Assemblea 2012 di Confindustria

I lavori hanno inizio
Diamo lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Desidero far giungere il mio cordiale saluto e augurio all'Assemblea generale due mila dodici di Confindustria e al neo eletto Presidente Giorgio Squinzi
Le gravi difficoltà che il Paese sta vivendo e che il Governo sta affrontando nello sforzo di aprire nuove prospettive di sviluppo sostenibile i che città d'Italia ed equilibrata dell'economia nazionale pongono al centro dell'attenzione istituzionale e politica il sistema delle imprese
è qui una fondamentale ragioni di forza d'Italia una leva decisiva per superare la crisi attuale anche mese più critici e preoccupanti aspetti sociali
Sono certo che verrà in questo senso un significativo contributo dall'Assemblea nello spirito di un rinnovato impegno di convergenza e di coesione tra tutte le forze chiamate a garantire l'interesse generale il futuro del Paese
Giorgio Napolitano
Prende la parola il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi
Buongiorno a tutti
Altra Rita cari amici imprenditori
Signore e signori un grazie sentito
A tutti voi per essere qui oggi
Permettetemi di tributare significativo ringraziamento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
L'Italia ha bisogno di lui e di altri come lui perché in momenti di grande difficoltà economica come l'attuale viene messa a rischio non solo il nostro benessere
Ma anche la tenuta del nostro tessuto democratico sociale istituzionale
Ci sono molte e non
Onorato ed emozionato per presentarmi a voi come presidente di Confindustria
Sento
La responsabilità di un incarico importante e molto impegnativo
Per me la presidenza di Confindustria
Non rappresenta
Realizzazione di un'ambizione ma una vera missione
Per tutti noi imprenditori ricoprire cariche associative deve essere una missione al servizio delle imprese che rappresentiamo e di conseguenza al servizio del Paese
Se non dimostriamo con fatti concreti questa convinzione noi per primi non potremo mai chiedere agli altri
Non lo potremo mai chiedere agli altri non potremo in particolare
Esige la dai nostri politici
Non posso proprio accettare l'associazionismo come professione sono rimarrò uno di voi un imprenditore
E sarà il Presidente di tutti gli imprenditori questa non sarà la Confindustria di Giorgio Squinzi sarà la Confindustria di tutti gli imprenditori veri grandi medi e piccoli
Sarà la Confindustria di tutti coloro che chiedono nel futuro della che credono nel futuro della propria impresa nel futuro del nostro Paese
So che non è un compito facile
Raccolgo il testimone da una donna coraggiosa e appassionata già in questi ultimi quattro anni ha fatto moltissimo per affrontare le sfide e le difficoltà con carattere e capacità di visione
Credo ci siano
Ottime ragioni per tributare a Emma un sincero grazie da parte di tutti noi
E mio personale
Cara Emma i tempi della tua presidenza sono stati molto duri
Ma tu sai bene che mi hai lo saranno anche di più
La tua capacità di mantenere Confindustria come un autorevole punto di riferimento elevati è l'eredità che io ricevo e sulla quale dobbiamo impegnarci tutti per cambiare questo nostro Paese
Ora
è molto più diffusa di quattro anni fa la consapevolezza del cambiamento il cambiamento per noi imprenditori è un modo di essere ma con l'esplosione della crisi deve diventare rapidamente consapevolezza di tutti
Fare l'imprenditore in Italia non è mai stato un mestiere facile oggi è diventata una sfida temeraria
Ho la convinzione fortissima quella che oggi mi ha portato all'impegno che sta assumendo
La bassa crescita dell'Italia è determinata soprattutto dalla difficoltà
Di fare impresa nel nostro Paese l'impegno di Confindustria devi andare verso la rimozione di queste difficoltà
La complessità delle leggi e degli adempimenti la lentezza della burocrazia
I lunghissimi e in certi tempi della giustizia l'insopportabile
Carico fiscale la mancanza di infrastrutture adeguate sono mali antichi di questo Paese
Negli anni
Questi fattori
Hanno pesato sempre più
Ostacolando
La triplice sfida della globalizzazione della moneta unica e della rivoluzione tecnologica ed informatica
Il risultato acquistato un tasso di crescita dell'economia fra i più bassi al mondo
La grande crisi
Emersa dagli Stati Uniti nel due mila e sette anzi prodotto danni più gravi in Italia
Che nella maggioranza degli altri Paesi
Il PIL italiano e del sei per cento inferiore al livello pre-crisi
Mentre Stati Uniti e Germania hanno già
Riguadagnato quel livello nel corso del due mila e undici nello stesso periodo la produzione industriale è caduta di ben oltre un quinto
Ancora adesso mese dopo mese registriamo cali continui che in alcuni settori sono drammatici
Le imprese italiane specie quelle che lavorano prevalentemente per il mercato interno sono precipitate in una crisi senza precedenti
Penso tra le altre perché la conosco personalmente alla filiera delle costruzioni
Ma anche a domanda e manca liquidità l'accesso al credito bancario è divenuto problematico lo Stato
Paga con ritardi sempre più ampi che non sono più tollerabili non sono degni di un Paese civile
Altrove proprio per
Aiutare le imprese quei tempi sono stati ridotti è anche vero che tra le imprese private i tempi di pagamento si sono molto allungati mentre in Francia e Germania si sono accorciate
Ciò
Aumentato il fabbisogno finanziario proprio quando il credito bancario viene negato
Così la crisi economica e la crisi di liquidità si avvitano in una spirale che mette a rischio la sopravvivenza stessa delle nostre imprese
In questi mesi ho incontrato centinaia di imprenditori in ogni angolo d'Italia ovunque ho trovato preoccupazione ansia
Propria in alcuni casi vere e proprie angoscia
Per gli imprenditori
E per i loro collaboratori dei conseguenze sociali o mani della crisi stanno diventando drammatiche
Ho trovato però anche tanta voglia di fare soprattutto di non mollare
Da queste considerazioni scaturisce cari colleghi il mandato che mi avete affidato
Il nostro primo compito e arrestare l'emorragia Hristo istituire fiducia
Le meno Jihad si misura con le decine di migliaia di imprese che non sono sopravvissuti alla crisi
L'emorragia si misura con gli oltre due milioni e cinquecento mila persone che non trovano lavoro
L'enologia si misura con il senso di sgomento che attraversa il Paese
Dobbiamo fermare questa emorragia dobbiamo ridare speranza
Dobbiamo farlo per le imprese che rappresentiamo e per i nostri collaboratori
Dobbiamo farlo soprattutto per questo Paese e per i nostri figli
Dobbiamo far capire a tutti che se le imprese non hanno futuro non ha futuro del Paese
Che la competitività ha valore sociale perché significa crescita occupazione benessere
Se si perde il potenziale produttivo della nostra industria si impoverisce il Paese
Non basta però
Arrestare l'emorragia risolvere l'emergenza il Paese abbisogna di base di basi solide per tornare a crescere
Ci vogliono soluzioni di breve termine per superare la crisi e soluzioni di lungo termine per convogliare
Il risparmio verso investimenti distribuiti nel tempo che diano occupazione e sviluppo
Rilanciare i consumi è fondamentale ma non è sufficiente
Se non si dà prospettiva alla crescita di lungo termine con investimenti significativi la ripresa non durerà
L'eccesso di finanza il suo distacco dall'economia reale
Sono problemi che vanno
Affrontati e risolti la finanza deve tornare alla sua missione originaria e naturale
Supportare l'impresa nello sviluppo economico
Amici imprenditori voglio dirvi una cosa semplice affronto questa missione e le sfide che ci attendono con lo stesso impegno e con l'asta medesima determinazione che ha ereditato da mio padre
Per far crescere e prosperare la mia azienda ho imparato che costruire un futuro migliore è nelle nostre possibilità e capacità occorre lavorare moltissimo
Avere sempre l'ossessione verso la crescita il giusto è giusto chiedere aiuto a chi lo può dare
Ma devi sapere che alla fine devi contare
Sulle tue forze senza attendersi senza arrendersi mai
Sarò un difensore fermo e tenace delle ragioni dell'impresa
Difenderò le ragioni della legalità
E della convivenza civile senza le quali non può esistere nel mercato né impresa
Il vile attentato all'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare
Ci riporta con la memoria a tempi che pensavamo superati per sempre
Desidero ancora una volta esprimere qui la solidarietà e la vicinanza di Confindustria a Roberto Adinolfi ai suoi familiari gratuita Finmeccanica
Desidero esprimere lo sdegno e il senso di orrore che proviamo per Rinalda l'inaudito attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi
La crisi che stiamo affrontando
è la più lunga che è la più profonda dal crollo del mille novecentoventinove
Rispetto ad allora via però un diverso motore di crescita i Paesi emergenti
All'incremento della loro produzione corrisponde un formidabile sviluppo dei loro consumi interni
Con grandi opportunità di domanda localizzazione degli Investimenti internazionalizzazione delle nostre imprese
Come conseguenza
Del processo di globalizzazione
Il confronto competitivo diventa sempre più impegnativo e diventano centrali per la completezza
Grazie andare
Di fattori esterni quelle cioè derivanti dal sistema economico politico e istituzionale in cui l'impresa si trova ad operare
Su questi fattori l'impresa non può pensare di intervenire direttamente ma necessita di poter contare su un forte sistema di rappresentanza
Proprio
L'impetuoso affermarsi della globalizzazione
Da un ruolo crescente al momento associativo nel costruire le condizioni per la competitività
Ciò vale in tutta Europa ma vale ancora di più nel nostro Paese che soffre delle debolezze strutturali che ben conosciamo
Ciò non toglie ovviamente
Che la struttura di Confindustria il suo meccanismo di funzionamento
Le sue articolazioni sul territorio debbano essere riviste prese maggiormente vigenti e adeguate I tempi
Siamo imprenditori non mi stancherò mai di ricordarlo
E come modo iniziamo innoviamo le nostre aziende
Così dobbiamo modernizzare e innovare la nostra associazione
Dobbiamo farlo con equilibrio senza sconvolgere un sistema che è necessario
E ha funzionato bene senza mai riuscire dal merito delle singole questioni ma dobbiamo farlo
Su questo
Lavora una Commissione presieduta da un imprenditore che stimo Carlo Pesenti
E mi impegnerò io astensione immobili e nei modi adeguati
E nei tempi consultandoli coinvolgendo la base imprenditoriale
In questo scenario mondiale
è difficile credere che i Paesi europei anche i grandi
Possono avere un ruolo da protagonisti si aggirano separatamente solo l'Europa unita potrà far sentire la propria voce
C'è bisogno di più l'Europa
E di vera Europa
Riguardo
Il commissario Antonio Tajani che sta interpretando
Così puntualmente questa
Questo sentimento è questa esigenza
In in sede europea grazie Antonio per quello che fai
Nella costruzione
Dettagliarne sequestrato
Ancora oggi delegare il suo contributo alla costruzione di un piano industriale edificio ad aprire
Oggi
Poco più di mezzo secolo di storia
Spesso tormentata d'Europa attraverso la sua fase più difficile
Il rischio
Che aiutino
Tra o addirittura si è detto lei erariale
Credo che l'Europa reggerà
Credo
Anzi che il disegno dei padri fondatori debba e possa essere lanciato per un'Europa che sia sempre più comunità
E sempre meno somma di nazioni
E proprio in un momento di crisi come questo che stiamo vivendo
Che io occorre rilanciare la prospettiva degli Stati Uniti ed Europa però se non per noi ma certamente per i nostri figli
La moneta unica ci rende partecipe
Di un destino comune ci obbliga a oggi a costruire una casa più solida una casa capace di coniugare meglio
L'esigenza del rigore con quella della crescita
Una casa capace di farsi carico delle grandi proposte infrastrutturali essenziali per lo sviluppo dell'intero continente un'Europa percepita
Solo quando rigore
Non regge e sta iniziando a dare spazio al pericoloso spinte centrifughe
Così come non leggendo un'unione monetaria in cui crede scarso e costoso in alcuni Paesi abbondante a buon mercato in altri anche per queste non serve una casa comune
Una casa comune per il fisco
Riguarda
Per le infrastrutture
Per l'energia
All'Europa dobbiamo dedicare sempre più attenzione il settanta per cento della normativa italiana che interessa l'impresa è di derivazione comunitaria tutte queste ragioni l'Italia sarà una delle priorità del mio mandato
Io ho voluto mantenere personalmente
La delega sull'Europa per dare un segnale forte in questa direzione
Ora veniamo all'Italia
Se vogliamo fermare l'immobile emorragia
è indispensabile fare subito alcune cose lo ha detto e lo ripeto la riforma della pubblica amministrazione è la madre di tutte le riforme perché è quella che insieme alla sempre
Perché è quella che insieme alla semplificazione normativa più ci può aiutare a tornare a crescere
Così non si pesa sul deficit ma si incide fortemente sulla competitività e quindi sulla crescita
Per crescere
è necessario liberare le energie creative e innovative che il nostro Paese possiede
Affiancare i cittadini affrancare i cittadini e imprese e dai vincoli o parimenti chiedo staccano la libera iniziativa
L'Italia a molte potenzialità ancora inespresse
Nonostante la crisi gli imprenditori
Imprenditori italiani continuano a investire innovare esportare credere nel futuro
Per queste ore è essenziale e oggi ancor di più combattere una cultura che sfiduciati vuole intraprendere occorre scoraggiare l'atteggiamento di ostilità preconcetta di alcuni verso gli insediamenti produttivi
Bisogna rivalutare la figura sociale dell'imprenditore
Renderla un esempio da imitare per i tanti giovani di valore
Che ogni giorno ci guardano bisogna far diventare protagonista la passione imprenditoriale
Luigi Einaudi diceva migliaia milioni di individui lavorano producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarmi principali scoraggianti
E la vocazione naturale quindi spingere non soltanto la sete di guadagno
Il gusto l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare
Acquistare credito ispirare fiducia attinenti alle sempre più vaste ampliare gli impianti e costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che guadagna
Sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti i risultati di visioni distorte in particolare della funzione pubblica e del perimetro dello Stato considerato ancora oggi spesso come l'unica possibile fonte di posti di lavoro
Negli ultimi anni sono stati numerosi i tentativi
Per delineare un quadro normativo più favorevole è un nuovo modello di amministrazione trasparente responsabile efficiente
I risultati però sono ancora poco tangibili
Nei diversi passaggi della filiera produttiva del servizio pubblico motivata la creazione delle norme fino alla loro applicazione
Prosperano resistenze e inefficienze che impediscono una visione di assieme degli interessi del Paese
Al vertice della filiera
C'è un tessuto normativo saturo caratterizzato da regole tra irrazionali e contraddittorie
Su questo aspetto la riforma del Titolo quinto della Costituzione ha avuto effetti deleteri
Come è possibile che il rilascio di un'autorizzazione sia regolato da una legge statale da almeno ventuno leggi regionali e da circa otto mila regolamenti comunitari comunali troppo spesso diversi uno dall'altra
Gli investitori esteri non riescono a capire tutto questo e preferiscono dirottare le loro iniziative verso altri Paesi
A parlare
Sono i numeri nel rapporto due investe della Banca mondiale l'Italia e all'ottantasei tesi mo posto superata da tutte le principali economie europee
Le istanze di semplificazione
Trovano la propria base nella nostra Costituzione dove è scritto che è compito della Repubblica rimuovere
Gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo del Paese
Questo concetto cardine in una democrazia moderna come si rapporta ad una produzione di norme
Tributarie cresciute responsabilmente nell'ultimo decennio presto difficile da capire
Ogni manovra
è stata accompagnata da una miriade di norme
Tributarie inseriti a forza nei decreti leggi per motivi di gettito regolarmente cambiati in tutto o in parte in sede di conversione o con provvedimenti successivi
Norme poco chiare
Coordinate dal resto dell'ordinamento talvolta neppure attuate
Per essere efficiente un sistema tributario deve essere stabile
In Italia le regole fiscali cambiano ogni mese è il momento di invertire la rotta
C'è urgente bisogno di riformare il fisco ma occorre farlo con cura ed attenzione come auspichiamo che possa accadere con il disegno di legge delega per la riforma del sistema tributario recentemente approvata dal Governo
Condanniamo con forza qualsiasi violenza e qualsiasi intimidazione nei confronti di conservare dello Stato
Dobbiamo però affrontare alcuni problemi alla radice
L'amministrazione finanziaria e oggi vista da tutti come un vero e proprio nemico sempre più spesso
Verifiche ed accertamenti sulle imprese si basano sul teoremi accertativi sprovvisti di solido ancoraggio legislativo
L'illusione l'abuso del diritto lato antieconomico ovvero su interpretazioni delle norme francamente discutibili le imprese
Le imprese vivono nell'incertezza un semplice cambiamento interpretativo comporta pesanti conseguenze per imposte e sanzioni
L'amministrazione finanziaria deve saper distinguere
Tra i contributi India onesti quelli disonesti i secondi vanno puniti con sanzioni graduali in base alla gravità del loro comportamento i primi devono essere aiutati anche quando se in buona fede hanno sbagliato
Garantire il rispetto delle regole e assicurare la prevedibilità delle loro nella loro attuazione è importante quanto l'assolvimento del dovere tributario
Sempre più spesso le sentenze di merito e di legittimità in materia tributaria hanno enormemente sorpreso contribuenti operatori studiosi
Spesso i contribuenti si devono confrontare con principi affermati nelle sentenze ma non conosciuti lei conoscibili quando hanno fatto le dichiarazioni fiscali
Si avverte
L'esigenza che le questioni tributarie così tecniche delicate siano affidate a giudici professionisti specificamente formati nelle discipline tributaria
Contemporaneamente
Occorre trovare strumenti atti ad almeno dimezzare i numeri del contenzioso tributario
L'introduzione di criteri di ammissibilità
E un più coraggioso utilizzo del principio della soccombenza appaiono da questo punto di vista utili ed auspicabili
Ribadiamo quindi conferma convinzione la necessità di un quadro normativo snello razionale stabile ed omogeneo
Per le imprese il tempo è una variabile fondamentale non è così per la pubblica amministrazione
I ritardi nei tempi di risposta i veti ragionevoli l'incapacità di comprendere le esigenze di chi tiene deve tenere il passo della competizione internazionale rappresentano gravi ostacoli alla crescita
Avviare una nuova attività economica vuol dire Investimenti posti di lavoro benessere e tenere tutto fermo in attesa della risposta di un ufficio pubblico è un costo sociale che il sistema Italia non può più sostenere
Gli sforzi
Di chi innova e il rischio
Che assume chi decide di investire non possono essere frustrati dall'incertezza legata agli anni di attesa per un'autorizzazione o per far valere un contratto davanti ad un giudice
Chiediamo solo un'Amministrazione normale la cui azione sia improntata alla trasparenza e all'imparzialità e dove non si debbano cercare scorciatoie
Sono i migliori a dover vincere le competizioni non i più furbi
E da qui che deve partire rilancio della nostra economia perché l'Italia è fatta di imprese speciali
Che hanno bisogno di un Paese normale
Nei giorni scorsi sono state prese misure importanti riguarda la certificazione dei crediti le compensazione rispetta i debiti iscritti a ruolo
Ne verrà ossigeno alle imprese in termini di liquidità ora
Ci aspettiamo che lo Stato acceleri davvero i pagamenti sia per quello che riguarda il debito pregresso sia per quello che riguarda le nuove forniture
Non possiamo più accettare che le imprese falliscano richiedevano Ferrante versare le tasse per forniture fatti allo Stato e che lo Stato non ha pagato
Non possiamo più accettare che lo Stato ritardi persino i rimborsi dei crediti IVA
Nel due mila e undici il total tax Rete inclusivo di tutte le tasse i prelievi
Compresi gli oneri sociali gravanti su una piccola impresa tipo per appare in Italia al sessantotto virgola cinque per cento
Contro il cinquantadue otto in Svezia il quarantasei e sette in Germania il trentasette tre nel Regno Unito
Una zavorra intollerabile che si aggiunge ad altre zone porre che penalizzano le imprese italiane una burocrazia che per i soli adempimenti ci costa quarantacinque miliardi in più rispetta i migliori esempi nel resto d'Europa
Un'energia elettrica ci costa in media il trenta per cento in più che negli altri Paesi europei
Per questo diciamo che i proventi della lotta all'evasione che è sacrosanta devono essere utilizzati per ridurre la pressione fiscale su chi produce ricchezza ossia sul lavoro e sull'impresa
Per questo
Per questo diciamo no a nuovi balzelli votasse fantasiose che creerebbero solo incertezza e sfiducia
Per questo diciamo che occorre privatizzare oltre che liberalizzare e valorizzare il patrimonio pubblico con l'ultima con l'obiettivo della riduzione del debito
Occorre un impegno serio determinato Contino per ridurre la spesa pubblica
Non possiamo accontentarci di una spending review che sia solo una bella analisi dei tagli possibili
Gli italiani
Stanno sopportando grandi sacrifici
E non capiscono perché l'azienda Stato non possa risparmiare come risparmi all'impresa nella quale lavorano
E come stanno risparmiando anche nelle loro famiglie
Tanto più che una parte
Non piccola della spesa serve per apparati burocratici ben maggiori di quelli che in altri Paesi
Funzionano apparati addirittura dannosi quando funzioni e competenze sono duplicate o triplicate tra diversi livelli di amministrazione che per giustificare la loro esistenza finiscono per paralizzare sia vicenda
La carenza
E i costi del credito son il nodo più urgente da sciogliere perché sta soffocando il tessuto produttivo
Sappiamo bene che l'OLAF rafforzamento patrimoniale dell'impresa e obiettivo ineludibile
Sappiamo anche
Che l'aggravarsi del problema del credito nell'ultimo anno legato principalmente alla sfiducia dei mercati internazionali nei confronti del nostro debito sovrano e a regole che penalizzano le nostre banche
E il credito alle piccole e medie imprese
Alle banche allo Stato italiano chiediamo uno sforzo aggiuntivo
Ministro Corrado Passera viceministro Vittorio Grilli sono stati da poco portati a conclusioni provvedimenti importanti di legge e accordi con il sistema bancario
Ora vanno attuati con convinzione e determinazione
Bisogna far sì che le banche diano attuazione concreta alla moratoria concordata nel febbraio scorso nonché al protocollo sottoscritto martedì
I fondi ottenuti a tassi di favore dalla Banca centrale europea devono finanziare gli investimenti ridare liquidità alle imprese a fronte dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione
Bisogna utilizzare di più le grandi potenzialità della Cassa depositi e prestiti
Questo
Serve per uscire dall'emergenza ma non esaurisce il grande tema di una nuova politica industriale per la crescita
Prendiamo atto con soddisfazione dell'attenzione del Governo di emanare un ampio provvedimento a sostegno dello sviluppo che riguarda temi diversi
Siamo a disposizione come sempre per confrontarci nel merito ma le intenzioni devono tradursi rapidamente infatti
L'azione di Confindustria concentrerà su temi concreti che ora posso solo tratteggiare densi di analisi e di proposte
L'imprenditore ha successo stessa organizzare al meglio i fattori della produzione oggi sempre di più il fattore di produzione decisivo e la ricerca
Per tornare a crescere per essere protagonisti sui mercati internazionali
Perché le aree occupazione e assicurare qualità del lavoro della vita e fondamentale porre ricerca innovazione al centro dell'attività di tutte le imprese del Governo del Paese
Non possiamo continuare a vedere la ricerca l'innovazione come qualcosa di settoriale episodico residuale
L'Italia è in ritardo per gli investimenti sia pubblici sia privati
è necessario crescere nei settori ad alta tecnologia e diffondere la ricerca nell'impresa e di ogni dimensione e di tutti i settori compresi quelli tradizionali
Bassi curato un uso efficiente delle risorse pubbliche e attivato il sistema finanziario privato
Bisogna individuare obiettivi Paesi su cui lanciare grandi progetti
E vari configurata la ricerca pubblica facilitata la collaborazione con le imprese anche di piccole dimensioni
L'istruzione non è un lusso serve a formare cittadini consapevoli ma serve anche alle imprese che troppo spesso faticano a trovare le competenze e i profili professionali necessari
Per questo il tema dell'education e parte integrante della nostra strategia di politica industriale
Va superata un'antica diffidenza nei confronti dell'impresa e l'idea che la scuola serva per la vita ma non per il lavoro come si evita e lavoro fossero qualcosa di separati
Con l'inversione di tendenza nell'orientamento degli studenti alle materie tecniche stiamo raccogliendo i primi risultati degli sforzi di scuole e in prese per avvicinare i giovani a percorsi di studio più legati alle nostre esigenze
Anche l'università dopo la recente riforma è chiamata a dare un contributo fondamentale alla crescita del Paese
Valutazione nuova governance autonomia flessibilità
Nuovi criteri per il reclutamento maggiore concorrenza fra tenente maggior rapporto con l'impresa sono questi gli ingredienti per una vera svolta dell'università italiana
E assolutamente prioritaria un'azione analoga a quella messa in campo dagli altri Paesi europei per sostenere le imprese che esportano e si internazionalizzare no
La collaborazione con l'ICE dovrà diventare un punto di forza di questo programma
Le risorse non mancano il problema e ci sono disperse tra soggetti nazionali regionali locali che si sovrappongono impedendo di fare massa critica
E alimentando all'estero la percezione di un sistema frammentato
Dobbiamo potenziare l'azione di tutela del made in Italy soprattutto a livello europeo impedendo che strumenti come l'anti dumping vengano depotenziati
E affermando con sempre maggiore determinazione l'esigenza che le regole commerciali vengano rispettate da tutti
Il Governo deve mettere in campo le risorse necessarie a contrastare il fenomeno della contraffazione sia le dogane sia sul territorio
E poi non possiamo perdere la straordinaria opportunità dell'Expo due mila quindici le farà arrivare in Italia oltre centoquaranta paesi e altrettanti capi di statico di governo e milioni di visitatori
Il piatto
In soprattutto morale
E tra le cause principali della scarsa competitività italiana e della recessione in atto il settore delle costruzioni attiva tre milioni di addetti fra diretti e indiretti
Nuove e innovative infrastrutture sono fattori essenziali di competitività per il Paese
Per arrivare a una vera politica infrastrutturale il problema non sono le risorse ma l'impotenza decisionale che va superata
Le infrastrutture si devono programmare non devono essere pilotate dalla logica dell'Amministrazione e dell'emergenza
Ci auguriamo che il decreto che è stato annunciato consegni consegue effettivamente questa finalità
Gli obiettivi per i prossimi anni dovrebbero essere almeno i seguenti
Allargare il campo di intervento delle nuove opere dalle nuove opere alla manutenzione alla ristrutturazione e al rinnovo del patrimonio infrastrutturale esistente
Sfruttare
I processi di liberalizzazione e di apertura e regolazione dei mercati per coinvolgere pienamente il capitale privato integrando così le risorse pubbliche
Utilizzare la politica infrastrutturale come strumento di politica industriale volta l'innovazione e alla competitività dell'impresa
Realizzare un nuovo piano per l'edilizia sia per quella popolare sia con incentivi all'uso delle nuove tecnologie per l'efficienza energetica e la qualità della vita
E oggi diffusa la consapevolezza che lo sviluppo per essere tale deve essere sostenibile socialmente e ambientalmente
è una sfida che coinvolge l'intera società in cui le imprese hanno un ruolo decisivo perché saranno protagoniste dell'innovazione rioni evitando le produzioni tradizionali a criteri di maggiore sostenibilità
Perché saranno strategiche in settori in cui la sostenibilità è una vera e propria leva di crescita
L'uso efficiente delle risorse è condizione imprescindibile se l'Europa vuole continuare a mantenere benessere e prosperità
è indispensabile introdurre e attuare un sistema di semplificazione normativa che consenta di riconvertire velocemente i siti industriali e renderli disponibili per nuovi investimenti
Dobbiamo lavorare affinché il recepimento delle normative comunitarie e la loro applicazione permetta di coniugare
Le esigenze di protezione dell'ambiente con la competitività delle aziende sui mercati globali
I costi e l'energia elettrica e del gas naturale in Italia sono tra i più elevati in Europa
L'energia elettrica e per le imprese italiane da oltre dieci anni stabilmente al di sopra del trenta per cento rispetto alla media europea mentre il prezzo del gas naturale ha registrato un progressivo divario che si è acuito negli ultimi anni
Dobbiamo puntare a un rapido riallineamento strutturale che abbia come riferimento le condizioni degli altri Paesi europei
Dobbiamo programmare la produzione dell'uso dell'energia dando vita a quegli investimenti di interesse nazionale che possono produrre notevoli elementi di efficienza e razionalità nell'uso e nella distribuzione dell'energia
Rigassificatori reti distributive in primis e diminuire il livello di dipendenza energetica del Paese
Un Paese come il nostro ad alto livello di sviluppo con capacità di ricerca scientifica e tecnologica
E ottima tradizione nella produzione di beni strumentali ed esercitarsi più di altri nella ricerca di tecnologie del risparmio
Le abitazioni italiane sono state costruite per due terzi prima che emergesse lo standard costruttivi capaci di risparmiare energia peggiore e ancora la situazione del patrimonio pubblico
Molto si deve fare poi per una mobilità più sostenibile
Una nuova politica energetica a tutto tondo per lo sviluppo dell'Italia è necessaria perché a Venezia è fattore essenziale per lo sviluppo
Lo svantaggio accumulato in questi anni sulle tecnologie dell'informazione va recuperato
Sono un driver per guadagnare produttività in tutti i settori ed esse stesse il motore di crescita
Sono il mezzo reale di modernizzazione della pubblica amministrazione e del welfare
Ciò significa modernizzare le infrastrutture e passare alla fase di realizzazione effettiva dell'Agenda digitale la crescita passa di qui vi sarà un tema centrale nei prossimi anni
Il rispetto della legalità essenziale per la Consip per la convivenza civile
Ma è anche condizioni indispensabile per gli investimenti delle imprese e per il buon funzionamento del mercato
Negli ultimi anni grazie anche all'azione propulsiva di Confindustria Sicilia la Confindustria di tutto il Mezzogiorno entrata con forza sui temi della legalità dell'antimafia
Nel Mezzogiorno
Confindustria ha iniziato a espellere iscritti collusi e soprattutto a stare concretamente al fianco delle vittime
Sono state fatte importanti proposte sul rating illegalità per le imprese il suo riutilizzo dei beni sequestrati ai mafiosi che vagano ben venti miliardi di euro
Con nostra grande soddisfazione la prima proposta è diventata legge dello Stato
Sarebbe sbagliato e dannoso continuare a pensare che negli Alitalia antimafia siano temi solo del Mezzogiorno ormai purtroppo hanno portata nazionale ed europea
Legare questa data di fatto o sottovalutarlo significa aiutare la criminalità appena entrare meglio nel tessuto economico e industriale
Legalità e imprenditoria sono un fattore imprescindibile
Questo dovrebbero saperlo tutti gli imprenditori
E lo sapevano già agli imprenditori che in alcune zone del Paese hanno pagato con la vita la determinazione a continuare il loro lavoro a questi uomini coraggiosi va tutta la nostra riconoscenza
E soprattutto il nostro impegno ad evitare nel futuro siano necessari sacrifici così grande
Ieri
Ricorreva il ventesimo anniversario della strage di Capaci al giudice Falcone a sua moglie alle donne della sua scorta va il nostro commosso ricordo
Insieme con il giudice Borsellino resteranno due figure di altissimo profilo umano e professionale nella storia del nostro Paese
Da loro possiamo trarre solo esempio
Elementi di debolezza del nostro Paese
Si manifestano con particolare forza nel Mezzogiorno dove una radicata cultura assistenziale non ha favorito lo sviluppo di una sana cultura di mercato
Il tema del Mezzogiorno deve essere ripensato inserendo le politiche europee e del Mediterraneo dentro una solida cornice nazionale
Le risorse aggiuntive provenienti dall'Europa possono innescare una crescita stabile e duratura solo si accompagnate da un quadro di risorse ordinarie su cui far conto stabilmente in un orizzonte di lungo periodo
Non si paga l'ordinario con le risorse per gli investimenti strutturali
E inoltre preferibile un portafoglio chiaro di agevolazioni e crediti specifici che premino chi fa ricerca ed esporta il lavoro regolare
Le imprese che non si piegano a racket e mafia
Turismo ambiente cultura sono risorse fondamentali ma non possono essere alternative allo spopolamento manifatturiero nel Mezzogiorno
è cruciale
Affrontare il nodo della modernizzazione della società meridionale
Dalle chiami virtuoso esistente tra crescita Investimenti ripristino della legalità
Sarebbe tuttavia ingenuo pensare che
Il nodo del Mezzogiorno possa essere affrontato e risolto con successo senza leggerlo contestualmente legarlo consensualmente I bisogni e i cambiamenti in atto nel nord del Paese
Sarebbe assurdo pensare a un livellamento del Paese al ribasso non sono dinamiche conflittuali al contrario esiste anche una questione settentrionale anche spesso usata strumentalmente
La questione del nord non è infatti solo un un artificio retorico è nata con il miracolo italiano e da allora ha cambiato più volte pelle senza mai essere stata affrontata davvero
Stiamo parlando di una parte del Paese mediamente ricca e si confronta e compete con le zone più sviluppate del mondo dove i servizi la sanità l'istruzione e lo stato sociale funzionano buoni livelli
Di una parte del Paese che anticipa i processi di trasformazione complessivi e che da anni a Scilla tra la terziarizzazione spinta dell'economia e la tutela dei propri valori industriali forti
E al tempo stesso una parte del Paese che soffre particolarmente in questa fase di crisi acuta che sconta il fatto che in Italia una vera e propria politica industriale non abbia più ospitalità da anni
Soffrono i redditi e l'occupazione anche nel nord
Qui si gioca parte rilevante del futuro della nostra industria
Qui ha sede buona parte dei campioni nascosti nazionali un bene e un modello che molti ci invidiano
Per questa parte del Paese agganciarsi alle regole dei nostri competitori è vitale
Qui ancor più si sente forte la necessità di essere europee
Non possiamo però nasconderci
E in Italia le aree leader sulle catene ad alto valore aggiunto sulla it fanno fatica a reggere il passo nel confronto con le regioni europee americane e anche oggi e oggi anche asiatiche
Nello European School board dell'innovazione tutto il nord Italia si colloca si colloca a metà classifica
La ristrettezza delle risorse destinate alla ricerca e i loro farraginosi meccanismi
Mi attuazione colpiscono particolarmente le imprese di questa parte del Paese
Ci auguriamo pertanto che i provvedimenti che il Governo intende adottare per l'innovazione la ricerca siano in tutto il Paese tempestivi e di semplice rapida attuazione
Da sempre siamo favorevoli a una fiscalità di scopo vera che premi gli innovatori è il momento di attuarla
Sappiamo che le nostre grandi qualità risiedono nelle specialità territoriali
Sappiamo che il Mezzogiorno giacimento di potenzialità inespresse e che il nord del Paese ha bisogno infrastrutture materiali e non
Di regole semplici per competere sappiamo anche quanto sia complessa una complessa scommessa politica dare una lettura unitaria del mosaico italiano in un Paese che storicamente privilegia le ricette fatte su misura
Infrastrutture riduzione del carico fiscale semplificazione e trasparenza innovazione sono le grandi questioni italiane
Se il Paese saprà modernizzarsi in tal senso e togliersi di dosso quel carico di regole
Anacronistiche le nostre specialità evocazioni sapranno cogliere il cambiamento con le proprie culture il propensioni creative
Il Paese ne beneficerà e sarà unito nel cambiamento aspettare dilazionare e rinviare riforme innovazioni significherà allargare ulteriormente la forbice ma però al ribasso per tutti
Le imprese meeting italiane sono mediamente troppo piccole non hanno la dimensione necessaria per fare ricerca e competere sui mercati globali
La crisi in atto accelera i progressi di aggregazione i processi di aggregazione e impone la ricerca
Inizio nuove iniziative per stare sul mercato
Dell'avanzo for Corporet equity introdotta nel decreto salva Italia offre un rilevante incentivo fiscale alla patrimonializzazione
Anche le reti di impresa
Si configurano come un'opportunità importante perché permettano alle imprese di aggregarsi pur rimanendo autonome al fine di sviluppare la propria capacità competitiva su temi quali l'innovazione e l'internazionalizzazione
Una buona politica industriale ha bisogno di buone relazioni industriali
Relazioni solide strettamente ancorati al merito in cui sia pienamente riconosciuto il valore e la funzione sociale dell'impresa
Relazioni per innovare per crescere per risolvere i problemi ma soprattutto relazioni industriali capaci di leggere ed interpretare il cambiamento
Mai come oggi le imprese hanno bisogno di un buon sistema di relazioni industriali che permetta di lavorare su progetti condivisi all'insegna di una forte unità d'azione
è essenziale dare attuazione a quanto abbiamo condiviso con i sindacati nell'accordo interconfederale del ventotto giugno due mila undici
Definire
L'effettiva rappresentatività dei soggetti negoziali è infatti il primo passo per dare qualità alle relazioni industriali
Ciò gioverà alla democrazia sindacale e Portese porterà maggiore certezza nella contrattazione collettiva
Anche gli effetti gli assetti della contrattazione collettiva che abbiamo rafforzato con quell'accordo interconfederale devono essere pienamente valorizzati esaltando la specifica funzione dei diversi livelli
Con un doppio livello di contrattazione nazionale ed aziendale ordinate moderno flessibile ed adattabile alla necessità delle imprese
Anche grazie alla possibilità di concordare in azienda intese modificative
Ridurre il numero dei contratti collettivi di categoria semplificando i contenuti accrescerne l'effettività garantirne il rispetto sono tutti obiettivi verso i quali tendere
Così come si deve incentivare in modo strutturale la contrattazione aziendale laddove sia realmente è strettamente collegata con la produttività e la redditività
Questa
Infatti
Rimane la via maestra per generale valore per l'inglese e per le persone che vi lavora
La contrattazione territoriale invece è opportuno che resti ancorata esclusivamente ai temi di interesse trasversale come formazione e mercato del lavoro evitando quindi di sovrapporre duplicare strumenti
In questo quadro generale dunque tutte le tipologie di imprese dei grandi gruppi fino alle piccole meno sindacalizzati debbono avere la possibilità
E gli strumenti per avere un vestito contrattuale su misura
Dobbiamo però dice con chiarezza che le regole non bastano vanno superati deficit culturali e di comporta e di comportamento
Un buon sistema di relazioni industriali che garantisca flessibilità nelle regole coerenza e responsabilità nei comportamenti lo si costruisce giorno per giorno
Partendo da scelte strategiche forti e accompagnate da pragmatismo e buonsenso
Se la riforma delle pensioni è stata severa ma necessaria la riforma del mercato del lavoro appare meno utile alla competitività del Paese e dell'impresa e di quanto avremmo voluto
è una riforma
Che modifica il sistema in più punti ma nostra servizio non sempre in modo convincente
Aggiungo una considerazione
In quattro mesi di confronto con le parti sociali il Governo non ha mai dichiarato l'intenzione di voler chiedere al Parlamento una delega sui temi della cosiddetta democrazia economica cioè sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa
A sorpresa scopriamo tra gli emendamenti approvati dal Senato una norma che delega al Governo la disciplina in materia
Su questi temi voglio dire con chiarezza che siamo assolutamente contrari a ogni imposizione per legge di forme di cogestione o codecisione
Nostra impegno è di mettere al centro il lavoro per costruire una società più attiva più dinamica più giusta che promuove i valori della solidarietà e il rispetto della persona
è un traguardo al quale dobbiamo attendere con determinazione e impegno
Per questo dobbiamo investire nella formalizzo nella formazione della sicurezza e nella tutela della salute delle persone e stanno nei luoghi di lavoro
Intensificando le iniziative per promuovere e affermare un'autentica cultura della sicurezza che abbia nella prevenzione il suo più valido solido fondamento
Non mancheranno tempo e occasioni per entrare nel merito dei singoli temi che troppo velocemente ho dovuto presentare ma una cosa vorrei dire con la massima chiarezza non stiamo chiedendo e non chiederemo la luna
Stiamo solo chiedendo di poter lavorare in un Paese meno difficile e inospitale un Paese più normale più simile agli altri Paesi avanzati
Non chiediamo favori o privilegi
Lavorare per le nostre imprese significa lavorare anche per una comunità per il Paese per la società italiana di cui le imprese sono parte integrante ed indispensabile
La comunità danneggia se stessa si disgregata se indebolisce l'impresa e nel limite alle funzioni fino a impedirle di operare
Le imprese hanno bisogno di sedici altezze per investire le proprie risorse programmare le proprie attività produrre beni e servizi per proporsi in modo credibile e affidabile sul mercato
Nessun imprenditore è contento di rinunciare ad investire per innovare e accrescere la propria quota di mercato
Come imprenditori
Abbiamo una precisa responsabilità sociale nei confronti di tutti dei nostri lavoratori dei clienti dei fornitori dei cittadini della comunità tutta
Soprattutto
Come imprenditori abbiamo una responsabilità storica nei confronti dei nostri giovani
Se non apriamo ai giovani nuove possibilità di occupazione di vita dignitosa nuove opportunità di affermazione sociale la partita del futuro e persa non solo per loro ma per tutti per l'Italia
Governo e Parlamento devono agire sulle quattro urgenze assolute che abbiamo rappresentato riforma della pubblica amministrazione e semplificazione normativa con risultati di breve e concreti
Pagamenti della pubblica amministrazione
Tagli alla spesa pubblica per rendere possibile una riduzione della pressione fiscale e un rilancio sostenuto dei consumi interni credito alle imprese
Per noi
è una questione di sopravvivenza che coincide con la sopravvivenza del Paese stesso
Ed è per questo e con questo spirito che chiediamo di aprire un confronto per una nuova politica industriale che consenta questo Paese una vera prospettiva di crescita
Non pensiamo di avere la bacchetta magica
Ma abbiamo la determinazione la voglia di contribuire a risolvere i problemi del nostro Paese
Perché le nostre sorti sono legate a questo Paese da un nesso indissolubile
Perché non crediamo noi crediamo in questo Paese altrimenti non faremmo il mestiere che facciamo
Perché pensiamo che le nostre imprese sono il futuro di questo Paese dei suoi giovani dei nostri figli
Prende la parola il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti Corrado Passera
Caro Presidente cari amici
Sono tanti e da tanti anni che ci vediamo in questa occasione importante per la Confindustria calcolavo che sono più di trenta
Cambiava il posto dove sedersi e mai avrei pensato che quest'anno avrei avuto l'onore e la responsabilità di partecipare da questa parte del tavolo in rappresentanza del Governo Monti
Mi unisco al plauso che ha salutato e ringraziato
Emma Marcegaglia mi unisco al plauso con cui avete
Concluso il discorso del nuovo
Presidente Giorgio Squinzi sono entrambe persone che ammiro profondamente sono persone con le quali
Ho
Avuto la fortuna di collaborare in passato e col quale certamente con i quali certamente potrò continuare
Ha realizzare questa collaborazione
Hanno difficile però hanno è stato detto chiaramente in cui
L'industria italiana ha dato prove di grandi meriti l'idea che l'Italia sia stata tra i Paesi anche l'anno scorso e anche nei primi mesi di quest'anno
A crescere come esportazioni chiudi quasi qualsiasi altro Paese del mondo
Il fatto che l'Italia abbia conquistato quote in Paesi difficilissimi mercati super competitivi
E poi la di mostra azione di quello che possiamo essere come Paese che non lo siamo ancora come intero Paese ma che sicuramente un gran pezzo del Paese Loreggia
E da questo punto di vista
E giusto e bene ha fatto Giorgio ha ri elencare molti dei pro mi risolve che sono un richiamo a tutti perché poi molti dei problemi che ci ripetiamo danni sono di comune
Responsabilità quanto assoluzione è proprio la classe dirigente nel suo insieme le parti sociali insieme molti di questi insieme alla politica possono risolvere ma in alcuni di questi problemi
Vorrei cercare di trovarci qualcosa di più che semplicemente il problema spesso è chiaro
Che in Italia cresce mediamente
Troppo poco da dieci anni cresce troppo poco
Però c'è dentro in questa media statistica
Un pezzo d'Italia che cresce e cresce molto quelli per esempio che di cui parlavamo prima e delle esportazioni che crescono due cifre anche nei momenti più difficili anche nel
In cui l'euro e al massimo del suo valore quando si parla per esempio di evasione fiscale c'è un atto c'è una grande evasione fiscale mediamente nel Paese
Ma ci sono tantissimi italiani onesti tantissime imprese che pagano fino
All'ultima cifra e pagano troppo proprio perché c'è un'altra parte d'Italia che questo dovere non rispetta questa L'Italia di opposti vale un po'dappertutto e lo dico non tanto per così per dire una cosa che tutti sappiamo rinvio la sanità mediamente buona però eccellenze i disastri da altre parti la stessa cosa può valere per tribunali piuttosto che
Per università o scuole lo dico perché ci dobbiamo convincere
Che al nostro interno in Italia abbiamo già l'assoluzione per molti dei nostri problemi non dobbiamo inventare cose sconosciute basta che l'Italia si allinei
A quel pezzo dell'economia quel pezzo dell'Amministrazione a quel pezzo della sanità quel pezzo della della gente che funziona che già stadi ma traendo di funzionare ed è proprio quella parte d'Italia che poi
Sta tirando non molla e ci mostra che
Possiamo
Allora
Sul tema dei problemi è giusto lo ripeto fa nell'elenco forse val la pena anche ricordarci che quest'anno qualche problema in meno nella lista c'è
E
Ed è giusto ricordarcelo perché questo ci dà poi coraggio ci dà anche
Il la la prova concreta che quando ci si mette tutti insieme dei problemi anche gravi possono essere risolti e risolti strutturalmente e definitivamente
Tutte le volte che si facevano fino a qualche tempo fa l'elenco dei problemi c'era la minaccia riguardante la più grande è la più significhi un grosso voce di costo e quindi
Di minaccia sui conti pubblici le pensioni questo grazie all'impegno di tutti grazie al sacrificio di tutti grazie a una collaborazione tra Presidente tra del Governo Parlamento le parti sociali
è stato risolto con la sorpresa di buona parte del mondo molti Paesi hanno cercato di fare molto meno e molto più in precisamente quello che poi invece non siamo riusciti a fare con grandissima dimostrazione di maturità
Vale la stessa cosa per il tema dei conti pubblici noi sempre fino a qualche tempo fa malgrado il molto lavoro che forse
Che che era stato fatto precedentemente dovevamo dirci abbiamo la non certezza di aprire dei conti pubblici
Sotto controllo
Con quello che è stato fatto e anche in questo caso tutti insieme in maniera strutturale in maniera aperta trasparente cento chiedendo tutti dei sacrifici abbiamo messo in sicurezza i nostri conti pubblici che
è il prerequisito della credibilità è il prerequisito per poter parlare di il lavoro di medio periodo di crescita senza al quale
Quella credibilità che stava venendo meno non si sarebbe potuta ricostruire
E
Questa della credibilità che avremmo probabilmente dovuto mettere tra l'elenco dei problemi fino a qualche mese fa certamente avuto un'evoluzione molto positiva
Il
Miracolo lasciatemi dire che Mario Monti ha fatto in questi mesi in termini di presenza presenza convinta presenta credibile ruolo su tutti i tavoli principali in giro per il mondo è un qualche cosa
Che crea Goodwin profondo che magari non è misurabile nel breve periodo però che ha rimesso l'Italia dove doveva stare in tantissimi consesso in più
Ed internazionale
Per l'amor
Velocemente
Di di quanto è stato messo in moto per condividere anche quello che poi c'è ancora
Da fare è chiaro che
I provvedimenti
Iniziali quelli dell'emergenza quelli di dicembre e gennaio erano e sono dovuti necessariamente essere maggiormente concentrati sulla
Gestione della crisi sulla sull'evitare lo scivolamento sul
Sull'evitare quello che molti avevano in mente
Il commissariamento dell'Italia il la all'impossibilità dell'Italia di gestirsi da sola in questa fase è un rischio che è stato reale è un rischio che molti al ho avuto
In testa come quasi incerto si è voluto con chiarezza ma con razionalità evitarlo e di nuovo e successo
Perché l'Italia si è mossa insieme si è mosso insieme Governo Parlamento
E parti sociali e questo è stato evitato ma è stato un pericolo
Vero un pericolo concreto un pericolo che tante persone informate al mondo davano un po'più scontato
Anche
Nei momenti più difficili
E questo lo dico per
Confermare che non c'è mai stata una fase uno quella del rigore è una fase due quella della crisi
Anche nei momenti più difficili e ce ne sono stati veramente di momenti complessi non è mai venuta meno la convinzione
Che l'obiettivo principale
è quello di rimettere in moto la crescita quello di creare benessere di creare posti di lavoro e che le due cose sono sempre da tenere insieme
Rigore e e e crescita ma ricordandoci sempre che il primo è uno strumento mentre il secondo
è un un fine soprattutto se crescita vuol dire creazione di
Azioni
Quando
Si vuole fare crescita e lo si vuole fare non
Per per l'apparenza ma nella sostanza
Dobbiamo sapere lo sappiamo tutti lo sanno prima di tutto gli imprenditori che non ci sono scorciatoie per la crescita sostenute sostenibile bisogna agire su tutte le leve
Della crescita bisogna agire su tutti gli ostacoli che bloccano la crescita e Giorgio semina
Indicati molti
In nessun modo mi voglio mettere a fare
L'elenco di cose fatte o di cose in corso però dare un'idea
Del fatto che proprio le l'agenda della crescita sulla quale tutti insieme stiamo lavorando tocca quasi tutti i punti principali penso che possa essere far do brevemente di qualche utilità e primo e nel primo capitolo metto le liberalizzazioni perché comunque solo si sia attorno a nuovi mercati
Non solo quelli che si aprono in giro per il mondo ma anche al nostro interno si crea spazio per
Per crescere alcuni degli interventi che sono stati fatti erano inimmaginabili soltanto al i mesi prima l'apertura del mercato del gas piuttosto che dei trasporti delle professioni del commercio ecco qui vedete come tanti settori di tutti di tutti i tipi
Non soltanto industriali certamente e che toccano anche molto il funzionamento della
Politica e della pubblica amministrazione in giro per l'Italia hanno
Partecipato
Volenti o nolenti in taluni casi a questa condivisione di apertura
Questo è chiaro non è che non erano non fanno parte di cose che danno immediato risultato però già nel breve-medio qualcosa si vedrà e strutturalmente come
Ci dicono tutte le agenzie internazionali questo porterà spazio di crescita potenziale importante
Infrastrutture
Giustamente Giorgio Squinzi li ha citato Elia citate
Con forza
Perché le infrastrutture e diciamo i lavori grandi lavori
Sono
Una delle poche cose che possono avere effetti ossia nell'immediato perché mettono in giro risorse e nulla e hanno contemporaneamente anche effetto strutturale di aumento della competitività
Qui il nostro Paese aveva accumulato un un ritardo grave e tuttora abbiamo
E soffriamo di un ritardo grave però ci si è messi ci si emessi da tutti i punti di vista ci sono create tutta una serie di norme che hanno semplificato accorciato messi in condizioni il CIPE di operare molto più concretamente
Si è
Voluto uscire dalla logica di
Fare annunci perché tutto ciò che per esempio viene deliberato dal CIPE viene anche poi messo su un sito del ministero in modo tale che tutti imprenditori città Dini politici possono seguire l'avanzamento concreto trimestrale di ogni
Di ogni lavoro quindi lontano da noi fare annunci però non c'è dubbio
Che ventitré miliardi di soldi pubblici sono stati destinati concretamente a progetti opere cantieri alcuni già perché alcuni che si apriranno le corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi non c'è alcun dubbio che altrettanti ce li abbiamo in mente e e nel corso dei prossimi due-tre anni
Si può pensare
Tra soldi pubblici soldi privati soldi comunitari soldi delle Regioni
Dipende orchestrati a ad avviare ulteriori o accelerazioni o nuovi progetti per un intorno che potrebbe essere non lontano
Da cento miliardi
Quando si parla di infrastrutture naturalmente non si parla solo di infrastrutture tradizionali dove peraltro il bisogno grande e forte porti aeroporti strade cose di questo genere ma anche di infrastrutture a cui Giorgio Squinzi affatto chiaro riferimento di tipo innovativo forte il programma e il pronto il l'agenda digitale sia europea che italiana su questo è molto forte e convincente il l'impegno che ci siamo posti
Posti di eliminare il digital device dentro due mila tredici e i soldi soprattutto per le regioni del sud sono già stati edificati il fatto di aver lanciato anche
Il progetto della banda ultra larga avere un gruppo di lavoro forte che collabora anche con Confindustria digitale in maniera efficace
E che vuole bloccare in tempi ragionevolmente brevi gli ostacoli che ancora
Impediscono Alicata ho in mente di
Essere usato fino in fondo perché noi abbiamo un sacco di
Applicazioni anche innovative rispetto al resto del mondo ma ne né li facciamo poco e cattivo uso quindi bisogna forzarlo e fare in modo che poi la pubblica amministrazione sia la prima a volerlo utilizzare tutto il campo dell'e-commerce che sei tra una cosa marginale però se andiamo a vedere in molti Paesi è stato poi uno degli elementi fondamentali per crescita e sul do crescita internazionale per aziende di piccole e medie dimensioni e chi in altro modo non avrebbero avuto la possibilità di farlo
Per accelerare le infrastrutture come dicevo non è solo questione di risorse
è questione di dare strumenti chi project bond che abbiamo introdotto nel Paese il fatto di poter mettere in condizione la pubblica amministrazione di pagare la proprio il proprio contributo incredibili imposta in immobili una serie di contratti che prima non erano disponibili
Credo che stiano già dimostrando che si può attrarre più capitale privato e si può completare quello che il pubblico non può dare attraverso la trazione
Di investitori in questo in questo modo
Altro capitolo
Giustamente fortemente sottolineato da Giorgio Squinzi il tema del credito del finanziamento alle imprese vi ricorderete come primissima cosa
Nel momento di massima difficoltà insieme a Vittorio Grilli ci siamo abbiamo cercato di trovare risorse immediate da mettere a disposizione per alleviare la difficoltà di reperire recepiti
Reperimento di credito da parte delle piccole e medie imprese venti miliardi di garanzie
Attraverso il Fondo centrale di garanzia è probabilmente la più grossa singola operazione mai fatto in questo campo però voleva essere la dimostrazione di quanto si è come uscì del problema e di come questo problema debba trovare una sua Zone condivisa perché poi anche sulle banche italiane che hanno dato in tanti campi anche questa volta buona prova di sé ci sono l'impatto di normative che sicura e non sono state sagge e che hanno reso ancora più difficile il superamento insieme soprattutto degli ultimi mesi della fase degli ultimi mesi dell'anno scorso
Il
Il tema del credito si porta dietro il tema del pagamento dei pagamenti perché molto dell'indebitamento di una grande
Popolazione di aziende deriva dal fatto di non ricevere i pagamenti dai propri clienti Pubblica amministrazione o impresa
Quasi e forse di più di cento miliardi
Sono addosso a piccole e medie imprese che proprio perché non ricevono i pagamenti dai loro furono Angra anche i clienti loro grandi clienti cerco di privati che pubblici sono costrette ad aprire un indebitamento forzoso che occupa loro linee e che costa molto in termini di conto economico
Quindi qui ci si è messi con grande impegno perché
Avendo vissuto fino a sei mesi fa dall'altra parte del tavolo tutti sapevamo quanto era difficile affrontare questo tema
Parlare di certificazione parlare di garanzia del Fondo centrale su queste posizioni addirittura arrivare alla compensazione di debiti e crediti di un certo tipo tra con la pubblica amministrazione
Era qualcosa che consideravamo insieme molto difficile da raggiungere tra cui c'è stato un lavoro formidabile soprattutto da parte
Del Ministero dell'economia delle finanze sotto la regia
Di Vittorio e sono state trovate delle soluzioni
In parte inaspettate in parte anche oltre quello che si poteva fare per poter rendere illiquidi il più presto possibile nella maniera più facile
Questi crediti
è chiaro che la soluzione deve essere risolta in maniera definitiva è chiaro che la
Il problema deve essere risolto strutturalmente questo avverrà da un punto di vista normativo con l'adozione della direttiva europea che forse ora tutti
A pagare in tempi definiti ed eredi
E poi
Dipenderà molto anche dal comportamento effettivo di aziende perché ripetiamo ripetiamo solo una parte di quei cento miliardi vengono
Da
Ritardati pagamenti della pubblica amministrazione ma ce ne sono altri che ha forse altrettanti che vengono dal rapporto tra
In prese
Un settore era particolarmente in questo momento in difficoltà da questo punto di vista quella della la filiera dell'alimentare lì si è intervenuti già normativamente proprio per alleviare
Una filiera che a causa di questi
Non chiarezza e di contratti e di
E di di pagamenti stava effettivamente avendo grosse difficoltà
Norton citarvi altre cose però chiaramente questo è stato uno degli impegni che ha preso più tempo che però è arrivato a completamento e grazie all'accordo poi fatto tra imprese
Non bancarie imprese bancarie qualche giorno fa in tempi brevi può mettere in moto anche qui
Venti trenta miliardi
Già nel corso dei prossimi mesi che si riuniamo i cantieri aperti e delle altre cose che vi ho accennato cominciano a essere delle cifre che possono
Contribuire a muovere
L'economia è stato fatto un accenno al capitolo del mercato del lavoro tutti sappiamo che abbiamo lavorato insieme per molti mesi su un tema di grande
Complessità dove da troppo tempo non si metteva mano
è chiaro che l'obiettivo di tutti era e credo sia stato in parte gran parte raggiunto di ammodernare un sistema che non era
Più né in grado di cui garantire inclusi in Italia è in grado di consentire dinamismo è chiaro che tutti hanno dovuto lasciare qualcosa sul tavolo anche però nella ultima proposta che è stata poi varata in Commissione
Credo che molte delle proposte delle indicazioni che venivano e sono venuto dal mondo delle imprese
Si è
Fatto il possibile per tenerne conto
Altro tema importantissimo di Squinzi il
Tema generale dell'incentivazione intelligente non dell'incentivazione a pioggia o dei soldi buttati per creare consenso
Qui le mosse sono state poche ma molto concrete anche qui se ci pensate
Nel secondo decreto
Vi sono stati subito o forse addirittura il primo sono stati trovati quattordici miliardi ed era un momento in cui non c'erano i cento milioni
Per dare il segno che agli imprenditori che mettevano soldi nelle loro aziende al meccanismo quello dell'ANCE o che assumevano in maniera
Solida e qui sono gli alle dediti fischi le defiscalizzazioni sul tema dell'IRAP per abbiamo messo lì quattordici miliardi è una Grande operazione di incentivazione che va in una in in il nella direzione di una delle nostre debolezze strutturali che quella di dare dimensione e quindi massa critica e quindi forza per poter fare poi innovazione e internazionalizzazione
Guardare
Alle in incentivazioni e ha voluto dire anche andare attagliare UA modificare o a diciamo ridisegnare
Delle
Fili delle dei meccanismi di incentivazione che stavano costando troppo ed erano diventati anche delle cause di costo elevato o di eccesso di crescita della bolletta il ridisegno fatto nel mondo
Delle energie rinnovabili che dove l'Italia conferma di voler superare gli obiettivi europei e i tempi previsti dall'Europa ha però permesso di
Rimettere un minimo di controllo su questo composto questo comparto vale il discorso delle incentivazioni all'editoria
Vale adesso molto il discorso che faremo insieme ne parleremo nei prossimi giorni di come ridisegnare il tema delle incentivazioni alla innovazione cercando di superare una
E norme frammentazione e dispersione in leggi qualitative complesse lunghissime cercando di trovare dei meccanismi ragionevolmente facili la celermente controllabile
Per premiare le aziende di tutte le dimensioni ma molto sarà orientato al mondo delle piccole e medie imprese a quegli aziende che fanno innovazione che investono anche in questo momento così difficile
Oltre alla leva dell'innovazione cioè quella dell'internazionalizzazione dove
L'Italia sta dimostrando tanto dove l'Italia ha già duecento mila aziende che fanno dove l'Italia troppo fare ancora tantissimo noi sappiamo che non esistono più
I mercati nazionale noi sappiamo che se riuscissimo gradualmente ad allinearci alla quota di export sul PIL che i tedeschi hanno e che nel terzo non c'è nessuna ragione che non possiamo tentennare ha da dire anche noi
Beh lì ci sono duecento trecento miliardi di PIL a
Diciamo disposizione del Paese e delle aziende è chiaro che bisogna fare uno sforzo importante abbiamo a tappe accelerate ricostituito
Un'agenzia forte sul modello delle migliori agenzie che ci sono in giro per il mondo anche ieri ero sono e volontà per vedere che cosa potevamo fare di meglio Coppi dando quello che stanno
Inglesi o quanto meno adattandolo all'Italia qui è stato ricreato il nuovo ICE acché al compito sia di favorire e a e supportare l'uscita quindi l'informazione la formazione la promozione delle attività italiane fuori d'Italia sia anche quello di attrarre e di accompagnare attraverso poi strutture dedicate investimenti
Al dall'estero verso l'Italia
Bisognava però
Cambiar qualcosa perché era chiaro che meccanismi precedenti non avevano dato i risultati attesi
E qui la chiave della soluzione che stiamo mettendo a punto con grande contributo della stessa Confin Tuscolo Confindustria e quella dell'ampio far lavorare insieme
Come entrata le Camere di commercio oltre che naturalmente le banche le altre associazioni di categoria
Aprire questi questa questo vice che fa da fornitore di di servizi e a dire soprattutto sul territorio non più as ambasciate camere di commercio italiane all'estero
Piuttosto che uffici ICI dice ciascuno che si muove per conto suo unitarietà di gestione
Unione delle poche risorse che ci sono a disposizione per poter usare al meglio sia il mondo dei servizi
Ripeto informativi promozionali sia quelli finanziari che stiamo cercando di rafforzare sia come ex col fine a se sia come assicurazione all'esportazione sia come contributi anche capitale attraverso la Simest ai progetti di
Di allargamento all'estero il fatto di aprire
Forse per la prima volta o comunque senza fare confronti ministeri le esteri e e lo sviluppo economico che lavorano con grande concordia insieme partendo la
Responsabilità condivisa
Della soluzione dei problemi sta naturalmente facilitando molto molto la soluzione del problema
Un altro tema e dell'ultimo prima di arrivare al super tema di di Giorgio Squinzi su cui poi dobbiamo prenderci delle chiare responsabilità lutti il tema è quello l'ultimo capitolo che voglio accennare del del grande poi del della grande agenda per la crescita è quello del favorire la nascita di nuove aziende
è chiaro che
La priorità deve essere a far crescere quelle che ci sono però la storia economica di tutti i Paesi che crescono di più
Dimostra che molta parte della crescita viene dalle nuove aziende da da dai nuovi imprenditori o da quelli che aprono nuove iniziative qui sicuramente il nostro Paese
Anche in questo da questo punto di vista non rende la vita facile e non ha
Degli strumenti dedicati a far nascere
In e accompagnare nelle prime fasi le nuove aziende che nascono i nuovi imprenditori che hanno l'idea magari hanno il progetto ma non hanno ancora il resto
Ecco qui abbiamo deciso di mettere insieme un gruppo di persone veramente con gli occhi brillanti gente che l'ha fatto o gente che sta aiutando altre aziende a farlo gente che l'ha fatta in giro per il mondo gente che studia questi problemi
Abbiamo messi insieme e dentro l'estate vorremmo uscire con una serie di proposte normative amministrative e fiscali operative anche per far sì che l'Italia diventi un luogo dove sia più facile
Mettere su una nuova azienda poi naturalmente non tutte queste nuove aziende saranno
Capaci di diventare grandi aziende però noi sappiamo che da lì né possono nascere
E non vale il discorso solo per il mondo dell'alta tecnologia che poi di solito non è neanche il tema o il mondo soltanto della UE ed economiche o della green economy è questa ogni settore
Tra l'altro lo state dimostrando in tanti settori
Reputati maturi può dar vita a iniziative innovative che però hanno bisogno del contesto certe volte anche solo contabile per poter nascere e svilupparsi nei primi anni
Ultimo punto
è il tema dei temi che ha accompagnato tutta la
Laghi la presentazione di Giorgio Squinzi perché
Parlare di semplificazioni parlare di rendere la vita più facile all'impresa parlare di riforma della pubblica amministrazione parlare di
Fare entrare il concetto del tempo anche in coloro che oggi non ce l'hanno e che rendono veramente difficile
La lo sviluppo l'investimento la nascita di imprese e la vita quotidiana delle imprese deve essere una priorità
E io me la prendo fatti abbiamo detto con
Con Squinzi facciamo insieme una costante che sia un tavolo un gruppo di lavoro che
Periodicamente renda conto
Di quello che riusciamo a fare in questo campo che assorba tutte le vostre i vostri suggerimenti molti dei primi suggerimenti sono già finiti sia nel decreto semplificazioni amministrative sia nel decreto semplificazioni tributarie
E attraverso la delega fiscale quanto al fisco sicuramente si faranno delle cose tangibile positive però ci dicevamo con Giorgio Squinzi proprio su questo
Non aspettiamo l'anno prossimo alla prossima assemblea per dire abbiamo fatto non abbiamo fatto
Mettiamo insieme un gruppo di lavoro di persone che possano trasferirci idee e noi con decreti o disegni secondo i casi
Progressivi è andiamo a colmare questa che il problema numero uno che riguarda il processo decisionale il progetto che autorizzativi proprio tutti quei meccanismi
Che possono accelerare la di semplificare e rendere meno costosi Leavitt la vita delle
Delle imprese su questo è un impegno forte personale concreto su cui
Come sugli altri è dovremmo
Dovremmo rendere dovremo rendere conto
Ho fatto solo alcuni esempi
Tutto il Governo credetemi sta lavorando sulla crescita tutti i Ministeri l'anno chiaro
Che oltre a dover risolvere loro problemi specialistici alla fine devono essere funzionali vogliono essere funzionali alla alla crescita la giustizia CP Paola Severino
Dal Tribunale per le imprese a quello che stiamo facendo per semplificare il diritto fallimentare e salvaguardare la continuità delle aziende anche nei momenti di crisi piuttosto
Cioè quello che si sta facendo per ridurre i tempi dei lei del del del processo civile ma vale la stessa cosa per l'agricoltura dove abbiamo fatto insieme ministro Catania questo intervento normativo forti ellissi subito totale intima di pagamenti e poi tanti altrettanto cose ancora
Basta pensare all'istruzione quanto Confindustria giustamente ha spinto in tema di università in tema di istituti tecnici e istituti tecnici superiori che devono diventare una realtà ma vale per l'ambiente vale per la funzione pubblica che poi con il ministro la funzione pubblica che qui abbiamo lavorato fortemente sui primi due decreti e sarà parte integrante del gruppo di lavoro Confindustria mise per per le semplificazioni
Insomma
Il tema della crescita non è un tema
Così di comunicazione è la ragion d'essere
Di quello che sta la ragione profonda delle cose che stiamo facendo è chiaro che ci vogliono risorse giustamente
Ci ha richiamato Giorgio Squinzi sulle fonti di risorse strutturali
Che sono la spending review che vuol dire certe spese vanno aumentate certe vanno spera eliminate certe vanno ridotte la valorizzazione degli attivi pubblici dove c'è una certa riserva da parte del nostro Paese
Consideriamo una buona notizia
Sia ad abbattimento nel tempo riduzione del debito sia per avere risorse per gli investimenti
Poi certamente c'è il grande tema dell'evasione fiscale su cui tanti interventi concreti e di buonsenso sono stati presi e altri dovranno essere pienamente poi
Realizzate
Tutto questo detto sappiamo di essere nel momento forse più difficile
Perché
L'effetto dei dieci anni di non crescita
Sì è tutto accumulato due recessioni una in fila l'altra e uno ancora pienamente in corso si aggiungono
Il disagio sociale che dobbiamo avere il coraggio di misurare nella sua completezza perché oltre i disoccupati ci sono gli inoccupati ci sono i cassintegrati ci sono i sotto Koutati quindi è una
Quantità
Grande della nostra società che sta in difficoltà e anche questo si accumula l'effetto degli interventi che ci hanno permesso di evitare lo scivolamento del nostro Paese
Ovviamente adesso si toccano i mordono dall'altra parte molti degli interventi di sviluppo di crescita porteranno risultati soltanto in tempi più lunghi quindi al momento in cui è più difficile tenere la barra al centro però questo deve essere
Dobbiamo accelerare quelle riforme che ancora vanno fatte dobbiamo accelerare
L'apporto il più possibile di risorse all'economia
Se poi ci aggiungiamo un'Europa
Che non riesce a venir fuori che non riesce a a trovare la leadership per gestire problemi relativamente piccoli perché ricordiamoci che la Grecia e meno del tre per cento del PIL europeo e meno del quattro
Per cento del debito europeo però ci siamo fatti mettere nell'angolo quindi questa delusione che accumula poiché sfiducia in tutta Europa e sicuramente anche nel nostro Paese cita
Il contraltare alle cose positive che dicevo prima dobbiamo sapere che così però dobbiamo sapere che tutte queste cose con buonsenso possono essere affrontate ed è chiaro che non lo faccio
In
In questa sede in questa sede sono la conclusione
Verso la fine
Del dell'anno scorso siamo arrivati
Con il naso molto vicino al muro ce ne siamo resi conto la reazione è stata
Sia istituzionale sia della gente molto
Matura
La collaborazione tra Governo Parlamento e parti sociali ha permesso di evitare
Quello che stava succedendo
Nel nostro Paese e che se fosse successo soprattutto il commissariamento ci avrebbe tolto dal novero dei Paesi non solo indipendenti ma dei Paesi che se la possono giocare mentre noi siamo uno dei Paesi
Che se la possono giocare
è chiaro
Che siamo solo a sei mesi di lavoro a un passo fatto ad alcuni passi di un percorso molto più lungo e chiaro ed è giusto che Giorgio Squinzi richiami il Governo ad ampi
Diceva a un a uno sforzo ancora aggiuntivo e questo impegno vi assicuro c'è tutto
Il Paese
Ci aspetta molto anche da voi perché il benessere dell'occupazione alla fine viene dalla forza della sua industria delle sue imprese
Noi vi assicuro che faremo tutto il possibile perché questo sia
Più facile però molto verrà da voi molto è venuto il fino adesso da voi verrà da voi di questo volevo dirvi vi siamo profondamente grati
A