L'insicurezza sociale ed economica in Italia e in Europa. Significati, immagine e realtà.

Se tutti dalla vostra partecipazione
In apertura dei
Dell'incontro
Dobbiamo giustificare l'assenza del Presidente
Della Camera Gianfranco Fini fra poco ci sarà il voto di fiducia alla Camera e quindi per ragioni istituzionali non potrà essere presente sarà inviato un messaggio che vi leggo molto volentieri
Invito qui con me Carosi embrione è stato negato del nostro gruppo Ilvo Diamanti prego scusate sono fatto subito ma
Ringrazio tutti i nostri ospiti e poi avrei avremo modo di coinvolgerli direttamente in questa nostra discussione
è il quinto rapporto che presentiamo oggi poi su questo ovviamente i nostri
I nostri studiosi di illustreranno i contenuti di questa ricerca i risultati più rilevanti
Il messaggio di Gianfranco Fini recita in questo modo sono lieto che la Camera dei deputati ospite l'incontro odierno dal titolo l'insicurezza sociale ed economica in Italia in Europa significati immagine realtà
Nell'ambito della presentazione del rapporto annuale dell'Osservatorio europeo sulla sicurezza realizzato dalla Fondazione Polis dall'istituto di ricerca delle mosse e dall'Osservatorio di Pavia
Si tratta di un evento interessate che consente di mettere in luce una questione essenziale determinato dalle trasformazioni socioeconomiche di questi ultimi anni
L'insicurezza percepita dalla Società attraverso la graduatoria delle paure
Dei cittadini di Italia Francia Germania Gran Bretagna Spagna rispetto ai diversi problemi e rischi che si trovano ad affrontare
Un'insicurezza che sia profondamente accentuata nell'ultimo anno con l'acutizzarsi della crisi economico-finanziaria che ha messo in dubbio le certezze diffuse
Fino ad un recente passato portando alla luce le conseguenze sociali causate dalla globalizzazione e dai suoi lati oscuri
A partire dal crescente squilibrio di una incontrollata crescita della ricchezza finanziaria rispetto a quella prodotta dall'economia reale
Dal vostro rapporto si evince che la sicurezza dei cittadini risulta in particolare indebolita dalla precarietà nel lavoro dalla crisi occupazionale dal minor reddito delle famiglie dalla generale battuta d'arresto del processo di sviluppo economico
E che sussiste la percezione di un'Italia divisa in due in cui cresce sempre più il divario tra ricchi e poveri
Sono fattori che possono minare la stabilità sociali incrinando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella vitalità del sistema economico
Occorre un'azione decisa che nel segno dell'equità e del peso condiviso tra tutti i gruppi sociali tutte le categorie
Riporti sistema economico su un sentiero di sostenibile e sviluppo attraverso un intervento congiunto che interessi simultaneamente il versante del risanamento finanziario e quello della ripresa produttiva
E che vedo un costante d'alto confronto con il concorso di tutti in primo luogo delle istituzioni dei partiti delle forze sociali dei cittadini dei mass media
è necessario trasformare il senso di insicurezza in un potente fattore di dinamismo collettivo
Così che per superare la crisi occorre una società più giusta più moderne più dinamica e la cresta dei nostri giovani oggi particolarmente penalizzati
Della volontà di riscatto che può essere sostenuto da politiche coerenti e innovative da un più alto il modello di partecipazione civile
Nell'auspicare che dal vostro dibattito possono emergere indicazioni significative
Per superare i vecchi schemi del passato e per trasformare i problemi di oggi nelle prospettive di domani rivolgo a lei Presidente a tutti gli intervenuti un sincero augurio di buon lavoro il mio saluto più cordiale Gianfranco Fini
Bene ringraziamo il presidente per questo messaggio e per l'attenzione che ha voluto dedicare il nostro incontro se
Così come
Abbiamo previsto da questa
Mattinata di discussione
Perfetto
Essa
Dunque non è
Pensavamo di organizzare così la mattinata prevedere due introduzioni
Che illustreranno la ricerca condotte dal dal professor Fabio Bordignon e dal professor Antonio Nizzoli Bordignon di temo se ne sole dell'Osservatorio di Pavia
Che illustreranno i contenuti più rilevanti dal ricerche le ringrazio già da subito per la loro
Presenza per il lavoro che hanno compiuto e per la brevità mi disse il voto
Dopodiché chiederemo l'intervento
Ringraziamo fin da ora al presidente dell'Istat Enrico Giovannini
Sì certo dico meticoloso diamanti erosione lo do per scontato
Di Laura Pennacchi
E in seguito ancora di Marco Tarquinio Guglielmo Epifani
E poi l'intervento conclusivo di Carlo Cimbri questo un po'l'ordine dei nostri lavori
Non starei a fare ulteriori premesso introduttive avete anche ricevuto all'ingresso del materiale che
Riassume presente i dati salienti della ricerca non so se Fabio comicità Fabio Bordignon per la prima
Introduzione grazie
Grazie Presidente Stefanini buongiorno a tutti
Dunque il rapporto che vi presentiamo oggi che giunge alla quinta edizione si basa su due distinte ricerche che propongono altrettanti punti di osservazione sul tema della della sicurezza
Da un lato la percezione dei cittadini rilevata attraverso un ampio sondaggio condotto da temo se a livello nazionale
Due mila e duecento casi realizzati
A
Nel mese di gennaio e cinque rilevazioni condotte sembra demmo se assieme alla Pragma in cinque dei cinque principali Paesi dell'Unione europea
Dall'altro lato la rappresentazione mediatica degli stessi temi attraverso l'indicizzazione delle notizie dei TG italiani e delle principali reti pubbliche continentali
E io l'Antonio Nizzoli vi presentiamo i principali risultati delle analisi condotte assieme macchinari Pierdomenico e a Paola Barretta concentrandoci proprio sui i principali spunti mentre poi il professor Diamanti di porpora la chiave di lettura che secondo noi
Emerge dalla dal rapporto
Un primo elemento trasversale a tutti i dati di riproporremo e che oggi la crisi economica il momento di difficoltà che viviamo rappresenta il primo motore della dell'insicurezza se guardiamo a
La lista dei temi che i cittadini pongono
In cima ai temi da affrontare con maggiore urgenza nel proprio Paese possiamo osservare come sette persone su dieci collochino a temi di tipo economico
Si vada al novanta per cento della della Spagna al quarantotto per cento della Germania con l'Italia subito dopo il Paesi Berico quel Sessantotto
Per cento la slide che vedete proiettata ripropone dei valori aggregati ma nella lista disaggregata che trovate comunque nella nel rapporto
Potete notare come in realtà all'interno di questa macro categoria a la voce economica siano i temi del lavoro della mancanza del lavoro ad avere un ruolo
Preponderante
Per quanto riguarda l'Italia se osserviamo quella che noi definiamo la graduatoria delle paura e cioè i temi che però coprono maggiormente ai cittadini la vita di tutti i giorni troviamo molte conferme al dato appena appena illustrato
E cioè
Sono ancora una volta i temi di tipo economico a crescere maggiormente rispetto alla rilevazione precedente e a guadagnare i primi posti della della graduatoria
Anche se in realtà tutte le fonti d'insicurezza che ne abbiamo preso in considerazione mostrano un incremento rispetto alla precedente rilevazione del del due mila dieci
Potete vedere come in cima alla lista ci sia la crisi internazionale delle borse delle banche con il cinquantasei per cento un incremento di quasi venti punti
Rispetto alla due mila dieci assicura alla terzo posto troviamo ancora una volta il tema della del lavoro e della disoccupazione al quarto la paura di non avere
O di perdere la la pensione
Se da questa immagine Granata cerchiamo di catturare le principali li principali prenda che emergono
Possiamo notare come tutte le dimensioni che ne riassumiamo in questi tre aree in questi tre indici in queste tre facce del dell'insicurezza a mostrino una crescita che però appunto è caratterizzata per una volta dalla dalla sfera economica
In sicurezza globale preoccupa complessivamente settantasei per cento della del campione è un dato stabile però vedete quasi appaiata
Dall'insicurezza economica che raggiunge settantatré per cento con una crescita di dieci punti rispetto all'anno precedente
E di sedici rispetto alla al due mila nove
Crescita rilevante riguarda anche l'insicurezza legata alla criminalità che però si mantiene su livelli più più bassi intorno alla al quarantatré per cento
Dunque se le preoccupazioni dei cittadini in questo momento sono ampiamente dominata dalla dalla sfera economica
Questo tipo di preoccupazioni caratterizzano e diciamo investono i cittadini anche in prospettiva il cinquantasei per cento immagina che la crisi esaurirà i pochi affetti in un arco temporale che supera i due anni
E con conseguenze rilevanti sulle persone e sulle famiglie complessivamente il quarantasei per cento quasi una persona su due tra quelli interpellate dal sondaggio sono investite direttamente a livello personale o familiare dalla crisi
Avendo in famiglia persone che o hanno perso il lavoro o sono state messe in cassa integrazione
Ho a cui è stato ridotto all'orario di lavoro e tutto ciò ha delle conseguenze molto forti per quanto riguarda di consumi e
I risparmi delle famiglie entrambi in in calo potete non pagano i due slide successive quasi quaranta per cento delle persone
Afferma di avere ridotto i propri consumi nel corso dell'ultimo hanno e in modo speculare appena il quindici per cento
Afferma di essere riuscito a mettere da parte dei dei soldi altra faccia della crisi a che fare con le disuguaglianze
Di tipo economico che sembrano accrescere almeno nella percezione dei
A dei cittadini al punto che più di otto persone su dieci vedono ormai è un Paese spaccato in due
L'Italia di chi ha molto e l'Italia di chi di chi ha poco
E c'è percezione diffusa condivisa da settantasette per cento del campione che queste che questa frattura
Tra tra chi ha tanto è che a poco si o mentalità nell'ultimo nell'ultimo decennio molto come intatta secondo il ventotto per cento della del campione
Sì chiediamo poi i cittadini di prendere posizione rispetto a queste due Italia
Possiamo osservare come appena il nove per cento
In Caselli se stesso nella categoria di chi ha molto un dato che singolarmente si avvicina molto a quello suggerito dalle statistiche ufficiali sappiamo che il dieci per cento più ricco delle famiglie italiane possiede quasi il quarantacinque per cento della ricchezza
Complessiva
Un club ristretto dunque quest'ultimo ed esclusivo in quanto c'è
L'idea condivisa del settanta per cento degli intervistati che l'appartenenza all'Italia di chi ha molto sia regolata soprattutto dalla famiglia in cui si nasce e dalle conoscenze
Un'idea condivisa anche da quel dieci per cento che si colloca al vertice della della piramide sociale
In sintesi dai sondaggi che abbiamo realizzato emerge l'immagine di un Paese
In affanno iniquo profondamente diviso e con fratture cristallizzate nel tempo la Cleary quinto la crisi quindi grava sul presente
E sembra mettere una tara anche su sugli anni avvenire in particolare per le giovani generazioni
Chiudo con un dato abbastanza eloquente in questo in questo senso
L'ottantacinque per cento degli italiani pensa che i giovani avranno negli anni a venire un futuro peggiore rispetto a quelli a quello delle generazioni che li hanno preceduti quindi dei loro genitori e dei loro
Nonni un dato questo non nuovo in quanto era già emerso dei precedenti rapporti però mai con valori così alti e soprattutto superiore a quello che
Comunque su percentuali elevate osserviamo negli altri quattro Paesi
Passerei la parola ad Antonio Nizzoli per la seconda Sezione d'indagine
Mettili schermo sul
Allora l'idea di questa di questa ricerca che ormai si è consolidata e di dare
Sia la parte di percezione che appena illustrato Fabio e si della rappresentazione
Per quanto riguarda l'Italia uno delle componenti principali dell'insicurezza nella rappresentazione è data dalla dalla criminalità da notizie di reati nei telegiornali neri classifichiamo i telegiornali del prime Time
Abbiamo la serie storica come dal due mila cinque per semestri e quello che voi vedete nel grafico
Una un grafico del ci ha fatto discutere molto perché è molto è molto interessante abbiamo due gobbe uno e due mila sette uno e due mila otto che abbiamo già
Ampiamente descritte negli anni passati è stata la la bolla emergenziale del legata
Alla criminalità e all'immigrazione quella fase anche politicamente
Molto confuso in cui si vedeva si indicava nella immigrazione gestita
Secondo alcune forze politiche in maniera non adeguata l'incremento dei reati
Scattata vediamo la percezione se in quel in quel periodo la percezione segue la rappresentazione la seguite qua talmente con una
Gobba in linea con la rappresentazione cosa succede nella nell'ultimo periodo nel due mila
L'ultimo semestre due mila dieci e nel periodo nell'anno due mila undici c'è una un nuova esplosione di notizie di reati
Cambia però il tipo
Di narrazione non c'è più l'emanazione legata alla
Ecco che l'azione immigrazione criminalità
Non solo ma c'è una narrazione che non prende episodi eterogenei completamente diversi le e li lega secondo la logica dell'emergenza
Questa soprattutto al
Si si mescolano due due modi di raccontare la criminalità il parroco della serie
La prendiamo come genere televisivo nella fiction si distingue tra serie Siria
La serie è un episodi separati ognuno con la sua logica con chiusa e che non segue lo sviluppo di una variazione e sono tutti quei quei reati pensate l'ultimo
Agli ultimi giorni con nel caso di drammatici anche soprattutto nell'ambito dell'ambito familiare che vengono narrati e e hanno una loro perfetto
Notevole terra la gravità dei dei reati e però finiscono lì
La se invece il siriano è e sono i famosi casi mediatici caso Scazzi caso ER al caso Cogne
Che forse secondo ramo la massa liberati ma non è detto che ricompaia e che hanno assommano una quantità enorme
Di nel rapporto non so ci sono comunque siamo privati e se del caso Scazzeri ad avere due o tre notizie al giorno per tutti i giorni
E queste sono appunto una logica di tipo seriale si segue il caso segue l'evoluzione si può anche diremo in un servizio fare riepilogo se non c'è nessuna novità di quello che di quello che è successo
Però questo tipo di narrazione hanno visto nel dato della della percezione Nona noi non riesce ad influenzare la percezione di sicurezza c'è una lieve incremento ma non impatta vedevo probabilmente che è legato anche all'emergere di tipi di una nuova
Insicurezza che quello che appena dico approvava Fabio che l'insicurezza legata alla emergenza economica la crisi economica se ne vediamo il dato reale
Ne i datoriale eh sostanzialmente stabile
Ci sono problemi di scala per le ma non ci sono né forti incitamenti ne fossi decrementi poiché ci sono reati che
Andrebbero analizzati nel nel dettaglio per vedere come come Camillo poi mente stanno aumentando i reati legati alla crisi economica
A queste è unica un'ipotesi però non c'è di fatto un cambiamento un trentun un un trend chiaro di crescita o di decrescita i reati si si stabilizzano e non sembra che ci che
Possano influenzare
Gli altri due variabili che sono autonome quindi questo è secondo noi l'interpretazione comunque chiama seguite molto e molto interessante se andiamo avanti e vediamo come crisi economica e criminalità
La sproporzione che c'è nei nostri telegiornali
Cioè non c'è storia non so neanche se valga la pena che che io commenti questo grafico ha una evidenza palmare non
Cioè stiamo siamo i rapporti a uno a quindici tra criminalità e crisi economica quella criminalità questo sono dati annuali
Quindi immaginate visto riaperto tutto una serie di reati da
Furto rapine e omicidi stupri tentativi stupri
Messi dentro Sara Scazzi in tutte le sue versioni versione anche televisive perché quello che in perché interessante è che questi tipo di dissidi seguita deborda in tutta la programmazione
Se andiamo avanti vediamo come è l'agenda dell'insicurezza nei nostri dei nostri telegiornali e
La è evidente che a un certo punto tra la criminalità che clamorosamente rimane
Prima voce e non discuto molto dura distante dall'anno precedente
Abbiamo ad esclusione della della della crisi economica non poteva essere essere diversamente
Quindi il treno dalla dal quattro e sette dell'anno precedente si arriva a il trentotto e sei quindi circa nove volte
Se se continuiamo abbiamo
Il l'agenda europea
E fa vedere ancora una volta l'anomalia italiana noi abbiamo tenuto la criminalità come punto di riferimento di insicurezza metà per metà del del dell'insicurezza
E determinata dalla dalla criminalità
Siamo
Nuovi media la BBC si avvicina ma non non non ho tempo ma nelle rapporto c'è diverso alla criminalità mai dato dalla della BBC gli altri Paesi invece
A
Sono completamente impegnati mentre a contare una crisi che a livello europeo in nell'anno due mila undici ha sconvolto Gigli die gli equilibri sarebbe inutile anche qui
Dilungarci lo sappiamo tutti che alla alla sera i lo spread che una una variabile sconosciuta la maggior parte italiani
è diventato un elemento di discussione se se continuiamo vediamo la conferma
Di questa di questa anomalia il nostro telegiornale pubblico nel due mila e undici
Peggiora
A mio modo di vedere maturato questo tricolore
Lei ha a disposizione di reati di notizia di reati arrivando mille centosettantatré notizie con due piccoli indici che possiamo calcolare in mano in modo facile
Circa novantacinque per cento indici abbiamo così come indice banalissimo tutti i giorni in cui c'era il vero Tizio di di di criminalità e l'indice attorno al novantacinque novantasei per cento quindi lo dico su cento giorni novantacinque hanno almeno una notizia di criminalità di di criminalità
Poi la media di notizie Tondo due perciò al due quindi voglio dire che mediamente quasi tutti i giorni cioè almeno due alcune volte per notizie queste politici uno che non è il peggiore paletti cinque lo supera in tutti e gli anni e Studio aperto anche telegiornali con sei sette notizie di criminalità
Andiamo andiamo oltre questo grafico secondo me molto interessante brutti che ancora
Quando quando
Ci si è accorti che c'era la crisi economica ma forse
Il figlio di TG italiani ritardi
Sino
A a luglio sostanzialmente non c'era la crisi economica e addirittura c'è un mese in cui non c'è proprio non c'è un Emmy svolti semichiuse economica negavamo un paese che sembrava essere in grado di
Tasso passare la crisi economica
Perché e avevamo messo meglio dove le battute qui sono certa prospettare ma direttive cioè perde andiamo avanti
I responsabili i responsabili sono sono diversi
In Italia si è costruita una narrazione
Del molto eterea il sistema finanziaria internazionale il sistema esterno non è un pure mi tagliano ci sono dei cattivi che che giocano sulla di
Swap sui i CDS e così via e e mettono in difficoltà il Paese
In in altre realtà invece ci si ci ha concentrati
Su dinamiche più interne all'Unione europea e ad alcuni elementi che sono
Tipici e endogeni non c'è qualcuno fuori che ci sta mettendo in difficoltà ma sono meccanismi meccanismi interni grazie
Grazie a voi per la chiarezza e la brevità
Dei vostri interventi a questo punto darei la parola Ivo Diamanti che
Ci condurrà
Nelle riflessioni degli spunti che ritiene di dovere sottolineare
Immagino revoche poi lo dirà il tuo partito vengono fuori da questa ricerca delle delle novità importanti quindi in questo senso credo si possa
Tutto si possa evitare anche capire quali possono essere gli spunti e di argomenti che maggiormente hai colto in questa ulteriore ricerca prego grazie grazie
Pierluigi Stefanini ma grazie a tutti coloro con cui
Stiamo facendo questa
Questa impresa non so come definirla nel senso che ormai sono cinque anni
Che lavoriamo su un tema inquietante cioè l'inquietudine adesso voi mettete sei sette persone che da cinque anni si occupano dell'insicurezza
Il minimo è che uno ne esca insicuro impaurito e io tra la mia parte posso dire
Dopo ogni volta dopo aver visto
Questi dati mi preoccupo ancor di più di quanto io che non sono un ottimista non lo sia già normalmente però devo comunque ribadire il fatto che
C'è un'impresa a mio avviso
Importante rilevante
Come si fa in questi casi non posso
Che ringraziare gli amici tali sono va bene
Per la fondazione non i politici Walter donde di Pierluigi che da tanti anni lavorano con noi poi Fabio Morbegno
Martina di Pierdomenico la Federica Zambon
Ma anche ovviamente gli amici dell'Osservatorio di Pavia Nizzoli nella nella Paola Barretta
Che ha l'aria famiglia insieme alla
Insieme alle nostre ricerca
Fatte queste che non sono convenevoli davvero queste cose si fanno in gruppo passo a quello che il compito che mi viene dato lo faccio in modo molto rapido
Per la brevità e la garanzia di sintesi nella sintesi in questo caso è cosa esce che non sia già uscito negli anni scorsi da questa che è una ricerca
Ci mensa insomma cinque Paesi europei un'indagine sull'Italia più di due mila interviste monitoraggio sulle televisioni
In questi Paesi in Italia ma
Cosa ne esce dal punto di vista
Di quel che noi
Vogliamo indagare e noi cose che vogliamo indagare cioè a noi interessava
Quando abbiamo avviato quest'impresa di ricerca
Capire cosa significasse
Quel termine che allora era molto utilizzato quasi abusato lo è anche oggi ma allora era proprio il termine chiare del dibattito pubblico cioè il concetto di sicurezza
Che un tempo era sicurezza sociale previdenza l'INPS
E che poi è divenuto qualcos'altro
Due mila sette due mila otto in particolar modo la sicurezza era ed è divenuta progressivamente in sicurezza è legata all'incolumità personale c'è paura della criminalità allora
E
Noi come dato specifico del nostro Paese abbiamo sempre
Individuate ho rilevato culla a simmetria sostanziale che esiste tra percezione comunicazione e realtà
Cioè i dati della realtà almeno dal punto di vista della criminalità sono più o meno costanti
Mentre variano molto quelli della percezione sociale e quelli della comunicazione in particolar modo avete sentito anche adesso da
Da Nizzoli c'è una sovraesposizione dei fatti criminali
Rispetto anche a non solo la realtà ma la stessa percezione cos'è avvenuto in questi anni e cosa emerge quest'anno
Di nuovo la guardate
Io
Ho scritto commento anche dopo averci riflettuto molto sopra però oggi ve lo dico subito non solo più convinto del commento che ha scritto
E che poi ci lavori ancora di critici ragioni in questo commento cosa dico e della prima chiave di lettura che però in qualche modo non dico smentisco ma completo
Primo amore la prima chiave di lettura che dopo e che alla fine abbiamo umori allineamento della percezione della realtà
Perché è cambiata
La realtà ed è cambiata la percezione
Cioè
Vi dicevo già in passato noi ci trovavamo di fronte un'insicurezza
Molto dettata su base individuale e molto spinta dalla paura dell'altro l'immigrato e del criminale
In senso metafisico metaforico macché reale non lo leggo
Oggi noi abbiamo una sicurezza che rientra all'interno
Dei confini del sociale c'è un'insicurezza sociale
E il l'idea della sicurezza è legata ha problemi sociali parlate che non è un caso
Che si discuta di pensioni c'è proprio di a rovescio di tornare
A prima quando la sicurezza era sociale ed era garantirci un futuro in qualche misura prevedibile quanto e quindi controllabile soprattutto per le fasce della Società più vulnerabili questa è
La tradizione dell'idea di sicurezza ecco oggi la crisi ha imposto questa la mia prima tenta c'è la lettura ha imposto
Di nuovo
La il peso della storia cioè la crisi economica ha riportato l'idea di sicurezza e dice insicurezza soprattutto a livello dico di confini sociali e quindi abbiamo un allineamento delle percezioni
In Italia come negli altri Paesi europei e quindi del sentimento dei cittadini alla realtà che è una realtà in cui gli indicatori socio-economici sono quelli che sono
Mentre
Una certa misura
Assistiamo al nostro allo riprodursi del nostro specifico che la simmetria dell'esposizione mediale soprattutto quando ci fermiamo alla
Comparazione che riguarda su base europea il primo TG pubblico
In questi cinque Paesi europei ma in Italia come vedete come avete visto questo è un dato generale a cui si sottraggono sostanzialmente soltanto la sette e il TG tre altrove e noi abbiamo una informazione che interi grata
Attratta molto dal fatto criminale
Quindi sarebbero in qualche modo confermate le tendenze
Che abbiamo a cui abbiamo assistito in questi anni
Ecco questa è più o meno la
La prima chiave di lettura che ho dato anche di primo acchito la vorrei modificare in parte la moda e vorrei modificare in parte
La lettura che io vi darei e che oggi
Oggi noi siamo in una fase un po'diverso da
E anche per certi versi scusate mi più insicura
Più preoccupante uso anche io via Tron IMI
Grazie mio amico e col
Enrico Giovannini che appunto insieme la Commissione Stiglitz sa
A suo tempo coniato la formula del vile benessere interno lordo io vi coniò la forma io
Io che non è una forma di auto e centrismo ma è l'insicurezza ontologica oppure IH l'insicurezza assoluta cioè oggi tu non hai
L'istituto definire l'insicurezza come sicurezza economica e già rassicurante
Sarebbe già rassicurante perché tu identici che resti un aggancio un appiglio invece come avete visto son cresciute tutte le dimensioni dell'insicurezza
Anche l'insicurezza dettata dalla criminalità il dieci per cento in più rispetto a un anno fa siamo tornati ai livelli
Precedenti
E
Uno dice ma è perché
Effettivamente sono cresciuti crimini ma guardate le variazioni così forte forti a meno che non avvengano
Cose importanti violente come la crisi economica non hanno e non producono reazioni soggettive così immediate
è allora cos'è è basta incrociare i dati se i dati c'è l'indice di insicurezza per la criminalità riguarda il quarantadue per cento degli italiani se voi lo guardate tra coloro che invece
Esprimono alti livelli di sicurezza economica stizza oltre dieci per cento in più e più di cinquanta due per cento cioè più di me in pratica e la stessa insicurezza economica che produce
Crescita dell'insicurezza per la criminalità personale mettiamola così per l'incolumità personale
Così come noi sappiamo che esiste un intreccio profondo è netto tra l'insicurezza economica ma anche l'altra in sicurezza e l'insicurezza globale che viene dall'esperto
Qual è la differenza anche di questa insicurezza che definiamo economica rispetto al passato che non ha un nome e che i nomi che hanno sono comprensibili e una insicuro tipo di insicurezza incomprensibile
Ed è incomprensibile perché non ti dà a futuro
Non so se è stato mostrato ma noi siamo il Paese in tutta Europa in cui c'è minore fiducia nel futuro dei figli e dei giovani ottanta per cento molto ragionevolmente sono convinti che i nostri figli e i giovani avranno un futuro peggiore del nostro
E dei nonni ripeto molto ragionevolmente ma significa non aver futuro significa non sapere quando finirà la crisi
Io ricordo mi prendo un minuto solo questo quest'questo
Io ero molto amico di un grande intellettuale e scrittore veneto stamani
Luigi Meneghello scrisse un bellissimo libro liberano Sammarco lui dice tutta quali per la sua vita in Inghilterra e torno alla fine di nuovo a Malo vicino a casa mia
E ci si vedeva spesso iscrisse sugli verranno somalo
Riguardo agli anni Quaranta il lavoro nella da noi il lavoro si dice tribolare francese travagli
Tribolare cioè su
Faticare sacrificarsi e allora si tribolato per la moglie siti Rivola per la casa siti Rivola per i fiori per i figli perché lavorare bisogna come morire bisogna
C'è il lavoro
Era un fondamento se il lavoro non ce l'hai se lavoro non è certa onestà loro incerto
E se la colpa è difficile di Standard e Poor'Mathieu c'è spiegate a mio padre che ha novant'anni che i problemi economici suoi Ciampi Standard e Poor'officine chiesero mi dice il mio padre Fitch
Sette ma sette eccole guardate che
Mi sto dicendo che è difficile dare se tu non dà il nome alle cose queste cose non ci sono
Il problema di questa insicurezza oggi e che è una sicurezza senza nome senza identità per cui non ha identità neanche tu
Questo ente il problema guardate che in un anno dall'anno scorso la quota di persone che esprimono clima livelli massimi di tutti i tre gli indici di paura che noi abbiamo individuato passa dal ventitré al trentatré per cento
Vuol dire un terzo delle persone se prendiamo le persone che ne abbiano almeno uno massimo di questi indici è quasi tutta la popolazione tutti han paura di qualcosa e tutti lo sanno perché
Alla fine
Arrivo
A chiudere perché non
Giustamente per lasciare spazio a tutti anche perché penso sia giusto discutere di queste cose
Guardate se voi guardate il se voi
Analizzati i dati di
Di chi sono coloro che hanno più paura i dati sono ricorrenti
In una realtà sociale nella quale i due terzi delle persone si considerano
Povere o comunque tra quelli che hanno meno svantaggiate certo
L'Italia non è Paese povero però è un Paese che si percepisce molto diviso e i due terzi degli italiani si percepiscono tra coloro che hanno meno di meno ha detto
E una realtà nella quale la crisi economica e percepita come rilevante e chi sono coloro che hanno più paura sono
Categorie sociali ben definite
Sono i pensionati
Sono coloro che hanno un lavoro precario e dubbi indubbio
Sono le casalinghe
Sono coloro che hanno livelli di istruzione minore
Altro elemento sono coloro che passano almeno quattro ore
Al giorno davanti alla televisione e sono ancor di più coloro che passano i pomeriggi a vedere i programmi televisivi
Guardate che
Non è la televisione che fa paura io continuo a credere come scriveva importante sociologa voli diretti ciascuno si guarda i programmi che vuole
E che
Normalmente la televisione serve a confermare le proprie preferenze piuttosto che a oltre che a formarla mettiamola così
Ciò detto alla televisione pesa
I media pesano contano e qua arrivo proprio alla conclusione il nostro specifico è abbastanza evidente noi continuiamo ad avere
Una presentazione è una proposta dei fattori degli alle dimensioni dell'insicurezza che assolutamente a simmetrica addirittura rispetto alle percezioni soggettivi
C'è una sovraesposizione del crimine
In modi diversi non è soltanto la quantità e la continuità il fatto che ogni giorno ce n'è una di notizie
Voi avete il crimine o la criminalità o l'immigrazione a è sparita l'immigrazione tra i problemi e
Non è un caso solo italiana
Io
Arrivo proprio adesso dalla parigino questo questo periodo e la campagna elettorale e sull'immigrazione una cosa assolutamente nuova la faceva soltanto le phone sia un altro del tempo adesso invece lì il tema di campagna elettorale
Del presidente uscente quindi
Non non siamo solo noi però i tempi la televisione a questi fatti da in Francia anche
Fa sperare alla TV pubblica un peso assolutamente Cern un terzo del dell'Italia come numero di notizie allora
Quali sono le cause di questa assimetria e vado a chiudere
Beh
L'anno scorso noi abbiamo avevamo sempre individuato un fattore politico rilevante
In fondo il fatto che noi abbiamo una televisione in con due gruppi che prevalgano su tutti gli altri che la rende anche più condizionabile dati
Dalla politica guardate non soltanto da da chi governa dalla politica beh la rende permeabile
Per cui sensibile soprattutto in tempi di campagna elettorale permanente quest'anno noi ci accorgiamo diciamo dell'influenza della politica nel fatto che ci si accorga della crisi in televisione soltanto da luglio
Prima non c'era
Prima e che dopo luglio abbiamo una presenza di di chi sta al Governo molto più frequente ri di quella degli altri Paesi il precedente Consiglio appare da luglio a novembre più di trenta volte
A spiegare le ragioni della crisi o e all'improvviso è arrivata non si sa perché però guardate non è solo quello
Non è solo quello
Anche depurato da questo elemento e da questo fatto dal fatto politico un fondo che stanno non si vota
Negli ultimi sei mesi la crisi è stata percepita da tutti
Eppure da noi il peso della criminalità e maggiore perché questo è
Un aspetto un elemento su cui vi vi invito a
A riflettere cioè io so che l'anno scorso
Alla Sorbona si è tenuto
Un
Un seminario dedicato all'importanza di quelle che hanno le fedi verso
La cronaca nera in Italia ma dico dal Medioevo a oggi
L'interesse che agli italiani cioè la tradizione del melodramma
C'è
Ai media
Piaccia in Italia piace il crimine
Il romanzo criminale
C'è una passione per il crimine
Crea
Probabilmente a delle proprie specifiche regioni fa più audience probabilmente per queste
Per cui il crimine diventa un genere abbiamo gli sciami di crimine
Da un certo punto i cani cominciano ammazzare le persone così gli altri giorni no però cuoco per tre quattro giorni ci sono cani che sbranare no padroni o passanti
Possono essere randagi o meno poi ci sono figli che ammazzano i genitori oppure l'importuno était non è che gli altri giorni non ci sia però a un certo punto c'è questo due-tre notizie ogni giorno e poi c'è il caso criminale i francesi dicono
Ma in Italia Siffredi detto Lisa traducibile no sì si trasforma il
Il caso criminali in un ferito che viene sviluppato si dipana nel corso del tempo ogni giorno
Diventa un
Tra tracima alla sera al pomeriggio questa
è una come dire causata ragione specifica ma non ha a che fare con la politica a che fare probabilmente
Con nel nostro modo di fare comunicazione o il tipo di dialogo che alla comunicazione con la società c'è un problema e qua chiudo sul serio
Il problema è che questa nostra specificità in tempi come questi rende ancor più incomprensibile ciò che sta avvenendo e come dire
E invece di dare delle spiegazioni eppure rassicurano se tu conosci quantomeno una cosa non è che tutti al meglio però almeno sei meno insicuro
Contribuiscono a alimentare ulteriormente questo senso di insicurezza per cui stiamo sicuri
Siamo sicuramente insicuri
Grazie grazie io gli amanti molto interessante ciò che sai voluto presentare sottolineare eviterei ora il Presidente Enrico Giovannini presidente lista
La
L'amica Laura Pennacchi colgo l'occasione lavora per fare gli auguri di buon otto marzo tetto delle signore che sono presenti in sala
Vorrei partire da lei Presidente Giovannini anche perché
Per l'importante lavoro che lei svolge
Potrà trovare conferme o o differenze con ciò che stamattina è stato
Illustrato e quindi sentire il suo punto di vista e capire appunto
Sì fin dove c'è c'è confermo le invece dove ci sono anche elementi di differenziazione euro o di spunti ulteriori che lei ci potrà portare grazie
Grazie grazie per questo invito qualcuno potrebbe dire ma come l'Istat si occupa di percezione ma come accetta di venire il Presidente dell'Istat a discutere di un sondaggio
Queste qualcuno pensa siano
Parole che
Nera buona società
Non si dovrebbero usare
Beh do notizia
L'Italia ha una lunga tradizione di valutazione anche degli elementi soggettivi
E non soltanto di quelli oggettivi e grazie a questa lunga tradizione che hanno
Che ha a che fare con l'indagine multiscopo con l'India da agire sulla vittimizzazione e così via
L'Italia si trova all'avanguardia nella discussione ad esempio della misurazione del benessere
Che una combinazione come abbiamo scritto rapporto dalla Commissione Stiglitz che va misurata attraverso una combinazione di elementi oggettivi ma anche soggetti
Ecco perché
O
Compiacere accettato questo invito e cercherò di
Presentare alcune riflessioni da due punti di vista
Il primo è quello del contenuto e il secondo e quello di chi trasmette messaggi ricomincio da questa seconda parte
Perché quando all'osservatorio fa il monitoraggio di che cosa ma parlano i giornali di di accoglimento di che cosa
In particolare parlano i TG
Beh forse non tutti sanno che l'Istat produce oltre trecento comunicati stampa l'anno
Quindi
Quasi uno al giorno
E quindi è un produttore di informazione
Forse tre principali
E uno dei nostri problemi e come questa informazione viene poi trasferita diventa conoscenza condivisa e allora ci poniamo noi stessi il problema
Di
Come operare su questo mondo dell'informazione su cui abbiamo un certo ruolo
E io non posso che cercar di illustrare questi questo dilemma che ci troviamo davanti con riferimento proprio a un crimine
Contro la donna
Forse lo ricorderete la signora Reggiani
Che
E in piena campagna elettorale del due mila otto a mio parere
Ebbe un'influenza non il crimine in sé ma il dibattito complessivo anche sul risultato delle elezioni
Perché se avessimo il monitoraggio settimanale o mensile che abbiamo visto oggi ebbe una risonanza enorme
E in modo con cui fu o trasmesso fu estremamente chiaro
I responsabili della violenza contro le donne sono gli immigrati
E questa
Eguaglianza fu usata appunto come strumento di campagna elettorale
Io all'epoca ero all'OCSE a Parigi e quindi non non ebbi questo tipo di dilemma ma
Se accadesse adesso io avrei il dilemma se
Pubblicare un comunicato stampa o meglio ripubblicare un comunicato stampa da cui emergerebbe chiaramente che gran parte degli atti di violenza contro le donne vengono fatti in casa da conoscenti
Allora la domanda vera è noi ci siamo dotati di un calendario annuale di diffusione dell'informazione
Per non essere accusati di uscire con i dati perché il momento ottimale politico oppure
Per proteggere la nostra indipendenza
Ma di fronte una situazione come quella avremmo dovuto aiutare il Paese a discutere sui dati reali e quindi ripubblicare dati che avevamo magari pubblicato sei mesi fa un anno prima
Oppure avremmo dovuto astenerci da un dibattito del genere
Uno dei principi fondamentali della statistica ufficiale sancito dalle Nazioni Unite e che l'Istituto di statistica e tie tonda do diritto dovere
Di intervenire quando vede dati manipolati o utilizzati male
Però naturalmente se dovessimo dire uscire con un comunicato ogni volta che vediamo un dato usato male non tutto l'Istat lavorerebbe forse all'ufficio stampa
Ma ci sono dei casi eclatanti ma soprattutto
Come possiamo noi aiutare il Paese a discutere del tema che in quel momento sta discutendo allora un'idea che mi è venuta in mente tempo fa ma che ancora non abbiamo realizzato la seguente
Possiamo provare affare ormai si fa facilmente word cauto cioè il conto delle parole di una settimana
Di uscire il sabato
Con i dati che riguardano il problema della settimana siano essi
Salari violenza disoccupazione e riepilogare i dati chiave
Indipendentemente dalla nostra scelta ma semplicemente sul tema della settimana
Sembrerebbe un modo forse utile
Però ci sono una serie difficoltà notevoli per questo non lo abbiamo ancora fatto ma mi piacerebbe capire se dal dibattito abbiamo qui anche degli esperti dei gli operatori del mondo dei media se una tale operazione
Poco in qualche modo
Potrebbe avere una sua otto utilità oppure potremmo uscire come fa qualcuno il sabato pomeriggio alle cinque e mezza
Quando le redazioni non vedono l'ora di andarsene a casa e quindi prendono più o meno tutto quello che arriva in quel momento per riempire il giornale
Perché non so se conoscete la battuta ma
E incredibile che ogni giorno avvenga esattamente il numero dei fatti sufficiente riempire un giornale
E c'è qualcuno che tutte le domeniche mattina e sui giornali perché semplicemente è uscito alle cinque e mezza con un mio comunicato di due pagine che su temi interessando hanno non sto banalizzando dovremmo fare questo anche noi
E questo che il mondo vuole
Perché dico questo perché il modo con cui in Italia si discute dei problemi credo che sia uno dei problemi dei ritardi
E abbiamo l'impressione talvolta
Però sappiamo l'Italia sta invecchiando una battuta che ho usato più volte dovrò smettere di farla ma c'è anche l'Alzheimer
Perché per tre settimane si concentra su un problema poi passa un altro problema e dopo sei mesi torna sul primo problema essendosi dimenticato di averne già parlato e così abbiamo questa sensazione di girare intorno
Allora il vero tema è come riuscire attenere l'attenzione come si dice ai bambini elementari no intelligente ma non riesce a stare attento a scuola
Come riuscire a tenere l'attenzione sui problemi
Importanti ed lo dico tra virgolette perché poi bisogna vedere chi stabilisce quali sono i problemi importanti
Ultima considerazione sul tema dei media
E poi passo il contenuto
Ma io sono cresciuto come forse altri qua col maestro Manzi il pomeriggio insomma noi giocavamo magari con la televisione accesa c'era maestro Manzi i miei figli sono cresciuti pomeriggio con i cartoni animati
Adesso credo che un ragazzino cresca sentendo
Il padre la madre del nonno eccetera con i programmi del pomeriggio
Che trattano dei temi che l'Osservatorio ci ha ricordato prima
Ci piace dobbiamo accettarlo come un fatto
Così
Ineliminabile
E questo è un po'il paradosso dell'Italia no in cui accettiamo delle cose straordinariamente strane mettiamola così come un fatto
E invece ci battiamo disperatamente per tentare di cambiare cose che invece richiedono molto tempo o non dipendono da noi questa simmetria
Secondo me fa parte di questa confusione di cui abbiamo spesso l'impressione in cui abbiamo spesso l'impressione di vivere
Dopodiché succede che negli ultimi misi i principali giornali cambiano redditi cambino radicalmente l'impaginazione
E tutti dicono finalmente parliamo di problemi è incredibilmente si vendono più giornali a parità di altre condizioni
Quindi vuol dire che forse l'Italia aveva bisogno anche di un modo diverso di discutere
E chi lo diceva prima diceva no no ma si vende invece nell'altro modo quindi ecco è un po'difficile poi capire la verità dove sta e vengo al contenuto
I voti amanti ha detto una cosa a mio parere fondamentale
Che se noi non diamo nomi alle cose non riusciamo a gestirle
Un limite di noi come esseri umani
E quando
Si sforza di trovare il nome a questa insicurezza ontologico eccetera in realtà nel rapporto il nome giusto cioè
Ed è vulnerabilità
Ed è la caratteristica che differenzia la crisi che abbiamo vissuto lei crisi che abbiamo vissuto in questi anni dalle crisi precedenti
Perché vorrei per ricordare che dal due mila sette che ha letto i giornali ha sentito parlare di crisi alimentare
Ricordare nel due mila sette l'aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti alimentari
Poi siamo passati alla crisi ambientale in alcune aree possiamo passa della crisi finanziaria poi quella economica adesso quella sociale poi abbiamo avuto
Le epidemie più o meno
Cioè che non ci siamo fatti mancare nulla ecco mettiamola così allora è chiaro
Che in questa situazione i nostri Paesi e sottolineo i nostri paesi cioè quelli chiamiamolo industrializzati
Maturi
Vivano in questa vulnerabilità
Completa cioè la crisi ci ha mostrato che noi
Non eravamo quest'Huber membra che qualcuno ma non parlo dell'Italia soltanto
Che qualcuno pensava ma siamo estremamente vulnerabile
Come si fa a superare questa vulnerabilità
Forse
Il rapporto
Fa un riferimento a questo
Trovando quello che gli inglesi chiamano una narrativa
Altro tema con altra parola come accountability di cui non abbiamo un
Paragone in Italia e non è un caso
Che non vuol dire raccontare una storia
Così come li non vuol dire semplicemente rendicontare
Mai trovare quello che si dice un nuovo progetto
A medio termine a lungo termine noi abbiamo fatto nella nostra rilevazione sulla sulla multiscopo abbiamo chiesto i cittadini cosa conta di più per il tuo benessere
Non in generale ma per il tuo benessere e dopo la salute
La seconda voce con mia grande sorpresa più del lavoro più dei soldi più dell'ambiente il più delle relazioni familiari o amicali c'è stato il potere assicurare il futuro definiti
E non è
Scontato
Perché poi di fatto la lotta intergenerazionale è uno degli elementi che caratterizzano i nostri tempi
Ma evidentemente l'insicurezza che si sente la vulnerabilità che si sente
Passa soprattutto per l'impossibilità di dare una prospettiva Ai fini
Ma questo è un elemento che spiega perché l'Italia o gli italiani sono sempre state disponibile pensiamo agli anni Novanta pagare dei prezzi forti quando c'è stata una narrativa politica l'entrata nel
Nel l'unione monetaria
O forse anche adesso
Ma non basta dire dobbiamo di pretura lo spread di quei punti sì ma poi dopo cosa accade
E questo credo che sia l'elemento che sta emergendo chiaramente nei vari dibattiti in cui mi trovo anch'io
La ricerca di questa narrativa
Di una narrativa politica di medio termine che noi con l'iniziativa fatta con il CNEL con la Commissione Stiglitz eccetera chiamo chiamiamo benessere equo e sostenibile
Un paradigma diverso che tra l'altro richiama l'elemento vorrei ricordarlo che insiste la teoria generale
Scrive dice il PIL non esisteva ancora all'epoca ma insomma dice chiaramente
Non esiste un livello dei prezzi attraverso cui possiamo calcolare il Pilla anche se lui non fa riferimento a questo per questo io uso n l'occupazione
Cioè il lavoro come variabile per capire se stiamo andando nella direzione giusta la teoria generale Dickens non ha il PIL a n l'occupazione
Perché perché lavoro in molto di più che il reddito che
Produce
Ricordo
La Centesimus annus di Papa Giovanni Paolo II in cui diceva nella società terze Rizzato non è più il problema di combinare persone con le macchine ma persone con le persone che poi la base della teoria moderna del management
Perché perché si creano comunità perché si crea eccetera eccetera
I beni relazionali oggi credo
Vanno rimessi al centro del nostro progetto di sviluppo e non solo dell'Italia
Dove relazione non è soltanto l'azione appunto sul mercato del lavoro sul posto di lavoro ma in relazione complessiva e
è uscito recentemente un libro appunto concludo
Di tre studiosi italiani che recuperando la tradizione degli economisti del Settecento italiani rimettono i beni relazionali al centro della teoria economica
E non i beni individuali sono quelli che misuriamo normalmente
Allora questa ricerca della narrativa ho l'impressione sia l'elemento
Che farà il successo
Non solo dell'Italia ma in generale delle economie più industrializzate cioè quelle che si sentono più a rischio perché perché centinaia di milioni di persone nel mondo stanno uscendo vivaddio dalla povertà estrema in cui il meccanismo precedente li aveva condannati per decenni
Perché non possiamo negare e questo è il paradosso incredibile
Che negli ultimi dieci anni vent'anni il mondo nel suo complesso ha fatto dei progressi incredibili anche nei paesi sviluppati
E a dovremmo avere la generazione giovanile più educata e più ottimista invece abbiamo la generazione più pessimista
Questo è un paradosso che la storia credo PCI attribuirà a noi della mia generazione come la grande colpa
Ed è qui dove io penso queste riflessioni che questo rapporto ci porta
Oggi insieme ad altre
Devono stimolare ci a
Andare oltre l'osservazione della situazione andare oltre
La difficoltà della situazione costruire questa narrativa
In cui tra l'altro visto che siamo l'otto marzo non lo dico semplicemente per piaggeria o troviamo un ruolo per le donne diverso da quello che fino adesso
Hanno avuto oppure sarà ancora più difficile costruire questa normativa grazie
Grazie al presidente Giovannini
Per i diversi spunti che ci ha voluto portare sottolineare ora Laura Pennacchi della Fondazione Basso la lasciate lo spazio per intervenire però c'è un punto che poi
Valutate se si prendono meno
Che nella riflessioni diamante che poi adesso giovani riprendeva
E questo questa queste paure senza la comprensione no allora qui c'è un un ruolo per la per la politica per
E le politiche economiche che è molto importante per aiutare i cittadini a anche a capire dove sono e cosa gli sta succedendo prego lavora
Sì esattamente questo per la verità non solo non lo lo riprendo ma è
Il fulcro delle brevi considerazioni che farò
La responsabilità della politica Mellini il spiegare e nel risolvere questo scarto tra paura senza comprensione
Voglio però insistere
Sono elementi che di comprensione viceversa ci sono già nella percezione che CBM riportata dal Rapporto di quest'anno questo ritorno
Dell'insicurezza come insicurezza economica e sociale molto concentrata nelle risposte che danno alle persone che hanno partecipato alla ricerca
Molto concentrata sulle questioni del lavoro dei redditi dei prezzi dei consumi del risparmio
Da luogo a quella che Diamanti ha chiamato riprendendo Baumann insicurezza unto logica
Sulla base di una articolazione su tre punti in particolare la cui percezione risulta
Da parte delle persone che hanno partecipato alla ricerca a mio parere molto corretta quindi colmando quello scarto
Che lei rapporti precedenti invece identificavano tra percezione realtà
E sono
I tre punti su cui la percezione risulta molto corretta sono a mio parere da una parte le questioni del lavoro dall'altra quella
Delle diseguaglianze
Dall'altra ancora quella della durata della crisi vorrei
Anche
Riportare la vostra attenzione su questo elemento
E gli affetti
So per quanto riguarda le questioni del lavoro
Questa percezione molto corretta che le persone hanno perché se sperimentano direttamente se siamo al punto che
Più del cinquanta per cento delle dei nuclei familiari
Fa i conti con una
Problematica o di perdita del lavoro o di cassa integrazione o di grande difficoltà che sono comunque connesse alle questioni del lavoro
La percezione è più che
Fondata viene di nuovo da interrogarsi
Sull'assetto dei media e della comunicazione che c'è in Italia perché da mesi
Di direi anni sui siti per esempio degli Stati Uniti d'America e sui quotidiani degli Stati Uniti d'America dilaga l'espressione a proposito della crisi come Gioppo catastrofe
E nella
Nel recepimento e invece dei media della della letteratura italiana
è questo in realtà lo scarto è opposto sono le popolazioni sorpasso sono le persone che hanno la percezione vera di ciò che sta accadendo
In media sono in grande ritardo salvo invece
Né l'Istat che meritoriamente da
Da da tempo segnale invece tutte lei le questioni che
Stanno si stanno accumulando e così sul tema della diseguaglianza
E
Sappiamo dalle indagini comprese le indagini che fa l'Istat l'indagine dell'OCSE
Le indagini che fanno i centri universitari che le diseguaglianze hanno raggiunto livelli e proporzioni mostruose
La diseguaglianza tra la retribuzione di un top manager è la retribuzione di un lavoratore mediano grappa orto era di trenta volte nelle mille novecentosettantanove oggi è arrivato a quattrocento volte a cinquecento volte qualcosa
Di
è mostruoso e come fanno le parti lei le persone a
A non rendersene conto a non reagire quello che sorprende è la distanza e l'enorme difficoltà che si fa a tutt'oggi di porre
Un tetto alle retribuzioni dei manager pubblici
E
Qualche studioso dei temi della diseguaglianza per esempio Hacking Sonetti critiche Giovannini conosce benissimo sostengono addirittura anche un tetto andrebbe posto anche alle
Retribuzioni
Nel settore privato quindi la problematica dei
Tetti minimi e tetti massimi
Da all'IVA a livello intellettuale si sta
Ponendo cioè una distanza molto rilevante nella risposta politica
E ancora questo questa percezione questa correttezza della percezione di questo a qualunque della
Della sofferenza vorrei dir così
Si registra nelle risposte che le persone di danno all'AGEA di circa in merito alla durata della crisi
E in tutti dicono che dura da almeno due altri due tre anni siccome siamo nel quinto anno della crisi questa crisi alla fine
Se
Davvero finita fra due tre anni ma fra due-tre anni volete vuol dire tutto il due mila e dodici tutto il due mila e tredici ancora il due mila e quattordici in una situazione molto critica
è ovvio che c'è una distanza e una correttezza della percezione molto maggiore in queste persone che e agiscono così dispetto
A un TG al TG uno che NL
Nel periodo come voi ci avete segnalato nel periodo gennaio-giugno due mila undici hanno minato quattordici volte se ricordo bene la crisi ha dato quattordici volte soltanto la notte notizie in merito alla crisi a fronte
Delle centoventi cento e e passa che
Venivano date per esempio da un
TG similare spagnolo
E quello che
Mi affetti dobbiamo dirci apertamente che la durata della crisi la
La natura sistemica della crisi la sua profondità
E ne fanno una crisi veramente
Talmente grave che bisogna riferirsi proprio al monito di campo lanni
Al fatto che stiamo vivendo oggi in conseguenza dell'aver merci fiaccato tutto e dell'aver creato un modello di sviluppo che
Deflagrato tutto intero con la crisi economica ma che purtroppo ancora non si vedono i segni di cambiarlo di trasformarlo di rinnovarlo drasticamente
Aver merci ficcato tutto compreso la terra la moneta il lavoro ci porta in una situazione di Gray trasforma action dove le
Conseguenze le implicazioni sociali sono drammatiche
E a fronte di tutto ciò a proposito di responsabilità politiche
In Europa
è prevalsa e sta prevalendo un'ortodossia monetaria restrittiva deflazione mistica
C'è una singolare in versione della relazione causa infetto
Per cui
Non si vede che
La relazione e giusta e cioè che è la crisi che ha creato lo stress enorme vede dei debiti pubblici
E non il contrario
è stata la trasformazione di un immenso debito privato in un immenso debito pubblico che sta creando
Tanti problemi e quindi rispondere con misure de fra azionisti che che aggraveranno anche i problemi della finanza pubblica
E che gettano
In una situazione devastante dal punto di vista dell'occupazione quell'occupazione a cui carenze Comini Giovannini ci ricordava intitolava il senso il significato di fondo
Bella
Valore dia vere economia funzionanti perché l'economia funzionano per società che abbiano la capacità di vivere di riprodursi con dignità con civiltà la civilizzazione
E lì compreso una civilizzazione capitalistica dipende dall'H dalla capacità fondamentale di creare e di generare lavoro se questa capacità di nemmeno e in questione è la stessa civiltà
Che finora è stata civiltà del lavoro e in questo contesto solo Obama negli Stati Uniti d'America appare
Ingrato e voglioso comunque di corrispondere alla sua responsabilità di leader Obama con il piano fiscale
Per il due mila dodici due mila tredici e con i Baget per il due mila dodici due mila tredici lancia un programma di sostegno immediato al lavoro di trecentocinquanta miliardi di dollari è un altro piano
Di più di quattrocentocinquanta miliardi di dollari che si aggiungono ai piani di settecentoquarantasette miliardi di dollari che aveva già stanziato negli anni precedenti
Per re è rilanciare le infrastrutture e trasporti le reti le scuole gli ospedali
Obama usa come parole chiave queste che sono parole chiave che quando si impongono in quella misura fanno superare la distinzione tra politiche economiche e politiche sociali
Allora io penso che la narrativa
Da scrivere
Debba tener conto di tutto ciò
E deve tenere conto in modo particolare che in Europa dove dobbiamo fronteggiare queste queste politiche questo studio sia deflazione mistica Perale
Io lo l'Europa ha dimostrato con nella prima fase della crisi la superiorità del modello sociale europeo non la crisi il contrario è accaduto
Nei primi mesi del due mila e nove l'Argentina ha dovuto nazionalizzare i dieci fondi pensione privati con cui nel novantaquattro aveva fatto la privatizzazione della sua Social Security pubblica e l'ha dovuto fare perché se non avessi
Pubblicizzato nazionalizzato nuovamente non avrebbe avuto i fondi per pagare le pensioni in essere non quelle avvenire
E nei primi mesi del due mila nove
Obama ha salvato l'industria dell'auto americana intanto perché la voleva salvare per mantenere io un punto manifatturiero importante
Negli Stati Uniti ma anche perché se non avesse salvata i fondi pensione sarebbero crollati e così fondi sanitari
Insieme all'INPS alla stessa industria dell'auto
E Obama ad ha dedicato il primo anno del suo mandato atto a dotare il popolo americano di una riforma sanitaria ispirata universalistica mente ai principi del modello sociale europeo quindi dunque
La narrativa che dobbiamo costruire al contrario del ritenere il modello sociale europeo in crisi lo deve ritenere un fumo collo che va certamente innovato rinnovato migliorato espanso
Ma che va
Visto come la più grande invenzioni istituzionale di architettura e di ingegneria istituzionale degli ultimi centocinquant'anni
Io penso che il nuovo modello di sviluppo che bisogna costruire per il nuovo progetto a medio termine di cui parlava Giovannini
Va esattamente
Strutturato
Su Green economy beni comuni beni sociali
Beni relazionali
I beni di cui parlava Giovannini io penso proprio che
La fuoriuscita da lei difficoltà
Non può avvenire con un rilancio oggi un ordo liberalismo che è poi una versione di destra dell'economia sociale di mercato ma con un rilancio dell'idea dell'economia sociale di mercato
Che sposti concentri il fulcro della sua attenzione il focus delle sue aspirazioni ideali
Sul Bilancio per l'appunto di green economy beni comuni beni sociali grazie
Grazie
Grazie a Laura Pennacchi inviterei ora Marco Tarquinio direttore dell'Avvenire Guglielmo Epifani Presidente dell'Associazione Bruno Trentin
Prego non se ne comodato e qui
Abbiamo un tavolo che non non non si contiene tutti pretendiamo
Sale cambio
Al direttore dell'Avvenire potremmo proporre tanti tanti quesiti e riflessione interna sarà poi l'unità a dirci grazie cosa pensa il come vede questa ricerca e quali sono le considerazioni che vuole fare milione
Bisognerebbe
Chiedo scusa della banalità ma
In particolar modo
Non so cosa pensa lei
Della responsabilità sociale dell'informazione come tema che purtroppo rimane molto in ombra invece responsabile sociale dell'informazione bensì dalle di cosa vuol parlare anzi grazie
Beh
Avete deciso voi con la gran massa
Gestioni provocazioni illuminazioni
I dati percezioni raccolte
è organizzato
Forma di riflessione che ci avete sottoposto
Qualche qualche provocazione dovuta anche strada facendo degli interventi che si sono andati sommando a quelli dei
Dei curatori della ricerca
Ho fatto un po'di caos con gli appunti certamente
Mi sono chiesti come mai chiamano proprio me a parlare dell'insicurezza oggi certe derive dell'informazione perché con l'avventura
Di dirigere uno dei giornali che vanno in direzione ostinata e contraria rispetta incerta andazzo
Per una scelta strategica per per una convinzione profonda
Per l'idea che l'informazione in questo nostro Paese può svolgere un ruolo che non è meramente rappresentativo di un interesse particolari
è un paese di editori in puri
A me che tocca la sorte davvero l'editore e dico che è il
Dico sempre che il più presente il meno invadente che si possa immaginare
Sandonà ispirazione cattolica dove dove guardo mi trovo a doverne misurare con una delle duecentoventotto Diocesi italiane ad esempio
Però io non ho condizionamenti nel valutare i fatti dalla politica la politica economica che che ne pensi qualcuno ne abbia pensato a lungo
E credo che l'abbiamo dimostrato a più riprese in questi anni prendendo Legnate da destra da sinistra e non restituendo Legnate Mannari sì e soprattutto un modo di guardare la realtà italiana
Che può far giustizia dei luoghi comuni e delle percezioni sballati a me dei dati che avete sottoposto mi ha colpito uno per andare in una delle battaglie storiche del mio giornale quelli far capire che la gente che viene a lavorare in questo Paese Consigliere per fare la guerra agli italiani
Uno dei grafici non mi pare sia stato illustrato a me ha colpito molto l'atteggiamento sull'immigrazione la figura uno quattro che era
Di casa due domande gli immigrati sono un pericolo per l'ordine pubblico la sicurezza delle persone a me ha colpito molto il fatto che all'inizio della crisi del due mila sette c'erano cinquanta punto sette
Le risposte affermative
Sul fatto che gli immigrati fossero un pericolo e ci ritroviamo oggi con il ventinove punto quattro crollo impressionanti
Premette è dovuto alla percezione diverse cose oppure
In questo caso una consapevolezza della realtà questi anni di crisi cosa hanno dimostrato agli italiani che qui c'era gente che era a farla quella coloro che ha vissuto con loro la crisi fianco a fianco
Che ha sopperito magari a detta dei vuoti cioè siccome c'è un altro dato che può sembrare apparentemente in contrasto con questo così
Parliamo di un milione duecento mila posti lavoro distrutti in Italia in questi anni più o meno
Penso che si fa
Non non ce l'ho chiarissima mi sembra che sia questa
Ci sono stati anche settecento mila posti sono stati occupati
Su livelli inferiori alla Scala della qualità del lavoro dato da un certo punto di vista e sono stati
Posti nei quali sono messe all'opera persone che non erano italiana di nascita
Sono fatte per scelta
Per condizione o per necessità
Ed era una cosa in questi anni suo partito da qui perché è vero che in questi anni
Ne abbiamo visto raccontare il fenomeno
Dell'arrivo di altri da noi
Figli di altre culture del nostro Paese comuni invasione come una minaccia e basta
Sono il frutto della crisi la quale avevamo già emersi
Questi arrivi
Il nostro un Paese sboom demografico drammatico
Da anni
Il boom demografico italiano è un frutto di insicurezza della grande sicurezza complessiva tutte le indagini io ho letto in questi anni
Con cosa voglio dire che non c'è nessuna ansia di libertà o di autorizzazione principalmente disse ma una gran paura
Dentro l'incapacità
Di guardare al futuro di pensare anche di mettere al mondo dei figli
A parte questo è un Paese oggettivamente
Nel quale è stato raccontato e questo fa parte del problema della qualità dell'informazione
La famiglia abbiamo anche accennato un dato di realtà che all'interno della famiglia tengano anche avere azioni ci siano e non ci siano crimini che si verificano
Però come dire che sulla faccia della terra
L'ho messo mano la guerra
Qual è la condizione di vita normale delle persone ci son dentro le relazioni dentro relazioni fondamentali
Questo lo dico non per giustificare vale a dire che dobbiamo assumere la realtà per quello che è il contesto per quello che
E pensare che fare a meno di questo contesto si renda più liberi lasciar Franchi del crimine semplicemente sbagliatissime io credo che una delle radici fondamentali di una crisi di rete insicurezza che stiamo dipende questo cerchiamo di raccontare anche
In tutti i modi possibili e dei casi legato a rotolare affievolimento
Ora ora alla o una spinta forte ad affievolire alcune reazioni fondamentali forti che garantiscono
Il costruirsi della lettera solidarietà sociale
Se perdiamo la famiglia se perdiamo ore lei le relazioni stabili tendenzialmente stabili con tutte le difficoltà che sappiamo
Noi poveri diamo la capacità di relazione di base
Prendiamo il luogo dove
Dove
Si educa
Alla relazionalità
Ascolti a
A causa di sconfiggere e sicurezza
Che con tutti i suoi difetti
Con le sue grandi potenzialità e e il suo ruolo storico è il luogo dove si impara questo
Una società che perde questo ha perso per questo la difendiamo con tanto interesse come dato civile non come dato religioso se dovessimo fare da cattolici quelle un altro discorso ancora
Marie riparlando proprio insicurezza sociale non possiamo non partire da qui
Qui non possiamo renderci conto che quel tasso
Di
Insicurezza legato allo straniero percepito come minaccia è stato legato potentemente per anni ha la pretesa di importare tra virgolette nel nostro Paese nel nostro caso
Lavoro uomini e donne sole
Momento ne senza famiglia che non potevano ricongiungersi alla propria famiglia che non dovevano farlo
Che avrebbe occuparsi accostarsi ulteriori una società un'altra storia
La distruzione di quella relazione originario l'impossibilità di poter attivare il nuovo contesto ha creato altre sicurezza era prodotta
Questa elettorale può essere fatta un po'la grossa non soltanto dati da d'appoggio
Ma questo è pensavo bene racconta che è stato fatto sui giornali considerazioni
è vero c'è un problema di qualità dell'informazione è vero che l'informazione televisiva quella
Che
Come dire formata la testa della gente condizione anche tutto il resto il circo mediatico abbiamo parlato a dismisura in questi giorni io Peña sulla piccola battaglia a sostegno dei colleghi della RAI sulla questione delle sedi estere Presidente
Il fatto di continuare a tenere aperte da parte del servizio pubblico il più possibile gli occhi sul mondo per capire anche quello che sta accadendo questa crisi è globale e ci viene in testa in tanti modi diversi
Ma è vero anche che c'è una responsabilità che
Tutta in testa chi fa i giornali di carta quelli che ancora condizionano gran parte dell'informazione che oggi rappresentano una grande miniera dell'informazione anche che corre la guerra
Grazie nuovi canali novantacinque per cento le notizie almeno dire dei mezzi tradizionali
Minuzia data rimasti calata
Ricomposta in modi diversi tanto che alla fine si può parlare come io faccio spesso gli ex verità perché non si riconosce più il dato di partenza incerto informazioni tutta puro slogan
Come giornalista so che normalmente una persona passa venti minuti a leggere un giornale
Questa è la media italiana sul web si sta anche solo tre minuti e non di più
Immaginate di è ovvio che un titolo gridato un sommario tranchant condizione all'informazione una maniera totale
Ed è un'evoluzione ancora rispetta i messaggi che manda la televisione perché la la la la collassa ancora di più la riduce a un osso duro che a volte proprio una spina piantata in testa
Ragionamenti
Quindi la qualità della mediazione informativa secondo me uno dei grandi problemi ed è alla base
Indubbiamente della percezione italiani di sicurezza insicurezze
Però è stato già detto anche questo qui
C'è un problema di qualità
Nel nel nel nel nel vivere il tempo che viviamo da parte della politica risposte che da
Io mi chiedo quanto
Non sto chiedendo da quando è cominciata questa esperienza da quando abbiamo un Governo che ha una data termine certa
Rispetto ad altri Governi che erano potenzialmente a tempo indeterminato quanto questo abbia a aumentato l'ansia di italiano quanto l'abbia placata per alcuni versi
Da quello che io percepisco sarà interessante vederlo né per nelle prossime settimane relazioni che verranno
Però il fatto di sapere che c'è un Governo che comunque
Ha un orizzonte limitato che più di quello non durerà e che ha dei compiti molto netti e imposti
Dalla realtà dei fatti una sensazione che abbia come acquietato certe isterie anche né nella percezione dei fatti Tabili sono ancora miracoli come italiani
Hanno hanno affrontato le manovre economiche
Che in sequenza ci sono state propinate dall'estate scorsa attraverso il Rio no ma
Insomma faccio come sta un po'di anni e non ho mai visto una sequela così forte neanche nel novantadue
Di di sciocchezze progressivi e di messa di fronte tutti noi davanti a una realtà che abbia fatto finta di non vedere per anni
Quindi se un curioso di capire come come come quale sia la relazione complessiva l'abbassamento del tasso di tensione però io so che l'ansia
Né
E la percepisco o attraverso quello che mi arriva
Adesso anche letto regionale insomma Direttore sta facendo un grande sforzo per continuare a conservare due ore due e mezza giuro per leggermi le lettere che arrivano
Ci sono un aggancio importante per capire la realtà perché se no finisce che noi giornalisti parliamo solo con il palazzo che è importantissimo interlocutori inevitabile
Ma c'è bisogno di
Credo di sentire un po'quello che vive la gente
E la gente
Di questo nostro Paese io credo che abbia stia cominciando a capire
Anche per le elezioni che ci sono arrivate a cui fatto cenno persone famose manovre alle quali siamo stati sottoposti
Che davvero forse dobbiamo cominciare a ragionare su una rifondazione dell'idea alla nostra sicurezza della nostra sicurezza sociale Giovanni ne ha parlato di benessere acque sostenibile
Io ho cercato di raccontare la crisi attrasse Pannella maniera complicità di un nome preciso lanciato punto abbiamo chiamata la Grande Guerra
Ho fatto delle pagine mettendo in famiglia dei dati anche di comparazione le ultime grandi guerre del Novecento dura il nove Stone solo per la sicura per far capire che cosa sta accadendo dal mio punto di vista magari mi sbaglio di grosso
Però mi ha messo in rete infine i dati quanto sono costate le grane di guerre del secolo breve
Quanti sono state quante sono state le vittime contiamo i popoli coinvolti le le le potenze in campo abbiamo detto con spiegato quali sono le i tre grandi temi grandi potenze in campioni in campo oggi
I processi coloniali che l'accompagnano col compagno del conflitto come si stanno sviluppando oggi eterni in Africa si acquista non si conquistano militarmente questo sta facendo la Cina completerebbe importanti gli operai per lavorarla e porta via integralmente quello che realizza
Fra l'altro
C'erano noi abbiamo raccontato a più riprese con continuità in questi anni ma gli USA capire anche una parte della Corte
Abbiamo parlato dei morti i morti in questa guerra sono almeno il trenta milioni di lavoratori che sono stati sterminati
Questa prima fase guerra anche parlato tanto una catastrofe del lavoro lo ci proviamo a raccontarlo sulla stampa italiana nostro piccole col nostro centotto mila copie quotidiane no ci proviamo a raccontarlo in questi termini
E abbiamo detto che c'è un altro belligerante
Che qui non resta che è stato evocato rimane sullo sfondo probabilmente che a cui sceleris sicurezza e nel momento in cui viene indicato con più nettezza su quelli che io chiamo i poteri responsabili
Sono i signori la grande finanza internazionale
Che cosa ha fatto così sembra un discorso a sé una strada nel mucchio abbiamo visti all'opera dall'inizio di questa crisi in forma diversa e ripetuta
Insidiosa e martellante che scatena un esercito sono fatti da miliardi di dollari contro l'economia e contro il popolo caso più clamoroso abbiamo sotto gli occhi l'ultimo è quello della Grecia un Paese che io spero che arrivi al fallimento
Abbiamo anche scritto un editoriale su Avvenire perché almeno ci sarà il fallimento si consente a un'impresa di fallire
Che una volta finivano in schiavitù quelli che fa e quelli che non avevo da pagare i debiti invece li si mette un punto in di qui c'è invece un popolo schiavizzate che dovrà pagare dei prezzi insostenibili e che non può sostenere
E l'Europa non è stato capaci di impedire che si arrivasse a questo punto
Questi sono i poteri responsabili quelli che non rendono conto i Governi non rendono conto i popoli ma si scatenano contro i Governi conti popoli sono motore del della guerra anticultura politica che in corso in questo momento nel mondo
Questo curioso di vedere se il governo dei tecnici condurrà
A per questa erta salita che ci sta davanti
Fino a un piano nel quale la polizia potrà riacquistare il proprio ruolo sensatamente con un progetto una narrazione come è stato dell'una narrativa
Che
Via prospettiva
A questo nostro Paese benessere a questo l'Italia mi ha colpito molto la cosa perché io chiaro pittorico anche in un'altra maniera l'altra all'atto della guerra che in corso e il processo di riequilibrio che in corso nel mondo
Sono
Paesi non sono mai stati bene come lo sono con lo stare adesso pur dentro la crisi son Paesi che stanno facendo da da una situazione intollerabile di sottosviluppo di e di e di e di sfruttamento possiamo illuderci che
Che la mia generazione cresciuta nella convinzione che questo non sarebbe durato probabilmente siamo a Reder ationem
Quindi da una parte son quelli che stanno cassando il mondo e
Dall'altra parte c'è un movimento potente che sta crescendo che vuol portare a un livello più normale tutto il mondo allora se il la grande questione
Io leggo questo nella forma del benessere con solidale
è quello del riequilibrio o come dico io una maniera più banale per tornare a quote più normali il nostro modo di verificare il giusto peso alle cose giusto valore giusto spazio la dimensione del lavoro
La dimensione delle relazioni fondamentali senza le quali non non ha senso nulla neanche lavoro che si fa come si raccontava prima Ilvo Diamanti
Se si evita
Attraverso i giornali
Anche la percezione di quello che di positivo che da questo il punto è un punto di vista sta accadendo nel nostro Paese perché in questo momento nel nostro Paese in crisi
Nostro paese che percepisce la crisi come drammatica c'è gente che si è rimboccato le maniche dispetto di tutto sta facendo ed è anche una parte della nostra economia
Che è quella meno considerata io lo dico qui oggi
Sapendo che
Parlo a realtà che hanno una base profonda in una dimensione che anche cooperativa e solidale vocazione
C'era laica la grande risorsa che è il terzo settore nel nostro Paese che io la prima preoccupazione più grossa in questo momento rispetta l'azione anche del Governo in carica perché mi sembra che non che non ci sia una piena percezione
Dell'importanza
Di questo di questa dimensione che tipicamente italiana non vedo perché deve perché abbiamo sviluppato una maniera straordinaria nei secoli e perfezionata negli ultimi centoventi cento o cinquant'anni di storia nostra
è una risposta all'insicurezza del perché un settore che si occupa potentemente di welfare sussidiario quindi dà risposte
Da dove lo Stato non riesce ad arrivare integrando nella capacità di sostegno ed accoglienza le fragilità
è un settore che ho la sensazione non perché sia e sia chiusa l'agenzia del terzo settore in un'agenzia credo credo fino a un certo punto
Credo però
Credo però
Che non possiamo non valorizzare appieno un esercito che rischia di ridurre anche i propri ranghi e perché uno degli effetti della crisi che stiamo vivendo
Se non c'è la valorizzazione del ruolo e quella anche di una perdita dello slancio c'è una parte il volontariato che sta
Che sta ripiegando un po'le proprie le proprie ali invece avverrà avremo bisogno
Io non so se ho risposto fino in fondo alla provocazione che mi era stata proposta
Credo
Che è vero che ci sentiamo tutti un pochino più vulnerabili in questa fase ma io credo anche più consapevoli
L'insicurezza a volte possono essere il motore per affrontare i problemi nostro un Paese che è stato messo di fronte brutalmente a al dato
Dei dei Paesi norme che si trascinava dietro
Io da padre di famiglia o due filiere
Il penso sempre al loro quando penso al problema del nostro debito
Che nell'arco della mia vita è cresciuto continua gravare sulle
Sulle spalle dei più giovani e quando penso al fatto
Che nel loro futuro ci sarà un altro modo di lavorare
Cioè quelli al loro la sensazione
Sono dell'ottantacinque per cento degli italiani che pensano che avranno più difficoltà ma non penso che questo significhi che non riusciranno
Quello che è in facoltà son fatte per mettersi alla prova e per essere
Sposata superarle credo che non dobbiamo sottovalutare la capacità anche dei più giovani di a essere all'altezza di questa sfida credo che il grande problema è l'ultimo l'ultima successione che lascio
Sia impedire che si rinchiude ero nella riserva in crescita dei minimi
Quelli che non studiano ne lavorano
Quelli che in Europa abbiamo raccontato pochi giorni fa sulle pagine pervenire sono ormai con censiti fine ventinove anni in otto milioni
Che rappresenta una perdita ricchezza di cento miliardi
Per il vecchio continente che nel nostro Paese
Assommano secondo questo calcolo milione due secondo l'altra che utilizziamo fidava oltre trentacinque anni due milioni e due addirittura ventisei miliardi ricchezza persa o distrutta comunque per l'Italia
Credo che la grande sfida sia questo forse è per questo che il mondo cattolico ha lanciato a tutte le altre agenzie culturali cos'è la sfida l'idea che c'è una grande sfida educativa davanti a noi
Per per ripartire per vincere sicurezze bisogna avere anche il coraggio di formare ha un'idea della società e dei valori che diano senza lo stare insieme
Credo che la stampa possa fare anche molto da questo punto di vista so con tutti i miei colleghi sono d'accordo con me quando dico che informare
Significa anche
Educare perché informare formare dentro tra persone informare
E io lo sento questa responsabilità cerco attraverso e pagina venivano raccontare soltanto il foglietto on ma raccontare l'altra parte della realtà italiana che vada
Dalle realtà dei ragazzi che sulle i terreni confiscati alla mafia
Dicono che c'è un altro sud ai ragazzi che nell'ordine si rimbocca le maniche continuano e ricominciare andare a lavorare anche nei campi come sta accadendo e come abbiamo raccontato su un ritorno in parte alle campagne da parte di gente che Castro iato che motivata
Sogno un Paese dove uno possa avere una laurea e scegliere magari di tornare alla grande manualità nella sua vita dal punto di vista lavorativo ma questo fa parte della relazione che possiamo ricominciare a fare guardando ha una dimensione qua e sostenibile lo stare insieme
Grazie Presidente
Grazie ora Guglielmo Epifani ovviamente anche per tre Guglielmo il campo liberal come per tutti i nostri ospiti che ringrazio fra gli altri come come è giusto che sia il tema del lavoro naturalmente
La dalle cose dette fondamentale ma al tempo stesso non non pienamente
Considerato tale da una parte del dito dell'opinione pubblica
Soprattutto da chi a responsabilità in questo Paese prego Guglielmi sì grazie
Il
Il tema
E l'aggiornamento di quest'anno della ricerca
Da una parte come come dice anche la presentazione di diamanti
Riconduce il tema della crescita dell'insicurezza almeno un fondamento
Che trova il suo riscontri realtà di oggi
Non risolve l'altro problema quello della insicurezza ontologica lì
Lei ha ragione diamanti è un problema di lungo periodo dell'Italia
E probabilmente le cause sono molteplici che andrebbero indagate perché un Paese che vive strutturalmente nel lungo periodo con un'insicurezza di fondo è un Paese che non affronta bene nel presente nel futuro
Naturalmente i fili che legano i grandi processi storici sono figli complesse
Quindi voglio dire una mia amica
Fin qui detto Udine che da tempo
Quando a proposito di lunghi periodi storici guardando il rapporto tra l'Italia
Appena unite L'Italia di oggi nel vedere analogie e differenze ti colpiscono molto le differenze naturalmente credo anche Giovannini ci ha lavorato su questo tema ma ci sono delle analogie che ti colpiscono e ti prendo
Pensare ad esempio a proposito di sicurezza di fondo che il reddito medio che redigono le regioni meridionali del mille ottocentosessanta
Fosse il sessanta per cento del reddito medio italiano
Vuol dire dirci la verità malissimo e difficile da accettare
Perché oggi il reddito delle nostre regioni meridionali corrisponde in percentuale esattamente a quello che avevamo centocinquant'anni fa
Come si cioè sette generazioni due guerre mondiali tutto qui i Governi che son passati la periodo del fascismo la ricostruzione della nuova Repubblica come se tutto quello che che fosse passato in questi centocinquanta anni non siano stati in grado di risolvere il problema del divario a farla Paese il sussulto
è chiaro perché sono inquieto
Perché se in centocinquant'anni cambiando tutto la distanza resta quella c'è qualcosa di così profondo
Che è difficile immaginare che si possa risolvere facilmente
Se questa storia non l'ha cambiata
Può ancora su un altro versante anche lì apparentemente Buffo
Ma voi sapete che alla fine dell'Ottocento c'erano due Paesi in Europa che stavano per fallire
Perché poi la memoria qui anche quella storica nessuno lo ricorda un Paese l'Alitalia l'altro paese la Grecia
Nel mille ottocentonovanta e passa la Grecia fallisce
L'Italia si salva come si salva con quella politica di lacrime e sangue che porta Bava Beccaris a sparare a Milano sui gli operai e popolo milanese che chiedeva pane
L'Italia si salvò
E la Grecia farli
Basta
Sarà anche buffo paradossale questi stranissimi combinazione che attraverso i secoli ma questa è la verità
Allora perché ho detto questo perché
Il tema dell'insicurezza che oggi trova invece un suo fondamento molto forte è un tema che va affrontato perché noi non possiamo soltanto lasciare andare il fatto che siamo una società sempre più sicuro
E neanche il fatto che oggi siamo più sicuri per una ragione evidente
Che il Paese non è messo bene
Cioè l'insicurezza oggi nasce soprattutto quelle economiche quella sociale quella del lavoro nasce su un fondamento vero fondato
Noi siamo tra i Paesi messi peggio nella parte del mondo che oggi sta male
Perché naturalmente quando parliamo di crisi nel dobbiamo sempre abbia chiaro che la crisi riguarda solo una parte del mondo e per di più in termini numerici anche la più piccola
Non c'è crisi nel mondo
Non c'è neanche crisi in Europa se vogliamo essere seri
C'è crisi una parte dei Paesi del lavoro dell'Europa soprattutto quelli una parte di quelli che hanno l'euro
C'è una parte di crisi negli Stati Uniti d'America ma il resto del mondo non è in crisi
E nessuno ci racconta che per la prima volta nella sua storia l'Africa ricomincia a crescere
Il PIL dell'Africa e cresciuto quest'anno più dalla meglio del PIL europeo
Allora se abbiamo una ragione per essere preoccupati bisogna però allora anche porsi un po'il problema di capire come riusciamo a dare risposta a queste anzi a queste insicurezze
Io penso che naturalmente ci ci vogliono tante cose ma resto convinto che quello che ci può aiutare oggi
Essi almeno riscopriamo attraverso una riscossa morale e intellettuale civile
L'intervento di analisi con indivisa
Su quali sono le origini dei problemi che oggi attraverso nel nostro Paese i Paesi che sono nelle condizioni come il nostro
Cioè se io penso che se non partiamo da questo poi diventa difficile dare una risposta alla domanda di maggior sicurezza che oggi
Che nel Paese
Se noi non riusciamo a fare questo quell'insicurezza si trasforma come in parte sta avvenendo in un senso di impotenza dei cittadini in un senso di rassegnazione di chiusura in un senso di paura in un senso di rabbia sociale
è iscritto il figlio se non si riesce a trovare un bando lotto a questa materia
E perché insisto su questa questione
Di riuscire a trovare un senso comune al perché siamo in questa condizione perché non mi piace
Il modo con il quale delitto le classi dirigenti di questo Paese gli intellettuali i giornali chi fa la pubblica opinione descrive le origini della nostra difficoltà
Perché io penso che stroppo spesso in ragione anche di ideologia e tra l'altro che hanno già assegnato
Una parte dei guai che abbiamo
Si tenda a trasformare e a cambiare le cause con gli effetti
O a individuare delle cause che sono cause secondarie e a trascurare le cause fondamentali che ci portano in quest'ultimo
Io tante prove anche nel mio lavoro e la mia responsabilità di prima
Io ad esempio dodici anni fa cominciai a dire tre primissimi guardate che se non cambiamo il Paese rischia il declino Usai la parola rischio di declino industriale
Evito di dirvi le reazioni che che ricevetti a quella politica afflato facemmo degli scioperi delle mobilitazioni presidente di Confindustria del tempo mi spiegò che invece il Paese era in una fase di turbo sviluppo
Una persona molto a me anche molto molto apprezzata la la la presidente Riggio industriale del tempo se c'è un convegno a Capri in cui parlo del Rinascimento italiano
E io ricordo che dissi ma come funziona qui qui tutto ci dice che se non cambiamo andiamo indietro
E come mai Confindustria gli altri dicono che invece abbiamo un turbo sviluppo che se fosse così lo dovremmo poi vedere
Perché perché due analisi così diverso e non è che c'era un'ideologia diversa i dati già lo diceva
Eppure è così
Questa questione allo spostamento dei redditi tra salari profitti e Investimenti non è mica un problema degli ultimi anni ed al settantacinque che non solo in Italia ma anche in Italia si stanno spostando i redditi
Dal mondo del lavoro verso il Fisco verso il profitto verso le imprese si deve negare and data la basta vedere i dati i dati storici sono lì lo confermo
E noi siamo andati indietro addirittura più dell'Inghilterra della Thatcher anche queste una verità Marana e vera
Dico queste cose perché abbiamo bisogno di una visione condivisa anche di valutazione di quello di quello che è avvenuto e quando sento parlare degli ultimi dieci anni e non è che siamo nel mondo di Biancaneve
Dice è cresciuta la precarietà e sono abbassati i salari
Ma c'è qualcuno che ci spiega come è andata la crescita del Paese negli ultimi dieci anni
Se noi mettiamo assieme agli ultimi dieci anni siete prendiamo due mila due mila dieci sì e due mila uno due mila e undici sia due mila due due mila dodici non ci accorgeremo che la media di crescita
Di questo famigerato Pili italiano è stata sostanzialmente pari a zero
C'è qualcuno che è in condizione di non capire che sia un Paese da dieci anni non cresce e magari aumenta il tasso di occupazione come aumentato questo vuol dire che abbiamo più lavori precari meno pagati
Ci vuole un grande matematico un grande statistico per arrivare a questa conclusione ma perché si parla sempre gli effetti e non si prova a ragionare sulle cause perché si racconta solo la parte finale della verità e non si arriva mai
A capire quello da cui poi questi dati veri però prendono prendono origine
è un altro tema
Che fra l'altro è uno dei vini eritemi del problema d'Italia del perché la nostra produttività media e bassa
Questo è il tema di fondo eppure è un tema in cui non si discute pubblicamente
O meglio quando si discute si discute per pezzi bisogna lavorare di più bisogna investire di più
Ma se non veniamo a capo da un'analisi condivisa solo perché la produttività media dell'Italia è andata indietro in questi anni
E proviamo a capire dove è andata indietro perché è andata indietro e dove viceversa si è difesa noi non riusciamo a stabilire una linea ad esempio di politica industriale di politica economica che aiuti una politica di crescita di sviluppo anche dell'occupazione
E quando si dice anche lui
Abbiamo pochi laureati vero
Ma perché non riusciamo a dire adesso ormai lo dicono tutti perché poi si avverte che non avevamo anche il primato che avevamo pochi laureati e neanche trovavano posto
E quando trovava non possono trovavano a salari che sono la metà del salario europei ma perché
Perché
Perché hanno ingegnere chimico di Napoli non trova lavoro nel settore dell'igiene ambientale a Napoli lo trova in Olanda e se l'avesse trovato a Napoli avrebbe cognato la metà di quello che lo lo ha trovato in Olanda perché
Perché l'offerta di lavoro delle nostre aziende di così basso contenuto salariale di qualità di formazione perché c'abbiamo questo problema
Queste sono domande serie sulle quali provare a fare interrogarsi a dare risposte per arrivare poi
Alle alle questioni e per non parlare poi dei problemi che ci attanagliano adesso
Come è stata costruita la governance europea dei limiti che ha
Dei dei problemi alla democrazia che corriamo
Ma non dice nulla che sul principale giornale italiano dei commentatori illustri provano a ragionare ma poi esiste un po'esisterà anche una democrazia senza i partiti
E poi rivisto un altro costituzionalista me da me molto stimato che dice ma in fondo
La democrazia è stata inventata ad Atene ed Atene mica c'erano i partiti politici peccato che poi si scorda di dire che in quella democrazia di Atene del tempo di Pericle c'erano gli schiavi no perché se no
Siamo un po'anche noi abbiamo un po'a proposito di crisi delle classi dirigenti italiane abbiamo l'idea un po'strane ma negli ultimi centocinquant'anni si può dire che non esiste democrazia senza i partiti
La democrazia non si risolve nei partiti ma non esiste una democrazia negli ultimi centocinquanta anni che non è stata fondata sul Parlamento e sui partiti tanto è vero che dove c'è il partito unico non c'è democrazia
O sbaglio e però giornali importanti classi dirigenti in Telecom vinciana instillare questi dubbi
E anche il primato da tecnica sulla politica da come nasce
Vogliamo dire che i veri problemi di questa parte della crisi del mondo nascono dal fatto che la governance europea che si è costruita purtroppo non è andata nel senso che pionieri che l'hanno voluta
Doveva essere
Lo sappiamo che non esiste nella storia del mondo una moneta senza una vera banca centrale senza un vero Stato senza un vero governo senza un vero Parlamento
Non è mai esistita
E che battere moneta non è un fattore tecnico
è il primo dei compiti fondamentali di uno Stato sia che fosse il Comune di Firenze la Repubblica di Siena o Como ed inglese
E che se tu lascio una moneta senza questo e senza quello che viene prima convergenza fiscale convergenza di politica economica alla primo Stormen delle foglie quella struttura nonché regge
E che il problema che oggi l'Europa che dobbiamo passare la tempesta ma per dire che passata la tempesta di probabilmente non han può reggere quel sistema
Perché o vai avanti verso una maggiore integrazione economica fino agli Stati Uniti ed Europa oppure il nodo di quella costruzione imperfetta anni non reggerà
Perché non può esserci una monete è un potere senza che ci sia un mandato democratico da parte dei cittadini non può decidere qualcun altro per i cittadini greci alla lunga è chiaro
E non può decidere la Banca centrale per i cittadini italiani è chiaro perché quel modello non regge non funziona eppure
Argomenti come questi per questo poi dico ritornando indietro che arriviamo
Hai problemi poi dell'insicurezza
Perché se tu non sai chi decide
Se tu non sei per chi decide se non tu sai come decide se tu non sei chi è il vero responsabile
Allora si allenta tutto della scissione trasferito nomi che la sfera democratica la sfera politica sfera civile torna diventare qualcosa
Che ci ricorda un periodo in cui addirittura antecedente agli Stati nazionali
Questo è il punto
Allora c'è l'insicurezza ha dei motivi molto molto profondi è questa la questione e per ultimo questo vale soprattutto per i giovani
Ma anche qui vedete però io mi accaloro sui giovani c'è scritto padri e figli
Lo come dire
Il il privilegi che ci hanno il padre non ci hanno i figli ma possiamo dire una volta tanto la priorità qua a qual è l'origine
Della problema generazionale italiana non è che sia anche lì non è che ci voglia tanto su uno solo
Ci sono due generazioni di italiani
Quelli nati nel dopoguerra
Che sono cresciuto
Hanno studiato hanno trovato lavoro hanno messo famiglia comprato casa hanno fatto hanno mandato a scuola i figli hanno fatto risparmi che sono cresciuti con ritmi di reddito decido di Reggio di occupazione di lavoro di investimenti molto alto
Poi c'è una mezza generazione che ormai sta diventando un'intera generazione che è cresciuta con un Paese che non è cresciuto
Che non ha dato lavoro non ha dato reddito non adatti investirle quali sta il problema del Gatta generazionale non c'entra l'egoismo del padre dei figli
Non prendiamocela con
Questa è la questione se il Paese non riprende a crescere
Questo GAB generazionale non si risolve questo è il cuore del problema
Per questo insistevo molto chiaro troviamo nelle modalità nelle giuste dimensioni una condivisione almeno dei perché abbiamo questi problemi
Perché se non lo facciamo secondo me non facciamo quello che va fatto per provare a dare risposte in sicurezza e che sono materiali ma sono anche insicurezze di carattere psicologico e sociale
Questo credo profondamente queste questioni per questo voglio ringraziare l'Unipol che ancora quest'anno
Hai fatto un'occasione di dibattito e tutti coloro che
Parti dal professor Diamanti ci hanno dato
Una dimensione molto precisa che poi lo specchio di come siamo dei problemi che abbiamo e però deve essere anche uno specchio dell'Italia che non si rassegna
Grazie
Grazie accogliemmo per fare ora la parola Carlo Simeone stregato dell'Unipol solo una battuta Carlo oppure anche tu parlerà di quello che
Riterrei giusto
Unipol alla fine hanno fatto una campagna di comunicazione sul futuro
Facendo una seduta anche un poco in quel momento dicembre s'era diverso da da da marzo e come fase anche per il Paese
Errore in questo senso appunto mi pare di di capire dalle cose dette anche stamattina che uno dei punti fondamentali sia proprio cercare di reagire di vedere anche cosa si può fare quali quali possono essere
Ipotesi di risposte come si deve reagire che che impegni ci si può prendere quindi in questo senso
Perego attenti
Grazie
Pierluigi intanto vista l'ora parlerò poco
Ma
Vorremmo volevo solo
Sottolineare partendo dallo spunto che che che mi dai
E che si collega
A quello che a me pare emergere dalla
Per la ricerca dal commento che faceva diamante
E da tutti i commenti che sono susseguiti qui il tema
Dell'insicurezza economica oggi in questa fase storica che stiamo vivendo per noi l'elemento centrale e trascina
Ho accrescendo accentua altri altri temi di insicurezza che già presenti come adesso quella verso la criminalità ma non vi è dubbio che oggi quello che ci sta più a cuore
E quello che turba è quello che ci rende come ha detto giovanili vulnerabili prima di tutto l'insicurezza economica
Né a me pare
Lo vedevo da uno delle da uno dello SLAI di questa ricerca e che
Si stia diffondendo più da noi che in altri Paesi
Un senso di
Mi diceva anche Epifani adesso di rassegnazione l'ottantacinque per cento
Della popolazione intervistate convinta che il futuro dei nostri giovani sarà peggiore è la percentuale di gran lunga di quasi dieci punti più alta di quella del secondo Paese europeo
Allora perché quindi e qui rispondo Pierluigi perché abbiamo pensato come unico di fa una campagna che
Non
Non non vende un prodotto di un popolo e di fatto un marchio ma di fatto cerca di di almeno attraverso un messaggio mediatico di
Stimolare una qualche reazione perché la rassegnazione
La tomba
Di quello
Chiudemmo tomo tutto quello che invece
Noi oggi avremmo bisogno di tirar fuori perché i problemi vengono da lontano da lontanissimo
E senza ripetere tante cose però il problema centrale che se un'impresa non cresce fallisce se un Paese non cresce lunga fallisce
E noi siamo un Paese che non cresce
Che non cresce da
Da tanto troppo tempo
Siamo un Paese che e vissuto
Non producendo ricchezza sviluppato più debiti
E quindi un Paese che non investe non investendo continua a non crescere
E ecco
Mi colpisce io sento tutti parlare pensiamo di filiera dalla seconda
Fonte di diritto occupazione porre pensa dei figli come pensa di Filiberto come italiani
Se vogliamo pensare che le dobbiamo pensare a come abbattere il debito pubblico
Quindi sembra non pensiamo infine
Perché fra le tante cose che bisogna fare una di quelle cercare di liberare le risorse che produciamo non per pagare degli interessi che pagano le esperienze di chi ci ha preceduto
Voi di noi stessi ma dobbiamo liberare risorse per per investire per i nostri uffici
E allora
Un'impresa
Che che che è troppo indebitata prima o poi deve fare un aumento di capitale lo deve fare è che l'Italia
Stiamo rinviando di via dopo l'intervento di natura patrimoniale sarà inevitabile noi lo stock del debito lo dobbiamo abbattere
Ci si gira intorno
Penso che prima o poi primo poiché ci arriveremo
Ora
Fra le le le le le le varie cose che che noto di un Paese che non cresce comunque fallisce ma anche che un Paese che non cresce demograficamente si indebolisce
E che non è un caso che le economie che si sviluppano sono economia ad alto tasso di intensità di sviluppo demografico
E l'Italia non cresce sotto questo profilo dalla non so non sono un esperto ma penso da vent'anni trent'anni
Allora
Noi stiamo imboccando un una una chimica che ci avvicinano dalla Spagna in termini di di di di di masse di disoccupazione
Giovanile
La Spagna e il penso alla fine Europa sotto questo profilo benchmark negativo ovviamente
E allora anche qui per i giovani dobbiamo anche pensare di fare qualcosa a tutti i livelli chi fa impresa vede e lo vede anche quando rinnovo dei contratti
Che tutta l'attenzione e la tutela è rivolto a tutelare l'esistente dichiara senza che ci preoccupiamo di qual è il livello di reddito che assicuriamo alle fasce generazioni più giovani
Siamo un Paese molto arcigno nel tutelare
Gli interessi di chi ha già ma poco propenso ad aprire ad agevolare chi invece si affaccia chi ha più difficoltà le strutture anche
Contrattuali sulle quali siamo intervenuti all'interno dell'impresa con la collaborazione dei nostri sindacati e però Stuto avete sono fatte per accentuare queste
Queste differenze questo un tema che dobbiamo rimettere in discussione
Io penso
Tarquinio che
Molto importante il tema della consapevolezza se siamo consapevoli che la situazione che viviamo forse possiamo trovare il modo di
Di di adottare delle soluzioni efficaci ed esce la consapevolezza abbiamo latitato e tutti tutti tutti voi da chi fa informazione a chi Falconi etica chi fa impresa abbiamo latitato nel rendere la gente è consapevole che questi sono problemi che non risolveranno quelli che verrà motu proprio noi che dobbiamo
Che dobbiamo assolutamente risolvere risolvere nove ora
Un Paese in cui manca una politica economica da decenni ormai diventa
A mio modo di vedere prioritario o tra la messa in sicurezza dei conti pubblici oltre a un intervento di natura patrimoniale che consenta di di di di di di bloccare
Le le uscite per l'interesse consenta di avere nuove risorse panche aveva e e dice disciplinare una politica industriale dove investiamo in quali settori investiamo
Non possiamo più permetterci di affidarci solo ed esclusivamente alla libertà alla libera iniziativa abbiamo la necessità come il Paese
Di consolidare e di far diventare più grande le nostre impresa edile portarle ad andare fuori di andare a creare ricchezza fuori ma per il portarla fuori dall'Italia per riportarli in questo Paese le imprese private questo
Già lo fanno e lo fanno da sole
Parlavo con un'importante banca internazionale mi parlava di come assisteva ai qualcuno imprenditori italiani nel sud-est asiatico che erano totalmente da soli non attraverso un sub porto governativo eccetera si erano organizzati totalmente da sola
Ecco io penso che come come il Paese lo dobbiamo
Fare molto perché
La decadenza implicita del del del dell'Italia anche come mercato dobbiamo andare a cercare i mercati fuori dobbiamo creare le condizioni perché le nostre imprese diventano più grandi e più forti
E dobbiamo avere anche un po'più di avvedutezza quando
I pezzi migliori erano sostegno produttivo
Diventano diventano proprietà di un Paese che non in Italia hanno sede non all'interno anche l'Italia si preoccupano manda il futuro delle generazioni italiani
Due per il futuro delle generazioni dei giovani italiani per investiranno le loro le loro risorse
Sono
I temi
Un plesso e particolari chi arriva
Non risolvibili comunica con un'unica soluzione ma io penso sicuramente che la prima cosa che dobbiamo combattere e qui torno e chiudo
Ha il perché di questa campagna sia la perdita di fiducia
La il sentimento di riassegnazione che ci sta evadendo grazie
Grazie a Carlo Cimbri
Ringraziamo voi tutti per la partecipazione molto attenta e venti
Che avete seguite tutti gli interventi che ci sono state in questa mattinata questo lavoro
Continuerà ancora nei nel prossimo futuro
Questa è la nostra intenzione perché stiamo consolidando l'attività di ricerca molto interessante e pensiamo che possa essere un contributo giusto che vogliamo dare a tutto il Paese grazie e buona giornata e ben otto marzo a tutti
All'inizio