Festa di Alleanza per l'Italia - L'Italia nel mezzo della crisi economica

Noi doveva esserci Nicola Rossi
Che invece ne insieme a Mario Baldassarri sono impegnati nei lavori della Commissione Bilancio sulla manovra in un confronto credo non molto
Profit può con la maggioranza e con il Governo io prima di cominciare proprio perché questo è un tema caldissimo
Perché Nicola Rossi Mario Baldassarri che avrebbero dovuto colloquiare con noi su questi temi sono impegnati pregherei la senatrice Germontani
Che fa parte della Commissione Bilancio fa parte del terzo polo di farci un rapido saluto è un aggiornamento su quello che sta succedendo in Commissione perché abbiamo letto che ieri è stato approvato il nostro il mandamento
E vorremmo sapere se qualcosa di positivo ancora sta succedendo oppure no grazie
Grazie innanzitutto di questo invito che
O veramente accolto con grandissimo piacere perché
Ormai soprattutto in Senato siamo una famiglia una sola famiglia
Area abbiamo costituito come sapete in Senato il gruppo per il tetto Paolo ha qui Futuro e Libertà
Alla fine di luglio e i siamo stati messi subito diciamo una prova
Estremamente impegnativo una prova del fuoco come quella della manovra di Ferragosto siamo quindi impegnati in Commissione Bilancio come ha detto l'onorevole Lanzillotta abbiamo presentato come
Terzo Polo insieme all'UDC una serie di proposte nostre in realtà alternative
A alternative alla alla manovra proposte importanti che riguardano la Spesal che riguardano il debito che riguardo liberalizzazioni che riguardano soprattutto il pensioni
Da quello che io posso dire partecipando ai lavori della Commissione bilancio però un'apertura nei confronti delle nostre proposte non possiamo dire che ha per la riscontrata
Oggi ieri è passato un importante emendamento ed è quello dei ritardati pagamenti bene della pubblica amministrazione cioè i dei crediti delle piccole e medie imprese qui in dio urna emendamenti importante proprio per un settore fondamentale nostra comune di Napoli quelli delle piccole e medie Impresit dei crediti che hanno ben sulla pubblica amministrazione che non vengono pagati e quindi un emendamento che prevede l'accessione dei crediti e l'anticipazione bancaria
Un emendamento importante è passato con un voto
Di scarto però un altro punto fondamentale come quello delle pensioni su quello abbiamo trovato una totale chiusura
Da parte che il Governo e il relatore
E comunque il senatore Nicola Rossi ha chiesto l'accantonamento
Di questo emendamento anche perché con la situazione e con questo concludo noi stiamo vivendo io credo una situazione abbastanza kafkiana in questa Commissione perché sigle c'è un arroccamento da parte della maggioranza che il Governo su determinate posizioni senza apertura perlomeno nei confronti
Del terzo polo e sembra di vivere una qui in un mondo diverso rispetto a quello che avviene nella città quello che viene nel Paese a quello che viene in Europa quello che avviene nel mondo
Questo è quanto infatti quello che ha detto il senatore Rossi accantoniamo ora per accantoniamo questo emendamento perché non si sa mai lunedì cosa succederà può darsi che dovremo riesaminare
Senza senza dover ragionare molto quindi vi ringrazio e parteciperò comunque molto volentieri a questo pomeriggio di vostri lavori grazie
Bene credo che i temi da cui accennava la senatrice Germontani saranno anche oggetto della nostra riflessione nel corso di questo
Dibattito
E per iniziare
Io do la parola ad Antonio Valente che è direttore di Lauria consegnate che ci dà un quadro della percezione
Che l'opinione pubblica italiana a di quello che sta succedendo della crisi della crisi globale della crisi economica e finanziaria perché la percezione dell'opinione pubblica è un fattore
Fondamentale per le decisioni che la politica deve assumere prego grazie Antonio Valente
Grazie Lanzillotta innanzitutto siete dei coraggiosi e da questo punto di vista c'è una grande riconoscenza da parte mia
Alla Peter questo invito oggi vi proporrò più che delle sicurezza e soprattutto delle dei segnali segnali che nascono da studi che normalmente conduciamo sull'opinione pubblica ma anche a dare un'osservazione e costante
Dei sistemi quando si parla di crisi chiaramente si deve pensare al punto d'arrivo
Questo che vedete assolutamente il quadro dei sentimenti che gli italiani esprimono oggi nei confronti di questa situazione in una sola parola
Questo è stato rilevato il primo settembre e quello che gli italiani provano in questo momento rispetto a questa situazione provano negatività ma provano soprattutto disagio paura e preoccupazione
Se questo è il quadro d'arrivo dobbiamo anche renderci conto che
Gli italiani ma se volete anche tutti coloro che vivono nei nostri sistemi occidentali partono da alcune considerazione molto importanti
La società sta cambiando il cambiamento è inevitabile il cambiamento non al cambiamento non ci si può porre anche perché
I fattori di cambiamento sono e vanno bene al di là
Dal nostro contesto nazionale crisi
Finanziaria risorse ambientali evoluzione tecnologica
Rischia rivoluzione mediatica cambiamenti demografici
E poi scomposizione e composizione tenda delle rappresentanze sono solo alcuni dei fattori con i quali normalmente ci dobbiamo confrontare vi proporrò una rapida carrellata
Per lo può arrivare a fornirvi alcuni dei dati che abbiamo rilevato l'altro ieri rispetto a quello che
L'orientamento degli italiani non tanto in termini solo di orientamento verso i partiti ma
Sostanzialmente verso quello che è oggi la categoria della rappresentanza
La crisi economica
Lo sappiamo tutti ci sono dei fattori che in qualche modo sono
Determinanti ma la conseguenza di questi fattori la finanziarizzazione i riflessi sull'economia reale gli spostamenti degli equilibri
Danno disegno da e forse anche dell'impossibilità che oggi sia del controllo la conseguenza
Immediata nell'opinione pubblica la presa di coscienza che oggi non c'è una sola istituzione in grado di affrontare questo tipo di contesto di situazione
Quando si parla di micro
Implicazioni micro chiaramente si parla di calo del potere d'acquisto ridimensionamento dei consumi e da usciti in buona sostanza ci troviamo di fronte a un processo che non necessariamente nonne immediatamente controllabile
Cambiamenti demografici tre implicazioni immettiamo
Ciprì diamo culturalmente e soprattutto abbiamo un tasso di natalità che sta per riprendere le implicazioni sono queste prima c'è un grosso c'è una grossa crisi del sistema qua infarto
Un ridimensionamento della produzione dei consumi e inevitabilmente ci troveremo ad affrontare una società molto CUP multiculturale il prossimo censimento Istat ci dirà una cosa importante
Oggi il dieci per cento della popolazione residente è fatto da immigrati di prima seconda e terza generazione
L'evoluzione tecnologica ha delle implicazioni notevoli le piattaforme stanno cambiando il modo di ragionare e la politica non può non tener conto di questo
Il merito abilmente
Anche un riflesso sulla quello che oggi il mondo mediatico se pensate che nel giro di venti anni
Tutto è cambiato il modo stesso di pensare di rapportarsi e di relazionarsi è cambiato tutto e di dischetti mediatico quello che vedete è un'evoluzione rapidissima è in corso
Anche sotto il profilo della Rete solo vent'anni fa la rete è stato in qualche modo
Presentata
E nel giro di pochissimo ci troviamo già in un web semantico tre questo cosa vuol dire vuol dire che probabilmente anche tutti i canali di comunicazione tutti chiamati i canali di relazione cominciano davvero dei pesi e delle misure totalmente diverse
Vado veloce per arrivare poi alle implicazioni in termini di politica di rappresentanza la Società digitale non è solo una parola vera esiste oggi
Quanta gente legge il quotidiano quanta gente entrerà in Rete milioni di persone tutti i giorni entrano in rete
Pochissimi oggi leggono i quotidiani
Ci sono però delle implicazioni notevoli bisogna stare molto attenti alle marginalizzazione il tema della disuguaglianza digitale è un tema che dovremo affrontare seriamente soprattutto per chi
Si propone di governare i sistemi ed infine
Non ultimo e se volete alcuni degli esempi più nobili che abbiamo avuto nelle ultime elezioni da quelle americane a quelle recenti anche le nostre amministrative viene una opportunità gigantesca nella democrazia partecipativa
La democrazia partecipativa non è soltanto uno slogan e qualcosa sulla quale dobbiamo inevitabilmente inserirci se non vogliamo essere noi stessi marginalizzati dei sistemi
Le risorse ambientali ed energetiche è un altro tema di cui non si può tener conto ci sarà sicuramente un grande sviluppo di tutte le energie alternative ma ci saranno anche affetti radicali in termini di cambiamento
Parliamo di politica ed ero anche
Ed è vero spesso sentiamo dire che vi sono ancora delle appartenenze solide
Ma è vero anche che il tema della liquidità dei sistemi non è
Un tema soltanto accademico è vero anche che l'individualismo è diventato una dimensione forte dei mercati anche del mercato dalla politica così come tutte le comunità
Tradizionali sogno di aggregazione dalla tema sentito il dibattito sul tema dei cattolici in politica tre giorni fa era
Ad una Sandescu lo ha sempre sullo stesso tema
Il novanta per cento degli italiani sono cattolici quindi non è più un problema di appartenenza religiosa il quarantacinque per cento sono cattolici praticanti ebbene la dimensione religiosa trova oggi una sua espressione più nel
Appartenenze nelle comunità
I cambiamenti e le morfologia stesse del
Delle delle persone stanno cambiando
Se è vero questo è vero anche che la rappresentanza non possono essere più singolare che le identità sono sempre più digitali e che vi è una priorità entità uno può essere tranquillamente negato ad un'idea e nello stesso tempo appartenere ad altre comunità
Che si parla di fine delle ideologie inevitabile andiamo ad un dato importante la prima conseguenza in termini di rappresentanza quale
E che oggi il settanta per cento degli italiani degli elettori italiani prende in considerazione uno o più opzioni
E questo non è indifferente in un mercato politico che poi vedremo ha un'implicazione fortissima in termini di offerta politica
Sul il dieci per cento non prendono in considerazione nessuno degli attuali partiti che vuol dire che si chiama fuori e solo il venti per cento e fidelizzato in maniera solida ad una scelta spesso ancora legati a dei parametri di tipo ideologico ma il mercato oggi è un mercato di impulso il settanta per cento può scegliere una soluzione piuttosto che un'altra
Indìco Trenitalia li conoscete già in parte ieri il mio collega Nottola vi ha dato informazioni di questo tipo ma se dal due mila otto i due partiti principali erano riuscite ad aggiungere il settantuno per cento del consenso
Oggi i due partiti principali raggiungono a malapena hanno raggiunto a malapena trentasei raggiungono atte a malapena al cinquanta per cento
Delle dichiarazioni di consenso tocchi
Se pensate anche all'offerta politica e come se uno su uno scaffale voi ad ogni giro di giostra vi trovate delle offerte diverse pensate solo al due mila sei qual era la situazione
Laddove c'era stato la potente leva della bipolarismo di bipartitismo forzato che ha desertificato parti importanti della rappresentanza per arrivare poi ad un cambio immediato repentino delle stesse sigle
Si è passati ad una decomposizione e soprattutto ad una moltiplicazione di offerte con la logica conseguenza che una parte importante dell'elettorato è uscito
Dal sistema delle rappresentanze oggi l'astensione non è soltanto un fenomeno marginale ma un fenomeno consapevole
Questo è quello che ci troviamo di fronte oggi allora trovandoci di fronte ad uno scenario di questo tipo ci troviamo di fronte anche al fatto che
E ci rendiamo conto che non esiste più solo una ottobre due polarità altra pulita ma dobbiamo cominciare a parlare di molti polarità
Certo via un'area di centro che oggi vede impegnato il vostro progetto insieme all'UDC e ai semafori ma vi sono anche altre aree che vanno a ricomporsi
è probabile che nei prossimi due o tre anni si andranno a ricomporre
Delle aree culturali e politiche che oggi non sono necessariamente rappresentate e questa è una grande opportunità per chi vuole andare a conquistare pezzi di consenso che oggi non sono sicuramente non trovano una sponda
Se questo è vero è vero anche che
La domanda principe le domande che arrivano sono questa dall'Italia cosa si chiede oggi alla politica si chiama molte cose si chiede di riconnettersi a quella che sono le istanze
Le istanze degli individui delle collettività delle comunità e se volete dei sistemi ma si chiede sostanzialmente questo niente di più e niente di meno lavoro onestà e serietà
Dopodiché c'è un problema di credibilità della classe politica
Tant'è vero che quando si parla di classe dirigente in Italia bene
La classe dirigente sta nel privato in questo momento non sta nella politica oggi è vero che il novantuno per cento degli italiani ritiene che la classe dirigente si altro da la classe dirigente politica
E questo è un altro punto su cui bisogna lavorare ricomporre di connettere i sistemi con le proprie rappresentanze vuol dire anche rendersi conto che bisogna riconquistare assi
E la fiducia la credibilità ma anche la posizione per fare tutto questo scendono su un ultimo tema o tema che è quello che abbiamo affrontato prima al tema dell'astensione
Non sono sondaggi questi sono numeri veri e i numeri veri ci dicono che alle ultime elezioni il amministrative il trenta per cento non ha votato ma alle regionali il trentasei per cento non ha votato vuol dire che un italiano su tre uno ha votato e di questi
Più della metà erano astensioni astensionisti consapevoli opera gente che ha fatto questa scelta in maniera consapevole cosciente e non necessariamente marginale o contro dipendente
Oggi se è vero questo è vero anche che il trentuno per cento degli italiani non cita non ci vuole non può darci indicazioni
Vuol dire tre italiani su dieci che si tirano fuori dal processo democratico della rappresentanza
Lo scenario lo conoscete
è questo abbiamo sostanzialmente due grandi blocchi che in qualche modo si equivalgono oggi abbiamo una grande opportunità ma per favore considerata non solo numerica di una polarità alternativa e tale perché
Il ventisei per cento di italiani che vedono bene il progetto del terzo polo
Lo vedono bene perché pensiamo di un'alternativa magari tattica in questo momento ma sicuramente più strategica nel futuro
Ci sono sicuramente dei segnali che potrete accogliere ci sono alcuni passaggi come quello del Partito Democratico che sta soffrendo in questo momento vi è sicuramente un altro segnale importante ed è questo
Vi è una potente crisi di credibilità questo è
Il l'andamento del giudizio che gli italiani danno sulla P.d.L. sul Governo e sul
Sul Trebbia
Se potete notare se ce la fate vedere l'ultimo passaggio vi è una divaricazione fra il giudizio negativo molto molto negativo che danno sul premier rispetto al recupero che sta avendo il PdL
Possiamo chiamarlo effetto Alfano non lo so ne parlerete dopo magari nella prossima sessione
Infine via questo problema
è chiaro che ci troviamo di fronte alla situazione bloccata questo è l'immagine che abbiamo rubato dalla rete però e Palese quale il problema che dobbiamo affrontare a prete chiudo
Con una citazione di una assoluto sconosciuto ma che mi è piaciuta la sola certezza fino ad ora e che il futuro non è quello che era è che il prossimo passo è quello di riconoscere che in questa nuova cultura globale siamo tutti ne primitivi
Questo non vuol dire che non dobbiamo essere attivi anzi il cambiamento cento ci possiamo opporre verremo spazzati via possiamo accettarlo passivamente saremo decoratori ma se cerchiamo di governarlo probabilmente potranno essere ancora dei protagonisti grazie
Allora
Grazie Valente grazie agli amici della BPM hanno invitato a moderare questa sessione
Comincerei ovviamente dalle cose che Valente
Ci ha detto riprenderei il paio di spunti per parlarne con Linda Lanzillotta cerchiamo di raccordare queste pendenze
Ha fatto bene secondo me parente a ricordare che la crisi non è una crisi congiunturale è una crisi profonda che riguarda
Elementi strutturali portanti della nostra società e l'economia
Allora vorrei tentare con Linda Lanzillotta Api raccordare diciamo questa analisi di lungo periodo con con quello che poi sta accadendo anche sulla scena politica soprattutto su
Quello della politica economica quindi
Anzitutto la manovra che in queste ore si sta discutendo al Senato
Due aspetti mi colpiscono delle cose che il PC Valente uno appunto che la crisi non è una crisi congiunturale e d'altra parte della nostra economia soffre soffre notevolmente
Si siamo il sesto al settimo Paese qualcuno ci prefigura fra dieci quindici anni al ventesimo posto è chiaro che la congiuntura congiuntura che sarà negativa in questi anni allora la domanda è
C'è un modo per rispondere a questo dobbiamo accettarlo passivamente e dall'altra parte l'altra cosa che anche parente penna rappresenta e la
L'assenza di risposte da parte della politica del Governo anzitutto
Alle difficoltà vere della nostra economia e qui mi pare che ci sia poi il punto decisivo che ci consente anche di ricongiungerci alla manovra nel senso che vediamo manovre tre-quattro manovre nel giro di venti giorni diverse
Ancora prima conferenza stampa a ridosso del Consiglio dei Ministri l'approvazione della legge in cui si dice no non c'è una manovra aggiuntiva si dice cioè la confusione più totale
Allora
Cerchiamo di mettere qualche punto fermo
Anzitutto diciamo sul dove sta andando l'economia in che cosa può fare la politica oggi e che cosa manca in questa manovra che cos'è questa manovra adesso in questo momento
Grazie Giorgio Santilli che ha citato il nostro invito e grazie a Antonio Valente celato questo quadro interessantissimo e pieno di spunti
Diciamo che partiamo dal Macro o dal globale per precipitare poiché nella nostra realtà
Nazionale ma io credo che la prima e l'ultima slide sono molto legate
Nel senso che nella prima slide dove si vedono i sentimenti dominanti
Degli italiani
Io
Ne vedo alcuni che credo possano essere comuni alle opinioni pubbliche sicuramente europee la paura la preoccupazione
L'ansia per il futuro ma ce n'è una di sentimento che credo che sia a peculiari e dell'opinione pubblica italiana ed è lo schifo
Allora questo si riconnette io credo a questa sensazione di assenza di una guida credibile autorevole
Che guidi il Paese attraverso una crisi profonda e complicata e difficile di cui non si vede lo sbocco perché la complessità diciamo di
Degli elementi che compongono questa crisi il mondo che cambia dal punto di vista demanio demografico dal punto di vista
Delle energetico dal punto di vista il fattore climatico dal punto di vista della tecnologia che muta profondamente la comunicazione il modo di fare che impresa l'economia le relazioni tra le persone
Ha bisogno di una visione di un grande Progetto di un racconto che faccia alla politica e che dia nello stesso tempo all'opinione pubblica
La consapevolezza della complessità ma anche la speranza che è possibile trarre da tutto questo delle opportunità e ricostruire un futuro
Non solo l'angoscia di ciò che ci sta crollando addosso
Noi abbiamo visto che ci sono stati nel mondo alcuni operazioni molto importanti da questo punto di vista e cioè la costruzione di una visione del futuro e la mobilitazione per costruirlo uno è stata quella di Obama
Che è stata una grande mobilitazione giovanile proprio intorno alla costruzione di una società contemporanea e l'altra in modo diverso con un altro modello di welfare
Che metteva diciamo di fronte all'Europa la riflessione di costruire
Un sistema di welfare diverso rispetto a quello continentale che non ci possiamo più permettere è stato quello di Cameron e dobbiamo riflettere sul fatto però che la crisi che è arrivata dopo le loro le elezioni
Ha in qualche modo anche spazzato via
Quei modelli che pure avevano trascinato di opinioni pubbliche e questo quindi ci dà il senso della grande sfida del grande impegno di progettazione che ha la politica dinanzi a sé
Nello stesso tempo però di fronte a questo che è ciò a cui
Sono impegnati tutti i grandi Paesi le loro leadership ma anche le loro collettività noi abbiamo un problema in più
Che è quello di una assenza di classe dirigente credibile e io dico classe dirigente perché un Paese non è solo la politica
è la politica eh
Le istituzioni che un Paese si dai si sceglie e quindi io credo che c'è un problema di Cessalto culturale qualitativo di tutta la nostra classe dirigente dell'impresa della burocrazia dell'università
Che ha in questi anni costruito in un meccanismo di crescita superiore alle nostre possibilità
Costruita sul debito ognuno la propria nicchia oggi queste nicchie non possono funzionare in più per nessuno
Quindi è giusto che prima di tutto
Con questa grande polemica contro la casta si alla politica mettere in discussione i propri privilegi ma dobbiamo sapere che questa società e di parte se ognuno si mette al servizio di una visione di un progetto collettivo naturalmente il problema è che bisogna cominciare dalla testa
La testa deve essere in grado
Di convincere il Paese che è possibile fare uno scambio
Tra la rinuncia al piccolo prima al piccolo o grande privilegio di oggi per la costruzione di un futuro che riguarda poi tutti le famiglie i giovani la possibilità di mantenere anche in ciò che si è costruito
Quindi io credo che
La saldatura tra la crisi globale e la crisi nazionale nostre molto forte e questo ci ci impone un'assunzione di responsabilità
L'assunzione di responsabilità proprio per rispetto a una
Vicenda così grande non può essere giocata secondo lo schema tradizionale di un ampio
Contrapposizione bipolare che è quella che poi ha impedito all'Italia in questi quindici anni di fare le riforme strutturali cioè di vincere
Quelle resistenze delle nicchie corporative di cui parlavamo prima occorre uno sforzo corale del paese a
A cominciare dalla politica e questa grande e la grande sfida il Progetto
Che noi abbiamo messo in campo con un certo coraggio che a sfiorato per alcuni quasi un'incoscienza nel momento in cui siamo partiti
Ma abbiamo
Anticipato un discorso di verità e di serietà al Paese che è un discorso di verità e di serietà che riguarda la politica e che deve riguardare
Anche la politica economica
Il Maria Ida Germontani si riferiva
Al nostro pacchetto di proposte ecco quello è un po'un primo esercizio di quello che noi riteniamo debba essere detto al Paese e cioè riforme strutturali diciamo
Riduzione strutturale della spesa pubblica in settori fondamentali che sono quelli ad una spesa di beni e servizi di tutti i livelli istituzionali
Riduzione dei costi della politica non solo quelli diretti dei parlamentari ma dei costi di funzionamento di un apparato ipertrofico che non ci possiamo più
Permettere è stato detto l'altro giorno da Rutelli e ripensiamo ricominciamo a riflettere sulla sostenibilità
Del sistema che abbiamo introdotto col Titolo quinto perché forse è da lì che sono cominciati i molti problemi e insieme per
No riforme strutturali che diano spazio alla crescita al lavoro per i giovani liberalizzazioni che diano opportunità
Di a occupazione di quei giovani che vanno all'università e poi in grossa modifiche della disoccupazione noi non abbiamo visto di nulla di tutto questo nella manovra idee sconcertante ma perché
Noi vediamo
Un partito che ormai si sente sfuggire il consenso sotto i piedi non ha mai
Parlato il linguaggio della verità al Paese e ancora meno riesce a fare in un momento di crisi e quindi una maggioranza ormai Balcani Zeman atta in cui abbiamo visto l'ultima penosa
Riunione di Arcore
Alla fine la sintesi è stata quella di non fare nulla
Perché si è rinviata la manovra alla lotta all'evasione e la copertura della manovra alla recupero della lotta all'evasione non si è mai visto
L'Europa non ha mai accettato copertura di questo genere e difatti il giorno dopo i mercati hanno ricominciato ad aggredire il nostro debito pubblico con degli spread che sono arrivati alle stelle e non so cosa potrà succedere
Lunedì mattina visto che ieri ci hanno graziato perché era venerdì pomeriggio allora il punto è questo noi non possiamo andare più avanti così il terzo polo lo ha detto lo ripete
Riteniamo che si debba andare a una soluzione di irresponsabilità in cui tutte le forze che sono consapevoli
Di queste difficoltà mettano insieme le loro energie per coinvolgere il Paese una grande sfida che è una sfida di sacrifici ma anche di futuro l'Italia lo ha fatto
Molte volte e io credo che abbia ancora le potenzialità per farlo naturalmente chi crede nell'Italia
Ma è chiaro che se un cittadino vede che il suo primo ministro considera questo Paese un Paese che e non qualifico o no è sarà difficile che senta la fiducia
Per assumersi una responsabilità fare un sacrificio investire nella propria impresa studiata e con impegno ognuno
Cercherà di cavarsela come via epidemie nemmeno
Quello che invece oggi è necessario cioè spendersi per un progetto comune
Io credo che non abbiamo molto tempo e l'ultima considerazione voglio fare poi lascio la parola è
è il fattore tempo noi abbiamo ci siamo cullati
Per mesi e per anni e voglio dire questo riguarda anche il centrosinistra io credo che noi dobbiamo fare qualche autocritica perché
Allora quello che abbiamo
Smarrito che abbiamo disperso in fondo sprecato
Con le opportunità che abbiamo avuto io lo sento anche come una responsabilità personale ho fatto parte dell'ultimo Governo Prodi
E io non mi posso perdonare onestamente lo devo dire perché ogni volta mi ritornano nelle nell'anima ecco ieri
C'era questa canzone che ci ha fatto piangere tutti e chi fa politica con l'anima sente la responsabilità di quello che fa io ricordo che noi
Nel due mila e otto abbiamo messo dieci miliardi sullo scalone per consentire alle persone di andare in pensione a cinquantasette anni se noi avessimo investito quei dieci miliardi in politiche per i giovani forse non avremo risolto il problema ma certo oggi saremmo mai io avremo fatto un passo in più ed avremo un problema in meno
Ecco io credo che
Chi fa politica la fa per realizzare
Un Progetto per me rinvii sogna recuperare l'idea della politica non come sopravvivere pensa per il potere ma come grande sfida
Per realizzare i propri ideali se noi faremo questo troveremo anche il coraggio la coerenza e la serietà per fare quello di cui c'è bisogno
In Italia e io penso che gli italiani se sentono questo
Da parte della loro classe dirigente sono disposti ad accettarlo come lo hanno fatto nel novantadue novantatré e poi nel novantasei novantasette quando siamo entrati nell'euro oggi
C'è non c'è credibilità il messaggio che venuto stamattina dal Presidente Napolitano è esattamente questo l'unica figura credibile
A cui il Paese si vorrebbe affidare è il Presidente della Repubblica ma i suoi poteri in una Repubblica parlamentare ovviamente sono limitati queste sono le riflessioni di spunti che mi vengono PAI
Casomai possiamo approfondire singoli temi ma penso che se perdiamo di vista
La Lalla alla questione generale difficilmente poi riusciamo a vedere la determinazione per combattere su singoli punti come quelli che sono in discussione come ci diceva Maria Ida Germontani
Al Senato e vengono via via accantonati perché la maggioranza non ce la fa ad affrontare nessuna cosa che scontenti una delle loro micro constituency
Chiedo
Tre domande diciamo velocissime un esercizio di realismo appunto la senatrice Germontani ci ricordava come lunedì sarà un po'in un momento decisivo per l'approvazione di questa manovra e
Mi pare concordiate sul fatto che ancora ci sia qualche possibilità di
Di correzione forse anche con la spinta dell'Unione europea da una parte che ci dice che i saldi non sono così certi come il Ministro Tremonti dice dall'altra banca d'Italia che dice che la crescita troppo bassa
Ecco allora quali sono i margini in cui effettivamente pensate di di poter correggere ancora la manovra questa è la prima cosa la seconda cosa è una provocazione
Perché ha citato il Governo Prodi però di e l'errore dello scalone degli scalini sul sistema previdenziale
Oggi c'è un'intervista alla stampa di Visco che parlava anche di è un tema che in questi giorni sui giornali quella della lotta all'evasione parliamo di fisco e Lou indice forse non ci abbiamo creduto fino in fondo forse anche dalla nostra parte cita il libro dal non so se tu eri fra fra questi insomma non mi hanno sostenuto abbastanza
Oggi Tremonti senza una visione organica ripropone pezzi di quella di quella
Di quella politica sostanzialmente
E la terza cosa invece un po'più di scenario perché è chiaro che questa manovra sarà comunque solo una manovra di correzione dei conti pubblici mentre già si parla sempre che voglio dire al Governo riesca
A uscire indenne dal dall'esame parlamentare la manovra già si parla di nuovo decreto per lo sviluppo per la crescita c'è qualcosa che li si può fare concretamente a breve per riattivare per riavviare agitato liberalizzazioni che sono sempre stato un talk avallo di battaglia c'è qualche piccola risposta frammentari arrivare in questa manovra
Un disegno organico però ancora non non si vede mi pare
Ma ritornando a Romano Prodi intanto mi vorrei un attimo collegare anche alle questioni che dicevamo di cui si dispiega si discuteva un attimo fa a proposito di legge elettorale e ricordo che il problema il Governo Prodi era una maggioranza molto eterogenea
Che doveva mediare spinte tra loro divaricate e e non riusciva a seguire una linea di politica economica coerente e quindi
Penso che il punto e questo ed è esattamente l'opposto di quello che noi dovremmo costruire per il futuro
Per questo noi siamo molto preoccupati per la questione del referendum ma perché è un po'una spinta
Al a un ritorno al passato che credo non faccia bene al paese tra l'altro punto quando noi vediamo che solo il settanta per cento il settanta per cento
Ma della il tetto ed il trentacinque per cento alla fine del a un'opzione per un grande partito perché
Siccome ma l'astensione al trenta per cento quindi siamo a una cifra molto bassa noi dobbiamo mobilitare tutto il Paese nel merito
La domanda che tu hai fatto io la rivolgerò ad Alfano
Perché in fondo Alfano ha impostato la sua segreteria anche come super al mento
Di un berlusconismo caratterizzato dalla demonizzazione delle opposizioni ed alla contrada
Pone anche se francamente andare all'estero e dire che l'opposizione criminale solo perché dice la verità non mi sembra un buon approccio diciamo
Per confrontarsi
Sul merito dei problemi
Noi
Ci auguriamo che ci sia questa disponibilità nell'interesse del Paese
Perché i rischi che stiamo correndo sono drammatici e stiamo davvero davvero ballando sull'orlo del precipizio alcune proposte noi li abbiamo già fatte nella nostra contromanovra
Che non è una manovra contro è una manovra per visto che è quella del Governo
Non ha nessuna misura strutturale per la crescita noi non solo facciamo una manovra di riduzione
Della deficit basata su
Meno spesa in meno tasse e non più si pesa il più tasse come questo Governo che si era partito con la riduzione delle tasse
E l'introduzione della doppia aliquota ci sta portando praticamente a quaranta otto per cento di pressione fiscale e poi diciamo che
Anche la stabilità finanziaria non è sostenibile nel medio periodo se non c'è crescita
Perché significa aumentare gli affetti di recessione della manovra oggi da Cernobbio questo messaggio è venuto con grande grande chiarezza
E quindi misure antico eccessive vuol dire ridurre la spesa corrente clientelare inutile per esempio nella sanità l'aumento o del cinquanta per cento della spesa per beni e servizi non risponde ai bisogni ed sanità dei cittadini risponde al bisogno di spendere della politica che intermedia la spesa sanitaria noi abbiamo
è un numero di TAC che cinque volte superiori a quello della Germania della Francia e abbiamo realizzato le liste d'attesa che la Germania la Francia non ha
Allora qualcosa si potrà fare
E all'interno di questa riduzione di spesa
Trovare lo spazio per finanziare due cose la ricerca
E la detassazione degli utili e degli investimenti delle imprese
E poi liberalizzazioni le norme che hanno introdotto sono armi ridicole
Abbiamo visto sulle professioni la rivolta tessuto abbiamo visto sui servizi pubblici locali norme ridicole noi abbiamo detto una cosa sola basta norme
Complicate applichiamo quelle dell'Unione europea e applichiamo un principio molto molto semplice chino liberalizza non aumenta le tasse e le tariffe per i cittadini
Non si può scaricare
Inefficienza della politica le clientele delle Società municipali sulle tasche dei contribuenti dopodiché ognuno è libero di fare le sue scelte
Solo solo un piccolo appunto all'India che questo va tutto bene però oggi
Volevo darvi anche altri dati che mi riservo di pubblicare a breve il problema degli italiani oggi non è la consapevolezza di comunque fare dei sacrifici di a questa disponibilità sono tutti coscienti del fatto che la situazione nella situazione contingente ma di medio lungo termine
Il problema vero è che non c'è una sponda di credibilità allora qui la provocazione
Questa
è vero che gli italiani oggi hanno dei seri problemi e quindi esprimono grande criticità nei confronti del Governo ed è partiti che rappresentano ma poco capiscono
Delle proposte che le opposizioni vanno facendo e questo è un altro serio problema che si nel momento in cui si deve dare speranza si deve anche in qualche modo trasferire qualche segnale che sia anche un tantino più rassicura ante forse la domanda te la faccio allora da questo punto di vista di credo che sia importantissimo che le opposizioni non soltanto vadano all'interno delle Commissioni ma diamo un po'più di sicurezza
A quello che oggi sono i sistemi che sono i cittadini le imprese e le comunità la complessità per chiudere non è un problema una grandissima opportunità se la sappiamo affrontare
Ma io son d'accordo parliamo se posso già deposto interloquire
Un po'per noi noi dopo un anno abbiamo fatto un grande pezzo di strada nel consolidamento di questo progetto politico che deve diventare ancora più strutturato come
Progetto e alternativa politica e lo deve essere proprio
Sull'identità sul profilo delle proposte cioè deve essere il punto di riferimento di un'alternativa seria e credibile intorno a cui si coaguli no quelle forze che vogliono costituire una maggioranza larga per realizzare questo progetto serio e credibile per il futuro del Paese
Lo abbiamo incominciato a fare nelle Commissioni lo dovremmo fare nel Paese
Voglio ricordare anche l'impegno dei ragazzi che noi abbiamo perché loro sono non solo delle persone che
A sono passione della politica ma possono essere anche un grande mezzo
Di diffusione perché perché i giovani un giorno di più la Rete e perché io credo che la politica sul prodotto Perra forse come noia
Una qualche difficoltà ad accedere ai media tradizionali
E deve sempre di più usare dei mezzi di comunicazione che sono quelli che ormai vanno nel profondo della Società delle reti di comunicazioni di vari gruppi sociali quindi il nostro lavoro è
Mettere sempre più affinare sempre di più la nostra idea per il futuro con delle proposte concrete che riguardino soprattutto io credo tre settori
I giovani
Che hanno un problema drammatico che troppo poco viene ricordato la disoccupazione dei giovani
è un fatto che
Mortale che incide anche sulla fiducia e sulla tenuta della
Coesione familiare guardate è veramente la la la tragedia di un giovane
Di lunga disoccupazione qualcosa che
Diciamo avvelena anche noi la la vita familiare
Le famiglie con tutti i problemi di cui anche gli nostri amici UDC sono sempre portatori e le imprese a cominciare dalle piccole e medie che sono anche nella globalizzazione e la nostra grande ricchezza visto che i processi di ristrutturazione le nostre grandi imprese in anni messe molto spesso in liquidazione è da lì che noi dobbiamo ripartire da queste grandi tra i grandi leve e se mi consentite visto che io c'ho sempre lavorato
Da ridare anche fiducia
Alla pubblica amministrazione non esiste un Paese moderno e competitivo se non ha una pubblica amministrazione moderna ed efficiente e un conto è sfidarlo alla all'efficienza alla modernizzazione
Un conto è umiliarla criminalizzare on line mortificare la come è stato fatto dall'inizio da questo Governo con un ministro Brunetta che ha detto tanto e non ha combinato niente
Perché nessuno del suo piano industriale la pubblica amministrazione nessun obiettivo
è stato realizzato allora questi sono i quattro assi di un Paese moderno su cui noi dobbiamo puntare dobbiamo convincere l'opinione pubblica che abbiamo delle idee e che siamo anche seri e credibili cosa secondo me
Che il presupposto senza di che la politica rinuncia più futuro in questo Paese il che è molto fu problematico
Ricevibili ma credo che il problema la pubblica amministrazione non sia soltanto quella di una semplificazione dello snellimento di un'innovazione tecnologica ma anche fare un ragionamento una volta per tutte di meno Stato in punti di qualità strategici lo Stato deve ritrarsi forse da molte funzioni
Che oggi ancora esercita lo Stato le sue diramazioni a livello territoriale ovviamente
E questo forse con il federalismo ne faceva cenno rischia addirittura di complicarsi e di
Venti diventare una questione più più più difficile perché se le sovrapposizioni anziché ridursi rischiano di e crescere allora sembra bacino al federalismo mi mi fa pensare alla domanda che è anche un po'
Politica se vogliamo perché perdiamo
La la lega in questo momento nervosismo nervosismo da parte della lega al limite dell'isteria direi certamente ci sono vicende per di divisioni eccetera forse però c'è anche il problema del federalismo questo federalismo che voleva essere che è stato forse per un momento una visione che sembrava anche potersi concretizzare oggi se per fuggire dalla parte Formigoni dice addio federalismo dall'altra su federalismo e sempre più un oggetto misterioso e poi se mi risponde a domande prima sulla politica Visco
Cioè se l'avessi sia stata poco sostenuta la politica di Visco sull'evasione fiscale
Ma partiamo da Visco in cui io sono amica per cui il quale ho grande simpatia perché penso che abbia fatto bene il suo lavoro duramente Visco ha secondo me ha sempre avuto un problema di comunicazione
Ha fatto le cose giuste con un approccio che ha fatto percepire
La lotta all'evasione come una persecuzione qui non come una grande operazione di giustizia di equità
Quindi io credo che non hai dobbiamo sostenere la lotta all'evasione come uno strumento proprio di giustizia sociale
Diciamo negli altri Paesi dove il senso civico il senso di appartenenza uno Stato è molto forte
L'evasione fiscale è considerato un crimine per questo perché è un attentato al patrimonio comune una atto criminale nei confronti degli interessi della comunità
è su questo noi abbiamo in qualche misura premiato questo elemento o culturale in cui l'individualismo premia
Sulla responsabilità collettiva c'è un fattore io credo di cultura dei due anni e nel rapporto tra cittadino e Stato di prevalenza
Dell'individuo nei confronti dello Stato credo che forse questo aspetto si sarebbe dovuto meglio approfondire in tutto questo anno di celebrazioni del centocinquantesimo dell'Unità d'Italia e capire perché
Noi non ci siamo convinti questo cinquecento cinquant'anni che pagare le tasse
Era come diceva Padoa Schioppa una cosa bellissima è stato diciamo
Criminalizzato per questo quindi c'è un fatto culturale c'è un fatto di comunicazione che come ci insegna Antonio Valente è fondamentale
Per il resto non
A federalismo ma il federalismo questo Governo diciamo a inseguito il manto del federalismo attribuendo
A cominciare il mio posso capire
Calderoli e Bossi ma quello che non posso capire il Ministro Tremonti e che abbia tutti gli strumenti tecnici e culturali per capire che il federalismo era una balla
E che non ci porta da nessuna parte e invece ha continuato a raccontare al Paese che la grande riforma attraverso cui si sarebbe risanato il bilancio e modernizzato il Paese era quello il federalismo
Ora il federalismo fiscale senza una modifica profonda del modo di funzionare del sistema di governo regionale e comunale provinciale e statale è semplicemente finanziare in un modo diverso
Forse più oneroso le inefficienze di prima quindi è un'operazione se va bene a saldo zero che non incida sul modo effettivo di funzionare della sistema pubblico e non attiva un elemento vero di responsabilità fiscale di responsabilità tra cittadino e gestore della spesa e difatti noi abbiamo visto dove ci sta portando noi dobbiamo io credo
E con questo forse fino unisco perché credo che il Ministro Alfano si arrivando
Rivedere un po'una concetto che è il concetto che è molto
Presente nella nostra Costituzione e dell'autonomia
Noi abbiamo tanti poteri che hanno un'autonomia garantita ci sono le regioni ci sono gli enti locali ci sono le università ci sono le magistrature
Ora io penso che
Quando la Costituzione è stata scritta
Quell'autonomia era a tutela di un'invadenza
Dellas Stato della politica della sopraffazione perché si veniva dal fascismo ma
In tante occasioni quell'idea di autonomia è stata poi declinata
Nel senso della protezione
Ed è la blindatura dei propri privilegi
E non di uno strumento per potenziare la capacità dell'università delle Regioni digerire i cittadini e il Paese quindi io penso che questi sul punto che è stato ad una delle leve attraverso cui il corporativismo si è incuneata o e si è
Stabilizzato nella nostra società
A va
Profondamente rivisto credo che in una rinascita del Paese in un grande progetto con di rivisitazione anche dei valori fondanti della nostra collettività
Questo principio di autonomia va messo al servizio della collettività e non al servizio dei soggetti tutelati perché questa è una delle origini io credo dei nostri problemi ma insomma noi non purtroppo non abbiamo delle sedi politiche istituzionali in cui svolge una riflessione vera
Come quella che ci ricordava
No prima nella tavola rotonda precedente i grandi fondatori dell'Europa hanno svolto e hanno
Così potuto
Coltivare realizzare un'idea visionaria che poi ha assegnato il futuro dei nostri paesi ecco io penso che noi siamo una svolta
In cui ci vorrebbe una
Politica capace di superare la crisi di oggi ma anche immaginare un visione è un grande disegno per il futuro
Per evitare che chiudiamo qua aspettiamo due o tre giorni per capire se qualcuna delle vostre proposte entra in questa
Correzione
Perché manovra correttiva mi pare che però sia giustamente è stato affrontato tanto un problema di visione che sicuramente va affrontato ancora a lungo grazie
Grazie