La Marcia per l'Amnistia, la Giustizia e la Libertà del 6 novembre: intervista a Luigi Ferrajoli

Il sei novembre prossimo si terrà a a Roma alla marcia radicale Perrella ministri e alla giustizia e la libertà intitolata a Marco Pannella e papà Francesco è una nuova va straordinaria mobilitazione decisa dalla Partito Radicale per ribadire la necessità di un'amicizia perché le nostre istituzioni fuoriescano dalla condizione criminale in cui si trovano rispetto
Alla nostra Costituzione alla giurisdizione europea ai diritti umani universalmente riconosciuti e alla coscienza civile del paese
E alla marcia per la ministeriale del rito va anche il professorale Luigi ferraioli è professore emerito di Filosofia del Diritto presso l'Università degli studi Roma tre che abbiamo in linea
Buona sera a professore innanzitutto allora ci dica appunto le ragioni che l'anno
Indotta l'anno portata appunto ad aderire a partecipare a questa marcia del sei novembre prossimo a Roma
Convinto dell'amnistia e comunque un fatto positiva perché fare la sfollare le carceri soprattutto
Mettere fuori delle carceri di detenuti per le pene più brevi che non servano assolutamente a niente
Ma io credo che cambi la dell'amnistia occorrerebbe che il perito radicale insomma l'opinione pubblica democratica affini battete per una
Riduzione della durata del carcere innanzitutto per l'abolizione di quella vergogna che all'ergastolo Vergassola in contrasto con l'articolo ventisette della Costituzione
Ho visto che è una pena perpetua che non può quindi
Spenderei eliminare la risocializzazione del detenuto
è una pena contraria al senso di umanità quindi in tutti i tempi più brevi una pena incostituzionale si insieme in questo senso e radicali sono da fare diversi
Però insomma siamo ancora lontani perché c'è
E poi soprattutto
Abbassare le pene perché trent'anni
In Europa
Sono pochissimi i Paesi il massimo della pena dovrebbe essere venti quindici anni di detenzione dopo vent'anni
Una persona è assolutamente cambiate diverta
E direi che i questa battaglia vive anche di essere dirette ad informare
Sul carattere
Avviso un anno o comunque che la detenzione carceraria stalle Carla pena carceraria nasce come pena uguale nel suo modello astratto prima erano consistente in un tempo determinato di libertà in realtà
Le carceri sono una diversa dall'altra ed ogni pena detentiva finisce per essere diversa dall'altra
Sì se si tratta
Di carceri in cui padroneggia no mafie liquidità la legge del più forte proprio dove la persona è affidata
Alle istituzioni lo Stato il diritto vanno pochissimo spazio
Si tratta spesso di luoghi appunto
A fidati di Schumann lana l'idea di un più forte e io credo che questa consapevolezza dovrebbe suggerire
E il quanto meno alla riduzione all'abbassamento dei termini massimi pertanto all'amnistia
Delle aziende delle pene più lievi l'indulto alla riduzione delle pene più elevate una misura diciamo straordinaria
La qui necessità segnalazione però la necessità di una riforma in più di fondo
Si badi bene
Sì infatti proprio quello che sostengono i radicali che sosteneva Marco Pannella hanno nulla quindi si è l'indulto come primo passo per arrivare poi a una riforma obbligata innanzitutto per l'immediato rientro dello Stato nella lega della nella legalità ma e appunto per ottenere poi una riforma or
Mica strutturale della giustizia che non so se magari il calore il codice R cinque concreto per coprire il più antico del mondo il Codice penale
Occorrerebbe introdurre
Delle pene alternative cioè spodestare il carcere in una sua centralità e per vedere come pena quella che attualmente sono le attuali misure alternative
E quindi per la maggior parte dei reati dovrebbero essere previste che esso la detenzione domiciliare l'arresto di fine settimana alla sorveglianza speciale cioè forme
Delimitazione parziale della libertà personale la un consistente nella segregazione
La segregazione decisamente un fatto disumana che dovrebbe essere riservata
è anche più grandi e comunque per una durata
Sicuramente inferiore
è chiaro che di fronte viceversa
Al fatto che si con questo Ministro ci sono state fatte delle deduzioni del dell'affollamento carcerario grazie anche
Alla sentenza teoricamente fece Santa un lieve miglioramento però siamo ben lontani
Dal modello normativo difendiamo la nostra Costituzione peraltro è sempre minore la quarantuno bis eccessive nemmeno da vera vergogna è una vera vergogna cioè il carcere duro dentro il carcere
Adesso la sicurezza si tutela dall'esterno
No no penso
Diciamo aggravare le condizioni di vita dei detenuti in contrasto con il divieto di trattamenti disumani
E degradanti con credibilità delle persone il le forme di di diciamo di aggravamento della detenzione
Sono o forme di
Prina pronti spiegate unicamente
O comunque soprattutto la crudeltà questo comunque la loro natura lei critico rispetto alla riforma della giustizia penale attualmente all'esame del Parlamento ma non avremo nessuno conosce Vito largamente quantomeno enorme
Non sono sufficienti
è una cosa è certa che il paradosso della legge
Che abbiamo avuto l'uso del Governo Berlusconi sono state aumentate le pene della recidiva vere archivi strada cioè i reati e la prova del PM legate al
Delitti e reati di sussistenza
E ridotto i tempi della prescrizione dei reati
Che richiedono indagini molto più complesse come sono la corruzione le bancarotte i reati dei potenti destinati a quella forma di amnistia impropria che la prescrizione
Proprio perché c'è questa amnistia impropria del tutto assurda terapie più gravi
Si giustifica l'amnistia credere reati certamente lievi
Sì che sono poi i reati della povera gente semplici furti le piccole truffe
Perché uno dei connotati della nostra giustizia dobbiamo riconoscerlo
Il suo carattere classici TAR disuguale
è una giustizia
è verissima con i poveri tutti perché più di sicurezza puntano a aggravare la giustizia
Nei confronti dei reati riscontrabile negli archivi sussistenza e viceversa relativamente impotente o comunque sicuramente molto meno
Effettiva nei confronti degli altri dei potenti questa disuguaglianza che è testimoniata dalla popolazione carceraria in carcere ci sono soltanto
Tossicodipendenti migranti persone emarginate Nieddu l'idea
Quindi imprevisto questo chiede perché il quadro cosa unica carceraria
Dalla misura dell'ingiustizia credo che ci sia una certa consapevolezza in questo Ministro che ha fatto gli Stati Generali però indurre ad avere il coraggio di misure più radicali intanto semplificare il nostro sistema penale introducendo
Quella che io da anni propongo la riserva di codice referenza assurdo che abbiamo migliaia e migliaia di reati che nessuno conosce alcuni dei quali sono
Sconosciuti anche i più esperti di diritto
E quindi la legalità penale finisce per essere
Una legalità irrazionale dissestata
Occorre per rafforzare la riserva di legge con la riserva di copertura linea parlare le norme non è penali dovrebbe essere inserita nel Codice regole corrette un po'più grossi ma quanto a meno
Accessibili a tutti Sarriconi quanto meno di un interna coerenza
E qui se la crescita e non come oggi caos normativo
Che tra l'altro a crescere in maniera
Abnorme i poteri dei giudici perché una legislazione così
Come inflazionata così dissestata così irrazionale crea degli spazi e di interpretazione
Ovviamente e divisi di discrezionalità precarietà enorme vivace distinzione e anche di discrezionalità nei limiti dell'azione penale perché ma che non giudicare non è in grado di
Diciamo di muoverci per questa enorme massa di reati molti dei quali sono assolutamente bagatellari
E dovrebbero essere penalizzati
E l'unico modo partire da zero cioè ripensare anche lo dico
Significa ricodificare sul clima penale
Cancellando tutte le leggi speciali quindi al mondo che sembra un'utopia ma se pensiamo che
Comunque sembrava un'utopia di pertinenza del codice quando uscimmo dal diritto penale per e moderna
E quello utopia è stata realizzata con la codificazione con tutti i suoi limiti è stato diciamo un progresso sono i limiti vi sono aree del progresso dovuto la cultura e le mani spiega il perché lei ben sa
Oggi sarebbe molto più facile distante
Abbiamo questo caos completamente a cominciare costituito da noi se non sì semplice verso il prodotto soltanto dalla giurisprudenza
Che poi insomma anche questo no che che e creare disfunzioni che allunga i processi quindi i tempi della giustizia la carcerazione preventiva che è un altro lavoro passeggero probabilmente finiscono per
E diciamo gratificare impegno dei magistrati ma al tempo stesso una formali inefficienza di cui certamente i magistrati
Sono i meno responsabili ampio sono del tutto non responsabile clinicamente italiani siano fra i magistrati d'Europa che lavorano di più perché
La macchina giudiziaria
Diciamo impegnata
è una quantità di reati con i quali
Non solo viene disturbata ma disturba i cittadini per fatti rilevanti che devono essere trasformati in illeciti amministrativi
è insomma può ecco era
Un po'anche questo è il pensiero di Marco Pannella che ha richiamato negli anni costantemente l'attenzione delle istituzioni su queste due questioni il ripristino
No no della legalità nelle carceri quale riformato naturale
E la necessità e l'urgenza legalità nelle carceri significa
Diciamo dare attuazione alla riforma rafforzare i poteri del Garante dei detenuti
Egli creare spazi di socialità aprirli all'esterno insomma erano le speranze aperte dalla riforma del settantacinque
Dei pozzi che però non si sono attuate
E poi appunto la necessità e l'urgenza di una
Amministriamo qual è il primo passo per assicurare sia crisi complessiva della giustizia nazionale
C'è la cui necessità
Che ho avuto modo e la necessità di ripensare a fondo è chiaro che se non si ripensa fondo si riprendono soltanto
In maniera parziale diciamo occasionale del sistema penale l'amnistia diventa una necessità
Soprattutto professor ferraioli forse anche urgente interrompere la cortina di indifferenza dissidenze no in cui poi si cerca di
Di eludere questi problemi
La figlia del sistema del carcere come del resto la vergogna del trattamento dei migranti Firenze soprattutto su questo egoismo crescente su questa forma di indifferenza generalizzata per cui
Stiamo assistendo
Alla crisi dei
Dei legami sociale dei presupposti di solidarietà morale che rappresentano la condizione diciamo dalla democrazia
L'indifferenza l'idea che comunque non ci riguarda
Rappresenta
Diciamo alla forma di qualunquismo
In mia assenza di spirito civico su cui di civico su cui
Rischiano sempre indebolirsi le democrazie di lasciare spazio ai demagoghi e anche alle svolta autoritaria
E allora professor ferraioli idea ringraziamo davvero molto per questo suo contributo e per questa sua adesione alla marcia del sei novembre a Roma marciare alle per l'amicizia la giustizia la libertà che intitolata a Marco Pannella Papa Francesco
Allora grazie grazie ancora buon lavoro e ricevono i lavoratori gran lavoratore