Il Carcere, la pena, la speranza - Iniziativa in occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani

Bene buonasera iniziamo
Subito grazie
Per essere qui a questa iniziativa io davvero due parole per spiegare il senso del perché
Non solo tanto di questa iniziativa ma
Perché noi abbiamo scelto nella giornata mondiale sui diritti umani di dedicare questa giornata a un'iniziativa che ha come cuore della giornata il carcere
La condizione di vita dei nel carcere il tema della
Della speranza il tema della pena e l'abbiamo fatto perché abbiamo vissuto con un grande imbarazzo con un po'tutti
Quanto alle cronache giornalistiche anche
Grazie alla presenza
Al giuste sottolineatura che ogni volta fa Angiolo Marroni almeno del nostro territorio quanto dentro le cronache giornalistiche il tema del carcere si riaffaccia
Ormai
O
Legato a fatti drammatici come quello dei giudici suicidi o
Oltre il naturale rispetto della legge per sottolineare condizioni della pena drammatiche
Dico con una frequenza sempre più frequente ma anche con una distrazione
Sempre più frequente e preoccupante una distrazione legata l'illusione o a il triste
Dato delle cose che poi è questa
Discussione questa riflessione in realtà non è diritto di cittadinanza in un Paese nel quale le priorità sono sempre altre anzi
Le priorità spesso smettono o impediscono di riflettere sulle cose invece nel nostro Paese
C'è un tema enorme che io reputo riguarda il tema delle condizioni delle carceri di serenità sulla riflessione del concetto di pene di pena giusta
Che merita l'attenzione che merita e quindi ci è sembrato
Non solo giusto o un atto dovuto questa volta accendere i riflettori su questo tema
Con l'impegno questo sì e lo prendo ringrazio Luigi Manconi
Perché modelle RAI seguirà questo pomeriggio con l'impegno di non fare di questa giornata una parentesi ma almeno delle ambizioni ma saremo rigorosi fare in modo che da oggi quindi dare il dieci dicembre del due mila e dieci almeno per la Provincia quest'occasione di riflessione di questa sera sia l'inizio
Di un impegno di una presenza di una costanza che bisogna vedere su temi così delicati
A tutti i costi costi quel che costi cioè
Al costo di invece malgrado la cronaca giornalistica
O della vita politica ci porti lontano malgrado quanto avverrà l'impegno a costruire una politica
Un'attenzione è una presenza su tutte queste tematiche
è questo il senso quindi della
Del della vera voluto promuovere e accompagnare questo appuntamento
Ribellarci anche noi stessi alla tentazione della distrazione o all'atteggiamento della distrazione
Voltare pagina e affiancare anche la Provincia di Roma a tutte quelle associazioni quelle forze culturali con le forze politiche che invece con grande coerenza nel tempo presiederò questo territorio con atti e politiche concrete questione più che meno
Il senso crudo di questa giornata che ripeto almeno per noi potrebbe essere l'inizio di un percorso di un processo da fare insieme io vi ringrazio e do sicuramente la parola Luigi Manconi
Ma come
La necessità
Di esercitare una vigilanza attenta assidua
Sul rispetto di quei diritti fondamentali da persona sia questione che certamente in forme e con intensità diversa riguarda l'intero pianeta
I regimi democratici come regimi disposti ICI
Noi abbiamo
Chiamato l'incontro di oggi
Il carcere la pena e la speranza perché in un quadro che non può non essere pessimista
Per quanto riguarda
Le condizioni del nostro sistema penitenziario
Riteniamo
Giusto anche valorizzare quanto
Di
Speranza per quanto esile esibissi MO
Quell'universo segnali
Diceva il Presidente Zingaretti un'occasione di riflessione e esattamente questo
E abbiamo voluto infatti
Collocare al centro di questo incontro
La lezione del professor Luigi ferraioli proprio su
La pena e la Costituzione
Ma abbiamo anche voluto introdurre
L'incontro
Con una lettura di voci e di voci femminili
Provenienti dal carcere
Dal sistema penitenziario italiano
L'attrice
Valentina Carnelutti
Leggera questa documentazione straordinaria è straordinariamente significativa volte straziante
Io la voglio ringraziare perché certamente non è stata scelta a caso
Valentina Carnelutti è persona che
Sul tema dei diritti umani ha mostrato grande sensibilità e costante impegno non solo nella sua attività artistica ma
Anche nella sua personale militanza è questa la ragione
Per la quale
Oggi è qui con noi leggerà dei testi
Che abbiamo
Collazionato dando ad essi incerto senso e una certa coerenza
E per questi testi io devo ringraziare la redazione di ristretti orizzonti
Devo ringraziare Luciana Scarcia e devo ringraziare leda Colombini
L'associazione a Roma insieme che una di quelle realtà straordinarie di cui parlava Nicola Zingaretti che da anni e anni svolge una benemerita
Attività
A tutela
Di quelli che sono gli essere umani più deboli che hanno a che fare col sistema penitenziario i bambini ma ora passo decisamente la parola a Valentina Carnelutti
Sì
Dunque
Alcune cose vi sembreranno un po'un elenco altre meno
Ma penso che l'elenco sia altrettanto importante
Quindi i posti disponibili nelle carceri italiane sono quarantaquattro mila seicento otto oggi proprio oggi dieci dicembre due mila dieci
I detenuti presenti sono sessantanove mila centosessantasei
Il trenta per cento sono tossicodipendenti
Il trentasette per cento sono stranieri il quaranta per cento sono in attesa di giudizio definitivo
Secondo stime attendibili sette detenuti su dieci fanno uso di psicofarmaci
Oggi
Nelle carceri italiane vivono quarantotto bambini da zero a tre anni detenuti insieme alle madri detenute
Trascorrono in una cella i primi anni della loro vita
Le donne detenute sono circa il cinque per cento e di loro si parla sei poco
Christine
Racconta
Dopo il solito tran tran all'ingresso in un altro istituto foto impronte le perquisizioni personali e del bagaglio e dopo aver avuto una prima impressione su ciò che mi attendeva cioè tempi duri mi sono ritrovata chiusa nella cella cui ero destinata
Cercavo di non guardare troppo le mura fatiscenti di non fare troppo caso alla Rete oltre le sbarre alla poca luce che filtrava dentro il sole però qui dentro non ci arriva mai questo sì mi preoccupava
Ma mi facevo coraggio
Dicevo che questa era un'altra sfida mi ripromettevo che nulla sarebbe riuscito a farmi regredire a battermi
E mi ci sono volute veramente forze immense per resistere
Quello che mi bruciava più di tutto era di aver rifiutato agli arresti domiciliari qualsiasi cosa sarebbe stata meglio dell'esperienza di Belluno
Mariani
Qualche anno fa quando venne arrestata messa in un piccolo carcere con altre venti donne mi sentivo doppiamente carcere alta
Le mura nelle sbarre furono il primo duro impatto con il carcere ma il secondo anche più duro viene dal fatto che non conoscevo nemmeno una parola di italiano e non potevo comunicare con nessuno
C'era una terribile barriera costituita dalla lingua
Per quanto posso vedere stanno in questo carcere in Italia con i francesi o l'inglese il tedesco non vai molto lontano
Io mi sono trovata handicappata in Italia Paese che vuole appartenere all'Europa procedendo in mezzo a una grande burocrazia di domandine documentazioni che ero costretto a firmare senza conoscerne il contenuto
Ho avuto bisogno di cure mediche e per spiegarmi utilizzato il dizionario non sapendo poi se il medico mi aveva capito
Per almeno due mesi mi ha prescritto della vitamina B per curarmi dei disturbi al cuore e la pressione del sangue alta ero vicino alla disperazione
Lo stesso vale per il mio primo interrogatorio mi è stata affiancata un'interprete francese invece che olandese
Così non ho potuto spiegarmi bene
Dietro richiesta del mio avvocato che sottoponeva al giudice il problema dei documenti scritti in una lingua che io non comprendevo il giudice rispose che io potevo ottenere i documenti scritti nella mia lingua pagandoli
Come potevo pagare essendomi stato sequestrato tutto il contante che avevo e non avendolo più riavuto indietro
Anche trovare un buon avvocato è stata per me è una cosa quasi impossibile e hanno affiancato un legale d'ufficio il quale invece di prendersi cura della mia difesa tutte le volte che lo incontravo mi spiegava che lui non poteva vivere con quello che gli passava lo Stato
Nel rimanente tempo dell'udienza mi parlava di una punizione da un minimo di dodici a un massimo di venti anni
Tutte le volte che lo incontravo con questi discorsi alla fine mi sentivo depressa almeno tanto quanto lui l'angoscia mi chiudeva la bolla fino a togliermi il respiro
In carcere le altre detenute mi hanno detto che la mia punizione sarebbe stata non più di sei sette anni e hanno fornito i nomi di diversi legali a cui ho scritto chiedendo se volevano assistermi ma con mia somma delusione nessuno si è fatto vivo per paura di non riscuotere la propria parcella
Essendo io una straniera e non avendo familiari vicino
Alla fine una mia cara amica mia presentato il suo legale che ha accettato di difendermi
Con questo avvocato potevo solamente parlare usando le mani
Con la porta aperta e alla presenza di un agente che poteva ascoltare tutto quello che dicevamo è stata una grande sorpresa per me questi metodi nel mio Paese l'Olanda non sono in vigore ma l'avvocato mi ha spiegato che in Italia sono normali
Di positivo ho trovato circa due mesi dopo l'arresto di poter frequentare un corso di lingua italiana
Il carcere è assenza e vuoto le vite dentro sono compresse schiacciate mutilate vite contenute interrotte ristrette
Cristina
Belluno
Carcere di alta sorveglianza secondo altre voci carcere di punizione definizione non del tutto esatta
Si finisce spesso a Belluno per punizione per aver infranto le regole da un'altra parte ma a Belluno ci si finisce anche per caso per essere stati arrestati in quel territorio per scollamento
Quando io sono arrivata lì eravamo in quattro detenute la Sezione Piccola suddivise in sei celle di cui una considerata di isolamento quattro cioè le piccole di tre metri per due e quaranta più una cella doppia
La prima impressione era di essere catapultata nel passato sì perché a Belluno l'orologio sembra sia restato fermo
Come allora la mia prima carcerazione di vent'anni addietro quando ti scontrarmi solo con violenza fisica e psicologica quand'eri condannata all'inattività
A Belluno e così niente corsi professionali niente volontariato niente di ricreativo niente di niente
Nessuno scambio di parole che non sappiano di detenzione ristrettezza malessere solo cancelli sbarre telecamere porta elettroniche e ogni parola viene ascoltata
La privacy è inesistente neppure le telefonate i tuoi carico e farle con intimità il telefono è situato in mezzo alla Sezione accanto al tavolo degli agenti
E nonostante si allontanino mentre parli non possono non sentire lo stesso vale anche per chi sta in celle può dire ogni parola nel caso in cui fosse interessato questo difficilmente accade perché a nessuno interessa nessunissima cosa
Si rileva praticamente riempiendosi di psicofarmaci che vengono distribuiti generosamente e questo non solo a Belluno ormai si usa così ovunque
C'è anche chi si taglia chieda Focal materasso ti sbatte porte che urla un'esperienza di disagio di angoscia e di ansia
Ma nessuno sa più ascoltare nessuno sente e chi si sente si gira dall'altra parte ho alza il volume del televisore
Se poi c'è qualcuno che ascolta veramente vorrebbe accorrere non gli ha consentito il cancello del blindo si blocca e impotente se costretta fermarti provi a chiamare ma pure questo è vietato
Io stessa ho dovuto ascoltare una telefonata tra una detenuta e sua madre per sentire commenti del tipo non ti vergogni chiedere a tua madre di mandarti i soldi e poi ancora ma perché non ti tagli che meglio
A volte pare che
Ci sia chi si è abituato a vedere soffrire noi detenuti se ci succede qualcosa ci facciamo del male
I procuriamo solo un fastidio in più
Dovete avvertire il medico fare verbali chiamare i soccorsi spostare la detenuta che si è tagliata in un'altra cella e nel caso in cui viene chiesto l'isolamento togliere il fornello piatti lenzuola e lasciarla in cella con niente di niente
Solo la possibilità di fumare anche se accendino e sigarette si devono chiedere la gente di volta in volta
A Belluno preso il mio primo rapporto disciplinare perché in tutte le mie altri carcerazione non era mai successo che io offendersi un agente come comportarsi in modo poco corretto e voglio aggiungere che mi sto facendo il dodicesimo anno di galera ho imparato veramente tante cose in galera
Tra cui prima di tutto l'autocontrollo
Ho imparato a dire sempre tutto ma senza offendere detesto la volgarità le bestemmie le parolacce sono cose che non stanno bene imbocca una donna
Patrizia
Bisogna mettere che pure da detenuta mi è possibile non soffocare la mia affettività avendo la possibilità di periodici colloqui e telefonate che permettono un confronto immediato con i miei sentimenti
La vera valvola di sfogo però sono le lettere la cosa più bella in assoluto infatti non hanno orari non impedimenti nessuno può interrompere
Alle lettere poi affidare tutto desideri emozioni paura lacrime tramite la carta poi confessare scoprire farti scoprire giocare litigare far pace far compagnia voler bene conquistare amare soffrire
In una lettera ti puoi raccontare inventare fantasticare immaginare viaggiare Volare evadere
Tornare qui e sorridere tutto si può in questi fogli di piccola grande libertà poi anche stuzzicare provocare ritira arti buttarti ripensarci sedurre farti sedurre fare l'amore fare sesso
Sessa ecco il punto dolente per noi recluse credo sia una parte integrante dell'affettività uno stimolo umano un desiderio legittimo ma proprio nel momento in cui forse avremo più bisogno di essere assicurate anche in questo ci viene negato
Palliativi ne esistono eccome ma palliativi appunto come l'autore ottimismo l'omosessualità sull'autoerotismo non voglio soffermarmi appartiene alla sfera più intima di ciascuna di noi
Dell'omosessualità ne posso accennare per averlo osservata vissuta in terza persona
Ho conosciuto compagni che hanno avuto di queste esperienze magari solo per bisogno d'amore di attenzioni per sentirsi importanti per poterne parlare per trovarci per essere alla moda o per passate delusioni
Anche questa è una piccola libertà ognuna se consapevole e libera di scegliere come meglio vuol farsi la carcerazione purché il tutto sia nel rispetto delle altre compagnie quello che non sopporta la prevaricazione
Grazie
Nel corso del due mila dieci all'interno delle carceri italiane sono morti centosessanta detenuti un quinto per cause ancora da accertare
Per alcuni di essi sono in corso indagini per altri processi penali e civili
Queste morti sono spesso taciute talvolta occultate talora gravemente manipolate i familiari vengono spesso esclusi ignorati negati
Alto bien sino quarantaquattro anni muore nel carcere capanne di Perugia nell'ottobre del due mila e sette viene arrestato insieme alla moglie Roberta radici per coltivazione di marijuana due giorni dopo l'ingresso in carcere vi anzi no viene trovato morto nella cella
La causa del decesso della rottura di un aneurisma cerebrale
Altro che anzi non la moglie hanno un figlio frutterà non ancora diciottenne
Questo è il racconto di Roberta della moglie
La domenica mattina mi sono svegliata non mi sentivo bene arrivata una gente che ha detto ora dice desiderata giù
Mi sono seduta il fatto sedere questo personaggio che mi si è parlato davanti vestito in borghese si è presentato come il vice ispettore capo ha detto io signora stava andando a caccia e sono qui apposta per lei
è cominciato a chiedere suo marito soffre di svenimenti
Dico no perché cosa è successo signora mi risponda soffre di cuore a qualche problema al cuore mai svenuto forse lei non lo sa di convivo con lui da sedici anni non mi risulta per niente dove alto me lo dica
Stanno portando all'ospedale Silvestrini per cercare di salvarlo l'anno già intubato gli faranno una lavanda gastrica insomma bofonchia tu qualcosa
Mi dica lo possiamo ancora salvare chiami medici glielo dico al che dicono no assolutamente di cosa parla va bene torni sulle faremo sapere
A mezzogiorno torno alla gente che dice radici Roberta scarcerata prenda la sua roba
Io prendo tutte le cose scendo e mi ritrovo ancora con il vice ispettore capo è un altro personaggio che non so chi sia ma vestito anche lui in borghese e con l'aria di essere uno che avesse da fare
Appena finito di firmare chiedo quando posso vedere alto e questo mi ha risposto letteralmente signora martedì dopo l'autopsia
Ilaria Cucchi
Un maresciallo dei Carabinieri ha citofonato a mia madre se fatto aprire il portone è salito
Poi ha suonato il campanello d'ingresso ma mandata da perire buongiorno signora ha detto
Dovrebbe venire con noi in ufficio per una notifica c'è una macchina giù che ci aspetta
Adesso non posso una nipotina con me deve venire lo stesso signora ha insistito il maresciallo mi dia il tempo di organizzarmi tra una mezzora posso venire io da sola ha risposto mia madre no e meglio con noi
Mi dispiace ma ora non posso il carabiniere si è allontanato di qualche metro preso il suo telefonino composto un numero si è messo a parlare
Poco dopo si è rivolto nuovamente a mia madre ho risolto in un altro modo torno io tra qualche minuto va bene ma di che si tratta approvata chiedere la mamma con un punto di inquietudine
Niente di preoccupante per il solo rispondere a qualche domanda ha spiegato il maresciallo prima di andarsene
Poco dopo ha suonato di nuovo la porterà in compagnia di un collega mia madre aperto con Giulia in braccio prego accomodatevi
Sono entrate sono andati in cucina il maresciallo aveva dei fogli immane mentre andata in cerca degli occhiali la mamma sentito il carabiniere dire all'altro prende la bambina metterà nel box
Perché ha domandato mia madre quindi eretta signore meglio risposto il maresciallo porgendo lei fogli sono passati pochi attimi nello studio di papà io stavo compilando una denuncia di successione
è squillato il telefono fisso risposto pronto salì subito era la mamma era agitata ho pensato a mia figlia ma cosa è successo ho detto salì subito riattaccato
Prima di salire in casa di mia madre ho riordinato le carte su questa collaborando spento il computer la luce ho chiuso a chiave la porta dello studio di papà
In ascensore mi chiedevo cosa potesse essere successo ma non trovavo risposte mia madre era stata perentoria salì subito la mi era parsa agitata
Arrivata sul pianerottolo sono entrata e me la sono trovata davanti in piedi la faccia di pietra che c'è
Ho domandato Serrone morto ha risposto
Sul momento non ho capito forse non ho voluto capire Marchetti ICI sia morto sono venuti i carabinieri guarda nello strato il foglio lasciato dal maresciallo in aveva fatto firmare una copia dicendole purtroppo devo darle una brutta notizia suo figlio deceduto
Come non lo so hanno e non dicono niente
E davanti all'incredulità di mia madre aveva aggiunto noi non c'entriamo la divisa non ha colpa
Lei no ma qualcun altro si
Non so che dirle signora mi dispiace arrivederci
Mia madre mi aveva subito chiamato adesso era lì ancora incredula e tremante con quel pezzo di carta in mano
C'era un'intestazione con lo stemma della Repubblica italiana e sotto legione carabinieri Lazio Stazione di Roma Tor Pignattara poi una formula che non avevo mai sentito né letto prima
Decreto di nomina del consulente per accertamenti urgenti non ripetibili l'autopsia
Manuel Elia Antonio ventidue anni muore nel carcere di Marassi nel luglio due mila otto doveva scontare cinque mesi una settimana
Scusate doveva scontare cinque mesi e una settimana dopo il decesso sarebbe dovuto uscire è stato trovato nel bagno della cella con una bomboletta di gas in mano la morte è stata classificata come suicidio in seguito ad inalazione di gas
In una lettera alla madre scritta qualche settimana prima denunciava di essere tenuto spesso in isolamento di subire violenze di essere costretto ad assumere elevate dosi di psicofarmaci
Mariella Antonio
All'ospedale San Martino non mi è stato permesso di girare il corpo di mio figlio e di controllare la schiena ma mi sono reso conto che indossavano indumenti non suoi mi è stato impedito di fotografarlo di toccarlo
Ho accarezzato il viso di mio figlio della pelle veniva via come se fosse stato bollito come viene via l'abbronzatura sotto la doccia
Si vedevano benissimo tracce di sangue si calato ripulite fortunosamente
Il giorno del funerale mi reco presto nella camera mortuaria come mi era stato detto di fare per poterlo vestire
Trovo invece tutto già pronto e io e gli altri familiari veniamo sollecitati a sbrigarci non ci hanno lasciato il tempo di salutarlo
Ho già detto prima che oggi nelle carceri italiane vivono quarantotto bambini dai zero ai tre anni
Dieci anni fa una legge tentò di liberarli ma riuscì solo in parte nel suo intento per le straniere le nomadi per quelle senza fissa dimora o che sono imputati o condannati per gravi reati
La possibilità di uscire assai ridotta quindi i loro bambini per i loro bambini la cella diventa l'orizzonte quotidiano
Svetlana
Per la madre oltre alla condanna c'è nel caso di una piena lunga e rischia di essere dimenticata che forse è un'angoscia ancora peggiore della pena stessa
Sono venuti ad arrestarmi in albergo verso le dieci di sera quando i bambini ormai dormivano io svegliati ho cercato di calmarli e spiegare loro che si andava a fare una passeggiata
Loro erano impauriti perché vedevano degli estranei che giravano per la stanza toccavano dappertutto buttando sotto sopra ogni cosa
La notte in questura per i piccoli non è stata troppo traumatica perché sono gli addormentati fino al mattino
Quando giunto il giorno mi hanno comunicato che il bambino più grande sarebbe dovuto andare in un istituto perché di età superiore ai tre anni aveva tre anni a un mese ho cominciato a piangere con mio figlio che mi guardava e non capiva
Durante il tragitto verso il carcere ho cercato di calmarmi dispiegare al piccolo che saremmo stati divisi solo per qualche giorno ho inventato alcune Bugie per tranquillizzarlo
Dopo l'entrata in istituto la bambina chiedeva di suo fratello così la farsa delle bugia andata avanti
La bambina all'inizio ha continuato a chiedere di suo fratello di suo padre non mangiava quasi niente era nervosa si svegliava durante la notte fortunatamente restate così potevo portarla l'aria anche se alcune volte lei chiedeva di uscire ma non era il momento adatto
Suo fratello era in un istituto religioso dove sicuramente l'ha trattato bene ma incontrava gravi difficoltà in primo luogo perché nessuno parlava la sua lingua così la solitudine ancora più accentuata
Anche oggi che è più grande non vuole saperne di venire in Italia
Simone è innocente a quattro anni e mezzo per quasi tre anni è stato in una cella al carcere della Giudecca Venezia
Entrato in carcere che aveva pochi mesi assieme a sua madre Tiziana è uscito un anno e mezzo fa a tre anni mentre lei rimasta dentro
Era solo ed è finito in una comunità
Tiziana
Sono stata dentro più di quattro anni i primi tre avevo commessi moneta e me l'hanno tolto Martina è stata fuori ha vissuto la mia sorella non so per quale dei miei figli è stato più difficile
Pensavo che Simone sarebbe stato meglio con me era così piccolo non la Tavo io dormiva con me
Però la galera e la galera anche sei tua madre accanto Martinara liberali sicuramente avrà avuto una vita più normale con la zia ma per quattro anni non ha avuto la mamma vicina si sarà sentita abbandonata
Quando veniva a trovarmi con mia sorella guardava Simone continuava a chiedermi mamma perché io non posso stare qui Conte
è difficile spiegare una bambina che quello che suo fratello può fare perché a meno di tre anni a lei è negato
Quando ha compiuto tre anni è stato brutto sapevo che me l'avrebbero portato via aveva cominciato a parlare
Per un anno l'ho visto sulla i colloqui me lo portava una signorina credo una volontaria un'operatrice di questa comunità non lo so mi chiedeva sempre quando posso ritornare con il tema quanto possiamo stare insieme
Capito non mi chiedeva quando esci voleva tornare dentro perché l'unica realtà che lui ha conosciuto in qui è cresciuto era il carcere qui aveva dei punti di riferimento brutti magari ma li aveva
Maria
Io
Ciò a mio marito a Viterbo e il colloquio lo faccio di sabato il giorno libero dal lavoro a settimane alterne insieme alle figlie
Mi alzo alle quattro e mezza preparo peso in pacchetto e parto ora di viaggio e alle otto e mezza siamo davanti al carcere
Do uno sguardo agli altri parenti che stanno già lì alcuni quelli che vengono da lontano passato la notte in macchina nello spiazzo di fronte
Dopo la fila per i documenti entri in una sala con la bilancia per pesare il pacco aspetti circa una mezzora se va bene ti controllano anche le scarpe
Passi per un grande garage percorri un corridoio e vai al colloquio che si svolge nell'area verde dove ci sono tavolini panchine giostre poi mangiare insieme
Ho conosciuto tante carceri Rebibbia c'è più rispetto
Quello più brutto è stato Poggioreale
E la perquisizione che facevano abbassare le mutande se avevi le mestruazioni che facevano buttare l'assorbente e te ne davano uno loro e poi ti facevano la perquisizione manuale da capo a piedi
Una volta era andata con mia figlia piccola di due mesi e non hanno fatto portare dentro il biberon con il latte neanche con la perquisizione
Un'altra volta durante il colloquio allo cammina scappa la pipì chiedo di uscire un momento ma quando prova rientrare mi viene detto che non è più possibile
Sonia
Il colloquio è l'unico momento di contatto ma è doloroso parlarne perché vedi tutti prepari all'appuntamento settimanale con ansia non vidi l'ora di arrivare a parlare con lui
Poi quando sei lì finisce che ti dici sono stupidaggini oppure magari c'è la guardia sgarbata che ti fa passare il buon umore
Per me poi andare a colloquio significa ogni volta fare i conti con tutta la mia storia anzi è il mio corpo che mi avvisa che sta per rinnovarsi un dolore antico fin da quando andavo bambina a trovare mio padre in carcere
Appena vedevo le mura del penitenziario minima un gran mal di pancia dovevo andare in bagno
La stessa cosa mi capita ora ogni settimana con inizia a vedere la porta di Rebibbia eccola che la mia faccia si ribella
Nei colloqui non puoi avere uno scambio vero non riesce a parlare neanche dei problemi seri che ai mica potevo andare di rilevavano staccato la luce o cavo finito i soldi gli dicevo tutto ok e cercavo insieme a lui di trovare la forza di andare avanti
In fin dei conti la vita della nostra famiglia si è svolta quasi tutta in carcere compleanni feste eccetera tutto dentro fissato nelle foto o centinaia di foto appese alle pareti di casa nei cassetti
Il nostro rapporto vive con le foto i ricordi
Prevalgono è vero i ricordi dolorosi ma senza quelle foto io non potrei vivere oggi ogni tanto me ne vado a guardare invitano Gioia e poi ci sono le lettere o un pacco di lettere così perché ci scriviamo ogni giorno
L'unica cosa che mi ricordo di quando sono entrate in carcere
è la paura
Ho avuto paura di non rivedere più mia figlia di quello che mi sarebbe successo ho avuto così tanta paura che mi sono dimenticata di tutto mi sono sentita spogliata non solo dei vestiti ma anche dei ricordi all'improvviso ho visto tutto grigio
Quando è stato un paio di pantaloni lunghissimi misurati prima che mi chiamassero le scarpe quei tacchi e poi le uniche scarpe disponibili delle ciabatte come essere piedi scalzi visto che l'inverno nello stato di sospensione in cui mi trovavo non me ne sono nemmeno resa conto
Ho iniziato la mia vita ristretta perennemente in pigiama vagando all'interno del carcere nella speranza di orientarvi un po'fisicamente ed emotivamente ho sofferto moltissimo e per questo ancora soffro per la separazione dei miei cari
In questo credo che noi donne abbiamo vita più dura rispetto i detenuti maschi io non solo sento la mancanza di mia figlia ma mi sento in colpa con lei per averla lasciata sola fuori per non esser lì accanto e protegge la nel momento del bisogno
E poi probabilmente mi sono voluto a punire hanno più avuto le mestruazioni mi sono lasciato andare a uno stato di abbrutimento così sono passati tre mesi per inciso
Pensavo che mi restituissero le mie scarpe non è successo pensavo che avrei avuto la collana che ho sempre portato ma non ho visto che nemmeno quella
Maternità negata affettività negata sessualità no negata accessori negati piccoli ma importanti frammenti di femminilità rinchiusi all'ufficio valori
Mi sarei
Più sentita donna in carcere
Avrei più sentito la mia identità non solo di persona ma anche di genere un'identità che solo il pacco di assorbenti incluso nel kit distribuito i nuovi giunti continuava a ricordarmi
Che nonché una mattina mi sono svegliata mi sono finalmente guardata allo specchio
A faccia gonfia l'umidità del carcere non perdona due sopracciglia folte una ricrescita bianca tanto evidente come la situazione in cui mi trovavo ero detenuta
Cavolo ad un mostro
Invece adesso ci sono delle parole di uomini e devo fare una
Brevissima introduzione
è una poesia collettiva che hanno scritto dei detenuti in attesa di giudizio a Regina Coeli nel corso di un laboratorio che ottenuto due anni fa con questi detenuti
Era un lavoro sulla scrittura e sull'autobiografia
Niente
Hanno messo tutte queste parole sul tavolo ritagliate nell'anno composte
E l'idea era quella di raccontare
In una poesia alla loro biografia
Sogno sempre stavo a casa
Serve a farmi mantenere la speranza ne ho bisogno se no divento vuoto
La mia anima resta innamorata di quella solitudine che abbiamo tutti paura
La mia famiglia mia famiglia i miei figli è una mia cara amica cose strane
Sogno quello più grande l'ho realizzato avere un figlio
Avere una figlia la cosa più grande che ho sognato di avere una figlia la Lazio che vince la Champions giocava a pallone
Nel cassetto moriva di fame tanti di quei soldi che in vita mia non li ho mai visti la giustizia sogno la giustizia la mia famiglia poter scegliere la vita che conviene
La verità e come la vita senza non si può vivere
La verità è l'universo il cielo la libertà il mio futuro i miei fratelli i miei cari defunti infinito tutti ne hanno uno amore tutto non esiste non ha frontiere
Mia nonna amore mia nonna la mia famiglia i miei figli mia moglie il più grande lei mia moglie non si può comprare ornato solo una donna
Non ho mai avuto una vera storia d'amore la mia famiglia qui da lei anche la mia vita sono andato al cinema e ho visto un film d'amore
Questa sera c'è un film d'amore la mia squadra amo le cose belle la vita la libertà
Amore è una cosa troppo permaloso e sensibile bello fraterno tutto quello che si fa in questa vita
Senza tutto diventa un caos senza senso niente pregiudizi la pace nel mondo la ricerca della felicità mamma mia quanto mi manca mio amore perché tanti parlano d'amore
Cibo
Mangiare un grande tesoro come quando stai su un'isola deserta non trovarne fatale voglio mangiare McDonald's voglio mangiare cinese voglio mangiare arabo indispensabile quand'ero piccolo mi piaceva mangiare tanta frutta
Mia sorella mangiava tanta cioccolata mio padre cucina spesso il brodo ed era tanto buono le cose che cucina la mia non erano diverse sempre più cattivo sempre di più
Oggi molti Paesi si trova con difficoltà
In altri si procura più facilmente andare con i miei amici da McDonald's ottimo quello casareccio il romantico con cui posso conquistare tante vittime bucatini all'amatriciana carbonara Ariccia
Il pranzo la domenica con la mia famiglia la scusa per tutte le guerre sempre qui dentro ogni tanto fa schifo sesso
Non c'è bisogno di alcuna introduzione fa bene senza non posso vivere sfogo serve sempre non lo faccio da due anni quando facevo era una cosa magnifica volte più se ne fa più se ne ha voglia desiderio
Con la mia ragazza lo facevo sempre nella foresta una volta alle sette del mattino l'ho fatto in un parco giochi dentro la casetta dei bambini è una cosa veramente bella per tutti gli uomini
Anna e come i soldi che chiamano altri soldi invece niente chiama niente senza il mondo sparisce
Senza il mondo sparisce Combal sessantanove mi serve per rimanere lo stesso la cosa più importante della vita me la farei proprio una bella scopa ATA ognuno sogna di farlo con una grande star la mia non c'è più Brigitte Bardot
Pensiero che regala dieci minuti di evasione dal carcere violenza la società non mi fa paura sfogo stupro pedofilia dappertutto fa piangere i parenti figli le mogli
L'anno scorso mano rubato il portafoglio ma non è nato
Con altri miei amici abbiamo Vito intanto una donna una cosa non giusta non sono mai stato d'accordo con chi stupra
Tante volte serve per aggiustare le cose non sopporto la violenza sulle donne gratuita e stupida tutti i nostri comportamenti non mi piace sono finito sempre in carcere niente non piace a nessuno la violenza per molti è un affare prima deve uscire solo così si può fare esistere la pace prevaricare verità
Verità una cosa bella non l'ho mai detta da mantiene parenti non l'ho mai detto davanti ai giudici
Ho sempre amato una mia amica mi manca tanto mio fratello in Italia non ce n'è più verità in Italia non ce n'è più oggi fa male ogni tanto il mio sogno tante volte dà fastidio
Però fare i propri una canna un giorno spero che uscirà la verità su tutti i misteri italiani per vivere devi fare di tutto razzismo Dio libertà
Diteci permette di cambiare la propria mentalità è quella di una nazione intera la usiamo quando conviene la fede
Quando ero piccolo mia madre mi menava sempre perché non dicevo la verità non mi piace tanto dire la verità
Grazie
Ringrazio davvero tutti esso di farlo
A nome dei presenti ringrazio
Valentina Carnelutti per il lavoro di ricerca e di interpretazione
Che ci ha voluto regalare
Ora chiamo qui al tavolo della Presidenza
Luigi ferraioli
Filosofo del diritto
Autore
Dei più importanti testi
Sulle questioni
Del garantismo
Autore
Appena qualche anno fa di un opera importantissima
Principi a iuris teoria del diritto
E della democrazia
Si deve
All'Hui
E al suo lavoro di decenni
E a quello di pochi altri che con tanta pazienza intelligenza hanno lavorato su queste tematiche se
Il nostro Paese ha avuto
Una riflessione profonda
Fondata scientificamente sulle questioni della pena
Luigi ferraioli al quale cedo volentieri la parola
Farà quella che abbiamo detto terra quella che abbiamo detto
E abbiamo definito una lezione proprio su
Pena e Costituzione
Conclusione
Abbiamo chiesto a tre parlamentari che successivamente presenterò di intervenire
Su ciò che Luigi ferraioli appunto adesso ci dirà
Prego
Grazie
Ringrazio innanzitutto
Per avermi Luigi Manconi per avermi invitato
A fare questa relazione sul
Sulla pena sul suo senso su un suo fondamento costituzionale
E io penso che
Una riflessione
Sulla pena sulle sue condizioni di legittimità costituzionale
Non può non muovere da la classica antica domanda perché punire
Cosa è che giustifica
Questa seconda violenza che si aggiunge alla violenza
Del delitto
Cos'è che la giustificata sul piano morale innanzitutto ma anche sul piano giuridico costituzionale
Non dimentichiamo che la pena e privazione di un diritto fondamentale la libertà personale
Forse il più rilevante dei diritti fondamentali
E come abbiamo ha preso da queste bellissime l'uscita dal carcere non è soltanto privazione di un tempo di libertà
è privazione di identità privazione di dignità di affettività di socialità e privazione in sostanza di vita
E dunque
La
Giustificazione del carcere non può che fondarsi
Sulla capacità di queste misure
Così atroce
Di
Prevenire o quanto meno ridurre o quanto meno minimizzare
Violazioni di diritti fondamentali altrettanto garanti
Altrettanto per l'appunto inaccettabili
E questo l'insegnamento che ci viene dalla nostra tradizione illuministica
Beccaria conclude il suo dei diritti e delle pene con quello che chiama un teorema
Perché ogni pena scrive non sia una violenza e di uno di molti contro un privato cittadino deve essere essenzialmente pronta necessaria e la minima delle possibili
E Montesquieu scriveva dieci anni prima nelle tre persa anche la civiltà di un Paese
Si misura dalla mitezza delle pene
Ebbene cosa vuol dire pena minima necessaria cosa significa minimizzazione dell'attivo
Vuol dire che la pena si giustifica se e solo se
è in grado di minimizzare
La violenza
Nella società non solo la violenza dei delitti ma anche la violenza delle reazioni informali e diritti la violenza delle vendette la violenza
Appunto
Delle parti sociali solidali con la vittima la violenza degli apparati polizieschi che senza limite controllo sarebbe sfrenata
Si giustifica soltanto sei ha realizzato questa minimizzazione
E questo dobbiamo valutarla posteriori contingentemente pena per pena
Una prima si giustifica solo se è un'alternativa
Alla legge del più forte che eviterebbe in sua assenza si giustifica nel nostro modello costituzionale fondato sulla garanzia della dignità della persona della libertà personale degli altri diritti fondamentali
Soltanto se
Legge del più debole in alternativa alla legge del più forte che implicherebbe in sua assenza
Nella società selvaggia
Che pure
Avrebbe ovviamente le pene le punizioni informale all'insegna della legge del più forte questo è l'unico fondamento razionale della pena e oltre che costituzionale
La pena il diritto penale legge del più debole solo così si giustifica che nel momento del reato e la vittima ma nel momento del processo e l'imputato
E nel momento dell'esecuzione del detenuto e solo se riesce ad essere legge del più debole
In alternativa alla violenza brutale selvaggia che si produrrebbe in sua assenza perché dobbiamo essere consapevoli
Che l'abolizione del diritto penale non risolverebbe il problema produrrebbe una società per l'appunto selvaggia fondata
Sulla violenza del più forte o su meccanismi disciplinari sulla soppressione brutale di diritti fondamentali dunque questo è lo scopo giustificando e della pena è solo questo
E purtroppo dobbiamo riconoscere mi fa piacere che ci siano qui dei parlamentari che purtroppo non sono questi gli scopi di soli scopi per asserviti dal diritto penale per le politiche penali
Tra questi scopi se n'è inserito un altro che ha uno scopo paradossale che segnala una straordinaria aporia
Nella democrazia
La pena è il diritto penale come strumento di facile cattura del consenso
Che fa leva sulle paure e che alimenta le paure
Proprio perché
Da queste paure la risposta penale
Molto spesso inutile sproporzionata eccessiva trae consenso facile consenso sul piano elettorale ci sono dei dati statistici che fanno decisamente paura
La criminalità nel nostro Paese nonostante le mafie le camorre è diminuita
Il numero degli omicidi che in Italia alla fine ottocento
Era di circa quattro mila all'anno con una popolazione circa la metà rispetto all'attuale negli anni Cinquanta era di mille cinquecento
Ed è arrivata a scendere in questi ultimi dieci anni a circa seicento alla
Un numero incomparabilmente inferiore
Non solo a quello del passato
Quando nel senso comune si supponeva che si suppone che appunto lecita erano sicure
Mentre di mente inferiore anche la criminalità negli Stati Uniti nell'America latina dove forse per il facile uso la facile l'accesso alle armi
Gli omicidi si contano in migliaia circa ventimila negli Stati Uniti in Brasile appunto arriviamo a cifre circa trenta trentacinque mila all'anno
E anche i furti e certamente le lesioni personali sono diminuite e tuttavia è
Cresciuta enormemente la percezione dell'insicurezza ed è cresciuta grazie a quella fabbrica della paura
Che è diventata la televisione
Se tutti e seicento delitti
Che si consumano in Italia vengono raccontati quotidianamente se i telegiornali si aprono per l'appunto sempre o comunque sempre più spesso con la cronaca nera
Se delitti efferati diventa no per l'appunto la principale o comunque una delle principali fattori di aumento degli ascolti per cui ci sono dibattiti in televisione di pensiamo accompagna Avetrana eccetera
Si costruisce la paura la percezione di vivere nella giungla
E guardate che
La diffusione della paura e la percezione dell'insicurezza in contrasto con la diminuzione oggettiva del
Criminalità a sua volta è un fattore criminogeno perché la paura
Riduce i legami pensione sociali gli affitti l'affidamento reciproco genero ostilità nei confronti
Per l'appunto del vicino soprattutto del diverso
E
L'appello la legislazione penale contro i diverso in particolare contro gli immigrati è la più irresponsabile
Perché genera un'antropologia della disuguaglianza la percezione dell'immigrato comuni pericoloso un potenziale come un possibile nemico
Genera un decretazione di tipo razzista del nostro la Società della nostra cultura
E io credo che davvero la legge degna della nostra Repubblica per un'altra storia sia stata quella che ha introdotto
Il delitto di ingresso clandestino che di fatto a di nuovo reintrodotto la figura della persona illegale fuorilegge
Che per la propria identità e per il proprio status è per nature indipendentemente da quello che ha fatto e solo per quello che
Persone illegale e dobbiamo allora
Renderci conto
Di fronte a questa
Questo è un problema non soltanto italiano
A livello mondiale direi che c'è questo nesso
Tra democrazie paura la paura è sempre stata una grande risorsa del potere può essere usata in due modi o mettendo direttamente paura o facendo leva sulla paura
E presentando la risposta alla paura come un antidoto che è un antidoto illusorio
Che ha è alla base di tante parole d'ordine a cominciare da quella assolutamente illusoria ed assurda della tolleranza zero
Che Francesco Carrara centocinquanta anni fa chiamava una pazza idea
L'idea che il diritto penale possa essere considerata una bacchetta magica
E che soltanto nominando dei fatti come reati si possono per l'appunto esorcizzare i reati
Soltanto diceva mettendo un poliziotto alle spalle di ogni cittadino e i carrarmati sulle strade si può forse illudersi di ridurre la criminalità ma è chiaro che questa idea della tolleranza zero non può che provocare il terrorismo penale ed è un'idea illusoria come del resto dimostra dove è stata messa in atto negli Stati Uniti dove appunto questa parola d'ordine
è stata coniata per essere poi esportata in Europa
Abbiamo una criminalità che è esattamente la stessa di trenta quaranta anni fa
E una quantità un'espansione un'esplosione dalla popolazione carceraria che è arrivata due milioni e mezzo di persone una carcerazione di massa della povertà soprattutto della popolazione nere
Due milioni e mezzo cioè circa la dieci volte la quantità di detenuti che erano detenuti negli Stati Uniti soltanto quaranta anni fa
Una proporzione freddi uno accento dieci volte
La quantità dell'Europa e la quantità della stessa Italia dove pure abbiamo avuto un aumento della popolazione carceraria del tutto disancorato dalle statistiche della criminalità
Ecco io penso allora che una politica razionale in materia di diritto penale in materia di pena deve innanzitutto abbandonare considerare comunque illegittime in contrasto con lo spionaggio costituzione
Questo falso scopo
Questo uso demagogico che è stato chiamato populismo penale
Populismo penale precisamente quella strategia politica diretta a ottenere il consenso
Sollecitando assecondando e alimentando le paure
Fornendo una risposta illusoria in termini per l'appunto di sicurezza con inasprimenti punitivi inefficaci perché c'è un principio elementare in materia di prevenzione penale
Quanto alla capacità di prevenzione dei reati
Esercita tra dalle pene
Che è massima nei confronti dei reati che per l'appunto possono essere evitati come ovviamente innanzitutto gli omicidi reati contro la persona e tutti i reati contro la pubblica amministrazione di reati dei colletti bianchi mentre invece i reati
Della Trinità di sussistenza di strada
Sono reati che ovviamente devono essere puniti ma non possiamo illuderci che l'aumento delle pene possa avere un qualunque effetto visto che di questo momento i potenziali delinquenti non vengono neppure a conoscenza
Non c'è nessun effetto deterrente servano soltanto a soddisfare per l'appunto le paure pure
A soddisfare il desiderio di vendetta l'insicurezza che a sua volta uno dei fattori e dei veleni anche
Della nostra democrazia
Detto questo allora qual è la risposta e razionale
La risposta è razionale more precisamente dei due scopi giustifica antiche cose giustificato punire
E come è giustificato punire
Noi qui ci troviamo di fronte ad un'inflazione
Del tutto patologica del diritto penale un'infrazione in forza della quale
Il numero dei reati il numero delle leggi penali è arrivata a diverse migliaia tanto che
La Corte costituzionale
Ha dovuto dichiarare bancarotta in materia penale affermando che il principio che l'ignoranza della legge non scusa
è un principio che va archiviato perché in molti casi questi ignoranza non è evitabile neppure non evitabile dei più esperti penalisti
E allora noi dobbiamo incominciare a rendersi conto che innanzitutto c'è un nesso molto stretto
Tra
Garanzie penali e processuali ed efficienza
Tranne in imitazione del diritto penale ed efficienza solo se riduciamo
Ai reati più gravi solo se consideriamo il diritto penale la pena un'extrema ratio
Solo se l'ancoriamo in quanto gravissima violazione di diritti fondamentali
Violazione per l'appunto prevista per anche dalla Costituzione l'articolo tredici lo prevede la libertà personale può essere privata soltanto per l'appunto attraverso la pena insomma è Nappo real se vogliamo dello stato di diritto
Solo se però ancoriamo ad appena alle violazioni più gravi dei diritti fondamentali cioè l'omicidio le lesioni gravi reati contro la persona contribuendo i fondamentali è giustificato per vedere
L'intervento del diritto penale
Questo vuol dire che
Il rito penale
Dovrebbe
Essere bonificato da tutta quell'enorme quantità di reati le contravvenzioni reati puniti console pene pecuniarie che hanno l'unico effetto di burocratizzare l'amministrazione della giustizia
Parliamo di milioni di processi ogni anno ma la gran parte dei quali sono per decreto penale attraverso
Meccanismi alternativi al dibattimento processi sommari eccetera
Tutto questo dovrebbe essere eliminato eliminato dal diritto penale e fronteggiato con strumenti diversi di carattere amministrativo di illeciti e miseria la vecchia appunto idea della depenalizzazione un'idea peraltro
Che può essere realizzata soltanto a una condizione qui io vorrei riproporre un arco di una proposta che da anni e non mi stanco mai di ripeterlo ogni volta che mi capita di tale diritto penale soprattutto se ci sono dei parlamentari
Occorre rifondare la legalità penale
Contro le leggi d'emergenza alle leggi d'occasione rifondare la legalità penale significa rifondare la riserva di legge
Trasformandolo in una riserva di codice
Tutto nel codice nulla fuori del codice non è possibile che abbiamo dieci mila leggi il Codice penale dovrebbe essere conosciuto da tutti
Dei cittadini comuni ancor prima che dagli avvocati
Il codice fu pensato nell'età dell'illuminismo come un'alternativa a quella che oppose chiamava quella giurisprudenza disordinata di giudici disordinati
E allora costruiamo un Codice scriviamo in un testo unico accessibile a tutti
A garanzia della certezza del diritto della libertà contro l'arbitrio dell'uguaglianza davanti alla legge ciò che per l'appunto previsto come reato
Prevediamo le pene in un codice è chiaro
Ma che esaurisca tutto
Il diritto penale
Ebbene oggi a quella giurisprudenza dei giudici disordinati di cui parlava Hobbes si è sostituito l'una legislazione di legislatori ancor più disordinate
Che hanno prodotto la regressione del diritto penale al diritto pre moderna
Facendo pesare sui cittadini un'ipotetica l'incertezza del diritto nessuno sa
Il
E anche l'abbassamento del senso comune in materia di rito penale perché quando
Vengono previsti come reati contravvenzioni o a fatti bagatellari previsti magari come presupposto e di pena detentiva
Viene meno il nel senso comune la percezione di ciò che è illecito
La differenza tra ciò che è il reato e ciò che viceversa è una semplice infrazione
Riserva di codice vorrebbe dire
Tutto nel codice nulla fuori dal codice ovviamente non c'è da essere ottimisti in
Sessant'anni di Repubblica non siamo riusciti neanche a riformare il Codice Rocco e tuttavia
è questa la prima sfida se vogliamo appunto rifonda
Dare con la legalità la certezza e l'uguaglianza e soprattutto la minimizzazione delle pene
La seconda questione riguarda per l'appunto il carcere
Come punire
Il carcere
è stata una grande conquista nel Settecento ha sostituito per l'appunto le pene corporali supplenze
E le pene efferate
è stata concepita come alternativa all'afflizione corporale
Le pene
Pre moderne le pene per l'appunto
Sì sul
Manifestavano i supplenti si limita a Tivoli negli Sparta menti nero voti
Nelle pene corporali nella gogna
Il carcere fu pensato come pena mite
Come pena privative non afflittiva che non comporta frizioni che consiste unicamente
In una privazione di un tempo di libertà e proprio per questo misurabile proporzionale alla gravità dei delitti
In via di principio uguale
Perché si può appunto applicare la medesima pena e misurare la medesima Atene in relazione alla gravità dei diversi reati questa era l'ideale illuministico che ovviamente non si è mai realizzato
Perché la pena dobbiamo riconoscere non è soltanto privazione di un tempo di libertà
La privazione di un tempo di libertà la condizione nella quale si innestano innumerevoli afflizione
Afflizioni
Corporali
Afflizioni psicologiche che rendono la pena
Pena disuguale
Che rendono la pena pena lesiva non solo della libertà personale ma di tutti gli altri diritti fondamentali la condizione carceraria l'abbiamo sentito e queste straordinarie voci dal carcere è una pena
Contro la Costituzione tanto quanto aggiunge
Alla privazione della libertà che la sola privazione costituzionalmente ammessa una serie di afflizione
Che la Costituzione non giustifica
I suicidi che ci sono appunto ogni anno in carcere sono alla prova la testimonianza
Del carattere corporale di questa pena
Di come questa pena non è una pena può soltanto privativa ma lede tutti i diritti fondamentali
Senza parlare dei crimini
Appunto
Il dramma di Cucchi tanti altri morti anonimi di cui non la conosciamo e che hanno alle spalle omicidi colposi
La negligenza burocratica delle istituzioni carcerarie
Ebbene tutto questo è
Criminale
E comunque in contrasto con la Costituzione criminali ovviamente
Gli omicidi ma anche i suicidi
Perché evidentemente hanno alle spalle un'omessa vigilanza hanno alle spalle
Un'omessa
Trattamento umano come prevede l'articolo ventisette della Costituzione hanno alle spalle c'è una responsabilità dello Stato perché
L'abbia scovato possa equivale
Alla sacralità del corpo allorquando è nelle mani delle istituzioni allorquando è nelle mani dello Stato
E viceversa questo corpo e oggetto di costanti vessazioni oppressioni il carcere è una giungla è un luogo offre di afflizioni corporali e allora la prima questione da affrontare
è
La riforma delle condizioni di vita all'interno del carcere
Una vigilanza molto più attente da assidua
Oggi si solleva scandalo se per esempio sugli acquisti così critica il quarantuno bis le carceri devono essere assolutamente sicura nel senso che deve essere impedito ogni contatto con l'esterno ma questo non giustifica
Una
Trattamento crudele come la solitudine assoluta l'isolamento assoluto che è una tortura una tortura vietata dalla convenzione che per l'appunto abbiamo sottoscritto
E per altro verso
Dei carceri d'azione vuol dire avere il coraggio
Disporre stare il carcere dal suo carattere di pena centrale del nostro sistema
Introdurre un più ampio ventaglio
Di pene
Abbiamo le misure alternative
Misure alternative come la sorveglianza speciale la libertà vigilata la semilibertà agli arresti domiciliari il soggiorno obbligato che in altri ordinamenti sono diventati pene edittali
Perché mai devono viceversa essere affidate all'arbitrio della fase dell'esecuzione
Filangieri diceva che la pena deve essere prevista dalla legge il principio di legalità vuole la certezza
Del
Pena è solo la legge può determinato nella durata e l'attualità e viceversa giungeva di fatto giungeva Filangieri
La legge fissa una pena e poi
Un sinedrio di aguzzini che di fatto in volta gestisce la qualità e la quantità della pena
Ebbene
Perché non trasformare le misure alternative impegna edittali
Prevedere la pena soltanto per i casi più gravi eliminare la vergogna della ergastolo vergato lo ce l'abbiamo ormai soltanto nove o poco più che soltanto noi in Europa
Ed è una vergogna che il Parlamento abbia votato una mozione una volta anziché un'abolizione per legge contro l'ergastolo e che la Corte costituzionale abbia dichiarato
Incostituzionale l'ergastolo
Solo in quanto
Fosse irrimediabile e tuttavia siccome ci sono le misure alternative ad alcune possibilità di riduzione della pena attraverso la liberazione condizionale
Allora il del catasto loro non contraddice l'articolo ventisette sulla finalità rieducativa della pena sul carattere di trattamento umano che la pena deve aprire
Una decisione del tutto assurda perché la Corte costituzionale deve decidere sulle norme sui nostri fatti e comunque smentita dei fatti perché ci sono ben mille cinquecento
Ernesto lanni nel nostro Paese di cui circa un centinaio
Hanno ben superato il ventotto anni cioè i limiti oltre i quali in astratto è possibile concedere la liberazione condizionale
Ma per altro verso riduzione della misura dell'aprile abbiamo sentito quanto insostenibile quanto diciamo inaccettabile quanto psicologicamente devastante
E la solitudine la condizione di solamente di segregazione
Ventiquattr'anni vent'anni in Europa la pena media pensiamo alla Germania pensiamo alla Danimarca ma la gran parte dei Paesi europei la pena massima di quindici anni di vent'anni
Soltanto noi abbiamo trenta anni che possono anche essere diventare di più e poi l'ergastolo
Dopo vent'anni una persona è cambiata e dopo vent'anni deve essere messa in libertà
Sono i rischi della democrazia
Ricordiamo come diceva Montesquieu la mitezza delle pene la misura della civiltà di un Paese perché non prevedere
Il carcere soltanto come pena
Nei casi estremi
Ridurne la durata prevedere per gli altri reati un ampio ventaglio di misure penali per l'appunto
Privative in parte della libertà personale in gran parte interdittive sarebbe in molti casi insufficienti
E quindi
Progressivamente avviarci verso il superamento non certo l'abolizione non facciamoci illusioni ma comunque la massima riduzione di questa
Straordinaria tortura io mi rendo conto che non sono tempi questi in cui si può essere ottimisti su questa materia ma che almeno si assuma consapevolezza
Dell'assoluta irrazionalità iniquità e illegittimità costituzionale dell'attuale assetto delle pene nel nostro Paese
Ringrazio Luigi ferraioli
Se posso permettermi molto sinteticamente ma davvero
Io
Mi auguro che il suo intervento non sia stato ascoltato come si dice in questi casi quasi fosse una provocazione oppure una sorta di sermone utopistico
Preferirei che venisse inteso come un metro di misura concreto concretissimo
Fatto di
Estrema ragionevolezza e di
Profondo conoscenza
Di quelli che sono i valori costitutivi degli ordinamenti democratici
E con questo metro di misura o voi comparare l'attività politica
Avere quello come il riferimento rispetto al quale poi sì falda ciò che la politica riesce a fare ciò che l'iniziativa legislativa riesce a produrre
Per questa ragione
Ora
Abbiamo previsto
Quattro commenti
Le abbiamo intesi così e in questi termini io Leo
Sollecitati nel senso che
Hai tre parlamentari qui presenti allora garante di delle persone private della libertà per la Regione Lazio Angelo Marroni
Chiedo proprio questo sforzo che lo sforzo di sintesi e insieme di
Interlocuzioni diretta con quanto Luigi ferraioli ha esposto questo non è un convegno
Politico nel senso convenzionale della parola ma è appunto come aveva detto il Presidente la Provincia nel suo saluto e un'occasione di riflessione
Abbiamo qui tre parlamentari ciascuna appartiene a un partito politica umana sono qui per una ragione
Di lei ancora più significativa perché ciascuna di esse
A una militanza assidua nel campo della tutela dei diritti e in particolare nel campo del sistema penitenziario quindi non è significativo la loro singolare
Appartenenza politica è significativa ciò che loro
La riflessione di Luigi ferraioli rappresenta
Allora in ordine rigorosamente alfabetico chiedo a Rita Bernardini
Di intervenire parlando se crede come io auspico dall'incide poco
Grazie
Grazie Luigi
Ma
Io devo ringraziare il professor Luigi ferraioli extra e sono estremamente contento da
Che questo suo intervento sia stato registrato e poi sarà ritrasmesso da Radio Radicale
Perché credo che questo tipo di riflessioni sia hanno il sale
Dell'informazione e del cambiamento che ciascuna persona può maturare dentro di sé
Nel tempo
E devo dire che proprio da Radio Radicale professor ferraioli io ascoltai tanti anni fa chissà da quanti anni prima
Lei ripeteva questa affermazione chi ha meno ha molto colpito venendo dalla cultura radicale e cioè il carcere un'istituzione oscura
E forte anche della tradizione
Vede dei pochi deputati radicali che ci sono stati
Nel corso della storia di questo Paese credo di aver fatto qualcosa
Per
Portare il maggior numero di deputati
Senatori parlamentare europea consiglieri regionali a visitare le carceri
E credo che proprio questa sua impostazione questo il messaggio che ha voluto dare
Abbiamo
Contribuito enormemente a far venire alla luce a dare coraggio
A a per esempio alla famiglia Cucchi che oggi è qui presente
Hanno un
Rimanere chiusa in se stessa in questo dolore in questa immensa tragedia che l'ha colpita accerto
C'è stata l'opera di Luigi Manconi
E c'è stato questo parlarsi e questo riflettere insieme ma insomma non deve essere stato uno scherzo
Per la famiglia Cucchi decidere di trasmettere di far vedere come è stato fatto in una conferenza stampa con Luigi Manconi quelle foto
Quelle foto che par che hanno parlato all'Italia cioè anch'io sono convinta che hanno fatto più
Quelle foto di Stefano Cucchi che mille convegni e fatti sulle carceri perché in
Perché io incontravo mi è capitato di incontrare persone insomma che ci fanno un poco la mano pesante però di fronte a quelle immagini c'è no così no
Lo Stato non può arrivare a questo livello di aberrazione
Rete il professor ferraioli ce lo ha ricordato è chiaro che
Questa brutalità questo
Sicurezza per
Sicurezza totale e quindi violenza totale da parte dello Stato ha molta Presa sull'opinione pubblica e viene strana usata
Dobbiamo dire da tutte le di tutto da tutti gli schieramenti politici e in occasione delle campagne elettorali perché sì vada prendere la pancia
Degli italiani c'è stato un momento in cui credo mentre come ci ricordava il professor ferraioli i delitti diminuivano diminuivano gli omicidi diminuivano gli stupri
Diminuivano i furti eccetera insomma ma mi riferisco soprattutto gli stupri
Dalle notizie che passavano in televisione sembrava
Che soprattutto le donne non potessero circolare per strada perché si veniva stuprate ad ogni angolo questa era il messaggio che passava
Ed era il messaggio per cui poi stupri uguale prestato per un momento albanesi e per un momento rumeni e poi sono arrivati per tutti minacce
è stato proprio questi sono e abbiamo visto in questi ultimi giorni come è stato facile
C'è un gioco da ragazzi l'aria di elezioni si sente
E la scomparsa di quella ragazza è stata immediatamente associato ad una persona che non c'entrava insieme un tema che aveva la sfortuna di essere marocchino
E allora questo questo è
Cui questo punto è difficile da superare
Io però volevo dire una cosa
Noi
Stiamo considerando il carcere nella giornata mondiale dei diritti umani
Dobbiamo considerare però che il carcere eh
La parte est nell'appendice di una giustizia che in Italia non funziona
Perché se noi parliamo di una giustizia con il suo arretrato di milioni di processi civili e penali
Che genera ogni anno duecento mila prescrizioni delle quali nessuno si assume la responsabilità sono a caso queste prescrizioni cioè possono riguardare reati gravi
O reati meno gravi nessuno si assume la responsabilità mentre
Noi da radicali ci assumiamo la responsabilità che di fronte all'illegalità
Delle carceri e della piena
E mentre noi stiamo qui si stanno commettendo nei duecento sei istituti di pena italiani si stanno commettendo dei reati
Dini maltrattamenti noi lo sappiamo
Cioè non possiamo fare finta di niente e dire che una persona
Che vive in pochi metri quadrati assieme ad altri rinchiusa per ventidue ore al giorno in condizioni di scarsa se
Pulizia di igiene e senza accesso alla sanità prima c'era la sanità penitenziaria verso cioè il passaggio e ancora sappiamo anzi in alcune situazioni
Le cose sono peggiorate in altre sono migliorate
E carceri dove noi
Teniamo ristretti c'è stato ricordato il trenta per cento di tossicodipendenti che si trovano in carcere
Per la loro condizione e quelle persone una volta espiata la pena essa con Enrico commettono dei reati perché non sono curate
E per la loro tossicodipendenza e poi ci sono in carcere
Scusate se ve lo dico persone che cioè permetto dissi coltiva la piantina e va a finire in galera
Per uso personale e viene considerato è
Un delitto penale
E mentre chi detiene per uso personale sottoposto solo alle sanzioni amministrative quindi c'è una parte sarà piccolissima ma c'è
Perché mi è capitato ad incontrare persone
Che non c'entrano niente una riflessione mi piacerebbe
E qui proprio vedo la capacità
Di Luigi Manconi mi piacerebbe che fosse fatta in
Tutta franchezza
Su i reati perché ormai lo sport e questo è intervento produrre nuove fattispecie di reato
Allora è stata fatta la legge sulla violenza sessuale che ha introdotto
E
Ha innalzato l'impegna indurito le penne
è stato fatto introdotto il reato di stalking
Io vorrei che si riflettesse su questo capitolo che in Italia e Carboni
Del reato della violenza sessuale secondo me c'è chi è convinto che inasprendo le pene si risolva il problema
Io non credo che sia questa me è capitato di trovare in carcere persone condannate per stalking capitato persino di incontrare una donna al carcere di terra
E allora siccome l'ho conosciuta poi poi è stata scarcerata ma comunque si è fatto in sé i suoi cento giorni di galera e il tutto si riduceva a messaggini
Allora io credo che dovremmo riflettere un momento su come si manda facilmente in galera e se la galera per questo tipo di reato come ci diceva il professor ferraioli sia la risposta giusto
Concludo perché vedo che Luigi giustamente si agita
Io credo che siamo giunti in un momento dopo sessant'anni che noi consideriamo di non democrazia comunque in Italia in generale
Ma in particolare su questi temi di giustizia e carcere
Io credo che sia giunto il momento che si divenga assieme attiva Turi
Molto di più di quanto è avvenuto fino adesso delle giurisdizioni
Internazionali cioè europee
E
Un sì anche
Io credo che occorra uscire dai confini di questo nostro Paese
Perché
Noi siamo convinti almeno da quello la situazione francese non è molto diversa dalla nostra
Cioè che determinate violazioni di diritti umani ormai sono molto diffuse certo la situazione del nostro Paese ha sicuramente più grave e noi abbiamo un sovraffollamento che ci vede
Al primo posto dopo la Bulgaria su questo non ci sono dubbi
Però io credo che una mentalità che non si rifà alle carte fondamentali
Come la Carta universale dei diritti dell'uomo una mentalità di violazione di queste carte fondamentali
E purtroppo si sta diffondendo e allora noi dobbiamo essere attivatore io credo
Di queste giurisdizioni e qui è chiaro che si deve mettere in moto quella che viene chiamata in un modo camion piace ma la società civile cioè si deve mettere in moto
Tutta tutte quelle persone che credono nelle
Parole che ci ha detto il professore ferraioli perché queste giurisdizioni si possano attivare
E vanno naturalmente dotate di maggiori mezzi perché oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo è soffocata
Dai dei ricorsi che vengono fatti e non è in grado di rispondere
E con la celerità che sarebbe necessaria perché ormai è sommersa e il personale è quello che io credo che dobbiamo fare questo e mi auguro che lo si possa fare insieme ma soprattutto con il professor ferraioli grazie
L'onorevole Donatella Ferranti
Ma
Innanzitutto volevo ringraziare Luigi Presidente la Provincia Luigi Manconi di aver organizzato questa momento di riflessione in un momento così difficile per la politica italiana
Riuscire ad avere un momento così approfondito grazie alla presenza seguono anche soprattutto
Del professor seria degli oli di una su una problematica così importante che poi ci coinvolge tutti
Che vede diciamo che dà proprio la misura della della civiltà di un Paese cioè la situazione carceraria e quindi anche quello che cosa che cosa noi intendiamo per la pena
Certamente la pena qualcosa che diciamo UDC al professore qualcosa che e deve essere proporzionata alla al al fatto alla quindi a vedere sempre un momento gli occhi su questo credo molto
Cioè che la pena sia qualcosa che questo e su questo c'è il riferimento alla nostra Costituzione appunto
Che sia un momento di recupero così di rieducazione che miri a questo deve mirare a questo comunque
Sì alla pena carceraria sia la pena in detenzione domiciliare sia la comunque qualsiasi pena
Deve essere una momento di transizione momenti transizione di provvista di età rispetto al rientro
Del del della persona che ha sbagliato il che deve rientrare nella nella società
A tutto a pieno titolo questa è la finalità questa dovrebbe essere la finalità
Sicuramente nel nostro momento diciamo questo momento italiano oggi
è un momento che è molto critico sotto questo aspetto
Si è è stato diletto prima di quelle toccanti parole ricitate in maniera molto molto bella sono stati letti dei dati dei dati che non sto qui a ripetere sempre le conosciamo tutti sono oberati di
Diciamo sovraffollamento sovraffollamento
Addirittura adesso perché mi colpiva alcune cose che avevo letto in cui tra l'altro nelle statistiche penitenziario si parla ormai già si parla di capienza regolare tolleranza ed un tolleranza cioè c'è un qualcosa che fuori del Regolamento che sta diventando
Tollerabile è questo il problema non deve essere tollerabile quello che non è diciamo regolamentari
Ma il problema a mio avviso professore di comporta qui campo ragionare
Cercare di ragionare come ci siamo arrivati a questo punto perché io forse perché
Ho un animo e un attimo e una professione
Passata di giurista sono un po'abituata a cercare di
Ragionale in maniera appunto logica perché siamo arrivati a questo punto perché poi
Diciamo e poi quale possono essere le soluzioni
Le soluzioni in maniera mirabile in maniera
Irripetibile le ha indicati
I professori cioè quello che poi deve essere il diritto penale minimo cercare di rapportare punto la pena a e qui la configurazione di un reato a un comportamento che abbia un vero e proprio disvalore sociale ma poi ci arriverò può dopo quelle che sono
Le mie e le mie diciamo modifiche di vedere i nostri modi di vedere
Ma io credo che però
Ci si è arrivati a questo punto per concerto momento la legislazione e quindi questi acciai la responsabilità diciamo delle forze politiche
è importante la legislazione ha un questo momento però per dare il andare incontro a una
A una questa esigenza di sicurezza
E quindi di dare delle risposte certe a questa crescente bis in questa identiche insicurezza che può essere sicuramente indotta siamo tutti quanti o di quello che vediamo la sera e la sera cediamo delle puntate che ci riportano ogni sera sul giallo della della giornata purtroppo che però dietro quel giallo
Ci sono dolori ci sono persone
Ci sono
Diciamo situazioni che la magistratura che gli investigatori dovrebbero potere
Valutare attentamente in per quello che le indagini ecco e che quindi non certamente Darpa nello spettacolo televisivo però tutto questo ha provocato poi una legislazioni cosiddetta di emergenza
Che a e ha messo fuori uso quelle misure alternative
Al carcere che abbia ad esempio l'affidamento in prova al servizio sociale ed altro che erano previste dal nostro alcuna nostra legislazione legge Gozzini
Lei alle altre leggi appunto che rientri vedono questi istituti e quindi ecco che a un certo punto nel momento in cui con la legge Cirielli si edile si impone si diletta
Di concedere determinati benefici nel momento in cui quel pacchetto sicurezza quelle leggi viene addirittura
Ri diciamo riconfermata anziani Granata per alcuni reati stock perché per esempio incendio impedisce vincendo i furti in abitazione impedisce gliene determinati benefici ecco che a quel punto c'è una scelta una scelta politica che ha portato poi
Al
è una scelta politica ben precisa che ha portato che a questa situazione perché con l'indulto si era arrivati magari a trentanove mila detenuti i nell'arco di due anni si è arrivati settanta mila detenuti
Quindi non si può più io credo questo è il punto non si può più
Quale che sia il Governo
Del responso che abbia responsabilità punto d portare avanti il Paese non si può più andare avanti con provvedimenti dell'emergenza
Provvedimenti estemporanei provvedimenti diciamo che hanno un che non vi vedono in maniera sistematica
Il la materia e quindi anche tenendo presente che noi più volte io guardi la mia
Brevissima esperienza possano imitare sonore quella questa mia prima legislatura
Anzi partite legislatura un sanità ma nemmeno se se se
Grazie arriveremo al termine però noi più volte ci siamo chiesti l'abbiamo detto e speriamo
Abbiamo sempre auspicato che comunque ci fosse un momento per riflettere adeguatamente su queste tematiche
Ci sono il professor lo saprà meglio di me ci sono delle commissioni Studio
Che ha il Ministero hanno nei vari Governi parlo da Nordio grosso Pisapia che hanno elaborato un
Un sistema un sistema organico
Che potrebbe tener presente a sfociare riprendendo l'in mano diciamo quindi ri Ristori flash ponendoci nuovamente
In quella idea che mi sembra molto giusta che in che lei ha ava avanzato partorito a rifare un Codice cioè rimettere ordine anche per dare certezza
E nella applicazione delle leggi anche certezza da parte i cittadini anche consapevolezza di quello che si esige per i cittadini perché per essere sottoposta a una pena io sono pienamente d'accordo bisogna anche sapere che quali sono le condotte che sono vietate qual è il disvalore e soprattutto recuperati recuperare in maniera adeguata
Diciamo quelle pene alternative che da più
Da più parti stiamo portando avanti
Come pene che potrebbe
Irrogare lo stesso giudice nel momento in cui emette una sentenza e queste nato ma sembra sembra veramente molte volte di parlare assurdi perché poi tra di noi
Anche io parlo tra di noi anche i parlamentari di varie appartenenze poi su
Su alcuni punti diciamo ci sono delle convergenze il problema è che non si riesce a livello di responsabilità politica e di Governo a fare questo passo
Io
Poi forse perché ho un
Una profondo
Senso anche diciamo di amori nei confronti del mio paese
Però dico anche questo non guardiamo sempre e soltanto agli altri perché io ho presentato due casi tale da dire e una il nord la morte del del cane il carcere
In Francia dare di di di quell'età a caccia di viareggio eccoli lì io credo che
Insomma il caso Cucchi
Per quanto è ancora sotto giudizio per quanto non ci saranno esprimo sviluppi dibattimentali per quante una cosa
Cioè con che non non restituirà mai il ragazzo alla famiglia alla vita però comunque ha avuto una risposta giudiziaria
Nel nostro Paese dove la fu la giustizia non funziona però ha avuto una risposta giudiziaria immediata
E attenta comunque avuto una risposta non in quel caso ci siamo visti ritornare cadavere di un ragazzo anzi la mamma è stata addirittura arrestata in Francia quando è stata è andata
è sotto il carcere a manifestare perché voleva
Io che scritti fosse restituito il corpo deve avere notizie del dell'autopsia del figlio sono ritornati e si è ritornati corpo senza gli organi a distanza di quaranta giorni più di quaranta giorni di eletta l'autopsia la Francia alta Francia questo in Italia non sarebbe accaduto
Ha restituito un corpo senza organi perché stanno ancora realizzato dicono loro gli organi per verificare che cosa è molto quelli ci sono state delle gravi manchevolezze
Dove appunto un pubblico ministero che non ha un pubblico ministero come in Italia non ha potuto non è intervenuto immediatamente non ha potuto intervenire immediatamente lì c'è stato
Un silenzio assordante un'impossibilità assoluta di portare avanti allora io dico ecco su questo
Su questi temi
E diciamo bisogna a nostro avviso a mio avviso cercare di recuperare i principi fondamentali cercare di mettere da parte
Quella appunto questa risposta emergenziale cercare finalmente di dare una di stare una riforma su questo punto che tiene conto di tutte le balla votazioni giuridiche che ci sono state di altissimo livello che finalmente consenta di di di ripristinare una legalità
Effettiva una certezza di diritti e rendere il diritto e la pena nella sua applicazione meno disuguali di quello che non è purtroppo oggigiorno grazie
Grazie e
Ora
Do la parola all'onorevole Melania Rizzoli
E mentre
Onorevole Rizzoli
Sia vicino al podio
Siccome abbiamo un Fernando
Ancorché assai
Esiguo ritardo rispetto al programma previsto che abbiamo anche tempi di conclusione
Annuncio il seguito del programma ovvero
Ci sarà poi l'intervento
Del garante
Dei diritti delle persone private della libertà per la Regione Lazio onorevole Angelo Marroni e poi si concluderà questo nostro incontro
Con
Un intervento lettura
Di Valerio Mastandrea che chiuderà l'incontro con una sua
Intervento molto
è importante il tutto
Ascoltare ora la parola a Melania Rizzoli
Grazie sarò breve visto e tempi mi unisco intanto i ringraziamenti sia Luigi Manconi che alla lezione del professor ferraioli
E a tutti voi che siete qui grazie all'attrice Valentina non so se ancora qui per
La testimonianza molto commovente che ha portato che sono testimonianze di vita in carcere per quanto riguarda la lezione del professor ferraioli io volevo soltanto
Commentare sulla sulla pinna sul come punire lei ci ha raccontato proprio che
Il carcere è stata una conquista dal Settecento in poi per diminuire le torture egli supplizio a cui venivano sottoposti i diciamo quelli che commettevano reati delitti ma oggi la pena cioè un Paese civile essi riconosce dalla dalla mitezza della pena
La nostra pena afflittiva in maniera invece pesantissima sono d'accordo con lei per tantissime cose perché
La nella
La
L'afflizione cioè la è la privazione non soltanto della libertà ma anche della dignità
Dell'identità della socialità della vita quella collega alla collega paga Bernardini è la più esperta per carceri credo grande visitata se non tutte duecentosei caso circondariale quasi tutte
Ne mancano ecco fatta un'ottantina anche io sulla anche sul suo esempio cominciato a frequentare carceri
Non come lei che addirittura la domenica a voi ho il tempo libero dedica alle visite delle carceri ma quello che mi ha colpito di più per quanto riguarda oltre alla privazione della libertà della dignità
Di tante cose la la privazione della voglia di vita di di questi detenuti
E soprattutto abbiamo studiato insieme io poi sto ho studiato moltissimo
Io sono un medico non sono
La avvocato
Ho studiato moltissimo i suicidi prima quelli fuori dal carcere e ho notato che invece quelli del carcere sono una cosa completamente diversa perché mentre quelli che succedano nella vita reale su uno
Sempre dettati dalla disperazione però
Vengono effettuati in un attimo
C'è un un gesto molto traumatico e e definitivo parlo dei suicidi veri non della ritualità di quelli dimostrativi e come ultima abbiamo avuto quello del regista Monicelli fra un attimo o buttarsi giù oppure fare in modo
Ma anche l'impiccagione si tratta di un impiccagioni molto rapida e molto definitiva
Visitando quelli oppure c'è insomma altri tipi di suicidi
Ma comunque
Determinati da un momento di disperazione che se ci fosse stato più tempo per riflettere su tante cose molti di questi suicidi fuori dalle carceri sarebbero potuti evitare
Il sussidio in carcere invece in
è proprio la determinazione alla morte cioè il vedere la morte Comi
Migliore della vita che si sta facendo e della vita che si sta effettuando e io sono andato a visitare ho voluto visitare per forza vicende in cui si erano suscitati questi detenuti
Per impiccagione
Ed era una cosa
Terribile perché prima di tutto si implicano con le lenzuola le fanno a strisce poi lenzuola dei carceri sono di quel Cottone duro dubito che
Deve essere sottoposto a molti la pagine lavatrici incidere e quindi anche difficile da strappare quei denti co fare queste specie di fulmini di corde per
Legare al collo fare una specie di
Di cappio che non è facile perché il lenzuolo sempre Rubizzano scorre ma soprattutto la preparazione e quindi la determinazione nella ricerca della morte che non avviene in un attimo
Ma viene in circa mezzora di preparazione perché bisogna non essere visti bisogna essere soliti sogna ma soprattutto la cosa mi ha colpito di più e che loro si appendono naturalmente alle inferriate delle carceri
E le finestre sono basse
Le celle impone che agli soffitti alti come qui siamo di soffitti bassi le finestre sono ad un'altezza per cui per impiccarsi per morire in impiccati per soffocamento bisogna lasciarsi andare itinerari sulle gambe
Perché altrimenti si toccherebbe ero con i piedi pavimento ieri non ci sarebbe il soffocamento quindi la cosa più colpito di più proprio quella
Determinazioni alla morte determinato proprio dalla
Penna e la cosa che volevo sottolineare al professor ferraioli e che la maggior parte
La maggior parte di questi sussidi nelle carceri sono avvenuti durante la carcerazione preventiva
Infatti mi dispiace non aver sentito da lei una parola sulla carcerazione preventiva che in Italia e così crudeli ed è così
Non ci si può fare niente mentre gli altri Paesi non so c'è la cauzione c'è una speranza c'è una possibilità di uscita in Italia purtroppo la carcerazione preventiva
è e molto crudele perché in alcuni casi cioè da un quindici al diciassette per cento poi erri e
è ritenuta
Cioè Itta il no al paziente il detenuto viene viene assolto e quindi è profondamente ingiusta e la maggior parte di questi sussidi poi sono quelli che non hanno commesso dei reati così gran di
Da prevedere delle delle scarcerazioni molto lunghe ma comunque la carcerazioni in quelle condizioni determina la disperazione e la ricerca
Ossessiva e continuativa della morte
Volevo soltanto dire questo tra
Ringrazio
Abbiamo sentito professore che ringrazio caldamente
In pratica si può dire che la Costituzione italiana soprattutto al suo articolo ventisette violata
è una dichiarazione molto forse un troppo aspra ma tuttavia mi sembra che rispondano a verità
I diritti fondamentali dei detenuti detenuto perdono libertà
In linea teorica non per gli altri diritti
Non perde il diritto al lavoro del diritto cura la sua salute
Non per d'Egitto la formazione
Non perde il diritto allo studio
Non perde il diritto alla dignità
E non perde neanche un diritto di rapporti con la propria famiglia e quindi non perde il diritto
Alla territorialità della pena
Che è questione molto importante
Purtroppo la perde di questi diritti fa del carcere o un luogo di abbiamo detto lo sappiamo un luogo di estrema afflizione
E rimane altri somme nell'immaginario collettivo che il carcere la pena
Migliore
è la regina delle pene
Quindi essendo appena migliore
Viene
Auspicata desiderata
Tutti quelli che pensano che la propria sicurezza è in pericolo anche se sappiamo come ci ha detto il professore che non è fondata su dati
Però
Da tutti quelli che penso che la propria sicurezza siam pericolo e che quindi
Il calcio il luogo dove la sicurezza dei cittadini e tutelata
Cosa del tutto illusoria anche perché un carcere così come quello che oggi viviamo tutti quanti che conosciamo su un carcere dove la funzione educativa della pena
Praticamente indebolita se non addirittura scomparsa
Teniamo presente che la domanda che poi viene anche quale carcere
Quale carcere
Noi nel Lazio abbiamo centocinquanta nazionalità diverso
Centro cioè abbiamo alcuni Paesi hanno un solo detenuto centocinquanta nazionale ha diversi significati lingue diverse religioni diverse addirittura dieci diverse
Operatori religiosi diversi
Oltre ai cappellani cattolici
Una situazione
Tremenda
Dove praticamente
Tutto il sistema carcerario e penale
Diventa un luogo della crisi
Ed è in crisi
Si vede chiaramente
Nel Lazio ma addirittura abbiamo un carcere è finito a Rieti
Che non si apre nella sua interezza
Può ricevere novanta trecento detenuti degli anni Novanta perché non c'è il personale per farlo funzionare e la cosa assurda che questi novanta detenuti in questo calcio divieti sono in una condizione di affollamento
Perché
Lo spazio riservato allora è quello e non altro
A Velletri abbiamo una struttura carceraria finita che prospettare duecento detenuti che non si apre perché non c'è il personale per farlo funzionare
Abbiamo carcere Lazio assolutamente
Non adatti a
Svolga una funzione costituzionale penso a latina penso a Cassina ma penso anche a Regina Coeli
Di cui tutti quanti ne parliamo con lo spirito diciamo romano o romanesco
Ma chi conosce quel carcere sa che quel carcere non risponde al dettato costituzionale
Di fronte a questo
Noi
Abbiamo avuto in questi giorni la pubblicazione del decreto dell'ultimo anno
Adesso l'ultimo anno
è un modo per sfuggire al problema dell'affollamento c'è molto affollamento molta tensione inventiamoci questa misura
Tant'è che anche l'ultimo esso decreto non rispetta il dettato della recidiva della Cirielli diciamo per quanto riguarda questo qui ma che cosa significa quanti ne usciranno con l'ultimo anno
Dei detenuti nel Lazio penso che se arriveremo
A due trecento saranno già molti evita che si dice sette mila ma poi tre mila poi ancora di più perché in realtà la misura è una misura che hanno dei problemi complicati
Tutti i detenuti stranieri ed è una villa adesso domiciliare non hanno il domicilio molti non hanno il domicilio
Quanti sono i detenuti che non si ritiene da parte la magistratura meritevoli di questa misura
E poi tutto questo essa affidato al all'ufficio dell'esecuzione penale esterna ancora più che complica la vita di tutto il sistema
E poi la magistratura magistrato di sorveglianza professore
In alcuni Paesi non c'è
In Italia c'è ed è bene che ci sia va bene ma non è più una magistratura dell'epoca in cui
Il magistrato conosceva il detenuto andava a parlare adesso si è tutto formalmente molto formalizzato il procedimento
Nel Lazio voi addirittura magistrato di sorveglianza responsabile di tutti i collaboratori di giustizia in Italia e di tutti i quarantuno bis d'Italia
Quindi immaginiamo con una carenza di organico come può funzionare questo sistema
Ora e infine concludo c'è un'ipotesi il piano carceri
Ce ne parla tanto ma bisogna costruire tante carcere bisogna prevedere quante se ne faranno e così via
Si ha notizia di quante carceri si faranno e dove come e con quali tempi e con quanto personale ci sarà bisogno per farlo funzionare
Adesso visto che c'era stato annunciato uno di questo carotaggio però io penso che nuove carceri sono necessarie servano a sostituire quelle fatiscenti
Quelle che non funziona o quelle che sono in Sicilia Ciani addirittura uno sotto il livello del mare
Siamo di fronte a situazioni
Incredibili allora noi dobbiamo
Sapere però e concludo davvero
Che nell'opinione pubblica però grazie curare le revisioni volessi programmatica e poi ancora porta a porte chiuse più mi ha più ne metta perché non voglio chili e chi più chi meno in realtà l'opinione pubblica non è allarmata
Da questa condizione nella vita carceraria allarmata all'idea che non c'è sicurezza
E quindi l'allarme della mancanza se nella
Sensazione di essere insicuri mentre i dati ci dicono esattamente il contrario
Produce che nell'opinione pubblica non c'è quello la sensazione al consapevolezza la sensibilità che noi qui stiamo manifestando
D'altra parte è anche vero
Che il diritto alla sicurezza dei cittadini è un diritto assolutamente inappellabile
E tuttavia
Di questo problema tende risarcimento delle vittime del delitto di cui se ne deve occupare lo Stato non se ne parli allora
Come affrontiamo questa questione io penso che bisogna fare chiuso le ha detto bene il professore la riforma del Codice penale io però ricordo che ci sono quattro proposte di riforma del Codice penale presso il Ministero l'ultima ha fatto il professor Pisapia
Dove appunto si aboliva l'ergastolo si prevedevano misure di sicurezza e comunque una proposta con grande non nostro giuristi di grande livello che hanno contribuito a presentarla restano presso il Ministero della giustizia
Sono depositati dell'IRI
E nel pubblico e quindi in pratica l'idea di avere pene non alternative come giustamente la ditta ma diverse dal carcere non alternative che in realtà è divisa andati in crisi lo si vede chiaramente
Pene diverso dal carcere quindi il carcere come estrema pena
Mi sembra una cosa sacrosanta giusta che avrebbe bisogno però di una
Grande battaglia non solo nostra ma di tutti
La parte politica una battaglia culturale che ideale altrimenti noi non ne usciamo siamo sull'apparato di noi
Finisco dicendo ci aprono un piccolo problema che no che non è giustizia ma che il Ministero dell'interno e che sono i centri di identificazione ed espulsione
Non è giustizia ma poiché stiamo parlando dei diritti umani violati
Nel CIE di Ponte Galeria e non solo in quello di Ponte Galeria i diritti umani delle donne e degli uomini che sono lì ristretti inattesa anche per sei mesi di essere identificati ed espulsi
Che in realtà questi diritti in quel luogo lì anche se c'è un impegno nostro feci lavoriamo ma anche della cooperativa che lo gestisce
In realtà quello è un luogo dove anche lì questi diritti vengono violati
Grazie ad Angelo Marroni
Lo ringrazio in particolare per
L'ultimo
Elemento del suo intervento perché
Il richiamo alla condizione dei centri di identificazione ed espulsione
Un richiamo non solo doveroso ma per certi versi straziante per lo scempio di diritti fondamentali della persona che lì
Vi si consuma chiedo ora a Valerio Mastandrea di avvicinarsi a leggio
Barrera all'ultima parte quella conclusiva di questo nostro incontro
Volevo
Fare due considerazioni rapidissime la prima
E la seguente
Sia l'onorevole
Ferrante sia
Angiolo Marroni hanno richiamato le Commissioni per la riforma del Codice penale
Voglio
Sottolineare
Che
Come è stato già anticipato lettere
Ultime Commissioni istituite da Governi formate da coalizioni
Di segno opposto
Quindi di centro destra di centro sinistra hanno ciascuno elaborato un progetto di riforma largamente coincidente
Noi cioè abbiamo avuto
Una enorme opportunità il fatto che diciamo con le migliori menti del diritto italiano
Chiamate a elaborare progetti di riforma hanno lavorato per anni e anni producendo
Concrete ipotesi di riformulazione complessiva del nostro sistema penale
Che in misura larghissima coincidevano qualunque fosse il Governo che le aveva istituite e aggiungiamo qualunque fosse il Presidente di quelle
Commissioni che dirigeva i lavori
Il che dimostra ancora una volta
Che l'audizione svolta prima da Luigi ferraioli
Non è appunto una nera astrazione giuridica
Non è il parto di un filosofo del diritto ma è esattamente il
Concentrato di una serie di ipotesi concrete concretissima ragionevole ragionevolissima per adeguare i nostri codici a quello che
Poi il sistema di valori ai quali le democrazie si ispirano in questo passaggio fondamentale che
La
Pena e l'esecuzione della stessa ancora due cose voglio aggiungere noi
Come dicevo
Facciamo questo convegno nel giorno
In cui l'ONU chiede di ricordare
La tutela dei diritti fondamentali della persona e lo chiede come avremo prima anticipato pensando sia ai regimi disposti ICI dove
Questi diritti vengono conculcati e dove la negazione di quei diritti spesso è
Ha ragione fondante di quei
Sistemi di potere ma lo chiede ai regimi democratici
Perché appunto sono i regimi democratici chiamati anch'essi a garantire che per la persona alla tutela intransigente di tutti i diritti sia impegno quotidiano a questo punto di vista noi oggi non abbiamo dato una rappresentazione
Come si può dire Cuba della situazione del sistema penitenziario per una sorta di vocazione pessimistico distruttiva ma perché quando noi guardiamo oltre le mura
Delle carceri
Lì vediamo come
Quelle violazioni vengono quotidianamente consumate eccome lì sia necessario appunto costantemente riaffermare la forza di quei principi ora
Valerio Mastandrea leggera
Le cifre crudeli
Di un segmento forse il più dolente più doloroso
Di questo sistema prima richiamato con parole che mi sono sembrate particolarmente efficaci intelligenti dall'onorevole Rizzoli parlerà
Appunto dei suicidi
Voglio ricordare
Che a queste cifre crudeli
Che verranno ora richiamate da Valerio Mastandrea se ne devono aggiungere alcune altre
Nel corso di quest'anno molti sono stati i suicidi all'interno delle nostre carceri
Ma
Come introduzione questo elenco vorrei ricordare
Che negli ultimi quindi cinesi sono stati sette
Sette gli agenti di Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita
Credo che questo dato vada ricordato un insieme
Ai dati che adesso ascolterete perché
Fanno parte intima integrante
Del fenomeno fanno parte intima integrante delle contraddizioni approcci di quel sistema
Dell'appena e della sua esecuzione che oggi abbiamo qui
Illustrando con voi diverso e Manco uno solo intendimento appunto celebrare
La giornata internazionale dei diritti dell'uomo ora la parola Valerio Mastandrea che io ancora una volta voglio ringraziare così come rinnovo il ringraziamento
Alla ventina Carnelutti perché anche nel caso di Valerio voglio dire non è stato scelto a caso
Per questo compito perché il suo impegno su questi temi e uno della cose più belle che ci offre nel panorama culturale del nostro Paese attenua le
Nel corso degli ultimi dieci anni dal due mila al due mila dieci ci sono tolti la vita nelle carceri italiane seicentoventuno detenuti
La frequenza dei suicidi all'interno del carcere diciotto volte maggiori della frequenza dei suicidi fuori dal carcere
La percentuale maggiore di suicidi si registra nelle prime settimane e nei primi mesi di reclusione
I metodi più utilizzati sono l'impiccagione e l'innovazione di casa la bomboletta del fornello dove si uscirà il cibo
Nel due mila dieci si sono tolti la vita sessantuno detenuti
E questi sono i loro nomi
Rocco D'Angelo cinquantatré anni Caserta
Antonio Gaetano quarantasei anni Palmi per impiccagione
Ferranti non Raffaele quarantun anni Foggia impiccagione
Diedi plastici trentadue anni di Bologna
Tipica giovane
Giancarlo Pergola cinquantacinque anni Foggia impiccagione
Alberto grande ventidue anni Ancona avvelenamento da farmaci
Simone le trentacinque anni Pistoia impiccagione
Carmelo Di Bartolo quarantadue anni e Ravenna impiccagione di M. colombiano ventotto anni Siracusa impiccagione
Antonio Granata trentacinque anni Poggioreale impiccagione Mirko sacche ventisette anni Belluno impiccagione
A giugno gas ventisei anni Ancona avvelenamento da farmaci
Bruno Minniti ventitré anni Reggio Calabria impiccagione
M a marocchino ventidue anni Venezia impiccagione IVA Maggi ventidue anni la Spezia impiccagione Francesco con solo trentadue anni Poggioreale inalazione gas
Mo'es agiati trentatré anni Pisa avvelenamento da farmaci
A f algerino ventisette anni Siracusa impiccagione Raffaele Panariello trentuno anni Sulmona impiccagione Matteo car Bogani trentaquattro anni Parma impiccagione
Riccardo Greco cinquant'anni Rebibbia impiccagione Mohammed Hattabi quarantatré anni Brindisi impiccagione dell'uso ramo trentacinque anni Udine impiccagione
Corrado Liotta quarantaquattro anni Siracusa impiccagione Andrea Corallo trentanove anni Bicocca Catania taglio delle vene
Rocco Manfredi sessantacinque anni Caltanissetta impiccagione
Italo Saba cinquantatré anni Sassari impiccagione Antimo Spada trentacinque anni Torino impiccagione Santino manchi c'è venticinque anni Padova impiccagione
Marcello mento trentasette anni Giarre Catania impiccagione
Antonio Di Marco quarantatré anni Bicocca Catania inalazione gas Luigi Coluccello cinquantacinque anni e Lecce impiccagione Francesco cameo quarantaquattro anni Milano Opera impiccagione
Alessandro Lomagna trentaquattro anni Salerno impiccagione J K straniero trent'anni e Lecce impiccagione
Aldo Caselli quarantaquattro anni Reggio Emilia impiccagione Domenico Franzese quarantacinque anni Siracusa impiccagione Masini Vannucchi Riolo Milano trentatré anni l'impiccagione
Eraldo de magro cinquantasei anni Como impiccagione Gianluca approntino trentaquattro anni Teramo impiccagione
Giuseppe Palumbo trentaquattro anni Firenze impiccagione Daniele brillante trentuno anni Roma Rebibbia impiccagione
Esse di italiano trentanove anni Santa Maria Capua Vetere inalazione gas
Carmine BIC trentanove anni Benevento impiccagione Romano viaria cinquantaquattro anni Sulmona impiccagione V bis italiano quarantasette anni e Reggio Emilia inalazione gas
Angelo Russo trentuno anni Napoli Poggioreale impiccagione Giuseppe Sorrentino trentacinque anni Padova impiccagione
Roberto Giuliani quarantasette anni Roma Rebibbia impiccagione Alessandro fully quarantadue anni di poco all'ENEL sia impiccagione Vincenzo Balzamo quarant'anni fermo impiccagione
Valido all'Hui ventotto anni Padova impiccagione h M. tunisino ventisei anni Brescia impiccagione
Adele Bei Massud cinquantasette anni Livorno inalazione gas Ivano Volpi ventinove anni Spoleto impiccagione
è
A Bobby Mohammed venticinque anni Milano San Vittore impiccagione e di Abdellatif ventisette anni Massa Carrara impiccagione
Antonio Tammaro ventotto anni Sulmona impiccagione Giacomo Attolini quarantanove anni Verona impiccagione celeste Frau sessantadue anni Cagliari impiccagione Pierpaolo Ciullo trentanove anni Altamura
Innovazione gas
Grazie a Valerio Mastandrea grazie alla Provincia di Roma il suo Presidente Nicola Zingaretti grazie al Valentina Calderone ha Tobia Zevi buonasera a tutti