Quale informazione estera in Italia?

Torture a Guantanamo segreti di Wikileaks rivolte nel mondo arabo uccisione di Bin Laden
L'informazione estera si impone sulla scena italiana sugli organi di informazione e nella vita quotidiana ma in che modo i giornalisti italiani trattano le notizie dal mondo e quanto interesse queste notizie suscitano nel pubblico
Per e proporre una riflessione su questi temi partendo dall'attualità l'Associazione stampa romana ha riunito a Roma alcuni fra i maggiori professionisti della giornalismo italiano per il convegno intitolato notizie dal mondo da Wikileaks alla primavera araba
Quali informazione estera in Italia che si è svolto lunedì ventitré maggio a margine dei lavori abbiamo raccolto le opinioni di alcuni dei partecipanti sentiamo prima di tutto il Segretario di stampa romana Paolo Butturini sul significato di questo incontro
Cioè a dire il vero da tempo insomma ciò che accade nel mondo condizione inevitabilmente anche la nostra politica del resto scopro l'acqua calda dicendo che siamo nella globalizzazione
Hanno i fu chiesto tempo fa di
Patrocinare questo spettacolo che si terrà il trentuno di maggio al Quirinale si chiama Bette piccole in vantavamo il nome e già dice tutto
è la storia appunto delle torture nel carcere di Guantanamo e pensavamo che fosse giusto approfittarne per fare un po'il punto abbiamo chiamato
Molti professionisti molti validi professionisti esce sono rappresentanti di di tutte le emittenti dell'avanzata nella dell'AGI
Insomma ci sono parecchi partecipante proprio per fare un punto su uno del credo delle note dolenti della nostra professione perché
Che l'informazione italiana soffra di provincialismo non sono io a dirlo insomma è da tempo che non riusciamo ad avere
Un non lo sguardo sul mondo un po'più ampio un po'più articolato e speriamo che questa sia una di quelle occasioni in cui sollecitiamo diciamo anche i colleghi ma soprattutto i ragazzi delle scuole di giornalismo che oggi parteciperanno
A guardarsi intorno e a capire che la globalizzazione necessita di un approfondimento dei temi che vengono dall'est
C'è un luogo comune abbastanza diffuso per cui il queste nuove tecnologie
I social network Twitter Facebook
Internet all'inizio avrebbero reso obsoleta la figura del giornalista in realtà non è così assolutamente no assolutamente annoiano però intanto io dico sempre si fa un una una gran confusione perché si prende internet come se fosse un media in realtà se fossimo diciamo nell'ambito della carta stampata interno sarebbe un giornale ma un'edicola dove ognuno trova il giornale che gli pare in questo mare di informazioni così spesso frammentate spesso soggette se
Alla manipolazione
A indirizzi particolari eccetera è evidente che invece la figura del giornalista cioè di qualcuno che professionalmente e sa ricostruire un figlio selezionare le fonti garantire che quelle notizia sia effettivamente vera e abbia una sua dignità è quanto mai necessaria
Questo però pone dei problemi in questo caso la domanda va al Segretario di stampa romana quindi a rappresentante sindacale pone sicuramente dei problemi per quanto riguarda il cambiamento di
Organizzazione del lavoro tutta una serie di questioni grato sono al centro proprio del dibattito nel nel sindacato dei giornalisti proprio in questo periodo si diciamo che il noi come stampa romana cd
Pregiamo di essere fare più fra senza dovessimo distingue fra apocalittici e integrati non siamo più quelli integrati che per gli apocalittici
Non non ci nascondiamo i problemi che esistono riteniamo che però questa sia una grande opportunità esattamente come l'informazione vi sia un momento di smarrimenti arma poi anche di grande crescita nel passaggio dal freddo il caldo dalla tipografia all'offerta la il piombo diciamo alla la pellicola
Ecco qui stiamo assistendo più o meno allo stesso passaggio
Io credo che vadano rovesciate le ire problemino opportunità e che si debba
Provare a fare per esempio attraverso la formazione attraverso la formazione permanente attraverso un rapporto diverso con i cittadini e con i media si debba provare a fare
Una inversione una rivoluzione copernicana che però abbia sempre la qualità dell'informazione e la qualità dei giornalisti al proprio centro
Era Paolo Butturini e il segretario dell'Associazione stampa romana si parla spesso delle differenze tra il giornalismo di casa nostra ma è quello anglosassone e quasi sempre lo si fa per sottolineare la superiorità della giornalismo fatto negli Stati Uniti o in Gran Bretagna
Patrizio missili ok la coordinatore di ANSAmed il portale dell'agenzia Ansa che copre l'area del Mediterraneo del pubblicato su internet in tre lingue
Più che però porsi su una questione su un piano di superiorità o inferiorità del nostro giornalismo rispetto a quello anglosassone preferisce sottolineare le differenze giornalismo anglosassone che mantiene una neutralità rispetto alla notizia
Si preoccupa prima di tutto di fornire i fatti e i dati
Poi di proporre un'analisi e quindi arrivare all'opinione cioè a un giudizio mentre il giornalismo italiano
Troppo spesso mescola fatti opinioni e molto spesso propone una lettura delle notizie dall'estero i secondo una chiave nazionale rispetto alla realtà di casa nostra
Credo che non esistano di organismi tutti buoni tutti cattivi di turismo italiano dei grandissimi pregi presenti una qualità di scrittura su come spesso sconosciuta in altri Paesi pecca certe volte come ricordarvi due Colucci un potentato così di evidenziare
Di un un mix non sempre salutare tra fatti opinioni ma questa è una storia vecchia se è una vecchia polemica
Quello che credo e che si debba sempre come dire basare anche un'opinione anche un'opinione di parte forte
Sui fatti e quello che ho imparato negli anni da corrispondente negli Stati Uniti in Gran Bretagna in particolare
E che anche le opinioni più forti di giornali con i quali magari dissentiamo sono bastate su una collezione di fatti che poi vengono interpretati tutti e ovviamente
è un pregio aprire una pagina cui si dica chiaramente che stiamo facendo della maltesi però poi quando leggiamo il racconto dei fatti per quello che può essere l'oggettività naturalmente ove un concerto esclusivo
Tutti noi cerchiamo di essere più oggettivi più fedeli dei fatti
Per quel che ci è possibile non sempre ci riusciamo però ci proviamo
Ecco quando poi andiamo la pagina dei commenti vediamo che e possiamo come dire esprimere un'opinione sempre però ricordandoci a mente fredda quello che abbiamo raccontato né i fatti perché
Voglio dire troppo spesso
Credo che questo sia una tendenza che è molto forte del giornalismo televisivo ancor più che
In quello stampato ce un'invasione di campo
Delle opinioni che francamente non fa un buon servizio al cittadino che vuole poi essere correttamente informato così pattuizioni Sirio coordinatore di ANSAmed
Anche Maurizio Caprara l'inviato del Corriere della Sera ha parlato della mancanza di distacco professionale che a volte caratterizza il giornalismo italiano
Una caratteristica che si accompagna ad altri difetti come per esempio la tendenza a complicare le cose semplici per esempio il riproporre acriticamente il linguaggio e leggere quelle formule dei politici della del PON della politica
Che spesso risultano incomprensibili
Hai ai cittadini oppure quella che Caprara ha definito la sterilizzazione di certi argomenti per esempio il sostituire
La parola prostituta con e scorta questi aspetti questi difetti rispetto alle notizie dal mondo portano poi a ridurre la capacità di spiegare la complessità del mondo in cui viviamo
C'è poi un altro difetto una specie di peccato originale del giornalismo italiano così lo ha definito letizia le viti responsabile del Progetto errati Italia di Sky TG ventiquattro ovvero
L'esprimere giudizi su contesti sociali culturali diversi dal nostro che magari non si conoscono bene o non si conoscono abbastanza insomma guardare a una realtà diversa attraverso le lenti deformati della nostra realtà
Spesso assieme non solo la politica internazionale anche la politica interna se così vogliamo e se siamo buoni parlano di lenti
Altrimenti parleremmo anche altro si pensa decise adesso peccato originale anche se penso finché
Un'altra ultimato il peccato perché Tuccio ossia
L'esterofilia comunque gli altri se non sempre meglio fanno sempre meglio capiscono sempre di più
E sono sempre più distaccati indifferenti rispetto al contesto io non credo che
Sia sempre così si arrangiano isole stampa anglosassone c'è però ancora giornalismo italiano che è un ottimo giornalismo
Però abbiamo bisogno la caparra bisogna studiare sì ecco questo è molto importante l'importante della terracotta li ha bisogno di studiare parecchia non è studiare distogliere parecchie io credo che
La responsabilità di quello che sta succedendo nel nostro Paese che più o meno grave a seconda dei punti di vista
Sia in gran parte anche della categoria
Giornalistica questo non lo dice nessuno tedesco regionalista e scrivere quello che sta accadendo e quindi forse non ce ne
La squadra anche entro
No introverso senso sul loro stessi fra io credo che
Ma anche cultura ma anche i
Spesso sensibilità e neanche iscritte nel servizio spesso non sempre
C'è questo lavoro non è una norma
La creazione di una lobby
Questo lavoro è è un servizio perché ci crede per i cittadini senza
A
Arrivare poi a
Assuma Touré estremista di destra non è avvenuto ne sareste immolato hanno stessa cosa non è molto
Equilibrato diciamo ruolo tratte di servizio e non è sicuramente di servitù
Dunque i giornalisti devono studiare devono studiare molto dice letizia le viti responsabile del Progetto errati Italia di Sky TG quattro maggio analisti dovrebbero anche discutere tra di loro confrontarsi tra di loro e confrontare le loro opinioni in maniera seria
E magari anche avere il coraggio di rivedere certe analisi e di ammettere di avere sbagliato certe analisi questa è l'opinione di Corradino Mineo il direttore di RAI news
Io penso che la politica estera che ci sono tanti che ha vinto piangono nota ante vedove di quanto si faceva informazione degli esteri negli anni Cinquanta e Sessanta
Ma negli anni cinquanta sessanta si facevano informazione agli esteri sicura
Che era quello del tempo della guerra fredda era tutto chiaro cui c'eravamo noi diceva dei nemici le ragioni nemici ragioni nostra eccetera eccetera quando finisce la guerra fredda
Il mondo è tormentato la malattia che potremmo definire Agaro fobie ciò non sai più
Come fare e allora tutto diventa più
Complicato per esempio come nel caso delle vicende
Arabo musulmane allora e questo il punto cioè devi avere il coraggio di ragionare
Su quello che sta chiedendo di raccontarlo in modo adeguato dunque a ragionare su quello che si sta vedendo che raccontarlo in modo adeguato dice Corradino Mineo il direttore di RAI gli USA
Quindi andare a cercare le notizie andare a cercare storie e poi raccontarle i propri elettori o i propri ascoltatori e dato che stiamo parlando di informazione dall'estero e di come la del giornalismo italiano tratta
L'informazione che viene dal mondo
Quando si parla di andare a cercare notizie il pensiero va immediatamente alla figura dell'inviato l'inviato speciale che in sé Racco racchiude un po'la mitologia delle mestiere di giornalista
Ma esista ancora la figura dell'inviato anche di questo si è parlato nel convegno organizzato dall'Associazione stampa romana che si è svolto il ventitré maggio a Roma la risposta quasi unanime è stata no il l'inviato l'inviato speciale come l'abbiamo conosciuto non esiste più e non solo perché formalmente
E ha il contratto nazionale di lavoro giornalistico non prevede più la figura dell'inviato
Ma anche perché sempre di più
Lei gli editori o e i direttori tendono a non mandare inviati per tutta una serie di ragioni economiche di risparmio che però poi si traducono anche questo almeno è quanto sosta sostenuto
Ignori Mondino che è stato per tanti anni inviato della RAI
Per ragioni economiche che però poi diventano anche delle scelte politiche
Per le mondine all'inviato non c'è più e si vede non esiste più il mestiere dell'inviato quelli che fanno gli inviati tranne alcune eccezioni molto spesso non sono a
Ciò che dei redattori che vengono per qualche giorno mandati su un posto prendono qualche soldo in più rispetto alla paga giornaliera e poi tornano
E compongono il pezzo
C'è internet c'è la Rete ma il web e non è sufficiente perché come ha detto Roberto Piermarini che il di Rettore dei servizi informativi centrali della Radio Vaticana importante anche capire cosa c'è dietro le notizie cosa c'è dietro gli avvenimenti
Ogni crisi regionale ha ripercussioni globali sul resto del mondo ormai l'interdipendenza è un dato di fatto è il compito dei giornalisti e appunto anche andare a scavare che cosa c'è dietro le notizie
Chiaramente noi abbiamo cosa che facciamo guardiamo gli avvenimenti più importanti a livello internazionale perché poi sono anche oggetto hai sempre di alcuni appelli del Papa Papa capelli per la Libia fatto appelli per il Medioriente ha fatto appelli qui è chiaro che noi dobbiamo supportare come Radio come informazione quello che poi è l'eventuale attività del Santo Padre però qui tutta l'attività diciamo di una grossa levasse informazione internazionali viene trattata comico negli Asperti approfondimenti oppure anche pago moltissimo personale ad esempio moltissimi missionari che stanno sul Po Stocchetta notizie di prima mano presente una figura che oggi una volta diciamo aveva più difficoltà a parlare era il Lince apostolici che sono gli ambasciatori diciamo della Santa Sede oggi chiamarci ed è quindi un sì insomma hanno rilasciano interviste su su alcune situazioni che si vengono a creare e qual è la seconda fascia è parlare di quelle realtà del mondo dimenticate crisi dimenticate e anche guerre dimenticate che di cui nessuno parla mi dare voce a chi non ha voce questo è un compito anche che alla Chiesa ma che penso che debba avere anche il giornalismo perché non possiamo limitarci soltanto a parlare sia perché chiaramente la guerra in Libano e in Libia è una cosa gravissima ma in Costa d'Avorio ad esempio è stato un milione di di i rifugiati in nei paesi limitrofi e nessuno ha parlato di versare al da quindi voglio dire è importante che noi cominciamo anche a dare voce
Ad alcune crisi del mondo con cui ci sono dei grossi interessi può economici
Pensiamo ad esempio tutta l'Africa la Somalia al Darfur
Evoluta democratica del Co Buono sono guerre dove dietro una il guardare dietro ampiezza di cui si diceva questa mattina Isanto importante guardare dietro perché poi quello che muove tutte le redini questa realtà l'aspetto economico cioè diciamo appunto stamattina in quest'incontro per esempio
Ci sono cento più di cento milioni di i poveri oggi no prima spero un miliardo e sono un miliardo e cento mila secondo
Rapporto fa ho visto non solo rapporti vie privati diciamo quindi era portavoce per quale motivo perché praticati sono degli interessi a livello economico e finanziario come intono presenterà materie prime quindi è chiaro non è un problema soltanto che riguarda la catastrofe del genere cioè di Russia del grano eccetera
Aumentano scendono questi questi prezzi e quindi creano poi alla fine per povertà e questo va denunciato non si può continuare a dire
è e nelle sedi c'è stata la crisi dei Satiri così la crisi Salina portato quaranta milioni di poveri ma li decide Terzo Mondo io oltre diciamo la povertà indenne negli Stati Uniti disoccupazione Stati Uniti in Europa ma in Paesi del Terzo Mondo ha portato fame
Roberto Piermarini direttore dei servizi informativi della Radio Vaticana dicevamo che alla convegno organizzato dall'Associazione stampa romana
Si è parlato anche del web
L'UE perché una grande canale di accesso alle informazioni di circolazione delle informazioni ora l'edicola uno un'edicola lorde finivano ha definito il Segretario di Stato romana Paolo Butturini
E l'UE perché ha un ruolo importante fondamentale ma che non è sufficiente ha detto hanno detto alcuni degli intervenuti
Il web che come ha sottolineato il direttore dell'ATI dell'agenzia AGI derogatoria di Chico però a nel due mila dieci portato anche a una a me ha rimesso in discussione il ruolo delle fonti primarie dell'informazione
Ed è qui ovviamente la discussione ruotata intorno al caso Wikileaks che ha delega Di Cicco a sovvertito la gerarchia delle notizia
Lui che l'X diversi interventi si sono trovati d'accordo è diventata è una fonte primaria di notizia il problema delle fonti però esige stelle il web sicuramente uno strumento fondamentale per chiunque qualunque giornalista ma come ha detto tra l'altro Maurizio Caprara del Corriere della Sera
E anche una sfida per i giornalisti una sfida in positivo l'unico timore che il giornalista può avere rispetto a internet è quello di non saperlo maneggiare dal punto di vista tecnico
Naturalmente occorre anche una capacità di selezionare le informazioni di verificarle di raccoglierle confrontarle metterle insieme a andare a controllare cosa c'è dietro insomma anche rispetto alle nuove tecnologie a anche rispetto a l'Uepe nel suo insieme
Ma ha poi a Canale come YouTube o a strumenti come Facebook o come Twitter il lavoro del giornalista resta sempre fondamentale
Un lavoro che come ci ha detto il Segretario di stampa romana Paolo Butturini cambia con l'arrivo delle nuove tecnologie nuove tecnologie per alle quali però non bisogna avere una visione apocalittici apocalittica ma bisogna considerarle una opportunità che naturalmente
Generale a tutta una serie di problemi ma che possono essere affrontati
Un cambiamento del lavoro del giornalista che naturalmente impone anche di rivedere magari certi luoghi comuni che gli stessi giornalisti a coltivano nel loro lavoro basati probabilmente su una vecchia concezione del lavoro che viene superata viene cambiata profondamente appunto negli ultimi negli ultimi anni per questo come da da segnalare anche la provocazione
Di Corradino Mineo del direttore di RAI news che a proposito del problema del degli inviati o dei corrispondenti o di come andare a cercare le le notizie
E incrociando questo punto con le nuove realtà della comunicazione come social network per esempio prova propone
Provocatoriamente ma ma non troppo
A prima di tutto alla la categoria dei giornalisti di dare voce anche agli irregolari dell'informazione che se interpretiamo bene il pensiero del direttore di ognuno usa non significa incentivare il precariato ma anche utili ma invece utilizzare quelle figure che magari non ha sono considerate giornalista tutti gli affetti
Ma che possono dare un valido aiuto
Possono essere e comunque un supporto importante per il lavoro di informazione svolto dei giornalisti e che a volte invece per a questioni burocratiche ma qui pensiamo che Mineo si riferisse soprattutto la realtà interna della RAI non possono invece essere
Utilizzate
Il convegno organizzato dall'Associazione Stampa romana per riflettere su come in Italia si tratta di informazione proveniente dall'estero è stata anche l'occasione per presentare lo spettacolo teatrale titolato bar Pipolo in Guantanamo
Un non spettacolo patrocinato dalla da stampa romana e dal Comune di Roma uno spettacolo fatto anche a sostegno di Amnesty International
E che racconta la storia vera di una gruppo di di di trecce cittadini inglesi
Originari del Pakistan che sono stati catturati con l'accusa di terrorismo mandati a Guantanamo e li sottoposte a torture fisiche e psicologiche per oltre due anni
Sentiamo Fabio Omodei regista di Bet Pipoli Guantanamo che sarà inscena al teatro Quirino di Roma il trentun maggio dopo aver raccolto molti successi all'estero
In sintesi nel raccontare la storia di questi tre cittadini inglesi ma in particolare cosa vuole raccontare raccontare
Vuole raccontare una storia che va contro la tortura abbiamo preso spunto da una storia semplice semplice nel senso piccola di tre ragazzi
E appena ventitré e venticinque ventisei anni che esse con il sogno di sposarsi vanno nel proprio paese vengono catturati chiusi due anni a Guantanamo poi con le scuse degli americani tutto sbagliato abbiamo sbagliato
Come tempo due anni tortura che hanno subito mentali corpore
Ne portano ancora le conseguenze e da quello che cosa vuole raccontare tutte le torture poi essere un prologo a tutto quel tutte le torture che siano
Non soltanto quelle su Guantanamo quell'in ogni Paese che sia la sede che sia la Somalia che sia l'Africa che sia
L'America che sia che sì a tutto tondo il teatro del ventunesimo secolo come racconta la realtà sulla scorta anche di tutte le esperienze fatte negli ultimi quarant'anni quando appunto
Si pensava Catone anni sessanta settanta la grande rivoluzione che che ci fu anche proprio scenica
Oggi in teatro
Di adesso come racconta la realtà il teatro deve
Deve tenere presente due cose importanti la il in questo caso tenere assolutamente una storia vera quindi non inventarsi nulla
Perché se in un momento in cui inventa in un filone del genere c'è il rischio che chi deve vedere dice
Questa è la tutelino né in questo caso non è la mia opinione ma deve essere un dato di fatto c'è quello che tu vedi e reale e successo quello che racconto è successo è reale
Come il venti c'è quel rischio dall'altra parte però deve essere bravo a farlo arrivare e non non basta delle voci rischio del didascalie una bella e buona o peggio ancora magari della del teatro attesi esatto è indirizzato benissimo c'è rischio dedite ascarismo c'è rischio di una semplice lettura c'è il rischio di una storia di raccontare semplicemente una favola allora devi rendere spettacolare scenico definire queste due cose e cercare di fare arrivare oltre alla storia all'emozione quindi usare degli attori bravi che riescono a interpretare quei ruoli a rimandare dei dolori in questo caso dei terrore in questo caso
E poi avere un una cornice scenica che possa
Diciamo così
Stimolare anche la parte visiva dello spettatore sentenze si riesce in questo riesce a fare un buon lavoro questo lo vediamo il trentuno marzo
Per a Fabio Omodei regista dello spettacolo but Pipoli quanta ramo che è stato presentato a Roma il ventitré maggio in occasione del co l'impegno organizzativo dall'Associazione stampa romana intitolato notizie dal mondo da Wikileaks alla primavera araba quale informazione estera in Italia
Partendo dall'attualità l'Associazione stampa romana voluto proporre una riflessione con alcuni fra i maggiori professionisti del giornalismo italiano per capire in che modo i giornalisti del nostro Paese trattano le notizie dal mondo e quanto interesse e se suscitano nel pubblico
Quelle che vi abbiamo proposto erano le voci di alcuni dei partecipanti al dibattito che abbiamo raccolto a margine dei lavori grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è un buon proseguimento con i programmi di Radio Radicale