Intervista ad Igor Boni sulla linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione

Il Gorgoni coordinatore provinciale di Torino dell'associazione radicale Adelaide Aglietta voi avete stilato un documento dove avrà con niente i motivi per cui il collegamento ad alta velocità ferroviario Torino-Lione dovrebbe essere fatto si può riassumere in breve
Sì ma abbiamo cercato con questo documento di riprovare a riportare il dibattito sul tema sulle argomentazioni cercando di evitare le urla i cori da stadio che spesso agitano le motivazioni pro e contro la TAV lobby diventata un po'il simbolo di qualcos'altro non solo più della linea ad alta velocità ma le motivazioni principali secondo me
Possono essere riassunte intanto nel fatto che l'attuale collegamento che unisce il Piemonte la Francia è datato mille ottocentosettantuno su un Progetto che era stato fatto addirittura da Cavour difendere al Paese
Con la tecnologia di allora un progetto che noi riteniamo essere benché ordinari dico fatte le proporzioni con quello che oggi viene proposto con la corridoio cinque e il tunnel che passerà in Valle di Susa
L'utilizzo di una nuova tecnologia che consentirà da una parte il trasporto delle merci e non solo di container ma dei TIR
Interi sopra i premi
Riducendo il traffico su gomma che uno dei principali problemi della congestione e dell'inquinamento innanzitutto anche delle polveri sottili che sono sempre all'ordine del giorno del delle testate giornalistiche dall'altra parte
Riducendo i tempi
Del trasporto trasformando una linea che oggi semplicemente vetustà che ha fatto il suo tempo sono passati lo ricordo centoquarant'anni quindi sicuramente un provvedimento che
Ambientalmente soste i bilanci che va nella direzione di un di una somma quale dell'ambiente tant'è che i Verdi francesi già dall'inizio del progetto erano favorevoli d'altra parte le motivazioni contrarie che spesso vengono addotte rispetto
All'economicità al basso livello di trasporti sono motivazioni che secondo secondo me non possono essere addotte guardando all'oggi fa che quel progetto a una prospettiva che sono di decine e decine e decine di anni se non di cento anni quindi non possiamo guardare i dati attuali
E fare un ragionamento sul sull'attualità dei della del commercio attuale appunto
In più non stiamo parlando di una Regione alpina che mette insieme il Piemonte la Liguria e la Valle d'Aosta e le Regioni
Tra l'altro in Francia che
E una macroregione chiaro oltre quindici milioni di abitanti centinaia di migliaia di aziende
E un fatturato valutato di un miliardo di euro di intercambi questo
Infatti è che una linea di questo genere sia anche da questo punto di vista fondamentale un ultimo dato in questa prima parte che metterei sul tavolo e la questione dello sviluppo economico oggi la Valle di Susa è una valle rispetto a tutte le altre valli piemontesi immensamente molto più sviluppo Attanasio dalla dal punto di vista della delle strutture dal punto di vista delle possibilità che vi sono in balle anche per gli stessi valligiani dal punto di vista anche della della demografia la Val di Susa
Le poche valli ancora popolate in Piemonte e questo è accaduto perché nel negli anni passati le strade principali l'autostrada e la ferrovia che ricordavamo l'inizio del Frejus
Sono state realizzate proprio lì questo non potrà che essere un impulso per un nuovo un nuovo sviluppo l'ultimo punto che cito ancora
E la questione europea noi siamo non all'interno di un progetto semplicemente italiano semplicemente transalpino ma un progetto europeo finanziato al quaranta per cento dalla Comunità europea e quindi io credo sarebbe un'occasione perduta
Dovessimo malauguratamente decidere di non partecipare a questo progetto io le chiedo una cosa sulle sulle risorse perché abbiamo da poco sentito Alberto Perino il leader
Del movimento No TAV lui ci ha da raccontato che parte delle risorse per realizzare il progetto viene Presa dai finanziamenti pubblici che dovrebbero andare alle infrastrutture scolastiche
Ma al dunque intanto diciamo che come ho ricordato prima il quaranta per cento dei finanziamenti arriva la Comunità europea e arriva esclusivamente ovviamente scettico su qui c'è l'opera quindi non è che questi soldi arrivare i treni taglino i casi d'altra parte i finanziamenti italiani evidente che sono un problema
C'era e su cui su cui discutere approfondire anche con
Dei dati che non tutti magari hanno demolizione è evidente che costruire quest'opera comporterà avere meno soldi per fare altre cose tutto questo possiamo giocarlo in modo propagandistico dicendo che non diamo soldi alle scuole per costruire l'alta velocità
Io dico che al di là della propaganda evidente che c'è un problema di risorse lo sappiamo benissimo che è altrettanto vero che essendo questa un'occasione che non possiamo perdere dovremmo tra fare il modo di finanziare quest'opera evidentemente non rinunciando a da altri aspetti che sono vitali per la nostra vita sociale evidentemente la scuola è uno di questi
Parlando di Alberto Perino sottolineo che rilasciato delle dichiarazioni da leader del movimento No TAV che spero non rappresenti non so che non rappresentano tutto il movimento che ci sono dichiarazioni a mio a mio modo di vedere assolutamente inaccettabili per quando Alberto Perino ci dice che la resistenza passiva Candiana corrisponde a tagliare le reti di protezione dei cantieri con le cesoie e
Superare la linea rossa che e dovrebbe definire la parte di area che non può estratta dal fatta per non andare a ad infrangere il divieto terre di entrare nei cantieri dove ci sono gli operai che lavorano ecco questo di Candiano ovviamente non ha assolutamente nulla e quindi spero fortemente che le legittime proteste di chi è contrario all'opera vengano e il prete con la non violenza vera pacificamente senza creare momenti di tensione come fatto a Roma perché l'impressione nostra mia e che la tale appunto sia diventato in qualche modo un simbolo una metafora di altro qualcosa ad abbattere che non è più
Semplicemente il progetto ferroviario ma è qualcosa di ben più grande spero che rimarremo a dialogare anche da posizioni distanti ma guardando ai temi precisi e non portando atti di violenza che servono come
Dimostra la storia del Paese al regime italiani innanzitutto se ricordiamo a quello che è successo negli anni di piombo e ai violenti
Che di queste cose ovviamente si alimentano avete scelto questo momento per divulgare queste vostre posizioni in questo momento particolare cioè il giorno prima della protesta sarà già da tempo che ci pensavate
Ma e e tempo che ci siamo ragionando perché riteniamo che sia importante mettere nero su bianco in modo articolato le posizioni che non possono essere semplicemente relegate a slogan per il cibo slogan per il no è chiaro che questo documento Sciuto di un'elaborazione che e tempo che stiamo facendo ettaro sicuro che lo abbiamo deciso di mettere di diffondere oggi proprio per invitare anche domani chi manifesta a ragionare a contrastare legittimamente tutte le cose che diciamo ma far lo
Con il ragionamento e senza l'uso della violenza che non deve essere né da una parte né dall'altra in qualche modo è la parte democratica per qualsiasi confronto il dialogo il confronto
E ovviamente laicamente poi ciascuno con le proprie posizioni e democraticamente qualcuna posizione vincerà sull'altra ma tutto questo non può essere fatto appunto con l'utilizzo della violenta con lancio di sassi
Con lancio di lacrimogeni e via dicendo
Speriamo che nel nostro piccolo questo contributo possa essere utile unico distendere gli animi perché ciascuno rimane sulle proprie posizioni ma semplicemente a dare il segno di una divertita nella
Tale il tema rispetto alle urne
Ai cori da stadio che si sentono spesso grazie ai Gore Boni coordinatore provinciale di Torino dell'associazione radicale Adelaide Aglietta