I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000

Messaggi del Presidente della Repubblica giace Napolitano
Il fatto di Cerratina però non sta dando il commercio giunta alla dodicesima edizione si propone nell'anno in cui si festeggia il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Di sviluppare un'analisi accurata e delle modalità che nel corso di quegli anni hanno portato un in Comuni ancora appena lentamente agricola a diventare accurate dunque non industriali più sviluppate del nomina
E nelle prospettive di ulteriore crescita nel nostro Paese nell'ambito degli attuali più ampi scenari di un'economia globalizzata
è particolarmente importante ricordare
Che lo sviluppo economico e sociale dell'Italia veniamo nel tempo alla capacità imprenditoriale allo spirito inattiva alla capacità di trattamento di tante piccole e medie imprese
Spesa a carattere familiare che non ha presentato il tratto caratteristico del nostro tessuto produttivo
A queste e quindi anche Banca alle quali non può mancare e sul parto di pubblici patenti per uscire dalle dimensioni individuali locali fare sistema
Occorre fare riferimento ancoraggi per superare le attuali parlo di persistenti difficoltà di incertezza che seri per quattro negativamente sui livelli dell'occupazione
Con particolare riguardo a quella giovanile e nel Mezzogiorno
Molta resta da fare per risanare le attuali segnali di ripresa instabile durevoli prospettive occupazionali
Se una certa che l'iniziativa di Confcommercio offrirà un contributo importante se tali temi
Rispettando scelte vantiamo adempie ambiziosi obiettivi di crescita in un quadro di quell'ente il saldo ancoraggio Ana cooperazioni nell'ambito dell'Unione europea
Di farti questioni se Ciani Edisu permanente del permanente dualismo pianamente esclude
In questa spinta fare morali gigione Presidente agli illustri relatori agli organizzatori in tutti i partecipanti i migliori auguri per i successi e del fatto
Cari amici innanzitutto grazie al
Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano per il suo messaggio
Mi permetto a margine
Qualche rapidissima annotazione storica
In una recente intervista il Presidente Napolitano
A sottolineato che la formazione dello Stato nazionale italiano segna per l'Italia l'ingresso nella modernità
Affermazione che vale per ogni aspetto della storia d'Italia e che vale anche per la storia economica del nostro Paese
L'Italia del mille ottocentosessantuno ebbe a scrivere Valerio Castronovo ed era in sostanza un'area arretrata priva di materie prime
Con una popolazione crescente e con delle strutture fragili ed elitaria anche se già con un piede nell'area dello sviluppo capitalistico europeo dell'unificazione tecnologica e dei mercati
Con un processo certamente complesso
Ed in cui non sono mancati errori e contraddizioni l'Italia e divenuta nei suoi centocinquant'anni realtà protagonista della crescita e dello sviluppo in Europa e nel mondo
Da economia agricola sia fatta economia industriale classica prima
Ed economia industriale avanzata dopo fino a misurarsi oggi con un crescente con una crescente integrazione fra sistema industriale il sistema dei servizi
Che costituisce la cifra tipica di quell'economia della conoscenza da perseguire in coerenza con le strategie dell'Unione europea
Per costruire crescita sostenibile buona occupazione coesione sociale e territoriale
Facendo leva sulle energie delle imprese del lavoro
E con un ruolo storicamente importante dello Stato e della finanza pubblica il benessere del Paese si è grandemente accresciuto e democrazia e stato sociale si sono sviluppati
Esaurito sì il modello storico del capitalismo di Stato del capitalismo delle grandi famiglie
Piccole e medie imprese e distretti territoriali hanno sorretto la competitività italiana
Nella storia repubblicana un'importante sistema di relazioni sindacali agito come regolatore del rapporto tra capitale e lavoro
Sospinge endo democrazia il benessere ed in veranda o il dettato dell'articolo primo della Costituzione della Repubblica
è stato altresì merito della Repubblica avere sempre mantenuto saldi Simo immesso tra progresso economico e sociale del Paese e partecipazione al progetto europeo
Negli anni più recenti al progetto di unione monetaria che ora chiamata proprio alla luce della lezione della grande crisi a farsi sempre di più compiuta Unione economica e politica
L'Italia e cresciute all'Italia ha saputo crescere
Ricordarle riconoscerlo poi deve essere motivo per spronare tutti a condividere la responsabilità di affrontare le tante difficoltà del tempo presente
Scegliendo di agire per un'Italia più ambiziosa
Occorrono scelte conseguenti scelte
Come ci ricorda il messaggio del Presidente della Repubblica volte a promuovere più ambiziosi obiettivi di crescita in un quadro di coerente saldo ancoraggio
Alla cooperazione nell'ambito dell'unione europea
Di forte coesione sociale
E di superamento del permanente dualismo tra nord e sud
Più ambizione per rilanciare crescita e sviluppo anzitutto nel nostro Mezzogiorno come grande occasione di crescita e di sviluppo dell'intero Paese
Più ambizione per costruire un giusto federalismo fiscale che sia occasione di controllo e riqualificazione della spesa pubblica
Di contrasto e recupero dell'evasione dell'elusione di progressiva riduzione della pressione fiscale complessiva
Primo ambizione per affermare un modello di relazioni tra impresa e lavoro compiutamente collaborative e capaci di sospingere produttività occupazione dinamica salariale
Più ambizione per riconoscere e premiare il merito responsabilità e talento per investire in infrastrutture scuola ricerca innovazione
Più ambizione per il futuro dell'Italia e dei suoi giovani
Sono tutti questi temi che puntualmente tornano negli interventi del Presidente della Repubblica sono tutti questi i temi che qui affronteremo grazie signor Presidente
A
Buon lavoro
Ma
La
Ma
Quale
Dato vale
Vale
Allora
Ma
Visto che ho la parola continuo a mantenerla per pochi
Secondi per
Dare a tutti voi il più cordiale ed affettuoso benvenuto a questa dodicesima edizione del Forum Confcommercio Ambrosetti di Cernobbio
E grazie per avere
Accolto così in tanti il nostro invito alla partecipazione e dal e confronto
E a centocinquanta anni dall'unità è necessario uno sforzo straordinario per
Accelerare ed
Il robusti dire la crescita nel nostro Paese questa mattina noi
Abbiamo presentato una
Ricerca
Dalle quale emerge e che il vero problema del e Paese sta
Nella
Struttura della
Strutturazione
Importante di
Accelerare questa risorsa fondamentale che quella
Dei i consumi
Cerco di riassumere velocemente e questo
Nel passaggio dicendo che prima della recessione dal due mila e uno
Al duemila e sette i consumi e pro-capite
Erano stati sostanzialmente e fermi
Nel momento della crisi due mila otto due mila e nove i consumi pro capite sono scesi dello tre virgola cinque per cento
Aggiungo che
La domanda interno da
Per e consumi ed è Investimenti
Contribuisce per l'ottanta per cento alla creazione del PIL e i consumi delle famiglie si rivolgono per l'ottanta per cento alla produzione nazionale
Quindi
Più consumi significa più produzione
Aggiungo anche che da una quindicennio la crescita annua del nostro Paese è inferiore di circa un punto alla media dell'area dell'area euro
E le previsioni di crescita transito per il due mila e undici quanto per il mio due mila e dodici si collocano intorno ad un
Modesto uno o frazione e di uno
Ciò che poi particolarmente preoccupa è che come è noto il modello di ripresa con cui
Ci stiamo confrontando è quello di una ripresa con scarsa occupazione
Esigenze di benessere Dei i cittadini esigenze di riassorbimento della disoccupazione ed è la creazione di nuovi posti di lavoro
Esigenze di coesione sociale e territoriale
In una Italia preoccupante mente segnata dal tasso di disoccupazione giovanile dal divario territoriale tra il nord e il sud del Paese
Richiedono reclamano invece più crescita
Ma di più crescita Alitalia a necessità anche per proseguire l'opera di risanamento della finanza pubblica particolarmente per alleggerire il fardello storico
Del debito pubblico senza cedere alla tentazione iniqua ed inefficace di patrimoniali vecchie e nuove
Del resto autorevolmente osservato il governatore Draghi che
Senza crescita non si consolida la stabilità finanziaria nel mondo in Europa nel nostro Paese per parte sua il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet
A sottolineato che la competitività dell'Italia richiede decisi progressi nella produttività del lavoro e nella produttività complessiva dei i fattori
Io
Molto più modestamente lo dico così per crescere di più e meglio occorre più cooperazione tra impresa e lavoro e più cooperazione tra pubblico e privato
Per fare crescere innovazione premio del merito anche attraverso l'innovazione dei modelli contrattuali opportunamente sostenuta
Dalle misure di detassazione del genere salario di risultato del premio di produttività
Dario di vico moderatore
Del modulo e sulle politiche per il lavoro che apre
Non casualmente i lavori di questo forum ha scritto
Osservando quanto nel tempo della crisi si veniva sperimentando tra il mondo dell'impresa diffusa del mondo del lavoro dell'emergere di prove tecniche di complicità
Complicità virtuosa fatta di impegno comune per il perseguimento di comuni obiettivi di rafforzamento della produttività
E di conseguente incrementi salariali di difesa dell'occupazione e di costruzione di nuova
Occupazione
Ecco è questa complicità
Una lezione della crisi che a mio parere può davvero essere preziosa per consolidare e rafforzare il tempo del ritorno alla crescita e ancora è questa la filosofia
Che ha recentemente condotto al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario siglato
Da Confcommercio con CISL e UIL ma che davvero noi che ci auguriamo possa ancora vedere la sua sottoscrizione anche da parte della e CGIL
Un contratto nazionale che pratiche innovazione alla luce degli accordi interconfederali del due mila nove e che fa anche tesoro della lezione della crisi
Nella consapevolezza del ruolo ho svolto dall'economia dei servizi di mercato nel ridurre l'ampiezza delle cadute occupazionali in Italia con me in Europa
Proprio e questa mattina noi
Abbiamo
Detto come ricetta per rilanciare
I consumi nel nostro Paese di avere una particolari attenzione verso l'economia dei servizi che noi rappresentiamo e che vale qualcosa
Come il cinquantotto per cento del PIL il cinquantatré per cento dell'occupazione
Nella consapevolezza ancora e soprattutto del ruolo che questi servizi sono ora richiamati a svolgerle
Per riassorbire disoccupazione per costruire nuova occupazione tenendo particolarmente conto delle differenze territoriali del mercato del lavoro e del nodo della disoccupazione giovanile
Per queste ragioni noi continuiamo ostinatamente a proporre al Paese un grande investimento sull'economia dei servizi e sui suoi incrementi di produttività
E vi rubo solo un minuto per aprire una parentesi e e per dire perché non voglio che ci sia magari un'errata interpretazione che questa è una proposta non contro ma per perché pensiamo risponda
Ad interessi generali del Paese agli interessi dei consumatori dei lavoratori
Delle imprese
Alle ragioni della crescita e dell'occupazione ed è ancora una proposta autonoma
Ed è una proposta purtroppo di lungo corso indennizzata a chi governava ieri così come indirizzata a chi governa oggi
Indirizzata alle istituzioni alla politica tutta così come alle forze sociali sempre
Con la stessa autonomia sempre con la stessa ostinata determinazione ecco questa nostra autonoma ed ostinata determinazione nel sostenere
Le ragioni dell'economia dei servizi non è davvero certo una novità
Non ne siamo gelosi perché vorremmo che fosse il più possibile e condivisa
Ne siamo però orgogliosi orgogliosi e questo sì
E chiudo la parentesi dicendo che
E proprio ecco questo grande investimento sull'economia dei servizi sui suoi incrementi di produttività deve essere realizzato perché noi siamo infatti convinti del fatto che ne trarrebbe giovamento la crescita complessiva
Ed anzitutto la crescita del Mezzogiorno
E che così pure ne trarrebbe giovamento la crescita dell'occupazione ed anzitutto l'occupazione dei giovani e delle donne
Un grande progetto per l'occupazione dei giovani delle donne ecco penso che su questa necessità
Certamente tutti noi conveniamo conveniamo sul fatto che l'Italia non può permettersi
La dissipazione di energie di capitale umano derivante da una disoccupazione giovanile prossima gennaio
Al trenta per cento conveniamo anche penso sul fatto che questo dato è tanto un effetto della crisi quanto il risultato di errori culturali e di molte e note inefficienze di lungo corso
Errori ed inefficienze cui occorre reagire con una più forte cultura del merito della responsabilità nel mondo della scuola e dell'università
Così come nel mondo del lavoro e dell'impresa
Gli errori ed inefficienze cui possiamo reagire facendo leva ad esempio sulla rinnovato istituto dell'apprendistato sul miglioramento dell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro sull'efficacia
E sull'efficienza del sistema della formazione professionale della formazione continua
Sulla valorizzazione del recentissimo avviso comune in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ed anche con incentivi fortemente mirati
Costruire più lavoro ancora una volta si tratta di una responsabilità condivisa
Del mondo dell'impresa e del lavoro così come delle politiche pubbliche
Sono certi sono certo che i nostri lavori lo confermeranno e soprattutto sono certo che l'impegno comune ne risulterà confermato rafforzato grazie diamo ora la parola al dottor Di vico grazie
Grazie Presidente permettetemi una cosa di turbare solo
Trenta secondi ma
Oggi il diciotto marzo il diciotto marzo viene prima del diciannove marzo in nove anni fa Marco Biagi è stato assassinato insomma siccome noi oggi parliamo di lavoro
è giusto ricordarlo
Allora l'analisi della Confcommercio e interessante perché mettere il il dito in su un tema che forse mi non è così ben focalizzato nel dibattito di politica economica cioè noi abbiamo un mercato interno
Che non sappiamo quanto varrà
Sicuramente non è in crescita e sicuramente s'resterà un mercato stagnante perché è vero che
Stiamo
Parzialmente uscendo dalla crisi
Ma grazie
Totalmente alle esportazioni cioè noi diventiamo nel gergo si dice un modello export led
Ma non tanto perché l'abbiamo scelto perché è l'unica cosa che comunque
In questa situazione si riesce a fare e gli ultimi dati devo dire anche
Sono sono interessanti da questo punto di vista
Però del mercato interno se ne parla poco e quindi se c'è un merito diciamo di questo appuntamento
Della Confcommercio a Cernobbio sicuramente quello di mettere al centro della riflessione proprio quali sono le dinamiche del mercato interno e quindi con tutto ciò che ne vuol dire che ne consegue in termini appunto di
Programmazione dei redditi i di consumi
E di sviluppo del terziario ecco e scusate ovviamente di di occupazione
E io partirei da questo elemento che cosa ne facciamo visto che la riforma fiscale poi tra l'altro insomma noi sappiamo che tutti che tutti la vogliono
Che tutti ne sottolineo l'esigenza ma noi non abbiamo un timing no rigidi
E non so poi sicuramente ci sarà il ministro che concluderà Ministro Tremonti che concluderà questi vostri lavori
Quindi spero che di fornisca qualche elemento in più però diciamo oggi registriamo che ci sono delle belle Commissioni fatte bene bypartisan come si dice però il timing noi non non lo sappiamo
Chiusa la parentesi quindi
Che ne facciamo di questo mercato interno e quali ricette tiriamo tiriamo in ballo per le tutte come dire le conseguenze che determina ovviamente sui consumi e sull'occupazione è la prima domanda che io pongo ai nostri
Tre tre ospiti
Che sono Raffaele Bonanni Susanna Camusso e Francesco Rutelli non mi dilungo li conoscete benissimo
Io organizzerei il nostro dibattito su due giri un po'veloci diciamo grosso modo otto minuti mettiamo come punto di riferimento e comincio da Raffaele Bonanni e poi di andremo disse che grazie
Un saluto tutti sono onorato di nuovo di essere con voi
A discutere ahi noi di unitaria ancora più appesantita
Speriamo che valga quel detto tanto si sprofonda tanta forza si trova per uscirne
Del credo che
Ognuno di noi sono convinto
Spero davvero
Voi ponete il problema
Di come uscirne i consumismo
Oggettivamente sono un elemento importante per un Paese
Così complesso anche così
Relativamente ricco che poggia molto su di esse per
Tenersi in piedi
In una situazione di crisi economica davvero molto molto complicata che ci chiama questo non dobbiamo mai dimenticarlo secondo me si chiama nuove sfide
Perché la l'Europa si sta ridendo i criteri che ci chiede di sorveglianza del deficit e il debito
E noi se dovessimo applicare tout-court
Iniziative sul sul debito
Portare almeno dal
Cinque che siamo oggi altre
E di arrivare a un sessantesimo riduzione siamo centodiciotto cioè circa centoventi oggi dovremmo anche lì sul debito
Lavorare
Per un ventesimo all'anno per molti anni un ventesimo
Dei cinquantanove punti quali sono quelli da tagliare per arrivare a sessanta rispetto proprio del PIL annuale significa cinquantaquattro miliardi
Ci vuole quattro miliardi all'anno
Una somma davvero
In credito lo faremo conto di queste situazione oggi utili
E allora ogni passo che si fa
Scomparso
Ponderato non è una manovra che si può fare alla quale rosa come al solito
Noi giustamente insieme
Posso dire insieme perché abbiamo anche condiviso insieme alcuni documenti
Sì sono appunto del del delineati negli ultimi mesi diciamo di uscirne
Per i consumi almeno e subito
Attraverso due
Due operazioni una
Non può che riguardare la crescita del Paese la crescita
La crescita riguarda
In grande parte ciò che le parti sociali fanno
Perché la crescita la produttività
La crescita generale quello di Roma che al secondo giro ma
La crescita per i consumi
Dipende dalla
Dalla produttività maggiore che sia nei posti lavoro per una
Redistribuzione che abbia effetto forte
Sulla disponibilità di salario
Gli stipendi delle persone
Che
Poi i consumi vanno dei ricchi perché quelli anche in crisi lo avete visto non hanno cambiato Aptitude anzi
Hanno ancora avuto sottolineati più la potenza che ha
In macchina cioè una ricchezza e i consumi loro non sono mai modificati ho dedicato appunto su i ceti
Non abbienti
Lì e sulla produttività e possiamo fare molto dobbiamo fare molto dobbiamo fare molto tra di noi certamente non nel produrre di più e non capire poi il frutto ma l'attiva deve essere ripartito appunto il cognome equamente da noi credo su questo siamo d'accordo con le tecniche che
Usiamo sia
Sulle vicende contrattuali sia sul premio dalla produttività sia io spero che cresca sempre di più la consapevolezza sulla ripartizione
Degli utili
Per esempio
Raggiungendo obiettivi molto importanti e questo è un modo senz'altro far pesci consumi e lire non possiamo comportarci come ci siamo comportati nell'ultimo trentennio io parlo per gli imprenditori ma parlo proprio regolatori dobbiamo
Darci appunto uno slancio un coraggio maggiore
Lo il linguaggio stenotipato che ognuno usa da una parte o dall'altra re
Raggiungere obiettivi e così via non
Non non solo non non produce niente ma non dà neanche al Paese intero l'idea
Di quale sfida noi abbiamo
Di fronte a noi e comunque i consumi non crescere
Perché è senz'altro i salari eppure pensioni non possono restare al palo come sono da diverso tempo ma solo alla maggiore produttività
E l'altra questione riguarda la vicenda annosa
Le tasse
Che su questo io spero che noi ci avviciniamo ancora di più siamo sempre stato il primo
Più avvicinati ultimamente non si avvicina sempre di più ma non siamo ancora collimanti io ho una paura forte lo dico Carluccio
C'è se Noè non ci mettiamo d'accordo
Tra di noi
Perché le forze politiche non lo vogliono fare non lo vogliono fare
Le forze politiche l'avete visto tutti i Governi sono succeduti sulla vicenda delle tasse più o meno hanno steso tutti un manto pietosa perché non hanno o non vogliono avere la forza necessaria per dire a chi
E infedele che infedele non bisogna più essa
E non hanno la forza o non vogliono avere la forza di intervenire per aggiustare una normativa che ingiusta per l'Italia odierna magari molto più giusta per l'Italia gli altri temi
Ci siamo su questo dobbiamo metterci d'accordo perché se non ci mettiamo d'accordo tra di noi avendo li ceto politico poco predisposto occuparsene
E la vicenda del FAS riguarda moltissimi consumi ma riguarda anche
La crescita in generale del Paese
Se non ci mettiamo d'accordo noi daremo il fianco a questo Governo
Non fare nulla
Perché la sfida è alta nessuno si può bruciare con nessuno
Quindi
Rischiamo noi se non facciamo collimare poi ognuno di noi dovesse elastico per andare incontro all'altro ma dobbiamo raggiungere assolutamente una piattaforma credibile in modo tale da incastrare il Governo e farvi fare la riforma integrale
Fiscale
La vicenda del fisco
è un punto non di poco conto io naturalmente
Spero che nessuno si arrabbi io la butto sembra inviso a vicenda
Che riguarda senz'altro le famiglie
Sapete opinione organizzazione qual è più dalle persone e alle famiglie che bisogna
Ponderale appunto per capire
Che gli odori si può dare rispetto a quale reddito esprime
La stessa questione degli Investimenti per noi è importantissimo perché
Più che premiare come adesso i capital denti
E le altre il patrimonio io sono disaccordo spero che siamo d'accordo su questo
Ha chiesto la proposta di fare
Una patrimoniale brutta in modo tale che troviamo i soldi per raggiungere quel sessanta De Simone pagheremo ancora una volta noi
Pagherò ancora una volta io per la mia casa
Quindi oltre all'IRPEF ci metto pure la mia casa e così via li dobbiamo oltre che le famiglie tagliare appunto le tasse sugli investimenti e far pagare di più
Tra l'altro livelli appunto di guadagni noi dobbiamo affrontare perché quello è il punto
In qualche modo attendiamo
Loro
Facciamo protrarre per tempi più favorevole o che si vuole però dobbiamo arrivare a una soluzione spostando
Dalla dalle persone
Alle cose le tassazioni come anche l'Unione Europea ultimamente sta raccomandando e come si fa in gran parte del mondo
Perché a pagare se no saremmo solo noi e finché odore pensionati non avranno reddito voi del commercio
Di conserve vede solamente i consumi dei ricchi perché quello stabilito i nostri saranno sempre sempre instabili io capisco che si possono usare delle tecniche che Ai fini inflattivi
Si dice questa cosa potrebbe giovare poco però non vedo nessun scudo levarsi
Sull'effettivo attivo in questi giorni si sta alimentando perfetto di un barile del petrolio che ha raggiunto l'altra volta soldi e pericolose vedevo il Governo a Rafah i soldi senza parlare
Si prende i soldi e siamo ben oltre quello che aveva promesso che a settanta
Dollari il barile da settanta nove in poi avrebbe sterilizzato le accise siamo ben oltre noi chiediamo spero domani però Tremonti si pronunci chiediamo un taglio forte sulle accise
In modo tale da nessuno si preoccupa di quello che sta succedendo perfetto le accise ma anche di questo gioco
Dei petrolieri che fanno tutto sommato una sorta di cartello e si gestiscono i tutta la filiera fino alla distribuzione senza una realtà di trasparenza su questo perché dico questo dico che
Ci sono tanti altri aspetti che possono produrre posso produrre maggiore
Inflazione ma a quel punto che ponevo io davvero essenziale
Cioè se
Prestiamo il fianco al Governo avendo una idea
Forte su come non
Avremo anche questo Governo che salterà la regola le scale e salterà il rapporto tra cittadino e Stato perché il punto più delicato quello delle tasse tra cittadino è stato elitaria spetta una riforma del fisco che
Misuri esattamente ciò che è l'Italia di oggi che è molto diversa dall'Italia di prima grazie segretario ovviamente
In questa
In questa sede
Lo spostamento del delle tasse
Darle
Persone alle cose come dire ovviamente si presta qualche perché significa poi diciamo questo il bene il valore nominale del bene in vetrina aumenta
E in questa situazione di consumi stagnanti come dire la barriera di ingresso si fa più alta questo
La benzina l'aumento la compostezza Anzola comunque di più ricerca
Va bene non è la stessa cosa forse Susanna Camusso il segretario della CGIL noi qui non abbiamo stiamo facendo un ragionamento costruttivo e quindi in televisione in genere si sottolineò le contrapposizioni
Tra tra relatori qui vogliamo vedere invece lo sforzo di ricetta e casomai poi confrontarli confrontare le diverse ricette tra di loro
Dire che il primo
Tema che non a caso
Confcommercio si proponeva nell'introduzione che faceva
Poco fa il Presidente il rapporto tra
So che c'è di ripresa del mercato interno
Perché questa è la domanda
Che ormai da
Più di un anno attraversa il nostro Paese la la discussione che c'è e diventa una domanda sempre più importante perché
Le manovre che si dovranno fare e che il Governo dovrà fare per rispettare gli obiettivi del patto di stabilità europeo non sono neutre rispetto a verso dove
Sia e se sì
Ricostruisce una ripresa dei consumi del mercato e quindi dei consumi interni oppure no e allora probabilmente bisognerebbe individuare quali sono le ragioni fondamentali di questa condizione e rispetta che cosa ci si può muovere
Ci sono alcune cose che riguardano ciò che anche il sistema dell'impresa può fare
Per esempio
Porsi la domanda della crescita dimensionale del sistema
E quindi nella sua capacità
Di
Misurarsi
In ogni questo settore un'altra domanda che se ci si potrebbe porre e che cosa determinante in termini di
Ripresa di di mercato interno il fatto che la grande distribuzione sia sempre più collocata all'estero dal punto di vista della proprietà e anche dal punto di vista dei meccanismi poi di
Fornitura dei prodotti che era in che rapporto c'è tra la proprietaria la grande distribuzione e l'utilizzo delle produzioni italiane rispetto a quelle esterni
Quindi rata vi sono delle cose che dipenderà ebbero molto per esempio in queste ore ci si potrebbe interrogare se
Fa e aiuta una ripresa
Della del mercato interno il fatto che su Parmalat arrivino offerte straniere e ci siamo di nuovo in una strana discussione per cui non sappiamo mai proteggere il nostro patrimonio industriale
E le sue caratteristiche per questo temi che riguardano
Funzionale dell'impresa disponibilità investire rapporto tra dimensione delle imprese cambiamenti che ci sono
Credo che siano tutti i temi su quali bisognerebbe interrogarsi anche perché non necessariamente sono temi costosi cioè non necessariamente richiedono il fatto che si trovino delle risorse perché è il primo problema
Secondo tema che bisogna proporsi e
Quanto pesa nella riduzione dei consumi che è intervenuto nel nostro Paese la riduzione dell'occupazione
Cioè quanto insieme a un tema che è la quantità di reddito c'è una contrazione della disponibilità i consumi delle famiglie è data dal fatto che spesso si è allungata la catena di mantenimento
Perché i ragazzi non trovano lavoro rimangono a carico delle delle famiglie perché la dopo l'occupazione femminile Astaldi minuetto essendo già
Non propriamente
Rubato glorioso del nostro del nostro Paese anche questo diventa una modalità per cui non posso Iman già dispari diamo un po'si contraggono
Si contraggono i consumi non per far polemica non è detto che apprendo di più i negozi si alzino i consumi perché se la ragione nelle risorse non è il tempo che cambia
Allora forse l'altro tema vero che c'è come si incentivano politiche per l'occupazione
Cioè le tipo di risorse che bisogna mettere insieme andrebbero utilizzate per provare a fare delle politiche per l'occupazione
Si può partire dall'apprendistato per esempio ma si può anche partire dall'idea di provare a favorire l'occupazione femminile che generatrice di altro lavoro e quindi si ripagherà
Molto più efficacemente che non altro occupazione si potrebbe provare a investire un po'sui giovani
Che forse hanno anche degli effetti di dinamismo e comunque rimettono in moto delle certezze delle famiglie terzo tema
Ovviamente il fisco
Il flusso fisco bisognerebbe però provare a fare due ragionamenti
Uno
E il livello di diseguaglianza di ingiustizia che oggi il fisco dette
Perché oggi il fisco è interamente
A carico del lavoro dipendente delle pensioni e Del Tenno parte del sistema delle imprese
Poi c'è l'evasione poi c'è la tassazione troppo bassa delle rendite e poi c'è anche un tutto il resto lo al primo problema il riequilibrio tra rendite e produzione
Prima di occuparmi dei consumi io vi occuperete la tassazione delle rendite
Sia dal punto di vista dalla tassazione delle rendite in sé sia dal punto di vista tassazione delle stock opzioni sia dal punto di vista di elementi di riequilibrio che andrebbero introdotti sia sul piano nazionale sia sul piano della rivendicazione
Europea penso alla tassazione delle transazioni finanziarie a breve che è tema che in Europa si discute perché ogni tanto degli elementi di uguaglianza e di riduzione dalla diseguaglianza soprattutto hanno anche un effetto efficace
Nell'atteggiamento del
Delle persone
Secondo
Io credo che bisogna introdurre nel Paese la patrimoniale penso esattamente a un modello
Che quello francese cioè sugli alti
Patrimonio oltre gli ottocento mila euro cioè non certo la tassazione della casa che uno se comuni comprato con trent'anni di mutuo perché non è certo quello riferimento o i dodici botto che il pensionato ha raggiunto
Nella sua
Vecchiaia ma i grandi patrimoni perché io penso che ci sia un prova di riequilibrio della ricchezza di questo Paese non riparte un mercato interno e non ripartono i consumi se non c'è un elemento di riequilibrio e di redistribuzione
Della ricchezza
E quindi penso che da lì ci possono essere
Elementi di riequilibrio quegli elementi di riequilibrio vanno restituiti e redditi più bassi e agli investimenti a partire dalla ricerca
E dall'innovazione che deve avere delle certezze non si può fare l'operazione come quella che è stata fatta sulla rinnovabili in questi in questi giorni che è un modo per distruggere gli investimenti dell'impresa e non per dare
Per dare delle prospettive
E e devo dire dico esplicitamente io penso che sarebbe un errore spostare la tassazione dalle persone corso
Sarebbe un errore per due ragioni la prima che non interviene e non efficace dal punto di vista
Del tema della lotta all'evasione e quindi credo che da questo punto di vista bisogna emerge invece avvenire e fare scelte diverse
Secondo perché per essere efficace in termini di gettito vuol dire che significativamente sui consumi di più largo condividi di più larga distribuzione cioè di incide di nuovo sui lavoratori sui pensionati
E sulla massa dei consumi più generale allora non credo che sia la ricetta rispetto alla quale si dà
Si dà un effettivo beneficio la condizione di quelli che noi rappresentiamo cioè dell'atto e dei pensionati e da questo punto di vista dubito
Che questo determinerebbe per sé per il settore dei servizi delle risposte efficaci
Quindi credo che l'alta bisognerebbe proporsi l'opposto
Per
Proporsi l'opposto l'ultima cosa poi la smetto per proporsi l'opposto però io credo che questa sarebbe dovrebbe essere una stagione di responsabilità
Cioè se c'è una cosa che condivido anche di quanto diceva prima Raffaele che
Questo Governo annuncia ma non faranno la riforma fiscale se non è costretto
Da una condizione di effettiva mobilitazione iniziativa del Paese però io credo che c'è un tema che riguarda oggi la classe dirigente di questo Paese se si assume la responsabilità di fare delle proposte perché cambino le cose
Quando dico assumersi la responsabilità vuol dire avere un atteggiamento un po'meno compiacente di quello che caratterizza sistematicamente il borbottio privato il silenzio pubblico
Per cui se cioè se ci stiamo tra di noi ce la raccontiamo ci diciamo che tutto va più o meno al disastro quando però parlo al Governo sono tutti pronti più o meno a dire che sia fatto le cose necessarie
Ci diamo una riga dopo due anni di provvedimenti che ci non ci sono stati il proviamo ad indirizzarla perché se la lasciamo andare
La modalità come stiamo vedendo anche sui decreti del federalismo sarà una modalità che li scarica verso il basso Dal Mas innalzamento dalla tassazione
Se aumenta la tassazione locale diminuiranno ulteriormente i consumi e questo settore sarà al primo farne le spese
E allora forse bisogna provare a invertire la tendenza prima che sia troppo tardi e riportare l'attenzione al fatto che come si taglia è un rapporto con la condizione delle persone
Ma come si taglia determini una condizione dei soggetti più deboli ma anche che effetti hanno nel far ripartire i consumi interni
Devo dire che sia due Segretari a scusate
Stanno dimostrando che in otto minuti si può si può disporre con tranquillità una ricetta anche se molti punti alternativa ma non si può tranquillamente
Forse in un ente di politici che può fare forti
Una piccola lezione Francesco Rutelli
Il tema lo stesso
Questo no a un ammonimento rivolto a me l'ha presa preventivo no ma molto
Telefonato grazie
Si ringrazio anch'io Confcommercio ringrazio Carluccio Sangalli che voi tutti
Ricordato Sangalli nel presentare i vostri lavori che
Le previsioni che voi stessi fatte dicono che probabilmente neppure al due mila e quattordici si riuscirà a recuperare
I valori
Di creazione di ricchezza del due mila sette
E siccome ci troviamo dentro una condizione particolarmente complicata perché
Siamo consapevoli che l'incidenza dei fatti internazionale
Ha un'incidenza ed avrà un'incidenza economica rilevante Giappone e la
Terza anziché a poco fa era la seconda economia del mondo
E quello che accade nelle mediterraneo in Libia negli altri Paesi indiscutibilmente
Rischia di portare non solo cambiamenti di geografia politica e di poteri e di influenze
In questa Regione destinati
A incidere anche sull'interesse nazionale italiano
Ma certamente non favorirà la stabilità e non favorirà appunto le condizioni per la crescita dell'economia
E siccome su tutto pesa quello che ricordava l'inizio Morandini e cioè che noi ci troviamo di fronte alla richiesta di maggiore disciplina da parte
Dell'Unione europea rivolta
Hai Paesi mediterranei che riguarda che tocca certamente
Anche noi ed è il motivo per il quale
Per certi versi si è apprezzata o comunque rispettata l'attività di Tremonti tenere congelato il quadro della finanza pubblica
Anche se dietro questo
Silenzioso apprezzamento c'è anche molta scontentezza perché non vengono messe in campo
In nessun modo le risorse per la crescita
E alla crescita che torniamo alla crescita che arriviamo
Siamo un Paese nel quale è difficile mettere
Difficile mettere su famiglia è difficile mettere su un'impresa piccola
E le notizie di questi ultimi giorni ci fanno riflettere sulla difficoltà crescente
Mette le sue mantenere ovviamente
Dei
Settori maggiori perché non c'è dubbio state evocato la Camusso evocava la vicenda di di Parmalat però non c'è dubbio che se l'Italia non abbiamo letto le dichiarazioni di degli amici burberi di di Trapani gli amici
Di Bulgari e se in Italia non siamo capaci di mettere insieme un forte
Conglomerato chiamiamolo come vogliamo del lusso cui siamo comunque tra i più forti del mondo e finiamo per fidelizzare le nostre i nostri marchi via via a dei marchi prevalentemente francese comunque non italiani
Non scompaiono quei marchi ma perdono una capacità di fare un'economia di scala e non avviene neanche un rischio che non avveniva neanche Asti del comparto agroalimentare
Sono certamente due tra i grandi settori macro sui quali l'Italia inciderebbe la preoccupazione va oltre la difficoltà delle che viviamo ciascuno di noi
Come membri di famiglie eccome membri storico sono di attività imprenditoriali soprattutto piccole
E allora io penso che se l'obiettivo e e deve essere quello del ritorno alla crescita ciò alcuni punti da sfatare alcuni punti da chiarire e qui e quindi alla politica tocchi o meglio a quelli che
Farete via via intervenire qui
In queste due giornate tradizionali di Confcommercio tocca di dire alcune cose
Esprimersi possibilmente con qualche parola vidi di sincerità
Cambiamenti culturali
E fare le riforme possibili quando dico fare riforme possibile intendo dire che bisogna concorrere riforme anche se si ha l'opposizione
Quelle che si fanno qui non entro nel merito naturalmente ma il motivo per il quale io non ho votato contro anzi in prima lettura votato a favore
Nella riforma e l'università era questo che comunque l'Italia ha bisogno di molto più merito e più miglioramenti nella organizzazione della nostra formazione e delle università poi la fine
La riforma è peggiorata si è molto Imbaro Keita molto complicata e non ci sono i soldi sufficienti per mandarlo avanti però lo spirito credo
Fosse che sia giusto
Lo stesso vale per la giustizia
Non si può sacrificare la necessità di
Riformare il funzionamento dalla giustizia civile e penale in Italia sulle barricate di uno scontro che dura diciassette anni minimo
è chiaro che le riforme si debbono fare sappiamo tutti lo sapete benissimo anche voi con la riforma di natura costituzionale
Impiega
Due anni come minimo per essere tale anche se è una cornice dalla quale credo che il dibattito si debba porre e che nessuno di noi debba sottrarsi
I cambiamenti culturali ne cito brevemente alcuni primo
In Italia questo deve
Dobbiamo farlo capire di più alle alle persone comuni contratti non sono solo quelli della FIAT
Di cui si parla e le relazioni sociali economiche sindacali non sono quelle soltanto che riguardano le residue maggiori impressi
Parliamone se volete ne parliamo nel secondo Ramundo secondo tema l'autonomia
Io parlo sono stato invitato a parlare poi
Quando arriverà ci sarà il Ministro Sacconi
Sono l'unico politico di fronte all'intervento di sindacalisti io rispetto profondamente l'autonomia alle forze sociali
E la dobbiamo rispettare le dovuto lista di dico pure con franchezza che non ci parliamo non ci dobbiamo parlare in modo
Troppo vellutato che considero assurda una notizia che nuove anche anche voi dovreste
Sottoporre ad un giudizio critico che annunciato il maggiore partito italiano di volere istituire nelle sue sezioni dei CAF
Cioè dei centri di assistenza fiscale
E contributiva
Cioè e sul lavoro mi pare una assurdità cioè se i partiti politici trasformava in sezioni e qui parliamo di virtual partire si qualificava come liberale
In luoghi dove si dove si stipulano contratti per i lavoratori e il mondo alla rovescia ci capiamo più abbiamo faticato decenni per immaginare che le cinghie di trasmissione a sinistra dovessero finire tra e sindacato cooperative per lasciare al mondo del lavoro al mondo sindacale al mondo la cooperazione e alla loro autonomia e viceversa
E mocio la ritroviamo sul versante opposto mi pare veramente sarebbe singolare perso diamo una lettura pragmatica del federalismo
Evitiamo che colpisca le piccole impresa perché finora
I compromessi per portarlo avanti non sono contrario affatto votato votato non ero in Parlamento però sostenuto la riforma del Titolo quinto che
Anche sanzione da sottoporre a verifica dieci anni dopo anche autocriticamente da parte di chi l'ha voluta
E tuttavia non c'è dubbio che il federalismo di oggi se si traduce in nemmeno autonomia degli enti territoriali
E non maggiore competitività intesa come efficienza costi Standard perché i tempi sono così lunghi per andare a questo momento scusatemi in che si traduce
In più tasse e tariffe più alte infatti arrivano più tasse soprattutto delle piccole imprese e vedere questo significa ingresso da tassa sul turismo follia concluderò su questo e significa una il nucleo
Che viene a
Proprio perché non si vuole pesare sul contribuente elettore che sarebbe la logica del federalismo si viene a picchiare sulla piccola impresa sull'attività commerciale artigianali e in generale sulla piccola impresa gli esercizi eccetera
Quarto ed ultimo
Superare alcune fisicamente hanno secondo me negativamente pesato a sinistra
Lo dico con chiarezza no a minacce e ha proposto di patrimoniali che significa significa che noi abbiamo bisogno di meccanismi di fiducia da parte dei contribuenti
E abbiamo è chiaro che e qui hanno ragione i rappresentanti
Avevate del sindacato e qui si sposano probabilmente
Più che su ogni cosa con gli interessi di Confcommercio
A dire che l'appiattimento dei redditi dei ceti medio-bassi è il primo è un disastro per la ripresa dei consumi quindi è interesse sia del commercio sia
Del mondo del lavoro che ci sia una
Maggiore capacità di avere busta Pablo sterpaglie più più robusto e perché altrimenti parliamo di ripresa dei consumi completamente in astratto
è chiaro però che se noi diamo dei meccanismi di sfiducia scappa qualcosa di molto più grosso
Che
Queste
Situazione le nostre buste paga secondo basta con barriere e e bandierine ideologiche io ho fatto parte di un Governo e man né dichiaro la
Ne dichiaro autocriticamente un esito sbagliato cercato di di difendermi ma poi
Ho dovuto accettare la regola maggioranza che ha
Reintrodotto meccanismi di scalini quote Scaloni coefficienti
Che sono assurdi però prolungare all'età la accorciare l'età lavorativa
Laddove tutto il mondo va nella direzione opposta qualcosa e costa all'Italia e dieci miliardi di euro in dieci anni dichiaro io per primo il quello fu sbagliato allora se siamo
Sempre al punto
Della crescita perché non ne facciamo ripartire quello che cioè chiesto dedico
Né
Con nuove tasse
Ne con più burocrazia
Ne naturalmente con dei salassi sul sistema pubblico
L'unica strada e la crescita mi piacerebbe che ci concentrassimo al secondo giro sulle possibili ricette e ne anticipo solo una monologo non può due minuti che si chiama permetto durissimo
Il turismo può e deve essere la prima industria italiana solo l'Italia non se ne accorge grazie
Allora qui lei il primo giro era diciamo obbligato perché si trattava di ragionare sul proposta Confcommercio il secondo evidentemente spazia molto mi piacerebbe ad esempio ragionare un po'
Su egli e qui l'economia dei servizi perché in effetti io molto spesso anche nell'approccio alle vicende Parmalat
Vedo un po'un meccanismo vecchio stile Novecento cioè il Polo industriale oggi la differenza la fa
La distribuzione il le cosiddette reti lunghe ovviamente quindi
Io infatti dicevo che chiunque metta mano
è una cordata italiana sulla Parmalat sia il benvenuto ragioni però non in termini novecenteschi ma ragioni in termini di reti lunghe cioè di capacità poi di portare i nostri prodotti
Al consumatore dei Paesi emergenti e così via perché noi prodotti ce li abbiamo non abbiamo totalmente distribuzione
Siamo il Paese che si è fatto inventarci si è fatto fregare dall'Ikea scusate la battutaccia
Il però detto fatta questa premessa io devo tornare un po'anche i temi sindacali perché altrimenti mi sovrapporre con le altre tavole rotonde e allora la domanda che noi dobbiamo fare un po'è questa
Noi stiamo andando e lo abbiamo visto anche dalle ricette che i due segretari hanno detto qui
Mi sembra verso un regime di bipolarismo sindacale cioè francamente ovviamente non mi pare che ci siano elementi per un rilancio dell'unità sindacale nei prossimi
Due tre anni non solo quanto le segreterie il mandato dei rispettivi segretari sia lungo insomma però non mi sembra che
Così e noi quindi giocoforza lasciamo perdere le opzioni valoriali
Dove dovremo fare i conti con il bipolarismo sindacale allora io vorrei poi
Per Francesco Rutelli articolo meglio la la domanda
Che dai due Segretari Paveluc bipolarismo rovina
Porsche i due segretari di CISL e CGIL ci dicessero se questo è
L'orizzonte come pensano di governare questa questo elemento che un elemento insomma
Complicato e se
Diciamo temono che il bipolarismo sindacale in qualche maniera contribuisca negativamente poi al agli sforzi comuni per le politiche della crescita e così via
Poi riprenderò la parola per articolare invece meglio la domanda Francesco Rutelli quindi altri sette minuti ciascuno e andiamo avanti Raffaele Bonanni
No io non sono d'accordo con
Questa affermazione che si andrà verso un bipolarismo sindacale perché non c'erano
Nella prospettiva comunque un bipolarismo sindacale perché già usarla l'accezione comune politica significa che ci sono sindacati che stanno
A destra sindacati che sarà assente noi la città allora no no non è questa no no non era questa l'accezione cioè chi sta col Governo che contro bipolarismo
Gli indirizzi di programmi non o no si va alla mia collega speso tre questo non ha ragione ragionare la sera metto a fare a meno che
L'ambiguità problemi suoi sono esigenza democratica delegato sono esigenze clientelari bene che si precisi bene che significa oltre
Perché noi siamo un sindacato autonomo rimane molto ci confrontiamo tutti i Governi ci sembra assolutamente sindacale come in tutti sindacato del mondo confrontarsi con chiunque
No da noi invece c'è pluralismo sindacale che è una cosa importante
Perché è importante perché fa del sindacato un sindacato molto forte perché organizza il far valere le idee e le posizioni e le esigenze di lavoratori
Di ogni
Credo religioso politico di ogni appartenenza territoriale di ogni settore di appartenenza merceologico appunto è così
Che non ecco diceva banale non è banale chi conosce bene il mondo i vari Paesi dell'esperienza sindacali sa che queste cose che dico sono molto importanti ecco perché il sindacalismo italiano è molto forte
Perché sa
Nelle
Diverse sfaccettature
Sardi riuscire a rappresentare è coinvolgere il massimo numero violato
Detto questo
Che da quello che dico io è un fatto positivo
Può diventare talvolta
Problema quando
Le culture non si parla quando le culture sono incompatibili tra di loro no ove rendono incompatibili fra di loro quando si innescò dei meccanismi
Io logici che pesano moltissimo poi ognuno naturalmente dalla porta da parte sua
Tutta la discussione e così via
O che avviene oggetti ogni qual volta c'è una scelta importando da fare
Successo dal corso l'ultimo sessantenni ogni volta che siamo un bivio la storia vengono fuori le differenze prestando spesse volte queste differenze non si riescono a coniugare
è un bene coniugarlo mobile coniugava attraverso appunto una maggiore
Responsabilità
Di ciascuno per quel che mi riguarda noi non lavoriamo perché ci sia questa situazione questa situazione però deve misurarsi con la realtà che abbiamo di fronte torniamo sempre lì
Questo pluralismo sindacale può essere un una una carta importante non solo oratori ma anche per l'impresa e per chiunque voglia
Agire per cambiare questa situazione che
Si protrae in Italia più di vent'anni
Ci si lavora non per il Paese si lavora altre situazioni
Alla condizione che sindacato faccia i conti con la realtà che abbiamo di fronte
Tutti tutti anche voi rappresentato un interesse preciso come noi che rappresentiamo un progetto un
Un un interesse preciso tutti noi siamo messi a dura dura prova
Nei momenti di crisi ma dobbiamo essere messi a dura prova faccio un esempio che non nascondermi no abbiamo firmato un contratto
Noi invece chi non ha fermato ad ordinarne collega allora
Una delle critiche più pesanti che si fa nei confronti dalla mia organizzazione che fino all'accordo e perché
Ha regolato
Saltiamo al Ministro
Maurizio Sacconi
Che un altro esempio per tutti per capire come in un momento così ognuno si dovrà fare ognuno
Imposta le cose in modo diverso altri venti siamo nel nell'ordinario
E
Ognuno di noi e sfidato da lesioni difficili a fare dei passi in avanti e a rompere appunto lo stereotipo
Che abbiamo utilizzato nel corso i lunghi tempi lunghi di lunghi tempi come quelli che abbiamo attraversato dilazione l'ultimo ventennio al nostro Paese
Uno è accuse principali
Per aver firmato il contratto è perché abbiamo regolato come sapete la malattia
No certo si può fare sempre meglio
Si può fare sempre meglio
Però io sono dell'opinione e non è un fatto personale
E non è di per sé un fatto
Sbagliato pensarla così anche perché c'è molta gente che la pensa poi così io ritengo che
Come devo sfidare la Confcommercio a fare dei passi in avanti su alcune questioni eppure abbiamo fatto
Esempio
Anche io sapendo che comunque la provando parliamo di innalzare la produttività quando si tratta di raschiare il barile per trarne ci degli spunti per rendere più forti le nostre produzioni
Io lo so ma non solo del commercio in tutti i settori ed è uscito fuori anche in FIAT che noi avremo
A che fare con tanti aspetti tra questi trattanti di questi
Abbiamo a che fare anche con quei fenomeni
Di abusiva malattia
Per esempio
Che
Creano dei problemi perché io l'altro ieri
Ho avuto un appuntamento con quanti eravamo Ce mille ottocento
RSU tutta Italia
Io questo problema l'opposto con molta forza e per la verità non erano anche abituati devo è sincero hanno stupito anche me
Per la comprensione per la verità anche per lo sfogo positivo che poi il perché
Perché è chiaro più un fatto del genere chiunque abbia buonsenso quando ci sono abusi questo danneggia anche la produzione
E a danneggiare anche il lavoratore che rimane al lavoro oppure l'altro aspetto di una cento e quattro che pericolosamente e lo dice rappresentando un sindacato che ha fatto una battaglia per molti e molti anni
Ma non è che uno facendo finta di non vedere talvolta l'abuso che c'è
Dimostra di essere inaffidabile per interessi che rappresenta al contrario
Tanto è l'affezione che abbiamo per alcuni temi tanto verso il rigore cognome esercito
E così via per tanti altri aspetti
Cioè voglio dire che
Ci troveremo di volta in volta di fronte io naturalmente penso
Che sulla vicenda dalla malattia
Tanto dobbiamo essere rigorosi
Nei confronti di coloro che ne abusò delle norme così faticosamente costruite
E attraverso le leggi la Repubblica e attraverso i contratti tanto rigorosi di molto scrupolosi dobbiamo essere
Per norme di sbarramento che avvengono sempre quando si ritiene che c'è c'è uno sforamento rispetto a hai dati fisiologici tanto dobbiamo esso scrupolosi nei confronti di coloro che invece
Sono davvero malati ma questo dipenderà da noi
Dalle tecniche che useremo e che possiamo usare senz'altro
Più premurosi e più puntuali magari delle cose che abbiamo abbiamo abbiamo discusso io ho fatto un esempio perché già che parleremo anche del comma tre del commercio del contratto del commercio diceva che c'entra c'entra moltissimo
Rispetto non è
Bipolarismo è un diverso modo di intendere come
Viviamo e io spero che ci sarà sempre un modo uguale di di vedere le cose il momento di oggi che non è un momento qualsiasi se i dati che vi ripetiamo tutti come pappagalli sono veri
Del debito che abbiamo di come cita ARPA leali come Paese dalla crescita che è bassissima
Del fatto che non riusciamo
A avventore ciò che produciamo il fatto che molte sono valori Italia poche investe e così via ma è chiaro emotiva del genere dobbiamo cambiare schema tutti
Dobbiamo darci da fare stringerci in un tutt'uno trovare appunto le soluzioni andare avanti ognuno cambiando linguaggio ognuno essendo più rigoroso ognuno essendo anche più coraggioso
Quindi più che il bipolarismo che essi magari si può intestare la scusami
Serio voi
Perché
Cioè io appartengo alla cultura dove quando si tocca sorpasso
I capelli mesi missive Rizzo un po'
Anche perché non voglio sembra cascare in quell'equivoco capisci dove alcune ci sguazzano cioè che le loro esigenze democratiche
E le mie sulla questione clientelare
è una storia lunga come la Repubblica italiana quindi
Voglio dire allora che io spero sindacalismo italiano ritrovi una sola sensibilità quella della responsabilità in un momento così complicato la vita economica e democratica del Paese
Io credo che su su questa discussione sia complicato farla così
Quando noi abbiamo anzi quando qualcuno ha deciso
Che si poteva non avere più regole unitarie
Che determinassero le modalità con cui c'erano le relazioni
Anche scelto ovviamente che cambiava al quadro rispetto alla condizione precedente
Attualmente noi siamo in una condizione che sarebbe bene al CIPE ci portasse a ripensare
Che significato ha
La parola autonomia
Perché in realtà quando non ci sono più regole unitaria
E non c'è più nessuna
Costruzione Egitto posizioni unitarie è l'altra parte che decide se si fanno se non si fanno le intese come si fanno con Caracas tali caratteristiche si fa
E quindi si consegna la propria improprio pluralismo la propria autonomia alle rispettive controparti
Questa è la situazione nella quale siamo oggi
Qualcuno può pensare che nel breve periodo ci siano anche dei vantaggi io credo che nel lungo periodo ci saranno svantaggi per tutti
Perché viene meno un'idea
Per cui poi costruire una prospettiva anche qui guardando ad una storia che abbiamo alle spalle
Basterebbe ripercorrere un po'di tatto e per sapere che le stagioni che hanno segnato la maggiore unità delle organizzazioni sindacali sulle stagioni di maggior democrazia sindacale
Sono quelle in cui si rinnovano le forme rappresentative sono quelle delle elezioni sono quelle in cui c'è una relazione diretta tra il processo unitario il rapporto con i lavoratori
La separazione l'assenza di regole determina ovviamente che invece attuare un allontanamento rispetto ai processi
Ai processi democratici e di coinvolgimento dei lavoratori questo credo che sia
Il tema che abbiamo
E che è un tema
Che potrebbe avere delle soluzioni peraltro
Si potrebbe anche applicare la costituzione del nostro Paese da questo punto di vista potrebbe avere delle soluzioni cioè delle regole che valgano per tutti
E che misurino anche
Quanto ognuno vale in termini di scritti di voti e così via e quindi
In che misura sia la reginetta biglietti metano non legittimità di agire separatamente
Perché in fondo come sempre quando non c'è una prospettiva come dire data dalla dallo stare insieme
Ci dovrebbero essere delle regole perché sono quelle che permettono
Che permettono di farlo in particolare perché
Non è che non
Ci siano possibilità
Di fare anche la discussione sul contratto però preferirei non farla perché se no porre
Dobbiamo avere tempo di replica poi magari può parlare anche rivolta dobbiamo fare come dire un dibattito ampio però il un tema lo si può
Proporre
Perché credo che sia il tema di questa crisi ed è il problema è che noi abbiamo una crisi non lascia mai tutto come prima
Cambia molte cose si un bene o male e non solo non
Tra le cose che cambia sono anche i rapporti tra le persone e le diseguaglianze
è una delle cose che al momento sta succedendo e che il lavoro nel senso più compiuto del termine dai lavoratori alle imprese sta pagando gran parte del conto di questa
Di questa crisi
Una delle tentazioni classiche in questo schema è quello che chi ha un minimo di forza in più si protegge rispetto agli altri si chiama corporativi
La logica della separazione e la logica dello spostare
Dalla condizione di relazione sindacale ad altro
è una logica alla fine di difesa corporativa io trovo che dentro la soluzione adatta non dal punto di vista il tema assenteismo ma dal punto di vista del merito la relazione tra contribuzione e malattia da parte dell'impresa c'è un'operazione tutta corporativa
In cui si rompono i meccanismi di solidarietà e dirette generale e si decide una soluzione corporativa
Dentro l'idea che bisogna certificare i rapporti di lavoro magari pagando tanti soldi come notti studi chiedono per la certificazione c'è un'idea corporativa io proteggo chi è in grado di proteggersi
Lascio al bando tutto il resto però io credo che su questo bisognerebbe riflettere perché la divisione
Perché non di bipolarismo ma di divisione bisogna parlare la divisione porta con sè sempre la tentazione
Di ricorrere a delle strade che mettono al riparo Ciocca riparo su come
Quindi più forti si mettono al riparo e se ci pensate è esattamente quello che man mano sta succedendo e cioè si fanno dei contratti che parlano sempre meno persone
Perché cresce il mondo dei non contrattualizzati e che non ha nessuna nazione e si fornisce a quel mondo a cui non parliamo più con le regole universali e con i contratti che si fornisce invece l'idea
Che hanno altre modalità per provare a mantenere una loro condizione di differenza che sono gli enti questo o quell'altro io credo che questa riflessione andrebbe fatta perché poi
Ci potrà essere una nuova stagione unitaria potremmo avere delle regole succederanno tante cose nessuno di noi c'ha la sfera di cristallo può solo trovare impegnarsi per ripristinare delle regole
Di riferimento unitario ma quando si determinano condizioni di crescita corporativa nei comportamenti di gruppi importanti quali sono
I lavoratori e le loro associazioni di rappresentanza o probabilmente si fan più guai di quelli che si pensa
Nel momento in cui si ritiene di aver risolto per il momento del problema
Grazie a scadenza
Francesco Rutelli diamo la possibilità di interrompere il discorso di prima scortese mentre gli ho stroncato sull'economia dei servizi
No no io ringrazio indecente e mi permetti di dirlo in conclusione anche perché è evidente che c'è un dibattito che riguarda
I due maggiori sindacati nel quale non
Insomma non tocca nessun modo a noi inserirci introdurci
E fare una parte impropria
Ecco vorrei se mi permettete
Riferirmi al discorso di ieri di di Napolitano perché decorse Napolitano è stato così lungo ma ascoltato da tantissimi italiani
Perché avevo un respiro storico perché dava l'idea
Di ciò che può unire tutto sommato noi italiani dalla Sicilia
Alla Val d'Aosta
Io penso perché lui abbia dato e in fondo orale che è stato una scoperta questo appuntamento della diciamo la festa più recente
Riferita alla scadenza più antica se al momento in cui nasce la nazione si riunisce
Salsi accettava la scelta si formalizza la scelta di vedi Vittorio Emanuele re d'Italia centocinquanta anni fa perché abbiamo secondo me quello che girava tra gli italiani ieri
A mio avviso che anche
Messo davvero i margini le polemiche che pure ci sono state
Non la non parliamo solo le polemiche ieri c'è stato solo me
Un sentimento condiviso di un'Italia che
Condividere respiro storico del discorso che ha fatto Napolitano e condivide fatto dobbiamo essere uniti per
Stare in un mondo molto difficile
E soprattutto che dobbiamo guardare avanti io mi riattacco coloro tetto iniziato a dire prima inizio da un settore
Del quale sono appassionato ne sono appassionato da quando ho fatto il Sindaco di Roma quando ho avuto una piccola
Stagione di responsabilità nel governo di cui mi sono onorato di far parte che però
Non ha potere il Governo non ha potere in materia di turismo
Eppure il turismo eh la prima industria questo Paese tra l'altro l'industria che ha una fortissima valenza occupazionale
Possibile che noi andiamo avanti da solo l'ho già detto a Sangalli lo lo ripeto a voi vedo l'amico Paolucci con il quale ci siamo occupati di questo argomento con grande fatica è possibile che noi immaginiamo di portare avanti le politiche del turismo
Divise per ventuno
Non si può fare cioè venti Regioni più lo Stato
Oggi che c'è una difficoltà nel turismo della
Fascia nord del già fascia sud del Mediterraneo fascia nord africana dalla Tunisia all'Egitto ma dove
Credete che si sta organizzando per portare i turisti
I tedeschi che stanno portando organo le strutture che vanno dagli aerei I villaggi al sistema di prenotazione stava portando in Turchia
Le stiamo portando le Canarie li stanno portando
Nella parte sud della Spagna e Portogallo certamente non in Italia perché non abbiamo la capacità competitiva azione questo è il tema numero uno che dovremmo porre e di cui un Governo dovrebbe occuparsi se attento
Alla alla ritorno alla crescita
Quanto da un altro grande tema
Di dico e quello energetico
Ne discutiamo sempre in maniera molto così nervosa molto molto
Adesso ne discuteremo una chiave del nucleare ma è evidente che nucleare avrà una battuta d'arresto di di non breve termine dopo la vicenda giapponese penso che siamo tutti consapevoli no
E pensiamo di tenere immobilizzati trenta miliardi di euro per un piano energetico nucleare che non si farà mentre la bolletta né che
Energetica cresce
Mentre le bollette dei singoli delle famiglie dell'impresa e crescono o non è il momento di fare una riflessione fuori dell'emotività
Sui temi
Della della dell'energia incluse le liberalizzazioni che sono necessari ribadisco io sono favorevole ricerca e sviluppo per nuove generazione nucleare anche investirci significativamente
Nelle settimane passate ne abbiamo discusso c'era anche l'amico Baldassarri ovviamente una mozione al Senato sulla crescita era presente anche il Ministro Sacconi
E per conclude riprendo alcuni dei temi che vi erano indicati per cercare di
Di fornire un po'di materia di di riflessione anche se tutti i nostri interventi sono
Per titoli naturalmente oggi allo titoli per titoli e siccome si è parlato lo ricorderete per qualche settimana di una frustata che il Governo avrebbe Uto mettere in campo
Una grande scossa per la crescita economica
E poi siccome sappiamo che riscosse senza spesa molto difficile farne salvo che fai delle coraggiose mi misure di deregolazione oggi o di regolazione
Di altre proposte molto serio da parte una da Brajdic per il Sud piano la Banca d'Italia per il Sud
Una da Monti per il mercato interno europeo
è una da da Catricalà da antitrust per le liberalizzazioni la concorrenza io fosse il Governo lo prenderei
Le tradurrei norme di legge e ne farei un grande appello per una convergenza in Parlamento tra tutte le forze politiche per misure da adottarsi subito
Credo che sia necessario fare tutta una serie di altre cose sbucare le risorse o ad oggi le risorse per il Sud sono
Ad oggi ad oggi impegnate per meno del dieci per cento dei fondi disponibili le perderemo
Le perderemo
Allora è chiaro dobbiamo scegliere continuiamo a tenere cose come il ponte sullo Stretto francamente no nella
Nella nell'agenda ma sappiamo che non si farà un po'come non si faranno altre cose investiamo su quello che si fa e che concretamente permette anche alle imprese di essere pagate perché ci sono delle sofferenze
E norme che riguardano
Fornitori piccola e media impresa nel nostro Paese
Contrasto alla corruzione
Ridimensionamento dei costi della politica lo si può fare se non è simbolicamente doverosamente un fatto
Enti con fatto civile non si può fare con una certa sobrietà perché se no sono consapevole che
Sembra sempre che facciamo le prediche ma poi al momento di arrivare a al conto conto cresce non si e non si dimensione questo penso sia
Maturo per essere fatto e credo
Che lo si debba fare
Meno costi delle istituzioni qua c'è nato prima a Riscone abbiamo un federalismo che un po'come sistema dell'antica Roma è fatto per audizioni non si cancella nessuna
Istituzione che esiste vogliamo ridimensionare le Province per esempio vogliamo ridurle e ridurle
Ad un terzo delle attuali perché anzi che fare un federalismo in cui spendono di più le Regioni cresce la spesa sanitaria cresce la spesa di tutti
Finanziata attraverso maggiori imposte e tasse non vediamo ma il momento in cui qualche ridimensionamento c'è conclusione
Di dico cari amici secondo me poi che il bipolarismo non parlo di volo sindacale ma quello politico oggi si riduce a un torneo infinito
E ad una battaglia di propaganda infinita ragionamento politico che a mio avviso è un ragionamento serio è quello diamo all'Italia una legislatura costituente
Uniamo le forze disponibili a fare le riforme queste o quelle che si converrà io penso che il forme per la crescita sono quelle assolutamente indispensabile e uniamoci per una legislatura
Per fare davvero ciò che è necessario per il nostro Paese non continuare questa contrapposizione totalmente improduttiva totalmente inefficiente ne siamo stati parte tutti ma io credo che stia crescendo al nostro Paese la spinta
E la risposta alle scorse Napolitano ieri guardate così corale
Testimonia questa cosa qui ad uscire dalla contrapposizione
E a trovare le condizioni per fare alcuni anni nei quali
Si mettono da parte le differenze e le divergenze le divaricazioni e ci si incontra per fare le riforme senza la quale
L'Italia va indietro e non c'entra i traguardi di cui ha bisogno ringrazio
Grazie Francesco Rutelli noi abbiamo messo in campo diverse cose abbiano
Diciamoci la tutta le ricette per la crescita una disamina della del mercato interno e quindi ovviamente la questione dei consumi
Faccio anche questa piccolo piccolo repertorio per il per il Ministro Sacconi che rivedo dopo
Abbiamo discusso un po'del timing della riforma fiscale e delle diverse
Opzioni ovviamente in questa sede l'opzione che diede spostare la tassazione dalle persone alle cose ovviamente incontra qualche qualche perplessità diciamo estremistica mente
Distintamente e poi abbiamo discusso i temi dell'economia dei servizi grazie anche all'intervento
Duro
Diviso in due parti di Francesco Rutelli e poi abbiamo focalizzato ovviamente i temi
Del futuro del sindacalismo italiano perché avevamo i
I due massimi esponenti delle maggiori confederazioni
Ecco quindi parte degli interventi ha avuto modo di sempre di seguirla adesso
Sentiamo lei signor ministro che cosa ha da dirci
Io non
Mi avvarrò del fatto che questo è un appuntamento uno su atti usuale
E che
è trascorso un anno molto intensamente molto velocemente come accade di questi tempi
Per cui credo possano valere ancora le considerazioni che un anno fa ebbi modo di fare
A voi
Riferendo della convenzione del Governo circa il primato della stabilita e io credo che quello che sta accadendo in questo momento intorno a noi
Quel sì quell'insieme di variabili esogene che si stanno manifestando
Con
Incredibile intensità possono solo confermare questa primaria esigenza di stabilità
Che riguarda
Tutti i Paesi quelli di vecchia industrializzazione in ragione
Del forte indebitamento che li ha caratterizzati
Sia mi riferisco tanto al debito privato quanto al debito pubblico posto che fortunatamente
Per noi che siamo caratterizzati meno per voi che siamo caratterizzati da così poco debito privato ed ha così tanto debito pubblico
Ora questi elementi sono anche considerati congiuntamente dalla Commissione europea
Per molti aspetti per iniziativa italiana cioè la necessità ai fini della sostenibilità
Di un Paese ai fini della sua stabilità sostenibile l'importanza di considerare
Tanto il debito privato quanto il debito pubblico quanto
Quindi la stessa ricchezza della nazione
E
Noi non possiamo probabilmente calcolare in che misura incideranno sulla crescita complessiva i grandi eventi
Tanto calamitosi quanto attribuibili alle
Alle umane volontà che stanno che sono intervenuti non sappiamo in che misura si fonderanno symbol daranno ma certamente insisto
Metteranno a dura prova soprattutto coloro che sono fortemente esposti dal punto di vista del debito sovrano
è finito il tempo dell'illusione della impunità di questo debito sovrano
Dell'illusione che i mercati finanziari lo sottoscrivesse non solo per la ragione che veniva che che questi criteri venivano prodotti da uno da fin da un soggetto ritenuto ieri di per sé è solvibile oggi non più
Il primo un vivere della stabilità non significa quindi sottovalutare l'esigenza della crescita ma partire dalla convinzione che senza un pavimento stabile non c'è possibilità di crescita
Perché questa sarebbe potrebbe essere improvvisamente compromessa da una ragione di instabilità e non riproducibile immediatamente
Su questo pone vincoli molto importanti e ad un Paese che tradizionalmente accumulava inefficienze usando due leve che nelle condizioni attuali non sono più utilizzabili
Per anni abbiamo utilizzato la leva del cambio
Lei sappiamo quante volte questa ci ha consentito di recuperare illusoriamente competitività finché di colpo non abbiamo cominciato a pagare il conto
E dall'altro lato valeva della spesa pubblica perché quante inefficienza sono state compensate con la leva della spesa pubblica
E
A questo punto siamo davvero obbligati entro questo il quadro dei vincoli ad lavorare sulle nostre inefficienze su quelle inefficienze
Che risiedono certamente nelle pubbliche amministrazioni nella del pubblico in senso lato inteso
Ma risiedono anche nella dimensione privata o di o in quella dimensione nella quale le volontà degli attori soprattutto collettivi e possono essere fortemente incidenti e tra queste certamente sono le relazioni industriali
I rapporti di lavoro se volete più in generale i rapporti di lavoro tanto individuali quanto collettivi
Domani ricorderemo a Modena a nove anni dalla sua morte Marco Biagi
Sono stati
Nove anni come dicevo intensi di questi tempi le cose corrono corrono in fretta però penso sia significativo il fatto che
Marco Biagi abbia
Una particolare mette in a abbia ricolma una particolare attenzione nella non solo nell'anno al momento della
Dell'anniversario
Dell'assassinio ma anche ricorrentemente abbia avuto e abbia questa attenzione in relazione alle novità che sono intervenute nel corso di questi anni proprio nei rapporti di lavoro
Io lo ricordo molto convinto
Che l'Italia non potesse più o rimanere con il mercato del lavoro più opaco più atrofizzato
Che non potesse più permettersi quelle inefficienze come ho detto compensate nei termini impropri di un tempo ed è uno dei primi
Giuslavoristi che si misura con la globalizzazione è lui che era
Un esperto di diritto del lavoro comparato uno dei pochi perché normalmente i giuslavoristi
Ritenevano che la materia dovesse essere rinchiusa nella dimensione nazionale non non dovesse confrontarsi necessariamente con le regole altrui perché figlia
Della particolarità di ciascun Paese dalla particolare storia di relazioni umane di ciascun Paese
E invece gli aveva cominciato con il diritto comunitario e poi aveva costruito
Penso l'unico luogo comparatista in questa branca del diritto
Che lo portava ad essere più attento alla al confronto nella dimensione globale al confronto fra noi e gli altri
E a ritenere che le nostre numeri e le nostre particolarità non fossero un elemento di vantaggio competitivo ma fossero un elemento di terribile a svantaggio competitivo
Io lo ricordo sostenere che avevamo bisogno di relazioni di lavoro più a misura della persona più naturali più semplici e e attribuire quindi Lugli proprio alla in naturalità frutto dell'ideologia
Delle relazioni di lavoro
Alcune croniche caratteristiche del nostro mercato del lavoro il fatto cioè di essere sempre stato
Io molto atrofizzato i più bassi tassi di occupazione cronici sempre in tutto il dopoguerra anche nei momenti più straordinaria crescita sempre caratterizzati da bassa intensità occupazionale della crescita stessa
Con propensione dell'impresa investire nella in in tecnologie di processo a risparmio di lavoro
Con propensione del dell'impresa a contenersi dimensionalmente nel timore
Che la crescita dimensionale potesse coincidere
Con una serie di vincoli impropri tenuti impropria non sopportabili insomma un Paese un sistema Trophy Zanato complessivamente atrofizzato che scaricava sulla piccola dimensione
Tutta il tutto il suo bisogno di flessibilità di efficienza
E
E egli ragionava di quanto avessimo bisogno peraltro di alcune grandi corazzate che sono una spiegazione del successo tedesco nel mercato globale
Che a noi purtroppo mancano che possono essere ricostruite soltanto se anche la dimensione maggiore di impresa può essere incoraggiata non ultime dalle relazioni dalle relazioni di lavoro
Questo
Mi porta innanzitutto quindi a atti ma
A difendere di Marco l'idea di relazioni industriali naturali con la e quindi naturalmente collaborative a misura della persona dell'impresa
Era la misura della persona
Quel se quella quel sistema
Per cui si produceva un circolo vizioso fatto di bassa utilizzazione degli impianti di bassa produttività di bassa occupazione di bassi salari
Perché si produceva questo circolo vizioso perché doveva prevalere l'ideologia del controllo sociale sulla produzione e l'ideologia del controllo sociale sulla produzione determinava atrofia
Pomigliano e Mirafiori cosa fanno saltare proprio questo
Indi il sindacato riformista restituisce il potere di organizzazione al datore di lavoro perché il potere di organizzazione in ogni sacro testo ma soprattutto in ogni fattuale logica competitiva
è del non può che essere dell'imprenditore
Con un sindacato che invece si pone il problema di partecipare a dei risultati di questa maggiore libertà e responsabilità dell'imprenditore nel PEG nel perseguire il profitto
E il sindacato quindi chiedo lo scambio virtuoso piena utilizzazione degli impianti ma
Chi ma quanta più produttività quante lo chiede lo scambio in termini di occupazione di maggiore salario
Questa questo è naturale l'altra cosa innaturale
Nel nome dell'idea
Che il potere di organizzazione potesse essere interdetto dalla funzione dalla funzione sindacale
Voi avete realizzato un contratto che a mio avviso si sfide volto nella logica che tutti i Paesi industrializzati stanno discutendo non solo quelli che hanno la nostra tradizione la nostra cultura comunitaria
Ma io guardo sempre richiamo sempre
Perché segno
Di una tendenza omologa nei Paesi di vecchia industrializzazione quello che sta accadendo nel Regno Unito cioè in un Paese
Di antica tradizione individualista e di non produsse fissi ma tradizione comunitaria anche se la storia della Union sette è stata
Molto importante ma nel complesso della società anglosassone certamente per i Tories per i conservatori inglesi la tradizione culturale quella individualista non è quella comunitaria oggi
Sentire il premier Cameron che parla di big society che si appella i liberi e forti usando il linguaggio di don Sturzo
E applicandola alla sua qua alla sua società come non constatare che noi siamo già da tempo per fortuna da molto tempo da
Immersi nella logica comunitaria
E voi siete voi e le altre categorie innanzitutto produttive caratterizzate da una forte dispersione delle unità produttive quindi anche dei rapporti di lavoro sono quelle che più hanno sviluppato la logica
Della diversa collaborazione fra Stato e società
Perché quando voi realizzate la bilateralità e la rafforzate anche con l'ultimo contratto collettivo voi non chiedete allo stato di ritirarsi digerente allo stato di essere più efficiente nella sua nella dimensione propria
E di candidate a gestire funzioni complementari integrative che corrispondono a interessi tanto dei lavoratori quanto dell'impresa e che costruiscono armonia non corporazione chiusa
Costruiscono tessuto costruiscono relazioni
Perché hanno una cosa lei
Lesti gli strumenti della comunità potenzialmente potenzialmente anch'essi sono soggetti al vizio dell'autoreferenzialità se non stiamo attenti come ogni attività umana
Ma potenzialmente hanno ciò che è una fredda erogazione burocratica pubblica non ha mai un contenuto relazionale un contenuto umano
Questo è la forza della Bilal la forza della bilateralità con la quale il SIC e autentica coesione sociale
Ed è una coesione che non è chiusa perché tendenzialmente si proietta anche oltre i diretti assistiti
E comunque consente allo stato maggiormente di occuparsi di coloro che stanno fuori dall'ombrello di questa socia di di questa format di coi di collaborazione sociale
Come nel caso
Della lavori legale perché la bilateralità distribuendo sì su tutto il territorio nazionale come noi auspichiamo a partire dal Mezzogiorno
A mio avviso fondendo nella prospettiva fatemi dare un consiglio
è materia vostra Bonomi al Consiglio fondendo la bilateralità del commercio Leconte quella più generale dei servizi inclusi quelli turistici
Per coprire tutto con una filiera tutto il territorio nazionale ed essere
Essenziali nel contrasto
Per il sommerso
Perché possiamo integrare far collaborare il controllo amministrativo come il controllo sociale
E per esempio gestire la stessa bilateralità i voucher i buoni prepagati come strumento di prima inversione di attività turistiche atrofizzati ancora piccole
Ma che possono crescere crescere legalmente assaggiando la legalità anche attraverso una forma
Così semplice come il buono prepagato ma dal ma poi dal quale può generarsi un rapporto di lavoro strutturato io non temo il contrario
Perché il contrari in natura non lo vedo mentre natura vedo rapporti di lavoro che sfuggono anche al voucher nel Mezzogiorno visto che il buono prepagato sfuma dall'Emilia in Giunta la Linea gotica quasi non c'è più
Allora uno mi deve io dico sempre amici dal sindacato andate a chiedervi cosa accade lì dove non ci sono i voucher piuttosto che andare a limare le unghie alle zanzare dove ci sono i voucher
E questo
Quindi la bilateralità fa comunità nella dimensione nazionale
Noi dovremo affrontare
Anche le variabili di lungo periodo e tendenzialmente dicevo l'altro giorno le casse private e privatizzate ma lo dico anche i fondi pensione che dovremmo pensare a processi di crescente allargamento della base contributiva
Per dare sostenibilità alla previdenza complementare per dare sostenibilità alla sanità integrativa di cui abbiamo tanto bisogno
Perché troppa gente in Italia ancora paga out of pocket un immediato bisogno di salute
E voi sapete che ho voluto quel registro come premessa
Non di un di un odioso invasivo controllo che pure in certa misura ci deve essere per il due per il bene di tutti ma soprattutto per lo stile un po'di questi di questi fondi sanitarie anche per a preparando li essi stessi probabilmente ad essere il luogo nel quale gestire l'onta in terra quella funzione
Socio quella funzione assistenziale complementare a quella socio sanitaria che ha bisogno anche dell'integrato della ed è il complemento della assicurativo
Per
Come nella dimensione in atti come nella dimensione nazionale
Dobbiamo pensar bene a come far funzionare più efficiente avente la formazione
Che deriva da un prelievo obbligatorio dello zero trenta per cento ma che ha bisogno di essere oggetto di una qualche riflessione perché da parte da un lato si spendano davvero queste risorse dall'altro le si spendano bene
E
E credo che la spesa migliore anche per la formazione è quella che si realizza quanto più in prossimità e quanto più in ambiente lavorativo
E la bilateralità territoriale che è fondamentale che è quella che meno rischia la il
La patologia dell'autoreferenzialità perché più prossima alle persone
E me e quindi la prossimità la mette un po'al riparo dai pericoli di ossidazione autoreferenziale
E né in quella dimensione territoriale voi con una nei giorni scorsi io vi ringrazio avete fatto avete dato un segno Marco è un segnale una
Avete compiuto un atto che
E che che corrisponda un sogno di Marco Biagi quello
Di introdurre non solo funzioni funzioni complessive o se volete di governo del mercato del lavoro
Del governo di mercati del lavoro così segmentati come sono quelli di riferimento per voi ma facendolo anche con la certificazione
E anche con l'arbitrato
Cioè andando alla ricerca di formule che consentano quanto più di prevenire di risolvere il conflitto quello collettivo ma anche quello individuale
Perché una delle ragioni della contrazione ad assumere verrà fra pigmento della bassa propensione ad assumere ENEL timore del conflitto
Ed è nel timore dell'al anzi mettiamola meglio non è neanche al limite del timore del conflitto in Sesta destinato a risolversi presto nel timore dell'area di lungo periodo per un conflitto e questo generata rapimento
Gente la contrazione
Fa dell'assunzione un momento epico invece di un momento fluido naturale nei comportamenti della nel comportamento dell'impresa come noi naturalmente avremmo bisogno che Poste
Se vogliamo crescita con occupazione perché noi parliamo di crescita ci poniamo il problema di crescere ma sappiamo quanto immanente il pericolo di avere crescita senza occupazione perché le nuove tecnologie nel frattempo sono intervenute
Dando spazio a nuovi business a nuove modalità ma nel frattempo spesso inducono a razionalizzare l'esistente razionalizzando l'esistente spesso contraggono occupazione
E allora almeno che
Quando c'è un'opportunità ma possa essere colta immediatamente senza paura
E senza ritrarsi di fronte al timore di quello che può significare una soluzione sbagliata o un conflitto che poi rimane a lungo irrisolto come pesando come una terribile a LEA sulla vita delle persone ma anche sulla vita delle imprese
Così come
Penso che sia importante per la vita tenta bilateralità territoriale gestire i contratti di apprendistato
E noi li stiamo riformando abbiamo avuto la delega dal Parlamento e li stiamo riformando nel senso da un lato della maggiore semplicità possibile
E dall'altro nel senso Dini conoscere di più la formazione in ambiente lavorativo
E una formazione in ambiente lavorativo che deve essere
Compensata che deve essere come dire controllata socialmente perché il timore ci può essere che sia un banale by doing e dobbiamo fare in modo che invece sia il luogo delle colonne il momento delle conoscenze pratiche
Ma quel momento può essere controllato dalla bilateralità purché mi raccomando la bilateralità non faccia la zeppa per accendere un contratto di apprendistato
E quello che anzi vi chiedo di di ripensare esse non far partire comunque il contratto di apprendistato con il controllo successivo perché nemmeno la bilateralità può permettersi il lusso di questi tempi
Di rallentare o di
Deviare la decisione di un contratto di apprendistato che vale oro perché
Il modo migliore di fare entrare un giovane nel mercato del lavoro integrando apprendimento e formazione
E questo
E così come l'apprendimento ho detto vorremmo che si raddrizzarsi in termini anche tali per cui se c'è questo controllo sociale può valere la regola che più c'è apprendimento meno ci può essere salario
è una regola che abbiamo cominciato ad applicare dell'apprendistato di primo livello per i giovani e quindici anni comando dubbioso
Ove le ore di formazione formale solo quattrocento necessariamente perché li dobbiamo condurre una qualifica triennale ma il salario viene proporzionalmente ridotto rispetto alle centoventi ore del professionalizzante o del tradizionale Treu
Quel ma tutto questo è flessibilmente agibile se ci aiuta il controllo sociale
Nel territorio sì sposta il baricentro delle relazioni di lavoro come nell'azienda quando questo è possibile nel territorio si realizzano gli accordi che possono dare luogo alla detassazione
La legge oggi ha portato a quaranta mila euro il reddito dell'anno precedente quindi siamo in grado di comprendere la grande platea degli impiegati degli operai
E e possiamo agevola agilmente realizzare intese territoriali o aziendali in alternativa fra di loro ovviamente
E per materie non affrontate dalla contrattazione nazionale o quanto meno
Che della contrattazione territoriale possono trovare declinazione non contraddizione declinazione salve le deroghe che sono consentite che avete deciso di inserire
E in un tempo come questo quanto è importante il potere di fronte a un nuovo investimento o di fronte a una situazione di crisi che le parti liberamente responsabilmente
Ad attivare ci prontamente l'esigenza dell'impresa
E l'esigenza del lavoro senza che ogni volta si tema si debba temere quel peggio che altrimenti si produce in assenza di queste deroghe cioè la rinuncia all'investimento orari o la crisi irreversibile la fine di quell'azienda
Di fronte a un male certe possibile affrontare anche un esito incerto al limite come può essere quello di un negoziato più pragmatico il più pragmaticamente adattato quelle concrete circostanze
E il resto gli stessi contratti territoriali io vi pregherei di non farmi la fotocopia ma di ripensati almeno una minima riflessione sulle caratteristiche di quel territorio certo
La circolare del Ministero dell'Ente dell'Inter dall'Agenzia delle Entrate nostra di consenta di mutuare direttamente gli istituti del contratto nazionale ma è vostro interesse quello di adattarle via via concretamente perché
Ci si produca sempre di più condivisione condivisione tra le parti condivisione come quella che avete realizzato intorno all'obiettivo dell'assenteismo e che si salda perfettamente
Con la iniziativa di cui
Primo merito porta Renato Brunetta
Che è quella dei Ciardella cioè dei certificati on line
Vi vorrei ricordare che ci consente di partire con un'operazione senza precedenti rinegoziando il nostro rapporto con i miei ma porto dell'INPS con i suoi medici iscritti alle relative liste
Perché voi sapete che di dodici milioni di certificati INPS consegnati all'INPS circa quattro milioni riguardavano le malattie con meno trading di di duro che duravano durano meno di tre giorni
E solo quelle malattie sulle quali si appunta il sospetto principale tanto più se magari collocate in un certo momento della settimana o del mese
E sono quelle che scientificamente erano sottratta la visita fiscale perché la comunicazione arrivava in termini tali che era scientificamente impossibile controllo su udienze ora attraverso un sistema telematico sistema telematico che collega medici
INPS e impresa è e inglese
è possibile in tempo reale
Che l'impresa chieda la visita fiscale e che immediatamente questa possa essere realizzata secondo un modello di radio taxi
Dal primo medico territoriale che si renda disponibile tracciando peraltro il comportamento dei medici convenzionati e come ho detto con l'intenzione
Di regola chiare in termini più efficienti la stessa Convenzione con essi come stiamo già
Riflette i cui termini stiamo già riflettendo
è un'operazione che può essere molto significativa rispetto a quell'oppure otto per cento di assenteismo nella dimensione privata che non può non essere contenuto in funzione peraltro
Di un quello scambio che il sindacato giustamente ha chiesto per allungare il periodo di comporto laddove c'è la malattia vera laddove noi vogliamo l'oncologico otto rientrare nel lavoro
Là dove vogliamo che sia possibile usando anche di una capacità che la Biagi dar rispetto il part-time degli oncologici tra parentesi ricordo
Vitto e comunque di proteggere i grandi rischi rispetto invece alle piccole patologie che spesso non sono nemmeno reali
Finisco con una considerazione sulla rappresentanza
Io so che state discutendo tra parti sulla rappresentanza e certamente abbiamo bisogno di un sistema
Che corrisponda alla tradizione io credo italiana da di un sistema di relazioni libere e responsabili io mi auguro che troviate fra di voi regole condivise
Da osservatore interessato ed attento o se sguardo dico soltanto
Che non si può dire che dove ci sono le avesse un c'è democrazia e dove ci sono le RSA le rappresentanze sì delle singole organizzazioni in azienda non c'è democrazia
Perché sarebbe ben pericoloso una confusione fra diritti politici e diritti sindacali e perché allora stabiliremo che era la maggioranza del commercio non c'è democrazia visto che ci sono le RSA e non ci sono le resse più nella gran parte del commercio
Ora io mi apprensione così come dovremmo stabilire che lo Statuto dei lavoratori fu Fontani non democrazia perché non prevedeva l'RSU ma prevedeva le RSA sia nella versione originaria ma anche nella versione modificata dal referendum
E quindi
Accingiamoci io finisco davvero accingiamoci a un tempo nel quale naturalmente Congo vi inviterei fatiche e a risultati nel quale insieme questo significa coesione nazionale
Questo significa richiamarci a un autentico spirito repubblicano ma anche a un postmoderno spirito repubblicano per il Paese che ha avuto il più grande partito comunista dell'Occidente
Partito internazionalista vorrei ricordare a me fa piacere vedere che oggi tutti usano la parola patria che non era molto seguito un tempo e veniva sostituita dal termine Paese
Io non ricordo il tempo nel quale io ricordo il tempo nel quale
Le relazioni che alcuni partiti e organizzazioni erano usavano il termine Paese disegnavano il termine patria disegnavo del termine Italia
Ma lo spirito repubblicano postmoderno nel tempo dei grandi cambiamenti epocali
è lo spirito della coesione per fare non è la riproduzione della diffidenza tra classe se non del conflitto tra classi
è la volontà forte di ritenerci un grande popolo di liberi e forti che non aspettano dallo Stato la risposta i propri bisogni e alle proprie aspettative ma sanno costruire questa risposte attraverso soluzioni comunitaria grazie
Allora avete sentito opinioni forti opinioni diverse un dibattito deve dare questo
Io vi ringrazio per l'attenzione di mi permetto solo di salutare una persona che ci ha raggiunto e che è Giuseppe Tripoli il nuovo mister PMI e e che il cielo lo aiuti niente grazie