblico
In assoluto
Questa qui tatuaggio da mesi da quando avete sull'altra parte dell'accordo
Ma la corruzione una corposa no lei sta ancora discutendo lei sa a che cosa mi riferisco quindi il consiglio che verrà dato ai medici di a tutti i medici di suggerire un colloquio
Nella fase di decisione della donna di suggerire un colloquio con i volontari del Cava al di là di dove saranno poi portati dove sarà posizionato l'ufficio c'è qualcosa di di vero in queste ore attenzione ci sono due privacy
C'è la praghesi del medico e la privacy della ragazza della signora nella un tutelari sia il medico che la signora che anche i medici possono non vuole far sapere in giro perché loro sono del dei dei non obiettori cioè magari hanno anche quindi l'assolutamente questo tipo diverso invece dire a livello di accettazione eccetera guardate che chi vuole c'è la possibilità di rivolgersi al c'è il servizio pubblico tramite consultorio piuttosto se avete dei problemi chi ha
Pirlo a livello di accettazione ma non specificamente su cavi in generale secondo morì aumentare l'informazione su tutto ciò che è prevenzione
Può Enrico informa della presenza del consultorio dove d'esser queste nostre superiori o da questo il nostro noi siamo d'accordissimo è queste nostre entrare i capire se il medico da voi verrà in vi da allora dare dei Carla e del suo e del loro servitele il progetto qualche mese fa ad agosto ne siamo venuti fuori con una proposta ce l'ho sul Corriere della Sera qualcosa al nostro interesse
Aiutare la donna prima durante e dopo perché abbiamo ci siamo resi conto che molte ragazze sono in difficoltà
E allora aiutarlo ovviamente tramite la struttura popolare siamo struttura pubblica e tramite il volontariato che ci sta chiunque assolutamente no nessun'interferenza di carattere diverso il problema nostro e aiutare queste ragazze che ci sia resi conto che
O meglio consideravano aspetti
Non ci sarà fa autonomamente non ci sarà lo specifico in ambito al medico di parlare di lotta non ci sarà solo un'informazione generica che c'è il capocomico
Ripeto pubblico e capo per quanto ci riguarda ci stiamo collegando anche ad altre associazioni mi scusi se insisto lei dice l'informazione verrà data anche
Sulla presenza dei calma
Non è subduzione formazione che venga data
L'informazione della presente al consultorio sarà al consultorio operatorio Piovene questo richiamo imprevisto allora mi scusi dicono che la professor Pardi ha fatto un discorso di carattere generale concretamente in questo momento non c'è ancora
Nulla cioè noi stiamo cercando di studiare la sicura la soluzione migliore Pera
Per agganciarci alle strutture del territorio perché perché abbiamo ci siamo accorti che sta ragazze spesso sono abbandonati a se stessi sempre sono abbandonate a loro stesse
E anche durante una carezza mentre stan facendo se la vogliono se non la vogliono pazienza dice ma anzi
Rispetto assoluto però aiutarlo in questo momento di difficoltà e dopo in questo momento in questo momento non è così e allora Dorian cercare ecco questa è la vera notizia solo questa noi oggi lo stiamo cambiando nulla nella nostra organizzazione rimane esattamente quella di prima
Perfetto
No l'apporto potrà questo poi o attratti colazione no attenzione nei prossimi mesi se volete adesso chiaramente stanno ancora lì venite
Fra un mese fra dovete venire a verificare dice chiederemo di nuovo l'incontro avvenne optando per verificare quanto per continuare questo dialogo e magari se lei polacchi Ruggeri rispose alla nostra Leogrande anche con la forma scritta per essere pienamente grazie buon lavoro autore c'è ancora
Quello che avete ascoltato era un dialogo tra Valerio Federico e il direttore della direzione medica di presidio Mangiagalli Regina Elena il dottor Basilio chiuso
Quale giudizio dare di queste dichiarazioni rassicurazione dottor Tiso prima di tutto ringraziamo il dottore di averci ricevuto negli avere anche accettato di rilasciare delle dichiarazioni
A radio radicale e di rendere quindi pubblica la sua risposta io credo che che che la risposta sia dal nostro punto di vista positiva
Due erano i punti
La presenza del l'eventuale presenza del Cavallin terno del reparto c'è stato chiaramente eletto che non ci sarà un ufficio del Carlo all'interno del reparto di ginecologia di di Ginecologia e Ostetricia e questo il primo punto molto chiaro
E c'è stato anche detto che non c'è nulla quindi non c'è questo accordo che avrebbe previsto
Che i medici formassero anzi consigliasse euro alle donne un incontro con i volontari del cavo
Anche su questo punto mi pare che il dottore sia stato chiaro non ci sarà un'informazione di questo tipo le informazioni che i medici daranno sono quelli previsti dalla legge centonovantaquattro i medici formeranno la donna dei servizi del consultorio
Bene grazie a Valerio Federico con questo concludiamo servizio che abbiamo realizzato il sedici di dicembre davanti alla clinica Mangiagalli di Milano