Pellegrini della verità, pellegrini della pace. La società italiana di oggi e la sfida del dialogo nello spirito del Patrono d'Italia

Tutti autorità colleghi signore e signori
Sono davvero lieto di inaugurare questo convegno dedicato al grande incontro interreligioso di Assisi del prossimo ventisette ottobre
Promosso da sua Santità Benedetto sedicesimo sul tema Pellegrini della verità Pellegrini della pace
Saluto e ringrazio agli illustri relatori
L'onorevole Maurizio Lupi vicepresidente dalla Camera l'onorevole Dario Franceschini
Presidente del gruppo del Partito Democratico Lorenza lei direttore generale della RAI sua Eccellenza monsignor Mario Toso Segretario del Pontificio Consiglio della giustizia della pace
No signor Lorenzo Leuzzi cappellano della Camera padre Giuseppe piemontese custode del Sacro Convento di Assisi
Il prossimo ventisette ottobre ad Assisi
Il Pontefice intende solo in ISAE il venticinquesimo anniversario dello storico incontro tra i leader religiosi del mondo svoltosi sempre nella città di San Francesco per volontà di Giovanni Paolo secondo
L'incontro del mille novecentottantasei fu uno dei grandi eventi del pontificato di Papa Wojtyla
E colpi profondamente l'opinione pubblica mondiale fornendo un nuovo cruciale incitamento al dialogo interreligioso e alla cultura della pace
Le parole pronunciate in quell'occasione dal Papa risuonano anche oggi in tutta la loro potenza educatrice
La pace disse Papa Wojtyla attende suoi artefici la pace in cantiere aperto a tutti e non soltanto agli specialisti e sapienti agli strateghi la pace è una responsabilità universale
Credo sia superfluo rilevare che tutte le forze impegnate a favorire il dialogo tra i popoli i paesi e culture si possono e si devono ritrovare in questo umanesimo della speranza e dell'amicizia
L'aspirazione alla pace appartiene infatti all'uomo in quanto tale ed è in grado di superare tutte le differenze culturali e di fede
Accomunando con la medesima intensità chi professa credi religiosi diversi o non professa alcun credo religioso
E personalmente penso sia di grande significato morale e ideale la presenza quest'anno ad Assisi accanto a Benedetto sedicesimo e i rappresentanti delle religioni del mondo
Di alcune personalità della cultura della scienza non appartenenti ad alcuna confessione religiosa che tenderanno in quanto tali a rappresentare idealmente la prospettiva dei non credenti
è una novità
Che credo vada accolta con grande interesse perché in grado di offrire un importante momento di dialogo e di confronto simboleggia ambo in modo nobili le e spiritualmente elevato la comune aspirazione a un mondo affrancato dal pregiudizio nonché rispettoso dei valori dell'uomo
Molto c'è purtroppo ancora da fare per giungere alla fraterna convivenza fra uomini e culture in tutte le aree della terra
Cadute l'ideologia e le barriere politiche dalla guerra fredda le odierne spinte all'intolleranza e alla violenza tendono ad assumere sempre più spesso sulle forme del pregiudizio etnico culturale del fanatismo nazionalista dell'estremismo integralista
Da tempo assistiamo sgomenti alla recrudescenza delle violenze contro le comunità cristiane in diversi Paesi fune Stati dall'odio religioso e parallelamente osserviamo con preoccupazione
La diffusione di pregiudizi sentimenti di antisemitismo e islamofobia in euro
Sempre più forte e diffuso
è inoltre il timore che le paure prodotte dalle difficili sfide delle fra globale
Possono produrre una degenerazione del concetto di identità collettiva offrendo così un terreno fertile la diffusione di mitologie teorie che in vario modo e in diverse parti del mondo vagheggiano che ritorna società chiuse rigoristi immobili
Mai come oggi c'è dunque bisogno di affermare i valori del dialogo e della dignità della persona come antidoto all'intolleranza e come condizione necessaria per disattivare le tensioni che attraverso una società contemporanea
è mia convinzione che per giungere ad una sempre più forte affermazione della cultura della pace occorra una convergenza di sforzi da parte delle confessioni religiose delle istituzioni laiche delle forze sane della società
Un importante riferimento sia per i laici sia per i cattolici e contenuto ad esempio nell'esortazione tenuta da Benedetto sedicesimo durante il discorso dei rappresentanti del mondo musulmano il venticinque settembre del due mila sei
Il dialogo interreligioso in tutti e interculturale disse il Pontefice costituisce una necessità per costruire insieme il mondo di pace di fraternità ardentemente auspicato da tutti gli uomini di buona volontà
E non c'è dubbio che la diffusione in questi venticinque anni del cosiddetto spirito di Assisi abbia fornito un importante contributo ha un grande processo di maturazione culturale e civili
Desidero infine ricordare
Che il Parlamento italiano con la legge del dieci febbraio due mila cinque
Ha riconosciuto il quattro ottobre come solennità civile giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse in onore dei patrimoni speciali d'Italia San Francesco d'Assisi Santa Caterina da Siena
La legge nel suo promuovere il dialogo tra culture e religioni diverse offre a mio modo di vedere un esempio di quella laicità positiva cui si fa spesso riferimento nel dibattito italiano
Una laicità che riconosce appresta la dimensione civile e sociale del fenomeno religioso e che rifiutando l'uso dogmatico della ragione sa assecondare la naturale attitudine di questa a interrogarsi
Intento delle Camere non è stato quindi soltanto quello di ripristinare una ricorrenza della tradizione italiana ma di riproporla in termini nuovi quale vera e propria giornata della riconciliazione e del proficuo confronto interculturale
E ciò nella consapevolezza che la figura di Francesco d'Assisi
Rimane uno dei modelli dei simboli più alti di quell'aspirazione alla pace che attraverso la storia dell'umanità raggiungendo con il suo intenso messaggio di fratellanza il cuore dell'uomo contemporaneo
Preso stazionava concordia che viene dall'insegnamento per patrono d'Italia hai fatto un sublime valore universale in grado di essere intese accolto in ogni angolo dalla terza
Ma adesso possiamo anche fare un significato più specificamente riferito al nostro Paese
Di cui peraltro troviamo un esplicito richiamo nel titolo dell'odierno convegno laddove si fa riferimento alla società italiana è la sfida del dialogo nello spirito del santo di Assisi
Tutte le società moderne e quelle europee in particolare hanno certamente bisogno di rafforzare la collaborazione sociale e di accoglierla multiculturalità come una risorsa
Superando limpidi individualismo esasperato il pregiudizio etnico religioso
Ma non c'è dubbio almeno a mio modo di vedere che in Italia più che altrove si avverte il bisogno di ritrovare il senso della coesione e del dialogo
Da tempo la nostra società risulta troppo frequentemente attraversata da sentimenti di sfiducia di egoismo e di rancore
Un fenomeno che si presenta sotto i profili più diversi dall'egoismo sociale a quello geografico a quello dell'accoglienza degli immigrati
E c'è purtroppo da aggiungere a
Che la politica non sempre ha saputo o voluto sanare tante tensioni che si sono manifestati in questi anni nel Paese
Queste pulsioni all'inimicizia non hanno però minimamente intaccato enormi risorse di civiltà umanità solidarietà presenti nel nostro popolo
Ed è proprio la consapevolezza di questa ingente richiesta morale e deve fornire un ulteriore incitamento a tutte le forze laiche o religiose che operano per la ricomposizione civile dell'Italia
Nella coscienza che la valorizzazione del pluralismo culturale non vuol dire relativismo ma invito al dialogo e al riconoscimento di alcuni obiettivi di civiltà
Anche per questo sono certo che l'incontro interreligioso del prossimo ventisette ottobre saprà rinnovare una grande speranza di pace di riconciliazione una speranza
Tutti i popoli
Eterno italiani che da sempre riconosciamo in Assisi uno dei luoghi simbolo dell'umanesimo e della fratellanza tra i popoli grazie
Le loro
Vicepresidente Lucchini prenderà la parola a seguire l'onorevole Franceschini
Ringrazio
Buon pomeriggio a tutti ringrazio il presidente della Camera il Presidente Fini
Saluto anch'io di cuore sua eccellenza monsignor Mario Toso appunto
Padre Giuseppe piemontese che il custode del
Sacro Convento di Assisi e tutte le tutti gli altri che hanno voluto partecipare accettare l'invito a partecipare a questo a questo momento importante questo incontro celebrativo
Anch'io voglio essere provocato dalla non solo dalla ricordo della figura di San Francesco ma dal tema che ci si è
Voluti dare oggi nella nostra riflessione Pellegrini della verità Pellegrini della pace
La Società italiana di oggi e la sfida del dialogo nello spirito del patrono d'Italia
Mai come
Oggi mai come in questi giorni questo temo questo tema della sfida del dialogo nello spirito del patrono Italia e attuale
E devo dire che è ancora più attuale se ricordiamo la figura di San Francesco anche in occasione quest'anno di un importante
Avvenimento per il nostro Paese i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia come possibile il dialogo
Come è possibile l'incontro come possibile un confronto nella politica e trovare momenti di unità
Rispetto alle tante divisioni che ci sono o che sembrano esserci
Abbiamo due esempi davanti la figura di San Francesco di San Francesco e la storia dei nostri centocinquant'anni della nostra
Della nostra Italia
Io credo che siano tre
Sinteticamente perché appunto New Minoia un brevissimo contributo le parole su cui riflettere verità
Alcune le ha già anche richiamate il presidente lustrini ferita pace e dialogo
è possibile il dialogo e il perseguimento della pace solo nella verità
E che cosa ci insegna la figura di San Francesco seri andiamo a guardare
Ognuno di noi l'ha letto sicuramente l'undicesimo capitolo accanto di Dante nel paradiso in cui San Tommaso presente alla figura di San Francesco quello che colpisce di più
E che Francesco e tutta la sua vita è questo parte
Non da un'incertezza ma da una certezza che ha sperimentato nella sua vita
Per San Francesco l'amore di Dio
L'attrazione di San Francesco non era per la sua capacità di parlare non era per la sua
Fisicità anzi si descriveva non me lo insegnano i padri francescani certamente come non una grande uomo un bell'uomo
Ma era esattamente in questa coscienza della propria dell'amore a dire della propria identità
Del proprio dell'assenso del significato della propria vita riscoperto nella nella sua vita
Questo portava Francesco al dialogo e a guardare tutti
Oggi nella cultura moderna sembra che l'identità o i valori o le esperienze le certezze siano un limite per il dialogo
Ma identità valori certezze storie di ognuno di noi riconoscimento perché cristiano perché cattolico della presenza di Dio dell'amore di Dio sono un elemento fondamentale
Del dialogo che perché è proprio partendo da questo che possiamo ricercare nell'altro
La il perseguimento della pace e
Appunto come strumento del dialogo
Esemplificativo una storia che a a tutti noi nota che è quando Francesco va dal faro dal feroce Saladino non dimentica
La propria storia non dimentica la propria missione ma che cosa colpisce
Di fare anche da Saladino il feroce Saladino di Francesco proprio la passione che Francesco a
Nel descrivere la sua la sua storia quello che ha incontrato la sua missione
E addirittura lo lascia andare lo riempie di Doni
Allora oggi per venire all'attualità nella politica è possibile nel nostro Paese il dialogo e quando queste possibile e il compromesso è una parola negativa una parola positiva
Io credo che si debba partire essenzialmente per andare al dialogo e per avere
La capacità di un percorso comune da due elementi essenziali il primo che l'altro è una ricchezza
Che la diversità dell'altro è una ricchezza aperte che non sei fatto per stare da solo ma sei fatto per stare con l'altra
E nel dialogo con l'altro nella diversità dell'altro arricchisci te stesso
La seconda che per dialogare e concludo ricordando
Due interventi uno laico e uno di di Papa Benedetto sedicesimo per dialogare non devi trovare ciò che ci divide ma devi riconoscere Ciocchetti unisce ciò che ti mette insieme
Il compromesso non è l'arte del ribasso ma è
Il momento del dialogo con cui si riconosce ciò che ci mette insieme
C'è
Un momento della storia del nostro Paese che è stata la Costituzione in cui questa arte del compromesso questo riconoscimento di ciò che ci univa è diventato palese
Mi ha colpito negli anni una rilettura degli atti parlamentari
L'intervento che Palmiro Togliatti che era a capo della delegazione del appunto comunista della Costituente diceva nel marzo del mille novecentoquarantasette che cos'è compromesso
Gli onorevoli colleghi che si sono serviti di questa espressione probabilmente lo hanno fatto dando ad essa un senso deteriore
Questo non ha però un senso deteriore
In realtà non abbiamo cercato un compromesso con mezzi deteriori
Meglio sarebbe dire che abbiamo cercato di arrivare ad una unità cioè di individuare quale poteva essere il terreno col much comune sul quale potevano confluire
Correnti ideologiche e politiche diverse ma un terreno comune che fosse abbastanza solido solido perché si potesse costruire
E sopra DS una Costituzione cioè un regime nuovo cioè uno Stato nuovo
Ed era Palmiro Togliatti ed è quello che ha contraddistinto poi la storia del nostro Paese
Recentemente Benedetto sedicesimo e concludo ha fatto un meraviglioso discorso che credo tutti noi laici e cattolici dovremmo re leggere al Parlamento tedesco al Bundestag e citando il il lieve il la Bibbia
Il primo libro dire diceva per me è una grande lezione non grande interrogativo me che faccio politica
In occasione della sua improvvisazioni Dio concesse di avanzare una richiesta che cosa chiederà il giovane sovrano in questo momento successo ricchezza una lunga vita l'eliminazione dei nemici
Nulla di tutto questo egli chiede domanda invece concedi al conservo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male
Con questo racconto la Bibbia vuole indicarci che cosa in definitiva deve essere importante per un politico che cosa può essere quel punto comune
Il suo criterio ultime la motivazione del suo lavoro come politico non deve essere insuccesso e tanto meno il profitto materiale la politica deve essere un impegno per la giustizia e creare le condizioni di fondo per la pace
Benedetto sedicesimo
Grazie onorevole Franceschini
Ringrazio anch'io il presidente
L'eccellenza sottosoglia i padri francescani per questa occasione
Questo piccolo spazio di riflessione
Io penso noi tutti dobbiamo cogliere come
Un'occasione davvero
Davvero utile nel frastuono delle cronache
Quotidiane
Io credo davvero ci sia un segno antico e profondo nella nostra
Storia comune che riconduce alla straordinaria avventura umana culturale spirituale del Francesca medesimo sono tracce che riguardano
La nostra identità nazionale e vanno ben oltre la sola spero religiose che noi dobbiamo continuare a meditare
E a vivere
Sicuramente Francesco tra patrono d'Italia il santo per eccellenza il più amato il più celebrato il più raccontato
Per alcuni è il poverello il giullare di Dio per altre una specie di rivoluzionario ante litteram ma per tutti
è un monumento della fede la cui grandezza
Ha incarnato nel senso più vero l'universalità cristiana
La spiritualità Francescane una radice che ha alimentato diversi ambiti della nostra vita nazionale
Pensare noi pensando la politica mi viene in mente la figura del sindaco di Firenze il Sindaco Santo qualcuno l'ha chiamato Giorgio la Pira la sua capacità di guardare orizzonti larghi
Di vivere la fede testimoniando il Vangelo non impone in volo la sua forza nel dialogo
Oggi
E ancora di più dopo la grande preghiere ecumenica voluta da Giovanni Paolo II Assisi è diventata nel mondo capitale di pace di dialogo nel segno di San Francesco
E lo spirito di Assisi significa anche nel linguaggio comune
Capacità di incontrarsi di parlarsi di ascoltarsi infatti non c'è dialogo se prima non ci ascoltano
Il dialogo come presupposto della possibilità di vivere insieme in pace tanto più in un mondo più aperto sempre più connesso globale interdipendente veloce
Lo stile del diavolo francescana e coerenza nella testimonianze gratuita
E oggi non sempre così a volte si pretende reciprocità c'è chi vorrebbe ispirare anche le relazioni interconfederale questa regola io ti faccio la moschea settori per il paracarro tuo la Chiesa
Auspico è dovuto oltre dice comporta di da cristiano vivi Vangelo e il resto verrà di conseguenza si potrebbe definire quasi un dialogo disarmato vera premessa di pace
E purtroppo è difficile nella politica
Vivere questo spirito
Nel nostro tempo il tratto distintivo appare quello del conflitto a tutti i livelli
Viviamo un tempo in cui le controversie internazionali più drammatiche si affrontano ancora attraverso gli ultimatum le opzioni militari
è il tempo della violenza terroristica delle guerre preventive delle grande della crisi delle grandi istituzioni internazionali e anche il tempo del conflitto nord-sud del conflitto etnico e culturale che accompagna
Imponenti fenomeni migratori e ancora il tempo del conflitto tra ricchi e poveri giocato sullo sfruttamento irresponsabile
Delle sempre più preziose limitate risorse della terra e sullo sfruttamento illimitato e l'ambiente
E infine anche il tempo del completo domestico delle guerre tra poveri nelle periferie urbane desertificata bene
E disumani esatte da modelli culturali che non hanno nessuna radice nella tradizione del territorio e il tempo divorato da un Presidente che rischia di far dimenticare il passato e non vuol cedere il passo futuro
Qualcuno vorrebbe arruolare in questo conflitto anche le religioni
Anzi lo scontro tra civiltà c'è una teoria su questo avverrà nel sarebbe troverebbe il suo pilastro fondante nello scontro religioso dove le radici cristiane della civiltà occidentale verrebbero usate in chiave difensiva
Per arginare pericolo islamico
La lezione francescana lo spirito di Assisi ci indicano un'altra via
Una fede aperta alla libertà degli altri credenti e non credenti senza rinunciare alle proprie Commissioni più profonde
Senza soffocare la propria ispirazione religiosa senza rinnegare i principi etici in cui si crede
Ma semplicemente riconoscendo le diversità il pluralismo delle convinzioni la legittimità di idee i principi che possono non coincidere con i nostri
Ciò non vuol dire
Rassegnarsi all'impossibilità di far valere le nostre ragioni ma quelle ragioni spiegarle e proporle
Quei principi
Vanno avvicinati alle storia degli uomini alla realtà alla vita per quella che viene vissuta dalle donne dagli uomini del nostro tempo così come hanno fatto e fanno
Tantissimi cattolici consacrati e laici fanno quotidianamente in ogni angolo della terra e l'altra parola e concludo che mi viene in mente pensando Francesco e cambiamento
Non solo per quello che Francesca nerissimo ha prodotto di nuovo nella chiesa ma soprattutto per come quel cambiamento è stato vissute proposto a partire da se stesso in modo radicale
Per costruire un mondo più giusto capace di vivere in pace è necessario cambiare ma nessun cambiamento del mondo sarà possibile se prima non cambiamo le stessi se non cambia ognuno di noi queste quello che si segno Francesco
Grazie all'onorevole Franceschini io ora il Segretario del Pontificio Consiglio della giustizia della pace con un signor Maria Toso prego eccellenza
Signor Presidente
Autorità carissimi fratelli francescani
Alcune riflessioni
A partire dalla giornata di Assisi tre mila undici
Che come avete sentito sarà celebrato il prossimo ventisette ottobre con una simile giornata voluta da Benedetto sedicesimo
Personalizzare venticinquesima riversare dello storico incontro
Tenuto essi nel mille novecentottantasei
Si vuole mostrare che la pace è possibile
E che più che di discussioni di dibattiti e di negoziazioni anche di questo è necessario
Essa ha bisogno
Anzitutto dell'amicizia
Tra le religioni le persone
La pace attende che cioè gli artefici sappiano a convergere ed incontrarsi
Non c'è solo il linguaggio verbale
Bensì anche linguaggio eloquente dell'empatia dei gesti
Come l'intrapresa di un lungo viaggio l'accoglienza partire da una previa fiducia accordata
Oltre
Alla dolcezza dell'ospitalità c'è la bellezza corroborante
Della condivisione degli stessi ideali di una responsabilità universale
La pace è anzitutto all'esperienza di una fraternità trascendente dell'appartenenza alla stessa famiglia umana
Che cammina unità e che percepisce nel profondo del suo essere una comune origine è un comune tra guarda
Il tema scelto da Benedetto sedicesimo
Intercetta pienamente l'esigenza del dialogo
Evocata nel titolo di questo incontro
Sia perché ogni discussione pubblica se non avvenisse sulla base della ricerca sincera della verità SITRA muterebbe presto io una filiera delle falsità
Sia perché lo stesso confronto civile sia pure tra parti avverse
Sarebbe impossibile
Il dialogo pubblico cioè ed è fruttuoso se tutti coloro che vi partecipano ricercano al vero e si impegnano a farlo mediante un atto comunitario quale luogo armene antico e pedagogico
Proprio perché ognuno è Pellegrino della verità
E cioè si capace di attinge alla ma nello stesso tempo non la possiede in torto lo eccede oltre che precede allo è chiamato a partecipare con umiltà al dialogo sociale
Riconoscendo i propri limiti il bisogno del confronto e di essere integrato nella propria esperienza cognitiva culturale e religiosa entra l'alveo di un itinerario condiviso
Il dialogo non c'è o viene interrotto non solo a quando non si comunica più
O ci si ritirasse l'Aventino mi pare che siamo nel posto giusto bensì anche quando non si riconosce la verità o si dichiara che la propria e totalmente incommensurabile rispetto a quell'altro
Sia il rifiuto di incontrarsi di parlarsi siano scetticismo e relativismo assolutizzare atti e quindi resi dogmatismo
Sono ostacoli radicali al dialogo pacifico fra persone popoli famiglie e civiltà
Condizione imprescindibile della pace cioè del bene comune
Pace bene comune per il Pontefice la PAC ci si identifica in certa maniera con il bene comune con un retto ordine sociale
Condizione imprescindibile della pace cioè del bene comune dunque non mettere fra parentesi voi prescindere dalla propria capacità cognitiva e volitiva del vero bene
Come suggeriva noto giurista di origine austriaca Hans Kelsen secondo cui chi dichiara di possedere la verità è nemico della democrazia
Quanto piuttosto all'essere e sentirsi tutti Pellegrini della verità
Partecipando a un discorso comune
Coltivando un incessante estasi nei confronti della verità intera parzialmente raggiungibile mai son Davide fruibile esaustivamente
Disposti pertanto
Ad una perenne conversione intellettuale morale
In tale esperienza di comunione nello scibile occorre sentirsi parte di un tutto che trascende ognuno e in cui l'essere il sapere altrui sono un dono per me
Che sono ontologicamente intellettualmente moralmente limitato
E all'interno di un'esperienza comunitaria del sapere e di buone pratiche che si forgia no autonomamente le nostre conoscenze la nostra Sapienza letto assorbire un popolo
Questo in sintesi il messaggio di Benedetto sedicesimo
Che desidera diffonderlo in mezzo a tutti noi invitando i vari capi delle religioni gli oli buona volontà a convenire ad Assisi
La città di San Francesco
Un uomo di pace perché umile e sincera Pellegrino del sommo vero e del sommo bene
Il bene comune mondiale e nazionale verso cui nelle varie mutevoli circostanze storiche si è sempre e mobilità Think
Può essere riconosciuto e costruito se ci si pone credenti e non credenti entro un cammino universale e comunitario di auto trascende mento di se stessi verso il logos e la cappella
Queste le esperienze che Benedetto sedicesimo desidera condividere conosce o chiedere intrinseco anelito di ogni persona il vero al bene
Viene un forte impulso alla collaborazione sociale
Per Benedetto sedicesimo allentati è la fraternità fra gli esseri umani mente costituiscono un patrimonio innata di pace vanno rese più vive e rafforzata mediante le ha retto razzia una vita buona
Ciò che preesiste ogni libertà in errando la dal di dentro va riconosciuto ed ha assunto più responsabilmente con perseveranza
Il processo della pace quale costruzione del bene comune necessità della verità integrale sull'uomo e sulla storia come gli una luce che lo illumina lo guida
La verità del bene comune per giungere al tema del dialogo e della pace nel nostro Paese
Esige che sia viva sinceramente e sia viva sinceramente che si viva sinceramente il cammino di un umile appassionate corale ricerca ricerche vero bene per il popolo italiano
Solo questo atteggiamento fuori dal clamore della politica gridata o dalle isterie delle Borse consentirà di cogliere il limite delle letture neo liberisti che dell'economia e della finanza
Senza la verità sul bene comune inteso come bene di tutti bene relativo all'uomo globale si continuerà a pensare adesso con una visione parziale
L'etica della pace e sarà vissuta in contrapposizione all'etica della vita
La finanza continuerà usurpare il primato della politica alla politica e ad essere gestita secondo criteri utilitaristici
Le politiche le risanamento non saranno raccordate adeguata adeguatamente con quelle dello sviluppo solidale sostenibile
Aumenterà il peso del debito pubblico e delle distruzioni ambientali sulle spalle delle future generazioni
I giovani disoccupati resteranno senza la possibilità
Di fare l'esperienza del lavoro che consente di crescere umanamente mediante libertà e responsabilità
Le riforme strutturali tarderanno assieme i necessari investimenti nella ricerca e dell'innovazione
La pace esige la verità sull'uomo sulla politica
Ecco la piattaforma di una speranza non velleitaria ecco l'uscita di sicurezza per ogni popolo
Se non esistesse una verità morale certe fondata non si potrebbe smascherare la menzogna
Non sarebbe possibile dire che l'omicidio è o micidiale
Non si potrebbe chiamare coloro nomini massacri di uomini e di donne qualunque sia la loro appartenenza etica e religiosa
Chi ama davvero la pace
Non può essere come Pilato
Che dubita della verità
E non la fa sua
Perché accettarla significherebbe compromettere il proprio status
Grazie per l'attenzione
Grazie
Grazie a lei che ora il cappellano della Camera monsignor Lorenzo Leuzzi
Prego
Signor Presidente della Camera caro padre Giuseppe illustri relatori sono molto lieto di essere qui con voi Peluffo condividere questo momento che ci prepara al ventisette ottobre
Venendo e pensando a questo incontro
Mi sono chiesto come il prossimo
Venticinque esimo anniversario di Assisi si convoca in un contesto e soprattutto dopo l'esperienza per certi versi drammatica che l'umanità ha vissuto
E mi riferisco abbia alcune tappe
Di questo cammino
Il mille novecento ottantanove
Il due mila uno il due mila otto
Penso che noi dobbiamo cercare per quanto ci è possibile
Convocare l'invito di dette sedicesimo ricordare vecchio storico il questo grande contesto in cui l'umanità a vivere drammaticamente ma io penso anche con grandi attese con grandi speranze
E penso che essere Pellegrini ad Assisi in questo nuovo contesto socio-culturale
Significa volgere lo sguardo con libertà interiore
Onestà intellettuale all'esperienza di Francesco telefonate innamorato di Dio
Penso che gli eventi dell'ottantanove
Nel due mila uno del mio doppio ci costringono apporre davvero Francesco al centro delle detto dello ventisette ottobre
Perché il suo amore l'amore di Francesco per il bivio
Oggi la vera grande notizia per il mondo contemporaneo
Veramente dobbiamo tutti insieme pregare accompagnare questo evento perché questo gol Lucio questo a testimonianza di Francesco possa davvero emerge
Risuonare in tutta l'umanità
Tornare ad Assisi dei PIF cinque anni
Significa liberare la figura di Francesco i giorni poi comprensione culturale
Per scoprire che il Ministero che la sua persona e più nuovo e illuminante in quanto non sia avvenuto in passato
Perché la società contemporanea attende di conoscere Iddio vivo vero
Francesco il testimone Dervio vivente
Della parola logos che hanno incontrato e ascoltato nel crocifisso il San Gallicano
La grande rivoluzione culturale che Francesco ad un atto da Chiesa e al soggetto agli del suo tempo a il suo fondamento della presenza di Dio nella storia
Questa presenza
Quella del dio vivo è vero ed incisiva per la costruzione di una società che intende promuovere l'uomo nella sua integralista suo desiderio di eternità
Come allora oggi Francesco ci gioca questa testimonianza
La ricerca che Dio vivo è vero
Che un tempo poteva essere rinchiusa i nuovi venissero fatti come in un monastero o i circoli intellettuali oggi deve essere proposta e offerto a tutti gli uomini vi buona volontà
Mario Rossi
Per cercare Iddio vivo è vero
Questa e l'esperienza che l'umanità attende dipende quindi conosce
Ogni altra testimonianza sarebbe ben poca cosa per il nostro mondo
Il cuore attende non
Nuovi modi di pregare non nuovi sistemi filosofici ed etici
Ma l'annuncio
Che Ziglio vivo è vero e davvero presente e operanti nella storia
Il Papa vecchio sedicesimo invita tutte le Chiese locali il ventisei ottobre a ritrovarsi insieme
Perché tutte le Chiesa chiamata a condividere il pellegrinaggio del ventisette ottobre ma a sentire profondamente
Ma proprio interno una grande responsabilità PSR testimone che l'esperienza di Francesco e oggi possibile ripete a livello personale a livello comunitario
Cari amici tutti siamo chiamati
A riunirci a queste opere di viaggio alzi tutti siamo chiamati
A farci Perilli non solo per noi ma per il nostro Paese per l'Europa per tutta una vita
Pellegrini più quel Dio vivo è vero che un giorno pienissima Francesco di lavorare per riparare la sua casa
Riparare deferite le divisioni le offese e le ingiustizie
Ma soprattutto lavorare per costruire la civiltà dell'amore sapendo che l'umanità non è sola in questa impresa
Che oggi appare il privato di contenuti e di prospettiva
L'augurio è che questo posso convenire qui di questa sala
Una partecipazione degli illustri relatori possa costituire per ciascuno di noi l'inizio di un cammino che ci conduca il ventisette ottobre che il video vivo è vero che Francesco incontra lo possiamo incontrare con i nuovi
Perché questi il cotto e l'esperienza più bella che la nostra vita l'idea che il fondamento del nostro impegno per da pazzi e per la giustizia insieme con tutto il popolo italiano grazie
Grazie
Da monsignor le ultime
E ora il direttore generale della RAI
Dottoressa Lorenza lei prego
Grazie Presidente Fini grazie tutti gli intervenuti
Voglio cominciare con partecipare a questa questi incontro con l'emozione di chi deve comunicare chiedi chi deve fare servizio pubblico
Darò lettura un mio breve scritto ma soprattutto oggi un incontro in questa Sala della Lupa in cui per per me per la prima volta mi trovo a essere un pellegrino della verità spero
Francesco d'Assisi assegnato un prima un poiché nel cammino della civiltà e continua a sostenerci connesse con il suo esempio il suo insegnamento
è un'energia potente a oggi come ieri perché si fonda su una straordinaria coincidenza della vita delle opere dei pensieri e dei comportamenti
Francesco si è spogliato di tutto per costruire la sua appartenenza al mondo di al mondo e a Dio ha fatto della povertà e del rispetto per gli altri la chiave per testimoniare in modo molto in ogni momento
Che essere con Dio si traduce nell'essere nel mondo e con le creature del mondo
Le differenze nella storia spesso sono servite a giustificare l'ingiustizia e la violenza di un potere al contrario San Francesco ne ha fatto un segno è un'ispirazione d'amore
Sia che si trovasse davanti a un lupo feroce consultano da ho davanti a suo padre o i demoni viareggio in ciò risieda il superamento di quel confine spesso invocato
Strumentalmente tra religione cristiana e cultura della comprensione e del dialogo e dunque della pace e della giustizia
Chiunque si occupi di comunicazione e a maggior ragione di un servizio pubblico non può che trarre quotidiana ispirazione e deve avere come punto di riferimento la radicalità del messaggio di San Francesco
Perché la sua vita costituisce una sintesi che illumina la storia e rovescia sul nostro presente il modello di una coerenza assoluta e l'essere
E doveva essere l'individuo e la società la solitudine e la cittadinanza il senso della vita nel mondo e nella prospettiva della trascendenza
Francesca una domanda che continua a riproporsi a noi più forte delle circostanze e delle opportunità e nella ritualità Francesco una domanda che ci costringe a fare i conti con noi stessi
E di per sè strappa belli fa crollare alibi denuncia la nostra inadeguatezza alle razionalizzazione con cui la ma schieriamo
Ebbene quella domanda diventa tanto più decisa nel momento in cui ci interroghiamo a fondo su cosa significhi
Comunicazione in un contesto in cui messaggi si accumulano fino a non distinguere più l'uno dall'altro il rumore si fa assordante in media non esitano a fare spettacolo di tutto
Io credo che oggi la RAI il servizio pubblico abbia l'obbligo di segnare la differenza di chi sa ascoltare il dispetto quei media che non esistono a fare coro di tutti a trasformare la persona in un oggetto a disegnare un mondo dominato dalla legge del successo dell'immagine del costume ad ogni costo
Abbiamo mezzi per comunicare che nessun'altra epoca ha mai avuto il rischio è quello di considerarle strumenti che alimentano il il cerchio chiuso delle nostre identità ed in acque di non accorgerci che in questo modo allarghiamo il fossato che ci separa dagli altri
Dobbiamo tornare a comunicare partendo da quella condizione dell'ascolto che vuol dire accogliere chi è diverso da noi abbassare gli steccati denudarsi ecco la parola giusta per incontrare capire e farsi capire
Io credo che per ristabilire legittimare il servizio pubblico purtroppo spesso tanto trascurato e se se non vi di peso possiamo partire proprio dalla provocati non è mai sopita del santo patrono d'Italia infatti non è certo un caso che proprio San Francesco se il patrono del Paese che nel cinquantotto il Papa
Pio dodicesimo abbia nominato Santa Chiara patrona della televisione delle telecomunicazioni
La comunicazione quella della televisione e ancor più quella veicolata dallo guardai dei nuovi media si consuma un giorno dopo l'altro un attimo dopo l'altro
E proprio questa pervasiva trasparenza dei sui flussi che la rende così capace di arrivare al pubblico moltiplicando il suo potere di fascinazione
Ne dobbiamo essere consapevoli è una grande responsabilità dobbiamo con costante col costante coerenza ridare densità densità le immagini nella concretezza del lavoro dobbiamo essere modello superando quella logica commerciale che non è servizio pubblico
E cosa può significare un riferimento valoriale se non rafforzare la nostra attenzione perfezionare un impegno di apertura agli altri che moltiplichi le occasioni per lo scalo io il confronto il dialogo che abbatta gli steccati già fondati sulla paura e operi per il riconoscimento della sto sostanzialità umana sulla quale ogni religione quale quali che sia
Sa e va a svolgere la declinazione del suo tragitto immanente trascendente
è il caso di ricordare quando il Santo Padre
Papa Benedetto decimo sesto ha detto a proposito dalla necessità di rompere quel circuito vizioso che fa della religione l'alibi della forza e a a servisse l'amore per Dio a una causa di violenza e sopraffazione
Bisogna fare un passo indietro disarmare disarmarlo ci cominciando a guardare nelle tradizione nei modelli culturali di ciascuno in modo da impegnarsi a ritrovare i fondamenti che uniscono i problemi che accomunano le domande a cui niente nei diversi contesti a cui
Più diversi cercano di dare una risposta la televisione è uno strumento straordinario che ha un limite il perimetro globale della comunicazione qui e ora tutto il mondo a portata di mano
Non si tratta solo di un tempo di uno spazio si tratta di un'opportunità che poco contribuire a spostare quella colazione conflittuale che da sempre si nutre delle differenze per costruire un'identità
è un compito compresso irto di difficoltà va perseguito nella Contin quotidianità senza cederà scorciatoie con la consapevolezza che la meta
Se per un verso è lontana dell'altro dipende dalla nostra coerenza della nostra sollecitudine qui in questo e in ogni momento
Senza retorica e nella concretezza dei piccoli passi che ogni giorno si possano e si debbono fare la RAI servizio pubblico
Vuole testimoniare lo spirito di San Francesco
Frasca
Grazie alla dottoressa lei che ora il custode dal Sacro Convento di Assisi padre Giuseppe piemontese concluderà la manifestazione prego
Onorevole Presidente Fini onorevoli deputati eccellenze lentissimi e direttore generale RAI ambasciatori Frati e amici
A tutti voi porgo un deferente saluto con le parole di Francesco d'Assisi il signore Vidia la pace
Siamo alla fine
Vedo che siete un po'stanchi e quindi
Il mio intervento lo ridurrò in alcune parti perché lo ha in mano
Rivolgo un vivo ringraziamento al Presidente Fini per l'invito alla manifestazione che si svolge in questo luogo tempio delle istituzioni
In occasione della ricorrenza della festa di San Francesco d'Assisi patrono d'Italia
Come è stato già ricordato il Parlamento italiano ha dichiarato il quattro ottobre giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse
E con questo spirito che intendiamo partecipare all'incontro odierno
Vi sono vari temi con cui siamo chiamati a confrontarci del costo nel corso di questo incontro programmato ad un mese esatto dal pellegrinaggio che sua Santità Benedetto sedicesimo
Insieme ai capi delle religioni mondiali compirà in Assisi
Quello del prossimo ventisette ottobre sarà un pellegrinaggio all'insegna dei valori della verità della pace del dialogo della fraternità nello spirito del patrono d'Italia
La prima domanda che sorge spontanea
Quali opportunità di successo può avere oggi nella società la sfida del dialogo
Non riscontriamo una risposta univoca tale domanda perché vi è chi è convinto che il dialogo logo non sia uno strumento efficace per costruire la società e soprattutto quella sognata dagli italiani
Personalmente sono convinto che sia nell'ambito individuale che sociale e civile o culturale politico e religioso non vi sia altra strada che porti alla convivenza pacifica e duratura al di fuori del dialogo
Ogni altra opzione come nel passato anche i nostri giorni e destinata a fallire a gettare la società nel caos in un conflitto senza fine e nell'ansia permanente
Non è l'egemonia della maggioranza di qualunque natura sia essa etnica sociale e politica culturale religiosa ad avere successo
A lungo andare essa genera insurrezioni R. azioni anche violente e ne riproduce le dinamiche a parti invertite
Per conquistare la pacifica convivenza hanno nelle neppure efficace l'arroccamento in recinti protetti o territori definiti da confini apparentemente invalicabili
Perché l'istinto di conservazione l'anelito degli uomini alla libertà la provocazione esterna e l'assalto cibernetico hanno facile ingresso nel mondo globalizzato soprattutto attraverso la comunicazione
E distruggono senza esitazione ogni roccaforte sia essa reale che virtuale
La guerra come ben sappiamo impone la visione la propria visione del mondo la supremazia e le proprie ragioni con la forza
Le nostre storie personali e familiari ed anche quelle sociali politiche religiose si insegnano che tale mezzo riproduce solo altri odi
Ed essi nato a ripetersi all'infinito e a invertire con facilità i torti e le ragioni
La strada maestra l'unica percorribile per una pacifica convivenza e benessere e civile e che porta la convivialità delle differenze e dunque il dialogo sincero e tenace
In senso strettamente antropologico dialogo significa comunicazione reciproca per raggiungere una verità una conoscenza condivisa un fine comune o una comunione interpersonale
Nel contesto del pluralismo religioso dialogo significa ogni tipo di relazione interreligiosa positive costruiti costruttiva con individui e comunità appartenenti ad altre fedi
Che sia mirato alla mutua comprensione e al mutuo Arre Chimento nel piano nel pieno rispetto della verità e della libertà
Tuttavia
Qualunque dialogo a due presupposti essenziali
Esclude l'indifferenti istmo culturale o religioso e richiede che gli interlocutori siano intimamente disposti all'ascolto
Lo stile dialogico di Francesco d'Assisi
Una grande lezione viene dalla vita di Francesco d'Assisi trascorsa all'insegna del dialogo nell'accezione più profonda del termine egli le fece la sua filosofia la sua visione dell'uomo nel mondo e nella storia
Con il dialogo si adoperò perché ogni uomo considerato fratello potesse raggiungere la verità sul mondo la gioia di vivere la pace la comunione con ogni essere creato
Origine evitare convincimento fu la partecipazione alla guerra contro Perugia nel mille duecentodue e l'esperienza tragica della violenza del sangue della prigionia e della malattia che ne è seguito
E lì la radice della sua convinzione che altri erano e sono i metodi per una pacifica convivenza
Francesco era mosso dalla consapevolezza che l'uomo e al centro di un intreccio di relazioni con la realtà
Relazioni che vanno curate coltivate promosse attraverso il dialogo amichevole cortese per giungere alla libertà totale alla verità e alla perfetta letizia
Prima esperienza di dialogo di Francesco fu quella drammatica ma libera ante vissuta col padre Pietro Di Bernardo né al quale riconsegnò non solo il diritto all'eredità rinunciando qui
Ma tutto ciò che gli apparteneva e perfino gli abiti indossati
La drammaticità di tale dialogo risalta nell'affresco Jo Tesco della Basilica superiore di Assisi in cui è visibile la mansueto a disponibilità e remissione di Francesco
E la violenza del padre ritratto nell'atto di sferrare un pugno al figlio
Ma ne è frenato dà una mano amica
Un dialogo amaro che lascio entrambi i cuori sanguinanti ma che diventò l'ouverture di una avventura che avrebbe cambiato il modo di rapportarsi tra uomini e cittadini
E che porterà fino ad oggi una schiera di uomini e donne a seguire la strada della semplicità della povertà del rapporto fraterno con ogni creatura per costruire la pace universale sociale e religiosa
Il desiderio del dialogo con l'uomo di qualunque condizione lo spinse a dare vita a quella nuova agorà già luogo classico del dialogo sociale che è la fraternità forma di vita
Cui fanno riferimento i suoi Frati le suore i cittadini laici che costituiranno il nucleo della delle società pacificata
Dice Francesco i frati quando vanno per il mondo non litighino
Ed è vicino alle dispute di parole nel giudichino gli altri ma siano miti pacifici e modesti mansueti e umili parlando onestamente con tutti così come conviene
Si perciò sono chiamati a rapportarsi pacificamente con tutti doti semplice ignoranti giusti e peccatori
I laici francescani sono inviati nella società col preciso compito dimostrarsi fratelli e sorelle di tutti
Di seminare la pace il bene e nel mondo con la proibizione di portare le armi ma forti della convinzione dell'efficacia del dialogo della bontà
Della cultura mi piace ricordare che anche Dante Alighieri era terziario francescano
Fieri della propria identità di cristiani
Da testimoniare senza paura i francescani Frati e laici hanno con sé in la consegno a dimostrarsi sottomessi a tutti
E trovandosi in terre lontane quali missionari devono prediligere l'esemplarità della concordia fraterna e della convivenza pacifica
Significativo è stato già ricordato è raro esempio di dialogo con gli uomini di altre religioni e l'incontro con il sultano Mele che è il cammello Ada Mietta in Egitto nel mille duecentodiciannove
Francesco si unisce alla croce hai la crociata per recarsi a Gerusalemme sconsiglia lo scontro delle armi ben conoscendo nelle conseguenze
Riesce ad incontrare il sultano che dopo averlo ricevuto con rispetto lo ascolta con ammirazione dialogando con lui rimandando le incolume condoni
Anche questo incontro è stato immortalato da Giotto tra le storie Francescane affrescate nella Basilica superiore di Assisi in esso si ammira la sfida dell'orda aria proposta da Francesco al sultano che ha i suoi Ministri
La riuscita dell'incontro e la benevolenza suscitata in quell'occasione e testimoniata dal Corno d'avorio e d'argento Donato a Francesco da sultano
Dono ancora oggi custodito nella basilica di San Francesco
Il dialogo con il creato
Lo stile dialogico di Francesco non si limita la sfera degli uomini esso si estende a tutto il mondo circostante al creato
L'atteggiamento di semplicità di benevolenza e di sintonia per tutto ciò che è sulla terra lo porta a parlare a dialogare anche con gli animali
La predica gli uccelli l'incontro con il lupo stabilendo e prolungando quella empatia con tutte le creature che nostalgica e speranza di tutta l'umanità
Ci ricordano le Fonti Francescane Francesco abbraccia tutti gli esseri creati con amore e una devozione quale non si è mai udita parlando loro del Signore ed esortando lì alla lode
L'affresco Jo tedesco che ritrae la predica gli uccelli si può ammirare nella Basilica superiore di Assisi
Ma qual è la radice l'origine delle scelte di Francesco e dei suoi successi
La concezione dialogica della vita ha origine in Francesco dalla convinzione che tutti gli uomini sono fratelli
Creati da Dio a sua immagine e somiglianza accomunati dalla medesima dignità inviolabile e dallo stesso destino
Tale consapevolezza in Francesco viene rafforzata dalla fede in Gesù Cristo che ha rivelato l'unica paternità di Dio e a purificato il cuore degli uomini da ogni egoismo
Il dialogo con gli uomini senza distinzione e con la creazione
Trova in Francesco espressione altissima e fondamento nel dialogo con Dio nonni potente Bonsignore
Un dialogo continuo gioioso poetico che raggiungere vette di un'alta dimensione quella della contemplazione
Mentre Francesco dimora sulla Verna
Ad Arezzo nel comodo Sasso intrattenere tardino da Cristo prese l'ultimo sigillo che le sue membra due anni portarlo così si esprime Dante Alighieri
In quei giorni di intimo dialogo sposare mentre constatava le stimmate nel suo corpo i segni e dalla passione di Gesù Cristo in risposta tanto amore benevolenza di Dio compone si esprime
Nelle lodi di Dio altissimo una preghiera scritta di suo pugno e conservata nella basilica inferiore di Assisi
Non contiene discorsi invocazioni o richieste per sé o per altri né argomentazioni filosofiche o teologiche ma solo l'espressione di quanto il suo cuore conserva
E di quanto le sue labbra umane sono capaci di pronunziare nel momento più alto di relazione in Dio una successione infuocata
Di
Tener i attributi
Tu sei Santo signore Iddio unico che fai cose stupende
Tu sei grande tu sei l'altissimo tu sei il Padre Santo
Tu sei il bene tutto il bene il sommo bene
Tu sei amore carità
Tu sei Sapienza tu sei umiltà
Tu sei pazienza tu sei bellezza tu sei sicurezza tu sei la pace tu sei Gaudio letizia
Tu sei mitezza
Tu sei la nostra speranza tu sei la nostra fede tu sei la nostra carità
Tu sei tutta la nostra dolcezza tu se la nostra vita eterna grande ammirabile signore Dio onnipotente misericordioso Salvatore
Dalla Verna Francesco riparte con
Per gli ultimi due anni di vita incontro all'umanità che vuole abbracciare con le mani e il corpo stigmatizzato con il cuore elevato invidio
Il desiderio che il dialogo era nei la riconciliazione tra gli uomini ristabiliscano la concordia la pace
E di questo ultimo periodo l'invito alla riconciliazione tra il vescovo e il podestà di Assisi sollecitato con il Cantico con una strofa del Cantico delle creature
Now dato sì mi signore per quelli che perdonano per l'Otu amore e sostengono in firmi tate tribolazione
Oggi
La nostra società italiana appare frammentata divise contrapposta il dialogo si esprime in una maniera tanto flebile quanto impercettibile
Le cause sono tante ben noti a tutti e rese ancora più complicate per la presenza di persone o cittadini di altre Società culture e religione
Purtroppo tale situazione che si esprime potremmo dire in un vociare scomposte fastidioso non porta ad alcun progresso civile sociale e religioso
Eppure gli italiani nel loro patrimonio genetico sono ricche di risorse di mente di tradizione di cultura di cuore di accoglienza tra di loro e con l'ospite temporaneo o permanente
Il ricorso alle nostre doti la tenacia per progetti arditi il desiderio di una società pacifica e allegra se incentivati
Possono farci ritrovare quella convivialità tanto desiderate necessaria per una serena convivenza
Francesco d'Assisi patrono d'Italia ha espresso uno stile ad una linea di sicuro successo espressione della nostra cultura e mentalità eredità che possiamo fare nostre tramandare alle generazioni future
I milioni di persone turisti e pellegrini che ogni anno vengono in Assisi e si confrontano con San Francesco stanno ad indicare una profonda nostalgica per i valori vissuti
Da Francesco e per lo stile di vita che lo rende accessibile simpatico e tipicamente italiano
L'augurio di Francesco il Signore mi dia la pace si trasformi per ciascuno di noi nell'auspicio fa di me uno strumento della tua pace grazie
Grazie padre
Monzese che con questo intervento si è concluso l'incontro celebrativo Pellegrini dalla verità Pellegrini dalla pace Presidente solo un attimo ecco è trascorsa onorare non è stata lunga come si suol dire
A nome della signora quasi concluso il suo intervento a nome del Sacro Convento il custode record le consegna la luce e di Assisi la luce di San Francesco
Resta fruttuosa dalle parole di monsignor Toso come di una luce che li illumina e che lo guida
Questi
Credo che
Perché il luogo più idoneo
Conservare
Io avevo viaria
La cappella che c'è qui all'interno della
Innanzitutto
Presidente Grazie a lei