Festival dell'Economia. Gli Stati europei dal salvataggio al dimagrimento. Interviste a Giulio Napolitatno e a Mariolina Sattanino

Giulio Napolitano ordinario di istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Roma Tre va
è intervenuto al Festival dell'economia sul tema gli Stati europei nella crisi dalle misure di salvataggio ai vincoli alla dimagrimento
Cominciamo dalle misure di salvataggio cosa succede nel due mila sette poi ancora di più nel settembre del due mila otto quando si profila l'esigenza di far fronte alla crisi
Ma gli Stati hanno dovuto affrontare un problema che nemmeno a noi ma giravano di doversi porre per cioè salvare banche intermediari finanziari del rischio di un default
E la cosa interessante per il giurista di cui ho avuto modo di parlare in questa Conferenza di oggi
è stata proprio
La creazione di strumenti straordinari di di intervento gli Stati Uniti sono stati i primi hanno adottato una legge speciale che prevedeva l'acquisto di titoli
Tossici e poi tutti gli Stati europei hanno cominciato a imitarli e adottare analoghe soluzioni anche se poi gli strumenti tecnici di intervento sono stati diversi
Nel Regno Unito si è immaginato un sistema di intervento pubblico nel capitale in altri Stati si sono sottoscritti titoli
E obbligazioni speciali ma la cosa importante è la cosa più importante e che queste leggi hanno avuto una funzione
Dicevo segnaletica hanno rassicurato il mercato che lo Stato avrebbe fatto qualcosa e questo fare qualcosa Baglio questo promettere di fare qualcosa in qualche modo ha evitato che la crisi precipitasse
Crisi che però si ripercuote sulla sui debiti pubblici e quindi gli stadi si trovano di fronte a un secondo problema sì il problema di
Salvarsi assicurarsi l'uno con l'altro
La crisi dire greca dimostrato anche qui che stava accadendo qualcosa di impensabile fino a poco tempo prima cioè che uno Stato potesse andare in default e gli Stati europei in quel caso anche se faticosamente
Hanno un certo punto capito che bisognava
Assicurare il rispetto di quel principio di solidarietà che proclamato nei trattati ma che poi non non aveva strumenti attuativi
E quindi sono stati creati diversi strumenti prima gli Stati hanno costruito un meccanismo di prestiti bilaterali porranno sostituito una società di diritto lussemburghese un veicolo speciale con il quale si è fatto fronte alla crisi in Irlanda in Portogallo e infine gli Stati hanno previsto la creazione di un meccanismo permanente per la stabilità finanziaria e che entrerà in vigore dal due mila tredici
Strumenti approntati col metodo intergovernativo cioè al di fuori dall'Unione europea
Questo va in
Qualche modo comunque a rafforzare l'ipotesi è l'idea di uno Stato federale della costruzione di uno Stato federale o va come
Sono andati altre decisioni nei mesi negli anni scorsi
In direzione opposta alla costa eccetera in direzione di rafforzamento di nuove di Stati nazionali e quindi del metodo intergovernativo
è chiaro che il metodo intergovernativo rafforza il ruolo degli Stati e dei Governi nazionali e indebolisce le istituzioni comunitarie come la Commissione
Però è anche vero che questi interventi sono interventi davvero straordinario eccezionali quando si chiede ai cittadini nazionali e contribuenti
Di pagare per aiutare altri stati altri cittadini europei inevitabile che i Governi nazionali entrino in campo io quindi considero comunque un grandissimo passo avanti le riforme della governance economica
Che sono state fatte in Europa nell'ultimo anno
Il metodo intergovernativo era l'unico modo per farle ora ma sono convinto che questi strumenti poi
Comporteranno un rafforzamento di tutte le istituzioni comunitarie e spero anche un rafforzamento del sentimento di comune appartenenza di tutti i cittadini all'Europa
Veniamo alla condizione dell'Europa oggi quali sono i percorsi prefigurati per i prossimi anni e in questo quadro generale la situazione dell'Italia quale
Beh è chiaro che per tutti i Paesi europei si pone un problema fondamentale di consolidamento della finanza pubblica
Questo problema diverso per i vari Paesi per alcuni come quelli che hanno dovuto sottoscrivere i prestiti con l'Unione Europea un problema molto grave le condizioni sono molto severe molto rigorosa adempierle come dimostra il caso greco non sarà facile
Altri Paesi europei tra cui l'italiano al problema di rientrare invece nei criteri ne parallelo i parametri stabiliti nel nuovo Patto di stabilità e crescita
E per evitare chiaro che il percorso non non sarà non sarà fasce anche se ci sono alcuni fattori di gradualità di temperamento
Che ci potranno aiutare bisognerà fare scelte coraggiose e lungimiranti anche sapete spiegare ai cittadini
Grazie grazie a giugno l'attualità
Mariolina Sattanino corrispondente RAI da Bruxelles
Lei ha visto l'evolversi della situazione con gli Ecofin negli ultimi anni
A questo punto un'Europa federale e più vicina o va allontanandosi sulla strada delle dei rapporti intergovernativo
Io credo che un'Europa in senso classico
Quello che intendevano i padri fondatori gli Stati Uniti d'Europa siano rimasti un ideale purtroppo gli ideali in tempo di crisi economica così
Forte poi come quella che stiamo vivendo vengono un pochino accantonati penso però che l'Europa abbia la necessità assoluta
Di trovare dei punti di aggregazione
Reali e di politiche comuni per quanto riguarda l'economia e anche per quanto riguarda la politica estera e i rapporti con il resto del mondo e quindi sul terreno della concretezza io penso che
E anche spinti un po'avanti dalle crisi perché come l'Europa fa i suoi grandi passi avanti vita perché è costretta
Io penso che qualcosa si riuscirà a costruire
Sul terreno dell'integrazione l'idea di un'Europa a due o a più velocità
Chi è più pronto a all'integrazione
Sul piano procedurale
Otto cominciare subito sorridente serviranno
Questo è previsto dal Trattato di Lisbona
Trattato di Lisbona che è stato così maltrattato dagli Stati membri
Che lo hanno voluto mette mi in fin dei conti impoverendo le file grandi figure innovative che introduceva penso alla Presidenza
Stabile del Consiglio penso all'Alto rappresentante per la politica estera grandissime speranze ci sono nel Parlamento e speriamo che il Parlamento sappia sfruttare
Appieno i poteri che il trattato il ridisegno di Lisbona
Gli conferisce
Ecco sarebbe importante non parlare di un'OPA due velocità a una diciamo una connotazione negativa perché lasci Pinciana poi rischia di lasciare indietro i più deboli
Invece e bisogna proprio mandare avanti sul terreno dell'integrazione
Ecco non per lasciare indietro i più deboli ma per aiutarli ad aggregarsi al primo un gruppo se si riesce a fare questo per esempio penso a una cosa estremamente sensibile per l'Italia la questione del brevetto europeo si è parlato per la prima volta di Europa a due velocità i Paesi che ci stanno quelli che rimangono fuori questa non è
McQueen venticinque Paesi lo accettano due Paesi l'Italia e la Spagna hanno
Questo non è la via per fare le cosiddette cooperazioni rafforzate che sono state ideate per fare più integrazione non meno e lasciare qualcuno indietro
Quindi più che dal punto di vista giuridico dei trattati il problema nella pratica della politica diciamo così politica esatta magari un po'più terra terra ma nemmeno fumo fumo
Grazie grazie alla richiesta di