Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana

Dello Stato
Signor Presidente la reputo
Signor Presidente del Senato signor Vicepresidente dalla Camera dei deputati autorità colleghi signore e signori
E perché è un grande onore rivolgere a lei signor Presidente sia tutti i presenti
Il saluto più cordiale della Corte costituzionale che ho l'onore di rappresentare
In occasione del nostro tradizionale seminario che si tiene quest'anno nel quadro delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dall'Unità d'Italia
Proprio per tale circostanza all'incontro di oggi riveste un carattere ancora più solenne del consueto essendo incentrato sull'importante tematica di storia costituzionale del nostro Paese
In particolare il seminario si propone di rigore corre nelle sue grandi linee lo sviluppo storico delle istituzioni nella vicenda del
Dell'unificazione nazionale
In tale sviluppo si colloca dal mille novecentocinquantasei anche questa Corte con le sue funzioni di garanzia costituzionale nell'ordinamento e per l'ordinamento repubblicano
Nata dal primo storico segue dal secondo conflitto mondiale dopo il ventennio precedente la nostra Costituzione si inserisce in un'epoca nella quale il costituzionalismo moderno ha assunto un valore universale
Le relazioni in cui si articola il seminario si preannuncia di grande interesse non è mia intenzione sottrarre tempo alla loro presentazione svolgimento cui farà seguito un dibattito
Le ricordo signor Presidente il più vivo ringraziamento per la sua presenza che tanto ci onora
E cedo immediatamente la parola al primo relatore il Presidente emerito della corte del professor Gustavo Zagrebelsky che svolgerà la sua relazione sul tema il costituzionalismo moderno
Prego
Signor Presidente
Il cerimoniale
Vorrebbe che in presenza del Capo dello Stato si si rivolgesse soltanto a lui
A questo a me risulta lei mi permetterà di rivolgere un ringraziamento calorosissimo al Presidente della Corte Costituzionale nei colleghi di allora e di oggi per avermi consentito di essere qui e di
Prendere la parola nel nostro annuale
Seminario
Il mio tema è il costituzionalismo moderno non si può pensare che nel tempo che c'era a nostra disposizione possa ripercorrere
La storia del costituzionalismo che inizia almeno del continente europeo dall'epoca del restaurazione fede segnalato dal grande nome di pancia ma incolta
E il costituzionalismo in origine urne ideale ed è stato anche un'esperienza
Orientata ti al orientate al
Alla difesa
Dei singoli contro gli abusi del potere
Originariamente il costituzionalismo era un'ideologia classiste
Era la difesa del diritto di proprietà che si collegava con l'esclusione della gran parte dei
Delle persone e delle società di allora dall'Esedra riconoscimenti dell'esercizio dei diritti politici
Dunque è vero una ideologia garantista ma che separata le componenti della società poi c'è stata una lunga storia una lunga storia che si può riassumere
Come generalizzazione dei principi del costituzionalismo ne potremmo constatare
Il
Lungo percorso che si è fatto dagli inizi dell'Ottocento ad oggi
Semplicemente mettendo in luce come in origine i lavoratori cosiddetti esclusi dei diritti politici
Oggi si trovano oggetto di un riferimento nell'articolo uno della Costituzione che dice che come sappiamo
Dice che la Repubblica fondata sul lavoro il lavoro che in origine era ragione di esclusione oggi è diventato il titolo principale di inclusione nella vita politica
Dopo questo lungo percorso come dicevo di generalizzazione c'è stato una fasi di universalizzazione dei principi del costituzionalismo che hanno fatto sì che diciamo
I
L'ambito
Dei principi costituzionali
Gli istituti di garanzia i diritti fondamentali che in origine pure essendo formulati con proposizioni di tipo universalistico i diritti dell'uomo ma erano gestiti dalle sovranità nazionali
A poco a poco hanno superato i confini della sovranità e sono diventati valori universali culturalmente inattesa di realizzazione universale
E questo è stato il terzo momento
Io vorrei utilizzare il tempo che mi è consentito per il presidente quaranta sarà rigorosissimo nel
Controllare
Per richiamare l'attenzione su quella che secondo me è la
Ultima
Però ora
Quarta fase del costituzionalismo
E vorrei iniziare con un
Con una digressione con una pole logo che viene dalla storia
Non si stupiscono i presenti che viene dal
Storia dell'Isola di Pasqua
Come sappiamo un isolotto a tre mila settecento chilometri dalle coste del Cile
Che a noi noto per
Questa
Straordinaria esposizione di mega liti
Massi ritagliati nel
Nella roccia
Pesanti
Centinaia di tonnellate
Il più grande dei quali alto sei volte un essere umano
Quando ha cominciato ad essere abitate all'Isola di Pasqua era un'isola della Polinesia una di quelle isole un paradiso terrestre una di quelle isole cui Montesquieu faceva riferimento alla riserva di basta allora alzare la mano
Riprendere la banalità Olanda ANAS
Questa era l'isola di Pasquini origine quando gli europei sbarcarono in quest'isola del mille all'inizio del Settecento trovarono un territorio desertificato
Non c'era più nulla
C'erano poche centinaia di delle
Dei circa trenta mila abitanti originari divisi in dodici clan esistevano solo più centoundici individui degradati biologicamente denutriti ammalati
Territorio senza più una albero
Spoglia di ogni cosa
Con queste statue monumentali
Che cos'era successo
Gli studiosi di questa
Specie di esperimento in vitro di come una società può distruggere se medesima
Hanno ritenuto che ci fosse un collegamento tra queste statue
E la fine della civiltà dell'Isola di Pasqua perché ad un certo punto queste dodici tribù hanno assunto questi mega liti come i segni della propria potenza e hanno cominciato a costruire sempre più grandi
E per costruirli c'era bisogno di legno legname e hanno cominciato a tagliare il bosco alla fine si sono per trasportare le pietre per in tagliarle per crearsi le corde necessarie per trascinarla eccetera eccetera
Alla fine che cosa è risultato che quella società non aveva più cinque da mangiare richiami più animali
Non passavano più giù Celli di passo e
Sono finiti nell'antropologica
Caso da manuale di autodistruzione di una società
Quando poi si sono resi conto che le condizioni vitali dell'isola non consentiva di sopravvivere hanno pensato di costruire delle cannone Perego
Emigrare altrove ma non c'erano più alberi
L'isolamento di Pasqua spiega probabilmente perché il crollo di queste società ossessioni gli studiosi
Più di quelli di altre società per industriali i paralleli che si possono tracciare tra l'Isola di Pasqua e il mondo moderno sono così ovvi da apparirci agghiaccianti
Grazie alla globalizzazione al commercio internazionale agli aerei supersonici ai internet tutti i Paesi sulla faccia della terra condividendo oggi le loro risorse e interagiscono
Proprio come i dodici clan dell'Isola di Pasqua sperduti nell'immenso pacifico come la terra e sperdute nello spazio
Quando gli indigeni si trovano in difficoltà non poterono fuggire nel cercare aiuto fuori dell'isola come non potremmo noi abitanti della terra cercare soccorso altrove seri problemi dovessero aumentare
Il crollo dell'Isola di Pasqua secondi più pessimisti potrebbe indicarci il destino dell'umanità nel prossimo futuro
Che cosa è dunque avvenuto a Pasqua come possiamo condensare in una sola frase per sua parabola
Per soddisfare appetiti di oggi
Non si è fatto caso alle necessità di domani
Ogni generazione se comportate come se fosse l'ultima trattando le risorse di cui disponeva come sue proprietà esclusive
Di cui
Poter cucinare e abusa
Il motto di quella gente avrebbe potuto essere così quello di Jefferson la terra appartiene viventi
Ma inteso in un senso opposto a quello in cui la formulerà usate da Jefferson stesso Jeff sono voleva liberare i posteri
La sua generazione d'ogni debito verso i predecessori
Gli abitanti di pace qua vollero agire liberi da ogni debito nei confronti del successo
Il costituzionalismo
Quarta fase
Può ignorare questioni di questo genere
Se il suo nucleo minimo essenziale una sua ragion d'essere sono secondo la sintesi proposta da Rolls la protezione del diritto di tutti all'uguale rispetto
La risposta risolutamente no non può ignorare questioni di questo genere
Fino al tempo nostro non c'era ragione di affrontarle
Ogni generazione compariva sulla scena della storia in un ambiente naturale umano che seppure non era stato migliorato dai padri certamente non era stato compromesso
Il costituzionalismo non ha avuto finora ragioni per occuparsi delle prevaricazioni intergenerazionali
Ma molte ragioni a oggi e sono drammatiche
Per quale ragione la cerchia de i tutti che hanno il diritto all'uguale rispetto dovrebbe essere limitata i viventi e non comprendere anche i nascituri
Basta porre la domanda per rispondere che non c'è alcuna ragione gli uomini di oggi di domani hanno lo stesso diritto all'uguale rispetto per con quale la loro dignità
Il motto di Jefferson dovrebbe nelle condizioni della vita attuale su una rete così
La Terra appartiene hai già viventi tanto quanto appartiene ai non ancora viventi
Così il legame tra generazioni e i debiti reciproci cambiano direzione rispetto alle visioni tradizionalista per secoli i figli si consideravano legati e i padri
Oggi i padri si devono sentire legati e i figli e i figli dei figli
Pasqua era un microcosmo il suo crollo può essere visto quasi come un'esperienza in vitro riguardante una sottrazione un furto anzi un'estorsione di risorse ambientali
Ma non si tratta solo di queste
I furti possono riguardare ogni genere di risorse vitali
Certo innanzitutto l'ambiente naturale le materie prime e le Risorse risorse energetiche dell'ATER
Oggi come mai impoverite e degradata dello sfruttamento intensivo al servizio della produzione in grande stile di manufatti destinati al consumo immediato
Ma anche le risorse finanziarie quando siano portate
Ad anticipati fittizi esistenza da politiche di indebitamento a lunga scadenza il cui peso si scarica sulla ricchezze sul benessere di chi venendo dopo
Di quelle risorse non si è potuto giocare né si potrà giocare essendo già state consumate
Infine
Le risorse della materia vivente sottoposta manipolazioni del più vario genere
Che riducono le
Biodiversità espongono a rischi d'estinzione speci intere di vegetali e animali e giungono a toccare l'esistenza stessa dell'essere umano
Promettendo il più mostruoso di tutti i doni l'immortalità
Ciò che
Unifica queste operazioni
Perché interessa particolarmente i giuristi e la separazione nel tempo
Dei benefici
Anticipati
Rispetto ai costi posticipati
La felicità il benessere la potenza delle generazioni attuali al prezzo della infelicità del malessere dell'impotenza e perfino dell'estinzione dell'impossibilità di venire al mondo di quelle future
La rottura della contestualità temporale segna una svolta che non può lasciare indifferenti la morale e il diritto
Essi immorale diritto non valgono più soltanto in un
Presente comune
Il prossimo
Di cui quelle norme finora ci sono sempre occupate ama il prossimo tuo come te stesso anche non uccidere non rubare
è diventato un soggetto astratto il prossimo che quando diventerà concreto non avrà potuto alzare la sua voce quando si compivano azioni in suo danno
Questa rottura della contemporaneità è oggi uno dei problemi o forse il problema da cui dipende l'avvenire dell'umanità
In termini giuridici
La questione che si pone al costituzionalismo è la seguente
Fin dall'inizio la sua nazione chiave è stata il diritto soggettivo da contrapporre in vario modo al potere arbitrario
Ma il diritto soggettivo presuppone un titolare presente
Diritti e delle generazioni future e una di quelle espressioni improprie che usiamo per nascondere la verità
Le generazioni future proprio perché future non hanno alcun diritto diventare né alcun diritto da vantare nei confronti delle generazioni precedenti
Tutto il male che può essere loro inferto perfino la privazione delle condizioni minime vitali non è affatto violazione di un qualche loro diritto in senso giuridico
Quando incominceranno esistere i loro predecessori a loro volta saranno scomparsi dalla faccia della terra e non potranno essere portati in giudizio
I successori potranno provare riconoscenza o risentimento ma in ogni caso avranno da compiacersi o da dolersi soltanto di merito fatti compiuti
Bisogna prendere atto che la categoria del diritto soggettivo in tutte le sue varianti di significato diritti di diritti da diritti di prestazione delitti al astensione eccetera eccetera
E utilizzabile tutte le volte
Dei inutilizzabile tutte le volte in cui è rotta l'unità di tempo
E invece la categoria del dovere quella che può aiutare
Le generazioni successive non hanno diritti da vantare nei confronti di quelle precedenti ma queste hanno dei doveri nei confronti di quelle
Esattamente la condizione della madre nei confronti del bambino quando lo porta ancora in grembo
Il costituzionalismo dei diritti senza rinunciare alla sua aspirazione centrale ed essere al servizio della resistenza all'arbitrio deve scoprire i doveri
Non semplicemente in quanto riflessi
Cioè in quanto controparte dei diritti
Ma come posizioni giuridiche autonome che vivono di vita propria senza presupporre l'esistenza attuale delle corrispondenti situazioni di vantaggio e dei relativi titolari
Insomma dove l'unità di tempo è rotta
I doveri
Prima diceva Simone Weil
Prevalgono su
Primi diritti Secondo celebre incipit dell'ultima anticipatrice tutti
Riflessioni di Simone Weil lì che noi abbiamo l'abitudine di considerare una visionaria ma forse
Stava predice indurci futuro questo suo scritto
Intitolato
La la Massimo
Porta come sottotitolo preludio a una dichiarazione universale dei diritti dei doveri verso l'essere umano
E io non posso non rammentare che negli ultimi anni della sua vita Norberto Bobbio solleva interrompere con una certa rudezza chi fosse venuto a parlare del suo celebre l'età dei diritti
Bisognerebbe piuttosto scrivere l'età dei doveri
Dobbiamo riconoscere che questo mutamento di paradigma vedi il costituzionalismo completamente impreparato anzi ostile
In nome dei diritti
Non dei doveri da due secoli conduce la sua battaglia i doveri sono stati e sono tuttora la parola d'ordine dei regimi autoritari e di quelli totalitari i doveri
Questo dobbiamo ricordarlo come monito anche se c'è una differenza ed evidente tra i doveri dobbiam di Enzo all'Autorità allo Stato e i doveri di responsabilità nei confronti degli esseri umani presenti e futuri
Tuttavia la questione è complessa e le soluzioni sono struttura dei voli innanzitutto
Le norme che riconoscono diritti e facoltà dovrebbero essere interpretate
Le norme sui diritti contenute nelle Carte costituzionali dei trattati dovrebbero essere interpretate tutte le volte in cui siamo alle viste
Con conseguenze potenzialmente pregiudizievoli sulle sulla condizione di coloro che verranno dopo di noi dovranno essere interpretate in una prospettiva oggettiva
In base alla massima la terra appartiene tanto i viventi quanto i non ancora viventi i diritti dei primi
Sono condizionati dalle eguale valenza anche per i secondi
Il che
E non possiamo non riconoscerlo comporta possibili restrizioni diritti in senso soggettivo
I diritti nei casi anzidetti devono essere intesi come beni e istituzioni di lungo periodo
Per estendere i nel tempo futuro può essere necessario ridurne la portata nel tempo presente
Conosciamo già situazioni di questo genere
Nelle quali entra in gioco per esempio il cosiddetto principio di precauzione
Vigente
In forza di norme di diritto in cui nazionale europeo e internazionale per esempio in materia ambientale energetica e sanitaria
Qui parlando però di costituzionalismo come ideale come l'ideologia si sarebbe detto una volta
Si dice che quel principio deve essere assunto come elemento conformativo e dell'intero un modo di concepire il diritto costituzioni
Il diritto costituzionale di oggi deve essere un diritto prognostico che guarda avanti fin dove nel tempo le previsioni scientifiche permettere di gettare lo sguardo così inteso
Il principio di precauzione o come altro come altrimenti lo si voglia dire diventi il criterio adeguato i tempi tecnologici che viviamo
Per intendere due dei tre venerando i doveri di giustizia né Eminem ledere e sum cui quelle tribù vere
Il nessuno è in ciascuno devono oggi abbracciare ormai gli esseri umani di oggi e di domani
E così anche il terzo oneste vivere
Ormai gli esseri umani
Quattro ormai la vita dei viventi di oggi non è onesta
Lei scrive si trascura la vita dei viventi di domani
Che fine fanno allora i diritti dei viventi
Si devono allineare relativi Zare e talora subordinare ai diritti del non ancora viventi
Non sono i morti che afferra Negrini
Ma sono e non i non ancora viventi che afferma nei disegni
Che affermi già questo punto tuttavia esitiamo a dir poco perplessi davanti a queste prospettive
Sappiamo quali ideologia illiberale e quale tentazione di potere possono nutrirsi di questi inversione
Quanto all'ipotetico beni futuro quando all'ipotetico bene futuro si chiede di sacrificare il concreto bene presente
Ma c'è dell'altro giudizio prognostico non è un giudizio politico
è un giudizio tecnico scientifico
Ora a parte la difficoltà che forse insuperabile
Data la pervasività sociale della scienza delle tecniche dell'economia che si sospinto non reciprocamente
Di individuare scienziati e tecnici realmente indipendenti da interessi immediati quegli interessi sta sottoporre a verifica
è il problema del cosiddetto conflitto di interessi questo
Che in realtà più che un conflitti e una commistione di interessi impropri
A parte tutto ciò la prospettiva che si apre
E
In qualche misura una tutela tecnocratica del potere
E della politica
Ed è una prospettiva realistica non solo nei casi eccezionali in cui una catastrofe ecologica
Finanziaria o biologica incombe
E la politica si autosospende affidandosi se no ma la Repubblica dei filosofi almeno alla Repubblica dei sapienti
La politica nella sua versione democratica come nelle sue degenerazioni populiste e demagogiche si incarna in istituzioni dai tempi brevi
Le decisioni devono essere in sintonia con l'interesse prevalente che la società più o meno autonomamente veridica mentre si rappresenta per se stesse
Ed è poco probabile che entrino in tale interesse
Vissuto considerato
Gestito
Quotidianamente entrino nella valutazione di questo interesse anche le preoccupazioni per la sorte di società diversi ipotetiche quelle future magari lontane nel tempo
A questo interesse momentaneo ma la politica deve rendere conto
I momenti elettorali sono quelli dei rendiconti a scadenze ravvicinate le rivelazioni rilevazioni demoscopica
Riducono i tempi ancora annullandosi
La mio Appiah della democrazia che coincide con la sua tendenza essere cicale rispetto alle risorse è un grave problema nel momento in cui occorrerebbe la virtù del
Presi Pio piglia
Mi fermo qui siamo nel regno delle contraddizioni il costituzionalismo nel quadro dall'ora era il mondo dei diritti ma ora il mondo ha bisogno di doveri
Il costituzionalismo ha prodotto la democrazia ma oggi abbiamo bisogno di elementi di tecnocrazia
Doveri e tecnocrazia fanno paura non c'è che dire
Ma sono necessari proprio alla luce delle premesse e delle promesse del costituzionalismo una volta che non lo si intende come mero egoismo dei viventi
La contraddizione è intrinseca
Sarà distruttiva
Non lo sappiamo quel che sappiamo è che essa chiama tutti coloro i quali
Nello studio e nella pratica richiamandosi valori permanenti del costituzionalismo intendono agire costituzionalistica mente
Il richiama ha un compito non facile su un terreno incerto dove molto c'è da costruire
Il costituzionalismo ha avuto una storia la questione si avrà ancora alcune storie
L'avrà in quanto riuscirà incorporare nella democrazia senza annullarla o umiliarla la dimensione scientifica
Delle decisioni politiche queste mi pare l'ultima sfida del costituzionalismo l'ultima metamorfosi
Alla quale
E chiamato
Vi ringrazio
Ringrazio il
Professore l'amico ce lo consente Zagrebelsky
La sua relazione estremamente interessante
Questa apertura del costituzionalismo moderno
Verso il mondo dei doveri
Piuttosto che dei diritti
Oggi siamo abituati alle carte edili
Forse bisognerebbe cominciare a pensare alle carte dei doveri allora che sarebbe
Da
Guarda esatto
è una prospettiva nuova di estremo interesse
Un'apertura sulla quale
Io credo
Bisognerà riflettere a lungo
La parola adesso al
Giuliano Amato per la sua relazione dallo Stato di diritto allo Stato costituzionale
Signor Presidente signor Presidente del Senato
Vicepresidente della Camera e tanti altri autorità ed amici io vi riporto indietro
Poi può darsi che rinviarlo agli stessi punti toccati da Gustavo
E non Register o a dire che la dimensione che serve anche quella etica oltre del tecnica
Che forse c'era già perché tornando indietro è inesorabile incontrare Giuseppe Mazzini che diritti e doveri li aveva messi nello stesso contesto
Ma il mio punto di partenza è un altro de è un punto di partenza che sollecita coloro che e a mano scoprire culture diverse in traduzioni dei medesimi termini
Stato di diritto
Se leggiamo l'articolo due del Trattato dell'Unione europea quello che ora e il Trattato dell'Unione
Quindi si dice nella versione italiana che l'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana della democrazia della libertà dello stato di diritto
è un valore comune perciò all'intera Unione insieme agli altri quello dello stato di diritto se leggiamo la versione francese dice letta detto qua
Se leggiamo la versione tedesca dice la Rex testate l'ICI CAI
La statualità di diritto se leggiamo la versione inglese dice zero punto primo
Sono traduzioni ve lo stesso concetto
Che di sicuro riflettono un nucleo comune in tutte le lingue in tutte le culture macché aldilà del nucleo comune porta con sé in ciascuna lingua
Significati evocazioni implicazioni profondamente diverse il nucleo comune
è quello che ha detto Gustavo in apertura
E il principio che si afferma con il costituzionalismo che il potere ha da essere limitato dalla legge in funzione della tutela di diritti e di libertà dei cittadini questa
La storia del costituzionalismo è tuttavia quel principio è e era destinato ad operare diversamente in contesti storici che erano diversi e che avevano
Formato conformato il potere in modi profondamente diversi
La la diversità di fondo lo sappiamo è quella tra la rule of law e lo stato di diritto nei Paesi continentali anche se ci sono poi dei punti comuni perché
La Rolo però identifica il primato della legge in sistemi
Do se il punterei del sovrano non riuscito mai ad affermarsi come suprema potestas dello Stato
E dove visto che andando al passato si va latino allargo Bernabò full Umma del sovrano aveva sempre corrisposto al fianco da iuris Tizio
Le di cui era titolare in giù dice in terra pretendi giù dice di una legge che governa Column non poteva in nessun caso violare
Era la common law
Era la saggezza collettiva diventata precedenti fatto sta idee
Che nella roulotte Zullo emerge palese l'embrione della divisione dei poteri dove
Il potere di governo e limitato dal potere del Giudice interprete di una legge superiore questo
Sì emergerà nel modo più limpido nel passaggio della rule of law da un continente all'altro dal continente europeo
Al continente americano dove in luogo della common law
Emergerà alla Costituzione come legge come legge superiore
è molto diverso lo stato di diritto che si afferma nel continente europeo e in particolare in Germania dove a seguito della Camera Ristich ed oltre le si viene radicale andò il principio che il potere sovrano opera nei limiti del diritto
Opera nei limiti del diritto viene a significare due cose
Che tuttavia essendo il potere sovrano ha sempre una sua intrinseca responsabilità verso i bisogni collettivi comunque si manifestino
E dall'altra parte che non esiste diritto o libertà
Che abbia una sua consistenza al di sopra e al di là del diritto che lo regola
E lo dirà nel modo più esplicito ieri linee che nel suo che consideriamo l'inventore dei diritti pubblici soggettivi e quindi delle libertà quando scriverà in modo non equivoco
Lo riprendo dalla traduzione italiana a suo tempo prefata da Vittorio Emanuele Orlando non essendo un vi nulla che garantisca l'effettiva adozione di dati i principi in sede legislativa
In nessun caso all'individuo può appartenere una pretesa all'emanazione di una legge avente un dato contenuto punto
Uno si aspetterebbe
Che la lega Littell età dentro a francesi se che nasce insieme alla Dichiarazione dei diritti abbia una connotazione diversa e riconosca la priorità
Dei diritti e delle libertà dei cittadini ma in realtà non è così cancella il potere sovrano dell'Esecutivo
Lo trasferisce alla Volontè generale dell'Assemblea
Ma nulla riesce ad essere sopra l'Assemblea come ben sappiamo tant'è vero che dovrà arrivare il due mila otto cioè
Più di due secoli dalla dalle prime costituzioni francesi
Per che al Consei Costituzione il sia attribuito il potere di decidere sulla legge e non solo di consigliare al Parlamento di Moggi
Modificare o la legge con la Costituzione in base al principio fino a quel momento prevalso che l'ultima parola dell'attuale rappresentante della volontà di generale
Ora
L'Italia che arriva allo Stato di diritto attraverso una Costituzione hoc True a ieri
Non a caso ci appare come un uno Stato che non è costituzionale ma è soltanto di diritto in ragione di quella Costituzione
Dello stato di diritto di cui l'Italia si dota dopo l'unificazione è interprete i non controverso e supremo proprio Vittorio Emanuele Orlando
Il quale molto interessante in questa vicenda perché
Da una parte attratto attratto proprio dall'equilibrio dei poteri britannica che probabilmente l'esempio chi più ha in mente è tuttavia
E sterili o di una cultura tedesca dell'acqua Labanchi ed ero Berlato ante soprattutto
Della quale sente fortissimo il bisogno per dare forza allo stato dei poveri di cui da ultimo ci ha parlato Sabino Cassese che vedo di nascosto
Dietro al Presidente della Corte dei conti il non su così Simo libretto che uscito proprio in questi giorni il problema di Orlando è proprio quello che si abbina mette in luce
Percepisce che lo Stato che è nato è debole
Percepisce che debole davanti al localismo che lo può sommergere che non è affatto cancellato dal modello centralistico adottato
Percepisce che può essere debole davanti ad un potere sovrano che in fondo è rimasto tale ha concesso unilateralmente una Costituzione e continua a
Ad essere lì e allora sì fa questa costruzione che io per il suo tempo considero assolutamente fu
Ora mi databile io ritengo che siamo debitori di Vittorio Emanuele Orlando per lo Stato che riuscimmo
A preservare allora
Concentrando tutta la forza nello Stato e negando che vi sia una potestas suprema nello Stato
Nessuno è sovrano se non lo Stato non lo è il popolo non lo è il Parlamento non lo è lo spessore
Tutti debbono essere subordinati allo Stato di diritto è una costruzione se volete che ha molto di artificiale
Che riesce a giustificarsi concettualmente estendendo in modo del tutto arbitrario da pendenti Istica al diritto pubblico ma questo è un discorso da giuristi
E tuttavia in termini di politica istituzionale una formidabile costruzione nella quale racchiude tutto e cerca di contenere
Quello che è l'istinto naturale in un Paese figlio in fondo dello Stato nazionale e continentale e l'istinto è quello di Adamo
Distinto è quello di un potere sovrano che si considera ciò che il maschio potenza della femmina dai tempi di Adamo non è una creatura indipendente ma è figlia della mia costola
E quindi in qualche modo è destinata dipendere da me così fu spiegato allora danno
E ci sono voluti milioni di anni di storia toglierli forse non interamente quest'idea dalla testa
Distinto di Abramo e distinto delle potere sovrano che riemerge dell'esecutivo che torna ad essere stato nottate
Cosa che nello Stato di diritto tedesco non era negata dai grandi dell'epoca per gli airbag
E per la badante è pacifico che
La
Può l'interprete vero della volontà dello Stato in realtà il potere esecutivo
Orlando questo lo nega attratto dal modello britannico alle squadre arriva con citazioni tedeschi questo se volete
è una singolari sì ma contraddizione ma
Ecco facendo questo Orlando rifiuterà il ritorno allo Statuto
Che non a caso coloro che lo chiamano ritorno sono dei cultori della costola di Adamo per loro e ritorna lo Statuto è il ritorno
Alla preminenza del potere esecutivo in realtà cosa che nello Statuto non c'era ma
A era e era Adamo che riferiva
E nonostante il suo legame corra nelle enti non sarà mai d'accordo con rane letti il quale dirà che il potere esecutivo in realtà e un potere
Il potere esecutivo potere centrale del silenzio almeno nella vita dello Stato può e deve agire secondo il bisogno collettivo richiede
Purché si mantenga nei limiti del diritto obiettivo e quindi il diritto
Diventa un contesto non la fonte autorizzativa
Non così come sappiamo già hanno Bini che quasi nello stesso tempo sosterrà che mai il potere esecutivo può muoversi se non con autorizzazione parlamentare tuttavia
In quello stato di diritto
Quali siano i contenuti dell'autorizzazione parlamentare è quanto mai problematico
Forse è sufficiente che vi sia l'autorizzazione ad agire non è necessario che vi sia la predeterminazione dei modi dei fini e dei tempi dell'azione
Dell'Esecutivo insomma avrebbero detto i giuristi legalità formale e non necessariamente legalità sostanziale
Per noi
Il passaggio da questo stato di diritto allo Stato costituzionale significa e
I un cambiamento profondo che accade solo con la Costituzione del mille novecentoquarantotto
E l'adozione della legge superiore
Ed è la rivoluzione
Ad Adamo viene detto lei fatelo dalla testa
Guarda che non sono usciti dalla tua costo dagli altri poteri tu esci da me come gli altri poteri escono da me
La Costituzione è l'unica fonte dei poteri e i poteri sono eguali l'uno all'altro perché nessuno deriva in una realtà dal
E c'è l'affermazione del principio che la stessa legge
In realtà subordinata ai principi e ai modi secondo i quali la Costituzione vuole che i diritti e le libertà dei singoli vengano regolati
E sebbene noi non abbiamo l'articolo ottanta della Grundgesetz che la legalità formale informalmente la rende sostanziale
Interpretiamo la Costituzione della Repubblica come fonte di una legalità sostanziale
E allora si arriva a sciogliere quella che nell'Ottocento era sempre rimasta una contraddizione rispetto dei diritti delle libertà
Che apparivano troppo limitati dalla legge scrivevano il Palma ed altri costituzionalisti ma questo troppo non aveva alcun parametro giuridico in realtà perché
La legge era era era l'unica fonte e non c'era nello Statuto null'altro che una riserva generica di legge
Per noi giuristi dire che si passa dalla riserva di legge alla riserva rinforzata di legge significa una un'enorme in campo cambiamento ora
E mi avvio
A concludere
Il il direi che il da questi punti di vista
Il passaggio al nuovo mondo dello Stato costituzionale è un passaggio che si realizza in modo non equivoco
In modo sufficientemente lineare quello del rio Rita dei diritti e delle libertà rispetto al regolatore legislativo che ne dispone entro i limiti
Se e il rapporto tra il potere e allora al alla fine anche tra i poteri e i diritti
Che non riesce mai nel corso della vita repubblicana a liberare Azzi di e fattori pregressi di fattori che sopraggiungono in particolare
L'istinto di Adamo continuerà a manifestarsi
E saranno i partiti i protagonisti di questa propensione i partiti ai quali una parte della dottrina riconoscerà la
La sovranità
Si arriverà anche a scrivere che la sovranità appartiene alla maggioranza
Si avrà difficoltà accogliere che non esistendo più il popolo indistinto Chiggio Bava al modello di Orlando tuttavia
La sovranità si diffonde perché si esercita nei modi e nei limiti indicati da queste costituzione
E l'idea di limite
Chi è l'idea che ha grosse difficoltà ad affermarsi
E paradossalmente il nostro Stato riprendo qui scusate l'analisi di Sabino tendo a citare spesso l'ultimo libro che ho letto e questo è l'ultimo
Quindi non è detto che meriti tutte queste citazioni volevo solo dire che era l'ultimo che ho letto
Ed ultimo che ho letto che lo Stato è paradossalmente deboli perché troppi si sentono forzati
E quindi non si realizza quell'equilibrio Chiera poi ciò che Vittorio Emanuele Orlando aveva in mente potere esecutivo che sorretto dal principio maggioritario
Tende a ritenersi l'esclusivo titolare del potere pubblico
Poteri decentrati che intendo non l'affondo voluta come qui comando esclusivamente io non mi interessano le interdipendenze
Diritti che vengono vissuti in assenza della percezione dei bambini
Qui Gustavo se permetti una integrazione non correzione di quello che tu dici allo scopo anche di renderti meno infelice più fiducioso
Il
Inerente alla nozione di diritto in un sistema come il nostro
Il rispetto degli altri presenti e futuri il rispetto degli altri presenti e futuri
La questa idea fondamentale nella nostra Costituzione della dignità
Che noi e abbiamo fin dai primi articoli la nozione di responsabilità
Io sono convinto che il principio di precauzione che tu hai citato trova un fondamento costituzionale
Perché io non posso muovermi ignorando gli effetti che producono su cui gli altri presenti o futuri che sia
Io sono uno che tende a ritenere presente il concepito tanto per fare un passo avanti verso il futuro non tutti la pensano come me
Ma io io questo lo penso ma
Anche chi è non è ancora avvenuto e Titti De
Lotto dopo nell'esercizio responsabile dei miei diritti
Cioè quella stessa affermazione visto che ho parlato del concepito fatemi scivolare in una direzione quindi DTT che non verrà aspetteresti e da me
Ma quell'affermazione che è
GE del precedente Pontefice per far Dio si fece impotente per fare atti per farti di vero
Vuol dire che la libertà non è l'esercizio incondizionato di qualunque facoltà io ritenga conveniente per me stesso
Ma di volta in volta la scelta di ciò che è giusto o ingiusto rispetto a ciò che ho davanti
Il davanti io o il presente che in futuro
Questo è qualcosa che spaventosamente manchevole al nostro tempo e che dobbiamo recuperare ma questo è una dimensione etica
Delle della responsabilità inerente Abba nozione stessa di libertà
Che Scelta
Autonoma il luogo della etero non mia imposta
Ma essendo prescelta tra il bene il male e il bene include il presente in futuro il male include il presente in futuro presto all'esercizio della libertà
E quindi laddove portiamo queste nozioni
Ecco ci accorgiamo che una deformazione intervenuta grave nelle società del nostro tempo e proprio quella che è dovuta alla perdita di questa percezione
E abuso puramente egoistico in funzione di convenienza individuale di e grandi diritti e grandi libertà
Che fra l'altro fatemelo dire in chiave retorica furono affermate da persone che essa criticarono la propria vita
Perché ciò accadesse e che così facendo testimoniare l'anno dell'indole no nego Istica dei diritti delle libertà della persona
Quindi a Ugo Gustavo non perdiamoci danni
Se
Ringraziamento va anche a Giuliano Amato per la sua relazione
Interessante come quella precedente d'altronde
Che sostanzialmente le due relazioni finta che era una visione di carattere unitario che tiene conto delle caratteristiche
Coglierne
Del costituzionalismo moderno
Terminiamo qui la prima parte del nostro incontro anticipando di poco la nostra pausa riprendiamo i nostri lavori fra venti minuti grazie diamo agli aspetti di rimanere qualche istante nella sala per consentire al Presidente della Repubblica di lasciare il Palazzo
Tra qualche minuto sarà servita del caffè nel salone Belvedere
Adesso sta
E quindi rilevante
Restare nell'ombra che
Abitata e magari queste cose la RAI
Ma anche il dovere
A
Realizzazione
Vi prego di prendere posto
Sì
Alla
No se spostare
Allora la via dell'impresa
Non varia però il relatore no no no no no no
Va benissimo
Prego
Cioè
E i relatori vicino
Tragico forse Raimondi scommettere mila in maniera che
Completiamo il tavolo è piuttosto
Allora riprendiamo i nostri lavori vi prego
Dimettervi seduti grazie
La seconda parte
Inizia con la relazione del professor Maurizio Fioravanti sullo Statuto Albertino
Professor grazie Presidente io inizio subito con un testo che è uno dei più noti sullo Statuto Albertino l'autore Luigi Rossi uno dei maestri di Costantino Mortati
Lo scrittore è compreso negli studi giuridici in onore dei Santi Romano e siamo nel mille novecento quarant'
Rossi considerava positivo il fatto che in Italia non si fosse fatto lui la chiamava una Costituzione in senso razionalisti
Lo Statuto si era tramite le carte francese la restaurazione
Avvicinato allo spirito costituzionale inglese si era così ottenuto un testo capace di adattarsi alle circostanze successive dotato appunto della qualità
Della elasticità
L'elasticità non è la flessibilità sì se per flessibilità si intende la libera modificabilità della carta da parte del potere legislativo ordinario
L'elasticità è una qualità che alcune costituzioni hanno per per essere state concepite in modo non dottrinario diceva russi con la consapevolezza di dover lasciare spazio a successivi adeguamenti
Lo Statuto secondo Rossi era rigido in quanto scritto in quanto sentito come tale nella coscienza pubblica ma nello stesso tempo era Tosato del carattere della elasticità
Se poteva essere modificato in Parlamento non era perché era una carta debole a disposizione delle maggioranze ma perché in quel sistema liberale
Il Parlamento ha il compito il rinunziabile di aggiornare la carta ai tempi nuovi
Ora il ragionamento di Rossi era costruito in modo eccellente ma
Non non rende non ci rendeva chiarezza su in che cosa consistesse l'elemento della rigidità dove fosse cioè il nucleo fondamentale dello Statuto irripetibile che è una questione da sempre
Aperta in questo modo l'elasticità rischia e rischiava di degradare di far sembrare nello Statuto utero
Come privo di un vero e proprio modello costituzionale per dirla volgarmente
Un vestito buono per tutte le stagioni e quindi non la qualità
Della elasticità ma questa adattabilità regimi politici diversi e successivi data dalla sua i indeterminatezza come portatore di un preciso modello costituzionale
Massimo Severo Giannini cinque anni dopo presentando lo Statuto nell'ambito della collana promossa dal Ministero della Costituente lo disse con un'immagine plastica davvero notevole lo Statuto dice
E come certe illustri facciate nate per ornare dimore di signori
E che sono rimaste impassibili immobili nonostante che nel frattempo quel edificio sia divenuto abitazione borghese fabbrica cinema o addirittura garantisce
C'è un crescendo nella destinazione borghese che indica i Cennini
E e questo è l'irrilevanza dello Statuto la critica era fortemente corrosivo allo Statuto e potuto essere la Carta fondamentale della monarchia
Poi del sistema appare più o meno parlamentari Insacco voi convivere con il fascismo perché in fondo è solo la facciata
Del regime costituzionale ora
Io come storico credo che entrambe le opinioni siano un po'esagerato è un po'estreme e quella di Rossi era assolutoria quella di Giannini era assessore sommariamente liquidatoria del nostro Statuto
Per ristabilire e non la verità storica perché non è compito dello storico ma per
Far parlare le fonti a questo proposito bisogna ripartire da un testo che considero fondamentale che è brevissimo e che l'articolo che Cavour pubblico sul Risorgimento il dieci marzo del quarantotto
In questo testo Cavour
Ci mostra la radice politica effettiva vera materiale della cosiddetta elasticità dello Statuto
Ma nello stesso tempo con grandissima lucidità politica individua anche quello che è il nucleo in inderogabile dello Statuto stesso
Di che cosa si occupava Cavour Cavour
Doveva spiegare all'opinione pubblica liberale che si era attivata perlomeno una certa parte riferendo di aver avuto poco dallo Statuto
Lo Statuto sia un po'qualificava lo ricordo come legge fondamentale perpetua irrevocabile della monarchia si sapeva che gli ambienti di corte lo consideravano un gesto assolutamente unilaterale
L'opinione pubblica liberale era delusa Cavour
Fonda il suo intervento su un concetto l'indispensabile potere di modificare le proprie forme politiche
Non è alienabile da parte della nazione cioè introduce l'idea della progressività dello Statuto elasticità in questo senso che esso è un punto di partenza
Lo Statuto però poi in questa successiva evoluzione si deve confrontare anche con i limiti all'evoluzione stesse la Carta costituzionale statutaria
Conteneva secondo Cavour un patto indissolubile il patto tra la Nazione e vorrei
Questo significa che in Parlamento scrive Kabul si possono modificare le clausole del patto lo si può aggiornare ecco la dimensione dell'elasticità ma non lo si può negare
Non lo si può eliminare non si può
Consentire che l'evoluzione della Carta costituzionale vada a al all'etere la posizione delle due parti contraenti
Cavour propone una figlia media al movimento liberale
Che Vitis sia il ritorno in senso neo assolutistico ma sia anche evoluzioni in senso radicale repubblicano
Garantisce cioè con la propria
Autorità politica per così dire la rigidità l'elemento il rinunziabile dello statuto il nucleo fondamentale indicato chiaramente nell'articolo due
La forma di governo monarchico rappresentativa
L'elasticità asta nella nella nella nella libera modificabilità delle clausole del patto nella ricerca di equilibri
Di volta in volta favorevoli da una parte e dall'altra ma la rigidità consiste nel fatto che i due poli non possono essere toccati questi questa
Forse la cosa che Rossi non era riuscito a capire bene e che si trova in radice e nel quarantotto in Cavour una carta rigida in questo senso ma elastica
Quello che Cavour ha intuito ori e posto sul tavolo dal punto di vista politico
Se se ci spostiamo avanti nel al mille ottocentottantasei Orlando di cui si parlava prima lo traduce in una dottrina giuridica ora io non saprei dire
Se Orlando lo fa consapevolmente sulla scia di Cavour ma certo il risultato dell'operazione esattamente questo
Quello che in Cavour era la ricerca di difficili equilibri politici sotto l'ombrello dello Statuto ora diviene la dottrina giuridica
Del Governo parlamentare e c'è da rimanere ammirati perché siamo nel mille ottocentottantasei Orlando aveva ventisei anni
E si fa carico di rispondere all'intera letteratura antiparlamentare del tempo son d'accordo con quello diceva prima il Presidente a Marzocchi
Sempre contrario ad ogni ritorno allo Statuto
E Orlando adopera la stessa tecnica di Cavour ma riesce a dire in modo più tipizzato come costume del giurista riesce a costruire la dottrina
La stessa tecnica intendo dire questo espunge due estremi politici da una parte
L'interpretazione
In senso se volete neo prussiano dell'articolo sessantacinque dello Statuto il regno nomina e revoca i suoi Ministri come se nello Statuto fosse contenuta all'idea
Che il Governo e il Regio inni in nella sua essenza e che la maggioranza politica va solo a sovrapporsi aggiungersi
Come elemento ulteriori che non lo qualifica però nell'essenza perché il governo del Regio questa idea
Ne ho prussiana Bismark chiara non è l'idea del Governo parlamentare non è l'idea del Governo parlamentare italiano ma per lo stesso motivo per questa dialettica degli opposti che aveva creato Cavour
Non si può dire che il Governo parlamentari sia quello critiche sta nel dominio della maggioranza politica
Della Camera quella dice Orlando all'estremo neo giacobino
Non dice questo non è questa la locuzione che sceglie ma come storici possiamo introdurla noi
C'è l'estremo Leo prussiano Shell estremo neo giacobino
E che concepisce la maggioranza politica come il fondamento esclusivo del governo parlamentare
Invece il Governo parlamentare il Governo di gabinetto
E il Governo che sta nel centro tra questi due estremi e il dopo e il Governo che si fonda su un doppio pilastro ricordo che Meuccio Ruini alla Costituente parlo più volte dei due pilastri
Del governo parlamentare il vero Governo parlamentare
Risulta da due elementi costitutivi quello della maggioranza parlamentare che impedisce al re
Di cercare
Candidati ministri al di fuori della maggioranza parlamentare
Ma anche l'assenso reso il primo elemento è l'elemento politico del consenso il secondo elemento è l'elemento tasso dal Capo dello Stato è l'elemento istituzionale
E c'è un doppio fondamento del governo parlamentare molto più tardi Mortati la chiamò il parlamentarismo duale questo delle sale liberale
Questa è la forma di Governo vorrei che questo fosse chiaro non di Orlando e dica al Bureau del liberalismo italiano ma è la forma di governo del liberalismo monarchico europeo del diciannovesimo secolo
De della Germania non Bismark Chiana degli Stati del sud della Germania delle carte francesi della restaurazione
Dette
Delle diverse fin diverse fasi della storia costituzionale idee ricca spagnola
Non per caso
La cultura costituzionale italiana di fine secolo questo è un dettaglio di grande rilevanza ignora completamente o le poche volte ne prende atto prende le distanze dall'evoluzione inglese verso il governo del premier
Perché lo considera una una degenerazione del sistema in senso comunisti
Che rompe l'equilibrio duale teorizzato da Cavour e da Orlando
Dunque la dottrina giuridica il governo parlamentare e la dottrina del doppio fondamento del Governo parlamentari
Questo l'ho con lo sapevano tutti con assoluta consapevolezza nel corso delle stalli penale d'Italia e questo è l'elemento della rigidità
Dello Statuto nel senso che tutti sapevano di potersi muovere nell'equilibrio fra questi due poli
Ma sapevano che nessuno dei due poli poteva essere nel caso non si poteva andare di fronte nei confronti di un'evoluzione
Che riducesse il re ha un ruolo meramente lo farei
Naturalmente alla base di tutto questo è inutile che io aggiunga quello che molti altri hanno già detto sull'Italia liberale c'è una visione
Elitaria della politica però questo va detto c'è la prospettiva del Governo
Dei migliori che sono coloro che sanno interpretare la storia i destini della nazione quando ho parlato all'inizio del Parlamento che aggiorna la Costituzione
Quel Parlamento un Parlamento idealizzato dalla dottrina come il luogo della Regione della in perpetrazione
E della trascrizione in forma di legge del diritto della nazione qui c'è la radice culturale della cosiddetta onnipotenza parlamentare dell'Italia
Liberale non solo dell'Italia che comprende il dovere del Parlamento di aggiornare progressivamente la Carta costituzionale secondo questa concezione elastica da cui sono partito
Ora
Bisogna porsi una domanda a questo mondo in sé così ordinato fin quando dura
Io direi che è già parzialmente in movimento nei primi anni del Novecento
Lo testimonia un altro testo che voglio portare alla vostra attenzione e che è il commento allo statuto del Regno il famoso Rush OP Brunelli
Pubblicato nel mille novecentonove in diversi passi del commento allo Statuto
Si avverte un travaglio in atto che venti tangibile una sorta di presa di distanza da quel dogma
Dell'onnipotenza parlamentare si trovano espressioni come
Il timore di eccessi anche da parte del legislatore col pensiero che anche esso deve avere i giusti limiti all'azione propria siamo nel mille novecentonove
La distinzione fra Costituzione legge ordinaria prende sempre di più l'aspetto
Il significato di un mettere limiti all'organo deputato a fare le leggi ma soprattutto quello che fino ad ora non era stato notato adeguatamente
E che nel convento allo statuto del Regno si trova già in atto l'evoluzione verso l'idea della Costituzione come norma giuridica
Che era la cosa che sfuggiva le fa liberale perché le fa liberale conosceva la superiorità della Costituzione conosceva anche la rigidità ma considerava la Costituzione come un ideale storico-politico non come una norma giuridica
E qui nello Statuto scusate nel convento nel mille novecentonove per la prima volta si trova l'espressione che la Carta costituzionale deve essere dotata di una forza formale propria
Che la renda inattaccabile non solo al decreto dalla sentenza ma anche alla legge di una forza formale proprio a questo pare essere davvero la grande novità non la superiorità in sé
Della Costituzione come concetto che era conosciuto anche prima ma il fatto che questa superiorità debba essere data da una forza formale
Propria sullo sfondo molto sullo sfondo la superiorità della Costituzione inizia ad essere qualcosa che va nella direzione
Del controllo di costituzionalità
Scrive il commento sia consentite tre righe di citazione l'attribuire una maggiore forza formale alla Costituzione
è perfettamente inutile se non si giunge poi ad ammettere un efficace controllo un controllo schiettamente giuridico
Sulla conformità sostanziale e formale delle leggi ordinarie ai limiti sostanziali e formali che essi contengono nella legge suprema
Sol mille novecentonove sullo sfondo ancora dello sfondo compare qualcosa che era conosciuto da sempre
Ma che non era considerato facente parte del regime costituzionale europeo cioè gli Stati Uniti che vengono richiamati per la prima volta in questa chiave dicendo
D'accordo loro sono una Repubblica e non una monarchia loro s'sono uno Stato federale non siamo lo Stato unitario ma al loro come noi appartengono al regime costituzionale
E il regime costituzionale vuole che si mettano limite controlli a tutti i poteri compreso il potere legislativo
Ora questa straordinaria anticipazione del mille novecentonove ci pone ci costringe a porci un'ulteriore domanda ancora
E cioè questa voce del commento espressiva di una tendenza in atto si può dire che dal mille novecento nove in poi si ragiona in Italia di queste cose o è una voce isolata
Purtroppo propendo per questa seconda ipotesi che sia una voce isolata
Da che cosa lo deduciamo io prenderei qui il punto più alto della manualistica dell'Italia liberale che è il diritto pubblico italiano di Santi Romano mille novecento quattordici sappiamo
Che lo possiamo trattare mille novecentoquattordici anche se per cause vere belliche questo manuale non fu mai pubblicato
è stato ritrovato nelle carte
è stato ritrovato nelle carte di Romano e pubblicato nel mille novecentottantotto
Però lo lo possiamo datare grazie alle all'analisi delle carte mille novecentoquattordici è il il manuale il grande manuale dell'Italia liberale che forse
Ci mancava
Leggiamo in questo manuale
Santi Romano non esiste nel diritto italiano un potere legislativo superiore a quello ordinario
Il quale non soltanto è un potere supremo quello ordinario ma è altresì assolutamente insindacabile da ogni altro potere compreso il giudiziario
Ho scelto volutamente Santi Romano perché tutti conosciamo quanto sia complesso vitale effettui l'itinerario di San Pietro è la dimostrazione che fin quando si rimane in quel tempo storico
E
Il tempo storico dello Stato liberale di diritto a tutti risulta impossibile compreso Santi Romano intaccare un qualcosa che è il principio di sovranità che incardinamento
Nella legge dello Stato
Ciò che non si può mettere
Direi obesi altamente e che un potere diverso da quello che ha fatto la legge abbia il potere
Di annullarla perché questo creerebbe un'insanabile contraddizione nel principio di sovranità e aprirebbe la V.I.A. soprattutto un'altra cosa il potere che ha annullato si sentirebbe portatore di un diritto superiore
E si tornerebbe al diritto naturale cosa inammissibile
Per il positivismo delle sabbie Santi Romano questo non vuol dire
E questa è la cosa da comprendere più difficile che il potere legislativo sia privo di limiti
Voglio ricordare che i Santi Romano è stato il primo con un saggio del davvero splendido del mille novecento due a costruire una dottrina dei limiti all'esercizio della funzione legislativa
E li ha anche indicati puntualmente e tra questi limiti ammesso anche gli articoli ventiquattro e seguenti dello Statuto cioè
I diritti libertà il principio d'uguaglianza eccetera
Ma quando Romano ragionerà su come questi limiti che secondo lui sono connaturati all'esercizio del potere legislativo possono divenire operativi
Egli dice che sono elastici rimovibili dagli stessi organi che vi sono soggetti i quali non possono arbitrariamente violarle i
Ma possono usare ed una specie di potere discrezionale del superarli cioè c'è un travaglio sottostante e soprattutto
C'è il concetto della in opponibilità di questi limiti sono limiti positivi così che il positivamente esistenti ma sono in opponibili al legislatore stesso cosicché la conclusione
Di Romano è netta è da escludersi il che è ormai pacifico il cosiddetto sindacato sulla costituzionalità intrinseca della legge formale
Mi avvio a una prima provvisoria conclusioni
Il giudizio sulla flessibilità dello Statuto deve essere probabilmente rivisto
è stato condizionato dal dato formale dell'assenza del procedimento di revisione formale ma l'assenza del procedimento non vuol dire di per sé flessibilità
Assoluta se si va a studiare la rigidità nella sua sostanza ci si accorge a differenza di quello che pensava Giannini che l'Italia liberale abuso
Una sua legge fondamentale certo non ha avuto i diritti fondamentali della persona ora arriverò a questo ma la forma di governo dell'Italia liberale era qualificata in quanto tale dalla propria carta rigidità significa
Che
Gli attori politici e sociali di allora sapevano di muoversi dentro un perimetro preciso sapevano che uscendo da quel perimetro si usciva dalla dai confini della Carta costituzionale
Naturalmente con l'avvento della Carta costituzionale repubblicana si è grandemente accresciuta questo va da sé
La consistenza del nucleo fondamentale il rivedibile che non è più in quell'articoletto sulla forma di governo dello statuto il nucleo fondamentale rivedibile oggi
Giunge a comprendere quei principi fondamentali e quei diritti fondamentali della persona che erano sconosciuti al tempo dello Statuto questo guardarsi
Però la la Carta repubblicana questa mia convinzione pura accrescendo la sua rigidità non appena il tuffo in in elasticità
Mantenendo ferma la differenza fra elasticità e flessibilità si può anzi dire che la carta la nostra saputo passare diverse fasi della storia della Repubblica
Ha saputo accompagnare i grandi trasformazioni nel tempo intercorse proprio grazie alla sua elasticità che intendo come suo attitudine a essere riletta alla luce di problemi nuovi
è un Co è un concetto ad approfondire questo dell'elasticità della Carta repubblicana ma quello che è importante
E intanto aver rilevato questa differenza fra flessibilità elasticità la prima è comunque un indice di debolezza
La prima è l'anticamera della derogabilità da parte della legge ordinaria della Costituzione medesima la seconda è invece un carattere che solo posto alcune costituzioni hanno
Che sono anche costituzioni rigide come la nostra ma non astrattamente dogmatiche quindi costruisse
In modo da potersi adattare a tempi nuovi mantenendo la propria identità di fondo
In questo modo si può dire che a suo modo elastico è stato lo Statuto a suo modo elastica e oggi la Costituzione repubblicana c'è poi però l'altro aspetto è la rigidità sul quale
Mi avvio a concludere che ha a che fare con quello si diceva prima a proposito del convento allo Statuto
Cioè l'attitudine della Costituzione a porsi come norma giuridica in modo da vere questa forza formale propria che la porta ad annullare la legge ordinaria con essa in contrasto
In questo passaggio è stato decisivo il fatto che la nostra Costituzione contiene
Quei diritti fondamentali della persona che sono riconosciuti direttamente nella Costituzione medesima e che non erano tali al tempo dello Statuto leggiamo ancora una volta
Un passaggio di Santi Romano che espressione di un travaglio davvero
Non si vuole rileggiamo che le libertà individuali dice Santi Romano possono essere colte nel momento in cui la personalità del titolare
Appare meno compenetrare sa con quella dello Stato si va in direzione della autonomia in modo che esse non possono considerarsi solo come atteggiamenti e manifestazioni dello citasse
Ma si affermano in una certa antitesi a quest'ultimo al diritto dello Stato in una certa antitesi conosce Roma come un suo al di là oltre la legge dello dello Stato
Siamo a un passo dai diritti fondamentali solo che romano ci mette una virgola la frase non è finita qui e dice pure ammettendo che derivino da un limite che lo Stato si è posto darsi con la sua autorizza
Cioè da una parte da una parte si avverte l'insufficienza del tradizionale modello statuali stico queste sono le colonne d'Ercole della dottrina liberale
Nessun proprio in questo punto qui
Si avverte la tradizionale scusate l'insufficienza il tradizionale modello sta solistico con questa espressione suggestiva di un al di là rispetto al diritto soggettivo diritto legislativo statale quindi
Qualcosa da esplorare che Santi Romano pensava che dovesse essere
Esplorato ma dall'altra parte c'è sempre un'altra parte alla fine
Non si può e non si deve abbandonare l'idea che il fondamento ultimo dei diritti rimanga nella legge dello Stato sovrano nel limite che essa medesima posto così che
Da quel momento in poi l'esplorazione di questo al di là è condizionata dal timore che esplorando lo si possa perdere il baricentro della sovranità politica incardinato nella legge dello Stato
La scienza giuridica
Impiego non poco tempo e non poca fatica per uscire da questo recinto
In cui la cultura pregressa l'aveva confinata per risolvere
Questo travaglio la ricerca sulla supremazia della Costituzione riprese anche in Italia nel corso degli anni trenta
Con una grande accelerazione di Costantino Mortati di Vezio Crisafulli di Carlo Esposito
E si disfi e ovviamente si dispiego ancora più successivamente a partire dal tempo della Costituente repubblicana
Ma se si leggono se si rileggono ora molte delle pagine di quei decenni diciamo dal punto di vista del grande ciclo della dottrina costituzionale dagli anni Trenta agli anni Settanta
Se si rileggono quelle quelle pagine alla luce dei quella tradizione su spuri cistica ho cercato di ricostruire onestamente stamani si capisce bene che nulla era scontato non non se ne non si rileva qualcosa di necessariamente progressivo nulla era scontato
Era assai difficile rompere
Quello che io chiamo l'antico monopolio che cos'è il monopolio della forza normativa detenuto dalla legge cioè che se voi Ottini reca
E davvero e forza normativa legittima capacità di normare la devi esprimere nella forma della legge
Si stentava quindi ad ammettere un'altra sua fonte che per giunta si poneva come suprema
Questa storia non so se può essere definita
Questa storia più recente una storia di resistenza alla novità della Costituzione e più prudente e dire che per noi giuristi è stata una storia di difficile coesistenza tra la nuova Costituzione
La novità rappresentata dalla Costituzione e la tradizionale cultura di impianto positivi stico Istat sua listino
Questa è una storia che in parte è stata già scritte risolta ma in parte ancora da scrivere grazie
Un vivo ringraziamento anche al professor Fioravanti
Per la sua relazione sullo Statuto Albertino
Dalla quale emerge chiaramente come i presupposti dello Stato costituzionale delineata dalla nostra Carta fondamentale si rivengono ancorché in forma embrionale nello Statuto Albertino
I particolarmente interessante proprio questa puntualizzazione sulla vicenda storica
Dello statuto quindi un particolare ringraziamento al professor Fioravanti prima di dare la parola all'amico Valerio Onida
Volevo pregarvi dare un'indicazione alla dottoressa abbia Sella di gli interventi
Che dovrebbero esserci chi desidero farle ovviamente nel pomeriggio maniera avere l'idea di quanti il possono essere questi interventi dilazionare anche per quanto concerne i i tempi
La via preghiera di dare questa indicazione
Anche nell'intervallo per la nostra colazione di lavoro
Ma nega immediatamente alla ripresa possiamo fare un
E previsti dall'intervento adesso di Valerio Onida che mi pare viene contenuto in circa trenta minuti se non sbaglio
Il che vuol dire che avremmo
Potremmo avere anche la possibilità
Per arrivare al tredici e trenta di svolgere se dottor Raimondi d'accordo anche la sua relazione
Perché altrimenti ci troveremmo a terminare troppo presto
Questa parte della sessione in relazione alla colazione di lavoro qui facciamo così facciamo anche l'altra relazione e poi rimane la relazione diede il pomeriggio del professor Tiziano
E il dibattito la chiusura dei lavori la parola Valerio Onida Presidente emerito della Corte
Grazie Presidente
Il discorso continua perché in realtà rispetto
Alla quello che ha detto Orizio Fioravanti e mi colloco esattamente un po'sullo stesso terreno anche se prendo in considerazione poi alcuni aspetti diversi perché
Prima cosa da dire che sicuramente la scelta
Di attribuire alla Costituzione repubblicana caratterizzate rigidità
Cioè di sancire la superiorità sulla legge ordinaria per appunto
Fu una delle prime scelte compiute dal costituente e fu larghissimamente condivisa in sostanza nessuno contesto questa scelta
Perché era ancora fresca la storia dello Statuto Albertino che appunto come aveva come ha ricordato Molise Fioravanti restato si concesso come legge fondamentale irrevocabile della monarchia perpetua irrevocabile
E che era passato appunto non è stata mai mai formalmente modificato
Ma esposto non solo alle libere interpretazioni dei protagonisti comprese quelle che avevano indotto taluno a parlare di a invocare ha voluto in torniamo allo Statuto
Ed era anche esposto agli esiti dei rapporti di forza fra i protagonisti ma il punto è che è stato loro struttura Bertino era anche aperto
Alla
A alla contraddizione al vero e proprio annientamento dei suoi contenuti ad opera del regista se non in aria del periodo fascista è un caso compreso che eravate ha parlato
Della letteratura del pensiero dell'epoca per facilità poi anche anni trenta ma una dottrina che aveva a che fare con una realtà che
Era di diverso segno
Tanto che
Sì ma indipendentemente dalla diciamo quando alla Costituente si fece la scelta della rigidità e evidente che i costituenti partivano da una valutazione storico-politica potremo dire di insoddisfazione rispetto al ruolo che lo Statuto Albertino aveva potuto giocare
Non tanto per le sue origini per i suoi specifici contenuti ma proprio per la debolezza del ruolo che lo statuto aveva potuto svolge nella vita dell'ordinamento
Ma dimostrata nell'epoca del del regime fascista
Se non avessimo avuto il fascismo non so se avremmo avuto la Costituzione repubblicana rigida e il controllo di costituzionalità
Perché è evidente che i costituenti
Che volano sostituire appunto lo Statuto la nuova Costituzione rigida avevano soprattutto l'intento di scongiurare il ripresentarsi di vicende di svolgimenti come quelli che avevano seguito l'avvento del consolidamento del fascismo
Sopra ci alle libertà eliminazione da trenta sa democratica perché la monarchia rappresentativa dov'era quando non c'era più una Camera dei deputati eletta
Esperienza insomma della dittatura e della guerra
Però
Credo si debba dire che la scelta netta e senza incertezze dovute tutto in una Costituzione che non fosse lasciata alla mercé
Per le scelte politiche contingenti
Ebbe prima di tutto il significato di ridare alla Costituzione nessun significato più profondo
Perché che cos'è una Costituzione nell'esperienza contemporanea Costituzione non è qualsiasi
Testo che disciplini gli aspetti fondamentali della vita dello Stato
Nel costituzionalismo col di cui già ho parlato stamattina Gustavo Zagrebelsky e Giuliano Amato
Costituzione e un testo che include i lineamenti di un ordinamento non qual sia si ma un ordinamento ispirato a un insieme di principi ben determinati quelli appunto del costituzionalismo democratico
Pur variamente
Declinati
Tanto è vero perché
I regimi che
Prima metà del Novecento in Europa sono sorti
Diciamo in in aperta contraddizione con un rifiuto esplicito e programmatico dei delle premesse del dell'ottanta del mille settecentottantanove e quindi le premesse
Del costituzionalismo non si diedero delle costituzioni come è noto se mai chiamarono altrimenti le loro leggi caso del lavoro per vivere
L'Italia ma
Ora una costituzione in questo senso più profondo cioè nel senso in cui di Costituzione si parla nella storia del costituzionalismo
E tale solo se non può essere disattesa snaturata da scelte politiche contingenti che si ispira la prevalenza
Di questo o quell'ideologia o di questo quel orientamento pratico ora lo Statuto Albertino aveva a avrebbe appunto questa sorte perfetto soprattutto dalla
Vicende del regime fascista cioè rimase sul frontone dell'edificio
Anche dopo che i suoi originari contenuti fondo completamente stravolti o soppressi simbolo quindi rimaste rimasto non di un potere costituente che potesse rivendicare
Il proprio valore contrastarne la corruzione ma simbolo di una potremo dire graziosa elargizione era appunto una carta o privata ma non più qualità o sta tutta
Certo fino a mille novecentoquarantatré essere sulla la cosiddetta legge fondamentale del Regno
Ha potuto rimane rimanere formalmente nell'ambito delle leggi fondamentale delle leggi dello Stato anche quando quelle larghe forti istituzioni rappresentative che erano state solennemente annunciata nel preambolo dello Statuto erano morte e sepolte
Soppresse per legge appunto la soppressione della cava i deputati
O quando il suo articolo ventiquattro ricordava giustamente Maurizio Fioravanti lo dico che approvava eguali davanti alla legge tutti regnicoli qualunque sia
Sia il loro titolo e grado
Ha potuto convivere nell'elenco delle leggi in vigore Italia senza reazioni giuridicamente significative
Con il disconoscimento legale dei diritti regnicoli appartenente alla cosiddetta Russel pratica devi estrema manifestazione forse della debolezza di quella Costituzione che tale non era più non era più una Costituzione
E in certo senso meraviglia che nel mille novecentoquaranta qualcuno mi potuto ancora
Scrivere che c'era una Costituzione nemmeno centoquattro due anni dopo le leggi razziali che Costituzione era quella che aveva acconsentito giuridicamente per l'importanza del nord la Costituzione come norma giuridica e non
Aveva potuto consentire lo stravolgimento totale di tutti i principi base
Da cui
Essa stessa aveva preso le mosse
Certo
Qua gioca il fatto che parlando di costituzione molti studiosi all'epoca forse anche adesso a noi soprattutto in mente l'il sistema di governo siamo dei poteri
E non il sistema di diritti ma parte anche il sistema dei poteri si può dire
Che sistema dei poteri nel periodo fascista rispettasse quel patto fra lei e popolo quel dura quella dualità no non si poteva dire perché
Di in di regime duale durante il fascismo
Dal punto di vista dell'effettività dei dei poteri di governo si poteva non si poteva certo parlare quindi siamo
Quella è sicuramente il fatto che indotto l'Assemblea costituente questa esperienza storica indotto l'Assemblea costituente a cambi a voltare pagina a chiedere
Di fare a voler fare una Costituzione rigida con quindi con tutt'altra origine tutt'altro carattere rispetto alla alla prima costituzione ed il grande passaggio
La grande trasformazione che è avvenuta non solo in Italia ma se nella fase del costituzionalismo che ha seguito la seconda guerra mondiale Acqui secondo me il suo significato più profondo
Perché una Costituzione di rango parificato alla legge giacché non sia legge suprema appunto
è in realtà è un documento politico una sorta di manifesto di intenti ma non ha un valore pienamente giù
Giuridico
Quando Paolo Barile scriveva nel mio zio cinquantuno
La Costituzione come norma giuridica affermava un carattere che non era storicamente proprio punto delle costituzione dell'era liberare una Costituzione derogabile da qualsiasi legge e potremmo dire giuridicamente inutile
Perché l'unica sua funzione nell'ordinamento
E così fu unitaria per Porto Torres tipo
Si riduce addetti si diceva del a quella di chiedere che il diritto si esprimesse attraverso la legge
La riserva di legge sostanza
Unica garanzia dei suoi contenuti
Unica garanzia giuridica prima la garanzia politica dei protagonisti delle forze in capo ma punto quando questa
Questo e quelle forze in campo si altera e scompare come accade da noi con l'avvento del fascismo
La garanzia giuridica da riserva di legge sedici al fatto che il Parlamento dell'era fascista prova delle leggi in contraddizione con l'accordo con lo Statuto fino appunto approvare le leggi razziali
Ora la riserva di legge se poteva sembrare sufficiente maniera liberale
Quando la legge appunto appariva espressione sopra evadere sovranità passata dai sovrani assoluti sia
Alle assemblee rappresentative e quando pareva impensabile che una legge potesse contraddire il postulati di fondo del sistema
Invece l'esperienza successiva l'ha dimostrato che la legge nelle mani di
Variabili maggioranze parlamentari ed i Governi
Perché su di esse si regge estero poteva essere strumento di oppressione di discriminazione di prevaricazione
Di promozione di interessi particolari anche in contrasto con i principi costituzionali e di qui che nasce
L'esigenza diciamo di proteggere la Costituzione come super legge
Anche nei confronti della legge della maggioranza del momento non è un caso che le costituzioni
Informalmente rigide e assistite da un punto da un modello di giustizia costituzionale che gli garantisse siano nate nel dopoguerra in Italia in Germania c'è nel Paese che vadano sulla loro pelle sperimentato il fatto che la legge non è una garanzia
Perché la legge poteva anche essere quello che è stato cioè le leggi come quella parziale razziale del trentotto che negavano i fondamenti stessi
Della convegni delle del pericolo del costituzionalismo democratica
Ora rigidità della Costituzione non significa solo che le leggi che vengono dopo
Ed era così che sono in qualche modo condizionate sul piano procedurale dalla
Dalla Costituzione stessa perché questo può avvenire anche nel rapporto fra il nome dello stesso rango com'è noto Esposito agli altri
Accade che si una legge detti le condizioni per la propria abrogazione per la propria deroga
E abbiamo anche adesso qualcuna di queste di queste leggi che dicono
Presente testo potrà essere abrogata considerato devo devo elaborato durato solo con disposizione stress che mondine modifiche al testo Maravela rigidità non è questo il condizionale intorno della legge posteriore da parte della legge anteriore sul piano procedurale ma è quando si ha quando le norme della Costituzione prevalgono prevalgono e sono destinate sempre a prevalere
Nell'esperienza giuridica concreta quindi nella vita diciamo carne e sangue dell'ordinamento
Per il loro contenuto sulle norme che siano ulteriori eccessive di livello legislativo che sono incompatibili
è stato
Anche stamattina ha ricordato
Tesi autorevole secondo cui l'Italia ha sempre avuto costituzioni dei poli sia nell'epoca monarchica
Tesi un po'risposta
Ultimo deriverebbe Sabino Cassese
Costituzioni dei pubblici all'epoca monache se all'epoca repubblicana so bene che questa tesi viene affermata essenzialmente riferendosi
Alla forza la debolezza dell'assetto dei poteri non della Costituzione dico nel suo complesso in quanto tale
Anche da quest'ultimo punto di vista io mi permetto di dissentire da questa tesi ma qui voglio dissentire nettamente soprattutto da una prospettazione che più in generale porti ad accomunare in qualche modo Statuto Albertino Costituzione repubblicana in un giudizio storico di debolezza
Perché è una tesi di questo genere ignori avrebbe sotto il tre bis due grandi elementi di forza della Costituzione repubblicana che la rendono del tutto imparagonabile allo Statuto del mille ottocentoquarantotto
Il primo elemento deriva dal fatto che la differenza
Dello statuto la Costituzione è stata frutto di un processo costituente democratico che ha visto l'ampia convergenza delle forze rappresentative di tutto il popolo compresa quella larga parte del popolo
Fino ad allora esclusa dai diritti politici non dimentichiamo che il voto alle donne in Italia se ho dato nel mille centoquarantacinque del già citato tra la prima volta con le con l'elezione dell'Assemblea costituente
è stata
Ha visto questa convergenza sul disegno che non nera non il non non fu il disegno autarchico di un ordinamento all'italiana o di un compromesso all'italiana
Ma fu un disegno ispirato ai postulati del più maturo costituzionalismo
Europeo occidentale quello uscito
La quel crogiolo ardente universale della seconda guerra mondiale di cui parlava Giuseppe Dossetti alla svolta che adesso seguito quindi questo è un primo elemento di forza in dubbio dalla Costituzione repubblicana che la rende imparagonabile allora alle costruzioni precedenti
Ma il secondo è dato proprio dalla scelta di attribuire alla Costituzione carattere rigido nel senso dal carattere della super legge per proteggere la degli attentati delle svuotamento delle minacce
Che le le vicende del confronto politico elettorale possono anche possono rischiano di produrre
Siamo anche aggiungere che a questi due elementi di forza se ne siete se n'è aggiunto un altro negli anni più recenti e cioè quello che deriva
Dal processo di
Stato ricordato anche da Gustavo stamattina di internazionalizzazione dei principi costituzionali specialmente in tema di diritti fondamentali
Processo al seguito del quale si potrebbe dire che la Costituzione non è più sola nell'affermare quei principi
Ma è integrata e a sua volta integrale un quadro normativo sovranazionale sempre più anche esso giuridicamente efficace e vincolante
Quindi la rigidità della Costituzione oggi si alimenta di nuove fonti e si sottrae al rischio di devianze troppo vistosi derivanti da cause interni all'ordinamento nazionale anche al di là del presidio offerto dalle
Cosiddette clausole di eternità dei princìpi supremi
Però è evidente che il carattere super legislativo cioè l'ha costruita come super legge come norma come norma giuridica che prevale prevale sempre
Sulla sulle norme di rango inferiore intanto può produrre superato i suoi effetti in quanto se esistano meccanismi di garanzia
Atti ad assicurare l'operatività concreta
Ed è qui che si innesta il discorso sul garante
Unanimità
Garante che se gli si contesta negli istituti della giustizia costituzionale
Ed è perfettamente vero lo sappiamo liriche in via puramente logica per assicurare assicurare la garanzia della Costituzione si può arrivare e si è arrivati in altri ordinamenti
Semplicemente ragionando sulla base della tradizionale divisione dei poteri e del ruolo riconosciuto al potere giudiziario
Tutti ricordiamo le parole con le quali presiedeva sentenza del mille ottocentotre ma politico sul Madison riciclarsi il maresciallo
Formulò nel silenzio totale del testo costituzionale
Statunitense la dottrina del controllo di costituzionalità
Dicendo il problema era un problema importante ma facili da risolvere
Lo dice così e spettanze compito del potere giudiziario dire qual è la legge
Se una legge incontrato polacco è in contrasto con la Costituzione accolte dove di deve determinare quale delle due regole in contrasto
Si dice disciplina il caso se dunque le Corti la Corte deve aver riguardo alla Costituzione e se la Costituzione e su quella legge ordinaria questo nella premessa
La Costituzione e non la legge deve regolare il caso a cui entrambe si applicano queste sono le parole della celebre sentenza che
E
Fonda all'inizio del mille ottocento quindi quando in Europa ancora radicata nell'idea di potere introdurre qualsiasi sindacato sulla legge l'idea che la Costituzione essendo super legge la garanzia fosse dato dal potere giudiziario
E ancora sempre la sentenza ma quello stesso medico diceva che l'ottica di coloro che contestano il principio che la Costituzione deve essere considerato che la Corte come legge suprema sovvertirebbe il fondamento spesso di ogni Costituzione scritta
Questo
E in Europa tutto via come
Perfettamente ricordato poco fa Maurizio Fioravanti
Dove il mito o il tabù della sovranità piena della legge come espressione della volontà generale educato così a lungo
Non si sarebbe avuto probabilmente lo stesso risultato
Sì a cui si è arrivati
In America
Se l'Assemblea costituente non avesse incluso proprio perché preoccupata delle garanzie
Non è sempre uno fra garanzia costituzionale nuova istituzione della giustizia costituzionale
Superando le perplessità notissime di chi vedeva né la sovranità popolare espressa in Parlamento un'istanza non assoggettabile ai limiti o a controlli
Fu come
Ricordiamo Luigina Bodini nella Commissione per la costituzione a proporre la via americana già che bisogno c'è di fare una Corte costituzionale guardiamo in America le corti
Se la Costituzione e su quelle si poteva legge applicano la produzione disapplica una legge facciamo così anche noi propose espressamente
Dicendo che solo così avremmo avuto un controllo di costituzionalità fondato su criteri giuridici cardiaca giudiziario e non politici
Ma la storia
Le storie ha visto la ritardata attuazione dell'articolo centotrentaquattro dalla Costituzione quindi anche un po'più durante il quale
Sostanze non abbiamo avuto giustizia costituzionale
Pur avendo potere giudiziario
Anche dipendente la storia ha confermato invece la bontà
Della scelta dell'Assemblea e non si può non riconoscere una preveggenza a coloro che all'Assemblea Costituente prima
Dissero che ci voleva una corte di garanzia per evitare
I rischi del nuovo sovrano e in qualche documento lo si indicavano i partiti
Nuovo sovrana delinea idee ricostruttive del maggior partito gli allora lo difende volete che è stata proprio scritto questo una corte di garanzia per evitare i rischi del prevaricazioni dei partiti
Quindi del sistema politico
Visto come nuovo potenziale sovrano che se rivendicava per assolutezza di sovranità che il sovrano di un tempo e poi sovrano parlamentare dell'epoca dello dell'Ottocento aveva rivendicato avrebbe si sarebbe potuti
Esporre si sarebbe esposto la Costituzione al
Alla alla sua contraddizione
Piero Calamandrei saluto la prima sentenza della Corte così una così quanto sei
Con la celebre espressione la Costituzione sia mossa
Scrive rimetteva in rilievo come una Costituzione
Che negli anni successivi alla sua entrata in vigore costituiva come sappiamo benissimo in non piccola parte una sorta di corpo estraneo nell'ambito di un ordinamento normativo ancora largamente ispirato ai principi dell'epoca precedente
Mettere in rilievo con la Costituzione appunto di questo genere per affetto dall'entrata in funzione del giudice costituzionale
E quindi i controlli così una delle leggi era finalmente in grado di produrre i suoi effetti normative
Al di là di quella celebre storica distinzione che la giurisprudenza comune aveva
Tracciato sulla cosiddette norme programmatiche rivolte solo al legislatore quindi come tali incapaci di prevalere sul Comune su una legge che non ci fosse diciamo così e nove precetti
Ed allora
Da un lato si può dire che la giurisprudenza dei giudici comuni profili costituzionali la applicazione della Costituzione sono andati diventando lezione
Da fine vedo sempre più ampiamente presenti
Basti ricordare che sono famoso congresso della pace struttura associata di Gardone del mio centosessantacinque cui la magistratura associata disse la Costituzione il nostro punto di riferimento
Senza
E dall'altro lato
Da quando la esiste forte costituzionale
Il giudice costituzionale ha rappresentato una voce Greco stante mente presente attivamente presente
Nelle grandi e piccole vicende legate alla vita allo sviluppo dell'ordinamento non solo dando storicamente lo si sa il contributo decisivo un contributo decisivo la depurazione dell'ordinamento pervade la legislazione anteriore dai residui
Anch'
Anticostituzionali dovuti alle sue origini
Ma
Vagliando spesso correggendo ancora più spesso orientando l'applicazione delle leggi anche posteriori in relazione i nuovi principi ecco questo aspetto dinamico della Costituzione che non solo prevale staticamente
Ma promuove dinamicamente una legislazione diversa sarebbe interessante fare una
Una ricerca storica sistematicamente non credo si era mai stato fatta
Sul per mettere in luce i nessi fra giurisprudenza costituzionale e legislazione successiva
Alle pronunce della Corte cioè quante volte dalle
Il legislatore ha recepito seguito talvolta anche testualmente le pronunce della Corte costituito
E quali troppo nota l'influenza determinante che la giurisprudenza la Corte a esercitato sulla turbolenze dei giudici comuni ordinari e speciali
Nel costante dialogo fra giudici che caratterizza tipicamente la nostra esperienze anche per effetto
Del ruolo dominante che almeno fino ad epoca recentissima nel nostro giustizia costituzionale ha assunto il sistema incidentale
Così che credo sia difficile negare di rilievo concreto che la Costituzione assunto nell'esperienza giuridica
Un rilievo di costituzione forte perché non derogabile
Quindi un rilievo del tutto in paragonabile a quello che aveva avuto il diritto costituzionale del passato
Possiamo aggiungere anche il ruolo che ha avuto giustizia costituzionale nel delineare gli equilibri fra istanze centrali periferiche nell'evoluzione del sistema normativo e amministrativo
E se in passato da questo punto di vista la Corte apparsa a lungo piuttosto secondarie magari correggendolo al margine
O dove appariva contraddittorio sviluppo delle autonomie
E dei loro limiti da ultimo si può dire che anche a questo proposito il ruolo della Corte ha acquistato nuovo rilievo taluno ritiene che forse non gli fa dovete persino eccessivo per il vuoto lasciato dal legislatore ordine
E per altro verso sempre di recente la giurisprudenza costituzionale intervenuta sempre più di frequente
Attraverso pronunce rese nei conflitti fra poteri e nei giudizi di ammissibilità del referendum
A disegnare gli equilibri del sistema costituzionale nel suo complesso
In un quadro che talvolta potuto apparire forse è stato anche di eccesso di giurisdizionalizzazione dei rapporti e dei conflitti fra i protagonisti della vita costituzionale
Ma facendo assumere qui più nettamente alla Corte anche ruolo arbitrale
Se dunque in generale non può certo dirsi che la presenza di una Costituzione rigida
E la funzione di garanzia che essa demanda la Corte costituzionale siano state complessivamente deboli forse ci sono degli ambiti nei quali
Può apparire auspicabile un suo rafforzamento senza entrare nel dettaglio non per non mi riferisco tante alle cosiddette zone franche del controllo di costituzionalità per esempio in materia elettorale o altro ma
Quando per esempio a certe difficoltà in cui la funzione di garanzia
In copia la funzione di garanzia della Corte riesce incontra quando si dovrebbe esercitare riguardo a esigenze costituzionali come dire che vestono le stesse procedure di formazione degli atti legislativi
Fatto ciò che è contro Della Corte possa esplicarsi solo nei confronti gli atti legislativi interamente formati di fatto quasi sempre a distanza di tempo da loro entrata in vigore qualche volta rende disagevole censurare prassi elusivi della Costituzione
In materia appunto di formazione degli atti legislativa di pensare
All'inizio agli anni agli sforzi occorsi per arrivare
A censurare la prassi nel reiterazione dei decreti-legge non convertiti
Aiutati sporadici
Ancorché importanti raggiunti in tema di controllo sui presupposti di costituzionalità di decreti legge
O hai moniti inascoltati fino adesso del Presidente Repubblica circa l'impiego dei cosiddetti maxi emendamenti
Alla rigidità come carattere essenziale e direi come carattere che dà forza alla Costituzione
Fa riscontro che è un paradosso solo terminologico e qui sono interamente d'accordo con quanto ha già detto Molise Fioravanti
La
Elasticità i principi costituzionali presentano e debbono necessariamente presentare per la loro natura appunto di principi destinati a operare ed essere sviluppati in tempi
E in condizioni sociali anche molto differenti insomma la forza della Costituzione risiede anche nel fatto che essa
Pone principi stabiliti ma che lasciano spazio ad applicazioni diverse nel tempo
Infatti talvolta nel nostro dibattito
Politico accade che si gridi ai cambiamenti Cacitti della costituzione di fronte a prassi apparentemente innovative rispetto al passato per esempio in tema di funzionamento della forma di governo di rapporti Presidenza Repubblica Governo Parlamento
Ma se non siamo in presenza e qualche volta può anche accadere
Di vere e proprie violazioni costituzionali nel qual caso queste richiederebbero che relazioni adeguate
In realtà si tratta spesso solo dell'adeguamento dei modi in cui il sistema funziona a nuove situazioni nuovi dati della realtà politica e sociale
Il nostro sistema parlamentare presenta davanti parlava del del parlamentarismo nato nell'Ottocento il nostro sistema parlamentare quello disegnato nel nella Costituzione repubblicana ha il pregio di essere un sistema flessibile
In quanto tale idoneo risponderà mutamenti anche profondi del sistema politico
Poi pensiamo all'ampiezza dei margini che la nostra cosiddetta costituzione economica consente nelle scelte degli strumenti per governare l'economia pur sancendo chiaramente i principi base propri dello Stato democratico sociale
Permettendo volta a volta per esempio si ricorre a strumenti più interventisti o ad altri più affilati era alla spontaneità delle forze economiche
Deve proseguire i fini di governo dell'economia somma
E sono salvaguardati i principi del sistema e la Costituzione continua punti principi
E non si pretende di irrigidire una linea di politica economica
Che in certe circostanze può essere adeguata in altre può rivelarsi inadeguata la Costituzione non è compromessa resta aperto lo spazio proprio della politica
E credo che anche per questo occorreva guardare con qualche diffidenza alle frequenti proposte di modifica o integrazione della Costituzione tendenti a irrigidire regole pratiche
Che meglio dovrebbero essere lasciata l'applicazione fedele ma elastica appunto della Costituzione in vigore
Si potrebbe proposito pensare per certi versi al tema oggi tanto discusso del pareggio il Bilancio in Costituzione
E anche vere e proprie interpretazioni evolutive delle norme costituzionali quali avvengono attraverso gentilezza costituzionale
Anche queste possono intervenire senza che si possa parlare
Di
Mutamento dalla Costituzione o di arbitrio giudiziario se sono il frutto non di estemporanei velleità innovative ma del maturare dell'ASP nella società dal basso per così dire di nuove condizioni ed i mutamenti della coscienza sociale
Anche in questo caso il giudice costituzionale non dismette la sua funzione di garanzia
Infatti conosciamo bene il peso che la medicina della Corte hanno la preoccupazione di coerenza rispetto al proprio precedenti
è quella di motivare accuratamente
Non frequenti i casi di opere Touring
Ma l'elasticità che pure è un pregio
Funziona accanto alla rigidità ha ovviamente dei limiti al di là dei quali cambiamento può passare solo attraverso il procedimento di revisione costituzionale salvo ovviamente naturalmente il limite delle clausole di eternità
In ogni caso il margine di elasticità delle delle norme costituzionali non possono confondersi con una sorta di disponibilità della Costituzione su base puramente politiche
Quello che è spesso settori dell'opinione pubblica e non di rado anche esponenti del ceto politico sembrano non capì talvolta non capire o non accettare con riguardo al ruolo del giudice costituzionale
E che il potere di decisione in ultima istanza sulla legittimità e dunque sull'applicabilità di una legge
Ho anche sugli altri oggetti su cui la Corte è chiamata a decidere nei conflitti
Non equivale mai al potere
Disporre dell'argomento in discussione quasi che la soluzione potesse e dovesse essere espressione di una volontà esprima che di una ratio
E qui non è né teoriche discussioni sulla la Corte culturale il legislatore negativo o sul fatto dalle sentenze costituzionali siano non siano da includere nelle ore in coda delle fonti del diritto è qui che si radica la differenza
Fra il giudice costituzionale è un organo legislativo
Fra giudizio costituzionale il giudizio politico nominerò attitudine della scelta compiuta volta a volta pietà voti il legislatore si trova a operare con margine di scelta persino più ristretti di quelli
Che anche alla Corte
Ma risiede la differenza è nel fatto che il legislatore esprime per definizione una volontà s'
Difatti nuovamente si dice non deve essere motivata
Mentre il giudizio adotta una ratio decidente i cui rende conto nella motivazione
La volontà legislativa può esprimersi e non di rado si esprime in un senso e poi magari anche pochissimo tempo dopo in un senso esattamente opposto senza logica contraddizione perché
Consegua l'adozione nel tempo di diversi fini diversi orizzonti politici il giudizio costituzionale finché non cambia la Costituzione e perfino quando cambia
Ha un orizzonte di continuità dato che dall'identità delle norme ed al patrimonio dei precedenti
La Costituzione insomma è rigida per chi la deve rispettare anche se in misura più o meno ampia elastica ma non mai disponibile per chi ha interpreterà
Per chi la deve rispettare perché il legislatore per le autorità politiche in genere è un limite ed entro certi termini una guida per la decisione per chi la garantisce la applica e la ragione fondante il criterio unico
Della decisione
La virtuosità del legislatore si misura sulla capacità di individuare
Fini giusti e di adattare strumenti in coerenza con i fini
Sempre nel rispetto dei confini della Costituzione la virtuosità del giudice costituzionale si misura sulla sua capacità di tener fede al di là della valutazione sulla bontà dei figli e sull'opportunità degli strumenti prescelti dal legislatore all'esigenza di presidiare
Confini non valicabile
Sono discrezionalità del legislatore
E cosiddetta discrezionalità del giudice anche costituzionale hanno natura caratteri profondamente diversi perché da un lato
Visitatore si tratta di un'intera liberamente la volontaria scelta entro confini più o meno ampi
Ma non derogabili in quella sede dall'altro
Corte costituzionale si tratta di decidere non se si condivide quella scelta ma se quella scelta si colloca all'interno all'esterno dei confini medesimi rispettare l'ambito di discrezionalità
Che la norma costituzionale affida al legislatore ed il giudice costituzionale altrettanto essenziale quanto garantire nei limiti
E questo che identifica anche l'essenziale differenza fra la ragionevolezza richiesta al legislatore perché tutti noi voglio porre vogliamo e vorremmo che il direttore fosse sempre ragione debole
E
La ragionevolezza che orienta la decisione del corpo e giudice costituzionale come canone addirittura pervasivo della sua giurisprudenza perché ero direttore si chiede di scegliere il meglio ma secondo valutazioni che solo a cui appartengono purché rispetti i confini
E quindi l'avallo delle sue scelte in sede di giudizio di costituzionalità quando una questione giudicata non fondata
Si esprime in termini negativi come giudizio di non il ragionevolezza o a seconda dei casi di frodi non palese irragionevolezza
La ragione per la ragionevolezza e del giudice non si esprime nel sovrapporre una ragione a un'altra ragione giudicata meno opportuna maschi esprime nel tracciare né presidiare
Confini al di là dei quali la scelta legislativa diventa inammissibile arbitrio perché appunto irragionevole o
La palesemente irragionevole
Vorrei concludere
Riferendomi allora
Al alle conseguenze che questa impostazione ha sulla struttura e fu il funzionamento della Corte perché è evidente che la linea di discrimine fra questi due ambiti residue discrezionalità
Eppure logicamente netta può apparire qualvolta qualche volta mi fatti incerta
E le valutazioni che si compiono nei due seri possono sembrare talvolta sovrapporsi Parlamento e Corte
Dato che giudicare specialmente in sede di giudizio costituzionale non si può costruire come un'operazione meccanicamente deduttivo
Dato che il giudizio di costituita è così poi potremo dire fisicamente vicino alla politica
Si comprende allora la preoccupazione che nella stessa struttura e la formazione della Corte costituzionale siano presenti elementi di sensibilità politica accanto a requisiti di idoneità tecnico-giuridica
Così da rendere il confronto fra legislatore e
Giudice costituzionale non un dialogo fra mondi soldi ed estranei l'uno all'altro mai dialogo appunto fra chi opera liberamente nei confini e chi custodisce i confini
I criteri di composizione delle Corti così mai sono come è noto fra i più vari in esperienze giuridiche contemporanea anche europee ma credo si debba dire
In questa sede che il sistema di distribuzione di equilibri voluto dal nostro costituente si è rivelato nel tempo uno dei più felici
Un collegio ampio
Rinnovato via via nei suoi componenti ma mai tutto insieme
Sempre operante nel suo plenum
A cui partecipano lo stesso titolo giudici singoli di diversa provenienza e di diverse esperienze
Chiunque sia nominato giudice costituzionale sa e percepisce che gli è richiesto quale che sia la sua esperienza pregressa di adottare un registro congruente con la caratteristica del giudizio di costituzionalità
E nello stesso tempo la sua specifica esperienza gli offre materiali delle menti prezioso di cui
Può e deve farsi carico
Nella per guidare la sua attività quotidiana
Il fatto che la sua attività si svolga nell'ambito di un
Sempre nell'ambito di un collegio in cui le diverse sensibilità diverse esperienze comprare dono e interagiscono e il miglior antidoto rispetto ad ogni tentazione di parzialità o di esclusi finisco
Con un'ultima notazione questa composizione mista che
Si rivela saggia e opportuna
Anche rispetto all'altra funzione della Corte quale che
Chiamato funzione arbitrale dei conflitti
Funzione che negli ultimi decenni come noto nota acquistando sempre il nuovo rilievo anche qui è un ruolo di garanzia in funzione non tanto qui di doveri dei limiti quante in termini di equilibri dell'esercizio dei poteri pubblici
E quindi appunto è un ruolo tipicamente arbitrale conflitti che vedono contrapporsi tra di loro protagonisti della vita istituzionale
Ora un arbitro
E pienamente credibile interamente credibile se non è visto se volesse non è visto come troppo vicino tanto per identificate sì con alcuna delle parti della controversia
E poiché la maggior parte dei conflitti che la Corte decide sono vede protagonisti da un lato organi politici Governo e Parlamento dall'altro organi giudiziari
Proprio la composizione mista dalla Corte Costituzionale contribuisce a renderla un arbitro credibile
Perché per provenienza ed esperienze dei suoi componenti e se non può apparire sbilanciata percorribile a priori dal lato delle ragioni di una piuttosto che dell'altra parte confliggente
Quindi funzione di garanzia nell'osservanza della Costituzione
Funzione di garanzia di equilibri attraverso costo ruolo arbitrale tra i poteri queste sono tipiche funzioni di unità
Perché l'unità di un ordinamento astrattamente così era negli di ottocentesche si può assicurare identificando un suo vertice al quale attribuire il potere decisi tutti i poteri o no nel non tutti i poteri mai dei poteri decisivi ultimi
Oppure invece si può assicurare un sistema di unità in si può assicurare una funzione di unità in un sistema pluralistico accostando
Funzioni politiche rette dal principio di maggioranza e le funzioni di garanzia rette dal principio di costituzionalità
In un sistema di questo genere non c'è un vertice unico non c'è un potere supremo che sempre e comunque prevalga sugli altri
E non c'è nemmeno un equilibrio precario quale quello della prima fase di vite dello Statuto Albertino
Dipendente dalla buona volontà per così dire dei protagonisti o dal rapporto di forza che si instauri fra apparati poteri come era appunto in quell'epoca in cui lo Statuto la Costituzione
Appariva come
Un patto fra protagonisti contrapposti impatto peraltro di incerta durata ed efficacia come ha dimostrato
Storia italiana con l'avvento del fascismo
Non è vero che l'alternativa all'assolutismo democratico che e obiettivamente una minaccia
Nell'esperienze contemporanee
Che ha mostrato e sui rischi e le sue degenerazioni anche estreme non è vero che l'alternativa sia il governo dei giudici
Affrancati dal vincolo democratico
L'alternativa è il pluralismo dei poteri delle ragioni
è dunque un sistema in cui ha funzioni di impulso e di indirizzo rette dal principio di maggioranza si accostino funzione di unità e di garanzia rette dal principio di costituzionalità
Unità al di là del delle differenze
Creata del confronto politico unità persino fra le generazioni perché la stabilità la continuità nel tempo della Costituzione assicura in qualche modo
Che
Questo patrimonio queste questa garanzia non valga solo per l'oggi solo per il breve termine
Unità quindi al di là delle differenze e delle divisioni che pur
Nel mondo
Oggi è sempre esistono
Funzione di unità e per mi pare per eccellenza la giustizia la funzione della giustizia costituzionale
Un cordiale ringraziamento anche a valere un'idea per la sua relazione che si è mossa su un crinale se non di continuità ma di collegamento fra
Vicende dello Statuto Albertino
E costituzione del sito di cane ha affrontato temi estremamente importanti sotto il profilo della rigidità la flessibilità della Costituzione
Prima di dare la parola al dottor Raimondi voglio salutare il Ministro della Giustizia
Avvocato Paola Severino che voluto intervenire malgrado l'influenza
Il suo impegno non semplici impegni politici
Dottor Raimondo ci parlerà
Del sulle svolgerà la relazione dal titolo dalla programmazione costituzionale dei diritti fondamentali alla loro tutela internazionale
Grazie Presidente
Vorrei innanzitutto salutare lei signor Presidente ministro Guardasigilli tutti gli intervenuti vorrei ringraziare la Corte Costituzionale per questo invito rivolto al giudice italiano
Che la Corte europea dei diritti dell'uomo a partecipare a questo importante seminario tocca a me introdurre la dimensione
I chiedo scusa internazionale e anche quindi europea
In questa riflessione quindi credo
Che il mio intervento si collochi bene dopo quello del professor Onida che ha già evocato
La dimensione internazionale quindi la internazionalizzazione dei diritti fondamentali
E la necessità del dialogo tra i vari giudici che intervengano
In questo contesta in effetti sempre di più in Europa si avverte la necessità di un dialogo tra le Corti costituzionali supreme
Nazionali da una parte la Corte europea dei diritti dell'uomo e anche la Corte di giustizia dell'Unione anche se oggi qui rappresentata dal professor pizza
E il dialogo si svolge evidentemente in modo primario attraverso la giurisprudenza ma vive e si alimenta anche di contatti personali
Specie di quelli che come nell'occasione di oggi e permettono di porre a confronto idee ed esperienze nell'ambito di una comune riflessione
Un dato che mi sembra non inutile sottolineare e che in definitiva il maggiore o minore grado di apertura
Di un ordinamento avvalori affermati sul piano internazionale o anche
Nel siano di altri ordinamenti dipende non tanto dalla struttura formale di questo ordinamento ma piuttosto e qui riprendo un'idea
Igino Gorla
Dalla coscienza dell'interprete che quindi sempre di più diventa protagonista
Delle divenire del progresso del diritto e quindi così allontanandosi decisamente
Se
Chiamato a decidere
Da quella figura del giudice bocca della legge che era stata evocata dalla rivoluzione francese come antidoto alla invadente figura dei Parlamenti
Di antico regime e l'idea del dialogo
Tra i giudici evoca
Una prospettiva nuova rispetto alle chiusure anche di natura psicologica del passato chiusure
Che avevano caratterizzato l'approccio al diritto e alla giustizia nei Paesi europei non certamente esclusa d'Italia
Finché non si è affacciata e poi affermata da prima timidamente al puro livello tecnico della attività interpretativa della giurisprudenza così realmente a livello delle coscienze dei giuristi l'idea di quello che si tende oggi a chiamare
Ordinamento integrato cioè l'idea
Di un dell'esistenza di un nucleo di valori europei che senza negare la diversità
E il pluralismo delle culture e dei popoli che sono stanziati sul nostro continente concorrono a formare il concetto dell'identità europea
Un concetto che si traduce in principi e regole giuridiche che i giudici nazionali ed europei insieme e di qui la necessità del dialogo tra di loro concorrono a far vivere e a tradurre in pratica
Si parla per ciò oltre che di ordinamento integrato di tutela multilivello dei diritti individuali
Ma in effetti nessuna spettacolare integrazione
Di ordinamenti si è verificata negli ultimi tempi sul piano formale se integrazione vie in effetti è così questa si è prodotta fin dal momento dell'introduzione nell'ordinamento italiano
Delle pertinenti norme internazionali e in particolare per quanto riguarda lo strumento che hanno il più vicino e cioè il cosiddetto diritto di Strasburgo la Convenzione europea dei diritti dell'uomo questo è avvenuto con una legge di ratifica del mille novecento cinquantacinque
Ciò che è mutata di molto negli ultimi decenni e per l'appunto la sensibilità dell'interprete interno nei confronti di questi valori giuridici non voglio certamente negare l'importanza delle modifiche ordinamentali
Senza il nuovo articolo centodiciassette della Costituzione non avremmo avuto le fondamentali sentenze della Corte Costituzionale numero trecentoquarantotto e trecentoquarantanove del due mila sette e tutte quelle
Dello stesso segno che vi hanno fatto seguito ma l'apertura
Dell'interprete resta un dato fondamentale
Fatta questa premessa vorrei ora
Affrontare il nucleo centrale del tema che mi è stato affidato
E il legame tra gli atti internazionale di carattere universale o regionale a tutela dei diritti dell'uomo e la proclamazione dei diritti fondamentali a livello delle costituzioni nazionali e evidente
In una prospettiva storica la nascita del movimento volta la protezione dei diritti umani piene generalmente collocata tra il diciassettesimo e diciottesimo secolo allorché da una parte la pratica costituzionale britannica
Anche attraverso l'emanazione di strumenti fondamentali come l'abbiamo scorto Saccuti mille seicentosettantanove e il Bill of Rights mille seicentottantanove elaborava in concreto la forma di governo costituzionale
E dall'altra si assisteva soprattutto in Francia come sappiamo
Al fine di quelle correnti
Di pensiero illuministica che posero le basi teoriche della rivoluzione francese che diedero vita anche al sostrato concettuale
Della Costituzione federale americana del mille settecentosettantasette Bill of Rights americana del mille settecentottantanove e la dichiarazione le diritti lume del cittadino dello stesso anno mille settecento ottantuno
A queste fonti si sono ispirati
Gli autori della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del mille novecentoquarantotto e di tutti gli strumenti internazionali in tema di protezione dei diritti fondamentali che ad essa hanno fatto seguito
E successivamente poi i diritti
Proclamati a livello internazionale hanno influenzato le costituzioni degli Stati si è avuta coscienza di questo fenomeno in modo particolarmente forte
Durante il processo di ritorno alla democrazia dei Paesi dell'Est europeo giacché questi Paesi sono dichiaratamente ispirati in gran parte alla Convenzione europea
Allorché si è trattato di redigere loro nuove costituzioni democratica
D'altra parte gli strumenti internazionali di sui diritti umani si atteggiano normalmente come una rete di protezione minima
Dei diritti una tutela che assolutamente non esclude una protezione più intensa a livello nazionale come l'articolo cinquantatré della convenzione
Europea dice esplicitamente
Si crea così un processo di andata e ritorno tra il livello nazionale e quello internazionale un processo che si risolve in una sorta di circolo virtuoso provocato da un fenomeno che ricorda quello dei pazzi comunica
Nello Statuto Albertino
Del mille ottocentoquarantotto
Sotto il titolo dei diritti e dei doveri dei cittadini PEC troviamo per come è stato già ricordato l'affermazione del principio di eguaglianza dinanzi alla legge l'articolo ventiquattro principio applicabile esuli dai cittadini regnicoli
Vi è poi la garanzia della libertà individuale si dice che nessuno può essere arrestato tutto in giudizio non è casi previsti dalla legge nelle forme
Teste prescrive gli articoli ventisette e ventotto proteggono rispettivamente l'inviolabilità del domicilio l'articolo ventinove quello forse centrale proclama l'inviolabilità della proprietà
Anzi belle proprietà senza alcuna
Eccezione ma viene fatto salvo l'interesse pubblico in nel caso di necessità di espropri
Vi sono anche i principi in materia fiscale
Certamente molto avaro era l'articolo trentadue in materia di libertà di riunione che o di adunanza che limitava questa libertà ai luoghi e Surico vizi privati mentre quelli pubblici rimanevano soggetta alle leggi
Di
Polizia
I diritti protetti dallo Statuto Albertino sono espressione del cosiddetto costituzionalismo classico cioè si tratta
Di diritti che con terminologia moderna potremmo definire
Di natura civile e politica o di prima generazione
E che troviamo nei testi costituzionali dell'epoca come la Costituzione organista del mille ottocentotrenta e quella belga dell'anno successivo che come si sa sono i modelli del nostro Statuto Albertino non troviamo in questo testo
La proclamazione questo è stato già ricordato questa mattina di diritti di carattere sociale
Cioè
Volti alla soddisfazione di bisogni più o meno fondamentali dello sviluppo della personalità umana e che richiedono normalmente l'apprestamento da parte degli stati di apposite strutture o comunque la messa a disposizione di risorse
Naturalmente la protezione
Dei diritti fondamentali da parte dello Statuto Albertino era ben modesta cosa
Anche tenendo in conto la natura flessibile di questo strumento che come è stato ricordato poter restare in vigore per moltissimo tempo apparentemente immutato di fronte invece a mutamenti vorticosi
Della società italiana ma con tutti i suoi limiti esso però rappresentava la fine dell'assolutismo Reggio
Grazie dire necessario dire che all'epoca della programmazione dello Statuto Albertino la dimensione internazionale della protezione dei diritti fondamentali era semplicemente non esisti
Maggiore apertura troviamo
Ovviamente in una Costituzione che praticamente non ha visto la luce cioè la Costituzione della Repubblica romana del mille ottocentoquarantanove che da molti viene di tenuta l'antenata della nostra Costituzione repubblicana
Cioè notevole l'impegno per la Repubblica che è fissato al terzo principio fondamentale del miglioramento delle condizioni morali e materiale di tutti i cittadini qui ci troviamo un accenno e diritti sociali
Oltre che in materia di libertà di stampa il divieto di censura preventiva fissato l'articolo sette e in materia di libertà personale il divieto di arresto per debiti contenuto nell'articolo quattro una garanzia
Che addirittura non è presente nemmeno nella
Convenzione europea dei diritti dell'uomo nel suo testo originario la garanzia che è stata aggiunta solo col primo protocollo
Addizionale
Invece nella
Costituzione repubblicana del quarantotto i diritti fondamentali della persona umana fanno parte del nucleo centrale del dettato costituzionale quindi dei principi fondamentali
Che troviamo negli articoli da uno a dodici tra la parte prima e della parte prima della Carta dedicate diritti e doveri dei cittadini
La persona nel suo patrimonio identificativo costituisce nella nostra Costituzione il soggetto intorno al quale si incentrano diritti e doveri
Con la sentenza numero tredici del mille novecentonovantaquattro la Corte costituzionale ha affermato che tre diritti che formano il patrimonio è rinunciabile della persona umana
L'articolo due consacra il diritto all'identità personale cioè il diritto ad essere se stesso
Con le proprie convinzioni
Si tratta quindi
Di diritto inteso come rispetto
Dell'immagine di partecipa alla vita associata con le acquisizioni di qui qui privi prendo il linguaggio della corte d'idee ed esperienze con le convenzioni biologiche ed è oggi deliziose morali e sociali che differenzia al tempo stesso qualifichiamo l'individuo
Identità personale costituisce quindi un bene per sé e medesima indipendentemente dalla condizione personale e sociale
Dei pregi e dei difetti del soggetto di guisa che ciascuno è riconosciuto il diritto che la sua individualità sia preservata così la Corte individua la dignità umana
Come valore fondante del patto costituzionale e fa del riconoscimento dei diritti fondamentali nella Costituzione repubblicana uno degli elementi fondamentali
Dello stato di diritto che trova la sua garanzia nella rigidità della Costituzione contro di costituzionalità affidato alla Corte costituzionale quindi
Di qui
La collocazione dei diritti inalienabili della persona umana lo stesso livello dei principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale
Per cui come la Corte Costituzionale ha già detto già con la sentenza centottantatré del mille novecentosettantatré la famosa sentenza Stucchi
Con la sentenza la Pergola centosettanta del mille novecentottantaquattro
E in modo ancora più chiaro con la sentenza mille centoquarantasei del mille novecentottantotto
Che la Costituzione italiana contiene alcuni princìpi supremi che non possono essere sovvertito modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionale
Tali sono tanti i principi che la stessa Costituzione repubblicana si precisamente prevede come limiti assoluti al potere di revisione costituzionale come la forma repubblicana
Quanto i principi che non essendo
Pur non essendo espressamente menzionati tra quelli assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale appartengono come i diritti fondamentali della persona umana all'essenza dei valori supremi su cui si fonda la Costituzione
Italiana quindi la protezione dei diritti fondamentali fa parte dei princìpi supremi del nostro ordinamento costituzionale questo ruolo centrale
Riconosciuto i diritti fondamentali è il frutto della maturazione del pensiero politico e istituzionale italiano nell'esperienza tragica della dittatura e delle atrocità della guerra il cui esito disastroso aveva
Creato le condizioni per la rifondazione costituzionale del nostro Paese
E qui devo dire premesse non diverse
Dato il carattere universale della catastrofe della seconda guerra mondiale motivava no in quello stesso torno di tempo in cui veniva elaborata la nostra Carta costituzionale il movimento internazionale volto la tutela dei diritti dell'uomo
Alla base del movimento internazionale contemporaneo per la difesa dei diritti umani sta come ho già ricordato la Dichiarazione universale
Dei diritti dell'uomo che fa approvata il dieci dicembre mille novecentoquarantotto dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite questo documento è il prodotto di quegli stessi fermenti la cui limitazione aveva portato la creazione delle Nazioni Unite
Si tratta in sostanza della reazione della comunità internazionale alla consapevolezza che gli orrori della seconda guerra mondiale dell'Olocausto avevano fatto crudelmente acquisire
Che la messa a repentaglio in modo grave massiccio e sistematico dei diritti fondamentali della persona umana finisce per costituire una minaccia alla pace mondiale per cui la tutela
Di questi diritti deve costituire una preoccupazione
Della stessa comunità internazionale nel suo insieme che quindi deve ammettere delle limitazioni al principio della competenza domestica degli Stati in materia di diritti fondamentali della persona umana
La dichiarazione però pur avendo un'altissima autorità politica morale non è uno strumento giuridicamente vincolante
Ci si
Accorda però a ritenere questo testo che fissa
Un ideale come obiettivo comune dei Paesi partecipanti come la matrice tutti gli strumenti su base universale regionale di carattere vincolante non vincolante cioè in questo testo che affondare loro radici ideologiche
E tutti gli strumenti vincolanti che sono stati quei approvati in seguito naturalmente non è possibile qui
Fornire un panorama completo ma vanno certamente ricordati i due patti internazionali approvati dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il sedici dicembre mille novecentosessantasei
Quello sui diritti economici sociali e culturali e quello sui diritti civili e politici
Nonché
A livello regionale la convenzione americana sui diritti dell'uomo aperta alla firma sacco se di Costa Rica il ventidue novembre del sessantanove
Beh la carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli aperta alla firma Nairobi il ventisette giugno dell'ottantuno oltre che naturalmente la Convenzione europea
Dei diritti del
In questo panorama il sistema di tutela creato dalla Convenzione europea spicca e qui si tratta di un riconoscimento unanime
Come il più efficace ed incisivo e questo si deve secondo un'opinione ancora una volta unanime alla particolare struttura del meccanismo di controllo
Della convenzione poste in essere nel mille novecentocinquanta quando la convenzione è stata adottate aperta alla fine poi perfezionato nel mille novecentonovantaquattro con il protocollo numero undici e nel due mila e quattro con il protocollo numero quattordici
Fulcro di questo meccanismo è il ricorso individuale alla Corte quindi una
Novità rivoluzionaria che garantisce al singolo il potere di chiamare a rispondere gli Stati della violazione dei diritti fondamentali
Quindi il segreto del successo del sistema di Strasburgo sta non tanto nella perfezione del catalogo dei diritti protetti dalla Convenzione quanto piuttosto nell'originalità
E nell'incisività delle procedure di verifica della corretta osservanza da parte degli Stati contraenti degli obblighi assunti con la
Convenzioni
Al centro di questo sistema di è un organo pienamente giurisdizionale che siede in permanenza a Strasburgo che la Corte europea dei diritti del
Il sistema europeo
Di protezione dei diritti umani e basato sul principio di sussidiarietà
Per cui non è possibile a dire la Corte di Strasburgo se prima non sono stati esauriti i ricorsi interni
Occorre quindi che
Il diritto della Convenzione venga applicato in maniera soddisfacente all'interno degli Stati parti
In Italia le sentenze della Corte costituzionale che ho già ricordato da trecentoquarantotto
Trecentoquarantanove del due mila e sette e quelle
Che le hanno seguite impervi particolare importanza l'anno spezza molto nota numero ottanta di quest'anno due mila undici segnano una tappa fondamentale in
Questo qua
Come sappiamo queste sentenze si dice che la Convenzione europea in forza del limite
Posto dall'articolo centodiciassette nel suo nuovo testo della nostra Costituzione un limite che viene posto legislatore nazionale di livello statale regionale
Quindi viene a collocarsi in una posizione intermedia tra la Costituzione e la legislazione ordinaria
Ciò vuol dire da una parte
La norma pattizia deve cedere di fronte le norme costituzionali con le quali si trovi eventualmente in contrasto e d'altra parte che essa se non confliggente con la Costituzione
Deve essere usata quale parametro di riferimento per valutare se la norma in Terna trovandosi in contrasto con il Savioli quindi l'articolo centodiciassette
Della Costituzione un'altra affermazione importante di questa giurisprudenza e che
Anche se si esclude che le pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo siano incondizionatamente vincolanti
Ai fini del controllo di costituzionalità delle leggi nazionali la Corte costituzionale assegna un ruolo fondamentale la giurisprudenza
Della Corte europea
Affermando che al fine di determinare il parametro di riferimento alla cui stregua occorre valutare la normativa in Terna
Occorre avere riguardo non solo al testo della norma ma anche alla lettura che della norma europea viene data dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo
Naturalmente in questo panorama non bisogna dimenticare la dimensione dell'Unione europea
Nel cui ambito che comprende anche le azioni degli Stati membri quando questi danno esecuzione al diritto dell'Unione
La tutela dei diritti fondamentali è stata affidata per lungo tempo l'azione Pretoria della Corte di giustizia prima
Che con il Trattato di Lisbona come sappiamo entrato in vigore il primo dicembre del due mila e nove la Carta di Nizza dei diritti fondamentali venisse inserita a pieno titolo e al livello più alto nel diritto dell'Unione europea
Mentre già in precedenza il principio elaborato dalla giurisprudenza della Corte di Lussemburgo secondo quei diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea
Dei diritti dell'uomo
E che risultavano dalle tradizioni costituzionali comuni degli agli Stati membri
Fanno parte del diritto dell'Unione in quanto principi generale era stato inserito nei trattati comunitari questo già prima di l'ISMU
Ho
E
E noto poiché c'è un processo di adesione dell'Unione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo processo previsto dal Trattato di Lisbona e che
In fase avanza
E quindi in questa realtà di oggi che vede i diritti fondamentali protetti dalle Corti costituzionali nazionali
Dalla Corte europea dei diritti dell'uomo dalla Corte di giustizia dell'Unione europea che si parla di ordinamento integrato e di protezione multilivello dei diritti fondamentali evocando così una sorta di triangolo
Virtuoso nel senso che una sempre maggiore sinergia tra i tre livelli non potrebbe che portare ad una protezione sempre più intensa dei diritti fondamentali in effetti però come sappiamo problemi e difficoltà
Di coordinamento non mancano anche se a prima vista la propensione verso livelli
Tendenzialmente sempre più alti di tutela dell'individuo sembrerebbe assicurata
Da quelle disposizioni che sono simili tra loro e che alcune delle quali ho già ricordato per esempio l'articolo cinquantatré della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e che lo stesso un articolo il porto lo stesso numero cinquantatré
Nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea disposizioni che stabiliscono che i rispettivi strumenti costituiscono livelli minimi
Di tutela
Ma in realtà spesso i limiti della tutela di un diritto fondamentale vanno ricercati nel bilanciamento con la tutela assicurata ad un altro diritto fondamentale
Di spettanza ad un altro di un altro titolare allora la cosa si complica evidentemente soprattutto quando nel nostro caso diversi giudici
Per chiamati a intervenire ciascuno nel proprio ambito hanno diversi parametri di riferimento
Il giudizio del sulla conformità della legge Costituzione per la Corte costituzionale la diretta a tutela dell'individuo per la Corte di Strasburgo l'applicazione del diritto dell'Unione europea per la Corte di Lussemburgo
Sui conflitti reali e potenziali di giurisprudenza tra la Corte di Strasburgo la Corte di Lussemburgo e la Corte costituzionale esiste oramai una letteratura abbastanza fiorente ora volendo fare qualche esempio
Di possibili tensioni che sono già state individuate ma allontanandomi dalla realtà
Non immediata primi
Più recente ci si può riferire per quanto riguarda la Corte di giustizia dell'Unione europea al modo con cui la sua giurisprudenza ha trattato il diritto di sciopero o comunque il diritto di azione collettiva
Facendo prevalere sulla tutela di questo diritto quella della libertà di circolazione dei servizi e mi riferisco qui a dei casi abbastanza noti cioè il caso l'avallo il caso Viking il caso euro esperti contro commi prospetta il caso Commissione
Contro Lussemburgo cui forse da raggiungere almeno nella lettura che ne fa il sindacato
La più recente
Commissione contro Germania del due mila dieci e questo per quanto riguarda la Corte
Di Lussemburgo per quanto riguarda la Corte di Strasburgo
Ci si può riferire
Alla protezione del diritto di proprietà
Da parte di quest'ultima si potrebbe pensare come è stato detto da qualcuno forse al di là
Dei limiti voluti dalla nostra Costituzione dalla Corte europea dei diritti dell'uomo con la sua giurisprudenza in materia di espropriazione legittima in particolare nel caso score vino
Giurisprudenza che salvi i casi di espropri legati riforme economico-sociali stabilisce che l'unico ristoro compatibile con la convenzione anzi con il suo protocollo numero uno che protegge
La proprietà e i beni e quello ancorato al valore venale
Del bene da espropriati
Ora
Parte relativamente al primo caso un'opinione abbastanza diffusa che
Il testo di proporzionalità o di bilanciamento tra i diritti è una tecnica che le Corti di Strasburgo e di Lussemburgo hanno in comune
In effetti però quando si tratta di tutelare i diritti fondamentali protetti dalla azione europea tre quali e compie
Di sciopero attraverso l'articolo undici della Convenzione europea
Si può notare che gli approcci delle due Corti non sono sovrapponibili infatti l'ottica della Corte di Strasburgo
Che parte dal diritto da proteggere e poi considera in quale misura lo stesso diritto può essere limitato e a quali condizioni perché l'ottica rovesciata rispetto a quella della Corte di Lussemburgo secondo la quale obiettore eventuali obiettivi
Di interesse generale perseguiti dall'Unione in base ai quali è possibile apportare restrizioni a una delle libertà previste dal Trattato obiettivi tra i quali sono da comprendere i diritti fondamentali
Entrano in gioco come secondo termine di paragone e possono quindi essere protetti sono nei limiti in cui non rischiano di inficiare la sostanza delle libertà economiche protette dai trattati
Per quanto riguarda il secondo caso c'è quello della Corte di Strasburgo e la tutela forse eccessiva del diritto di proprietà
Mi permetterei di esprimermi con un moderato ottimismo che è fondato sulla
Riconsiderazione complessiva della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo nella tutela del diritto di proprietà
Giurisprudenza che ha sempre cercato un giusto equilibrio tra gli interessi le proprietarie quelli della collettività cioè le ragioni di pubblico interesse che sono evocate dal protocollo numero uno
E che quindi sembra idonea anche a garantire quella funzione sociale della proprietà che il secondo comma dell'articolo quarantadue della nostra Costituzione pone a connotazione fondamentale
Nel nostro sistema economico sociale come disegnato dalla Corte costituzionale di quello che viene definito il terribile diritto cioè diritto di proprietà
Ecco la soluzione del problema non può essere di tipo gerarchico con l'introduzione di un sistema piramidale tra le diverse Corti che concorrono alla protezione dei diritti fondamentali della persona umana
E anche l'adesione dell'Unione Europea alla Convenzione europea non può essere vista in questo
Credo che occorra spirito di apertura e sincera attenzione di tutte le Corti interessate nazionali ed europea verso la giurisprudenza rispettivamente prodotta
Un buon esempio
Dell'approccio da seguire viene a mio parere dalla dichiarazione comune che è stata diffusa
Dei presidenti delle due Corti europee costa e scuri se il ventisette gennaio scorso dopo un incontro
Delle delegazioni delle due giurisdizioni il professor Tiziano era presente tenutosi il diciassette dello stesso mese in questa dichiarazione si sottolinea il valore di interpretazioni parallele
Da parte delle due Corti per quanto riguarda la maggiore possibile coerenza tra la Convenzione europea e la Carta di Nizza tanto più che l'articolo cinquantadue paragrafo tre
Della Carta di Nizza stabilisce che i diritti in essa indicati che corrispondono a quelli della Convenzione europea hanno lo stesso senso della stessa portata di questioni
Per chiudere e con riferimento alla Corte che che ci ospita
Direi che un grandissimo segno di apertura e di attenzione è stato compiuto dalla Corte Costituzionale italiana con quelle con la giurisprudenza inaugurata da quelle sentenze che ho più volte citati più volte citata
La trecentoquarantotto e la trecentoquarantanove del due mila sei
In conclusione quindi direi che da una parte che l'intervento sulla scena della protezione dei diritti fondamentali di attori esterni al panorama nazionale come le Corti europee
Credo abbia effettivamente contribuito alla migliore più efficace protezione della persona umana
E che questo dato viene percepito
Come un valore grandemente positivo dalle Corti costituzionali e supreme nazionale e dall'altra
E questa maggiore attenzione che oramai viene accordata i valori europei
Dalle Corti nazionali deve spingere le Corti europee specie quella di Strasburgo
Che ha il compito di agire in modo istituzionalmente sussidiario rispetto alla dimensione nazionale a valorizzare al massimo la giurisprudenza delle Corti nazionali
In particolare delle Corti costituzionali nell'ambito delle responsabilità che ad essa assumo affidate vi ringrazio della vostra
Ringraziamento anche al dottor Raimondo e per la sua relazione interrompiamo qui i lavori c'è una colazione di lavoro
Che ci aspetta
Volevo
Sì sì
Ricordo iscriversi
Per gli interventi
Impiegava alle quattordici e trenta
I nostri lavori
Si ieri qua niente
Dottoresse se chi può dire di di spingere
Il treno
Emerge
Soci ordinari
Non l'ordine vincoli
Va bene
La ulteriore ultimare l'azione del professore Antonio Tiziano che rappresenta un po'il coronamento del di tutti i discorsi perché dall'Unità nazionale all'integrazione sovranazionale prego
Grazie Presidente e grazie se mi consente soprattutto agli eroici superstiti
Che per dovere operiamo qua punto dico che ciò che ho per libera scelta o per dovere di ufficio si sopportano anche questa fase pomeridiana del nostro incontro
Cercherò di pagarli con mantenendo vi
Avvenne il termine cercando anzi di ridurre i termini dell'intervento
E il tema che ho scelto è quello appunto dell'unità dall'Unità nazionale all'integrazione sovranazionale
Per quasi sessant'anni cioè più più di un suo terzo la nostra vita unitarie si è svolta sotto il segno del processo di integrazione europea
Restando nel Mercante in modo
Esteso e profondo
Mi pare quindi mi è parso quindi naturale che nel contesto delle celebrazioni dell'Unità una riflessione fosse dedicata anche a questa straordinaria esperienza
Non solo perché salvo sconvolgimenti oggi in effetti meno imprevedibili che in passato la nostra partecipazione a tale processo durerà ancora lungo
Ma perché anche nell'ipotesi nei giornali peggiore comunque in questi sessant'anni ci sono saggi sono si sono già sedimentati profonde implicazioni sul nostro sistema istituzionale
D'altra parte forse uno dei pochi dei pochissimi i vantaggi dell'attuale crisi
E di aver portato il dibattito sull'Europa sul terreno della realtà e della concretezza permettendo finalmente di discuterne in termini più obiettivi e rigorosi
Io cercherò per l'appunto di parli in questi termini ricostruendo le origini gli sviluppi e le conseguenze della partecipazione italiana al processo di integrazione
Il tema effettive ovviamente si presta a una pluralità di approcci ho scelto questo per dare una sintesi complessiva
Molti sono gli aspetti e ciascuno potrebbe a sua volta implicare una lunga lunghe e approfondire approfondimenti
Ho dovuto fare delle scelte dolorose che mi riservo di farmi perdonare in se nel testo della relazione scritta
Per ora mi attengo ai profili giuridico istituzionali e neppure a tutti dato il tempo a disposizione
Come è noto
La scelta europeista rappresenta per la verità non dall'inizio ma certo da decenni un'opzione largamente condivise in Italia
Essa non è mai stata messa seriamente in discussione ed è anzi penetrata nella coscienza nazionale
Alla stregua di un acquisizioni irreversibile direi quasi come costitutiva del modo di essere della nostra presenza sulla scena internazionale
Peraltro pur marcando tutto l'arco o tutti questo sessantenne io la partecipazione italiana alla Costituzione europea non si è sviluppata secondo un percorso piano e lineare tutt'altro
Come è accaduto in varia misura per molti altri Stati membri e certamente per quasi tutti gli Stati fondatori anche per l'Italia lo sforzo di adeguamento al processo di integrazione si è rivelato assai faticoso
Ciò anzitutto perché tale processo si è profondamente trasformato nel corso del tempo seguendo uno sviluppo incessante e certo non inizi inizialmente non prevedibile almeno nella sua straordinaria portando
La sua sempre più profonda ed estesa incidenza sugli gli e negli Stati membri a quindi reso quasi affannoso
E comunque più difficile adeguare in modo coerente conseguente
I principi di impianto le storture e in definitiva allo stesso modo di essere del nostro sistema
Col tempo tuttavia la situazione progressivamente migliorata grazie anzitutto è ricordati sviluppi del processo di integrazione
Come un fiume carsico che correva al di sotto dei clamori mediatici quel processo ha via via indebolito le resistenze dei sistemi nazionali e precluso loro ogni alibi nell'adeguamento alle ragioni dell'Europa
E così maturata nel nostro Paese anche nel nostro Paese una crescente consapevolezza delle esigenze dell'appartenenza all'Unione
Consapevolezza che ti scrivo è testimoniata anche dalle reazioni normative
Giurisprudenziali e organizzative via via intervenute specie in questi ultimi anni e tutte volte a creare le condizioni per una più efficace risposta a quelle esigenze
E vero che appare tuttora inadeguata
La capacità di valorizzare la nostra partecipazione all'Unione e di coglierne tutte le opportunità
Ed è anche vero che i rimedi per dare smalto a tale partecipazione sono difficili perché impegnano uno sforzo dell'intero sistema Paese
Ma l'esempio offerto in condizioni anche meno favorevoli da altri Stati membri
Dimostrano che l'impresa non è impossibile se si individuano in modo condiviso le giuste ricette e le esigenze e le si esegue si segue con convinzione e continuità di impegno
Detto questo passa ad esaminare in rapida panoramica come ha risposto il nostro sistema giuridico e costituitisi Tuzi anale all'impatto con l'esperienza europeo meglio come questa inciso sulla configurazione e l'evoluzione di detto sistema
Farò solo un rapido cenno ai temi che attengono più direttamente all'assetto costituzionale dello Stato e al modo di essere di funzionale delle sue istituzioni
A riguardo ricordo anzitutto che specie in passato si è molto dibattuto dei rischi di alterazione degli equilibri costituzionali che il processo di integrazione europea poteva comportare
Nei rapporti fra i poteri supremi dello Stato in particolare fra l'esecutivo il Parlamento nazionale
Da più parti devo dire più dalla dottrina che dai diretti interessati
Si esprimeva la preoccupazione che i rilevanti trasferimenti di competenza dagli Stati membri all'Unione si traduce essere una parallela espropriazione delle competenze dei Parlamenti da parte dei Governi
E ciò perché nelle sedi europee i reali centri decisionali sono stati a lungo rappresentati quasi esclusivamente da istanze composta dagli esecutivi nazionali
Sì che si diceva questi ultimi potevano riappropriarsi in quelle sedi delle competenze sottratte in patria ai Parlamenti
Oggi la situazione è molto cambiata
A livello europeo i Parlamenti nazionali hanno ottenuto specie dopo il Trattato di Lisbona il formale riconoscimento del loro attivo contributo al funzionamento dell'Unione e conseguenti più rilevanti attribuzioni anche in sede specie in sede legislativa
Sul piano nazionale poi sono intervenute importanti innovazioni di carattere legislativo giurisprudenziale e amministrativo organizzativo che hanno riguardato non solo il Parlamento ma anche altre strutture istituzionali Ida apparati amministrativi italiani
Tali innovazioni che non sono ancora concluse hanno prodotto alcuni significativi risultati che limito qui semplicemente ad elencati uno
Il miglioramento delle regole sulla partecipazione ai processi decisionali dell'Unione fase ascendente con la previsione di più stringenti dovere di informazione al Parlamento
Il di più ampi poteri di intervento dello stesso anche in questa fase fino alla riserva di esame
Nonché con la creazione di più organiche ed efficaci sedi di coordinamento della posizione italiana nelle sedi europee
Il mix due il miglioramento in particolare grazie al meccanismo della cosiddetta legge comunitaria annuale delle procedure dei meccanismi per l'attuazione degli obblighi comunitari cosiddetta fase discendente
In particolare per quanto riguarda la tempestiva trasposizione direi delle direttive che Stendhal lungo per l'Italia un autentico tallone da chi
Tre la valorizzazione dopo un lungo periodo di loro sostanziale marginalizzazione della partecipazione delle Regioni in entrambe le fasi indicati
Ma in questa sede è chiaro che un rilievo del tutto particolare assume inevitabilmente la lunga querelle che ha segnato la ricerca di un complessivo e convincente assetto dei rapporti fra l'ordinamento giuridico dell'Unione e il diritto italiano
Una querelle Cacco in volto necessariamente tutte le cose le tematiche giuridiche connesse a detta ricerca
Dall'ancoraggio costituzionale della partecipazione italiana al processo di integrazione e quindi dalla legittimità costituzionale dei trattati comunitari alla gerarchia delle relative fonti
Alla salvaguardia dei principi fondamentali non c'era già una Costituzione e così via
Una querelle che per giunta si è sviluppato in parallelo con l'evoluzione che intanto marcava il sistema comunitario segnatamente con l'affermazione dei principi del privato e dell'applicabilità diretta del diritto dell'Unione nell'ordinamento giuridico degli Stati membri
Senza indugiare sul tema che ha fin troppo occupato la dottrina della giurisprudenza mi limito a da scrivere alla Corte costituzionale
Italiana il merito di aver assicurato un'efficace equilibrata il resistente soluzione a quei problemi
A tal fine come ampiamente noto la Corte ha fatto leva sull'articolo undici della Costituzione opportunamente rivisitato in funzione delle preminenti esigenze della costruzione europea
Precedenti in pratica le pretese insistentemente formulate dalla sua omologa di rose di Lussemburgo ma tenendo ferma sul piano teorico la propria scelta buonista
A fronte di quello ammonisco seguita dal giudice comunitario i facendo comunque salva la tutela dei principi fondamentali del sistema dei cosiddetti controlli
Si può qualificare come pure si è fatto quella giurisprudenza come autoreferenziale sottolineare alcune difficoltà nella sua applicazione ed anche lamentare la persistenza di qualche incertezza nell'assetto generale della materia
Devo dire però che nell'arco di questi quasi trent'anni all'inizio faticosamente ma poi via via in modo più convinto la soluzione delineata ingrandita e affinata nelle successive pronunce non solo si è affermata nella prassi
E direi prima ancora della coscienza degli operatori giuridici italiani
Se posso dire anche pacificato gli animi se si ricordano le accese polemiche di quegli anni
Ma prodotti in concreto risultati assai importanti anche con riguarda i rapporti tra e al dialogo tra la Corte di giustizia e i giudici Italia
D'altra parte non sarebbe facile immaginare oggi e credo comunque che non siano affatto praticabili soluzioni alternative
Capaci di compensare la Blunt l'abbandono di una pratica consolidata con la certezza di risolvere davvero le segnalate difficoltà e non già di aggravarle o addirittura di crearne di ulteriori
Ma l'apertura della Corte ossia l'aver determinato a valle ulteriori effetti di ampia portata
Anzitutto il sofferto alla collaborazione tra la Corte di giustizia dell'Unione e i giudici italiani che si era già avviata in modo assai positivo negli anni precedenti
Un più solido quadro formale di riferimento e quindi possibilità di sviluppo ancor più interessanti
In effetti quella collaborazione ha rappresentato per l'ordinamento giuridico e più specificamente per il sistema giudiziario italiano uno dei risultati più significativi della partecipazione al processo di integrazione
Essa si espresse in vario modo ma è risaputo che lo strumento che lo ha favorito è stata la cosiddetta competenza pregiudiziale della Corte di giustizia dell'Unione europea
Anzi annoverato tra i mezzi di meriti principali di questa Corte di giustizia proprio quello di aver valorizzati massima misura tale competenza come strumento di cooperazione con i giudici nazionali
In modo da realizzare un coinvolgimento crescente degli stessi nell'applicazione del diritto dell'Unione e quindi da esaltarne il ruolo di giudici decentrati di quel diritto
Quando applicano il diritto comunitario i giudici nazionali agiscono per l'appunto come una sorta di organi decentrati della giurisdizione comunitaria e concorrono può questa garantire l'osservanza di detto diritto
In questo modo il diritto dell'Unione ha potuto acquistare una straordinaria concretezza ed effettività negli ordinamenti nazionali e ha potuto influenzali e con formarli con una perversa pervasività in precedenza sconosciuto
Di fronte per diffondere la pratica del rinvio pregiudiziale non è stata però impresa Girone specie per quanto riguarda le giurisdizioni superiori
Ma poi alla fine anche tali giurisdizione hanno compreso che nessun ridimensionamento del loro ruolo e nessuna deminutio del loro prestigio veniva dalla sottoposizione di una questione alla Corte di giustizia
Ciò con risultato che oggi i rinvii pregiudiziali rappresentano una pratica del tutto normali diffusa per le giurisdizioni nazionali quale che ne sia il grado o lo Stato di appartenenza
Una pratica devo aggiungere che malgrado i problemi che il suo stesso successo accentuato si svolge con piena soddisfazione da una parte e dall'altro
E questo vale anche con riguardo ai giudici italiani i quali almeno quanto al numero dei rinvii pregiudiziali sono secondi oggi solo a quelli tedeschi
Inizialmente anzi sono stati soprattutto i nostri piccoli giudici cosiddetti giudici di provincia all'avvalesse di quella procedura e sono stati spesso proprio loro rinvia a favorire le più importanti sentenze della Corte del Lussemburgo
Ma poi hanno rotto il ghiaccio anche la Corte di Cassazione dal mille novecentosettantasei e dal mille novecentonovantuno il Consiglio di Stato i quali da allora hanno entrambi proseguito su questa via con crescente e lodevoli intensità
Ma l'evoluzione riguardato come è noto la stessa Corte costituzionale che tre anni fa per la prima volta operato un invio pregiudiziale alla Corte di giustizia
Si noti in proposito che se non ha rappresentato un primato sulla scena europea quelli in via comunque segnato un passaggio importante
E questo perché la nostra Corte costituzionale era stata l'unica tra le sue omologhe ad aver dichiarato esplicitamente di non essere sottoposta all'obbligo del rinvio
Sicché il suo nuovo orientamento è stato salutato anche per il prestigio di cui la Consulta gode in Europa con particolare favore
Ma gli indirizzi di apertura della Corte costituzionale insieme con la ricordata interazione tra giurisdizioni europee nazionali hanno inciso anche sotto un profilo più generale
Hanno cioè permesso di dare sostanza qualità e risultati alla penetrazione all'integrazione del diritto dell'Unione con il diritto degli Stati membri e tre i rispettivi sistemi giuridico istituzionale
Chi volga oggi lo sguardo al panorama del diritto italiano ma lo stesso può dirsi anche degli altri Stati membri non può non restare colpito dalla crescente europeizzazione di numerose branche del diritto
Una vasta e penetranti attività normativa ed una prassi specie giurisprudenziale molto lì molto ricche di intensa hanno profondamente influito su aspetti essenziali dei diritti nazionali
Investendo talvolta perfino principi fondamentali ed istituti tradizionali
Fino a rimettere in discussione acquisizioni che apparivano per necessità per convinzione o per pigrizia mentale pacifiche ed immodificabili
Ma questa è solo la punta dell'iceberg del processo di europeizzazione dei diritti nazionali perché in realtà tale processo si sviluppa anche per certi versi supera tutto per vie meno formali istituzionalizzate
Ma non una capacità di incidenza non meno profonde pervasiva
Alludo segnatamente a quella sorta di creazione e diffusione spontanea dei principi metodi e prassi legali
Che si realizzano il contesto comunitario in conseguenza del naturale processo di recezione di trapianto di armonizzazione e talvolta perfino di uniformizzazione delle regole giuridiche
Che lo sviluppo senso del processo di integrazione favorisce mettendo a confronto ed obbligando alla convivenza e alla ricerca della massima compatibilità reciproca i vari diritti nazionali
Stimolato non solo ed in primis dalla Corte di giustizia dell'Unione e dalle giurisdizioni nazionali
Ma anche dagli apporti della dottrina e dalla prassi degli operatori giuridici
Tale pronte processo si è tradotto e continua a tradursi nell'affermazione di principi comuni
Talvolta apparentemente nuovi ma in realtà più spesso definiti o ridefiniti sulla base di diritti nazionali
Grazie a quell'osmosi di valori giuridici che proprio le peculiari caratteristiche del sistema comunitario favoriscono insomma operato
Si è alimentata così una dialettica che sia pure in modo non sempre lineare ha visto i sistemi in causa adattarsi condizionarci ed integrarsi con uno scambio reciproco
E ciò ha costituito un potente fattore di integrazione anche e soprattutto all'interno degli ordinamenti degli Stati membri
E se ne vedono i riflessi non solo nelle reazioni dei giuristi che ragionano sempre più nel quadro di questa comunità di valori di principi
Ma anche per quanto concerne le strutture le pratiche costituzionali degli Stati membri che sotto la pressione del processo di integrazione evolvono e si trasformano per conformarsi alle esigenze di tale processo
Concludo signor Presidente mantenendo la promessa
Anche questi rapidi cenni confermano quanto peso abbia avuto per l'Italia il processo di integrazione e come nessun aspetto della nostra esperienza politica giuridica e sociale sia sfuggito in questi decenni all'appresa e alla presenza dell'Unione
Se il processo continuerà
E agevole prevenire che quella incidenza allora sempre più rilevante penetrante
Ed anzi sempre più profondamente toccherà la sostanza stessa del nostro sistema costituzionale una nostra sovranità
Si renderà quindi ancor più necessario continuare ad adeguare in modo coerente e conseguente principi procedure strutture indegni finiti IVA lo stesso impianto di quel sistema
Ho detto se il processo continuerà perché evidentemente l'attualità di questi giorni induce ad essere più prudenti
E tuttavia ritengo che la formula ipotetica non sia giustificata
Perché piacciono credo che non ci siano alternative al percorso che abbiamo scelto sessant'anni fa
E mi piace chiudere ricordando quanto ha detto un mese fa Abrusci il Presidente Napolitano
Ci un quei pensi o immagini il contrario deponga le sue velleità
La costruzione europea ormai delle fondamenta talmente profonde
Che si è creato un'interconnessione compenetrazione così radicata tra le nostre società tra le nostre istituzioni tra le forze sociali i cittadini e i giovani i nostri Paesi
Che non è impensabile lo sfaldarsi di questa costruzione
E che nulla potrà farci tornare indietro
Ringrazio il professor Tiziano con la sua relazione del Comune dicevo prima completa il quadro delle cose che ci siamo detti dalla prima relazione di questa mattina
Con questa prospettiva
Che in questo periodo effettivamente sembra subire qualche colpo ma il
Forse almeno
Ce lo auguriamo rappresenti soltanto un momento di rallentamento ricche presto le cose ritorneranno in tutta Europa a funzionare meglio
La parola adesso al Presidente merito Almirante che ci diamo qualche cosa
Zanonato
L'espressione rompere il ghiaccio mi è stato detto che ci voleva qualcuno che rompesse il ghiaccio in fondo ho aderito volentieri perché l'unica rottura a cui un galantuomo prestarsi insomma e vi auguro di mantenermi in questi limiti
è il
Dirò alcune banalità che però cessano di essere tali quando vengono del tutto trascurate credo che sia
Una cosa ovvia
Dire da tutti accettata che il modo di percepire
Il trascorrere del tempo sia uno
I connotati di una civiltà ad una società
Cosa antica
E devo dire
E ora che non l'ho più compiti istituzionali o
Riscontrato che esiste attualmente una vastissima letteratura su questo tema su questo argomento
Perché mi viene in mente questo perché facendo il giudice costituzionale ci si accorge che i tempi della Costituzione e quindi dei giudici costituzionali
Non sono tempi brevi non sono i tempi dell'economia sono i tempi della cultura e devo dire che oggi in quest'Aula io ho sentito finalmente i tempi della cultura
Anche perché l'argomento era un argomento storico quindi trascorrere del tempo
Recentemente un uomo di Stato
Ha detto che quando sentiva parlare di cultura dice la cultura non si mangia stata molto più mite di quel
Gerarca nazista noto che dicevo che voleva che tira fuori la pistola quando sentivo parlare dei cultura insomma
Perché dico questo perché una delle difficoltà oggi della Costituzione e di chi deve
Che garantirla aetate e Tata proprio dalla
Da non sentirsi in consonanza con quello che purtroppo è l'imperialismo del principio economico
Principe economico è dominato dal
Tempo breve
Quanto più presto si realizzano poca cosa tanto meglio è
Il che si semplifica
Nella formula scenari sia cogliete volgare e che il tempo che danaro
Lo dicevo prima Gustavo Zagrebelski mi è capitato di dire al Politecnico di Bari che ero d'accordo che il tempo e danaro troppi dovrà anche concedere del denaro deve essere detto perché se no S.p.A. e chi tarare fine a se stesse insomma
Tempo perché corso tempo per pensare cose che concretamente
E
Uno dei problemi attuali direi un problema grave e quello che da Costituzione viene percepita molto consenso di in sofferenza però cultura diffusa come se fosse qualcosa che impedisce
Anziché che garantisce
Questo
E gravissimo
E fino ma che sia un si si legge oggi in una legge approvata in quest'anno una legge ordinaria in cui una disposizione comincia con questi inciso
Fermo restando il rispetto della Costituzione quindi siamo arrivati al punto che ormai il legislatore ordinario sente il bisogno di lire che tutto sommato
Ci fa la concessione di rispettare la Costituzione ma la prossima volta che non lo dirà in base a un voto criterio interpretativo UPI dixit voluit ubicato x non voluit certamente si appresta a violare la Costituzione insomma
Allora e concludo perché avevo detto io volevo solo rompere il ghiaccio
Qual è quello che dobbiamo tutti fare è una campagna culturale
La Costituzione e direi anche la Corte costituzionale solo molto estranea alla cultura diffusa Touré scientemente la Corte di Cassazione hai letto un nostro nuovo collega molti giornali torniamo dato nemmeno notizie
Mi aspetto di vedere che sarà sua nomina dei sottosegretari
Questo purtroppo è il livello della cultura diffusa oggi in Italia
E allora la preghiera io posso rivolgere ad universitaria chiunque la possibilità di parlare eccetera e di svolgere un'operazione culturale per dire che l'economia è una cosa seria
Ma Santi di non è che il luogo la che la convivenza umana può essere regolata solo dai principi dell'economia esiste fortunatamente peraltro tra
Grazie al Presidente Amirante per aver rotto il ghiaccio esso dichiarazione rotto il Presidente emerito di Siervo
Sì sì dolori lungo
Dove sta ma
Intanto velocissimo anch'io
Comitato doverosi complimenti sinceri Simei relatori che
Ci hanno offerto tanti e tanti stimoli di riflessione grazie capo subito un poco su un punto non sono d'accordo con Gustavo
Nel senso che vera non certo sui suoi stimoli così suggestivi di
Di sfondo e di Panorama
Non
Sul fatto che ci si debba avviare un quarto costituzionalismo mi basta al terzo ben attuato c'è chieste per far esplodere con una battuta va cosa vogliono cosa intendo con questo
E ma insomma
La ricerca dei doveri al di là che il tema molto complesso dei nuovi doveri
A man bassa leggervi l'articolo due della Costituzione il vero il programma ormai ideologica della nostra Costituzione questo credo che a giudizio unanime che non si parla solo di diritti inviolabili
Ma di doveri inderogabili di solidarietà economica politica e sociale credo sia così mi pare di ricordare per
La vecchie letture
E questo attenzione Bella solidarietà può essere anche intergenerazionale notoriamente
E tra l'altro c'è una qualche modesta legislazione su questo ma c'è insomma basta dire l'ambiente no per grazie se non c'è Paolo Maddalena posso passare chi piloti legislazione sull'ambiente voglio dire
Ma cosa vogliono cosa intendo con questa con questo poi passo ad altro tema vedete
E
In realtà questa norma esprime molto bene l'appartenenza della nostra Costituzione a questo nuovo costituzionalismo democratico europeo quello che nasce diciamo all'ingrosso dopo la Prima guerra mondiale e si sviluppa molto il
Intensamente dopo la seconda e poi ancora dopo il crollo dei Paesi Urso
E dei paesi il regime di destra euro in euro
E
E chi sia una cosa diversa
Molto evidente si parla di solidarietà cioè di valori estranei al primo costi dunque al primo e secondo Costituzione al secondo costituzionalismo la solidarietà è soprattutto una solidarietà
Riferita tra le altre cose al sociale all'economico i rapporti
Quindi tutt'altra cosa dai regimi mono classe
Dell'inizio del se del secco ottocentesco così a cui apparteneva la nostra Costituzione nel nostro Statuto Albertino che a Roma modesta costituzione
Della restaurazione fondamentalmente ispirata al costituzionalismo degli anni Trenta che addirittura alla costituzione del quattordici francese insomma cioè voglio dire modeste Costituzione che poi hanno sopportato si sono svolte
Ecco invece ed è questo nel Novecento sorge fortemente un nuovo costituzionalismo che andrebbe forse lo dicono i giuristi agli studiosi di diritto costituzionale forse Anco un po'più s'
Sì stime sistematicamente indagato perché abbiamo
Nel
Dopo la Prima guerra mondiale costituzioni lunghe così forme di governo razionalizzate anche se dotato ovviamente di opportune elasticità costituzioni che presuppongono la coesistenza di forze
Sociali divarica sociali politiche divaricate
Costituzione che prevedono in termini moderni articolazioni territoriali e o federali molto accentuate e quindi correlativamente costituzioni rigide e garantito
Questo è e quello che molto in sintesi avviene nella Costituzione dello quello che fu definito da studiosi il nuovo costituzionalismo europeo
Negli anni trenta e poi negli anni Quaranta con tutta l'implementazione che deriva dal dai
Dalla caduta dei totalitarismi dalla seconda guerra mondiale e quant'altro
Allora questo mi fa venire in mente e ripeto una cosa che ho già detto ma insomma che secondo me i Verdi righetta perché forse c'è il
Rischiamo di dimenticarcene che quando in Italia
Si progettava la nel nuovo testo costituzionale
Ci si collegò in che modo Espresso molto più di quanto si sia detto nel passato proprio alle riflessioni dei costituzionalisti democratici di quei decenni
Per tutti ricordo ancora una volta una relazione di Egidio Tosato costituente poi importante dal punto di vista tecnico
Che nel
L'autunno quarantacinque facendo una relazione sulla rigidità costituzionale città
Parafrasando la addirittura riportando frasi i denti linguaggi identici quanto aveva scritto che è un se nel nel mille novecentoventotto in una famosa relazione
In un dibattito a livello europeo per sostenere la necessità di diffusione
Della giustizia costituzionale per garantire badate non tanto e non solo l'equilibrio all'interno di uno Stato federale come spesso avviene un po'riduttivamente interpretato che eruzione ma per per garantire
Il funzionamento degli Stati democratici pluralisti
E che insieme e quindi Tosato e quindi credo la nostra Costituzione dicevano che la rigidità costituzionale garantita
In de costituzioni democratiche democratiche servono a tutelare ovviamente la democrazia al pluralismo politico ma quella che lui diceva la pace sociale non che
I compromesso una gestione del potere negli Stati fondato su un compromesso inteso ovviamente in senso proprio proprio i positivo insomma di promessa comune tra le parti sociali che quindi mettono in gioco
La diversità delle loro opinioni attraverso la lotta politica ma sapendo che nel fondo vi è una serie di valori e di regole comuni
Che li garantiscono grazie
Grazie a Ugo De Siervo
Adesso il professor Pierluigi
Prego
Dicevo grazie Presidente grazie alla Corte costituzionale per gentile invito
Vorrei svolgere qualche breve riflessione innanzitutto mi sembra opportuno sottolineare l'importanza del
Dialogo che vi è stato
Tra Corti costituzionali europee soprattutto la tedesca e l'italiana della Corte di giustizia la famosa teoria dei controlli
Che secondo me non ancora finito svolge la sua funzione
Però c'è un fatto nuovo e importante che va sottolineato Trattato di Lisbona
Che mettemmo PRIN forte evidenza il principio del rispetto della identità culturale nazionale e costituzionale dei Paesi membri
Questo non è più soltanto un contro limite soprattutto un'autolimitazione che la Corte di giustizia e che prima non aveva
E su questo controllo di autolimitazione mi pare
Il fenomeno del dialogo tra le Corti e quindi la giurisdizionalizzazione del diritto ne rappresenta un modo come garantire che questa venga davvero
Perché forse questa
Spendita verso la uniformizzazione del diritto non ha tenuto conto in qualche ipotesi che l'Europa era nata ed è
Tuttora fondata sull'Unità ma sulla diversità
Questo è un punto importante perché
A mio parere
I sistemi ordinamentali in base ai quali
I singoli giudici comuni nei singoli Paesi sono chiamati a fare giustizia non sono del tutto identici
Ma
Finiscono col caratterizzarsi sempre da quelle identità costituzionale culturale
Che
L'aspetto di diversità ma che è una ricchezza nei confronti
Della
Del Trattato dell'Europa e della normativa comunitaria
Questo punto mi pare importante
Specialmente perché
Se
Noi sottolineiamo
Che il giudice nel singolo Paese membro
Ah dinanzi a sé una pluralità di fonti
Nazionali comunitarie internazionali certamente il nostro giudice vista l'apertura di sistema aperto che abbiamo
Non solo col col dieci e l'undici una Costituzione ma soprattutto con centodiciassette adesso
è evidente che questa
Apertura che
Il giudice e tenuto al rispetto del principio di legalità ma la legalità e qui è sottoposto non è più soltanto la legge nazionale la legalità complesse e articolate
Che in un certo senso non è identica in tutti i Paesi proprio perché in ogni Paese c'è una certa identità e c'è una certa identità nazionale costituzionale che va comunque rispettata
Mi pare che sia stato messo bene in evidenza il ruolo della corte costituzionale ha svolto come controllo accentrato
Ma proprio mezzo Della Corte sei giudici
Hanno assunto anche il compito di un controllo diffuso di costituzionalità
Un controllo di costituzionalità diffuso non soltanto per quanto riguarda la legalità costituzionale in senso stretto ma la legalità intesa in senso ampio c'è anche quella comunitaria che ormai fa parte del nostro sistema
Ed allora
Se questo controllo diffuso
E addirittura i
Incentivato alla Corte costituzionale che prima con sentenze per con ordinanze di inammissibilità rinviato al giudice al giudice ordinario
La questione dell'approfondimento del controllo
Il controllo diventa un elemento nuovo dell'ermeneutica mode
Oggi non c'è più possibilità di interpretare senza controllare non soltanto da parte del giudice costituzionale che per
Per definizione a questa funzione alla parte qualsiasi interprete di qualsiasi giudice
Dunque il controllo è diventato un elemento ontologico dell'interpretazione
Proprio perché la gerarchia delle fonti sia costituzionali comunitari internazionali e nazionali impone questo controllo quindi non più successione la legge nel tempo ma una forza di legge che più forte dia
Questo
Comporta un cambiamento forte perché secondo me comporta anche che questo controllo che
Triplice perché un controllo costituzionale comunitario e internazionale
Uniti in un unico controllo che possiamo chiamare di legalità costituzionale con dialogo con la Corte costituzionale con la Corte di giustizia è contumace
Questo
Che cosa significa
Che
Forse occorrerebbe fare uno sforzo ulteriore verso
Il
Una
Concezione che non si
Fondi più sulla pluralità degli ordinamenti
Che aveva senso quando gli ordinamenti erano prevalentemente statali
Che oggi invece il sistema ordinamentale a mio parere è unitario in quanto a fini applicativi
Qualsiasi giudice deve avere un sistema unitari dinanzi al sei
Formato da una pluralità di fonti ma
In tutte queste fonti ne rispetto la gerarchia Della competenze da sussidiarietà deve trovare la normativa da applicare al caso concreto
Che
Comporta che forse non è il caso di parlare l'ordinamento comunitario distinto e separato anche se coordinato
Con lordi l'ordinamento repubblicano del Paese ma piuttosto di un sistema ordinamentale compresso unitario dentro il quale il giudice deve trovare la normativa da applicare al caso concreto diciamo l'ordinamento del caso concreto
Ma questo che significherebbe
Significherebbe tante cose innanzitutto che il controllo e qui mi rifaccio degli interventi molto interessanti sono stati sulle zone franche perché il nostro problema è anche questo delle zone franche degli di controllo e legittimità
Mentre per la Corte di giustizia e possiamo dire che
Per me poco comprensibile l'esclusione
Del giudice privato nel sollevare questioni di legittimità comunitaria
Questa è una collegio arbitrale l'arbitro è una cosa che ovviamente non riesco a comprendere perché giudice privato e un giudice a tutti gli effetti e non si vede perché negli odi arbitrario dritto come dar qua se può essere anche non applicato
Ma questo è un altro discorso ma per quanto riguarda invece la Corte costituzionale o due riserve
Diciamo da prospettata una e più facile quelle regolamenti ma la Corte già mostrato apertura specialmente per regolamenti specifici
Dove ha ampliato diciamola la la nozione di atto avente forza di legge ma a questo punto proprio coerentemente affatto che il sistema unitario il sistema ordinamentale oggi unitario deve rischia regolamenti comunitari
Regolamenti comunitari
Ma è vero centotrentaquattro la Costituzione dice che nel controllo dei Chicago sedici alla Corte lo ha solo sulle leggi dello Stato delle regioni
Ma questo veniva scritto nel quarantotto
Ma se le
Facciamolo interpreto non letterale ma funzionale centotrentaquattro come è possibile che la Corte costituzionale
Che ha per definizione la funzione di controllare che sul territorio della Repubblica non avvenga applicazioni nessuna normativa che sia contrario alla Costituzione
Non possa vere
La possibilità teorica di controllare non e trattato la legge che approvate il trattato di come è stato Burdett perché sarebbe quasi assurdo che cadesse il trattato
Dichiara dichiarandosi in Costituzione allo stesso né una particolare norma del Trattato che anche questo sarebbe ancora più
Sempre perché parte della legge che la ratifica ma sarebbe molto più semplice riconoscere
La possibilità di controllare
Legittimità comuni e costituzionale del singolo Regolamento comunitario o di una singola disposizione regolamento comunitario
Perché questo comporterebbe anche un minor danno per quanto riguarda
Ecco allora se si facesse un maggiore sforzo per ampliare la sfera di operatività
Del controllo di legittimità anche da parte della Corte forse è un passo avanti ulteriore potrebbe esser fatto assai più positivamente
E vorrei
Ancora aggiungere concludendo che evidente che in questo contesto parlo da civilista
La
Le autonomia e quindi poteri
L'autonomia legislativa la discrezione amministrativa l'autonomia negoziale e l'autonomia collettiva B tutti sono sottoposte al controllo di legittimità costituzionale
In modo diverso la legge avrà un controllo di validità contenutistica
La l'atto di autonomia negoziale collettiva e su questa seconda
Richiamo l'attenzione che prima è laburisti ritenevano che non dovesse mai avvenire
Perché credevano che l'autonomia collettiva non avesse nessun limite oggi che si accorgono e talvolta l'autonomia collettiva
Finisce colleghe ero col poter ledere taluni diritti fondamentali si accorgono invece che forse è opportuno controquerele ci teneva costituzionale anche dalla dell'autonomia collettiva
Voglio dire per le autonomia negoziale collettive
Il controllo di legittimità è un controllo di meritevolezza
Cioè di validità dell'atto
Siamo quindi dinanzi ad un impegno molto grosso che coinvolge
Non solo la costituzionalistica come molti hanno ritenuto validare scienza giuridica
Ora
Però anche qui l'ambiguità che io ravviso nell'espressione come rilettura dell'ordinamento alla luce della Costituzione oppure interpretazione costituzionalmente orientata
Così non è sempre perché talvolta la Costituzione con i suoi principi normativi
Non è soltanto un credere ermeneutico di interpretazione
Ma è è una norma che insieme alle altre forme quella famoso
Normativa del caso concreto cioè ha una valenza sostanziali
E rappresenta anche perché no talvolta regole di condotta
Perché che cosa è la responsabilità civile sono alcuna responsabilità fondata sul principio di solidarietà
Ed allora di conclusione
Chiedendo scusa
Io ho l'impressione che anche costituzionali siano
Tra dato a poche importanza cinquantaquattro della Costituzione che sarà sempre consigliato una norma di poca importanza scritta lì cittadino Conte del tale rispetto alla Costituzione poi si esercita un pubblico
Una funzione pubblica deve rispettare all'usura leggi quella è una norma importantissima che di direi a
Tradotto in termini espliciti alla detti PIL come nel nostro ordinamento poi ci sono state resistenze culturali dicevo prima sono state solo resistenze culturali che sembra a livello ormai generale tranne chi ancora pensa che utilizzare le norme costituzionali dell'iter per l'azione sia un po'il colore
Ma ormai sono in pochi mi pare che invece attraverso i principi costituzionali si possono fare molti passi avanti ancora nella nostre più e quindi
In
Conclusione
Questa sistema ordinamentale nuovo questa legalità costituzionale che non si identifica più una legge statale con una concezione statalisti che nazionalistica
Ha portato anche al superamento di un ermeneutica fondata su una
Su un'altra diciamo
Su un postulato non più esistente quello che tutte le leggi hanno lo stesso ora
Se c'è una gerarchia tra le norme significa cadere melodica giuridica non può che essere la stesse sia nel controllo accentrato sia nel controllo diffuso
Quindi quando la Corte costituzionale ci ha insegnato la importanza del principio di ragionevolezza l'importanza e la proporzionalità anche sotto la spinta del diritto comunitario
Ed è è il bilanciamento non ci ha insegnato cose riservate alla giustizia costituzionale ma ci ha insegnato inerme lega nuova deve essere applicata anche dal giudice comunque grazie
Io ringrazio il professor per l'ingegnere perché mi dà l'occasione di fare due brevi osservazioni
Che traggono origine sostanzialmente dalle cose che ha detto la prima riguarda il dialogo tra le Corti
Semplicemente per dire che in questi ultimi tempi la Corte costituzionale ha intensificato la sua attività di dialogo conto con le Corti particolarmente con le Corti europee
Si susseguono degli incontri la trattazione un approfondimento di tematiche comuni
Dove si prendono in rilievo quegli aspetti di unioni e altri differenziazioni ma che comportano un reciproco arricchimento di esperienze contigue
Quindi un'attività questa
Che io mi auguro possa continuare debba continuare in maniera sempre più intensa proprio perché ormai ci troviamo a operare in un ordinamento complesso
Al di là adesso delle qualificazioni in senso munifico pluralistico turistico
Non queste qualificazioni lascio da parte ma l'esame e l'approfondimento di tematiche comune
E quanto ai consiglieri della Corte su controllo sostanziale di costituzionalità
Per atti non di derivazione nazionale e Novelli credo che ci siamo pianti sulla strada che prima o dopo questo problema bisognerà porselo
Perché partendo dalle due sentenze gemelle trecento quarantotto trecentoquarantanove
Secondo la quale le disposizione della CEDU come interpretate dalla Corte di Strasburgo sul nuovo
Costituiscono lo parametro interposto agli effetti del controllo di costituzionalità dell'articolo centodiciassette primo comma
E se ha affermato che occorre valutare la conformità costituzione del parametro interposto
La Corte gioco forza che dovrà affrontare
Il problema del eventuale non conformità del parametro interposto rispetto altri parametri costituzionali
E non soltanto ai controlli inviti in senso tradizionale cioè i diritti fondamentali principio fondamentale dell'ordinamento giuridico ma anche eventualmente rispetta specifici
Disposizioni della Costituzione con quali effetti o non lo so
Pur se pur avendo qualche idea a questo riguardo troverete il tutto sconveniente dirlo però il problema esiste ed è un problema
Che tocca certamente più o meno direttamente le funzioni della Corte nell'ambito del controllo incidentale di costituzionalità
Per cui
Sono tutte cose
Che sulla quale occorrerà riflettere per l'avvenire
Avvenire forse neanche
Troppo lontani
E non dico nient'altro su questo su questo particolare aspetto vi chiedo soltanto se c'è qualche altro intervento che arricchisce nostre comuni conoscenza
C'è un silenzio tombale
Franco Bile
E poi poi Palermo e poi prego prego fra il tre per
Se io è certamente
Grazie
Pochissimi minuti per
Raccontare di una vicenda che forse
Trova spazio in questa nostra riflessione di stamattina
Si è
Partitica dall'avvocato alla storia i precedenti storici dalla Costituzione e nella tarda mattinata e poi nel pomeriggio nella attenzione si è concentrato sui rapporti
Tra la Corte costituzionale e le corti europee
Allora mi è capitato
Da un anno
Infine Federici certe scelte che stavo facendo di accorgermi di una
Di una norma recentissima dalla quale vorrei
Dire troppo al vorrei dire due parole perché posso si inquadra nel sistema di cui ci siamo occupati stamattina
Forse
Qualcuno ricorderà che le Sezioni unite nel
Nei primi anni Ottanta però dell'altro millennio
Avevamo detto che serve la pubblica amministrazione occupa agli illeciti o mente un certo suolo privato per costruire un'opera pubblica diventa proprietario del fondo ma deve risarcire il danno partendo dal valore di mercato
Seguire poi una serie di leggi che dicevano
Che questo risarcimento del danno era quantificato partendo da un indennizzo però commenti in più momenti addirittura equivaleva l'indennizzo che sarebbe
Rispettato se si fosse applicato il procedimento espropriativo
Poi la Corte costituzionalista che o hanno andava bene e in questo
E allora un'altra legge del disse che bisognava partire da oltre all'indennizzo e poi si aumentarle dieci per cento e non c'è un piccolo aggiustamento e questa seconda una soluzione
Venne poi ha sottoposto alla corte la corte alla la salvo perché faceva parte una manovra economica ineludibile eccetera
A questo punto la questione è arrivata a Strasburgo è la Corte Gragnano CEDU a ha detto che
Una di tutto il sistema domandava perché Pio il primo protocollo dove esigeva una
Un che ci fosse un procedimento hanno formale non bastasse il fatto compiuto poi bisognava risarcire l'intero danno
Allora
Il legislatore la questione è venuta al all'esame qui dalla Corte e uno dei delle due sentenze creda trecentoquarantanove se non ricordo male ma forse potrebbe stando anche la quarantotto non so uno e due si occupata
Sulla
Sul presupposto che è stato più volte succitato tarda mattina
Ha preso atto della
Del giudizio della Corte di Strasburgo e ha dichiarato illegittima la norma
Che prevedeva questo censimento e da me in termini così esigui che non non quindi un giacimento di realtà non era tale ma è un mero indennizzo un po'abbondante
In conseguenza di questo e c'è stato un un intervento di ruolo delle girato italiano
Che a anche nella ha istituito
Ha previsto che in quel mese i casi in cui sinti l'Amministrazione ritenga che un certo bene lei se Erba per fare un'opera pubblica allo dichiaro da questo nostro patrimonio di questo bene e però risarcisce il danno in basso a porre penale
Molto bene
Anche di questa norma cinese si è posto la data del sei la questione di costituzionalità e la Corte con una sentenza di un anno fa cretesi ottobre del del del dieci
Ha detto la norma è incostituzionale per
Per il
Per difetto di delega perché la nelle Conoco consentiva
Però dopo aver detto questo si è concesso un obiter grande quanto il Colosseo e ha detto che in realtà poi c'erano le era più che legittimo il dubbio sulla conformità dei dell'anno della legge
Chiede italiana al ai principi affermati dalla Corte
E ha detto perfino che il tocca al legislatore tener conto di questo e
Fra le tante cose test che potrebbe accadere il giorno in oggetto lo potrebbe anche
Ammettere la restituzione del bene aveva privato con
Posso abbattimenti un'opera pubblica Rosolen restituzione ben al privato
E
In conseguenza
Di dire di questa sulla base di questa normale si sarebbe torno tornati al sistema
O no lei da cui si era partiti e cioè che
Bisognava eserciti l'intero l'intero danno questo sei
E invece ho scoperto che nel delegato legge di questa estate di luglio convertito in luglio stesse uno dei punti in varie fasi della mano nelle varie versione dalla manovra di questa estate
C'è un articolo non c'è istituisce questa decreto legge istituire inserisce nel testo unico sulle espropriazioni apposto dell'articolo quarantatré che era stato caducato un quarantadue bis
Che
Lette ripete però il vecchio testo è quello sì cioè che se l'Amministrazione ritiene che un certo fondo privato né serva per fare un'opera pubblica solo dopo può dichiarare l'acquisizione al suo patrimonio
E poi con l'effetto peggiorativo che non parla più di farci vantando ma di indennizzo
Questo va ad aumentare uno non interessante esempio di di
Di di coerenza tra tale varie sedi nel non
Antonio legislative giurisdizionale interne e sovranazionali
Non so se l'altra questione tornerà ancora una volta alla alla Corte sulla base di quelle obiter eseguita prossimo numero
Fino al prossimo seminario
Fare nessuna meraviglie Astore infinite molto evidente siamo qua per questo
Allora vale
Scusate ma volevo sia dato a raccogliere un un accenno che ha fatto il Presidente
Quaranta anche sulla base di intervento e questo per lingerie c'è la possibilità di controllo di costituzionalità
Sui norme del diritto comunitario regolamenta sempre anteposto guarda ecco allora bisogna cambiare
Capito ma qua non è solo un problema di diciamo di meccanismo giurisdizionale cioè
A lire sei la Corte può essere o non possa
Dichiara perché si ritornerebbe su un aspetto fondamentale della giurisprudenza siamo gravitare e cioè quella che il diritto comunitario prevale sulle norme nazionali
Salvo il solo limite dei princìpi supremi
Perché allora un regolamento comunitario che fosse ritenuto non è in contrasto con una norma costituzionale ma non quei princìpi supremi
Secondo la granita
Deve essere artatamente ad essere applicato dal giudice grazie preferenza dell'eventuale norma nazionale contrastante mentre secondo questa ipotesi che viene avanzata da proteggere
Raccogliere Presidente ci dovrebbe arrivare a sindacare la la legittimità del Regolamento non so se sia una prospettiva
Tele aprirebbe sicuramente un nuovo grande è un nuovo fronte di conflitto
Con proprie colpe Magenta nazionale qual è la soluzione a Cava Vitiello non la conosco magari contro i tre principi supremi era tra come dire era
L'ancoraggio a cui le corti col non solo la nostra tante corte che già si sono
Attaccate per mantenere un minimo di controllo sulle integrazioni dell'ordinamento interno ad opera del diritto europeo sovranazionale
Ma se segnala si passa a a sindacare il diritto europeo sulla base del diritto nazionale sia pure di livello costituzionale ma è un altro sistema è un sistema completamente diverso da quello che lei ha reso abbiamo conosciuto
Il professor Trezzano
Volevo aggiungere
Ma attratte vorrei
Nel riprendere quello che ha detto appena ora Valerio Onida
Stiamo attenti accanita altera chiara
Adesso vogliamo rimettere in discussione non c'è difficoltà siamo andati controcorrente per un c'è un lungo periodo rispetto ad altri i giudici europei possiamo tv andare controcorrente dei momenti in cui tutte le Corti costituzionali o giurisdizioni supreme
A norma e accettato
Quello che l'insegnamento di gravità tra l'altro e in cui quindi i rapporti con
Tra perlomeno tra la Corte cui ha con un ordine appartenere
E le altre Corti costituzionali sono quasi di leadership poi possiamo anche per carità ritorna planetario parlava sicuramente di contrarietà con i principi fondamentali dell'ordinamento
Detto questo prezzo per Nigeria toccato alcuni temi traccia brevissimo riferimento anche per l'Autorità
Sua del professor per gli ingegneri detti vorrei precisare qualche punto nel prezzo ben viene giustamente ricorda che adesso nel Trattato di Lisbona l'articolo quattro è introdotto il rispetto della identità nazionale e democratica degli Stati membri
Vorrei far presente che la nostra giurisprudenza comunitaria ancor prima di questo articolo quattro a
Rispettato in varie sentenze nelle occasioni in cui questo si è verificato esattamente queste identità derogando
Amico Raimondi allocato alcuni casi ma poi ce n'erano tanti altri in cui per l'appunto
La Corte ha evocato e ha dato priorità a valori costituzionali preminenti per non applicare i principi del diritto comunitario e lo ha fatto prima dell'introduzione dell'articolo quattro perché
E che lui il rispetto dell'identità costituzionale
Di un Paese democratico come la si voglia chiamare identità giuridica di un Paese non è qualcosa che ci inventiamo lui o che si inventa la Corte è un principio strutturale dell'ordinamento dell'Unione
L'Unione non sarebbe nata se no se non ci fosse stato questo tacito patto costituzionale per cui il nucleo centrale la Federazione l'Unione qualora si voglia chiamare naturalmente
Tre trova il suo Livi avere rispetto di quella identità quindi è un elemento costitutivo della identità dell'Unione
E da queste alla Corte
Sia pure con progressione e con maggiore accentuazione gli ultimi anni si è tenuto sia tenuta e poiché e
E non solo ma essendo una norma dell'Unione facente parte del patto costituzionale dell'Unione è una norma che deve verificare prove anzitutto alla Corte di giustizia Petrelli e in quel trattato di cui essa
E interprete autorizzata formalmente unica autorizzata con legge pone forti colossale potranno eventualmente
Eccepire la violazione di principi fondamentali è il primo taglio lo facciamo noi lo dico permette signor Presidente perché su questo articolo quattro si sta adesso ricostruendo non parlo dell'intervento è pressoché Nigeria ma in dottrina c'è un Riva Ivan
Di posizioni che traggono a questo articolo quattro una sorta di controlli richiama rovescia o di doppio contro limite non solo noi applichiamo i controlli integralità lo fa adesso ci riserviamo Roia applicare incontro limite dell'articolo quattro
Del Trattato ecco bisogna stare attenti anche perché
A me sembra che questo esprima un atteggiamento che io pensavo per la verità superato ma che riaffiora comunque di tanti intanto
Di una sorta di considerazione dell'Unione come una controparte ostile
Cioè noi siamo in un'unione nella quale insieme ad altri Stati cerchiamo di costruire qualche cosa non siamo dentro l'Unione
Verso la quale dobbiamo vedere come fare per rendere la vita difficile ostacolata
Laddove invece mi pare che questa tendenza
Appaia
Segreteria fioriti tanti intanto
Nella
Anche nella considerazione
Dei rapporti tra le giurisdizioni è vero e nella
Operazione dia armonizzazione del diritto io
Non ho parlato di un'Italia o di uno furbizia Azione Diritto parlato di uno sforzo congiunto che tutte le giurisdizioni co tutti gli operatori giuridici fanno
All'interno di un'unione che la quale vuole essere lo dice il primo articolo Unione sempre più stretta fra i popoli d'Europa sia qualcosa che mira ad incrementare
La collaborazione la convivenza quindi
Anche la crescita o lo sviluppo di sé di concetti valori giuridici
Perché nasce in comune da tutti è un elemento importante di questa costruzione quindi presupporre un obbligo o un atteggiamento di buona fede e di collaborazione leale
Quindi non parlo di uniformizzazione parlo del fatto che preso atto proprio come diceva Russo per i generi che c'è una varietà di ordinamenti giuridici che ogni Stato ha i suoi valori sull'ordinamento
Che però dobbiamo o abbiamo scelto per meglio dire di vivere insieme di costruire insieme l'Unione
Bisogna trovare il modo che queste diversità non è che le utilizziamo le accettiamo
Per fare una guerra ma cerchiamo di farle convivere conciliare possiamo anche fare una scelta diversa ma se siamo in ventisette Stati a voler costruire un'Unione sempre più stretta dobbiamo cercare queste diversità non di utilizzarle come armi reciproche l'uno contro l'altro
Ma come modo o strumento per poterle farle convivere e armonizzare
Ecco quindi
Poi Po
Si può scendere sui dettagli
Delle costruzioni giuridiche ma quello che mi pare importante lo spirito con cui si affronta questo problema ed è quello di prendere venderci conto del fatto che i problemi esistono far convivere o integrati in Unione a ventisette Stati non è facile
Dobbiamo cercare di trovare le soluzioni che vadano più nella direzione della convivente o piuttosto che in questi del conflitto questo mi pare che deve essere la filosofia
Che hanno seguito che si legge anche apertamente nella ultima sentenza la Corte Costituzionale tedesca perfino se io trovassi io Corte costituzionale
Scoprissimo verificarsi che è una norma dell'Unione è ultra vires in maniera clamorosamente manifesta è enorme io la sarò con amicizia con Francia
Cioè esaminerò questa cosa eventualmente chiederò alla Corte di giustizia come va interpretata circa con uno spirito dice cerchiamo in quel caso di trovare una soluzione
Per loro per costruire e non per Roma un ultimo punto
E
Questa dei regolamenti devo dire non vi convince richiese ogni istitutrice potesse sindacare ogni al giudice nazionale i regolamenti comunitari che sono destinati ad applicarsi in maniera uniforme tutti i ventisette Stati membri
Capirebbe la ragione per la quale esiste una Corte di giustizia
Perché la Corte di giustizia esisti originariamente poi ha esteso il suo ruolo
Esiste però per evitare che gli atti dell'Unione europea che devono applicarsi in modo uniforme in tutti gli Stati membri possano essere
Annullati interpretati o dichiarati in maniera diversa in ciascuno Stato voi però avremmo de come le convenzioni di diritto uniforme che nascevano uniformi e poi diventano difformi ricco ogni giudice l'ente più grave a modo suo
E alla fine al vero avevamo una varietà di convenzioni secondo
Il diritto di Ognissanti
Qui c'è stessa dell'istituito una borsa che consente a quegli atti di avere un'unica interpretazione un'unica esistenza a Roma una validità cambiabile variabile secondo l'ordinamento che viene in rilievo
Si vota punito uniforme deve valere allo stesso modo per tutti ed esige quindi che ci sia un'unica porte che possa interpretarlo farlo diversamente significa
Rompere il principio fondamentale dell'Unione poi sull'arbitrato rispetterò in privato posso te li chiede che dovrei prendere altro tempo e non voglio sottrarlo ancora la discussione ha chiesto la parola il professor Zagrebelsky
Sì certo
Per ascoltare il pesce sempre del
Perché mi è dato
Ugo
L'aggravante già
Perché
Disposto un po'
L'attenzione da questi problemi di integrazione ordinamenti ma
Io vorrei dire questo perché forse non è
Stato chiaro
Se invece anche l'impostazione delle cose che vi ho detto stamattina che
Del resto sono un pezzettino di una relazione molto di più ampia alla quale Commissione gestire faccio riferimento perché tempi sono quelli che sono
Ma
Certo quella sì che mi sia Ugo sfuggite all'articolo due della Costituzione
Può darsi e quindi
Ben venga questa integrazione
Ma a forte il senso del di discorsi di questa mattina non era sulla Costituzione non era nemmeno sulle tracce che esistono nelle o nella nostra Costituzione
Un po'
Mirata
Metterei in luce un letta il cammino di questo pensiero Costituzione artistico
Ora a me pare
Fuori discussione il fatto che finora questo tema del
Dissociazione diritti doveri
Cioè la rottura di questo nesso sia indubbiamente un fatto di novità
Ora noi possiamo trovare nelle nostre costituzioni
Delle tracce si può ragionare sul principio di
Di solidarietà specifici solidarietà e la traduzione nella Costituzione nostro il principio di fraternità
Che non si è voluto accogliere perché il principio di fraternità aveva una origine illuministica la nostra Costituzione del prodotto di un crogiolo di culture non c'era solo qual è il
E si è parlato di di
Solidarietà che è una nozione che viene fondamentalmente immagino quali lui mentire ai
Il professor Fioravanti mi smentita viene dalla cultura cattolica essenzialmente
Ma se il precedente del solidarietà e la fraternità fraternità ci mette in chiaro che e
Un legame tra fratelli cioè appartenenti al medesima generazione ora che poi si possa ragionare sulla fraternità anche nel sento sul solidarietà anche nel senso di un degli anni
Intergenerazionale questa è una possibilità
Che si può aprire
Quando e sei si tenga conto che il costituzionalismo del nostro tempo ha bisogno di sottolineare particolarmente una dimensione che fino ad ora non è stata considerata
Decisive
Io ho fatto un discorso dire
Riprende quello che diceva Francesco Almirante DT
Tipo cultura costituzionale nonché sui testi avete notato che non ha citato nemmeno una norma della Costituzione
Se non l'articolo uno per far notare come è cambiato il paradigma il lavoro che in origine era un criterio di esclusione e diventate il criterio di di inclusione solo solo questo
Quindi
Sono son d'accordo con te nel dire che ci sono delle possibilità ma
Quello che è decisivo e l'atteggiamento culturale direbbe Francesco nei confronti dei problemi nostri ora dal da questo punto di vista io credo che ci sia molto da fare
E non solo per recuperare la dimensione dei doveri che indubbiamente sono stati considerati l'aspetto residuale fino adesso
Ricostituzione di me si è fatto sui diritti mica sui terreni per molte ragioni storiche facilmente comprensibili ma
C'è poi in seguito
Questo atteggiamento culturale che mette in luce elementi fino ad ora tenuti
In secondo piano ci problemi grossissimi problemi in tema di organizzazione politiche
Se volete in tema di democrazia e la questione rappresentanza politica come
Siamo
Beh appunto
E quelle generazioni future non volte nella forma una volta mi ha
Cose
Votiamo noi per loro ma quando verranno le generazioni future città potrebbero dire che non
Non gradiscono come abbiamo votato per loro ecco
E
Io ci vedo qui un problema di rapporto tra politica e politica democratica e rappresentanze politiche da un lato
è grosso tema del democrazia rappresentativa che distrugge le sue stesse basi nord firmato che intorno del quale quale così e l'aspetto diciamo più obiettivo oggettivo proiettato
Proiettato nel tempo ecco o costituzionalismo
Presbiterio e che che che vada al di là del dell'immediato questa delle conseguenze sul piano della democrazia perché introdurre un elemento di tecnocrazia
Inquietante e moltiplica
Cioè secondo me ne abbiamo bisogno
Come vediamo nelle vicende di questi giorni le vicende di questi giorni se non altro caso Isola di Pasqua cioè in vitro vediamo
Il
Fallimento di generazioni politiche quelle che vengono da decenni precedenti che hanno sperperato Risorse
E adesso
La democrazia rappresentativa quel sistema di governo basato sui partiti non ha le risorse sua volta per far fronte le risorse decisionali l'autorità se volete per far fronte ai guasti che sono stati
Creati in passato e allora impotente allarga le braccia e dice ai tecnici salva tecnici
Qui si può discutere comunque a qualcuno che viene da fuori
Del
Del
Della promozione delle forme di selezione di un ceto politico indubbiamente in questo Governo è così di risolvere il problema cioè dire di rattoppare la situazione
Ecco qui ce l'abbiamo di fronte al problema del rapporto
Capacità del sistema rappresentativo di fronte i problemi che il medesimo sistema rappresentativo crea
E
La necessità di rivolgerci a qualche altra istanza io adesso non dico che questa sia la soluzione che ci che ci tranquillizza torna in più rispetto alle
Situazione che si determinati in Italia spero che finisca presto
Ne abbiamo bisogno ma spero che finisca presto
Ma
Quello che noi e constatiamo è un tentativo di porre un rammendo a una strada Po ma noi come i costituzionalisti dovremmo ragionare in maniera tale che gli strappi non si determinino
Ragionare preventivamente
E questo è un problema di strutture costituzione
Che
Ci dovrebbe occupare e preoccupare ora Ugo Dimitru se questo tema non ha un aspetto di novità
Mi
C'è Valerio Onida che voleva aggiungere
Che chiedo scusa ma intanto
Non posso resistere redenzione raccogliendo quelle che avete adesso quel tavolo ma dico solo una battuta la il tema di riporre è serissimo
Ma perché dobbiamo presupporre che il consenso cioè la base della democrazia
Trascuri interessi per esempio delle generazioni future
Dobbiamo pensare davvero che chi vota è sempre egoista o non possiamo immaginare che invece si raccolga il consenso sui ideali che trascendono la generazione a cui apparteniamo questo domanda regna
Esatto ma e quelle e quella è politica non
Non è è la politica non è tecnocrazia
La
La sapeva appunto bene ma potrebbero essere diverse possono essere diversa anzi posso
Allora chiedo scusa ma io dissi allora volevo sapere se vogliono profittare del fatto che
è raro che si possa parlare alla Corte anche dei problemi della Corte premi in termini di questioni siccome è venuto fuori queste questo problema delle controllo sui regolamenti comunitari dal Presidente
Chiariva che la sua riferimento era la CEDU e va bene ma la Corte con la procedura dovreste dove doveva già risolto ha detto parametro interposto controllo della Corte di costituzionalità del
Della CEDU e
Praticamente della giurisprudenza della Corte di Strasburgo alla luce della Costituzione per intero e non solo dei princìpi supremi ma per i regolamenti europei quelli cui parlava Pietro per lingerie
Per i regolamenti le appunto Gioia sia venuto fuori che non è pensabile un controllo di costituzionalità sui regolamenti se no smentendo appunto trent'anni giurisprudenza
Potrebbe esserci un'altra via cara corte cioè se la Corte si trova di fronte a problemi i giudici prima e poi l'accordo si trova di fronte a problemi in cui un regolamento comunitario appare violare appare contrastare principi di tipo costituzionale
Mentre il giudice comune può soltanto applicare il Regolamento disapplicare la legge perché così via degli ha detto la sentenza granita
La Corte federale se sollecitata giudice comune potrebbe sollevare lei di fronte alla Corte di giustizia una questione non di interpretazione ma di validità una pregiudiziale di validità dicendo attenzione
Corteo dimmi se davvero questo Regolamento è congruo con i principi costituzionali dell'Unione che sono poi gli stessi principi degli Stati membri i princìpi comuni
E allora questa potrebbe sulla strada per reagire a ipotesi nelle quali l'atto normativo comunitario Regolamento appaia punto contrastare con valori costituzionali
Si è acceso un dibattito molto forte in chiusura
C'è qualcosa qualche
E certo
E c'è il trucco
Proprio quello che dicevo prima
Microfono per favore Consiglieri dico sviluppiamo dicevo quello che diceva il professor Onida era proprio quello che volevo dire io è evidente che per il Trattato come ha sottolineato
Antonio Tiziano e la Corte di giustizia l'unico che deve fare l'interpretazione l'applicazione delle norme comunitarie non si discute
Ma una volta che abbiamo aperto il dialogo tra Corte costituzionale Corti di giustizia in relazione alla sentenza famose sia pure non in via incidentale ma in via principale
Dove la Corte costituzionale conosciute grazie giudice a quo delle questioni di legittimità comunitaria allora quando arriva alla Corte costituzionale una questione e dice questo Regolamento
Giudice
Comuni dice questo Regolamento mi sembra incostituzionale
Rinvia alla Corte la Corte chiediamo la Corte di giustizia e l'interpretazione corretta ma se la Corte di giustizia rinvia alla Corte Costituzionale dicendo è corretta e la Corte costituzionale si accorge invece
E quella quel Regolamento è contrario dei principi fondamentali del nostro che cosa succede ecco il problema problema cioè non è che non ci sembra
Esattamente per esempio quello che è successo con il Consiglio di Stato francese che di fronte a un Regolamento nazioni
Nazionali che era stato tacciato di violazione del principio di uguaglianza
Ha per la prima volta quindi in questo dico la direzione delle altre giurisdizioni Bava in tutt'altro senza tetto
Ma può darsi che ci sia un profilo ma prima di dichiarare incostituzionale il Regolamento comunitario in quanto violazione dei principi fondamentali
Voglio chiedere alla Corte di giustizia uno
Uno se effettivamente vai perpetrato ove in violazione decidere due se dell'ordinamento comunitario non c'è un ugual comune medesimo principio di uguaglianza in nome del quale essa corte dichiari valido irregolari
Se noi seguiamo questa vieta altro Baietta anni è stata indicata e per queste è stata salutato con favore il rinvio della Corte costituzionale italiana ma quella delle altre
Novantanove virgola novantanove novantanove cede casi non c'è più un problema perché non è che
La Corte di Lussemburgo opera nella strato sfera o in un'area esoterica ecco opere orarie quei principi sono largamente condivisi simili ecco perché
è un problema che diciamo chiamiamolo teorico ma nella realtà non c'è stato finora alcun caso proprio perché il dialogo fra le Corti consente di rimuovere
A monte il problema Oro e dichiariamo che quel principio c'è e c'è anche nel diritto comunitario e quindi il nome di quell'annulliamo il Regolamento e lo annulliamo noi che siamo gli unici in base al trattato a poterlo fare
Oppure diciamo la verità la
La normative vale tra interpellati in un altro modo per cui non si pone più il problema ma queste diciamo è una soluzione
Che è uno dei motivi principali per cui per anni si è invitato alla Corte costituzionale italiana come le altre volti a operabili inviterei giudiziarie perché l'unico modo per non fare bracci di ferro che possono soltanto l'usciere
Alla necessaria azione convergente che gli uni agli altri dobbiamo fare ed è questo del dialogo
Delitti che noi nella specie tratti non dialogavano strumento formale il rinvio pregiudiziale cosa rughe più difficile
Perché non c'è il meccanismo del rinvio pregiudiziale lo abbiamo uno strumento ad hoc ha dato buoni risultati per tutti
Dovrebbe continuare a darle per rimuovere le questioni che ci sono proprio che il
Minorili e poiché ne credo a Lussemburgo né a Roma o a Berlino pazzo due o a Parigi si vogliono
Rompere le diciamo le situazioni in un contesto nel quale tutti abbiamo interesse a costruire insieme abbiamo dichiara di voler costruire insieme enti il dialogo e quello che permetterà di risolvere queste questioni che in astratto sono ipotizzabili ma che nella realtà
Come dice giustamente che il professor Scalzo dei se dei controlli civili
Sono
Una come un calmante lungo un placet un calmante
Se i controlli viti sono calmate per tenere buoni tutti ma nella realtà la soluzione quell'appunto di confrontarsi su questi principi attraverso gli strumenti che sono stati predisposti a Roma
Domando se ci sono altri interventi
Sembra di no allora anche con anticipo rispetto all'orario prefissato possiamo chiudere adesso non lo storno ringrazio tutti i relatori interveniente e tutti i presenti grazie