Intervista a Stefano Ceccanti sulla riforma della legge elettorale

Radio Radicale abbiamo qui con noi ancora una volta il professore senatore Stefano Ceccanti costituzionalista nonché senatore del PD Professor Ceccanti ma che sta succedendo attorno alla riforma elettorale alla e cambiamento dalla nel prospetto porcellum in Parlamento
Dunque la legge elettorale sta incardinata in Commissione affari costituzionali del Senato
Il relatore Lucio Malan sono depositate varie proposte al momento non si intravedeva una via d'uscita in tempi brevi
Però
è impensabile che noi possiamo tornare alle prossime elezioni al voto con una legge che
In modo un po'rozzo e confuso consente una legittimazione diretta dei Governi ma che nega la scelta dei rappresentanti
Allora mi sembra che dovere di tutti dopo che il referendum ha tolto un vincolo esterno che avrebbe reso possibile una riforma
Adoperarsi per
Mantenerle certo ciascuno le proprie posizioni di principio nel nostro caso questi due punti
Migliorare la legittimazione diretta dei Governi e aggiungere la CIT rappresentanti esteri dice non sul caso dice caso suo caro opposizione il PD una posizione del PD nel settore Pili ha un'ottima proposta incentrato sulla nomina del maggioritario a doppio turno che si rifà a questi due principi
Regina Coeli legge finanziaria del Governo scelte dei rappresentanti ora
Però se ne vogliamo arrivare in porto è chiaro che ciascuno di noi pur tenendo fermi coi principi deve essere flessibile sugli strumenti nel senso che
Se ci sono altri strumenti che consentono di realizzare con i seguenti principi
Con cui realizzare una maggioranza in Parlamento perché non provare a far questo quali sono questi possibili altri strumenti
Su questi possibili altri strumenti state già colloquiando
Diciamo il collega Luca non abbiamo mai smesso di colloquiare o di qua decollare in Commissione con l'abbiamo sempre e il collega Saro un anno fa aveva presentato una proposta
Che riprendeva un po'i dialoghi che c'erano stati e tempi la Segreteria di Veltroni contro le forze politiche intorno a uno schema
Che era sì di base proporzionale ma che tendeva a dare invece che un premio alle coalizioni
Tendeva a Sora rappresentare le forze più grandi mandando imparino a medie e dando è piccolo in diritto di tribuna questo era lo schema in sostanza vedove professore approvato questo
Quali il sistema sarebbe a prima vista di tipo tedesco cioè nel senso che ci sarebbero metà seggi in collegi uninominali Emeka sul liste corte che permettono di individuare i candidati
Dopodiché si farebbe alla distribuzione proporzionale a livello di circoscrizione
Con un calcolo solo circoscrizionale non quindi nazionale in circoscrizioni che non arrivano alla Regione e quindi un qualcosa di simile a livello spagnolo cosa provocherebbe questo che i parti ci sarebbe uno sbarramento naturale
Per cui pago molto elevato
Si dice ma nelle circoscrizioni grandi come Roma Milano Napoli tutte le forze politiche con una certa consistenza prenderebbero seggi quindi partiti minori avrebbero una
Dose comunque di seggi come accade in Spagna e per i minori che comunque anche quando vanno male a Madrid a Barcellona prendono il seggio cioè hanno sempre parlando di sbarramenti se il cinque sei sette processi esprime esattamente quindi praterie minori anzi questo ci posizione sono ancora più bassi sono di poco superiore al tre quindi per i minori male che vada comunque legali circoscrizioni prendono un diritto di tribuna
Poi siccome appunto c'è questo riparto livello solo circoscrizionale in qualche modo
I partiti i patiti medi che vale intorno al dieci per cento vanno sostanzialmente impari l'equilibrio voti in seggi perde grandi vengono sono rappresentati in misura ragionevole di qualche punto percentuale
Questo cosa consente di fare consente di fare coalizione di Governo di non più di due partiti
Che si è ragionevolmente ora noi non sappiamo neanche diciamo per fortuna diciamo sotto quello di ignoranza non sapevano forse effettiva dei partiti però in un'elezione normale in cui un partito supera il trentacinque per cento dei voti potrebbe arrivare un po'sopra il quaranta per cento dei seggi
è chiaro che intorno a quel partito il cui segretario diventerebbe premier
Si formerebbe lo le alleanze Professor Ceccanti le ha dato alcun ce l'ha fatto infatti a dare dei numeri nel sistema spagnolo i partiti che stanno tra il trentacinque quaranta per cento possono andar Rivara è vicina la maggioranza assoluta
Esistono agitano lavoro mai i due maggiori partiti ampiamente sotto il trenta per cento
Sì però io direi questo noi dobbiamo
Un attimo astrarsi dalla situazione attuale anche perché ne facciamo dei sondaggi in cui c'è il quarantacinque per cento di elettori che dice che non sa chi votare
Poi questa esperienza di Governo potrebbe anche mutare il panorama politico sia come alleanze se come forse cavo lo dobbiamo fare un ragionamento cioè chiaramente questo
Quando avremo una competizione se c'è una forza politica che supera il trentacinque per cento
Sì se non c'è va bene si correrà coalizione più ampie però
Auspicando che il il sistema dei partiti a volte ha detto che non può che partire subito trentacinque per cento dei voti il primo che arriva verrebbe un posso rappresentato il Governo si costruirebbe intorno all'unico nel suo leader come premier
E con non più di due figli o al massimo tre in coalizione rispetto alle coalizione a cui eravamo abituati storicamente
In questi anni seconda fase la Repubblica sarebbe comunque un salto significativo insomma stiamo andando dal porcellum cercando
No no guardi al di là dei nove perché poi noi i sistemi si possono chiamare in tanti nomi a dir la verità il merito politico di questa cosa ce l'ha avuto alla fine ha scosso di natura Veltroni aveva cercato
Incomba ristudio ostico professor Vassallo con altri
Avevamo elaborato queste idee però diciamo non è importante il nome io chiamarlo che avere un sistema a metà tra la Spagna la Germania lo caratterizza rispetto e sistemi da cui attingere non rispetta le paternità che strutture produttive poi
In politica le paternità e coprirà e che non esistono
Ringraziamo come sempre il professor Stefano Ceccanti