"Lavoro e solidarietà in Italia e in Europa"

Io
Allora
Dopo
O
Volevo
Allora
No
Lo
Ecco
No
Nuovo
Per febbraio tutto il pensiero al segretario generale Franco Marini sette allegati tutti grazie siamo gli amici del coro del Teatro Roma
No
A
Care amiche italianissimi il consiglio generale eletta dal Bessimo congresso rassegna acquisto undicesimo congresso le dimissioni
Il Consiglio generale propone per la presidenza del congresso islamica augusta Restelli
Il Consiglio generale augura pieno successo ai lavori del nostro undicesimo Congresso confederale
Come sempre al servizio del Paese e della causa dei lavoratori delle lavoratrici buon lavoro
Io riguardanti
Signor primo compito è quello di completare la presidenza che chiamo al mio fianco e che mi aiuterà a svolgere i lavori di questo congresso
Per primo chiamo Chiappella Gianfranco che purtroppo non può essere qui tra noi e che chiedo il e i delegati facciano un grosso applauso per la sua salute che in questo momento è molto apprezzato
I colleghi che della presidenza saranno i seguenti Jaz Enzo Grazzini Enzo Giustina Vittorio illuminati Maria Grazia caso lungo tua Sheila
I liberi Merlino Rixi Sante talamo Pietro a bassa Antonio
Prego i colleghi di prendere posto alla presidenza
Completato questo primo
Giro della presidenza
Voglio salutare tutti i delegati e le delegate i gentili ospiti e gli invitati
La segreteria confederale della CISL mi ha affidato l'incarico che mi onora di presiedere la sessione di apertura di questo undicesimo congresso della nostra confederazione
Noi tutti sappiamo che il Congresso confederale è il momento di massima espressione della democrazia con la quale la nostra organizzazione si auto-governo e questa non è solo una constatazione ai limiti dell'ovvietà
E anche la riproposizione di una precisa concezione del sindacato che per la CISL non è movimento spontanei dico ma associazione libera e autonoma
Alla base a fondamento dell'associazione c'è il lavoratore iscritto ci sono i più di tre milioni di lavoratori che hanno stabilito tra loro nella chiesa un patto stabile finalizzato alla promozione dei loro diritti nei luoghi di lavoro
Nell'economia nella società nel quadro dei valori della solidarietà dell'eguaglianza e della democrazia
Il Congresso confederale non comincia qui oggi
In questa sede conosce il suo culmine un lungo percorso durato per mezzi e patto di congressi di luoghi di lavoro di strutture territoriali regionali e di federazione nazionali
Da ognuno di questi congressi sono arrivati a questa assise mozioni delegati idee passioni
Noi qui abbiamo il dovere di fare in sintesi di linea politica ma abbiamo anche il compito di riprogettare nei posti di lavoro
Quel lavoro quei valori che sempre antichi è pur sempre nuovi che hanno costituito il corpo e l'anima della cintura
Solidarietà autonomia pluralismo non nascono oggi come valore
Ogni congresso in questi quarant'anni via verificati motivati coniugati nelle diverse congiunture economiche sociali e politiche
Dobbiamo farlo ancora in questi giorni per i prossimi quattro anni
Questo lungo cammino ha visto svilupparsi un ampio dibattito circa i modi con i quali la Chiesa e difende vocalismo confederali in genere
Possono e debbono far fronte alle sfide che grandi cambiamenti in atto a cominciare dei processi di costruzione dell'Europa pongono al mondo del lavoro
Nell'arco nel lungo percorso congressuale sono maturato orientamenti sui contenuti del nostro impegno e circa le persone a cui affidare la responsabilità di direzione della nostra confederazione
Dal nostro lavoro di questi giorni gli iscritti i militanti lo stesso paese si attendono uno sforzo di sintesi che consenta alla chiesa di marciare sicura e spedita nel prossimo quadriennio
Grande quindi la responsabilità che l'organizzazione a Ponte arido ciascuno di noi
Senza alcuna retorica non dobbiamo mai dimenticare che ciascuno di noi delegati rappresenta in questa sede tre mila iscritti
Donne e uomini giovani e anziani lavoratore dei più diversi settori del livelli di più disparate tre mila persone con la loro ricchezza i loro problemi le loro attese e speranze la consapevolezza di queste responsabilità deve tradursi in uno stile di lavoro adeguato e coerente
Uno stile fatto di ascolto di proposte di tensioni ideali e morale
Per esercizio solenne della sovranità democratica impone a ciascuno di noi di indossare l'abito interiore più bello di cui dispone
Consentitemi nel concludere di ringraziare la segreteria confederale il segretario generale per la sensibilità dimostrata nell'aver voluto affidare ad una donna il compito di presiedere questi lavori
Noi tutti sappiamo che nei prossimi anni l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro della cultura e della politica sarà sempre più massiccio
Anche nel sindacato e nella CISL questo processo si è avviato e anche su questo il Congresso chiamato a definire la continuità
Questo è uno dei segni che maggiormente caratterizzano questo nostro tempo
Mi piacerebbe allora pensare che la mia presenza a questo tavolo sia il segno di questo processo in atto e quindi alla necessità e l'urgenza di dare più spazio alle dimensioni femminile nei contenuti
Nel nuovo gruppo dirigente che esprimerà questo congresso questo è l'augurio del lavoro che faccio per questi quattro giorni a tutti i delegati e al nostro congresso
Chiamiamo ora la presidenza
Diciamo Vander scende segretario generale dell'Internazionale
E gialle per il segretario della CEI
Salutiamo ora
Gli ospiti e gli invitati che sono intervenuti ai lavori dal nostro congresso e le ringraziamo per essere qui con noi
Per primi voglio salutare i nostri tre segretari generali che hanno guidato l'organizzazione in questi trent'anni incominciando da Bruno Storti Luigi Macario e Pierre Carniti
Voglio salutare
Salutiamo Bruno Trentin segretario generale della CGIL con la sua delegazione
Giorgio Benvenuto segretario generale della UIL con la delegazione per noi l'abilità
Salutiamo ore ringraziamo per essere intervenuti i ministri che dirò di seguito il ministro del lavoro Formica il ministro Colombo delle finanze
Il ministro Fanfani del Bilancio Santu dei trasporti Pomicino della funzione pubblica Russo Jervolino negli affari sociali Donat Cattin della sanità
Gasparri per il Mezzogiorno Lattanzi o per la Protezione civile
Carraro per il turismo e spettacolo
Fracanzani per le partecipazioni statali chiedo scusa perché stiamo prendendo nota Mammano arrivano alla presidenza
Il ministro De Michelis che è anche vicepresidente del Consiglio
Allora almeno
Cioè il ministro Mannino ministro Colombo che mi pare di avere già menzionato prima ed anche Mattarella per gli affari per il Parlamento
Ora intanto che mi informano sulla presenza dei segretari dei partiti che chiedono gli aiuto alla mia alla presidenza
Salutiamo
Monsignor Crepaldi rappresentanza della Conferenza episcopale italiana che è presente ai nostri lavori
Giovanni Bianchi presidente delle ACLI Livio Labor presidente dell'Isfol e Carlo Borgomeo presidente del comitato della legge De Vito
Abbiamo
Salutiamo i tre segretari generali dei partiti Arnaldo Forlani segretario generale dalla Democrazia cristiana
Bettino Craxi perse verrà Partito Socialista Italiano
Prego
Achille Occhetto segretario generale del Partito Comunista Italiano
Passiamo ora la fase più prettamente congressuale che riguarda allo svolgimento dei lavori del nostro congresso
E inizia con
Il Regolamento
Che voi avete trovato in cartella e che è stato votato dal consiglio generale del tredici e quattordici dicembre
Penso che i delegati condivideranno se diamo per letto e Regolamento e ricordo le modifiche che devono essere annotate e le commissioni più importanti che sono presenti
Ora
Il Regolamento prevede l'ufficio di presidenza che già abbiamo insediato di segreteria i questori gli scrutatori
Prevede le commissioni del Regolamento della verifica poteri la commissione dello Statuto la commissione elettorale la commissione delle mozioni e lo svolgimento poi delle stesse per la Commissione emozioni prego i delegati di annotarsi la modifica del numero che era stata prevista
Da undici si propongono quattordici componenti per la commissione mozioni
Ricordo inoltre
Che le mozioni
Verranno distribuite sabato quindici al mattino quindi domani mattina
E dovranno essere presentati gli emendamenti entro le ore diciotto del diciassette quindi di lunedì diciassette mentre la mozione generale
Verrà distribuita lunedì diciassette in mattinata
E le modifiche dovranno essere inoltrate entro le diciotto mentre per le mozioni alle dieci del mattino
Per quanto riguarda il sistema di votazione ricordo due particolari aspetti
è l'articolo diciannove sembra l'aspetto più delicato per quanto riguarda i sistemi di votazione prevista al nostro congresso sono i seguenti per alzata di mano per appello nominale e quindi su richiesta di almeno cento delegati a scrutinio segreto per l'elezione dei membri del consiglio generale confederale
Volevo ricordare uno degli aspetti che semplici pub discutere nell'organizzare i nostri lavori
Per gli interventi ciascun delegato trova in cartelle il modulo per la richiesta di parola
E ricordo e poi lo voteremo votando il Regolamento che non che avranno a disposizione per gli interventi quindici minuti
Mentre per quanto riguarda gli interventi sugli emendamenti che vedremo al momento opportuno avranno per coloro che non ritireranno gli emendamenti che non verranno accolti dalla Commissione
E vorranno riproporli avranno cinque minuti per motivarli e poi la parola un delegato a favore è un delegato contro io penso di avergli ricordato
I passaggi e i punti più importanti del Regolamento che ora sottopongo al voto se non ci sono osservazioni
Non ci sono osservazioni chi è d'accordo alzi la delega e mancanza di quella la mano
Va giù la mano
Preferibilmente la delega mi viene suggerito anche contrari
Astenuti
Approvato i questori tengano d'occhio record approvato all'unanimità
Passo ora
Alla elezione e alla nomina delle commissioni
L'ufficio di segreteria che fa parte della Commissione per il Regolamento che il presidente
Per presidente prese di mira proponiamo per l'Oscar luccio
Come ufficio di segreteria primi Nico ai Yellow Mario Fumagalli Florindo bruscolini Anna Maria
Chi è d'accordo alzi la mano
Giù giù le mani chi è contrario chi si astiene
Mi pare approvato all'unanimità
Commissione verifica poteri presidente Chiotti Erminio vicepresidente Ammannati Sergio
I delegati che ne faranno parte dalla commissione binari Adriano Di Napoli Cataldo dai Cortivo Egidio Cimino Nisi Maria Teresa Rea Valentino Parris Giampaolo Fontana Antonio Baratta Gianni ori Maurizio
Ci sono osservazioni
Chi è d'accordo alzi la delega
Giù le deleghe
Chi è contrario
Astenuti approvato all'unanimità
Commissione per lo statuto presidente Cocilovo Luigi vicepresidente Italia Gianni
I componenti la Commissione Paganini Franco Gorrini Albino Paganizza Berio Patronelli Gianfranco Scalfaro Antonio small in saldo Buddha Antonio
Membro della segreteria confederale Carlo Vizzini
Ci sono osservazioni
Chi è d'accordo anzi la delega
Giù le deleghe
Chi è contrario
Astenuti approvato all'unanimità due
Due astenuti mi viene detto
Registriamo che son due astenuti Commissione per le mozioni
Presidente Antoniazzi Sandro vicepresidente Brancato Cirino
Componenti la Commissione diviene Luigi Di Pietrantonio Luciano Morese Raffaele arconti Gaetano Tittarelli Roberto Passalacqua Carla Sisino Mario
Per la segreteria confederale alessandrini Giorgio Navigli ogni Rino D'Antoni Sergio ci sono osservazioni
Chi è d'accordo alzi la delega
Giù la delega
Contrario
C'è un contrario
Giù le mani astenuti
Si può uno un astenuto quindi un contrari e un astenuto approvato
Allarghi insieme a maggioranza Commissione elettorale
Presidente Gori Moreno vicepresidente Filippi Livio componenti la Commissione biondo Salvatore Tatone Nicola
Canali Luigi Allia veli Veglio Michielin Bruno Rosati Franco Bonanni Raffaele Campatelli Franco Gilardi Antonio Ciampolini Augusto Spinelli Norberto Gargiulo Giuseppe
Ci sono osservazioni
Chi è d'accordo alzi la delega
Giù le deleghe chi è contrario
Un contrario
Chi si astiene
Un altro due astenuti
Ricordo gli indù
Gli incarichi che in ogni Commissione ci saranno anche le componenti della confederazione
Nominiamo ora i questori
Che oltre ad aiutarci a mantenere l'ordine dovranno aiutare lo svolgimento dei lavori soprattutto nella quando voteremo le mozioni che ci saranno tante votazioni
I questori che proponiamo sono i seguenti su un batter mesto Camata primario ma Donnini Luigi Marcone Francesco
Molla Giorgio giusto Gerardo a Olbia Pietropaolo Lazzarotto Dino gentile Vincenzo Lagostena Gianfranco Germani Chiesa re Garampelli Alfonso dall'acqua Giorgio
Cortonesi Alberto dammeli Francesco Iacobazzi Natali Sarmi Giuseppe albanese Andrea sbarra Luigi di legge Mario
Ci sono osservazioni chi è d'accordo alzi la delega
Giù le deleghe chi è contrario
Chi si astiene approvato a larghissima maggioranza
Sono il segreto
Salutiamo
Ora le delegazioni della Confindustria
Dell'Inter sinta dell'ASAP della Coltivatori diretti e di altri che ancora non ci giungono le segnalazioni e quindi ringraziamo per essere intervenuti e salutiamo
Tutte le delegazioni presenti
Proseguendo ai nostri lavori
Chiedo un attimo
Chiedi un'attimo di calma dare la parola al segretario generale dell'Ulster
Alfredo Rossini dell'USP di Roma che ci porta il saluto bella sua unione che ci ospita in questa città quindi la parola Orsini
Caro Presidente amiche ed amici delegati graditi ospiti convivo piacere porto il saluto dei lavoratori romani della Cisl a questo undicesimo Congresso confederale vorrei prima di tutto dirli delle attese dei lavoratori romani
E segnalarvi come questa città il cui carico di storia è unica al mondo il cui messaggio di cattolicità a volte uomini e continenti questa città dicevo e anche una sorta di condensato dei molti problemi dei grandi quesiti che attraverseranno questo congresso
Penso tra l'altro al nostro rapporto con le istituzioni e le rappresentanze politiche locali
Roma come altre grandi città vive una vita politicamente precaria e amministrativa Menzies schizofrenica
Fatta di migliaia di atti che danni vengono assunti sotto la spinta dell'emergenza
Di rilievo che assegniamo alle dinamiche delle grandi città
Alle aree metropolitane assomiglierà ad un continuo abbaiare alla luna se non si attiveranno i corretti canali del funzionamento minimo dell'amministrazioni
Dei servizi pubblici delle rappresentanze locali della politica della partecipazione
Penso poi ha come qui si concentrino contemporaneamente una serie di fatti nuovi di oggettivo e più vasto rilievo
Le questioni ambientali e dalla qualità del vivere urbano quelle della mobilità e delle infrastrutture quelle dei servizi sociali quella del lavoro
Il cui spetta l'abbraccio al tempo stesso le frontiere più avanzate il più diffuso precariato in ruoli di comando e la disoccupazione più dure mortificante
Penso alla crescente presenza e pressione dall'immigrazione dai Paesi extra Munich comunitari ai suoi bisogni alle sue sofferenze alle tensioni che ne possono derivare
Chi di voi è passato per la stazione Termini
Dispone già di una immagine particolarmente viva di questa nuova quota di responsabilità sindacale
Pensa ancora ruolo cruciale che la sinistra di questa città intenda assumere nell'arco di quegli impulsi
Di modernizzazione dell'Italia apparati pubblici che è senz'altro uno dei nostri obiettivi più urgenti e carichi di valore per noi come per l'intero Paese
Roma come concentrazioni di problemi dunque ma anche come concentrazioni di speranze
Debitori dei suoi secoli vorremmo essere tra i tutti i protagonisti del suo futuro
Se questo undicesimo su con congresso sarà all'altezza delle nostre più alte tradizioni anche nel frastuono delle grandi città ci sarà nuovo spazio e nuovo slancio
Per la voce per l'azione sindacale per i lavoratori della sinistra
E qui cari amici e alla complessità delle dinamiche sociali le opportunità di reddito la competizione tra soggetti rischiano di appannare più che altrove
La solidarietà
E rischiano di degradare ogni rapporto scambio mercantile
è qui però che scatta il rifiuto di rapporti umani impoveriti che scattano le più generose energie volontarie che si colloca il principale laboratorio del futuro comune
è qui più che altrove che l'organizzazione la prova so che i lavoratori romani gratis le chiedono a questo congresso
Prima ancora di un'altra cosa è quella continua di costruzione di riserve di valori morali e politici senza i quali nessuna vita associativa può essere civile
E nessuna esperienza democratica ha possibilità di sicuri sviluppi
A ben guardare sta in questo la matrice da autonome e libere identità che ci accomuna ci sarà anche un modo credo nel dibattito
Per dibattere dal nostro impatto con l'Europa delle strategie economiche dell'equità fiscale
Dei modi con eguale affrontare le questioni del lavoro e del Mezzogiorno
Della contrattazione dei suoi contenuti Dinoi traguardi di democrazia anche economica
Ma il punto è il seguente
Dobbiamo fare in modo tutti che questa grande organizzazione che la CISL prosegua incessantemente
Inflessibili mente nella sua tensione ad innovare nella ricerca creativa di risposte forti ai problemi altrettanto forti che questa società genera senza sosta
Tu pericoloso dalla persistenza di vecchi problemi dall'avanzare
Dell'inquietante dei nuovi
è senz'altro un modo di pensare invecchiato e dal quale abbiamo la persistente ambizione di fuggire di ambizioni del genere che sempre in nome del lavoro la nostra storia non è stata mai avara ricordiamolo a ciascuno di noi gli amici delegati ma anche ai lavoratori all'intero Paese con realismo e responsabilità
Certo ma anche con quella carica di positiva speranza che ha attraversato tutte le nostre stagioni
è l'augurio più forte fraterno di cui siamo capaci è l'augurio credo che ci rivolgono tutti i lavoratori italiani vi ringrazio
Prima di dare la parola
All'assessore Palombi per il il Comune di Roma
Voglio fare ammenda della commissione mozioni che i delegati pazientemente mi Ria ascolteranno
Perché devo rileggere
L'elenco così come mi è stato presentato
Presidente Antoniazzi Sandro vicepresidente Brancato Cirino
Componenti la Commissione Viviani Luigi Di Pietrantonio Luciano nuorese Raffaele a racconti Gaetano Tittarelli Roberto Passalacqua Karl accesi no Mario Sculco Vincenzo Gilardi Pietro somma Vincenzo Noseda Antonio rombo Pippo Forlani Natale Visani Lia
Per la segreteria confederale alessandrini Giorgio caviglia oliva vino D'Antoni Sergio
I delegati
Che sono d'accordo su questi nomi sono pregati di alzare la delega
Giù le mani
Chi è contrario
Chi si astiene
Approvato all'unanimità
è una era doveroso che lo facessi perché alcuni nomi non risultavano
Non li avevo letti tutti
Per quanto riguarda invece
Lei delegazioni presente in sala noi salutiamo anche la Confartigianato la delegazione della Confcommercio e della Confesercenti e ringraziamo per essere intervenuti
Ora diamo la parola all'assessore Palombi per il Comune di Roma
Sono particolarmente lieto
Di portare il saluto dell'amministrazione comunale di Roma del sindaco il mio personale al vostro undicesimo Congresso confederale
Un saluto
Caldo un saluto riconoscente
Un saluto amichevole
Un saluto amichevole aveva porto particolare con molti di voi
Un saluto caldo riconoscente perché avete scelto Roma per celebrare il vostro undicesimo congresso confederale sottolineando la grande vocazione congressuale della nostra capitale
E perché se ludi qui a sviluppare la vostra il vostro confronto la vostra attività sociale
E a rappresentare la forza della posta dal tradizione di grande sindacato di uomini liberi
E a ripetere e rafforzare il grande contributo che la CISL ha dato nello sviluppo democratico del Paese
Per la difesa degli spazi sociali e la loro autonomia rispetto a quelli politici e per lo sviluppo del pluralismo
In questi ultimi giorni di attività della Giunta promana dalla Giunta capitolina abbiamo inteso concludere la nostra esperienza amministrativa
Approvando atti importanti
Per dare un significato più generale
Alla conclusione di questa esperienza così travagliata difficile
Abbiamo voluto significare che in questi anni pur così travagliati si è fatto un grosso lavoro importante per gli interessi della città e per gli interessi del Paese perché Roma e la capitale del Paese
E questo lavoro importante è stato fatto sia dal governo tra città sia dall'Assemblea comunale capitolina
Credo che questi ultimi attenziona significa non soltanto di l'impegno di cui di questo di quell'amministratore ma l'impegno generale
Di un consenso democratico che deve essere difeso nella sua validità nella sua rappresentatività
Affinché anche nei momenti più difficili vinca la politica rispetto al disprezzo della politica
Spesso Roma avuto nel suo breve tutto sommato breve periodo
Di vita di capitale d'Italia giudizi severi
Roma ha bisogno di giudizi severi perché in qualunque Paese democratico occorre guardare con favore chi esprime giudizi severi
Ma Roma anche bisogno di contributi costruttivi e di grande lavoro e di grande impegno direi che Roma ha bisogno anche di un grande coraggio di governa are perché l'arte del Governo a Roma e lo sa chi ha fatto esperienze diverse è un'arte che si misura con difficoltà a volte insormontabili e bene
Ci troviamo nella fase nella quale grazie a un impegno straordinario del Governo e del Parlamento Roma a oggi molte condizioni forse non tutte ma molte condizioni per avviarsi a diventare veramente una capitale moderna ed efficiente
Molte questioni centrali sono state posta sul tappeto
Ritengo che in sede di formazione del prossimo governo vada posta sul tappeto la questione istituzionale cioè a dire la questione di uno statuto speciale per la mostra capitale
Ed è il problema che
Un argomento azione diversa della capitale è interesse generale del Paese una capitale efficiente vuol dire un Paese efficiente su questo terreno abbiamo cercato di aprire un confronto come amministrazione con i sindacati in questi anni abbiamo fatto insieme in cammino a volte difficile ma a volte proficuo io voglio ricordare brevissimamente quella straordinaria giornata del ventotto novembre ottantasei quando grazie a un solo invito ci fu l'abbandono da parte di tutti i cittadini di Roma del mezzo privato per il mezzo pubblico voglio ricordare gli sforzi coraggiosi che abbiamo utilizzato nella direzione da difesa dell'ambiente dall'inquinamento e la difesa del centro storico e voglio ricordare dell'ultimo che Roma è la prima città che ha inserito l'obbligo dei piani di sicurezza per i cantieri
Perché il problema della sicurezza del lavoro nei cantieri edili della città è un problema molto sentito ebbene tutte queste cose stanno a significare la necessità di un confronto ancora più puntuale
Tranne estrazione politica amministrazione pubblica sindacato sulle questioni generali dello sviluppo di Roma che sono certamente all'attenzione di questo sindacato non legato soltanto alle questioni importanti della difesa dell'occupazione ed a difesa della Della potere d'acquisto dei degli stessi alare degli stipendi ma legate anche all'efficienza dei servizi e alla qualità della vita e dell'ambiente ecco su questi temi
E sul tema importante per noi dello sviluppo da nuova capitale è necessario un grande confronto
Una grande convergenza un grande impegno sono sicuro che la CISL e come gli altri sindacati sarà in prima linea per dare questo grande contributo ed è per questo motivo con maggiore calore che vi do gli auguri più fervidi di buon lavoro grazie
Ringraziamo l'Assessore Palombi
E salutiamo Giovanni Moro presidente del Movimento federativo che è arrivata in sala ci scusiamo anche per coloro che magari non ci arrivano in tempo i loro nominativi
Ora diamo lettura ad un telegramma che inviamo al presidente Cossiga che ci sembra doveroso da parte del congresso
Ora ve lo leggo signor Presidente i delegati dell'undicesimo congresso della CISL le rivolgono un deferente caloroso saluto
Ad esso si accompagnano i sentimenti di stima e di apprezzamento per l'alto impegno Kell ha profuso nell'esercizio del suo alto mandato importi color modo in questi ultimi non facili immensi i grandi valori della democrazia della partecipazione della solidarietà che hanno animato e d'animo all'azione della CISL sono una risorsa vera di tutto il Paese in modo speciale per il bel lavoratori e di quella gente comune cui iella spesso ama riferirsi il nostro congresso signor Presidente intende perseguire più elevati traguardi di giustizia sociale e di dignità del lavoro dei suoi uomini delle sue donne
Siamo un sindacato che unisce tutte
Ma che privilegia le esigenze le aspettative degli ultimi e questa la scommessa del nostro futuro l'impegno di questo congresso all'insegna del tema lavoro e solidarietà in Italia e non rompa la sua vigile attenzione sul rispetto delle regole costituzionali
è garanzia sicura per i lavoratori e la democrazia del nostro Paese
Nel ricordo della sua trascorsa al comune appartenenza sindacale i delegati dell'undicesimo congresso della CISL sono certi di interpretare i sentimenti di stima e di amicizia di tutti i lavoratori associati della CISL
Quarto è il telegramma prendiamo a nome del congresso
Mi pare che siamo arrivati al momento più atteso di questo di questa giornata che è la relazione del segretario generale al quale do la parola la parola Franco Marini segretario generale perversi sempre da questo
Carico
Amici amici e compagni care delegate e cari delegati non farò una relazione calda ma la parola non ce n'è bisogno
Cerchiamo di
Care delegate e cari delegati
Un sottile disagio può attraversare la nostra esperienza di questi anni
Nasce secondo me dalla percezione di un mondo scosso da grandiosi e di una pièce impulsivo
Da fortissime tensioni sociali e politiche
Da tragiche esperienze di popoli interi che aspirano a dignità a sicurezza di vita a libertà forse mai conosciute
Gettando lo sguardo sull'intera famiglia umana
Sulle tensioni travolgenti adesso sulle mutilazioni alla fame del sud del mondo
Come sulle puro sull'opulenza diffuse l'ineguale delle nostre nazioni
Ogni coscienza generosa come quella di tanti nostri giovani si domanda quale sia la proporzione tra le cose
Come spendersi perciò che sembra contare davvero
Dove collocare il baricentro dell'impegno personale collettivo
Intendo dire che a questo congresso l'undicesimo della CISL non sarà sufficiente l'ordinaria manutenzione degli arredi di casa
Non basterà il confronto sul cammino percorso o sul cammino sindacale che ci attende
Ne basterà il doverose leale e giudizio su questo gruppo dirigente che vi compete
Noi abbiamo acutissima la consapevolezza che mai come oggi
Il valore dell'esperienza sindacale debba misurarsi con gli orizzonti profondi che attraversano le persone le società
Il sindacalismo di questa fine di secolo sarà un buon sindacalismo solo se sarà capace
Di assumere di integrare tale gli orizzonti nelle proprie consolidate sfere di cultura e di azione
Mettendo queste ultime se del caso in discussione
Quando quasi quarant'anni fa
Prese corpo in Italia il progetto del sindacato nuovo
Esisteva una sicura Sintonia tra esso e le scelte imposte da avvenimenti più grandi
Scelta per l'industrializzazione Scelta di sistema Scelta di democrazia pluralista
La nostra gente i nostri lavoratori
E qualcuno è ancora qui anche al nostro fianco li voglio salutare a nome di tutti voi questi fondatori della CISL con un grande sentimento di riconoscenza
Essi
Essi sapevano e sentivano di essere nel vivo di una vicenda storica
Gradualmente i traguardi raggiunti hanno steso comunque ero di freddezza anche sulle nostre più generoso intuizioni
Oggi questa società certo articolata da mille interessi è attraversata da mille conflitti a ben guardare condivide in grande misura aspirazioni degli interessi materiali
Al di là del verbale ISMU domenicale l'autentico conflitto ideale un po'appiattito almeno con riguarda i confini domestici
Come pure in declino entro i medesimi confini ma non tra i giovani per fortuna il fascino della liberazione del riscatto degli ultimi non è il caso di analizzare le molte ragioni che costruirono a questo risultato
Nessuna di esse ha però fugato l'ansia e l'insicurezza profonda sul presente
Ed ancora più sul futuro
L'inquietudine crescente perché grandi ed inquietanti sono le domande del nostro tempo
Avvertiamo da molti segni che si arpeggi ai risale una sicura invocazione dissenso una ricerca di significati meno grigi all'esistenza di ciascuno e di tutti
è in questa traiettoria che io penso dobbiamo inserirci
Qualche ammissione allora va fatta
Non abbiamo mai preteso di riassumere nella nostra esperienza
Tutta la giustizia tutto l'impegno sociale tutta la speranza
Nemmeno i stagioni recenti ed esaltante come una vera rigenerazione del sindacalismo abbiamo creduto che la nostra esperienza fosse totalizzante per contro almeno nella CISL non abbiamo mai condiviso l'idea e la pratica fondata su di una arbitraria riduzione delle persone alla sola dimensione economica o del lavoro
Talvolta ci è stato chiesto con laica sufficienza di abbandonare un'attenzione alla solidarietà che sapeva di ruggine abbiamo resistito
La solidarietà complesse e difficili e dei moderni può contare sulle nostre forze
Questo sindacato non sa mai non sarà mai interamente identificabile con la pura difesa degli interessi
Con gli aggiustamenti sui diritti e sulle retribuzioni con qualche generosa incursione sui terreni delle riforme con un attivismo sostanzialmente spoglio di idealità e sterilizzato da significati profondi
Semplicemente abbiamo creduto e crediamo che l'affermazione del lavoro e della sua dignità significa valorizzazione delle persone affermazione del diritto di tutti a capire partecipare
Prendere la parola sul comune destino
Siamo attrezzati al di là delle buone intenzioni per questa marcia in più
è difficile rispondere evitando l'onestà insistenza sui nostri limiti e di timori connaturati all'avvio di nuove certamente più intenso ciclo pensiamo però di essere meglio attrezzati di altri
Nel nostro tsaheylu c'è tra l'altro la preziosa e feconda risorsa dell'autonomia
Chi vi parla lo sapete non ama esibire bandiere né si compiace di formali rassicurazioni su questo punto
Ci siamo spesi in questi anni e più volte
Sul versante della distinzione dell'indipendenza da ogni centro di potere esterno politico economico ideologico
Abbiamo anche fornito prove importanti ed indiscussa sull'altro versante cioè nella capacità di autodeterminare Fini e modalità d'azione
Di avere proposte progetti idee
Questa è la sostanziale forte confermava che viene dalle cose
Nasce da qui l'autorevolezza della nostra concezione dell'autonomia sindacale
Lei e scudo protettivo nei Musso fittiziamente impenetrabile
Al contrario di ciò che pensano e qualche volta praticano alcuni nostri amici e compagni non cadremo in alcuna tentazione
Si sappia che la nostra autonomia il continuo e contrastato processo per arricchire il pluralismo di questo Paese
La condizione perché il lavoro abbia voce propria nell'avvolgente vociare altrui
Su questo aspetto
Siamo e vogliamo restare un sicuro punto di riferimento per tutto il sindacato italiano
Spesso e volentieri le scadenze altamente simboliche rituali dei congressi servono a ribadire continuità identità agile rare più promesse di quante se ne possono mantenere
A giocare in qualche modo con il più con il futuro
E più raro invece
Che in queste occasioni si facciano i conti con il passato
Non proporrò a questo punto un'analisi basata sulla partita doppia degli impegni previsti dalle ottanta mozioni approvate dal precedente congresso
Ma credo sia giusto affrontare in chiave politica il bilancio Breve di questi quattro anni
Il precedente congresso segno un punto non felice ma il punto più forte della divaricazione politica tra l'insieme delle componenti sindacali e quella comunista della CGIL
Fumo organizzazione guida io ritengo di un disegno politico che volle e seppe ricercare il più alto degli equilibri possibili tra gli interessi dei lavoratori e quelli del Paese
Presto eravamo il salario reale insieme al livello massimo possibile di occupazione impegnandoci efficacemente nella lotta all'inflazione
Il quadro economico che ne è seguito cioè una crescita prolungata è stabile in un contesto di inflazione abbastanza controllata
è servito a difendere l'occupazione a consentire ulteriori incrementi del salario reale e a consolidare nell'insieme la struttura economica
Non è che si siano risolti tutti i problemi ovviamente ma l'assetto raggiunto e quello che dal punto di vista delle strutture economiche e di mercato ci consente beninteso con non trascurabili impegno di affrontare i problemi del mercato unico europeo
Non è per orgoglio di organizzazione che vogliamo ricordare questi dati
Ma piuttosto per ricordare ai lavoratori al paese a noi stessi che l'esercizio di pesanti responsabilità come quelle che ci siamo assunte risolve alcuni problemi e ne apre gli uomini il problema aperto all'inizio di questo mandato è stato quello delle difficoltà che colpirono in particolare la componente comunista della CGIL
Quella paralisi rese più difficile lo stesso nostro compito è quello della UIL il problema non era soltanto per lui quello del rifiuto la concertazione per la quale la maggioranza della CGIL decise di autori emarginazione nel mille novecentottantaquattro
La crisi si riversò ancora più marcatamente sulla concezione della democrazia
Sulla capacità decisionale con riflessi sia sull'azione contrattuale che su quella politica almeno a livello confederale si è potuto procedere in comune su poche cose anche se rilevanti come nel caso della politica fiscale
Non ricorderò tutte le tappe e i costi di questa lunga fase di incertezza tra l'altro io gli atti orante dilemma tra organizzazione movimento reo situazioni penose ed indesiderabili nonché una caduta d'immagine di capacità dalla d'attrazione per tutto il movimento sindacale
Valgano per tutte
Le vicende dei trasporti e della scuola e dell'industria quelle dalla FIAT e dell'altra sulle nuove relazioni industriali avremmo potuto marciare con più determinazione
Ed insieme lungo la linea di una maggiore stabilità e concretezza
Contro le debolezze del movimentismo abbiamo reagito con la determinazione e la sicurezza di chi ha compiuto una definitiva scelta di organizzazione
I Cobas fossero degli insegnanti o dei macchinisti delle ferrovie come l'aggressività di talune minoranze contro gli accordi approvati dalla maggioranza dei lavoratori sono stati da noi combattuti senza incertezze
Che sono stati
Io ritengo
Razionalmente vero e sono stati sostanzialmente sconfitti
Confidiamo perché la mia non vuole essere una critica senza sbocchi
Confidiamo che il dibattito in atto nella CGIL al quale vogliamo partecipare anche noi con l'apporto della CISL sulle grandi scelte consenta di chiudere la fase di difficoltà che io ho richiamato
Questo quadriennio è stato in definitiva caratterizzato da una difficile azione per preservare il significato e vitalità all'esperienza sindacale
Riassumerei così i tratti di questa azione
Prudente ricostruzione di condizioni di operatività unitaria con CGIL e UIL
Qualificata e fortemente voluta ripresa delle relazioni sindacali
Con la Confindustria l'Intercity Lasa la Confagricoltura come con le rappresentanze delle imprese artigiane
Proseguimento della Lunga Marcia difficile marcia verso la progressiva stabilizzazione di realizzazione della della contrattazione del pubblico impiego
Lo svolgersi di una stagione contrattuale ottantasei ottantasette tra le più imponenti e pacifiche dalla nostra storia
La ripresa della contrattazione aziendale
Con l'affermarsi almeno in alcune grandi realtà di significative innovazioni compreso il ritorno recente ed in forme inedite del salario di incentivazione legato a taluni indicatori degli andamenti aziendali
La conferma dell'opportunità necessita di negoziati col Governo in funzione di rilevanti scelte di politica economica
Come di più efficace ed estesa protezione del lavoro nei campi più diversi
Dal mercato del lavoro alla riforma delle pensioni dalle emergenze ambientali alla costante apprensione pressione su ciascuna delle leggi finanziarie
Finalmente sottratte all'indifferenza della società civile e politica
L'essenziale contributo alla questione delicatissima della regolazione delle modalità di esercizio del diritto di sciopero nei pubblici servizi
Quel disegno di legge secondo noi va subito approvato e nei termini sostanziali con i quali è stato trasmesso al Senato
Sta diventando un po'paradossale
Che su questa materia spinti da una forte e opinione pubblica mi pare circa due anni fa
La politica stava procedendo per decreto
Noi ci opponemmo abbiamo costruito il consenso generale delle organizzazioni sindacali
Abbiamo costruito l'elaborazione dei più forti i giuristi da lavori dal nostro Paese il Senato l'ha approvato è necessario che la propria camera
è una contraddizione insostenibile rispetto ad esigenze pur vera della grande opinione può
Infine in questo quadriennio un ulteriore passo è stato l'iniziativa rivendicativa che giunge sino ai primi mesi dell'ottantanove da collocarsi sotto il segno prevalente della questione fiscale
Senza enfasi
Ma con comprensibile soddisfazione possiamo dire che l'oggettivo rilievo dalla nostra azione per i lavoratori e per il Paese e oggi di nuovo in primo piano
Con compiaciuta ironia talvolta o con incoscienza civile culturale più spesso era stato più volte annunciato spiegato argomentato in questi anni il funerale del nostro sindacalismo
Mai come oggi invece le confederazioni hanno potuto contare su un numero tanto elevato di aderenti a questo appuntamento congressuale la CISL e si presenta con quasi tre milioni e trecento mila iscritti il nostro massimo storico
E correlato commentata
E con la documentata ripresa della fine di un ciclo
Della fine cioè
Di quel processo di sostituzione
Tra lavoratori attivi e pensionati che è stato il tratto caratteristiche dominante della sindacalizzazione degli anni ottanta
Io non vorrei essere capito male
Non è che ci preoccupa la crescita dei nostri pensionati saremo sempre grati per la barriera rispetto al momento della crisi organizzativa che hanno costruita all'inizio degli anni ottanta
Ora il nostro obiettivo è crescere assieme lavoratori in attività di servizio e anche pensionati e credo che questo possa essere fossi
Decrescenti adesioni alla CISL
Costituiscono un forte capitale di disponibilità
è possibile che esse crescano ancora è considerevolmente nei settori dalla produzione dei servizi
Come nei settori tradizionali dove in effetti esistono ancora vasti i margini per la sindacalizzazione
Teniamo tuttavia che alla consistenza delle adesioni Possa corrisponde una sorta di risacca partecipativa
Ed un disimpegno di fatto verso gli obiettivi e le politiche insieme individuate e verso il paziente lavoro collettivo necessario per tradurre in atto
Si tratterebbe di una divaricazione insostenibile tale comunque da neutralizzare quel capitale di disponibilità
Non temiamo la frammentazione intesa come diversificazioni oggettiva delle condizioni di lavoro e di vita
Teniamo invece l'idolatria dell'individualismo competitivo la grande secolarizzazione l'omologazione conformista che sembra con forza a farsi strada
Temiamo che non si scelga di premiare quelle differenze che alla fine producono più uguaglianza
Teniamo il cinico ripiegamento da ogni superiore nella collettiva
Il sonno di quel principio di non appagamento
Come ci diceva l'onorevole Moro mi pare nel settantotto che alla matrice dell'autentica solidarietà
Il mestiere
Il mestiere ha assunto caratteristiche più ampio
Rispetto a quelle tradizionali o considerate tipiche
Non sono rinunciabili sia detto subito e senza equivoci i compiti e le ragioni della tutela della contrattazione del servizio concreto e talora un minuto ai lavoratori
Quei compiti e quelle ragioni restano la base la fonte ineliminabile della legittimazione della utilità del sindacato
Restano inoltre la scuola più vive essere veramente selettiva di qualità umane indispensabili
Ma le ragioni del contesto del dinamismo sociale economico culturale
Proprio dei più vasti assenti dei quali ci collochiamo esigono numerosi integrazioni e sviluppi
Penso innanzitutto a come stanno le cose a proposito della Boroli dei lavori
In linea generale sembra che il lavoro dipendente anche qualificato di ha sempre meno speranze di autorealizzazione
Certo molti lavori banali e nocivi sono stati aboliti
Nascono professioni nuove ma la crescita delle persone dell'istruzione delle attese fa sì che anche ai più la prospettiva del lavoro appaia grigia sia assunta con un carico crescente di rassegnazione
Bisogna evitare che il mondo del lavoro dipendente in queste nostre società pubbliche privato diventi un'area di depressione di scarsa considerazione un luogo in cui risorse preziose vanno perdute
Penso poi alle donne
Il posto nuovo che esse occupano nel mondo sarà segnalato come il tratto significativo di questo secolo
Il posto nuovo che occupano nei lavori del sindacato sarà per la CISL ha fatto ore di nuova liberazione
La fine di un'esperienza umana incomplete l'incompiuta
Su questo problema tornerò però più avanti
Per specificare alcuni punti d'impegno politico ed organizzativo della Cisl
Penso ancora i giovani verso i quali dobbiamo lanciare un ponte su basi di lealtà su contenuti e modalità che mal si conciliano con le tradizionali espressione del proselitismo
I giovani per ciò che denunciamo e perciò che annunciano interpellano in termini nuovi il sindacato il suo modo di essere e di rappresentare
Penso alla presenza crescente di immigrati lo diceva Orsini il segretario di Roma
Dai Paesi extra comunitari quelli disponibili al lavoro qualunque rifiutato invece da chi può permettersi parlando in generale di dissociare mancanza di lavoro e miseria
La nostra storia di emigrazione durata si può dire sino a ieri ci consente di meglio comprendere le domande i diritti di questi lavoratori
Il senso di una spinta giustificata dal bisogno le prospettive e i problemi di una società multirazziale ormai anche da noi
C'è poi da lavorare per e con gli anziani che non solo è stato detto una sciagurata sopportare ma una risorsa da valorizzare e che segnala sei sempre di più il grado di civiltà di questo Paese
E si possono liberarci dallo schema del conflitto tra società che produce Società improduttiva dal rigido steccato che separa l'età lavorativa dall'età del pensionamento
Dall'idea della pensione come riposo obbligatorio estromissione forzata dal mercato del lavoro
Detto sociale deprivato di ogni funzione attive partecipativa
Questi cenni servono qui a segnalare solo per alcuni aspetti che il nostro mestiere per quando solidamente ancorato ad una certa quota di modalità tradizionali sia inesorabilmente avviato verso più complessi e difficili compiti
Anche a scala più vasta siamo del resto nel pieno di contraddizioni enormi
I nostri padri non conoscevano con uguale drammatica evidenza i punti di rottura nel rapporto tra sviluppo ed ambiente
Tocca a noi affrontare l'ampiezza e la profondità di questo cambio di prospettiva
La fine sostanziale di un modello di sviluppo basato sulla incessante cumulativa acquisizione di nuovi beni nuovi consumi la sfida che uno sviluppo più razionale e certamente più sobrio imporrà sui generate scale di priorità
La salvaguardia dell'ambiente in questo senso non è più solo un vincolo ineludibile da assumere pienamente nelle strategie delle politiche sindacali
Ma anche l'occasione per realizzare una qualità nuova dello sviluppo del lavoro e della vita
Nonostante le trasformazioni possiamo salutare la conferma del ruolo e della missione storica del sindacalismo nel mondo
Nel cosiddetto Primo mondo c'è stata portato una sfida profonda
Con gli anni Ottanta si è affermata una linea anti solidaristica diversamente dalle filosofie politiche dominanti nel precedente quarantennio il pieno impiega lo stato sociale
Non sono stati più considerati obiettivi desiderabili ed una delle cecità
Anzi essi sono stati spesso ritenuti la causa principale dell'inflazione della instabilità economica e sociale
è così diventata dominante la filosofia secondo la quale la stabilità economica il benessere dei più esigono una certa dose di disoccupazione
E come disse qualcuno forti investimenti in sacrifici umani
Ne abbiamo viste le vediamo tuttora il riflesso nelle nostre società il Nyon UE il simbolo scientificamente elaborato di questa filosofia
E solo indica il livello naturale di disoccupazione necessario in ciascun Paese per evitare che ricompaia l'inflazione
Per questo più che mai ci incombe il compito con le forze politiche con la cultura economica di dare un contenuto etico solidaristico alla politica economica e sociale
Senza di esso non si potrà trovare soluzione né alla disoccupazione nel alla emarginazione sociale
Nel cosiddetto emisfero Sud è la necessità di uscire dal sottosviluppo che esige la crescita di sindacati forti e consapevoli
La via del decollo di questi Paesi è lunga e dura la ostacolano il peso schiacciante del debito estero e condizioni divisori di miseria di arretratezza
Ma anche la fuga dalle responsabilità di molte classi dirigenti
C'era e c'è un fondo di verità quando il Sud afferma che non c'è sviluppo se c'è dipendenza dal nord
In altre parole le politiche del Nord delle stesse politiche di aiuto debbono aprire prospettive vedere l'interdipendenza
Rinunciando a protezionismo camuffati o a forme di aiuti che riducono gli stimoli a produrre da parte dei Paesi in via di sviluppo
La prima interdipendenza dobbiamo costruirlo all'interno delle nostre organizzazioni internazionali
Per una loro più incisiva azione sugli organismi che regolano i rapporti commerciali e finanziario a livello mondiale
Ma soprattutto dobbiamo favorire ogni possibile sviluppo di sindacati locali autonomie rappresentati
In questi Paesi con la sindacalizzazione dobbiamo favorire più giustizia migliori condizioni di vita e di lavoro e poncho stesso migliori stimoli allo sviluppo economico tutto questo costituisce l'essenza e il valore del nostro Istituto per l'assistenza allo sviluppo
L'orizzonte delle interdipendenze della solidarietà che il modo altissimo attraversa la sollecitudine lei sociali disse e il nostro orizzonte
Il bisogno di sindacalismo affiora all'estero
Qui ogni giorno che passa si esauriscono i margini di tenuta non solo dell'assetto economico ma dell'intero assetto sociale
Alla lunga i regimi comunisti nemici di ogni esperienza di pluralismo dimostrano di non saper reggere al dinamismo del nostro tempo
Processi di riforma cui guardiamo con interesse
E ciò che ci auguriamo vadano ancora più avanti sono stati inviati Linus la straordinaria vicenda di Solidarność che siamo orgogliosi di aver appoggiato fin dall'inizio aperto spazi nuovi e disperata
Dal pianeta e si levano finalmente venti di disarmo e di pace
Essa è la condizione di tutto tutto l'assenza la pace irreparabilmente compromesso
Gli arsenali incombono tuttavia come una minaccia definitiva ma la voglia di sigillarli a smantellare gli enorme diffusa
E forse è questo il momento di decidere cosa fare di tutta la forza sinora ammassata su gli schieramenti che dividono il mondo
Il grido profetico di Saglia che invocava spade trasformati in aratri può ancora nobilitare la civiltà del nostro tempo per affrontare gli immensi problemi che attanagliano due terzi dei nostri simili
Non è retorica affermare che questa prospettiva dipende anche dagli uomini del lavoro e dalle loro organizzazioni
Un decisivo mutamento di prospettiva si sta ormai verificando in maniera compiuta e tale da attraversare orizzontalmente l'intera nostra azione
Mi riferisco alla costruzione europea che proprio in questi anni realizzerà sostanziali e completi avanzamenti
Nella storia della CISL e sistemi sociali e i modelli di relazioni industriali dei Paesi dell'Europa occidentale
In particolare di quelli dell'area comunitaria hanno rappresentato una fonte importante di esperienze di insegnamenti
Un punto di riferimento cui abbiamo saputo ancorare positivamente il nostro lavoro
Siamo convinti però che occorre ormai strutturare un sindacalismo europeo in grado di far fronte alle sfide di questa nuova dimensione
Dotato di precisi mandati delle idee di poteri ancora troppo gelosamente difesi e custoditi all'interno delle frontiere sindacali nazionali
La Confederazione europea dei sindacati l'accesso
Deve diventare il sindacato europeo a pieno titolo
Un accesso che permanga sede di supporto di obiettivi che sono l'elenco di ciò che ciascuno organizzazione affiliata ritiene essenziale esprimere in Europa a protezione o giustificazione di ciò che difendo rivendica nel proprio Paese
Non sapranno e potrà selezionare gli obiettivi e produrre una strategia sindacale capace di gettare le basi di uno spazio sociale europeo con cui accompagnare la realizzazione del mercato unico
Questa poderosa onda d'urto dell'integrazione dei mercati produrrà è bene saperlo una competizione di due cha senza precedenti e provocherà se incontrollata una sorta di selezione darwiniana delle nostre rispettive economie il nostro compito è perciò quello tra l'altro di scongiurare che le cose prendono questa piega dobbiamo orientare sul quadro europeo le nostre capacità di analisi sviluppare da approfondire il nostro essere sindacato nella dimensione europea
E nelle più rigide interdipendenze cui saremo costretti dal mercato unico
Le difese che abbiamo sinora saputo approntare sono deboli e comunque inadeguata
Lo sono certamente quelli che si vanno definendo a livello europeo
Dove il pur timido avvio di un dialogo sociale tra imprenditori e sindacati volto ad individuare nel quadro comunitario talune regole del gioco minimo cui raccordare i comportamenti di ciascuna parte si sta progressivamente esaurendo di fronte ad un padronato europeo che rifiuta qualsiasi vincolo comunitario
Né sembra in grado allo stato attuale di ottenere l'efficacia della normativa comunitaria la cosiddetta Carta dei diritti sociali fondamentali comunitari
E il Comitato economico e sociale stimolato dal presidente dalla commissione dello a predisposte da votato e sulla quale il Parlamento europeo ha espresso parere favorevole per l'adozione attraverso una direttiva quadro
Vi si oppongono governi conservatori guidati dalla signora Thatcher
Ma anche la sostanziale freddezza di qualche governo ad impronta socialista poco incline a riversare sul sociale qualche beneficio della congiuntura favorevole che registra nel proprio Paese
Alla CISL a sembra giunto il momento di dare consistenza strategica in un quadro europeo a quegli elementi rivendicati ditte costituiscono gli snodi dalla contrattazione nazionale in questo momento
Intendo dire salari produttività e flessibilità
Le coordinate di fondo per una strategia comune potrebbero essere per i Paesi industrialmente avanzati una politica salariale anti inflazionistica
La destinazione di quote di produttività riduzione d'orario
Una flessibilità contrattata nel segno di un'armonizzazione europea
Per i Paesi meno industrializzati a più basso reddito
Politiche salariali invece più spinte riduzioni d'orario più graduate
Su di essi Vilita progressivamente orientati sui Paesi più avanzati elementi di rigidità nel mercato del lavoro progressi consistenti sullo Stato sociale
La praticabilità di una piattaforma europea così orientata
Richiede un trasferimento di risorse ingenti dalle aree forti alle aree deboli
Torna l'attualità cari amici il Progetto del compianto Ezio Tarantelli per la costituzione di un fontina e più un Paese occupato
E comunque
Un piano europeo previsto per l'occupazione
In Italia ci siamo più volte assegnati in questi anni rinnovati impegni meridionalisti cd
Questa insistenza può essere servita spezzare il silenzio che grava sul Mezzogiorno
Ad affinare le nostre analisi e proposte
A motivare ancora una volta la centralità dal Mezzogiorno tuttavia l'esito politico di questo nostro impegno è con evidenza largamente insoddisfacente
Noi crediamo che l'obiettivo dell'unificazione economica e civile dell'Italia
Non sia giustificato solo da esigenze di solidarietà verso aree più svantaggiate e quindi dall'impegno politico e morale nei confronti di chi ha più duramente pagati costi dello sviluppo nazionale
In questo senso la questione meridionale ancora un debito non pagato che grava su tutta la società
Noi crediamo però che sia anche un interesse primario di tutto il Paese
Un investimento sul suo futuro sulle sue forze economiche sul suo livello di crescita civile
Rassegnarsi a consegnare il Mezzogiorno all'assistenzialismo alla spesa pubblica clientelare al predominio al ricatto della criminalità organizzata non è soltanto una prospettiva politicamente e moralmente inaccettabile
è anche una dissipazione economicamente insostenibile
Destinata ad accentuare l'instabilità e la precarietà dell'insieme
Se non si rimuovono i meccanismi del dualismo e non si avvia il riequilibrio territoriale
Non c'è speranza io credo di poter ridurre stabilmente il rischio inflattivo lo squilibrio della bilancia dei pagamenti lo stesso deficit dei conti pubblici
D'altra parte con le sole risorse interne di cui dispone per i vincoli strutturali non rimossi il Mezzogiorno non è in grado di far decollare il proprio sviluppo
E neanche di cogliere le opportunità offerte dalla congiuntura economica favorevole che dura ormai ininterrottamente da sette anni
E da cui traggono vantaggio le parte più competitiva del sistema
I dati impressionanti e taluni inediti
Offerti dalla relazione annuale del governatore dalla Banca d'Italia
Dimostrano che il buon andamento generale dell'economia non attiva inversione di tendenza nell'economia e dell'occupazione al Sud
Proprio perché lo squilibrio strutturale di base si traduce in un forte differenziale del tasso di crescita a vantaggio delle regioni più sviluppate
I problemi dice Ciampi attengono non solo ai volumi delle risorse ma anche all'efficienza dei processi produttivi
La produttività del lavoro nell'industria è inferiore di circa il diciotto per cento a quella del Centro-Nord
E la produttività del capitale valutata al netto degli ammortamenti assume al nord un valore doppio rispetto a quello del Mezzogiorno
Il divario annulla così in tutti i vantaggi relativi al costo del lavoro delle imprese meridionali dovuti a sgravi contributivi e a fiscalizzazione
Sulla base di questi elementi riteniamo che esistano oggi le condizioni praticabili perché il Mezzogiorno venga assunto come questione prioritaria dalla politica economica e perché divenga vera e propria opportunità per col il consolidamento e l'espansione qualificata della base produttiva del nostro Paese lo stretto intreccio che si è creato tra non sviluppo emarginazione sociale d'organizzazione civile
Può ricondurre del Sud da tre questioni fondamentali
Insufficiente base produttiva industriale disoccupazione di massa qualità della presenza e del ruolo dello Stato assolutamente al di sotto di quella richiesta da una società moderna e democratica
Sulla nuova politica industriale necessaria per tra per smettere impulsi innovativi e all'intero tessuto economico e sociale disponiamo grazie all'iniziativa confederale dello scorso marzo
Avete la pubblicazione nella cartella alla quale anche letteralmente vi sono qui richiamato di un livello di elaborazione piuttosto avanzato e preciso nella individuazione delle cose da fare da non fare
Caso mai anche a proposito del Mezzogiorno dobbiamo meglio risponderà due sollecitazioni politiche che non possono essere lasciate senza risposte rapide l'adeguata
Una maggiore centralità dell'impegno e dell'iniziativa confederale rispetto alla politica agroindustriali italiane comunitaria e su questa base un più forte coordinamento tra le categorie interessate
Agricoltura industria alimentare commercializzazione dei prodotti
Pur con le diverse specificità sono pervasi dagli stessi processi di innovazione tecnologica di integrazione con gli altri settori produttivi di internazionalizzazione all'opera del grande capitale finanziario
L'insieme di questi processi e di queste interdipendenze se lasciati ai meccanismi spontanei del mercato renderanno vincenti gli interessi delle multinazionali
Non certamente quelli dei lavoratori dei consumatori degli stessi produttori è evidente che non rientrano nelle convenienze delle multinazionali nella salvaguardia lo sviluppo dell'occupazione nella tutela il risanamento dell'ambiente e del territorio nella valorizzazione delle produzioni del nostro Mezzogiorno
Abbiamo anche indicato le modifiche dell'attuale funzionamento delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche nel Mezzogiorno
Una revisione che spezzi il connubio che qui si è creato tra politica e amministrazione
Gran parte del successo di una rinnovata politica di sviluppo si gioca infatti sulla riuscita in tempi accelerati della colossale impresa che lo Stato in tutte le sue articolazioni deve intraprendere con se stesso
Per riconvertirsi per imparare a programmare promuovere progettare garantendo la coerenza complessiva dei molteplici attori e delle molteplici attività agli obiettivi che esso sia assente
Una parola chiara va detta sulle certi dall'intervento straordinario i pochi anni che restano per condurre a compimento il ciclo dalla legge sessantaquattro
Devono servire non tanto a spendere comunque le risorse disponibili quando ad utilizzarle in maniera rigorosa per azioni programmate
Che abbiano significative ricadute in termini di allargamento della base produttiva di crescita dell'occupazione di superamento del divario civile istituzionale ricadute che saranno tanto più apprezzabili quando più un intervento straordinario sarà sostenuto da politiche generali coerenti
Seguendo il percorso inverso a quello finora seguito
Le politiche ordinarie devono assumere un'incidenza progressivamente più elevato
Consentendo all'intervento straordinario di programmare il suo stesso e progressivo superamento
Si tratta in altre parole di transitare dallo straordinario all'ordinario
I problemi strutturali vanno infatti affrontati con politiche di uguale natura e la loro permanenza e si può dire il risultato negativo del sostanziale almeno fino ad oggi disimpegno di tutti i soggetti ordinari
Ricollocato nel quadro di un forte rilancio delle politico ordinario di una diversa presenza dello Stato centrale nel processo programmatorio
Di una effettiva capacità progettuale ed attuativa delle regioni sostenuta da un apparato strumentale riorganizzato l'intervento straordinario può allora essere ricentrare atto su alcune linee prioritarie
Grandi programmi a carattere nazionale o interregionale di infrastrutture fisiche di infrastrutture strumentali
Progetti strategici che richiedono rilevanti investimenti né delle grandi imprese pubbliche ma anche private
Programmi integrati di sviluppo da realizzare attraverso accordi di programma nelle aree più svantaggiate del Mezzogiorno
Sostegno alle attività produttive specie per quanto attiene ai servizi alle imprese l'accesso all'innovazione la formazione del capitale umano la creazione di nuova imprenditorialità questi indirizzi vanno a nostra avviso riportati sul doppio binario della ripresa dello sviluppo e della crescita dell'occupazione
Ciò significa che a tutti gli interventi devono essere assegnati precisi obiettivi occupazionali da perseguire in specifiche aree territoriali entro un determinato orizzonte temporale
Nel ripensare una strategia per il lavoro nel Mezzogiorno la CISL è disponibile ad ogni sperimentazioni anche audaci
Ma in tale ripensamento non ritiene debba essere inclusa la proposta del cosiddetto reddito di cittadinanza
Spezzare il legame tra reddito e lavoro significa sopravvivere senza lavoro cioè la sanzione della disuguaglianza una sentenza di esclusione senza appello
Poiché per noi non c'è alternativa al lavoro come diritto di tutti e come fonte di reddito riteniamo che a questo fine debba essere sviluppata nel Mezzogiorno una politica generale di promozione la risorsa umana
Adeguatamente sostenuta dall'intervento straordinario ed assunta come asse centrale di una rinnovata politica del lavoro
Sta qui l'investimento decisivo destinato a condizionare le prospettive di sviluppo e di crescita anche dal Mezzogiorno
A parte alcuni opportuni approfondimento ci sembra possa ascriversi nel quadro di questa finalità
La proposta di recente avanzata dal ministro del lavoro di un piano per i giovani disoccupati del Mezzogiorno articolato nei programmi scuola formazione inserimento e utilità collettiva
Vorrei che fosse chiaro che assumere davvero la priorità del Mezzogiorno comporta per noi innovazioni difficile qualche costo
Ripartire dal Mezzogiorno equivale a ridisegnare ruoli cambiare di segno ai processi in atto dislocare diversamente le risorse non c'è un solo punto dalla riforma della pubblica amministrazione
Azione dalla politica economica quella formativa che non chiami in causa nostre responsabilità dirette
L'impegno eccezionale esige un forte coordinamento questa amici della CISL è una battaglia di rinnovamento morale e politico è una battaglia in cui gli esiti è legata alla nostra stessa legittimazione come espressione vitale autonoma credibile dalla società civile
Vogliamo impegnare tutta l'organizzazione perché l'anno che abbiamo davanti vera una mobilitazione di tutte le nostre forze per riportare il Mezzogiorno i suoi giovani senza lavoro al centro dell'attenzione e della iniziativa del Paese
La quinta
La quinta
La quinta potenza industriale del mondo
E nelle condizioni di affrontare e vincere una sfida di questa portata
La volontà
Nato e delle forze con quella dei lavoratori
Debbono incontra nobile forte partito in un grande accordo mentre cimentati
Siamo pronti subito luglio a dar seguito a questa proposta e a verificarne congiuntamente tutte le coordinate
Allora decise da un agente opera di risanamento del disavanzo del bilancio sto dello Stato e del debito pubblico
I dati sono a voi pennuti
Raffronti internazionali mostrano l'anomala situazione dei nostri conti pubblici sia per la consistenza del debito sia per il permanere di uno squilibrio di bilancio anche al netto dagli interessa
L'Italia diverge sensibilmente dagli altri paesi industriali anche per il flusso dell'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni
La coesistenza e
Gestione dalla politica monetaria
Insomma di progressiva paralisi di una politica economica degna di questo nome
A ciò si aggiunge che la politica degli alti tassi penalizza la crescita reale incentiva comportamenti finanziario speculativi nell'economia a tutto esentare il conto di una strategia di risanamento
Ai lavoratori ai pensionati
I problemi della spesa del debito pubblico su un affare nostro affare dei sindacati
Rispondiamo senza esitazioni di sì sono affari anche nostro e per molti
Per ora una miscela intollerabile di iniquità ed inefficace economicamente e socialmente squilibrata
Corresponsabili Giavazzi intanto resa significa per noi prima di tutto compromettenti su un terreno arduo ma non evitabile dalla proposta
Lo abbiamo fatto ripetutamente con responsabilità e spirito di apertura assumendo anche indicazioni e proposte emerse
Dal dibattito culturale
E politico perché ci sono sembrate convincente
I nostri indirizzi di fondo al di là di specificazione di merito particolarmente dettagliate che ci sono in tema di previdenza e di sanità possono riassumersi così
Occorre chiudere definitivamente il ciclo della gestione meramente contabile nella finanza fu
Delle manovre e degli artifici di bilancio in funzione di quel grossolano indicatore che il fabbisogno annuo di casa
Occorre liquidare come socialmente impraticabile ed economicamente non gestibile ogni lusso Oria terapia d'urto
Di spallate risolutive ritenute capaci di abbattere la montagna del debito pubblico in un arco temporale ristretto
Occorre assumere un orizzonte di medio periodo nell'ambito del quale raccordare in modo armonico e coerente
La politica di bilancio la politica monetaria la politica dei redditi la crescita dell'intera economia
Si tratta infatti di operare compiti pesco al mente su più fronti
Dato che il dei cosiddetti un piano di rientro quand'anche raggiungesse il proprio obiettivo e cioè l'azzeramento del fabbisogno primario non sarebbe di per sé sufficiente a bloccare la crescita del debito rispetto al PIL
Sul versante della spesa dove si tratta di operare essenzialmente una rivalutazione qualitativa in termini di finalizzazione ed efficienza degli impieghi ci pare che la fissazione di un limite quantitativo alla sua espansione in rapporto al PIL
Possa vincolare le scelte di qualità e le imprescindibili riforme strutturali attinenti meccanismi di gestione e controllo selettivo aveva speso ha speso
Ma la partita politicamente più rilevante sarà da noi giocata sulla riforma fiscale
L'insopportabilità crescente delle ingiustizie prodotte dall'attuale sistema fiscale giunto ormai
Alla consumazione del rapporto fiduciario
Che lega i cittadini a questo Stato democratico
Anche per tale motivo riteniamo i lavoratori e i pensionati
Hanno dato prove di imponenti e civili mobilitazione lo scandalo delle evasioni legali e illegali rivela per ammissione dello stesso governo
Dei partiti di governo mi pare che l'ultimo sia stato
L'onorevole Craxi a Milano nella sua relazione ad indicare dati quantitativi sconvolgenti
Questi dati indicano cifre spaventose connessi a privilegi furbizie potentati
Che non ci stancheremo di denunciare
Tra questi potentati ci sono vere e proprie carte professionali
Che ormai costituiscono una questione sociale di primaria grandezza
Come fonte di conservazione di regalo talvolta dei rapporti umani e politici
Noi collochiamo fra i potentati
Anche le imprese
La cui competitività utilizzabili a mente irrilevanti i margini di elusione
Certo legale
Certa delusione legale
Ma sempre elusione e il sistema fiscale italiano apre con una generosità senza confronti in piano europeo
Con la vertenza fiscale
Abbiamo compiuto un salto di qualità e non si perde nell'interesse del Paese che mai come in questo caso coincide con gli interessi dei lavoratori
L'aver smantellato cari amici il meccanismo del fiscal drag
La grande valvola di scarico sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati di tutte le disgrazie nella nostra economia
Dall'inflazione al disco al dissesto dei conti dello Stato sino alle inefficienze delle strutture pubbliche
Obbligherà a ricercare in altre direzioni
Politicamente non indolori i necessari aggiustamenti ed era quello che volevamo e che in teoria
Questo è il valore profondo
Del risultato finora raggiunto
Ogni successivo passaggio ogni ulteriore progresso esigerà sforzi moltiplicato
Ma questa battaglia è possibile
La riforma fiscale un grande valore politico e strategico ed è capace di suscitare al tempo stesso siamo convinti
Forti tensioni unificanti e solidaristico
Va anche detto però che l'avanzamento ulteriore del processo di riforma fiscale ci impegna contestualmente ad iniziative di alto profilo su almeno due versanti
Quello della riqualificazione della spesa pubblica è quello dell'efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione
Brevemente sul primo versante ci viene osservato il che la montagna del debito pubblico in assenza di nuove entrate si è gradualmente costruita con il nostro consenso di fatto
Perché lo Stato ha dovuto far fronte ad una crescente spesa sociale
La logica conseguenza dell'osservazione e che occorre tra l'altro ridimensionare lo stato sociale
Noi sappiamo invece che la quota di spesa pubblica
Destinata spesa sociale addirittura in graduale diminuzione e che l'operazione di ridimensionamento dello Stato sociale in atto
Ma non perché si accompagna al risanamento della finanza pubblica
Piuttosto perché si realizza di fatto con un crescente degrado delle prestazioni e dei servizi perciò ero cala collettivi
Le nostre proposte di merito
Molta moda la previdenza dell'assistenza e della sanità si inseriscono invece in una concezione radicalmente diversa
Muoviamo dalla riconferma della universalità delle prestazioni fondamentali dello stato sociale
E quindi dalla esigenza di innalzare gli standard qualitativi a livelli compatibili
Con le domande dei cittadini in campo previdenziale ci muoviamo consiglio e coerentemente nell'intransigente difesa del sistema pensionistico pubblico
Sia pure in forma
Escludendo che le pensioni integrative che pure scegliamo senza incertezze svolgano una qualunque funzione surrogatoria
A tale principio si ispirano del resto alcuni importanti recenti innovazioni da noi fortemente voluto come la separazione dalla previdenza dall'assistenza come la delegificazione ristrutturazione dell'INPS
La funzione sociale fondamentale della presenza pubblica è quella di assicurare la tutela degli zar spera dei diritti di cittadinanza che connotano una società avanzata e di realizzare tale obiettivo secondo il principio della solidarietà sociale
Non si è mosso con questa chiarezza e coerenza
Il governo dimissionario sulla questione dei ticket sanitari
Abbiamo fatto proposte alternative rispetto alle difficoltà del si sta
Su queste proposte
Abbiamo realizzato la straordinaria mobilitazione del dieci maggio
Quello sciopero generale lo abbiamo già detto non è stato archiviato
Il governo informazione dovrà darci risposte chiare su questo punto
Come abbiamo sottolineato in questi giorni assieme a CGIL e UIL
Al presidente incaricato i presidenti in carica tu indicato qui era l'onorevole De Mita
Poi è venuto l'onorevole Andreotti
Che parlerà al nostro congresso lunedì
Qualche anticipazione l'ha fatta attendiamo dall'uso su questa materia della sanità la conferma di decisioni che il governo dovrà prendere
Senza tentennamenti
Ritornando dietro da una proposta sbagliata
L'altro versante l'altra priorità
E quella dell'efficienza e dell'efficacia dalla pubblica amministrazione
E sia pure brevemente vorrei mettere
L'empatia necessaria su questo punto
La necessità contestuale cioè di cambiare la macchina dello Stato
Su questo punto l'intero movimento
Starci in ragione del suo elevato grado di rappresentatività tra i pubblici dipendenti lo entra solare
Tre o quattro fans club
Per il sindaco
Urgente nuova moderni
Forza Italia
Non si farà come era parte
Laboratorio di i lavoratori che la Cisl
La strada
Sarà certo dura
Ma è già stata intrapresa
Gli impegni che del resto hanno assunto i congressi dalle nostre categorie del settore pubblico impegni talvolta coraggiosi ci fanno essere realisticamente ottimi
Non approviamo sempre lei
Il sordo mormorio che qua e là si leva contro il lavoro dei pubblici uffici
è una incrinatura della confederali vita pericolosa ed inutile anche se nasce spesso dal combinarsi di delusioni pratiche di altri lavoratori
Che sono anch'essi cittadini e di non conoscenza di meccanismi sedimentati rigidi complesse
E tra l'altro poco verificabili
Non agiscono siano in qua
Non approviamo questo mormorio ma possiamo capirlo
E invece respingiamo con sdegno il ciclismo riproporsi di campagna Stop mentre
Più o meno spettacolarmente
Suggeriscono che la causa dei disservizi e delle inefficienze è imputabile ai lavoratori
Tanica farebbero bene invece a denunciare documentare una storia infinita di irresponsabilità
Anche a livello politico e istituzionale un insieme paralizzando il limite strutturali
Tra noi è talmente radicata ormai la convinzione della necessità di voltare pagina
Della impossibilità di restare inchiodati all'esistente che teniamo al contrario di aver talvolta forzato la mano e l'orientamento dei nostri attivisti
Dei lavoratori i nostri iscritti
Il consenso a cambiamenti radicali ha bisogno di un elevato grado di conoscenza
E valutazione a priori il possibile
Si può infatti dire sì a tutto ma senza vera convinzione
Si può dire sia tutto ma senza mettere in conto la disponibilità propria cambiare abitudini di vita e di lavoro
Consolidate forse in qualche caso comode
Dovremmo essere leali
Dire che si cambia davvero e che il cambiamento è una conquista anche se imporrà adattamenti impegnativi
Per quanto graduale e controllato prudente nella salvaguardia di ogni possibile garanzia
Questo gruppo dirigente dirigente ritiene comunque che il processo messo in moto dall'in torre settore dall'intero settore pubblico sia irreversibile e che tutta la cifra debba guidarlo e sostenerlo
In chiave di proposta politica come in chiave negoziale abbiamo dato prove di elevata responsabilità
Prove che naturalmente hanno un prezzo
Esso consiste appunto nell'assegnare respiro alla contrattazione settoriale di comparto decentrata in funzione prima di tutto degli obiettivi di riforma condivise
L'insopportabile disagio e che molte volte come sapete come accade anche oggi a oltre due anni dalla scadenza dei precedenti contratti
Siamo obbligati a conquistare riconquistare lo stesso tavolo negoziale
Si tratta di una mutilazione che deve cessare
Dobbiamo essere pronti a definire l'ambito di legittimazione della contrattazione cioè ad ottenere chiarezza sia sulle fonti sia sui soldi che intervengono nelle procedure negoziali dobbiamo anche pervenire ad un decentramento contrattuale completo sugli istituti normativi che attengono all'organizzazione del lavoro e del personale
Occorre puoi cambiare atteggiamento e prospettiva
Prendere atto cioè che la contrattazione decentrata non poche creare differenti azioni
E che queste conta e te le differenze nei regimi tra i lavoratori siano giustificate dal servizio reso dalla sua qualità
C'è da fare in modo che all'interno dell'area pubblica all'interno stesso dei comparti si crei un vero e proprio mercato del lavoro e dei servizi
Si crei concorrenzialità tra attività settori ed uffici
Ancora
Occorre consentire che si costituiscano forme di verifica dei cittadini e degli utenti sulla natura la qualità l'efficienza dei servizi
Favorire l'emersione
Della professionalità intermedie cioè dei quadri
Qualificare con poteri Harry responsabilità la diligenza professionale
Non servono cari amici
Come ho sentito come qualcuno invoca il mille Romiti
Anzi io leggendo il libro di Pansa qualche volta e ho il dubbio che sia di troppo pura uno solo
Ma serve
Un'autorevolezza e responsabilità vera e legittima certo disinnescata da un po'matti né di carriera
Date le premesse il cammino indicato sarà duro
Ma va proseguito senza incertezze
Il messaggio forte e determinato di questo congresso non può che essere questo
La chiglia e decide di impegnare tutte le sue forze per questa nuova grande modernizzazione dalla società
Il primo contratto firmato in questi giorni quelli del parastato
Recepisce segni importanti di questa impostazione della nostra volontà di cambiamento
Si tratta di accelerare ora per gli altri settori la parte dei rinnovi e tenere per nelle nostre coerenti
La teoria e la pratica di una cultura sindacale aperta a nuovi traguardi impone importanti adeguamenti delle politiche contrattuali e salariali
Vale a dire non lo strumento principe della nostra azione
Tali adeguamenti hanno profonde motivazioni di ordine strutturale
Non discendono cioè da scelte di natura volontaristica ma dal concreto dinamismo dell'economia della produzione del lavoro
In sostanza la quell'inizio messi insieme di fenomeni che vanno dalla internazionalizzazione dell'economia alla perché all'inflazione crescente
Ai mutamenti degli schemi dell'organizzazione del lavoro
Parlammo del nostro importante convegno del novembre scorso di investire il patrimonio della solidarietà intercategoriali in un sistema contrattuale e salariale all'insegna dell'unità dei distinti
Volendo con ciò intendere che oggi è possibile unificare il lavoro dare adesso più peso e potere
Solo distinguendo i lavori solo valorizzando le peculiarità di ciascun
Questo orientamento che raccoglie uno dei principali elementi di discontinuità rispetto al recente passato deve permeare le nostre scelte quotidiane
Rimodellare la contrattazione nel suo complesso indicare il senso generale dei singoli comportamenti contrattuali che oggi dentro e fuori simpatica percepire
Proponiamo in primo luogo la scelta di un comune modello di riferimento
Per la contrattazione sia nella vita pubblica che in quella privata nell'industria nei servizi nell'agricoltura
Tra le diverse logiche che hanno ispirato la contrattazione
Coesistenza e talora confliggendo la CISL è convinta che siano oggi mature le condizioni per l'affermazione di una logica contrattuale disegno partecipativo
L'unica del resto coerentemente in grado di perseguire più avanzati sviluppi democrazia anche economica
Non cambiamo Cavallone percorso
Piuttosto intendiamo condurre agli sviluppi più conseguente in un contesto ben più favorevole
Quella esperienza di sindacato nuovo che fu proposta con successo alle nostre origini segno partecipativo vuol dire infatti rafforzamento dell'autonomia collettiva rafforzamento Della competerà Rita cioè Organizzazione delle coerenze tra diversi settori
Concezione dell'impresa e del lavoro come risorse ai fini di una più giusta ripartizione della ricchezza e delle opportunità
Segno partecipativo vuol dire riconoscimento del ruolo del lavoro nel successo dell'impresa
Vuol dire arricchimento di capacità professionali e umane
Vuol dire piena cittadinanza dei lavoratori e del sindacato secondo lo spirito dell'articolo quarantasei della Costituzione
Vuol dire conquista di pienezza di diritti sindacali ovunque si lavora a partire dalle aziende di piccole dimensioni delle quali è concentrato una quota rilevante del lavoro dipendente
Vuol dire riequilibrio dei poteri vuol dire ricostruzione rinnovamento arricchimento che saranno tutt'altro che pacifiche Cilea conflittuali dell'attuale sistema di relazioni sindacali
Nuove regole del gioco ma anche arricchimento dei contenuti contrattuali pensiamo debbano essere oggetto di confronto sistematico tra le parti sociali a livello confederale nazionale e decentrato
I temi della formazione professionale del mercato del lavoro dell'industrializzazione del Mezzogiorno della tutela ambientale delle politiche potuto pensiamo che la sfera dalla contrattazione debba estendersi dal mero versante della distribuzione del reddito a quello della produzione dell'accumulazione
La contrattazione per la costituzione di fondi integrativi di pensione deve orientarsi verso forme di controllo e autonomia che facciano dei nuovi regimi un patrimonio sicuro dei lavoratori
Pensiamo alla riduzione dell'orario di lavoro
Una nuova politica degli orari sarà il tratto caratterizzante di questi anni
Un'accentuata tendenza
Al diffondersi di una pluralità di figure di rapporti di lavoro
Ha rotto un tempo un certo schema rigido e tradizionale e ha favorito più selettivi occasioni personalizzazione del tempo di lavoro
è una tendenza particolarmente sentita dalle donne
La CISL approva una riduzione flessibile nel senso che si adatti alle diverse e mutevoli situazioni
Purché si tratti di soluzioni contrattate che comunque abbassino la soglia dell'orario medio e determinò saldi occupazionali positivi
Ma le ragioni fondamentali giustificative della rivendicazione di una riduzione dell'orario
Restano tutte in piedi perché constatiamo l'inesistenza di meccanismi che consentano il recupero dell'occupazione perduta con gli incrementi di produttività attuali e di quelli annunciati
Ancora più forti e in sequenza via via più accelerato
Il nostro obiettivo sono le trentacinque ore settimanali
Serve un grande articolate Progetto operativo di tutti i sindacati europei perché il dumping sociale ed economico
Passa anche per queste trame
Ma serve intanto forzare tutte le opportunità e tutti i varchi servono per così dire vie nazionali che accostino quell'obiettivo completa una legislazione di sostegno come abbiamo recentemente ha richiesto quanto al Salario ci dicemmo in quel convegno che ho ricordato che i suoi livelli dovevano essere il risultato della combinazione di quattro criteri
E cioè la solidarietà la professionalità la produttività e l'apatico sita
E ci sforziamo di articolarlo nella traduzione sui livelli della contrattazione accettando il presupposto della Costituzione semina sia in area pubblica che privata
Di meccanismi di misurazione concordata della produttività o degli risultati economici dell'impresa o dell'efficienza dei servizi e quindi di più complessi sistemi di incentivazione
Ma forse non abbiamo chiarito ad articolare compiutamente il criterio della solidarietà
Intendo dire che non siamo così ingenui da non sapere di quali vasti margini generalmente parlando dispongano oggi almeno le imprese
Ma intendo ricordare anche che nessuna revocato la nostra prima opzione per il lavoro e dunque la necessità di comportamenti salariali coerenti per la loro parte con tale scelta
Anche nel sindacato talvolta
La doverosa attenzione alle congiuntura ambientali insinua di fatto la tentazione ad un rovesciamento delle priorità
è una tentazione che va contrastata come sbagliata politicamente economicamente eticamente
Né d'arresto possibile proporsi obiettivi strategici come le trentacinque ore immaginando politiche salariali non congruente o demagogiche sommatoria
Dobbiamo essere realisti concreti e coerenti
Realismo significa che l'esistenza di spazi negoziali per il salario non può tramutarsi rincorsa generalizzata
Concretezza significa evitare di distribuire in mille rivoli margini di produttività esistenti
Coerenza significa tener conto delle priorità che abbiamo la tempo assegnato all'obiettivo occupazionale
Chi fra noi lancia appassionate condanne ad una società che seleziona i due terzi
E getta ai margini il resto dovrebbe ben sapere che i processi redistributivi tutti non possono allora chiudersi all'interno dei già occupati
Pensiamo ancora ad un governo razionale del conflitto intendiamo affidare alla logica dei rapporti di forza solo quei conflitti originato da rivendicazioni rispedita al mittente
Dobbiamo invece affidarci a forme di conciliazione e l'arbitrato per tutte le controversie individuali e puri
Nonché per i conflitti di matrice interpretativa
Siamo dunque per un sistema di regole di rapporti che ridimensioni il ricorso all'azione diretta per le soluzioni di tali controversie
Ed esalti l'autonomia e l'autosufficienza delle parti sociali rispetto all'intervento in sede giurisdizionale
A questi principi la CISL agganciato la trattativa aperta con la Confindustria
Per nuove relazioni sindacali da questi principi non possiamo prescindere se vogliamo arrivare come è nostra intenzione ad una stretta conclusiva
Obbligati a selezionare gli elementi di una strategia non abbiamo avuto incertezze nello scegliere nel dare risalto che vorremmo al tempo stesso politica culturale al grande tema della formazione
Sappiamo
Che la più grande ricchezza specie dopo l'avvento della società informatica non si misura tanto in capitale fisico in impianti e macchinari quanto in capitale immateriale cioè in conoscenza competenza intelligenza e proprio con l'investimento nella conoscenza che si prepara il futuro ed è nella formazione degli uomini che si vincono o si perdono le spire dell'innovazione
Da questa affermazione bisogna trarre tutte le conseguenze anche in chiave di politica sindacale
E dunque collocare in alto molto in alto come parte costitutiva di una strategia coerente il rinnovamento del sistema scolastico pubblico e di tutti gli affetti formativi
Le riforme gli investimenti che perseguiamo debbono in innanzitutto qualificare il sistema pubblico al quale va riconosciuto il merito in questi decenni
Di aver contribuito sostanzialmente alla crescita economica e democratica del Paese garantendo alle giovani generazioni una ricca e preziosa esperienza il pluralismo culturale di reale
La nostra prima opzione che sia garantito a tutti i cittadini più elevato qualificato moderno ridendo distruzione
Come patrimonio culturale di base utile per l'efficacia di itinerari ricorrenti a diversi livelli
Di formazione professionale sul lavoro
è una scelta di valore ma corrisponde anche all'esigenza della produzione dei servizi
Alla nuova qualità delle professionalità alla più complessa partecipazioni in tutti gli ambiti alla integrazione dei mercati europei ai termini nuovi dell'impiego dipendente globali
La seconda opzione di fondo
E quella del perseguimento della integrazione in un disegno che valorizzi le Autonomie
Dei diversi sistemi formativi dei relativi sistemi di orientamento di osservazione del mercato del lavoro di programmazione progettazione e valutazione degli interventi di coordinamento delle iniziative integrate con il lavoro di aggiornamento continuo degli operatori
L'integrazione dei processi formativi tra istruzione e formazione professionale
Formazione sul lavoro è l'unica possibile risposta ai nuovi percorsi
Della contestualità dell'alternanza della ricorrenza
La terza scelta è quella del riconoscimento e della valorizzazione del ruolo dell'impresa e del sindacato in tema di innovazione e integrazione del sistema di formazione professionale
La formazione professionale cercando materia da privilegiare nelle nuove relazioni sindacali della contrattazione dello sviluppo degli enti bilaterali
Occorre naturalmente a riconsiderare tutta l'importanza strategica della formazione sindacale bene intuita con lungimiranza dei nostri fondatori compreso quel necessario SEG mento che il circuito dell'informazione
E in atto nel nostro Paese un imponente processo di redistribuzione del potere sull'informazione
Potere che non a caso interessa impresa i gruppi finanziari potenti
In questo quadro le nostre pubblicazioni la nostra casa editrice il nostro quotidiano sono una realtà anche se parziale
Ma è insensato non proporsi traguardi di superiore livello e diffusione tanto più che la prova di vitalità operata in questi anni da conquiste del lavoro
Suscita meraviglia in altri ambienti occidentali realmente invidiata
Il giudizio sull'esperienza del quotidiano è dunque positivo
Anche se ci sembra opportuno anche se ci sembra opportuno valutarla tiene più accuratamente e considerarne la reale efficacia
C'è ancora da riaprire un dialogo più generale col mondo della ricerca e della cultura
Forse per la CL cari amici
è arrivato il momento di aprire le finestre e parla circolare anche aria nuova
Dobbiamo
Dobbiamo caratterizzarci
Per coloro che non hanno perso l'abitudine di guardare avanti rimettersi in discussione come coloro che hanno la presunzione di capire progettare
Possiamo anche osare di più
Se la conoscenza e la nuova frontiera dell'accumulazione
Perché non impostare una nuova battaglia diversa da quella per la verità mai combattuta per intero sul fondo di solidarietà
No dico sollecitando ogni approfondimento negli organi opportuni
Ma ci pare innovativa di grande respiro condivisibile
L'idea di destinare una frazione degli incrementi salariali
Una frazione badate bene per alimentare a Siena contributi pubblici aziendali un fondo variamente articolato
Per la formazione e l'aggiornamento permanente ovvero per l'investimento in capitale umano finalizzato all'innovazione
Tale fondo controllato rientrato gestito dal sindacato può creare in proprio o in collegamento con competenze esterne strutture formative di alta qualificazione
Si tratterà ovviamente di una formazione funzionale all'allargamento delle convenienze economiche sociali
All'accorciamento del sapere del lavoro sia interazione col sapere dell'impresa sia con le esigenze più generali
Siamo ovviamente ad una proposta di larga massima
Tuttavia il convincimento che la sostiene e cioè che compito nostro
E anche quello di organizzare la crescita culturale professionali
Degli uomini e delle donne del lavoro so che incontrerà il vostro sicuro consenso almeno lo spero
Il nostro sforzo e sostanzialmente rivolta CRI condurre l'azione della CISL nel vivo dei processi che riguardano l'intero contesto e garantirà desse il massimo di efficacia possibile
Non tutto ovviamente dipende da noi
Molto anzi moltissimo dipende dalla realtà politica ed istituzionale
Avvertiamo ogni giorno che passa anche nella sua pericolosità qualunquisti Ca'
L'irritazione il disincanto della gente comune verso i messaggi ai comportamenti del mondo politico
Verso una diffusa deresponsabilizzazione del suo centro
Verso meccanismi decisionali chiaramente inadeguati ai problemi da fonti
Delle proposte per il dibattito preparatorio
Di questo congresso che la segreteria confederale ha diffuso a febbraio
C'è la franca ammissione della debolezza della nostra capacità di proposta su questi temi
Pura giudicati ormai ineludibili
La ritrosia di lunga data manifestata dalla crisi
Nel partecipare con autonome posizioni al dibattito sulle riforme istituzionali
Ritengo abbia una giustificazione storica
Non è che c'è o ai centri un semplice peccato di omissione
E l'atteggiamento conseguente a molti elementi della nostra logica e della nostra tradizione
In sostanza la lezione dalla nostra storia
Che ha attraversato alterne vicende evolutive che tocca frontalmente me è che tocca fondamentalmente ai partiti
Compiere le scelte istituzionali
Queste scelte provocano il nostro deciso intervento
Solo se sono in discussione i lineamenti del sistema democratico oppure se vengono pregiudicate le condizioni del libero esercizio dell'azione sindacale
L'imperativo di Herno ricorrente nei nostri dibattiti
E lo sapete
Di occuparci cioè delle istituzioni e del funzionamento generale nella macchina dello Stato
Quindi tutte le sue articolazioni nasce proprio da una condizione attuale che riteniamo pregiudichi la percorribilità dei nostri obiettivi sindacali
Troppe volte
Abbiamo pagato il prezzo di una relativa impotente
A fronte di interlocutori instabili liberty non responsabile
L'autonomia è fuori discussione
E se mai va detto che essa corre rischi superiori ogni volta che le domande provenienti dalla società civile e dal mondo del lavoro incontrano resistenze inerzie meccanismo inceppato
Qualcuno ancora ci suggerisce di aggirare l'ostacolo
Di condizionare dall'interno
Superando sostanzialmente il regine delle incompatibilità
Il nostro no elmetto è perentorio per ragioni di fatto e di principi
Noi abbiamo la consapevolezza
Che sono tutti e tre i termini del rapporto democratico
I cittadini partiti e le istituzioni che devono appropriarsi pienamente dei poteri e dei compiti
Che ha detti rispettivamente appartengono per esercitarli e svolge ruoli nel reciproco controllo e nella solidale responsabilità verso la comunità nazionale
Per questo non è immaginabile alcun disegno di riforma istituzionale
Senza perseguire al tempo stesso un più efficiente funzionamento del sistema politico
Così come non è possibile pensare che questo possa raggiungere traguardi di maggiore era la razionalità
Senta aggiustamenti e ritocchi
Anche sensibili del sistema elettorale
Ognuno di questi sistemi infine affonda le sue radici e continuamente si nutre di quel sistema di valori collettivi che costituisce il comune sentire della Repubblica
La necessaria condivisione di alcune fondamentali scelte di etica pubblica
Certo agire contemporaneamente su ognuno di questi ambiti ideali e pratici
Non è un'impresa facile
E tuttavia ad essa il Paese non può più ormai sottrarsi
E noi stessi ad essa non possiamo non contribuire se vogliamo Pino fare fino in fondo il nostro dovere civile e politico di grande organizzazione di rappresentanza dei lavoratori italiani
Per quel che ci riguarda dunque in ordine a tutto ciò poniamo quattro questioni
Che ci sembrano le più urgenti ed indilazionabile
La prima questione tocca direttamente il cuore del sistema politico
I partiti sono i principali è quasi esclusivi organizzatore della partecipazione popolare
I soggetti che più di ogni altro di ogni altra norma di costituzione concorrono alla determinazione dalla politica nazionale
Ad essi guardiamo con rispetto e fiducia
Ma non possiamo non vedere le difficoltà e le contraddizioni in cui si dibattono
E del resto naturale
Ad una rappresentanza frammentata e dispersa non può che corrispondere una capacità di direzione politica per una effettiva direzione politica deboli a precarie
Impari comunque almeno di fronte alle grandi questioni che il Paese si trova davanti
Questo Stato del sistema politico perdura ormai da troppo tempo
E non sembra suscettibile di riforme per via puramente interni non solo resta ancora lontana la possibilità di vere coalizioni alternative fra loro
Ma anche i pochi tentativi che pure si sono fatti e si fanno per semplificare il quadro politico e costruire poli di aggregazione
Appaiono sistematicamente destinati all'insuccesso
Questa cronica debolezza dei partiti anche di quelli maggiori
Porta di perché ad una competitività esasperata
Ad una lotta per il rafforzamento della propria influenza anche al di là del consenso ottenuto
E tutto ciò non solo rende poco trasparenti il gioco politico
Ma si ripercuote pericolosamente sulle istituzioni
Usate spesso strumentalmente come veicolo di affermazioni partigiane
Occorre fare qualcosa andando al di là delle semplici esortazioni o delle recriminazioni moralistiche ecco allora la seconda questione
La seconda questione riguarda appunto il nostro sistema elettorale
è una questione che è rimasta quasi tabù
Permane la statica difesa del proporzionalismo puro
Il quale pur avendo avuto grandi meriti storici non può non rivolgersi ad adeguarsi
Alle mutate condizioni politiche sociali non si tratta peraltro di affidare ai metodi elettorali il compito di razionalizzare modernizzare il sistema politico
Si tratta di fare molto di più quindi
E in gioco infatti la sovranità del cittadino elettore
Il quale ha diritto di avere un accesso più diretto alle scelte di governo
Contando di più nella formazione delle coalizioni
E nel dinamico articolarsi del principio di maggioranza
Certo non spetta a noi indicare soluzioni o suggerire concede
Ma il senso comune spinge ormai verso sistemi
Che è poi Dinoi non puniscano come avviene oggi le aggregazioni
Le polarizzazioni alle coalizioni al momento in cui i partiti si presentano al voto popolare
E ciò si può fare in tanti modi
Dalla predisposizione di soglie minime per l'accesso alla rappresentanza
Alla messa a punto di meccanismi atti ad indicare con certezza le forze politiche
Chiamati al governo del paese
Siamo preoccupati in particolare della instabilità e della precarietà dei governi locali da quelli regionali a quelli comunali
Per questi ultimi dei quali cittadini vivono quasi come esperienza immediata il rapporto democratico
Bisogna avere il coraggio di compiere il primo passo
Non solo per quanto riguarda una più razionale formazione della rappresentanza
Ma forse anche per quanto riguarda la scelta del capo dell'amministrazione
Pur senza indulgere in generale a forme di democrazia plebiscitaria di cui sentiamo tutti i limiti e tutti
Se il sistema politico e correlativamente il sistema elettorale saranno riformati
Allora la terza questione che intendiamo porre potrà trovare una soluzione più facile garanti
Sappiamo perché ne siamo a nostro modo parte
Che i processi di governo sono processi politici
Ed anche in profondità processi sociali
Dei quali contano soprattutto le condizioni in cui si svolgono le le le relazioni tra le parti
Ed il confronto tra i valori e gli interessi in gioco
Ma il circuito decisionale pubblico Allo stato attuale delle cose non funzioni
Il problema è complesso e molti possono essere gli approcci
A noi sembra che ci sia innanzitutto un esigenza di redistribuzione di compiti e di potere
Non solo nei rapporti tra le istituzioni pubbliche ma nei rapporti tra questi e le istituzioni che vivono nella società civile
Non si può quindi non prendere atto
Che una larga parte dell'attività normativa anche di rango legislativo e ormai quasi interamente nelle mani del governo
Il quale ricorre con evidente forzatura dei limiti costituzionali alla decretazione d'urgenza
Invano inseguito su questo terreno dal Parlamento
A cui pure spetta in via ordinaria il potere legislativo
Basterebbe solo questa macroscopica anomalia costituzionale
Per costringere tutti ad aprire un ampio e profondo dibattito sui problemi attuali della funzione regolatrice dei rapporti civili economici e sociali
Pare a noi che vi sia ancora nel nostro ordinamento un eccesso di regolazione iperattivi in contanti pubblici
La stessa area della contrattazione collettiva
Come altre affidati a forme di autonomia e di solidarietà sociale sono quasi sempre messi a repentaglio
E continuamente in base ad atti legislativi e regolamentari
Che in una democrazia ben ordinata non dovrebbero avere corso
Anche il Governo e l'amministrazione non godono di alcuna riserva regolamentare costituzionalmente garantita
Come per esempio è prevista nella disciplina della Costituzione dalla Quinta Repubblica francese
Ciò rende precari e per qualche aspetto inutili anche riforme importanti come quella intrapresa di recente
Con il riordinamento dell'attività di governo il riassetto della Presidenza del Consiglio
Cioè forse all'origine di ciò
Un eccesso di enfasi sull'idea ottocentesca della onnipotenza parlamentare
Certo è che occorre riaprire tale questione promuovendo una più larga e profonda redistribuzione di poteri e responsabilità normative regolati
Tra Parlamento governo autonomie regionali e locali parti sociali e l'autonomia privata
Se questo non si farà
Si corre il rischio di essere volenti o nolenti coinvolti
In una sorta di deregolazione selvaggia o in un confuso accavallarsi gli atti di esercizio di poteri privati e pubblici senza ordine e senza regole
Eccoci giunti così alla quarta questione
Che assume peraltro una posizione primaria è quasi pregiudiziale rispetto a tutte le altre
Ma mano che si maturano la nostra esperienza associativa ed insieme la nostra corresponsabilità
Nella gestione del potere sociale sentiamo sempre più intensamente l'esigenza che si rinnovi l'intera filosofia pubblica nel nostro Paese
E che si trovi conferma effettive pieno svolgimento il sistema dei valori che fonda la nostra democrazia repubblicana
C'è un grande dibattito cari amici praticamente in tutto il mondo ed anche da noi sull'etica della convivenza sociale
Quasi d'incanto fioriscono una moltitudine di etiche
Dall'etica degli affari alla Bioy
Noi non siamo estranei a questo dibattito da questa stessa produzione culturale
Anzi
La nostra stessa presenza è una testimonianza che i rapporti economici
Non meno di quelli sociali e politici debbono essere sottoposti ad un giudizio superiore ad una regola trascendente
Il posto che la politica nella nostra strategia nell'azione quotidiana e queste
Non inseguiamo come qualcuno pensa forme neo corporativa e di democrazia
Vi è una democrazia fondata sul puro scambio politico
Se vogliamo e pratichiamo forme di intese forme di scambio con i pubblici poteri
Lo facciamo avendo sempre ben presente per mo'che la nostra matrice storico-culturale ci colloca nella più genuina autentica tradizione della democrazia pluralista
è il nome di questa tradizione
Che difendiamo con energia da ogni possibile attacco la libertà l'indipendenza e l'autonomia di ogni forza politica e sociale del nostro Paese
E pur perseguendo traguardi di maggiore razionalità ed efficacia negli assetti di governo
Pubblici e privati non possiamo non guardare con sospetto ogni tentativo di far imboccare alla nostra democrazia ipotesi discutibili i neo decisionismo
Corsi così come abbiamo rifiutato
Così come abbiamo rifiutato logiche pratiche di consociazione
Andiamo in discesa ore ai credo di stringe
Strategie motivazioni organizzazione sono come non mai intrecciate
Volevo saltare la parte che riguarda l'organizzazione per riguardo agli ospiti ma il Congresso innanzitutto dei delegati e di questo dobbiamo parlare
Non si sfugge con ciò l'importanza della specificità in senso proprio
Delle logiche organizzative organizzò complesso come il nostro
Tuttavia restiamo dell'idea
Che il duplice contestuale processo di differenziazione e l'integrazione
Richiesto dalla confederali vita odierna sia da noi più che altrove largamente dipendente dalle persone
Anche l'innovazione organizzativa passa prima di tutto
Per l'intelligenza il cuore dei sindacalisti
E anche per questo che intendiamo riassegnare collocazione centrale alla formazione
Specialmente finalizzata ad una politica dei quadri meno occasionale più coltivata sistematicamente verificato
è per questo inoltre
Che sollecitiamo un costume di una pratica fin da cane
Fatta di testimonianza di rapporti rinnovati
E vi è il suo avviso tra la gente
E non di messaggi in codice tra dirigenti di ordine di servizio
Il sindacalismo per via telefonica
I problemi della sindacalizzazione dei nuovi posti di lavoro
Delle emergenti figure professionali delle piccole aziende
Debbono essere affrontati con un piano straordinario pluriennale che affidi uno sforzo anche di proselitismo aggiornato nazionale
è il momento di capitalizzare politicamente ed organizzativamente
Una ritrovata identità e dunque di presentare in tutto il suo valore e con assoluta lealtà la realtà della Cina
La nostra riorganizzazione farà dunque leva sulla necessità di sviluppare l'associazionismo come fonda di sovranità a partire dai posti di lavoro assicurando a tutti i gruppi professionali la loro presenza
Di assicurare la continuità delle rappresentanze sindacali dai posti di lavoro alle strutture esterne superando di Walid meglio origine storica oggi incomprensibile
Di contrattualizzare le norme per le rappresentanze sindacali aziendali
Intese come unica espressione dei sindacati esterni e di quelli che possono costituire
Di definire le procedure e le cadenze di rinnovo delle rappresentanze sindacali
Di intraprendere iniziative comuni con le associazioni delle piccole e medie imprese e con le associazioni delle imprese nei settori nuovi su un terreno dalla formazione professionale utilizzando anche le strutture apposite Dell'Atti di integrare la formazione professionale con la forma
A e il ritardo sulle questioni sollevate dal rispetto degli equilibri ambientali
La routine e non consente adeguati sviluppi di quella soggettività femminile
Che organizzativamente parlando al nostro interno due criteri sostanziali di misura
Quanto e quante donne contano nel sindacato
Come e quanto una sfera della loro tutele dei loro diritti efficace della contrattazione
Abbiamo compiuto degli importanti progressi nel valorizzare la presenza femminile al nostro interno
Ma occorre procedere con ben maggiore efficacia
La previsione di soglie garantite alle donne
Negli organi e nelle liste
E stata in questi anni caricata di significati eccessivi
La rivendicazione di quote garantite tra l'altro a mio avviso l'indicatore è sicuro di un anno negativa situazione di fatto
Cioè della progressiva difficoltà anche la rappresentanza femminile incontra Mammano che si sale dagli organismi di base a quelli più elevati
Sui quali in sostanza la previsione di quote garantite esercita la propria forzature
In realtà e lungo questo percorso che occorre intervenire
In tutti i punti dell'organizzazione
Cioè in cui canali si chiudono e le donne incontrano sbarramenti e difficoltà oggettive
Alla forma della garanzia che pure talvolta si è dimostrata una leva utile
Noi preferiamo una sostanza partecipativa e legittimante
A partire dai livelli di base
Alimentata da un rigoroso lavoro di formazione
Di sviluppo mirato di una politica dei quadri femminili di rimozione degli infiniti ostacoli interni che deve impegnarsi per l'intero prossimo quadriennio
Sono certo che i risultati saranno alla fine migliore
Più solidi e duraturi e soprattutto autentici dell'ottica
Di una conquista vera di superiori responsabilità sindacali
Per le nostre donne che come gli uomini lo vorranno e ne saranno degne
è evidente però cari amici
Che non sarà tollerabile l'immobilismo perpetuo di certe aree dell'organizzazione
Esiste una ipocrisia sottile diffusa quando si affrontano questi problemi
Ipocrisia a volte non dolorosa perché espressione di chiusure ritardi ieri nella cultura e negli atteggiamenti
Chi fra noi però considera con buoni argomenti
Forzò sognarti ufficio sulla predeterminazione di soglie di rappresentanza nelle sedi contrattuali o negli organi
Da oggi in poi non potrà però contemporaneamente agire fra ponendo ostacoli di fatto il più i micidiali alla crescita alla responsabilità la rappresentanza delle donne della CISL
L'azione organizzativa confederale dovrà con decisione assumere per i prossimi anni il superamento di questo ritardo
La routine inoltre non consente
Di integrare nell'insieme composito delle sensibilità delle politiche dell'organizzazione
Quel rinnovato protagonismo dei nostri lavoratori anziani
Del quale siamo giustamente orgogliosi ma che esige altrettanto giustamente adeguati livelli di sistematica integrazione logica dell'organizzazione
I nostri lavoratori anziani hanno infatti dato prove splendide in questi anni prove di vitalità di attaccamento alla CISL di concretezza politica di capacità di mobilitazione
Sui vasti fronti delle questioni sociali previdenziali sanitarie nei singoli territori ma anche sui temi di rilievo generale e anticipatori del nostro stesso futuro
La loro presenza e di grande significato per noi come per l'intero Paese
Persino per la sua stabilità politica l'aggregazione sindacale dei lavoratori anziani non produce contratti
Ma è di enorme rilievo per l'intera società anche come leva che ha bloccato i ricorrenti tentativi a formazioni strumentali è politicamente qualunquista e sono stati una barriera i pensionati della CGIL della CISL e della UIL
Ci sono poi nelle categorie ville circostanze specificità inediti ed è spesso trascurate espressioni del lavoro
Non intendiamo ridiscute un'intera setto ma consideriamo che l'esperienza delle federazioni accorpate
Così come si è di fatto è voluta in taluni settori vada rivisitata
Probabilmente in taluni casi si è mosso in controtendenza
E nel momento meno opportuno comunque il sorgere di specificità che invece esigeva maggiore radicamento
Vicinanza articolazione
Del resto nemmeno i criteri che animarono l'intera operazione sono stati uniformemente applicata dobbiamo perciò avviare una urgente l'approfondita istruttoria sia sua alcuni degli accorpamenti categoriali esistenti
Discernere quel che vanno a quel che non va con l'occhio ai lavoratori ma anche alle esigenze Della confederali ITA
Tale istruttoria e le proposte conseguenti dovranno essere affidate discusse dal consiglio generale che sarà espresso da questo congresso
Non molto c'è da rivedere invece e la competenza resta agli organismi delle Unioni regionali dell'articolazione orizzontale delle strutture
Qui il criterio fu quello di un superiore decentramento di una lesione più precisa ai singoli contesti territoriali che ha dato globalmente buoni risultati sia politici che organizzativo
Ma al di là delle difficoltà strutturali avvertiamo tutti credo il bisogno di controllare una certa proliferazione e moltiplicazione di livelli non sarà universalmente valido ma è certo ad esempio che alcuni livelli regionali di categoria
Più che realizzare interconnessioni funzionali realizzano avvolti artificiosi e perciò inessenziali e deboli centri di autorità interno
Al futuro consiglio generale
Toccherà al futuro consiglio generale
Toccherà in termini ancora più ampio proporre
Una semplificazione degli schermi delle procedure delle deleghe da un livello al successivo semplificazione che conduca se possibile ad una drastica riduzione di una dispersiva ripetitività
Ma il vero primo passo della nostra per così dire riforma istituzionale
Riguarda con ogni evidenza le nostre strutture di bassa
La CISL e nei luoghi di lavoro e contro lo stesso il fondamento della nostra idea di democrazia sindacale
Su questo punto vitale deve essere sviluppato una forte iniziativa
Capace di travolgere il pigrizie ritardi con l'obiettivo di non lasciare alcun posto di lavoro senza un'attiva e ben organizzata struttura dalla nostra organizzazione
Da almeno dieci anni il sindacato si interroga sulla sua democrazia
Viene anche se veramente interrogato ne può sfuggire al senso profondo della domanda
Per tre ragioni
La principale che il sindacato esercita responsabilità regola questioni importanti nella vita di lavoratori ormai divenuti cittadini
La seconda deriva dalla crisi dell'unità sindacale e dalla serpeggiante competizioni tra organizzazioni la terza è conseguenza della crescente difficoltà di rappresentare un lavoro variegato per settori gruppi professionali denso di soggetta vi vi soggettività vecchie e nuove
Di fronte ai dividendi della democrazia sindacale
Il modello cinese il è senza dubbio quello che più di ogni altro ha tenuto ed è parso progressivamente il più adeguato
Non abbiamo atteso gli anni recenti per capire che la democrazia rappresentativa è la risposta più matura e più stabile
Abbiamo difeso con successo l'idea del sindacato come libera associazione
Capace di dare ordine e stabilità a quella grande risorsa che è in movimento
La legge non ci spaventa semplicemente essa efficace quando coglie stabilizza l'evoluzione del negoziato sociale
Mentre è sterile caduca quando ad essa vuole sostituirsi
Figli del pluralismo sindacale non temiamo che altri si associno in competizione con noi
Siamo convinti che la confederali ITA può affrontare con successo queste competizioni
Il referendum ma non è un mito salvifico ne calamita
è uno strumento di eccezione che va usato con discernimento
Anche perché non vanno fatto confusioni come accaduto nei due anni scorsi le rappresentanze sindacali non sono identiche a quelle amministrativo istituzionali
Che esercitano il loro ambito un potere discrezionale
E se negoziano hanno sempre una controparte
Che senso ha eleggere rappresentanti sindacali se poi ogni giorno possono venire referendari
Disconosciuti messi in discussione
Ma veramente
Ma veramente vogliamo mettere il delegato il rappresentante sindacale ogni giorno a repentaglio nella sua credibilità nell'esercizio faticoso del ruolo spesso ingrato e quasi sempre privo di vantaggi
Siamo pronti ad un'intesa globale che stabilì che era scale come certe quelle che oggi mancano per le rappresentanze d'impresa stabilendo tempi e modi di elezione prerogative necessità negoziale risorse a disposizione
In questa intesa l'intera l'insieme dei lavoratori sarà chiamati al voto ci sarà posto per soggetti anche diversi dal sindacalismo confederale
Ma l'associazionismo confederale dovrà da noi essere privilegiato
Non per banale interesse alla sopravvivenza bensì perché l'associazione sindacale è un valore un soggetto nobile della democrazia qualcosa che va difeso e valorizzato
In un Paese che vede libertà d'associazione
E anche libertà di non associarsi pur usufruendo del lavoro sindacale e tempo di rivendicare qualche considerazione maggiore per chi aderisce si iscrive partecipò
Gli opportuni
L'opportunismo
L'opportunismo di chi usa il sindacato quando fa comodo è un male non solo per noi ma per la società
Non vorremmo mai impedirlo con regole autoritarie in vigore altrove ma scoraggiarlo sì
è ridicolo continuare a stipulare accordi che danno vantaggi associativi alle associazioni di impresa e che penalizzano invece l'adesione sindacale
C'è una proposta
C'è una proposta emersa dal congresso della nostra Federazione dei trasporti
La cito perché quella che ha passato più guai negli ultimi quattro anni ed ha resistito
C'è una proposta emersa dal congresso dalla nostra federazione dei trasporti
Cioè di escludere dai vantaggi del contratto chi contesta esplicitamente l'accordo
Essa va positivamente valutata ed approfondita
E dovremo capire bene
E dovremmo capire bene lo vogliamo fare
Le ragioni del diniego in particolare della Federazione dei trasporti di della CGIL
Lo vogliamo capire per cercare di superarlo
La questione della democrazia sindacale non è nemmeno dissociati dalla questione dell'unità
L'unità che sindacale cari amici e compagni e un desiderio
Un obiettivo al quale nessun sindacalista può sottrarsi
Un sogno che ha appena
Essa i momenti ha anche i momenti più aspri della nostra storia
La stessa scissione necessaria da cui è nata la CISL e non mollò l'idea dell'unità
Unità non è sindacato unico non è istituzionalizzazione coatta non è omologazione
E il libero convergere verso una grande pluralista organizzazione fatta di diversi ma senza corrente aperta e articolato
Gli anni Settanta ci hanno visti divisi sui modi e sui tempi di questo appuntamento
Le idee ed esperienze ai costumi non erano maturi non lo sono nemmeno ora per incontrarsi senza sacrificare specificità e rinunciato
Poi c'è stato nell'ottantaquattro lo scontro inevitabile
Ancora una volta la CISL ha voluto e dovuto portarne il peso
Ma anche in quei momenti e dopo subito dopo
Nessuno di noi ha dimenticato che il destino del sindacalismo confederale un destino comune
Non dico questo per un omaggio di circostanza l'illusione dell'unità anzi oggi più che mai anche noi siamo autorizzati a puntare su una decisione che primeggia nel sindacalismo italiano
Tuttavia l'evoluzione profonda della società
L'attenuarsi dei contrasti ideologici rendono plausibile una prospettiva di medio-lungo periodo in cui può darsi che l'Unità confederali cessi di essere un sogni irrealizzabili
Su questa prospettiva pesa l'eterna questione per la CGIL e la UIL
Di una relazione codificata con i partiti e quindi una tendenza implicita praticare rapporti con lo Stato che è diversa dalla nostra
Le correnti le identificazioni formalizzati di partito non contrastano io credo soltanto con la concezione della Cisl
Contrastano con le convinzioni medio dell'italiano moderno sono retaggi di una subalternità comprensibile solo al tempo delle Crociate ideologico
Che nella situazione odierna non hanno giustificazione sostanziale
Anche i grandi partiti popolari vogliono dialogare con tutti i sindacati
Noi quindi continueremo a proporre il nostro modello ma vogliamo riaprire questo discorso con gli amici e compagni della CGIL e la UIL per un approfondimento e un confronto serio su questi temi
Quindi conclusioni consolidamento dell'unità d'azione e oggi il traguardo più alto possibile nei rapporti tra le tre confederazioni
Il suo successo la sua tenuta sono la condizione indispensabile per un'efficace azione politica del sindacalismo confederale in Italia
E la condizione per tenere aperta una speranza nel futuro per una più incisiva prospettiva unitaria
Anche questo congresso nel solco che ormai tanto lungo la comprendere quattro generazioni di sindacalisti
E di militanti ha così posto e porrà spontaneamente le ricorrenti domande
Chi siamo
Cosa siamo diventati dove ci dirigiamo quale giustizia quale libertà quale uguaglianza andiamo perseguendo
Soltanto oggi in maniera immediata e talvolta inutilmente spettacolare
Si coglie come la disuguaglianza l'ingiustizia non siano problemi planetari
Guardare il pianeta accettare di essere tanti diversi interdipendenti
Serve a darci per la prima volta un'unità di misura dalla condizione umana
Non più riservata a pochi interprete di privilegiati
Ma alla portata delle discussioni familiari
Delle mense aziendali degli incontri tra gli amici
Più grande la scena umana più noi ci sentiamo piccoli
Ma non fino al punto di negare ogni responsabilità o di chiudere gli occhi
Anche una città una sezione dalla nostra società del benessere
Può diventare un pianeta sconosciuto è complesso
La disperazione che dedichiamo ai mondi lontani colpisce anche qui lontani vicini che vivono a pochi passi
Qui come nel mondo la povertà e povertà di calorie ma anche di diritti di libertà di conoscenze
Il benessere diffuso che abbiamo voluto e per cui abbiamo giustamente lotta
Si è arrestato un confine oltre il quale gli esclusi a differenza degli sfruttati di un tempo non sono in grado di autorganizzarsi di contare da soli
L'orizzonte di giustizia di libertà di uguaglianza
Che solo può dare un senso alla nostra azione ha due caratteristiche nuove
Esso è sovranazionale europeo innanzitutto
Ma si misura Colin vera condizione umana compreso il suo habitat
Esso poi sempre più questione di qualità cosa distribuire quali opportunità di vita quale modello di convivenza quali diritti
Alle domande iniziali
Chi siamo cosa siamo diventati dove andiamo
è possibile rispondere perché prima di tutto il sindacato in piedi ed è forte la CISL è ben presente radicata rappresentativa
Certo non abbiamo aspettato il Lingotto per mettere mano anche rischiando duramente ad una revisione dalla nostra strategia
Lo abbiamo fatto perché era essenziale per restare sindacato soggetto dalla contrattazione collettiva
Soggetto confederale perciò politico
Siamo tornati con più passione tra i lavoratori tra la gente
Abbiamo saputo dire verità difficili a sgradevoli e abbiamo cominciato a riconquistare fiducia adesione partecipazione continueremo a farlo
La nostra fiducia non riposa tanto
Nelle capacità dimostrata nelle mobilitazione nei negoziati nelle adesioni in ripresa
Quanto nella voglia che ho percepito ovunque di impegnarsi e di agire
Noi dobbiamo tra l'altro corrispondere alle attese di decine di migliaia di uomini e donne
Che dà adito all'accisa senza contropartite una quota rilevante della loro esistenza quotidiana
Se infatti salutiamo e guardiamo con ammirazione il grande risveglio del volontariato nella società italiana
Non dimentichiamo neppure per un istante che è il sindacato ancora oggi il luogo dove l'attività sociale volontaria
Luogo
Luogo dove l'attività sociale volontaria alla massima alla massima esperienza quantitativa
Il luogo che più di ogni altro ha a disposizione la risorsa preziosa dell'impegno gratuito
Io ho finito cari amici
Ma una ultima considerazione che ritengono banale voglio farla
La ritengo necessaria riguarda il dibattito precongressuale
Sugli assetti del gruppo dirigente
Potrei dire che la stampa ci ha fatto torto in questi mesi
Dipingendo cinque inviati solo a parlare di organigrammi
Non lo dico
Primo perché il Congresso si celebra anche per questo
Poi perché qualche velina di troppo su quest'argomento è partita anche dal nostro interno
Ma
Il problema di una riflessione seria su questo problema c'è
C'è innanzitutto per il naturale evolversi della vita
Per un profondo senso di responsabilità
Che deve animare ogni gruppo dirigente
Che non pensa egoisticamente solo alla propria sopravvivenza
Per l'esigenza di precise regole interne sulla rotazione delle responsabilità
Che ci siamo dati liberamente e che io ritengo debbano essere rispettate
A becco
Avevo con largo anticipo
Fatto all'organizzazione una proposta precisa per quando riguardava l'assetto di vertice della CISL
Questa proposta è venuta meno a ridosso del congresso
Per una precisa scelta personale
Dinanzi a questa situazione nuova per quanto mi riguarda non ho avuto un attimo di esitazione
Avrei ritenuto scorretto verso di voi
Verso tutta l'organizzazione proporvi in pochi giorni sul problema dell'aggiunto soluzioni affrettate non sufficientemente verificate non sufficientemente discusso
è per questo
Che al Consiglio generale che leggerete a conclusione di questo congresso
Io chiederò naturalmente se sarò rieletto segretario generale di non procedere immediatamente all'elezione della Giunta di non procedere immediatamente all'elezione della Giunta
Ma di darmi la possibilità di formulare inseguito una meditata proposta
Vi assicuro che i criteri che ispirerà hanno il mio lavoro e spero di tutto il gruppo dirigente centrale
Per chiudere questo problema saranno improntati
Ad una forte tensione unitaria al coinvolgimento di tutte le strutture
Ad un'ottica che guardi più al futuro e all'interesse dell'organizzazione che a schemi del passato che sono ormai superati da una consolidata gestione
Un saluto un saluto
Un saluto e un ringraziamento sincero
Voglio rivolgere a nome di tutti voi
Agli amici crea e Colombo che lasceranno
Agli amici
Agli amici crea eccolo
Che lasceranno le responsabilità di segreteria
Ma resteranno vicini a noi a dare il contributo della loro capacità ed è la loro esperienza nell'interesse della CISL e dei lavoratori ad essi aderenti
Cari amici
E l'ambiente ogni tanto l'ho detto solo all'inizio però ne ho parlato questa sera un po'con impegni precisi Coffa
Cari amici e danni
Noi apparteniamo a generazioni di sindacalisti fortunati
Attorno a noi purtroppo
Ci sono ancora situazioni
Nelle quali per affermare i valori di un sindacalismo libero e democratico
C'è chi rischia la prigione e qualche volta purtroppo anche la vita
Tra i nostri ospiti stranieri
Ci sono ancora uomini che nei loro Paesi si trovano in queste situazioni
Per citarne solo qualcuno nel Sudafrica razzista e nel Cile di Pinochet
Ad essi va alla nostra ammirazione e la riconferma di una grande fraterna solidarietà operativa
Qui in Italia
Da questa situazione fortunata
Dobbiamo come per il passato
Trarre stimoli forti
Per continuare il nostro impegno
Per rafforzare la nostra democrazia
Per ridurre gli squilibri all'ingiustizia per costruire per i nostri figli un futuro migliore
Negli elenchi
Prego i delegati di rimanere in sala perché abbiamo ancora
Un o da svolgere
Primarie in Graziano Marini per la relazione
E penso offre al dibattito sicuramente degli spunti che questo congresso
Riprenderà e discuterà tanto da arrivare alla conclusione con delle decisioni importanti
Ora però vorrei dare la parola a idolo Marco Tonelli
Per la relazione del collegio dei sindaci
Tempi e si può anche a rinviare resta un compito e mi è stato assegnato non solo possiamo anche
Aveva
All'ora
Accogliendo il vostro accordo tralasciamo per domani mattina alle nove siamo qui ricordate
Efficace sottolinea abbiamo
Predisposto domani
Verrà quindi
S'
Intorno all'idea che l'efficacia delle misure che si adottano sia incompatibile o debba semplicemente fare a meno di criteri di valore di equità di solidarietà
Dissociare le ragioni dal rigore del rigore dagli imperativi di equità e di solidarietà ha prodotto soltanto per ora una miscela intollerabile di iniquità e dimenticati economicamente e socialmente squilibrata
Corresponsabili Giacinta l'impresa significa per noi prima di tutto
Compro metterci sul terreno arduo ma non evitabile dalla proposta
Lo abbiamo fatto ripetutamente con responsabilità e spirito di apertura
Assumendo anche indicazioni e proposte emerse
Dal dibattito culturale
E politico e che ci sono sembrate convincente
I nostri indirizzi di fondo al di là di specificazione di merito particolarmente dettagliate che ci sono
In tema di previdenza e di sanità possono riassumersi così
Occorre chiudere definitivamente il ciclo della gestione meramente contabile nella finanza pur
Delle manovre degli artifici di bilancio in funzione di quel grossolano indicatore che il fabbisogno annuo di cassa
Occorre liquidare come socialmente impraticabile ed economicamente non gestibile ogni lusso Oria terapia d'urto
Di spallate risolutive ritenute capaci di abbattere la montagna del debito pubblico in un arco temporale ristretto
Occorre assumere un orizzonte di medio periodo nell'ambito del quale raccordare in modo armonico e coerente
La politica di bilancio la politica monetaria la politica dei redditi la crescita dell'intera economia
Si tratta infatti di operare con discutesse ugualmente su più fronti
Dato che il Daily cosiddetto piano di rientro quand'anche raggiungesse il proprio obiettivo e cioè l'azzeramento del fabbisogno primario non sarebbe di per sé sufficiente a bloccare la crescita del debito rispetto al PIL
Sul versante della spesa dove si tratta di operare essenzialmente una rivalutazione qualitativa in termini di finalizzazione deficienza degli impieghi ci pare che la fissazione di un limite quantitativo alla sua espansione in rapporto al PIL
Possa vincolare le scelte di qualità e le imprescindibili riforme strutturali attinenti meccanismi di gestione e controllo selettivo della spesa stessa
Ma la partita politicamente più rilevante sarà da noi giocata sulla riforma fiscale
L'insopportabilità crescendo delle ingiustizie prodotte dall'attuale sistema fiscale giunto ormai alla consumazione del rapporto fiduciario
Che lega i cittadini a questo Stato democratico
Anche per tale motivo riteniamo i lavoratori e i pensionati
Hanno dato prove di imponenti e civili mobilitazione
Lo scandalo delle evasioni legali e illegali rivela per ammissione dello stesso governo
Dei partiti di governo mi pare che l'ultimo sia stato
L'onorevole Craxi a Milano nella sua relazione ad indicare dati quantitativi sconvolgenti
Questi dati indicano cifre spaventose connessi a privilegi furbizie potentati
Che non ci stancheremo di denunciare
Tra questi potentati ci sono vere e proprie cascate professionali
Che ormai costituiscono una questione sociale di primaria grandezza come sponda di conservazione di regalo talvolta dei rapporti umani e politici
Noi collochiamo tra i potentati
Anche le intese
La cui competitività utilizzabili ambienti rilevanti i margini di elusione
C'è un atto legale
Certa delusione legale
Ma sempre elusione
E il sistema fiscale italiano offre con una generosità senza confronti in piano europeo
Con la vertenza fiscale
Abbiamo compiuto un salto di qualità e non ci fermeremo
Nell'interesse del Paese che mai come in questo caso coincide con gli interessi dei lavoratori
L'aver smantellato cari amici il meccanismo del fiscal drag
La grande valvola di scarico sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati di tutte le disgrazie nella nostra economia
Dall'inflazione al disco al dissesto dei conti dello Stato sino alle inefficienza delle strutture pubbliche
Obbligherà a ricercare in altre direzioni
Politicamente non indolori i necessari aggiustamenti ed era quello che volevamo e che in teoria
Questo è il valore profondo
Del risultato sinora raggiunto
Ogni successivo passaggio ogni ulteriore progresso esigerà sforzi moltiplica
Ma questa battaglia è possibile
La riforma fiscale un grande valore politico e strategico ed è capace di suscitare al tempo stesso siamo convinti
Forti tensioni unificanti e solidaristiche
Va anche detto però e l'avanzamento ulteriore del processo di riforma fiscale ci impegna contestualmente ad iniziative di alto profilo su almeno due versanti
Quello della riqualificazione della spesa pubblica è quello dell'efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione
Brevemente sul primo versante ci viene osservato il che la montagna del debito pubblico in assenza di nuove entrate si è gradualmente costruita con il nostro consenso di fatto
Perché lo Stato ha dovuto far fronte ad una crescente spesa sociale
La logica conseguenza dell'osservazione e che occorre tra l'altro ridimensionare lo stato sociale
Noi sappiamo invece che la quota di spesa pubblica
Destinata spesa sociale addirittura in graduale diminuzione e che l'operazione di ridimensionamento dello Stato sociale in atto
Ma non perché si accompagna al risanamento della finanza
Piuttosto perché si realizza di fatto con un crescente degrado delle prestazioni e dei servizi perso era una alla collettività
Le nostre proposte di merito
Nel campo che la previdenza dell'assistenza e della sanità si inseriscono invece in una concezione radicalmente diversa
Voi abbiamo dalla riconferma della universalità delle prestazioni fondamentali dello stato sociale
E quindi dalla esigenza di innalzare gli standard qualitativi a livelli compatibili
Con le domande dei cittadini in campo previdenziale ci muoviamo così e coerentemente nell'intransigente difesa del sistema pensionistico pubblico
Sia pure riformato
Escludendo che le pensioni integrative che pure scegliamo senza incertezze svolgano una qualunque funzione surrogatoria
A tale principio si ispirano che resto alcuni importanti recenti innovazioni da noi fortemente voluto come la separazione dalla previdenza dall'assistenza come la delegificazione ristrutturazione dell'INPS
La funzione sociale fondamentale della presenza pubblica è quella di assicurare la tutela degli zar spera dei diritti di cittadinanza che connotano una società avanzata e di realizzare tale obiettivo secondo il principio della solidarietà sociale
Non si è mosso con questa chiarezza e coerenza il governo dimissionario sulla questione dei ticket sanitari abbiamo fatto proposte alternative rispetto alle difficoltà del sistema
Su queste proposte
Abbiamo realizzato la straordinaria mobilitazione del dieci maggio
Quello sciopero generale lo abbiamo già detto non è stato archiviato
Il governo informazione
Dovrà darci risposte chiare su questo punto come abbiamo sottolineato in questi giorni assieme a CGIL e UIL
Al presidente incaricato il presidente ha recato indicato qui era l'onorevole De Mita
Poi è venuto l'onorevole Andreotti
Che parlerà al nostro congresso lunedì
Qualche anticipazione l'ha fatta attendiamo da Lussu su questa materia della sanità la conferma di decisioni che il governo dovrà prendere senza tentennamenti
Ritornando dietro da una proposta sbagliata
L'altro versante l'altra priorità e quella dell'efficienza e dell'efficacia dalla pubblica amministrazione
E sia pure brevemente vorrei mettere lei infatti necessaria su questo punto
La necessità contestuale cioè di cambiare la macchina dello Stato
Su questo punto l'intero movimento sindacale sembra atteso al varco
E la CISL in ragione del suo elevato grado di rappresentatività tra i pubblici dipendenti lo è in maniera particolare
Affrontiamo la prova anzi la poniamo come passaggio cruciale di questo congresso
Come un passaggio fondamentale del sindacalismo confederale
Questa indispensabile e urgente nuova modernizzazione della società italiana
O si farà con i lavoratori o non si farà e si farà con i lavoratori io dico specialmente con i lavoratori della Cisl
La strada sarà certo dura ma è già stata intrapresa
Gli impegni che del resto hanno assunto i congressi dalle nostre categorie del settore pubblico impegni talvolta coraggiosi ci fanno essere realisticamente ottimisti
Non approviamo sempre lei
Il sordo mormorio che qua e là si leva contro il lavoro nei pubblici uffici
è una incrinatura della confederali vita pericolosa ed inutile anche se nasce spesso dal combinarsi di delusioni pratiche di altri lavoratori
Che sono anch'essi cittadini e di non conoscenza di meccanismi sedimentati rigidi complesse e tra l'altro poco verificabili perché qui non agiscono fattori che siano in qualche modo equivalenti funzionali del mercato
Non approviamo questo mormorio ma possiamo capirlo
Ciò che invece respingiamo con sdegno il ciclico riproporsi di campagne strumentali che più o meno spettacolare mente
Suggeriscono che la causa dei disservizi e delle inefficienze è imputabile ai lavoratori
Tali campagne farebbero bene invece a denunciare documentare una storia infinita di responsabilità
Anche a livello politico e istituzionale un insieme paralizzante di limite strutturali
Tra noi è talmente radicata ormai la convinzione della necessità di voltare pagina
Della impossibilità di restare inchiodati all'esistente
E teniamo al contrario di aver talvolta forzato la mano e l'orientamento dei nostri attivisti
Dei lavoratori nostri iscritti
Il consenso a cambiamenti radicali ha bisogno di un elevato grado di conoscenza
E valutazione di ogni possibile implicazione si può infatti dire sì a tutto ma senza vera convinzione
Si può dire sia tutto ma senza mettere in conto la disponibilità propria cambiare abitudini di vita e di lavoro
Consolidate forse in qualche caso comode
Dovremmo essere leali
Dire che si cambia davvero e che il cambiamento è una conquista anche se imporrà adattamenti impegnativi
Per quanto graduale e controllato prudente nella salvaguardia di ogni possibile garanzia questo gruppo dirige dirigente ritiene comunque
Che il processo messo in moto dall'indole settore dall'intero settore pubblico sia irreversibile e che tutta la CISL deriva guida otto e sua sorella
In chiave di proposta politica come in chiave negoziale abbiamo dato prove di elevata responsabilità
Prove che naturalmente hanno un prezzo esso consiste appunto nell'assegnare respiro alla contrattazione settoriale di comparto decentrata in funzione prima di tutto degli obiettivi di riforma condivise
L'insopportabile disagio e che molte volte come sapete come accade anche oggi a oltre due anni dalla scadenza dei precedenti contratti
Siamo obbligati a conquistare riconquistare lo stesso tavolo negoziale
Si tratta di una mutilazione che deve cessare
Dobbiamo essere pronti a definire l'ambito di legittimazione della contrattazione
Cioè ad ottenere chiarezza sia sulle fondi sia sui soggetti
Che intervengono nelle procedure negoziali dobbiamo anche pervenire ad un decentramento contrattuale completo sugli istituti normativi che attengono all'organizzazione del lavoro e del personale
Occorre poi cambiare atteggiamento e prospettiva
Prendere atto cioè che la contrattazione decentrata non poche creare differenziazioni
E che queste compete le differenze nei regimi tra i lavoratori siano giustificate dal servizio reso dalla sua qualità
C'è da fare in modo che all'interno dell'area pubblica all'interno stesso dei comparti si crei un vero e proprio mercato del lavoro e dei servizi si crei concorrenzialità tra attività settori ed uffici
Ancora
Occorre consentire che si costituiscano forme di verifica dei cittadini e degli utenti sulla natura la qualità l'efficienza dei servizi
Favorire l'emersione
Delle professionalità intermedie cioè dei quartieri
Qualificare con poteri e responsabilità la diligenza professionale
Non servono cari amici
Come ho sentito come qualcuno in bocca il mille Romiti
Anzi io leggendo il libro di Pansa qualche volta e ho il dubbio che sia di troppo oppure uno solo
Ma serve un'autorevolezza e responsabilità vera e legittima certo disinnescata da un po'matti ismi di carriera
Date le premesse il cammino indicato sarà duro
Ma va proseguito senza incertezze
Il messaggio forte e determinato di questo congresso non può che essere questo
La CISL e decidere impegnare tutte le sue forze per questa nuova grande modernizzazione dalla società
Il primo contratto firmato in questi giorni quelli del parastato
Recepisce segni importanti di questa impostazione della nostra volontà di cambiamento
Si tratta di accelerare ora per gli altri settori la fase dei rinnovi e tenere ferme le nostre coerenza
La teoria e la pratica di una cultura sindacale aperta a nuovi traguardi impone importanti adeguamenti delle politiche contrattuali e salariali
Vale a dire non lo strumento principe della nostra azione
Tali adeguamenti hanno profonde motivazioni di ordine strutturale
Non discendono cioè da scelte di natura volontaristica ma dal concreto dinamismo dell'economia della produzione del lavoro
In sostanza la quell'insieme insieme di fenomeni che vanno dalla internazionalizzazione dell'economia alla terziarizzazione crescente
Ai mutamenti degli schemi dell'organizzazione del lavoro
Parlo Nambu nel nostro importante convegno del novembre scorso di investire il patrimonio della solidarietà Inter categoriale in un sistema contrattuale e salariale all'insegno dell'unità dei distinti
Volendo con ciò intendere che oggi è possibile unificare il lavoro dare adesso più peso e potere solo distinguendo i lavori solo valorizzando le peculiarità di ciascuno
Questo orientamento che raccoglie uno dei principali elementi di discontinuità rispetto al recente passato
Deve permeare le nostre scelte quotidiane
Rimodellare la contrattazione nel suo complesso indicare il senso generale dei singoli comportamenti contrattuali che oggi dentro e fuori si fatica a percepire
Proponiamo in primo luogo la scelta di un comune modello di riferimento
Per la contrattazione sia nell'aria pubblica che in quella privata nell'industria nei servizi nell'agricoltura
Tra le diverse logiche che hanno ispirato la contrattazione
Coi si stende talora confliggendo la CISL è convinta che siano oggi mature le condizioni per l'affermazione di una logica contrattuale disegno partecipativo
L'unica del resto coerentemente in grado di perseguire più avanzati sviluppi democrazia anche economica
Non cambiamo Cavallone percorso
Piuttosto intendiamo condurre agli sviluppi più conseguenze in un contesto ben più favorevole
Quella esperienza di sindacato nuovo che fu proposta con successo alle nostre origini segno partecipativo vuol dire infatti rafforzamento dell'autonomia collettiva
Rafforzamento Della competerà Rita cioè Organizzazione delle coerenze tra diversi settori
Concezione dell'impresa e del lavoro come risorse ai fini di una più giusta ripartizione della ricchezza e delle opportunità
Segno partecipativo vuol dire riconoscimento del ruolo del lavoro nel successo dell'impresa
Vuol dire arricchimento di capacità professionali e umane
Vuol dire piena cittadinanza dei lavoratori e del sindacato secondo lo spirito dell'articolo quarantasei della Costituzione
Vuol dire conquista di pienezza di diritti sindacali ovunque si lavora a partire dalle aziende di piccole dimensioni nelle quali è concentrato una quota rilevante del lavoro dipendente
Vuol dire il riequilibrio dei poteri vuol dire ricostruzione rinnovamento arricchimento che saranno tutt'altro che pacifici Cilea conflittuali dell'attuale sistema di relazioni sindacali nuove regole del gioco ma anche arricchimento dei contenuti contrattuali e in siamo debbano essere oggetto di confronto sistematico tra le parti sociali a livello confederale nazionale e decentrato
I temi della formazione professionale del mercato del lavoro dell'industrializzazione del Mezzogiorno della tutela ambientale del politico inteso
Pensiamo che la sfera dalla contrattazione debba estendersi dal mero versante della distribuzione del reddito a quello della produzione dell'accumulazione
La contrattazione per la costituzione di fondi integrativi di pensione deve orientarsi verso forme di controllo e autonomia che facciano dei nuovi regimi un patrimonio sicuro dei lavoratori
Pensiamo alla riduzione dell'orario di lavoro
Una nuova politica degli orari sarà il tratto caratterizzante di questi anni
Un'accentuata tendenza
Al diffondersi di una pluralità di figure di rapporti di lavoro
Ha rotto un tempo un certo schema rigido e tradizionale e ha favorito più selettive occasioni di personalizzazione del tempo di lavoro
E una tendenza particolarmente sentita dalle donne
La CISL approva una riduzione flessibile nel senso che si adatti alle diverse e mutevoli situazioni
Purché si tratti di soluzioni contrattate che comunque abbassino la soglia dell'orario medio e determinano saldi occupazionali positivi
Ma le ragioni fondamentali e giustificative della rivendicazione di una riduzione dell'orario
Restano tutte in piedi perché constatiamo l'inesistenza di meccanismi che consentano il recupero dell'occupazione perduta con gli incrementi di produttività attuali e di quelli annunciati
Ancora più forti e in sequenza via via più accelerato
Il nostro obiettivo sono le trentacinque ore settimanali
Serve un grande articolate Progetto operativo di tutti i sindacati europee perché il dumping sociale ed economico
Passa anche per queste trame
Ma serve intanto forzare tutte le opportunità e tutti i varchi servono per consentire vie nazionali che accostino quell'obiettivo compresa una legislazione di sostegno come abbiamo recentemente ha richiesto
Quanto al Salario ci dicemmo in quel convegno che ho ricordato che i suoi livelli dovevano essere il risultato della combinazione di quattro criteri
E cioè la solidarietà la professionalità la produttività e la faticosi ITA
E ci sforziamo di articolare nella traduzione sui livelli della contrattazione
Accettando il presupposto della Costituzione semina sia in area pubblica che privata
Di meccanismi di misurazione concordata della produttività o degli risultati economici dell'impresa o dell'efficienza dei servizi e quindi più complessi sistemi di incentivazione
Ma forse non abbiamo chiarito ad articolare compiutamente il criterio della solidarietà
Intendo dire che non siamo così ingenui da non sapere di quali vasti margini generalmente parlando dispongano oggi almeno le intese
Ma intendo ricordare anche che nessuna revocato la nostra prima opzione per il lavoro e dunque la necessità di comportamenti salariali coerenti
Per la loro parte con tale scelta
Anche nel sindacato talvolta la doverosa attenzione alle congiuntura aziendali insinua di fatto la tentazione ad un rovesciamento delle priorità
è una tentazione che va contrastata come sbagliata politicamente economicamente eticamente
Nedved resto possibile proporsi obiettivi strategici come le trentacinque ore immaginando politiche salariali non congruente o demagogiche sommatoria
Dobbiamo essere realisti concreti e coerenti
Realismo significa che l'esistenza di spazi negoziali per il salario non può tramutarsi rincorsa generalizzata
Concretezza significa evitare di distribuire in mille rivoli margini di produttività esistenti
Coerenza significa tener conto delle priorità che abbiamo da tempo assegnato all'obiettivo occupazionale
Chi fra noi lancia appassionate condanne ad una società che seleziona i due terzi e getta ai margini il resto dovrebbe ben sapere che i processi redistributivi
Tutti i non possono allora chiudersi all'interno dei già occupati
Pensiamo ancora ad un governo nazionale del conflitto intendiamo affidare alla logica dei rapporti di forza solo quei conflitti originato da rivendicazioni rispedita al mittente
Dobbiamo invece affidarci a forme di conciliazione e l'arbitrato per tutte le controversie individuali e plurime
Nonché per i conflitti di matrice interpretativa
Siamo dunque per un sistema di regole di rapporti che ridimensioni il ricorso all'azione diretta per le soluzioni di tali controversie
Ed esalti l'autonomia e l'autosufficienza delle parti sociali rispetto all'intervento in sede giurisdizionale
A questi principi la Cisl agganciato la trattativa aperta con la Confindustria per nuove relazioni sindacali da questi principi non possiamo prescindere se vogliamo arrivare come nostra intenzione ad una stretta conclusiva
Obbligati a selezionare gli elementi di una strategia non abbiamo avuto incertezze nello scegliere nel dare risalto che vorremmo al tempo stesso politica culturale al grande tema della formazione
Sappiamo
Che la più grande ricchezza specie dopo l'avvento della società informatica non si misura tanto in capitale fisico
In impianti e macchinari quanto in capitale immateriale
Cioè in conoscenza competenza intelligenza è proprio con l'investimento nella conoscenza che si prepara il futuro ed è nella formazione degli uomini che si vincono o si perdono le spire dell'innovazione
Da questa affermazione bisogna trarre tutte le conseguenze anche in chiave di politica sindacale e dunque collocare in alto molto in alto come parte costituiva di una strategia coerente
Il rinnovamento del sistema scolastico pubblico e di tutti gli assetti formativi
Le riforme gli investimenti che perseguiamo debbono in sé innanzitutto qualificare il sistema pubblico al quale va riconosciuto il merito in questi decenni
Di aver contribuito sostanzialmente alla crescita economica e democratica del Paese garantendo alle giovani generazioni una ricca e preziosa esperienza il pluralismo culturale ideale
La nostra prima opzione che sia garantito a tutti i cittadini più elevato qualificato moderno livello d'istruzione
Come patrimonio culturale di base utile per l'efficacia di itinerari ricorrenti a diversi livelli
Di formazione professionale sul lavoro
è una scelta di valore ma corrisponde anche all'esigenza della produzione dei servizi
Alla nuova qualità delle professionalità alla più complessa partecipazioni in tutti gli ambiti alla integrazione dei mercati europei ai termini nuovi delle interdipendenze globali
La seconda opzione di fondo
E quella del perseguimento della integrazione in un disegno che valorizzi le autonomie
Dei diversi sistemi formativi dei relativi sistemi di orientamento di osservazione del mercato del lavoro di programmazione progettazione e valutazione degli interventi di coordinamento delle iniziative integrate con il lavoro di aggiornamento continuo degli operatori
L'integrazione dei processi formativi tra istruzione e formazione professionale
Formazione sul lavoro è l'unica possibile risposta ai nuovi percorsi della contestualità dell'alternanza della ricorrenza
La terza scelta è quella del riconoscimento e della valorizzazione del ruolo dell'impresa e del tema di innovazione e integrazione del sistema di formazione professionale
La formazione professionale pertanto materia da privilegiare nelle nuove relazioni sindacali della contrattazione dello sviluppo degli enti bilaterali occorre naturalmente riconsiderare tutta l'importanza strategica della formazione sindacale bene intuita e con lungimiranza dei nostri fondatori compreso quel necessario SEG mento che il circuito dell'informazione
E in atto nel nostro Paese un imponente processo di redistribuzione del potere sull'informazione
Potere che non a caso interessa impresse gruppi finanziari potenti
In questo quadro le nostre pubblicazioni la nostra casa editrice il nostro quotidiano sono una realtà anche se parziale
Ma è insensato non proporsi traguardi di superiore livello e diffusione
Tanto più che la prova di vitalità offerta in questi anni da conquiste del lavoro suscita meraviglia in altri ambienti o ci viene realmente invidiata
Il giudizio sull'esperienza del quotidiano è dunque positivo
Anche se ci sembra opportuno
Anche se ci sembra opportuno valutarla assieme più accuratamente e considerarne la reale efficacia
C'è ancora da riaprire un dialogo più generale col mondo della ricerca e della cultura
Forse per la CISL e cari amici
è arrivato il momento di aprire le finestre e far circolare anche aria nuova
Dobbiamo
Dobbiamo caratterizzarci
Per coloro che non hanno perso l'abitudine di guardare avanti rimettersi in discussione
Come coloro che hanno la presunzione di capire progettare
Possiamo anche osare di più
Se la conoscenza e la nuova frontiera dell'accumulazione
Perché non impostare una nuova battaglia diversa da quella per la verità
Mai combattuta per intero sul fondo di solidarietà
No dico sollecitando ogni approfondimento negli organi opportuni
Ma ci pare innovativa di grande respiro condivisibile
L'idea di destinare una frazione degli incrementi salariali
Una frazione badate bene
Per alimentare assieme a contributi pubblici aziendali un fondo variamente articolato
Per la formazione e l'aggiornamento permanente ovvero per l'investimento in capitale umano finalizzato all'innovazione
Tale fondo controllato orientato gestito dal sindacato può creare in proprio o in collegamento con competenze esterne strutture formative di alta qualificazione
Si tratterà ovviamente di una formazione funzionale all'allargamento delle convenienze economiche sociali
Allora forse Amendola il sapere del lavoro sia interazione col sapere dell'impresa sia con le esigenze più generali
Funzionale ad una tendenziale socializzazione dell'innovazione nei luoghi di lavoro pubblici e privati
Funzionale al potenziamento delle capacità di negoziazione di gestione dei processi
Questo fondo non pagherà dividenti matto potrà rilasciare dei bonus
Spendibili in attività formativa individuale e collettiva da usare secondo modalità anche non tradizionali
Una quota di questi bonus potrà essere destinata in ottica solidaristica a favore di particolari situazioni di disagio o a quote di lavoro giovanile o a settori di particolare interesse strategico e così via
Siamo ovviamente ad una proposta di larga massima
Tuttavia il convincimento che la sostiene e cioè che compito nostro
E anche quello di organizzare la crescita culturale professionali
Degli uomini e delle donne nel lavoro so che incontrerà il vostro sicuro consenso almeno lo spero
Il nostro sforzo e sostanzialmente rivolta CRI condurre l'azione della Cisl nel vivo dei processi che riguardano l'intero contesto e garantirà desse il massimo di efficacia possibile
Non tutto ovviamente dipende da noi
Molto anzi moltissimo dipende dalla realtà politica ed istituzionale
Avvertiamo ogni giorno che passa anche nella sua pericolosità qualunquisti Ca'
L'irritazione il disincanto della gente comune verso i messaggi ai comportamenti del mondo politico
Verso una diffusa deresponsabilizzazione del suo ceto
Verso meccanismi decisionali chiaramente inadeguati ai problemi da affrontare
Nelle proposte per il dibattito preparatorio
Di questo congresso che la segreteria confederale ha diffuso a febbraio
C'è la franca ammissione della debolezza della nostra capacità di proposta su questi temi
Pura giudicati ormai ineludibili
La ritrosia di lunga data manifestata dalla Cisl
Nel partecipare con autonome posizioni al dibattito sulle riforme istituzionali
Ritengo abbia una giustificazione storica
Non è CEO essendo un semplice peccato di omissione
E l'atteggiamento conseguente a molti elementi della nostra logica e della nostra tradizione
In sostanza la lezione dalla nostra storia
Che ha attraversato alterne vicende evolutive che tocca frontalmente me è che tocca fondamentalmente ai partiti compiere le scelte istituzionali
Queste scelte provocano il nostro deciso intervento
Solo se sono in discussione i lineamenti del sistema democratico oppure se vengono pregiudicate le condizioni del libero esercizio dell'azione sindacale
L'imperativo di Herno ricorrente nei nostri dibattiti e lo sapete
Di occuparci cioè delle istituzioni e del funzionamento generale dalla macchina dello Stato
In tutte le sue articolazioni nasce proprio da una condizione attuale che riteniamo pregiudichi la percorribilità dei nostri obiettivi sindacali
Troppe volte
Abbiamo pagato il prezzo di una relativa impotenza
A fronte di interlocutori instabili inerti non responsabili
L'autonomia è fuori discussione
E se mai va detto che essa corre rischi superiori ogni volta che le domande provenienti dalla società civile e dal mondo del lavoro incontrano resistenze inerzie meccanismo inceppato
Qualcuno ancora ci suggerisce di aggirare l'ostacolo
Di condizionare dall'interno
Superando sostanzialmente il regime delle incompatibilità
Il nostro no elmetto è perentorio per ragioni di fatto e di principi
Noi abbiamo la consapevolezza
Che sono tutti e tre i termini del rapporto democratico
I cittadini partiti e le istituzioni che devono appropriarsi pienamente dei poteri e dei compiti
Che avessi rispettivamente appartengono per esercitarli e svolge ruoli del reciproco controllo e nella solidale responsabilità verso la comunità nazionale
Per questo non è immaginabile alcun disegno di riforma istituzionale
Senza perseguire al tempo stesso un più efficiente funzionamento del sistema politico
Così come non è possibile pensare che questo possa raggiungere traguardi di maggiore erra razionalità
Senza aggiustamenti e ritocchi anche sensibili del sistema elettorale
Ognuno di questi sistemi infine affonda le sue radici e continuamente si nutre di quel sistema di valori collettivi che costituisce il comune sentire della Repubblica
La necessaria condivisione di alcune fondamentali scelte di etica pubblica
Certo agire contemporaneamente su ognuno di questi ambiti ideali e pratici non è un'impresa facile
E tuttavia ad essa il Paese non può più ormai sottrarsi
E noi stessi ad essa non possiamo non contribuire se vogliamo fino a fare fino in fondo il nostro dovere civile e politico di grande organizzazione di rappresentanza dei lavoratori italiani
Per quel che ci riguarda dunque in ordine a tutto ciò poniamo quattro questioni
Che ci sembrano le più urgenti egli indilazionabile
La prima questione tocca direttamente il cuore del sistema politico
I partiti sono i principali è quasi esclusivi organizzatore della partecipazione popolare
I soggetti che più di ogni altro di ogni altro a norma di Costituzione concorrono alla determinazione dalla politica nazionale
Avessi guardiamo con rispetto e fiducia
Ma non possiamo non vedere le difficoltà e le contraddizioni in cui si dibattono
E del resto naturale
Ad una rappresentanza frammentata e dispersa non può che corrispondere una capacità di direzione politica per una effettiva direzione politica deboli e precarie
Impari comunque almeno di fronte alle grandi questioni che il Paese si trova davanti
Questo Stato del sistema politico perdura ormai da troppo tempo e non sembra suscettibile di riforme per via puramente interne
Non solo resta ancora lontana la possibilità di vere coalizioni alternative fra loro
Ma anche i pochi tentativi che pure si sono fatti e si fanno per semplificare il quadro politico e costruire poli di aggregazione
Appaiono sistematicamente destinati all'insuccesso
Questa cronica debolezza dei partiti anche di quelli maggiori
Porta di per sé ad una competitività esasperata
Ad una lotta per il rafforzamento della propria influenza anche al di là del consenso ottenuto
E tutto ciò non solo rende poco trasparente il gioco politico ma si ripercuote pericolosamente sulle istituzioni
Usate spesso strumentalmente come veicolo di affermazioni partigiane
Occorre fare qualcosa andando al di là delle semplici esortazioni o delle recriminazioni moralistiche ecco allora la seconda questione
La seconda questione riguarda appunto il nostro sistema elettorale
è una questione che è rimasta quasi tabù
Permane la statica difesa del proporzionalismo puro
Il quale pur avendo avuto grandi meriti storici non può non revolver sì ad adeguarsi
Alle mutate condizioni politiche sociali non si tratta peraltro di affidare ai metodi elettorali il compito di razionalizzare modernizzare il sistema politico
Si tratta di fare molto di più invece e in gioco infatti la sovranità del cittadino elettore
Il quale ha diritto di avere un accesso più diretto alle scelte di governo
Contando di più nella formazione delle coalizioni
E nel dinamico articolarsi del principio di maggioranza
Certo non spetta a noi indicare soluzioni o suggerire concede
Ma il senso comune spinge ormai verso sistemi che Pennino e non puniscano come avviene oggi le aggregazioni
Le polarizzazioni alle coalizioni al momento in cui i partiti si presentano al voto popolare
E ciò si può fare in tanti modi
Dalla predisposizione di soglie minime per l'accesso alla rappresentanza
Alla messa a punto di meccanismi atti ad indicare con certezza le forze politiche
Se amate al governo del paese
Siamo preoccupati in particolare della instabilità e della precarietà dei governi locali da quelli regionali a quelli comunali
Per questi ultimi dei quali cittadini vivono quasi come esperienza immediata il rapporto democratico
Bisogna avere il coraggio di compiere il primo passo non solo per quanto riguarda una più razionale formazione della rappresentanza
Ma forse anche per quanto riguarda la scelta del capo dell'amministrazione
Tu senza indulgere in generale a forme di democrazia plebiscitaria di cui sentiamo tutti i limiti e tutti i rischi
Se il sistema politico e correlativamente il sistema elettorale saranno riformati allora la terza questione che intendiamo porre potrà trovare una soluzione più facile garantita
Sappiamo perché ne siamo a nostro modo parte che i processi di governo sono processi politici
Ed anche in profondità processi sociali
Dei quali contano soprattutto le condizioni in cui si svolgono le le le relazioni tra le parti
Ed il confronto tra i valori e gli interessi in gioco
Ma il circuito decisionale il pubblico Allo stato attuale delle cose non funzioni
Il problema è complesso e molti possono essere gli approcci
A noi sembra che ci sia innanzitutto un esigenza di redistribuzione di compiti e di potere
Non solo nei rapporti tra le istituzioni pubbliche
Ma né i rapporti tra questi e le istituzioni che vivono nella società civile
Non si può quindi non prendere atto
Che una larga parte dell'attività normativa anche di rango legislativo e ormai quasi interamente nelle mani del governo
Il quale ricorre con evidente forzatura dei limiti costituzionali alla decretazione d'urgenza
Invano inseguito su questo terreno dal Parlamento
A cui pure spetta in via ordinaria il potere legislativo basterebbe solo questa macroscopica anomalia costituzionale
Per costringere tutti ad aprire un ampio e profondo dibattito sui problemi attuali della funzione regolatrice dei rapporti civili economici e sociali
Pare a noi che vi sia ancora nel nostro ordinamento un eccesso di regolazione iperattivi incuranti pubblici
La stessa area della contrattazione collettiva come altre affidate a forme di autonomia e di solidarietà sociale sono quasi sempre messi a repentaglio
E continuamente in base ad atti legislativi e regolamentari
Che in una democrazia ben ordinata non dovrebbero avere corso
Anche il Governo e l'amministrazione non godono di alcuna riserva regolamentare costituzionalmente garantita
Come per esempio è prevista nella disciplina della Costituzione dalla Quinta Repubblica francese
Ciò rende precari e per qualche aspetto inutili anche riforme importanti come quella intrapresa di recente
Con il riordinamento dell'attività di governo il riassetto dalla Presidenza del Consiglio
C'è forse all'origine di ciò
Un eccesso di enfasi sull'idea ottocentesca della onnipotenza parlamentare
Certo è che occorre riaprire tale questione promuovendo una più larga e profonda redistribuzione di poteri e responsabilità normative regolati
Tra Parlamento governo autonomie regionali e locali parti sociali ed Autonomie privato
Se questo non si farà
Si corre il rischio di essere volenti o nolenti coinvolti in una sorta di deregolazione selvaggia o in un confuso accavallarsi di atti di esercizio di poteri privati e pubblici senza ordine e senza regole
Eccoci giunti così alla quarta questione
Che assume peraltro una posizione primaria è quasi pregiudiziale rispetto a tutte le altre
Ma mano che si maturano la nostra esperienza associativa ed insieme la nostra corresponsabilità
Nella gestione del potere sociale sentiamo sempre più intensamente l'esigenza che si rinnovi l'intera filosofia pubblica nel nostro Paese
E che si trovi conferma effettive pieno svolgimento il sistema dei valori che fonda la nostra democrazia repubblicana c'è un grande dibattito cari amici praticamente in tutto il mondo ed anche da noi sull'etica della convivenza sociale
Quasi d'incanto fioriscono una moltitudine di etiche dall'etica degli affari alla bioetica
Noi non siamo estranei a questo dibattito da questa stessa produzione culturale
Anzi
La nostra stessa presenza è una testimonianza che i rapporti economici
Non meno di quelli sociali e politici debbono essere sottoposti ad un giudizio superiore ad una regola trascendente
Il posto che la politica nella nostra strategia nell'azione quotidiana e queste non inseguiamo come qualcuno pensa forme neo corporative di democrazia né una democrazia fondata sul puro scambio politico
Se vogliamo e pratichiamo forme di intese forme di scambio con i pubblici poteri
Lo facciamo avendo sempre ben presente fermo che la nostra matrice storico-culturale ci colloca nella più genuina e autentica tradizione dalla democrazia pluralista
è il nome di questa tradizione che difendiamo con energia da ogni possibile attacco la libertà l'indipendenza e l'autonomia di ogni forza politica sociale del nostro Paese
E pur perseguendo traguardi di maggiore razionalità ed efficacia negli assetti di governo pubblici e privati non possiamo non guardare con sospetto ogni tentativo di fare imboccare alla nostra democrazia ipotesi discutibili di neo decisionismo
Corsi così come abbiamo rifiutato
Così come abbiamo rifiutato logiche pratiche di consociazione
Andiamo in discesa ore credo di stringe
Strategie motivazioni organizzazione sono come non mai intrecciate
Volevo saltare la parte che riguarda l'organizzazione per riguardo agli ospiti ma il Congresso innanzitutto dei delegati e di questo dobbiamo parlare
Non ci sfugge con ciò l'importanza e la specificità in senso proprio
Delle logiche organizzative un organizzo complesso come il nostro
Tuttavia restiamo dell'idea
Che il duplice contestuale processo di differenziazione d'integrazione
Richiesto dalla confederali vita odierna sia da noi più che altrove largamente dipendente dalle persone
Anche l'innovazione organizzativa passa prima di tutto
Per l'intelligenza e il cuore dei sindacalisti
E anche per questo che intendiamo riassegnare collocazione centrale alla formazione
Specialmente finalizzata ad una politica dei quadri meno occasionale più coltivata sistematicamente verificato
è per questo inoltre che sollecitiamo un costume d'una pratica sindacale
Fatta di testimonianza di rapporti rinnovati
Ebbene il suo avviso travaglio
Il sindacalismo per via telefonica
I problemi della sindacalizzazione nei nuovi posti di lavoro
Delle emergenti figure professionali nelle piccole aziende
Debbono essere affrontati con un piano straordinario pluriennale che attivi uno sforzo anche di proselitismo aggiornato e nazionale
è il momento di chi capitalizzare politicamente ed organizzativamente
Una ritrovata identità e dunque di presentare in tutto il suo valore e con assoluta lealtà alla realtà della CISL
La nostra riorganizzazione farà dunque leva sulla necessità di sviluppare l'associazionismo come fonda di sovranità a partire dai posti di lavoro assicurando a tutti i gruppi professionali la loro presenza
Di assicurare la continuità delle rappresentanze sindacali dai posti di lavoro alle strutture esterne superando di Walid mail di origine storica oggi incomprensibile
Di contrattualizzare le norme per le rappresentanze sindacali aziendali
Invece come unica espressione dei sindacati esterni e di quelli che possono costituirsi
Di definire le procedure le cadenze di rinnovo delle rappresentanze sindacali
Di intraprendere iniziative comuni con le associazioni delle piccole e medie imprese e con le associazioni delle imprese nei settori nuovi su un terreno dalla formazione professionale utilizzando anche le strutture apposite della CISL
Di integrare la formazione professionale con la formazione sindacale che consenta ai giovani la scelta delle organizzazioni sindacali e la conoscenza degli scopi e delle politiche della Cisl
La routine assorbe gran parte delle nostre risorse
Ciò contrasta normalmente con le indicazioni tanto spesso ripetute sui nuovi cambi di impegno
Le nuove prima novità ai nuovi soggetti
La routine e non consente un'adeguata accostamento dei giovani di fare tutto ciò che vorrebbe potremmo fare per le professionalità elevata
O per i lavoratori immigranti dai Paesi terzi
Non permette quell'estensione di rapporti competenza e sensibilità sollecitate da nuovi interessi e da nuovi problemi
Ciò spiega tra l'altro la nostra relativa povertà e il ritardo sulle questioni sollevate dal rispetto degli equilibri ambientali
La routine e non consente adeguati sviluppi di quella soggettività femminile
Che organizzativamente parlando al nostro interno due criteri sostanziali di misure
Quanto e quante donne contano nel sindacato
Come e quanto a una sfera della loro tutele dei loro diritti efficace della contrattazione
Abbiamo compiuto degli importanti progressi nel valorizzare la presenza femminile al nostro interno
Ma occorre procedere con ben maggiore efficacia
La previsione di soglie garantite alle donne negli organi e nelle liste
è stata in questi anni caricata di significati eccessivi
La rivendicazione di quote garantite tra l'altro a mio avviso l'indicatore è sicuro di un anno negativa situazione di fatto
Cioè della progressiva difficoltà anche la rappresentanza femminile incontra Mammano che si sale dagli organismi di base a quelle più elevate
Sui quali in sostanza la previsione di quote garantite esercita la propria forzatura
In realtà e lungo questo percorso che occorre intervenire
In tutti i punti dell'organizzazione
Cioè in cui canali si chiudono e le donne incontrano sbarramenti e difficoltà oggettive
Alla forma della garanzia che pure talvolta si è dimostrata una leva utile
Noi preferiamo una sostanza partecipativa e legittimante
A partire dai livelli di base
Alimentata da un rigoroso lavoro di formazione
Di sviluppo mirato di una politica dei quadri femminili di rimozione degli infiniti ostacoli interni che deve impegnarci per l'intero prossimo quadriennio
Sono certo che i risultati saranno alla fine migliore
Più solidi e duraturi e soprattutto autentici nell'ottica
Di una conquista vera di superiori responsabilità sindacali
Per le nostre donne che come gli uomini lo vorranno e ne saranno degne
è evidente però cari amici
Che non sarà tollerabile
L'immobilismo perpetuo di certe aree dell'organizzazione
Esiste una ipocrisia sottile diffusa
Quando si affrontano questi problemi
L'ipocrisia a volte non dolosa perché espressione di chiusure ritardi ieri nella cultura e negli atteggiamenti
Chi fra noi però considera con buoni argomenti
Forse solo sognato litigio sulla predeterminazione di soglie di rappresentanza nelle sedi contrattuali o negli organi
Da oggi in poi non potrà però contemporaneamente agire apponendo ostacoli di fatto il più micidiali alla crescita alla responsabilità la rappresentanza delle donne della civiltà
L'azione organizzativa confederale dovrà con decisione assumere per i prossimi anni
Il superamento di questo ritardo
La routine inoltre non consente
Di integrare nell'insieme composito delle sensibilità delle politiche dell'organizzazione
Quel rinnovato protagonismo dei nostri lavoratori anziani
Del quale siamo giustamente orgogliosi ma che esige altrettanto giustamente adeguati livelli di sistematica integrazione logica dell'organizzazione
I nostri lavoratori anziani hanno infatti dato prove splendide in questi anni prove di vitalità di attaccamento alla Cina
Di concretezza politica di capacità di mobilitazione
Sui vasti fronti delle questioni sociali previdenziali sanitarie nei singoli territori ma anche sui temi di rilievo generale e anticipatori del nostro stesso futuro
La loro presenza e di grande significato per noi come per l'intero Paese
Persino per la sua stabilità politica l'aggregazione sindacale dei lavoratori anziani non produce contratti
Ma è di enorme rilievo per l'intera società anche come la leva che ha bloccato i ricorrenti tentativi a formazioni strumentali è politicamente qualunquista e sono stati una barriera i pensionati della CGIL della CISL e della UIL
Ci sono poi nelle categorie
Mille circostanze specificità inediti R. spesso trascurate espressioni del lavoro
Non intendiamo ridiscute un'intera setto ma consideriamo che l'esperienza delle federazioni accorpate
Così come si è di fatto è voluta in taluni settori vada rivisitata
Probabilmente in taluni casi si è mosso in controtendenza
E nel momento meno opportuno comunque il sorgere di specificità che invece esigeva maggiore radicamento
Vicinanza articolazione
Del resto nemmeno i criteri che animarono l'intera operazione sono stati uniformemente applicata dobbiamo perciò avviare una urgente l'approfondita istruttoria sia su alcuni degli accorpamenti categoriali esistenti
Discernere quelli che vanno a quel che non va con l'occhio ai lavoratori ma anche alle esigenze Della competerà Rita
Tale istruttoria e le proposte conseguenti dovranno essere affidate discusse dal consiglio generale che sarà espresso da questo congresso
Non molto c'è da rivedere invece e la competenza resta agli organismi delle Unioni regionali dell'articolazione orizzontale delle strutture
Qui il criterio fu quello di un superiore decentramento
Di una lesione più precisa ai singoli contesti territoriali che ha dato globalmente buoni risultati sia politici che organizzativo
Ma al di là delle difficoltà strutturali avvertiamo tutti credo il bisogno di controllare una certa proliferazione e moltiplicazione di livelli
Non sarà universalmente valido ma è certo ad esempio che alcuni livelli regionali di categoria
Più che realizzare interconnessioni funzionali realizzano avvolte artificiosi e perciò inessenziali e deboli centri di autorità interni al futuro consiglio generale
Toccherà al futuro consiglio generale toccherà in termini ancora più ampio proporre una semplificazione degli schermi delle procedure delle deleghe da un livello al successivo semplificazione che conduca se possibile ad una drastica riduzione di una dispersiva ripetitività
Ma il vero primo passo della nostra per così dire riforma istituzionale
Riguarda con ogni evidenza le nostre strutture di base
La CISL e nei luoghi di lavoro e contro lo stesso il fondamento della nostra idea di democrazia sindacale
Su questo punto vitale deve essere sviluppato una forte iniziativa
Capace di travolgere il pigrizie ritardi con l'obiettivo di non lasciare alcun posto di lavoro senza un'attiva e ben organizzata struttura dalla nostra organizzazione
Da almeno dieci anni il sindacato si interroga sulla sua democrazia
Viene anche se veramente interrogato ne può sfuggire al senso profondo della domanda
Per tre ragioni
La principale è che il sindacato esercita responsabilità regola questioni importanti nella vita di lavoratori ormai divenuti cittadini
La seconda deriva dalla crisi dell'unità sindacale
E dalla serpeggiante competizioni tra organizzazioni
La terza è conseguenza della crescente difficoltà di rappresentare un lavoro variegato per settori gruppi professionali denso di soggetta vi vi soggettività vecchie e nuove
Di fronte ai dilemmi della democrazia sindacale
Il modello cinese il è senza dubbio quello che più di ogni altro ha tenuto ed è parso progressivamente il più adeguato
Non abbiamo atteso gli anni recenti per capire che la democrazia rappresentativa è la risposta più matura e più stabile
Abbiamo difeso con successo l'idea del sindacato come libera associazione
Capace di dare ordine e stabilità a quella grande risorsa che è in movimento
La legge non ci spaventa semplicemente essa efficace quando coglie stabilizzare evoluzione del negoziato sociale
Mentre è sterile caduca quando ad essa vuole sostituirsi
Quindi del pluralismo sindacale non temiamo che altri si associno in competizione con noi
Siamo convinti che la confederali ITA può affrontare con successo queste competizioni
Il referendum ma non è un mito salvifico ne calamita
è uno strumento di eccezione che va usato con discernimento
Anche perché non vanno fatto confusioni come accaduto nei due anni scorsi le rappresentanze sindacali non sono identiche a quelle amministrativo istituzionali
Che esercitano il loro ambito un potere discrezionale
E se negoziano hanno sempre una controparte
Che senso ha eleggere rappresentanti sindacali se poi ogni giorno possono venire referendari disconosciuti
Messi in discussione
Ma veramente ma veramente vogliamo mettere il delegato
Il rappresentante sindacale ogni giorno a repentaglio nella sua credibilità
Nell'esercizio faticoso del ruolo spesso ingrato e quasi sempre privo di vantaggio
Siamo pronti ad un'intesa globale che stabilì Alaska regole certe
Quelle che oggi mancano per le rappresentanze d'impresa stabilendo tempi e modi di elezione prerogative necessità negoziale risorse a disposizione
In questa intesa l'intera l'insieme dei lavoratori sarà chiamati al voto ci sarà posto per soggetti anche diversi dal sindacalismo confederale
Ma l'associazionismo confederale dovrà da noi essere privilegiato
Non per banale interesse alla sopravvivenza bensì perché l'associazione sindacale è un valore un soggetto nobile della democrazia qualcosa che va difeso e valorizzato
In un Paese che vede libertà d'associazione
E anche libertà di non associarsi pur usufruendo del lavoro sindacale
E tempo di rivendicare qualche considerazione maggiore per chi aderisce si iscrive partecipò
Opportuni
Opportuni
Mo'l'opportunismo di chi usa il sindacato quando fa comodo è un male non solo per noi ma per la società
Non vorremmo mai impedirlo con regole autoritaria in vigore altrove ma scoraggiarlo sì
Ridicolo continuare a stipulare accordi che danno vantaggi associative alle associazioni di impresa e che penalizzano invece l'adesione sindacale
C'è una proposta
C'è una proposta emersa dal congresso che la nostra federazione dei trasporti
La cito perché è quella che ha passato più guai negli ultimi quattro anni ed ha resistito
C'è una proposta emersa dal congresso dalla nostra federazione dei trasporti
Cioè di escludere dai vantaggi del contratto chi contesta esplicitamente l'accordo
Essa va positivamente valutata ed approfondita
Dovremo capire bene ne dovremo capire bene lo vogliamo fare
Le ragioni del diniego in particolare della Federazione dei trasporti di della CGIL
Lo vogliamo capire per cercare di superarlo
La questione della democrazia sindacale non è nemmeno di sociabilità la questione dell'unità
L'unità che sindacale cari amici e compagni e un desiderio
Un obiettivo al quale nessun sindacalista può sottrarsi
Un sogno che attraversa i momenti ha anche i momenti più aspri della nostra storia
La stessa scissione necessaria da cui è nata la CISL e non mollò l'idea dell'unità
Unità non è il sindacato unico non è istituzionalizzazione coatta non è omologazione
E il libero convergere verso una grande pluralista organizzazione fatta di diversi ma senza corrente
Aperta e articolato
Gli anni Settanta ci hanno visti divisi sui modi e sui tempi di questo appuntamento
Le idee le esperienze i costumi non erano maturi non lo sono nemmeno ora per incontrarsi senza sacrificare specificità e rinunciare
Poi c'è stato nell'ottantaquattro lo scontro inevitabile
Ancora una volta la CISL ha voluta dopo avuto portarne il peso
Ma anche in quei momenti e dopo subito dopo
Nessuno di noi ha dimenticato che il destino del sindacalismo confederale un destino comune
Non dico questo per un omaggio di circostanza l'illusione dell'unità anzi oggi
Più che mai anche noi siamo autorizzati a puntare su una decisione che primeggia nel sindacalismo italiano
Tuttavia l'evoluzione profonda della società
L'attenuarsi dei contrasti ideologici rendono plausibile una prospettiva di medio-lungo periodo
Il gol può darsi che l'Unità confederali cessi di essere un sogni irrealizzabili
Su questa prospettiva pesa l'eterna questione per la CGIL e la UIL
Di una relazione codificata compatibile quindi una tendenza implicita praticare rapporti con lo Stato che è diversa dalla nostra
Le correnti
Le identificazioni formalizzati di partito non contrasto né io credo soltanto con la concezione della Cina
Contrastano con le convinzioni medio dell'italiano moderno
Sono retaggi di una subalternità comprensibile solo al tempo delle Crociate ideologico
Che nella situazione odierna non hanno giustificazione sostanziale
Anche i grandi partiti popolari vogliono dialogare con tutti i sindacati
Noi quindi continueremo a proporre il nostro modello ma vogliamo riaprire questo discorso con gli amici e compagni della CGIL e la UIL per un approfondimento e un confronto serio su questi temi
Quindi conclusioni consolidamento dell'unità d'azione e oggi il traguardo più alto possibile dei rapporti tra le tre confederazioni
Il suo successo la sua tenuta sono la condizione indispensabile per un'efficace azione politica del sindacalismo confederale in Italia
E la condizione per tenere aperto una speranza del futuro per una più incisiva prospettiva unitaria
Anche questo congresso nel solco che ormai tanto lungo la comprendere quattro generazioni di sindacalista
E di militanti ha così posto e porrà spontaneamente le ricorrenti domande
Chi siamo
Cosa siamo diventati dodici dirigiamo quale giustizia quale libertà quale uguaglianza andiamo perseguendo
Soltanto oggi in maniera immediata e talvolta inutilmente spettacolare
Si coglie come la disuguaglianza l'ingiustizia non siano problemi planetari
Guardare il pianeta accettare di essere tanti diversi interdipendenti
Serve a darci per la prima volta un'unità di misura dalla condizione umana
Non più riservata a pochi interprete di privilegiati
Ma alla portata delle discussioni familiari
Delle mense aziendali degli incontri tra gli amici
Più grande la scena umana più noi ci sentiamo piccoli
Ma non fino al punto di negare ogni responsabilità o di chiudere gli occhi
Anche una città una sezione dalla nostra società del benessere
Può diventare un pianeta sconosciuto è complesso
La disperazione che dedichiamo ai mondi lontani
Colpisce anche qui lontani vicini che vivono a pochi passi
Qui come nel mondo la povertà e povertà di calorie ma anche di diritti di libertà di conoscenze
Il benessere diffuso che abbiamo voluto e per cui abbiamo giustamente lotta
Si arresta ad un confine oltre il quale gli esclusi a differenza degli sfruttati di un tempo non sono in grado di autorganizzarsi di contare da soli
L'orizzonte di giustizia di libertà di uguaglianza
Che solo può dare un senso alla nostra azione ha due caratteristiche nuove
Esso è sovranazionale europeo innanzitutto
Ma si misura con Linda era condizione umana compreso il suo habitat
Spesso poi sempre più questione di qualità cosa distribuire quali opportunità di vita quale modello di convivenza quali direi
Alle domande iniziali
Chi siamo cosa siamo diventati dove andiamo
è possibile rispondere perché prima di tutto il sindacato in piedi ed è forte la CISL è ben presente radicata rappresentativa
Certo non abbiamo aspettato il Lingotto per mettere mano
Anche rischiando duramente ad una revisione dalla nostra strategia
Lo abbiamo fatto perché era essenziale per restare sindacato soggetto dalla contrattazione collettiva
Soggetto confederale perciò politico
Siamo tornati con più passione tra i lavoratori tra la gente
Abbiamo saputo dire verità difficili a sgradevoli
E abbiamo cominciato a riconquistare fiducia adesione partecipazione continueremo a farlo
La nostra fiducia non riposa tanto nelle capacità dimostrata nelle mobilitazione nei negoziati nelle adesioni in ripresa
Quanto nella voglia che ho percepito ovunque di impegnarsi e di agire
Noi dobbiamo tra l'altro
Corrispondere alle attese di decine di migliaia di uomini e donne
Che è dedito all'accisa senza contropartite una quota rilevante della loro esistenza quotidiana
Se infatti salutiamo e guardiamo con ammirazione il grande risveglio del volontariato nella società italiana
Non dimentichiamo neppure per un istante che il sindacato ancora oggi il luogo dove l'attività sociale volontaria il luogo
Il luogo dove l'attività sociale volontaria alla massima alla massima esperienza quantitativa
Luogo che più di ogni altro ha a disposizione la risorsa preziosa dell'impegno gratuito
Io ho finito cari amici
Ma una ultima considerazione che ritengono banale voglio farla
La ritengo necessaria riguarda il dibattito precongressuale
Sugli assetti del gruppo dirigente
Potrei dire che la stampa ci ha fatto torto
In questi mesi
Dipingendo ci impegniamo solo a parlare di organigrammi
Non lo dico
Primo perché il Congresso si celebra anche per questo
Poi perché qualche velina di troppo su quest'argomento è partita anche dal nostro interno
Ma
Il problema di una riflessione seria su questo problema c'è
C'è innanzitutto per il naturale evolversi della vita
Per un profondo senso di responsabilità
Che deve animare ogni gruppo dirigente
Che non pensa egoisticamente solo alla propria sopravvivenza
Per l'esigenza
Di precise regole interne sulla rotazione delle responsabilità
Che ci siamo dati liberamente e che io ritengo debbano essere rispettate
Avevo
Avevo con largo anticipo
Fatto all'organizzazione una proposta precisa
Per quanto riguardava l'assetto di vertice della CISL
Questa proposta è venuta meno a ridosso del congresso
Per una precisa scelta personale
Innanzi a questa situazione nuova per quanto mi riguarda non ho avuto un attimo di esitazione
Avrei ritenuto scorretto verso di voi
Verso tutta l'organizzazione proporvi in pochi giorni sul problema dell'aggiunto soluzioni affrettate non sufficientemente verificate non sufficientemente discusso
è per questo
Che ha consiglio generale che leggerete a conclusione di questo congresso
Io chiederò naturalmente se sarò rieletto segretario generale
Procederei
Sì onere la Giunta di non procedere immediatamente all'elezione della Giunta
Ma vi darmi la possibilità di formulare inseguito una meditata proposta
Vi assicuro che i criteri che ispirerà hanno il mio lavoro e spero di tutto il gruppo dirigente centrale
Per chiudere questo problema saranno improntati
Ad una forte tensione unitaria
Al coinvolgimento di tutte le strutture ad un'ottica che guardi più al futuro e all'interesse dell'organizzazione che a schemi del passato che sono ormai superati da una consolidata gestione
Un saluto
Un saluto un saluto e un ringraziamento sincero
Voglio rivolgere a nome di tutti voi
Agli amici crea e Colombo che lasceranno
Agli amici
Agli amici crea e Colombo
Che lasceranno le responsabilità di segreteria
Ma resteranno vicini a noi a dare il contributo della loro capacità ed è la loro esperienza nell'interesse della CISL e dei lavoratori avessi aderente
Cari amici
Ed amiche pubblico invitato l'ho detto solo all'inizio però ne ho parlato questa sera un po'con impegni precisi Coppa
Cari amici e danni
Noi apparteniamo
A generazioni di sindacalisti fortunati
Attorno a noi purtroppo
Ci sono ancora situazioni
Nelle quali per affermare i valori di un sindacalismo libero e democratico
C'è chi rischia la prigione
E qualche volta purtroppo anche la vita
Tra i nostri ospiti stranieri
Ci sono ancora uomini che nei loro Paesi si trovano in queste situazioni
Per citarne solo qualcuno nel Sudafrica razzista e nel Cile di Pinochet
Ad essi va alla nostra ammirazione
E la riconferma di una grande fraterna solidarietà operativa in Italia
Da questa situazione fortunata
Dobbiamo come per il passato
Trarre stimoli forti
Per continuare il nostro impegno
Per rafforzare la nostra democrazia
Per ridurre gli squilibri all'ingiustizia per costruire per i nostri figli un futuro migliore