Manifestazione pubblica "Buon Compleanno Articolo 1"

Intanto diamo il benvenuto a tutti e tutti
Vogliamo iniziare così sono ora in cui
Il dolore della perdita di un maestro si mescola con la gioia l'entusiasmo di un nuovo inizio di una ripartenza
Piange ciò che muta anche per farsi migliore scrive Pasolini alle ceneri di Gramsci
Sappiamo che Alfredo Reichlin avrebbe voluto così
La politica davanti perché la storia non finisce le nostre ragioni come scrive sull'unità una settimana fa sono grandi la giustizia sociale innanzitutto
Per questo il nostro nome ha una radice forte impegnativa ambiziosa articolo uno
La bussola che ci vuole e quella dei diritti
E dell'eguaglianza l'orizzonte e la realizzazione piena del dettato costituzionale la Repubblica democratica fondata sul lavoro
Perché quando l'Istat ieri
Ci racconta lo spaccato di un milione di famiglie senza occupazione soprattutto al Mezzogiorno d'Italia
Vuol dire che siamo tecnicamente in emergenza democratica e la costituzione in intere aree del Paese non è applicato
Vale la pena ricordarlo anche a qualche autorevole rappresentante dell'Unione europea che dall'alto di un presunto sapere tecnico
Finisce per apparire il ventriloquo Di Matteo Salvini parlando del sud d'Europa come un luogo di spreco e di dissipazione
Per quest'oggi iniziamo
Con questa bella Assemblea ricordando le nostre radici l'atto fondativo della Repubblica
E
Darei subito la parola a Massimo D'Alema abbiamo chiesto all'UI al nome di tutti noi
Un ricordo per il suo legame fortissimo per una
Consuetudine molto solida con Alfredo Reichlin che giusto oggi ricordare come una grande figura e la sinistra
E del movimento operaio parliamo
è una giornata per noi molto importante
Ma è
Aggiornata velata di tristezza
Per la
Dolorosa
Fare stessa di Alfredo Reichlin
Abbiamo perduto un compagno
Compagno prezioso
E
Per molti di noi si tratta della terra
è scomparsa una grande personalità della nostra Repubblica
Che è stato anche soprattutto
Oggi era
Uno degli ultimi patriarchi della sinistra italiana
In effetti ho avuto con RAI Cinema una
Lunghissima consulente
Che nasce non soltanto dal fatto
Un'amicizia familiare
Collaboratore
Ma poi soprattutto dal suo legame fortissimo con la Puglia
Con il Mezzogiorno
Io ero il segretario regionale del partito a cui il capolista
Alle audizioni
E infine
Da una collaborazione
Ininterrotta diciotto anni
Con la Fondazione Italianieuropei
Per cui tuttora
Invierete eccetera
Una lunga consuetudine
Mille ricordi personali
Tre naturalmente
Di Vespa
Alza ed è stato un maestro lo è stato per molti
Per diversi anche che sono cui
Lo è stato
Alla sua maniera
Senza mai indulgere al paternalismo
Ma coltivando
Il dialogo
Allora
La passione
Martedì in cui tra
Guardate fino alle ultime ore della sua vita
Ha continuato interroga adesso il spesso e gli altri
Su quello che si poteva fare
Su quello che si doveva fare e dire
Innanzitutto per evitare che la sinistra e il Paese
Finissero sotto le macerie
Tutta la sua esperienza ed anche
In modo
Drammatico questi ultimi anni sono stati dedicati
E due i grandi nodi
Cui lui ha legato il suo impegno e la sua vita
Il destino dell'Italia e il destino della sinistra
E al modo in cui
La storia del Paese e la storia del nostro movimento sono venuti intrecciando ossia
Il tema cioè della funzione nazionale della sinistra
Per dirlo con le sue parole immesso
In altre parole ultime
Tra la ricostruzione di un'idea di comunità e di paese nella costruzione di una soggettività politica
In grado di organizzare la partecipazione popolare rafforzando il patto di una Repubblica fondata sul lavoro di cui parleremo
Per cui
In questo Alfredo Reichlin è stato davvero un figlio uno dei figli più a utenti incide la migliore tradizioni togliattiano
Nella sua esperienza politica e umana
Alfredo non ha mai amato lo scontro
E non ha mai condiviso anche se talora ne ha sofferto
Lei ha sospette asse della lotta politica
Questa era una delle cose che ci divideva
Io ho qualche volta lo provo cavo di fronte alla sua convinzione che ha la forza delle parole
Vi dicevo no
Comma parole non si mantengono gli Stati diceva Machiavelli
Ci vuole la lotta
Ma non non riuscirò a convincerla
Amava il dialogo
Aveva fiducia nel dialogo
Aveva fiducia nella persuasione
Aveva anche il gusto di ascoltare il suo interlocutore soprattutto i più giovani
Di cogliere gli elementi di verità
Nel discorso degli altri
E di valutare lo spessore umano ed intellettuale di chi gli stava di fronte
In questo c'era anche un tratto di naturale signorilità
Una forte consapevolezza di sé
Della sua intelligenza
E della sua cultura
Ma di queste sue qualità
Di cui egli era consapevole ma che erano vere
Di queste sue qualità
Egli fu generoso
Le offrì
Senza chiedere nulla per sei
Mai davvero mai nella sua vita
E li ha lottato per conquistare una posizioni personali
Lo ha sempre animato la convinzione forte delle sue idee
E l'unica pretesa
Che ha
Avuto fino alla fine
è stata quella di essere ascoltati
Altre lo si è rivolto fino all'ultimo all'insieme della sinistra
è un uomo di tutta la sinistra
Al di fuori e al di sopra dei conflitti che ci hanno lascerà
Noi non siamo qui per farlo no
Al di sopra di questi conflitti
Ma non sul piano
Dal punto di vista dei contenuti e delle idee e dei valori su cui si è espresso
In modo assai chiaro
Ma dal punto di vista delle scelte politico organizzative
Non ha mai dopo l'esperienza giovanile dell'in gravissimo
Non ha mai voluto appartenere a nessun gruppo eccetera
Tuttavia
Un uomo di tutta la sinistra si è rivolto
Anche
Annoni
In uno scritto di qualche giorno fa
Che riletto ora ci appare
Come un vero e proprio testamento politico
Il che è stato pubblicato sotto il titolo drammatico non lasciamo la sinistra sotto le macerie
A noi
A chi
Ha deciso di uscire dal PD
Ci ha invitati a difende le nostre ragioni che sono grandi gli ha detto
Riconoscendole
Ma farlo con spirito inclusivo e con l'intento ricostruttivo
Sono parole che io
Iscrivere in nel DNA
Della forza politica che nasce oggi
Glielo dobbiamo
Spirito inclusivo e intento ricostruttivo
Non gli è mai appartenuto uno spirito settario e minoritario
E noi dobbiamo esserne totalmente liberi
Ecco
Credo che l'impegno che possiamo assumere oggi
E a raccogliere questo appello
Ci mancherà al freddo Reichlin ci sforzeremo
Di onorare né la memoria
Disse Nendo
Con coraggio con nettezza le nostre ragioni
Ma guardando a quel compito di ricostruzione
Della sinistra e del Paese che certo è una sfida duale ma è la ragione
Per la quale nasce
Grazie
Adesso
Avverso interverrà l'arricciati
Abbiamo voluto dare anche una solennità questo appuntamento
E leggerà il verbale della seduta dell'Assemblea costituente del ventidue febbraio del mille novecento quarantasette
Lara e la più giovane deputata del nostro gruppo parlamentare nonché vicepresidente e la salutiamo con un applauso
Assemblea costituente seduta del ventidue marzo mille novecentoquarantasette presidenza del Presidente Terracini Presidente l'onorevole Fanfani ha facoltà di parlare Fanfani
Dicendo che la Repubblica è fondata sul lavoro si esclude che essa
Possa fondarsi sul privilegio sulla nobiltà ereditaria sulla fatica altrui e si afferma invece che essa si fonda sul dovere
Che anche il diritto ad un tempo per ogni uomo
Di trovare nel suo sforzo libero la sua capacità di essere e di contribuire al bene della comunità nazionale
Quindi niente pure esaltazione della fatica muscolare ma affermazione del dovere di ogni uomo di essere quello che ciascuno può in proporzione dei talenti naturali
Sicché la massima espansione di questa comunità popolare potrà essere raggiunta solo quando ogni uomo avrà realizzato nella pienezza del suo essere il massimo contributo alla prosperità comune
L'espressione fondata sul lavoro segna quindi l'impegno il tema di tutta la nostra Costituzione
Ottenuta quindi una sintetica definizione della repubblica fondata sulla libertà e sulla giustizia si apre la strada il concetto della sovranità
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
Si è sostituito alla forma emana la forma appartiene forma sufficiente ad indicare ad un tempo la fonte il fondamento e il delegante della sovranità cioè il popolo
Presidente l'onorevole Togliatti chiede di parlare per dichiarazione di voto ne ha facoltà Togliatti
Qui si tratta di scegliere fra due formule Repubblica democratica fondata sul lavoro oppure Repubblica democratica fondata sui diritti di libertà e sui diritti del lavoro
Queste due formule vengono presentate dopo che è stata respinta la formula da noi presentata alle quale avevano aderito alcuni gruppi e che diceva repubblica democratica dei lavoratori
Di fronte all'alternativa che adesso si presenta devo dichiarare a nome del Gruppo al quale appartengo che noi preferiamo la formula Repubblica democratica fondata sul lavoro che si riferisce a un fatto di ordine sociale e quindi è la più profonda
Presidente pongo e voti nel suo complesso il primo articolo della Costituzione della Repubblica italiana nel testo definitivo l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione è
Approvato
Tutta l'Assemblea e il pubblico nelle tribune si levano in piedi vivissimi prolungati generali applausi grida di viva la Repubblica la seduta termina alle diciannove e quarantacinque
Adesso
Saranno due interventi
Il primo del Professor Mauro dove gli anni dell'Università di Torino
Che interverrà sull'articolo uno attraverso
Una sua relazione che vi Pieve vi preghiamo di ascoltare
Buonasera
Avendo saputo che il tempo molto limitato ho fatto una sintesi più spero
Spero efficace o un po'del timore a intervenire di fronte ad una assemblea politica perché
Insomma sappiamo bene perché
I giuristi somma alla figura emblematica del giuristi del quel direttore Cagliero pugliese non vorrei
Fare ecco proprio per questa
Questa prima
Cercherò quindi di
Illustrare il significato politico di questa dell'articolo uno e di questa seduta che oggi lo ricordiamo
L'articolo uno appunto dei solitaria una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Ora come è stato letto poc'anzi nel verbale questa formula è stata molto discussa discussa a partire dal settembre
Del quarantasei e la proposta dei
Di Togliatti ma non solo Togliatti De scrivere nell'articolo uno
Repubblica
Democratica di lavoratori badate bene raccolse il consenso di una vastissima parte dell'Assemblea costituente
Non è
Non vi era una proposta minoritaria
Tenete conto che
Nella votazione finale
La proposta all'Italia una Repubblica democratica di lavoratori
Contenuta e un emendamento presentato da Mendo alla Laconi Iotti Leonilde Grieco
E poi basso Targetti indenni De Michelis Fausto Gullo e lo stesso Togliatti ottenne su quattrocentosessantasei votanti
Due cento venti e sette sì e duecentotrentanove no ci furono solo dodici voti di scarto
Ma
Tutta la parte democratico cristiana di sinistra abbiamo sentito le zero l'intervento di Fanfani
Che avevano appunto avanzato dei dubbi e non perché non condividessero lo dicono espressamente la dizione
Repubblica democratica di lavoratori ma perché temevano degli equivoci teme infatti
Fanfani voleva che fosse precisata con qualche aggettivo comunque
Tutta questa parte quindi Fanfani Moro Dossetti La Pira eccetera votarono contro
Quindi questo
Lascia l'idea di quanto quest'idea di collocare il lavoro nel primo articolo della Costituzione a qualificare la Repubblica fosse diffusa
Il
Dopo questa votazione se ne tenne un'altra perché
Il
Come sapete oggi nell'articolo tre della Costituzione
Sta scritto che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli eccetera c'è che impedisce la partecipazione effettiva di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale quella parola lavoratori cioè
Ora questo dizione avrebbe dovuto essere introdotta nell'articolo uno
Quindi avrebbe dovuto essere secondo un emendamento di basso e altri l'Italia è una Repubblica democratica che ha per fondamento il lavoro
E la partecipazione effettiva di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale
Anche su questo emendamento
Intervenne Fanfani a nome del sue correnti per molti altri e Fanfani disse che non approvavano quest'emendamento basso non perché non condividevano il contenuto ma perché
Avevano già votato un emendamento che pare che diceva di spostarlo all'articolo tre
Quindi non ci sarà nessuna contrarietà di principio ma c'era
Una ragione d'ordine diciamo sistematico che però Togliatti spiego molto bene
Perché perché Togliatti disse che scrivere che la Repubblica ha come fondamento la partecipazione effettiva di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale non sarebbe stata una verità
Perché non era vero che allora
La Repubblica si fondava sull'effettiva partecipazione di eccetera eccetera
Cioè a Togliatti e questa frase sembrò meglio e infatti
Anche lo spostamento all'articolo tre
Era previsto
Da un emendamento Amendola Laconi Iotti Grieco eccetera
Proprio perché era meglio ad abitare quelle come compiti come compiti la Repubblica deve far sì che ma invece la dizione fondata sul lavoro disse Togliatti è una realtà perché
In che senso è una realtà e non è soltanto un un sogno allora qui bisogna tenere presente questo che
Nella discussione
Come Togliatti disse
Vi se c'è stata una confluenza di due grandi correnti da parte nostra un solidarismo scusate il termine Barbaro umano e sociale
Dall'altra parte un solidarismo quella dei cattolici disperazione ideologica e di origine diverso da
Il quale però arrivava risultati analoghi a cui culpa arrivammo brogli
Io risultati analoghi quali erano
Erano questi che
I rappresentanti comunisti socialisti e democristiani condivideva hanno la consapevolezza della dimensione immateriale Vella democrazia moderna
Perché è il sovrano democratico
Era composto di persone ordinarie che vivono del loro lavoro non godono di privilegi ne devono mendicare carità da qualche despota
Più o meno benevolo
Questa era l'idea
L'idea
Dei costituenti cioè che si doveva non si doveva muovere da posizioni ideologiche o meglio
Ovviamente si muoveva da posizioni ideologiche però non si doveva in non inserire
Queste posizioni ideologiche nella discussione in Costituente nella discussioni in Costituente era meglio parlare punti politici comuni come disse Togliatti
Attraverso che avrebbero consentito di arrivare ad una mediazione politica
Questa è una lezione insomma molto attuale quella di norma
Scatenare come dire delle identità
Delle diverse parti politiche intorno intorno a principi o ideologie ma quella di attenersi quella di discutere oltre queste per
Rendere possibile una mediazione politica comunque io vorrei concentrare insomma il significato di questo articolo e della
Discussione che avvenne
Il ventidue marzo del quarantasette in questi tre punti il primo si sostenne un concetto di democrazia concreto
Cosa vuol dire vuol dire che la democrazia è un ordine politico perché è perché ha stabilito che il sovrano il sovrano del popolo
Ma questo ordine politico cerca di modellare la società e di adattarla all'esigenza del sovrano democratico spesso come definito nella Costituzione
Quindi
Siccome il sovrano democratico sono quelle persone ordinarie che vivono del loro lavoro non godono di privilegi ma devono mendicare carità questo ordine politico lo si presume come un dato reale e altrettanto reale è
Quell'ordine che Espresso dai partiti del CLN
Dai partiti della costituente cioè dei partiti che stavano discutendo questa era una forza politica reale un ordine reale
Quindi non sono sogni
In questo senso la costellazione io della Costituzione in senso materiale
è una
Teoria che vede nella Costituzione non delle promesse nuovo un manifesto di
In tempi lanciati sul futuro ma invece vede l'effettività di principi politici portati da soggetti reali
Ora per questo motivo accennavo già prima che il trasferimento della dizione l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
Come fondamento della Repubblica fu invece
Rimossa e messo nell'articolo che indicava degli obiettivi ma no diciamo la realtà effettuale nel parere del Paese in quel momento
Punto due anche la libertà è definita in modo concreto dall'articolo uno
Nei vari interventi della discussione
C'è la libertà a cui non è l'atteggiamento dell'acquirente davanti a una vetrina di cravatte che deve decidere quale tra l'altro comperato quella libertà è un modo di vivere nel concreto
Viene identificato il socialismo con la libertà nei discorsi di Puglia
E si definisce questa come l'insieme delle opportunità godute dai cittadini di esercitare i diritti civili e politici
Quindi la libertà e l'insieme delle condizioni reali che consenta a noi ai cittadini ditta
Vivere quelle di più porre in essere nel praticare quella libertà allora qui è necessario mi sembra fare una precisazione che
A tutti
A tutti nota comunque qui costituente i comunisti non stavano rivendicando un ordinamento comunista in infatti il discorso delle capacità delle effettive opportunità come requisiti o condizioni materiali necessari
Perché le libertà liberale potessero essere effettivamente godute
Militava a favore di riforme sociali ed i diritti sociali che andavano nella direzione
Di utile riformismo di un riformismo socialdemocratico e possiamo benissimo dirlo
Nella cultura politica dei comunisti alla Costituente vi era questo obiettivo attivare un progetto di trasformazione della società in senso democratico sociale mediante un processo elettorale rappresentativo
Non tuttavia un progetto radicale di costruzione o rivoluzionaria perché Togliatti
Che alcuni dei credo era il migliore allievo di Vittorio Emanuele Orlando comunque aveva una concezione realistica borchiate della
Costituzione
Quindi concepire l'idea di costituzione come garanzia di beni raggiunti e conquistati dalle generazioni passate
Moltissimi sono i suoi riferimenti al bene dell'unità nazionale che i nostri vecchi hanno conquistato
A partire dalle quali
Garanzie era iniziato e sarebbe continuato un lavoro politico di emancipazione delle forze sociali quindi sulla sull'eredità ricevuta costruiamo comparto sorte
Questo
Mi collego a questo punto per sottolineare
Che in questa in questo articolo il riferimento
Al la sovranità appartiene al popolo norme esprime affatto
Una sfiduciato fideistica arretrata nel pop perché
In nella cultura di quegli uomini cioè nella cultura Di Salvo del movimento socialista
Di fine Ottocento dei ministri dove il Salento eccetera era viva
Era vivo il ricordo di ciò che avevo successo in Francia con Napoleone terzo i plebisciti di Napoleone traverse
Il suffragio universale il consenso da Napoleone perso badate bene che persino Carlo Pisacane
Era molto perplesso su questa
Su questo su queste vicende e per non mandare in largo discorsi storici teniamo presente che le forze politiche costituenti furono a lungo in certe se affidare la scelta monarchia e repubblica ad un referendum o invece non decidono nel seno dell'Assemblea costituente
E tenete conto infine che no fu previsto un referendum
Approvativo conferma il primo della Costituzione che in Assemblea costituente quei sei partiti
Pensiamo
Poi tra il partito ma comunque questi sono i partiti che avevano rappresentato la spina dorsale dell'Italia negli anni
Della somma degli ultimi anni della guerra fino
Quarantasei rappresentavano
Ora vorrei concludere dicendo quindi che
Dentro questa
Clausola finale che il popolo esercita la sua sede della ditta nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione c'era una evidenzia il sistema
Propensione per il principio rappresentativo per la democrazia rappresentativa
Ora tenete conto come
Di questo insomma a me sembra importante sottolinearlo che la rappresenta il principio di rappresentanza politica non significa soltanto
Della rappresentanza è un movimento che va dal basso verso l'alto cioè che i rappresentanti sono dei megafoni che portano le istanze dei rappresentanti
è una cosa più complessa la rappresentanza politica la teoria della rappresentanza nasce tutte le volte perché c'è un sovrano diciamo invisibile
Questo sovrano e può essere avvio come dell'ordinamento della Chiesa o può essere la relazione come era negli ordinamenti liberali quando il sovrano il popolo
Le questioni si complicano e questo era ben presente i costituenti
Quando Togliatti dice che i partiti rappresenta della democrazia che essi garantisce
Che cosa voleva dire voleva dire che il sistema rappresentativo fondazioni dal basso all'alto attraverso i partiti che rappresentano una parte di popolo e quindi sono portatori
Distanze che però raccolgono ma però che la rappresentanza dell'ordine del complessivo la rappresentanza del popolo sovrano
Nel suo insieme come interpretato dalla Costituzione è una rappresentanza dall'alto esercitata dal Parlamento diverso il popolo concreto
E quindi terrazzini
In questa
In questa seduta dissente il compito della rappresentanza consiste innanzitutto nel dare il buon esempio aveva in mente Terracini ovviamente pure questo
Allora
Io ho cercato di tenerne
Nei limiti
Dell'intervento di di un professore di diritto costituzionale penso comunque che questa lezione sia molto molto attuale
è una attrezzeria insomma
Per sé e per la distanza che eccetera
Dibattito politico la situazione politica attuale e le parole addirittura commoventi perché leggiamo negli atti dell'Assemblea costituente avrei voluto leggervi ma
Virtuosi
Vi risparmio perché il tempo è finito comunque quando
Muore Togliatti ricevono l'amabile l'intervento del prefetto razze trasforma fa venire fa venire un po'il vorrei dire grazie
La parola
Adesso a darla Falcone
Avvocato e animatrice della battaglia referendaria
Del quattro dicembre
Grazie a tutti per l'invito per l'occasione
Di parlare non solo dell'articolo uno mal di poter riprendere in mano la Costituzione
C'è un gesto che tanti di noi non fanno più da
Troppo tempo che
Sarebbe il caso iniziasse a dare il buon esempio proprio per riprendere le parole del
Professor Dogliani iniziasse a dare il buon esempio la politica chiunque si proponga in termini
Di novità sullo scenario
Politico
L'articolo uno
Non è soltanto ugualmente il più emozionante di tutti di tutti gli articoli della Costituzione il primo perché sancisce l'identità democratica
Della nostra Repubblica e definisce i pilastri portanti
Del modo in cui si è voluta disegnare la Repubblica democratica una dimensione politica
Che è quella espressa dalla sovranità popolare e una dimensione
Sociale
Perché quella espressa appunto dal fondamento della Repubblica sulla lavoro e un binomio
Inscindibile è un binomio inscindibile che come ci diceva il professore Dogliani si è
Voluto e non a caso
Per qualificare una realtà democratica che voleva essere finalmente delibera da qualsiasi altra forma il predominio che non fosse appunto la sovranità
Che discende direttamente dal popolo e che non fosse timbri IATA in legami tali
Da impedire come ci dice l'articolo tre il pieno sviluppo della persona
Umana
Sappiamo proprio dei lavori della Costituente per averlo studiato tutti che questa sintesi è il risultato dell'incontro fecondo
Fra le culture che hanno ispirato la Costituzione repubblicana
Quella socio al comunista
Quella cattolica e quella e quella liberale
Ed è grazie proprio a questi due pilastri su cui si fonda
L'identità della Repubblica la sovranità popolare quindi è il lavoro perché la Costituzione italiana assegna una svolta rivoluzionaria nella storia del costituzionalismo
E proprio il lavoro infatti che
Da strumento di sopraffazione sfruttamento
Diventa mezzo di emancipazione sociale
E Mancino azione politica anche
Fondamento presupposto di un agire politico libero
Su cui si interni a tutta la dinamica democratica della vita repubblicana
L'incipit della Costituzione ribalta proprio questa concezione antica e atavica del lavoro facendo del lavoro il principale fattore della dignità della persona umana
E insieme
Parallelamente introducendo il suffragio universale quale corollario della sovranità popolare
In questo quadro il fondamento della nostra democrazia si sostanzia proprio
In una garanzia negativa come si dice nel linguaggio costituzionale e in una positiva quella che era quella negativa è quella della sovranità
Cioè il potere appartiene al popolo e soltanto al popolo non ad altri
Quella positiva e quella del lavoro ovvero il fattore dinamico di azione realizzazione del singolo tramite il contributo di tutti e di ognuno al progresso materiale e spirituale della società e del Paese
Sovranità libertà partecipazione lavoro sono quindi gli elementi costitutivi può essenziali del nostro modello democratico per cui al venir meno di uno solo di questi aspetti
Viene meno uno dei pilastri portanti su cui si regge la democrazia
Non è un caso infatti che l'articolo tre sancendo il principio di uguaglianza formale al primo comma e ancor più coraggiosamente al secondo comma quelli dell'uguaglianza sostanziale una norma che c'è stata copiata da tutte le costituzioni successive
Pone come fine all'attività della Repubblica il pieno sviluppo della persona umana e la pena la piena partecipazione dei lavoratori
All'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Questo non intendeva ovviamente escludere da questo esercizio i cittadini
Intendeva però sicuramente chiedere e pretendere che si potesse essere cittadini e lavoratori nel senso della garanzia della partecipazione libera e attiva
Che solo il lavoro riesce a garantire a chiunque si muova all'interno di una società che vuole essere democratica nella sostanza non solo nella forma
Per questo motivo che noi possiamo senza ombra di dubbio dire che la garanzia delle libertà e dei diritti fondamentali e funzionale all'esercizio pieno e consapevole della sovranità e tra tutti i diritti fondamentali e diritti sociali
Il lavoro è proprio quel presupposto che consente
Alla res pubblica di sostanziarsi in una comunità di uomini liberi
La democrazia infatti è proprio quella forma di governo in cui il popolo il libero di autodeterminare le proprie scelte agisce e non è agito
E soggetto e non più suddito soggetto a forme di sovranità diverse da quella promananti da se stesso
E l'inserimento dell'articolo nell'articolo uno della nostra consecuzione proprio del lavoro
Fa
Del lavoro non più solo un diritto sociale ma in primis un diritto di libertà
E per questo che il lavoro deve essere un diritto effettivo
Perché da questo dipende
Il fatto che la democrazia stessa
Sia effettiva realizzata che non sono dichiarata o promessa
Il lavoro come libertà
Infatti
Sì declina storicamente
Come libertà dal bisogno
E lo stesso articolo quattro che ci parla del
E lavoro come un diritto dovere e gli articoli trentasei e seguenti che lo qualificano in base
A una caratteristica di dignità che deve essere insita nel lavoro
Alla retribuzione che deve essere adeguata alla quantità e alla qualità del lavoro e comunque
Effettiva inutile
Per garantire un'esistenza libera e dignitosa
Ma il lavoro
Prendete essere
Ancor di più oggi
Quell'elemento dinamico
Dell'agire sociale che sia troppo spesso tralasciato nella scelta delle politiche pubbliche sul lavoro
Pensando al lavoro soltanto come un mezzo di occupazione impegno del tempo che invece affinché una democrazia sia effettiva deve essere anche il tempo libero per l'agire politico e non soltanto
Tempo economicamente valutabile è occupato per la nera sopravvivenza
Il lavoro quindi
Deve tornare a essere una forza politica che veramente voglia porre l'articolo uno affondamento della sua identità garanzia
Della possibilità di realizzare tramite esso un progetto di vita
Quel diritto alla felicità
Perché non è espresso della nostra Costituzione ma ne è il presupposto e infine
Lo leggiamo
Da tutte le norme della nostra Costituzione dal quadro generale grazie al quale
E delineata una democrazia che vuole essere una democrazia a realizzazione progressiva sì
Ma sicuramente non una democrazia che può aspettare altri sessanta settanta ottant'anni per poter essere finalmente realizzata
L'articolo tre cita la chiave di lettura di tutto laddove ci dice che compito della Repubblica
E quindi compito sicuramente dei cittadini ma ancor di più di chi li rappresenta rimuovere quegli ostacoli di ordine politico economico e sociale che impediscono
La piena realizzazione della persona umana
Eppure proprio quest'articolo insieme all'articolo uno e quello che più di ogni altro entrato in crisi
Nel momento in cui
Sia iniziato a dire che
Questi e altri principi della Costituzione erano norme programmatiche si poteva prendere tempo per poterli realizzare
Ecco non c'è più tempo non c'è più tempo la Costituzione imponente una immediata attuazione e allora anche se si va contro una dottrina autorevolissima
E per noi apprendisti costituzionalisti andare contro l'autorevolezza e un rischio che però dobbiamo correre dobbiamo iniziare a dire che la Costituzione e immediatamente prescrittiva e abbiamo bisogno tutti ne abbiamo bisogno tutti
Ne abbiamo bisogno perché non solo ridiamo un momento di drammatica crisi per lavoro ma perché è evidente come questa crisi del lavoro sia diventato una crisi dell'intera democrazia
Una crisi della rappresentanza una crisi della politica
Una crisi di autorevolezza una crisi che si è riverberata sulla forza più propulsiva del nostro agire di cittadini la capacità di immaginare di sognare un futuro
Ci limitiamo quasi tutti a sopravvivere ci basta sopravvivere
E allora se dobbiamo immaginare dei percorsi
Per attuare la Costituzione e quello che abbiamo chiesto in tanti nella nostra battaglia referendaria dobbiamo avere il coraggio di dire che questa Costituzione deve tornare a essere il programma politico di una qualsiasi forma forza democratica
Che voglia realmente proporsi
In termini di
Credibilità ai cittadini all'elettorato
Noi abbiamo assistito a una Costituzione che al contrario è stata liberamente interpretata
Addirittura
Defraudati tale di questa forza giuridica tramite degli escamotage banali che sono sotto gli occhi di tutti il principio e programmatico non è immediatamente imperativo
La legge ordinaria invece che attuarla ha finito per interrogarlo addirittura abbiamo davanti dei regolamenti delle fonti secondarie che hanno finito per svuotare di significato dei principi portanti
E per questo che
Il lavoro
Ma anche tanti altri diritti fondamentali hanno finito per diventare dei fantasmi
Per perdere anche
Quella
Quel fascino che potevano avere nella realizzazione del proprio progetto di vita per cui ognuno si è rassegnato all'ITEA di avere un qualsiasi lavoro laddove invece il lavoro che bisognava garantire
Era un lavoro confacente coerente con i talenti di ognuno
Perché quei talenti corrispondevano ad altrettanti diritti che un cittadino in una democrazia doveva e poteva liberamente agire
Noi ci troviamo davanti a una situazione profondamente diversa dalla situazione ideale che ispirò l'articolo uno e tutti gli altri articoli della Costituzione si parla di fine del lavoro noi rischiamo che la fine del lavoro corrisponda alla fine della sovranità
Perché in una società fondata sul lavoro in cui la disoccupazione sia un fenomeno limitato circoscritto seppur grave
Possiamo dire di avere ancora una forma di sovranità seppur asimmetrica dinamica
Ma in una società in cui lavora invece appannaggio di pochi
E intere fasce sociali e generazionali ne sono strutturalmente escluse
Allora e l'intera sovranità che finisce per cadere e a essere una sovranità assolutamente inadeguata a integrare quella sovranità di cui ci parla l'articolo uno
La nostra Costituzione se è vero che il lavoro quindi assunzione della democrazia
è una Costituzione che rende incompatibili i principi liberisti o peggio turbo liberisti che hanno ispirato l'azione politica e le scelte in modi in materia di politica del lavoro e di politiche economiche
Se il lavoro è una funzione della democrazia loro il lavoro non può essere una merce
La battaglia sull'articolo diciotto che molti hanno BOT lato come battaglia ideologica era una battaglia che aveva un fondamento invece molto logico
Stabilire un prezzo per il licenziamento non è compatibile con la tutela del lavoro così come sancita per un costo per la
Dalla Costituzione
E attenzione questa incompatibilità si evince anche da tante altre norme costituzionali e in particolare dalle norme sulla Costituzione economica che è anche una Costituzione sociale
Se noi riprendiamo in mano gli articoli quarantuno quarantadue quarantatré e quarantasei quegli articoli che ci dicono che la proprietà privata è libera iniziativa economica e libera
Ma deve essere garantito dallo Stato che questa iniziativa sia confacenti a fini di utilità sociale allora ci sembra di leggere un testo costituzionale di una società che ancora deve venire
Addirittura se per le piazze leggiamo l'articolo quarantasei dove si tutela e si promuove la compartecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende qualcuno si potrebbe mettere a ridere
E invece così e invece così abbiamo per le mani un testo estremamente
Estremamente moderno
Un testo che ci dà un modello economico e sociale in cui i processi economici e di sviluppo sono governati previsti e orientati dalle politiche pubbliche
I soggetti economici sono liberi senz'altro ma nel rispetto di principi e leggi dell'ordinamento e non lasciati liberi di sostituirsi agli Stati e al ruolo politico dei Parlamenti democratici
Un modello in cui le politiche del lavoro sono orientate anche alla sua produzione ove lavoro manchi con un garantisca quelle così distrutto tutele costituzionali da cui è coperto è compito della Repubblica intervenire
Ed è fondamentale tornare a riaffermare come il lavoro non possa essere considerato tale se non è un lavoro dignitoso esso non è un lavoro che tutela e promuove la dignità e il pieno sviluppo della persona umana
Ma se il lavoro va a finire
Se gli spazi dell'attività lavorativa così come l'abbiamo conosciuta sono sempre più rispetti perché ce lo dice il mercato non perché sia così
Perché vanno esaurendosi soprattutto grazie all'automazione dei processi produttivi gli spazi di intervento del dell'uomo la sua creatività il suo apporto umano
Allora lo Stato deve intervenire per garantire non più solo quel lavoro che conosciamo ma anche per immaginare nuove forme di lavoro io penso che questa possa essere un'opportunità
Per reinventare il lavoro e per tornare a costruire un'idea di lavoro che sia strettamente connessa con quel pieno sviluppo della persona umana con la valorizzazione
Della cultura della storia e di tutti quei valori e quei beni materiali e immateriali di cui questo Paese è la culla
Noi abbiamo il compito sicuramente non solo di
Tornare a parlare di Costituzione ma
Quello molto più concreto di uscire dalla crisi anche grazie alla costituzione e gli indirizzi che ci
Che ci propone
I corpi intermedi possono continuare devono continuare a svolgere una funzione fondamentale ammesso che a loro volta decidano di obbedire all'articolo quarantanove della Costituzione è quell'articolo che dà ai cittadini il potere di organizzarsi in partiti politici il diritto di partecipare tramite i partiti politici
Per unire le forze del singolo a un noi politico che riesca a conquistare quello che da soli non riusciamo a conquistare
A condizione che siano delle organizzazioni realmente democratiche
E a condizione che si rispetti la formula della promulgazione della nostra costituzione che chiedeva che i cittadini
E le istituzioni
Compresi i partiti politici che come corpi intermedi sono parte delle istituzioni e sono loro stessi delle istituzioni politiche rispettino la Costituzione e chiedano con il loro agire di applicarla
Nel suo testo e in tutto quell'orizzonte di diritti di politiche e dite che ancora può esprimere
Può sembrare un'utopia quella di cui parliamo
Ed è forse l'utopia democratica
E l'unica cosa
Di forte realismo e di forte concretezza di cui abbiamo bisogno per rilanciare la partecipazione in questo Paese per tornare a far appassionare di politica
Perché è vero bisogna essere ferrei logici preparati bisogna tornare a studiare lo diceva Gramsci e tanti altri
Ma bisogna anche tornare a fare mozione dare alle persone perché gli ideali sono fatti di una materia che non è solo i pensieri non sono solo i pensieri ma sono anche le passioni e le emozioni
Io mi auguro che questa forza e tutto quello che si sta muovendo nella sinistra possa tornare a far sognare di italiani e dare sostanza gambe idee a questi sogni buon lavoro
Grazie annaspiamo Ferrer concluderei questa bella manifestazione io darei la parola a Roberto speranza invito a salire sul palco
Seguirà successivamente una cerimonia
Bene grazie grazie a tutti pochini minuti e scopriremo il nostro simbolo che credo sia
La motivazione per cui qui abbiamo un numero incredibile di fotografi ma
Abbiamo voluto costruire la così
Non solo come un momento di spot su un logo che pure sarà in qualche modo il nostro Holmes il nostro porto da domani in giro per l'Italia ma come un momento di riflessione e discussione per provare a spiegare un perché
Perché articolo uno perché movimento democratico e progressista e credo
Che nelle parole di d'ogni anni così come le parole di Anna Falcone siano stati
Indicati alcuni dei punti di fondo di questa nostra scelta
Pensateci solo per un istante
Questo articolo uno
Gira attorno a due grandi questioni di fondo la questione della democrazia
E la questione del lavoro
E se ci pensate per un attimo questi sono
In qualche modo i due fari
Che noi scegliamo per la nostra storia per la nostra famiglia politica ma sono anche
Due idee due concetti in crisi
Questa è la verità la democrazia e lavoro a settant'anni di distanza dall'approvazione dell'articolo uno vivono dentro una crisi
Con la quale noi dobbiamo fare i conti
E se scegliamo di ripartire di qui esattamente perché crediamo che serva una forza politica capace di dare una risposta o di contribuire a dare una risposta a questa crisi di cui parlavo
Guardate la democrazia si dà spesso per scontato ma non è così
Fino a qualche anno fa si aveva la sensazione nel mondo che ci fosse un processo inarrestabile di espansione della democrazia
Guardate per un attimo fuori dai nostri confini europei
E guardate come la democrazia in crisi
E in crisi a poche centinaia di chilometri di distanza dall'Italia se si guarda alle coste africane
E in crisi se si guarda a tanti Paesi importanti emergenti e in difficoltà
Se guardiamo ad altri Paesi importantissimi dell'aria vicina alla nostra quella asiatica la Turchia la Russia
E negli stessi Paesi occidentali la democrazia è a rischio
Ed è a rischio perché perché c'è un germe antidemocratico che cresce
Che si sviluppa e che trae la sua forza esattamente dalle incapacità della democrazia di dare risposte di benessere
L'inclusione sociale di crescita di sviluppo e quindi aumenta un sentimento cresce un sentimento soprattutto dentro i ceti
Popolari più deboli quelli più bassi che rischia di trasferirsi
Esattamente in un contenuto antidemocratico
E poi forse oggi lo si può dire con ancora più forza la democrazia e sfida alta dalla grande questione della forza internazionale della finanza
Proprio Alfredo Reichlin il nostro appello RAI penna in tante occasioni
Ci ricordava come ci fosse un gatto inarrestabile tra la forza democratica nazionale della democrazia e invece una finanza internazionale che ormai
è capace di superarle di determinare nella sostanza i processi reali
E poi pensate al lavoro l'altra grande parola l'altro grande concetto di questo articolo
Il lavoro è un'incognita oggi
è stato detto prima bene nell'intervento che mi ha preceduto il lavoro appare in qualche modo più debole svilito frantumato appunto indebolito
E qualcuno scrive ormai da più di qualche anno di una società senza lavoro
Son grandi temi grandi questioni su cui noi vogliamo provare a rimettere un'agenda al centro dell'azione politique
Dica del nostro Paese
E allora io voglio
Dire questo per me articolo uno
Significa prima di tutto una cosa
Significa ripartire dai fondamentali questo significa articolo uno articolo uno significa un nuovo inizio per riscoprire se stessi
Un nuovo inizio per smetterla di negare se stessi
E se penso
Alla sinistra al centrosinistra al nostro campo
Io vorrei che articolo uno significasse ad esempio una sinistra che dice basta con limitazione della destra una sinistra che ricomincia
Ad avere il coraggio delle proprie idee il coraggio delle proprie passioni il coraggio del proprio punto di vista e allora articolo uno per me è significa difendere a testa alta orgogliosamente un impianto di valori
Lo abbiamo detto la democrazia lo abbiamo detto il lavoro ma poi ce ne sono altri l'uguaglianza l'uguaglianza a dell'articolo tre
Ma l'uguaglianza come solidarietà come fratellanza come inclusione sociale
E poi ti rendi conto in questo tempo in cui le uguaglianze purtroppo esplodono che otto persone nel mondo hanno la stessa ricchezza della metà più povera dell'intero pianeta
E noi sembriamo senza parole
La Sinistra sembra senza parole
Nel momento in cui le diseguaglianze esplodono noi che siamo nati per batterci contro diseguaglianze appariamo inermi deboli incapaci di un discorso forte di un discorso capace di offrire una risposta
E le uniche parole dissenso
Non arrivano
Da un pericoloso estremista ma arrivano dal capo della Chiesa la Papa Francesco su questo terreno
E io penso che questo sia
Un punto di sfida che ci riguarda e allora dobbiamo batterci perché l'uguaglianza sia un valore fondamentale di questo movimento
Così come pure voglio dirlo ce ne sono altri non meno importanti la legalità
Ieri con alcuni
Deputati e senatori
Del nostri gruppi parlamentari siamo stati a Locri in una giornata straordinaria di partecipazione siamo stati lì
Ad esprimere sostegno vicinanza a libere a don Ciotti ma siamo stati lì soprattutto per dire
Che la battaglia contro le mafie è una battaglia che ci riguarda che non può mai vederci abbassare la guardia e combattere contro le mafie
Significa affermare tutti i giorni
Esattamente un pezzo di quel verbale che Lara Alletto all'inizio perché le mafie si afferma no quando i diritti diventano privilegi
E guardate cosa diceva prima Fanfani in quell'intervento
Diceva esattamente questo che i diritti non devono diventare privilegi e noi dobbiamo batterci sulla frontiera di questo orizzonte
Così come dobbiamo batterci per l'estensione della cittadinanza dobbiamo batterci per l'allargamento dei diritti di tutti i diritti dei diritti sociali
Penso alla sanità all'universalismo della sanità che per noi è un punto irrinunciabile così come ai diritti civili su cui questo Paese e purtroppo ancora molto indietro
Così come dovremmo mettere al centro dell'agenda i valori legati all'ambientalismo e all'ecologia son temi diversi ma ci riguardano
C'è un altro modello di sviluppo possibile rispetto a cui
Io vorrei che il nostro orizzonte si caratterizza se con coraggio
Per fare tutto questo c'è bisogno di un simbolo
C'è bisogno di un soggetto ma c'è prima di tutto bisogno di un popolo
E permettetemi di dirlo questo popolo esiste
è un popolo che c'è in questo Paese
E che chiede una casa
è un popolo che non si è sentito rappresentato in questi anni
è un popolo che ha pagato il prezzo di una serie di rotture dal lavoro alla scuola dal referendum sulle Trivelli ad alcune scelte fiscali e un popolo di centrosinistra che sei
E al quale noi dobbiamo finalmente restituire una casa e io vorrei che questo soggetto politico questo soggetto politico fosse largo
Avverto plurale
Esattamente seguendo quella indicazione che veniva anche dal freddo Reichlin e fosse un soggetto politico orgoglioso delle proprie idee
Incapace di nascondersi orgoglioso della propria storia ma al tempo stesso umile
Io l'ho detto in tante occasioni l'arroganza è stato un male di questa stagione
Io penso che il primo passo per provare a ricostruire una sintonia con i cittadini di questo Paese
E ripartire dall'umiltà come parola bella come capacità di mettersi in sintonia con le persone
Perché l'arroganza non porta da nessuna parte e noi siamo qui anche per chiudere
Una stagione di arroganza
Che rischia di consegnare la sinistra italiana la più grande sconfitta possibile
E allora io dico questo
Questo siamo noi
E oggi inizia un percorso
Il primo di aprile saremo a Napoli per una prima grande Assemblea nazionale dei nostri comitati che stanno nascendo in tutti Italia
Nel mese di maggio avremo un primo grande appuntamento programmatico
E proveremo
Con questo spirito col coraggio delle nostre idee ma anche con grandissimo mista a convincere i cittadini italiani che c'è un'alternativa possibile di centro-sinistra
Questo noi vogliamo fare
E non vogliamo rinunciare in alcun modo alla più alta delle ambizioni
Guardate stamattina
E ieri sera ho avuto come tanti di noi un momento complicato sul piano
Personale per la perdita di Alfredo che per noi è stato in qualche modo un maestro io ricordo che da ragazzo quando ero
Iscritto al movimento giovanile venivo a Roma per ascoltarlo perché era
Un punto di riferimento straordinarie credetemi per tutti noi queste sono state ore difficili complicate
Ecco io
Mi sono interrogato mi son chiesto ma
Dobbiamo farla o no questa presentazione
è stata una domanda vera profonda nell'intimo
O è un certo punto ho immaginato Alfredo
Ho quasi pensato che ma avrebbe rimproverato per quel dubbio lo quasi visto lì rimbrotta armi come faceva alcune volte e dirmi bisogna andare avanti perché
Perché Roberto diceva sempre la politica e storia in atto
Una frase potente bellissima forse anche drammatica
E io vorrei oggi dedicargli e la questa giornata dedicargli questo momento perché penso che oggi
Tra qualche istante quando questo simbolo scopriremo noi un pezzo di storia lo staremo scrivendo davvero allora ciao Alfredo
E la politica e davvero storia in altre
Grazie e io io invito a non possiamo qui
A cui opera io vorrei invitare
Enrico Rossi prima di tutti Arturo scotto i due capigruppo Francesco Laforgia
Cecilia guerra ma il nostro gruppo dirigente Guglielmo
Le nostre deputate venite perché qui non c'è l'uomo solo al comando vogliamo scoprirlo in squadra Pierluigi Massimo venite e scopriamo insieme