Buon compleanno, Italia!

Buongiorno a tutti
Buongiorno a tutti sono Duilio chi non riconoscesse
Vi ringrazio molto per questa
Vostra presenza
Questa giornata
Sta giornata questo convegno che durerà fino alle tredici e trenta circa abbiamo pensato di
Organizzarlo come fatto concreto e simbolico
Al tempo stesso
Simbolico perché riteniamo che
Nell'avvicinarci a questa giornata del diciassette di marzo che segna
Centocinquantesimo anniversario
Dell'Unità d'Italia
Dappertutto in tutto il nostro Paese ma in particolare da queste parti laddove
Vi sono sensibilità li definisco così che problema attizza no per essere urbanistico su questa ricorrenza problema Terzano appunto tale addirittura da fare ostruzionismo in Regione Lombardia per una leggina
Che si è voluto approvare che stanziava e stanzia qualche soldo per celebrare adeguatamente unità d'Italia
Senza alcun intento polemico ma
In termini
Positivi
Abbiamo ritenuto invece
Che
In Lombardia in terra di Lombardia laddove ci sono molte sensibilità assolutamente maggioritarie che ritengono invece che L'Unità nel nostro Paese sia
Un grandissimo valore
Abbiamo pensato appunto di organizzare questo momento
Così concreto e simbolico per il quale peraltro abbiamo anche
Pensato di
Definire alcuni contenuti che fossero non banali quindi dando a questa tra virgolette cerimonia un significato
Che
Guardando avanti e quindi non celebrando retoricamente la ricorrenza potesse anche arricchirsi di alcuni
Elementi di consapevolezza
Per l'obiettivo
Di rendere questo valore dell'unità del nostro Paese come
Un
Giacimento di significati che possa aiutare evidentemente la nostra comunità nazionale
A vivere meglio per i prossimi centocinquant'anni almeno
Io non farò una introduzione
Così
Molto puntuale dopo daremo la parola al Sindaco di Agrate Brianza che ringrazio
Preliminarmente perché fu ospitalità in questo posto così bello dove diciamo già stati
Un'altra volta saluto tutti i Sindaci presenti tutte le persone che sono venute con passione
A questo appuntamento saluto anche gli omicidi radio radicale che sono qui che stanno registrando tutto che manderanno
Inonda questi nostri
I lavori svolgendo il servizio pubblico che è tipico di
Questa
Radio saluto tutte
Le autorità
E
Permettetemi di ringraziare pubblicamente
I miei amici che collaborano come da molti anni nel mio ufficio che cioè Leonarda Giuliano
Ricco insomma tutti quanti coloro che hanno lavorato molto perché questa iniziativa venisse
Organizzata
Con un successo ovviamente ringrazio dei relatori
Che a partire dalla mia sinistra vi presento rapidamente il professor Totaro professor Franco Totaro che è una persona di grandissimo valore lo dico non retoricamente ordinario di filosofia
Morale in se non ricordo male anche di filosofia la storia ma poi c'è mai dire a lui che conosco da
Da trent'anni circa solo un suo mi permetto di dire non so poi
Con quanto quanto beneficio io abbia saputo tradurre i suoi insegnamenti mi consigliano anche un po'con suo discepolo diciamo così perché è uno dei pochi
Maestri che ho incontrato nella mia
Esperienze professor Totaro ci parlerà
Appunto di
Questo tema unità diversità e identità nella storia e nel futuro dell'Italia
Poi segue
Onorevole professor Guido Melis professor Guido Melis
Un'autorità anche lui
Ordinario di storia delle istituzioni all'università di Roma ha pubblicato moltissimi libri primo credo che abbia pubblicato anche uno dei dei più importanti sulla storia dell'amministrazione italiana edita
Dal Mulino edito dal Mulino questo libero e adesso dalla prima legislatura giovane parlamentare che sta onorando il nostro Parlamento con un buon lavoro puntuale e solerte tutti i giorni e lo posso dire perché siamo seduti
A fianco avuto questa circostanza favorevole di conoscerlo essendo deceduto
Affianco
Adesso abbiamo onorevole Michele Ventura che vicecapogruppo vicario
Partito Democratico alla Camera con il quale
Ho un rapporto di
Setto personale umano io credo che anche in politica la dimensione umana venga prima di tutto il resto rapporto che
Maturato in questi anni
Attraverso l'esperienza parlamentare in particolare altresì nello sorridere attraverso l'esperienza
Che senza esagerazioni definirei quasi disumana cioè quella della legge della ultima legge finanziaria del Governo
Prodi quando io ero Presidente non c'è nel Bilancio due del relatore
Della legge finanziaria e quindi
Abbiamo vissuto insieme questa disperante avventura diciamo così di una legge finanziaria molto complessa molto difficile
Ma adesso non è caduta la legge finanziaria diciamo che si è consolidato ulteriormente questo rapporto di amicizia che attraversa l'esperienza politica e va oltre la stessa che durerà oltre la stessa
Poniamo il Sindaco di Agrate
Brianza Enzo Colombo Ezio Colombo che già ringraziato gli altri amici di presenterò e dopo io mi fermo qui
Adesso ci sarà il saluto
Direzione
Alla fine del quale per dare un significato come dicevo
Simbolico e concreto dal profilo strettamente istituzionale questo è un convegno che noi abbiamo inteso organizzare
Con un profilo strettamente istituzionale
Suoneremo nostro il no il nostro inno d'Italia peraltro abbiamo pensato anche di stamparle
Del contenuto dell'inno d'Italia in queste piccole pergamene che sono qui questo gesto siccome so che qualcuno di voi può negare deve andare
Via Leonarda
La porlo porterà diciamo così
Voi direttamente in udienza bisogna che vi alziate in modo da evitare che qualcuno poi debba andar via
Nullo porti via come ricordo anche simbolico di questo giorno che
Si avvicina
Al diciassette di marzo come vi dicevo giornata ufficiale celebrazione l'Unità d'Italia che sarà
Punto ricordata ricorda con ricordata come unità celebrata come sesta dal Presidente della Repubblica a Camere
Riunite de
Mi fermo qua la parola avessi economico per un breve saluto prego
Grazie
Buongiorno a tutti
Saluti e ringraziamenti
Usuali sono già stati fatti dall'amico Lino Duilio considerato che abbiamo già una mezz'oretta di ritardo
Evito di replicabile anche perché
Mezzora magari in qualche guerra di indipendenza qualche battaglia l'avremmo pure perso come già ora di ritardo
Io
Ieri sera ho fatto una riunione della relazione al giornale di Merate notizie
E sulla copertina con i miei collaboratori ma anche con le opposizioni del consiglio perché sono rappresentate anche nel comitato di redazione
C'è stata una poi una discussione su che cosa mettere sulla copertina c'era un'immagine bella di Giuseppe Garibaldi
In un quadro in quadro in cui occorre non mi ricordo e l'altra era la bandiera italiana
C'è stato un po'di dibattito alla fine
Contrariamente a quello che pensavo io volevo proporre io si è deciso di mettere Giuseppe Garibaldi
Avevo un po'di dubbio su quella presentazione perché Giuseppe Garibaldi era presentato in atteggiamento combattivo reattivo vero come generale
Però aveva un'espressione un po'triste
Non era proprio
Sereno e
è contento
E questo mi ha dato un po'la riflessione e anche qualche perplessità su quella scelta
Perché fosse vedevo in quella espressione una rappresentazione dell'attuale situazione italiana di oggi che
Non neghiamo anche per certi episodi già citati da Duilio
Ci danno delle riflessioni un po'più amare e non così magari condivise come in questa platea non condivise nella società e soprattutto non condivise nelle diverse posizioni politiche che si stanno esprimendo
Alla fine comunque abbiamo deciso di mettere
Questa rappresentazione di Giuseppe Garibaldi
Ne siamo qui in questa sala come già ricordato a Marsala che abbiamo dedicato a Mario Rigoni Stern
All'interno di un complesso che
Dedicato alla memoria del di Enzo Biagi
Una sala quindi che rappresenta per noi un grande momento di riflessione sulla cultura sulle nostre radici su persone che hanno dato tanto all'Italia nel loro rispettivo ambito
Questo mi dà modo di riallacciarmi anche a un'indagine che aveva fatto sulle ventiquattro ore l'anno scorso
Cercando nelle diverse espressioni di numerose personalità scrittori attori artisti di vario genere
Un'espressione di cuore che e di mente di ragione che potesse portare alla riflessione tutti i cittadini in merito a questa ricorrenza che ci troviamo cerebrale
Tra tutte queste riflessioni se io ho estrapolato una riflessione di uno scrittore
Che
Sono venti righe quindi prego la cortesia di
Di sopportare la mia lettura che è la seguente
Nuovo rinascimento per la terra di Mameli
Di Nikolaj linee
L'Italia è la culla della cultura moderna per molte persone questa terra rappresenta qualcosa di sacro di eterno i unico e di maestoso
Quando parliamo della cultura delle sua matrice delle correnti classiche il pensiero vola subito a Da Vinci Brunelleschi Dante verdi e altri grandi italiani
Che attraverso la forza il coraggio della loro espressione creativa hanno segnato il mondo al mondo i segreti della raffinatezza dall'essere
L'inno di Mameli rappresenta meglio di ogni altra opera il valore del contributo culturale sulla quale sono cresciute generazioni di patrioti italiani
Dentro questo apparato c'è tutta la bellezza della lingua la poesia nei tratti fine quasi fragili che in alcuni momenti diventa una tempesta di fuoco infernale quasi un'ira di Dio
Tanto appaiono forti il pensare che a scrivere questo inno è stato un giovane ragazzo
Che ha avuto il coraggio e la passione di esprimere le sue speranze i suoi desideri i suoi crediti
Nel nostro futuro conclude l'input che il nostro futuro la cultura deve diventare tutto contenitore sociale individuale
Concentrazione della ricerca interiore ed esteriore degli esseri umani
Credo che proprio per questo siamo molto avanti rispetto agli altri Paesi
E spero che la nostra bellissima nazione potrà rivivere i più dove i più bei momenti di un uomo Rinascimento
Queste parole dedicate anche a l'inno d'Italia penso che siano migliore ingresso ad ascoltarlo tutti assieme in piedi grazie
Ne ha
Bene
Grazie
Allora adesso
Cominciamo
I nostri lavori che
Saranno
Introdotti
Con la prima relazione del professor Todaro che durerà circa quindici minuti abbiamo chiesto ciascuno
Io feci riflessioni che durino spazio appunto i quindici minuti per stare nei tempi e per consentire a tutti di beneficiare in diverse riflessioni
Io mi permetto di introdurre questa riflessione
Del professor Totaro sul tema
Che prima richiamavo e cioè unità
Diversità
E identità nella storia nel futuro dell'Italia
Con
Una brevissima citazione di un grandissimo storico
Renna
Penale sulla Nazione
Sapete che c'è
Un rapporto
Non
Pacifico tra Stato e nazione molti discutono sul fatto
Che sia nata prima la nazione può e lo Stato pure prima lo Stato e poi la nazione
E e allora su questo splendido libro che si intitola che cos'è una nazione appunto
L'Iran silice
La Terra come la razza non fa una nazione
La Terra fornisce il sostrato il campo della lotta e del lavoro l'uomo fornisce l'anima
L'uomo è tutto nella formazione di quella cosa sacra che si chiama popolo tutto ciò che il materiale
E insufficiente
Una nazione è un principio spirituale
Prodotto dalle profonde complicazioni della storia una famiglia spirituale
Non un gruppo determinato dalla configurazione del suolo
La nazione dunque
E una grande solidarietà costituita dal sentimento dei sacrifici compiuti e da quelli
Che si è ancora disposti a compiere insieme
Presuppone un passato ma si riassume nel presente attraverso un fatto tangibile il consenso
Il desiderio chiaramente espresso di continuare a vivere insieme
L'esistenza di una nazione eh mi si perdoni la metafora
L'esistenza di una nazione e mi si perdoni la metafora
Un plebiscito di tutti i giorni ecco con questa
Immagine della Nazione come plebiscito di tutti i giorni molto bella iniziamo la nostra riflessione della quale ringrazio preliminarmente dando la parola
Al professor
è arrivato anche quello con i fili
Beh intanto ringrazio dell'invito della Presidenza di tutti voi sono anche degli amici
Quindi questo
Rende
Particolarmente
Come dire
Caldoro incontro di oggi
Ed è sempre bello essere invitati
Dall'onorevole Duilio perché
E
Uno scopre
Sempre di essere la persona di colore
Quindi
è una buona notizia insomma
E poi perché per quanto mi riguarda
Uno scopre di essere responsabile di di cose importanti
Addirittura del fatto che lui sarebbe mio discepolo quindi capite quasi un
Un sintesi di cose
Non dico miracolose ma insomma tali da
Suscitare meraviglia
Comunque grazie
Mi pare che
Adesso possiamo cominciare a questa riflessione anche
Mi è stata chiesta con un titolo
Come voi potete
Facilmente capire molto vasto cioè unità diversità identità nella storia e nel futuro dell'Italia
Il tempo che abbiamo a disposizione per fortuna almeno mia
Scarso
Non si può dire né tutto né molto e quindi il
Io cercherò di presentare uno spaccato riguardo a questo tema che è stato ben introdotto dal riferimento aveva
Nella nella
Già nell'evocazione di concetti molto importanti nazione è stato
Principio spirituale
In rapporto o addirittura in opposizione alla configurazione del suolo poi
L'idea dei sacrifici
Che coagulano
Un consenso un consenso risiedeva rinnovare né presente quindi diventando un plebiscito quotidiano
Più tutta una sequenza i termini che già di per sé aprirebbero
La riflessione da parte nostra
è per rimanere ancora sul generico prima di andare a quello che chiamavo uno spaccato della riflessione che intenderei offrirvi
Dobbiamo ricordare
Le diverse note che il Manzoni
Attribuiva appunto a ciò che possiamo dire nazione quando la definiva una darne
Di lingua d'altare
Di memorie al plurale beninteso di memorie
Di sangue e dico e qua è un
Definizione
Molto ampia e insieme articolata qui forse
Basterebbe soffermarsi sull'importanza della lingua
Come tessuto connettivo della nazione italiana
Una lingua che comincia già
Ne ha intorno al mille duecento quindi
Già
Nel in epoca medievale e poi costituisce davvero
Un elemento di Unione tra tutte le regioni italiane a cominciare dalla dalla Sicilia dove fiorisce appunto la scuola siciliana per andare alla Toscana ecco dove fiorisce poi il fior fiore
Della letteratura italiana e quindi insomma la lingua certamente è un tessuto connettivo della nazione e per l'Italia IMO in modo eminente
Ecco dicevo
Perché
Cercherò di
Non
Debordare in questa mia riflessione
Quindi partire dalla considerazione della coppia identità diversità ecco qualche sforzo di concettualizzazione innanzitutto
Questi due termini identitari diversità si richiamano l'un l'altro
Non si dà identità senza relazione alla diversità
è mo'Sita diversità senza rapporto alla identità
Ma ci si può spingere a dire qualcosa di più
Di identità quanto più si procede nella scala che vada al Regno minerale a quello vegetale e animale
Si costituisce e si sviluppa come identità dividersi
Senza questa visione diciamo relazionale della identità non potremmo dar conto per esempio della Costituzione
E dello sviluppo della cellula animale
Sin dalla nascita dell'organismo
Ecco questo i biologi oggi lo mettono sempre più in evidenza
Il nesso
Identità diversità è altrettanto imprescindibile nella speranza propriamente umana della comunicazione e del linguaggio
Quindi in ambito sociale e politico
Nella comunicazione nel linguaggio cosa avviene avviene che interlocutori diversi interlocutori diversi tendono a una identità o almeno a una condivisibilità di significati
Più puntualmente il dialogo oggi noi parliamo molto di dialogo non sarebbe possibile se non si desse uno sforzo
Da parte dei i versi da parte di soggetti diversi di intendersi su qualcosa che non ha nulla le diversità di partenza ma e più vitali diversità
L'identico e quindi sempre un identico di viversi e anche tra diversi
Quando nascono i problemi riguardo questa relazione nascono quando ci chiediamo come
La diversità viene ricompresa nell'identico e come
Di identico si costituisce attraverso la diversità o potremmo anche dire lei
Diversità
Ecco qui mi pare che entra in gioco l'aspetto dell'unità
L'unità può essere infatti intesa come la saldatura
Della identità e della diversità
O meglio come il modo di fare sintesi
Tra i diversi che entrano a formare
L'identità
Nell'orizzonte dell'Unità
Si gioca allora un equilibrio delicato molto delicato
Vale a dire l'identico non deve
Prevaricare sui diversi
E i diversi non devono rifiutare l'identico ecco se scattano
Meccanismi di prevaricazione o di rifiuto in rapporto all'identico iscriversi entra in crisi diventa addirittura insopportabile
E allora dovremmo cercare di capire cosa possa essere una buona unità una buona unità
Ecco potremmo dire che una buona unità è quella grazie alla quale l'identità sia partecipata e sia anche partecipa aprile dai diversi
In tale partecipazione inoltre i diversi cercano ecco gli elementi potremo dire di una fecondazione reciproca
Al punto che sarebbe difficile non solo che
Ciascuno Ostiglia senza gli altri
Ma anche che la realizzazione propria possa avvenire senza la realizzazione degli altri
L'unità scatta quando i diversi si cerca qualcuno si cerca in un desiderio di identità
Il quale da
Compimento alla stessa diversità
Ecco al di là di questa introduzione concettuale
Mi permetto in quanto mi preoccupo di filosofia come diceva prima l'onorevole Duilio si possono individuare
Ingredienti più specifici dell'unità
Si possono individuare
Cioè ci sono in sostanza di fattori sia di costituzione sia di conservazione de L'Unità
E inoltre quali fattori possono essere rilevanti
Per quelle informazioni unitarie che sono le formazioni storiche
Le quali riguardano l'ambito sociale e politico dell'esperienza umana
E allora a livello sociale e politico e quindi nella processualità storica in cui tali livelli si esprimono
L'unità dei diversi in una identità comune
Cioè partecipata dai diversi
Può fare riferimento a fattori molteplici ecco qui ci potremmo sbizzarrire ma qui appunto io ho deciso di
Dare un taglio
Di tipo antropologico la mia riflessione sperando che possa servire perché poi gli altri invece parleranno di cose più concrete più attuali
E quindi io mi considero mi mi limiterò scusate a considerazioni appunto di ordine antropologico
Che investono in modi più elementare di stare in una esperienza comune
Cioè i mondi che attengono al vissuto umano dello spazio e del tempo
Cominciamo da ciò che concerne lo spazio
E qui si può sottolineare la condizione geografica
Come fattore primario potremmo dire quasi naturale
Di percezione dell'unità
Avere l'evidenza di confini entro i quali si è collocati insieme sempre Manzoni diceva dal Cenisio alla balzati Scilla nel marzo mille ottocentoventuno
Ecco avere l'evidenza dei confini può accendere sentimenti di integrità
Ho al contrario di mutilazione
Il semplice guardare una carta geografica questa è un'esperienza comune
Non è mai senza un interesse a individuare confini che devono essere rispettati
In quanto ritenuti addirittura intoccabili ma è come se qualcuno insomma
Cercasse di attentare all'integrità del del nostro corpo
Non a caso si parla o si è parlato
Dei sacri confini della patria
Per i quali si è o si era ecco queste cose bisogna vederle in retrospettiva perché oggi sono si sono molto indebolita e come dirò più avanti
Ecco per i quali confini si si era almeno disposti
A dare dagli
Si era nel passato almeno
A dare la vita o a fare sacrifici ripetere il termine usato dal penale
Insomma i confini configurano quella che potremmo chiamare una sorta di corpo retta di corporeità
Condivisa
Con tutti coloro che Ai confini attribuiscono il valore simbolico ecco potremo dire di una messa in forma senza della quale
Si avverte disagio senso di inferiorità
Ci si considera
Alla mercé della commiserazione altrui e via dicendo
Il proprio corpo la propria casa il proprio paese informato piccolo
E il proprio Paese informato grande
La patria appunto si collocano lungo una sequenza di significati simbolici altamente simbolici
Che concorrono a costituire il senso della identità avvertita come costitutiva e addirittura irrinunciabile
Senza una simile rappresentazione o senza un simile immaginario
Non riusciremmo a capire né il tormento degli esiliati dal altri o su Wall
Come si diceva né la nostra il Gia dell'immigrato
Lo spazio condiviso entro confini
E poi quello che rende possibili esperienze comuni
Sia nell'ordine della spontaneità sia nell'ordine delle esperienze che sono organizzate dalle istituzioni
Ecco qui potremmo pensare appunto la figura dello Stato come come l'istituzione più li comprensiva di tutte
Non si possono sottovalutare
Per esempio esperienza che sono oggi desuete o archeologiche
Come quella della chiamata alla leva qui l'età media
Penso che sia abbastanza l'altra per
E cogliere il significato di questa riflessione e con la chiamata alla leva che era corredata
Se vi ricordate dalla festa dei coscritti
E poi dalla disseminazione sul territorio
Dove
Si diceva con nostalgia postuma nonostante cioè le angherie partite i sacrifici sofferti uno aveva fatto ecco il servizio militare
Potremmo sbizzarrirci a lungo in questa fenomenologia del così detto amor patrio
Dai suoi aspetti più nobili a quelli meno edificanti e ce ne sono di meno edificanti
Ciò che conta mettere in rilievo in chiave di Antropologia collettiva
E la vasta gamma di idee
E ancor più di emozioni e di sentimenti che hanno accompagnato l'immaginario dell'appartenenza nazionale
Un immaginario
Situato entro confini
Ove e Danton vivere liberi dal dominio e dalla sottomissione ad altri
Ecco veniamo alla
Alla dimensione del tempo
Per quanto concerne il tempo il senso dell'Unità si affida alla storia del passato rivissuto dal punto di vista del presente
Ci si mette alla ricerca degli eventi fondatori
I quali si possono estenderebbe dalla riappropriazione di intere epoche storiche
A quella più circoscritta di avvenimenti esemplari
Di
Oppure si può rivendicare
Una missione civilizzatrice come fece Gioberti
L'esponente del pensiero ripeto quello pone o quell'epoca
Una missione civilizzatrice svolta in un passato più o meno remoto o più o meno vicino
E comunque da riportare alla luce
Qui il modello della ricognizione e della ripresa della ripresa storica rappresentato
Dalle esemplarità
Da mettere in luce e da rivivere
Si tratta di essere degni di una tradizione che sommersa oppure latente
La sfida con se stessi e di non essere da meno rispetto ai propri avi
E rinnovarlo né le gesta
L'idea conduttrice quella delle gloria del passato usiamo pure questo termine
Un passato che viene eretto al mito ecco nel senso di
Narrazione esemplare appunto o a oggetto ecco anche di narrazione enfatica
Gloria del passato alle quali connettersi in modo virtuoso
Per non cadere nel giudizio negativo della storia presente
Per non cadere nel gli inni nella ignavia
Del presente di cui si può essere rimproverare
Quindi rivendicando il ruolo di protagonisti
Di una storia da fare e non da subire
Cosa importa sottolineare a proposito della componente del tempo
Mi porta a sottolineare che anche nell'ordine dell'investimento temporale condiviso
Viene ad evidenza il coinvolgimento e Mozia emozionale e affettivo
Cioè
Il coinvolgimento passionale e sentimentale
Perché ho portato l'attenzione
Su questi fattori che mi sembrano quelli elementari dell'esperienza di ciascuno lo spazio e il tempo
Perché commessi oggi dovremmo fare i conti dovremmo fare seriamente i conti
E quindi non in modo ingenuo e acritico ma nemmeno con atteggiamenti di svalutazione o di indifferenza
La domanda ineludibile e allora mi sembra la seguente
Nella condizione attuale
E ancora di più nella condizione futura
Possiamo disporre di fattori di aggregazione
Quindi di unificazione altrettanto potenti diffusi ed incisivi
Di quelli che hanno segnato la vicenda calda dell'Unità politico istituzionali della Nazione italiana
Oppure ecco oppure dobbiamo accontentarci di una archeologia storica non più riproponibile però in effetti che riguardino il presente e le attese rivolte al futuro
Ecco qui io non rispondo immediatamente alla domanda ma cerco di allargare il giro della riflessione
Ritengo che li vissuto spazio temporale che sopra ho tratteggiato
Sia stato un punto di arrivo questo mi sembra molto importante dirlo di tutti i filoni culturali di tutti i filoni culturali che diversamente si sono incrociati e anche scontrati
Nelle differenti visioni
E nelle differenti oggi diremmo con un linguaggio un po'da marketing Nations
Afferenti all'Unità d'Italia
E noto che tra queste diverse posizioni c'è stata anche una lotta per l'egemonia
E persino un incastro di strumentalizzazione reciproca
Culminata nella preminenza della linea sabaudo cavouriana
Le recriminazioni avanzate
Nei confronti dei modi elitari o unilaterali
Di compimento dell'unità e di recriminazioni ce ne sono state e ce ne sono e ci saranno
Queste recriminazioni sono state però ispirate da una pretesa di inclusione di inclusione delle correnti culturali e delle classi sociali escluse o sottomesse
Dai primi protagonisti della vicenda unitaria eccoti era stato escluso o messo immagini ha rivendicato i propri diritti ad essere presente nel quadro dello Stato unitario
L'accento gran lasciano per esempio sull'assenza o sul tradimento delle aspirazioni del proletariato contadino
O l'insistenza sulla distanza delle masse cattoliche
Dalla è lite liberale espressa dalla storiografia di tendenza punto cattolica
Erano finalizzati a una prospettiva di inserimento
Nell'assetto unitario
Che avrebbe comportato di conseguenza un mutamento
Del quadro sociopolitico e istituzionale delle origini
Quest'ultimo
Questo quadro socio politico e istituzionale peraltro già i suoi inizi era stato investito polemicamente dai fautori di una articolazione dell'assetto unitario
Non subordinato che non voleva essere subordinato al centralismo piemontese post cavouriano ecco noi sappiamo bene che Cavour aveva un'idea delle diversità
Dell'Italia unificata poi con Rattazzi con quelli che vengono dopo con Christie
Perché era siciliano tra l'altro invece si prese la piega dello Stato accentrato e accentratore qui dovremmo fare riferimento a Cattaneo indubbiamente tutti coloro che
Sì
Sei cercavano di difendersi escono dal dalla né sionismo piemontese
Ma io non ho le competenze per un vero e proprio approfondimento storiografico
Mi basta osservare che le contestazioni alle modalità costitutive della unità
Anche quelle che rimarcava hanno per esempio le strozzature dell'economia meridionale in ragione degli interessi imprenditoriali del nord
C'è stata c'è stato tutto un filone in questa direzione ecco
Queste contestazioni sono state ispirate da che cosa dalla richiesta di un superamento dei limiti dello Stato unitario
E non certo da pulsioni
Potremmo dire centrifughe
In nome di localismi chiusi in se stessi eh orgogliosi dico orgogliosi tra virgolette della loro presunta autosufficienza
La contestazione dell'unità in nome invece di quello che potremmo chiamare una sorta di diritto all'Autodesk collusione
Si fa oggi forte anche dell'indebolimento del vissuto spazio temporale unitario
Che non solo ha sostenuto un'esperienza comune
Sempre più li comprensiva dei diversi ceti sociali e delle varie tradizioni culturali
Ma
Affatto anche da elemento connettivo del sistema educativo e dei suoi contenuti disciplinari ha suggerito riti liturgie collettive
E allora come riproporre
Ecco questa è la domanda che finale vorrei porre a tutti noi come riproporre elementi di condivisione spazio temporale
In un'epoca nella quale la spazialità
è
Cambiata radicalmente e cioè la spazialità e quindi siamo immersi e prevalentemente quella offerta dall'immaginario massmediatico
E dalle reti informatiche
E
A sua volta il tempo e diventato una variabile degli spostamenti nello spazio
Qualcuno dice che oggi
Siamo in una civiltà in cui il tempo è stato abbattuto a vantaggio della spazialità
Il tempo in funzione dello spazio uno spazio che ormai
E uguale e omologante per tutti
Insomma ecco la domanda è questa nell'epoca del mondo globalizzato
Si può stare
Cioè si può amare e si può soffrire
Anche con il corredo dell'unità
Che a noi è stata consegnata dalla vicenda risorgimentale
E che poi è stata variamente declinata nelle vicende successive qui possiamo fare anche riferimento ad esperienze come la Resistenza
Di certo avuto una diffusione discontinua sul territorio nazionale però è stata un'esperienza specificato il cui significato è
Unitario
Oppure
Non sappiamo su quale terreno mettere oggi i piedi
è
è importante che
Ci stiamo festeggiando il centocinquantesimo anniversario della Unità d'Italia ma
Ecco
Con quali ingredienti
Con quali significati con quali valori con quale vissuto soprattutto che non può essere soltanto un vissuto di tipo nostalgico
Dovrebbe essere capace di far rivivere i significati dei valori a cui si fa riferimento
E allora forse ecco questa è un'ipotesi di lavoro però al momento attuale dovremmo essere capaci di elaborare un nuovo immaginario spazio temporale
Che sia all'altezza di idee
E di passioni condivise
Nuovo immaginario che faccia da sfondo a nuove narrazioni e a nuove figure esemplari
Forse si tratta di portare alla luce ciò che già esiste qualcuno potrà dire già esistono queste cose ma
Si tratterebbe di sottrarle dall'ombra in cui sono immerse
Per il momento lasciamoci almeno accarezzare dall'idea di una sfida che e anche un compito
Vorrei fare un'ultima annotazione e poi chiudo davvero e con l'annotazione questa
Oggi siamo
Nell'universo della multiculturalità e delle migrazioni planetarie
E quindi non possiamo in ogni caso coltivare un'idea ristretta di unità
E con la nazione certamente
E da superare come il confine inteso in senso stretto
Non possiamo più fare riferimento alla relazione in modo
In modo totale
Oltre che italiani insomma dobbiamo essere insieme
Europei e cosmopoliti
I nostri antenati più famosi spesso lo sono già stati prima si è citato Brunelleschi esercizio citato forse Leonardo Leonardo da Vinci
Ma potremmo parlare accordi degli intellettuali italiani cosmopoliti come richiamava rincorre con rimprovero Antonio Gramsci perché avevano illuso la questione nazionale ma
Noi oggi dobbiamo dire che questi intellettuali ci hanno dato anche un esempio buono di cosmopolitismo un esempio che oggi dovremmo saper coltivare e quindi io penso che anche in questo campo si possa giocare la nostra identità migliore grazie
Che
Grazie
Come avete potuto notare professori Totaro ci offre sempre riflessioni non banali io credo che siano anche
Molto suggestive
Queste sue considerazioni problematiche
Ma affascinanti dire in questo nuovo immaginario da costruire in quello che prima chiamavamo un plebiscito di tutti i giorni che ci possa consentire
Di far rivivere volgendosi al nuovo quindi scusatemi verso un po'intellettuale non come
L'angelo di ben già Menna che
Diciamo viene
Portato in avanti ma con la testa rivolta al passato ma guardando avanti della non perché le nostre nuove generazioni possano
Non dimenticare
Va a utilizzare questa categoria delle Nazione nel senso che prima
Evocava amo come una pietra preziosa di un corredo con il uguale andare oltre quindi trascendere quella che è la dimensione di quello spazio tempo
Di cui ci
Diceva prima quindi
Grazie
Invece lasciato
Queste riflessioni che come sempre poi accade si alimenteranno nella nostra testa serviranno del contributo
Perché poi ci si ritrovi non noi ahimè
Insomma comunque tra centocinquanta anni a festeggiare ancora
Niente d'Italia nel senso che veniva prima educato ecco due-tre comunicazione tra virgolette di servizio don Mazzi arriverà dovrebbe arrivare tra poco tra un quarto d'ora venti minuti circa
Se io pregherei chiedo scusa
Collega professor Melis
Gigi Ponti che peraltro oltre che consigliere provinciale anche segretario provinciale perché ho dei in caso di Monza e Brianza come ha detto che a un problema familiare con una persona cara che immobilizzata che deve andare a trovare
Deve andar via alle undici magari se ci vuole portare un saluto subito
Così
Lo
Liberiamo quindi si può avvicinare
Volevo poiché salutare anche
Meno
Rossa associata violetta
Brasiliano
Sempre un ciò bene che una
Giovane rumena
Che vive a Milano e fa parte del Forum immigrazione
Del Partito
Democratico cito oltreché
Per un saluto
Anche come riferimento emblematico di una condizione che appunto ci vede guardando in avanti prospetticamente come un paese che
Appunto sempre stato accogliente
E che quindi produce nuova cittadinanza nella diversità di quelle che erano appunto del pertinenze
Storico nazionali di una volta peraltro a Milano ahimè la storia non si ricorda troppo frequentemente ma basta leggere un libro del cinema
Scritto in dialetto rigoroso dialetto milanese
Non pronuncio diciamo così ma comunque
Che ricordo questo libro si rammenta che
Diciamo a metà dell'ottocento Milano era citare circa trecento mila abitanti
E con una consistente quota di immigrati il che detto in milanese era un vanto per noi c'è scritto nel libro del vicinato perché questo dimostra che appunto Milano che è una città
Accogliente e quindi
Salutiamo la ringraziamo di essere
Venuta
Come saluto anche gli amici che prima ho citato
Consiglieri regionali Fabio Pizzo nel
I consiglieri provinciali abbiamo Poletti
Qui Gigi Ponti appunto che pregherei
Di feci un breve saluto così poi dopo potrà raggiungere
Il suo familiare togliamo la parola al professor Melis
Grazie
Pieno per queste
Neanche per il fatto di
Prestate a questa eccezione legata la
Condizione per la quale
O dover lasciare tra poco questa questa importante riunione
Il mio saluto alla mia breve riflessione che è una sorta di parentesi in mezzo a queste relazioni così importanti così spettate
Partono da una ante semplice considerazione che legata da anche ad un ringraziamento particolare che io credo tutti noi dobbiamo
Al nostro Presidente della Repubblica perché io penso che se non avessimo avuto soprattutto in questi momenti di grande tribolazione ma anche
In un momento storico così complicato un Preside ente con concorsi alto livello di responsabilità di conoscenza di rispetto della democrazia della nostra storia
Probabilmente non avremmo avuto l'occasione importante di celebrare degnamente un momento così importante
Quindi io credo che lo stesso impegno la mattina e impegno raccolto in maniera così meritoria da parte di Lino stia dentro una a intuizione che di queste centocinquantesimo abbiamo veramente bisogno per guardare a noi stessi alla nostra storia era nostra collettività
Ora per dirvi solo qualche brevissima riflessione su questo su questo tema
Prendo un po'spunto il titolo di uno degli interventi che ho letto del nostro Presidente
Il quale diceva a proposito degli studi sul centocinquantesimo come titolo tra riflessioni storiche nuove ragioni impegno comune per
Un esame di coscienza collettivo
Ora
La parte che mi ha colpito di questo titolo che in qualche modo penso possa far riflettere un po'tutti noi e che e davvero è necessario questo esame di coscienza ed è necessario farlo farlo bene fallo fino in fondo
Innanzitutto partendo dal fatto che un esame di coscienza per sua natura del
E quando parliamo del
Sì ma
La nostra pone abbiamo assolutamente bisogno di
Ripristinare una condizione di approfondimento che parta da
Una analisi che ha un'onestà intellettuale forte nel momento in cui andiamo a rileggere i pezzi della nostra storia
Che ci fanno passare dal momento risorgimentale fino arrivare I nostri tempi dove troviamo delle luci ma troviamo anche delle ombre importanti secondo un esame di coscienza collettivo quindi fa atto insieme è senz'altro un'occasione per
Portarci fuori da un tratto che ci sta contraddistinguendo e che non ci dà prospettive cioè siamo persone che vivono dentro questo momento storico con ma
Uno sguardo Preve troppo corto senza la necessaria approfondita senza e il necessario approfondimento e anche senza la necessaria speranza di futuro in buona sostanza
Siamo persone che vivono troppo alla giornata e il richiamo al centocinquantesimo è un richiamo importante che dice hanno gli stessi e che la nostra vita e dentro ad un percorso comune ad un percorso che state entro il tema di una l'intera collettività che ha bisogno di passioni idealità ha bisogno di costruirsi un Progetto Progetto che se
Affermato partendo grazie ai che alla nostra Costituzione da principi sui quali
Tuttora oggi stiamo sui quali io l'ho anche perché è necessario proseguire guardando al futuro questo esame di coscienza perché è uno dei tratti importanti
Del nostro percorso sta dentro il concetto di autonomia
Io non lo riprendo per l'ennesima volta perché si parli ogni volta che si parla di storia nazionale evoluti di momenti istituzionali di questo tema come di un argomento
Assolutamente centrale e decisivo è senz'altro importante si è accorta a tante altre questioni come le garanzie collegate ha dei diritti che ci appartengono
Ma lo riprendo piuttosto per il fatto che
Proprio perché un esame di coscienza lo si fa per poter ripartire credo che un esame di coscienza del benessere fatte sul modo nel quale noi oggi stiamo int apprezzando questo tratto di autonomia e particolarmente che autonomia data ai Comuni cioè non un decentramento buona capacità di autogoverno
Siamo in un momento in cui si parla di federalismo e io credo che
Sia
Importantissimo che questo passaggio sia un passaggio fatto con onestà e con sincerità
Questo è momenti dizionari non voglio mettere un carico politico però in modo responsabile dico che di o Tonon mia e di federalismo non si può parlare in modo propagandistico o in ogni modo in modo oscuro
Perché il rischio è che se noi sì
Gestisce si finisce per dover gestire un pezzo di federalismo che non è tale e che non è in grado di assolvere esattamente alle funzioni per i quali nostro dettato costituzionale parla di autonomia alla fine
C'è il rischio che qualcuno porta la nostra nave sugli scogli
E questo è un rischio di natura oggettiva perché
Le realtà municipali stanno facendo una grande fatica e sessi infartuato questo sistema istituzionale siffatto una parte importante di tutto ciò che noi andiamo a celebrare dentro il CIE
Esimo
Ecco perché io credo che ancora una volta e chiudo
Sia molto importante riferirci con molta attenzione e con il necessario approfondimento rispetto alle SSIS alle sollecitazioni che ci vengono fatte apporti ledere latore di questa mattina
Perché abbiamo davvero un grande bisogno di recuperare una dimensione di profondità abbiamo un grande bisogno di rimettere in fila le priorità e darci una necessaria speranza per il futuro
Perché noi non siamo fatti solo per l'oggi siamo fatti anche per il domani e siamo anche fatti per cercare di proporre qualcosa di buono per chi verrà dopo di noi
Io per questi motivi credo che questi momenti dovrebbero essere
Moltiplicati e spero davvero
Che da noi anche in Brianza vi sia in questi giorni poi proseguendo dopo il diciassette
Senz'altro l'occasione di proseguire un impegno così importante
Come quello che Lino Duilio oggi ci propone ad Agrate ma guarda a tutto il nostro territorio Bois buon lavoro a tutti
Grazie
Saltiamo da Antonio Mazzi che intanto
Sia raggiunto
Qua
Ecco adesso continuiamo
Dove
Antonio
E avergli dato il benvenuto tra di noi ringraziandolo continuiamo con la nostra riflessione che sarà offerta dicevo dal professor Melis che
Deputato alla prima legislatura ma soprattutto storico delle istituzioni chiacchierando con lui ho pensato di diciamo chiede di questo
Questo commento diciamo al tema ma la pubblica amministrazione che
Uno rivolti dello Stato nei riguardi del cittadino
Un volto che può essere burbero che può essere violento in alcuni casi che può essere amico
Ma insomma un volto che rappresenta la relazione una delle relazioni dello Stato concittadino che cos'è la pubblica che cosa è stata che cos'è cosa può essere
Per il cittadino una palla al piede
Un ingombro una cosa che ci mette di traverso rispetto alle esigenze di maggiore democrazia di maggiore sviluppo e così via o può essere anche una opportunità
Una possibilità il fare più Stato più nazione ma nel senso della ricchezza democratica evidentemente
Ecco lui ci offrirà questa successione
Anche
Per lui vale quanto dicevo prima avrete modo di apprezzarlo perché grande maestro prego
Grazie grazie per la presentazione dell'invito soprattutto molto contento di essere di questa mattina devo dire adesso dopo la relazione professor Totaro voi sentirete un vuoto d'aria come quando si sta sull'aereo e l'aereo prima
Naviga al altitudini d'un certo tipo e voi sia vicino alla Terra e avete quel senso un po'di
Di restrizione che tipico di quei momenti soprattutto per chi teme l'aereo e
Perché devo dire è stata una relazione molto bella lo dico senza guardi professore senza piaggeria lo dico perché fare lei ha toccato dei temi che ci sono i tecnici Randi temi in discussione
E in Lombardia nella mia Sardegna dappertutto in Italia il venticinque marzo noi facciamo a organizzata da me a Sassari una iniziativa come questa il tema è
La Sardegna l'unità nazionale luci ed ombre
Del centocinquanta ne discuteremo essenzialmente di questo mi è venuta in mente mentre lei parlava una una una
Frase di Gramsci molto bella che dice
Un giovane dice diceva Gramsci scriveva nel mille novecentotredici dodici non mi ricordo un giovane che parta da un da un villaggio della Sardegna
E venga a Torino a studiare come lui aveva fatto sentirà
La distanza di tre generazioni almeno
Tre generazioni dividevano un piccolo villaggio di una regione periferica da una città industriale moderna com'era Torino alle soglie della Grande Guerra mondiale oggi questo non è più così
Perché oggi in qualunque punto dell'universo
I media
Il bombardamento dell'informazione la circolazione
Massiccia dei modelli culturali fa sì che tutti ci sentiamo in un tempo e in un mondo appunto globale e quindi il
Tema così fortemente sentito anche in Lombardia
Della identità si deve misurare con quest'altro grande
Tema che è quello della globalizzazione dal conflitto tra queste due cose nascono delle contraddizioni potenti che noi in Sardegna per esempio sentiamo moltissimo noi stiamo discutendo di questo in questo momento da qualche anno insomma questa parte
Come Consiglio conservano le radici come si conservano i modelli di vita se sia giusto che si perda la lingua originarie sardo è una lingua non è un dialetto è una lingua lo dicono i linguisti
è
Che tipo di di conflitto nasca da queste due condizioni quindi
Mi veniva quasi voglia di dire beh
Viva questo te lo restituisco agli atti e parliamo di quello che ha detto il professor Totaro però
Siccome il contratto d'ingaggio una cosa seria parlerò dell'Amministrazione
Forse con qualche spunto che richiamerà spero le cose che sono state già dette nella prima parte e comincio anch'io con due domande
Quand'è che l'Amministrazione italiana diventa l'amministrazione italiana
Cioè quand'è che l'apparato amministrativo assume dimensioni penso rilevanza tali da diventare uno dei fattori decisivi
Per la vita civile per lo sviluppo di questo Paese
A lungo abbiamo risposto a questa domanda nella
Maniera più semplice più ovvia era il mille ottocentosessantuno
Quando si compie il processo unitario quando nasce ufficialmente lo stato denominato Regno d'Italia le carte geografiche che ci ricordava il professor Totaro cominciò a disegnare
La penisola non più colorata in tante maniere ma con un unico colore unitario
Che va dal Piemonte dalla Valle d'Aosta alla Sicilia la Sardegna
Studi più attenti in epoche meno remote e ci hanno poi indotto a revisionare questa risposta e allora abbiamo detto no l'Amministrazione italiana nasce nel mille ottocentocinquantatré
Quando con una riforma molto importante che si chiama la riforma della contabilità di Stato e dell'amministrazione pubblica un giovanissimo Ministro delle Finanze del Regno di Sardegna che si chiamava Camillo di Cavour
Sostituisce l'antico sistema sabaudo dell'Amministrazione mista ministeri o segreterie generali come si chiamavano e aziende si chiamava così
Con
Un sistema moderno che c'è più che c'è più ma otto la piramide gerarchica di derivazione napoleonica la struttura dei ministeri
Strutture verticali uguali una all'altra strutturate in gradini successivi dal grado più alto al più basso denominati dalla ferrea legge dell'obbedienza gerarchica la piramide gerarchica
Il Regno d'Italia non fa che ereditare la legge del cinquantatré la prende come fa per molta altra legislazione
Sardo piemontese ma prende la trasferisce nella Gazzetta Ufficiale la trasferisce nelle raccolte legislative del nuovo Stato senza beneficio di inventario
Oggi però a queste due domande iniziali noi tendiamo a rispondere in modo più articolato e complesso
E dobbiamo questo ha un grande studioso della forse più acuto interprete dell'amministrazione italiana che oggi fa il giudice costituzionale e che si chiama Sabino Cassese
Cassese ci ha indotto a riflettere con uno studio di tanti anni fa molto bello e importante sulla base delle statistiche amministrative e ci ha dimostrato che il decollo burocratico
Quello che si chiama con un termine da economista l'inglese il back parte dell'amministrazione italiana avviene molto tempo dopo il mille ottocentosessantuno
E precisamente avviene nel primo quindicennio del Novecento quarant'anni dopo in piena età giolittiana
Solo allora dice Cassese sulla base dei numeri
Solo allora le dimensioni un'articolazione la decisiva presenza dell'apparato amministrativo italiano nella società
Può essere a assimilabile alla dimensione delle grandi amministrazioni europee di quell'epoca solo allora quarant'anni dopo l'unificazione l'Italia si dota davvero di un'amministrazione moderna
Ora questo è un dato sul quale vorrei che
Accoglieste un attimo la vostra attenzione perché a un certo rilievo per capire poi i problemi successivi dell'amministrazione italiana
Dal mille ottocentosessantuno al mille novecento gli apparati amministrativi del giovane Regno d'Italia attraversano una lunga faticosa fase costituente una fase povera ed eroica insieme
Pochi dati undici mila impiegati statali pensati undici mila esso siano tre milioni e mezzo nel mille ottocentosessantasei novanta mila nel mille ottocentonovanta
Una quota del PIL del prodotto interno lordo assegnata all'Amministrazione di qualità di quanti di
Quantità irrisoria
è un lavoro burocratico in quei primi uffici
Molto elementare si lavora su un complesso di materia ancora molto ridotto del resto lo Stato è debole e informazione la burocrazia è povera e animata da un forte senso del suo ruolo
Ma il al tempo stesso costretta perduranti miserie uso la parola miseria
Perché mi evoca un famoso lavoro teatrale di quell'epoca le miserie di Mosul grave si chiamava
E la fortunata commedia che il come Dio grafo piemontese Vittorio Bersezio mette in scena Torino nel mille ottocentosessantatré proprio agli inizi della storia dell'Italia unita e che racconta le peripezie piccolo borghesi di un trame
Anche qui è un termine questo nuovo che viene dal piemontese che entrerà nell'uso comune per
Significare il piccolo impiegato il mezze maniche
L'impiegato chino ai voleri dei superiori umile al tempo spesso operoso però confortato da un grande sentimento di appartenere anche lui che è l'ultima ruota del carro alla grande macchina dello Stato
E questa commedia mette alla berlina la vita quotidiana che poi è un po'la prosecuzione un po'squallida della vita d'ufficio la falsa ideologia che ostacola la felicità domestica di trame
Facendoli sviluppare un'auto coscienza del ruolo superiore alla realtà concreta che stipendio il popolo del ventisette del mese come cominciano a scrivere i giornali dell'Ottocento il popolo del ventisette del mese
C'è una normetta del mille ottocentosessantuno che stabilisce che lo stipendio viene erogato il ventisette del mese
Ed allora di vecchia di i burocrati di impiegati diventava il popolo del ventisette del mese una burocrazia poverissima come ho detto stipendi bassi
Aumenta il costo della vita dopo l'Unità turni di lavoro qualche volta massacranti la Destra storica che al Governo in quell'epoca niente a che vedere con la destra attuale
Niente a che vedere qui non c'erano le escort ai tempi della destra storica pratica la politica della lesina
Cioè
La politica del dell'avarizia della continenza Quintino Sella il mitico custode e delle finanze viaggia sui sospese sui treni in terza classe
Però poi pretende che i suoi impiegati si portino da casa in ufficio l'olio per le lampade perché dopo che tramonta il sole lo Stato non paga più
L'illuminazione degli uffici siccome si deve lavorare anche
Quando c'è la luce sono gli impiegati che
Provvedono personalmente un fitto sistema di controlli cerca di misurare la produttività quanto tempo ci vuole recita una verifica promosso nel mille ottocentosessantasei
Sotto il Governo Ricasoli quanto tempo ci vuole per comprare a Napoli al Teatro San Carlo che dipendeva allora dal Ministero dell'interno quattro nuove sedie per la platea
Quante operazioni burocratiche quanto danaro costano calcolando il costo di un minuto lavoro dell'impiegato è il primo grande
Calcolino sulla produttività burocratica come poi
Vorrebbe fare oggi Brunetta
Ricavati dalla già fatto uffici malsane alloggiamenti di fortuna quando lo Stato si trasferisce finalmente a Roma nel mille ottocentosettanta dopo la presa dalla capitale
I vignettisti satirici si divertono a disegnare un popolo male in arnese di impiegati carichi bauli ridondanti di carte
Seguiti da mogli grasse confido Lanza balia al seguito che si trasferiscono come una specie di Chamonix
Da Firenze capitale prima di Roma come ricorderete
A Roma esodo biblico il centro di Roma nei quartieri intorno ai nuovi ministeri ne sarà invaso e gli uffici andranno alla meno peggio a collocarsi dei vecchi conventi espropriati
Adattandosi facilmente a una ripartizione degli spazi sulla base delle antiche celle dei monaci
Che del resto si confà allettante frammentazioni che regolamenti ministeriali impongono al lavoro burocratico già perché
Intanto in questi primi anni la pratica dell'Amministrazione si sviluppa già secondo le regole fissate da Cavour in quel famoso in quella famosa riforma del mille ottocentocinquantatré
E siccome la firma finale dell'atto la mette solo il ministro o tutt'al più il direttore generale
Tutti gli altri che stanno sotto per la piramide i capi divisione i capi sezione tutti gli impiegati fino all'ultimo gradino della piramide che il povero volontario il precario di allora che entra in attesa che
Arrivi un'assunzione prima o poi
Tutti gli altri lavori non solo per segmenti separati secondo uno schema
Che prevede solo l'esecuzione e mai decisione visioni parziali e mai vedute d'assieme adempimenti formali ignari del vero obiettivo che l'Amministrazione vuole conseguire
Qui
Cioè
Quello che i critici chiameranno la burocrazia il vizio il vizio endemico originario del sistema lavoro volto responsabilità personale nulla
Guai a metterci un di più l'ingegno proprio di cultura di fantasia
Si viene subito tassati con una nota nelle note segrete del fascicolo personale e si paga dazi o su questo perché il ministro in ultima analisi deve poter rispondere in Parlamento altre
Di quello che fa l'Amministrazione e quindi gli impiegati per definizione non possono metterci del proprio nella pratica amministrativa
Devono essere come automi obbligati solo a eseguire gli ordini di chi sta al vertice la macchina amministrativa si dirà infatti
E in questa espressione c'è già l'idea di una serie di automatismi di una sequenza di ruote Cavour parlando alla Camera del cinquantatré
Aveva usato una parola che ha messo in un termine che a me sembra esemplare aveva detto io rotti ismi il Rocchi ismi cioè le ruote amministrativi
Può stupire che un meccanismo così perfetto sulla carta poi non funzionasse dalla realtà
Tra le illusioni di quella prima classe dirigente liberale piena di meriti e di virtù per carità
C'era però anche un'idea astratta dello Stato basata su grandi leggi universali si chiamano le leggi monumento quelle che furono approvate nel mille ottocentosessantacinque i primi della ai tempi della prima legislazione italiana
Un'amministrazione puramente esecutrice una burocrazia creata per eseguire copiare controllare e verificare certificare timbrare trasmetterà Legari questi sono i verbi
Del lavoro burocratico nessuno di loro come vedete allude sia pure
Minimamente a una funzione creatrice
Non poteva reggere a lungo un modello del genere ben presto specie dopo la svolta degli anni ottanta
Quando con Crespi che citava prima il professor Totaro lo Stato si rese conto di dover prendere per mano della società civile ancora incapace di fare da sé conducendola verso la modernizzazione ben presto la parte migliore della classe dirigente capi
Che l'Amministrazione così non poteva funzionare e allora nasce davvero lo Stato e nasce appunto come dicevo quarant'anni dopo nasce
Agli inizi del Novecento o fenomeni inedito ci segnala questa nascita
Ed è la pioggia delle leggi speciali
Delle norme particolari delle legislazioni di settore improvvisamente illusione liberale che bastasse fare una grande legge generale perché la realtà come per incanto si adattasse a quella legge
A parte una pia illusione avrebbe detto Giolitti più intelligente legislatore della nuova epoca all'Italia e come un cliente con la gobba che va dal sarto io sono il sarto che cuce la giacca all'Italia con la Coppa
E voleva dire che da quella gobba non si poteva prescindere e che le giacche confezionate prima le leggi dovevano
Essere revisionate e sostituite da giacché con la gobba
Dacia adesso lo Stato con caratteristiche che ci portano ancora
Che ci portiamo ancora dietro e che sono rimaste i tratti caratteristici del modello italiano di amministrazione poche riflessioni
Su questo che è stato definito il decollo amministrativo naturalmente per assonanza al decollo industriale che si svolge proprio in quegli stessi anni di cui stiamo parlando il primo quindici anni del Novecento
Primo l'Italia a differenza di quanto accade nei grandi Paesi europei nostri competitori a un'amministrazione che nasce non per unificare il Paese non per fare la nazione di cui parlava il professor torto
Ma per la necessità di sviluppare il primo sistema industriale
Quindi ha un fine che non è come nel caso degli altri Paesi politico militare ma è
Economico sociale
Questo è un dato fondamentale che fa la tipicità del sistema Italia
Poi
Secondo l'Amministrazione nasce
In quell'epoca per realizzare far funzionare i grandi servizi pubblici per trasformare un po'questo Paese che era un paese poverissimo agricolo e quando comincia a insediarsi le prime fabbriche al nord è necessario naturalmente
Fare quello che
Tutti sappiamo questo costruire un po'di
Di strade un po'di strade ferrate costruire un po'di quartieri operai intorno alle fabbriche insomma modificare l'urbanistica
In questa o fra gente che crescono i dipendenti pubblici italiani se noi guardiamo le statistiche come le ha guardate Cassese in quel lavoro che ricordavo prima scopriamo
Che dà i novanta mila che ho citato prima del mille ottocentonovanta del quindici nel mille novecentoquindici a distanza
Sostanzialmente di vent'anni saranno trecento mila
Cioè aumenteranno più di tre volte lì dipendenti pubblici se andiamo a guardare dove aumentano scopriamo facilmente che aumentar o nei servizi
Le ferrovie che vengono razionalizzati nel mille novecentocinque i ferrovieri prima erano dipendenti Società concessionarie private
Le Poste e telegrafica erano quello che oggi chiameremmo l'Amministrazione di avanguardia dove si facevano le grandi sperimentazioni
A livello internazionale il Genio civile che ha avuto il merito di fare le grandi opere pubbliche di quel periodo ha fatto l'Italia il Genio Civile letteralmente affatto Rita
L'Italia cambia e l'amministrazione cambia con l'Italia terzo c'è un dato che va subito rimarcato perché diventa una stimmate dell'amministrazione italiana
Di questa crescita burocratica a questa crescita burocratica è interessato soprattutto come fornitore di manodopera il sud del Paese
E qui si apre una questioncella non indifferente
Perché noi siamo l'unico Paese d'Europa il che vuol dire l'unico Paese al mondo di allora che ha un sistema amministrativo
Sbilanciato per quanto riguarda la sua composizione verso una sola parte del Paese cioè non rappresentativo uso questo termine perché esiste una vera e propria teoria oggi
Tra gli studiosi delle burocrazie la teoria della representative bloccasse cioè che la burocrazia funzionare deve essere rappresentativa quasi come una carta
Per geografica di tutti i settori del Paese di che che serve in Italia questo non accade perché la burocrazia proviene prevalentemente dal sud
Prima era
Piemontese settentrionale per effetto di quella
Discendenza dal modello cavouriano che ho detto adesso quasi d'incanto si merito penalizzati questi trecento mila
Che ho citato
In gran parte sono meridionali cioè avviene un grande scambio se vogliamo dire così
La prima industrializzazione barra di casi del nord e genera un indotto moderno
Che attrae
Soprattutto i diplomati e laureati settentrionali che vanno a lavorare
O nelle aziende industriali o nelle banche onde le grandi strutture che crescono intorno all'industria i giovani del sud che non hanno altro sito altro sbocco vanno invece dove dal posto dello Stato
Una divisione del lavoro vera e propria
Drastica
Che naturalmente generate le conseguenze non tutte positive
Ho ancora quarto la conseguenza principale e il dualismo storico per cui voi avete questa contraddizione che il sistema produttivo più avanzato quello che si pratica nel nord
Il sistema industriale parla con gli accenti del nord
Il sistema amministrativo che dovrebbe essere in sinergia continua col sistema industriale dovrebbe aiutarlo a crescere invece parla con gli accenti del sud perché non è del tutto non è solo una questione linguistica cioè se noi oggi abbiamo non abbiamo prefetti in questo momento non abbiamo un prezzo credo più sia ancora così fino a qualche
Un paio d'anni fa avevo fatto un'indagine non abbiamo un prefetto in carica che provenga da una regione più in alto della delle Marche ebbe insomma
Vorrà dire pure qualcosa questo no cioè abbiamo un sistema fortemente sbilanciato nei confronti di questa composizione
Naturalmente una cultura diversa Cassese ci ha spiegato al nord c'è una cultura positiva Istica subiti realistica al nord e pragmatica SUDEL riflessiva
Contemplativa due mondi due sistemi che si parlano sempre di meno il mondo dello Stato non parla con il mondo dell'industria e questo lo dobbiamo a questo vizio di origine
Ora vorrei soffermarmi su questo punto perché è un punto fondamentale ne deriva che l'Amministrazione italiana da questo momento in poi non è più nella cabina di comando dello sviluppo non è più
Come le altre burocrazie europee a fianco del sistema industriale nel posto dove si prendono le grandi decisioni dello sviluppo in Francia
La otto Musio come si dice quella che dal dopoguerra da questo secondo povere poi viene
Costruita dall'École nationale d'amministrazione fondata la del gol
Ma prima c'era tutto un sistema di grandi scuole che l'ha preparata o in Inghilterra il civil service sono due grandi corpi che stanno nel cuore del paese e che interpretano le
Le le pulsioni verso la novità presso l'innovazione verso lo sviluppo di quei Paesi
Noi invece abbiamo una burocrazia che da questo momento in poi non sarà più una locomotiva di testa del treno del progresso sparano i vagoni di coda
Non svolgerà più un ruolo di direzioni di azione stimolo indirizzo preparazione da classe dirigente svolgerà un ruolo di compensazione sociale
Di mediazione tra le aree avanzate le aree più sfortunate dal vetrate distribuita nel sud dove non ci sono altri redditi bassi stipendi per poco lavoro
Per compensare l'esclusione dei giovani del sud dall'integrazione nello sviluppo funzionerà cioè come è scritto Cassese ma ammortizzatore sociale
Risolverà per molti decenni un problema che il problema del dualismo italiano
Cioè aggancia era al treno in corsa
Quei ceti sociali meridionali piccola e media borghesia laureati e diplomati che altrimenti sarebbero tagliati fuori e magari costituirebbero rispetto al progetto dell'industrializzazione un'imbarazzante forse perfino pericolosa sovversiva
Riserva di malumori
E di e di resistenza
Sotto questo profilo svolge perfino un ruolo utile
Ho voluto direi anzi un ruolo diciamolo pure provvidenziale entità in un Paese così profondamente spaccato dal dualismo economico che esplodano stridenti contraddizioni sociali che sarebbero tipiche di quel dualismo
E che altri Paesi hanno subito per la verità garantisce l'identificazione dell'ANAS nella relazione dei ceti meno fortunati
Distribuisce il reddito secondo parametri socialmente accettabili produce consenso politico anche per le istituzioni e per le classi dirigenti che si succedono alla guida dell'Italia insomma è un fattore
Non trascurabile di unità nazionale
Però
Però c'è un rovescio della medaglia
Formidabile perché il prezzo costosissimo che paghiamo
è l'arretratezza coricata microbica dello Stato rispetto all'economia
L'incomprensione da parte degli uomini dello Stato di ciò che sono i problemi dell'economia la debolezza delle istituzioni la loro lentezza così inadeguate ritenete lo sviluppo un drammatico ritardo in termini di efficienza e modernità dell'azione pubblica
La subalternità dello Stato ai grandi interessi perché
Una burocrazia che non è consapevole
Del suo ruolo di punta di avanguardia è più debole nei confronti dei grandi interisti organizzati
Dal dopoguerra si racconta scusate o meno una brevissima parentesi racconta che però il
Il Venier Valletta andasse andasse a Roma del non parlasse quei ministri
Non andava a parlare coi ministri di allora andava direttamente a parlare quei direttori generali
Aveva una capacità la FIAT che era un grande potere già allora un grande potere anzi allora forse più di adesso una capacità di
Penetrare
Dentro quella porta molte che era lo Stato altrove lo Stato interpreta il progetto industriale essere falchi ieri avanguardia calda cabina di regia da noi subisce e lavora nelle retrovie
Questo è il dato di fondo strutturale
Su questo dato ci bloccano tutti i progetti di riforma dell'amministrazione perché naturalmente difficile rimuovere questa roba perché non è un po'un puro problema di efficienza amministrativa risolvibili con una buona prassi
Di riforme è un problema molto più grave che riguarda
La collocazione dei ceti sociali del nostro Paese la distribuzione diciamo così della
Del
Del lavoro delle classi e su questa trincea infatti perdono la loro battaglia tutti i riformisti di tutte le è propria di tutti i colori si potrebbe fare una storia quando Cassese era ministro della Funzione pubblica io curato con una mia amica
Un
Quaderno dei del del Dipartimento che la funzione pubblica nel quale abbiamo messo in fila tutti i progetti di riforma dal mille novecento in poi
Ed è una specie di ICI di bollettino di Caporetto perché
Non ce n'è uno di questi progetti che più o meno tutti propongono cose ragionevoli e giuste per far funzionare la burocrazia che riesca ad avere successo e perché perché naturalmente inclusi scontrano contro questa
Colossale resistenza che nasce da un dato strutturale che si è creato agli inizi del Novecento allora terza domanda
Che è quella che ci interessa e riforma abile un'amministrazione con una storia così possiamo pensare di invertire questa tendenza di combattere questa
Questo handicap che ci portiamo appresso storicamente o dobbiamo rassegnarci standard di efficienza amministrativa del terzo mondo no
Come diceva
Il mio amico tanti anni fa e mio amico Paolo Baratta che avete era allora presidente del credito perché è un manager anche
Intelligente meridionale quale mi diceva diciamo ma sa professore converrebbe pagarli perché non facciamo niente ricominciare daccapo
E questa è una soluzione paradossale la quale dobbiamo arrivare io dico di no e dichiaro subito il mio ottimismo intanto osservo
Subito che non tutto è fermo
Ma che al contrario noi possiamo vedere dei segnali di dinamismo in ha molti punti del sistema amministrativo l'encefalogramma non è piatto
Cito una cosa che ho vissuto di persona negli anni Novanta i corsi concorso della scuola superiore
Avevano tanti limiti che noi stessi professori della scuola superiore all'ora denunciavamo però hanno immesso viva Dio nelle varie tornate dell'Amministrazione forze fresche e giovani che si son fatti anche valere
La composizione esclusivamente meridionale sta un po'cambiato
E il processo di regionalizzazione il federalismo può essere come dirò subito una delle chiavi per cambiare quella composizione
La cultura economica che prima era del tutto assente adesso fa la sua comparsa si comincia a leggere negli uffici pubblici il Sole ventiquattro Ore o qualche
Bollettino economico cresce nelle nuove leve una nuova consapevolezza del ruolo e anche dell'orgoglio perduto della funzione pubblica certo
Certo c'è un handicap la percezione dell'amministrazione del mondo esterno i media
Trasmettono stereotipi duri a morire la destra cavalca la campagna indiscriminata contro i fannulloni Brunetta avuto questa pessima idea di tirar fuori e sta parola d'ordine dei fannulloni avuto grande successo
E anche noi di sinistra abbiamo delle colpe perché certe scorie operai liste che ci hanno impedito di capire il mondo dalla pubblica amministrazione ce ne siamo portati dietro per troppo tempo
Però oggi esiste un riformismo amministrativo trasversale alla politica animato da inizi giovani funzionari intelligenti e capaci che possono
Certamente agire positivamente certo c'è bisogno di incoraggiarlo di un rebus dirlo questo movimento
Non li giovano le pratiche adottate dal berlusconismo dello spoil system in chiave di fidelizzazione
Della politica della dirigenza me quelle deleterie dell'outsourcing che appalta Leicester quella pratica per cui si appalta all'esterno sempre più funzioni che invece prima svolgeva la pubblica amministrazione
Impoverendo gli organici dei beni culturali che un settore in cui sono molto cupa tu dramma stanno scomparendo letteralmente certe competenze dei vostri
Funzionari specialistiche importanti frutto di tradizioni molto più il tuo cioè perché vengono appaltati alle cooperative esterne eccetera
Naturalmente non fa bene al dalla riforma l'ossessione del privato è bello a ogni costo
Il che naturalmente portato qui all'incirca inserire interessi impropri dentro l'amministrazione
La presenza di agenzia esterna di enti incontrollati e incontrollabili resi padroni assoluti di interi settori un caso di scuola e quello che è successo con la Protezione civile che è nata virtuosamente a un certo punto diventata la padrona
Di tutta una serie di materie che non hanno nulla a che fare con la Protezione civile e si è capito che serviva solo per fare
Fare gli affari alle critiche dei soliti noti tutte cose che si devono correggere
Però se si fa buona gestione se si dà spazio alle forze sane molto si può ottenere quindi sì la mia opinione è che l'Amministrazione e riforma abile e ciò quattro un ragioni con le quali concludo
Per sostenere questa tesi ma prima l'Europa
L'Europa diceva Carlo Azeglio Ciampi ai tempi dell'unificazione della moneta ci obbliga a essere virtuosi
Perché hanno potrebbe accadere anche nel campo degli apparati amministrativi questo che a un certo punto si
Ci siano degli stand avevo pesi
Che contati fino
I casi malati come quello italiano e ci obblighino quindi a uniformarci al metodo di lavoro culture
Diverse da quelle che hanno caratterizzato la nostra tradizione secondo il federalismo dicevo prima duramente parliamo
Diceva bene il Segretario del partito diceva bene prima un federalismo non come quello della lega un federalismo solidale ben temperato
Che però potrebbe ridisegnare gli apparati amministrativi radical duri sul territorio razionalizzando lì legando nei territori questo tema è stato mi pare troppo estraneo Michele no
Al dibattito sul federalismo finora che ci sia si è concentrato su aspetti diversi come quelli fiscali
Finora le Regioni dagli anni Settanta oggi non hanno dato grande prova di efficienza amministrativa hanno scopiazzato lo Stato hanno riprodotto indizi burocratici aggravati dalla prossimità
Tra ceto politico certo amministrativo ma nulla esclude che si possa in questo campo fare una riforma più duratura formazione radicale con dimagrimento dalla burocrazia centrale
Revisione delle funzioni delle competenze creazioni personali specifici per servire
L'Italia federale che verrà terzo punto una forte modernizzazione tecnologica qui si può fare molto c'è una vera e propria rivoluzione culturale che si accompagna l'introduzione dell'informatica degli uffici
Possono nascere anche figure professionali diverse vedo che già i leghisti come li chiamiamo noi cioè i laureati in giurisprudenza che sanno solo il diritto stanno cominciando a essere in parte
Affiancati da esperti di materie di discipline diverse si può invertire la storica tendenza che ha indotto i tecnici a scappare dall'Amministrazione
Si può anche in questo caso
Innescare processi virtuosi quarto e ultimo la politica questo è il tema più delicato
Più delicato perché
Certo una buona politica potrebbe servire molto per fare una riforma dell'amministrazione
è come si fa una buona politica chiamando i cittadini che dell'Amministrazione dovrebbero essere e sentirsi i padroni a condividere quel disegno
E puntando su tre leve fondamentali poche essenziali leggi
Solo dove proprio sono indispensabili basta con questa mania di legiferare su tutto siamo il Paese delle mille leggi abbiamo un parco leggi che Cassese
Ha conteggiato in cento mila leggi ora dopo il Rovini Calderoli non so cosa sia accaduto ma non sono così ottimista che questi luoghi abbiamo prodotto una semplificazione non è problema di Rovigo e problema di avere una legislazione
Moderna intelligente ben fatta abbiamo un pessimo modo di legiferare basta vedere anche le leggi recenti dal Parlamento
E quindi questo è un campo su cui si può fare molto molta attività puntuale di gestione valutazione monitoraggio delle strutture valutazione del personale il principio della valutazione va inserito dentro
L'Amministrazione e quindi sindacati al pubblico impiego se mi posso permettere devono fare un passo indietro rispetto a certe trincee su cui talvolta si sono indugiare difendendo l'indifendibile la valutazione va fatta con metodi moderni efficienti
Giusti ma va fatta e chi non ha il merito per stare dell'amministrazione deve essere allontanato
E poi un progetto formativo moderno
Noi siamo il Paese delle scuole di amministrazione sapete abbiamo quindici venti scuole di formazione a dimensione nazionale
Quando la Francia ne ha una sola non si capisce per quale ragione
Noi dobbiamo spendere tanti soldi buttare tanto danaro pubblico in progetti formativi che non hanno né capo né coda provare una bussola ambigua c'è una
Un difetto della politica perché la politica ha avuto sempre
Vantaggio a lasciare che l'Amministrazione andasse la deriva perché era un grande parco nel quale si potevano fare politiche clientelari a raccogliere voti
Non è
Una cosa che porti voti fare una riforma amministrativa ma io dico che il Partito Democratico dava il coraggio anche di fare le cose che non portano voti
Le fa tante credendo
Né fatta decretando il prendere voti e non li prende
Io credo che si debba guardare come diceva il si il prima il segretario del partito bisognerà guardare un po'più
Essere un po'più prescritti non guardare soltanto a quello che succede tra un anno a quello che succede tra dieci anni un processo che sono amministrativa non cita risultati l'anno dopo Pita contraddizioni l'anno dopo ti dà malumori
Ma dopo dieci anni viva Dio si prendono i risultati
Concludo
Scusandomi con Lino perché forse ho sforato
Sono passati centocinquanta anni dopo però non struttura bene cento al decollo amministrativo nulla esclude che questo Paese se ritrova la bussola del suo sviluppo non possa dotarsi di un apparato amministrativo l'altezza le sue ambizioni
Non più magro e perché i nostri tre milioni e mezzo dipendenti sono in media europea ma certo più snello meno burocratizzato e più moderno
è un grande sogno che ci possa avere un'alleanza sociale per cui questo tema la riforma amministrativa viene messo al centro di un progetto di riforma generale del Paese io mi illudo che il Partito Democratico sia capace di mettere in questo punto non più secondario ma centrale nel suo programma di riforma vi ringrazio e mi scuso
Grazie professor Melis anche lui come avete visto grande competenza e grande passione
Credo che
Il recupero della passione dentro l'istituzione
è una delle esigenze fondamentali perché
Abbiamo bisogno di rinnovate passioni istituzionali evidentemente anche
Però si nutrono di una buona politica lui evocava questo ultimo riferimento buona politica di destra di Fini sta io anch'io sono ottimista sul fatto che sia destra che a sinistra possa tornare la stagione della buona
Politica perché il filtro essenziale perché poi vi siano buone istituzioni
Noi stiamo rischiando di perdere la politica e le istituzioni insieme
E però nel nostro piccolo ci sforziamo di offrire elementi di
Controtendenza come adesso
Avvertire tre anche ascoltando
Favorevole Ventura al quale
Mi lega come detto prima con l'apporto
Di affetto personale ma anche di grande
Stima
Perché io credo che lo dico senza retorica
Chi mi conosce sa il come dire quando c'è da esprimere giudizi un poco critici per il giorno in cui mi ISMU non mi risparmio
Credo di poter dire che lui rappresenti appunto l'immagine di
Concrete anche drammatica di un modo di fare politica che offre speranza di riscatto diciamo della politica affinché vi sia
Un miglior destino delle istituzioni
Mi viene in mente lo dico anche perché ho sbirciato tra i suoi riferimenti l'ho visto che citerà intoccabile viene in mente una immagine offerto a suo tempo da con questo grande studioso
E all'ex detto che il
Citazione greve ma che serve peraltro ma relativi Zare rispetto al quadro apocalittico insomma che spesso viene fatto parlando della politica in questa
Italia laddove i mass-media oramai poco Nichi visti parlano solo del negativo della politica non delle cose anche buone e ci sono in politica per cui
è un autentico disastro secondo la rappresentazione che ne viene fatta e quando io vado in giro ancora adesso mi capite voi sapete che mi sono dedicato per tanti anni alla formazione e giovani appena posso mi rifugio lì anche adesso purtroppo poche volte
Però io relativi zoo sempre e ricordò appunto con una lex detto che villa che Alex detto che l'intesa descriveva la situazione politica che esisteva i tempi di Luigi Filippo quindi
Molto tempo fa di un secolo e mezzo fa e diceva cito più o meno a memoria
La politica simili chiarisce oggi nella credenza sempre più diffusa e la massa che si tratta di uno spettacolo in cui gli attori sono interessati non tanto successo della commedia
Ma al proprio successo personale
E chi si innamora della politica si deve quasi vergognare della sua stupidità
Chiuse virgolette
Ecco Italia Ventura crede invece con la sua passione senza retorica senza enfasi eccessiva insomma rappresenta in quel calvario anche anche un po'un calvario di tante persone che sono accumulate in questo giudizio general generico per cui la politica invece
Quella cosa brutta e cattiva che viene offerto alla presentazione di italiani ce ne sono anche tante altre persone che fanno il loro lavoro con grande onestà ecco lui rappresenta con l'immagine di una persona che ecco con spessore
Politico e istituzionale
è un segno di controtendenza e fa ben sperare per il futuro delle istituzioni e Lucio fila lascio una riflessione su questo tema del federalismo che veniva evocato anche qui insomma con luci le ombre con le possibilità
I limiti affinché casta Italia unita nel senso che prima veniva richiamato dai due precedenti correttori posso avere un buon futuro non in termini nostalgica ma in termini di avanzamento
Sostanziale prego
Entro
Ringrazio Lino sempre molto ce n'è roso molto cornuti questi giudizi
Abbiamo l'abitudine di lunghi conversazioni nel questi periodi di causa che per la verità sono sempre più frequenti nei lavori
Parlamentari
E ogni tanto lì non mi dice ricordando anche la provenienza
Non vi chiedo non ti chiedo tanto di immaginare
Una rivoluzione ma pensiamo perlomeno a una piccola ricordo
Cioè nel senso evitando al questa
Invocazione di significato di riprendere il filo di
Un ragionamento diciamo così
Che porti a renderle più chiare e nette anche le nostre posizioni
Io
Ascoltato ovviamente con grande attenzione quanto ci hanno detto sono elettronici toccarlo del collega Menis
A me tocca intrecciare più direttamente
Questa flessione del federalismo coi cento cinquant'anni e con un'incursione più dirette anche nell'attualità
Perché di federalismo si sta parlando in queste
Giornali federalismo fiscale attenzione
è una precisazione non da poco
Qual è il limite che vedo e poi cercherò di spiegare
Il limite è che
Noi progressivamente assistiamo
A una spaccatura crescente che sta avvenendo nella società italiana
Come una separazione non voglio esagerare ma una difficoltà
Per evocare come dice progettò però il dialogo addirittura ritirarlo
E
Se astrattamente dobbiamo definire
Che cosa ci possiamo attendere dal federalismo per noi la risposta è semplice
Federalismo deve servire a soddisfare una domanda di innalzamento dei servizi
Per le persone
Per le imprese
Di sburocratizzazione della vita pubblica di ampliamento delle forze molto tecnici
Della democrazia rappresentativa di valorizzazione della straordinaria prete di volontariato sociale
E culturale
Cioè deve essere un'occasione diciamo per liberare forze
In modo positivo
Che è il contrario esatto
Della teoria degli egoismi territoriali
Perché questi sono i due approcci estremamente grazie
Perché se
Dall'altra parte l'idea fondamentale
E l'egoismo territoriale e del tutto evidente che non rispondiamo a questa domanda
La mia opinione che non rispondiamo neanche a quei territori che crediamo di privilegiare il nome dell'egoismo territoriale
Ma
è del tutto chiaro che sono due domande
E due ipotesi che sono destinate a scontrarsi
Io mi sono imbattuto in questi giorni ed investe che cosa c'è
C'entra perché chi sono i protagonisti oggi politici
Di questo ragionamento se il federalismo da parte governativa
Da un lato abbiamo queste teorizza azioni delle Koizumi territoriale
Dall'altra e mi sono imbattuto in questo libro di
Michele Ciliberto
Che Presidente storia sudore Rinascimento
Che parla della Democrazia dispotica e ho trovato qui degli spunti molto interessanti
Riferendosi all'azione di governo
Quasi ventennale da parte di Berlusconi
Ciliberto dice su un punto è rimasto sempre costante
Ha sostituito all'abbiccì dell'arbitrio
Secondo un principio classico di ogni
Dispotismo
E aggiunge dopo avere numerato quello che è accaduto nel corso di questi anni e che nel suo caso si esprime in uno stile di vita e modelli antropologici
Che hanno intorno invito è penetrato la società italiana
In modo così profondo da non provocare più professor turistiche in una larga parte degli italiani
Pronti magari arrivare sino all'astensionismo parti non portare la critica oltre questo
Ora
Questo elemento qui qui c'è
Collegamento conta più viva
Perché sono cose ovviamente non nuove
Si dice il nuovo dispotismo imperniato su un rovesciamento sistematico di apparenza e di realtà
Di immaginazione di essere reale come il vero e proprio strumento di governo e Di Domenico
Ne diverse si tratta di una novità le repubbliche democratiche rendono immateriale il dispotismo scrive Tocqueville nella prima democrazia in America
E poco dopo ribadisce sotto le monarchie
Il disposto il dispotismo era disonorato stiamo attenti che le repubbliche democratiche non Loria birichino
E che noi rendendo lo più pesante per qualcuno non li tolgano agli occhi della maggioranza l'aspetto odioso
E carattere degradanti
E noi qui troviamo molte
Questa acuta osservazione molte delle sentenze che
Si stanno registrando
Nel nostro Paese
Io ho fatto questa citazione
Per
Problema schizzare a un momento
Questo percorso e questo cammino
Federalismo fiscale
Cioè possiamo davvero pensare
Che da una classe dirigente politica che oscilla tra egoismi territoriali e visioni limitanti e populiste della democrazia
Possa scaturire una visione di Stato più matura e coesa
Più corrispondente a quei principi che chiamarlo
Ciò che continua a mancare
è un protagonismo attivo delle persone della società civile rispetto alle dinamiche profonde Mutu di mutamento che sarebbero necessarie
Per raggiungere risultati più avanzati
Questo è storicamente è già avvenuto e qui io troverei un collegamento con
I
Centocinquantenario
Con lui il
Con il Risorgimento il professor Torterolo ha richiamato anche Melis si pensi a giudizio di Gramsci Gramsci quando parla del partito piemontese
Afferma volevano
Dominare non di ricevere
E ancora volevo volevano che domina fossero i loro interessi non le loro persone
Cioè volevano c'è una forza nuova indipendente da ogni compromesso e condizione divenisse l'arbitro della nazione
E poi questo fatto e della massima importanza per il concetto di rivoluzione del passivo che cioè non sia un gruppo sociale
Il dirigente di altri gruppi
Questo per noi oggi significa
Chi è un affare atti d'Italia
Non può vivere il federalismo come se fosse concepito contro di essa
Non può eccedere ripetersi che una pseudo entità c'è o politica si sostituisca ai bisogni reali del Paese
E qui io
Credo
Che fra le nostre funzioni dovremmo richiamare più attivamente un polacco un protagonismo
Della società civile delle persone
Dei gruppi di volontariato degli intellettuali a ragionare intorno a questa grande idea trasforma Trichet
Che può offrire grandi occasioni ma che può far dire anche clamorosamente l'obiettivo
E nei corsi e ricorsi noi sappiamo che questo sicuramente può a capire
Qui mi viene in mente è stato citato Giolitti Giolitti nel discorso di mille ottocentonovantanove agli elettori Dronero che
La prima piattaforma riformista parla fra i primi punti e segnala
Un decentramento un cammino autonomistico perché dice un Paese
Che a Regioni così diverse con caratteristiche così diverse che contino avere poi sincera Enza
Dei parlamentari così marcata una burocrazia
Immaginati marines far bivacco sposa
Sì pensiamo ai dati che ci ha riferito e Luigi chez
Uscire dalle vane promesse e andare verso
Questa nuova forma di organizzazione
è chiaro oggi
Noi abbiamo avuto successivamente a queste periodi come un fatto di straordinaria novità il nuovo impegno ad esempio
Delle masse cattoliche con l'ingresso dei cattolici
In politica
Che ha costituito quella parte inclusiva di cui si parla perché nel dibattito sul Risorgimento
Da parte di numerosi studiosi
La rivendicazione era
Su elementi inclusivi lungo i decenni che si sviluppano questa è la domanda fondamentale
Il punto più alto ovviamente è la Costituzione
E lo sviluppo asso sociale avvenuto con l'Italia repubblicana
E qui
L'ultimo avvertimento se volete con una
Punta di pessimismo
Bisogna fare attenzione perché questo è un Paese
Dove c'è una specie di trama nera
Sulla quale rapidamente si logora il ricamo colori delle proclamate
Riforme democratiche
E qui c'è un punto che continua a dire
Ci deve vedere estremamente arte
Ragioniamo di federalismo e celebriamo i centocinquanta
La festa dei centocinquanta anni sembra quasi per qualcuno una concessione
E attenzione attuale del federalismo
Non abbiamo soltanto più il fenomeni dell'Alto Adige o i fenomeni che il federalismo si è sempre individuato come risposta alla cosiddetta questione settentrionale
Sono è capitato di andare in agosto settembre dell'anno scorso una città come Napoli e ne rendeva conto anche il Corriere della Sera ieri
Ne dei manifesti
La città piena di manifesti nostalgici inauguro impaurisce
Con una falsificazione storica evidente
Ma che segnala un punto d'intesa
Un libro come quello di Pino Aprile
C'è ormai hanno raggiunto centinaia di migliaia di copie vendute
Qual è
Il sentimento che trasmette
Andiamo scene un momento prima che ce lo chiede
E qui torniamo al fatto
Che il federalismo deve essere un'occasione
Per unire notte disubbidire
E per unire Scip vogliono appunto
Quel
Mobilitazioni del mondo lo
Culturale delle forze sociali che credo sia un elemento ineludibile noi siamo per il federalismo
Vorrei ricordare che il percorso del sistema federale del nostro Paese è stata avviata nel due mila uno
Dal centro sinistra con la legge di riforma del Titolo quinto della Costituzione
Il nuovo articolo centoquattordici di quella legge dice che la Repubblica è costituita dai Comuni dalle Province dalle Città metropolitane dalle Regioni
E dallo Stato quindi lo Stato contribuisce al pari degli altri livelli posti in ordine a scendere niente a costituire la Repubblica questa disposizione tuttavia
Non può non essere letta che in combinato disposto con l'articolo cinque della Costituzione che dispone la Repubblica
Una e indivisibile riconosce e promuove
Le autonomie locati
La Repubblica una unica e indivisibile lo sviluppo Massimo
Del
Autonomie e della anche
Immaginazione di uno Stato federale
Noi
Siamo
Il teniate sono le ultime o due minuti
Meno sono le ultime due cose che voglio dire siamo impegnati
Da un lato in un passaggio stretto contingente
L'Italia e di fronte a un passaggio economico-finanziario delicato
O tutto spingerebbe il superamento del concetto classico di nazione ovviamente
E al fatto sono d'accordissimo che la dimensione
Anche per ciò che sta avvenendo in altre aree del mondo ci pone di fronte a sfide inedite di fronte alle quali dovremmo essere pronti
Noi abbiamo delle scadenze immediate
Possibile rialzo del costo del danaro da parte del
La Banca centrale europea
Il che significa
Interessa
Sul debito pubblico
Manovra di rientro graduale del debito pubblico che sarà definita sempre in sede europea nel corso di queste settimane
La diversa distribuzione internazionale della ricchezza
E quindi del mercato del lavoro
La sporse spettino a delle
Tutto ciò lo dico in modo così secco dovrà imporre alle forze politiche sociali più responsabili
E qui c'è un grande Ruoppolo ruolo unificante della Chiesa
Disco congiurare che qualcuno e voi chi scorciatoie mia OP
Che finirebbero per portare di fatto a una separazione del Paese
Perché non ci possiamo dimenticare che su questo da quando abbiamo iniziato a discutere delle euro e della nuova prospettiva europea di integrazione
E la prevalenza
Degli elementi finanziari economici rispetto a tutto il resto questo spettro ha continuato a rimanere sullo sfondo
La nostra salvezza nel nell'unità e nella valorizzazione di quelle differenze
Infine
Il federalismo
E ancora tutto da costruire
In questi giorni non abbiamo approvato alla Camera la risoluzione sul federalismo municipale
Una piccola cosa la potrei definire un grosso pasticcio
Su blocchi alle addizionali
Si blocca le addizionali quando li mostrarle a regime
Si spalma su una platea più ridotta a differenza dell'ICI che sono commercianti artigiani piccoli imprenditori il grosso del prelievo fiscale per cui avremo un aumento della
Della della tassazione e quindi sono realmente
Risorse in più che vengono sottratti ai cittadini
E manca del tutto e questo lasciatemelo dire ma qui c'è un punto di debolezza anche nostro
Che mentre andiamo avanti sul federalismo fiscale
Noi dovremmo
Accompagnare questo e
Bene se ne ha parlato ampiamente da una
Profonda riforma
E della pubblica amministrazione
Nostro barocco sistema pubblico multilivello
E riprendere come una sfida
La riforma del Parlamento
Con il superamento del bicameralismo perfetto la riduzione del numero di parlamentari e l'istituzione del Senato delle Regioni e delle autonomie
Perché se non si andrà
All'istituzione del Senato delle Regioni
E delle autonomie continua ad essere tutto ancora in un ambito apparentemente decentrato ma nella sostanza accentrato nelle mani
Per il Ministero dello sviluppo Economic
Mancano
Punti fondamentali nell'attuazione per sapere
Federalismo regionale
Perequazione coesione premi e sanzioni armonizzazione dei bilanci e quindi c'è un grande cammino d'accordo che
Ma la mia ultima
Cosa è veramente queste tornare puntualizza iniziali uscire dai soli addetti ai lavori
Non è più il tempo che si occupino
Del federalismo soltanto lanci
Il presidente IRI delle Regioni i deputati che fanno parte della Commissione bicamerale le Commissioni bilancio se ne deve occupare
La società civile in tutta la sua ricca e articolata espressione
Non è più il tempo di restrizioni i campi quando si tratta di questioni di così vitale importanza grazie
Atti dell'onorevole Ventura
Mi pare che
Ci stiamo avvicinando diciamo progressivamente mettendo insieme le diverse riflessioni
Facciamo questo orizzonte dire il vero del costruire chiamiamola così una
Repubblica lui diceva
Una e indivisibile mettendo insieme l'articolo cinque l'articolo centoquattordici articolo centoquattordici che ha citato sostanzialmente dice che tutti questi livelli istituzionali e comune Città metropolitane Province Regioni e Stato
Hanno pari dignità costituzionale estrema rivoluzione scritto in questo articola molto impegnativa evidentemente però da ricongiungere articolo cinque diceva onorevole Ventura
Perché si crei quella che dico io in questo caso con una bella immagine
Vittorio Bacelle
Purtroppo ucciso come sappiamo dalle Brigate Rosse
Definire a suo tempo l'orizzonte
Di quella che lui chiamava
La Repubblica delle autonomie ecco noi dovremmo cercare di costruire Repubblica delle autonomie
Che deve servire a che cosa è qui introduco don Antonio Mazzi
Antonio Mazzi persona che voi conoscete che aveva bisogno di presentazioni per quanto mi riguarda io lo conosco e più i trent'anni mio non la sua decisa lo considero
Un riferimento straordinario perché
Perché fa a parlare il linguaggio della verità
La vita reale
Questo lo dico non solo per fargli un complimento ma perché tutto di tutti i discorsi che ne stiamo facendo per di carattere politico istituzionale e così via
Alla fine io li riduco a questo a cosa servono
Servono arrendere la vita reale dove vive la persona
L'orizzonte ultimo per il quale si giustifica tutto il resto lo Stato l'Amministrazione la politica eccetera hanno un senso solo cercare di far vivere al meglio la persona che
Il punto di riferimento storico culturale e antropologico politico sociale e così via questo è il senso del tutto
Ecco non abbiamo chiesto Tomasi di parlarci proprio perché l'UPI esprime dalla frontiera dei bisogni abbiamo detto quindi dalla dall'orizzonte della persona che il sine della politica nella gestione
L'alta con linguaggio di verità che gli è congeniale insomma una sottolineatura di quello che può essere il senso
Vedrete
Conoscendo non retorico sicuramente
Per celebrare un universale io come quello dei centocinquanta anni dell'Unità
L'Italia è che abbiamo chiesto e io sono lieto lo ringrazio molto di essere qui perché
E colui ci porta dentro la lingua della verità che è quello appunto che ha a che fare
Con le persone con i loro bisogni per quel tutto questo apparato complessivo nella storia ha messo a disposizione istituzioni politiche eccetera poi finisce per avere senso
O per avere un non senso
Prego vanta
Scusate se sono stato violentato e sono qui sono un peso estraneo
Per cui poi dirò dopo che ho sentito tutto da distacco almeno il lutto avvinti chilometri Pescarolo
Io sono per le cose molto semplici voi chiacchierate tanto
E io arrivata ottant'anni ho capito che forse
Tutta la teologia va bene
è più vera nelle parabole che non né i tomi di San Tommaso
Va bene che è più vera nel semplicità di una donna
Perché noi nelle prediche facciamo noi allora sentite e io
Vi faccio la mia lettura
Dietro la mozione è sparita la comunità punto è sparita la comunità e si è sparita la comunità è inutile che stiamo qui a girare attorno manca l'oggetto oggi oggetto
Abbiamo fatto noi siamo quaranta milioni trenta milioni ventitré persone e queste che fanno i cazzi loro punto
E questa cosa la questa cosa è vera ma non per voi a deliberare per noi cattolici non riuscite nemmeno la comunità cristiana
Sparita è sparito
Comunità e quindi qui abbiamo
Un cadavere su cui andiamo discutere va bene emettere i visti OSA verde o bianco rosso e verde
Ma è un cadavere
Se prendiamo questa coscienza allora cambiamo ma se noi prendiamo questa coscienza mi domanda che
Cosa stiamo qui a fare
Ma è cadavere non è neanche in rianimazione è cadavere
E facciamo di tutto perché sia cadavere di tutto
Allora faccio la mia
La gioia avevo già notevoli coppia parolacce lodevoli e parolacce va bene
Al
Fra l'altro sono
Mette son venuto qui perché ti voglio bene perciò mio fratello all'ospedale che sta per andare all'altro mondo e
Ieri mano comminato l'ennesimo cosa
Ho rotto le scatole a mezzo mondo per fare un conta Inner da mandare in corpi non dura se dove ciò una comunità di ragazzi che soffre la fame da
Molto è tale a mezzo mondo per
Di regalo con timer IRI atti quintali di nuovo la porta giù finalmente fino a ieri
La finanza e me l'ha bloccato perché dentro c'era della irregolarità io mi domando
Sì ma anzi Antonio mandai dagli anni Colasanti pistole
Piccola manda la droga
Perché hanno fatto fare quattro volte l'elenco poiché abbiamo guardato giù una macchinetta per Puglia Lazio perché di da questa porta via Marzano nacque
Abbiamo mandato giù questa macchinetta si vede che
Guardandola attraverso i raggi della
Finanza italiana poteva diventare lo applico largo hanno scaricato non è che ha telefonato vogliamo un attimo capi no ha scaricato la deputata Joya buttata giù l'anima
In
Tra
Aprono riattacca vi è quindi rendete conto
Una domanda
Puttanata così ed è questo il PIT tranquillo sentire tutte le vostre
Quindi uscì grazie capito non è possibile non è possibile perché ogni giorno ogni giorno il smontiamo
Qualche coro di vitale ogni giorno
Allora
Vi faccio la mia lettura del suddetto due-tre appunto nato intorno faceva persona seria
Faccio una mia lettura
Negli ultimi cinquant'anni sono successi quattro sono successe quattro cose che che sono diventate quattro colonne che dovevano tenere in piedi la nuova società
Poi queste colonne decente non si capisce bene con quale cementa l'abbiano fatto e stanno crollando tutte e quattro
Io la chiamo la teoria dei quattro cantoni venendo
Va bene che a mio Paese quando si giocava si arrivava in quattro cantoni
Non è primo Cantone il ruolo della donna
Lo straordinario movimento femminista femminista della donna che ha portato la donna dall'angelo del focolare alla donna acceso della società straordinario
Va bene straordinario perché lo metto come primo perché è stato il grande cambiamento della nostra società e spero che le donne d'aver capito però
Questo cambiamento che ha portato la donna il centro
Nello stesso tempo ammassati atto
E quello che la donna dovrebbe fare
Bene che non non è più farne dodici perché nell'angolo la mamme tre metri no con la speranza della Società che sui fili mi fa più l'Italia non ci son più figli siamo l'attenzione che ha meno figli del mondo
Io non sono qui a dire che devono tornare
Ma come mai come mai un movimento così straordinario come la donna che in Italia è diventato veramente straordinario
Dal punto di vista politico religioso eccetera come mai poi
Nel momento in cui doveva esprimere il meglio di sé in modo diverso la donna non c'è
E quindi siamo una nazione che fa meno figli al mondo
Secondo Cantone
Ritratto piano piano
Il stravolgendo tutti la televisione firmarla i mass media sono arrivati piano piano e adesso sono diventato il primo potere
Poteva essere l'occasione straordinaria
Scientifica per l'informazione eccetera adesso è diventata una puttanata che non finisce più
Ma no perché c'è grande fratello perché tutto virtuale anche telegiornale delle venti ormai siccome ci sono venticinque telegiornali quindi vengono propinati nella maniera più cretina
E quindi la
La scoperta tra le più belle e che certamente ha portato il mondo in casa mi ha portato
Nella casa mia l'ha fatta diventare va bene una
Ospitando il mondo dentro lì con tutto quello che succede
E
Diventata da una grande intuizione scientifica guardate il cui successo ed esecutivo conto
Terzo Cantone più tra me
Il più delicato poi io faccio una lettura socio-pedagogica avete ben capito che non faccia una lettura né politica né scientifica socio-pedagogica
E questo è
Il Cantone che sviluppa mi spaventa abbiamo scoperto il negli ultimi quarant'anni di adolescenza
L'adolescenza non esisteva come stagione esisteva accomuna consentirà che durava qualche mese perché andavamo tutti via contadini con la morfologia della Società di allora atenei andavamo a scuola fino alla quinta lamentare poi davamo tutti più o meno a lavorare
C'è poi
C'era anche il periodo parlo perché
L'ho vissuto da bidone ottant'anni sto periodo visivi
Da vedere
Nel buco da
La serratura ASP
Si attua
Tua cugina si faceva la doccia omologato ce la facevano con le mutande anche quindi pensate privati con confonda avevamo confonda avevamo
Come il vecchio frate un treno che uno fa una vi ricordate il famoso spazi
Per cui anche in queste cose
Purtroppo rimaneva a tutto il problema dalla sessualità dentro dentro incancrenito ma
Avere la
L'adolescenza
Dura un anno adesso invece fortunatamente laddove senza è una stagione
Ah no perché i ragazzi stanno in casa perché le mamme italiane sonorità protettive perché il fenomeno dell'adolescenza fenomeno che è maturato dentro a una morfologia diversa dell'ATER della Società
Per cui questi dieci
Dieci dodici quindici anni
Va bene sono
Preparatoria
Ad una società diverse che non è più quella contadina che ha bisogno di tutta una
Una cosa straordinaria e dentro l'adolescenza finalmente abbiamo anche bisogno la scuola dell'obbligo per cui
Da voli amo studiamo cioè lavoriamo studiamo tutti ci prepariamo i nostri figli soprattutto
Che cosa è successo
Io è una mia lettura
Io credo che la società cambierà qua
Che il fenomeno dell'adolescenza a a Dolo lei tipizzato attualissimi dove si dice
Tutta la società siamo siamo infatti tutti adolescenti
Siamo diventati tutti adolescenti con cui Pirrone che è il padrone latte è il più grande adolescenti e di tutti che se ne fate di tutti
Ce ne ha fatte dalla magistratura se n'è fatto delle leggi ce l'ha fatto di tutti
Delle donne
Che entra siccome l'anno dell'adolescente
E siamo tutti lì tutti innamorati di capillare
Quindi il problema non è che perché
Problema non è Presidente
Chiedeva intanto un fenomeno perché i quarantenni nostri non assume la responsabilità
Non riescono a tenere in
I ritiri e i tempi della famiglia
La crisi della famiglia non è perché hanno una un amante in più un innamorato in più perché non tengono non l'hanno le spalle per tenere la famiglia
Dell'amore dei fili della pazienza della
Dell'altra persona chiedi perché noi caloroso forse la portano e quindi la sua valorizzano oppure Oria compie
Questo è il fenomeno più preoccupante
Se noi riusciamo diventare grandi
Allora cambierà tutto ma se rimaniamo lì se un insegnante
Davanti ad un bambino che fa la bestemmia
E che dice una bestemmia fa quello che ha fatto
Voglio dire Boaretto quella lì e più cretino del bambino
Questo fenomeno
A ci ha
Affascinati tutti quindi adesso siamo adolescenti fino a sessanta anni poiché tutto chiuso
Non c'è più
La la classe dirigente che si prende la responsabilità che sa soffrire che apparsi Enza che aspetta che accetta i limiti i limiti dei tempi e degli e anche i limiti delle crisi
Chi è capace
Di assumersi la crisi in questo momento ma quanti sono i figli delle idee dei nostri nonni e dei nostri padri qui che hanno un'azienda in mano non riescono a gestirla
Questo fenomeno della dolente utilizzazione va bene entriamo non mi spaventa oggi o noi diciamo diventare grandi
Perché sono i tra i tempi della vita io vi parlo molto alla buona sono abituato a parlare agente ben diverse da voi c'è
Infanzia che il tempo
Ricevi il tempo del giudice
C'è l'adolescenza che è tempo delle ricevere del dare tutta la crisi della docenza dovette un certo momento hai bisogno
Di riceverà ma capisci anche ed evitare
E durante l'adolescenza soprattutto noi diamo in chiave di amicizia in chiave dice sua vita ma comunque si matura mentre l'infanzia al Sud
Poi c'è la
L'adulto diventa tutto chi da
Il tempo
L'adulto e il tempo della gratuità dove ricevi anche ma non
Non momenti tutto quello che fai sul peso dica faccio perché riceve o sedici
Quindi voi capite che era che la questa società non è la società delle gratuita perché tutti tutti vogliamo prima diceva
Anche da tutti e quindi non diventiamo tutti
Quindi la la spina dorsale del nostro succitati sono i quarantenni sono docenti esuberante
Perché sono ancora ancora lì che si domandano cosa cosa mi danno cosa dicevo coprendo
Io sono
Fortemente preoccupato di questo quarto angolo
Le istituzioni la società democratica si è data alle istituzioni di oppio per un terzo tempo subito il fascismo
Che mia mamma sabato pomeriggio dovevamo andarmi a fare il sabato consiste io ogni volta inventava perché IGT e come si chiama quello che faceva
Lei
Il panico e quello del il pari per
Al
Avanguardista non so chi fosse va bene quello che ci portava a fare saputo consista poi era precedente l'Azione Cattolica per cui
Tutta la settimana era poi
Era pre-CIPE ricco e mia mamma dice come facciano mandare il Tonino
Da Marani si chiamava Marani quale poi per tutta l'asta alla al sabato pomeriggio e
Avanguardista e poi la domenica mattina di porte chiedono di Pola capi chiesi questa sul fascismo e la Chiesa bisognerebbe chissà
Che c'era chiarissimo di più
Compio sincerità
Compiuto sincerità
Come adesso
Berlusconi della Chiesa anche qui dovremmo dirci da con profilo di sincerità
Perché se no siano ci raccontiamo storie partiamo datata Giulio Cesare ma bisogna abbiamo ancora
Gradi dice spaccarci Maroni tra di noi
Allora abbia e abbiamo ecco a mio parere mio parere questo che abbiamo ridotto la democrazia in centinaia di istituzioni abbiamo
Capito l'abbiamo buttata dentro nella regione
Poi nella provincia e poi nel Comune poliuretano canti e poi sette poi per cui è diventata la democrazia
è diventata
E tende tutta pensi quindi è chiaro che noi torniamo indietro alla società
No non mi
Non efficaci
Perché quando tu il carisma della fiscalismo della società Lovati dentro I quarantaquattro
Perfetti di terreno che ai veneti sono i comuni le metropoli dichiaro che
Adesso è sparito è sparito i le il carisma
E sono rimasti delle centinaia di istituzioni dentro le quali tutti mettono i propri pulito
Voi compresi
Va bene
Questo mi preoccupa alquanto Cantone che straordinario che abbiamo inventato le le Regioni e straordinari come l'abbiamo inventata con l'abbiamo applicate
Come siamo riusciti a trasformare
A superare il fascismo comune delle costituzioni più interessanti dell'Europa la nostra italiana
Questi quattro cantoni che dovrebbero essere i Cantoni dentro i quali ci muoviamo sono diventate quattro demolizioni
E se vogliamo in qualche maniera e che queste debolezze tornino ad essere quattro cantoni Caradonna torni ad essere donna
Con tutti i suoi aspetti
Che era dovuto alla docenza rimanga una stagione non la stagione della vita
Se riusciamo ad usare
La comunicazione
In una maniera intelligente perché non è possibile che noi
Tra virgolette dico dalla sinistra ma io non sono che la sinistra sono prete disperati non siamo capaci di cavalli il Papa
Perché quei Piero Gonella
Ci porta a casa tutti un quarto d'ora va benissimo siamo utenti ci porta a casa anche noi perché indovina la voce indovina parola in divina o formulare molto semplice non conosce i condizionali voi siete tra congiuntivi condizionali finite mai
Siete peggio di Manzoni capito Manzoni faceva la pasta
Dicesse appunto ma era Manzoni non era mica
Capito una stima popolare all'abbandono
Cresce però far assediato predicato e complemento punto
Soggette praticato come metto punto è una figura
è questa la
La comunicazione di e di questo secolo
Allora
Se noi vogliamo in qualche maniera io finisco
Dobbiamo tutti aderì coraggio di guardare se siamo nel terzo tempo della nostra vita
Sì abbiamo capito che la gratuità
è uno degli obiettivi è uno degli obiettivi che qualificano il nostro modo di essere adulti
Poiché questo non c'è
Io ho paura del domani se invece cominciamo a ragionare esclusi
Bene allora forse domani questa capacità di diventare tutti va bene mette
Butta dentro i sistemi migliori negli atti tra Cantoni
Ho finito grazie
Allora
Grazie ad amarsi
Soggetto predicato e complemento
Flebo acqua
Già ricevere praticato e abbiamo imparato subito a Venezia
Beh grazie molto dall'Antonio cioè
Michele diceva prima che ogni tanto chiacchierando
Io sostengo che
Si deve tentare una piccola rivoluzione se proprio non si riuscisse
Almeno una piccola rivolta
Per come
Per come la situazione
B condono Antonio
Avete l'idea di che cosa possa essere diciamo così la rivolta o la rivoluzione c'è qualcosa che Luigi sciocca insomma no cioè e che ti costringe poi rimettere a posto i pezzi magari
Modo diverso da prima riflettendo anche su
Sulla comunicazione essiccazione cessate in quel modo lì
Ovviamente proprio per le cose che dicevo anche lui si presta ad essere anche veicolo di regressione diciamola così
E infatti siamo tutti un po'in stupri richiede soldi a venti mi riferisco necessariamente il discorso che siamo in sede istituzionale e politico relativo a Berlusconi
Ma c'è un'omologazione progressivo
Va basata appunto su
Soggetti predicate complementi
Va in televisione di intervistare varati ci dicono prima quando capita
Trenta secondi
Massimo un minuto
Ho anche quindici secondi sembrano
Per cui
Paese che stupisce gli italiani con
Talk show che durano ore e ore diciamo così nelle fasce e centrale di comunicazione e manda in onda alle due di notte trasmissioni interessantissime invece che vi fanno vedere come si fa l'intervento a cuore aperto con
Il computer piuttosto che altri insomma
Questa è la comunicazione volto demoniaco della comunicazione la televisione
Come ha detto bene un grande studioso e chiudo qua ladra di tempo e serva infedele
Questa è la televisione Popper
Beh comunque diciamo stante ringrazio Antonio perché ci appunto offerto
Farebbero molto stimolante molto reale mi creda che poi
Nella vita reale adesso cominciamo
Con
Siamo alle dodici e mezza all'una e mezza finiamo come previsto
E abbiamo una serie di comunicazioni
Cominciamo subito con Fabio Pizzul la Consigliere
Regionale
Viene dal mondo cattolico fino a ieri visto che parlavamo di comunicazione giornalista
Alla radio come ricorderete circuito Marconi eccolo indichiamo grazie arrivederci lo invitiamo a venire a raggiungerci per la sua comunicazione cinque minuti poi si prepari
Giovanni Paolo Giovanni inciampa dagli alpini
Subito
Prego
Grave ritardo
Novica sto qui
Io Interporto dei vostri vuote chiedete pietà sia proprietà di voi parlerò molto mai Cipputi anche perché poi vi chiedo scusa devo fuggire
Però Antonio io dovrei stare zitto perché dei dei dei quattro cantoni tre sono tutti cosa che non sono stati
Se aggiungiamo a questo che non sono interista ai suoi occhi recupero tutti e quattro
Le negatività dei quattro cantoni ebbe meno male almeno qualcosa di positivo la parola
Allora
Ecco no io mi avvalgo della facoltà di non Udinese prima di tutto per la squadra che va meglio per un po'Milan via
Detto questo io recupero un po'delle cose dette relativamente
Alla alla dimensione delle celebrazioni anche dell'Unità d'Italia
Collegandole soprattutto a quanto Donato diceva
L'abilità l'essere adulti è la dimensione che manca oggi
E qual è l'elemento caratterizzante dell'essere adulto
La dimensione genera attiva diceva giustamente don Antonio quando si è dovuto devi dare qualcosa
E guardate questa generati vita
è un elemento sul quale è stato riflettendo parecchio oggi alcuni studiosi
E faccio riferimento in particolare all'archivio della generati vita
Una istituzione poco nota che però è stata promossa dall'Istituto Sturzo di Roma nel tentativo di recuperare quelli che sono i caratteri distintivi dell'unità nazionale
Qual è la tesi di questo archivio della generati vita
La tesi è che
Si riesce a stare assieme in Italia e l'Italia riesce a a mantenere uscirà a mantenere il suo ruolo
Straordinario che la portata ad essere uno degli otto Paesi più industrializzati d'Italia partendo da condizioni prima pre unitarie
State e devastanti
E con la tesi è che il genio italiano sta proprio nella capacità di essere generati
E sapete qual è la cosa straordinaria che ci richiama anche ai discorsi che faceva lo stesso professor Totaro ricca riguardo il
O che ha portato all'unità italiana
E che la caratteristica dell'Italia che è un piccolo paese è una piccola penisola come appendice dell'Europa
è sempre stata quella di
Aver la potenzialità di riassumere nelle piccole realtà che la compongono
Pensate a alla l'esperienza dei Comuni pensate la straordinaria esperienza artistica culturale e intellettuale ecco nel frammento dell'Italia in ogni piccolo paesino dell'Italia uno apprezza il tutto
Perché vi trova una straordinaria storia culturale che è una eguali al mondo
Una qualità della vita e anche del mangiare delibere che non ha eguali al mondo
Una capacità di cogliere anche le relazioni tra le persone anche qui che non ha uguali al mondo e questo in ciascun piccolo comune dell'Italia
Nel fare ammenda o dell'Italia si legge il tutto dell'Italia se voi andate in un paesino della Sardegna piuttosto che della Calabria piuttosto che dalla dell'Umbria della Toscana qualsiasi regione
Ogni Paese ha mille storie da raccontare
Con una le quali riesce a dirvi perché è bello essere italiani
Questa è la generati vita c'è un'attività che poi si riverbera anche all'interno del di quel genio italiano che permette agli italiani da un lato di essere considerati quelli che si arrangiano sempre
Ma dall'altro anche
Quelli che sanno interpretare al meglio una possibilità di costruire qualcosa
E allora recuperare questa generati vita cosa significa significa riconoscere quella che è stata la nostra storia
Che ci ha portati a essere uniti ma anche rilanciarla per sul futuro
Perché se questo Paese è riuscito a stare assieme riuscirà ancora stare assieme e perché nonostante le crepe che ci sono sulle quattro colonne dei quattro cantoni di cui parlava don Antonio
Ci sono migliaia se non centinaia di migliaia di persone che quotidianamente nonostante
Tutte le cose che si diceva riescono ancora a generare a generare relazioni a generare capitale sociale e a tenere in piedi anche l'economia
E allora
E la chiudo qui per non farla lunga recuperare questa dimissione generati va di cui tutti noi siamo capaci significa essere davvero adulti e significa saper dare anche il contributo che l'Italia
Ha sempre saputo dare può dare ancora
All'unità del Paese ma anche alla straordinaria avventura dell'Unità
Europea
Che è un qualcosa di cui il mondo estremamente bisogno per non cadere nelle derive che purtroppo stiamo vedendo quotidianamente all'insieme della violenza e della separazione io dico che i centocinquant'anni ci invitano a già a riflettere su questo e questa dimensione della generati vita può essere un qualcosa su cui ciascuno di noi può ritrovarsi e tutti assieme possiamo ritrovarci per un cammino comune ringrazia
Grazie a Fabio
Anche perché c'è la regola questo lavoro di cui sentirete parlare che è stata ricerca appunto che coordinato dal professor Magatti che il Preside la facoltà di Sociologia della Cattolica doveva circa tre anni punto una ricerca fatta dall'Istituto Sturzo di Roma
Che consiste nell'andare a trovare le realtà vive e vitali lei rende l'Italia che esistono di cui magari
Anzi sicuramente ci conosce poco o nulla
E che però danno l'idea di come sta crescendo sotto
L'anno cenere
Diciamo così che stiamo commentando
Un'Italia che promette un buon futuro quindi grazie di averci no ricordato adesso Giovanni Paolo
Oggioni che presidente si dell'Associazione alpini
Di Monza dopo di lui professor Menna
Precise dell'istituto onnicomprensivo Giare Paolo Giove
Due parole per presentarlo oltre che essere sponsor della Sezione Piedimonte San io lo conosco da molti anni qui conosco ovviamente tutti ognuno dei presenti e terminale
I un mondo
Che sta dietro e quindi diciamo
Sono lieto che la vostra partecipazione e vi ringrazio perché
Dietro ognuno di voi vedo le realtà che conosco operando qui
Questo territorio da
Circa quindici anni dice
Lo conosco bene perché la persona molto generosa molto entusiasta
Che Stato Presidente dell'Associazione Amici osa d'argento che una residenza sanitaria assistita per anziani quindi molto bella di un Paese qui vicino a Ronco Briantino
Impegnato in quanto alpino in tutta una serie di di iniziative di attività
Ronco Briantino il
E non solo
Grasso
Insieme ai agli amici del PD hanno una baita
Che hanno costruito in Romania a Ronco Briantino elettori si ritrovano invitano si riorganizzano riunioni hanno incontrato lì lo ricordo volentieri questa occasione
Specie di Lorenzo Cantù che era un grande dirigente della Filt CISL che l'aula Giulio cinque molti anni
Ma anche di
Maio
Che un grande alpino che ho conosciuto riga del fratello per altri monsignor Majo pre-CIPE del Duomo per tantissimi anni
Ecco dicevo allora baita degli alpini Ronco Briantino perché è una casa comune diciamo così
E adesso impegnato
Sezione al PD di Monza persona molto entusiasta non sentirete subito lo ringrazio del suo intervento gli do la parola
Grazie onorevole trovo
Abbastanza a disagio se guardo a questo tavolo perché
Io non so come professore mi onorevole
Sono un semplice cittadino però ci metto sicuramente del mio per questo lo capirete fa questo previa uno
Momento io ho portato risolvono scrivo mai però è un'occasione troppo ghiotta però volevo fare una brutta figura
Ho portato con me tre piccoli pensieri in tre giorni che mi sono capitati quest'anno da Presidente proprio per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia cui penso che voi al PD crediamo in modo particolare
Tra sull'alta giovedì quattro novembre due mila dieci ore nove e trenta scuola media secondaria di primo grado Piero Calamandrei
Sono invitato dagli ordini precisi con altri membri di associazioni combattentistiche nomi in questa scuola a parlare ai ragazzi dal terzo anno della ricorrenza del CED del quattro novembre dalla Prima guerra mondiale
E dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Argomenti difficili non parla storia perché questi argomenti portano con sé ma per il modo di proporli ed eventualmente a discuterli
Al tavolo dei relatori oltre al sottoscritto ci sono il Sindaco il Preside
Il Presidente o l'associazione Assessore alla cultura
è un altro Presidente grosse somme storica
Prima della relazione siamo coinvolti per una gradita sorpresa
Professore di musica faccio omaggio che l'inno d'Italia l'inno d'Italia suonato oltre che da voi
Alla pianola dal nutrito numero di ragazzi con il flauto
L'atmosfera improvvisamente cambia
Si sente una presa attento che ti stringe lo stomaco
Rito sull'attenti con il mio cappello il primo in testa cerco di far sentire a questi ragazzi cosa significa per noi questo loro gesto
Qui comincia la storia Fratelli d'Italia noi ho chiamato
Sono sull'attenti di fronte a questi giovani canto lo sguardo però Scuto velocemente l'ambiente che ho davanti improvvisamente si ferma si posa su una ragazzina
Ha un viso dolcissimo che fa ancora più tenerezza perché è circondato dalle oggi avessimo vero che le copre tutto il capo
è senza dubbio figlio di immigrati
Sicuramente nordafricana
Suo anarcoidi sepoltura ammiccando ogni tanto con lo sguardo I compagni vicini si sente sicura
L'inno termina e spontaneo scorcio da parte di tutti un grosso applauso
Mi trattengo a stento vorrei portarmi davanti alla ragazzina restringe alle calorosamente la mano
Probabilmente le fare più male che bene
Probabilmente la mettere in imbarazzo più di quanto io possa pensare
Fermati Paolo medico fermati ferma la tua Livenza può far nascere qualche caso o incidente diplomatico guarda che apprezzo se vi sono ospite
Lo sguardo però torno ancora la ragazza anche lei mi sta osservando probabilmente sta guardando questo buffo personaggio che va avanti con questo strano cappello con una penna nera in testa
Le mando soffusa mente un piccolo applauso lei capisce e con un leggerissimo sorriso ringrazia
Una giovane immigrata che mi suona l'inno d'Italia
Che spettacolo che italiano
Monza domenica sette novembre ore nove e trenta cimitero urbano di viale Ugo Foscolo cerimonia commemorativo del quattro novembre
Sull'Espresso invito del sindaco di Monza dottor Mariani cono nutrita rappresentativa del gruppo Monza centro mi trovo in perfetto orario sul piazzale antistante il cimitero all'ingresso dello stesso ad aspettare l'inizio dalla cerimonia commemorativa
Ne va a rumore che si dice per tutti che si percepiscono sembra che ci sia però qualcosa che non va qualche intoppo nella cerimonia curioso come sempre in comincio a chiedere e presidente agli amici di altre associazioni presenti il motivo di questo ritardo
Tra le altre cose dovrei andare a tre casi di Triuggio parla sterza cerimonia
La motivazione come purtroppo da alcuni anni a questa parte è sempre la stessa
I locali rappresentanti di un'associazione che non faccio il nome esigono che dopo l'opposizione dalla corona d'alloro al momento i caduti del corteo si sposti porti al campo stesso di questa associazione tale una cerimonia similare
Altre associazioni insorgono in più inviperiti
Morale putiferio generale
Questa cerimonia però come è sempre stata discussa ed approvata in una riunione appositamente convocata nella sala Giunta alla presenza del Sindaco di tutte le associazioni d'arma di Monza
Partiamo ritardo ma partiamo
Secondo Fratelli d'Italia
La libertà di una persona finisce dove incomincia la libertà di un altro
Questo è un concetto fondamentale indissolubile per questo non voglio giudicare i fatti avvenuti dentro il camposanto
Però posso esprimere il mio pensiero libero e senza condizionamenti di nessun genere
Da sempre ma proprio sempre o per le cose sacre intese come edifici religiosi parrocchie santuari cimiteri ove indichi di Chiesa una sorta di venerazione quasi tutti quasi timido approccio
Abitato dal mio ambiente familiare contadino se vogliamo ma pieno di multa e di una ricchezza interiore che ho grosse difficoltà ritrovare in un ambiente incerto ambiente
Il camper santo uomo luogo di preghiera e di silenzio
Un luogo però dove trovi la vera pace dove trovare gli amici i nemici dove trovi logge l'amore uniti per l'eternità
A monte invece trovato tutt'altro un vociare scurrile di impegno uno marzo una manifestazione da un contro l'altro armato una pochezza anche di cervello
Manifestazione per il quattro novembre per l'Unità d'Italia
Che spettacolo ignobili che italiani
Cornate data poi per scusate l'hinterland
Lunedì otto novembre ore otto e trenta scuola primaria di Porto data frazione di cornate
Ricevo dall'assessore alla pubblica istruzione e cultura del comune di cornate d'Adda nord Luca Maori al piglio iscritto al gruppo locale il seguente invito
Celebrazioni per centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia in collaborazione con il gruppo Alpini di cornate data
Il diciassette marzo due mila undici ritaglia compirà centocinquant'anni il bel Paese ne ha fatto di strada diciassette marzo mille ottocentosessantuno giorno in cui il nuovo Parlamento saggi la programmazione Interreg Italia con capitale a Torino
L'Amministrazione comunale intende valorizzare questa ricorrenza con l'obiettivo di far scaturire
Una riflessione sul nostro senso di appartenenza di appartenenza al popolo italiano in un momento storico importante
Propone la preziosa collaborazione del gruppo Alpini prima dell'inizio delle lezioni alla cerimonia dell'alzabandiera e le e all'esecuzione dell'in Italia ogni primo lunedì del mese
Partendo dal mese di settembre a turno nelle quattro scuole dell'Istituto comprensivo Dante Alighieri
Ci sarò
Ci sono stato
Terzo punto ci sono anche oggi qual è il porto d'alta con gli altri intergruppo locale tutti schierati in un semicerchio quasi perfetto intorno alla bandiera
Sono alla campanella sono le otto e trenta precise il Sindaco l'Assessore il dirigente scolastico gli insegnanti i bambini la popolazione intervenuta i vigili tutti pronti
Alpini attenti alza bandiera
Inizia l'immagine nazionale la bandiera sale lentamente sul pennone manipolata diligentemente dal pieno di servizio noi cantiamo i bambini cantano tutti cantano
L'Italia chiamò sì
Al Pini riposo
Prendono ora la parola i vari oratori ognuno con il suo stile ecco e per la propria rappresentanza i bambini osservano attentamente e alla fine un applauso Colambrosi stimo fa terminare questo su prenda e coinvolgente manifestazione
Al prossimo lunedì
Gli amici alpini come del resto il sottoscritto sono molto soddisfatti perfino Claudio alpino felice diciture offrirci caffè ma do
Alla cooperativa no apporti da Peter Pan da una cooperativa
Stiamo sorge anche il caffè
Ridacchiando sulle barzellette di Claudio quando entra trafelata una signora
A siete qua meno male signor Presidente medica
Le porto i complimenti per il suo discorso te per la sua dalle parole da parte dalla nipotina
Grazie di cuore ma mi scusi quanti anni da soli poste
Sette
Che spettacolo meraviglioso che italiani che si è spento il futuro grazie
Sono gli altri
Queste gli alpini fanno parlo unità d'Italia noi a questi ragazzi
Io principalmente perché sono il Presidente
Nell'anno due mila dieci ho fatto il
Centottantacinque usciti dalle quali cinquantasei scuole di primo o secondo grado l'ho parlato solo di una cosa da unità d'Italia
Ho detto che noi andiamo da Catania a Trieste da Cagliari a Bari a Genova a Milano restano diamo Torino
Noi
La nostra identità nazionale abbiamo solo lì
Gli alpini la portano a nostro mandi era da novantadue anni lana è stata fondata adottato due anni fa
Non abbiamo mai
Mai non portato questa bandiera qua la portano questi ragazzi
Noi l'Unità d'Italia sappiamo cos'è televisioni canonica versano due portiamo tanto con le arti amo portiamo a che tanto bene
Noi abbiamo fondato
E civile potrà decidano fondato gli alpini
è passata al Dipartimento un'altra cosa
A noi affida hanno affidato senza vanto senza gloria tanti soldi
Anche dall'estero anche dall'America la notte date gli alpini questo mi dispiace cioè dispiace dirlo non allo Stato perché qualcosa vogliamo
Vorrei invece di un'ultima cosa la risposta noto Presidente nazionale ha dato
Al vescovo di Padova
Per la morte
Le due alpini Miotto Sanna
Sapete che ad Ascoli Padova non ha parlato molto ben tre nostre missioni all'estero vorrei dirvi sono questa cosa qua
Forse sì alle entrate perenti si ma
Se anche lei come
Matteo Miotto e Luca Sanna avessero potuto vedere negli occhi dei bambini afgani per accendersi di speranza il suo giudizio sui nostri ragazzi in armi sarebbe differente
Distinti saluti grazie ragazzi scusate
Grazie
Grazie grazie a volte per questa testimonianza
Adesso diamo la parola professor venne allora vi dico come ordine dei lavori così ci organizziamo tutti una per una e mezza finiamo come previsto abbiamo adesso il professor Menna e poi abbiamo quattro in interventi tutti il massimo di cinque minuti il che vuol dire sempre cinque minuti anche questo che per una mezza abbiamo finito se finiamo un attimino prima c'è qualcuno ma ci piace lo spazio per uno o due interventi semplici minuti
Adesso diamo la parola professor Menna che svolge un pregevole lavoro presso l'Istituto comprensivo statale di Pessano con Bornago come presidente
E poi diamo facciamo parlare per par condicio diciamo così l'altro preside di una scuola cattolica in questo caso rendere più grosse di Milano che il Collegio San Carlo prego
Grazie onorevole ecco io mi interesso di scuola visto che esercita la professione di Presidente
Ho accolto con una grande diciamo favore l'invito di oggi
Anche perché diciamo vado a coprire un punto importante della nostra Conferenza nella scuola
Voi sapete che la civiltà di un popolo parte attraverso l'istruzione
Questo l'avevano capito anche rivenienti delle delle due Sicilie e dallo stesso Vittorio Emanuele che pubblicamente insieme a suo figlio spesso diceva si vantava di non aver mai aperto un libero
Per forza arrivati non aveva bisogno e non sovrana perché oltre volontà di Dio
Con l'Unità d'Italia si cerco subito di mettere mano all'istruzione perché era una patata cosiddetta bollente che andando sistemate messa a posto
La legge Coppino stabilito l'obbligo della frequenza scolastica mare avrebbero un grosso successo perché le casse del giovane è stato erano vuote
Dare un'indicazione di istruzione obbligatoria quei tempi significa togliere dalle famiglie la forza lavoro che è nello stile anche dei minorenni
E quindi
In un certo senso creando delle antipatie nei confronti di nuovi dirigenti
Per i giovani
Meridionali non vi era sfogo in futuro la mentalità comunque era quello di gestire l'istruzione AI fine di Polettini politici secondo un antico motto cambiamo pure a patto che resti tutto come prima
Io adesso vi leggo un un documento importante e che la premessa ai tram volendo i programmi della scuola del tempo
E così il Ministro Baccelli scriveva bisogna insegnare sulla leggere e scrivere bisogna istruire il popolo quanto basta
La storia con una sana impostazione nazionalistica
Tutte le scienze sotto un'unica materia ti nozioni varie senza alcuna precisa indicazione programmatico richiesti
Lasciando spazio all'iniziativa del signor ministro e rivalutando il più nobile antico insegnamento quello dell'educazione domestica
Quindi era una scuola che già si preannunciava molto pesantemente con degli incontri che erano venti tagliati quindi male di nessuno in relazione domestica
In più lasciando spazio poco all'iniziativa del dell'alunno se nonché a quello del maestro
Quindi non educare al dubbio non educare alla critica far solo leggere e scrivere io potrei a questo punto chiudo nella mia relazione perché
Alla fine di di questo preambolo si diceva non devono pensare
Altrimenti sono uguali
Ma io ricordo che dalla metà del dell'Ottocento la pubblica istruzione era in mano la politica questo per dare una direttiva l'insegnamento decise così insegnare ai suoi cittadini si utili fedele
E un sia un documento molto importante perché rende l'idea di come la scuola dovuto esercitare un difficile percorso insieme diciamo al
A tutto quanto ruota intorno alla scuola
Insegnanti hanno più volte avuto diciamo dei grossissimi richiami se non anche udienza anche delle difficoltà enormi nel gestire il proprio lavoro
Quindi dovevano sostituirsi agli ecclesiastici la Chiesa aveva in mano l'istruzione e meno male direi a cui era stata affidata fino ad ora gran parte dell'insediamento e della formazione dei giovani
C'erano definitivo difficoltà di reclutamento perché portano inizialmente alla impossibilità di avere una classe docente di alto livello che era stata auspicata quindi per diversi anni fino alla riforma paradossalmente riforma Gentile
Che è quella che si questa si caratterizzò durante il fascismo non abbiamo altre riforme se non queste
Beh Gentile
Mise mano alla reclutamento dei docenti ed anche all'istruzione e la visione dilatoria alle elementari con cinque anni
Il tempo purtroppo poco il breve non
Facciamo così ne abbiamo spazio per approfondire ulteriori riferimenti rispetto a quello che si dice quindi due grosse leggi la legge Casati
E il invece Gentile che in un certo senso aprire una porta per l'istruzione moderne diciamo attuale
Io dovevo partire da un uso da uno spunto da un'osservazione
Che deriva da un vescovo del sud che Naro Pasca il quale si preoccupa molto della comunità locale
E mise mano a quello che si definisce miseria prima l'onorevole meri si parlava di miseria lo stesso questo diceva che la miseria era un peccato
Secondo me è una metafora quindi un popolo di miserabili
E Vittorio Emanuele
Ereditò una popolazione pari al novanta per cento di analfabeti
Quindi io mi chiedo come potevo benestanti dieci per cento e gestire l'Amministrazione o la parte pubblica quindi il sud arrivava al novanta per cento della donazione altamente pensabile di leggere ed iscrivere
E paradossalmente
Durante i moti carbonari quando passavano questi soldatini che dicevano libertà giustizia
I contadini i cafoni di siano ma che cosa vogliono questi
Noi non capiamo prima perché i programmi non erano leggibili oltretutto non c'era una forza appena leggere questi programmi o le persone
E quindi l'unico punto di riferimento
Per l'istruzione era il parroco del paese che quando poteva istruire
Quelle poche famiglie di nobili
Che comunque erano gli unici al potere entrare nel mondo del benessere si così si può definire o quanto meno per sfuggire alla povertà i alla miseria altri confluivano negli ordini religiosi
Abbracciandolo carriera ecclesiastica perché era uno il riferimento importante e forse l'unico che poteva essere così assunto
Tanto è che avevamo giù nella diocesi di Nola qualcosa come seicento sessantasette ecclesiastici
Quasi una sessantina di oratori
Un ottantotto si trovino iscritti nella lista pastorale ottantotto Monaci sessantasette suore quindi una diocesi così
Viene un qualche cosa come un
Un migliaio di persone che gestivano l'istruzione e la formazione del clero ecco queste quando dico e di grazie grazie anche l'onorevole
Grazie grazie professor Menna
Questa sua testimonianza col professor bella peraltro abbiamo avviato ve lo dico solo per informazione da poco pochissimo
Una riflessione per adesso molto informale sul tema dei giovani particolare perché l'età
Che secondo modo bassi è molto estesa e arriva fino a sessant'anni ma insomma parte sicuramente dai quattordici quindici anni
Che l'età dell'adolescenza appunto della scuola entra in contatto con questo mondo dei giovani un mondo oggi di cui ci sia poco
Molto spesso lo si presuppone
Sui adulti parlano dei giovani presumendo li più che conoscendo lì
E magari assegnando gli stessi quell'immagine che abita in se stessi e allora invece noi vorremmo fare un lavoro più in profondità non il classico convegno dove arrivano appunto
Tre persone fanno relazione ce l'ho cioè entrarci dentro molto informalmente
Incontrarli dei piccoli focus riceve un lavoro che richiederà almeno sei mesi un anno se avremo tempo
Per poi arrivare appunto fare una riflessione
Magari di una giornata intera
Su questo tema di cui si occupa
Poca gente diciamo così meno che mai la politica che spesso i giovani rievoca
Modo c'è un po'strumentale
Tutti ricercano nessuno li vuole questa è la verità politica
E quelli che ci sono spesso sono il peggio non meglio nel senso che hanno ereditato il meglio il meglio del peggio processi complessi nel senso che
Giocano ruoli fondamentalmente insomma considerando la politica
Postificio noi vorremmo invece andare dentro la realtà giovanile e quindi che abbiamo chiesto a lui e ad altri è un educatore piuttosto che a una madre di famiglia piuttosto che dei ragazzi che incontreremo cioè di capire un po'di più
Pochino almeno di più insomma per poi offrire
Questa riflessione con possibili declinazioni come dicevo
Dobbiamo circa un anno di lavoro che faremo di questo ringrazio sin da ora stesso diamo la parola
Al professor Soncini che lui lo conosco da quando non aveva i capelli bianchi ci occupavamo dei frutti formazione dei giovani tanti anni fa ieri ieri qui
E lui adesso è ma un po'di anni in verità anche luci occupa di giovani in una delle più grosse scuole cattoliche di Milano del collegio San Carlo cinque minuti in più noi prego sì grazie
La scuola e il luogo dove
Avvengono i processi di formazione dell'identità di un cittadino questo processo richiede tempi lunghi
Ed è caratterizzato spesso da vizi riti di iniziazione liturgie troppo spesso dimentichiamo che nella formazione di queste identità della
Appartenenza nazionale sono necessarie queste queste scadenze queste liturgie io vi dirò che cosa facciamo la nostra scuola
Non vi dirò tutto ma quei progetti quelle iniziative che secondo noi aiutano i bambini poi gli adolescenti i ragazzi giovani a maturare una solida identità nazionale
Per esempio abbiamo un progetto di viaggi di istruzione in Italia
Fin dalla
Dall'età della primaria terza e quarta elementare li portiamo a Ravenna e lì l'incontro con la grande tradizione dell'Oriente l'Occidente del mosaico
In quinta elementare ad Assisi Assisi l'incontro con la grande tradizione francescana Francesco il patrono di italiani e l'iniziatore della grande tradizione letteraria nazionale
Prima media li portiamo sempre a Venezia
Seconda media Firenze
Tralascio tutto quello che ciò significa terza media il viaggio a Roma viaggio romane
Tradizionali una tappa obbligatoria l'incontro con il Papa facciamo partecipare tutte le terze media l'udienza generale
Lì i ragazzi quando lo speaker li chiama anche presente Collegio San Carlo si alzano urlano gridano la loro gioia
E ascoltano anche tutte le presenze in questa grande piazza presenze dell'Europa e di tutti i continenti
E lì è un momento
Cruciale perché
L'identità della
Dell'essere cristiani si incrocia con l'identità europea e con le l'identità di questo cosmopolitismo cui vorremmo educare questi ragazzi
Nel coniugare l'appartenenza ad un popolo che ha le radici nella cristianità ma che si apre appunto attraverso la cristianità guardare all'Europa e al mondo intero
E poi tappa obbligatorio all'incontro con il Presidente della Repubblica
Il Presidente Scalfaro ci riceveva più spesso gli altri Presidenti e fanno un po'più fatica con le scolaresche ma quando non ci riceve direttamente Luigi fa visitare comunque il Palazzo del Quirinale
Ed è una visita molto bella molto importante quando poi c'è l'incontro con il Presidente il presidente dedica delle parole formidabile i ragazzi sul senso di essere italiani e se lo ricordano poi per tutto il resto della loro giovinezza questo incontro
Poi nelle prime superiori li portiamo
Magna Grecia a riscoprire le identità appunto dalla nostra tradizione classica
E poi continuano i viaggi di istruzione con i grandi pellegrinaggi dell'Europa li portiamo a Santiago de Compostela in terza e quarta superiore e sono appena adesso reduce con le quinte superiori dal viaggio in Terra Santa
E anche lì è stato molto bello perché abbiamo incontrato anche
La problematicità di quell'area e i ragazzi hanno subito ci hanno subito detto che vorrebbero più formazione politica a scuola vorrebbero parlare di più dei problemi dell'attualità a scuola
Un altro filone di cui ci occupiamo è l'incontro con le istituzioni invitiamo il Sindaco
Periodicamente incontrare i ragazzi
Ma anche le altre istituzioni il Presidente alla Provincia il questore il prefetto cercando di spiegare i ragazzi qual è il segni ficcato il senso il ruolo di queste istituzioni
Abbiamo un rapporto anche con le forze dell'ordine riteniamo che sia importante far conoscere i ragazzi il ruolo che svolgono le forze dell'ordine le Forze armate
Allora per esempio l'educazione stradale affidata a un po'i vigili urbani fin dalla scuola per l'infanzia e poi alla Polizia stradale
Chiamiamo in campo i Carabinieri la Polizia sia per i progetti sul cyber bullismo nuovo fenomeno la nuova frontiera
Degradarsi attraverso internet fanno scherzi o attraverso Facebook e progetti sull'con il Nucleo antisofisticazione per educare i ragazzi appunto all'uso corretto delle bevande e del divertimento eccetera
Anche con le forze militari oggi non c'è più la leva militare però chiamiamo a volte anche i rappresentanti delle forze armate per illustrare con le
Oggi il ruolo dell'Italia dentro il contesto internazionale il senso di queste nostre missioni
Abbiamo realizzato con altre scuole che
Togli che della città un progetto per i ragazzi delle superiori intitolato giovani di sana e robusta costituzione
Per una riflessione con loro sul senso della Costituzione sulla sua storia e sulla sua attualità stato una cosa molto bella perché
L'abbiamo aperta un po'tutte le scuole a tutta la città come anche il contributo della scuola cattolica alla città di Milano ed è stata un'esperienza di collaborazione e non di campanilismo tra queste scuole è un aprirsi al territorio
Poi anche cose piccole semplici per esempio promosso nella mensa della scuola che ogni mese si
Facciano dei piatti tipici regionali per far conoscere anche i bambini e ragazzi i piatti più tradizionali della nostra Italia anche questo aiuta i ragazzi a
A scoprire l'Italia anche attraverso la storia dei sapori del gusto della
Ed è il cibo ecco
Quindi al di là poi delle iniziative che faremo che stiamo facendo per questo anniversario
Credo che sia proprio la liturgia e l'iniziazione di questi percorsi che col tempo formi davvero a trecentosessanta gradi l'identità di un bambino di un ragazzo
Quando portiamo i nostri studenti negli Stati Uniti i ragazzi ci dicono in ogni aula hanno la bandiera
E gli affetti noi siamo un popolo parchi nell'uso dei simboli nazionali dovremmo anche spingerci un po'di più
Nelle classi e nei luoghi dove si educano i ragazzi anche a prendere contatto e visione con i simboli della nazione
Cito la bandiera ne potrei citare anche altri perché e proprio con questo contatto anche visivo e
Il legame che il simbolo poiché
Fra presenta con tutto quello che loro sento né ascoltano nelle discipline nelle occasioni a formare a far maturare un senso di appartenenza
Che a volte e percepito un po'ancora come troppo povero proprio perché
Per anni forse ci siamo anche un po'vergognati dei nostri simboli e delle nostre bandiere dovremo tornare ad avere maggiore stima
E
Ad aiutare i ragazzi e chiudo anche a leggere in un'ottica nuova l'amor di patria nella nostra scuola abbiamo
Dei progetti interculturali con delle plastiche fanno lezione per esempio in inglese
Ho alcune materie in inglese con degli insegnanti madrelingua di inglese di spagnolo ospitano dei ragazzi che vengono dagli Stati Uniti vanno a loro volta negli Stati Uniti
Nella nostra scuola abbiamo aperto l'ingresso a
Ragazzi di altre religioni ci sono ebrei musulmani indù e di altre nazioni
Questo perché crediamo che l'identità nazionale le l'essere italiani
Si confronta con e si deve confrontare con la multietnicità e la multiculturalità del domani ma nello stesso tempo questa multiculturalità costringe i ragazzi
A
Domandarsi su chi siamo e che senso ha oggi essere italiani in un contesto che ti fa confrontare con l'indiano piuttosto che con il cinese piuttosto che quello statunitense
Anche in classe attraverso magari collegamenti informatici
Ecco io credo che
E chiudo sia proprio la costanza e la determinazione con cui si tengono ferme delle tradizioni informative dei diritti come dicevo delle liturgie
Che nel tempo possa rendere solida nel ragazzo nell'adolescente la maturazione di un essere italiano oggi grazie
Grazie grazie anche verso prima la parola ad Adriano Poletti che è consigliere provinciale che lui ma
Che viene soprattutto
Quanto Presidente di un'area associazione culturale che si chiama radici del futuro
Sulla scuola mi permettono omette di dire
Che
Abbiamo chiesto non casualmente di far parlare precedenti di scuola pubblica entro breve un Preside scuola pubblica è un pre-CIPE di scuola privata
Ma perché nella mia opinione che evidentemente resta un'opinione
Noi vediamo la scuola
Non statale come una scuola che ha un significato concreto è anche un po'emblematico che come dire si metta in concorrenza con la scuola statale
E però all'interno di diciamo così una politica della scuola che veda la scuola pubblica evidentemente avere le risorse adeguate per poter fare anche ciò che fa scuola non statale
E in modo che ci possa determinare una vera concorrenzialità tra scuola statale scuola non statale quindi entrambe rientrino dentro l'obiettivo
Diciamo così di offrire i nostri giovani intercorse insomma che possano consentire loro di crescere almeno questo lo dico anche perché la scuola statale ne sappiamo che spesso si trova in condizioni un poco di disperazione
Quindi diciamo un poco meno
Privilegiate tra virgolette insomma
Ma non questo lo dicono nella logica del
Vogliamo che anche i ricchi piangano
Ma esattamente il contrario
Cioè vogliamo che anche la scuola pubblica entri in una dimensione che acquisisca appunto risorse per questo ne siamo molto critici rispetto a quanto è avvenuto sul versante parlamento di recente sul versante della scuola
Con cosiddetti tagli lineari
C'è una parola brutta ma al di là di questo vuol dire sparare alla cieca quindi togliere soldi a prescindere diciamo così dal destinatario di questo
Provvedimento e poi ci si è accorti magari anche lo stesso Ministro dopo un poco di tempo che non c'erano i soldi insomma per fare
Certe cose lo dico con assoluta pacatezza
Quindi dobbiamo
Recuperare risorse perché la scuola pubblica anche attraverso diciamo così possibilità concrete possa restare quei meccanismi virtuosi
E di cui
Sentivo una qualche eco anche nell'intervento del professore
Soggetti
Della propria Poretti poi
Interverrà Massimiliano sviano quadri tiro educatore
E poi gli interventi programmati l'ultimo nel giro di un quarto d'ora abbiamo finito questo intervento Cecè qualcuno uno due massimo che vuole intervenire viene qua ve lo dice diamo i tempi carattere una comunicazione di un minuto evidentemente il poi chiudiamo tutto in perfetto orario parola ad Adriano già Sindaco di Agrate attuale consigliere
Provinciale e Presidente dell'Associazione culturale radici del futuro che ha già realizzato una grossa manifestazione Mons molto bella molto interessate ne sta facendo preparando una proprio così sul recupero delle nostre radici
Italiani ma ci dirà lui prego
Grazie a lei no perso ma il compito di chi parla diciamo fra gli ultimi a quello di non ammazzare la sala quindi cerca di essere velocissimo e anche
E anche
Efficace se riesco diceva Lino che suo stato Sindaco di questa città prima di direzioni e che voglio citare solo un passaggio
Che è quello che mi serve per
Dire le cose successive brevissimamente chiunque ha fatto Silvio perché un quello fa in un certo momento cioè la al suo primo Consiglio comunale giura fedeltà alla Costituzione italiana
Che che giura ecco il Sindaco giura fedeltà alla Costituzione italiana
Ed è diciamo così un messaggio molto forte che dà l'idea che chiunque oggi occupa un ruolo istituzionale non si deve non ha il solo compito di costruire cose belle nuove come queste o far funzionare tutte le luci
E delle strade o far funzionare gli autobus e tutte queste cose concrete di qualche abbiamo bisogno chiunque oggi ha un ruolo istituzionale
Principalmente amministra persone e non cose
E il suo compito non è solo il Governo del fare come si dice oggi ma anche il governo dell'UNIRE
E parlare di Costituzione giurare lasco sulla Costituzione né è un fatto che riguarda le persone e i valori che tengono insieme una comunità
Io ho fatto Sindaco della mia comunità non del mio comune e me ne vanto ed è questa la terminologia che come
Bene diceva don Mazzi va recuperata
E che quindi noi ci occupiamo di
Di parlare al cuore delle persone è una comunità non è fatta solo di servizi che funzionano mai fatta anche di valori che ci tengono insieme
Per questo io ritengo che
è stata
Molto
Opportuna l'insistenza con cui il Presidente la Recup della Repubblica cioè invitati a festeggiare i centocinquanta anni
Perché questo
Ci aiuta a riflettere ancora una volta ed è molto necessario sui valori che ci tengono insieme
Ho condiviso profondamente l'intervento del professor Totaro quando in qualche modo ci aiuta a proiettare verso il futuro questa storia
Sì io ho fondato recentemente una associazione si chiama radici del futuro proprio perché
Siamo un po'animati con alcuni amici dall'idea che si possa studiare la storia non come un'arma
Non come una clava con cui le abbattiamo le idee degli avversari ma solo per il gusto di saperla solo per il gusto di studiarla
Ed in modo non superficiale non con la superficialità con cui oggi qualcuno dice che quell'esperienza fu un'esperienza dannosa al nostro Paese che non bisogna farla come si fa
A interpretare la storia di centocinquanta anni fa con
Con gli occhi di oggi il senso della patria che c'era centocinquanta anni fa è completamente diverso da quello che c'è oggi
E il motivo che animava il patriottismo centocinquanta anni fa è ovviamente molto diverso da quello di oggi
La storia non va né idealizzata io credo
Nemmeno ci dobbiamo rifugiare nella storia come appunto come un rifugio che conosca il Gia non c'è più no
E la più grande chiave che abbiamo per capire dove andiamo
E per questo che abbiamo fondato questa associazione studiare le identità dei nostri territori studiare la storia dei nostri territori ma per aprirci di più non per chiuderci di più questore motivo per cui ci siamo uniti abbiamo creato questa
Associazione abbiamo anche fatto alcune cose che di cui una è una mostra sui centocinquanta anni che
Voglio dirvi cioè
Chi ha interesse a in qualche modo a vederla poi magari me lo me lo dice in questo momento la mostra l'abbiamo voluta fare per una diffusione molto popolare
Una mostra che e io credo seria
E semplice nell'esposizione ma non banale
Perché tra semplicità e banalità c'è una bella differenza
E semplice ma non è banale e vuole raccontare a tutti anche chi è in una
Grandi titoli di studio che cosa è successo in quel periodo quali sono le cose che sono avvenute e questa volta la portiamo nei centri commerciali
Con i patrocini alcuni iniziamo il diciassette di marzo giorno dalla festa con centro commerciale di Carugate quel passeremo qui via a Vimercate e la portiamo ovunque con questo o questa volontà cioè di diffondere la
Consapevolezza popolare chiudo solo con una mi ha grandissima preoccupazione che era seguente oggi se si chiede agli italiani
Che cosa significa essere italiani o se si sentono orgogliosi tue su tre dicono di sì
Poi se gli si chiede il perché non lo sanno
Ecco io credo che questa incapacità
No Stra
Di
Non essere consapevoli dei nostri sentimenti il Verona analfabetismo di queste epocale Italia analfabeta centocinquanta anni fa io temo che lo sia ancora
Perché se non siamo espresso non sappiamo esprimere le nostre emozione le nostre sensazioni siamo analfabeti e contro questo analfabetismo ci dobbiamo combattere contro la superficialità assoluta con cui ci vengono comunicate le cose dobbiamo combattere
Io credo che l'Italia e l'italiano perso la fiducia in se stesso
Io credo che noi dobbiamo recuperare una grande fiducia in noi come italiani recuperando alcune parole chiave come quelle che sono state dette anche qui oggi che ci aiutino essere più fiduciosi in noi stessi e quindi ancora di sentirci parte di un un popolo grazie
Grazie ad Adriano allora Massimiliano all'educatore
Nell'oratorio contatto con i giovani anche lui
Poi ci sarà nobili Alberto Nobili gomme partigiano
Quindi prima di avvicinarsi per vi parlerà dopo Massimiliano prego
Ecco io in mezzo a tutte queste autorità sento solamente di portare un secondo la mia esperienza di educatori in oratorio
Per cercare di capire come il tema dell'Unità d'Italia pur non entrando
In maniera diretta in maniera chiara nella realtà educativa dell'oratorio
Si ritrova comunque in dinamiche che sono già state citate negli altri interventi e che sono molto importanti
Risulta più facile riuscire a capire un attimo cosa può centrale l'educare
Educare in oratorio con il tema dell'Unità d'Italia parte nella quattro parole quattro parole molto semplici la prima parola la parola giovani
Si è parlato tanto in questi interventi e spesso è uscito il tema del del del giovane è uscito il tema in cui
è necessario puntare al futuro puntare in avanti ecco
Educa e l'oratorio vuol dire appunto cercare di
Aiutare i ragazzi la ricerca di un progetto di vita per sostenere l'orizzonte di senso che li inserisce era di canto lì in una comunità parola molto importante che ha detto prima don Mazzi
E su cui per me personalmente bisogna proprio puntare per torna sono nel trovare ancora un senso di unità
E allo stesso tempo di aiuto a diventare cittadini del mondo un ambiente così può ancora
Dare un grande servizio al Paese la sua unità oggi infatti combattere la solitudine che precedente inevitabile della fuga del chiudersi in se stessi
Quello che si cerca di fare educazione oggi collaudi evitare che ragazzi da nel loro egoismi
Giustamente prima negli interventi si diceva come
C'è un
E i cui esiti inferiore un un egoismo territoriale perquisimmo territoriale che parte dal nepotismo personale
E quindi nel tentare di educazione enti uscire da queste egoismi
Combatte il disorientamento in cui si trovano sempre più i giovani oggi non fornendo ricette di successo ma ancorando le scelte ordinarie ai valori fondamentali
Ci crediamo ancora che si può educare i ragazzi e la coerenza la costanza al sacrificio altra parola cuciva prima
A quei principi e quei valori che non sono negoziabili e che se rispettati come tali sono garanzia della dignità di ogni persona e costituiscono una forse uniti IVA per l'intero tessuto sociale
Ecco penso che è un'altra parola chiave che sia molto importante sì appunto il tessuto sociale
Oggi bisogna proprio imparare a puntare su
Come ricostruire questo tessuto sociale che a volte risulta sfilacciato risultati staccato separato
Proprio per questo che la parola giovani non deve rimanere isolata alle sue presunzioni ma diventa il pretesto per esercitarci con sempre maggior credibilità in quel dialogo tra generazioni
Infatti spesso il pensiero è semplice
Si parla di giovani e si portano alla ghigliottina adulti colpevoli
Di averli portati in quella situazione
Invece diventa sempre più necessaria come il fatto che
Gli adulti prima ancora di essere destinatari di pressanti richieste sono bisognosi e desiderosi oggi più che mai di sostegno e di strumenti
Forse nei giovani dobbiamo renderci conto come gli adulti in questo momento hanno bisogno di noi
E attraversa la strada del sostegno reciproco della corresponsabilità educativa che diventa concreta l'attenzione comune comunitaria e doverose più piccoli
La seconda parole territorio
Educare in un territorio vuol dire capire
Che
Per poter
Rettore ricostruire un tessuto sociale bisogna i terreni e la realtà in cui si
In cui si è riconosce dove le persone realmente vivono penso non soffrono gioiscono
è un richiamo all'ordinarietà del quotidiano che a volte sfugge a tanti giovani che sono sempre circa dell'altro che invece non si preoccupano del loro territorio
La terza parola è una la parola dono atta primo don Mazzi con un altro termine gratuita
Quello che forse bisogna ancora il Procuratore con un'altra cosa che bisogna recuperare e che gli impegni educativo nell'oratorio mancanze altre realtà si cerca di portare è proprio quello della gratuità
Perché viviamo in una società
Che sociologo Bauman definisce liquida
La scelta incomprimibile dove non si può più cercare di
Di stringersi un secondo per il
Permette sì di fronte alla all'altro
La scelta dello scambio
E quindi è ancora importante che ci siano in realtà quando arti gratuita il servizio di generosità
E quindi che permettano di ricostruire quel tessuto sociale attraverso l'amicizia tra individui le sue varietà sul territorio e gruppi sociali
Un'altra parola molto importante nell'ambito educativo e la gioia
La gioia che veniva fuori da Sasso modo prima col termine passione il passione nel fare le cose il passione nel buttarsi lanciarsi la fiducia che
Superata mondi momenti di difficoltà si possono superare e si possa e ci può sempre vedere una luce oltre al buio
Vorrei concludere questo brevissimo intervento con una storia perché
Nel nel mio personale e modo di fare il l'educatore ma anche
Nel
Nel modo di educare
è importante
Capire come le storie raccontare siano veramente quel modo in cui noi possiamo passare
Ai ragazzi e bambini la nostra i nostri valori la nostra storia
A volte quello che manca forse
è il SAP imparare a raccontare
Quello che si è vissuto quello che che si è sperimentato alle
A chi viene dopo di noi
Ma non raccontare solo nei libri di scuola solo nel
Nelle cose formali ma impara contare attraverso le storie di vita
E questo la stretto raccontare una storia molto semplice che è quella della leggenda di del vestito di Arlecchino visto che settimana prossima sarà
Carnevale
Che però ci aiuta un attimo avrà raggruppare tutte velocemente le quattro parole che
Su cui ho scelto di
Io di unire imporlo cosa c'entra educare con L'Unità
C'era una volta un bambino chiamata Arlecchino molto povero che viveva con la sua mamma in una missione a Caserta Arlecchino andava scuole per Carnevale la maestà organizza una bella festa e propose a tutti i bambini della scuola divertirsi in maschera
I bambini accolsero Lidia con molto entusiasmo parlavano del loro vestiti coloratissime bellissimi soltanto Arlecchino solo in disparte non partecipava entusiasmo generale
Sito di siti non angolino sapeva per la sua mamma era povera non avrebbe mai potuto comprargli un costume per quell'occasione
Ma gli altri bimbi dispiaccia vedere Arlecchino tanto triste così ciascuno di loro decise di portare alla sua mamma un pezzetto di stoffa avanzata del loro costumi come colorati
La mamma lavora tutta la notte Cucci fra loro tutti pezzi diversi e ne fece un abito al mattino Arlecchino trovo un bellissimo abito di tanti colori diversi così alla festa della scuola fu PUC proprio lui la maschera più belle più festeggiata
E tutto questo grazie all'aiuto che se compagni gli avevano dato così la leggenda ci racconta nacque il costume di Arlecchino
Possono allora la gratuità la solidarietà che si respirano ancora in oratorio come in tante realtà di volontariato e di servizio unire il tessuto sociale sfilacciato in cui viviamo per creare un vestito unico
Le parole del Presidente Napolitano nel suo discorso di fine anno molto bello ci aiutano a capirlo
Sentire l'Italia volerla più unite migliore significa anche questo sentire come proprio travaglio di ogni sua parte come il travaglio di ogni sua generazione dalle più anziane alle più giovani
Farsi carico nel suo piccolo di questo travaglio e accompagnare i ragazzi più giovani a farlo loro a volta diventa allora uno dei possibili obiettivi educativi che la realtà dell'oratorio si pone
Cucendo siccome parte insieme ad altre per unire un tessuto sociale tanto ricco di sfaccettature quanto bello quindi penso proprio che
Cassa riflessione ci porta a dire come
L'unità il tema dell'unità può essere recuperato ancora oggi proprio attraverso questo lavoro sul tessuto sociale costo lavoro su le tante realtà di servizio di capitali volontariato che ci sono
Che sono presenti nel nostro territorio
Anche
Abbondanza e su cui veramente si può puntare per per costruire il signor il termine comunità in tutti i suoi valori
Grazie
Grazie possibili hanno
Testimonianza per le cose che ci ha detto che ci danno conto di quell'Italia genera attiva di cui parlavamo prima che esiste con questo lavoro che sul lavoro io
Molto importante che fa ben sperare per il futuro del nostro Paese verso last but not least come dicono gli inglesi cioè ultimo ma non ultimo per importanza resto nobili
Partigiano imprigionato Nine artistici dirà lui
Concludiamo con unico questa carrellata di interventi perché non ho ricevuto per altre richieste di iscrizione che sarà l'ultimo intervento dopodiché Krizia imperfetto orario prego
Buongiorno a tutti
Sono il segretario dell'associazione segretario milanese dell'Associazione nazionale partigiani cristiani
E vi porto il saluto del Presidente Costantino Pili che è stato per tantissimi anni Presidente
Sono intentata letta
Non ha potuto venire
Tenendo presente
Che
Suo padre è stato fucilato sua sorella suo fratello succitato trentatré a trentadue anni e Luzzi io trattarli sua madre e uno dei martiri delle Fosse Ardeatine
Io dal due mila sette vado nelle scuole
A parlare parlare di due cose soprattutto dei partigiani in quanto sono un condannato a morte a diciassette anni dai tedeschi come staffetta partigiana
E da un martire bambino italiano
Di sette anni
Quando vado nelle scuole una premesso che solo per
Nome se faremo Bussero
è una scuola di Busto che c'erano ottantotto ragazzi
Poi c'è una famosa
Martedì andrò a Milano è nato a scuola
Ebbene io quando vado nelle scuole
Devo dirlo questo o un grande entusiasmo è una grande delusione
Ho un grande entusiasmo per i ragazzi che mi seguono
Che è un dato momento dicono no farci fa così facevate così papà cosa diceva ma come qui la deduzione invece sono di docenti non sanno niente niente continente
Quando io vado li porto dei documenti inerenti sia quello che paghiamo sia trascorso in rete il ragazzino di quindici anni
Imperia nelle carceri di Imperia
Che qui traduttrice trovato un pezzettino di carta e scrive mamma
Dicono che sono figlio di un comunista e mi uccideranno
Il giorno dopo viene fucilato
Non mette dentro dei mattoni dopo un anno riescono a trovarlo
In materie che dico io
Si chiama Sergio De Simone
Questo bambino di sette anni verrà impiccato nelle pareti di una scuola di Amburgo insieme altri diciannove bambini
Chi ne parla niente la sua città natale italiana non gli ha messo una targa mi ha messo niente di niente
Ecco dove sta appunto la nostra memoria se non si fa questo il futuro dei nostri nipoti non dico neanche figli nipoti
Parleranno di questa cosa Comencini un fatto
Che è accaduto etc
L'importante
Cercare in ogni modo in cerca in modo
Perché guardate che i ragazzi di secondo
Di seguito assolutamente non lo posso dire infatti è questo il mio entusiasmo che ho
Nipote non il potere università retto nonno Daman mai parlato Sadat esigenza mai nessuno ce ne ha parlato non c'è un vicolo cieco non c'è niente non sappiamo niente di niente
è stato un ragazzino che un giorno gli ha chiesto in una scuola ma le donne erano anche partigiane
E allora gli ho risposto guarda stanno in piacere dirlo tuo papà e la tua mamma tu sei di Milano
Vai al cimitero Musocco
E troverai che c'è un'esposizione
Detta artigiani
Dei Martiri di Cefalonia
Ecco che ci sono proprio in mezzo quattro ridicole
Con ogni facciate delle dico lancia cento nomi quindi ogni edicola quattrocento nomi sono sei le edicole sei ter quattro ventiquattro duemila e quattrocento nomi ci sono trecento nuove di donne
Trecento nome e titolo due morte
Per la libertà d'Italia
I docenti detto mai saputo questa cosa
Cosa volete che dica so forse penso che sono stati tutti i Governi sia di sinistra che di destra che se ne sono fregati che non ho avuto l'importanza e vi dico
Più che altro questo
Quando
Il Presidente francese Sarkozy eletto quindi è un oriundo perché un ungherese è un nobile per di più
Appena eletto ha chiamato il Ministro dell'istruzione eletto per cortesia in tutte le scuole superiori di Francia dovete leggere la lettere di cui imbocchi
Partigiani di diciassette anni chi scrive questa letterina sua madre mamma tappa perdonatemi per tutto quello che ho fatto premesso e figlio di un Sindaco comunisti della Consiglio parigina
Mamma e papà scusate se è quella che vi ho fatto
Abbiate pazienza domani mattina saremo in ventisette fucilati tutti i miei amici
Dato che dicono che mi trovo a spogliare ma Marcaria vieni qui Ventimiglia distinti e darli Mistretta belliche si ricorderanno di me
Io ho parenti in Francia ho telefonato e mi cugini Man detto ne siamo orgogliosi di essere francesi dopo questa lettera siamo diventati non più odiosi siamo diretti supplico studiosi di asse francesi
Noi in Italia non sappiamo se siamo orgogliosi di aver dovuto un passato così
Gli è capitato qui a Milano quando ero consigliere provinciale che un esponente della nostra area
Al giorno due giorni prima del venticinque aprile
In udienza detto basta parlare di queste cose son passati sessant'anni basta parlare parliamo d'altro di cose più importanti grazie
Grazie aggiornabile bene allora bovino oggi sono per
Concludere
Questa giornata per la quale vi ringrazio innanzitutto di essere rimasti così numerosi fino alla fine
Siamo
Diciamo così a un abbandono per ragioni comprensibili
Ho una deformazione del contare dopo tanti anni che vanno in giro insomma il meno del venti per cento che vuol dire che siamo riusciti un pochino
Credo attenere desta la vostra attenzione nonostante ci siano stati moltissimi interventi peraltro io credo tutti pregevoli sia le relazioni
Introduttive che
Le testimonianze perché ringrazio ciascuno
Dei beni intervenuti
Molti anni fa ha partecipato a un congresso eucaristico in quel caso colica spiega
Con il cardinale Martini
Cardinale introdusse del sua riflessione dicendo che il Congresso
è una stagnazione cioè una stazione che ricorda
Stazione dove si fermavano le dirigenze
Tesi cambiavano i cavalli
E soprattutto si rifletteva sul cammino che verrà fatto fino in quel momento e sul cammino che ci doveva ancora fare ecco io prendo a prestito questa metafora per adattare la
Non un congresso ma un piccolo seminario come nostro che credo sia per le cose che sono state dette che per
Ciò che capita fisiologicamente cioè il rimbalzo
Interiore di reazioni emotive di riflessioni
Abbiamo
Indotto ulteriori considerazioni e abbia portato ciascuno di noi a riflettere e
Continueremo a riflettere dopo questa mezza giornata
Sul cammino che abbiamo fatto fino adesso come il Paese sul cammino che ci resta da fare e rispetto alle domande un poco radicali che ci eravamo posti
Magari qualcuno poco radicale che c'era un posti all'inizio credo che ne usciamo abbastanza confortati
A quello che abbiamo sentito nel senso che
Il nostro
Paese non è vero che fermo è vero che ci sono moltissime cose
Che mancano c'è poca memoria e così via però ci sono anche molte iniziative le abbiamo scortate che ci fanno dicevo ben sperare per quanto riguarda il futuro nel nostro Paese anche attorno a questa categoria dell'unità che veniva prima
Evocata all'inizio dal
Professor Totaro
Come la sintesi tratti i diversi
Che entrano in relazione tra di loro a partire dal identità quinti preservarla dato identità ma anche di diversità
Con una sintesi che appunto
L'unità
Noi ovviamente abbiamo organizzato questa iniziativa come io ho detto all'inizio
Il
Previsione del diciassette di marzo e che vorrei ricordare alla fine perché appunto il Presidente della Repubblica
Ha ritenuto di dover celebrare
I centocinquanta anni in Parlamento a Camere riunite saremo lì
Nostro territorio come parlamentare di ho detto all'inizio che questo è un convegno organizzato con un profilo strettamente istituzionale
Metteremo fuori dall'ufficio che abbiamo qui sul territorio le bandiere preannunciando che ci saranno per il tempo in cui appunto il Presidente della Repubblica intratterrà
I deputati come fatto anche formare e simbolico lo dico perché nello stesso tempo vorrei invitare quelli che sono qui
E quelli che sono
Andati via li raggiungeremo parlo degli amministratori in particolare i Gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione
A fare
Diciamo così di tutto perché questa giornata del diciassette di marzo
Venga vissuta con il massimo di importanza concreta e simbolica che ha
Nel nostro Paese quindi dando vita a iniziative che peraltro con fantasia ciascuno può
Organizzare le ricordo qualcuna che ci sia stata comunicata anche via mentre ci sono Sindaci
Che hanno comunicato che inviteranno i propri cittadini I supporre
Il tricolore su ogni balcone il diciassette di marzo
Ci sono altri
Che ci hanno comunicato che faranno suonare l'inno nazionale in Consiglio comunale il diciassette di marzo
Ci sono altri ancora che hanno pensato di approvare
Delle mozioni appositamente per questa occasione in Consiglio comunale facendo le
Votare
E a disposizione
Per chi fosse interessato
Se lo si vuole fare diciamo in pubblico credo che comporti un poco di spesa
Ma la possibilità di illuminare le facciate principali delle piazze dei Comuni con materiale che già a disposizione
Come si può avere credo apprezzi abbastanza sostenibili con inverte il bianco e rosso in modo che rimane nella notte tra il sedici e diciassette si possa avere appunto anche questa immagine
Diciamo così che ha
Un valore anche
Simbolico Sochi altre idee ce le suggerisca le facciamo rimbalzare sul territorio perché dicevo
Il diciassette marzo assuma un significato
è vero
Cui il nostro Paese si ferma momento in cui nostro Paese si ferma ricordare appunto un anniversario
Che ha visto tanti sacrifici per richiamare
Quello che si diceva prima che ha visto un cammino che ha fatto fare molti passi in avanti è stato ricordato l'analfabetismo anche Presidente della Repubblica l'ha ricordato in un suo messaggio questo fatto di grandi risultati che sono stati ottenuti grazie appunto all'unità
D'Italia
E questo ci ha consentito di ovviamente di perseguire e conseguire altri risultati ancora in termini di crescita di sviluppo e così via bene
Insomma
Di viviamo questo diciassette marzo con grande convinzione sapendo di essere sulla strada giusta sapendo che l'unità del Paese
Non è
In valore come qualcuno dice che consegna alla nostalgiche alla regressione un valore straordinariamente moderno se riempito
Di contenuti alcuni dei quali modo pregevole ci sono stati offerti oggi in questo splendido posto per il quale peraltro che la disponibilità del quale ringrazio ancora il Sindaco Ezio Colombo che ha avuto nonostante avessi tante cose da fare
Ciao la bontà di restare fino alla fine grazie tutti e arrivederci a presto adesso perché vuole c'è un piccolo rinfresco in fondo
Alla sala grazie