Workshop Energie positive - terza ed ultima giornata

Cito i protagonisti
Di questo dibattito
Diciamo il cui passaggi più importanti saranno probabilmente sottolineate dalle note della banda deve fare delle forze armate che si sta per esibire qui in piazza quattro novembre quindi né di qua
Dell'onorevole Massimo D'Alema che naturalmente non ha bisogni di presentazione di un hanno bisogno di presentazioni gli altri relatori l'amministratore delegato
Dell'ENI Paolo Scaroni l'ingegner Vito Gamberale che amministratore deve Gatto di F due I che è una società di Investimenti Nando Pasquali allarmismi sa che invece amministratore delegato di GSE che ha una società che gestisce diciamo l'intento di incentivazione della
E dello sviluppo delle energie rinnovabili però prima di cominciare
Mi corre l'obbligo come dire di dare la parola per un saluto al Sindaco di Perugia Wladimiro boccali
Grazie un saluto
Veloce
A
I relatori che ringrazio per la loro presenza Massimo D'Alema
Vito Gamberale Nando Pasquali Paolo Scaroni
L'amico concittadino Adriano Giubilei saluto a tutti voi ora Presidente della Giunta
Regionale ed è qui con me questa mattina ci fa piacere pensare che questa tre giorni organizzata dalla Fondazione Italianieuropei
Ancora una volta ringrazio
Sia a Perugia perché esistono le condizioni di contesto per sviluppare una discussione intorno ai temi
Dell'energia
Contesto politico visto che
Lo dirà la Presidente al centro di una nuova stagione politico amministrativa della nostra
Umbria
Ci sono le
C'è l'energia ci sono le energie positive del resto questo era anche uno degli slogan della nostra campagna
Elettorale
C'è l'impresa
In questi tre giorni l'impresa umbra intervenuta
Apportare la propria esperienza in innovazione in investimento in
Voglia di spendersi nella produzione di di energie rinnovabili è forse questa la sfida sulla quale
Si misura nel corso dei prossimi anni senza
Demagogia e senza
Guardare a progetti non realizzabili mandare alta concreta che ci troviamo di fronte alla frontiera più avanzata
Dicevo e ci fa piacere pensare che
Perugia non sia stata scelta a caso ma
Le esperienze che in questi anni abbiamo portato avanti e non soltanto nei progetti di ricerca un
Nel facilitare l'insediamento di imprese ma anche in un processo culturale in una profonda innovazione che la nostra città è stata portata
Avanti dal in generale nel rispetto dell'ambiente alla costruzione di una mobilità all'interno delle nostre città e che consumi
Meno aria possibile inquini meno aree possibile penso primo fra tutti tutti i progetti
Di mobilità alternativa sistemi discale immobile ascensori fino
All'innovativo mini metrò ma tutto il lavoro che stiamo compiendo nel campo dell'edilizia è qua con un
Questa
Piccola dose di di orgoglio di umiltà che saluto e ringrazio ancora una volta i tram europei per aver
Scelto la nostra città e per averci portato ancora più avanti
Il il traguardo quantomeno la la discussione intorno a questi temi mi auguro che anche
Quelle forme di sperimentazione di investimento che in Italia
In Europa si stanno
Progettando possano vedere la mia città la nostra Regione protagonisti grazie e buon lavoro
Grazie la Presidente della
Regione che riusciamo a Marini si rivolge anche dare un saluto
Grazie vogliono ringraziare prima di tutti i temi la fondazione italiani europea iper questo è l'appuntamento di tre giorni
Molto interessante anche utile non solo per il confronto che si era sviluppato all'interno delle singole sessioni
Tra i relatori anche una partecipazione di esperti ma anche il confronto che si è avuto con le istituzioni locali e anzi sottovoce
E quindi lo suggerisco anche come appuntamento che può diventare anche un appuntamento stabile
Di confronto ci mettiamo a disposizione ancora una volta anche come Umbria
E sicuramente la stessa città di Perugia
Convinti che questo tema rappresenta una sfida che riguarda ovviamente il Paese nel suo insieme ma coinvolge in maniera molto dirette ruolo la funzione anche dei territori delle istituzioni locali
Dell'impresa e dei centri di ricerca dei cittadini che poi
Attraverso i nostri comportamenti individuali e collettivi siamo chiamati anche a raggiungere
Gli obiettivi che insieme come Europa ci diamo un saluto particolare al Presidente
Massimo D'Alema e agli illustri ospiti e relatori che poi parleranno subito dopo di me un saluto istituzionale ma anche con un affetto politico che cerco di rappresentare
A nome di tanti in questa nostra Regione
Una brevissima riflessione
Nel nostro programma di mandato come Regione
Non solo nello slogan ma che ha accompagnato tutta la nostra campagna elettorale confronto con l'associazione di impresa e con i cittadini il tema dell'energia è stata una costante decise voluta ma è un tema centrale anche nelle azioni del Governo regionale
Ancorato e declinato sul titolo di questa mattina come
Gli obiettivi che ci siamo dati come Unione europea e Stati membri all'interno dell'Unione europea possono essere declinati nelle politiche che
Regionali e territoriali e quali azioni noi possiamo mettere in campo anche di incentivo e di supporto non solo finanziario ma di politiche più richiede che ci riguardano direttamente per ciascuno di quegli obiettivi contenuti nel pacchetto energia nel pacchetto clima il ruolo e la funzione
Delle regioni e della Regione e nelle istituzioni locali sono cumulo sono ruoli
Centrali fondamentali per contribuire anche come sistema Paese al raggiungimento di quegli obiettivi
Penso in modo particolare
Al l'energia come servizio pubblico e quindi come affrontare
Il tema anche della povertà energetica e del costo e della sostenibilità finanziaria nei confronti dell'utente finale
Come garantire ai territori alle città alle comunità l'autosufficienza dell'approvvigionamento energetico
Come mettere in atto con politiche che sono essenzialmente locali e territoriali gli obiettivi della bacchettò prima venti venti venti ridurre le emissioni il ruolo e l'approvazione del trasporto pubblico
E delle aziende pubbliche dei trasporti e delle politiche urbane
Il tema della certificazione ambientale
In campo edilizio dell'auto sufficienti al risparmio energetico nei contesti urbani
La ricerca l'innovazione l'Umbria da alcuni anni quindi chi ci ha preceduto si è dato nel programma per esempio non abbiamo destinato già due volte nei programmi
Operativi regionali dei fondi strutturali un intero asse alla tema dell'energia siamo tra le pochissime Regioni italiane che hanno destinato circa un terzo delle risorse complessive del Fondo Europeo per lo sviluppo regionale
Alla tema
Energetico sia sul versante della ricerca e dell'innovazione l'Umbria ha un suo popolo
Di innovazione che tiene insieme sessanta in prese l'università dei centri di ricerca anche di livello nazionale
Proprio sul tema dell'efficienza energetica e delle energie da fonti rinnovabili lo start-up d'impresa
Ieri hanno parlato alcuni dei protagonisti che hanno sede ed operano nella nostra Regione pur essendo imprese di livello nazionale
Ed internazionale indirizzate sulle nuove sulla ricerca sulle nuove tecnologie in campo energia da fonti rinnovabili sulla formazione del capitale
Umano quindi le risorse dei territori e delle politiche europee per la formazione di capitale umano in particolare dei ricercatori e della mobilità anche dei ricercatori e gli interventi di legislazione di normazione
In un Paese molto particolare l'eco per quello italiano dove
Con la riforma del Titolo quinto come è noto le Regioni in campo energetico hanno competenze cosiddette concorrenti di legislazione di normazione
E quindi il tema anche nella declinazione dell'attuazione di alcune politiche strategiche per il Paese con norme soprattutto nel campo delle energie da fonti rinnovabili l'equilibrio tra Investimenti inserimenti di nuove tecnologie nel contesto urbano paesaggistico-ambientale
Rurale il tema delle agro-energie delle biomasse che sono temi che impongono alle regioni anche
Una normazione un'azione di governo ed una legislazione che a fronte degli obiettivi che ci siamo dati come Europa di possiamo
Realizzare e concretizzare sul territorio ma la sfida più alta e quindi il contributo degli ospiti dei relatori autorevoli
Anche quella sfida di vincere in una regione che ha fatto nel corso anche nel suo sviluppo a volte con più
Attenzione a volte anche con qualche elemento di criticità ma di una
Modello di sviluppo sostenibile che salvaguardia
La salvaguarda l'ambiente il paesaggio il contesto urbano il valore
Del nostro territorio nel suo complesso raccogliere la cosiddetta sfida verde del cambiamento verde nel sistema
Economico produttivo industriale di cui l'elemento energetico accentrare
è una sfida che guarda anche al futuro alla ripresa economica
Alle nuove possibilità di lavoro e di sviluppo e in questo senso
Vogliamo provare ad essere un piccolo laboratorio di sperimentazione di alcune di queste politiche grazie e buon lavoro
Grazie Presidente
Allora cominciamo a due parole proprio per introdurre il dibattito si parla naturalmente molto da molto tempo i energie rinnovabili innova Abbili e se ne è parlato anche qui a Perugia in questi tre giorni in questo convegno organizzato aveva Italianieuropei
Con dibattiti che andava sono andati dalla politica energetica l'Italia alle questioni del nucleare naturalmente a quelle che sono state definite energie positive e l'approccio diciamo
In linea generale rimane sempre un po'
Lo steso c'è chi sostiene
Che comunque le fonti alternative non saranno mai davvero alternative perché non si produrrà mai sufficiente energia dal vento dal sole per
Diciamo su
Istituire quella degli idrocarburi e che invece
Pensa che questa prospettiva sia possibile o comunque almeno in parte sia realizzabile che le fonti alternative possano costituire una un'alternativa appunto
Concreta quella prodotta da da dal video proprio dagli idrocarburi ci sono a questo punto di vista però
Segnali dei dati incoraggiante positivi perché l'Italia non è
Diciamo quello che fa media in Europa però anche in Italia negli ultimi dieci anni la produzione al consumo di energie proprio di energia prodotta da fonti alternative è aumentato e comunque quella la direzione
In cui bisogna andare perché sapete che ci sono ci sono gli obiettivi europei del venti venti venti e cioè il venti per cento di limpidi energie alternative il venti per cento di risparmio
Energetico e eccetera quindi diciamo questa la strada che è stata diciamo segnata
E quello che ci infiliamo noi oggi questa ma questa nostra discussione e insomma quanta
Energia prodotta da fonti alternative ci sarà nel nostro futuro e quali saranno in sostanza le
E politiche energetiche dell'Italia
E
E dell'Europa
Io comincerei
Per fare proprio presto dal da da da Scaroni che
Diciamo per il suo ruolo perché diciamoli lavora con il petrolio forse paradossalmente
La persona che ci può
Con tutto quanto imprese
Però ecco la persona che ci può
Disegnare un quadro
Generale su quello che saranno le prospettive
Diciamo energetiche i prossimi anni insomma il quadro di quello che sarà in futuro quanta energia rinnovabile prodotta da fonti rinnovabili ci sarà e quanto invece quella
Chi continuerà a essere prodotta dalle fonti tradizionali
Buongiorno a tutti
Non capita spesso di parlare con la banda ma ci proverà non è proprio faccia abbiamo chiamata apposta vediamo
Va bene dunque non vi dirò che quando che quando mia vita ho invitato a questo convegno
Temevo proprio quello che mi sembra stia un po'venendo cioè che quando si parla di energie positive tutti pensano al solare all'eolico al biocarburanti
E io invece cercano di dimostrarvi che anche
Né di idrocarburi qualche cosa di positivo c'è e c'è eccome anche per il nostro futuro ambientalmente corretto
Anche perché noi di ENI di energie rinnovabili per il momento non ne facciamo facciamo neonicotinoidi solare
Non trattiamo biomasse quindi per il momento siamo al di fuori da questo mondo che riscuote così l'attenzione ma procediamo con ordine vorrei cominciare col dire qual è la situazione mi focalizzo sull'Europa
Dei consumi energetici allora in questo momento nel due mila e nove sia corretto nel due mila dieci
In Europa
Il sessanta per cento regia viene da petrolio da gas diciassette per cento da carbone
Quattordici per cento il nucleare
Due per cento l'idroelettrico il grande idroelettrico poi c'è legna la gente che usando della legna per la stufa diciamo vecchie energie le vere rinnovabili in quelle che chiamiamo e organico
Solare biocarburanti rappresento l'un per cento dei nostri consumi quindi da lì
Partiamo siamo all'un per cento il fatto che siano l'un per cento verso i combustibili fossili l'ottanta per cento non è casuale perché combustibili fossili hanno quattro caratteristiche che li rendono
Facili da usare per tutti noi il primo
Costano relativamente poco il progresso delle nostre economie negli ultimi due secoli e dovuto a un'energia abbassò tre Secondo a un'alta densità così intendo per alta densità che occupa relativamente pochi spazi per produrre tanta energia
Una centrale elettrica occupa uno spazio limitato il produce moltissima energia sei a carbone o se a casa
E flessibile si accende si spegne c'è di notte cioè di giorno ci si può usare sempre
E ed è molto duttile cioè si può stoccare sotto forma fisica questa energia e usarla quando ce n'è bisogno beh
Iper regi delle fonti fossili sono tutti i difetti
Delle fonti rinnovabili che non sono flessibili
E che hanno una serie di problemi vorrei elencarne soltanto due o tre tanto per dirvi di che cosa sto parlando pensate vi dà un esempio se volessimo sostituire gasolio e benzina che usiamo in Italia con
Gasolio e benzina di origine vegetale
Dovremmo coprire tutta l'Italia di coltivazioni i soia per esempio per produrre il dieci per cento dei nostri consumi cioè dovremmo sradicare i vigneti
E tutto questo sforzo ci darebbe soltanto il dieci per cento di quello che consumiamo poi c'è una bassa densità così intendo per questo
Se volessimo produrre
Per via
Eolica la stessa quantità di energia di una centrale a gas occuperemo tremila volte lo spazio della centrale quindi riempire in modo il mondo di tale per produrre relativamente poche energie
Un ultimo tema che forse più rilevanti costi voi sapete che un chilowattora solare costa dalle quattro alle cinque volte un chilowattora
Un chilowattora termico che vuol dire che l'energia rinnovabile solare deve essere sovvenzionata voi forse non lo sapete ma quando tornate a casa guardate nove per cento della vostra bolletta
La polizia che voi pagate perché la sovvenzione viene dal consumatore non dallo Stato e destinata a pagare i costi delle rinnovabili e assimilate ecosistema
Beh dunque di fronte a questo scenario che abbiamo ma da questo dobbiamo partire dobbiamo guardare come possiamo fare per affrontare questi ambiziosi obiettivi che si è dato l'Europa il famoso venti venti venti
Per il due mila venti che che veniva che era già stato citato e che vuol dire di cui l'obiettivo più importante e la riduzione della CO due
L'Europa si pone l'obiettivo di passare da cinque miliardi di tonnellate di emissioni di CO due dato del mille novecentonovanta a quattro miliardi di tonnellate quindi una riduzione del venti per cento un miliardo di tonnellate di C o due per il due mila
Un obiettivo molto ambizioso ed è che è anche un obiettivo che per darvi un'idea di che cosa sto parlando un miliardo di tonnellate e qui vale alle emissioni di CO due di tutte le centrali termiche europee
Quindi un obiettivo di difficile raggiungimento
Ma su quale l'Europa ha ormai preso una decisione
Allora di fronte a questo sforzo che peraltro avviene in un momento di delicata competitività dell'economia europea e dobbiamo pensare alle delocalizzazioni che
Questo tipo di di Obiettivo comporterà la domanda che dobbiamo porci è ma questo sforzo uno sforzo che val la pena di fare questo sforzo che l'Europa vuol fare uno sforzo meriti muore ma io personalmente
Dico dissi io penso che vale la pena che sia fatto
Perché la lotta al cambiamento climatico e importante e il fatto che in Europa a ventisette Paesi abbiano deciso di prenderla bandiera della lotta al cambiamento climatico è un fatto estremamente importante
Naturalmente tutto questo ha un senso solo se questa bandiera sarà seguita da qualcun altro se saremo capaci di farci seguire
Dai grandi emettitori di dici o due nel mondo che sono la Cina e gli Stati Uniti
Perché e questo è un punto fondamentale che dobbiamo sempre ricordarci altrimenti il nostro sforzo sarà uno sforzo solo velleitario inutile pensate l'Europa emette il tredici per cento della CO due
Emessa nel mondo ci poniamo l'obiettivo di ridurlo del venti per cento ben il venti per cento del tredici per cento e il due un do sei per cento cosa facciamo questo sforzo titanico per ridurre del due virgola sei per cento le emissioni
Evidentemente non avrebbe senso se l'esempio nostro non sarà seguito da altri dagli altri Paesi al mondo a loro solo in questo caso
Lo sforzo che l'Europa farà non sarà inutile ma sarà uno sforzo che darà un segno di cambiamento verso una lotta effettiva
Del pianeta contro il cambiamento climatico tra parentesi volevo dire che tutti gli studi siccome tra Cina e Stati Uniti emettono circa il cinquantacinque per cento della CO due mondiale se questi due continenti
Sposassero le tesi dell'Unione europea avremmo raggiunto l'obiettivo di riuscire a ridurre l'innalzamento della temperatura sulla crosta terrestre
Di qui al due mila e cento sotto i due gradi che l'obiettivo che gli scienziati considero un obiettivo un minimo da raggiungere se non vogliamo sconvolgimenti nel nostro modo di
Dicevo e questo sforzo inutile
E velleitario dicevo io credo che non sia inutile per legge ragioni che ho detto
Può anche non essere velleitario e quindi potrà essere un obiettivo che raggiungeremo solo se ci renderemo conto che
Le le rinnovabili sono una piccola parte della soluzione del nostro problema non so nulla risposta
Alla riduzione di C o due nel mondo me sono semplicemente una delle risposte che possiamo darci perché ce ne sono almeno altre tre
Che dobbiamo mettere rapidamente in funzione però la prima è il risparmio energetico e l'efficienza energetica io
Sono convinto che su questo terreno abbiamo un'autostrada davanti a noi da percorrere c'è moltissimo da fare c'è moltissimo da fare nel mondo
Ma c'è moltissimo da fare anche in Europa e anche in Italia voglio soltanto citare qualche esempio per darvi il il senso di quello che voglio dire voi sapete che
Negli Stati Uniti
Le automobili consumano fanno in media sette chilometri con un litro e in Europa dodici bene se
Per miracolo le automobili americane consumassero come quelle europee
Risparmieremmo quattro milioni di barili
Di petrolio al giorno che non casualmente l'intera produzione dell'Iran questo per dirvi quanto importante
Potrebbe essere risparmi energetico ma
Anche noi europei siamo virtuosi ma non virtuosissimi perché
Come sapete la fuori ci sono tenuto mobili che fanno venti chilometri nulli allora
Se tutte le automobili europee dell'Unione Europea facessero venti chilometri con un litro vedi quel miliardo di tonnellate di ci o due che dobbiamo risparmiare
Nel risparmieremmo già trecento milioni quindi faremo un bel passo in avanti
Per raggiungere il nostro obiettivo quindi risparmio ed efficienza energetica sono una strada che dobbiamo percorrere
Rapidamente per raggiungere il nostro obiettivo
Bene la seconda è il nucleare enucleare è un tema
è un tema che suscita
Almeno nel nostro Paese tutta una serie di di reazione ci sono chi è pronto che contro anzi
Se se posso poi vi farò un piccolo inciso sul nucleare mi farebbe piacere dirvi la mia opinione
Io mi limito a dire solo che se
In Europa
Passassimo dal quattordici per cento ricordate avevo detto quattordici per cento l'energia nucleare oggi in Europa al venti per cento tutto questo ci farebbe risparmiare cinquecento milioni di tonnellate di CO due
Quindi metà di quell'obiettivo lo raggiungeremo solo un questo incremento
Del nucleare
E qui
Vi faccio quella digressione che dicevo sul nucleare per per la quale mi devo dire sono stato un po'spinto dalla lettura che ho fatto in questi giorni un bellissimo libro che consiglio a tutti voi
Checché appena uscito che ha scritto Alberto Clò
E si chiama si fa presto a dire il nucleare no allora questo libro
Dunque Crowe è un nuclearista convinto
Come lo sono io
Di sostiene una tesi che che devo dire mi affascina che dice che non c'è
Antinuclearista più efficace del nuclearista superficiale pro dice chi affronta questo tema con superficialità finisce
Per fare il gioco di chi
è contro il nucleare
Cita varie tesi ma io mi limito a dire quello che a me sembra uno dei temi indispensabili primo è quello di dire
Se vogliamo convince alle popolazioni ad accettare riavere nel loro territorio diciamo delle installazioni nucleari la prima cosa che dobbiamo fare e convincerli
Che nucleare non è pericoloso perché se cerchiamo di dirli no dobbiamo farlo perché l'energia nucleare costa meno ma non rimuoviamo la diffidenza non andiamo da nessuna parte da questo punto di vista
Abbiamo davanti a noi esempi molto interessanti tipo la Finlandia che sta costruendo una centrale nucleare in questo momento e non è che possiamo pensare che i finlandesi
Non guardano con attenzione questi temi ma questa iniziativa è stata preceduta da una capillare campagna di informazione che ha mutato il sentimenti
Dei finlandesi verso l'energia nucleare quindi il primo passaggio che a me sembra fondamentale e quello di convincere
Diciamo i cittadini degli Stati che vogliono fare iniziative nucleare che il nucleare
Non è pericoloso e anzi portatore di ricchezza portatore di cultura portatore di
Di posti di lavoro altamente qualificati rinvigorito c'è l'industria tutto questo senza pericolo
Beh una volta poi risolto il problema
Di fare accettare il nucleare resta il problema di chi ci mette i propri soldi
Perché non basta dire che le popolazioni accettano qui
Si tratta di fare investimenti colossali che richiedono
La volontà di investire ora da questo punto di vista mi sembra che ci devono essere tre condizioni fondamentali e lo dice anche pro
Senza le quali
Gli investimenti semplicemente non ci saranno novembre saranno impossibili allora la prima è un sistema legislativo
Che garantisca che se ci dovesse essere un cambio nell'atteggiamento politico verso il nucleare chi è investito non si trova
Avendo fatto un enorme investimento che non può sfruttare quindi che deve essere rimborsato sei Paesi dovesse decidere
Di uscire
Dalla scelta nucleare se se uno non ha questa garanzia certamente non mette miliardi di euro in un progetto di questo
Dopo il secondo punto fondamentale sono i costi del decommissioning cioè che cosa succederà quando la centrale verrà abbandonata chi paga in quel momento perché questi costi sono sconosciuti
Oggi
Uno se ne deve scrivere in bilancio e non ha nessuna voglia di spaventare i suoi azionisti con una posta oscura che sono i costi del decommissioning
Qui altri Paesi questo problema l'ha risolto tipo la Francia in cui si paga un tanto per cento ogni anno e poi alla fine il Governo responsabile del secondo ciclo
Ma non basta
Perché la verità e che qui noi non sappiamo se il nucleare l'energia nucleare costerà meno dell'energia da gas oggi più che noi non lo sappiamo perché non sappiamo quanto costerà il gas tra dieci anni o quindici anni
Quindi è indispensabile che ci sia un acquirente unico un compratore
Che garantisce un prezzo minimo
Per l'Energia
Nucleare che però ha prodotto in quel momento
Solo quando ci saranno queste tre
Queste tre condizioni
Ci sarà chi
Metterà il proprio denaro
Su questo tra prego io devo dire la verità il fatto che e nel
Si sia lanciata
Con con passione su questo tema mi fa pensare che le condizioni
Ci saranno perché se no non l'avrebbe fatto fermo restando che ENI fa dell'altro e io di questo vi parlo solo come
Esperto diciamo così di questo di queste cose visto che per qualche anno mi sono occupato anche anche viene ma fatemi venire venire all'ultimo punto che volevo fare ricordate dicevo abbiamo tre strade davanti a noi primo l'efficienza energetica secondo l'energia nucleare
E la terza e più gas e meno Carbone Sennori rimpiazzata Simo tutte le centrali
A carbone d'Europa con centrale a gas
E metteremmo cinquecento milioni di tonnellate di CO due in meno perché il gas è un'energia molto più pulita in termini di CO due
Di quanto sia l'energia da carbone quindi questa è un'altra strada in cui l'Europa potrà raggiungere il proprio obiettivi voi avrete capito che da tutto questo mio discorso
Ne traspare
Che il sulle rinnovabili che conosciamo oggi quindi solare
Onirico
Energie da biocarburanti io sono piuttosto scettico
Non è che non lo sono
Perché sono in conflitto di interessi che poi capirete l'un per cento non è è che oggettivamente queste son tecnologie costosi
Inefficienti che non mi danno la non ci danno la risposta che stiamo cercando per rimpiazzare di idrocarburi questo però non vuol dire
Che io le rinnovabili non ci crede
Ma credo alle rinnovabili del futuro credo a quelle che saranno il prodotto delle ricerche su cui ENI si sta impegnando in modo
Bordeaux molto importante e che quell'essi daranno una risposta
Hai ha il problema
Di soddisfare le esigenze del nostro pianeta con energie rinnovabili vi dico solo che la nostra filosofia è quella di dire che la tecnologia del silicio
Deve essere rimpiazzata isolare resta all'Energia principe e noi insieme al MIT di Boston investiamo ogni anno
Attraverso i nostri istituto del Donegani di Novara e lei Manetti un grande accordo investiamo ogni anno
Decine e decine di milioni di euro sulla ricerca io
Finisco soltanto mostrandovi che ho qui in tasca un piccolo prodotto dalla nostra ricerca
Vedete questa questo fogliettino di carta protetto da plastica e una una è una cella solare da qui posso produrre energia elettrica esponendo al sole io potrei portare un giornale
Proprio che lo chiediamo un giornale che uno poi lottare e diventa produttore di energia elettrica
Totalmente senza silicio un'energia
Che può essere portato in tasca leggera ed efficace
Non efficace come vorrei se non l'avrei già messi in vendita
Ma ci stiamo lavorando e noi siamo convinti che su questo terreno potremmo fare nei prossimi anni grandi cose che saranno
Quelle sì davvero la risposta agli idrocarburi che un giorno termineranno grazie
Grazie ad ogni
Scaroni ha toccato i punti di chiave diciamo anche di questo nostro dibattito io agire subito un po'la
La domanda
A D'Alema Scaroni parlava di risparmio energetico di efficienza non soltanto di fonti rinnovabili di
Ovviamente c'è tutto aperto il dibattito sul nucleare l'afflusso dedicasse del carbone ecco vorrei dire ARPA D'Alema decorsi gli spunti che ci ha fornito Scaroni aprono
Come dire una prospettiva
Già molto ampia di dibattito sul sull'energia nel nostro paese che
Diciamo
Se non
Poco più che a livello teorico se diciamo a livello politico è un po'mancato diciamo come mancata
Questo Paese una politica energetica seria ecco allora sulla base delle conoscenze sulla base
Di queste indicazioni e di quello che sappiamo quali strade bisognerebbe battere per dare a questo Paese finalmente una
Una politica energetica
Adesso siamo in una tavola rotonda non ho capito come funziona diciamo
Va
A ho capito cioè qualche spigolo
Al territorio
Cioè non si succedono più gli interventi
Sì
No no no era per capire il meccanismo di funzionamento della della
Della
No io credo che naturalmente
Diciamo
Scaroni
Va depurato di quello che ovviamente legato al suo ruolo istituzionale diciamo non
Non lo chiamerei conflitto di interessi diciamo alla rappresentazione legittima di interessi legittimi ma parziale
Eccome evidente diciamo
Trattandosi di legni veri e quella del
Giganti mondiali non soltanto di una grande società italiana
Nel campo degli idrocarburi
E quindi delle fonti tradizionali produzione di energia
Però naturalmente questo robusto richiamo al realismo dei numeri secondo me deve essere considerato Pons con serietà non
Naturalmente
Del è vero che il punto di partenza
Del peso nelle rinnovabili nel mix energetico è molto basso
In particolare dove è stato nel nostro Paese io credo che non si deve sottovalutare diciamo una certa accelerazione
Nella crescita
Della presenza
Di energia da fonti rinnovabili nel mix che negli ultimi anni si sta registrando in modo abbastanza significativo cioè
La tendenza alla crescita è significativa
E deriva da diverse ragioni
Certamente dagli obiettivi europei dagli incentivi dirò qualcosa su questo punto ma anche
Da un cambio di clima culturale
Da una
Crescente sensibilità
Pensiamo
Un settore che è molto importante nel campo di efficienza risparmia ottimizzazione
Insomma
La nuova edilizia derisi chiuso ma la sensibilità delle persone che quando costruiscono una casa o strutture una casa sentono il bisogno di mettere i pannelli solari il solare termico il solare fotovoltaico eccetera
E crescente
E questo è qualcosa che dipende secondo me non soltanto dalla politica degli incentivi quindi io credo che
Si pure naturalmente nel realismo di chi considera questo solo come un aspetto di una politica energetica più complessiva
Tuttavia
La quota delle dell'energia prodotta da fonti rinnovabili
è destinata a crescere sta crescendo questo pone due grandi problemi a mio giudizio
Uno è
Come si possono ridurre i costi perché io credo che i costi si possono ridurre
Attraverso una politica che
Offra un quadro di certezze agli investitori mi riferisco ai premi agli incentivi altrimenti e lo si fa cenno
Però diciamo un quadro di certezze sia
Abbia un'evoluzione ragionevole che tenga conto
Della possibile riduzione dei costi
Ed è il fatto che agli investitori occorre offrire dei margini ragionevoli di guadagno
Io credo che oggi i margini di guadagno siano stati superiori ha ragione
Tre quindici diciotto per cento
Questo è certamente troppo
Io credo che uno scampo certezza di medio-lungo periodo
Ma margini di guadagno ragionevoli che tengano conto della riduzione dei costi in questo è certamente possibile anche intervenendo diciamo per abbattere i costi impropri posti di burocrazia lentezze
Look confusione normativa io sono per il federalismo diciamo ma insomma
L'idea che in questo campo non ci sia un quadro di certezze nazionali
Ferme restando le
Peculiarità di ciascuna Regione in materia di difesa del paesaggio
è qualcosa che diventa abbastanza complicato per per chi voglia investire in quel settore e nel quale si sta investendo molto e anche creando nuovo lavoro
Secondo aspetto
La crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili è anche una grande opportunità industriale
E l'Italia accolto pochissimo da questo punto di vista le opportunità
Siamo largamente dipendenti dei cinesi in questo campo ma non è obbligatorio essere dipendenti dei cinesi
Cento la Germania affatto di questo settore un settore di crescita
Dell'industria nazionale e dell'occupazione santo cielo perché perché hanno fatto una politica industriale una parola che da noi quasi una bestemmia ma
Cos'è una politica industriale e il fatto che il Governo
Gli imprenditori i cento la ricerca scientifica e l'università
Concentrano gli sforzi in un determinato settore e si cerca di essere competitivi ora noi da questo punto di vista giudizio siamo un Paese indipendente
è un sito in un settore dove potremmo di più fare della crescita degli investimenti in un'occasione
Di crescita dell'industria nazionale e della e dell'occupazione nel nostro Paese infine
Cosa che ha sottolineato Scaroni che mi che è fondamentale diciamo
E sono gli investimenti nel campo della ricerca dell'innovazione
è evidente che il settore
Proprio perché è stato a lungo un settore trascurato
Nella convinzione che in fondo il petrolio assicurava il nostro futuro diciamo questo no su scala globale questo è un settore nel quale le possibilità di innovazione sono gigantesche
E la rapidità dell'innovazione può essere straordinario
Quindi
Bisogna investire sul medio lungo periodo noi ci siamo da questo punto di vista il Paese si è fatto del male
Quando fu deciso con un referendum da tanti anni fa di negarci la tecnologia nucleare io ho ricordato più volte che io votai contro facevo parte di quella minoranza degli italiani di voto a favore del nucleare
Sia all'interno del mio partito
Dove ci fu un appassionato dibattito politico e fummo sconfitti sia nel paese dove deve preferendo costieri
Tutto sommato quando io ero ragazzo essendo
Cresciuto ad una cultura dello sviluppo direi industrialista il marxismo non non non aveva diciamo queste indulgenze di tipo pastorale ecco
Ieri non lo fosse ricordavo sempre con emozione quando
Essendo andato in in Francia sulla loro era
Assai Lorandi su
Dove c'era una straordinaria centrale nucleare in una
Posizione dal punto di vista paesaggistico storico straordinario
E non solo non avevo visto vitelli con due teste
Ma i francesi dicevano che era scrissi poteva fare il bagno
Perché grazie al fatto che le acque raffreddata una centrale nucleare erano più calde e quindi si poteva fare il bando salvo io ricordo una certa ammirazione escluso un Paese dove c'era una cultura industriale diversa dalla nostra
Talmente ammiratore quando fu lanciato il piano energetico nazionale che prevedeva la costruzione della centrale nucleare in Puglia nella città di al tranne diciamo che agli onori della cronaca per fatti non particolare civiltà nel corso degli ultimi
Negli ultimi giorni e settimane
Mentre il Governo regionale di centrosinistra
Che rifletteva gli orientamenti del Governo nazionale
E che avrebbe dovuto difendere le scelte passò immediatamente alla mobilitazione contro il nucleare immediatamente diciamo
Io andai a fare un comizio a favore aspramente mi tirano le pietre escludere
E natura perfette questi casi e quindi
E alla fine per presi atto che c'era qualcosa di inadatto nella
Nella cultura degli italiani siamo
A misurarsi con problemi così così complessa devo dire sinceramente che oggi sono abbastanza dubbioso
Circa il fatto che noi ci buttiamo a capofitto nel fare investimenti giganteschi
In tecnologie in parte superate
Nelle quali saremo dipendenti
Perché non avendo in questi anni sviluppato una ricerca nazionale sostanzialmente
Questo al nucleare italiano saranno enormi come messe all'industria francese o americana eccetera
E mi sembra tutto sommato
Più una grida manzoniana un'idea propagandistica diciamo che non una grande trovata di politiche industriali
Quindi
Purtroppo ci sono
Occasioni che quando un grande Paese le perde o decide di perderle è molto difficile recuperarle vent'anni dopo
O venticinque anni dopo irrita ardo con costi altissimi e secondo me
In in condizioni
Di dipendenza dal punto di vista tecnologico e industriale senso che nucleare italiano è certamente uno straordinario a fare per i francesi
Chapeau diciamo ho qualche dubbio che lo sia per gli italiani
E ho qualche dubbio che sia un Progetto gestibile di là di tutto l'ottimismo di maniera del del corrente
Quindi io penso che con tutto il realismo di scatoloni l'occasione delle rinnovabili
è un'occasione che il Paese dovrebbe perseguire con maggiore determinazione
Senza nessun illusione salvifica ma
Valutando che questo è un settore
Che può crescere
Cercando di
Avere una politica degli incentivi più razionale
E di ridurre i costi cosa che si può fare coinvolgendo
Di più gli enti locali che dovrebbero essere secondo me di più soggetto attivo
Noi abbiamo uno sviluppo caotico spontaneo di diritti opera di centinaia di piccoli operatori alla ricerca di facili guadagni cosa assolutamente legittima
Se le istituzioni locali si facesse uno promotrici
E non soltanto
Diciamo oggetto di domande di richieste
Passaggi burocratici
Ma promotrici di programmi
Individuando loro in positivo non soltanto in termini chiedo il permesso non chiedo il permesso le aree più vocate allo sviluppo per esempio nel del fotovoltaico
Partecipando
Perché potrebbe fra l'altro essere una fonte di legittima di guadagni di entrate per enti locali bisognosi di risorse per investimenti per i servizi dei cittadini insomma se tutto questo settore fosse affrontato in modo meno cauti
Meno dispersivo
Con un impegno più attivo delle istituzioni locali con un quadro normativo nazionale più c'è
Con una politica degli incentivi che dipende ragionevolmente ridursi nel tempo
Anche perché investendo sulla ricerca si riducono i costi di produzione
Tutto questo potrebbe essere una occasione importante di crescita del Paese
Dell'industria nazionale e dell'occupazione dita questo il mio punto di vista che non è
Ideologico diciamo però non è neppure diciamo così
Non a differenza di Scaroni vedo tutto questo in modo forse meno marginale rispetto al punto di vista di allora duramente
Non lo so diciamo se avrò modo io penso anche che
Ai grandi obiettivi di
Di uno sviluppo sostenibile di una riduzione delle emissioni di CO due eccetera
Deve concorrere una politica energetica nazionale i cui che secondi che io non vedo onestamente
In generale figlio non vedo una politica nazionale Jean Monnet onestamente in nessun campo
Di cui è un grande programma di risparmio energetico e un grande programma di investimenti per rendere
Le tecnologie tradizionali meno impattanti sull'ambiente
L'ENI per esempio da questo punto di vista si investe nella ricerca
Collabora con lei nel
In programmi di cattura e stoccaggio della CO due che sicuramente
è un settore questo molto importante insomma quindi mi mi rendo conto anch'io che
Il il solare l'eolico sono solo un capitolo di una politica energetica
E penso anch'io che molto si può fare in altri settori ma in particolare la razionalizzazione del risparmio le politiche per la riduzione del nel del traffico urbano insomma
Sono cose di cui si parla da molti anni diciamo ma
Credo che
Tutto questo richiederebbe
Una politica nazionale su magari torneremo su questo punto anche in termini più propriamente politici
Io non credo che
Sì
Si valorizza molto l'opera del Ministro Tremonti chiama
Indubbiamente
A secondo me
Avuto in questi
Di fronte ai bisogni
Un grandissimo merito
E il merito
Di
Non fare come Tremonti cioè nel senso di non essere più il Tremonti della finanza creativa che abbiamo conosciuto qualche anno fa e i cui guasti sono stati incalcolabile e lui ha capito che la cosa migliore che poteva fare per il Paese era non fare nulla
E sostanzialmente non ha fatto nulla cioè avuto una politica estremamente prudente ha tenuto a freno la sua fantasia creativa che tanti danni al tema prodotto nel passato
E indubbiamente diciamo per un Paese che ha i problemi di finanza pubblica come l'Italia questa polemica prudente ha risparmiato dei danni
Ecco
Barak
La riduzione del danno secondo me è una cosa importantissima e io sono riformista netto all'idea che
Però ecco io mi domando se un Paese come il nostro di fronte ad una crisi di questa portata o limitarsi soltanto così fare una politica per ridurre i danni o non deve in qualche modo cercare di costruire il futuro
Se il problema è costruire un futuro allora ecco la politica energetica e
Un capitolo importante di questo futuro per questo ce ne siamo occupati stamattina grazie
D'Alema naturalmente sarà
L'occasione di tornare ancora su questi temi e io coi naturalmente delle questioni che ha toccato da lei ma per quello che riguarda gli incentivi da ricerche certa quali girerei
Hai due altri interlocutori ma siccome ingegner Scaroni se non sbaglio ci deve
Tra poco lasciare
Siccome questo non vale dire tra poco ci deve lasciare ecco se lei vuole approfittare per fare una rapidi una replica insomma diciamo ai dubbi
Che sollevare lemma circa appunto la
Come dire la produttività di una massiccio investimento nel nucleare che rischierebbe magari trasformarsi in un favore fatto i nostri cugini francesi piuttosto che diciamo all'industria nazionale
Ma dunque su questo tema specifico mi pare che il nucleare per essere uno che non se ne occupa nella sua azienda ne ho già parlato anche troppo ma
Ma diciamo
Rilevo che quello che diceva adesso Massimo D'Alema esattamente quello che dice Alberto Clò
Che dato qua un super esperto del settore non si è sempre occupata di questo tema ditemi anche lui non lo dice in modo definitivo ma teme anche lui che sia un po'tardi per rientrare dal da dove si era uscito io non ho approfondito il tema da un po'di vita aziendale quindi
Faccio fatica a dirvi come la penso io
Il fatto che nello dicevo prima ci sia ci stia lavorando mi fa pensare che abbiano delle buone ragioni non di fare particolari favori francesi membri danno invece
Un interesse un grande salone del fatto che voi malgrado chi diciamoci la verità
Assistiamo a una platea di esperte malgrado che abbiamo cercato di tirargli dentro molto insistentemente il fatto che voi rischiate
Mi fa perché essa tutti abbiamo avuto decappottabile terza e adesso nonno
Non dunque no io dico che siccome noi investiamo ogni anno pensate e investe ogni anno tredici miliardi di euro notte una somma
Astrale che Pepper investirla bisogna prima guadagnare la ecco aggiungere a questo anche un programma nucleare mi sarebbe sembrato comunque è un tema
Di difficilissima digestione anche per il nostro stomaco onere c'abbiamo uno stomaco ore ma
Insomma più di tredici miliardi di euro mi sembrava una cosa ma invece scura troppa approfittare un secondo per fare una precisazione
Io non è che sono un nemico delle rinnovabili oggi dico che ENI non le fa
Perché sono piccole
Non risolvono il problema piccole iniziative iniziative più da imprenditore che da grande azienda disseminate sul territorio e hanno un tremendo difetto per noi che sono tutte
Sovvenzionata cioè sono tutte incentivarlo
Allora
In un mondo in cui gli incentivi tendono
A cambiare nel tempo e non solo in Italia non solo in Italia in Spagna sugli incentivi successo di tutto
Io penso sempre che il primo quello tolgono siamo noi
Perché noi siamo troppo diciamo ricchi se posso usare questa parola per essere pure incentivati no allora dico io nel mondo degli incentivi non ci voglio stare
Perché penso che se un giorno uno si sveglia per legittime necessità e dice bisogna che torni incentivo che è il primo nella lista noi e allora non ci voglio essere ecco quindi c'è una ragione in più
Dopodiché se gli imprenditori voglio coprire le campagne di pannelli solari vogliono mettere
Mulini a vento nel Paese meno ventoso del mondo che è l'Italia ve lo segnalo facciano pure ecco io non non non non ho obiezioni lo considero una cosa un po'strana ma facciano pure dico che noi come ENI non lo facciamo
Grazie e scusate l'immagine
Grazie
Ingegner Gamberale D'Alema prima parlava di opportunità industriali legati al settore delle rinnovabili cioè comunque in generale al settore dell'energia che comunque necessariamente un settore in crescita si parla molto di green economy
In questi anni ecco ci può essere come dire
Dal suo punto di vista dal suo punto di vista una finanza che guarda a questo settore insomma investire il rinnovabili e in generale in energia dà risultati economici
Grazie ma inizio a dire che F due I è un fondo infrastrutturale del tre più grandi d'Europa il più grande al mondo che pesa nel proprio Paese ha raccolto un miliardo e otto li sta investendo nelle infrastrutture del proprio Paese
Ovviamente in questi investiamo attinenti il capitale sociale e poi ci facciamo accompagnare dalle altre forme finanziare
Solo nelle energie rinnovabili noi stiamo investendo globalmente come Investimenti ottocento milioni investiamo quindi da centosessanta a duecento milioni di quei mille e ottocento
Beh diciamo la relazione di Scaroni di cui premetto che ho sempre ammirato la grande intelligenza alla grande managerialità nazionale e internazionale la brillantezza
Diciamo che mi è sembrata
Estremamente di parte e
Ringrazio vivamente l'intervento che ha fatto
Il il Presidente D'Alema col quale ovviamente non ho preso nessun accordo col con ciò che lui ha detto e con ciò che io andrò a dire perché ha ridato un po'di legittimità alle energie rinnovabili
Perché a me è sembrato che Scaroni avesse raccontato giustamente la faccia della medaglia che gli appartiene
Ma la faccia contraria non l'ha raccontata perché per esempio
Se ci fosse quando andiamo a fare il pieno di benzina nella ricevuta
Che il il benzinaio cita se ci fosse scritto che il settanta per cento e sovvenzione che lì il
Che l'autista dallo Stato capire
Terremo sempre presente
Questo fatto se tenessimo presente per esempio che la bilancia commerciale italiana e passività esclusivamente per la stragrande componente che ha
L'impegno dell'importazione delle delle fonti primarie degli idrocarburi
Se si dicesse per esempio che l'Italia e l'unico Paese europeo che ha una dipendenza da idrocarburi tutti importanti del settanta per cento come produzione dalla propria
E mi della della propria componente energetica è superata solo
Dall'Inghilterra che però ha un'autoproduzione
Di queste
Di queste
Di queste risorse
Per poi dire che la Francia invece accenna solo l'undici per cento e che c'è il settantacinque per cento di nucleare
Un'altra cosa
Preferisco prima mettere in luce un po'diciamo la contro medaglia del discorso di di Scaroni contro verso il quale ho solamente una grande simpatiche amicizia mi dispiace che non ci sia perché probabilmente un minimo di dibattito l'avremmo potuto avvenire
Quando lui dice giustamente dice che le due grandi potenze economiche mondiali
Debbono anche se impegnarsi a ridurre la cito due dice una cosa legittima giustissima però non dice che Obama si è fortemente impegnato nelle energie rinnovabili
E che se Obama ha perso le elezioni adesso le ha perse per le guerre che sta facendo in Asia e le ha perse
Per e per la riforma sanitaria ma nessuno lo ha attaccato sulle energie rinnovabili
Come pure non ha detto che la Cina e il Paese che nel grande sforzo di sviluppo industriale che sta facendo sta riservando una grandissima attenzione allo sviluppo delle rinnovabili
E nel prossimo decennio vedremo la Cina
E emergere come Paese prorompente nelle energie rinnovabili
Lui dice giustamente anche nell'energia nucleare bisogna creare una condivisione nel Paese in questo ha ragione
Perché io penso che nel nostro Paese sia calata
Una
Una un come imis mo'antinucleare anche infrastrutturale in cenere perché un Paese che ha abolito per legge alle autostrade che ha abolito per referendum il nucleare
E come se avesse mi importato una cultura comunista che si è diffusa nel Paese il khomeinisti ma è durato commi evita di Khomeini dodici anni mirati
Ma ancora dura come cultura e Mita li abbiamo acquisito una cultura anche infrastrutturale antinucleare
Che è così permeata nelle generazioni e così trasversale che prima di rimuoverla giustamente ci vuole parecchio
Per io penso cominciamo con le energie rinnovabili perché io vedo nel Paese anche una prevenzione contro le energie rinnovabili
Dice ancora che per il nucleare serve
Un acquirente unico a garanzia del ritorno dell'investimento cominciamo col garantire il ritorno dell'investimento con L'Aquila
Ed è unico dalle energie rinnovabili
Dice una cosa sul quale è senz'altro sono d'accordo
Che la fonte energetica primaria ed esclusiva per l'umanità sarà insomma
E io di questo sono stato convinto da quando ero ragazzo perché guarda borsone
Vedevo questa immensa Energia che sviluppa continuamente etico ma è possibile che l'umanità non riesce a catturare questa Energia eliminare le altre fonti io penso che di sicuro
Guarda Antonio da lontano le future generazioni non avranno più
Nessuna forma di queste energie di cui discutiamo oggi ma avrà solamente la capacità di catturare l'energia solare
Come pure penso oggi venivo vedevo sempre alle autostrade sulle banche oppure ho lavorato
Io penso appartiene alla mia fantasia scientifica con la quale evolverà il mondo io penso che probabilmente tra decenni tra qualche secolo anche le autostrade non saranno più necessaria
Perché probabilmente la multimedialità consentirà di darci una presenza fisica senza muoverci
Perché io penso che anche un'altra violenza che c'è
Nella tecnologia sono le linee telefoniche ma io
Penso che nel mio Ronnie cerebrali si scoprirà la capacità di potersi mettere in connessione con chiunque
In qualsiasi posto sia ma questo appartiene all'evoluzione del futuribile come gli antichi faceva Galles quelle strade di terra molto larghe
E oggi le riscontriamo
A distanza di venti secondi ma appartiene al futuro che non apparterranno o in una parte era
Alle generazioni future
Però io dico che per arrivare all'evoluzione dell'energia se
A catturare l'energia solare completamente bisogna partire dallo stadio industriale che oggi hanno queste energie
Come gli antichi partiranno dalla ruota quadrata perché oggi le energie rinnovabili posso capire che sono
L'equivalente a galla ruota quadrata che c'era
Secoli fa
Però dalla ruota quadrata che si è arrivati alla circolare se aspettiamo di creare
Dal nulla la circolare non ci arriveremo mai perché mi sembra che altrimenti diciamo stiamo fermi perché gli idrocarburi vanno bene detto questo allora
E tornando adesso a tutto ciò che ha detto il Presidente D'Alema l'Italia si è data un un piano energetico u un'azione un piano energetico nazionale che dice
Che per potere raggiungere traguardi del due mila venti
Deve sviluppare otto mila megawatt eolici e sette mila cinquecento fotovoltaici questo è un dato di fatto che l'ha detto il Governo all'inizio della
Significa assicurare al Paese quaranta miliardi di investimenti significa assicurare al Paese fino a duecentocinquanta mila posti di lavoro al sud
Perché queste risorse volente o nolente in maniera massiva rispetto agli altri Paesi europei in maniera ridotta rispetto agli altri Paesi europei come il vento
Di sicuro sono localizzati al sud e mi sembra che un Paese
Che a questi
Prima queste risorse rispetto agli altri Paesi
Non se le può non
Non può
Non può permettersi non può evitare di affronta
Diciamo che le energie rinnovabili spero
Abbiamo anche un quadro di come si sta muovendo l'Europa altrimenti sembra
Che in Italia parliamo di una corsa che
Dal
Solamente nomino
Diciamo che
La potenza eolica accumulata al mondo oggi e di centosessanta mila megawatt di questi il cinquanta per cento stanno in Europa
Il cinquanta per cento stanno in Europa perché l'Europa essendo il continente che più privo di idrocarburi
Sta andando decisamente nella direzione delle energie rinnovabili come sottolineava come sottolineava il Presidente dà lettura
Segue poi il Nord America segue la Cina che però sono il recupero di questo cinquanta per cento di energia eolica che è presente in Europa pay l'ottanta per cento M cinque Paesi tra i quali ci dobbiamo confrontare
E cioè l'Italia Inghilterra Germania Spagna e Francia Italia la penultima in questi
Allora non posso pensare che se le cinque potenze maggiori europei si stanno impegnando in questo campo in Italia faremo male impegnarci
Lo stesso nel fotovoltaico per esempio
L'Europa
A settanta per cento della potenza fotovoltaica installata
Di questo settanta per cento il novantadue per cento è installato nei cinque maggiori Paesi europei
E l'Italia è la terza e ultima
Allora io non penso che questa Europa che annovera come protagonisti principali la Germania la Spagna stia sbagliando
Vuol dire che è un terreno sul quale
Si stanno impegnando forzosamente
Per potere raggiungere quell'obiettivo venti venti venti del due mila venti e per diminuire la dipendenza energetica che non è solo questione di C o due ma è anche di bilancia commerciale
In questo traguardo che abbiamo diciamo che l'Italia oggi
L'Italia si è dotata di questo venti venti venti che è una media europea l'Italia si è detto io voglio raggiungere il diciassette per cento quindi non si è detta voglio essere la più brava
Perché la più brava cementato alla Francia che si è dato un traguardo del ventitré per cento
Abbiamo il traguardo del diciassette per cento ad oggi siamo a meno del sette per cento quindi dobbiamo pedalare scusate se però mi sembra giusto parlare con dei numeri e comparativi perché se no se ci facciamo un discorso sono da noi sembra
Che
Ci stiamo tanto del divertissement anche non ci appartengono
Allora visto che l'Italia si è dato questo è un traguardo e che indietro e che tutti lo fanno e che l'Europa lo sta facendo più degli altri l'Italia per esempio finora sulla sull'eolico è cresciuta di cinquecento megawatt all'anno per potere raggiungere l'obiettivo che il più basso
Della media europea deve portarsi a settecento megawatt all'anno
Quindi dei tanto deve aumentare del quaranta per cento lo sforzo carta
Ancora di più deve fare nel fotovoltaico perché finora è cresciuta trecentosettanta megawatt all'anno deve crescere a settecento megawatt all'anno per portarci a quegli obiettivi che si reca
Quali sono i problemi che Alitalia i problemi che Alitalia per potere raggiungere questi obiettivi non ve la faccio lunga è sono senz'altro i problemi della
Della disponibilità
Della rete elettrica
Il problema delle autorizzazioni il problema della regolamentazione il problema della certezza delle tariffe
Sulle quali fin da adesso dico cerchiamo di evitare di usare impropriamente il termine sovvenzione
Perché sovvenzioni significa un qualche cosa che dallo Stato tutta questa sinergia lo Stato non tanto grande entrerà nella bolletta del consumatore
Come nella bolletta del consumatore nella tasca del consumatore centra il costo del petrolio come ho detto prima no perché poi non si può dire che uno non si chiama sovvenzione uno lo si chiama prezzo
Allora abbiamo detto che come target l'Italia sta più indietro si è data un traguardo minori come rete elettrica di questi cinque Paesi e l'unico Paese che ha molti punti di criticità
Comporta azioni spesso ridotto
La Gran Bretagna una rete adeguata la Germania una rete adeguata tanto priorità di accesso alle energie rinnovabili la Germania che il Paese il nostro ambiente
Le autorizzazioni per l'Italia ci vogliono fino a quattro anni
Per la Gran Bretagna fino a due anni per la Germania nessun problema per la Spagna nessun problema per la Francia fino a diciannove mila
Per la regolazione
In Italia c'è una regolazione errati che non tempestiva perché negoziale si dice che si vogliono tagliare
Con pochi mesi
Si dice ma non lo dico come uno che vuole criticare
Perché sono dettati che adesso sul
Sotto tiro molto velocemente
In Gran Bretagna la regolamentazione e arrivata tardivamente malore chiara in Germania è molto chiara in Spagna è stata sempre chiara
Sulle tariffe sulle tariffe anche qui diciamo facciamo giustizia no perché le tariffe personale da faccio veloce le tariffe del solare oggi in Italia sono allineate a quelle europee
E la chiudiamo voci dopo la riduzione che è stata data del venti per cento per il due mila undici
Sulle tariffe dell'eolico anche qui
Va fatta una chiara considerazione
Perché la tariffa a parlare di tariffa a se stante è come parlare di una casa misurando solamente una lunghezza
Diciamo i volumi sono tridimensionali di una casa si parla di lunghezza profondità e altri
E anche per le energie rinnovabili ferrea olivo perché ciò che serve e il ritorno dell'investimento che il dato da tre fattori entrato
Dalle dalla
Dalla tariffa e dato dalle ore di funzionamento e dal numero degli anni in cui vivono questi in cui vige questa tariffa per cui e il volume che si deve prendere
E se si prende il volume nell'eolico vi assicuro che in Italia
Il richiamo sulla vita economica e di tre virgola cinque milioni per megawatt installato in Inghilterra ed il sei virgola due
In Spagna di tre virgola tre in Germania di tre virgola due e spara Anceschi tre
Quindi facendo considerazioni sulle tariffe a centocinquanta euro mega partorire che sono già del venti per cento inferiore a quella che governa veri quindi quando si parla
Di questi argomenti già parlato in maniera completa altrimenti la parzialità finisce per dare una visione visto oggetto sui certificati verdi non mi voglio dilungare però diciamo che ci sono stati due
Leggi del Governo che prima ha dato i certificati verdi dando stabilità e poi gli ha tolto stabilita
Recentemente allora
Che cosa serve all'Italia giusto per
Terminale
Giusto per terminare scusatemi che
Che
Dunque
Abbiamo detto che sulle che per i programmi che si è dato al Governo le rinnovabili importano quaranta miliardi di investimento
Possono portare tra centocinquanta mila e duecentocinquanta mila posti di lavoro tutti al Mezzogiorno rappresenterebbero fino al venticinque per cento della disoccupazione giovanile al Mezzogiorno che di un milione
Abbiamo detto che l'Italia in ritardo sull'obiettivo ci o due
Giustamente il Presidente D'Alema accennato che questo obiettivo di otto mila megawatt eolici sette mila cinquecento megawatt fotovoltaici richiedono una pianificazione regionale perché se si debbano fare al sud
Le Regioni dovrebbero dirci come ripartirsi queste potenzialità installare dare una regolamentazione molto chiara
Occorrerebbe
Una chiarezza per chi deve investire perché come ha detto Scaroni questi sono Investimenti per una imprenditoria privata che ha bisogno di certezze quindi ha bisogno
Di dare certezza alle tariffe
E quindi il Governo non può
Diciamo e radicalmente dire aboliamo i certificati verdi
Non aboliamo
L'impegno del GSE all'acquisto come pure non può criminalizzare le energie rinnovabili
Per il fatto che c'è stato qualche episodio perché ditemi in quale Peace in quale settore economico non ci sono stati fenomeni
Di criminalizzazione con
E nessun settore no allora vuol dire aboliamo tutti i settori a cominciare dalle banche
Perché anche nelle chiese cessato qualche
Qualche caso di criminalità aboliamo pure le chiese
Che significato ha che si prende un episodio e da quello se ne parla generalizzazione ovviamente bisogna uniformare i processi autorizzativi
Perché oggi per ottenere un'autorizzazione fotovoltaica servono ventuno sub permesso locali
Sulla ripartizione bisogna ripartire in modo equo le tariffe perché forse possiamo non chiederci che non è giusto che vadano nelle bollette di tutti e su questo abbiamo delle idee precise su come poter intervenire occorre potenziare la Rete elettrica
Io penso che oggi l'Italia ha la possibilità di creare dei pochi campioni nazionali nelle energie rinnovabili
Effetto egli è presente con i due candidati ad essere campioni nazionali uno nell'eolico allergia che la più grossa società privata quotata in borsa che ha già trecento megawatt in funzione
Effettui è presente nel solare con H FV holding fotovoltaica siamo al cinquanta per cento affiancati
Da un importante fondo portoghese che alla stessa genesi nostra e potremmo diventare il più grosso operatore italiano nelle energie foto porta
Io penso che dobbiamo aspirare a delle certezze per potere dare questo contributo al nostro Paese grazie Gamberale
Aveva fatto
Una
Allora ma molto tecnico
Da specialista ecco
Rispetto alle cose che Outis le cose che diceva Gamberale ecco qual è il suo il suo punto di vista dal punto di vista diciamo nel settore lei
Lei Ogana
Sì grazie
Venendo dopo oltre magistrali interventi di autorevoli
Oratori quale
Presidente D'Alema e il dottor Scaroni all'ingegner cambierà le
Ecco io
Come dire mi sento un po'tremare perché debbo anche rettificare in qualche dato che
Storia
Il gestore dei servizi energetici corse la società pubblica di proprietà interamente gliel'il Ministero dell'economia che presidia inizialmente
Tutto il settore delle energie rinnovabili e nel seguito lei è stato assegnato dei compiti tra cui anche recentemente
Lo stoccaggio virtuali e del gas che voi sapete che è un grosso problema che attanaglia al il mondo produttivo e soprattutto dei consumatori del nostro Paese
Il gestore dei servizi energetici oggi nel nel gruppo ci sono oltre altre società uno e l'acquirente unico che
Il d'dottor Scaroni prima evocato ma che ha probabilmente
Ha soltanto il comparto a il compito di acquistare l'energia per tutte le famiglie
E per le imprese
Piccole che non hanno scelto di andare sul mercato libero
Poi c'è un'altra società
Il gestore dei mercati energetici che gestisce tutte le piattaforme su l informatiche
Attraverso le quali
Si scambia
Le partite di energia elettrica poi recentemente è entrato nel nostro gruppo una società
Una delle migliori al mondo che si chiama ricerca di sistema nel generici che deriva dalla gloriosa esperienza dell'ICI del cessi Centro elettrotecnico sperimentare italiano Giacinto molta di Milano e che attiva nel campo della ricerca pura del settore energetico
Siamo un gruppo di di circa mille duecento persone ma il gestore Servizi energetici oltre che per insidiare il settore provvide degli incentivi
Fa tutti i controlli sulle centrali sulle centrali che producono
Da a fonti rinnovabili perché al di là delle centrali pure ma ci sono quelle ibride che consumano una fonte primaria e la destinato in parte alla produzione di energia elettrica in parte ad altre forme di Energia quale il teleriscaldamento altro per cui bisogna controllare
Che
Il rapporto tra queste fonti sia quello stabilito dalla legge perché altrimenti SIS compensa il sistema
L'Italia attualmente
Occupa il quarto posto per la produzione di energia rinnovabile un'Europa con
Ne nel mille il due mila nove Benzi e sessantanove miliardi di chilowattora di energia prodotta da fonti rinnovabili
Che magari al il consumo di tutte le famiglie
Nazionali e che circa settanta terawattora settanta miliardi di chilowattora
A contribuire a questa
Cospicua produzione c'è il settore idroelettrico il di cui l'Italia un vanto l'Italia è uno dei più grandi Paesi ad avere
Impianti idroelettrici perché questo ci deriva da una nostra storia
Ben il settantadue per cento di Energia da fonti rinnovabili e prodotta nel due mila nove che era di sessantanove miliardi di chilowattora bene quarantasette e da fonte idroelettrica
Rettifico in parte il dato che ha dato dottor Scaroni perché l'idroelettrico è un'Europa non è l'uno per cento ma è l'undici per cento
Sì ma in parte non faceva sconti
Prego
Faceva scoppiare no
Non
Non occorrono
Il primo Paese in Europa per la produzione di energia rinnovabile la Germania con novantacinque miliardi nel secondo e la Svezia con settantanove il terzo è la Spagna con settantadue
Il quarto a pari merito Italia con sessantanove insieme alla Francia
E a scendere
Ci sono tra io ho preso degli appunti ma mano che i miei mi ha preceduto l'ICEF rinvio Costantino sì o no no no no no
Dicevamo che le energie rinnovabili sicuramente non sono sostitutive perché sì e ci illudiamo che le energie rinnovabili almeno a breve possano sostituire
Tu l'Energia necessaria non è così peraltro
Le due fonti su cui si sta
Sta puntando al
Attualmente l'eolico il fotovoltaico hanno un grosso handicap che purtroppo funzionano per poche ore l'anno
Cioè su otto mila settecentosessanta euro l'anno l'eolico
Produce in Italia per a pieno carico per circa mille ottocento ore e il fotovoltaico per circa mille trecento ore quindi paradossalmente
Andando molto in avanti con il parco eolico e fotovoltaico si crea il controsenso che bisogna costruire all'ATER e un parco generatore tradizionale fonte fossile o quanto meno biomasse che possono produrre per otto mila ora in modo che quando nella restante parte delle ore da mille tre a otto mila settecento da mille otto
Quando questi non producono si mettono in modo queste macchine tradizionali per sopperire
Alla a mancanza di produzione il che significa che il produttore che deve investire in una fornace entrare
A fonte tradizionale di gennaio produco costruisco e poi mi devi pagare il fermo cioè una riserva quindi sono costi
E che si aggiungono
A ai costi già allevati dell'energia elettrica in Italia
Questo è una cosa molto importante e molto spesso si dice la RAI che non c'è si è un problema anche di Rete però tenete conto che più impianti a fonti è rinnovabile di questo tipo si producono si costruiscono e in più aumenta il problema della vede perché chi gestisce l'equilibrio della Rete che voi sapete che deve essere sempre
In fasi cioè
Più produzione ci deve essere più consumo altrimenti si sbilancia da rivedere e si arriva anche alte nudo black-out quindi
Vi ricordo che in due anni fa tre anni fa l'Europa ha rischiato un blackout europeo questa volta non come l'Italia perché
In Germania che hanno molti impianti
E oggi si c'era un problema di quantità di energia da attenere riserva sia scompensata Davide fortuna che l'hanno imbrigliato e non si è propagata al resto d'Europa quindi
Ecco questo e bisogna dirlo quindi che
Ma mano che aumenta l'impianti a fonti rinnovabili di tipo eolico e fotovoltaico c'è un problema sulla revoca
Per rientrare
Impone nel
Nel sistema europeo ecco abbiamo parlato tutti di questo obiettivo che la direttiva europea che voi sapete che diventa
Legge veri i Paesi aderenti e l'Italia edilizi la deve adottare entro il cinque dicembre di quest'anno
Ne CIDA dei vincoli contrariamente a quelli che ci sono attualmente dove il vincolo non viene sanzionato questo venti venti venti che per l'Italia è sceso al diciassette venti venti se non verrà rispettato nel due mila venti
Darà luogo a delle sanzioni quindi attenzione
Non facciamo l'errore
Che è stato fatto purtroppo sulle quote CO due chi
Ha vissuto quel periodo sappiamo che purtroppo
Sono state commesse delle leggerezze un po'come le famose quote latte che si è cercato di fare i furbi o forse non è stato dato il il dato reale per cui l'Italia è stata fotografata con
Delle quantità di emissioni che non sono voi state quelle
Reali però l'Europa il mondo ci obbliga a rispettarle per cui ci troviamo noi che abbiamo degli impianti
Per la produzione di energia elettrica tra più efficienti perché abbiamo impianti a gas
Dobbiamo un rito e tenere conto che l'ottantacinque per cento delle
Emissioni di CO due derivano dagli impianti termoelettrici bene l'Italia li deve
Ridurre mentre la Germania che ha dei grandi impianti a carbone la Polonia che ha dei grandi impianti a carbone addirittura il danno dei crediti per cui si offrono sul mercato con le quote che se uno ne ha bisogno le deve comperare quindi
è stato fatto questo errore sono state fotografate all'Italia una situazione i più o idilliaca rispetto a quello che invece
Era
Altre ruolo è stata fatta
In tre anni fa quando nel frattempo si è dovuta
Stante trattare in Europa per le cosiddette di quote entranti e per i
Gli impianti che nel frattempo dal novanta in poi sono entrati
In
Esercizio per cui l'Italia è rimasta fuori da questo quindi
I produttori che nel frattempo si sono aggiunti stanno pagando le quote
Che non erano state previste
Dal due mila dodici questo sistema della cito due cambierà le quote non verranno date più gratuitamente a chi produce il CO due una sede dovranno
Acquisire con delle aste per cui sarà a titolo oneroso per cui per tornare
Il diciassette ormai
è diventata un obbligo per l'Italia e quindi dai
Dall'attuale
Produzione di energia rinnovabile
Che ho detto nel due mila nove è stata di sessantanove miliardi di chilowattora ma siccome
In gran parte derivato dall'idroelettrico e l'idroelettrico sapete che stagionale
Nel settore dell'idroelettrico si norma tutto con la produzione media degli ultimi venticinque anni quindi i sessantanove come se fosse stati sessantadue noi dobbiamo arrivare da qui al due mila venti a circa cento miliardi di chilowattora significa che
Ce la dobbiamo mettere tutta
Tutta perché si sessantadue sono derivano da questi
Grandi impianti idroelettrici che ormai hanno quasi saturato non si può far più il grande impianto idroelettrico si potranno fare due mila megawatt di piccoli impianti ma due mila negativi con impianti rispetto ai ventimila vieni abbiamo di grande e non
Quindi sappiamo che c'è questo obiettivo che se non raggiunto verrà sanziona
E quindi
Capisco
Quello che il dottor Scaroni ha detto però dobbiamo prenderne o siamo talmente forte non so se lo siamo peraltro ancora in tempo di rinegoziare ancora ribasso questo diciassette per cento attinti questi sono è la realtà delle cose
Quante altre cose potrei dire cavo
Ecco vorrei però dare un dato nel due mila nove gli investimenti nel settore energetico in Europa sono stati ben il sessanta per cento nel settore delle rinnovabili per quanto riguarda i livelli incentivo bidone altri dati
Nel due mila nove
I prezzi medi in Borsa in Europa sono stati sconvolgenti in Italia e sessantaquattro euro a megawattora quindi tutte le ore della giornata per trecentosessantacinque giorni si ravvede ed è quanto è stato il prezzo espresso in volo nelle varie Borse europee in Italia e sessantaquattro euro a MWh per fare i conti perché ancora affezionata valida sarebbe circa centoventotto lire a kWh
Bene il secondo Paese
Per dire il divario la Gran Bretagna a quarantotto cioè circa i il trenta per cento in meno e a scendere tutti i Paesi che competono con l'Italia per cui la
Spagna trentacinque
La Germania la Francia stanno intorno a quaranta questore il
Il prezzo medio dell'energia in Borsa a questo prezzo si debbono aggiungere tutti gli altri oneri cosiddetti di sistema tra cui l'incentivo
Alle fonti rinnovabili che in Italia sono comunque alti e che sono altri venti euro in media quindi per dire il livello dell'Energia in Italia quanto è costoso
I per quanto riguarda i livelli di incentivo
In Italia le fonti rinnovabili ingegner Gamberale
Purtroppo io
Debbo dire che sono veramente i più generosi d'Europa nuovi
Abbiamo
Diciamo presidiamo questo settore e mi creda conosciamo bene non solo la situazione italiana ma anche quello europea
Consigliere
Sulle organico sulla tariffa deve considerare il prodotto tre fattori perché altrimenti reggimento non ritorno
Perché non poche sovraccarico
Il ritorno è fatto da tariffa per numero di anni
Per numero di ore di funzionamento altrimenti non tornano
Perché lei gli altri Paesi al Nord e UDC hanno della ventosità molto superiore alla nostra negli altri Paesi le tariffe quelle tariffe durano venti anni danno in quindici anni
Quindi uno dei veri computer deve recuperare la minore ventosità e L'Aquila minore durata
Il prodotto cioè non si può considerare solo un fattore
Lei ha ragione quando dice
Sull'artigianato spesi però
Siccome poi forse non abbiamo più tempo ero
Il comunque per quanto riguarda le gli incentivi recentemente è stato emanato un decreto che ha rivisto al ribasso quelli incentivi del fotovoltaico
Dal due mila undici e per quanto riguarda invece le altre fonti di energia
Proprio con il recepì entro della direttiva europea che dovrà avvenire entro dicembre forse bolas scorrerà massimo a gennaio
Ci anche la direttiva lì ci dice di ricalibrare e gli incentivi e uniformandosi a quelli europei grazie
D'Alema in conclusione insomma adesso al di là degli aspetti così molto tecnici e gli hanno parlato
Gamberale Pasquale però il problema era quello della ricerca incentivi all'apparente programmino ore delle tariffe traduttori porta però alla mancanza di una politica dell'energia di cui soffre il nostro Paese su tutto coi
Qua abbiamo visto anche lo svolgimento del dibattito c'è questo grande tema del nucleare che
Divide addirittura gli esperti che divide a maggior ragione anche i partiti
E lo stesso Partito Democratico insomma non ha una risposta unica su questo tema
Ma innanzitutto io
Ringraziando diciamo tutte le personalità che sono state protagoniste non di questi tre giorni di discussione di riflessione
Voglio mettere l'accento su un punto molto semplice molto generale noi quando dicono di con la nostra Fondazione noi abbiamo abbiamo dedicato a questo tema una quaderno della rivista
Sa abbiamo voluto in qualche modo approfondire diversi aspetti di questa questione ma anche
Se mi è consentito prendere posizione
Innanzitutto prendere posizione
A favore di una politica nazionale che sostenga offrendo un quadro di certezze attraverso la semplificazione normativa
Attraverso investimenti nella ricerca e attraverso una politica industriale la presenza italiana nel campo delle energie il novanta
Non molti anni fa diciamo tutto questo appariva letteratura poesia sollecito oggi è un settore vitale dell'economia
Internazionale
è
Una delle scelte caratterizzanti della nuova amministrazione americana
I cinesi che hanno fatto un business come sempre diciamo sono rapidi nel cogliere e gran parte del mondo dipende da loro per quanto attiene alla produzione di pannelli
Fotovoltaici
è un settore nel quale il nostro Paese
Sta crescendo
Con una crescita superiori a quelle che erano le aspettative
E
A mio giudizio si potrebbe fare di più
Io credo che sistema energetico nazionale che prevede
C'è appunto di abbattere dall'ottantatré al cinquanta per cento dei consumi diciamo la componente tradizionale quella fossile
E che il rimanente cinquanta per cento sia venticinque venticinque tra rinnovabili
Nucleare siccome dubito molto che il venticinque del nucleare ci sarà
Ne dubito diciamo della praticabilità
Del fatto che
Si riuscirà a ottenere questo risultato ho l'impressione forse che il contributo delle rinnovabili in particolare del solare fotovoltaico sia sottostimato
E che ragionevolmente possibile fare più
Di di di otto di otto mila megawatt che sono previsti in questo settore se naturalmente c'è una politica nazionale che
Ripeto non non è fatta soltanto della certezza degli incentivi che chiaramente questo è
Un fattore importante ma il fatto anche di altre cose che che abbiamo cercato di mettere a fuoco cioè quindi niente la ricerca anche per ridurre i costi di produzione una politica più razionale delle autorizzazioni un impegno attivo
Del sistema degli enti locali e non soltanto diciamo una forma di controllo burocratico che produce quelle lentezze di tempi quelle incertezze di cui ci ha parlato Gamberale cioè
Noi abbiamo voluto mettere l'accento sul fatto che qui c'è un pezzo dell'economia italiana che interni
Di Investimenti nuova occupazione soprattutto me l'ha messo molto l'accento sul Mezzogiorno ha ragione
Non solo ma soprattutto nel Mezzogiorno Investimenti nuova occupazione ricerca
Crescita industriale indipendenza energetica e a delle potenzialità molto grandi e non è un fatto residuale
Qui diciamo
Questo era uno degli obiettivi di questo incontro mettere l'accento su tutto questo mettere a confronto operatori che Chieti e lavorano in questo campo in settori diversi e la cui collaborazione fondamenta
Prego
Io credo che
è molto apprezzabile che ci sia un fondo un comma f genetiche investe sono infrastruttura del Paese che vede in questo campo
Ovviamente un un settore un settore i importa mi farebbe piacere che ci fosse come dire
A parte ovviamente la scelta
Infrastrutturale e cioè la costruzione degli impianti
Che ci fosse di più un impegno ma certo non è che tutto del può fare un fondo di investimenti come segretezza un impegno industriale un impegno di ricerca coordinato
E torna al tema di una diciamo di una politica industriale per il Paese che poi insomma
Depurato degli aspetti che possono spaventare di tipo di pianificazione sovietica il signor sarebbe come dire la capacità dei principali li attori mondo dell'impresa al mondo della dell'università e della ricerca Governo nazionale di concertare le loro scelte
E di coordinare gli sforzi verso obiettivi raggiungibili in fondo non è che il nostro Paese abbia la possibilità di essere competitivo in tutti i campi in alcuni campi non lo sia
E forse secondo me conviene concentrare gli sforzi laddove noi possiamo essere competitivi ecco il mio dubbio tutto di politica industriale sul nucleare perché come ho spiegato notti muri diciamo irrazionali
Cioè mi domando se in vale la pena di investire tantissimi soldi in un settore in cui inevitabilmente noi siamo
Non siamo competitivi siamo dipendenti da tecnologie straniere
Da tecnologia in parte superate
E in definitiva diciamo se
Noi facciamo un enorme favore i francesi
Con la speranza forse iniqui non so venticinque anni
Di ridurre il costo dell'energia
Grosso modo
Mi domando vale la pena
Di spendere cifre gigantesche con obiettivi così lontani così improbabili i cui che ritorni di questi investimenti sono soprattutto per altri Paesi nostri competitori
Non lo so
Non lo vedo tra le priorità per il Paese al di là di ogni considerazione diciamo di carattere
La preoccupazione scorie di i sistemi di sicurezza diciamo il fatto che qui siamo molto indietro dal punto di vista organizzativo di una cultura della sicurezza i miei migliori auguri al professor Veronesi che
Indubbiamente ci farà fare dei passi in avanti ma
Non mi pare che siano che sia lì una priorità per il
Politiche industriali significa individuare i settori mi quali in modo prioritario vale la pena di concentrare gli sforzi perché noi possiamo mantenere delle posizioni competitive
Nel mondo
Non sono tutti Renzo sono pochi
E secondo me non vale la pena di sprecare le risorse in tutte le direzioni
Detto questo diciamo ecco io credo che questa nostra di aggiungo che nel campo delle energie alternative è uno dei settori nei quali si può sviluppare una collaborazione internazionale
Io mi sto occupando può anche per altre ragioni diciamo di politica mediterranea eccetera
Il senso delle mie funzioni di Presidente di una fondazione culturale europea che sta lavorando grossa iniziativa siamo alla vigilia ci sarà a Roma l'Assemblea parlamentare del Mediterraneo
Nel marzo prossimo eccetera insomma questo è certamente uno dei grandi settori di di collaborazione internazionale
Ci
Restino noi siamo perché si faccia gli investimenti nel nostro Paese sono sfugge a nessuno che la utilizzazione del Sahara spente degli impianti fotovoltaici
A parte che
E l'impatto ambientale sarebbe il minimo risciacquo
Egli esposizioni al sole è massima si calcola che una utilizzazione ragionevole del Sahara coprirebbe il cento per cento del fabbisogno energetico dell'euro
Con immissioni
Zero
Può sembrare una fantasia probabilmente alle condizioni attuali lo è
Ma insomma comunque soldi di queste fantasie potrà possono ci lavora sopra può possono produrre qualche risultato
E quindi le interconnessioni attraverso il Mediterraneo abbiamo costruito in grandi gasdotti abbiamo costruito nove milioni anche questo poteva sembrare una fantasia
Oggi forse
Anziché portare la materia prima si confortare direttamente l'energia elettrica
Credo che sia anche meno impegnativo dal punto di vista infrastrutturale ed è un terreno vogliamo investire in Africa
Vogliamo creare le condizioni perché non arrivi da noi un flusso di disperati
Dove è più ragionevole avere grandi programmi di collaborazione che hanno mandare le motovedette a sparare Marco diciamo e secondo me è meno costoso e più efficiente mi ha dei ritorni
Anche più umano ma siccome noi abbiamo un Governo che questo aspetto ma lo considera granché diciamo se glielo mettiamo in termini di costi di efficienza può darsi che ci ragiona sopra diciamo
Ecco
Dico quindi che in questo settore è un settore importante
Importante per la crescita dell'economia nazionale del Mezzogiorno che l'occupazione importante anche
Il come uno dei fattori anche nuovi di una politica internazionale dell'Europa in particolare di una politica mediterranea dell'Europa quindi questo sono le ragioni che ci hanno portato ragionando insieme
Voglio ringraziare ancora siamo ovviamente questa nostra discussione diciamo così una discussione che ha avuto una dimensione anche molto specifica che
è giusto che fosse così
Diciamo che io non non vorrei davvero concluderla buttandola in politica diciamo etica tuttavia è accaduto per caso racket per caso
Che noi
Avevamo deciso di fare questa
Discussioni a Perugia mentre
E contemporaneamente
Molto dopo diciamo è avvenuto determinandosi a pochi chilometri da qui un evento politico che certamente dal punto di vista dell'attualità a
La
In fondo anche dei problemi di cui ci occupiamo noi riusciamo è
Assume una grandissima una grandissima importanza quindi io poi andrò a commentare ciò che non so sarà dicendo in queste
In queste ore
Diciamo
Il Presidente Gianfranco Fini
Nelle cui mani però mi dicono le agenzie la delegazione
Di Governo i membri del Governo che fanno capo a Futuro e Libertà hanno rimesso i loro incarichi
Il che mi fa pensare
Riusciamo
Dedicare agenzie Micheli cadenzare chi
Diciamo si apra un confronto serra
Adesso al di là
Noi
Noi non siamo io non sono neppure per cultura diciamo sfasciacarrozze insomma il problema
E questo non so come evolverà la situazione politica
E
Devo dire che se seguo con rispetto ecco le decisioni che potranno essere prese
Sono convinto da molto tempo personalmente che intorno a fini venisse crescendo una destra
Destra
Tuttavia su molti punti non compatibile con la destra che oggi governa il Paese
Io sono convinto da tempo nel senso che
O noi questa fondazione ha avviato una collaborazione con la Fondazione Farefuturo diversi anni fa
Ci dicevano attualmente che perdevamo il tempo credo che oggi si possa valutare con maggiore
Giusta in modo più meditato il fatto che forse quel dialogo non era privo di senso
Fra l'altro
Quel dialogo ha prodotto tantissime idee comuni
Naturalmente la produzione di veri programmi eccetera il nostro Paese estremamente impopolare
Salvo scrivere sui giornali che i partiti non ne hanno
Dopo non avere studiato quelle che invece hanno proposto diciamo che è tipico abolizionista e noi
E molto interessante vedere come nel corso di questi anni
A partire da tecnico da momenti assolutamente non sospettabile di sangue
Non abbiamo costruito questo dialogo ora per ragioni strumentali da diversi anni fa per
Un interesse reciproco siamo venuti elaborando idee e proposte
Anche su questioni molto spinose veniamo ora molto tempo dalla pubblicazione di un volume
Introdotto dal Presidente Fini e dal sottoscritto sulla immigrazione dove c'è il tentativo di un approccio bypartisan diciamo a questa grande questione nazionale
E che secondo me è un contributo che sarebbe interessante siamo in un Paese come il nostro dove anziché cercare di affrontare il problema in un'ottica di medio lungo periodo si litiga in modo generalmente inconcludente Striscia
Sarebbe persino una notizia dal punto di vista giornalistico del famoso
L'uomo che morde il cane
Si inseriscono il giornalismo mandano le scuole di giornalismo evidentemente non hanno successo ci e quindi
Le cose
Le cose interessanti non fanno notizia ma
Detto questo
Io credo che ci sia una sostanziale incompatibilità
Non so quali soluzioni si possono trovare ma escluderei
Certamente diciamo che è nelle condizioni attuali possa esservi una rilancio dell'azione di governo
Di cui il Paese avrebbe bisogno
Di un Governo in grado di governare
Grado di affrontare l'effettivamente i problemi del Paese non soltanto di raccontare di averli risolti
A proposito
Ne abbiamo perché abbiamo un Governo che ha raccontato di aver risolto il problema della spazzatura di avere risolto il problema
Del terremoto ma non era vero
Ora latamente queste narrazioni hanno pervaso del Paese e sembrano pochi
La
I fatti sono testardi e alla fine la realtà si vendica delle cose che vengono raccontate quando non sono abbia bisogno di un Governo che affronti effettivamente i problemi del Paese e che non si limiti
A raccontare di aver risolto quindi è urgente una svolta politica
è urgente uno sforzo della politica di riguadagnare a incredibili tassi di ieri da
Compostezza c'è qualcosa che va persino oltre
Conflitto
Destra sinistra in questo momento direi che
La contraddizione tra la politica con la P maiuscola c'è una politica che guarda i problemi reali del Paese che mette in campo
Le qualità Migliorini che chiama in campo le qualità migliori
è una politica che gestione del potere arroganza
Esibizione di un privilegio diciamo di fronte alla legge di fronte alla morale
In una situazione di crescente fastidio e distacco della pubblica opinione siccome io credo un grande Paese non può fare a meno della politica
Cioè di un indirizzo di una guida meno che mai in un momento difficile come l'attuale spero veramente che
Insomma prevalga
Una concezione alta della politica
Di cui in questo momento l'Italia ha assolutamente bisogno
Per questo da tempo penso che
Diciamo si dovrebbe costituire un governo
Che guardando
Alle ad altri momenti difficili della storia del Paese come negli anni come negli anni
Parametri nella prima metà degli anni novanta sia in grado di
Chiamare a raccolta le energie migliori e affrontare
L'emergenza e la crisi
Anche questa era un'idea che non era molto popolare ma che adesso via via sta
Affermandosi da varie parti eccetera e mi fa piacere diranno no pretendo di avere nessun Copyright anche se al a volte un po'curioso diciamo che qualcuno
Si presenti come se l'avesse inventato l'ultima non fa niente diciamo importante
E che le idee giuste cammino
Ecco
Quindi non so che cosa potrà accadere
Non credo che noi avremmo oggi una giornata risolutivo da chi mi pare e vorrei semmai diciamo nel rispetto mettere in guardia diciamo i nostri vicini quelli che sono riuniti a Bastia
Nel senso che insomma anche una parte delle aspettative che si sono su citata nella società diciamo
Poi rischiano di cadere si si entra
In una sorta di gioco politico di gioco del cerino diciamo
Cioè ripeto
Il gioco del cerino diciamo a chi si prende la responsabilità gioco a mio giudizio diciamo chi ha la responsabilità del fatto che il Governo non in grado di governare è chiarissimo
E ce l'ha chi dovrebbe avere il compito di guidare il Governo ciò non c'è da fare dei grandi giochi per individuare le responsabilità
Non vorrei che invece sì finisse
Per aprire oggi la responsabilità di logorare una situazione oramai insostenibile
Di fronte ad un Paese che chiede delle risposte non solo nel campo di cui ci siamo occupati anche se oggi ci siamo occupati di sviluppo di lavoro
Che poi sarebbero
In un'ottica particolare
Però non priva di undici sul significato generale pazzo sviluppo lavoro
Un quadro di certezze sono ciò di cui il Paese ha bisogno speriamo che la politica riesca a offrire al Paese queste opportunità
Noi siamo qui in un in una veste in piedi una fondazione culturale la quale tuttavia non ha mai cessato nel corso di questi anni di offrire idee
Di proporre soluzioni e di creare occasioni di confronto per approfondire insieme le cose
Io credo che questo lavoro
A volte voglio dire un'ultima cosa diciamo noi siamo stati scambiati come un un modo per
Organizzare un centro di iniziativa politica sotto mentite spoglie
è chiaro che noi facciamo politica diciamo ma non nel senso di un gruppetto di una corrente di una componente
Sono dodici anni questa fondazione esiste e lavora
E sforzandosi di dare un contributo alla cultura riformista di Governo in questo Paese
E voglio approfittare per ringraziare diciamo numerosi collaboratori e collaboratrici della Fondazione Italianieuropei credo che questo contributo è stato nel corso degli anni un contributo impone
E significative
Non è non si tratta di una fondazione culturale
O di un centro culturale che nasce intorno ad un leader politico per offrirgli un posto da cui
Per fare la sua azione legittima politica si tratta di un'istituzione di cultura di ricerca
Che ha dato un contributo importante degli anche in questo campo al di là delle discussione di oggi non abbiamo prodotto voi idee e analisi
Forse ecco se la politica di parte per cui
Forse troverà
Di
Modo di farsi rispettare un po'di più dei cittadini grazie
Applicando della vicinanza degli eventi a alla fine volevo fare una domanda per riserve
Ha interrotto lei
Però non posso fare a meno di rigirare la domanda che si fa Scalfari questa mattina su cose sul sulla Repubblica e cioè ora che sul
Cede perché adesso mentre parlava io guardavo le agenzie diciamo realtà pare che
Cioè Fini prenda sempre di più diciamo
Le distanze allora questa ipotesi di un Governo insomma di responsabilità nazionale provvediamo qualche succede oggi a basti ecco però siamo quali potrebbero essere i prossimi scenari
Non lo so
Ma guardi
Piene
No
Perché diciamo
Questa è una domanda che le rivolgiamo uomo politico non al Presidente della Fondazione
E l'uomo politico le risponde secondo
Come avrebbe risposto un grande uomo politico del passato diciamo
Che diceva o un Sanga
E qui o non verrà
Cioè
La politica non con non
Non consiste nel descrivere gli scenari che accadrà
Consiste nel sviluppare un'azione per cambiare gli scenari
Tutto qui diciamo io credo che il fatto che il maggior partito di opposizione oggi dica vogliamo un Governo di responsabilità nazionale eh la politica
Già questa posizione ha cambiato lo scenario politico perché se noi non avessimo preso questa posizione probabilmente i processi politici che si sono aperti nel centrodestra non si sarebbero aperti
Quindi la politica è
Un'azione
Che cambia
La realtà
La descrizione degli scenari la fanno i commentatori come Eugenio Scalfari e noi tutti leggiamo un grande interesse grazie
Bene grazie
Dunque