Il sindacato nella società industriale. La Cgil nella parabola del modello fordista... - presentazione del libro di Lorenzo Bertucelli, Adolfo Pepe e Maria Luisa Righi

Bene siamo
Si è stiamo si quindi anche avente anche atteso un po'
Perché fosse il nostro appuntamento non errata stato indicato chiaramente comunque benvenuti vi porto dell'asta sono Rosanna dell'Agis vi porto il saluto della
Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Vi ringrazio di essere intervenuti io a questa a questa nostra iniziativa
Che organizziamo in collaborazione che abbiamo organizzato in collaborazione con la Fondazione con l'Istituto fondazione con la Fondazione Istituto Gramsci e con la Fondazione
Giuseppe Di Vittorio ringrazio i relatori che sono al tavolo Aris Accornero Stefano Musso
E Giuseppe Vacca di essere di avere accettato appunto l'invito a discutere di questo volume il sindacato nella società industriale
Di Maria Luisa vidi Lorenzo Bertoncelli e Adolfo Pepe
Quarto volume quarto e ultimo volume della Storia del sindacato in Italia nel Novecento pubblicato dai DS
Siamo molto contenti di ospitare questa
E di aver collaborato con le altre con le le altre istituzioni ad organizzare questa presentazione
Per svariati motivi intanto perché è una collaborazione che ancora si rinnova perché ci ha permesso quest'anno di penalmente iniziare la nostra stagione diciamo di iniziative pubbliche veramente con molto anticipo fosse
Fa anche un porto tubi a tutto
Per però insomma siamo contenti e siamo contenti anche perché ripeto rinnova una collaborazione che non che non da ora viene messa
Viene messa in atto voglio soltanto così fare un accenno alla
A quella che si strinse allarmi al in occasione del centenario della CGIL alla quale la biblioteca come tale a parte le singole poi le singole persone a
Ha collaborato in particolare con per la per i volumi della di rossa va mostra che si è tenuta in quell'occasione dicevo che non non rubo molto tempo dicevo che questo
La presentazione di oggi inaugura diciamo così l'hanno lavorativo
Corna che sarà per noi molto
Che sarà per noi molto fitto e che prevede appunto una serie di altre presentazioni e iniziative che grossomodo occupano tutto l'autunno è già una parte una parte dell'inverno
Grossomodo con una cadenza di di una volta di una volta a settimana
Non non non vado oltre e voglio solo
Così ricordare che spero di aderire spero che avremo pride anche nelle prossime occasioni qualcuno
Alcuni alcuni di voi che
Insomma che che hanno ormai una consuetudine con questa
Con questa biblioteca non mi non rubo altro tempo do la parola in ordine alfabetico rispetta l'ordine alfabetico a dare il sacco nero
Grazie
Oggetto tecnologie complesse
Inizio facendo i complimenti a questo per questo volume all'editore gli autori
Una emozionante ricostruzione di vicende ormai storiche
Intensamente vissute da molti di noi
Tante anch'io ero nel mio piccolo decennio sono stati in CGIL e quindi
Dopo di queste cose
Non partenze
Punto
Un po'di queste cose le ho vissute
Molto da vicino
L'approccio analitico e tutto sommato molto rigoroso
L'accuratezza documentaria apprezzabile
Per quanto mi riguarda le interpretazioni sono largamente condivisibili
Ho anche apprezzato il ricco apparato di testi di
Bibliografie
I dati statistici
Che mi hanno subito ri ricordato come
Gli iscritti alla CGIL avessero toccato il fondo nel mille novecentosessantasette
E quelli del PC avevano toccato il fondo nel mille novecentosessantotto
E quindi sessantotto sessantanove era di
Incipiente e necessario
Uniche osservazioni faccio subito sono al bel saggio della righi
Che non cita ma
Lei è rimasta alle date fissate la memorabile lotta del Cotonificio Valle Susa
Che per me è stato condirettore meccanici lo spartiacque della ripresa operaia
E poi nel racconto del Congresso della CGIL mille novecentosessantanove
è come se sottostima se un pochino la svolta
Che Novella
Dopo una relazione difficile criticata fece
Sul finire del Congresso
Il solito saggio di Berticelli
Anche qui un'osservazione a mio avviso sottovaluta
Alcuni sfondi culturali utopici
Della scala mobile al punto unico
Che per me ebbe appunto un elevatissimo valore simbolico
Nel senso che era
Come il Paese di cuccagna
Un accordo col quale gli imprenditori si impegnano a ritardi in busta paga
Cifre uguali per tutti
Con l'aumentare dei prezzi
Con le firme sotto diciamo
è il paese di cuccagna era il paese di Kuhkan
Ne ha fatto la una forte impressione ritrovare certe durezze del clima sindacale e politico
Era quella un'epoca in cui
Si facevano tranquillamente gli accordi separati
Si facevano non del tutto tranquillamente degli scioperi della CGIL da sola
Era in atto vedi un po'un tentativo di isolare il sindacato più forte
Marchionne
No
Barletta
Allora bisognava tracciare i comunisti dalla fabbrica se non l'America non dava le commesse produttive
Ricatto per ricatto quello di Marchionne non è oggi molto diverso
Ma la CGIL nonostante quelle difficoltà si mosse anche da sola trascinando gli altri
Ricordo bene il caso dell'accordo dal pre-accordo sulle pensioni mille novecentosessantotto
Negoziato dall'AMA
E bocciato in una consultazione delle strutture che la Segreteria decise fulmineamente era la prima volta
Talché meno di ventiquattro ore si ebbe il polso dell'organizzazione e si capisce che quell'accordo non andava dopodiché la CGIL coerentemente proclamo uno sciopero da sola
A cui aderirono bei pezzi di CISL e wireless
Come dicevo viene spontaneo un confronto temporale
Rispetto ad allora
Quanti passi avanti sono stati fatti dai sindacati nel potere nella rappresentatività
Negli scritti
E quante volte spesso spessissimo CGIL CISL e UIL si sono mosse insieme
Per non parlare del periodo in cui si erano federati
Io all'epoca di ieri dirigevo la rivista dei tre sindacati che si chiamano vedi un po'sindacato gran molto bella della grafica ma farle era impossibile perché c'erano tali gelosie
Diciamo era così poco vicino alla vera unità sindacale che infatti non ci fu queste la rivista più
Ma poi ci furono anche eventi meno
Vietti meno gloriosi la sconfitta dei metalmeccanici alla FIAT nel mille novecentottanta
E lo smacco del referendum sulla scala mobile per tutta la sinistra nell'ottantacinque
Intanto l'unità fra i sindacati veniva sperata sempre
Praticata spesso
E perduta da qua i metalmeccanici che l'avevano davvero fa con una federazione
Dei lavoratori metalmeccanici che sta accentuando assi da casa mia e che quindi mi ricorda
Tutta quella storia
I Governi
Di Berlusconi fra i meno amici di tutto il dopoguerra
Sono riusciti recentemente a vanificare
Le politiche del lavoro di altri Governi Dadini approdi praticamente
E stringono
Un patto fra loro e altri contro la CGIL
Il frutto più recente a questo protocollo del due mila nove
Che è stato firmato da tutti anche le cooperative
Meno che dalla CGIL
E che stravolge
Il sistema contrattuale le relazioni sindacali
Mettendo la CGIL in disparte
Secondo me anche un po'con il suo aiuto
Mi ricordo bene l'anno scorso quando il Comitato centrale della FIOM voto all'unanimità
Contro la prosecuzione della trattativa su quel protocollo
Capi che la CGIL era ormai invischiata si può dire
Non poteva fare altro
Il comitato centrale della FIOM rarissimamente ha votato qualcosa all'unanimità c'era una minoranza
E votando all'unanimità vincolava la CGIL a non
Mettere la propria firma
E così diciamo la CGIL da sola rimasta in quello che a me pare vicolo cieco
Il vertice dalla Confederazione aveva
Tante buone ragioni
Per le cose contenute in quel protocollo naturalmente
Ma è finita fuori gioco
Per fortuna non si è arrivati ad una spaccatura interna come era successo con la scala mobile
Ma sindacato è ugualmente bloccato
Adolfo Pepe dice a un certo punto
Criticamente che c'è stata una strategia incapace di tradursi
Sia in uno scambio politico sia in una compiuta concertazione io sono perfettamente d'accordo questo è uno dei nodi
Per cui siamo in questa situazione
L'asta la firma del protocollo e il tentativo di metterlo in pratica da parte del Governo della Confindustria e di tutti gli altri sindacati
Ovviamente ha sollevato molte proteste
Si è anche intrecciato con una crisi dell'occupazione
E ne sono venute molte richieste di
Diritti diritti
Diritti
Sì ma indifesa
Attestarsi sul sindacato dei diritti non basta
Tanto meno consolarsi perché il recentissimo recesso degli imprenditori meccanici dal contratto unitario
Ne sancisce non paradossalmente la persistenza
Sul manifesto letto un pezzo di un brillante
Giurista amico
Che per noi non per scherzo diceva grazie Federmeccanica
Ecco tutto questo alimenta il mal sottile del sindacato dei diritti
E non più dei contratti
Pensate che avendo la
Negli anni Cinquanta
Ammoniva invece il suo partito dicendo virgolette senza quadri sindacali diamo la nostra politica in mano agli avvocati
Non è stata è morta non è stata la prima volta che la FIOM
A
Tirato con sé la CGIL
è già successo
Nel bene quando la FIOM sia unita con una finta e la UIL ma
Quando la FIOM ma inventato le centocinquanta ore
E nel male quando la FIOM ha voluto legalità verismo
E quando la FIOM che la firma è la UILM hanno perso per loro colpa nella vertenza FIAT dell'ottanta
Non è la prima volta ma potrebbe essere l'ultima
E non basta che
La CGIL la FIOM siano l'organizzazione più grosse
Peraltro insediate
Anche in quello
Io naturalmente cerco di capire la FIOM sono stato metallurgico e di scritto
Capisco che la FIOM si sente ormai
Da anni
L'ultimo fortino di una visione di un'azione di classe
Del sindacato di classe
Della classe operaia
D'altronde
Purtroppo non può essere un soggetto politico mettendosi al posto del PC
Quand'anche lo volesse
E intanto altre categorie della CGIL hanno tutte firmate il proprio contratto
Rinnovato negli ultimi due anni
Osservo poi che oltre tutto oggi i sindacati sono più autonomi dai partiti che del resto sono spariti quelli di riferimento
E ciò purtroppo
Ha generato l'assurdo
C'è la drammatica spaccatura fra le tre grandi confederazioni
E c'è l'imbarazzante convivenza dei tre loro leader nel Partito Democratico
Beh la stranezza
Per loro e per il Partito Democratico
Il buon Agostino Novella con il quale ho simpaticamente lavorato
Che non ha fatto l'unità sindacale come del resto
L'arma avrebbe sorriso amaramente di fronte a questo tipo di intreccio fra politica e sindacato
Intanto
Noi rischiamo
Una riduzione della tutela sindacale contrattuale e questo è
Il
Problema
Sia con le deroghe aziendali settoriali per le grandi imprese sia con i pericolosi cedimenti sul salario minimo legale per le piccole imprese e magari per i nuovi assunti
Contratti aziendali minimo legale sono il modello americano
Che imperversa e minaccia il contratto di categoria europeo nei Paesi che c'erano
A forza di deroghe poi che sono la cosa di cui più uscito occupa e preoccupa il Ministro del lavoro
Quale effettui
Lui pensa che possano venire da questa sussidiarietà rovescio
Io penso che gli affetti siano
Una crescita esasperata delle diseguaglianze sociali fra i lavoratori fra quelli delle piccole delle grandi
E fra i lavoratori del nord del sud
Ma perché tutto questo
Scartiamo la risposta più facile che è colpa del capitalismo finanziario globale e che ha accolto ovviamente dei padroni miopi e cattivi
Parliamo di noi
Pepe critica giustamente l'assenza di un'analisi della produttività delle ristrutturazioni delle nuove tecnologie
Berticelli richiamo a questi e vari altri fattori strutturali non ben considerati
Ma non emergono abbastanza due fattori esplicativi veri su cui occorre insistere perché pesano più di tutti
E lo dico pur essendo considerato in genere un cultura lista fra i sociologi
E infatti descrivo la scala mobile come un simbolo del paese di Fuscagni
Le due variabili cruciali sono le dimensioni aziendali che calano
E le localizzazioni industriali che cambiano
Queste possono spiegare anche la solitudine di Cipputi
L'affievolirsi del siamo tutti operai citato da Berticelli
E la cancellazione della centralità operaia dall'orizzonte politico e culturale di cui parla Pepe
Questi fenomeni
Sono anche in parte una colpa delle organizzazioni dei lavoratori
Ma non perché siano state meno attente meno unite più burocratica e più generaliste no
Perché sono state meno oggettivamente rappresentative
Pensate alla difficoltà del resto di individuare di fronteggiare quelle colossali trasmigrazione sotterranee individuali di lavoratori da aziende più grandi ad aziende più piccole
Da aziende più centrali ad aziende più periferiche
Questo massiccio progress potrà eccesso di diffusione di dispersione del mondo del lavoro ha fatto sì che oggi
Le aziende fino a cinque a detti sia nel novantacinque per cento di quelle esistenti e occupino il quarantasette per cento degli occupati e le aziende mentre le aziende con oltre cinquecento dipendenti danno lavoro al quindici per cento degli occupati contro il quarantadue per cento degli anni settanta
Questa
Complessa riallocazione del lavoro nella sua macroscopica materialità fisicità
è la meno notata la più disse stante
Per il vecchio mondo del lavoro e soprattutto per la classe operaia
Eppure
Il lungo processo di decentramento produttivo
Era stato osservato per tempo proprio dalla FIOM di Bergamo
Che nel settantatré aveva indetto un convegno per studiare il fenomeno
Ma soprattutto
Questo fenomeno è stato demonizzato benché fosse oggettivo
E stato sospinto non solo era oggettivo ma è anche stato sospinto in parte indotto dalle grandi lotte dall'ora che hanno reso ingovernabili molte grandi imprese
Nettissimo questo mi apparve nel mille novecentottanta in due occasioni la grossa ricerca FIAT sedici mila questionari evidenzio
Bene i tratti dell'operaio massa
Quello è il cui reddito spiega persino gli atteggiamenti verso il terrorismo con dei dati incredibili
E dall'altro
Questo fenomeno questo processo delineo l'operaio diffuso come lo chiamai allora
Quello che
Ricupero amava professionalità e motivazioni e attenuava alienazione e antagonismo nelle piccole imprese dove non è vero che si stia bene
Molte volte si sta peggio ma il clima è diverso anche senza sindacato o perché senza sindacato
Quindi la composizione di classe presentava il presente ha tuttora
Una divaricazione fra due idee al tipi operai noi parliamo sempre di uno
E io penso che opera in massa valga ancora per la FIAT per il tipo di lavorazione e non chiamerei l'operaio ma superato comune indetto per il detto antico non dice niente operaio massa è proprio un operaio ma se c'è ancora
Ma starei molto attento al grosso degli operai
Diffusi
Il posto ordini sono avrebbe poi accelerato questo processo specie in Italia dove
E più alta la quota di piccole imprese
Con la dimensione media più piccola d'Europa
Gli attuali tentativi sto finendo gli attuali tentativi di sgretolamento del contratto sono del contratto nazionale sono una conseguenza di questa differenziazione
Che incoraggia le grandi imprese
Le quali vorrebbero contratti aziendali su misura
Mentre le piccole vorrebbero un salario minimo per legge senza contratto
Mentre troppe aziende vorrebbero un po'dell'uno per un po'dell'altro
Queste prospettive minacciose destabilizzanti
Non hanno avuto apprezzabili risposte dal dall'organizzazione organizzative rivendicativa e con tutto quel che è successo questa trasmigrazione di milioni io non l'ho mai vista citata in un testo sindacale
Il sindacato ha risposto meglio alle novità dell'immigrazione
Molto meglio alle minacce all'articolo diciotto
Questo fianco scoperto e incompreso preoccupa tutti noi
Le sue conseguenze enormi sui comportamenti gli atteggiamenti sociali e culturali degli operai dagli stili di vita al voto politico
Per non parlare delle conseguenze sindacali una destrutturazione una disarticolazione che frena noi ostacolano il rapporto diretto fra l'organizzazione degli organizzati
Quanti scioperano se metà degli occupati sono in aziende sotto i cinque
Questa situazione l'americanizzazione stessa non si fronteggia stando da soli contro tutti nell'angolo
Ho finito e vi ringrazio
Va bene l'intervento del collega Pollina e siamo entrati veramente in medias res non solo del
Del volume degli
Monique il volume di saggi volume Fontana
Anche
Dell'attualità della
Invece e di ciò che adesso io non l'abbiamo
Va
Grazie grazie dell'invito
Per me un piacere un onore
Sarà chiacchierare a discutere di questo lavoro
Con gli autori con
Con gli altri discusso ore
Aggiungerei solo un dato quasi a rafforzare
Quello che ci ha appena detto adesso Accornero
Su cui concordo decisamente cioè che in Italia la quota dei lavoratori autonomi sul totale degli ATO degli attivi e del venticinque per cento contro una media dell'Europa quindici del quindici per cento
Quindi abbiamo una situazione come dire sociale strutturale
Davvero difficile da affrontare per un'organizzazione sindacale
Dopodiché però tornerà il piuttosto
Alla
Alla storia del sindacato
Tralasciando la stretta attualità
Questo volume un volume che io ho letto con grande interesse molto ricco di riferimenti
A volte mozione anche perché
Ripercorre passo passo gli avvenimenti attraverso le voci dei protagonisti attraverso anche lunghe citazioni
Degli interventi ai vari organismi direttivi che fanno vivere come dire no in maniera diretto all'alle mozioni anche delle poco punti linguaggio fuori dalle righe che viene utilizzato
Dai nostri personale
è una storia
Della CGIL che diventa proprio grazie alla ricchezza dei riferimenti documentari un lavoro di reference credo per chiunque voglia affrontare la storia del sindacato in questi anni in Italia
Ed è una storia di della CGIL nella storia d'Italia di quegli anni
Potremmo dire dell'Italia posto mille novecentosessantuno dico sessantuno per ragioni di centenari centocinquantenario pezzi che ci aspetta
Chi si tormentone in questi tempi a nome del nord-ovest in particolare a Torino
Si potrebbero dire con un po'di di pessimismo no una storia che parte
Da un momento in cui
C'è un grande ottimismo c'è un mondo da conquistare e le poco del completamento dell'industrializzazione del Paese
E c'è una Costituzione da realizzare
Per quello che non è ancora stato realizzato e si arriva invece ad una situazione che non è più quella dei sogni delle speranze dal dura realtà di oggi di cui ci ha dato un quadro molto efficace Aris Accornero
Che è quella in cui
La Costituzione va difesa dagli attacchi e così come allora bisognava realizzare la Costituzione anche in fabbrica oggi va difesa anche il fatto
E la storia di questo di questo arco di tempo in cui credo che la periodica volume ci propone delle periodizzazione molto previa anche perché segue le micro farsi dell'evoluzione anche del del della storia politica del Paese dei cambi di governo delle politiche
Che si attuano dei tentativi di e introdurre
Riforme che poi si slitta Nocco nel quadro la ma il cambiamento del quadro politico e così via però ci sono due grandi periodi sostanzialmente no si possono individuare
Quello che va dagli anni Sessanta gli anni Settanta i primi ventenni primi trent'anni
Che
E qui il ciclo si vede molto chiaramente dal lavoro di Maria Luisa dediche
Il ciclo se non è il ciclo del ciclo dell'altra conflittualità ciclo delle lotte le mobilitazioni non è sessantotto sessantanove ottanta ma il mille novecentosessanta
Fino alla fine degli anni Settanta e non solo dal punto di vista della mobilitazione dillo delle lotte dei e metalmeccanici degli elettromeccanici di Milano e così via o del Cotonificio Valle Susa ma
Anche dal punto di vista della della mobilitazione sindacale per le riforme
Nei primi anni sessanta novella
O perlomeno per voce di Novella stando alla ricostruzione del volume nonché si inizia a parlare
Di riforme il sindacato che propone riforme quelle che poi verranno chiamate tra riforme di struttura
Ecco questa questione delle riforme
A mio parere è importante perché diventa la cartina di tornasole giù sindacalismo quelle della CGIL di una cultura sindacale della CGIL che una cultura di un sindacalismo prettamente politico
Di un sindacalismo che vuole essere l'organizzazione di tutta la classe
è un sindacalismo che
Si occupa compendio si preoccupa innanzitutto della solidarietà della del cemento fra tutti le componenti del lavoro
Che antepone
Spesso gli interessi degli occupati gli interessi dei disoccupati richiamo alla solidarietà si pone il problema della disoccupazione e dunque di nuovi mondi nuovi modelli di sviluppo del Mezzogiorno e così
Ecco questo è un tratto culturali della CGIL
Che è un elemento di distinzione rispetto alle altre culture sindacali qua dell'accise quel della UIL
E qui forse farei l'unica osservazione al alla volume
Forse qua e là qualche riferimento in più alle altre culture sindacali che operano in quegli anni in Italia avrebbe arricchito ulteriormente
Il volume medesimo
Ecco si tratta di una tradizione culturale dicevo che a mio parere attraversa
Potrei dire tutte le stazioni della CGIL lo dice Berticelli
Nelle pagine iniziali del suo contributo quando fa riferimento
Allega alla questione della l'otto per le riforme a cavallo fra anni sessanta anni settanta
E fa riferimento anche alla
A un sindacalismo politico che nasce politico in Italia
Forse un riferimento qui era il vecchio
Volume di Idomeneo barba Dorin superato per ricerche spetti sulla storia della
Della CGIL quella collaudi nelle in età in età liberale
E già lì vi era una situazione di mercato del lavoro talmente squilibrato a favore della
Domanda che
Induce il sindacato che rende deboli le conquiste contrattuali ingiusto sindacato occuparsi di politica per rafforzare
La contrattazione medesima sindacalismo rivoluzionario da questo punto di vista come dire lo porta all'estremo
Questo elemento lo facendo il sindacato l'unica organizzazione al partito non conta sindacato fattura
Ecco e in questo tratto prosegue nel segno della CGIL di Di Vittorio che per l'appunto no e timoroso soprattutto di un distacco dei lavoratori delle grandi fabbrico dei monopoli protetti dal resto del proletariato che punta
Ad una sorta di egualitarismo
Della sopravvivenza in una fase dell'economia italiana caratterizzato dei problemi della ricostruzione del pesanti dalle pesanti condizioni economiche
Ma
Ritorna
Nella politica delle riforme che viene condotta secondo
Una
Criterio poi criticato a partire da settantatré in una prima fase no come estensione del potere conquistati in fabbrica
Nello Stato attraverso
La rivendicazione attraverso forme di rivendicazione di formaggi forme verte iniziali intorno alle riforme che ripercorrono i canoni i modelli della vertenza ditta di fabbrica
Quindi si contratta col Governo così come si contratto col padrone
E poi con una svolta
A partire dal dal
Dal Congresso del settantatré della CGIL insomma già il discorso di lama che rigetta
Il PAI sindacalismo
Della della prima fase dell'alta mobilitazione a favore di una politica per le riforme che sia più attenta al dialogo con i partiti al dialogo con le istituzioni in cui il sindacato non deve più semplicemente a rivendicare nuovo
Con una trasposizioni sul piano della politica di quelli che sono le modalità della vertenza in fabbrica
Però sempre si tratta di
Politica delle riforme
Il Mezzogiorno la casa l'occupazione il nuovo modello di sviluppo
Voglio dire non ci si può fermare alle conquiste salariali per gli occupati bisogna occuparsi del mondo del lavoro tutto intero dei lavoratori tutte
E in fondo
Questo questa tradizione culturale diciamo di sindacalismo politico di tutta la classe a mio parere la si può ritrovare anche
Nel
Del sindacato dei diritti varato trentini va a Chianciano ottantanove e Rimini
Mille novecentonovantuno di cui ci parla diffusamente saggio che perpetrato le altre cose di cui essa agisce occupo finalmente io sto facendo una selezione molto
Molto cominciando personale di quello che ho trovato di rilevante
Nel né leggere questo libro
C'è anche
Nel sindacato di trentini questa
Intonazione
Perché in fondo slegato dei diritti ebbene non è potrebbe essere interpretato come null'altro che la trasposizione inedita chiamiamolo per semplicità post fordista chiamiamola flow di di una società florida
Della rivendicazione delle riforme a di nuovo qui si tratta della Casa della sanità della formazione
Per la formazione per la libertà di scelta per potersi per poter far sì che il mondo il di lavoratori si muovano col massimo grado di libertà in un mondo in rapida trasformazione
Ecco
A me ha colpito poi molto
Nel volume ripercorre
Gli anni farà il settantotto ottanta dell'ottantacinque insomma le due grandi sconfitte diciamo l'ottanta alla FIAT l'ottantacinque il referendum sulla scala mobile colpito molto perché non
Questo mi ha ricordato le sconfitte eroiche di
Di Miriam Golden nel ricco Garavini che interviene sulla sconfitta
Dell'ottanta alla FIAT con delle pagine traumatiche da da da eroe tragico quasi no che però evidenziano anche
Il le grosse
Differenziazioni interne al sindacato
Non direi spaccatura però direi senz'altro una divisione netta fra
Tra due anime
Un'anima
Movimentista potremmo dire unanime istituzionale
Un'anima che
Vuole fare della fabbrica e della
Contestazione di poter in fabbriche il caposaldo lo fortilizio da cui partire per la conquista nella società
è un'altra anima che è preoccupata delle conseguenze sul piano economico dei vincoli economici che
L'ingovernabilità
Delle fabbriche uso il termine che ha usato privare spero simpliciter per semplicità provoca no nel più in generale per i problemi dello sviluppo riproporle detenuta del
Della politica e della società ecco
Sono queste due anime
Queste due anime diacono si scontrano e tuttora
Tuttora si confrontano anche duramente
Dai giornali di oggi insomma le dichiarazioni di di Epifani riguardo alla questione dell'ISO darsi del non misurarsi
Ecco
C'è un passo
Del volume
Alla pagina tra centoquaranta a mio parere
Un po'
Forse eccessivamente critico nei confronti di lama nel giudizio traspare forse
Sono la formulazione non lo so ma sommario l'atto come un giudice eccessivamente critico nei confronti dell'AMA Gesù ha svolto dell'euro
Le passi seguente
Fallisce il tentativo di dar vita ad un vero scambio politico
Nella misura in cui si perde
La forza che originava nella fabbrica dalla lotta che poteva anche avere nelle parole di lama dei tratti di conservatorismo di corporativismo salariali est
Ecco però io credo che e qui si pone un problema
Ed è un problema che è emerso
Da Pomigliano con Pomigliano emerso in piena luce no ed è che
Uno scambio politico
Efficace
Una concertazione vera
Non possono funzionare in assenza di regole
Ora
Non necessariamente le regole
Debbono passare
A mio parere attraverso
Una
Riesumazione dell'articolo trentanove della Costituzione
Ci sono altri strumenti
C'è da contratto non ci sono la legge ci sono strumenti più flessibili però
Oggi
Non si riesce a
Dar vita ad un sistema di relazioni industriali che abbia qualche coerenza interna
E che riesca ad affrontare o a
Come dire gestire lo scontro intorno noti quali quelli che ci ha ricordato prima ARES
Se non si risolvono due problemi
Due se non si instaurano due regole
Quella della misura della rappresentatività
E quella della
Validità dei contrasti
O meglio dell'estensione della validità di contrasti al di là
Gelli aderenti alle associazioni contraenti alle associazioni firmatarie
E se si vuole no
E il
Una parola definitiva sul rapporto fra parte obbligatoria e parte normativa dei contratti vale a dire quanto un contratto debba essere vincolante per
L'individuo che aderisce all'organizzazione che lo firma quanto invece l'individuo resti sciolto
E dall'obbligo al rispetto del contratto
Ecco senza questi senza la risoluzione di questi due noti sarà difficile fare uscire i rapporti fra le organizzazioni sindacali dalle secche delle rivalità di cultura che a mio parere
Sono diverse
E hanno avuto quasi per
Non non è un miracolo fa prezzo Loreto ha spiegato molto bene quali sono stati passi
Dell'arrivo alla unità sindacale però quello è stato un miracolo no il fatto che queste culture sessioni incontrate per un periodo di tempo così lungo un ventennio abbondante
Ecco no
Dei presupposti avendo piuttosto quelli di una divaricazione delle linee si sono incontrati sono di nuovo disgiunti
Però
Creare un sistema di relazioni industriali capaci di affrontare i problemi della deindustrializzazione
Nel Paese
E dei cambiamenti profondi strutturali che arrestato ricordava senza regole che rendano come dire fluidi meccanismi del confronto e che alla fine portino delle soluzioni
Più o meno
Poi
Viste in maniera più o meno positiva dal diverse componenti ma delle soluzioni altrimenti si resterà in una situazione di stallo
Di difficile gestione del tutto una situazione nella quale la polverizzazione della struttura produttiva rischia di fare passi avanti ancora più veloci di quelli che non abbia fatto finora
Anzi
Consentitemi di cominciare con qualche battuta istituzionale
Questa non è la presentazione di un
Come è stato già presentato un unico volume appena uscito
Lo sottolineo perché
C'è una ragione di carattere politico culturale per cui
Abbiamo
Meritatamente voluto riproporlo vista la discussione insieme
La fonda territorio imputazione Istituto Gramsci
E questo mi consente anche di dire che
Anche per questo non è formale ringraziamento la biblioteca che ci ospita
Perché
Credo che gli elementi siano stati già forniti dagli interventi che mi hanno preceduto
Anche a chi non l'avessi nemmeno sfogliato avvertiti a
Perché questo come i volumi precedenti di questa lodevolissime iniziativa
Editoriale CGIL se fosse stata concepibile negli anni Settanta forse avrebbe molto intanto ecco ad affrontare in maniera più adeguata buona parte dei problemi che sono stati qui ricordati
Lei negli anni settanta
Pensava diversamente la leadership CGIL pensava che le interessavano
I sociologi la leggo liste di piuttosto che la storia generale
Questi indirizzi
Ricerca di storie generale
E per questo poi ci può consentire
Di discuterli discute in maniera seria problemi come quelli che qui avete già ascoltato perché e quindi giudizio sul metodo e sul merito
Non solo una ricerca accuratissima
Ma di studiosi di storia del sindacato che sanno che la storia del sindacato e parte della storia politica ed economica nazionale internazionale
Perché questo è importante per una serie di Paesi
Sicuramente
Occidentali
E in particolare d'Italia
Perché anche questo è stato seppure brevemente ricordato il sindacato di Stato un protagonista della storia nazionale degli ultimi cento anni
E in particolare la CGIL non solo per ragioni quantitative in un certo venire esclusiva
Altro merito dei di chi dirige quest'opera di dei ricercatori dell'anno
Computer del
Dei DS cioè Ciceri perché l'ha pubblicata e la sirena severità
Dei giudizi
Non solo il saggio preclusivo di Peppe
Anche quello di
Bertucci enti riferirvi Salini sono serenamente Silveri
Sul modo in cui questa vicenda è stata affrontata vissuta adeguatezza inadeguatezze vittorie sconfitte responsabilità
E tuttavia tenendo fermo a un filo che fondamentale per la storia della CGIL
Che
Al di là anche delle fratture dei fallimenti sto pensando per soprattutto
Gli animi tenente successive alla prima guerra mondiale però e la storia
Di un grande attore collettivo che
Soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale
Mantiene un filo
Dico coerente responsabilità nazionale
Dico in altro modo maniera quello che per esempio bus diceva sindacato politico
Certo è noto il d'Italia e impulso se il dubbio può comunque uno dei pochissimi Paesi europei in cui sono stati partita così i sindacati e non viceversa
Ma non è solo questo
Eh sì
è nato per il Partito Socialista circoli asfittica
E non è solo questo
E sequestro gli dà
Fra lì aspetti
Molto positivi
E
Risorse che
Malgrado enormi difficoltà
Poi
Consentono di riacciuffare
In momenti
Che per esempio nel cinquantennio di cui si occupa questo volume sono
Decisivi per la vita del Paese una
Funzione nazionale fondamentale
Democratica riformatrice progressiva anche se
Con risultati limitati
Circa le conquiste ma io su questo ci tornerò prescritti frustrato nella CGIL provvedere la storia d'Italia la strada della sua intelligenza collettiva e soprattutto delle sue culture politiche su questo ci tornerò
Allora trovare semplificare
Questo che ho detto
Riprendendo in parte perché su
Passaggi che sono stati già
Toccati da Aristide e da Musso
Temo menti in cui queste molto visibile
Nel cinquantennio
Faccio un inciso in realtà trattandosi di un cinquantennio che comincia che all'inizio degli anni Sessanta ma
Anche se la ricostruzione storiografica finisce ottantacinque storicamente scrive metà degli anni Novanta
Forse direi se c'è sindacato una società industriale riduttivo
Anche perché l'atto la la vicenda documentata
Secondo me suggerisce che
Su grandezze limiti debito della storia del sindacato italiano abbia pesato molto di più il formarsi già dagli anni Sessanta certa Società industria ma della società dei consumi
Nella forma in cui si realizzata invitati
Perché questa fu incidenza culturale straordinario se non saliva sindaca dei diritti
Con tutta la sua estrema è infinita povertà concettuale
Questo lo dico l'ho detto io però
Non mi sono trovato molto dissonante
Dalle cose che ho sentito
Allora
Anch'io sono molto selettivo e tenuto conto che sono tre saggi quindi
Ritorno
Sul primo quello di
Risaliti
E colgo anche l'occasione per dire che è una ragione pochi caratteri più privato più corporativo
Più riguardante l'Istituto Gramsci per insistere su questo ulteriore occasione di discussione
Originava anche
Nella nel desiderio di
Di dare un ulteriore riconoscimento Luisa per questo muro che ha fatto che fa
La svolta di Novella
Per sessanta anni
Io non so se si Luisa non gli ha dato tutto
Tutto il il risalto storico mi pare di capire che rischi c'è forse
Però
E le le
Le cose sono chiare così svolta
è che
Un ciclo che cominciò comincia un ciclo di di conflitti di Monti movimenti di mutamenti accerto comincia agli inizi degli anni Sessanta ma che poi
Intorno al sessantotto sessantanove diventa
Quello che diventerà poi l'autunno caldo e che non è un biennio ma è un decennio
E si riesce ad incardinare sulle funzioni
Classiche del sindacato
Mobilitazione lotta contratti
Un progetto di riforme che fa la civilizzazione democratica del Paese finalmente perché questo è avvenuto negli anni Settanta mica prima
Certo si può dire che quando noi ci
Finalmente grazie a straordinari mobilitazione di massa scioperi generali durati dieci anni siamo riusciti a fare il compimento del welfare in Italia siamo riusciti a farlo quando già era in crisi si va stare forse anche a peraltro
Negli altri Paesi metterò questa stabilità
Semmai vale la pena ricordare che intanto si arriva
Ha una certa riforma delle pensioni a un certo sistema sanitario nazionale alla fine degli anni Settanta
E
A queste collegate comunisti civili mica da poco
Io più che il divorzio quella legge sull'interruzione di gravidanza può ricorda all'IFO nel diritto i talenti
E sentiva fondamentalmente grazie ad una straordinaria spinte sociale
Organizzata guidata e che viene da lontano perché la strategia che Novella
Mette in atto con il nesso fra
Contratti riforme o fabbriche società naturalmente recependo spinte che vengono da
Da un
Da da molti rivoli nella vita del Paese
Sarà un'anticipazione già fortemente stigmatizzata nel decimo congresso difficile sessantadue saggia tutto lì
E Novella è il più partitico dei segretari sareste della Storta CGIL insomma
Questo è un esempio di straordinaria funzione nazionale
Che arriva dove può arrivare
Arriva dove può arrivare anche perché
è stato già ricordato
Nemmeno quelli quelli ciclo di lotte di mobilitazione sociale dice riesce a risolvere uno dei due problemi fondamentali per isolare l'Italia repubblicana impossibilità di avere un sindacato unitario
Un unico sindacato
Pur avendo ancora oggi credo il più forte sindacalismo confederale dell'epoca
Quanto a questa forza
Numerica eccetera corrisponde a tutti di effettiva forza nel Paese questa è altra questione però
Si sbaglia la situazione
Europea comparata del sindacalismo confederale
Ma se si guardi diamo così le cose e IP introduco l'alto la
L'altra marcia del mio ragionamento
E e
Ci può essere
L'unificazione sindacale in un Paese che rimane democrazia bloccata
Perché ragiono così perché voglio mettere ancora più mentre si rende ancora più esplicito
Non solo quello che c'è abbondantemente nel volume anche me che interventi che metti preceduto
L'altro con la l'altra faccia di questa storia il rapporto col sistema politico
Che poi anche diciamo l'elemento che consente di valutare di filtrare di intervenire di elaborare
L'evoluzione delle culture sindacati
E anche di mette un po'd'ordine concettuale sul conflitto in considerazione contrattazione e concertazione diritti contrattazione
E con questo arriviamo già anche temporalmente al secondo esempio che volevo sconto passaggio che voglio ricordare che il passaggio abbastanza centrale messaggi libertà uccelli che
La CGIL di fronte al compromesso storico i doveri di solidarietà nazionale la strategia dell'euro
E naturalmente non ripercorro la vicenda
Ventricelli
Molto analitico molto fine nel vedere anche come
Cambiando il quadro politico non solo per ragione
Il cambiamento non riguarda solo quello che avviene dall'intera CGIL con lama settantatré poi ancora bandiera
Radicale con
L'accordo con le fasce angolatissimo accordo sul punto unico di contingenza
Nel quale Agnelli portava a casa la definitiva o comunque la premessa per smontare tutto il nesso fra contratti riforme salario riforme che era stato costruito prima perché sarà Rizzato a tutto e per di più
Quanto già l'Italia nel settantatré col governo Rumor aveva fatto una determinata scelta in termini modello di sviluppo e quindi tutto il decentramento industriale possibile
Tutto il gas possibili alla piccola e media impresa tanto si comincia con le dislocazioni competitive con
Io sì il rigonfiamento del debito pubblico l'eredità
Più avvelenata della
Seconda parte della prima rete
Che cosa voglio mettere in evidenza di questo passaggio che la strategia delle
La difficoltà di
Formulare i termini dello scambio
E che questo tipo di problemi e dimessi oltre si affrontano insieme
E si risolvono insieme dove il primo responsabile è il partito politico
O
Non si va da nessuna parte
Perché e per l'incapacità di tematizzare questo problema
Per essere arrivati impreparati
Al passaggio del settantaquattro settantasei che chiede praticamente
Un cambio politico al Paese nella possibilità però apparsa a prestarlo
Il terreno sul quale si cerca di costruire
Lo scambio verso il semplifico molto verso le ecco
Sacrifici conti in cambio di che di programmazione democratica
è un problema dunque
Ragionare così nel cuore degli anni Settanta vuol dire che le culture politiche italiani non aveva l'idea di che cosa stesse su nel mondo negli anni Settanta difatti parlavano di crisi persino di crisi del capitalismo quando invece siti adatti ben altro
Perché taglio così le cose
Perché questo mi consente di
Arrivare al terzo passaggio su cui voglio sollecitare
La vostra attenzione che invece riguarda
Il saggio di Pepe io non sono in disaccordo con i giudizi più fluida assumo
Perché mai nessuno ce lo sappiamo
Su sul sul sulla
Lama adesso non mi impressiona ci intendiamo su su sui problemi e le sconfitte
Avendo premesso che
Le culture sindacali sono parte di una galassia culturale più ampia che può essere definita solo in termini di cultura politica se per cultura politica non si intende soltanto la cultura del partito politico come agenzie elettorale
Ragion per cui
Su questo ci tornerò rapidamente tra poco in confusione noi non possiamo continuare a minacce da con questa
Categoria dell'autonomia che non si capisce quarti declinazioni la si può usare e non Sica
Esce da chi da che perché cosa con quale divisione del lavoro e il
Ed i compiti di responsabilità e ci tengo subito
Perché il terzo passaggio che è un altro grande esempio di
Coerenza
Con l'assolvimento di una funzione nazionale altamente responsabile sicuramente
L'accordo
Del novantadue luglio del novantadue
Con quale trentini riesce
A cambiare
Elementi non da poco del DNA della CGIL ma soprattutto
In superficie
Ma comunque a realizzare qualcosa che
Ciò che salva Alitalia
Nella tormenta del
Cosiddetta stagione di Tangentopoli
Perché ciò che sa dall'Italia e la possibilità del costituirsi nella società
Mi poteri reali di una coalizione europeisti cacche non ha proiezioni politico parlamentare già predisposta dirette e che acciuffa questo Paese finito nella deriva nel novantadue con
Tra l'altro
Una allegra finanziarie di novantatré mila miliardi
Allegra per il modo come fu decisa
E tutto da discutere come il quanto il perché
E lo faremo perché stiamo preparando
Un convegno portava perché si concluderà nel due mila undici sull'Italia di questi ultimi vent'anni perché se no
Continuiamo a farci le pipe su Berlusconi
Bisogna capire
E
E quindi fa del sindacato un soggetto della nuova Costituzione materiale della Repubblica che cioè l'Italia che aggancia Maastricht Italia che agganciano euro
è in e e il ruolo del sindacato è fondamentale come lo è quello di Bankitalia come lo è quello di alcune liti illuminate e di altri soggetti
Mentre la politica stanno vivendo la stagione che ricordate tutti cioè
Di soluzione come implosione del vecchio sistema dei partiti senza
Regge esplicite nazionali forse collegi tutte internazionale
Mi avvio a concludere e giustamente su questo
Adolfo valorizza il concetto di autonomia culturale del sindacato
Il Trentino poi
Vado vuol dire autonomia culturale
Vuol dire
Avere comunque
La possibilità
Di una propria analisi
Oggi
Non più solo dei processi nazionali
Dei processi nazionali e internazionali di carattere tecnico economico politico certamente una
Un proprio punto di vista sulla storia nazionale e internazionale
Lo si può chiedere al sindacato come tali ho un problema di quella Galati galassia
Di soggetti fra di loro interdipendenti altro che autonomia
E interattivi cui spetta
Questa funzione
Però se lo deve calare il sindacato preso a sé quel partito politico rido ridotti dal pilota quello che buona parte della classe politica italiana anche a sinistra oggi pensa sia la funzione del partito
Perché è importante sta discussione esistono sedi di partito di cui in cui diciamo la classe dirigente politica in senso stretto
Ha più voglia di misurarsi con questi problemi
Ha voglia di ridiscutere queste questioni
Come discutere della sua rappresentatività
E la rappresentatività del sindacato è questione che riguarda soltanto il sindacato e le culture sindacali
Concludo Pepe con cui giustamente sul fatto che
A cent'anni si può dire che la strada CGIL confermi che comunque dal punto di vista le organizzazioni sindacali
L'Italia è riuscita a darsi
Una robusta Rete di Commissioni
Con l'Europa e quindi almeno da questo punto di vista anche quando subisce e nove chi come quello processi come quelli timide nell'ultimo decennio e insomma da questo punto di vista stai in Europa
E di qui si ricomincia
Di qui si ricomincia io credo
Insomma con un approccio culturale molto più ricco alle questioni
Di che cos'è la soggettività politica del sindacato come parte ho con me
Partner di una
Soggettività politica condivisa con altri in un Paese che deve ancora risolvere dal punto di vista della sua europeizzazione il problema dell'unità
Del movimento sindacali e di una
è incredibile possibile
Utile democrazia dell'alternanza
Sono problemi storici ereditati fondamentalmente
Dagli anni mille talmente successivi a
Seconda guerra mondiale ma questi sono
Ed entro questi vale la pena di discutere la storia sindacale come voi e del cemento iscritti fatto e vi ringrazio
Grazie ai nostri relatori grazie per la loro grande
Poteri
Questi interventi di grande efficacia e anche grande sintesi
Per aver messo appunto sul tappeto problemi di non poco conto sindacato dei movimenti sindacato dei contratti sindacato politico appuntavo qua e là delle
Delle parole dei che incorrono culture sindacali culture politiche nella storia d'Italia ecco permanente anche
Tirato fuori valido Blendi è chiamato in causa direi anche gli autori ai quali
In questo momento darei la parola essendo tutti e tre qui davanti a me
Luisa
Tra
In ordine cronologico in
Saggezza
Luisa
Via o altre ringraziare
Produttiva le parole di elogio che ha dato all'intero volume che i singoli disagi devo ringraziare Adolfo Weber per avermi tirato dentro in quest'impresa
Di cui non lo ringrazierò mai abbastanza la Fondazione direttori le DS pubblicata l'opera e la fondazione Gramsci
In tutte le sue componenti del Presidente Vacca per avermi dato il tempo e modo
Per compiere una ricerca che effettivamente è stata lunga e impegnativa io non vorrei come dire entrare anche i singoli appunti
La questione del Cotonificio Val di Susa oltre a essere un po'fuori
Effettivamente Felice Riva ci stava benissimo della citazione dei capitalisti che scappano lui addirittura scappato la
Nel Libano quand'era ancora una Svizzera ci poteva andare però diciamo che
Nereo già nel mio saggio e l'ho trovato un poggia grappa stagionata un già ballo concentrato quindi forse qualche
Qualche elemento se qualche Spezia mi è uscita mi perdonerete io volevo soltanto sottolineare una cosa su sul mio percorso il mio approccio se può essere un contributo alla questione delle culture politiche
E alla confederali da del della CGIL come tratto caratteristico di quella cultura sindacale rispetta un'altra
Penso che mi abbia molto aiutato ad affrontare la questo decennio distrarre CGIL che va fondamentalmente dal dagli inizi degli anni Sessanta al settantadue
L'aver fatto prima una storia delle donne nella CGIL
Un saggio in brava che partiva da quarantatré e quarantacinque e poi diciamo anche con con altri saggi arrivava fino alla fine degli anni Settanta perché la dimensione
Del lavoro delle donne e
E anche dell'elaborazione delle sindacalista CGIL dimostrava quanto non è soltanto la dimensione
Quantitativa degli occupati rapporto occupazione e disoccupazione ma come incidano anche le differenze sociali nel determinare per esempio il costo del lavoro
Il fatto che le donne considerassero soprattutto nel dopoguerra il loro lavoro come il sussidiario elemento familiare non le portava rivendicare un salario paritario
Cosa che visto oggi sembrava strano le donne non chiedevano la parità se non le vedove le madri di famiglia per il resto considerava loro stesse giusto che le donne non prendessero la stessa la stessa paga allora vedere quanto incidono
Le differenze sociali culturali e la frammentazione del mercato del lavoro quanto incide l'organizzazione della società nel determinare il costo del lavoro ma anche il peso del salario
Mi ha mostrato come la confederali dare di più del soltanto della dell'incidenza della della scarsa occupazione italiana e come anche la politica delle riforme acquisisse un peso che era completamente diverso dalla politica del piano del lavoro degli anni Cinquanta e la novità anche che ha rappresentato
Fra punta a partire dalla da convegno grandi fabbriche sessantatre
Ma già dal Congresso del sessanta come la politica delle riforme assume su un altro senso
Secondo me non pienamente compreso neanche da dalla CGIL tant'è che
Poi
Diciamo io mi fermo al settantadue ma appunto rispetto alle politiche dell'EUR a quello che invece manca è cui esso tenere il il versante le riforme sul lato della società
Più occupazione ma si abbandona la richiesta di maggiori asili nido
Quindi diciamo quello che volevo dare come spunto per chi poi forse leggerà quelle solo ma incoraggiati anche da dagli interventi che ci sono stati oggi
Io definirei mia interverrà il mio intervento
Sebbene nel merito e ne parli in mezza paginetta delle donne
Che coi età la cui occupazione galera proprio nel sessantacinque sessantasei in conseguenza della crisi e così via definirei mio un saggio femminista sul sindacato
Buona sera mi unisco anche io ai ringraziamenti degli organizzatori dell'editore
Della Fondazione Istituto Gramsci della biblioteca della Di Vittorio
Particolare anch'io voglio ringraziare Adolfo terre insomma la
Questo questa dall'esperienza di lavoro che è stato anche lavoro collettivo e quindi ovviamente per questo anche non non così frequente nel nel
Nel nostro
Mondo di ricercatori e di storici io devo dire che molto di quello che ho provato a capire lo scritto quindi non
Non non mi sento di aggiungere moltissimo anzi come dicono certi scrittori di solito si scrive per capire quello che si pensa quindi diciamo e che è che si è più facile che parlarne
Però come dire sono molto contento di alcune delle osservazioni che voi avete fatto
Perché soprattutto che si sia accolto questo sforzo di collocare appunto questa vicenda
Di un soggetto specifico in questo caso della CGIL dentro la storia d'Italia e che soprattutto per quanto mi riguarda
Questa percezione di un decennio così cruciale quello degli anni Settanta
Come un come ha ricordato anche Musso come qualcosa che ci rimanda dei figli più lunghi nel tempo quindi addirittura forse la necessità di ricca liberarle dire interpretarlo anche dentro una vicenda che riguarda
Il ventesimo secolo o comunque il secolo del ferro e dell'acciaio notturno chiamava Charlie IMAIE
E allo stesso tempo di ricollocarla dentro perbene dentro la storia della Repubblica italiana e quindi sui rapporti con la con la storia politica e non solo
In particolare quanto dicevate sul problema
Di
Del ritardo della costruzione del welfare o della
Mi pare Vacca definisce la civilizzazione democratica del Paese no che giunge con però anche in un momento in cui stanno cambiando tante cose ecco
Forse
Che il tentativo che abbiamo fatto può avere un'utilità proprio perché una una ricostruzione specificatamente storiografica
E quindi come dire che essendo i indegni sacerdoti della scienza del tempo del tempo vedere quando una cosa succede a rilevanza
Il fatto che certe cose è la storia di tali succedano prima o dopo
Ha delle conseguenze importanti io personalmente credo che quegli anni sì confermino ancora di più
Quanto sia stata lunga complicata l'eredità della stagione sessantotto sessantanove
Veramente questo poi anche grazie ai tanti Concetta e ad alcuni convegni alcuni anche con Stefano Musso abbiamo partecipato sulle
Sessantotto sessantanove in occasione del quarantenne del quarantenne Nale
Mi conferma in questa idea
Infondo forse si potrebbe dire che lo lo sforzo principale della CGIL anche nella sua dimensione unitario della federazione militare di quegli anni sia appunto uno sforzo di gestione di quei risultati
E di investimento anche di quel di quella forza
Mi ha colpito in particolare
Una consapevolezza del gruppo dirigente della CGIL che ho potuto
Come di toccare con mano attraverso la
Quei documenti straordinari che sono i verbali del Consiglio Direttivo della
Della CGIL nazionale
Che mi hanno dato proprio la sensazione di un gruppo dirigente collettivo
Che si impegnava nel cercare di capire anche questi processi di cambiamento così veloci così radicalmente anche nuovi nel corso di quegli anni
E che spesso
Ho avuto la sensazione fosse un gruppo dirigente anche molto consapevole
Di quello che stava accadendo
Dei problemi a cui si andava incontro i di rischi
Che le politiche che si stesso che se che esso stesso portare avanti potevano comportare
Forse a volte un gruppo dirigente non sempre in grado di
Indirizzare
Il corpo complessivo di questa gigantesca organizzazione nella precisa direzione dove pure Potì cercava di capire o cattiva si dovesse andare
Nel caso della FIAT dell'ottanta mi sembra in questo senso piuttosto evidente che voi giustamente avete richiamato poi dava all'azienda co secondo me si era chi cattivo qualcosa di più e qualcuno di qualcosa di meno però va bene adesso poi si
Però sa anche nell'allegato delle delle del volume ci sono alcune alcune secondo me alcuni documenti interessanti che quei anche Stéphane muso richiamava credo quando siccome giustamente definito caro Fini
Un errore transito perché è davvero in quel momento
è quasi angosciante quel momento novella rileggendo l'anche attraverso le voci
Di quei punti quei protagonisti insomma
L'altra situazione qui chiudo è che che in quegli anni si sia davvero
Forse gli anni Sessanta e Settanta davvero sono un periodo particolare no gli anni della mobilitazione collettiva gli anni dell'impegno collettivo dell'INPS in cui la CGIL pienamente dentro
Forse anche l'ultima epopea del secolo della politica
Lo dico così
Nel senso che mi appare come un momento nel quale
Grandi soggetti collettivi cercano di rompere
Alcune
Alcuni tradizionalismo in alcuni
Alcune caratteristiche della Società italiana in primo luogo i territoriali ismi localismi corporativismi
Che sembrano vacillare tra la fine degli anni Sez sessanta e la e l'inizio degli anni Settanta
Anche settanta storiografia si richiamate vere invece la persistenza che ovviamente eccetera ma c'è anche qualcos'altro campo e allora forse una delle domande e anche chiedersi
Perché quella preoccupazione che si percepisce in questo gruppo dirigente dove spessissimo c'è l'attenzione a questo problema cioè al problema appunto di essere sindacato di tutti
Sindacato di classe ma
In s'in un senso molto mi verrebbe da dire quasi più di popolo
Ma con la consapevolezza che questo è un è una è un obiettivo estremamente delicato estremamente precario
Non ricordo più chi chi Mimun direttivo dice
Alla metà del Santa quattro credo
Dice avevamo più alleati quando si trattava alleati nella società quando si trattava di chiudere il contratto dei metalmeccanici nel mille novecentosessantanove
Di adesso che dobbiamo spiegare perché vogliamo alla il sistema sanitario nazionale
Ecco questo mi sembra un buon modo di porsi di porsi delle domande sento la sensazione finale è quello di una
Di una realtà nella quale è poi
Sì si perde si perde molto protagonismo collettivo si perde anche intelligenza collettiva e certamente l'idea di anni seguenti molto più Grazzini molto più difficili molto
Più caratterizzate dalle cose che avete che avete anche voi
Evidenziato quindi vi ringrazio molto anche dei vostri interventi grazie davvero
Ho
Grazie
Per
L'invito è la organizzazione che la biblioteca
Ha consentito a quella di è stato un percorso che come Beppe ricordava tra la fondazione Gramsci che la Fondazione Di Vittorio
Avevamo avviato anche ad un livello ci andava forse un po'al di là nella stessa fondazione
In sintesi avevamo trovare un percorso per discutere di sindacato e politica
Un paio d'anni fa
Naturalmente le vicende voi come sembra allo Stato è la nostra storia è hanno prevalso e
Diciamo alla fine
La discussione sul libero è un degno surrogato diciamo così o un avvio
Di una discussione che io auspico possa continua
Alla luce naturalmente ovviamente delle acute osservazioni quelle diagnostico degli steward le considerazioni di Beppe che sono state fatte
Sul volume ma più che sul volume sui problemi che in qualche modo il volume pone qui scanso di equivoci debbo dare atto RAI
E due studiosi di essere stati il vero fulcro del volume le abbiamo fatte molte discussioni molte
Analisi molto con l'esame dei testi eccetera
Però
Lo avete credo rilevante anche voi
Il corpo vivo
Pulsante del volume le interpretazioni l'uso dei documenti la passione statutaria disagi sia di Bertoncelli che di che di Luisa quindi è a loro che va dato atto di aprire anche generazionale mente
Tentato di storicizzare questo periodo
Con
La capacità di storicizzare lo non con una storia di sindacalismo rivolta in se stessa ma con appunto questo sguardo all'Italia repubblicana i suoi problemi ai passaggi delicati
Di quegli anni
Che dire ma
Ragionerei così
Ha parlato come ormai considerando un po'questo volume
Come la premessa di quello nuovo che si dovrebbe fare in realtà
Nella vecchia ipotesi era previsto un quinto volume che doveva appunto abbracciare il ventennio successivo quello sia affidato a sociologi giuristi tra virgolette futuro orologi economisti
Poi Tremonti ci ha spiegato che gli economisti provi chiacchieroni e quindi per fortuna che non l'abbiamo fatto il quinto volume affidandolo fai agli economisti
Però bisognerà tornarci
Quali
I problemi più avuti problema strutturale dialisi
La
Complessa e anomala struttura occupazionale industriale del Paese
Stefano lo ha ripreso in maniera molto precisa
è
è un nodo sul quale abbiamo sempre girato ma dal quale non siamo quasi mai riusciti poi a trarre un succo politico
Né sul piano sindacale né sul piano del rapporto con collabori
L'altro l'altro nodo
L'altro io devo dire ARES per miei studi
Ho questa impressione lo dico spesso quando faccio le riunioni di CGIL con i compagni
Io sono sicuramente preoccupato della difficoltà che la CGIL ha
Di allargare la rappresentanza in una struttura economico industriale di questo di
D'altro canto se ripenso alla genesi del sindacato ove non è nato nella grande fabbrica
E che ha come suo carattere costitutivo quello di operare nella dispersione
E di
Tentare di rappresentare attraverso diritti organizzazione e quant'altro contratti e quant'altro questo tipo di chiamiamolo lavoratore aspirante lavoratore come che sia
Beh io su questo come dire non di stelle se ce lo fanno fare il mestiere della CGIL solo questo io dico ai compagni delle cave del lavoro e delle categorie
Qui non c'è da sé da filosofi Giare più di tanto rimboccarsi le maniche e cammina andare nei luoghi di lavoro nei campi dagli immigrati lavorare cogliere i problemi e tentare se ci si riesce di dargli una quadratura sindacale
è quello che abbiamo sempre fatto
Ed è la ragione per cui duriamo cento anni
La vera ragione al di là di tutto si fa in questo il mestiere quello che tu conosci benissimo c'hai aiutato a capirlo tante volte non solo nella grande fabbrica ha il mestiere del sindacalista vi è un attore di frontiera
Che non è un po'l'allarme che sta dietro la scrivania un tetto nove dell'Ufficio studi è uno che le cose le capisce stando dentro e dandogli un minimo di razionalità di previsionali da e così via
Beh io credo che su questo punto tutte
Lei difficoltà io credo che alla fine la CGIL e il sindacato in generale in questo ci aiutano le diverse culture sindacale
I diversi modi di approcciare a questa condizione del nuovo nella nuova forma di lavoro che la società diciamo di massa post fordista
Credo che ce la facciamo
Ce la facciamo nella misura in cui ce lo faccio fare
Perché è chiaro che c'è un punto nella storia di questo Paese
In cui l'impossibile quasi la difficoltà che la CGIL il sindacato a fare il suo mestiere giunge a un punto tale che fa scattare l'illusione che si può dare il colpo decisivo
è un passaggio delicato questo l'ha provato D'Alema hanno provato tanti approvato Mussolini prima
Berlusconi
Cioè
Andiamo oggi a a volo d'angelo
Andiamo a volo d'angelo con diversi modi e forme è il momento più delicato quando la CGIL sembra Lilli
Per cedere o perché c'è la FIOM ma da una parte o perché ci sono i corporativi o perché l'unità non va o perché il gruppo dirigente è incerto sembra che ci si possa fare
Egli in realtà non ci si fa male
Però il fatto che non ci si è mai riusciti non vuol dire che questa volta ci si può riuscire
è questo il mio nodo la mia preoccupazione
Oggi più che in altre circostanze
Sembrano configurarsi degli scenari in cui per la prima volta questo macigno che la storia italiana Troiani soggetto di responsabilità nazionale io dico questo macigno che si è interposto nella storia dell'Italia
Che rappresenta i lavoratori
Questo macigno può essere sgretolare
Può essere corroso può essere frammentato
Quello che può succedere da questa frammentazione noi in genere diciamo forse un po'con la
In moto autoconsolatorie otto e la crisi della democrazia ma forse anche noi
Forse può essere anche un passaggio verso forme di democrazia tra virgolette all'americana
In cui si ci stanno ITEA parti ci possono stare anche forme di disaggregazione del monolite sindacale
Tanti non necessariamente vengono a confliggere costi informalmente con alcuni principi della liberal democrazia
è un problema delicato che io credo si debba
Però
Oggi più che in altre circostanze tra
Governo come dicevamo un eufemismo avesse tra i più ostili per non dire il più ostili
Fra i meno amichevoli
Meno a medie ancora meglio fra ancora meglio la sua finezza con una sorta di meno
Supportato diciamocelo non l'avevamo valutato forse attentamente da
Come dire una tecnostruttura ministeriale tutta di provenienza socialista
Dotata di una cultura volta
Ah io lo udire a circoscrivere
A
Tale anni ottanta a colpire alcuni gangli vitali senza creare la reazione dell'intero quindi potremmo definirla una puntura amministrativista
Nel logoramento delle posizioni formali di potere del sindacato
Più che di scontro politico amministrativa
Che
Che però incide
E tra
Una rappresentanza partitica politica
Che non ha il lavoro come punto di riferimento
Ecco allora la domanda diventa
Il combinato disposto di questi due elementi
Quanto garantisce non l'autonomia della CGIL sarà hai ragione che è un'entità astratta se mica stiamo a parlare a Chiesa cattolica metafisica
No quanto garantisce a questo mondo unica questo blocco sociale come lo volete chiamare di continuare a svolgere bene la sua funzione
Certamente i margini si riducono
E certamente questo non può durare oltre una certa forza
Io però vorrei avvertire
Di questo era già chiaro un anno fa prima del congresso che ora abbiamo il nuovo passaggio dalla CGIL io non so come stanno
Quanto abbia aiutato quanto in qualche modo abbia contribuito
A
Come dire incancrenire
Certe difficoltà su entrambi i versanti
Certo è che dal congresso della CGIL non si è usciti con quel punto di equilibrio in avanti che forse ci voleva quella mossa del cavallo che forse si poteva immaginare
Ma certo è anche che la rappresentanza del partito e in quella situazione paradossale che ricordano l'analisi rispetto alla rappresentanza del lavoro tutti dentro tutti uno contro l'altro
Un corto circuito
Però
Non vorrei sottovalutare
E vorrei aggiungerlo perché mi sembra il punto decisivo
In questo impasto come al solito siccome Berlusconi e la sua classe politica che non sono in grado di fare la mossa forte Ecla fatta marchio come la feci
Ma sia tale l'ottanta
E come la fece nel cinquantacinque quando la classe politica e nell'in passato e intendo l'insieme dalla classe politica perché
Non si può giocare né sul Pd e sul P.D.L. nessun Veltroni né su altro tutto bruciato
Nessun Berlusconi che di fatto non è in grado come ripeto il Corriere tutti i giorni con una larga maggioranza di fare riforme
Si alza Marchionne che ha ormai chiaramente la maggioranza del capitale americano quindi il modello americano Obama
Diciamo direttamente come referente e indica la strada
Ecco l'intervento di Marchionne
Ecco indubbiamente un intervento vi su un piano culturale direbbe Beppe e deve deve allarmarci perché è la goccia che
Saremmo molto approfondito
Molto approfondita perché è la bocciamo in questo momento che è stato un pendo quel precario equilibrio che in questo anno bene o male avevamo fatto finta di mantenere
Sta rischia di fatto non solo i rapporti interni alla CGIL la FIOM ma la Camusso
Condizionamento Epifani questo è la politica politiciens poi in realtà la CGIL prenderà la sua decisione collegiale erano non è questo il proprio non è questo il problema
E che però si è voluto qualcosa
Allora cosa si è rotto
Io credo che il riferimento diari se sia corretto
E sia rotto quell'equilibrio
O meglio quella confusione dopo il novantadue
Per cui noi abbiamo portato Italia in Europa
A larga parte dell'Italia sta con la testa in America
Allora qui il punto è estremamente dirimente oggi più che mai Ostaglio Berlino stai Washington
E lo dobbiamo decidere un cristiano
Perché
Diventa difficile diventa un oggettivamente difficile contrastare la logica di Marchionne sposando come hanno fatto ha dato Ambrosetti in maniera
Che direi lascia sconcertati
Perché fino al giorno prima dal Sole ventiquattro ancora della sera la Germania sembrava un Paese in disfacimento
E quello diventa improvvisamente il modello a cui tutti debbano rifarsi al punto tale che Tremonti è costretto a dire non fa di bambini state attenti perché la Germania poi info
E però questo è una scelta allora qual è il cuore
Del contrasto sul modello
Va beh i quadri del contrasto sul modello è duplice
Prego
Ciò che c'è in Germania e che non ci sarà in Italia
è il dualismo di potere
Il dualismo di potere quello che già nel venti ventuno portò il Senatore Agnelli bla bla bla bla
A sconfiggere la noia e a fare il giochino Busoni le fabbriche appartengono per diritto divino agli imprenditori
Qualsiasi ipotesi di discutere delle strategie tutte le cose che sappiamo è bandita
E questo è un pezzo di cultura della classe dirigente del così vogliamo dire che
A cascata ricade su tutto
Si può stare nell'Aspen istituita come Giuliano Amato i nostri amici
E propagandare il modello americano senza capire oggi che cos'è il modello americano per l'Italia non solo le banconote da De Gasperi
Era una cosa indiretta era quasi una delega una classe dirigente
Oggi è diverso oggi il modello di Marchionne è una filiera di retta netti impone determinate scelte con ricadute in Europa perché siamo noi i polacchi a fare questo tipo di
Di politica
L'organo l'ottetto
Ma c'è un secondo aspetto
Il modello tedesco già suo interno due tipi di scambi
E
Credo tutti gli studiosi conoscono solo elementari che non hanno nulla a che vedere con i con la partecipazione agli utili
I due scambi quelli che hanno fatto dalla Germania il primo Paese esportatore e gli scambi sono semplici
Si scambia salario e occupazione in tempo di crisi e salario investimenti in tempo di ripresa
Ci sono due filiere che risalgono alla famosa legge sulla cogestione che garantisce le regole
Che fissa le regole accusi attengono tutti
A cominciare dagli imprenditori serio faccio accordo vuol fare negli Shadow quote di orario di salario io lo so perché l'imprenditore pro investe e tiene l'occupazione
Allora
è l'insieme io credo di
E questi elementi che noi dovremmo se vogliamo portare avanti la riflessione dal novantadue
Noi siamo andati in Europa
Contro gli imprenditori come io cercavo di dire che siamo entrati in modo anomalo Banca d'Italia Presidente ed aree pubbliche sindacato un triangolo diciamo appunto metà politico metà politico
Ecco la grande ma metaboliche pezzi oggi noi vogliamo come dire far riprendere il discorso laddove l'avevamo lasciato e che è rimasto fluttuante perché le nostre classi dirigenti hanno effettuato soprattutto quelle economiche sbandando da una parte all'altra
Bene oggi il problema è preciso sì siamo in Europa e non vogliamo che sia la Merkel addetta ci quanto deve essere la quota di aumento dei salari dei pubblici dipendenti
Se non vogliamo erano Mercadante taccio direttamente noi dobbiamo necessariamente scegliere la rappresentanza del lavoro
Scegliere con coerenza il modello sociale di riferimento farne derivare le conseguenze in termini di strategia sindacale e naturalmente anche in termini il ruolo di sintesi del partito politico
Credo che oggi questi nodi siano in qualche modo ineludibili
Naturalmente impegno dalla Fondazione credo quella di soprattutto con la Fondazione Gramsci ma anche con altri naturalmente
è quello di impegnarci a lavorare su queste cose in questo senso
La discussione di oggi il libro che non abbiamo fatto il magari una prosecuzione un quinto volume che possiamo ripensare allora alla luce di questi altri problemi possono essere un terreno ulteriore e di confronto e collaborazione grazie
Grazie
Perché gli interventi degli autori non siano stati colleghi conclusivi ma abbiamo messo un premio in carne al fuoco allora vorrei
Accoglierei
Proposta di intervento
Nel pubblico
Fosse Francesca Izzo voleva dire qualcosa no
Un'adesione
Fosse
Un affanno
Chiediamo che a vent'anni fa
Vodafone
Ormai
Però
Vengono
Avanti proprio no
A casa i presenti
Ma se
Se questo
Va bene grazie a tutti voi di essere intervenuti grazie ai
Nastri relatori
Alla prossima e in caso di dire che è la discussione non finirà quando non spetta