Kosovo: la sfida dell'integrazione euro-atlantica. Intervista a Ilir Kulla

Il Kosovo le sfide le integrazioni euro atlantica il titolo di una conferenza che si è svolta l'undici novembre a Roma alla sede della si oli la Società Italiana per l'organizzazione internazionale in collaborazione con l'ambasciata kosovara in Italia
A margine del dibattito abbiamo intervistato Idir culla giornalista esperto di politica internazionale
Che insegna alla catena di prammatica albanese e alla si ohi
Vista la situazione attuale è veramente una grande sfida insomma c'era il mio obiettivo dell'integrazione atlantica del Kosovo sembra saremmo ancora molto lontana
Ma è vero che
Una strada abbastanza affaticata
Ma comunque rimanere l'unica soluzione per la Regione
Dei Balcani occidentali perché
Alternative non ce ne l'integrazione non deve venire
Non deve avvenire come un fatto meccanico dovuto per ragioni politiche ma deve essere
Comunque una cosa che
I cittadini del corso la classe politica ma poi anche tutti i Paesi della regione dovrebbero fare
Esattamente per una ragione diversa dovrebbero fare per loro stessi
Quindi migliorare le condizioni di vita avere sistemi aperti economici far funzionare la democrazia dare esempi di
Coesistenza pacifica è una cosa che non serve ai cittadini di Parigi e i cittadini di Londra ma è una cosa che serve ai cittadini che vivono in corso
Ma se Belgrado se la posizione ufficiale di Belgrado continua a essere quella di rifiutare
Riconoscimento del dell'indipendenza se se un conto la posizione ufficiale di Pristina continua a essere quella di non voler mettere in discussione ormai quello che è stato fatto non sembra dello del due mila otto
Come se ne viene fuori
Una cosa molto semplice
Belgrado non ha perso il costo nel due mila otto la persona il novantanove
Il gran numero dei morti non soltanto in corso ma anche in Bossi anche in Croazia a messo Belgrado la sua classe politica
Purtroppo
In quella parte dei dei statiche
Nella loro storia non avranno niente da dire di buono e troppi figli per il fatto che hanno inciso la violenza nella loro vita nella vita degli altri hanno distrutto il proprio il loro Paese
è un problema di Belgrado se non conoscevano riconosce il corso non è un problema di percorso è chiaro che il corso va per la sua strada il problema è che il costo non deve fare esattamente quello che ha fatto Belgrado concorso
Quindi deve essere un posto Perton un posto commenta l'Italia Perton posto democratico
Un posto dove dovrà costruito un futuro per i propri cittadini un futuro per la Regione prima o poi anche del grado della su questi passi ma l'attuale dirigenza kosovara avrà questo coraggio
Ma i passi fatti fino adesso sono abbastanza
Coraggio anti
Però non basta
Diciamo che
Io spero che sia l'attività della società civile che i vari cambiamenti politici anche di opposizione ma soprattutto la capacità di integrarsi dentro la stessa società ma anche di crescere economicamente
Farà si ad aprile io che anche alla leadership del corso
Non tutta la leadership a una logica tale è chiaro che per ragioni ovvie
Il nazionalismo rimane forte però i passi fatti avanti
Dimostrano che comunque il costo uno stato suo se la può fare e la povertà
Belgrado Belgrado ci sono PRIN prima prima cosa eccome come giudica l'attuale leadership serba quello che stato fatto in questi anni l'attuale Governo anche il ruolo del presidente Tadić
E poi anche
Da Belgrado comunque vengono destinate al mondo politico ci sono forze politiche come per equilibrare democratici che dicono chiaramente basta insomma e ora Consiglio dica rischiamo di
Di di incartarci di di avere questa pietra al collo del Consiglio chiaro che a Belgrado la gente
Capisce molto bene che non può rimanere in ostaggio
Per
Secoli del delle vecchie mentalità e della vecchia politica
Che chiama in causa all'estremismo il nazionalismo le ragioni forti ragioni che però
Non esistono
Neanche e quindi uscite come quella di cedo migliorano dice altri politici che chiedono non sono nuove
Esistevano già prima
Anche il primo ministro Djindjic era una persona molto aperto verso questa soluzione sono anche pragmatiche perché è chiaro che il futuro della Serbia come il futuro della Regione non può essere progressivo non può dare
Immunità e progresso alle e i cittadini della regione tenendo il Kosovo come come ostaggio e quindi queste voci che si fanno sempre più forti sedici hanno sempre di più al Presidente Tadic
Dovrebbero dare il coraggio politico al Presidente Tadic di uscire fuori da questi schemi
Mi permetta di ricordare che però la parte rurale politica della Serbia ma anche la parte
Politica nazionalisti era anche quella religiosa e ancora nei vecchi schemi ancora con la vecchia politica e con con la vecchia mentalità
Ciò permette che per esempio l'ambasciatore russo a Belgrado ottiene e tiene posizioni
Come quella
Posizione di di
Qualche anno fa
Di essere
Praticamente
Però l'indipendenza del Kosovo di pratica
I politici vicino tattici
Ma contro dal punto di vista politico perché questa cosa qui porta voti otto lire voti quindi fattore le tonale abbastanza forte e poi se la seconda ragione mi permetto di ricordare che esattamente qualche giorno fa
L'ambasciatore della Russia è uscito in un
Meeting elettorale del partito di opposizione e quindi dei radicali dando supporto esattamente al contrario di quello che dovrebbe essere il futuro della Regione
Ultima battuta lei diceva nel suo intervento e cioè interventi ha regolato come comunque il per la soluzione della questione kosovara molto dipenderà è dipende anche da Belgrado e da Tirana e due principali capitale dei Balcani
Non è che però la soluzione della questione kosovara passa questo punto da Bruxelles insomma e l'Europa che deve risolvere i suoi problemi
Ma l'Europa naturalmente ha un ruolo molto forte ma non può risolvere i problemi senza tener conto delle realtà locali
Questo è certo però inquina che quel tipo di Europa cui apriamo i Governi forti come il Governo di Belgrado il Governo di Tirana ricordiamo che comunque tirava e membro della NATO
Membro a pieno titolo
Quindi alla sua sede a Bruxelles
Anche
Diciamo
Condivide le scelte
In modo
Pacifico ma anche in modo politico le scelte dell'alleanza
Ricordiamo che la maggioranza dei paesi europee sono anche membri dell'Alleanza quindi le cancellerie sono le stesse
E quindi io penso che esattamente il futuro del del corso la pacificazione passa
Esattamente dal questa via maestra avendo mente aperta cervelli aperti e porte aperte
A Bruxelles per il corso per Belgrado per tirava noi avremo un futuro futuro comune
Possiamo dire a piena voce che non abbiamo scelto Nendo i serbi NI servi noi come vicini di casa
E quindi siamo lì l'unica le due sono le soluzioni
Ho
Ammazzarsi abbattersi a vita come è stato fatto per
Tanti tantissimi anni dal mille trecentottantanove a questa parte oppure riuscire a vedere il futuro e costruire un futuro comune naturalmente su sistemi aperti e con la mia
In un mondo globalizzato non si può rimanere isolati