Intervista a Paolo Beni sulla posizione dell'ARCI sull'intervento militare internazionale in Libia

Radio radicale siamo collegati telefonicamente con il presidente nazionale dell'ARCI Paolo beni con cui vogliamo parlare dell'intervento in
Libia voi avete diramato una comunicato insieme ne Marino fatta insieme alla rappresenta responsabile pace a fare la Bonini con questo titolo come le lotte per la democrazia con i diritti dei migranti contro lei intervento militare e quindi insomma rispetto
A quello che sta avvenendo rispetto alla risoluzione ONU siete contrari
Sì noi siamo contrari riteniamo che quello che sta avvenendo sia
Da parte dei Paesi europei che stanno intervenendo degli Stati Uniti sia un grave
E loro una posizione fra l'altro non solo nostra ma anche lo stesso avviso mi sembra citando enunciando varie realtà ci sono soltanto la Tavola della Pace perché ne è una
Beninteso noi riteniamo che nella risoluzione ONU ci
Ci fosse molto più interessanti e di positivo
Pensiamo che aiutare gli insorti a resistere alle massacro da parte del regime di Gheddafi impedire alle milizie di Gheddafi di fare stragi del suo popolo siano obiettivi assolutamente
Per fondamentali condivisibili e abbiamo sollecitato più volte
La politica le istituzioni la comunità internazionale ad intervenire in questo senso sulla risoluzione dell'ONU a degli aspetti positivi da questo punto di vista e anche impegnativi prevista
Perché poca innanzitutto una soluzione politica di quella crisi perché impegna gli Stati membri ad adoperarsi
Per rafforzare la pressione diplomatica perché gli scrutini apertamente una guerra di occupazione e mette al primo posto un intervento militare sisma per la tutela delle popolazioni civili
E noi ci stiamo
Perché quello che sta avvenendo sia tutt'altra cosa
Cioè che non si sia fatto niente per realizzare la parte politica di quel dispositivo no se ne sia colto soltanto l'aspetto militare
Un un entusiasmo militarista francamente che ci lascia molto perplessi con istriano attentamente l'intervento
Deciso in tutta fretta addirittura con lui abbiamo assistito apporti una competizione fra chili fra a rilanciare il Gran Bretagna fra chi fa chi sparava per il primo circostanza no
E c'è qualcosa che non funzionava in
In tutto questo
Che sta avvenendo l'Europa che finora è salvaguardare
Assumendosi la grave responsabilità di non essere intervenuta
Tempestivamente al sostegno degli insorti quando il regime era nei primi giorni maggiormente in difficoltà a
Si è lasciato il tempo dal PD riorganizzarci
Fissi interveniva prima probabilmente non si sarebbe arrivati a questo punto e oggi si
Si rinuncia a fare quello che contrapposta di una risoluzione ONU si potrebbe fare cioè
Imporre
Il negoziato fra il regime visto che ci si faccia
Francamente con una fuga militarista irresponsabile dentro un conflitto rischiosissimo e fuori da ogni logica noi pensiamo conflitto che rischia di sfociare
Tutti stanno
Che la no fly zone volevo dire avrebbe comportato questi rischi
Il rischio è quello di sfociare in un confronto aperto in un conflitto lungo e probabilmente anche
Senza sbocchi se non quelli di occupazione straniera
Non
E rischiamo che la la la la vicenda libica
Confermi
La superficialità e l'impreparazione delle classi dirigenti europee che non hanno
Capito prima cosa stava avvenendo
Hanno continuato a sostenere il dittatore rifornirlo di armi a farci affari
E quando hanno pensato che avesse le ore contate l'hanno scaricato dalla dalla sera alla mattina
Si è passati dall'inazione diciamo a tutela dei propri interessi economici a un intervento affrettato
Aspetto un interventismo sospetto dal punto di vista degli interessi che possono celarsi sia tra questo intervento
Mi sembra di poter fornire delle lotte democratiche del mondo arabo
Della società civile araba in questo momento non interessino anche a me
Eppure beni diciamo che questo intervento seppur tardivo a impedito di fatto l'arrivo a Bengasi con le consulenze
Conseguenze tragiche che poteva comportare per la
La popolazione civile delle truppe di Gheddafi questo è innegabile
Infine è innegabile ma ci sarebbe dovuto intervenire prima era
Come bisognava intervenire prima nel senso anche lì probabilmente per sostenere gli insorti una qualche forma di intervento a loro sostegno proprio anche evitare spese però c'era il problema dell'aviazione libica nonché continuava a bombardare e dei delle dei mezzi corazzati insomma c'era un'evidente squilibri o no nella nel confronto militare
Se non c'è dubbio il problema è che quando si avvia un cursus toh armato più Franco mi auguro di diritti il Pagliara ma l'esperienza ci insegna e ne abbiamo anche nella storia recente
Di esperienze di questo si può si sa dove topi finito non si sa dove si dove si finisce
Io penso che la guerra comunque non porti mai la soluzione dei dei problemi e sono passati da quando editore la rivolta in Libia sono passate settimane preziose in cui le diplomazie europee avrebbero dovuto far per fare tutto il proprio
Atteso la propria
Influenza nei confronti del regime di Gheddafi c'è stata in decisione c'è stato un tentennamento
E che cos'è stato decisivo per far degenerare la situazione fino a questo a questo punto
Eppure per lei l'Europa aveva decretato da subito sanzioni diciamo non c'è stato effettivamente
Quella quella risoluzione che poi è arrivata solo qualche giorno fa che ha permesso appunto l'istituzione della no fly zone e ma cos'altro punto poteva si poteva fare secondo lei
No si poteva essere molto più tempestivi e molto più decisi nelle sanzioni nella pressione diplomatica questo non c'è stato obiettivamente basta vedere e le le indecisioni del Governo italiano rispetto anche agli interessi opposi che il nostro Paese al su quel territorio
E a questo punto che cosa bisognerebbe fare secondo voi
Io penso che sia indispensabile arrivare a un cessate il fuoco soprattutto a tutela delle popolazioni civili che la comunità internazionale sotto l'egida dell'ONU tempi Tarantini
Questa situazione deve garantire una funzione di polizia internazionale
E non di guerra di aggressione
In modo da poter dare alla società civile che si sta ribellando a regime la possibilità di esprimersi la possibilità di essere protagonista del proprio riscatto della cacciata del regime
è che e la Società Civile libica che deve essere sostenuta dalla comunità internazionale cessate il fuoco faceva par
The dei punti della
Risoluzione ONU e subito dopo la sua approvazione il Ministero libico della Difesa aveva
Dichiarato che c'era un che l'ora non disponibile un cessate il fuoco salvo poi continuare le operazioni militari
Ma certo perché a questo punto di guerra affittarla bisognerà vedere esito nelle prossime ore però è evidente
Che siamo già andati oltre il mandato ricevuto dalla risoluzione ONU e che siamo già in uno scenario di guerra che coinvolge i Paesi alleati che stanno
Intervenendo sul territorio
Impediscono il pieno anche se la risoluzione sosteneva anche che oltre a una fra le zone se per difendere pur
Tocca e popolazione civile dall'attacco delle
Delle truppe de da fiale si poteva intervenire con tutti i mezzi necessari era scritto nelle nella
Risoluzione ONU
Ma mi sembra francamente che un po'diverso la nostra Regione è una cosa i bombardamenti a terra sono sono un'altra cosa
Il problema è che questa intervento come e quelli che hanno sottolineato
E rispetti anche esperti di famiglia Rimini militare ben più competenti divenne arteria comportava dei grandi rischi
E in qualche modo che fosse e che hanno deciso che gli Stati e ha deciso interveniamo deciso di correre questi rischi con un intervento militare aperto che a questo punto è una vera e propria Quercia
Questo io penso che sia pericolosissimo penso che questo lo si sarebbe dovuto IP fare in tutti i motivi che che e mancata la volontà politica di farlo
Molto chiaro grazie allora Paolo beni Presidente nazionale dell'Arcigay a risentirci a presto