38ª Assemblea Nazionale di Confcooperative

L'inno nazionale
Che emozione
La prima volta che partecipo ad un'assemblea
Siamo tanti militanti siamo qui a rappresentare più di tre milioni di soci cooperatori lei è una grande responsabilità
Seduti fianco a fianco siamo proprio un bel segno di continuità dei valori coerenti
E protagonisti nel cambiamento
Guardiamo insieme
Gli iscritti alla Confederazione Cooperative italiane e alla Federazione delle casse rurali sono convenuti al palazzo dello sport di Roma per rilanciare nel nostro Paese lo spirito e il metodo cooperativo
Culture uno se per questa
Per forza di Confcooperative
è l'impegno che nasce dalla dottrina sociale della Chiesa
Da Leone tredicesimo
A Giovanni Paolo secondo
Fino ai giorni nostri
Don Luigi Sturzo
Con l'appello alle autonomie locali siamo da sempre stati al servizio delle nostre cooperative del Paese
Uno degli argomenti definiti in un vantaggio
Non li dimostra sbarco De Gasperi
Che inaugura Palazzo unicorni
Durante il convegno è intervenuto il Presidente del Consiglio Aldo Moro che ha chiesto i cooperatori un valido apporto per rinvigorire le libere istituzioni così come ha sostenuto anche
Il segretario della Democrazia Cristiana Benigno Zaccagnini
Vi
Dodicesimo contro i nostri punti di rottura
Quello che ci interessa
E far crescere le nostre truppe
Consigliere crescono anche le comunità locali
In tutti questi anni abbiamo sempre cercato il dialogo con
Oltre gli schieramenti
Al servizio della nostra gente quindi
Al servizio di tutto il Paese
Siamo cresciuti perché siamo rimasti fedeli alle nostre origini
Oggi come allora
Vogliamo continuare a crescere
Autonomi creati
Quante storie
Quanta passione
Coraggio e la ricostruzione annuncerà qua
Economico Nucci eravamo oggi ci sia
Le crisi siamo
Tutti i settori abbiamo sempre dal
Con lealtà e fiducia e la nostra poco
Abbiamo fatto continueremo a far crescere le persone e le imprese
Gussoni dando anche le alleanze
Per costruire il bene comune spazi vuoti stessi termini
E adesso coerenti con la nostra storia il nostro stile continuiamo a costruire insieme da protagonisti dichiaro aperta la trentottesimo assemblea di Confcooperative Ballatore grazie a tutti
Buona giornata a tutti Autorità gentili ospiti
Care delegate cari Telegatti cooperatori tutti
Vi do il benvenuto alla ventottesima
Assemblea di Confcooperative a nome mio e del Presidente Luigi Marino che salutiamo con un caloroso
Luigi Marino
Tornerà presto padano
Cari delegati del primo adempimento costitutivo dell'Assemblea e la nomina del Presidente
E della Presidenza alla quale passa dalla gestione dell'Assemblea
Propongo anche legati
Per tale funzione
Alessandro Azzi presidente di Federcasse e vice Presidenti Maurizio Gardini Presidente difetta greche Giovanna Zaccone responsabile dalla Consulta nazionale delle operatrici
Grazie
Passo all'avvocato anzi
La parola
Signori ministri
Autorità
Cari amici cooperatori
L'assemblea di quest'anno si colloca in un periodo particolare
Non soltanto per la nostra economia
Non soltanto per l'attesa dei tempi della ripresa che si allungano
La crisi che stiamo vivendo e profonda di modello
Si costringe ad affrontare problemi antichi che la nostra società continuava a rimuovere
Sì non è una crisi solo italiana o dei Paesi del sud Europa
E sa richiede una grande capacità di ripensare e rilanciare il contratto sociale prima ancora che le relazioni economiche sottostanti
Richiede uno sforzo di sistema per uscirne uno sforzo di testa e di cuore
Richiede un salto in avanti della democrazia e in particolare una rivitalizzazione del rapporto tra politica e società
La grande opportunità di questa crisi pur nella sua drammaticità
E rappresentata allora dall'occasione che ci fornisce di ripensare il modello
Di fare vorrei sette della nostra organizzazione sociale ed economica
Cosa che
Finché il treno andava seppure a rischio deragliamento sembrava impossibile anche solo ipotizzare
E in questo scenario che la formula cooperativa sta mostrando ancor di più il suo valore
Non perché sia in una delle difficoltà
Che soffre come tutte le realtà imprenditoriali ancorate all'economia reale
Ma perché nel cambio di paradigma
Nell'azione di antidoto alla crisi ancora prima nella posizione culturale di antitesi alle ragioni della crisi
La cooperazione ha mostrato di essersi di essere presente di essere efficace
La cooperazione ha sempre gestito il rischio di impresa al proprio interno non vendendolo al mercato non esternalizzando
Non ha mai sofferto di corto Terminillo di asservimento delle strategie aziendali alla realizzazione di risultati drogati dall'ottica del breve termine
Non ha delocalizzato la produzione ma valorizzato il territorio
Anzi accresciuto in questi anni il contributo al PIL nazionale il numero degli occupati
Siamo convinti per questa ragione che nella ripartenza del sistema Italia la cooperazione a e può avere un ruolo
L'Italia soffre di spread sotto diversi punti di vista non solo quello finanziario rispetto agli altri partner europei e alle principali economie mondiali
C'è uno spread culturale uno produttivo uno infrastrutturale che costituiscono altrettante sfide con le quali misurarsi
Sono i divari di una scuola impoverita di energie e risorse progettualità e connessione col mondo del lavoro di un patrimonio artistico e culturale unico al mondo e spesso non valorizzato o addirittura dimenticato
Di un tessuto imprenditoriale che fa fatica a fare sistema
Che non trova
O non sa trovare gli incentivi e sostegni adeguati nel promuovere l'innovazione
Di una macchina amministrativa pesante una giustizia troppo lenta una rete viaria fisiche virtuale di autostrade che Autostrade della conoscenza per tanti versi problematica
Di una relazione tra impresa e credito che non riesce a svilupparsi adeguatamente
Ma guardiamo anche a ciò che c'è
Una vitalità imprenditoriale che fa del nostro il secondo Paese manifatturiero europeo
Un aumento delle nostre esportazioni nell'ultimo difficile hanno del dodici per cento
Una ricchezza di giacimenti culturali che ci rende una delle prime quattro destinazioni turistiche al mondo una permanente attitudine alla creatività i nostri talenti ottengono successi a livello internazionale
Ci occorre allora su tutto uno spread positivo di anima di coraggio di intraprendenza di entusiasmo e voglia di fare di fare insieme di fare sistema
Sono energie presenti forse lo attenti che vanno riattivati
Questo è l'Anno internazionale delle cooperative
Lo slogan che lo accompagna è
Le cooperative che costruiscono un mondo migliore
Vorremmo evitare che questo riconoscimento resti legato soltanto ad una ricorrenza una celebrazione
Nel mondo i soci di cooperativa sono tre volte gli azionisti individuali gli occupati nelle cooperative sono il venti per cento in più degli occupati nelle multinazionali
La cooperazione opera in tutti i settori economici dall'agroalimentare alle utilities
Nel credito il settore che ovviamente conosco meglio le BCC hanno svolto una preziosa funzione anticiclica a sostegno delle imprese delle famiglie
Hanno continuato ad accrescere gli impieghi all'economia reale
Hanno per prime individuato forme di moratoria e di sostegno al reddito di chi ha perso il lavoro di microcredito in accordo con enti locali organizzazioni di volontariato mantenendo anzi accrescendo l'occupazione
E ottenendo complessivamente un risultato positivo anche nel difficile due mila undici che consente la patrimonializzazione e il contributo i fondi per la promozione della cooperazione
Se
Anche con riferimento alle imprese cooperative una sfida culturale produttiva e infrastrutturale
Culturale per evitare il rischio dell'omologazione taglia unica per tutte le imprese e delle riduzioni di smog cooperative residuale
Produttiva per rafforzare le imprese le filiere cooperative e infrastrutturale per migliorare le reti la circolazione della conoscenza e anche la relazione con il credito
Sono sfide che non affidiamo soltanto all'interlocuzione con le istituzioni e le altre rappresentanze ma anche in primo luogo a noi stessi
Va valorizzata e concludo nel dibattito che anche recentemente ha contrapposto una scelta tra Stato e mercato la possibilità di una diversa opzione
Tra l'altro dimostratasi particolarmente efficace nella gestione dei beni pubblici ovvero Comuni e questa opzione e la cooperazione
Fare società essenziale per fare economia e la collaborazione e lo stile
Alla base delle performances di successo anche in economia
Noi che di questa ricetta imprenditoriale siamo stati per tanti versi pionieri abbiamo allora un vantaggio competitivo da valorizzare
Contiamo sul sostegno delle istituzioni di certo noi continueremo a farlo grazie buona
La parola allora vicepresidente vicario Carlo mi
Autorità gentili ospiti
Tramite amici dei ragazzi
Cooperative ICE cooperatori
Celebrammo un'assemblea molto particolare
I problemi di salute del nostro Presidente ci hanno proposto uno scenario difficile sotto ogni punto di vista
I vincoli statutari e la necessità di avere gruppi dirigenti legittimate ed efficaci in un momento tanto complicato
Ci hanno convinti con la piena partecipazione del Presidente Marino
A procedere alla realizzazione dell'Assemblea in sua assenza
Un'assenza solo fisica perché lui è un po'noi come lo è stato in questi giorni nella gestione dei vari passaggi e delle decisioni che abbiamo tenuta su
Domani al termine delle sessioni interni
E leggeremo gli organi per il prossimo quadriennio il mandato che finisce
Ha coinciso con la crisi più difficile del dopoguerra
Qualcosa oltre le crisi conosciute una vera e propria mutazione di molti dei fondamentali con il quale abbiamo convissuto e operato per un secolo
All'inizio siamo stati spettatori dello sconvolgimento ai piani alti della finanza globale
Poi il contagio sia propagato velocemente all'economia reale in Italia un sistema troppo debole nella crescita è arretrato e non recuperato
Infine la crisi ha investito i debiti sovrani
Gli Stati da medici sono diventati i pazienti il carattere strutturale e duraturo dalla crisi si è imposto a tutti
La crisi non è finita non finiva da sola ne usciremo che non sapremo quali a prima
La crisi cambia il mondo cambia noi al nostro agire il mondo che prende forma è in divenire la storia e nel suo farsi giorno dopo giorno
La materia di questo nuovo mondo che nasce estremamente fragile incerta e il suo spirito ci appare imprevedibile
Questo è il contesto della nostra attraversata nella crisi generale che nel nostro Paese ha specificità ed aggravanti che lo rendono più vulnerabile
In cooperative sosteniamo da sempre che disavanzo indebitamento penalizzano i deboli e ne vediamo i trattini giorno proprio in questa fase
Per questo condividiamo la coerenza del rigore che non va abbandonato
Ma il rigore non basta il rigore tampone all'emergenza predispone un organismo più sanno per il lungo termine ma non rinnego migliori c'è l'economia in breve tempo
Insieme al rigore nei conti in ordine allo spread ai mercati occorre la vita buona delle persone
La soglia di tollerabilità della vita per i più fragile il segno compiuto da una grande sfida per risanare il nostro Paese
Si deve dunque ottimizzare gli effetti del poco che possiamo investire sulla crescita per questo obiettivo
Ai protagonisti dall'iniziativa economica delle cornee mia reale attuali e potenziali e tra questi le cooperative si deve dare un contesto più favorevole ad aiutarsi tasse
Non basta però la politica di casa nostra occorresse determinati instancabile persuasive verso l'Unione europea perché scatti rapidamente un progetto di crescita con adeguati strumenti di finanziamento
Ma serve anche più politica in Europa
Per conto nostro dobbiamo attuare più energicamente correntemente del programma di riforme necessarie bonificare l'evasione
Dobbiamo vincolata alla riduzione del debito la dismissione delle quote di quote del patrimonio pubblico e c'è un'ulteriore risorsa non ha ancora mobilitata è molto prezioso di questi tempi
Questa risorsa sono le energie civile imprenditoriale degli italiani
L'immenso deposito di abilità e di creatività la disponibilità ad essere italiani si ma italiani del mondo nuovo che prende forma delle sfide che questo nuovo mondo ci propone
Nelle prime regate al Programma nazionale di riforma al Governo propone un esercizio che condividiamo
Immaginare eccome sarebbe l'Italia del due mila venti se noi tutti attuassimo gli interventi che abbiamo decisi deciso e quelli che dovremo decidere
Si deve andare oltre
Si deve stimolare la riflessione sui cosa siamo disposti a fare pensiamo di poter fare per le generazioni giovani e per quelle future
Sul posto che pensiamo di temere e sul ruolo che vorremmo svolgere in un mondo così cambiato e che continua a cambiare
Questa è la risorsa che veramente soltanto nelle nostre disponibilità
La mobilitazione delle forze dei talenti per obiettivi condivisi non solo per risanare ma per ricostruire il nostro Paese uno slancio al quale tutti aderiscono spontaneamente dal quale nessuno si ritenga strane
Per questo orizzonte Confcooperative si impegna senza riserve le nostre Assemblee territoriali si sono prese carico di questa responsabilità e sono disposte in positivo ad essere operai nel cantiere del futuro
Negli ultimi tempi anche l'economia cooperativa nonostante prodigi dell'esistenza è stata interessata dalla crisi
L'originalità dell'impresa cooperativa nella crisi si è manifestata soprattutto né alla tenuta dell'occupazione e nella tenuta della Rete imprenditoriale in Italia e nei territori
Siamo orgogliosi della funzione sociale che ci fa differenti
Perché solo parole della Costituzione queste una funzione esercitata dalle cooperative italiane le cooperative italiane non deve localizzano per natura
Hanno incrementato l'occupazione di lavoratori dipendenti per voltare l'otto per cento nel quadriennio dalla crisi
Occupazione moderna con maggioranza femminile consistente integrazione di immigrati
Fra le cooperative rappresentata da Confcooperative questi istituti questo incremento è stato addirittura maggiore ha sfiorato il quattordici per cento
Le cooperative però non sono impolverati tra occupazione redditività hanno scelto il lavoro
Si sono confuse comportate effettivamente normalmente da cooperative
Poiché nelle cooperative gli utili sono il mezzo principale per patrimonializzare si impongono però interrogativi sulla sostenibilità per il futuro
In questa fredda primavera mano male che leggiamo i bilanci non nascondiamo una seria preoccupazione
Un ciclo ventennale di sviluppo cooperativa organizzativo mosso orientato da un forte sconto slancio originario è stato frenato dalla crisi ma non ferma
A questa Assemblea formata traverso centocinque assemblee territoriali consegnando nonostante tutto un bilancio positivo
Sono cresciute le cooperative i soci cooperatori gli occupati al fatturato
La crescita dimostra l'attualità e la coerenza delle cooperative che possano rappresentare nella crisi una risorsa strategica della coesione e verso una nuova economia
Risultati che vanno al merito delle cooperazioni c'era i cooperatori e del loro e del vostro straordinario impegno della motivazione della passione che ci mettete ci mettiamo ogni giorno
Risultati che sono anche il frutto di impegno sindacale senza risparmio delle buone scelte di un gruppo dirigente coeso del forte spirito di unità di Confcooperative
Come dice il nostro Presidente Marino però fiducia ad occhi aperti è il motto che riassume il nostro atteggiamento per dormire coraggio fiducia e realismo
Perché registriamo i segni dalla crisi le velocità differenti che divertono di più
I ritardi che si accentuano la forbice che si allarga tra chi ha più mezzi e competenze per crescere china scarseggia
Tra grandi e piccole imprese tra chi esporta chi chiuso nel mercato domestico vale aree forti e quelle deboli non solo meridionale
Il travaglio investe anche le strutture associative la rappresentanza
Nei prossimi mesi saremo in Pagnani impegnati ad una seria verifica perché la situazione esige iniziative straordinarie di innovazione
Le Nazioni Unite hanno indetto per il due mila dodici l'Anno internazionale delle cooperative investite della missione di costruire un mondo migliore
Un segno importante che auspichiamo che anche nel nostro Paese in Europa si colga appieno le si superino residue letture attardata e sulle cooperative
Dalla crisi nasce un tempo di maggiore responsabilità ma anche di più numerose opportunità per le cooperative
Abbiamo lanciato con successo l'Alleanza delle cooperative italiane che si emana che accoppia cc
Innoviamo anche nella rappresentanza profit saluto con amicizia di presidenze di AGCI e Legacoop al tiene Poletti copresidente dell'alleanza che sono qui tra noi ai nostri lavori
Carlo primavera del due mila otto si è consumato un lungo ciclo politico al tempo della nostra precedente assemblea all'onorevole Berlusconi aveva appena ricevuto un forte mandato a governare da una larga maggioranza
Non era iniziata da molto la legislatura che già dovevamo ricordare che la stabilità non è durare e fare delle cose
Alla fine al Governo Berlusconi si può dire è stato abbattuto tale aspre
Sui conti pubblici destreggiarsi in una situazione drammatica senza drammatizzare aveva funzionato a lungo
Poi l'Italia è rimasta spiazzata quando i riflettori si sono spostati dalle panche alla bassa crescita l'alto debito i nostri punti più deboli si è vista qual è la situazione
Non c'è stata prontezza nel riconoscere a viso aperto alle difficoltà del Paese
Negli ultimi mesi di quel Governo a fine estate due mila undici
Abbiamo subito norme anti cooperative incomprensibile arbitrario il Presidente Marino le sempre definite una cattiveria fra l'altro contro il merito e la crescita
In questa stagione di allarme con una
Iniziativa senza precedenti cosiddetto manifesto delle imprese
Insieme le associazioni imprenditoriali e più rappresentative hanno cercato di scuola della politica il suonata la campana dell'ultimo giro di pressare sulle riforme più urgenti
La responsabilità di api Agna Confindustria rete impresa e di noi Alleanza delle cooperative verso chi rappresentiamo e verso l'Italia ci ha comunicato il proposta di iniziativa
Ciascuno rappresenta interessi specifici e legittimi ma ci esercitiamo a mettere in evidenza le grandi questioni comune dell'impresa e quelle decisive per la vita del Paese
La collaborazione forgiata nel momento più angosciose difficile della crisi auspichiamo che duri e che sia una risorsa in più per tutti e per ciascuna delle nostre associazione
Con la fine del Governo Berlusconi abbiamo archiviato anche la seconda Repubblica
Come la Prima Repubblica vent'anni fa anche la seconda si esaurisce con accompagnamento abbondante di cronache giudiziario è impressionante trovare conferma che al ripetersi dalla storia la tragedia decade in farsa
A dispetto delle grandi aspettative suscitate nonostante i tentativi di innovazione politica istituzionale la Seconda Repubblica non è stato un successo e non lascia certamente nostalgici
Anche a causa forse di legge elettorale opportunistiche abbiamo portata all'estremo il divario tra società e politica
Sempre il consenso non può divorziare dalla responsabilità e l'idolatria personaggio
Non può precipitate nella schiavitù dal respiro avrei
Con la riforma della scuola elettorale che auspichiamo si realizzi si deve si devono riavvicinare i cittadini e istituzioni
Si deve tornare a spot ha spostato il potere tra i partiti agli elettori e superate il paradosso del Governo tecnico
Il governo tecnico realizzato non è una negazione dalla politica è un punto alto di convergenza politica e istituzionale
Ma non dobbiamo aspettarci all'idea che ci voglia un governo tecnico immune al giudizio elettorale per fare le grandi scelte politiche anzi
Ci vuole una grande politica per fare grandi scelte politiche e noi siamo impegnati per ricostruire questa condizione dare il nostro contributo nel nostro Paese
Ci vuole una politica che capisca quando corrono responsabilità bipartisan per adottare decisioni di bene comune per il Paese per gli italiani
Ci vuole una politica che con queste il consenso decidendo le cose giuste e convincendo sulle decisioni deficit lì con l'equità
Rifiutiamo la politica e si Procacci a consenso perché minimizza i problemi edulcorare difficoltà dilazionare le decisioni impopolari cioè chiede il consenso per poi tradirlo
Questa cattiva politica ci han consegnato il conto che stiamo pagando e un pacco di cambiali alle future generazioni
I partiti devono utilizzare questo tempo di transizione per riorganizzare il sistema politico
Sarebbe uno pongo inganno è un grave danno se i movimenti I quale assistiamo in questi mesi possono poi solo rivolsi a posizionarsi per le battaglie elettorali
La classe dirigente politica è quella che si affaccia dalla società civile devono misurarsi su una nuova offerta politica guai a produrre solo nuovi condito contenitori a nuovi brand
Abbiamo dato credito al Governo presieduto dal professor Monti lo confermiamo anche dopo aver sperimentato il peso delle misure adottate
I sacrifici devono essere utili e quel posto e proporzionati però
Superata la fase di impatto dell'emergenza occorre una disposizione discutere insieme su come tenere nel massimo risultati a parità di sacrifici o se si preferisce su come contenere i sacrifici a parità di risultato
Questo è un tema che merita un confronto schietto avrebbe tra Governo e parti sociali
Il Governo vuole tenere conto dei cittadini e non organizzati per rappresentarsi è una preoccupazione che riteniamo meritoria
Ma non può mortificare le reti naturale della rappresentanza
Coloro che dedicano tempo risorse impegno a lavorare posizione proposte a fare quella sintesi democratica del complesso
Pluralismo della società
Il Governo avviato riposizionamento delle Italia sia in Europa che nel mondo è un fatto decisivo per il nostro futuro a mano a mano che la crisi si dispiega si manifestano nuovi assetti economici e geopolitici nel mondo
Il cooperatori credono da sempre la prospettiva europea eppure dalla danni polemizziamo anche noi con l'istituzione del parco europea
Ci lamentiamo del divario fra l'Europa che c'è l'Europa che vorremmo
Anche in tempi di crisi è virtuosa fra dall'ANCI rilanciare il mercato interno
E positiva avere rafforzato la governance economica europea e continuare a perfezionabile sollecitiamo però con forze iniziative specifiche per la crescita prospettive di investimento comune
Azione coraggiose che vadano ben oltre dell'impianto ormai
Tradizionale dei fondi strutturali
La cooperazione punto chiede che si punti con coraggio agli Stati Uniti d'Europa cioè a una soluzione effettiva del problema della governabilità dell'autorevolezza continentale
Esercitare una forte sovranità condivisa è meglio che esercitare da soli il guscio vuoto di una sola vanità nazionale che fu e non c'è più
Vogliamo l'Italia costantemente in prima fila nelle proposte nelle iniziative
Secondo le nostre tradizioni e le nostre esigenze sospendiamo le azioni intraprese dal Governo per risalire nelle graduatorie internazionale del fare impresa
Potenziare e non i supporti all'esportazione più largamente all'internazionalizzazione è un obiettivo prioritario al quale intendiamo costo voi io contribuire
Inoltre
Un Paese come il nostro non può dimenticarsi dalla cooperazione internazionale allo sviluppo vedeva valorizzarne la miriadi di esperienze attive della nella società e ritornare ad essere un protagonista
Della cooperazione internazionale
Ancora abbiamo bisogno della reputazione dell'entrature che si suscita una con una politica estera determinata coerente rivolta ad altri obiettivi
Nostro Paese ha cominciato a fare vere riforme strutturali come quelle delle pensioni
Che finalmente non hanno più bisogno di un tagliando tutti gli anni
Liberalizzazione semplificazione richiederanno intercettate successive e molto più coraggio almeno tanto coraggio quanto messo in campo per le pensioni
Queste da sempre il terreno più infido e dove l'Italia dà il peggio disse come un paziente che recante città alle cure
Raggiungere il pareggio di Bilancio ridurre lo spreco impostata la discesa del debito sono compiti primari del Governo
A questo fine va messa in gioco una parte del nostro patrimonio pubblico
Per ridurre il più rapidamente del debito
Una discussione con diversi porti le si è già svolta ma deve dar luogo ad una iniziativa a delle decisioni
Così come ci aspettiamo ci aspettiamo attendiamo che la spending review sortisca risultati effettivi
Più ancora che ridurre i livelli attuali della spesa pubblica e decisivo correggere i meccanismi che hanno sempre reso difficile controllarne definirne la crescita
è la macchina dello Stato e la sua articolazione che deve devono essere ristrutturate semplificate rese lievi e meno i piccioni nella vita degli italiani
Per far ripartire lo sviluppo dell'Italia metterla in sicurezza non è sufficiente
Produrre più ricchezza spetta all'impresa
E tra questi anche a quegli imprenditori collettivi popolari come siamo noi le cooperative
E decisivo che lei prese facciano sempre meglio il loro mestiere
Dopo la grande depressione ormai circa ottant'anni fa si imposero per una fase le ricette keynesiane
Ancora non è avvenuta alla ribalta una nuova terapia che usi leve diverso dalla spesa pubblica e calcoli le interdipendenze del mondo
Cerchiamo si cerca tentoni una nuova politica economica una nuova economia sostenibile e quindi anche più cooperativa
E questa è una grande sfida è un'opportunità per noi per l'umanità
Intanto lo Stato deve procedere nella modernizzazione del sud procedure dei suoi apparati
Del rapporto fra Amministrazione da un lato il cittadino imprese dall'altro nella rimozione la ristrutturazione di ordinamenti vetusti scoraggianti paralizzante
Stimolare liberare con riforme strutturali il potenziale di crescita e l'economia è un capovolgimento completo per un Paese che in passato ha fatto il contrario addossata la spesa pubblica le conseguenze delle riforme omessi
Lo sversamento della spesa pubblica e tuttora lento riluttante vediamo quali risultati produrranno le scelte più recente al riguardo e sulle quali si sta discutendo
Accanto al pareggio di bilancio dei posizionamento internazionale dei dell'Italia il Governo e all'opera su fisco mercato del lavoro il credito
La riforma fiscale deve diradare gli adempimenti stratificati moltiplicati che ingombravano io Scorrano rapporto tra contribuente Cosa pubblica
è appurato da tempo che il fisco giungla
Parroco ridondante irrita gli onesti e fornisce occasioni ai disonesti
Va orientata a Sestri effettivamente l'imposizione sui temi visibili
L'attesa possibile dalla riforma fiscale si accoppiano attese impossibile di minor pressione fiscale
In questo quadro realistico non puntare a un rifacimento totale ma fare una manutenzione straordinaria che introduca alcune innovazioni sostanziali
La legittimazione della riforma dipende soprattutto dal contrasto all'evasione
Non è tale indulgenza verso l'economia informale illegale che possiamo ripromette darci un beneficio al contrarietà alla legalità che dobbiamo trovare forza per la ripresa
A parità dei comportamenti distesa avremmo meno debito pubblico senza un'evasione patologica gli evasori vanno sta nati e vanno chiamati a ripianare l'evasione è un sintomo di mali più grave
Persino più
Del mancato gettito deve preoccupare il mancato senso civico deve preoccupare il degrado dei mercati in tanti settori
Un degrado che scaccia dal mercato le cooperative le imprese virtuose in particolare nei servizi nella logistica nei servizi sociale
Al termine del centocinquantesimo il Presidente Napolitano al quale avevamo già rivolgiamo il nostro saluto per ringraziamento per il servizio al nostro Paese assorbono Almirante
A suo favore ha sottolineato le risorse di coscienza identità largamente emerse dalle celebrazioni
Ma nel senso civico del paese ci sono lacune che vanno a colmare perché i cittadini virtuosi si sentano orgogliosi dell'est di esserlo e non come avvenuto sino ad oggi considerati i meno furbi
Ci scandalizza vedere quanti commentatore anche su testate autorevoli corrono troppo spesso di soccorso degli evasori disturbati perseguita
Che esco oggi torna attenuanti votino garantismo a micro dello Stato bonaccione invitano a trattare gli evasori con più garbo e più delicatezza
è una spia endemica di responsabilità
Dall'idea di quanto sia impegnativa la maturazione civile è necessario è difficile ridurre la pressione fiscale è impossibile nell'immediato
Ma i contribuenti onesti non basta dire stoicamente che l'ha detto e premio a se stessa
Abbiate la destinazione graduale di un dividendo dalla lotta all'evasione seppure un gruzzolo solamente a loro è importante
Non c'è solo l'evasione criminale parassitari occorre un patto di lealtà da tutte e due le parti fra fisco e contribuente
Il disegno di legge delle capre veder riordinarli di Mozia andamento delle cosiddette agevolazioni centinaia di misure nate in tempi diversi con finalità diverse con diverso contenuto tecnico
Un disco rotto un po'ideologica è un po'incompetente associ ancora questo tema alle cooperative
Si discute di sfoltimento dell'agevolazioni da decenni
In genere se ne parla molto e non si fa nulla sulle cooperative invece si è fatto troppo
E ancora di recente dal Governo Berlusconi ha voluto lasciare che il suo segno prima di andarsene
Le cooperative di consumo
Le cooperative di consumo a dieci anni fa avevano l'esenzione sul cento per cento degli utili destinati a riserva indivisibile porrà solo sul trentadue per cento
Altri settori in misura diversa persino le cooperative sociali hanno subìto appesantimenti motivati e del regime fiscale
E avvenuto senza una logica di politica fiscale senza una logica di politica cooperativa senza giustificazione giuridica senza discussione con le cooperative nel Paese
La Corte di giustizia del Lussemburgo
Ha recentemente precisato
Che una cooperativa non si trova nella stessa condizione di fatto di una società all'operativa e che regimi fiscali specifici sono legittimi
Sarebbe giusto da parte del Governo attuale ripristinare misure che ci sono state maltolto
Per completezza
Per completezza preciso che sul totale del mancato gettito come è stato quantificato dalla Commissione Ceriani il mancato gettito le cooperative pur essendo sovrastimato teso allo zero ventidue per cento
Dove è la promozione dello sviluppo cooperativo che la Costituzione prescrive ostinarsi a rendere più dura la vita alle cooperative questo sì che ridurrebbe il gettito
La riforma del mercato del lavoro dona compiutezza non ha la compiutezza di quelle delle pensioni ovviamente i fattori in gioco sono meno prevedibile
E più complesse di quelli democratici è però importante chiudere la partita e chiediamo al Parlamento di per la di vararla velocemente
Il monitoraggio sugli affetti potrà poi produrre eventuali correzioni che si rendessero necessari
Sulla flessibilità in entrata concordiamo e sui due obiettivi di valorizzare il canale principale dall'apprendistato e dico lontano contrastare la precarietà e gli abusi
La precarietà indebolisce le prospettive di vita dei giovani preclude una vita normale di famiglia indebolisce il tessuto sociale
Sono medio per quale impresa e che si illudono di trarre vantaggio dalla precarietà
Questi due obiettivi vanno invece perseguiti senza ostacolare dell'occupazione i rimedi sono efficaci se sono proporzionati e sostenibile
Ci Riccio ci riconosciamo perciò nel complesso delle proposte comune dell'associazione imprenditoriale
L'occupazione stabile si ottiene soprattutto con politiche mirate alla crescita dimensionale all'irrobustimento patrimoniale alla modernità gestionale delle imprese
Dei confronti sull'articolo diciotto che si sono succeduti nell'anno siamo negli anni siamo sempre stati attivi
Però non abbiamo mai caricato l'articolo diciotto né paura politiche apocalittiche né speranze dieci anni tuttavia avremmo preferito un punto di equilibrio più evoluto e più duttili più uniti do anche su questo aspetto
Fino a quando non avremo superato i limiti di efficienza di lentezza e talora di imprevedibilità della giustizia civile ma ovviamente non solo aumentare carico di lavoro dei magistrati non è mai la soluzione giusta
La soluzione sugli ammortizzatori sociali era legata all'impegno di non accrescere il costo del lavoro aggregato
Nelle nostre imprese cooperative diffusa la convenzione la convinzione e l'impatto sul costo del lavoro sarà pesante e questa non è una buona notizia
Ci sono alcuni comparti cooperative dalle cooperative sociale ad alcune aree di cooperative di servizi e intensità di lavoro quasi totale che non possono sostenere più alcun agrario
Non mettiamo
Lo mettiamo in discussione il punto d'arrivo
Gli ammortizzatori in deroga che hanno accompagnato l'emergenza ma la deroga non è per sempre
Prestazioni contribuzione secondo noi devono convergere
Ma serve un percorso graduale affinché alla ripresa e recuperi di produttività Dio la possibilità alle imprese di sopportare
Ci attendiamo pertanto che siano accolti gli emendamenti che abbiamo proposto a questo scopo
La novità forte non effimere degli anni precedenti era stata la scelta di incentivare la contrattazione di secondo livello
Per legare le relazioni industriale alla vita effettiva dell'impresa alle sfide della produttività sono prospettive strategiche distinte ma complementari
Tocca agli attori sociali integrarle con intese realistiche e responsabile qualche ulteriore perplessità però altri guardo vogliamo evidenziare
Dalla da un lato si istituisce la S.r.l. semplificata dall'altro si sopprimono misure dall'alto impiego persistono secondo noi soglie dimensionali anacronistiche nella storica azione degli istituti del lavoro
Disegni Centi pare la crescita dimensionale delle imprese e l'esatto contrario dell'interesse del Paese e per il suo sviluppo e per la crescita
La storia dei rapporti tra banche e imprese non è del tutto un idillio anzi si avvicendano difficoltà legata i tassi alti alle troppe garanzie richieste all'aspirazione verso un sistema creditizio meno oneroso
Verso una banca amica dell'impresa e che ne accompagna lo sviluppo ma non era mai accaduto che l'intero sistema dell'impresa di desse una difficoltà di accesso al credito delle proporzioni che stiamo vivendo
Per di più si tratta i di un sistema imprenditoriale largamente avvezzo a dipendere dall'indebitamento
La riduzione del credito dipende sia dalle sezione dell'offerta sia da riduzione della domanda
Anche in altri campi come sul mercato del lavoro la condizione di non ricerca può essere effetto di scoraggiamento
Una riga sposta strategica al di là della crisi al rafforzamento patrimoniale dell'impresa
Impresa e cooperative meglio capitalizzate hanno meno bisogno di credito che hanno più merito di credito
Occorrono iniziative quindi che creino opportunità anche per le imprese più piccata
Nel rapporto con le banche dobbiamo puntare sulla cooperazione la cooperazione sulla collaborazione nessuno si avvantaggia delle contrapposizioni
Ah speriamo una collaborazione più stretta sia nell'ambito cooperativo con le nostre BCC sia continuando a lavorare all'inziative comune colmate
Ricordo solo la così detta moratoria bis
L'ha messa appunto di una linea per gli investimenti nella ricerca di soluzione sul terreno dei ritardi dei pagamenti
Sollecitiamo ha però anche me escano ismi specifici per premiare le imprese che capitalizzano che vogliono patrimonializzate
Allo Stato le Regioni chiediamo di utilizzare le possibile misure previste dai fondi comunitari per incentivare la capitalizzazione delle PMI
Le chiediamo di poter di potenziare patrigno Manni mente i confidi concentrando le risorse
Specie quando si sono
Compiute concentrazione complesse ad esempio come la costituzione di Cooperfidi Italia del movimento cooperativo
Però le imprese continuano a mancare circa cento miliardi di liquidità periti i ritardati pagamenti dalla pubblica amministrazione
Questa è la prima questione da risolvere ci sono poi i ritardi
Ci sono poi i ritardi che si aggiungono a questo fatto nei rimborsi IVA le iniziative per rimediare procedono con troppa lentezza non paiono a vera è quella efficace necessarie
Non ci sono parole che bastino per stigmatizzare l'insostituibilità morale ed economica di questa situazione nel nostro Paese
Si tratta di una vera aberrazione italiana della crisi
In questa crisi
Altri paesi europei hanno fatto sforzi per ridurre i tempi di pagamento
Già di molto al di sotto di quelli dell'Italia l'Italia ha raddoppiato in alcuni casi triplicato i tempi di pagamento che erano già due volte quelli degli altri
Paesi
Sollecitiamo dunque iniziative consistenti per molti smobilizzare lo stock dei crediti arretrati e l'attuazione della direttiva europea era per evitare che il fenomeno persista
Sul fronte delle parche occorre agire perché le regolamentazioni in itinere da Bruxelles
Tengono conto concretamente del principio di proporzionalità e non soffocarmi con una complicanza esorbitante le banche cooperative e le banche locali le banche e dell'economia reale
è importante per la nostra economia anche l'applicazione di Basilea tre non penalizzi l'impegno verso le piccole elementi e impresa
Tra le cose da fare la durata residua della legislatura c'è sicuramente una grande sproporzione ci sono sfide che non si possono però rinviare
Se manca il tempo per fare almeno si deve disegnare una prospettiva condivisa
Produrre semilavorati perché completerà l'opera aprire una prospettiva un cantiere per il futuro è di per sé è un incentivo e dà un senso al grande sforzo del Paese
Ricordo solo tre titoli l'istruzione nella quale dovremmo puntare non solo a ristabilire le graduatorie OCSE mai insediarsi stabilmente in testa
è l'unica prospettiva buona per una nazione che non raggiunge l'un per cento della popolazione mondiale che non può sovrabbondante certamente di risorse naturali
Per noi italiani eccelle a me non è un anno vanità è una necessità anche per il nostro sviluppo
Il welfare del Novecento welfare che si è esaurito e la prospettiva non può essere quella del TAR
Occorre una forte riorganizzazione che poggi su base robuste di sussidiarietà del grande patrimonio della cooperazione sociale e sanitaria italiana
E la risorsa strategica per questo cambiamento ed è pronto per responsabilità maggiori
Del Welfare di domani va sicuramente rispettato il vincolo economico ma al nuovo versare impostata al cambiamento demografico rispetta i tempi dell'espansione demografica che diede forma all'attuale Guelfa stretto europeo
Terzo le liberazioni Lizza azioni che al nuovo assetto delle utilities
In particolare dei servizi pubblici locali nei quali
L'alternativa non vorremmo che sia ancora quella di un
Rozza tra la gestione pubblica da un lato
E dall'altra la privatizzazione nel meno senso della cessione a investitori capitalistici private
Altre veemente
Altrimenti sarà giusto occasioni ponga si ripropongono a referendum per scegliere fra due soluzioni poi sbagliate inutile ITIS in cooperativa
Sono una persona una soluzione presente massicciamente in altri Paesi
E la cui presenza in Italia un limite del nostro la cui assenza in Italia un limitata il nostro mercato e della nostra democrazia economica
Ma è anche il segno di una struttura e cultura statalista radicata e dura a morire né alla nostra economia
Ho accennato
Alla risposta delle cooperative alla crisi
Una lunga ondata anticiclica però avveniva lambire il presente
I dati aggregativi sono positivi ma diversi sono gli andamenti settoriale
Nel mondo vasto ed eterogeneo delle cooperative di produzione e lavoro flettono fatturate occupazione soprattutto delle Cooperative più piccole più giovani
I vari comparti sono sotto stress non solo per i ritardi dei pagamenti ma per il diffondersi come una metastasi del degrado dei mercati
Nell'agro alimentari saldo positivo è dovuto all'apporto delle imprese esportatrici che hanno aumentato i ricavi del venti per cento in quattro anni
O di quelle nel sistema parte cooperativo che partecipano al progetto innovativo qui da noi
Le BCC hanno mantenuto in controtendenza un profilo alto di impiego presso le piccole imprese accettando di pagare un prezzo impegnativo di minore redditività
Sono quasi paralizzate le cooperative di abitazione sulle cooperative di solidarietà sociale
Sia ormai dal punto di rottura la pressione dei ritardi di pagamento e della crisi della spesa pubblica più in generale stringono questo settore in una morsa
Le fatica della crisi non hanno però impedito avanzamenti innovazione tanti cantieri sono aperti
Le cooperative in campo sanitario con l'aggregazione delle cooperative di medici di farmacie cooperative sociali di assistenza primaria mutue sanitarie
In una nuova federazione hanno posto le basi per diventare attori Sassi sussidiario della nuova filiera della salute
Con particolare attenzione predisposizione all'assistenza domiciliare del territorio
Cooperative di tutti i settori si cimenta non alla produzione di energia da fonti a lui rinnovabili dell'efficienza energetica nel risparmio energetico tante eccellenze cooperative
Anche nel sud a conferma che ovunque si può fare sviluppo e che la cooperativa una risorsa strategica anche per il Mezzogiorno
Ho già detto dell'orientamento internazionale che si accentua e la internazionali Lizza azione deve rappresentare un obiettivo importante strategico
Il movimento cooperativo è proteso ad aprire il cantiere dell'utilizzo x delle cooperative di professionisti delle quote di cooperative che ha vestito disconoscere Vizzi evita a tanti piccoli centri che si stanno
Desertificato
Nella cooperazione non ci sono settori esauriti rispondono generosamente alle spalle spinte innovative le cooperative agricole quelle di credito
Che nella cooperazione cattolica sono i ceppi più antichi già in piena espansione cento da vent'anni fa
Guardando i settori dove nascono più cooperative si constata che oggi gli italiani si rivolgono alla cooperazione soprattutto per due emergenze la disoccupazione in particolare giovanile e femminile e la crisi del welfare tradizionale
In questi ambiti e nella più generale valorizzazione delle risorse dei territori giovani e donne immigrati senza lavoro attraverso la cooperativa stanno tentando di costruirsi un progetto di vita altrimenti non possibile
Alle cooperative consolidati a quelle a nuova quelle future servirebbe una politica economica cooperativa
Una politica cooperativa moderna dinamica realistica senza la minima ombra di assist di nostalgie assistenziale
Quelle che con le cooperative hanno fatto per l'occupazione del mantenimento del settore del tessuto di impresa nel nostro Paese non ha paragoni
Quello che in più potrebbero e vorrebbero fare e quello che fanno per la tenuta sociale come collante solidaristico di tante reti meriterebbero questa forte politica cooperativa una classe dirigente politica lungimirante davvero interessata alla crescita al lavoro delle persone in questo momento così difficile dovrebbe scommettere strategicamente senza riserve sulle cooperative
Farne un vero partner del cambiamento e della coesione
Fanno de e della coesione il primo fronte è quello però permettetemi di ricordare di prevenire o di correggere discriminazioni a danno delle cooperative
Per esempio
Se la riforma degli incentivi si dovesse farla avendo da ventata anti agli occhi solo il paradigma
Delle società lucrative ci sarebbero opportunità inaccessibili o accessibile con gravi handicap per le imprese cooperative
Infine poi nei supporti all'internalizzazione occorre che ci sia anche la partecipazione piena delle cooperative
Altrimenti sia prevedono scenario di discriminazione per forma giuridica e di misure anticoncorrenziali
Persino al Fondo centrale di garanzia le cooperative accedono con maggiore difficoltà
Ci sono questioni sedimentate ma anche nei pochi mesi di questo Governo non sono mancate alcune omissioni
Sentiamo ma speriamo di essere smentiti
Che qualcuno vorrebbe smontare la legge Marcora misura collaudata di cui la crisi invece ha rilanciato l'attualità
E addirittura alla quale altri Paesi europei si stanno ispirando per costruire strumenti del genere
In realtà non solo le imprese cooperative dovrà davvero e le stesse opportunità di tutte le altre impresa ma la previsione costituzionale dalla promozione dovrebbe averne un riscontro effettivo
Bastano pochi catalizzatori nella capitalizzazione una crescita dimensionale nell'integrazione per poter moltiplicate l'apporto cooperativa locazione e allo sviluppo anche del nostro Mezzogiorno
Una politica cooperativa presso i nostri organismi rappresentativi in Europa la sollecitiamo anche dall'Unione europea
Tante poter
Salita per il nostro Paese si terzo
Perché noi siamo ristretti al fai da te con la Riscone risorse di un mondo che non primeggia sicuramente il ricchezza
Siamo obbligati ad invocare da persone spesso con redditi modesti e con un salari netti modestissimi un sacrificio quasi eroico per capitalizzare le loro cooperative
Mettiamo all'opera allora la vocazione
Originaria perenne dei cooperatori certa far nascere cose nuove e non solo a far crescere l'esistente
Mettiamo a disposizione tale ente solidarietà
Ma senza mezzi per gli investimenti necessari
Al sia sul fronte della rappresentanza sia nell'assistenza tecnica e nei servizi
Alle cooperative e loro soci dobbiamo puntare ad uno scatto evolutivo non esiste che il mondo cambia anzi multa e noi no
Anche l'Alleanza delle cooperative italiane una risposta
L'alleanza rappresenta oltre il novanta per cento dei cooperatori degli occupati dei fatturati e dei patrimoni della cooperazione italiana abbiamo un progetto realistico un disegno graduale e progressivo flessibile
Lavoriamo per dare un contributo alla semplificazione e alla coesione dall'associazionismo imprenditoriale italiana c'è stata di stimolo Rete impresa Italia che insieme a noi ha plasmato un nuovo passaggio è una nuova esperienza
Noi dell'alleanza stiamo in questa collaborazione con le altane schiettezza
Senza dimenticarci della diversità cooperativa anche nell'Alleanza delle cooperative italiane portiamo ciascuno la nostra storia la nostra cultura la nostra in identità
Queste diversità sono ricchezze stessi Perri se si pensa che si mira al bene comune
La crisi mondiale avute implicazioni impreviste per le cooperative si è notato più esplicitamente nel mondo anglosassone
Che le cooperative resistere agiscono alle crisi meglio di altre impresa
Perché è il meccanismo motoristico i Muniz dal divorzio tra economia reale e valori finanziario
Il carattere di imprenditoria popolare sussidiaria che ne fa un'alternativa importante quando si deve fare appello alla risorsa dalla società invece di RAI rilanciare logiche stataliste
In una prospettiva di valorizzazione dalla concorrenza cioè anche tra impresa e con forme giuridiche diverse perché è con finalità diverse le cooperative vanno riconosciute è protagonista di pari dignità
Nell'anno internazionale delle cooperative
La nostra organizzazione Montale lì sia ha calcolato che sul pianeta il numero dei soci di cooperative e il triplo dei soci di società per azioni
Se avesse calcolata una ricchezza avrebbe scoperto che quel terzo degli azionisti ne possiede un multiplo dei cooperatori
Ma è questo ruolo della cooperazione rende CIT rendere partecipe dell'economia di mercato rendere protagoniste dell'iniziativa economica e sociale moltitudine di persone che singolarmente non avrebbero potuto farlo
Per rilanciare l'economia e ferite dalla crisi per ridare vitalità e crescita all'Europa
Per risanare il legame tra industria e finanza le cooperative devono allargare la loro presenza nel futuro dell'economia mondiale di quelle europee di quella
Italiana ci sarà oltre la crisi più cooperazione
Ci saranno cooperative in nuovi settori
Ci saranno cooperative di dimensioni più congrue ci saranno cooperative più capaci
Di realizzare delle potenzialità di soci risponderle alle loro aspettative ci saranno dunque tante cooperative più utenti
Chiederemo al riconoscimento che ci spetta solleciteremo le valorizzazioni meritati è possibile ma soprattutto come le nostre cooperative hanno sempre fatto faremo da soli unendo le nostre forze
Dieci giorni fa la casa la Chiesa cattolica pezzi ha beatificato Giuseppe Toniolo economista sociologo uno Moffo secondo di opere sociali ed economiche
A buon diritto annoverato tra i padri della nostra cooperazione a cavallo tra l'Ottocento nel Novecento
Del Forum delle Associazioni di ispirazione cattolica mettendo a fuoco lavoro e famiglia condividiamo un'eredità è un nuovo impegno
Le cooperative impresa dove gli effetti producono beni e servizi creano occupazione pagano imposte strutturano filiere e distretti si misurano sui mercati esteri
In più le nostre cooperative amici cooperatori voi lo sapete bene hanno un'anima
Che trascende le finalità e i risultati della singola impresa
La singola impresa partecipa movimento di solidarietà ha un orizzonte di valore essi data dai problemi ed ai bisogni ogni giorno che la circondano e che vivono
Persone che alla quale appartengo
Nella crisi dobbiamo potenziare i parametri vitali incerto ma soprattutto dobbiamo risvegliare pienamente quest'anima
Quest'anima non si dà pace se non inventa qualcosa di più per dare lavoro alle donne i giovani gli immigrati alle persone svantaggiate
Per alimentare la vitalità e il coraggio dell'Italia quest'anima può essere deve essere uno dei nodi delle nuove identità che le persone le Società disorientati e stanno cercando
Un forte movimento come quello cooperativo un forte sistema associativo come Confcooperative
Chiarisse avvalori risposte culture solidale comunitaria porre impartire parte dei voti identitario
Ora si presentare una delle comunità calde generose di cui c'è grande bisogno
Perché nessuno si sente escluso si senta solo nella durezza dalla crisi
Forse
Dei tanti suicidi ed è una crisi c'è anche questa c'è tanta solitudine troppi vuoti di una società multa
Anche per questo vogliamo continuare ad essere una sì risorsa straordinaria per il nostro Paese
Per le nostre comunità
Locali per le persone più fragili di queste comunità
Grazie al vicepresidente mitra
Gli altri adempimenti assembleari verranno proposti all'inizio della sessione pomeridiana
Come avete visto ci onorano oggi con la loro presenza autorevoli esponenti del Governo
Il Ministro per lo sviluppo economico Corrado Passera
Il Vice
Vice Ministro dell'economia e delle finanze Vittorio Grilli
Il ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi
Il Ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi
Il Ministro per gli affari regionali
Il turismo e lo sport Piero Gnudi
Si dovrebbe raggiungere il Ministro del lavoro verso Accornero
Affrontiamo usata
Credo che l'importante partecipazione di esponenti di punta dell'Esecutivo la nostra Assemblea sia occasione utile non solo per riflettere sulla situazione attuale in termini di analisi
Ma soprattutto per individuare le vie concrete di uscita da una situazione di impasse che sta penalizzando fortemente tutto il Paese
A loro chiederei pensando di interpretare anche i sentimenti dell'Assemblea
Un parere sul contributo che la cooperazione può dare concretamente ad una ripresa duratura insostenibile
Allora la parola al Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera
Credo che il grande tema di attualità sia l'equilibrio tra giusto rigore nel risanamento e iniziative finalizzate allo sviluppo
Il Paese ha bisogno di ritrovare fiducia e slancio
Nella in un passaggio della relazione netta dal vicepresidente Nicola si sentiva cerchiamo tentoni una nuova politica economica una nuova economia sostenibile quindi più cooperativa
è questa una grande sfida di una opportunità ascoltiamo Corrado Passera
Con grande
Grande Cinzia innanzitutto
Saluto affettuoso
A Luigi Greco il dottor Luigi Marino
Che tutti vogliamo dietro il più presto possibile non solo per occuparsene
Di di cooperative a Marter il contributo che ha saputo dare che continuerà a dare in tanti campi che anche noi tocchiamo concretamente ogni giorno
Il
Messaggio fondamentale perché poi tutto il resto verrà di conseguenza
è un grazie
Per
Quello che
Fatte
Per come contribuite alla crescita perché
Con sobrietà è stato detto nella relazione appunto di Marino
Ma
Torno perché sono pochi
Settori pochissimi i settori dell'economia e della società
Che danno un contributo forte come quello
Che voi date
E soprattutto grazie
Perché
Siete certamente un settore importante dell'economia ma siete uno di quei settori dell'economia di nuovo pochissimi
Che si sentono parte
Molto integrante della società
Che si sentono qui indico responsabili
Può attori
Del bene comune di cui si è
Parlato se tutta l'Italia e lo dico proprio all'inizio
Della della relazione
Qualcos'altro concretamente se tutta l'Italia
Avesse avuto cadesse la performances
Del mondo delle cooperative peraltro non saremmo qui con il Ministro parlarne perché non ci sarebbe stato bisogno
Di un Governo di emergenza
Allora un
Primo punto sul perché devo proprio dirlo
Considero così importante
Il mondo che voi
Rappresentate
Poi parliamo brevemente
Di una aspetto rilevante della relazione di Marino sull'Europa e poi alcuni punti sul come
Materialmente e concretamente
Cerchiamo
Io in particolare per i ministeri che vi sono stati affidati cerchiamo di venire incontro all'esigenza del nostro Paese
Di ripartire
Perché
Considero così consideriamo in tanti così importante il vostro mondo
La relazione di Marino la
Ha detto questi punti però proprio perché siete persone sobrie e non
Che si vendono oltre un tanto
Non è venuto forse fuori abbastanza quanto è importante il vostro ruolo innanzitutto e lo dico per primo
E quello
Dei valori che rappresentate lo accennato parlando del ruolo che avete sia nell'economia che nella società
Ci sono molti settori
Della nostra società che non potrebbero sostenersi esserci se non ci fossero le cooperative non parlo soltanto delle cooperative sociali
Peraltro rilevantissime che avranno sempre un ruolo maggiore
Perché nel welfare che dovremmo ridisegnare rafforzando l'ho
Il ruolo del
Delle dell'impresa sociale della cooperativa sociale dovrà sempre più coprire
I vuoti lasciati dalla dall'impresa profit e dal mondo pubblico ma
In tutta la filiera della cooperativa e quindi Danny giusto che il due mila dodici sia a livello mondiale
Richiamato come anno in cui si parli e si pensi di più a rendere
Più
Cooperativa la politica l'economia
Perché si parli di più di quei valori di
Sviluppo globale della società e delle persone che poi stanno come
Valori forti dietro al al vostro lavoro
Seconda ragione il peso quantitativo
Loro sempre
Sì ricorda
Che il
Il mondo che voi rappresentate che animate dei cento mila boss in realtà portano un contributo non nell'intorno del dieci per cento della nostro prodotto interno lordo quindi è una delle componenti trasversali più importanti ma soprattutto
Ed è forse l'unico settore che può dire la stessa cosa questa stessa cosa in un momento come questo è l'unico settore che sia in termini di fatturato sia in termini di occupazione a dei segnali così forti
Ricordiamocelo e credo
Voi potete andarne particolarmente
Orgogliosi e fieri occupazione è la misura
L'ultima finale definitiva della politica e questo non sempre stato così
Chiaro che dobbiamo misurarci e dovremo continuare a misurarci e confrontarci in termini di PIL certamente in termini di debito ma alla fine
Quello che si fa lo si fa per creare occupazione lavoro dichiaro partecipazione al mondo del lavoro che
Il metta lavoro più il metta valore più importante
E quando ci si prende questa responsabilità ci si prende una responsabilità forte e si sa che bisogna andare oltre le misure statistiche della
Del disagio occupazionale
Sono già tanti disoccupati ma in realtà il mondo del disagio occupazionale
Quel disagio che sta rallentando fermando
In triste indotti il la nostra società non solo in Italia a livello di tutta Europa ma sicuramente a livello
L'Italia è un disagio molto più ampio perché
Aiuto agli ai disoccupati statistici dobbiamo mica aggiungere almeno coloro che non cercano neanche più lavoro i cosiddetti inoccupati
Coloro che sono formalmente occupati ma sono sospesi dal loro lavoro i cassintegrati
Coloro che hanno un lavoro ma che un lavoro non sufficiente per poter programmare
Per poter
Pensare per al loro futuro per poter costruire il loro futuro se si mettono insieme queste
Quantità si arriva ha un disagio che tocca Trai sei sette milioni di persone che ricadono in queste quattro categorie i loro familiari
Una quota rilevantissima della nostra società ed è per quello che con coraggio la politica su questi numeri oltre che sugli altri deve misurarsi e solo se saprà girare il segno di questi numeri
Potrà dirsi soddisfatte
La possibilità la possibilità di
Girare questi numeri cioè
Perché
L'energia il dinamismo latenti nascosto in parte del nostro Paese può essere rimesso in moto voi ne siete la prova fortunatamente ci sono
Vari settori tanti settori che in questo periodo anche di grande difficoltà continuano a investire continuano innovare continuano ad andare all'estero e ad avere successo la globalizzazione per un Paese come l'Italia è un'opportunità e chi
Io
Etiche e chi in essa lo sa
Perché
Molti dei settori dove il nostro Paese e forte e fortissimo e ha un vantaggio competitivo forte crei continueranno a crescere moltissimo
Ma pensiamo soltanto al dall'automazione industriale al sistema moda dal sistema casa alla alla Greenpeace dal
Dal dal dal nel mondo legato alla alla salute al mondo
Del turismo ma non non abbiamo tempo di parlare di tutto questo certamente guardiamo
Alla globalizzazione come Paese con gran come una grande opportunità
Un punto che dicevo volevo riprendere dalla relazione di Marina quello dell'Europa certamente l'Europa
Un
Contenitore importante delle nostre politiche nazionali in tanti casi solo attraverso
Pur viti che europei più forti e più orientata alla crescita riusciremo a raggiungere tutti i risultati che ci poniamo per far questo l'Italia dovendo
Tornare in prima fila è tornata in prima fila
Grazie
A Mario Monti abbiamo la possibilità di incidere sul
Sul contesto sul quadro delle regole europee che
Molto di più di prima e sono
Regole e comportamenti che devono fortemente cambiare l'Europa deve trovare il coraggio di
Saper garantire se stessa l'Europa nel suo insieme la zona
Economica e anche finanziaria
Più forte del mondo
Non ha ancora trovato il coraggio di
Garantirsi cumulativamente tutto insieme è
Un'Europa che troppo ha parlato senza atti concreti di crescita io adesso deve dimostrare con soldi veri impegni veri strumenti come il progetto alberi il errate rafforzamento e l'accelerazione del project
Sia di infrastrutture sia di innovazione deve dimostrare concretamente che nella crescita ci crede veramente e che vuol fare
Un un un un un'accelerazione giusta giusto giustissimo il richiamo che ieri Mario Monti ha fatto
In questa direzione
Terzo punto
Quello che stiamo facendo concretamente
Quello che sta
Realizzandosi e come stiamo cercando di girare
Un segno negativo di crescita che dura
Da dieci anni e che è diventato di nuovo negativo da parecchi da parecchi prime come come come come ci si aspettava perché tutto il piano che abbiamo fatto tutta l'agenda per la crescita che abbiamo fatto partiva da
Dal prendere se non serenamente ma seriamente atto del prolungarsi da tanto tempo di problemi non risolti e da per formarsi economica sicuramente
Non
Non solo non non sufficiente
Era chiaro
Che all'inizio bisognava fermare la dica che stava crollando non c'era possibilità di parlare di agenda di crescita se il Paese fosse scivolato
Come altri Paesi stavano scivolando e quindi quelle era la priorità quella è stata seriamente affrontata grazie a una collaborazione
Più forte ancora della tesa con il Parlamento sono state varate misure
Previdenziali fiscali di intervento immediato che hanno da un momento all'altro e anche qui ruolo in questo caso il ruolo di Mario Monti è stato fondamentale hanno permesso di
Far dire a tutto il mondo ci crediamo
Anzi l'Italia può essere un laboratorio laboratorio di grande interessa è
Anche un modello per altri Paesi questo però ira la situazione dobbiamo ricordarcelo non dobbiamo mai dimenticarci perché
Molte delle
Misure che oggi hanno un costo
Un peso su tutta l'economia e su tutta la società sono state tra imprese perché vanno mantenute e perché
Il rigore di fondo
La garanzia al mondo che noi avremo sotto controllo i nostri conti pubblici non può essere dimenticata neanche per un momento
è chiaro che
Questo è solo il presupposto fondamentale e indispensabile ma e solo il presupposto per il lavoro sulla crescita
E lì dobbiamo saperlo dobbiamo ricordarcelo anche a costo di essere noiosi che
Per creare di nuovo crescita sostenuta insostenibile sostenuta perché crei occupazione sostenibile perché non disperda risorse non
Non non sia abrogata da effetti che poi
Vengono pagati successivamente non ci sono scorciatoie bisogna lavorare su tutti quelli che sono i motori della crescita su tutti quegli elementi che ci hanno tenuto indietro
Ne faccio soltanto alcuni esempi però per darvi l'esempio il la prova di come concretamente molti dei lavori che sono stati messi in moto stanno arrivando a
Completamente o
E anche a realizzazione
La miseria l'area che forse meglio interpreta la necessità di
Fare riforme aumentare la competitività del Paese ma mettere anche risorse concreti immediatamente nel sistema e quello delle infrastrutture nostro Paesi a durato un ritardo clamoroso di centinaia di miliardi in questi anni e decenni non è solo una questione di risorse ma di procedure di carismi di autorizzazioni di
Proprio di meccanismi decisionali inadeguati su tutti questi siamo intervenuti ma in maniera importante
L'accelerazione che voi P tre temi cresce nelle nel nei prossimi mesi e avere effetto anche nel nell'atti del livello di attività che ci sarà nelle nostre nei nostri territori e perché siamo riusciti a l'OCCAR multiplo molti meccanismi decisionali perché siamo riusciti a mettere
Inserire dei meccanismi di attrazione di fondi privati nel mondo delle delle infrastrutture e perché siamo riusciti a rendere più possibile
Malgrado i vincoli che abbiamo di Bilancio il contributo pubblico le infrastrutture qui parliamo
Di obiettivi di mobilitazione di fondi privati pubblici europei su infrastrutture terrore prioritarie per qualcosa che nel corso del
Del del lavoro del tempo che ci è stato messo a disposizione potrebbe andare nell'intorno dei cento mille di cento miliardi di cose
Vere concrete con nome e cognome molte già partite i venticinque miliardi del
Del CIPE che sono stati deliberati mesi sì a disposizione sono così che hanno già messo in moto singoli cantieri poi dobbiamo stargli addosso
E dovremmo tutti insieme di farlo mettiamo
Stiamo per mettere i trecento progetti di infrastrutture sul nostro sito in modo tale che tutti voi possiate seguire possiate anche rendervi conto del cose che riguardano casa vostra cosa sta andando Cosa Nostra andando però ecco sappiate che qui una grande macchina si è messo in moto
E stiamo parlando di interventi i lavori di così venire
Che potrebbero non essere lontano nel loro complesso da un centinaio di miliardi ovviamente si realizzano circa un quinto all'anno però stiamo parlando di punti percentuali del PIL e dall'altra parte di interventi sul funzionamento di molti nostri territori
Naturalmente parliamo di infrastrutture tradizionali le strade porti ferrovie parliamo di infrastrutture più legate all'agenda digitale quindi reti
Ad alta performances ecco non sto a farvi degli esempi perché poi molti di voi ha già toccato con mano a casa loro che progetti da tempo fermi si sono riavviare
Tema competitività
Delle imprese
Noi sappiamo che c'è lo dicevo prima una grande parte della nostra economia che fortunatamente va
E va e chi era questo
Sono quelle aziende quelle imprese
Che si caratterizzano per innovazione e per l'internazionalizzazione e qui bisognava accelerare la loro attività
Nel campo dell'innovazione ed il ridisegno totale del sistema degli incentivi per renderli più facili anche al mondo delle piccole e medie imprese meno leggi co Licata e qualitative molto più legati ad automatismi facili come quelle del credito d'imposta che stanno per arrivare a compimento
Molto e il tema dell'internazionalizzazione
Qui non solo era venuto meno lo strumento fondamentale ma la confusione
Di ruoli che si era creata ira
Quasi paralizzante per molte aziende che non hanno la forza a loro di andare
All'estero il ridisegno dell'ICE
La
L'alleanza col mondo delle Camere di commercio sia nazionali sia internazionali la combinazione con
Le ambasciate sul territorio che saranno il casello di uscita con gli uffici ICE e con
Il
Il mondo il punto delle Camere di commercio all'estero per tutti i servizi di informazione promozione formazione
In unitamente a quello che insieme a Cassa depositi e prestiti Sace Simest e stiamo facendo sulla parte finanziaria de questo io spero che molti di voi possano poi toccarlo anche
Credo a mente sarà un un acceleratore della leva principale perché
Il
Il mondo delle esportazioni e chiaramente la leva principale da utilizzare
Per far questo per utilizzare queste due leve ovviamente la la disponibilità di risorse finanziarie il rafforzamento patrimoniale delle aziende è fondamentale
E qui la prima cosa vi ricordate con
Col salva italiana i primi soldi grossi messi a disposizione dell'economia reale sono proprio stati quelli dell'accede all'IRAP
Per
Premiare gli imprenditori che mettevano soldi e che metteranno soldi nelle loro aziende tredici miliardi c'è una cifra molto importante dato quello che abbiamo a disposizione
Qui c'è il tema del poi del credito qui c'è il tema dello scaduto il tema dello Statuto come sapete
In parte tra privati ed è molto grosso
In parte tra pubblica amministrazione e privati che pure è molto grosso il problema strutturale di non ricreare un altro dovrà essere realizzato
Dovrà essere garantito con l'adozione della direttiva europea che impedisce
Pagan di fatto poi ci sono delle
Cosa
Al di là di pagamenti al di là di trenta sessanta giorni stessa cosa dovrà valere per la pubblica amministrazione nei tempi in cui potremo rendere questo Compaq chi bile con gli obiettivi poi dobbiamo smaltire il passato con Vittorio Grilli col quale la collaborazione su tutti su tutto e forbita abilmente efficace stiamo Peter emettere i due decreti di certificazione del debito dei debiti commerciali
Delle pubbliche amministrazioni e di garanzia gratuita da parte del mio ministero in modo tale che siano contabili anticipabili presso il sistema bancario questa è una soluzione intermedia per poi risolverlo a livello euro prima avete sentito anche ieri Monti che l'ha detto noi dobbiamo risolvere a monte questo tema e del debito commerciale che oggi non è considerato nel debito pubblico e dobbiamo farlo a livello
Europeo qui di nuovo parliamo di
Forse un ammontare globale su cui agire di un altro centinaio di miliardi
Faccio queste cifre non per giocherà le cifre ma per dire che alcuni
Interventi strutturali profondi
E molto importanti su cui si è lavorato in questi mesi magari in maniera un po'oscura magari senza tanta pubblicità stanno per essere messi in moto e dovrebbero contribuire al
Ride avvio o quanto meno a rendere meno difficile la vita degli imprenditori degli imprenditori come come siete voi
Qua mi fermo perché lo schieramento dei ministri come vedete è molto importante a dimostrazione di quanto voi siete importanti e di altre cose parleranno altri certamente il tema della semplificazione
Sia per semplificare la vita alle aziende che ci sono sia per far nascere nuove aziende Progetto start-up credetemi sarà un'altra cosa su cui il vostro contributo peraltro già importante ma sarà qualcosa che tocca direttamente anche il beau il mondo porterà a buoni risultati semplificazione abbiamo già fatto due decreti siamo pronti a farne tanti quanti ce ne sarà bisogno cercando di far nostri i suggerimenti dei vari mondi
Prima di tutto del il vostro mondo
Concludo veniamo da dieci anni di non crescita siamo nel pieno della recessione però questa situazione si può girare non ci sono scorciatoie bisogna lavorare seriamente con umiltà su tutte le ragioni che hanno bloccato la nostra la nostra crescita bisogna avere il coraggio di parla chiaro compreso sul tema della disoccupazione bisogna avere il coraggio di affrontare i temi dei veri forme profonde
Che da troppi anni erano stati rimandati dobbiamo avere però anche la capacità di inventarci risorse da mettere nell'economia
Ci sono fonti importanti risorse come l'evasione fiscale la spending review la valorizzazione degli asset pubblici e nel complesso il miglior utilizzo del
Dei conti dei conti pubblici
è
Possibile fare il lavoro che stiamo facendo dobbiamo farlo lavorando tutti insieme l'Italia ha una grande
Ride risorse riserva di energie da mettere
A disposizione voi
Niente la dimostrazione che anche
Nei momenti di massima crisi si può reagire si può reagire con dei segni positivi anche nell'occupazione di queste in particolare
Vi ringrazio e sappiate che tutte le cose di cui ci avete parlato nella relazione di Marino doglie guarderemo con grande attenzione e sarà motivo di orgoglio se ne usciremo realizzare una buona parte grazie
Siamo noi a ringraziare il ministro passerà per la sua presenza per le sue parole per l'incoraggiamento che ci sia
Più volte proposto
Un ringraziamento ai ministri che sono al tavolo anche per consentirmi di gestire gli interventi che tengano conto delle rispettive disponibilità date sui tempi
La parola ora Andrea Riccardi
Cooperazione anche in termini di accoglienza e solidarietà economica sono direttrici costanti del suo lavoro di questi mezzi
Vi chiederemmo allora anche una riflessione su questi termini che per noi tutti hanno un valore profondo ma che alla luce dei fatti sembrano essere pericolosamente estranei alla coscienza sociale del nostro Paese prego signor ministro grazie
Grazie
Grazie
Per l'invito di prendere la parola davanti a voi
Ascoltando la relazione del vicepresidente mitra
Mi sorgeva otto una domanda anzi una sensazione che vorrei fare emergere da una relazione che è stato una relazione molto umile ma molto so da e molto completa
Dietro a ciò che mi traccia ha detto ma dietro al vissuto del vostro mondo delle cooperative
C'è
Un grande valore che vorrei riconoscere
Il valore
Di una cultura della cooperazione come proposta al Paese e quello che io in questo mio breve intervento mi voglio chiedere
è ancora attuale la cultura della cooperazione abbiamo bisogno di questa cultura ma non voglio farlo
Senza dire una parola di simpatia al Presidente Marino
Che ha
Incarnato questa realtà della cooperazione in modo intelligente capaci anche di essere presente in momenti difficili e di passaggio del nostro Paese
Cari amici noi stiamo vivendo un passaggio delicato e subiamo gli affetti di una crisi lunga che dà a volte l'impressione di essere indù mina abile
In un contesto del genere quale lo spazio della cooperazione sul piano interno e su quello internazionale non nascondiamoci un orientamento di fondo
Un orientamento che vorrei dire umano antropologico della nostra società
Che Rin serrare assi nella difesa del proprio e allentare i legami di collaborazione con gli altri
L'idea prevalente eh che nell'avventura della vita nel grande mercato
Si esce da soli che tale avventura si affronta da soli
Solo due persone su dieci dichiarano di avere fiducia negli altri
Così diamanti scrive su Repubblica di qualche giorno fa
E in un'inchiesta fatta per il Congresso delle ACLI non molto tempo fa alla domanda di che cosa c'è bisogno in Italia solo un intervistato su venti
Scegli Eva la parola solidarietà
La cooperazione la solidarietà sono ancora un valore per il nostro Paese per noi sì
Ma non perché
Siamo reduci del passato non perché siamo legati a modelli della
Passato
Io direi
Che il valore della cultura della cooperazione e dell'operare delle cooperative emerge da una storia italiana di lungo periodo
Una storia italiana che oggi
Devi avere il coraggio di andare avanti di farsi proposta più larga al nostro Paese e di affrontare gli scenari della globalizzazione
Il vice Presidente mitra
Ha citato il nome di Toniolo la sua lettura intelligente del rapporto tra lavoro uomo economia
Il nome di Toniolo si ricostruirci ridai sapore dell'alba del movimento cooperativo
Quando
La solidarietà cooperativa si metteva in movimento si faceva legame ragionevole fruttuoso pro l'ultimo
E soprattutto appassionato nell'intrapresa sociale e economica
Io vorrei dire
Che la cooperazione
Fa parte in maniera imprescindibile
Dell'umanesimo italiano la cooperazione è un capitolo decisivo
Dell'umanesimo italiano
E in questo capitolo convergono antiche tradizioni di umanità
Cultura familiare allargata ma anche esperienze le politiche economiche di organizzazione di lotta di capacità di iniziativa
Si io sono convinto che il capitolo
Della cooperazione delle cooperative
è
Un aspetto decisivo della cultura del vivere italiano
E allora la domanda oggi
Non si sta lavorando questo umanesimo italiano
Non si sta appiattendo
Su un modello globalizzato e non solo o le cooperative un modo italiano di competere sugli scenari della globalizzazione questa è la domanda
Certo
La crisi
Della politica
La crisi della politica che noi constatiamo non da oggi e non
Certo legata
Alle ultime elezioni la crisi della politica
Sta tutta qui
Nella
Incapacità
Di
O nella difficoltà
Di convincere
Che esiste un destino comune
E anche
Nella grande difficoltà dei partiti di essere Rete di prossimità la gente
E anche
Di vivere una proiezione di sogni
Una proiezione divisioni
Nel futuro
Il mondo cooperativo
Realtà prossima alla gente ma anche capace
Di dare speranza
Il mondo cooperativo
Fa la differenza del nostro Paese ed è un capitale umano e culturale
Che rende
E che può rendere ancora di più l'Italia un modello sul tanti scenari europei
Noi tutti conosciamo e lo storico che sono ok ero conosce la vicenda del movimento cooperativo nato in controtendenza
In questo senso c'è un ponte tra ieri e oggi c'è una somiglianza gli anni in cui nasceva il movimento cooperativo erano quelli
Del trionfo di una mentalità che faceva della lotta dello scontro si pensi a Marx il motore della storia tempi di unità Ruini sumo sociale
Che finiva per teorizzare la validità e l'aprire immunità di un movimento di lotta
Che avrebbe fatto emergere il migliore
La vicenda
Del movimento cooperativo si è mossa per tutte altre strade è andata cioè
Controcorrente un movimento cooperativo
Che
Ha propugnato l'emersione del meridione l'emersione del migliore in base alla mutualità e alla
Collaborazione
La forza della cooperazione nelle sue radici intime la forza del modello cooperativo sta in una vittoria comune in una vittoria
In una vittoria comuni in una vittoria reale accettare la competitività certo ma accettarla insieme
Questa è la radice profonda umana antropologica del fare cooperative mi ha colpito qualche giorno fa quando stavo pensando all'intervento
Tra voi in questa vostra Assemblea che è così densa di esperienze reali della vita del nostro Paese
Mi ha colpito di leggere una pagina di un antropologo inglese il quale scrive è probabile che Lu homo nella sua evoluzione sociale debba più allo sviluppo degli impulsi cooperativi
Che a qualsiasi altro impulso io vorrei dirvi carissimi amici
Fatte più a emergere la vostra proposta la realtà culturale politica sociale che voi vivete del che questa ed joule una proposta al nostro Paese il ministro passerà ha detto molto bene quale
Sia il debito dello sviluppo del nostro Paese al mondo cooperativo ma voi potete dire una parola più forte
Più energica una parola più vissuta anche
All'umanesimo del nostro Paese alla cultura e alla politica
Del nostro Paese perché c'è implicita in voi nel vostro vissuto
E l'ho sentita nelle parole del vice Presidente un'idea un'idea di Italia un'idea di fare l'Italia io vorrei ribadire come
Il vostro
è un modello che parla molto al nostro tempo un tempo che vive una crisi che è la madre delle crisi
Cioè si certo la crisi economica ma c'è una madre delle crisi profonde che è la rottura delle reti sociali
Nel nostro Paese reti umane reti familiari reti politiche reti sindacali
Reti di prossimità
Oggi la donna italiana e l'uomo italiano sono tutti più soli e affrontano la crisi da soli
Questo vuol dire mancanza di speranza mancanza di parole su la propria vita ma anche riduzioni di opportunità concrete vero uscire dalla crisi e allora in questo Paese c'è bisogno di più reti c'è bisogno io di rigenerare il tessuto e i legami
E in questo senso io penso che le cooperative e il mondo delle cooperative sia un giacimento prezioso
Di iniziativa economica ma anche di iniziativa culturale e umana io vorrei dire
Che c'è più bisogno di voi e c'è più bisogno del mondo delle cooperative oggi in Italia
Vorrei
Concludere e non voglio portar via tempo
Una sola parola debbo dire e
Ne parlava il vice Presidente mitra il problema della cooperazione internazionale
Non voglio toccare un settore che uno dei miei crucci principali il ridotto contributo dell'Italia alla cooperazione internazionale
Io credo
Che qui cari amici noi non possiamo solo lamentarci noi dobbiamo fare una battaglia culturale
Perché l'assenza di cooperazione internazionale nel binomio pubblico privato è un segno di pericolosa ASS senza del sistema Italia da tanti scenari del mondo me ne sono reso conto in questi mesi girando il mondo
Perché
Le ragioni della cooperazione internazionale sono sì quelle della solidarietà ma sono anche le ragioni dell'interesse del nostro Paese
Meno cooperazione internazionale vuol dire meno Italia nel mondo e questa non è ripresa
Sono
Sono convinto
Sono convinto che una ripresa di cooperazione internazionale sia un indice decisivo di estro versione del nostro
Paese
Cari amici il messaggio che viene
Dalla vostra Assemblea e come io lo recepisco è un messaggio di speranza è un messaggio soldo non retorico
Ma il messaggio che da soli non si riesce dalla crisi e che cooperare
è un indice di coesione del nostro Paese e
Lo ripeto di estroverso io ne dell'Italia nel mondo io credo che un'Italia più cooperativa trova il suo modo anche originale
Di essere presente sugli scenari della globalizzazione
Concludo facendo vi i miei migliori auguri
E dicendo che voi rappresentate un prezioso giacimento di iniziative di costruzioni economico-sociali tanto apprezzabili anche da un punto di vista
Di reti sociali ma voi rappresentate anche un giacimento di idee
Di iniziative e di proposte che debbono essere più ascoltate e prese in considerazione e che possono essere un contributo decisivo alla rinascita
Della vita politica del nostro Paese grazie
Siamo noi a ringraziare il ministro Riccardi
Per motivi di impegni istituzionali inderogabili chi ha lasciato il ministro Ornaghi
Ora ci dovranno lasciare anche il ministro Gnutti e il ministro basta darli ringraziamo nuovamente per la loro
Chi ha raggiunto nel frattempo il Sindaco
Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno che ringraziamo al quale poi daremo la parola
Il grande tema sul tavolo del Governo come tutti sappiamo e la messa in sicurezza dei conti pubblici
Accompagnata da un alleggerimento della complessa macchina statale con l'obiettivo di giungere entro il prossimo anno al pareggio di bilancio
La vera sfida è forse stimolare liberare con riforme strutturali il potenziale di crescita che questo Paese ha
Con misure e cure e avvertite come tali
Abbiamo la parola di abbiamo ora il piacere di ascoltare la parola del Vice Ministro dell'economia Vittorio Grilli una laica
Qualche mese fa
La situazione era gravissima
Dominata
Da una
Diffusa
Crisi di fiducia
Nel nostro Paese
Nella sua capacità di rispondere alla sfida della nuova economia globale
Di riuscire
Ad introdurre quella
Forte cambiamento che le regole dei mercati delle economie mondiali richiedono
Il Paese
Ha risposto ha cominciato a rispondere
A questa sfida
E la crisi quindi si è fatta meno grave
Ma non possiamo nasconderci che
La situazione rimane difficile
L'economia mondiale sia indebolita
I mercati
Sono ancora fragili
Dominati dall'incertezza come
Questi continui a bruschi movimenti medie spread
Ci testimoniano ogni giorno
Questo perché la via dell'aggiustamento rimane lunga
E questo Governo
E il Ministero dell'economia
Da svolgono un ruolo fondamentale
Nel cercare di
Tracciare questa via dell'aggiustamento indicare la rotta
Nel disegnare misure
E
Nella implementarle con efficacia
E velocità
Questa è una grave e grande pesante responsabilità
Ne sono cosciente ne siamo tutti coscienti e quindi
Riteniamo che sia fondamentale
Quello di incontrarsi
Parlare ascoltare
Per capire
Spiegare per farsi capire
E cercare così di evitare perlomeno minimizzare gli errori
Che
Si fanno
Per questo io voglio ringraziare
Ovviamente
Tutti voi per l'invito questa occasione di confronto
L'intervento che abbiamo tutti ascoltato
Con
Grande interesse dal vicepresidente
Ha offerto una analisi appassionate realistica dell'attuale situazione economica del nostro Paese
La portate delle considerazioni espresse
D'acconto
Della rilevanza delle sfide che dobbiamo affrontare oggi negli anni a venire
è opinione condivisa che l'Italia come ho detto stia attraversando una fase
Complicata molto complicata forse una delle più complesse e della sua storia economica repubblicana
Il compito di tutti noi di tutte le forze del Paese
E tra queste le cooperative italiane
Hanno sempre ha avuto un ruolo centrale
Che debbono continuare
A capirlo
E contributi deve contribuire in un'ottica di unione e non di scontro di proposta e non di
Solare ventitré indicazione
Ecco perché le avete le sollecitazioni che sono venute
Dalla relazione vanno ponderate analizzate con attenzione
Mi sembra che la focalizzazione sulla crescita l'accesso al credito la patrimonializzazione dell'impresa
Lo smobilizzo dei crediti vantati verso le pubbliche amministrazioni la lotta all'evasione siano tra i più importanti che sono stati ricordati
Io cercherò brevemente poi anche entrare più nello specifico su questi anche se ministro passare è stato già esauriente su alcuni di questi temi
Però mi sembra che da noi dall'economia forse ci si aspetta anche di contestualizzare
A livello internazionale europeo il nostro sforzo
Questo Governo è nato con il presupposto che l'orizzonte temporale entro cui avrebbe dovuto proporre ideare i propri interventi fosse necessariamente limitato
Questa consapevolezza si contrappone alla necessità di introdurre riforme vaste incisive
Che necessitano un ampio consenso e consapevolezza e che vadano a modificare comportamenti e prassi consolidate da decenni
Sistema pensionistico mercato del lavoro incentivi all'impresa efficienza amministrativa sono solo alcuni esempi di ambiti che sono stati
Ho dovranno continuare ad essere ritoccate per permette l'Alitalia
Di ritrovare il suo ruolo centrale nell'economia globale
La fase
Economica attuale però è una fase grazie e introdurre questi cambiamenti che di per sé
Sono
Cambiamenti di mentalità cambiamenti di abitudini di per sé già difficile e aggravata dalle condizioni economiche
Ora la teoria economica dice che
Se si vuole introdurre riforme strutturali pesanti ciò dovrebbe essere fatto in momenti economici favorevoli
Questa è la teoria ma la pratica ovunque nel mondo le grandi riforme
Le grandi ristrutturazioni avvengono sempre momenti di grave crisi
In qualche modo le crisi sono il momento in cui
Ciò che
E
Diciamo difficile introdurre diventa possibile
Ma questo vuol dire
Che I sacrifici
Necessari per introdurre le riforme questi si accumulano che si sommano o i sacrifici che derivano dalla particolare contesto economico
Ora questo ovviamente eh la sfida la doppia sfida che tutti noi dobbiamo dobbiamo vincere riuscire a trasformare
La nostra economia
Con
Misure pesanti in un momento dove l'economia stessa e debole e quindi
Già di per sé stesso a
O implica sacrifici a tutti
Quindi penso che sia
Compito di tutti diciamo così della classe dirigente della leadership con Lele maiuscola essere in grado di spiegare la necessità di questi sacrifici
E che non solo solo inevitabili ma sono anche una grande opportunità
E qui
La cosa secondo me importante da spiegare e che bisogna lasciare in qualche modo un mondo
Dove forse tutti pensiamo di essere protetti un mondo dove tutti pensiamo di avere un trattamento speciale
Che a realtà però
E un pensiero fallace in realtà
Questa protezione questa specialità di trattamento non esiste
E quindi lasciare questa falso senso
Di sicurezza per
Un vero
Sfida di opportunità nel futuro è chiaro che in questa crisi economica e difficile e difficile
A vedere
Con serenità le opportunità che il futuro ci darà mai su questo su cui noi dobbiamo basare la nostra sfida
Per fare questo importante che l'azione
Di governo l'azione di riforma del nostro Paese sia fatta all'interno di questa consapevolezza che bisogna cambiare per migliorare le nostre opportunità
E che le opportunità sono lì da cogliere
Da chi affatto le giuste trasformazioni da chi sia reso capace come economia di affrontare la sfida dell'economia globale
Quindi bisogna farla sia le consapevolezza della necessità ma anche nella consapevolezza che sono cambiamenti condivisi a livello globale e a livello europeo
Mi sembra che l'Europa anzi non mi sembra sono certo che l'Europa ha fatto passi importanti in questa direzione nel tracciare la via e nel ristrutturarsi
E questi diciamo che in questa azione europea come è già stato ricordato anche dal ministro passerà l'azione italiana è stata
Parte di questo sforzo europeo di ristrutturarsi e ridare l'Europa un peso che ha una capacità di confronto internazionale che le sono proprie
Cominciare nella prima parte della Fisi della crisi è stato l'attività di coordinamento europeo per mettere in sicurezza il sistema finanziario a questi sono seguiti i nuovi regimi con regimi temporanei gli aiuti di Stato che ha permesso di sostenere le imprese vita per le ore in Europa con maggiore flessibilità poi fiscal compatta ideato e approvato Inter Milan in termini rapidi che approvato come
L'Europa
Consiglieri la virtù dell'amministrazione pubblica e come un pilastro essenziale della crescita
E qui è importante sottolineare che
Rigore di bilancio non è
Un obiettivo di se stesso ma è uno strumento una precondizione per la crescita economica
Troppo spesso infatti
Si parla e si considera il rigore come fine a se stesso
Ma l'esperienza sia storica che comparativa in giro per il mondo e le analisi
Di tutti grandi istituti multilaterali hanno mostrato che non esiste una crescita durante un veramente duratura e strutturale
Senza un'amministrazione pubblica che sia in grado di gestire come un buon padre di famiglia le risorse che i cittadini gli affidano attraverso le proprie tasse
Ormai abbiamo tutti imparato quali sono gli effetti di una finanza pubblica non virtuosa guardando
Ai famosi stretta se non c'è fiducia in un Paese diventa sempre più difficile finanziare il proprio debito pubblico
Ma questo a cascata implica anche che diventa sempre più difficile per le banche finanziarsi sul mercato e più costoso per le aziende per le famiglie finanziari propri investimenti coi propri consumi
Con le banche e così
L'economia rischia di avvitarsi
A
Possiamo quindi
E dobbiamo guardare oltre il virtuosismo di bilancio
Ma importante chiarirsi cosa vuol dire guardare oltre e guardare alla crescita io non penso che quando
Giustamente parliamo ed è questo l'obiettivo fondamentale di questo Governo
Di
Ristrutturare il Paese per garantire
Una crescita migliore che si possa mettere in dubbio contrastare un percorso di crescita
Rispetto a ore percorso diritti rigore e quindi quando parliamo di un nuovo economico comparto o di un grosso Compaq come leggiamo spesso
In questi giorni sui giornali non può essere
Una nuova strategia
Che rifiuta o mette in pregiudizio ciò che è stato stiamo facendo sul lato della disciplina fiscale
Deve essere un complemento e come può essere un complemento
Qui a io penso che la cosa fondamentale da fare e continuare in questa nuova fase di dibattito europeo testata riaperta
Dal nostro Presidente del Consiglio con questa lettera aperta a firmata da altri nove Paesi europei
In cui si pone le in fasi sulla necessità che l'Europa diventi veramente una economia integrata e aperta
Spesso quando giro al mondo per conoscere nostre
Investitori
Fanno spesso il paragone tra noi l'Europa e gli Stati Uniti
Ovviamente le differenze sono grandi ma su una
Una in particolare puntano e dicono
Come
Dimensione dell'economia come dimensione delle popolazione siete sostanzialmente identiche tuttavia da una parte negli Stati Uniti abbiamo un mercato assolutamente integrato sia dal punto di vista della domanda e dell'offerta quindi
OPA vediamo ancora un mercato spezzettato in diciassette o ventisette Paesi a seconda che guardino l'area dell'euro o l'Unione europea
E quindi quando guardano i propri investimenti i dicono investire gli Stati Uniti in un Paese in uno Stato
Io ho la certezza la garanzia che investe in uno Stato ma è realtà raggiungo un'economia di cinquanta Stati
In Europa ancora non siamo sicuri che questo sia così
E quindi è importante
Fondamentale che al di là
Della ovviamente super importante
E fondamentale unione monetaria al di là di questa convergenza sulla disciplina fiscale ci sia anche una convergenza dei mercati del mercato interno
E soprattutto nella grande area dei servizi
Che rappresenta
Oltre settanta per cento del nostro Pinter Pillar dei Paesi avanzati ci sia un vero mercato unico e non un mercato frammentato dove ciascun Paese cerca di porre
Ha barriere e cercare di introdurre privilegi per di aziende addomestica perché
Le uniche aziende domestiche sono quelle dell'Europa e non quelle di un solo Paese
L'azione
Quindi
Del Governo italiano deve essere messa all'interno di questa logica
Quella di riaffermare la centralità delle nostre aziende
Quello di riaffermare la centralità
Della capacità nelle nostre agende di competere su questi mercati
Ora
L'azione di governo a
è stata come abbiamo detto in un primo momento dominata
Dall'esigenza
Di mettere in sicurezza
I compiti nostri conti pubblici e questo era come ho detto una sine qua non la gestione dell'emergenza della stilizzazione finanziaria
Ora
A dobbiamo ovviamente andare oltre ma come abbiamo fatto con la gestione dell'emergenza anche nella riforma ristrutturazione dell'economia del Paese
Cioè come spesso ha ricordato con convinzione il presidente Monti
L'esigenza di farlo con un senso
E una realtà di equità
Ora anche qui
Sembra importante ribadire che l'equità è
Un valore fondamentale e fondante
Deve essere un elemento vissuto compie positività
Un modo cioè
Positivo
Vero unire
Convergere
E non un modo negativo per dividere e quindi come fonte in qualche volta qualche volta di rivalsa curdi rancore l'equità deve essere l'elemento costitutivo
Della nostra comunità
Formare in unioni in questo momento di difficoltà
E quindi portare tutti insieme a operare insieme che ha cooperare come il vostro stesso nome indica come una delle vie fondamentale per avere successo da nel mondo dell'economia ma anche della vita
Nella
Procedere nel continuare l'azione di riforma mi sembra sia importante non illuderci che ci siano
Vi alternative
A quelle che sono ben chiare oggi nell'orizzonte mondiale
Mi sembra che se guardiamo
All'economie mondiali quei Paesi farà oggi protagonisti della nell'economia globale
Sia chiaro che tutti i Paesi che oggi hanno successo hanno elementi fondanti comuni
Gli elementi fondanti comuni ce ne sono molti ma direi
Innanzitutto come ho detto prima quello di una disciplina fiscale
Che non è soltanto equilibrio di bilancio ma anche il concetto di aderire un settore pubblico
Macro deficiente
Quindi questo è continua a essere la nostra sfida quello di ridurre la dimensione del nostro settore pubblico ma anche qui bisogna essere chiari
Ridurre la dimensione del nostro settore pubblico non vuol dire ridurne
I servizi
Vuol dire ridurre
La quantità di risorse che dal settore pubblico vengono usate quindi la grande sfida una sfida possibile perché è stata vissuta con successo da molti altri Paesi
E quello
Di
Ridurre la dimensione del settore pubblico ma mantenendo anzi aumentando la qualità dei servizi
Cioè quello di aumentarne l'efficienza
è inutile
Nascondere
Che questo è
Era l'obiettivo
Quando
Studiavamo e di segnalammo la spending review
E adesso siamo passati una fase molto più operativa con la nomina del commissario Bondi tra le altre cose l'obiettivo sarà proprio quello
Trovare il modo per rendere il nostro settore pubblico più efficiente ed efficace senza ridurre i servizi ma riducendo le risorse che esso consuma
La seconda parte è quello di avere un'economia che sia flessibile molto flessibile la più flessibile possibile
In tutti i campi in tutti i campi e terzo quello di avere un'economia fortemente integrata integrata a livello nazionale integrata a livello europeo e integrata a livello mondiale
E qui delle tante cose che sono state ricordate vorrei ricordare
Quel problema della dimensione e della patrimonializzazione delle nostre imprese ecco questo quando parliamo di un'economia italiana fortemente parte integrata del sistema mondiale
Anche qui dobbiamo tutti riconoscere l'abbiamo già fatto da qualche anno che il problema delle di dimensionale delle nostre imprese esiste
Ed è in questo momento un elemento di debolezza del nostro sistema
Perché pensare di essere veramente integrati
O mercati lontani con economie lontane che oggi sono al centro della crescita globale sia essa nell'Asia piuttosto che nell'America latina ecco le dimissioni piccole
Ma
Hanno un implicito handicap di essere così troppo sottodimensionate per integrarsi efficacemente su questi mercati e quindi l'azione
Diciamo ossia di questo Governo ma negli anni passati la visione anche dalle sollecitazioni che sono venuti da voi nel passato è stata costante quello di
Mettere
L'impegno nell'incentivare in vario modo la crescita dimensionale delle nostre aziende e questo è stato fatto e continuiamo a farlo con
Rifinanziando il Fondo centrale di garanzia quello di avere introdotto è costituito
A fondi sponsorizzati dal Governo come il Fondo per le piccole e medie imprese
Il fondo adesso presso la Cassa depositi e prestiti per le medie imprese quello di attribuire la SACE la possibilità di investire in prese particolarmente esposte alla competizione internazionale
E non ultimo laccetti cioè la
Diciamo così la sollecitazione anche dal punto di vista fiscale e aiuto alle imprese e incentivo a rinvestire di propri profitti nel patrimonio della propria azienda
Ecco questo è
Secondo noi un'azione fondamentale di ridisegno del nostro sistema che deve crescere non soltanto come numero d'impresa e su questo siamo sempre stati molto bravi
Ma anche nella dimensione media delle nostre imprese che comincino veramente ad essere seri
Competitori alle imprese tedesche a quelle francesi per non parlare di quelle americane sui grandi mercati emergenti
Chiaro che
Agire sul
Piano della patrimoni Rizzo azione
Anche altri aspetti importanti e quello di fare
Maturare le nostre imprese e andare al di là del modello dominante che abbiamo avuto dal punto di vista del finanziamento delle nostre aziende troppo se lo guardiamo specialmente a livello sia storico che
Geografico come comparazione internazionale troppo sbilanciato con il finanziamento attraverso il settore bancario e quindi
Una tendenza a un sovra indebitamento rispetto al settore bancario
Che in momenti di grande tensione dei mercati finanziari portare soltanto a ulteriori alto rioni aggravamenti della situazione aziendale
Qui dobbiamo essere in grado di far diversificare le nostre aziende anche dal punto di vista definanziamento e quindi la capacità di rafforzare foto patrimonio
Ma nella direzione di renderle più indipendenti dalla necessità di a vere l'accesso
Per non solo costante ma anche in grandi dimensioni dalla settore bancario questo non vuol dire che il settore bancario
Insieme ovviamente anche questo come obiettivo del Governo non debba essere
Incredibilmente sollecitato e sensibile alle esigenze delle aziende
E le moratorie che sono state ricordate qualche minuto fa dal vicepresidente sono vanno assolutamente in quella direzione
Ora
L'ultimo punto nella mia
Relazione già forse un po'troppo lunga è un punto che è già stato toccato so che è molto importante sensibile ce ne rendiamo conto
A assolutamente che quello dei crediti rispetto alla pubblica amministrazione
Questo è assolutamente sta un problema ma di grande importanza anche temporale a per tutti noi abbiamo dedicato e stiamo dedicando grande Energia per risolverlo
è inutile che vi dica e che dei probabili CPT problematicità intorno alla soluzione di questo problema sono grandi pensiamo però che la sfida possa essere vinta già
Come ha ricordato ministro passerà
Nel decreto liberalizzazioni Statuto prodotto un primo esperimento quello di mettere a disposizione circa sei miliardi di euro per
Accelerare il pagamento dei decreti rispetto la pubblica amministrazione li già proponevamo
Due soluzioni
In questa fase sperimentale dapprima
è quella di un processo accelerato e semplificato di certificazione di questi crediti perché sappiamo
Che una delle difficoltà esattamente l'individuazione
Di questi crediti e ad avere
Dalla
Pubblica amministrazione
Parte in causa la certificazione di questa esistenza di questo di questo credito
E purtroppo
Le cifre che abbiamo sentito oggi e dalla vicepresidente dei cento miliardi ce ne sono altri settantatré cinquanta uno dei problemi e
Sappiamo che ci sono
Che è grande ma se non riusciamo ad avere un'emersione certificata di questi crediti beh quello è
Un primo problema ma già nell'intervento di di febbraio
Abbiamo messo a punto una procedura semplificata io ritengo che nei prossimi giorni parlo di giorni e non di settimane anche tutti i decreti attuativi saranno a assolutamente pronti e annunciati
La seconda è
Il modo di pagamento
Di questi crediti anche qui in quella in quella in quella misura abbiamo introdotto una doppia strada quello del pagamento attraverso Cassa è quello di possibilità di pagamento anche attraverso titoli di Stato
Sapete che anche questo nostro finanziamento sui mercati e problematico e quindi trovare
Strade che consentano sia
Di dare all'impresa e ciò che è dovuto
Facendo lo sia non creando tensione sul nostro mercato del debito pubblico ecco queste due
Esigenze debbano e penso possano essere compie compendiate in tempi
Brevissima
Quindi
Per
A concludere
Ancora un ringraziamento a tutti voi alla vostra attenzione
La sfida come ho detto è una sfida che continua è una sfida che può essere vinta soltanto da un'azione prolungata nel tempo che sicuramente andrà oltre la vita di questo Governo da
E
La difficoltà
è che deve essere vissuto in un momento di crisi non solo italiana ma anche dell'economia mondiale
E quindi il problema
Della chiamiamolo
Discrasia temporale tra
La necessità di imporre cambiamenti importanti a pesanti immediati
E la consapevolezza
Che i risultati
I grandi risultati di cui noi siamo certi l'Italia potrà godere potranno intervenire solo nel medio periodo
In maniera forte e quindi e la gestione di questo mismatch temporale tra azione immediata e risultati futuri
E questo mi smercio può essere
A ovviamente
Governato
E gestito
A
Se riusciamo a fare le cose
Bene in fretta e soprattutto all'interno di un contesto sia nazionale che internazionale ed europeo che sia coscienza e di questa sfida
Sia cosciente quindi che l'attenzione deve essere rivolta a trecentosessanta gradi a tutti i problemi delle nostre economie e non necessariamente solo a uno che dal punto di vista ovviamente dell'economia e delle finanze pur sempre fondamentale
Quello della disciplina dei conti pubblici grazie per l'attenzione
Un ringraziamento al
Professor Grilli che
Fra poco ci dovrà lasciare
Il primo maggio si è tenuta l'assemblea dell'Abi siti di Roma ed era presente il Sindaco Alemanno che ha rivolto alla grande platea dei soci una suo saluto
Sono lieto di rivederlo qui oggi ed invitarlo a salutare intervenire qui alla nostra Assemblea grazie
Buongiorno a tutti benvenuti a Roma
Io ringrazio di questo invito saluto l'amico mitra tutta quanta la dirigenza rappresentanza
Ma permettetemi in questa sede data la natura di questa Assemblea di rivolgermi un saluto non tanto come sindaco di Roma quanto come Presidente del Consiglio nazionale dell'ANCI
E dico questo perché
Noi sappiamo che
Qualsiasi sia la progettualità
Che i Comuni italiani stanno mettendo in campo per rafforzare per valorizzare
Lo straordinario potenziale delle cooperative italiane
Al termine di questa progettualità negli incontri che facciamo nei momenti di confronto
Poi alla fine viene un momento chiave
è stato in qualche modo ricordato anche dal dice misto griglia temi al suo intervento
Il momento chiave quando il rappresentanti del mondo cooperativo magari Confcooperative ci ricordano hanno i Sindaci la lungo elenco di pagamenti che non siamo stati in grado di affrontare
Ecco questa
Questa drammatica situazione purtroppo
Questa è la media si è si è purtroppo lascia poco spazio alla retorica
E alla ragionamenti di carattere generale che pure ovviamente alla loro importanza il loro riconoscimento considerata l'importanza del movimento cooperativo e fatto che credo che finalmente questa importanza sia riconosciuta mai trasversalmente a tutti era intenti politici e non ci sia più
Una
Un atteggiamento incauto di sottovalutazione la forza del movimento cooperativo
Qual è il problema il problema è
Non solo quella della difficoltà dei pagamenti in sé ma il problema è legato
A un patto di stabilità interno anche lanciò ritiene ormai superato la i fatti intendiamoci subito e lo voglio dire con chiarezza
Nessuno pensa di semplificare i problemi
Nessuno pensa di rilanciare la piena prima pietra perché rispetto alle grandi difficoltà che sta avendo il Paese nessuno è senza peccato e quindi dobbiamo essere molto attenti a voler sono difficoltà il governo descritta adesso dal Vice Ministro Perilli
Però c'è un patto di stabilità interno che sta diventando un vincolo allo sviluppo veramente intollerabile non è una giornata di ieri abbiamo riunito intorno al coordinamento dei sindaci e le aree metropolitane
L'abbiamo calcolato che soltanto sblocca hanno il Patto di stabilità interna solo le città metropolitane ci sarebbe una spinta comprovata lo sviluppo dello zero virgola due per cento solo da questa realtà
E se riflettiamo sul fatto che una buona parte evidente del patto di stabilità interna bloccano nomi nuovi investimenti ma pagamenti di investimenti di opere di forniture già fatte
Questa realtà
Lascia veramente stupiti anche perché
Viene dalla stessa Unione europea che dovrebbe essere
Il il garante di questo blocco
Quell'obbligo quella direttiva del pagamento a sessanta giorni
E questo pagamento a sessanta giorni significa sostanzialmente il fatto dunque l'Europa ci impone impone agli Stati membri e quindi anche in Italia un pagamento entro i sessanta giorni
Allora
Evidente l'avrà detto sicuramente anche mitra nel suo intervento la incredibile paradosso noi abbiamo delle impresa
Che in cui siamo gravemente debitoria i pagamenti a cui però imponiamo ripagare fino all'ultimo euro le tasse
A cui magari abbiamo il DURC perché queste tasse non vengono pagate e questa realtà è una realtà grave intollerabile
Io credo
Che almeno
Io credo che almeno almeno un un segnale
A costo zero ma da fare immediato sia quello della sospensione dei vincoli legati al DURC
Per tutte quante le imprese tesoro creditrice
De pagamenti appaltabilità amministrare questo noi costerebbe al suo interno al giorno
Ovviamente i noti problemi la riscossione
La dura la dura al duro peso che c'è
Per quanto riguarda la realtà di della dell'escussione coattiva operata da Equitalia e delle altre realtà siamo di fronte alla situazione
Molto delicata
è evidente che tutto questo pesa su tutte le piccole e medie imprese ma pesa in particolare sulle cooperative
Pesa sulle cooperative sociali pesa tutti coloro che non hanno le spalle forti dal punto di vista finanziario
E che è nata danno la loro ragione d'impresa proprio al fatto di essere fondate principalmente sul lavoro principalmente sulla buona volontà e i propri soci e le prove di pendenti non certo su grandi capitalizzazioni
Bene a fronte di questo
L'ANCI ha aperto una vertenza con il Governo è una vertenza anche reattiva alla problematica del limo in cui sostanzialmente non ci troviamo nel compito di esseri scorso gli imposte ma non me euro lo ribadisco rimane le casse dei Comuni rispetto a quello che il prelievo Ivo
E ci sarà il ventiquattro maggio prossimo a Venezia una grande mobilitazione dei comuni italiani
Una proiezione trasversale a cui aderiscono tutti i Comuni una mobilitazione che non è la linea della della diciamo così del disertare i compiti fiscali o di fare ostruzionismo da questo punto di vista ma è una mobilitazione Telese seguita con grande attenzione a tutto il mondo produttivo io credo che bisogna fare una grande alleanza sul territorio fra chi in un modo o nell'altro può per dare una spinta all'economia reale lo possono fare sicuramente le amministrazioni comunali che sono a diretto contatto col territorio e che hanno le loro casse undici miliardi di euro nel loro complesso undici miliardi di euro che non possono essere spesi rivinto del patto di stabilità non sono sicuramente movimento delle cooperative ma è tutta la realtà che opera quotidianamente la realtà l'economia reale
Credo che spingere su una effettiva riduzione di spesa sia una priorità forte per tutti per noi e gli enti locali a livello nazionale è difficile e lo sto vedendo in questi giorni in cui la semplice postazione problema di vendere una quota percentuale di una sua municipalizzata sta scatenando una serie di blocchi di carattere ideologico veramente incomprensibile qui ci sono sicuramente difficoltà da questo punto di vista
Ma il dato di fondo è che bisogna sciogliere questo meccanismo
Non possiamo stupirci se tanti imprenditori gettano la spugna se tanti soci cooperatori si trova incredibili difficoltà se tante persone che vengono assistiti dalla cooperazione sociale sono oggi a rischio di vedere chiuse
Le realtà di cui vengono fatti forme di assistenza anche fondamentali non possiamo stupirci di questo se no rompiamo questo vincolo occhiali meno si permetta di compensare le tasse da pagare con i pagamenti che non vengono effettuati queste sono cose
Però fa credo che sia in grado di realizzare
Io mi auguro io mi auguro
E concludo il mio intervento salutandovi tutti e confermando la nostra massima attenzione per quanto riguarda il movimento cooperativo io mi auguro che il Governo riesca anche nei confronti di Unione europea di far valere le ragioni dell'economia reale senza sviluppo senza prospettive del futuro non c'è possibilità di uscire dalla crisi e io sono convinto che il movimento cooperativo interpreta al meglio di ogni altra forma i pretoriani in questo momento un allo sviluppo radicato nel territorio che non scappa che non si delocalizza ma che contiene a combattere la battaglia per l'impresa del lavoro italiano grazie
Grazie al Sindaco Alemanno
Termini come solidarietà flessibilità intelligente attenzione alle nuove generazioni
Sono i capisaldi della grande riforma del mercato del lavoro in discussione al Parlamento
Il Paese sta per mettere a punto una riforma davvero epocale con l'obiettivo di salvaguardare il futuro delle giovani generazioni
Anche se come abbiamo sentito dalla relazione di mitra nelle nostre imprese cooperative diffusa la convinzione che l'impatto della riforma sul costo del lavoro sarà particolarmente pesante
Tale forse da attenuare l'efficacia di un disegno che pure va condiviso
E per voi oggi signor ministro un'occasione importante per ascoltarla grazie ancora della sua presenza
Grazie
Moltissime
Sul tema
Collega due sì grazie
Volevo cominciare con un saluto al Presidente Marino
Ho chiesto come mai non era presente mi è stato detto che avuto problemi di salute Marche in ripresa rapita
E voglio salutarlo e augurargli davvero una prontissima ripresa
Dico questo perché il Presidente Marino con il quale io ho avuto nel corso della lunga in per l'occupazione con le parti sociali che cominciata all'inizio di gennaio e definita verso la fine di marzo
Devo dare davvero atto al Presidente Marino di essere stato
Interlocutore leale sempre interlocutore fermo nel difendere interessi della categoria ma interlocutore
A
Leale e vorrei dire anche generoso e questo e con la qualità
Ecco generoso noi nei riguardi del ministro che non conta ma generoso nei riguardi del Paese e questa è la cosa che conta di più e allora a questo mi ha fatto pensare
Che le esperienze personali conta no
Essere nuovo personale io debbo dire delle cooperative uomo o donna della cooperazione vuol dire qualcosa vuol dire anche e severo generosi
Nei confronti del
Io voglio dare atto archiviare ha presentati di questa generosità egli formulò ancora i miei affettuosi auguri voglio anche cominciare con un
Un ricordo personali e io sono stata alcune volte in Trentino ricordo in particolare
Due visite ne parlavamo qui
Adesso
La visita Athirson gas persone
Terzo las
Estate scorsa
Al
E ho visitato molte cooperative ero assolutamente lontana dal pensare al lavoro che apre svolto a partire dal sedici novembre
Lo so o ho visitato delle cooperative delle cooperative a di produzione di vino vinicole
Cooperative per le mele della Val di Non Val di Sole anche ho visitato delle cooperative mezzo di zootecnia
Insomma ho visto e ho visto qualcosa che
Che funziona
Poi si dirà il Trentino tutte le volte che io ricordo funziona lì funziona e le ore mi si dice sempre sì ma li hanno tanti soldi si dice sempre così
Magari mi hanno
Ma sicuramente li sanno impiegare bene usare bene forse sempre con quella generosità associare
Parlavo prima
E allora il punto è
Cosa quale lezione possiamo sottrarre
Da questi
Perché oggi noi funzioniamo sempre alla ricerca di modelli positivi benchmark richiamiamo cerchiamo qualcosa a cui ispirarci
Io credo che si possa dire questo è qualcosa che il presidente Monti dice cose molta maggiore profondità
Della bisogna
L'economia sociali di mercato
Cosa vuol dire l'economia sociale di mercato pratiche abbinare le due cose il mercato
Il mercato è disciplina
Il mercato è rigore il mercato è
Apertura competizione durezza il mercato non fa sconti
Il mercato è impersonale
Ma economia sociale di mercato vuol dire che quel termine sociale
Implica qualcosa implica che tutto quello che non è di per sé connaturato al mercato
E che quindi al mercato non dobbiamo necessariamente chiedere
Perché non è un portato del mercato
Lo possiamo cercare di dare noi con le nostre istituzioni
Con la configurazione dei rapporti
Tra
Datori di lavoro lavoratori
Rapporti nella assunzione del rischio
Il rischio
Di cooperazione
Rapporti nella andarli a cercare nuovi mercati nell'adottare in nuove tecnologie
Nel
Innovare
Quindi noi
Accettiamo il mercato voi accettate il mercato
Cercate di vincere le sfide sul mercato e io visto importantissimi esempi belli di vittoria delle sfide del mercato
Ma sempre con una connotato
Di socialità di attenzione al sociale che credo sia la chiave giusta e corretta
Per interpretare l'economia sociale di mercato
Quindi io non lo dico io
Non cerco porti
E quindi non lo dico perché sono qui in mezzo a voi ma lo dico perché veramente quelle esperienze pure piccole mi hanno colpita
E a e
Ciò visto dentro molto
Valore ciò visto dentro valore economico quello che noi chiamiamo il valore aggiunto che va a formare il PIL
Maccia bis sto dentro anche valore sociale senza il quale una società Sidis greca e non può
Inviterei
Però io sono qui per parlarvi della riforma del mercato del lavoro così mi è stato chiesto lo farò molto brevemente
Intanto devo dire che
Pur non avendo ascoltato la relazione del Presidente da stamattina ho avuto un impegno importante con i rappresentanti del Fondo monetario italiano
Voi sapete che queste sono le istituzioni che poi ci danno le pagelle che chiedono acconto all'Italia dei suoi comportamenti
E allora abbiamo lungamente discusso
Di riforma del mercato del lavoro
E
Il loro
Sono lì per capire e ti dicono e perché non avete fatto questo ed perché qui non siete riusciti ad andare oltre questa impostazione
E quindi gli ho spiegato
La ricerca di equilibrio ho spiegato qualcosa che traspare anche nelle pagine provvista
Della relazione
Del Presidente anche se non c'era lui dove si dice che la riforma del mercato del lavoro non ha la compiutezza di quella delle pensioni
E che però tutto sommato Rieti liste registra un equilibrio
I siccità il fatto che il monitoraggio potrà produrre eventuali correzioni
Che sono mio Picco e le imprese che si illudono di trarre vantaggio dalla precarietà e questo io lo sottolineo venticinque volte
E che
E diffusa convinzione che l'impatto costi sul costo del lavoro sarà pesante e questa non è una buona notizia ma non è neanche una ragione
Per fare le barricate a contro la riforma
E invece per dire che la riforma va approvata in fretta dal Parlamento con migliore auspico e commi ritengo sia importante
Allora cos'è voglio voglio ripercorrerlo brevissimamente con voi quello che questa riforma ha cercato non alla compiutezza di quella delle pensioni
Forse non ha neanche la durezza di quelle delle pensioni la riforma delle pensioni è stato ricordato prima il primo atto necessario
Per portare il Paese per arretrare il Paese rispetto al baratro finanziario
E questo anche se molti adesso
Se ne dimenticano fanno finta di dimenticarsene ed è un rischio vero
Oggettivo
E quindi non abbiamo avuto il lusso
Di unità riflessioni approfondita in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue implicazioni perché bisognava agire in fretta
In questo caso abbiamo scelto invece la strada del dialogo
Un dialogo faticoso vi assicuro magari per me
Non sono abituata a
Faticoso duro
Dialogo tra parti che hanno interessi contrapposti
Alcune hanno anche meno generosità sociale di quella che prima ho riconosciuta dal vostro Presidente
E quindi quali è stata
La
Soluzione che il Governo ha cercato perché poi la chiusura l'ha fatta il Governo
E la soluzione è stata di cercare di comporre un equilibrio
Io ho spiegato stamattina i miei interlocutori che ci sono due parole chiavi per questa riforma del mercato del lavoro se uno deve sceglierne soltanto due il primo è inclusione
Inclusione nel mercato e nel sistema di protezione sociale
Questa inclusione vuol dire passare da un sistema nel quale
Ampie categorie di
Popolazione di forza lavoro sono o fortemente svantaggiate o del tutto escluse dal mercato
E sono badate un po'che categorie
I giovani
Le donne i lavoratori anziani quindi non piccole frazioni di popolazione ma importanti frazione di popolazione
Quindi dire noi dobbiamo fare un mercato inclusivo nomino un mercato che
Tiene conto
Creazione piccola della forza lavoro che peraltro si assottiglia sempre di più perché anche difendere la Cittadella
Vuol dire perdere pezzi e non la puoi difendere indefinitamente ma inclusione vuole anche dire nel sistema di protezione sociale
Che è un aspetto sul quale noi siamo costantemente rimproverati nelle sedi internazionale
Perché noi abbiamo un sistema
Renda attivamente uso il termine relativamente generoso soprattutto quanto a piedi io do di assistenza tra cassa integrazione ordinaria straordinaria in deroga mobilità
Ma poco generoso nei termini di nuovo di la TIA alla la TIA assicurata la TIA coperta latina protetta ma abbiamo ridotto fortemente il periodo di protezione
Ma abbiamo allargato la platea e detto il messaggio è non protezione del posto di lavoro ma protezione del lavoratore nel mercato
E infatti abbiamo
Tra
Noi dobbiamo
Mirare all'occupabilità delle persone
L'occupabilità delle persone è importante anche quando una persona ha perso un posto di lavoro
Bisogna che la società si attrezzi e questa è una scommessa veramente difficile la società si attrezzi per
Aiutare le persone a ritrovare un occupabilità
Magari nelle forme contrattuali don tipica dei il contratto di lavoro a tempo indeterminato ma in altre forme che noi non abbiamo escluso
Questo sono le caratteristiche la nostra ASPI che abbiamo chiamato assicurazione sociale per l'impiego non assegno di disoccupazione
Ma assicurazione sociale per l'impiego perché noi vogliamo qualcosa che spinga il lavoratore è l'istituzione
La Provincia la Regione lo Stato a dire ma noi ci dobbiamo occupare di questa persona come fanno in Trentino perché in Trentino anche questo fanno bene anche questo anche questa parte
E come invece in altre Regioni non fanno nulla
E questo purtroppo è un gravissimo problema che il Paese dovrà affrontare ma la seconda caratteristica della la parola chiave della riforma del mercato del lavoro è
Dinamismo
Io non ho molto usato il termine flex security flessibilità più sicurezza io preferisco parlare di un mercato del lavoro inclusivo
Inclusivo anche come ammortizzatori sociali
E dinamico un mercato del lavoro dinamico e un mercato nel quale sia si dà molta più importanza ai flussi
E non agli stock vi spiego che cos'è questa categoria che sono cose degli economisti
Cosa vuol dire guardare agli stop vuol dire guardare agli occupati
Ai disoccupati alle forze di lavoro
Invece noi dobbiamo sforzarci di guardare chi entra e chi esce
Dobbiamo guardare non ai disoccupati in quanto tale ma dobbiamo guardare a quanti riusciamo a prenderne dal bacino della disoccupazione in un anno e a farli transitare verso l'occupazione
Senza senza
Impedire che dalla situazione di occupati si possa passare in quella da di di disoccupati
Sempre però col dinamismo di una situazione che dicesse sei entrato nella disoccupazione
Devi uscirne possibilmente in tempi rapidi quindi deve essere ridotto il periodo in cui tu stai nella disoccupazione
E questo è il senso del mercato del lavoro dinamico mercato del lavoro che non garantisce al singolo lavoratore di essere associato a vita al suo posto di lavoro
Ma che fa di tutto per garantire a un laboratorio tori a una lavoratrice la può sì Vilita di accesso a un mercato del lavoro anche con una retribuzione diciamo dignitosa
E con una produttività
Produttività altrettanto dignitosa e qui tocco il punto il punto della
Come dire bassa qualità lei l'ha scritto così non uso parole mie che poi mi vengono rimproverate
Sono mio per quelle imprese che si illudono di trarre vantaggio dalla precarietà perché
Perché la precarietà non conducente
Ha una produttività elevata
La precarietà cioè il ricambio costante dei lavoratori
Non sì associa a un investimento sui lavoratori stessi l'impresa che cambia costantemente i propri lavoratori non ha nessun interesse a investire
In apprendimento per quei lavoratori non ha nessun interesse a creare una relazione più stabile di lungo termine
Ma è la relazione più stabili di lungo termine che fa sì che il lavoratore si senta quasi come in una cooperativa si senta
Invogliato si senta partecipe in qualche modo ed a questo viene fuori la produttività dal fatto di avere lavoratori competenti
Compro ossessiona Litta con capacità anche di effettuare delle scelte
E questo è la base per la certo poi ci vuole anche il capitale fisico quindi ci vuole anche investimento perché un lavoratore
Anche con professionalità elevata che non abbia capitale con cui lavorare e necessariamente poco produttivo ma le due cose vanno insieme e quindi i rapporti di lavoro più stabili
Qualitativamente migliori sono i rapporti che conducono a un rafforzamento della produttività
Ed è questo uno dei via
Do una delle caratteristiche importanti della nostra riforma del mercato del lavoro
Non è piaciuta molto questa riforma devo dirlo forse il vostro quello che voi avete detto è bello
Ma perché non è piaciuta molto spesso io un Governo Cioccio molto riflettuto abbiamo riflettuto i miei collaboratori e io sul perché perché non siamo riusciti a dare il messaggio
Che non dicesse queste la riforma ottimale no nessuno pensava quando si tratta di composizione di interessi contrapposti
E difficile raggiungere un ottimo
è importante raggiungere un equilibrio
E qui noi non tocchiamo una sola categoria o anche poche categorie la riforma del mercato del lavoro tocca tutte le generazioni tocca tutte
Tocca i generi uomini e donne
E tocca tutti i settori tutte le categorie
Però il mercato del lavoro ha dentro ancora interessi contrapposti i mercati c'è una diffidenza che io ho molto registrato c'è una diffidenza tra le parti ci si fida poco
E quindi spesso si pensa che i lavoratori cerchino sempre
Scappatoie per lavorare poco e che i datori di lavoro cerchino sempre occasioni per licenziare
Se queste sono le basi e difficile costruire qualcosa che vada nel senso della produttività nel senso della
Valorizzazione delle competenze
Professionali del lavoratore e imprenditoriali del datore di lavoro
E quindi il
Lavoro del Governo è stato quello di cercare una composizione di interessi
Io credo che il motivo per cui la riforma non è piaciuta
E che ciascuno tende a guardare ai costi
Ci sostiene quelli monetari sui quali tornerò tra un momento ma anche quelli indiretti
Si dice troppa burocrazia qualche volta qualche volta può essere vero ma qualche volta anche la burocrazia può essere intelligente e fare cose utili
E oppure tempi di attesa
Però io credo che i costi indiretti siano limitati i costi indiretti è vero ci sono io non l'ho mai negato però voglio anche ricordare una cosa
Che sono praticamente credo dodici anni che il Parlamento ha delle chiese quella riforma degli ammortizzatori sociali
Mai portate a termine mai condotte in porto per l'assenza di risorse
Se vogliamo da questo punto di vista
Considerata la situazione gravemente recessiva nella quale il Paese si trova
Trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per una riforma degli ammortizzatori sociali non è stato facile e ne abbiamo trovate poche
Pochi
E di queste poche che anche quando vengono dal settore pubblico ricadono inevitabilmente sugli altri dati quindi su in prese e famiglie
Di questi risorse una parte è stata chiesta direttamente a lavoratori
E a imprese quindi è vero che c'è un costo
Ma io credo che una valutazione sirena di questi costi
Può portare a considerare
Che
Sono costi tollerabili
Rispetto a risultati attesi che io ritengo siano di grave di grande importanza
C'è un'altra osservazione che viene fatta e si dice ma quanti nuovi posti di lavoro porterà questa riforma
Io qui devo dire ne abbiamo anche discusso stamattina con una ieri rappresentanti del Fondo monetario
Fare una riforma del volume del mercato del lavoro nel momento peggiore di una crisi
Perché questo è il momento peggiore della crisi che ha investito il Paese dal due mila otto
Non è cosa semplice e sappiamo sappiamo che corriamo anche il rischio un pochino di risorse spingere verso il nero
Alcune
Occupazioni corriamo il rischio
Ma Nouiri pensiamo che questo rischio
Debba essere
Diciamo così colto perché guardate che se le riforme non si fanno nei momenti di crisi quando le cose vanno bene non c'è nessuna ragione per fare riforme importanti quando le cose vanno bene
è esattamente nei momenti di crisi che bisogna avere il coraggio
Di guardare oltre la crisi e di impostare soluzioni percorsi per il dopo crisi
E quindi questo rischio io credo che esista ma credo che sia piccolino e credo che il Paese il debba affrontare
Con qualche serenità e con qualche fiducia di poterlo sostenere
Dobbiamo anche avere fiducia che il Paese uscirà dalla crisi
Perché se noi non abbiamo questa fiducia è vero il Governo deve fare la sua parte e le riforme sono io credo una parte importante del lavoro per il superamento della crisi
Ma noi dobbiamo avere fiducia e in questo momento la cosa più difficile da comperare sul mercato esattamente la fiducia
E come possiamo
Come possiamo fare
Per cercare di
Dare un po'di fiducia alle famiglie un po'di fiducia alle imprese
Soltanto le buone parole non serva a noi lo sappiamo benissimo
Vittorio Grilli ha fatto prima un elenco di cose che al di là della riforma del mercato del lavoro
Il Governo si appresterebbe a fare
Io credo che una lezione qui da possiamo trarre esattamente dal mondo della cooperazione
La possiamo trarre esattamente dal mostrare forse più e qui ammetto
Diciamo una qualche responsabilità
Forse più di quanto non abbiamo fatto in questi cinque mesi una maggiore attenzione a quelli che sonno in maggiore sofferenza nel nostro Paese
Perché il Paesi ha creduto che fosse necessario il rigore per superare la crisi
Ha spiegato che questo rigore fosse in un qualche modo compensato da Segni di visibilità di di vitalità economica di di crescita visibile subito e questa nulla punto
E ha sperato che ci fosse una attenzione anche ai sentimenti più deboli
Ecco forse sotto questo profilo siamo in ritardo ma vi assicuro e tra l'altro questo sta nell'ambito anche delle mie competenze perché il ministro è del lavoro
Delle politiche sociali e delle pari opportunità che sono importanti nel mercato del lavoro
Tutte le occasioni della vita
E allora noi dovremmo attraverso l'attenzione ai più sofferenti ai più deboli
Fare qualcosa che ridia un pochino di fiducia interamente nello spirito della cooperazione del quale voi siete maestri grazie
Il calore dell'applauso attesta l'apprezzamento e ringraziamento dell'Assemblea nei confronti del ministro Fornero
Stiamo sforando un poco i tempi ma d'altro canto la mattinata è stata particolarmente intensa e significativa
Un ringraziamento per la sua presenza a Raffaele Bonanni Segretario generale della CISL un applauso
Concludiamo con due interventi sono i due copresidenti dell'Alleanza delle cooperative la parola per primo a Rosario Altieri grazie
Care amiche e cari amici
Care operatrici ettari cooperatori
Credo che
Dopo aver ascoltato
La relazione tenuta dal vostro vicepresidente vicario
L'amico mitra
Sì posso affermare senza timore di essere smentiti che
Il processo di unità il processo di unificazione fra
Le tre centrali storiche del movimento cooperativo italiano sia nei fatti molto oltre
Quello che noi
Potremmo immaginare
Condivido pienamente
Le riflessioni contenute nella relazione e anche le risposte accennati alle criticità
Di fronte alle quali il nostro Paese ma non solo il nostro Paese anche l'intero mondo europeo ed occidentale si trova
Io però prima di fare alcune riflessioni non posso non rivolgere un caloroso e affettuosissimo saluto all'amico Luigi Marinotti
è stato impossibilitato
A
Aprire che attenere la sua relazione in questa
In assise
E gli rivolgo un saluto affettuoso e know ovvio di averlo prestissimo
A guidare questo processo di alleanza
L'alleanza non è nata a caso
L'alleanza nasce per una intuizione che io credo
Si possa attribuire all'amico Luigi Marini
E nasce dalla
Da una riflessione ed è al da un ragionamento
Che forse era presente in nome di tutti ma ai Comuni è stato presente con tale forza da non solo suggerire l'apertura di un percorso di questo genere ma anche di avviarlo questo percorso
Le ragioni che avevano visto il movimento cooperativo del nostro Paese dividersi
Immediatamente dopo la celebrazione del Repubblica ITT italiana
Erano di
Carattere prevalentemente se non scusi le esclusivamente ideologico
Il movimento cooperativo si divideva non già perché le esigenze di alcuni cooperatori fossero dal punto di vista economico dal punto di vista sociale dal punto di vista imprenditoriale diverso
Dalle esigenze di altri cooperatori
Ma
Le divisioni sono avvenute per una visione della società ai
Che risentiva molto dell'approccio ideologico con il quale anche le rappresentanze economiche sociali guardavano il
L'articolazione della società italiana
E credo che oggi
Sarebbe stato veramente un delitto mantenere per queste ragioni
Una divisione del movimento cooperativo senza accorgerci che in una società assolutamente post-ideologica sono altre le questioni che dovrebbero interessare le rappresentanze economiche e sociali in un Paese
E insieme alla consapevolezza della difficoltà enorme della gravità enorme di una crisi
Che è vero l'intero mondo occidentale sta attraversando ma che in Italia
Avvertiamo abbiamo avvertito continuiamo ad avvertire e temo continueremo ad avvertire con maggiore pesantezza di quanto non lo si avverta
In altri Paesi dell'Europa e del mondo occidentale
Queste sono
Due ragioni per le quali
Credo che la scelta di dare vita all'Alleanza delle cooperative italiane che non è soltanto
Un mettere insieme più sigle
Ma è quello di riunificare all'intero movimento cooperativo del nostro Paese sia stata una scelta illuminata è una scelta anche magari pubblica
Così
Le diversità di cui ciascuno di noi è portatore rispetto agli altri
Se
Opportunamente riflettuto e
Se
Oggetto di rispetto da parte degli altri diventano non un motivo di divisione ma una ricchezza complessiva dell'intero
Movimento cooperativo
Una ricchezza complessiva perché ciascuno di noi ha abbandonato la parte di di ideologismo
Porta con sé delle idealità e dei valori
Valori che possono essere diversi ma non sono contrastanti
Il nostro Paese è stato unito dalla convergenza di forze cattoliche di forze laiche
Questa più questo pluralismo questa pluralità non ha rappresentato un ostacolo all'unificazione del nostro
L'ESA è stato la forza è stata la forza con la quale il nostro paese sia unito identiche ed è stato da subito più forte
La Terra e compatto un po'tutti
A prescindere da quello che potesse essere illogica la quale
Ciascuno era
Verso la quale ciascuno era proiettato aver potuto compatte ore per liberare il Paese dal Ventennio e dare una forma repubblicana al nostro Paese pur nella diversità
è stato una prova di come
Ideali e valori forse diversi ma uniti in un'unica visione dicono costruzione di una società libera democratica possa dare
E queste sono le
Le
Riflessioni sulle quali noi dobbiamo
Attivi in qualche modo soffermarci
Per poter
Affrontare con la consapevolezza della gravità di questa crisi ma anche
Con la determinata con la determinazione necessaria affinché questa crisi possa trovare anche nel nostro Paese
Una
Soluzione
Utile è una soluzione positiva abbiamo da affrontare e dovremo farlo insieme una serie di criticità il debito pubblico una pressione fiscale assolutamente insostenibile
Una politica economica che non tiene conto della composizione del nostro
Sistema produttivo
Un apparato burocratiche che è pesante e oppressivo
Una complessità normativa che non rende certo facile alle imprese ai cittadini districarsi nei meandri di questa di queste leggi una classe politica dobbiamo dirlo
A prescindere dalle caratterizzazioni una classe politica assolutamente inadeguata rispetto a questi problemi
Una pubblica amministrazione tanto inefficiente quanto l'usciva
Sembra quasi un miracolo immaginare che si possa pervenire ad onda Bureau ad una
Pubblica amministrazione nonché aiuti
Il processo di crescita ma che sia quantomeno neutra rispetto al processo di crescita interi pezzi del territorio che sono ormai in preda alla morsa della criminalità organizzata
Un apparato dello Stato che non solo non riesce
A far fronte a questo fenomeno di una criminalità organizzata ma soccombe spesso anche rispetto a forme comuni di criminalità e a microcriminalità
Sono questi i punti
Della
A
Della i punti di criticità dispetto i quali
Noi ci troviamo di fronte al quale di fronte i quali
Questo governo dei tecnici che noi abbiamo salutato con
Per favore
Che abbiamo sostenuto attraverso diverse dichiarazioni del presidente dell'Alleanza delle cooperative Luigi Marino
Questo Governo al quale abbiamo chiesto non di ascoltare noi è di non ascoltare gli altri
Al quale abbiamo chiesto di ascoltare il Paese ma di decidere
Di decidere
Con nella
Piena autonomia con la quale ciascun Governo ogni esecutivo deve poter operare le proprie scelte per evitare che esse possono possano essere inquinate da derive diverse
E si possa anche creare l'alibi che questo non è stato fatto perché una parte del Paese non l'ha voluto
Nessuno credo che di fronte ai sacrifici che vengono chiesti sia disponibile
A
Accogliervi col sorriso sulle labbra e ringraziando coloro i quali chiedo chiedo
Però quando i sacrifici sono necessari e quando questi sacrifici servono effettivamente per dare una svolta
Di crescita di sviluppo alla Paesi alla sua economia anche i più riottosi capiranno che questa questi sacrifici dovevano essere fatti
Noi
Abbiamo detto questo al Governo diverse volte e
Io credo che si possa forse oggi
Dire al Governo che rispetto ad alcune questioni le liberalizzazioni per esempio ma anche il mercato del lavoro ma anche
Latte nella la la
La
L'utilizzo della delle casi scale debba essere
Rappresentata dal Governo con forse maggiore coraggio rispetto a quello perché finora avuto noi
E io affermo ritengo
Che le misure approcciate dal Governo si indirizzino verso la soluzione della della crisi della nostra economia
Ma la determinazione con la quale essere perché esse
Vengono assunte portati avanti dovrebbe essere leggermente più significativa di quanto non sia stato fino ad ora
Noi abbiamo
Un mercato del lavoro che deve essere riformato ma abbiamo anche un lavoro che deve essere prodotto
Noi abbiamo un'economia da far partire l'economia sì e parte quando riusciamo a coniugare insieme
La condizione per cui anche i consumi interni cominci a uno cominciano
Accrescere ma
Insieme alla crescita alla incentivazione dei consumi interni occorre determinare le condizioni per una competitività
Dell'intero sistema produttivo del nostro Paese
Noi rispetto a queste a questi obiettivi probabilmente siamo ancora lontani
Noi dobbiamo costruire una economia nella quale
Siano
Ridotte se non eliminate completamente le aree di evasioni ed elusioni
Fra qualche giorno affronteremo il confronto con il Governo sulla delega fiscale
Lei dobbiamo pretendere
Rigore effettivo
Nella lotta alla evasione a dalla
Dalla elusione
Che se potesse e dovesse
Essere realizzata anche in una percentuale minima se dovessimo realizzare anche un terzo
Adesso dovessimo ad uscire a recuperare in terzo del un terzo dell'evasione
E delle fusioni
Di di riusciremmo a raggiungere il risultato di non appesantire ulteriormente il nostro debito pubblico ormai insostenibile
Fino a qualche mese fa dicevamo un debito pubblico del da terzo Paese al mondo
Stiamo per incanto assistiamo incamminando e stiamo
Raggiungendo un altro record in questo fra poco ci ritroveremo ad essere
Il secondo Paese per debito pubblico servono per poter raggiungere il pareggio di Bilancio
Per Hibroi per il significativo debito pubblico
Italiano servono cinque punti e mezzo sei punto di PIL per pagare i debiti prodotti per pagare gli interessi prodotti da questo debito pubblico
Il Governo credo in maniera un po'forse ottimistica ha previsto ed raggiungimento del pareggio di bilancio del due mila tredici
Io credo che
Questo risultato difficilmente potrà essere raggiunto
Basta pensare
Alla necessità
Di spendere per gli interessi il cinque e mezzo sei per cento del PIL
E alla previsione di crescita del nostro Paese che per il due mila dodici e
Di assoluta di cessione per il due mila e tredici seppure dovessimo ritornare ad un segno positivo
Dell'appeal lo sarebbe di soltanto di qualche decimale di percentuali
Credo che di fronte a questioni di questo genere ciascuno deve fare lo sa parte il Governo deve agire con maggiore decisione le parti sociali devono rivendicare le proprie posizioni
Tenendo conto
Non soltanto degli interessi che essi rappresentano ma del bene comune e dell'interesse generale del sì credo che questo siano le condizioni sulle quali
Noi possiamo comunemente concordare come
Alleanza delle cooperative italiane e credo che questo sia la strada questa sia la strada sulla quale si può costruire una
Prospettiva per il Paese meno fu sta in meno preoccupante rispetto a quella che ora abbiamo di fronte noi grazie
Grazie al Presidente e via dicendo ho il piacere ora di dare la parola a Giuliano Poletti presidente della lega cooperative
Applauso
Buongiorno a tutti un
Ringraziamento Amitrano dei vostri dirigenti per questo invito un saluto
Luigi Marino
Voi non lo sapete però Luigi c'è una telecamera Ina e lì che ci osserva attivare tutti voi non è che pensate di farla vostre cose in Trabucco di tiene d'occhio tutti quanti e quindi
Luigi un abbraccio a tutti noi perché lo sappiamo che se lei
Magari c'è anche i tortellini rifilato e noi adesso
Cercheremo di chiamarsi di qui rapidamente per vedere la cucina romana con Lucia predisposto
Bene io quindi me la
Vedrò di cavarmela rapidamente ma di problemi vorrei proporre qualche
Rapida riflessione a partire dal fatto che io
Mi sono largamente ritrovato per non dire pienamente ritrovato nei contenuti della relazione che è stata letta dal vostro vicepresidente una relazione che è stata molto al merito delle questioni molto i problemi del nostro Paese molto alle cose che bisogna fare io credo che questo sia il modo giusto per affrontare le questioni
Sinceramente io direi che non se ne può più del cercar di chi ha la colpa
Gli al spiegarci come eravamo messi
Come nome Sirchia la colpa va be'Labianca Pito adesso vi era provare a pensare che cos'è che dobbiamo fare
Come è che facciamo a far fronte a questa situazione perché altrimenti dispiegarsi del perché siamo qui ed è il chi ha la colpa
E va bene forse non ci metteremo mai d'accordo ma non mi pare un grande problema la questione vera è che fatichiamo terribilmente a trovare la strada
E questo è il problema dei problemi perché
Se c'è una cosa che
Come posso dire io
Mi sento di dire numeri cooperatori
La nostra parola d'ordine ad un certo punto deve essere
Disperati mai
Noi dobbiamo pensare
Che c'è da fare delle cose che abbiamo delle cose da fare che abbiamo delle idee da spendere che abbiamo l'esperienza in campo noi non possiamo essere smarriti di fronte a questa situazione
E oggi questo è
Purtroppo un sentimento che si respira
Con troppa forza dentro questo Paese allora io credo che ci sia prima di tutto di
Dirci una cosa certo la crisi è prima di tutto un dato di insicurezza di incertezza di difficoltà a capire e immaginare il futuro
Ma guardate trovate pensarci voi che siete cooperatori che tesi delle imprese come li facevamo noi Budget delle nostre aziende fino a ieri sicura davamo indietro diciamo loro negli ultimi quattro anni come è andata più uno più due meno uno batti o meno stiamo cauti dei prossimi quattro anni fa così
Oggi
Saremmo in grado di fare in questo modo oggi siamo in grado di immaginare che il futuro anche a breve sia un futuro che è in
Poco più poco meno
Una rettifica dalla storia guardate che il nostro passato non è il nostro futuro non è il passato senza gli errori del passato e tutta un'altra cosa e oggi ne abbiamo un grande problema che il futuro non riusciamo a vederlo
E noi siamo vero sul piano imprenditoriale non usiamo vedere sul piano politico non lo diciamo vedere sul piano sociale e allora quando non vedi il futuro da allora hai bisogno di trovare una
Un qualche strumento
Una bussola che che aiuti a decidere nono disperati a decidere
E non la bussola per decidere ce l'abbiamo è la bussola dei valori cooperativi è alla nostra storia è quello che siamo stati capaci di fare filo fui
Guardate io qualche giorno fa ho incontrato
Un Presidente di una piccola cooperativa sociale un po'disperato perché all'ultimo incassare i suoi crediti a un certo punto ecco Poletti guarda qui la situazione disastro
Io ho pensato che cosa vuoi che faccia con la crisi è talmente grande viene da lontano i problemi le euro il dolore alla finanza o noi abbiamo detto scaviamo una buca ci mettiamo ribassi bassi e speriamo che passi
Hai detto guarda ti dà un consiglio Tenno Scaparro arabo perché si tetti mettili passa uno tira due badilate di terra sopra e tenuti che non più fuori
è meglio che vai su un albero
Se devi fare qualcosa non scavare la boutique mai su un albero e prova di guardare lontano proprio di capire che cos'è che il futuro ti può dare
Provo a usare i suoi strumenti cooperativi per decidere come sa RAI perché questo è quello che noi abbiamo sempre fatto anche nei momenti di grande difficoltà
Allora questo è ciò che oggi ci sfida
E di fronte a questa questione noi dobbiamo
Sapere una prima cosa e lo dico hanno voi è a voi che siamo dirigenti cooperativi
I dirigenti si vedono adesso e i dirigenti la prima cosa che fanno e dare l'esempio
Noi non possiamo approvare
Delle scusanti per dire
Non lo farò Lofaro dopo lo farò in un altro modo
Lo dobbiamo fare adesso noi non possiamo andare davanti all'assemblea di soci di una cooperativa cui diciamo c'è da andare in cassa integrazione e sentire che si alza in piedi un muratore ti dice Poletti e tu cosa hai fatto
Se io non ho fatto niente mi vergogno se non ho fatto niente non sono in grado di dirgli qual è la strada che dobbiamo fare e allora lo debbo fare io prima che qualcuno come lo chieda perché adesso lo farò dopo che mi hanno chiesto quello che farò non ha più il significato che dovrebbe avere
Guardato cosa hanno combinato i partiti politici italiani
Era evidente era platealmente evidente che avrebbero dovuto mettere mano tutte le problematiche dei costi della politica dalle istituzioni eccetera
Non l'hanno saputo fare non l'hanno voluto fare glielo fanno fare gli italiani apporti di voti né i denti
E lo faranno e quando lo faranno avranno perso i soldi era reputazione spettacolare che il massimo del risultato che si poteva ottenere
Noi non siamo lì noi dobbiamo sapere che la situazione è questa e di fronte a questa situazione dobbiamo usare la nostra capacità di assumere questa responsabilità c'è sempre una ragione per non fare una cosa
Ma alla fine la paghi mio padre diceva una cosa banale guardo Giuliano
Una cosa se la devi fare è meglio che la fai volentieri perché tanto l'unica alternativa e che la fai malvolentieri eppure indietro e fai anche più fatica e quindi alla fine proviamo prenderla per castrare
Mettiamoci in positivo
Di fronte a queste questioni facciamo perché se
E allora
E allora io credo che ci sia in un paio di cose che vanno dette la crisi è prima di tutto una crisi da ingiusta distribuzione della ricchezza
Ci sono mille problemi ma questo è il primo problema più passa il tempo più le diseguaglianze crescono
E noi abbiamo pensato che la diseguaglianza forse un problema morale un problema etico e invece abbiamo scoperto che durissimo mente un problema economico perché è una ingiusto da
In equilibrata avvisi equilibrata accumulazione di ricchezza prodotto il fatto che grandi masse di cittadini non hanno di che è consumare
E ci sono grandi concentrazioni di ricchezze che va no a cercare
Il posto dove
Remunerare ossia al meglio e saltano tutti i meccanismi di relazione tra il valore di un bene il suo valore d'uso e il suo valore economico e questa nuova
Brutti a qualsiasi strumento che consenta di prendere
Delle decisioni
Moralmente corretta eticamente corretti ma anche economicamente giuste
E allora io dico quale
L'impresa giusta
La cooperativa è l'impresa giusta in natura perché è quella che distribuisce nella maniera più equa
La richiesta tra quel
Le che hanno partecipato produrla e questa è la prima cosa che dobbiamo dire agli italiani ai nostri soci e a tutti gli altri italiani
Questa è la differenza tra l'impresa cooperativa è un'altra impresa che sul mercato ci debbono stare tutte che tutto debbono percorrere loro strade ottenere loro risultati ma la differenza statali
è la seconda cosa che dobbiamo dire
Quand'è
Quand'è che decideremo di dedicare un terzo un quarto un quinto del tempo che abbiamo
Dedicato a questa
Estenuante discussione sull'articolo diciotto per ragionare invece su una domanda che è molto banalmente
Chi farà l'imprenditore in questa Italia di domani perché c'è qualcuno che pensa che il lavoro casa dagli altari c'è qualcuno che lo fa per decreto
Il lavoro si produce nella capacità di assumere un rischio una responsabilità da parte dei cittadini che diventano imprenditori questo Paese lo premia l'impresa
No questo Paese ha storicamente premiato la rendita l'Italia è il Paese delle cento rendite è il Paese della rendita di chi parcheggia nel porto dell'handicappato
Com'è il Paese della rende di quello che porta i soldi in Svizzera
E quello che parcheggiano il porto è incappato insomma cosa sarà mai gli altri porti episodi in Svizzera
Ma non c'è
Un peccato che non giustifica un altro non c'è un legalità grande una piccola perché è una società non si regge sulle illegalità piccole grandi
Si regge sulla capacità di avere un destino comune e capire che io starò meglio si vicino me agli altri staranno meglio e non l'idea che io starò meglio se riesco a pregare quegli altri
Perché questa è la differenza fra tra la competizione per la competizione e la collaborazione come fondo della propria vita
Se non siamo capaci di far passare questo senso tutte le politiche i decreti tutto il resto non serviranno a un fitto
Perché l'abbiamo già capito
Il mercato da solo non si corregge e lo Stato da solo non ha la forza per riequilibrare distorsioni del mercato ci vuole un grande protagonismo sociale
Bisogna assegnare alle persone la responsabilità il ruolo di riprendere in mano un petto decisivo del loro futuro è un proprio incredibile abbiamo i Comuni che saltano per aria vanno dalla impossibilità di continuare ad amministrare e che cosa succede
Rinascono le IPAB
Rifanno delle pseudo fondazioni ma dove cavolo inviato alla Rodari c'eravamo alla fine dell'Ottocento
E le rinnoviamo nel due mila e dodici pensando di fare che
Di togliere l'attività le cooperative sociali o quelle che si occupano del verde ma dove cavolo credete d'andare per quella strada è un altro tentativo di evitare il problema di evitare l'ostacolo di fare i conti
Che quello che è pubblico non è obbligatoriamente statale
Ma può essere comunitario può essere di quei cittadini può essere risolto in tempo mobili
Se non la pianterreno ripensare desse il pubblico è statale e altrimenti è privato
Questo vuol dire avere solo mezza Testa che funziona rinunciare al cinquanta per cento dei potenziali che una collettività a per fruttare che risolvere i suoi problemi questo è il tema sul quale stiamo lavorando così come abbiamo bisogno di riaprire
Una grande discussione
Sulla relazione tra il lavoro e l'impresa noi siamo i figli di una grande sconfitta
Perché alla fine dell'Ottocento l'inizio del Novecento noi i cooperatori sostenevano l'idea
Che era un bene avere il capitale e lavoro in una mano sola
Ma d'altra parte c'era qualcuno che pensava chi capitale aveva ragione gli altri avevano torto e qualcuno pensava che veniamo a prendere il potere e tutto il potere al popolo poiché ha visto com'è andata a finire
è bene quindi hanno vinto quelli là e noi abbiamo perso
Perché la nostra idea non ha prevalso però quell'idea rimasta viva vitale è stata capace di continuare a produrre dei fatti dei fenomeni in una situazione che aveva quelle due tendenze
Bene oggi vogliamo tornare a ragionare di questi temi vogliamo chiederci se davvero
Il lavoro può essere interpretato esclusivamente attraverso un contratto cioè attraverso una regolazione di una cessione di un bene ad un servizio
Può essere fatto in questo modo secondo me anche qui ci giochiamo il cinquanta per cento del potenziale del lavoro perché di una persona pensiamo di poter usare le braccia o un po'di testa
Ma non riusciamo a farli vivere fino in fondo il senso della responsabilità dell'impegno della consapevolezza di ciò che fa
E ormai tutti gli studi al mondo hanno detto che non serve a niente
Dare dieci euro alla fine dell'anno di premio
Se le aziende andata bene
Perché quel tipo di premio non cambia le fermo le performances dei lavoratori che non percepiscono la loro responsabilità dentro il processo di gestione del loro lavoro mentre per fare ma scambiano quando trovi i meccanismi di responsabilizzazione di partecipazione di presenza attiva allora se gli dai dieci euro e non li fai partecipare cioè un coglione perché motivi e dieci euro e noti evidente
Provo a partire dall'altra parte
Quarti dalla parte del tempo
Partecipiamo ci responsabilizziamo capiamo
Poi se va bene ti do anche dieci euro
Allora giochiamo tutta la partita al semente Gemo sempre con una gamba tirata su non mi pare che una grande idea
Io credo che noi oggi siamo di fronte a questa situazione abbiamo molte possibilità abbiamo visioni di affermare dentro la società questa nostra profonda convinzione abbiamo bisogno di far crescere questa cultura
Guardate qui non abbiamo il problema qual modo cooperativo
Ma posso dire lo dico anche in termini
Autocritici perché è un po'di tempo che io faccio i cooperatori
Noi per moltissimi anni per le nostre appartenenze politiche culturali essendo dentro dei grandi filoni di pensiero abbiamo pensato che per noi pensavano gli altri
C'era la dottrina sociale della Chiesa c'era il socialismo c'era il pensiero liberale e quindi noi era sufficiente che gestiscono parte sotto la parte in alto la pensavano gli altri noi la usavamo
Ricordate che quell'epoca di è finita
Ed è finita anche dal punto vista del pensiero c'è bisogno di un pensiero cooperativo c'è bisogno di mettere in discussione le teorie economiche
Possiamo ancora continuare a sentirci raccontare che uno che è un po'in ragione dell'utilità marginale per cui lo comprova banana all'ultimo centesimo perché quella banali quelli che gli costa di meno di dà più soddisfazione rispetto le pere ma per piacere ma quando l'avete visto uno che ragiona così io vedo solo della gente che ha ragione in un'altra maniera
Che sceglie per condizione sociale per cultura per sentimento iper passioni per mille altre ragioni l'ultimo centesimo non gliene frega un fitto a nessuno ma continuano a spiegarci che il mondo funziona sulla base dell'ultimo centesimo eroi facciamo finta di crederci
è il fatto è che ci fanno anche le leggi regolarmente su queste cose qua e ci fregano pure su questo versante allora bisognerà che cominciamo dire
Che c'è un'altra cultura che c'è un altro pensiero e il mondo cooperativo deve essere capace di pensare al cielo il suo pensiero
Averti la propria intesa al
Autonomia intellettuale culturale ed essere pronto a sfidare i pensieri dominanti le culture a confrontarsi a cambiare le proprie opinioni ma non pensando di mutuare da un'altra parte
La nostra voce la dobbiamo pensare noi
Perché noi abbiamo la originalità di quella storia di quella cultura di quella tradizione la capacità
Non solo di fare le cose l'idea secondo cui noi siamo bravi far le cose ma non siamo bravi a raccontarle
O a pensarle oppure no il primo faccia le cose quelle pensiamo
Non sono mica sicuro che è così forse qualcuno pensa che sia così ma io penso che noi la nostra testolina qualcosa ci gira una qualche idea di cosa che potrebbe succedere ce l'abbiamo di come vorremmo che fosse la Società ce l'abbiamo e dentro la crisi
Diceva e uso le parole di un grandissimo saggio
Diceva questo amo cordate
Vivete come credete e cambierete il mondo e io credo che le cose stiano esattamente così
Noi dobbiamo essere capaci di costruire una coerenza tra i nostri comportamenti quotidiani e il nostro pensiero se saremo capaci di fa
E questa cosa qui saremo in grado anche di costruire una grande cultura e guardate concludo questo intervento mi scuserete per la confusione ma insomma
Volevo un po'comunicarli nei sentimenti
La vicenda dell'Alleanza delle cooperative e un atto di grande generosità e di grande coerenza da questo punto di vista oggi noi abbiamo bisogno ridire
Che se l'Italia cambia
Se l'impresa e cambiano se la cultura di cittadini cambia anche la rappresentanza della vere la forza di cambiare
E deve avere la forza di bollare lì tutti gli egoismi tutte le incrostazioni tutte le condizioni di sicurezza perché se le nostre cooperative navigano
Mare aperto non può essere che l'accordo operativo la lega stanno nella propria tana pensando che tanto ci danno i contributi perché hanno mattina si sveglia e ti danno e che altri non solo altrove i contributi perché o noi siamo in sintonia reale
Con il sentire dei nostri operatori
Oppure delle rendite non ce n'è concessa nessuna allora io non voglio fare esempi di altre organizzazioni basta la via io lo vedo o noi siamo molto vicini al sentire delle nostre cooperative oppure sosterremo considerati inutili
Costosi e inutili e sedimenti costosi inutile ti cancellano e sarà bene che voi ci pensiamo e allora abbiamo bisogno di cambiare noi stessi
Io credo che l'abbiamo fatto la scelta giusta e la scelta più radicale il nostro cambiamento è un cambiamento che mette in discussione profondamente il nostro modo di essere perché la nuova organizzazione non sarà la grande Confcooperative la grande lega delle cooperative la grande AGCI sarà l'Alleanza delle cooperative italiane
Che costruiremo partire dalla nostra esperienza dalla nostra storia e dalla ricchezza di ciò che abbiamo fatto ma sarà anche il frutto di quel pensiero nuovo che decisivo se vogliamo costruire una grande stagione per la cooperazione italiana grazie
Con l'intervento di
Zuliano abbiamo chiuso al meglio la serie degli interventi di questa mattinata Poletti ha confortato riscaldato e rilanciato la platea un ringraziamento particolare Aloi
Non so se Luigi Marino abbia una telecamera Rina ma certamente seguiva i nostri lavori anche con telefonate frequenti che faceva ad alcuni di noi e quindi ho il piacere di portarvi quasi indiretta il suo saluto caloroso
Benché abbiamo sforato un poco gli orari io mantengo l'impegno di riprendere i lavori alle quindici e trenta puntualmente
E da ultimo come comunicazione di servizio vi dico che il buffet il pranzo rapido
Potrà venir servito viene servito nel complesso Santo Spirito ovvero
Nella parte opposta di via della Conciliazione quindi a una cinquantina un centinaio di metri da qui una breve passeggiata grazie buon ritorno al pomeriggio