Rassegna stampa estera

Buongiorno esportatori di Radio Radicale sabato dieci settembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta anche oggi ci occuperemo della crisi del debito sovrano nella zona euro la notizia del giorno sono
Le dimissioni di Jurgen Stark il capoeconomista della Banca Centrale Europea ufficialmente per ragioni personali secondo
Diverse indiscrezioni per lo scontro all'interno della BCE sul programma di acquisto di bond in particolare di obbligazioni pubbliche italiane
Vedremo come evolverà questa situazione noi parleremo proprio dalla manovra lo faremo con il giudizio dell'Economist secondo il quale l'ultima versione
Mostra già i primi buchi poi approfondiremo la questione un Banca centrale europea in particolare la Presidenza Draghi in relazione le difficoltà che sta vivendo l'Italia con un'analisi dal Financial Times di ieri
Il primo test di Draghi alla BCE saranno le crisi che
Il Presidente di Bankitalia lascia dietro di sé nel suo Paese più in generale sulla crisi della zona euro ci sono voci di un'uscita
Della Grecia dall'Unione monetaria c'è un articolo oggi sulle monde non leggeremo un editoriale dalla Guardian ieri dal titolo euro
Scrutare l'abisso la sola realistica fine dei giochi per l'euro sarebbe una serie di
Dichiarazioni unilaterali di indipendenza si riapre anche il dibattito istituzionale cioè maggiore
La possibilità di maggiore integrazione al politica economica di Bilancio dei diciassette membri della zona euro leggeremo un'analisi da
Le figlia o secondo il quale la crisi riapre il dossier del federalismo
In chiusura parleremo anche dell'iniziativa di Obama sui posti di lavoro più di quattrocento miliardi di dollari enunciato l'altra notte leggeremo
I principali commenti della stampa
Americana molto diversi tra loro in chiusura l'undici settembre
Ci sono interventi un po'tutti un po'su tutti i giornali noi delle proporremo due dal Washington post ma cominciammo con
La manovra italiana e l'Economist uscito ieri nelle edicole europee che
Pubblica un analisi scrive il settimanale britannico gli investitori
Hanno molte ragioni per preoccuparsi gli ultimi cambiamenti introdotti nella manovra sono stati decisi solo dopo che il Presidente dà la Repubblica Giorgio Napolitano
Ha spinto al limite costituzionale le sue prerogative per chiedere altre misure capaci di rafforzare la credibilità della stessa manovra Berlusconi
Non è mai riuscito a
Reagire ad agire autonomamente se non sotto intense pressioni la prima versione della manovra Berlusconi di luglio era stata annunciata dopo una telefonata della cancelliera tedesca Angela Merkel
La seconda versione arrivata in risposta agli appelli del capo della Banca centrale europea di inizio agosto grazie al Presidente
Napolitano e mercati l'aritmetica della manovra italiana ora appare più rosea ma la politica italiana sembra disastrosa come non mai e così anche le prospettive di crescita per il Paese
Prima ancora dell'aumento dell'IVA la manovra si fondava per due terzi somme enti delle tasse
C'è un chiaro rischio che tutto questo possa deprimere la domanda
A livelli ancora più bassi di quelli previsti dal Governo se è così conclude tra l'altro l'Economist la manovra potrebbe provocare un buco nei conti pubblici perfino più grande di quello che si è cercato di chiudere questa settimana
Con i rattoppi dell'ultimo minuto così
Tra l'altro il settimanale
Britannico a premere sul Governo è stato anche Mario Draghi prossimo presidente della BCE come abbiamo detto in apertura la notizia oggi sono le dimissioni del capo economista
Della stessa Banca Centrale Europea Jürgen Stark in polemica con
Labanca per l'acquisto di bond sui mercati secondari il fare salta Insiel pubblicava un'analisi il primo teste di Draghi alla BCE saranno le crisi che lascia dietro di sé in Italia scrive il quotidiano della City
C'è un plot dice il Presidente uscente della Banca centrale europea giovedì è rimasto saldamente sotto i riflettori a Francoforte quando annunciato cambio di rotta sulla politica monetaria ma gli occhi di tutti
Presto sì sposteranno sul suo successore maggio Mario Draghi il cui primo importante test probabilmente sarà la crisi finanziaria e politica
In Italia Draghi Governatore di Bankitalia ha giocato un ruolo significativo carico di tensioni nel condizionare la versione finale del pacchetto di ostilità del Governo Berlusconi
Tutto è cominciato con le richieste avanzate dallo stesso Draghi da sul cultrice all'inizio di agosto l'accordo del Governo italiano ha aperto la strada gli acquisti di
Bond del Paese l'otto agosto dopo che i rendimenti delle obbligazioni italiane avevano raggiunto un livello record dall'introduzione dell'euro ma tre settimane di prevaricazioni da parte di Berlusconi che ha cercato di annacquare le proposte originarie concordate con la BCE
Allora o sulla fiducia dei mercati e la credibilità dell'Italia i mercati hanno spinto di nuovi rendimenti verso l'alto per undici giorni consecutivi fino al cinque settembre quando il Governo ha fatto marcia indietro su nulla manovra annunciando misure più dure incluso un aumento dell'IVA la giuria a secondo se non c'è un taxi non ancora
Espresso il suo verdetto definitivo sulla manovra approvata dal Senato ma ancora in attesa
Di passare alla Camera giovedì Trichet ha sottolineato l'estrema importanza del pacchetto per consolidare la qualità della del delle finanze pubbliche italiane e la credibilità del Paese alcuni analisti prosegue fanno sul Times dicono che il Governo riuscirà a centrare l'obiettivo di eliminare il deficit entro il due mila tredici
Altri pensano che le misure uccideranno la già debole crescita che la stagnazione insieme gli alti costi per finanziare il debito spingeranno l'Italia verso il default
Viste le dimensioni del debito pubblico italiano la BCE il fondo salda Stati della zona euro non sarebbero in grado di intervenire
Membri del Governo politici dall'opposizione credono che tra chi dovrà assumere una posizione ancora più dura verso l'Italia una volta che sarà la testa della BCE ma la sua relazione estremamente tesa con Berlusconi con Giulio Tremonti
Renderà questo compito molto più difficile a meno di una
Caduta del Governo di centrodestra per le pressioni dei mercati caduta che attualmente sembra improbabile Draghi sarà pittoresco dei tedeschi non può essere compiacente verso l'Italia dice
Un esponente del Governo sotto condizione di anonimato ma Draghi potrebbe anche trovarsi nella si stipulazione insostenibile di salvare un Governo di screditato e travolto dagli scandali
Nel caso in cui l'alternativa fosse il default la bancarotta Lucrezia Reichlin della London business con la dice che Draghi
Parlerà in modo duro ma sarà pragmatico dietro le quinte assicurandosi di avere un forte consenso dentro la Banca centrale europea
Non penso che andrà dentro il Consiglio come un italiano dire compriamo con italiani sarebbe pazzo
Sarà cauto molto cauto spiega questa ricercatrice
Non penso che creerà una crisi finanziaria ma probabilmente userà parole dure con Roma perché solo questo funziona nella situazione attuale bisogni usare il bastone altrimenti nulla sì muove così
Il
Financial Times analizza il futuro di Draghi alla testa della BCE futuro complicato in qualche modo da queste
Dimissioni di un garage you di di di distacchi capoeconomista della Banca centrale europea intanto si moltiplicano le voci
Di una possibile uscita della Grecia dall'euro oggi le Monde pubblica un articolo dettagliato su su queste voci
Italiani ieri aveva un editoriale dal titolo euro scrutare l'abisso la sola realistica fine dei giochi per l'euro sarebbe una serie di dichiarazioni unilaterali di indipendenza
Scrive il il quotidiano britannico evocando questa possibilità le ricerche delle banche d'affari non sono conosciute per la loro vivacità
Ma una nuova la Lisi di UBS la banca svizzera comincia in modo piuttosto pungente l'euro non dovrebbe esistere scrive desse
Prima di spiegare perché dobbiamo comunque sperare che la moneta unica continui ad esistere analizzando le voci sulla possibilità che la Grecia getti definitivamente risponda spugna
E se ne vada
Lo studio di un verso valuta cosa potrebbe accadere davvero se uno Stato lasciasse lei euro
Capita che i sistemi di cambi fissi e l'Unione monetaria finiscano dalla fine dello Standard augurio alla bancarotta dell'Argentina l'impensabile spesso è diventato realtà
A volte è accaduto per il meglio questo alimentato alcune speranze azzardo dose sugli esiti di una fuga dall'euro speranze che sono state intensificate dal rifiuto della BCE di tagliare i tassi di interesse giovedì
Ma semplice fatto che sì condividevano banconote e monetine rende la situazione è molto diversa da un sistema di regole strette sui ca sui tassi di cambio la storia fornisce
Qualche caso prezioso secondo il Gargano in cui una zona monetaria
Implosa la guerra civile americana il collasso sovietico ma questi esempi sono spesi spesso un capitolo di un cataclisma più ampio provati immaginare cosa accadrebbe in un Paese che si prepara convertire
Depositi risparmio in euro in un'altra moneta ci sarebbe una fuga
Dalle banche borse piene di soldi una corsa verso la frontiera per depositare i propri risparmi altrove la prima difficoltà però sarebbe di natura fiscale l'euro è stato deliberatamente costruito di natura legale scusate l'euro è stato deliberatamente costruito senza una porta di uscita se non l'uscita da tutta l'Unione europea
Ipotesi di cambiare il trattato per permettere la cacciata dei Paesi del sud come suggerito dal primo ministro olandese giovedì è impraticabile la Grecia il Portogallo e tutti gli altri dovrebbero firmare una modifica al Trattato di Maastricht per facilitare la loro stessa espulsione
La sola realistica fine dei giochi per l'euro sarebbe dunque una serie di dichiarazioni unilaterale di indipendenza
O da parte dei Paesi indebitati o da parte dei Paesi
Creditori quelli ricchi quelli che forniscono l'assistenza finanziaria come per esempio la Germania il Garden prosegue spiegando che per realizzare uno scenario di questo tipo sarebbe necessario un effetto sorpresa un annuncio fatto
Un lunedì mattina ma la preparazione pratica come stampare nuove banconote difficilmente potrebbe essere mantenuta segreta se un Paese debitore dovesse uscire
Avrebbe enorme difficoltà a convincere i propri cittadini
A fare affari con una nuova moneta che vale quanto quelle del monopoli il Governo l'impresa verrebbero ritenuti inaffidabili dagli operatori esteri
Se invece ad uscire dovesse essere un creditore cioè un Paese ricco come la Germania non ci sarebbero così tanti problemi ma rischio
è quello di una rivalutazione monetaria analoga a quella che ha spinto la Svizzera questa settimana mettere un tetto al cambio tra Franco e euro chiunque lasci insomma la spaccatura in Terna dell'Unione europea
Sarebbe gravissima scatenerebbe una guerra commerciale
E il conto finale sarebbe talmente alto che è impossibile da calcolare con precisione secondo Besso lo scenario più ottimistico cioè per un Paese creditore come la Germania sarebbe una perdita di PIL del venti venticinque per cento
Da tutti i punti di vista questi numeri rappresentano una catastrofe
E tutto questo dimostra ancor di più la necessità di leadership da parte di Angela Merkel per compiere quei pochi passi che possono ancora salvare lei euro organizzare una ristrutturazione ordinata dei debiti dei Paesi del sud
Aumentare le dotazioni del Fondo di stabilità ed emettere euro bond ora che la Corte Costituzionale tedesca tolto l'euro dall'orlo dell'abisso accettando la legalità dei bei l'Haute giunto il momento che Merkel e i suoi compatrioti
Scuro scrutino l'abisso scopriranno che alla fine non è poi così tanto bello così il
Guardian di ieri in un editoriale nel frattempo si anche riaperto il dibattito sulle riforme istituzionali per
Creare in qualche modo un'unione fiscale si dice un'unione di Bilancio e rafforzare così
Lei euro la figlia o ieri facevo il punto con un'analisi di sono Sakineh Vella la crisi riapre il dossier del federalismo europeo
Scrive il quotidiano francese gli europei avevano giurato che non ci sarebbero cascati di nuovo anni di trattative tre fallimenti in diversi referendum tra cui uno in Francia una Costituzione edulcorata
E alla fine un improbabile battaglia di retroguardia da parte
Della Repubblica Ceca
Il Trattato di Lisbona risultato di un decennio di negoziati doveva durare una generazione non è andata così il marmo Della tavolo della legge è stato frantumato
Da qualche parte in Grecia appena venti mesi dopo gli stessi dirigenti europei lascio intendere che occorrerà riaprire il cantiere
Per Wolfang Chau del Ministro delle Finanze pilastro del partito di Angela Merkel occorre rafforzare l'architettura della zona euro cosa che potrebbe imporre
Profondi cambiamenti del trattato l'italiano Mario Draghi tra poco Presidente Travicello segue con la crisi stiamo scoprendo che non possiamo più vivere
In un ambito istituzionale incompleto da Francoforte tronco Trichet chiede che l'Europa si doti di un ministro federale delle finanze
Il federalismo scrive le Figaro con ciò che presuppone in termini di abbandono di sovranità
Non piace le capitali il governo economico per mosso da Nicolas Sarkozy appoggiato da Angela Merkel suona meglio alle orecchie nazionali perché non è federalista ma intergovernativo ma i due progetti rispondono alla stessa constatazione
La crisi del debito endemica sarebbe trattati in modo più efficace se l'euro si appoggiasse su un'autorità unica in materia fiscale di Bilancio e Finanziaria simili al Tesoro americano
La dimostrazione per assurdo alla Grecia un Paese che continua a far tremare la zona euro anche se pesa meno del due per cento di PIL
Nei vertici ripetizione negli aiuti
Massicci nei richiami all'ordine di Bruxelles e della BCE del Fondo monetario internazionale hanno riportato la calma dopo diciotto mesi
Non è un caso se due personalità che incarnano sensibilità europea molto diverso il Primo Ministro liberale olandese Mark fritte
E responsabile francese Giampiero giù IED origini socialiste anche se poi fatto parte di un Governo sarà così
Arrivano la stessa conclusione se Attene continua a violare i suoi impegni occorrerà mettere il paese sotto tutela commissiona co commissariarlo oppure secondo l'Olanda escluderlo dall'euro
Con quale autorità e la domanda di le Figaro
Sulla questione centrale di una
Disciplina di Bilancio collettiva e rispettata al Trattato di Lisbona non assegnato alcun progresso rispetto a Maastricht
Oggi la diagnosi e la stessa me rimedi divergono la sinistra europea trova la bacchetta magica
Nella federazione europea Hermann Barron poi Presidente del Consiglio europeo tenta di limitare gli entusiasmi assicura che l'Europa ha imparato la lezione e basta
La pressione delle istituzioni dei Paesi dell'euro e dei mercati finanziari
Tra queste due posizioni c'è il Parlamento europeo che
Vorrebbe rafforzare il ruolo di una Commissione come arbitro il poliziotto
Ma
Conclude le Figaro che non ha torto
Resta da convincere l'elettorato europeo lo stesso che ha fatto cappottare le grandi ambizioni del Trattato costituzionale
A sud idea che Brussa il possa imporre la purga un Governo eletto e almeno
Altrettanto impopolare di quanto è al nord l'obbligo di continuare a pagare per salvare i Paesi del sud così lo chiudiamo e naturalmente torneremo su questa crisi
Anche nei prossimi giorni in chiusura vogliamo accennare
Due altri temi Obama la sua iniziativa per creare posti di lavoro è accolto positivamente dal New York Times in un editoriale che potete rileggere oggi
Sull'Herald Tribune del Jobs spicci il discorso sui posti di lavoro
Era ora sembra dire il quotidiano di New York
Obama si è presentato davanti a quel congresso che finora si è sempre rifiutato di alzare un dito per dare una mano
Alcuni repubblicani si sono rifiutati di sedersi ascoltare ma quegli americani che lo hanno fatto hanno ascoltato Obama svelare una proposta ambiziosa e più robuste ampia di quanto ci si aspettasse che potrebbe essere il primo passo cruciale
Per rilanciare l'economia scrive tra l'altro il New York Times augurandosi poiché Obama questa volta mantenga le sue promesse la necessità di agire eh
Urgente
Moderatamente positivo anche il commento di Washington post che è molto più conservatore del New York Times il piano lavoro di Obama il titolo dell'editoriale di ieri la difficile verità
E che per molti aspetti il discorso del Presidente Obama il congresso di giovedì non poteva essere all'altezza delle aspettative non c'è una bacchetta magica per creare posti di lavoro e risolvere problemi interconnessi come un periodo senza
Precedenti di alta disoccupazione e un'economia stagnante in termini di crescita lei era dello stimolo da un trilione di dollari è finita con l'annunciato nel due mila e nove è un altro pacchetto di stimoli massicci debba essere considerato nel contesto
Di un debito pubblico in crescita e dal rischio che i politici non vogliono affrontare il problema debito pubblico
Ma il pessimo stato dell'economia la necessità di almeno evitare di rendere ancora peggiore la contrazione di Bilancio
E le conseguenze della crisi per le persone comuni spingono a favore di un'azione significativa sulla linea delle proposte del Presidente secondo il Washington post che però sottolinea che è indispensabile
Che Obama presenti un piano anche per ridurre il debito critico invece Wall Street Journal in un editoriale dal titolo l'ennesimo Piano per i posti di
Lavoro critico dell'impostazione keynesiana
Che c'è dietro al pacchetto Obama siamo a un altro stimolo dopo quello della un trilione di euro del due mila e nove la triste realtà
Che l'impatto sulla crescita sarebbe modesto Washington può aiutare
L'economia solo con seri tagli alla spesa tagli alle tasse permanenti del regolamentazioni e una marcia indietro sull'Obama Kerr la riforma del
Quell'offerta
Di Obama
Infine l'undici settembre
Di vogliamo segnalare solo tra i moltissimi articoli e interventi che stanno uscendo in questi giorni due dal Washington post Eugenio Robinson finire la guerra farla finita abbiamo sconfitto Al Qaeda
Ed è ora di porre fine al nostro stato di guerra scrive questo columnist del posto un altro sempre dello stesso giornale Michael Gerson invece
Dice che George Bush è stato vendicato perché la sua dottrina è diventata quella del Presidente Obama e quindi la guerra continua ci fermiamo a David Carretta una buona giornata ascolto di Radio Radicale