La riforma del mercato del lavoro tra tecnici e politici

Direi che possiamo cominciare e i giornalisti
Grazie
Allora grazie a tutti per essere qua stasera
Ringraziamo il ministro e tutti i relatori che sono qui con noi in questa serata dico solo due parole Maurizio Belloni solo il coordinatore chi democratici per Milano volevo dare solo il senso
Di questo nostro incontro di questa sera
Democratici per Milano come molti di voi sanno è una realtà che si colloca all'interno diciamo del panorama politico nell'aria diciamo del Partito Democratico e rappresenta un po'quel mondo riformista
Che è interessato a creare momenti di dibattito
Il nostro compito è quello di essere uno appunto di cultura politica e quello che vogliamo fare stasera è un po'nella tradizione di democratici per Milano
Noi vogliamo a dare possibilità di avere momenti di discussione
In cui i non abbiamo il compito di decidere delle cose o di
Fare questa sera delle scelte ma semplicemente inviare uno spazio di riflessioni in cui le persone possano
Anche relativamente a temi complicati come quello che affrontiamo stasera avere un momento di comprensione di quelle che sono le ragioni
Che sono in campo rispetto a queste tematiche del lavoro e di tutto quello che consegue
In maniera tale che la gente abbia un momento è uno spazio di riflessione per capire meglio le varie posizioni per capire meglio i punti di vista per approfondire le questioni che stiamo affrontando
In maniera che poi ognuno faccia che abbia suo convincimento è che di conseguenza questo convincimento dalle Regioni che verranno esposte stasera formuli poi
I propri pensieri
Ecco quindi questo è il senso della serata di stasera
Noi daremo una parola via via i vari relatori in maniera che ciascuno possa
Esprimere il proprio parere ci saranno anche qualche intervento di qualche lavoratore di qualche persona in situazioni di difficoltà qualche i soldati in maniera che anche queste posizioni stasera abbiano la possibilità di essere in campo
Non mi dilungo è comincerà il dibattito dando subito la parola a Marco Leonardi
Che Presidente di democratici per Milano è
E docente universitario rivista gli studi di Milano grazie
Bene grazie a tutti di essere intervenuti Tito Boeri è un attimo il ritardo mi prega di scusarmi ma sta arrivando
Io faccio una brevissima introduzione solo per inquadrare nel mercato della riforma del mercato del lavoro ha magari inquadrare
Il dibattito e poi lascerò subito la parola ai nostri relatori che ringrazio per essere intervenuti
Credo che oggi sia un giorno importante perché
Il voto in Grecia ci insegna una cosa che è molto rilevante anche per noi cioè sostanzialmente che in tanti riteniamo che le riforme hanno un prezzo che è anche molto caro ma
Molti ritengono che sia un prezzo necessaria
Lo hanno ritenuto anche Grecia un processare prestare in una moneta unica onorano europea che necessita di essere sicuramente rinforzata ma
Non dobbiamo farla cascare quindi le riforme hanno un prezzo ma un prezzo che molti ritengono che sia un prezzo che valga la pena di essere pagato quindi se qualcuno aveva una prima domanda da fare
Che poteva essere ma è proprio necessario fare una riforma del lavoro
Che può essere sicuramente può comportare dei sacrifici enormi cessare a farlo adesso che siamo in tempi di crisi credo che
Ma prima ancora di rispondere noi ci hanno risposto dirittura i greci oggi hanno detto sicuramente è un pezzo che val la pena di essere pagato e quindi anche se molti molti sembrano dire che invece era molto meglio lasciarlo mercato del lavoro così come era
Credo che
Oggi siano stati smentiti è molto meglio cambiarlo al mercato del lavoro la riforma farla anche se può comportare dei costi e chi invece preferiva magari non farne niente
Certe volte omette di avvertirci che
Potremmo ancora finire come la Grecia
Questa era la prima domanda una domanda di fondo bisogna farla o non bisogna fare a domanda più difficile ovviamente come bisogna farlo perché qui siamo non siamo qui per anche per discutere questo e molti dei dettagli di questa roba forma
Non sono stati condivisi non è un mistero dirlo
Eventualmente oggi bisogna riscontri scooter quindi non se farla non farla bisogna sicuramente farla magari bisogna discutere si può correggere ancora qualcosa magari si può correggere in un futuro dopo l'approvazione di questa riforma che cosa si può corregge
Il problema fondamentale credo che sia atto che è apparso in
In questi giorni anche relativamente ad altre vicende
è questo allora assumiamo che questo sacrificio siamo pronti a pagarlo lo dobbiamo pagare che paghiamo il prezzo da riforma bene allora come si di distribuiscono questi sacrifici è tutto qua il problema in particolare mi interessa anche
Su come si distribuiscono in termini generazionali
Cioè un conto è fare
Delle riforme il cui costo i cui sacrifici si spalmano su tutte le generazioni
In vista ovviamente di un miglioramento futuro al mercato del lavoro e un conto è
Fare le riforme scaricando sempre i costi sulla generazione che verrà questo è
Magari politicamente più facile
Ed è un
La maniera in cui sono stati spesso affrontati i problemi nel nostro Paese e in tanti altri Pavesi e questo è il punto di fondo credo i sacrifici su quale generazioni e non soltanto su quelle generazioni anche
Ovviamente enti pubblici dipendenti privati
Ricchi e poveri però su quali generazioni come vanno spalmati questi sacrifici perché molti dei dettagli di questa riforma
Hanno che fare il punto su dove cadono che come si spalmano i costi della riforma
Anche qui secondo me ormai non è tempo di fingere il problema è se uno vuole garantire sempre e comunque diritti acquisiti allora è chiaro che scarica tutti i costi del futuro se invece in qualche modo si vanno a intaccare qualche diritto acquisito c'è un problema politico subito che sia
E qua bisogna avere il coraggio di affrontare il problema perché non credo che sia più il tempo di dirci che possiamo comunque sempre a tutti costi garantire tutti quelli
Che nel mercato del lavoro ci sono e poi scaricare tutto quello che verrà sulle future generazioni questo credo che sia la cosa fondamentale che deve informare il dibattito su due riforme del mercato lavoro ma non solo su tutte le riforme
Venendo al punto di oggi questa riforma è fatta su tre pilastri costruita su tre pilastri fondamentali
Il primo pilastro e rendere l'uso delle partite IVA fasulle dei co.co.co. fasulli molto più difficile secondo pilastro è favorire
Contestualmente di utilizzo del contratto a tempo indeterminato per far questo bisogna ridurne i costi
Bisogna dare più certezza anche nel caso del licenziamento in questi due pilastri sono evidentemente legati se uno
Vuole fermare l'utilizzo fasullo di un milione un milione cinquecento di partite IVA che non sono vere partite IVA lavoro autonomo in qualche modo contestualmente devo operare su il contratto lavoro in tempo interne determinato i suoi costi
Che l'ultimo comma pilastro è quello di passare a dei sussidi di disoccupazione a una cassa integrazione che è più universale
E che copra quindi una platea molto più alta questi sono i tre pilastri fondamentali con una domanda che viene spontanea è
Va bene è una è un castello costruito su questi tre pilastri fino a che punto si possono cambiare o erodere ciascuno di questi tre senza poi far cadere tutto il castello e l'efficacia complessiva della riforma questa è una cosa che
Che bisogna discutere
E poi l'ultimo punto e mi taccio questo c'è un problema poi di attuazione pratica di questa riforma cioè
Attuazione pratica di una riforma che appunto nella transizione avrà sicuramente qualche costo da pagare
Possibilmente sperabilmente avrà un successo nel futuro
Allora
Come facciamo in questo anno in cui siamo in crisi ad attuare la riforma cioè magari una maniera
Di attutire l'impatto in un primo anno di crisi magari utilizzando anche le competenze la Regione visto che siamo in un Consiglio regionale
E un problema speculare a questo è è il seguente cioè noi ci limitiamo abbiamo parlato dei dei tre pilastri andamentale della riforma e discutiamo molto spesso di articolo diciotto ripara false partite IVA di cassa integrazione cimenti chiamo un punto fondamentale
Che molto forte in tutti gli altri Paesi Costa di Chieti riforma non dimentica ma
Che poi bisogna applicare impraticabile che sarà il vero punto d discrimine se questa riforma poi avrà un successo no che sono i servizi per l'impiego sono le politiche attive
Cioè le politiche attive del lavoro sono molto deboli in Italia le competenze le Regioni qua sono molto forti
Però le Regioni sono poco coordinate tra loro ci sono competenze sparse ci son competenze alle Province ci sono competenze all'INPS per cui
Sussidio viene pagata dall'INPS ma poi evidentemente un servizio di politica attiva dovrebbe essere riservato alle Province cioè l'incertezza sul futuro e le Province
Ci sono cambi le maggioranze le Regioni e servizi all'impiego nelle regioni che non sempre funzionano come dovrebbero sono dei problemi di attuazione tecnica proprio qui e ora in un anno che ancora di crisi quindi
Questo credo che sia l'ultimo punto che vale la pena di approfondire e con questo io mi taccio spero di essere stato esaustivo ovviamente relatori poi potranno parlare di quello che ritengono
Opportuno direi che diamo direttamente la parola al ministro e poi dopo a seguire Franco Mirabelli coordinerà il dibattito tre relatori grazie
Mozione
Buongiorno a tutti
Dire che la prima occasione oggi
A Milano per spiegare un pochino la riforma del mercato del lavoro e quindi
Sono tenta di aver accettato invito
Marco Leonardi perché mi sembra che sia un'occasione importante mi danno la città
Essenziale per la dinamica italiana per l'economia italiana ma anche anticipatrice qualche volta di sviluppi
Che riguardano il sociale e quindi credo che l'occasione qui sia davvero importante voi sapete anche che
A di speriamo che la riforma sia approvata in tempi
Rapidi dalla Camera dopo che è già stata approvata dal Senato
E questo sostanzialmente per due ragioni Marco Leonardi chiedeva è proprio necessario fare oggi una riforma del mercato del lavoro
E la risposta noi pensiamo
Sia positiva
E non solo ma lui diceva oggi viviamo un momento di recessione e quindi forse questo avrebbe dovuto indurci ad aspettare
Ma io credo che invece proprio nel momento in cui le cose non vanno bene che bisogna che i nodi vengono al pettine e bisogna cercare di risolverli
A i nodi che vengono al pettine non sono tanto quelli della recessione
La recessione in larga misura dovuta e venti
Che sono al di fuori dell'economia italiana
Ma la recessione si è innestata sul sentiero di lunga durata
Dell'economia italiana che era un sentiero di stagnazione se non di declino
Sono quindici anni
E forse più che l'economia italiana cresce meno di quelle europei con le quali si confronta per non parlare bella
Confronto con le economie emergenti e con i Paesi più dinamici allora la recessione aggrava la nostra situazione
Ma rende anche più urgente l'adozione di quelle misure di riforma strutturale
Che possono farsi
Che noi riprendiamo un cammino di crescita
Che abbiamo abbandonato non dall'inizio della recessione ma da ben prima questa è la cosa importante che fa rispondere in maniera positiva
Al domanda che si è posto Marco Leonardi e e bisogna quindi chiarire subito che non ne
Il fatto che noia Pala adottiamo questa riforma perché ce lo chiede l'Europa d'Europa perché ce lo chiede la Commissione europea perché ce lo chiedono le istituzioni internazionali
Quelli sonno diciamo momenti di pressione
Anche comprensibili perché noi siamo una parte importante dell'Europa e ciò che succede in Italia a ovviamente delle ripercussioni molto forti sullo scenario europeo
Sullo scenario su cui sull'euro in particolare
Con me moneta europea
E come moneta internazionali
Ma anche a delle conseguenze importanti direi su
Più generali scenario internazionali non è perché ce lo chiedono quindi di altri
Ma è perché lo dobbiamo hanno gli stessi questa è la cosa che dobbiamo capire
E lo dobbiamo a noi stessi esattamente per quelle ragioni che inducono molti a guardare con preoccupazione al futuro dei nostri giovani
Questo non è diventato sono un luogo comune
I giovani sono diciamo senza prospettive o con prospettive troppo limitate non è un luogo comune
E un qualcosa il fatto che le prospettive dei giovani per la prima volta sembrano ridursi
Anziché come avviene a superare quelle dei loro genitori o dei loro nonni sembrano ridursi e quindi le riforme
Tutte debbano essere intese nel senso di ridare al Paese e quindi ha i suoi giovani una prospettiva di crescita
Marco chiedeva anche come fare una riforma in situazioni molto difficili
La riforma intanto voglio dire subito che diversamente da ciò che è stato fatto per la riforma del sistema pensionistico
E il Governo a adottato per la riforma del mercato del lavoro il metodo del dialogo del confronto con le parti sociali
Presidente Monti ha detto diverse volte il dialogo il confronto non sono equivalenti alla concertazione
Il dialogo il confronto sonno capire i punti di vista altrui confrontarsi corda
Diciamo le priorità altrui ma non è necessariamente concordare equivalenti a concordare le soluzioni
Il Governo si assume la responsabilità delle soluzioni che propone
Questo dialogo è stato condotto per circa tre mesi voi questa è cronaca lo sapete
E io amo spesso ricordare che forse nessuna riforma come quella del mercato del lavoro tocca veramente gli interessi
Diffusi nella società
E cioè nelle famiglie
Nelle intese nelle istituzioni bella Pubblica amministrazione ovunque sono toccati dalla riforma del mercato del lavoro gli interessi
E sarebbe bello avere un mondo nel quale questi interessi convergono
E sono e portano a una visione condivisa
Ma non è sempre così e non è stato così neppure in questa occasione
Nella nelle occasioni di confronti io mi sono spesso ritrovata con punti di vista se non
Diametralmente opposti abbastanza divergenti tra quello che era espressione del sindacato e quello che invece era espressione delle associazioni
Datori di lavoro
E non soltanto Confindustria ma anche le altre associazioni
E vero che non abbiamo in termini di gara rappresentanza
Sentito tutti abbiamo sentito le organizzazioni più significative però è anche vero che per esempio tutte le volte che il Ministro è stato richiesto
Di un incontro ha sempre appena fatto
Di uffici del ministero a questi incontri quindi non abbiamo cercato di ascoltare
Ma abbiamo constatato una contrapposizione di interessi che forse è proprio la crisi nella quale stiamo vivendo in maniera molto difficile rende più approfondita rende più drammatica
Non attenua ma in qualche modo
Esasperata
E quindi il compito del Governo è stato quello di cercare una sintesi
Noi compromesso non voglio dire in maniera molto esplicita non un compromesso ma una sintesi
Tra visioni non convergenti nell'interesse l'ho detto prima nell'interesse del Paese tutto nell'interesse e in un interesse che va anche al di là
Della crisi presente perché la riforma donne
Un non è fatta per superare la recessione ma è fatta per traghettare il Paese attraverso la recessione verso un sentiero che sia nuovamente un sentiero di crescita
E ho detto anche varie volte che dovendo sintetizzare le caratteristiche di questa riforma del mercato del lavoro se c'è naturale preferisco grazie
A
Di questa riforma del mercato del lavoro io né privilegio due
è una riforma che tende a costruire un mercato del lavoro inclusivo
E dinamico
Mercato del lavoro inclusivo
Che noi siamo un mercato del lavoro segmentato è un dato di fatto
Cosa vuol dire segmentato vuol dire che ci sono diversi segmenti del mercato del lavoro che dialogano poco tra di loro
E ci sono diversi gradi di protezione e di tutela per i seguenti diversi gradi di stabilizzazione dei rapporti di lavoro con
La
Precarietà
E l'assenza di tutela che si concentrano su segmenti particolari che sono i giovani e le donne
Questo è
E anche lavoratori anziani questo va anche ricordato detto
Un mercato del lavoro inclusivo quindi è un mercato del lavoro che tende a
Includere dando opportunità di lavoro anche i settori che sono al margine o completamente esclusi
L'altro aggettivo e dinamico e il mercato dinamico l'ho detto varie volte anche e un mercato che valorizza le professionalità
Che riduce i tempi della transizione terrà la scuola e il lavoro tra la Nona occupazione e l'occupazione
Questo è un elemento importante che non determina perdita di capitali umano delle persone tenendo le in uno stato di
Assistenza chiamiamola troppo a lungo e determinando in queste persone una perdita di occupabilità quindi un mercato dinamico un mercato che si prende cura
Dell'occupabilità delle persone e cerca di fare in modo
Che le persone abbiano sempre un capitale umano un da formazione spendibile sul mercato
Voi direte queste sono belle per parole come abbiamo fatto a cercare di declinare questa inclusione e questo dinamismo del mercato
Riforme molto complessa
E noi no difficoltà a dire che ciascuno ha cercato di vedere un pochino più quello che era di di retta attinenza alle cose che preferiva e
Vedere meno la parte che invece andava più incontro ad esigenze
Diverse o espresse età altre parti
La complessità Marco diceva prima trarre
La punti io ne aggiungo un quarto che veramente fondamentale il primo l'abbiamo detto è la flessibilità in entrata
Noi abbiamo in Italia molta flessibilità
Questa flessibilità però non è stata compatibile certamente è stata introdotta per molte buone ragioni
Per molti buoni obiettivi
E noi dobbiamo essere grati alle intuizioni e alla conoscenza e agli approfondimenti di Marco Biagi per quello che ha fatto in termini di flessibilità del mercato del lavoro
La Marco Biagi non è responsabile dell'uso non proprio
Diciamo corrispondente agli obiettivi che lui stesso si poneva della flessibilità nel mercato del lavoro
E in qualche caso questa flessibilità si è tradotta in
Precarietà
E quindi si è trasformata in un qualcosa che anziché aiutare il lavoratore esaltare la professionalità dello stesso lavoratore
La professionalità e la produttività dello stesso lavoratore ha finito col mortificato né le ambizioni
Le competenze le conoscenze le aspirazioni per il futuro questo ha riguardato in modo particolare esattamente i giovani e le donne
Questa correzione alla flessibilità
Non è voluta lo dico in maniera aperta contro le imprese un ministro del lavoro non può operare
Contro le imprese perché dall'impresa e che viene il lavoro ma è fatta per ridurre le occasioni di uso un po'diciamo non conforme agli obiettivi di cui parlavo prima
Delle forme contrattuali flessibili
Quindi noi abbiamo voluto dire la flessibilità è cosa buona
Si paga pochino
Ma l'obiettivo vero deve essere una maggiore stabilizzazione del contratto di lavoro
E quindi l'attrattore vero nell'ambito delle forme contrattuali deve essere e noi abbiamo cercato di fare in modo che sia
Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato quello deve essere l'attrattore donne il contratto unico ma è il contratto che deve diventare prevalente
Ma è un contratto quindi che e circondato da forme contrattuali flessibili e di buona flessibilità
E che è caratterizzato e questo arriva al secondo punto della riforma
Da un da domino ingessatura e contratto di lavoro a tempo indeterminato non può essere troppo ingessato se vogliamo superare quelle segmentazioni
Dalle quali sono partita per avere un mercato più inclusivo
La segmentazione maggiore voi lo sapete è quella che riguarda
L'impossibilità di diciamo la gara la grande difficoltà di risolvere un rapporto di lavoro anche per cause economiche e disciplinari
In presenza di una giurisprudenza che tende a reinserire il lavoratore
Al suo posto di lavoro
Noi abbiamo mantenuto l'articolo diciotto pienamente per i motivi discriminatori
Ne abbiamo ridotto la portata no non al fine di facilitare i licenziamenti
Ma al fine di rendere meno ingessato quel contratto che vogliamo diventi prevalente cioè il contratto di lavoro a tempo indeterminato
Questo è il motivo è il motivo buono non è un togliere una protezione e cercare di aumentare le opportunità di includere nel mercato anche quelli che ne sono esclusi
Per la paura dell'imprenditore di trovarsi poi eccessivamente rigido nei rapporti di lavoro
Questa è la seconda parte che riguarda la flessibilità in uscita
C'è una terza parte che viene in genere poco letta e che io ritengo sia invece molto importante e che potrà determinare un vero cambiamento del nostro mercato del lavoro
Ed è la parte di cambiamento su io sugli ammortizzatori sociali
Qui noi dobbiamo renderci conto che
Le pratiche del passato anche qui magari per ragioni buoni e nessuno vuole fare il processo alle intenzioni
Ma lei istituzioni cambiano cambiano anche i mercati e bisogna adattarsi alle nuove realtà
Allora la situazione tipica era di una attaccamento forte del singolo lavoratore al singolo posto di lavoro attraverso una successione di tutele che tutele del reddito che andavano dalla cassa integrazione ordinaria a quella straordinaria alla mobilità con percorsi che duravano anche sei sette anni
A fronte dei quali non era chiesto
Ne al lavoratore di attivarsi
Per trovare un'altra occupazione né alle istituzioni pubbliche di favorire quest'altra occupazione cercando di
La
Mantenere in viva l'occupabilità del lavoratore
Lasciatemi dire che questo tipo di disegno degli ammortizzatori sociali corrisponde a una spreco sociale di risorse non piccolo il modo
In cui abbiamo cambiato è
Forte
è
Rispondente ai criteri che altri Paesi hanno
Ed è un moto che valorizzare la professionalità e l'occupabilità delle persone
Noi ti aiutiamo se sei disoccupato ma chiediamo che tutti attivi e chi aiutiamo essere attivo sul mercato il voto che tu ecco qui l'elemento dinamico
Possa presto trovare un nuovo posto di lavoro una nuova occupazione questo è il terzo punto
Per fare sì che questo non sia soltanto una bella frase non sia soltanto una bella espressione occorre però cambiare
Lo Stato delle politiche attive e degli
Dei servizi per il lavoro nel nostro Paese
Siamo in una regione che funziona bene in generale
Io ho visitato al molti centri per l'impiego
Devo dire che in alcuni casi le cose funzionano sicuramente a livello europeo
Ma in altri noi dobbiamo veramente lamentare l'assenza di adeguati servizi per il lavoro
Che siano in grado di accompagnare le persone verso nuove occasioni di lavoro quando ne hanno persa una
Perché noi non dobbiamo limitarci a irrigidire quel particolare rapporto ma come ho detto prima dobbiamo dire noi ti assistiamo nella ricerca di un posto di lavoro
Conformazione con politiche di attivazione e non meramente con politiche di trasferimento di sostegno al reddito che possono essere come ho detto prima
Aree che possono avere conseguenze negativa negative per l'occupabilità delle persone
Qui
Dicevamo prima la il raccordo con le regioni
è fondamentali
Perché qui le Regioni hanno
Un loro autonomia hanno compiti che sono loro attribuiti
E allora è importante che ci sia una collaborazione molto stretta tra lo Stato centrale che può fissare degli standards
E quello che invece
Possono debbono fare le autorità locali che debbono tradurre in buone pratiche questi Standard in modo da aiutare veramente i lavoratori a passare
A a passare dallo stato di studente allo stato di lavoratori o passare dallo stato di disoccupato allo stato di lavoratori
Questo è quello che noi abbiamo sono le quattro parti della nostra riforma del mercato del lavoro però è anche vero una cosa io ho detto prima secondo me la riforma realizza un buon equilibrio
Buoni equilibrio non è un cattivo compromesso io rifiuto
In maniera categorica la lettura di chi vuole vedere in questa riforma un cattivo compromesso tra le domande da parte sindacale e quelle da parte datoriali
Questo è un buono
Equilibrio realizzato nell'interesse del futuro e soprattutto delle giovani generazioni
Però è vero questo che nessuna buona riforma può dare frutti se non contribuisce a cambiare le mentalità
I comportamenti gli orientamenti delle persone e delle istituzioni così lavoratori come in paese come datori di lavoro
Per questo noi non pensiamo che la riforma una volta scritta sia
Aree a permetta di dire che il lavoro è stato realizzato
Assolutamente no questa riforma è fatta secondo uno spirito molto pragmatico
Che apre la possibilità
Di una serie Aprilia e dico seria
A osservazione
Della
Implementazione delle norme ciò un monitoraggio che deve vedere che cosa le varie norme realizzano
E mettersi nell'ottica di
Senza nessuna senza il bisogno di richiedere una nuova riforma che cambi tutto
Dice calibrare le diverse norme la dove debbano possano presentare risultati inferiori alle attese
è un metodo che in altri Paesi un metodo per realizzare le riforme che in altri Paesi e molto seguito
E che dà noia e meno e invece più sacrificato allo al desiderio ogni volta di costruire daccapo partendo con una nuova riforma
Noi dobbiamo dire questa riforma è fatta come ho detto prima e ad ampio raggio vediamo che nelle sue diverse parti funziona
Se c'è qualcosa dove non funziona dobbiamo avere l'atteggiamento pragmatico di dire
Sì cambiali si può calibrare a qualcosa che non era noto prima o a qualche comportamento che non è seguito che non ha fatto seguito
Alla ai desideri della riforma stessa
Che tipo di risultati da che tipo di risultati possiamo aspettarci l'obiettivo guardate molto semplice l'obiettivo è di aumentare anzitutto la produttività del nostro lavoro
Il lavoro più produttivo
è un lavoro che permette livelli salariali migliori
Perché solo della produttività che si possono a bere aumenti salariali sostenibili nel tempo che non causino inflazione che non creino nuove conseguenze negative
Ma è anche dalla produttività e dall'aumento della produttività che si può sperare di vincere la concorrenza
La competizione tra impresa e non si vince al ribasso andando su costi sempre più bassi
Ma si vince sulla qualità dei nostri prodotti e l'industria italiana e forte per la sua capacità di creare
Qualità e dobbiamo recuperare questa capacità della nostra industria manifatturiera e anche affermare in nuove vocazioni nel settore dei servizi dove tendiamo a essere ancora forse
A diciamo non proprio ai livelli produttivi che potremmo permetterci
La produttività quindi è l'obiettivo
Ma insieme la produttività che è la condizione essenziale per fare crescita
Perché nessuna crescita nel nostro Paese può venire dalla demografia la crescita viene dall'aumento della produttività ed è questo a cui noi dobbiamo tendere
La produttività viene da rapporti di lavoro più stabili e migliori nomi ingessati ma più stabili e migliori questo è un punto molto importante
La seconda questione però è che noi abbiamo un tasso di disoccupazione strutturale troppo alto
E noi dobbiamo ridurre stabilmente il nostro tasso di disoccupazione
E aumentare la partecipazione e l'occupazione disse menti come quello femminile tradizionalmente sacrificati ancora troppo sacrificati in questo Paese
Quindi noi vogliamo un lavoro maggiore in quantità
E mi più produttivo e migliore in qualità
Questo noi crediamo siano gli obiettivi che noi dobbiamo proporci di verificare nel concreto svolgimento
Dei attuazione svolgimento della riforma e quindi vuol dire che una volta che la riforma sarà
Approvata e lasciatemi fare ancora l'auspicio che lo sia
Presto
Che questa riforma noi dobbiamo prepararci a da attuarla giorno per giorno concretamente sul mercato e quindi non pensare che il lavoro sia terminato con l'approvazione della riforma
Ma che invece cominci da parte di tutti un nuovo impegno grazie
Grazie Ministro
Grazie a anche a
Tito Boeri a Carlo Dell'Aringa Marialuisa Gnecchi a Pietro Ichino che sono qui con noi
Per
Partecipare a
Questo dibattito questa riflessione sul mercato del lavoro
Esprimendo ognuno la propria posizione sapendo che
Hanno espresso in questi mesi anche opinioni diverse ma questa credo sia la ricchezza anche nel dibattito che proponiamo oggi
Noi organizzeremo così il lavoro facciamo fare un intervento di
Sette otto minuti a ognuno dei nostri interlocutori
Ci prendiamo una pausa perché credo che sia importante questa sera ascoltare anche
Alcuni portatori di problemi reali che sono legati alle riforme
In essere
Per poi fare un altro giro di tavolo e chiudere così la la nostra discussione darei subito per primo la parola a Carlo Dell'Aringa
Docente all'Università Cattolica di Milano
Persona che sul mercato del lavoro non ha bisogno di presentazioni
Signor ministro un signore e signori
Grazie per l'invito partecipo volentieri cerco di dare risposta alle tre domande che
Marco Leonardi c'è posto
Si deve fare penso che sia una riforma utile
I tre pilastri citati da Marco lo ricordo
Lotta alla cosiddetta precarietà cattiva partite IVA
Certezza sulla flessibilità in uscita
Ammortizzatore
Penso che sia equilibrata riforma
Anzi è utile perché equilibrata quindi
Prepara almeno in una certa misura uno squilibrio
Esistente nel mercato del lavoro
Attuazione pratica penso che occorrono altre misure per rendere
Perfettibile le potenzialità della riforma
Del ministro peraltro ha accettato alcune delle misure che dovranno essere prese
Le riforme del lavoro sono sempre piuttosto complicata non è la prima volta
Anzi forse alcune in passato sono state anche più complicate
Lo sono anche quando vengono prese in altri Paesi
Perché non c'è dubbio che gli interessi in gioco sono vitale riguardano il lavoro quindi le persone lavoratori
E quindi dall'altro si deve vedere come funziona deve funzionare bene il sistema delle imprese ma dall'altra parte anche ci sono i lavoratori con le loro garanzie e diritti
E trovare l'equilibrio non è facile
Soprattutto in un campo quello che poi il campo principali di intervento della riforma cioè la legislazione del lavoro
Dove si mettono a confronto
No le esigenze di tutela e sicurezza dei lavoratori da un lato
Le esigenze di
Flessibilità costi dell'impresa all'altra
Non sempre queste due tipi di esigenze del suo momento conflitto fra di loro anzi alla fine quando citerò
Le farò alcuni esempi del di interventi che occorra prendere in futuro riguarda interventi che possono conciliare queste esigenze
Ma talvolta soprattutto quando si interviene nella legislazione del lavoro queste esigenze potrebbe possono essere in contraddizione di qui nascono le difficoltà
Lippi quell'accenno tanta gente sentite tante idee diverse
è infatti anche Ilio spesso chiunque come me desideri che tutto sommato c'è un equilibrio all'interno del forma però non c'è dubbio che se poi uno il particolare
Pagare sull'accordo io avrei fatto in modo diverso qualcun altro avrebbe fatto in modo diverso mi viene in mente non
Quello che diceva che
Ci sono cinquanta milioni di selezionatore della squadre di calcio nazionali in Italia
è una cosa quanto mai di attualità in queste ore
Non credo che siano altrettanti quelli che vorrebbero fare la riforma del mercato del lavoro
Ma certamente ciascuno che si interessa dei problemi del lavoro insomma assoluta alcuni aspetti l'avrebbe fatto in modo diverso ma qui si tratta di dare un giudizio complessivo
Ed è
Ed è il momento di dare il giudizio complessivo ancorché come dice il ministro in futuro si possa rivedere
Tante cose sul campo del lavoro fra l'altro si ripete sempre quindi anzi secondo me si ripete fin troppo spesso io penso che cambiare continuamente la legislazione del lavoro abbia dato luogo dei rendimenti abbastanza decrescenti nel nostro Paese
Se posso più fare più le politiche che non cambiare la legislazione ma non c'è dubbio che il giudizio complessivo ha fatto adesso
Perché adesso che si erano prenderebbe alle decisione importante
No nei prossimi giorni venti va detto adesso poi naturalmente tutto è migliorabile
Equilibrio complessivo sui tre punti indicati da Marco
Nel nostro Paese se ha sviluppato una cattiva flessibilità e su questo punto vengo alla fine anche perché
Per dire una parola sulle origini
Sulle cause di fondo di questa false partite IVA di questi rapporti di lavoro a di tipo autonomo o parasubordinato che di fatto sono rapporti di lavoro alle dipendenze mascherati
Quindi un una una lotta a queste forme era che era era doverosa e
E qui siamo nel campo di riconoscere garanzie diritti lavoratori sicurezza
Ed è stata molto criticata da coloro che invece
Guardano soprattutto a quelle che sugli fabbisogni di flessibilità da parte delle imprese
E talvolta anche con argomenti che uno può capire perché se l'impresa e poi non hanno una flessibilità riconosciuta dalle norme
Certo lo di scappare da qualche altra parte eludendo le norme il lavoro nero nel nostro Paese il tipico grande esempio
Di una fuga dalle norme
E anche gran parte della precarietà di questi ultimi dieci anni è stato una fuga dalle norme basterebbe far rispettare le norme talvolta
Per ma non è nelle un fosso Mendel delle norme siamo non siamo i primi della classe ed è questo forse il motivo per cui tutte le volte abbiamo bisogno di inventarne di nuove di norme e questo mi fa venire in mente un altro detto
Di manzoniana memoria ma che non vorrei ripetere in questo caso ma in poi è proprio così un po'è proprio così peraltro per non
Deludere
Contraddirmi con quello che ho detto prima questi interventi possono aiutare possono di implementazione anche per rispetto per le norme
Per quanto riguarda la flessibilità in uscita ben
Quando parliamo di più della Rava dell'articolo diciotto perché non se ne può più
Però certamente anche lì mi sembra tecnico
Magari qualcuno avrebbe fatto in modo diverso ma mi sembra anche lì un equilibrio fra esigenze diverse ecco si tratta di mettono alla prova dei fatti e su questo intervengo sull'ultimo punto cioè gli interventi da fare
La flessibilità buona anche lì c'è un buon equilibrio sulla flessibilità quella di tipo subordinato
Contratti a termine per non parlare dell'apprendistato io sul
Tra tutte le misure di questa
Riforma
Quella
Io metto al primo posto è la scelta dell'apprendistato non è una certa nuova c'è sempre stata
Questa dell'apprendistato ma non ha mai funzionato in questi ultimi dieci anni e si può solo sperare che ancora battendo su questo ferro ma si scaldi a sufficienza perché effettivamente si possa piegare e possa funzionare
Cosa manca
Ma anche un po'di tranquillità in questa sala ma questo non è sempre
Troppo
Mi sembra che
No ma non è per me ma io vado avanti tranquillamente sono abituato a fare lezione in classe di cinquecento studenti quindi
Quindi
Fuori era
E poi non è che ha detto cose così fondamentale da dire nemmeno essere pretendere un silenzio assoluto
Le cose da fare l'implementazione sono state citate quindi faccio solo un lento perché basta fare l'elenco
L'apprendistato e bisogna farlo non basta scriverlo
Bisogna farle uno deve chiedeva è che non è stato fatto in Italia cioè c'è ma funziona poco
Quando dico l'apprendistato che funziona intendo quello dei paesi dove funziona in Germania in altre in Olanda
E in quei Paesi e sappiamo che la disoccupazione giovanile allo stesso livello di quella degli adulti non c'è quasi il problema giovanile non c'è quasi questione giovanile
Certo importare un'istituzione non è semplice come importare che ne so Färber di in Italia non è una cosa sempre ti bisogna volerla bisogna farli a mettersi insieme ci vuole una forte volontà politica ma questa
Bisogna mettere in campo la riforma fatta il suo contributo perché questo possa avvenire ma certamente bisogna farlo
La flessibilità in uscita se non c'è il processo breve non solitamente non funziona la giustizia c'è il processo breve ma deve funzionare io per quello che posso capirvi robe diciamo così di giurisprudenza e i clienti
Contenzioso sento continuamente parlare dei magistrati
Che pongono dubbi come si fa come non ci fa ce la faremo non ce la faremo forse contenzioso mentre eccetera ecco qui è una cosa che vi è un certo punto dipende dal Ministero del lavoro
Dipende da altre amministrazioni ma le dobbiamo renderci conto che deve funzionare questo altrimenti tutto quello che è stato pensato per questa riforma della flessibilità e
In uscita rischia di non funzionare
Come anche tentativi di conciliazione che nel nostro Paese è sempre detto che le norme non funzionano
Ecco vedete parti sociali altre amministrazioni e altre amministrazioni sono anche quelle dei servizi all'impiego ci sono gli enti locali
Che sono preposti sono le Regioni se non c'è politica attiva del lavoro a cosa serve fare degli ammortizzatori
Delle molti settori sociali più generose ne sappiamo dalla letteratura che aumentare i sussidi di disoccupazione quando si in assenza di politiche attive del lavoro il risultato quasi all'aumento della disoccupazione non la sua diminuzione
Ecco queste cose naturalmente vanno vanno fatte ecco non non bastano cinque minuti come cambiare un articolo di legge magari ci vogliono sei mesi prima di trovare l'accordo per fare in quei cinque minuti quel mestiere lì
Quindi a fare delle riforme per cui occorre occorre che la gente lo voglia fare l'apprendistato affinché possa riuscire come in quei Paesi l'abbiamo che lo vogliono i giovani le loro famiglie e l'impresa della soggezione dell'impresa i sindacati gli enti locali
E investire nel lungo periodo per una cosa di questo genere non non non è facile ma solo da qui possono venire soluzioni effettive ultimo accenno alla produttività io non so se questa riforma che ad essa
Aumenterà molto la produttività bisognava fare molte altre cose per far aumentare la produttività nel Paese anche perché l'utilizzo della precarietà da parte delle imprese interagisce con questa cosa della produttività bassa
Cioè siamo in un circolo perverso in cui le imprese non riescono a creare qualità del lavoro non riescono a creare produttività
E quindi non riescono ad acquisire competitività in modo da poter essere competitivi con gli altri Paesi e si rifugia non è la precarietà
Cioè nei rapporti di lavoro di costo basso
è una profezia fase che si autoavverano e che parte forse anche da un sistema industriale incapace di innovare
Non solo sistema industriale ma di quell'ambiente esterno all'impresa che deve essere più accogliente e favorire l'innovazione l'investimento da parte delle imprese
E non è certamente sulla legislazione del lavoro quei servizi dell'impiego che possono creare queste condizioni perché altrimenti noi saremo sempre dalle condizioni di rincorrere questo fabbisogno delle imprese di scappare dalle norme
E la flessibilità come qualcuno dice come l'acqua
E come le infiltrazioni d'acqua ci si mette in atto ma per cercare di fermarlo ma quella troverà qualche
Qualche via traversa per uscire noi dobbiamo o chiudere il rubinetto da qualche parte
E lo si può fare rendendo più moderno questo Paese
Certamente anche con un senso civico maggiore in grado di rispettarle norme ma soprattutto all'economia che deve diventare più moderna la legislazione del lavoro da un suo contributo non mancano molte altre cose da fare grazie
Grazie professore Tito Boeri ha espresso su questa riforma un'opinione un po'diversa credo sia giusto ascoltare
Grazie per questa opportunità e scusate se sono intervenute ritardo ma con un volantino che annunciava l'incontro alle diciotto e quindi
Mario Monti a Bologna sabato ha sostenuto che io ho definito questa riforma la riforma del mercato lavoro ma riforma pessima non è vero
Una riforma pessima premette una riforma che peggiora lo stato di cose io definito sempre anche prima che la riforma venisse resa pubblica
Il ministro lo potrà confermare anche in privato avevo dato esattamente questo giudizio una riforma gattopardesca cioè una riforma
Che vuole cambiare sulla carta tutto e soprattutto consegnare all'Europa il fatto di avere fatto qualche cambiamento di questo simbolo che l'articolo diciotto
Senza aggredire alcuno dei problemi centrali del nostro mercato del lavoro io sono convinto tuttora di questo mio giudizio e cercherò di spiegarlo nei dieci minuti che mi sono stati concessi
Questa crisi non è nata nel mercato del lavoro una crisi nata nei mercati finanziari e poi legata alla crisi del debito pubblico che ne sappiamo viene dalla Grecia
Tuttavia ha avuto un impatto molto forte sul mercato del lavoro accentuando dei problemi strutturali del mercato del lavoro che nei danni conosciamo quali sono questi problemi strutturali quelli su cui bisognava intervenire primo la questione giovanile
Non c'è altro Paese nell'area OCSE che abbia un rapporto tra il tasso di disoccupazione giovanile e quello delle altre di tipo fasce di età con sì sfavorevole come l'Italia siamo ha un rapporto che quasi di quattro a uno il tasso di disoccupazione dei giovani è quattro volte il tasso di disoccupazione
Per le altre fasce di età
Abbiamo anche il primato dei cosiddetti NEET
Sono persone tra i quindici e venti ventiquattro anni di età è che non lavorano e non stanno studiando quindi sono fuori dal mercato e non stanno acquisendo competenze
Questo provoca un
Spreco di capitale umano fortissimo dei problemi molto seri nella transizione tra scuola e lavoro secondo problema
Quello di avere pochi lavoratori anziani persone che lavorano al di sopra di una certa facilità sopra i cinquantacinque anni di età
Questo è un problema di offerta di disincentivi di regole del sistema previdenziale ma anche un problema di domanda di lavoro sono i datori di lavoro che ritengono che questi lavoratori non siano più adeguati e questa profezia la fine tende ad alto avverarsi
Abbiamo anche un problema di bassa partecipazione il presenza femminile nel nostro mercato il lavoro che è un problema serissimo anche questo
Terzo problema quello di avere una pressione fiscale sul lavoro molto pesante
Delle tasse che sono ulteriormente aumentate tra l'altro con i provvedimenti che abbiamo dovuto prendere per tamponare la crisi del debito la pressione fiscale sappiamo e al quarantasei quarantasette per cento
Le entrate sul prodotto interno lordo sono cinquanta per cento quasi interamente questa pressione grava sul fattore lavoro e tra l'altro cosa molto grave
Una parte consistente di questa cosa potrebbero in qualche modo essere legati anche a delle prestazioni di natura assicurativa perché i contributi sociali sono una massa consistente di tutto questo ma non c'è percezione da parte dei lavoratori del fatto che quello che loro pagano
Da loro un diritto ad avere una protezione perché il nostro sistema di protezioni sociali è talmente iniquo talmente complesso talmente male organizzato
Che chi paga questi contributi non si rende conto che questi contributi di danno una protezione nel caso contro i rischi che affronta nella propria situazione del mercato del lavoro
Quindi che cosa bisognava cercare di fare per affrontare questi tre problemi la prima cosa da fare e cercare di creare un canale di ingresso che valesse per i giovani ma che valesse anche per le persone che sono sopra i cinquantacinque anni di età
Un canale che incentivasse datore di lavoro a creare dei lavori che non fossero dei lavori
Di serie B di serie C di serie di
Non coperti da tutela e di di alcun tipo ma fosse un canale una porta d'ingresso principale all'interno del mercato del lavoro
Fosse un canale che incentivasse sia al datore di lavoro che il lavoratore a investire in formazione che la garanzia migliore per rendere questo rapporto duraturo e per aumentarne la produttività
è il principio opposto a quello che è stato seguito nel nostro mercato del lavoro negli ultimi dieci anni dal datore di lavoro che hanno agito soltanto cercando di risparmiare sui costi non investendo minimamente sulla qualità del lavoro e sulla formazione
Come si poteva fare questo processo noi abbiamo una deformazione del nostro regime di protezione dell'impiego la deformazione consiste in un semplice grafico che avrebbe voluto mostrare maltempo non me lo consente nel forse ed anche le tecnologie qui presenti
Noi abbiamo che in tutti i Paesi quasi in moltissimi Paesi
La protezione dell'impiego cioè i trasferimenti che un datore di lavoro deve concedere al lavoratore in caso di licenziamento sono gradualmente crescente sono crescenti comunque nella durata dell'impiego
Se il lavoratore rimane un anno all'interno dell'impresa lavoratore viene dato non so due mesi tre mesi di indennità se un lavoratore rimane dieci anni di verranno dati due fino un anno e mezzo sì e continua a crescere con la durata dell'impiego
Questo principio serve a tutelare i datori di lavoro dalle asimmetrie informative che sono presenti sul mercato del lavoro soprattutto quando uno creano dei posti di qualità
Non può mai essere sicuro sul fatto che il lavoratore che assume abbia le competenze che sono richieste da quel posto di lavoro
Bene se uno se un datore di lavoro in Italia si rende conto di aver fatto un errore di aver assunto un lavoratore che non ha le competenze richieste
Il giorno dopo che l'assunto con un contratto a tempo indeterminato di fatto deve pagare gli stessi costi che pagherebbe dopo vent'anni in cui questo da muratore all'interno dell'azienda
Questo fatto è un fortissimo deterrente dall'offrire dei contratti a tempo indeterminato e fa sì che ogni qual volta il datore di lavoro ha la possibilità di ricorrere ad altri strumenti per non offrire un contratto a tempo indeterminato lo fa oggi il novantacinque per cento delle assunzioni soprattutto dei giovani avviene in queste altre tipologie contrattuali che poi finiscono per non spingere né il datore di lavoro
Ne lavoratore a investire nella formazione bisognava creare uno scivolo
Nell'ingresso nel mercato del lavoro facendo sì che lavoratore fin da subito fosse tutelato cosa che oggi non avviene
Ma con delle tutele crescenti gradualmente nel corso del tempo era il modo migliore per incentivare i datori di lavoro del file dei contratti a tempo indeterminato
Che dessero possibilità di investimenti in formazione
E questo anche in settori tecnologicamente avanzati dove le asimmetrie informative sono più forti
Questa legge non lo fa l'unica cosa che fa e investire nell'apprendistato l'apprendistato c'è già un contratto che non ha conosciuto fortune sappiamo che è in declino come importanza
E l'apprendistato non è un contratto che può funzionare per provoca affrontare il problema dei lavoratori anziani perché chiaramente difficilmente un lavoratore anziano può sentirsi proposto un contratto di apprendistato
Qui de tra l'altro un contratto che a dei costi non a caso anche nella relazione tecnica quindi ci sono anche dei costi legati a questa a questa questa riforma non si affronta il problema della transizione e scuola lavoro
La questione dei lavoratori anziani richiede anche un intervento per quanto riguarda la flessibilità salariale l'organizzazione del lavoro perché sono lavoratori che possono essere produttivi se vengono cambiate anche le loro mansioni all'interno
Dell'azienda
Ci sono
Tipi di produttività nell'azienda che aumenta ma addirittura con colletta altre invece che si riducono
Quindi bisogna garantire che ci sia maggiore contrattazione a livello di aziende una certa flessibilità salariale per poter aumentare l'occupazione dei lavoratori più anziani
Bene su questo l'operazione che si poteva fare era duplice da una parte
Puntare sul decentramento della contrattazione recependo l'accordo che c'era stato tra alle confederazioni sindacali e le organizzazioni datoriali a luglio e poi perfezionato a settembre a riguardo e poi introducendo in Italia
Uno strumento che esiste in altri Paesi e che è un potente fattore che potrebbe decentrare la contrattazione offrendo al contempo una protezione minima per chi lavora contro il rischio di povertà e questo strumento si chiama il salario minimo salario minimo orari
Questa riforma non fa è una cosa nell'altra e quindi non permette che ci sia maggiore flessibilità salariale all'interno dell'azienda
Questo riduce la possibilità per un datore di lavoro di tenere i lavoratori più anziani in azienda e unito all'altro fattore c'è il fatto che non creiamo uno scivolo in ingresso nei contratti a tempo indeterminato rende più difficile per un lavoratore anziano
Entrare nel mercato del lavoro dopo essere stato espulso dal
Dal dal suo lavoro precedente non si affronta neanche il problema delle donne se non per quanto riguarda la questione ed
Lei
E congedi di paternità che a mio giudizio davvero è un dato talmente simbolico che
Questi questo questo in questi tre giorni che forse era meglio evitare perché livello talmente basso che a mio giudizio non può cambiare nulla nelle culture
Del del del del nella condivisione delle responsabilità familiari mentre invece un'operazione che si poteva fare era quella di
Cambiare la proprio facendo una mini riforma fiscale costo zero per le casse dello Stato
Quello che si poteva fare e gradualmente sostituirle detrazioni
Al coniuge a carico che sono chiaramente un incentivo per la donna rimanere a casa non lavorare il sussidi condizionati all'impiego cioè vuol dire rendere salario netto più alto per chi accetta anche dei salari bassi questo sarebbe stato tolto qualcosa che sarebbe servito
Do anche per i lavoratori anziani che vogliono rientrare nel mercato del lavoro vuol dire far pagare di più a parità di salario lordo avere un salario netto più alto è uno strumento che è stato utilizzato in molti altri Paesi con buoni successi anche su questo
La riforma non interviene
Terzo aspetto legare più strettamente
Lei coperture la tassazione i contributi che ne chiediamo datore di lavoro e lavoratori alle prestazioni e alla copertura che ne diamo conto del rischio
Noi abbiamo un sistema di ammortizzatori sociali che fortemente squilibrato abbiamo una giungla di trattamenti ecco
E abbiamo una copertura di queste di quei dell'attuale strumenti di ammortizzatori sociali che molto basso sono circa dieci milioni di lavoratori che in Italia oggi non sono coperti dagli molti attori sociali
La riforma qui fa qualcosina ma fa davvero poco
Secondo i calcoli di Banca d'Italia sancito in questi giorni la platea si allarga di centosessanta mila persone voi capite e mi giudizio sono stime per eccesso
Centosessanta mila persone su dieci milioni sono davvero poche quindi non c'è questo questo tentativo di rendere
La copertura assicurativa piante quindi far sì che chi paga oggi contributi li paghi sapendo che questi contributi gli serviranno nel caso in cui dovesse perdere il posto di lavoro per essere effettivamente
E coperte questo badate bene è un problema non solo di equità ma anche di efficienza perché c'è sicuramente l'equità
La cosa grave che c'è oggi nel nostro mercato del lavoro il fatto che ci sono dei lavoratori che sono discriminati nel mercato del lavoro perché sono pagati di meno hanno dei posti di lavoro e che sono più instabili le condizioni di lavoro sono peggiori che possono discriminati fuori dal mercato e la no perché non hanno le tutele che ad altri sono concessi questo è un problema di equità ma c'è anche un problema di efficienza il problema di efficienza è legato al fatto che chi paga queste cose non si rende conto che queste cose servono per lui
Se lo facessi in questo modo queste non le percepire ebbe come tasse sarebbero qualcosa di meno pesante per il lavoratore e quindi aumenterebbero un'occupazione perché le persone percepirebbero questo con una parte in qualche modo della propria retribuzione
Come una tutela che giustamente con il premio assicurativo che viene pagato come
Ne paghiamo premi assicurativi quando ci compriamo delle assicurazioni per coprirci di altri rischi e quello non lo facciamo nostra volontà non sempre anche solo
Non non solo quando siamo obbligati a farlo
Ecco e anche su questo purtroppo quindi la riforma non interviene per questo io ritengo
Che questa riforma era in un'occasione certamente molto difficile riformare il mercato del lavoro io ne convengo e
E certamente so bene quanto difficile Osio in questo momento recessivo però siamo anche in condizione di politica straordinaria e forse l'emergenza poteva dettare
Fare le cose che in condizioni normali non si riescono a fare per cui io chiaramente sono rimasto deluso da questa riforma lo dico come l'ho detto fin dall'inizio e lo ribadisco oggi e qui spero che comune
Quello che è stato fatto serva perché quando c'è un confronto anche acceso serve a maturare delle posizioni mi auguro solo che questa non sia l'ultima riforma che ce ne sia presto un'altra che questa riforma non trovi spazio
Alle riforme che a mio giudizio sono davvero importanti per il nostro Paese
Allora prima di ridare la parola Ichino è alla onorevole Maria Luisa Gnecchi siccome il ministro deve andare via
Prima di fare andar via il Ministro Urbani deposita di rispondere sia del collega tumori
Ci tenevo a far parlare
Antonio Perna che rappresenta il lavoro che la
Camera del lavoro di Milano sta facendo sulla questione degli ESU dati
E poi il signor l'Abate che pone una questione particolare vi chiedo di stare nei tre minuti perché il ministro ha un un aereo e credo che sia giusto che si dia una risposta
Io
Per prima cosa e cercherò di essere molto breve molto rapido voglio ringraziare veramente tutti
Grazie per avermi per
Avermi dato questa occasione ricreazione amministra prima non avrei mai immaginato di poterle porre direttamente queste domande che cerco di essere breve
Non è nelle mie abitudini delle me consecutive per fare queste cose per cui chiedo scusa anche un po'di emozione
Una delle cose che se lei porta mi può rispondere uno perché non è ancora uscito il il decreto interministeriale per quanto riguarda la centoventidue
Che dovrebbe andare a coprire quella qui integrazione di reddito per i lavoratori che sono usciti che non erano coperti dai famosi dieci mila
E per il due mila dodici che si apre che restano scoperti
Come mai resta così a lungo fermo il decreto interministeriale per quanto riguarda i sessantacinque mila presso la Corte dei conti per tre tutti quanti passiamo aspetta
Perché abbiamo fretta
Io sono uscito sono anch'io ho mobilitato sono uscito sei mesi fa
E credo di avere come tantissimi altri consumati ansiolitici ad Coco in quest'ultimo periodo per questo Statuto insicurezza sono uscito sessant'anni sono andati in mobilità a preventivo nel mio percorso i quarant'anni dentro
Sostanzialmente la mobilità
Ho fatto la centoventidue ho fatto la centoundici
Ero tranquillo perché l'INPS e ciò con i documenti metro cubo mi ha comunicato che ero tranquillo doveva aspettare prima dodici
Mesi in più perché c'erano i problemi della crisi economica adeguate proprio contributo e un anno di mancata retribuzione pensionistica ci sto poi mi ha detto che trovo scivolare accoro mensile
Due mila dodici mesi nel due mila tredici o che se nel due mila tredici magico calo co questa crisi perché non facciamo sacrifici
Poi è arrivato lei ha cominciato l'angoscia e non ho dormito più OP Bonenti terribili cosa che non mi hanno fatto più severe perché lei
Ha creato uno stato di incertezza e mentre prima al Garato tutto Sacconi e Berlusconi spostalo il nome della crisi
Come dire traguardo per quanto riguarda il raggiungimento tre quesiti ma garantivano che comunque la pensione ci arrivati
Mentre oggi nessuno sa se ci arriva
E così l'angoscia diventata tante sopra tanto su computer ho cominciato a vedere alte angoscia ricoperte momenti drammatici perché a volte ti capita Battiston ma qua i superalcolici quasi molto ciò perché è capitato proprio a me questa situazione
E però comici poi a vedere che ce ne sono tantissimi abbiano aperto uno sportello presso la Camera del lavoro abbiamo chiesto alla Camera il lavoro signor Rosati dette
Corsi Segretario generalità cippo di spazio
Io sono andato lì perché ormai era diventato esperto su tutti per lasciare il poeta al duecento punti c'erano centoundici tra centoquattordici dal comma quattordici la integrazione poi gli altri commi ormai su tutto
Per quel certo quanto messo queste conoscenza a disposizione di tante persone che sono anche questi ogni giorno in questa saletta entro più di cento persone
P sperate piangono allora così Rosati ci ha messo vicino anche
La il piccolo conto l'assistente sociale una persona a cui il popolo insieme attinge anche una un'organizzazione strutturale a cui possiamo attingere anche qualcos'economico se proprio dobbiamo sostenerli disperatamente
Quello
Che io ho visto che negli ultimi tempi
Sia da
Professor Ichino
Musica da tre
Sia dalla
Da dalla iniettivo si chieda Cazzola
Stanno venendo fuori tante proposte
Non voi analizzare dare giudizi su queste proposte c'è solo del fatto che voglio registrare che tutti
Dimostrano lanciando queste proposti certificano che c'è la necessità di far fronte a un problema che ormai è diventato un problema sociale politico
è una cosa è più importante non è dire secondo me attecchito cento euro attente nei tombini le attese le OP le cinque ma far percepire
A Totti che sono arrivati a sessant'anni e come me
Che sono non sono stati come dire traditi dallo Stato non sono stati abbandonati che per loro scelta qualcuno che chi governa questo Stato perché rappresenta le istituzioni capitoli non si sa quando
Ma entro tale data comunque tutti avranno garantito il diritto di sopravvivere Eurofidi potranno ancora lanciare ciechi polarità di maternità togli dovremo bisogna dare il colpo di ottimi est ma questa i centri che diventa ottimismo per il Paese Caione queste persone come me che ormai dobbiamo neanche OCCAR servire aperti bisogna se non lo posso permettere americana sta pressione Antonio perché se non finiamo mai da cui risulta rispondere al ministro perché
Diamo la possibilità al ministro di rispondere alla domanda di Rabat sondare la dai
Base per favore velocissimo sono fatte in quali settori
Si ministro io le parlo di un caso un po'particolare che riguarda per fortuna poche persone una minoranza varia e credo che in un Paese di
Così siamo socialmente voluto come il nostro credo che sia il caso di di garantire per equità per socialità allora io mi rivolgo la il fatto faccio riferimento al fatto di quel decreto mille proroghe dove
C'era dentro un orientamento di una senatrice Bastico che parlava impropriamente di prepensionamento perché accudisce disabili gravi
Che alla fine erano state stanziate dieci milioni di euro non pochi
Quando c'è una legge depositata dato tre anni e due anni fa era stata votata all'unanimità alla Camera e che è ferma al Senato una legge seria fatta bene
Pale Tata perché
Se un genitore ma ai diciassette anni che ci proviamo e qui abbiamo capito che bisogna chiedere cose possibili non cose impossibili
E quindi l'abbiamo paletta travolto abbiamo avuto critiche siamo un coordinamento di genitori non ci sono associazioni siamo genitori che in prima persona ci siamo messi
I a interessarci di questo aspetto
E quindi abbiamo fatto una legge abbiamo proposto una legge aiutate dai vari organi
Assolutamente pale Tata volevo dire solo un attimo che quella cosa che è stata spacciata sa bene che adesso ha prodotto un beneficio perché il trentuno ottobre casualmente si trovava in una condizione di aspettativa
Ha solo centocinquanta persone
L'INPS ha fatto la verifica e gli aventi diritto sarebbero al più di tremila tremilacinquecento ma sempre
Io la chiamo un po'dispiace al di là della buona volontà della senatrice
è stato un po'una lotteria perché chi è il trentuno ottobre siccome uno può
Valutarne l'arco della vita quando prendere questa aspettativa
Ci sono persone che quei due anni di aspettativa le hanno finiti già da tempo perché hanno una difficoltà di grossa a gestirsi disabile in casa
E ovviamente queste persone però devono farsi tre quattro anni in più di lavoro mentre invece che occasionalmente quel giorno si trovava in quella condizione avrà diritto ad andare a finire in pensione prima
Ma qui noi ripeto al di là di questo aspetto che spero vogliate ricredere
Quello che sperano invece che sbloccate la legge al Senato perché credo che da conti abbastanza attendibile dal
Fatti dalla dall'INPS eccetera
Comuni molto poco di più insomma ma in modo molto serio si potrebbe fare una legge seria su prepensionamento e le ripeto se ci guarda dentro vedrà che ha un costo contenuto motivazione assolutamente importante perché non si vuole chiedere un privilegio
Ci sono genitori che per trent'anni
Quarant'anni vent'anni dipende da qua
Si occupano del figlio disabile verrà tra l'altro la scusi la produttività la priorità è altissima perché queste persone lavorano di giorno lavoro la sera poi col disabile lavoro né sabato e domenica trecentosessantacinque giorni io quando vado in vacanza a mio figlio viene con me
Se io faccio metto a disposizione dello Stato mio figlio per essere gestito
Costa o forse più di quattro mila euro al mese
E invece io questo cosa lo faccio gratuitamente a casa mia
E lo faccio volentieri però c'è anche un discorso fisico
Cioè muovere un figlio mio figlio ha fatto ventidue anni questo è un altro cinque chili girarlo nel letto le assicuro che per chi fa questo mestiere infermieri eccetera a sessant'anni non è facile le spalle la schiena
Lavora molto per cui c'è anche un discorso volevo anche dirle
Che c'è uno studio di una ingiunzioni dottoressa non ce la faccia e non l'ha poi non ci sono e riscuotere assolutistiche arrestati arrabbi duplice lutti loro risposero che non vi è
Volevo dire c'è uno studio parlando anche dalla ragionevolezza che le dicevo di uno spiraglio Nobel che dice che chi accudisce disabili gravi a uno stress che porta a una riduzione dell'aspettativa di vita anche di dieci anni
Non è una cosa così è uno studio internazionale americano per cui anche dal punto di vista di aspettativa di vita
C'è questo aspetto quindi quello che le chiedevo in via di valutare questa legge
Che costerebbe
Probabilmente quattro o cinque volte quindici milioni di euro che acché che sono state stanziate per un però per una cosa assolutamente scorretta ingiusta
Venga rendendo centocinquanta persone
Così
Che sulla sua almeno su questo però va beh
Gliela facciamo rispondere
Io ringrazio il ministro perché non sono tanti a mia memoria i ministri che
Sono disponibile a rispondere direttamente in una sede pubblica domande pesanti come quella scrittura tutte le volte che qualcuno mi chiede di parlare bis quando lo fa in maniera civile ovviamente commenta
Diciamo rappresentante la mia porta è sempre attento vi ringrazio di questa testimonianza
Sarò molto succinta nella risposta sul primo punto io non ho mai usato il termine ISO dati anche se la stampa poi devo imputare a me chissà perché
Io parlo di salvaguardia quindi personalmente rispetto alle quali sì concede la deroga
Rispetto alle più severe norme del pensionamento
Inizialmente la stima era cinquanta mila unità fornite dagli uffici tecnici
Noi abbiamo portato a sessantacinque mila per avere margini di flessibilità ci siamo accorti dopo che si erano altre persone
Ma non sono persone il cui problema immediato capiamo lo stato di incertezza
E capiamo che quindi questo richiede un lavoro però richiede un lavoro di ricognizione e l'individuazione di criteri ecco su questo noi stiamo lavorando
Le chiedo di avere ancora un po'di pazienza perché non non tutto riusciamo a realizzarlo in tempi brevi
Quanto alla situazione dei genitori di disabili devo dire
I disabili grati questo devo dire
è che io sono rimasta un po'
Mortificata nel vedere la restrizione
Era
Emendamento presentato dal Parlamento vedremo se è possibile correggere
Che è ovviamente quella restrizioni che siano in quella circostanza lì
Restringe molto all'atletica io non so vi prego di considerare anche questo che le risorse finanziarie questo Paese
Sogno
Queste circostanze abbastanza limitate
Quello che dobbiamo fare e assicurarci che ogni euro che viene speso per ragioni di tipo assistenziali sia un euro ben speso perché poi noi abbiamo il problema della scarsa crescita abbiamo il problema di investire nel futuro dei giovani e anche questo richiede risorse
Io posso solo premettere il massimo di sensibilità che venga detto e il massimo di attenzione al massimo di impegno
Però io le risorse non riesco a tirarle fuori dal nulla e quindi questo è un problema che riguarda tutto il Governo di pale cercheremo di farsi carico
Grazie approvato
Grazie si anche questo è in via di preparazione quello di cui parlava lei in via di definizione comunque riprendiamoci gli esatti riprendiamo alle con la mia è chi è
Grazie Ministro
Chiedo scusa a tutti la naturalità interventi importanti
Professori fino a
Credo che ci sia materia per
Proseguire la discussione sentire anche
Le altre
Le altre opinioni
Sì verso
Per cui adesso do la parola allora al professor Ichino
Senatore Ichino
Che ha già votato
Già già votato la riforma
La riforma del mercato del lavoro al Senato
Sentite il
Questi ultimi due interventi secondo me sono molto importanti che
Il ci danno la misura della
Distorsione gravissima che ha subito nell'ultimo mezzo secolo il nostro stato sociale
Nei Paesi civili e
La spesa sociale è destinata essenzialmente a queste situazioni che ci sono state descritte avverso
E
Alle situazioni di famiglie con disabili con anziani non autosufficienti ma anche
Non è che il caso descritto adesso ma
La spesa sociale dovrebbe anche essere contrasto alla povertà infantile
Concentrarsi sulle situazioni di emarginazione
Il tutte agli handicap sociali non solo gli handicap fisici
Ecco voi pensate a un Paese in cui per decenni la spesa sociale è stata per il novantotto per cento destinata a
Fa uscire i cinquantenni dal mercato del lavoro
Questo è il problema del Paese
E e per capirlo facciamo questo rapidissimo conto
Noi siamo abituati io mi sento direi in questi giorni venti volte al giorno e i duecento volte al giorno mi arrivano messaggi che mi dicono
Io mi sono guadagnato il diritto alla pensione perché perché
O lavorato trentasette anni Ovo cinquantotto anni sessanta sessantuno
E e quindi perché mi portate via questo diritto allora dove
Facciamo questo rapidissimo conto un sessantenne maschio in Italia oggi a
Un'attesa di vita media di ventitré anni
Un una sessanta enne donna ventiquattro
Allora
E
è presto detto trentasette anni di contributi ma anche trentotto ma anche quaranta al trentatré per cento non finanziano una pensione
Perché deve durare altri ventitré anni è evidente
Come abbiamo potuto far stare in piedi questo sistema appunto destinando tutta la spesa sociale a tenere in piedi un sistema che consentisse di andare in pensione ne a cinquantotto cinquantasette
Cinquantasei sessant'anni con trentasette trentotto anni di contributi fino a qualche anno fa bastavano trentacinque anche meno
E per questo lo Stato a speso ogni anno l'equivalente di
C'è
Centinaia di miliardi di Euro per far stare in piedi l'INPS
Ecco
è
Questo è il motivo per cui
Il vero le vere situazioni di bisogno in Italia non sono non sono state affrontate perché abbiamo distorto la spesa sociale in modo
Perché non è solo io essendo essa atto
Perché non è vero che a cinquant'anni si è in una di per sé o anche a sessanta in uno stato di bisogno di impossibilità di lavorare
Ma anche perché abbiamo
Creato una cultura del lavoro nel nostro Paese
Tale per cui e abbiamo innescato quelle
Quella profezia che sia un problema di cui parla battito prima
Cioè
Quella situazione in cui le aziende stesse considerano quello sessantenne non possa essere utilizzato quindi il sessantenne non investe niente sulla possibilità di trovare un lavoro perché sa che non lo troverà
E e poi tutto un diciamo un meccanismo per un verso pensate al meccanismo degli scatti di anzianità
Che fanno sì che
Il la
Retribuzione nei primi anni e di lavoro sia più bassa del rispetto a quel che dovrebbe e ne l'alla fine della vita lavorativa è il doppio della Pro l'utilità del lavoratore con risultato che se uno perde il lavoro a cinquant'anni con uno stipendio che è il doppio di quello del ventenne nessuno più lo vuole assumerà quello
Con quel costo è ovvio se e il la retribuzione è il doppio di quel che mi costa il il giovane a parità di produttività non prenderò mai il cinquantenne e guardate che
Metà del problema non tutto ma metta del problema della difficoltà dei cinquantenni a trovare lavoro nasce dal meccanismo degli scali l'anzianità uno perde il lavoro aerei con due mila cinquecento euro tre mila euro e
A quel livello non lo ritrova
Ora
Perché da voi in questo modo abbiamo creato un sistema molto coerente ma coerente nel produrre risultati assurdi
Nello spendere soldi pubblici per far uscire dal mercato del lavoro a persone che invece andavano incentivate e aiutate a restar dentro il tessuto produttivo
E il in una situazioni in cui la vita media si allunga in cui il quindi non è più in sa bene di poter continuare a avere gli stessi schemi e di divida a assetto del sistema pensionistico di cinquant'anni fa
E noi addirittura invece di lavorare per l'invecchiamento attivo che tra l'altro il tema di di questo anno per l'ONU abbiamo lavorato per
Che
E incentivare l'uscita precoce
E pensate che nel due mila undici e i l'età media dei pensionamenti di anzianità chi erano i due terzi dei pensionamenti in Italia era di cinquantotto anni tre mesi
Chi in quanto otto anni e tre mese il che vuol dire che
C'era qualcuno che andava a cinquantasei cinquantasette oppure cinquantanove sessanta ma
E questa era la nostra media è chiaro che non ha senso un sistema di questo genere
E questo è un primo punto
Su questo punto noi avevamo noi parlo della mia generazione dei sessantenni di oggi abbiamo
Una ma coscienza sporca evidente perché che la cosa non funzionasse
Si è visto benissimo
Tanto ne eravamo coscienti che nel novantacinque abbiamo fatto la riforma Dini una ottima riforma col piccolo particolare che l'abbiamo applicata solo ai ventenni e trentenni di allora i nostri figli e nipoti e ce ne siamo tenuti esenti
Cioè noi avendo capito che il sistema non poteva funzionare abbiamo continuato con quel sistema per noi stessi
E ne abbia riservato il sistema equilibrato i nostri figli è stato un errore gravissimo un delitto se pensate che già allora nel novantacinque il debito era soverchiare ante e il debito continuava a salire di anno in anno proprio per questo modo di spendere i soldi pubblici
Allora è evidente che fin da allora avrebbe dovuto essere compiuta quell'opera di graduale applicazione del nuovo regime della riforma Albini alla nostra generazione per evitare i problemi che ci sono stati esposto in modo così efficace nell'intervento del primo dei due
Che hanno rivolto il non non conosco il nome ma insomma
Avete capito a chi mi riferisco
Ecco e
Noi abbiamo
Accumulato debito per come per spenderlo in questo modo e poi debito per pagare gli interessi sul debito
Fino a che è un certo punto il creditori hanno cominciato a dire ragazzi ma se andate avanti così non
Non ci fidiamo più non crediamo più che possiate farcela
E arrivati ai duemila miliardi di debiti hanno cominciato a dire non noi riteniamo più credibile il vostro sistema
In un certo senso e come una bolla che improvvisamente scoppiata ora
Di fronte alla bolla che scoppia prendersela con il Governo Monti perché ha gestito lo scoppio della bolla in una situazione in cui rischiavamo il tracollo del sistema nel nel dicembre scorso
Che significa non aver capito cos'è successo il Governo Monti ha dovuto fare in due settimane quello che avrebbero dovuto fare i Governi precedenti in quindici anni questa è la verità e allora
E dobbiam pagarla dobbiam pagarla tutti però se c'è qualcuno che la deve pagare Tajani purtroppo e non lo dico con compiacimento però è la mia generazione
Il
In Giovanni la stanno già pagando e hanno già da pagare il due mila miliardi che li abbiamo lanciato da pagare che non pagheremo noi certamente
E quindi è evidente che tutti dobbiamo pagarla questa bolla che è scoppiata
E stiamo pagando cerchiamo di pagarla il meno possibile però chiedetevi un attimo che cosa pagheremmo se
Accadesse la catastrofe cioè la bancarotta dello Stato chiedete quanto riceveremo di pensioni di stipendi pubblici eccetera e
Vi rendete conto dell'entità del problema
Sul versante della
Mercato del lavoro ed io
Condivido tutti i punti sottolineati da Tito poveri dico solo questo che
Quelli sono punti su cui bisogna intervenire disoccupazione giovanile
Innanzitutto un problema di di servizi di orientamento scolastico professionale drammaticamente problema di esclusiva competenza delle Regioni su cui le Regioni stanno tradendo gravemente la loro missione e la loro funzione pensate che una
E sondaggio di eurobarometro di due anni fa dava
Previste sugli adolescenti d'Europa in Svezia con un flusso di ingresso o in attività che richiedono manualità del quarantadue per cento il quaranta per cento dei giovani svedese che rispondevano al sondaggio dicendo di appendersi un'attività anche manuale
In Italia con un flusso del quarantotto per cento la percentuale dei giovani che dichiaravano di attendersi un lavoro che comportasse una qualche attività manuale era del cinque per cento
Questo ci dà l'immagine di una intera generazione con la testa nel sacco
E non ci si può stupire del fatto che questa generazione facciali come nelle scelte di studio vidi ingresso nel mercato lavoro nel modo sbagliato e non conoscendo il porto unità che gli si offrono
C'è un bellissimo articolo di dalla Giovanna Giovanna sul Corriere di oggi leggetelo nella pagina delle opinioni a questo proposito
Ecco e e un problema da affrontare su quel terreno che io credo che dobbiamo introdurre un principio di sussidiarietà sette Regioni continuano a non fare il loro mestiere deve intervenire lo Stato in sostituzione non si può tollerare che è una cosa così importante resti completamente scoperte
Poiché ci sono problema degli anziani del problema l'intervento fiscale
Ed è per favorire il lavoro femminile d'accordo però c'è anche ecco non poco pecchiamo di benaltrismo i problemi sono ben altri no tutti questi sono problemi da affrontare non dimentichiamo che questo Governo
Si è trovato investito da un giorno all'altro di un di tutto l'insieme di questi problemi
Tra in tutto l'insieme di questi problemi tra i quali ci sono tutti quelli che indicava Tito non solo un non uno di meno c'è però anche un ordinamento del lavoro che non funzionava
Il Comitato investitori esteri che ha tenuto il suo convegno a Milano nell'aprile scorso ha detto voi avete un sistema bizantino
Perché è un sistema nel quale
Il tasso medio di mobilità e allineato con quello dell'OCSE ma è la media tra un settore rigidissimo
E usa Ettore detiene il far west
Con il piccolo particolare che per atti
A cedere alla flessibilità data dal dal dall'area del far west occorre un ottavo specifico che hanno gli imprenditori italiani ma noi imprenditori esteri non ce l'abbiamo
Cioè da voi una cosa è quello che si è scritto nelle leggi su come ci si deve comportare altra cosa e come ci si deve comportare se si vuol sopravvivere ma questo significa un'opacità totale del vostro Paese
Un discorso umiliante mortificante ma verissimo ecco allora e chiudo su questo
E chiediamoci un attimo
In un Paese dove Cuesta è la situazione dualismo pesante fra protetti e non protetti nel mercato del lavoro con questi esiti per perché riguarda la la l'opacità del sistema
In cui da diciotto anni giaceva i nei cassetti del Parlamento e Governo le le idee le idee ripetute al Governo per la riforma degli ammortizzatori sociali
Per la prima volta Tito hai ragione a dire che sul la la solidarietà assicurazione contro la disoccupazione
è stata riformata in modo ovvero marchi per sappiamo in che condizioni è stata fatta quella riforma ma non puoi dimenticare l'importanza della riforma della cassa integrazione guadagni
E guardate che e cassa integrazione guadagni è una bellissima cosa se serve a tener legati lavoratori all'impresa con la prospettiva di riprende il lavoro ma è
Uno scandalo quando significa sette anni di sostegno del reddito incondizionato che addirittura
Diciamo ed
è un incentivo a non fare quello che bisogna fare nelle crisi occupazionali
E questo incentivo costa il tre per cento del monte salari complessivo dei lavoratori dell'industria il trenta per cento tre virgola due sopra i cinquanta dipendenti due virgola nove sotto è un'enorme prelievo quando si parla di di abolire il cuneo fiscale previdenziale e così quel tre per cento è parte di quel cuneo
Per cui
Per la prima volta in diciott'anni è stata fatta questa riforma con i mezzi di cui disponevamo ma nella direzione giusta universalizzazione del trattamento di disoccupazione riportare la cassa integrazione alla sua funzione
Si è posto il questi la la questione centrale disciolta pagina rispetto al dualismo nel mercato del lavoro tra protetti non protetti con alcune norme meno di quel che volevamo c'è perché io sono il primo dirlo ma io in ogni caso è la prima volta la prima in cinquant'anni che il problema viene messo al centro di un intervento di riforma del mercato del lavoro
E per poterlo mettere al centro
Si è
Per la prima volta in quarant'anni
Riformato il
Diritto del lavoro non ai margini guardate che tutte le grandi leggi degli ultimi decenni credo sensate soprattutto a legge Treu la legge Biagi sono intervenute solo al margine sui rapporti di lavoro marginali
Per la prima volta proprio in funzione di una unificazione del degli universali tesa nel diritto lavorasse affrontato un nodo cruciale centrale del diritto al lavoro l'articolo diciotto
Beh non è cosa da poco sentiti poi uno può dire per me non dovevano farlo io ritengo che invece questo andasse fatte fosse un pezzo di essenziale Vella
Riforma che va fatta perché quel dualismo c'era un effetto anche dell'articolo diciotto
Non pur non era difendibile da un punto di vista dell'equità prima ancora che dal punto di vista dell'efficienza per questo motivo io dico che dobbiamo stare molto attenti a non svalutare troppo una riforma che certo ha deluso chi stava spettava qualcosa di più incisivo ma che comunque
A dato un segnale di svolta molto importante dato
In tempi strettissimi da un Governo che si è trovato affrontare tutta questa congerie di problemi
Grazie fino
Adesso la parola all'onorevole Gnecchi che
Ha posto una serie di questioni al ministro in questi mesi
Credo che abbia da dire anche rispetto alle questioni che sono state poste
Dal pubblico utile fare un po'le principi Barretta sull'ufficio
Io capisco che andata via la ministra può essere meno interessante ma io sono anche stata stimolata molto adesso dall'intervento del
Mio collega Ichino però voglio mettere veramente alcuni puntini sulle i anche rispetto all'ora alla storia previdenziale perché mi pare giusto che allora si conosca anche
Come la storia del mercato del lavoro si è anche fortemente intrecciata da sempre con il sistema previdenziale
Perché sono appunto due sicurezze o dovrebbero essere due sicurezze significative nella vita delle persone
Il nostro sistema è iniziato con un sistema volontario addirittura nel mille ottocentonovantanove però poi ci si è accorti che lasciare tutto alla volontarietà dei cittadini e anche volontarietà e dei datori di lavoro
Forse non eravamo un Paese forse non siamo ancora in cui la volontarietà spinge ad occuparsi del proprio futuro
E quindi praticamente nel mille novecentodiciannove c'erano solo settecento mila iscritti a questa forma volontaria
E c'era non solo venti mila pensionati allora nel mille novecentotrentatré nasce praticamente l'Istituto per la previdenza sociale quindi una forma obbligatoria di iscrizione
Una forma obbligatoria
E quindi si è iniziato il sistema previdenziale ovviamente faccio tutto questo discorso stimolata da il discorso di
Ditino anche rispetto ad alcune date che dirò del e
E vi motiverò perché le dico
Nel mentre noi centotrentanove
Si è istituita praticamente la Cassa unica assegni famigliari perché è nata la Cassa unica assegni familiari perché si doveva dar lavoro a più persone
Si è ridotto l'orario di lavoro in particolare agli operai però bisognava garantire agli operai di poter arrivare alla fine del mese
E quindi ci si è inventata la Cassa unica assegni familiari per permettere a questi lavoratori di dar da mangiare i propri figli
Questo dimostra come
Rispetto al mercato del lavoro all'occupazione il sistema previdenziale asse e sempre anche intervenuto a sostegno a modifica ad integrazione di quello che accadeva nella Società
E e nel mille duecentotrentanove il limite di età per il conseguimento della pensione di vecchiaia
Viene ridotto a sessant'anni per gli uomini a cinquantacinque per le donne perché prima era più alto quindi nel mille novecentotrentanove in cui bisognava cercare di dar da lavoro c'è da lavorare a più persone possibile
Si è ridotta letta per la pensione di vecchiaia degli uomini e delle donne sessanta e cinquantacinque
Nel mille nove centocinquantadue quindi il periodo post bellico si è introdotto il trattamento minimo di pensione cioè
L'INPS e lo Stato si sono resi conto che
Tanta gente era morta in guerra
Tanta gente non era riuscita a lavorare tanti anni per poter avere una pensione adeguata per poter vivere e si è introdotto il trattamento minimo quindi con un minimo di Annika erano quindici già all'epoca
E un minimo di contenuti se istituisce il trattamento minimo perché somma un compito dello Stato e anche far vivere le persone
Siamo arrivati al cinquantasette stessa dal cinquantasette al sessantasei sia iniziato a iscrivere tutti i coltivatori diretti mezzadri artigiani commercianti
Cioè è diventato questo sistema che prima era solo per gli operai pure sistema diciamo quasi universale rispetto al tipo di lavoro che facevi
E poi arrivano i famosi anni sessantotto sessantanove e settanta non vi devo ricordare ovviamente il movimento dei lavoratori che ha portato anche allo Statuto dei lavoratori insomma le grandi battaglie lotte
E però è importante sottolineare che lì
Che nasce nel sessantanove nasce il calcolo col sistema retributivo quindi non è che è sempre stato fino al sessantanove c'era il calcolo contributivo per la pensione
No sessantanove grande conquista del mondo del lavoro si è arrivati al calcolo retributivo e poi sappiamo
è già stato accennato con la tre tre e cinque del novantacinque si è detto che a diciotto anni a oggi ancora calcolo retributivo poi contributivo per tutti
Dico anche che la ministra forme Fornero Cometa modifica strutturale del sistema previdenziale ha detto primo gennaio due mila dodici contributivo per tutti e tutti siamo stati d'accordo
Tutti siamo stati d'accordo quindi a quella riforma strutturale tutti abbiamo detto siamo d'accordo
Quindi bisogna veramente ripensare anche a tutti questi percorsi sempre ben sessantotto e sessantanove
Sono anche
L'introduzione della pensione sociale quindi dire se tu non hai lavorato ma i sessantacinque anni ai comunque diritto a un minimo attualmente trecentottanta euro eccetera però hai diritto a un minimo
E è nel sessantanove che è nata la pensione di anzianità
Quindi la pensione anticipata quindi non è che da sempre c'è stata nel sessantanove
è nata così come è nata la cassa integrazione anche qui dico perché si intrecciano il sistema previdenziale e il sistema del mercato del lavoro
Quando inizia a tenere delle ristrutturazioni aziendali
Che ti comportano una necessità di far mancare il reddito al lavoratore rispetto alla retribuzione da parte del datore di lavoro interviene la cassa integrazione per ristrutturazioni eccetera eccetera quindi è nata lì
Allora perché ci tengo a sottolineare queste cose perché appunto
A situazioni del mercato del lavoro c'è sempre stata anche una modificazione un'introduzione di misure
Nel sistema di sicurezza sociale generale legato alla pensione futura
Cassa integrazione guadagni che viene pagata con l'uno per cento da parte del datore di lavoro sulla massa delle retribuzioni quindi uno scambio me di lo Stato dice
Quando care azienda Tupone avere bisogno sappi che comunque non è che lo Stato te la regala questa cosa tu paghi l'uno per cento se paghi l'uno per cento sugli emolumenti era
Almeno ai da rispondere la ministra ha detto sei sette anni di durata cassa integrazione mobilità
Su quei e sconto per i pazienti e su questo ci tengo a dire che
Sei sette anni di mobilità
Dureranno per lavoratori che non trovano lavoro perché se un'azienda assume un lavoratore
Da una lista di mobilità al cinquanta per cento di risparmio contributivo quindi non è che si è detto ti regalo la cassa integrazione che recano la mobilità
Se è un po'uno sta in mobilità se non trovano lavoro perché dove servizi all'impiego funzionano ammetto dove i servizi alla ovvero il lavoro funzionano io vengo da Bolzano fatto l'assessore al lavoro per nove anni
Duri chiamavamo i lavoratori in mobilità
Per offrirgli il lavoro quindi dove i servizi funzionano i lavoratori vengono chiamati non è una gioia del lavoratore rimanere mobilità se c'è il lavoro e lavoratore va a lavorare e l'azienda
Risparmiata rendere quel lavoratore allora
Noi diciamo che le le situazioni si prolungano tra virgolette o per colpa del lavoratore perché lavoratore ci marcia il problema vero è che c'è una crisi occupazionale vera esista un problema vero
Allora qui adesso dico che nel novantadue quando appunto c'è stata la prima vera grande riforma sia aumentato da cinquantacinque anni sessanta anni la pensione e ne chiede le donne nei sessanta sessantacinque la pensione di vecchiaia degli uomini ed ha idee e i famosi trentacinque sono diventati quaranta
Si è fatto questo aumento
Aumentando di un anno ogni due anni solari quindi un'esperienza ce l'avevamo era stata troppo lunga si poteva siccome la ministra anche parlato di monitoraggio indagine eccetera si poteva verificare cosa è successo allora
Che non è secoli fa
è tutto sommato recente quindi gli indici avrebbe anche potuto dimostrare un po'nei calcoli ed io ne facciamo una gradualità per questo aumento anche adesso
Noi quello che diciamo è che l'abrogazione totale delle quote è stato ovviamente un problema un problema vero
E su questo mi viene da dire ovviamente che tutti questi monitoraggi tutto il fatto di andare a verificare le liste di mobilità tutta la possibilità di andare a verificare che cosa è successo nel mercato del lavoro
In questi anni era tutto un lavoro
Che si poteva fare prima di arrivare a questa situazione così di taglio netto rispetto alla situazione che stiamo vivendo adesso
Conosco benissimo la lettera della BCE
Ma bisognava riuscirà ad andare in Europa dicendo abbiamo fatto la riforma strutturale che è quella del dire contributivo per tutti dal primo gennaio due mila dodici
Potevamo fare altre cose strutturali però è evidente che adesso perché ho fatto tutta questa storia tra storia del mercato del lavoro e storia previdenziale adesso ovviamente una situazione nella quale tu sposta in avanti la pensione
E universali zia alcune cose ma riduci la durata e riduce anche la misura
In una situazione di crisi occupazionale come quella che stiamo vivendo è evidente che può essere una contraddizione Urso al pubblico impiego tra virgolette per dimostrare come le cose possono essere una contraddizione
Sul Sole ventiquattro Ore di oggi quindi mi fornisce l'idea del Sole ventiquattro Ore che non è vangelo però non sta sicuramente
Dalla parte dei non sono nel giornata o di di giornale di Rifondazione Comunista o altro sono non mi risulta
Allora il Sole ventiquattro Ore riporta tutta una pagina
Su gli statali over sessanta anni allora e dice probabilmente sono duecento turni trentuno mila le persone del pubblico impiego che dovrebbero uscire perché troppi
E poi vai a vedere quanti sono quelli sopra i sessanta anni sono duecentotrenta mila seicentosettantasei allora mi verrebbe da dire sei cinquantotto per cento delle DOC degli occupati nel pubblico impiego sono donne
Perché mai averli spostato di cinque anni l'età della pensione
è un è stata una grande cosa favorevole se poi tutti ritrovi che adesso devi riuscire a fare uscire duecentotrentuno mila persone gli puoi dare due anni di mobilità
Io son convinta che la pensione non debba essere un ammortizzatore sociale sono assolutamente convinta
Ma se casualmente devi ridurre di duecentotrenta mila lavoratori
E A B e ai di sicuro duecentotrenta mila lavoratori e lavoratrici che tra le quote la pensione di vecchiaia se ne sarebbero usciti
Volontariamente magari era meglio pensarci un attimo prima
Invece che dover inventare una mobilità per il pubblico impiego che comunque è una mobilità comunque non è una pensione comunque rendi scontenti tutti nel Pubblico impiego c'era gente che eroga servizi e prestazioni io non so se abbiamo fatto un grande se saranno gran vantaggio credo che appunto bisognerebbe mettersi
Intorno a un tavolo e fare un po'di conti e quindi decidere
Di conseguenza su quello che ha detto Perna all'inizio su questa grande incertezza uso ancora Sole ventiquattro Ore di oggi giusto perché venendo in treno oggi me lo sono letto la prima riga l'ultima
E trovo due esperti uno e Fabio Venanzi e l'altro è Aldo Ciccarella due esperti che rispondono sul Sole ventiquattro Ore di oggi su un problema di pensioni e rispondono due cose diverse
E sono due esperti allora io dico è la dimostrazione che c'è confusione
E la confusione crea solo sfiducia nelle istituzioni e questa era la prima cosa da non creare adesso mi vien da dire da combattere ma era la prima cosa da evitare di creare
Quindi io sono d'accordo sulle riforme da fare
D'accordo sul fatto che la riforma sul mercato del lavoro se politicamente diciamo così Dini e si sostiene che l'apprendistato è una cosa positiva vengo da Bolzano figuratevi se non vi dico che l'apprendistato è positivo
Che i nostri apprendisti fanno mille ore obbligatorie di formazione extra aziendale
Quindi figurati se non vi dico che una cosa importante e positiva la nostra esperienza di formazione duale è un'affermazione è una esperienza vincente
Quindi son convinta anche noi possiamo essere presi a modello rispetto a questo
Servizi all'impiego anche poi ovviamente ci viene detto lo Stato con la regione a statuto speciale voi avete un sacco di soldi però cerchiamo anche di usarli bene almeno su questo le abbiamo sicuramente usati bene
Allora alla risposta la risposta Marco Leonardi si
Si doveva fare una riforma del mercato del lavoro però come farla in una situazione di crisi come quella attuale bisognava allora
Fa intrecciare la con la riforma delle pensioni la ministra non ha risposto alle due domande di Perna
Che erano
Nel due mila undici si è scelto è stata la prima cosa che lei ha firmato a novembre appena diventata ministra
Il prolungamento per novembre dei della mobilità per quelli che non erano entrati nei dieci mila adesso nel due mila dodici c'è gente che non essendo rientrata nei dieci mila
Per la legge centoventidue del due mila dieci è senza lavoro senza ammortizzatori e sociale senza pensione
Stiamo tutti aspettando ringrazia il punto il decreto che prolunghi la mobilità ovviamente non aveva capito la domanda quindi evidentemente bisognerà che glielo spieghiamo abbiamo già fatto anche due interrogazioni su questo ovviamente
Però glielo li spiegheremo aggiuntivo che glielo vi spiegheremo in modo preciso
Come non aveva capito il DM sono dati come mai non è uscito ancora sua Gazzetta Ufficiale quello non dovete chiederlo a me perché io credo che il DM è stato fatto apposta per restringere la platea
E magari se qualcuno si è accorto che se la legge dice
Che tu devi aver firmato un accordo prima del quattro di dicembre e poi il decreto ministeriale che deve solo dare attuazione a quel comma quattordici e dice
Dice devi già essere mobilità è insomma qualcosa non funziona quindi magari non sta uscendo perché qualcosa non funziona e qualcuno si anche accorto che qualcosa non funziona però anche questo cercheremo di spiegarglielo
Disabili
Essendo io della Commissione lavoro essendo io una di quelle che per un anno ha discusso sul pensionamento anticipato per i familiari che assistono i disabili avendo anche lui gravi avendo anche visto comunque che si sono stati emessi tanti paletti
è andato comunque al Senato è fermo in Senato e bisognerà capire perché affermo comunque evidente cosa della quale ci siamo già accorti tutti che mettere il trentuno ottobre come
Come spartiacque sapendo che il congedo è un congedo frazionabile è una cosa profondamente ingiusta se devo dire la verità penso che questo lo capiscano tutti non ci vuole una grande
Una non ha grande genialità quindi spero che almeno su queste cose nelle quali la platea è piccola e comunque le persone sono persone che già stanno pagando nella vita spero che si riesca a rendersi conto
Con un'aspettativa di vita bassa in questa sala abbiamo fatto anche un incontro con i macchinisti delle ferrovie
E anche quelli ovvia non rientravano neanche me lavoratori usuranti
Perché avevano una legge il loro autonoma se poi togli la legge autonoma e non gli metti neanche né lavorato né i lavori usuranti voglio dire sarà anche equità ma rispetto a qualcun altro non rispetto a chi lavora tutti i giorni sul serio
Allora chiudo veramente perché non voglio abusare della vostra pazienza
Sono assolutamente convinta che sul sistema previdenziale si debba agire sempre
Tenendo conto che si deve dare certezza ai lavoratori perché il sistema previdenziale
E il sistema fiscale sono la carta di identità di un Paese
E il mercato del lavoro si modifica ovviamente rispetto alle situazioni dell'economia generale ma proprio perché dipendono da situazione a situazioni di economia generale
A maggior ragione bisognerebbe pari passo fare andare avanti un sistema di sicurezza sociale il sistema previdenziale
Che tiene anche conto delle modifiche strutturali che avvengono nell'economia e nel Paese e nel mercato e non appunto nel modo in cui purtroppo
Dal maggio del due mila otto quindi non solo con questo Governo per carità ma dal maggio del due mila otto stiamo purtroppo agendo
Grazie allora
Siccome
I diversi interventi hanno sollecitato negli altri interlocutori
Osservazioni facciamo un
Un ultimo giro in cui ognuno interviene su quello che vuole
Tre tre minuti tra i cinque minuti
Tito Boeri
Tre minuti tre minuti cassa integrazione
Allora sulla cassa integrazione credo che noi dobbiamo guardare a quello che è successo durante la Grande recessione per imparare cosa è un sistema che funziona bene in Germania la la Germania ha vissuto una recessione uguale a quella dell'Italia in termini di caduta del PIL
Non ha sofferto un aumento della disoccupazione durante la recessione
Hanno usato il corso Arbeit perché il corrispettivo tedesco della cassa integrazione
Ha funzionato molto bene perché ha due caratteristiche la cassa integrazione in Germania il primo la prima caratteristica è che storicamente è uno strumento che
Aumenta di intensità viene usato durante crisi brevi e a non appena l'economia esce dalla crisi dell'appunto più acuto della crisi l'utilizzo dello strumento tende a diminuire secondo aspetto importante
E non si arriva quasi mai usare la cassa integrazione fino a zero ore cioè lavoratore rimane comunque legato l'azienda nel senso vero non ha senso formale continua a lavorare magari
Dieci ore magari venti ore poche ore durante la settimana se non
A tempo parziale ma comunque rimane davvero sostanzialmente legato all'azienda
In Italia abbiamo tre strumenti fondamentali più una pluralità di ulteriori la cassa integrazione ordinaria quella straordinaria la cassa in deroga
Se ne guardiamo alla Germania e la raffrontiamo col caso italiano ci rendiamo conto che l'unico strumento che assomiglia in qualche modo la cassa al corso Arbeit alla cassa integrazione ordinaria
E funziona peggio del corso Arbeit
Perché la rispondenza all'andamento della produzione è in qualche modo in linea con quello della Germania anche se meno di quanto
Ciclici dovrebbe dovrebbe essere
La cassa integrazione straordinaria e quelle in deroga aumenta l'utilizzo quando l'economia la mente perché chiaramente l'indicatore del fatto che questo strumento non funziona non fa quello che dovrebbe fare idea eh di fronte a crisi temporaneo io evito il licenziamento i
E evitando i licenziamenti faccia sì che la crisi non diventi peggiore di quello che già perché se licenze delle persone queste qui fanno fatica a rientrare
Crea un calo dei consumi perdo capitale umano però la crisi deve essere temporanei non appena le cose vanno meglio io devo rimettere questi non devo devo smettere di usare quello strumento devo riassumere i lavoratori se invece le crisi sono strutturali invece devo usare altri strumenti come ci si il gioco pazzi o ne e incentivare laboratorio cercarci un impiego alternativo queste come funziona in Germania lo strumento dovevamo la cassa integrazione ordinaria l'idea una riforma di questo strumento dove Ivan ampliare l'utilizzo dalla cassa integrazione ordinaria abolire le altre cassa integrazione e rendere la cassa integrazione ordinaria uno strumento che non è inutilizzata fino a zero ore questo era il principio che andava
Seguito purtroppo con questa riforma rimangono in vigore la cassa integrazione ordinaria la cassa integrazione straordinaria la cassa integrazione in deroga sotto mentite spoglie perché esistono tutti questi casi è settoriale
E si sono tutte queste altre casse integrazione questi fondi settoriali sulle pensioni mi fa piacere dire una cosa adesso che il ministro non è qui la riforma delle pensioni del ministro forme a una riforma ben fatta
è una riforma che completa che fa delle cose che dovevano essere fatte quindici anni prima
E proprio per questo non si può ulteriormente diluire quella riforma che la riforma intervenuta troppo tardi la Svezia ha fatto la stessa nostra riforma e ha varato quelle cose quindici anni prima quindi in ministro Fornero giustamente ha fatto delle cose che dovevano essere fatte molto prima di lei l'unica pecca chi metterà in quella riforma il fatto che poteva applicare a tutti gli effetti anche in questa fase
Lo stesso principio del sistema che nuovo che si vuol dire che
Flessibilità in uscita vuol dire dare la possibilità ai lavoratori di uscirà anche prima a fronte di
A dire delle pensioni più basse in un quadro di quel tipo si poteva affrontare il problema degli usurati in modo diverso come si poteva fruttare si può tuttora affrontarla nel giudizio
Col fatto che questi lavoratori certamente uscendo prima soffriranno inizialmente il fatto di avere una pensione più bassa di quella che avrebbero avuto andando in pensione più in là le riduzioni sono
Sono certamente ci sono delle riduzioni attuariali che rendono questo
I neutrale per le casse dello Stato sono delle riduzioni di una certa entità ma non drammatica e certamente non si va da zero vuol dire una riduzione per cinque anni che ha sarebbe attorno al quindici per cento
Questi lavoratori possono lavorare in aggiunta la pensione quindi possono compensare questa riduzione e bisogna chiedere i datori di lavoro di questi lavoratori di pagare in questo periodo i contributi sociali e contributi per evidenziare questi porta in modo tale che quando finisce
Questa fase diciamo i e arrivano fino alla maturazione dei requisiti della nuova pensione di vecchiaia questi possono avere una pensione piena
Questo è un modo per poteva essere un modo per affrontare il problema sapendo che si interveniva una condizione io credo che non sia stato fatto perché la Ragioneria dello Stato ha molto spinto però mentali
Proprio per bloccare le persone dentro anziché intervenire contro i presidi gettiti quindi questa l'unico aggiustamenti l'altra cosa su cui bisogna ragionare eh piuttosto che usare quelle risorse a mio giudizio male di io le proposte che ho fatto prima son tutte riforme a costo zero quindi non costano nulla
Sono il primo a sottolineare che non bisogna fare però l'apprendistato e la miniriforma del del del degli ammortizzatori sociali queste forma costano allora piuttosto che usare le risorse in quel modo si potevano usare queste risorse per introdurre per quelle fasce di età che sono top per la riforma delle pensioni un sistema di assistenza sociale di ultima istanza che oggi non esiste in Italia c'è un reddito minimo garantito allora per quelli che davvero cadere in povertà allora lì abbiamo lo stop do di base che dovrebbe essere utilizzatore si potente loc solo per quelle fasce di età quindi con dei costi contenuti e poi usare questo anche per poi come siccome sperimenta per poi estendere ad altre fasce
Grazie
Vicino
Non volete parlare tutti
Io vorrei solo dire due cose alla
Collega mica inetti
Che
Se come
Penso di aver mostrato atto le dico facendo qui proponendo piccole quattro conti sull'equilibrio del sistema previdenziale
Il vecchio assento
Poteva stare insieme in piedi soltanto attraverso per mezzo
Del versamento di centinaia di miliardi ogni anno dallo Stato all'INPS
Ed è dare il certezza
Di quelle regole implicava
Che lo Stato potesse continuare a versare quelle centinaia di miliardi ogni anno
E
Il il
La l'incertezza riguarda quelle regole
è responsabilità non del Governo Monti ma di tutti i Governi che lo hanno pre
Seduto e che non hanno fatto come diceva adesso il titolo nei quindici anni precedenti quello che noi sapevamo essere necessario perché la riforma Dini l'abbiamo fatta sapendo che bisognava
Erano ristrutturare il sistema in quel modo e
Per
Gollismo generazionale abbiamo detto sì però questa riforma vale solo per i nostri figli e nipoti e non per noi
E il risultato è che ci siamo tirati addosso il cataclisma che poi puntualmente arrivato perché a un certo punto il conti devo
Tornare e se non tornano non è che possiamo prendercela con i nostri creditori che non sono più disposti a a a farci
De a farci credito
Quindi bellissima cosa la certezza previdenziale ma non può essere una certezza basata sul principio che paga Pantalone
Altre spesa sociale è una cosa sacrosanta ma deve essere destinata al vero bisogno sociale non a ciò che bisogno sociale non è con noi ecco dopodiché
Questo significa che noi dobbiamo fare
Molto rapidamente quel cambiamento di cultura del lavoro che implica attrezzarsi per
Farsi per incentivare agevolare il lavoro dei cinquantenni e anche dei sessantenni
Nei Paesi scandinavi c'è tutto uno studio sulla utilizzazione dei sessantenni a sostegno degli ottantenni
Il cioè utilizzi cerca di mettere in comunicazione villa crescente domanda di assistenza
Determinata appunto dal prolungarsi della vita e quindi dall'aumentare delle persone ottantenni novantenni che hanno bisogno e aiuto me
Tendo in comunicazione questa domanda con la crescente offerta di lavoro in un'età in cui non si possono più fare altri lavori
Ma bisogna ridisegnare la professionalità possibile di un sessantenne
è un discorso lungo certo non in due minuti non posso
Dirvi se quello che su cui stiamo lavorando studiando a questo proposito per esempio c'è tutto un discorso sulla possibilità di part-time coniugato con la pensione
La mezza pensione la possibilità di part-time con contribuzione figurativa e possibilità di combinare il part-time dell'anziano con la assunzione dell'apprendista
La possibilità di attivare servizi comunali
E con il contributo della famiglia utilizzatrice contributo del Comune e utilizzazione di verso pone oggi disponibili e che possono hanno tutta l'esperienza e la capacità per svolgere servizi alla
A singole famiglie o alla comunità locale e che non vengono utilizzate
Ecco dobbiamo abbattere gli affamati se farà questa grande domanda di servizi alle famiglie alle comunità locali e questa grande offerta che acque che dobbiamo valorizzare
Però se non cominciamo questo non lo faremo mai e questo invece dobbiamo farlo molto rapidamente è chiaro è una
E dura prova questa che si chiede al nostro Paese un passaggio difficile
Tanto più difficile in quanto
Ci costa sì siamo costretti per effetto dei nostri ritardi
Degli ultimi vent'anni a farlo molto più in fretta di come avremmo potuto farlo è una delle colpe gravi della politica italiana io su questo non ho alcun dubbio
Però guardate che l'alternativa a compiere questo passaggio
Forse non c'è nel senso che i greci ci hanno provato a dire non stiamo al gioco usciamo dal gioco e dopo un mese e si sono resi conto che questo uscire dal gioco gli sarebbe costato immensamente di più
Allora
Chiediamoci se davvero vogliamo fare quello che hanno fatto i grezzi negli ultimi due mesi farlo nell'arco dei prossimi sei
Credo che sarebbe una scelta che
Non porterebbe certamente maggiori certezze sul piano previdenziale o assistenziale
Quindi facciamo fronte con
Una mentalità nuova e più realistica e più pragmatica alla stretta drammatica a cui il nostro paese è tenuto certo tutti devono fare la loro parte
E bisogna anche saper essere
Più rigorosi nel far pagare io per esempio sono dell'idea che le baby pensioni dovrebbero dare un contributo di solidarietà al resto del Paese chi è
E poi io ho persone mi miei coetanei che sono in pensione da vent'anni
E ecco queste persone
Il questo io credo che non non ci sarebbe niente di male nelle chiedere un contributo di solidarietà quei territori ma comunque ragioniamoci ma non illudiamo il problema
Grazie fino
Professor Dell'Aringa
Sì grazie del devo dire che io
La mia opinione un po'speculare a quella che ho sentito fino adesso perché mentre sulla riforma del mercato del lavoro
Sono tutto sommato possibilista ma in ogni caso ecco non ha creato disastri tutto questo mi sembra che siamo tutti d'accordo
Quella delle pensioni peraltro necessaria per riacquistare reputazione arrivano internazionale mettere a posto i conti quindi ha svolto un ruolo fondamentale
Però avrà degli effetti sui futuri sul mercato del lavoro problematici
Che richiederanno interventi ulteriori quello che ha indicato adesso Pietro sulla metà pensione rimetta
Pertanto non è una roba da poco e come fosse un'altra riforma delle pensioni è un correttivo molto importante perché si va in mezza pensione i soldi vanno trovati
Quindi c'è bisogno di correttivi questo perché
Per
Perché
Se noi guardiamo gli stessi numeri del Documento di economia finanza del Governo parla di aumenti di occupazione dei prossimi sette otto anni di zero virgola zero virgola zero lire
Noi siamo in presenza invece di una tendenza alla partecipazione dei lavoratori anziani ed al momento del lavoratori anziani per ragioni demografiche
E aumento anche proceduto alle riforme fatte in passato non solo quest'ultimo cui sia giunto quest'ultima per cui nel giro sette-otto anni potremmo avere anche un milione e mezzo di lavoratori anziani di più fra le forze di lavoro per il quale dobbiamo trovare lavoro
Questi zero virgola zero virgola non bastano
Basta questo era un uno schema diciamo così occupazionale per il futuro che somma sottratti fatti i calcoli sugli affetti sul PIL dai ministeri delle misure di liberalizzazione e di semplificazione
Questo qui scusate ma anche una piccola macchinetta calcolatrice si faceva quanti posti di lavoro dobbiamo fare in più in più per tenerci tutti quei lavoratori anziani ammesso poiché le aziende vogliono tenersi
Perché voi trent'sentite le aziende costano dicendo in questo periodo ne molte aziende dicono che non riescono a tenerseli ma anche se volessero attenersi servirà a crearli questi posti di lavoro aggiuntivi
Ecco quindi è chiaro che qualche cosa dovrà essere fatto disagio sociale inevitabile
Ecco
E basta però dico forse doveva essere fatta non è stata fatta quindi dieci anni fa doveva essere fatta ma una gradualità
Che in ogni caso ci avrebbe portato alla bonus all'abolizione delle pensioni di anzianità nel giro di sette otto anni col sistema delle quote che poteva essere accelerato
Ed è il problema non è di arrivare un certo punto d'arrivo andremo in pensione andranno in pensione tutti e settanta anni
Il problema è di questa accelerazione in un periodo in cui i meccanismi di aggiustamento macroeconomico e micro economico di tutta questa forza lavoro aggiuntiva il Governo spesso pensa che non ci siano se fa delle previsioni quelle proiezioni
E allora questo è un ponte un'incoerenza e quindi disagio sociale ci sarà
Quello che mi auguro però quello che mi auguro e che di fronte a questo disagio sociale la gente che si troverà in mezzo al guado non non sia costretta a vivere una situazione in cui
Per avere la pensione
Sacche deve passare attraverso l'intermediazione politica partitiche sindacale questo non è possibile per il diritto alla pensione
è un ENPAIA torno anche la gente vuole sapere ci possono essere i criteri possono essere anche quattro cinque non possono essere cento ma sarà letta sarà letta alla negli anni di contribuzione saranno i lavori usuranti ma la gente sa quali sono i criteri
E non può pensare di sottomettere della sua andati in pensione al fatto se c'è un accordo non c'è d'accordo
Mancherebbe è proprio l'applicazione di quel principio di universalità che abbiamo voluto applicare gli ammortizzatori sociali ed esso togliamo da sistema pensionistico sarebbe una sconfitta per il nostro sistema democratico se succedesse una cosa di questo tipo grazie
Gli enti
Il problema un fluido sarò veramente velocissima Ichino me l'ha già sentito dire un paio di volte quindi non non mi preoccupa il fatto che non ci sia lui
Tito Boeri ha tirato in ballo la Ragioneria di Stato che in questo momento è per noi quella più sotto accusa di tutti e cerco di spiegare perché
Quando il salva Italia è arrivato alla Camera era l'Atto Camera quattro mila ottocentoventinove
E nel salme taglia non esistevano neanche io i famosi risultati io chi ha perso il lavoro eccetera
E se noi andiamo a vedere il risparmio che ha considerato la Ragioneria di Stato per l'abrogazione totale delle quote
E vi ricordo che le quote riguardavano pubblici privati autonomi tutto il mondo del lavoro praticamente
A calcolato un risparmio pagina novantanove dell'Atto Camera quattro mila ottocentoventinove le ho trovate nel sito della Camera
Un risparmio per il due mila dodici zero perché ovviamente ci sono quelli che erano già requisiti precedenti
Per il due mila tredici trecentoquindici milioni di euro per il due mila quattordici settecentocinquanta milioni di è uno insomma arrivando fino al due mila diciannove
Tredici miliardi di euro di risparmio complessivamente
Per i famosi sessantacinque mila
Salvaguardati
Il calcolo che sempre la
La splendida Ragioneria di Stato ci fa e cinque miliardi sempre fino al due mila diciannove allora è evidente che o era sbagliata risparmio
Ora è sbagliata la spesa per il sessantacinque mila
Fatta
A posteriori perché ovviamente sette cinque miliardi solo per sessantacinque mila persone e al risparmio in tutto è tredici miliardi non si capisce come fa ad esserci questa differenza
Il secondo il suo funambolo attribuendogli oltre insomma no no no no è
Iscritti no no il criterio lo stesso tanto che
Mi dispiace che non ci sia Baretta e perché la Commissione Finanze e Bilancio ovviamente appena uscita la situazione si è accorta subita chiesto urgentemente
L'audizione della Ragioneria in Commissione Finanze e Bilancio perché i conti ovviamente non tornano adesso ho detto questo
Sono rispetto al discorso per cui non bisogna fare gradualità
E e cioè mentre io sono d'accordo con il fatto del dire e sopravvissuti a mettersi intorno al tavolo e capire perché se il non fare gradualità i comporta
Non dico trecentonovanta mila perché ovviamente se no vado a mente accettarle la piaga rispetta le liti di questi giorni
Però è già bisogna rendersi conto di quanta gente quella che rimane senza lavoro senza ammortizzatore sociale e senza pensione e ribadendo comunque il fatto che la la pensione non può essere vista come ammortizzatore sociale però siccome la ministra scelte di prolungare il decreto
De sulla mobilità anche per i i dieci mila non previsti
Della quelli fuori dai dieci mila della centoventidue
Il problema è che probabilmente in una materia così non è facile agire con un decreto con i conti che ti vengono dati in questo modo quindi è solo questo per me non si tratta di un problema ideologico non ideologico
Penso che rispetto a un discorso di diritto alla pensione quando tu modifichi
Queste situazioni non è un problema di
Diritti acquisiti o di privilegi da mantenere è di andare a vedere realmente
Come sia la situazione e quali sono le persone che tour rischi dimettere realmente in uno stato di
Ma non dico neanche di povertà di totale indigenza e quindi questo è ivi
Il come riuscire a far fronte
E quindi delle modifiche le riforme vanno fatte
Bisogna però capire rispetta il conti veri
Proprio perché poi al bilancio dello Stato quello a cui dobbiamo comunque del quale dobbiamo tener conto ma
Oltre al bilancio dello Stato ci sono poi persone
Faccio solo l'esempio donne perché
La pensione di vecchiaia delle donne in questo Paese purtroppo pensione di vecchiaia delle donne nel privato la pensione media e seicentoquarantadue euro al mese
Allora è evidente
Che anche su quello del risparmio
Che la tesoreria a immaginato innalzando praticamente di cinque anni
Età per la pensione di vecchiaia delle donne è un risparmio piccolo ma per la singola donna sessantenne
Che non vede e con un marito sessantacinque sessantasei enne che non si vede entrare seicentoquarantadue euro e pensava di averle fra tre quattro mesi invece ce li ha tra quattro anni e mezzo cinque
Il danno
Personale di quella coppia o di quella singola persona
è notevolmente più elevato del risparmio per lo Stato riesce a produrre è un po'questo il punto di domanda secondo sul quale secondo noi il legislatore
Dovrebbe ovviamente fare particolare attenzione
Grazie c'è stato un dibattito molto interessante per me permettetemi di chiudere dicendo una cosa
Abbiamo discusso di ciò che il Governo sta facendo assumendosi la responsabilità
Di riforme necessarie per questo Paese lo sta facendo male bene questo è oggetto della discussione
Vorrei però ricordare che ogni tanto nella questa discussione dobbiamo ricordarci che i problemi a cui
Cerca di porre rimedio bene o male questo Governo non gli ha creati il Governo Monti ma vengono da più lontano