Tutta un'altra libertà: Oltre la crisi. Prospettive di sviluppo di Roma e Lazio - Festa CGIL Roma e Lazio

Io
Emanare sbuffa riconosce
Anche
Che non
L'organismo chiamava lo puoi fare ad esempio
Ma alla componenti
Fabio Gobbo
No
Penso alla mano ispiratrice unanimemente Zingarelli bilanci al governo delle evidenze
Silvio
Elisuperficie utile
Luce
Quanto all'Avvocatura
Nell'aprile
Perché fa
Gabriele
La sorella
Ad esempio
No tax area vocata audio
Rosolen
Sorvolare
Insieme
Cautamente
Un'illusione
Quindi siamo facilmente
Scusate
Forse
Oppure
Dopo l'episodio
Tutto a posto
Allora
Il Sindaco
Passerà a tutti
Abbiamo annunciato più volte l'inizio di questa
Di questo nostro incontro credo che sia il momento
In cui diamo effettivamente inizio
Il Sindaco ci ha comunicato che binari
Iniziamo
Questo primo importante dibattito della giornata di oggi
Qui
Alla festa della CGIL di Roma e del Lazio piazza bella piazza tutt'altro un'altra libertà
Con
Voglio fare un ringraziamento come
Credo che sia giusto e sentito da parte mia e dell'intera segreteria
Ai nostri ospiti e nostri autorevoli interlocutori
Al Sindaco e come ho detto sta per arrivare
Mario Bertone Segretario generale della CISL e di Roma
A Renata Polverini presidente della Regione Lazio
Aurelio Regina presidente Unione Industriali di Roma
Luigi Scardaccione Segretario generale della UIL di Roma e Lazio
Lorenzo Tagliavanti direttore CNR di Roma
E Nicola Zingaretti Presidente della Provincia di Roma
Conclude come sappiamo i nostri lavori Vincenzo Scudieri del segretario della CGIL nazionale
Prima
Di lasciare la regia al nostro moderatore Daniela odierni giornalista di Repubblica
Vorrei provare ad introdurre alcuni elementi alcune considerazioni
Cercando di condividerle
Di condividere assieme
Al Parco assieme alla Presidenza
Cercando di condividerle insieme in una condizione
In cui che ci circonda di carattere generale che indubbiamente non ci lascia tranquilli
Cui abbiamo questa lunga transizione italiana che da una parte ci regala in queste ore in questi giorni purtroppo una difficoltà
Del Governo da tempo ormai a soprattutto in queste settimane a decidere a parlare di lavoro
Ma questa transizione ci consegni anche una opposizione
Che sui temi del lavoro fa ancora fatica a metterli dentro la propria agenda
Noi
In questa discussione vorremmo al momento concentrarci sulle vicende di Roma e del Lazio
Voi Vincenzo se lo riterrà indubbiamente cogliere anche l'occasione per fare un quadro più generale
Noi vorremmo partire un poco
Dal fatto da dove il dente duole e al noi questo dente duole sulla vicenda della crisi io partirei da qua
Partirei da qua non perché
Il sindacato deve trovare sempre argomenti
Deve trovare sempre questioni negative di cui parlare ma noi partiamo dalla crisi perché essa condizione negativamente la vita di decine di migliaia di famiglie di lavoratori
E più complessivamente è chiaro che questa crisi incida sul tessuto sociale ed economico
Che ci gira intorno
Continuiamo ad avere una presenza di cassa integrazione ordinaria straordinaria in deroga
Queste parole questa cassa integrazione oscilla alcuni momenti cresce quella ordinaria in altri quella straordinaria in altri quella in deroga ma sempre lì sia
E sono ormai mesi settimane che parliamo di decine di milioni di ore di cassa integrazione
Poi
Bisogna aggiungere la mobilità ossia bisogna aggiungere tutti coloro
Che di fatto hanno ricevuto l'avviso del licenziamento perché la mobilità purtroppo questo
Tutto questo comporta che complessivamente a Roma e nel Lazio
Poi si può stare attenti al millimetro ma ormai parliamo abbondantemente di più di novanta mila persone coinvolte dentro queste storie dentro questa crisi
E allora
Parallelamente voglio citare un altro dato senza dilungarmi molto su questo tema noi abbiamo calcolato che da gennaio a luglio sono entrate nelle tasche di lavoratori
Che si trovano in cassa integrazione di mobilità centosessantacinque milioni di euro in meno
Ed è ovvio che esso non sono entrati questi centosessantacinque milioni di euro neanche vengono spesi ed è chiaro che questo dato incide sulla tenuta media
Della ricchezza delle famiglie
Che incide sul fatto di mantenere o il no al lavoro conseguentemente alcune migliaia di lavoratori perché è chiaro che la possibilità di speso all'economia che gira crea indotto e può creare anche la voce
Poi c'è il tema del lavoro nero ed irregolare che come ha detto anche l'Istat qualche giorno fa ma mano che la crisi cresce cresce anche il lavoro nero e di regolare
E poi c'è il tema dei PEG dei precari che non si stabilizzano sia nel pubblico sia nel privato e né si può pensare lo voglio dire qui anziché alla fine nel si può pensare
Che
Basta e con lo sciopero della fame o salire sul tetti può essere la modalità con cui si guarda e si assiste a questo tema
Del lavoro
C'è il tema dei contratti a termine che non vengono rinnovati c'è la disoccupazione che rimane
L'altra
E credo che non dobbiamo farci abbagliare da questi dati che intorno al mese di giugno intorno a fine maggio iniziano
A diminuire per quanto riguarda la disoccupazione perché si parla di contratti stagionali adesso a settembre quando questa stagionalità finisce avremo che il dato della disoccupazione da otto SI tornai schizza
Intorno al nove e mezzo per cento
C'è una
Discussione che prosegue nel Paese a dire la verità anche qui a Roma e nel Lazio la riprendo alcune volte
Le istituzioni la politica altre volte le imprese secondo la quale dalla crisi siamo usciti e stiamo uscendo tutto alle nostre alle nostre spalle
Io credo mi piacerebbe condividerlo qui con tutti almeno questa sera
Che
Dalla crisi si esce quando i cassintegrati li trovano lavoro quando i lavoratori in mobilità ritrovano lavoro
Quando i precari vengono stabilizzati quando le liste di disoccupazione di madri escono perché altrimenti come la misuriamo
Questo è uscita dalla crisi
Ed ancora
Credo che sia utile ragionare anche tra di noi
Quando si dice sia un po'di ripresa
Non dobbiamo confondere perché la ripresa anzitutto noi dobbiamo tornare a livelli pre-crisi
Quando siamo tornati a livelli pre-crisi da lì in poi credo che ci fosse si possa parlare di ulteriore sviluppo perché altrimenti si lavora e si produce per tornare a quelli reali ma che siamo dentro pesantemente la crisi
E credo che
Questi elementi sia utile un po'capire anche tra di noi se li condividiamo se questi parametri
Li condividiamo
Poi
Un altro
Aspetto
Credo che
Per noi sia molto importante sottolineare lo voglio
Fare qui interrogarci se in una condizione di crisi come quella che viviamo
La faccio questa domanda perché può sembrare
Banale ma
O artificiale ma non lo è
Nel senso che se c'è bisogno no di un ruolo maggiore del pubblico
La pongo perché qualche giorno fa un autorevole ministro dice ora basta
Questa crisi ha dimostrato che si può uscire con l'intervento della società con con il mondo esterno ma non con il pubblico noi siamo tra quelli che invece sostengono
Che il pubblico in una condizione di crisi come questa che viviamo deve fare un passo avanti non un passo indietro
E allora
Io credo che anche questo come la storia ci ha dimostrato
Le condizioni dei più deboli vengono difese se ci sono regole certe se ci sono ancoraggi se c'è
Una politica sociale adeguata ai bisogni delle persone e questo si fa con il pubblico non si fa
Con il privato
è vero
La città di Roma entrata dentro la crisi un po'più tardi del dell'intero contesto regionale del Paese
Ma ora anche la città di Roma e dentro la crisi perché gli assi di sviluppo dell'edilizia dei servizi e del turismo credo che tutti insieme purtroppo dobbiamo convenire che sono assi diciamo che sono stati toccati de coinvolti
La stessa Provincia di Roma le altre Province esterne che per molti aspetti hanno conosciuto la crisi è anche un po'prima perché i processi di riorganizzazione industriale produttiva e anche il polipo processi di
Delocalizzazione hanno portato diciamo le zone più periferiche a i con la crisi attuale ha fatto non ha fatto altro che peggiorare le condizioni nelle quali si venivano a trovare
Ecco che allora gli ammortizzatori sociali credo non possono essere l'unica
L'unico ancoraggio l'unica salvezza da questo punto di vista occorra riparlare di lavoro occorre fare in modo
Che ci possano essere politiche attive per il lavoro da questo punto di vista
Io voglio salutare anche positivamente
Un accordo fatto ieri sulla vicenda AMS con la Regione Lazio sulla formazione perché
Ci si è posto il problema di come reimpiegare dico meritare a quei lavoratori una soluzione una cosa che non condivido e che non condividiamo e che crediamo debba essere però fermate
Perché è il secondo accordo che viene fatto con con le categorie e credo che vada effettivamente fermato che la questione del sociale non può essere appaltate delle Carte dei privati
Il sociale il sostegno alle famiglie il sostegno al reddito deve restare saldamente in mano pubblica
Ma anche perché
Anche perché non si possono dividere i lavoratori in seria in serie B
Magari c'è il lavoratore che appartiene ad un'azienda che può permettersi di fare alcune cose altri lavoratori che sono in cassa integrazione e che magari vivono in un'azienda che non può permettersi alcune cose
Allora da questo punto di vista c'è bisogno
Davvero di ritornare saldamente in mano pubblica poi
In questa direzione io credo di potere a sottolineare ancora una volta la necessità di uno sviluppo policentrico sviluppo policentrico però come sviluppo policentrico per la Provincia di Roma e per la Regione Lazio lo dico perché ognuno ha le sue periferie ieri sera
Abbiamo ragionato qui
Di come esistono tante periferie si sta la periferia romana esiste la periferia ai confini della provincia di Roma esistono le Province esterne che sono periferia rispetto al contesto più
Più generale della Regione Lazio allora occorre porsi
L'obiettivo di superare diciamo questo concetto che la periferia porsi l'obiettivo
Di superare il concetto centro e periferia come
E indico due sottolineo due aspetti uno
Io penso che
Groma continua ad essere nonostante le difficoltà però l'unico punto attrattore che attrae la possibilità di occupazione
E quindi la gente necessariamente deve muoversi per arrivare a Roma e trovare un possibile lavoro
E parallelamente le Province esterni territorio sterile periferia
Sono attrattori di famiglie di migliaia di famiglie che lasciano Roma e vanno verso l'esterno perché non possono permettersi di pagare un affitto altro non possono permettersi di comprare diciamo una casa perché i costi sono alti
E da qui allora la necessità di a vere davvero uno sviluppo policentrico che possa interessare le periferie che possa interessare l'intero
Perito
Su che cosa dovrebbe fondarsi diciamo questo sviluppo policentrico dal nostro punto di vista proviamo ad elencare alcuni titoli le infrastrutture
Tra strutture materiali ed immateriali
Qui voglio citare una cosa è chiedere poi al Presidente dell'Unione industriali noi avevamo sottoscritto con l'Unione industriali CGIL CISL e UIL
Un importante accordo sulle
Sui temi diciamo della banda larga del lavoro
Adesso non vorrei che la vicenda Telecom incida negativamente diciamo su questa possibilità sulla possibilità di realizzare questo sviluppo ben questo lavoro
E poi sulle infrastrutture
Io credo che abbiamo bisogno di definire un po'alcune priorità
Perché da siamo tra quelli che dicono rinunciamo pure ad un elenco completo rinunciamo pure al fatto di avere
Di inserire tutti gli aspetti che riguardano le infrastrutture però scegliamo alcune priorità e scegliamo i tempi di realizzazione
Di queste infrastrutture
Così l'altro capitolo sui servizi socio sanitari
Un conto è dire tagliamo un conto è dire riorganizziamo un conto è dire rimoduliamo penso per esempio alla sanità nel territorio penso a servizi sociali nel territorio
Cerchiamo sostanzialmente di farlo in un solo tempo evitando quello che di solito facciamo che sia fatto prima risanamento e poi lo sviluppo proviamo a fare in modo
Di realizzare questa discussione sulla riorganizzazione dei servizi sanitari in un solo tempo se si chiuda da una parte bisogna
Sapere bisogna avere la condizione certa che si riapre qualcosa per quel territorio per quella realtà
Così il sistema produttivo
Credo che sia per noi importante magari appunto anche a partire da questo tavolo condividere che ci sono alcune vertenza con il Ministero dello sviluppo economico che vanno concluse
Cito alcune di esse cito la vicenda Otelli abito con vitello il tema della ceramica così ce ne possono essere tante altre su queste
Speriamo tra l'altro sono no notizia se il ministro è stato
Diciamo nominato o meno perché è comunque importante anche per il nostro territorio dove è vero che noi siamo fondamentalmente pubblici ai servizi ma c'è anche una realtà industriale produttiva da salvaguardare
Poi
Io credo che bisogna anche decidere questa questi distretti industriali sono ancora i distretti industriali così come l'abbiamo concepiti la soluzione del sistema produttivo a Roma e nel Lazio oppure occorre ripensare
E per esempio corressi intervenire sui settori in crisi ma occorre intervenire anche sulle aree in crisi da questo punto di vista credo che debbono essere anche qui approntate opportune e mirate iniziative
Poi
Credo che sia utile da questo punto di vista anche a mettere in relazione all'innovazione la ricerca
Probabilmente
La stessa Regione Lazio c'è una legge
Che è stata approvata ma mai finanziato crediamo che sia utile il giunto il momento di dare a questa legge un opportuno un opportuno sbocco opere mettere in relazione
Uno sviluppo legato all'innovazione alla ricerca ed evitare che sostanzialmente lo sviluppo venga fatto solo sul costo del lavoro e poi
Velocissimamente
Questo slogan
Della green economy
Rimane per noi uno slogan o proviamo a ragionare a Roma e nel Lazio sei davvero può essere entrato tradotto in un'azione pratica concreta per ridare una prospettiva di discutere anche il modello di sviluppo
Inoltre
Lo volevo dire di fronte al Sindaco ma poi glielo dirò appena arriva qui dobbiamo anche ragionare sulle aziende del Gruppo Roma perché è vero che la politica industriale produttiva
Si fa con i privati con gli imprenditori ma
Sostanzialmente avere a disposizione o stare in
Essere riferimento agli un'azienda importante
Come Acea
Credo che sia uno degli elementi fondamentali che incide anche sulle politiche produttive ed industriali di servizio di Roma e del Lazio se non dell'Italia da questo punto di vista io credo che bisogna così come il sindacato anche unitariamente ha fatto aprire subito un tavolo di confronto e vederne se effettivamente questa scelta di ritrarsi da parte del Comune del pubblico è
La scelta giusta in una fase come questa
Di corsa il turismo anche qui
Pensiamo che debba necessariamente avere una dimensione più ampia uscire fuori dal confine romano e da questo punto di vista anche la Regione Lazio con la legge che c'è
E con i relativi finanziamenti può essere un'opportunità
Per realizzare un sistema turismo sulla casa
Io penso che la questione decisiva per noi e soprattutto per Roma
Non sia quella dell'housing sociale ma sia quello del di rimettere al centro le scelte sulla casa popolare
Perché ci sono migliaia e migliaia di persone di famiglie che l'housing sociale sostanzialmente non possono permetterselo perché l'housing sociale
Quella quel tipo di edilizia che subentra quella agevolata che era rivolta un tempo alle cosiddette fasce medie non so se oggi il mondo del lavoro può parlare ancora di una farsa medie
E da questo punto di vista c'è anche il tema della mobilità c'è anche il tema di rivolgere la giusta attenzione I pendolari non sfugge a nessuno la difficoltà italiani
Che il Governo con la sua manovra realizzato
E le conseguenze che noi avremmo sulla quantità e qualità del trasporto pubblico
Come avete visto abbiamo avuto
Anche la penalizzazione dei Castelli la reazione importante positiva delle istituzioni locali a partire dal Presidente della
Della Provincia ha impedito
Diciamo che questa iniziativa potesse aggiungersi alle tante negatività Chelli dei pendolari di Roma e del Lazio potessero in qualche modo subire
Vado di corsa alla conclusione
Se questo ragionamento in qualche modo venisse condiviso
Io penso che dovremmo anche ragionare insieme su quello che si chiama federalismo fiscale
Non vorrei che la manovra del Governo fosse stato diciamo un po'l'anticipo di quello che è il federalismo fiscale perché è stata una manovra di tagli
I tagli alla Regione di tagli alle Province d'Italia i Comuni e quindi al Comune di Roma e la necessità
Quindi poi di chiamare appagare molti lavoratori molti pensionati senza magari neanche attuare la progressività del reddito e quindi pensando ingiustamente
E indifferentemente nei confronti di tutti
Ecco perché anche il ragionamento su Roma Capitale pensiamo che debba essere un ragionamento da riprendere io non sarei per liquidare facilmente questa discussione
Ho liquidare del tutto il ragionamento sull'Area metropolitana crediamo che ci sia bisogno di un equilibrio tra Roma
La Provincia di Roma la Regione Lazio è importante
Quello che la Presidente della Regione Lazio ha annunciato un confronto con le Province
Su questo tema noi crediamo che questo confronto debba essere aperto allargato anche alle forze sociali perché cioè il tema indubbiamente anche del lavoro
Torniamo a richiedere la costituzione del tavolo interistituzionale che possa vedere insieme comune Provincia Regione Lazio
Dove si fa si fa non siamo affezionati sia se si fa in prefettura si è se si fa la Regione Lazio ne eravamo tra coloro dubbiosi
Di farlo in prefettura non perché il Prefetto non fosse vicino ai problemi sociale problemi del lavoro come
Ha dimostrato ma perché riteniamo che la sede probabilmente naturali in cui svolgere questi incontri sono quelli elettivi democraticamente eletti dai cittadini
L'ora
Salutiamo il Sindaco benvenuto a questa nostra iniziativa
Questo tavolo di interistituzionale magari assieme ai Ministeri del lavoro dello sviluppo economico delle finanze delle infrastrutture
E chiaramente anche delle parti datoriali organizzazioni sindacali in modo tale che si possa fare
Un progetto per Roma per la Provincia per la Regione si possano individuare delle scelte che ognuno coerentemente poi porta fino in fondo
Sul tema delle risorse io penso che occorre agire almeno su due fronti uno
Fare il punto vero su quelli che sono i fondi europei se ci sono quanto è rimasto eccome li spendiamo fino all'ultimo euro e poi provare
Ari a rilanciare il tema del superamento seppur graduale del patto di stabilità
Poi un altro capitolo quello delle regole
E quindi qui ci scrivo la sicurezza nei luoghi di lavoro
E questa sicurezza nei luoghi di lavoro anche noi riteniamo che sia giusto prevenire allora se questo è la scelta bisogna fare in modo che quelli che sono gli osservatori gli accordi fatti vengano messi davvero in pratica
Poi bisogna intervenire anche qui con una legge sugli appalti sui servizi e forniture perché in una condizione di crisi come questa più regole ci sono e meglio è così come sulla
Sulla legalità
Che rimangono rimane fondamentale anche per avere un lavoro di qualità un lavoro sicura garantito
Sulle alle imprese
Le imprese vorrei dire brevissimamente questi
Un conto è ragionare della crisi un conte approfittarsi della crisi
E nelle tante realtà che abbiamo avuto a Roma e nel Lazio non sempre diciamo abbiamo riscontrato in tutti i luoghi in tutte le realtà
Che questo tema diciamo di non approfittarsi della crisi fosse diventata una delle questioni più delicate non vorrei
Che da una competizione tra territori si arrivasse ad una competizione tra intese per sopravvivere per stare dentro al mercato ed in questo caso si sa che poi
Il costo del lavoro i diritti sono quelli che
Pagano di più che vengono chiamati di più a pagare ma questa strada io credo che non sia utile né per l'impresa e né per i lavoratori
Non so una utile dell'impresa è bene che quando inizi non sai mai dove vai apparati
Con CISL e UIL
Ci sono molti punti di vista comuni ci sono molte opinioni
Comuni ci sono accordi comuni ci sono accordi separati
Io noi siamo tra quelle organizzazioni che continua ad insistere a chiedere che l'unità del sindacato l'unità del mondo del lavoro e utile per affrontare i tanti tiene i problemi dei lavoratori
Senza sfuggire al merito senza sfuggire all'argomento intorno a cui continuare il confronto essenza sfuggire lo voglio dire con molta chiarezza i temi della democrazia nei luoghi di lavoro
E a fare in modo che ci possa essere un rapporto continuo costante con i lavoratori che debbono essere chiamati a pronunciarsi sulle vertenze sulle piattaforme sugli accordi non si può scegliere di volta in volta
Qual è l'accordo su cui pronunciarsi e qual è l'accordo su cui non pronunciarsi
Chiudo sul serio per consentire
I nostri ospiti anche di contribuire o su questo su quello che loro riterranno opportuno sottolineare
Vorrei chiudere sul tema degli accordi
Quando sottoscriviamo gli accordi sia con le parti datoriali sia con le istituzioni poi si pone un problema per tutti fare in modo che quegli accordi che sottoscriviamo li rispettiamo li attuiamo perché se così non è
Viene anche meno il rapporto di fiducia dei cittadini dei lavoratori nel nostro caso nei confronti
Di chi ha sottoscritto quell'accordo e allora è inutile che parliamo di democrazia di partecipazione di rispetto
Sia
Delle sigle sindacali sia delle forze politiche sia dell'istituzione
Credo che dobbiamo tutti quanti insieme
Avere la coerenza dell'azione rispetto a quello che scriviamo e a quello che poi concretamente dobbiamo fare
E intorno a questi punti che come CGIL di Roma e del Lazio vogliamo aprire questo confronto uno dei tanti vi ringrazio
Buonasera a tutti benvenuti
Ci troviamo esattamente un anno da quando un anno fa parlavamo appunto di crisi economica da questo palco
Non erano gli stessi interlocutori non tutti per lo meno però il lo stato d'animo che
Era emerso da quella discussione era quello della paura cesserà la paura di questa crisi economica non si sapeva dove si sta mandando e come poteva finire
A un anno di distanza non molte cambiato però quello stato d'animo non c'è più non c'è più la paura che è stata sostituita dall'incertezza
Quella di oggi è infatti un'incertezza un'incertezza che nasce dalle dalla politica ma non solo si riflette nell'impresa e gli imprenditori non investono più
Ma sì difetti e di conseguenza anche nei lavoratori abbiamo sentito da Claudia i dati sulla cassa integrazione sul precariato
All'incertezza ovviamente il lavoratore si trova passi dall'incertezza rideva passivamente colpita invece la politica le istituzioni ma anche le intese che devono dare delle risposte a questa incertezza per cercare di superarla
Abbiamo oggi anzi vorrei ringraziare la CGIL perché si permette di i sentire le opinioni di un panel di relatori
Di elevato prestigio insomma tra l'altro dopo la pausa estiva questa è una delle prime volte che si torna a parlare di politica e di economia così pubblicamente
Quindi vorrei aprire questo dibattito innanzitutto dando la parola al Presidente della Provincia di Roma Zingaretti interrogando ero proprio su questo tema del precariato della precarietà delle risposte che la politica può dare
Anche in funzione di quella che è l'economia romana e della Provincia romana quindi non tanto un'economia manifatturiera quanto dei servizi dell'innovazione della creatività e quant'altro prego Presidente
Grazie io
Lo dico io mi scuso se poi con gli ospiti innanzitutto e poi con voi
Mi dovrò lasciare vale venti inizia un altro
Confronto politico istituzionale al quale
è ugualmente importante esserci
Che cosa fare
Io credo che noi non possiamo ottenere fuori dalla porta quando parliamo di Noè di come noi possiamo rimettere in campo una politica di sviluppo
Per
Riprendere a crescere anche nel nostro territorio nelle nostre realtà
Con un dato generale che poi alla radice del perché questo Paese in questo Paese non si produce più ricchezza
Non si produce più sviluppo
E stiamo assistendo a una generale Carlo
Di
Prossimo di percezione di prospettiva rispetto del futuro Roma e parte di un Paese
Poi e deve ambire
Ad esserne la locomotiva come in alcuni fa assessore che non è stata
Ma è evidente che noi siamo parte di una comunità e allora
Primo punto che cosa sta accadendo
E parto anche da quanto ha detto alcuni giorni fa il Presidente la FIAT Marchionne in un importante intervento a Rimini
Che credo
O vada preso a riferimento perché c'è un'analisi dalla quale
Poter attingere ma una conclusione che io reputo profondamente sbagliata rispetta gli indirizzi che dobbiamo prendere
Noi siamo in questa situazione perché è vero e oggettivo e anche prima quando attendevo deliziare il dibattito molti lavoratori sono venuti da me a dare Miloro volantini di forme di lotta di aziende che chiudono per delocalizzare il lavoro
E quindi
Si percepisce la solitudine che le forze del lavoro ma a volte anche la politica si trova le regole sono in cui si trova la politica il mondo del lavoro delle imprese rispetto a processi globali immensi però dobbiamo dire è vero
Quanto avviene avviene anche e soprattutto perché viviamo il tempo di una grande potrei dire fine dell'occidentalizzazione del mondo
Infine
Dell'affermazione di un modello di sviluppo che vedeva nell'Europa degli Stati Uniti il cuore pulsante della crescita ma anche di proposizione di un modello di società di democrazia
Fondato sull'allargamento della sfera di diritti
E che ha già messo in discussione
Dal fatto che questo baricentro del mondo si sposta oramai da dieci quindici anni in maniera probabilmente per un lungo tempo irreversibile oriente
Nell'essere del pianeta eccetera una processo immenso di dalle Colizzi azione della possibilità di produrre
I nostri prodotti d'altra parte del mondo e
Di far venire qui dal sud dal mondo milioni di nuovi lavoratori che bussano
Alle nostre porte
Il partito a ricaduta da cui ripartire però e qui dovrebbe riprendere un'analisi
è se è giusto ho sbagliato arrendersi e dire rispetto a questa immensa delocalizzazione a questa rimesso in discussione di un modello di sviluppo
L'unica strada che noi abbiamo è quella di colpire sulla sfera dei diritti acquisiti nel corso
Di decenni del modello europeo e quindi di restringere la sfera dei diritti
La sfera del reddito
E in questo modo ci difenderemo io penso
Anche per il nostro territorio che questa sia una risposta profondamente sbagliata
Prima per un motivo sociale
Perché in realtà presupporre una cosa che non è detta
Che poi questo approccio alla globalizzazione
A un modo modello di sviluppo che si deve ristrutturare ha provocato anche non solo grandi nuove povertà ma qui da noi anche grandi nuove ricchezze l'Italia per il Paese occidentale europeo
Nel quale negli ultimi dieci anni ha avuto il più alti
La più alta crescita degli indici di disuguaglianza sociale
E cioè rispetto a quello delle di globalizzazione non ci sono solo quelli che si sono impoveriti e che perdono il buon lavoro ci sono anche coloro che ad utilizzato questi processi producendo grandi ricchezze
I
Ceto medio i poveri sono più poveri e i molto ricchi sono molto più ricchi e quindi
E arrivo a Roma a noi innanzitutto si tratta di
Proporre una risposta a questa vera
Processo economico sociale universale e straordinariamente nuovo bisogna contrapporre non ovviamente
Mettendo la terzo tra sotto terra come fanno gli struzzi la negazione di questi processi ma bisogna proporre una sfida basata su scelte chiare
Come si reagisce eh
Scontato
Che ci sia un crollo della ricchezza da produrre quella di ridistribuzione della ricchezza anche essa
Può essere regolata io penso che questo sia il tema perché se guardiamo
Ad esempio alla domanda su come si reagisce a questi processi
La prima cosa che mi viene in mente che innanzitutto questa
Produzione di ricchezza che si sposta l'Oriente sta producendo nuovi mercati
Centinaia di milioni di nuovi consumatori di prodotti in Cina in India dell'est Europa in Brasile e quindi ma qui consumatori che non a caso altre grandi economie europee e americane Ando Visso come opportunità
E quindi è vero che si delocalizza la ricchezza ma si creano anche ma è una opportunità per chi può produrre
Secondo non è vero è storicamente falso che
Il ripiegare su beni e su un apparato produttivo che rimane fermo su prodotti di consumo a basso contenuto tecnologico sì
Sì sì pagare appunto tagliando il costo di lavoro o di unendo la sfera di diritti si salva l'economia perché proprio lì che la competizione più dura e quindi non c'è speranza
E quindi noi dovremmo negare
Quello che dice Marchionne sul tema o
Una certa tendenza culturale
Di quanto sta avvenendo è vero anzi forse
Il grande tema rispetto al quale la politica di centrodestra e di centrosinistra a volte troppo spesso balbetta mai tempo di pensare a livello nazionale io dico anche a livello locale da noi a capire come noi con coraggio rimettiamo in campo una nuova prospettiva di sviluppo catturata da quanto sta avvenendo ora del mondo
E allora questo vuol dire però cose molto chiare
L'ardire politiche industriali e di sviluppo
E Marchionne questo non l'ha detto del segnale di CL
Ma nel momento in cui si parla di competitività del sistema Italia non è indifferente che è un Paese moderno come il nostro da cinque mesi non ha il ministro per lo sviluppo economico e produttivo perché segnala un deficit di investimento su la necessaria grande nuova modernizzazione di un modello di sviluppo e questo tema cioè vuol dire che non sono slogan vuoti
Investire
Sulla ricerca sul sapere sull'università sulla creatività sulla capacità di produrre prima di altri
Meglio di altri
No riprodotti e nuovi prodotti e nuovi brevetti
Per essere competitivi qui perché se io avessi detta una festa della CGIL trenta quarant'anni fa chi di voi aperta prodotto in Italia il bene di consumo più consumato in questo momento del mondo
E trenta quaranta anni fa probabilmente era l'automobile
La tanta per cento della platea avrebbe alzato la mano ma se io dicessi chi Dinoia dentro le proprie tasche il bene di consumo più consumato utilizzato del mondo in questo momento dal cellulare così
Il sedici no il sigaro la quello le consulte per le abbiamo sempre risolto tra il telefono cellulare nessuno alza la mano e quindi la nostra sconfitta e anche della capacità di adeguarci
E di arrivare il prima e meglio come abbiamo fatto in altre fasi storiche e quindi
Per arrivarci per affrontare quella crisi quello di Corea abbiamo bisogna innanzitutto è il rifiuto della teoria Del bavero
La teoria del bancone quell'approccio rispetto alle crisi economiche per cui
Ci si alza
Il bavero del cappotto perché ci avvento magari si italiano
Indiscriminatamente investimenti sia spetta che la crisi passi così si muore quasi si apre una stagione di declino
Nazionale e delle comunità e allora noi dobbiamo inventare riproporre una vocazione del sistema produttivo un investimento che guardi ai nuovi mercati del mondo
Potenzialmente grandi creare nove i consumatori e quindi dico di coloro che possono aiutare
Un nuovo modello di sviluppo l'abbiamo mi permetto di dirlo parlando da Romano ma anche da cittadino italiano anche su nobili
Assiste
Produttivi molto più che in passato e che possono avere saggio e conoscere stagione di sviluppo incredibili pensa al turismo
Penso a quanto del pianeta terra che esposte in Cina la ricchezza prodotta su un certo tipo di mattoni manufatto Oliviero rappresenta però in termini possibili investimento qui
Tutto ciò che noi abbiamo nel nostro territorio e quindi dire quanto è sbagliato
Massacrarono illudersi per produrre ricchezza di chiudere gli occhi rispetto a principi fondamentali invece di salvaguardia di un patrimonio o è stato detto il grande tema della green economy
Questo per arrivare a noi a Roma io penso che anche hanno da noi
Questo discorso abbia un senso se vogliamo dare una risposta e non vogliamo illudere nessuno che si vuol dare una risposta acqua nell'azienda
Maiella industria a quel
Centro di produzione
è stato detto la tragedia degli ultimi due anni e che noi abbiamo vissuto in Italia innanzitutto una fase della quale la CRI sì sì affrontata appunto alzando il bavero con la cassa integrazione a zero ore per passare da un momento all'altro in assenza
Di politiche nazionali per lo sviluppo e politica industriale
Se non vogliamo ripensare di accendere i motori sul nostro territorio in questo davvero la collaborazione istituzionale è fondamentale e ci sarà senza ombra di dubbio se ci sarà una
Comune volontà politica di affrontare questi nodi è innanzitutto mettere sul tavolo e ricominciare a discutere insieme su quale a nostro giudizio è il nostro modello di sviluppo e cioè
Sul nostro territorio quali sono a nostro giudizio gli assist possibili
Dei quali possiamo essere competitivi e su questo insieme
Sì investe anche superando una certa idea di politiche per lo sviluppo che troppo spesso ad esempio sono stati sono incentivi a impresa e non tanto qui da noi per cui le imprese
Venivano prendevano
Utilizzavano e poi se ne andavano chiudendo
E quindi politica industriale di sostegno allo sviluppo che sono anche molto sostegno alle comunità locali all'investimento per la competitività del territorio allora per riprenderci e di accendere i motori
E non illudersi e non illudendo sì che solo restringendo la sfera di diritti delle possibilità di produrre e come si produce si si possa risolvere il problema passa e non c'è alternativa per il
Dalla decessi da di discutere su come questo nostro sistema locale
Diventa più competitivo diventa più competitivo scegliendo dell'Assise produttivi utili si rende insieme più competitivo
Il territorio più competitivo e quindi come ci si muove come si muovono le idee le merci le persone con più rapidità diventa
Insieme
Una discussione su cosa puntiamo invece
Per responsabilità varie non voglio
Di tutti non voglio far polemica a volte vede affacciarsi il rischio
Di tante idee ma che insieme faticano a diventare un condiviso modello di sviluppo
Quando io pongo il tema dell'area metropolitana o della
Integrazione della metropoli e di un'area metropolitana come grande sistema produttivo ad esempio perché penso
Che sia utile per tutti e lo dico in una sede pubblica addirittura al di là delle scelte costituzionali
Pensare lo sviluppo di Roma come uno sviluppo basato su una grande competitività del sistema metropolitano per e nel mondo compete che i porti la logistica gli aeroporti le aree industriali levare ecologi e questa roba qui sta
In un'area che va ben oltre i confini della singola capitale perché quando parliamo di trasporti parliamo di altri Comuni quando parliamo di rete ecologica parliamo di altri Comuni quando parliamo degli arrivi dei turisti arrivano da altri Comuni e quindi della immaginare un grande sistema metropolitano che diventa più condiviso allora perché accendere i motori
Si tratta di pensare un nuovo modello di sviluppo in una fase storica differente
Che è passata che è finita che nessuno vuole riproporre
La scelta sull'indicazione di un modello di sviluppo di crescita rappresentò innanzitutto un grande patto tra la politica le forze sociali le forze produttive che garantito
Anni di crescita oggi quel
Quel modello non c'è più ne dobbiamo costruire un altro insieme in una situazione politica nuova della quale il tema del pluralismo politico è presente ma da questo tema non possiamo sfuggire a me perché o c'è
Una condivisione sul come si riaccendono i motori oppure ognuno dirà la sua tirerà la sua coperta ma Roma non ce la farà
Perché non condividerà e non vedrà mai su come
Si può insieme risorgere rimando tutti della stessa direzione per questo importante il tavolo che ci diceva prima Di Berardino per queste trovare importante un luogo e purtroppo mi dispiace
Fino ad oggi non ci siamo riusciti fino in fondo
Perché troppo spesso ripeto ha prevalso una discussione nella quale
Ci si è illusi che la cosa importante fosse dire io penso che si debba fare questo non serva a niente o ci sediamo intorno a un tavolo e diciamo noi
Quale modello di sviluppo pensiamo ci scommettiamo oppure la situazione davvero si fa difficile se non drammatica
L'intervento del Presidente Zingaretti chiamo indubbiamente in causa l'impresa per quanto riguarda
Investimenti innovazione in che attività
L'impresa ovviamente è il centro anche poi per il lavoratore e io vorrei capire innanzitutto dal presidente degli industriali di Roma Aurelio Regina qual è lo stato di salute dell'imperiese
Romane ma potrei fargli una domanda anche su un altro problema che riguarda Roma e in chiama allargate Lazio c'è un'economia a due velocità c'è un'economia romana
Che comunque ha tenuto è sempre stata forte e uno con è un'economia regionale più debole
Gli industriali di Roma stanno avviando un progetto di unificazione delle varie Confindustrie
E dei vari nelle varie province laziali
Questo è un progetto anche che anche questo obiettivo cioè quale in questi giorni si è parlato anche del testo su Roma Capitale cosa può significare aumentare alcuni poteri su Roma dispetto alla Regione
Come siccome si supera questo Gatta questo questo doppio binario tra la capitale e il territorio che la circonda
Ve ne sono tanti temi io dopo la veemenza oratoria di
Nicola Zingaretti cercano di fare una riflessione prendendo anche spunto molte
Delle indicazioni che lui ha lanciato
Volevo partire da una considerazione generale sulla quale anche Zingaretti credo abbia posto l'accento noi ci troviamo davanti a tante incertezze visto che parliamo di incertezze
Davanti a una certezza che il mondo è cambiato e che la crisi è un termine probabilmente
Sbagliato nel senso che
è solo un effetto di quello che sta succedendo nel mondo sta succedendo un grande riequilibrio di ricchezza grande riequilibrio
Di diritti un grande riequilibrio Trachi consumare chi produce un grande di qui libero tra chi spende e chi
Come dire fornisce risparmio e questo lo si vede nelle relazioni tra
Tra la Cina gli Stati Uniti tra la Cina il resto del mondo tra l'India e i Paesi confinanti
Questa è una certezza ed è quello al quale noi con quale dovremo confrontarci in futuro
A fronte di questo ne abbiamo un'Europa complessivamente ferma con le sue differenze
Con le sue peculiarità però essenzialmente la risposta a una
A un estasiati con forte crescita in forte espansione
A una un continente americano che invece stenta assegnare il punto di ripresa anche a causa del forte debito che ha accumulato in questi anni l'Europa
Vede governi divisi politiche divise
Spesso in contraddizione tra loro
Spesso con possibilità diverse perché
Lo ricordiamo ci sono paesi che hanno accumulato forti indebitamenti
E altri che lo hanno generato peraltro negli ultimi
Negli ultimi tempi negli ultimi anni proprio per cercare di dare ossigeno all'economia
Questo questa prospettiva ineluttabile ci mette davanti a una considerazione di fondo
Che noi presto come diceva anche Zingaretti dobbiamo dotarci di un disegno di una politica industriale che ci metta da una parte ci renda competitivi con quella parte del mondo che oggi cresce in maniera esponenziale che quindi
Come dire si mette in competizione cori noi
E dall'altra ripensare ad alcuni modelli che per decine di anni sono stati un punto di riferimento non mi riferisco solamente
Alla al monte di diritti ma sicuramente alcuni modelli che hanno visto la presenza di un certo tipo di Stato non solo nell'economia ma nella vita sociale che oggi
Non perché siano giusti o sbagliati
Che oggi non sono sostenibili perché
Lei i bilanci dei Paesi comunitari non sono in grado di sostenerli più
Quindi questo pone il problema come dire di una rivisitazione in quest'ottica naturalmente occorre la mano pubblica la politica deve intervenire per decidere come
Un certo tipo di ridimensionamento un certo tipo di riprogrammazione deve avvenire senza traumi sociali senza scollamento i evitando che
Quelle diseguaglianze che citava Zingaretti aumenti no invece che diminuire
Come sta l'economia romana l'economia romana e laziale e un'economia che registra per il due mila nove una
Un calo di PIL cioè di prodotto di ricchezza prodotta del tre virgola cinque per cento
Che è un dato forte pesante se lo confrontiamo col dato nazionale di una riduzione del cinque
Non vorremmo dirci fortunati certo se una è una situazione leggermente migliore però indubbiamente molto pesante
Questo dato se lo spaghetti amo vede una riduzione minore nella Provincia di Roma in particolare nella città di Roma
è una riduzione maggiore nelle Province differenziate ma insomma sostanzialmente
Si muovono più o meno allo stesso
Con la delle accentuazioni in alcune aree che sono quelle più industriali rispetto per esempio la Provincia di Rieti e la Provincia di Viterbo quindi Frosinone latina soffrono maggiormente essendo realtà industriali
Più significative rispetto alle altre due sono prevalentemente di carattere commerciale artigianale e turistico
Questo dovuto essenzialmente a quegli elementi o o meglio il minor calo è dovuto a quegli elementi per cui
Il
La l'industria romana l'economia romana negli scorsi anni invece cresciuta più del doppio che nel resto del Paese
L'economia romana è cresciuta tendenzialmente in anni
Intorno al tre per cento quando tutto il Paese cresceva l'uno virgola due l'uno virgola quattro quindi questo elemento di minor decrescita lo si vedeva tendenziale anche nella maggiore crescita che ha avuto agli altri
Il dato dolente sul quale poi Di Berardino come dire ha avuto modo di sottolineare che sta e quello rimane quello dello cupa azione
Che benché scontiamo nei primi nel primo trimestre due mila dieci un leggero aumento rispetto al trimestre precedente
Verificheremo se sono stagionali perché parliamo dei primi tre mesi dell'anno lo lo verificheremo successivamente a fronte di una decrescita complessiva del Paese e quindi noi vediamo un più zero virgola due
Per cento di occupazione nel primo trimestre quando ancora il resto del Paese segna un dato negativo
Rimangono tuttavia le incertezze di fondo invece su quello che il prosieguo dei dati per il resto dell'anno perché
Cominciamo a valutarlo come dire a valutare i dati che per esempio ci vengono dall'esportazione che nei primi mesi sono stati positivi e che vedono oggi un rallentamento probabilmente perché c'è stato un fenomeno di riempimento dei magazzini e quindi
Adesso e alla verifica cioè se il prodotto sta uscendo dei magazzini delle
Delle aziende e quindi si stanno svuotando e vengono riempite in maniera o se sta adesso è solo un fenomeno congiunturale e ci dovremo abituare un nuovo calo anche al fenomeno delle esportazioni io sull'esportazione volevo solo sottolineare
Un punto perché poi arrivo a Roma
Indubbiamente per un Paese come il nostro che ha
E
E anche nel come dire il nostro sistema regionale ha una valenza forte l'idea in un Paese che non cresce in termini come dire di di consumi e non cresce neanche in termini di popolazione
L'unica possibilità come ha fatto la Germania dispiace sottolinearlo anche per il Ministro Tremonti ma
è quello di spingere in maniera sostanzioso sul fronte delle esportazioni
Nel nostro sistema regionale
Questo è sempre stato un dato
Negativo rispetto alle altre Province un po'perché non abbiamo il sistema manufatto li erogano le province del Nord un po'perché il sistema istituzionale e delle imprese non è mai stato capace di dare alle imprese un sostegno forte per l'export
Non non lo è non lo sono state
Certamente le Camere di commercio non lo sono state le istituzioni regionali non lo è stato una politica rivolta
Alle al all'esportazione e questo è sicuramente uno dei dati che ci fa riflettere se non vogliamo crescere soprattutto sul settore Mantova Torriero noi dovremo considerare che le esportazioni se no non l'ha esportata diverranno cruciali
Per il futuro è questo e un invito che faccio le istituzioni all'istituzione al sistema delle imprese perché esso sicuramente sul fronte dell'export
Dovremo ragionare in un'ottica di sistema
Strutturato in un'ottica di politiche
Efficaci in un'ottica
Di coesione molto forte perché
Perché il sistema delle piccole imprese della grande differenza che noi abbiamo con la Germania sul fronte delle esportazioni
Oggi non permette di presentarci su quei mercati che diceva Zingaretti su quelle verso quelle grandi opportunità i quaranta milioni nuovi di consumatori che si affacciano in maniera efficace
Le nostre imprese fanno fatica a guardare alla Cina come un vero mercato perché sono mercati complessi difficili lontani
Questo il motivo per cui noi abbiamo spinto in maniera decisiva ospitando anche il Forum
Del Mediterraneo sul Mediterraneo combacino forte per il nostro sistema delle piccole e medie imprese
Allargare il bacino del Mediterraneo duecentocinquanta milioni di nuovi consumatori che sono vicini sono un'ora e mezza di distanza dalla capitale può e deve essere il nostro centro di attenzione noi su questo fronte
E anche con l'aiuto
Del Sindaco Alemanno col quale abbiamo che ci ha ospitato in Campidoglio per il Forum del Mediterraneo abbiamo avuto qui dodici Paesi
Con oltre cinquecento imprese che si sono confrontate che le nostre imprese vogliamo istituirlo in maniera permanente un forum per il Mediterraneo proprio a dimostrazione di essere vicino al nostro sistema
Imprenditoriale e guardare a questo mercato in particolare come uno dei punti di sbocco
Un puro rapidissimo accenno sul tema delle
Di Roma Capitale io non entro nella discussione e poi ci sono due autorevoli esponenti in questi giorni credo che possono affrontarlo al punto di vista istituzionale io credo che spesso si faccia confusione quando si parla di sviluppo tra
Il sistema istituzionale in quanto tale cioè delle regole dei poteri che Roma Capitale avrà in base i suoi decreti eccetera
è il concetto di Area metropolitana allargata in senso economico in senso macroeconomico io credo che sia indubbio e su questo non vada fatta neanche polemica
Che lo sviluppo di Roma non dipende dalla sua città storica in sé per sé non può dipendere solo da questo noi non possiamo immaginare
Il turismo che si sviluppa a Roma senza immaginare lo sviluppo di Fiumicino
Senza immaginare il suo raddoppio senza immaginare il potenziamento di Civitavecchia o senza immaginare
La il il raddoppio della Pontina e quindi lo sviluppo del turismo nell'area pontina è impossibile
è impossibile pensare a lo sviluppo di Roma senza considerare l'impatto che
Faranno i parchi a tema e quindi l'afflusso
Di turisti il sito che appena tornato da Parigi dove
Ci può parlare anche dell'esperienza di Disney hanno una grande fonte di ricchezza per Parigi che non è andata rientrano al Parco Adda non credo a divertirsi ma insomma
A ma la la potenzialità che ci possono dare i due parchi a tema che sono in progettazione il terzo che quello della romanità i grandi eventi sportivi le Olimpiadi
Devono Messere se desk essere messe a sistema in un concetto di aree allargata Mottola
Molto ampia che l'area metropolitana mi permetto di aggiungere
E l'area metropolitana economica
E quello come dire che noi dobbiamo guardare in un senso di sviluppo della città poi spesso lo si confonde su quali devono essere i confini istituzionali ma piuttosto io guarda un sistema di imprese l'Île de France cioè
Parigi il sistema di Parigi e un sistema di quattrocento comuni che più o meno più o meno corrisponde al Lazio
Che la dimensione rispondo alla domanda di Autieri per cui noi oggi come sistema di Confindustria pensiamo che il Lazio possa essere un sistema integrato attorno a Roma che deve guardare alle sue specificità
Roma alle sue potenzialità il turismo l'innovazione la ricerca la cultura l'università e altre come per esempio del mondo
Del Del Debbio tecnologia dell'aerospazio ma la provincia pontina il frusinate
Hanno enormi potenzialità di diventare dei poli mano fattori ieri nel chimico farmaceutico il polo della logistica a Frosinone di puntare anche su degli aspetti di turismo integrato tra quello che Roma quello che il viterbese
Il retino piuttosto
Nell'area per la Pontina
Dobbiamo guardare al sistema Lazio come una grande area metropolitana al di là dei confini specifici
Territoriale o dovuti da Roma Capitale la ricchezza di Roma e Lazio così come per il Lazio Roma può essere un potentissimo motore di sviluppo
Le linee guida sono chiare non le abbiamo delineato e tante volte certamente le infrastrutture poche ma facciamole
Io ho detto più volte alla Presidente Polverini l'ho ripetuto qualche giorno fa
Una priorità e la Roma-latina sono trent'anni che l'aspettiamo facciamola la Roma-latina e il raccordo tra sistemi turistici imprenditoriali ci basta una grande opera sulla quale impegnare
Come dire la legislatura
Che la che la Presidente Polverini sta governando e questo cioè
Così come il raddoppio di di Fiumicino deve diventare una priorità di tutte le istituzioni coinvolte
Dobbiamo essere uniti nei confronti del Governo nel richiedere che le politiche tariffarie vengono concesse e poi vigilare che ero porti di Roma faccia i lavori di sviluppo che le sono chiesti in base a quelle tariffe nessuno vuole regalare niente a nessuno
Ma deve essere fatto la ricchezza che produciamo deve essere ridistribuito nel nostro territorio e garantire che sia la prerogativa per nuova crescita
Certamente l'innovazione la digitalizzazione e noi su questo tema ci siamo presi un impegno ci abbiamo messo la faccia
Come lei sa bene Claudio Di Berardino abbiamo firmato un protocollo
Abbiamo davanti le difficoltà di un'azienda che naturalmente lotta
Con un progetto industriale
Che ripete continuamente a causa anche dell'andamento del mercato ma siamo lì e insistere e Telecom tanto per citarne una e il nostro principale associato ma non ho paura di andare contro
Il nostro principale associato per permettere questa città
Entri nella modernizzazione entri in un sistema di connessione con le grandi aree metropolitane
Io ho voglia che questa città
Faccia quel salto di qualità nei servizi nelle telecomunicazioni
Si apra la modernizzazione perché solo collegando il grande patrimonio storico culturale sociale che noi abbiamo allo sviluppo economico e quindi i grandi temi della modernizzazione noi siamo certi come dire
Che da questa virgolette crisi o da questo che io chiamo io il grande riequilibrio noi ne usciamo vincitori e sicuramente competitivi per il resto del mondo grazie
Pene
Sindaco Alemanno il presidente Regina e consumi Henderson mia indicazione questi ha parlato un po'del
Di questo testo su Roma da che su Roma Capitale
Indubbiamente sono tantissimi
Gli eventi momenti importanti che aspettano romane i prossimi mesi si parla tanto della Formula uno si fa la tanto della candidatura alle Olimpiadi sane venti fondamentali che effettivamente possano cambiare il volto ma anche l'economia di una città
Chiedo a lei come arrivare a questi eventi anche gestendo la quotidianità nel senso che
Una città non deve solo arrivare al grande evento vincerne conquistarlo ma avere anche un modello di sviluppo per arrivarci qual è questo il suo modello di sviluppo e come nella quotidianità in questa autunno nel breve nel lungo periodo
Lei pensa di
Di fare questo
Dunque innanzitutto grazie per l'invito credo che sia molto importante a trovarsi qua in questa festa della CGIL a confrontarci sui temi
Dello sviluppo e della crescita nostra città
Io come confonderci UGL e di di Bernardino
Ho sempre cercato di avere un rapporto leale anche quando
Le visioni sono diverse
E credo che sostanzialmente ne attorno ai tavoli di concertazione attorno ai grandi temi concreti si debba sempre sviluppare un grande confronto franco diretto
Che ci premeva sostanzialmente di servire il bene comune e di servire soprattutto quello che l'interesse lo sviluppo del lavoro della nostra città
E anche della nostra Regione
Verrà entrare nei temi che sono stati posti io debbo fare due premesse di metodo io comunque di conti contenuto generale
La prima e quella riprende da un po'quello che ha detto Singh reti il tema di quello che il l'approdo a cui noi dobbiamo dare alla transizione economica che è in atto nel nostro Paese
Di rete ha detto e io condivido che questa transizione non si deve e tradurre
In una riduzione dei diritti da parte dei lavoratori da parte dei cittadini in generale cioè noi non dobbiamo pensare non vogliamo pensare
Che il nostro adeguarsi alla globalizzazione
Debba significare il rinunciare a un certo tipo di guerra fare al modello sociale europeo a tutte quelle che sono le realtà che noi abbiamo conquistato che sono state conquistati
Dalla dal continente roba in tanti anni di evoluzione di conflitti sociali politici eccetera e ripeto io condivido questo
Però c'è un problema che va tenuto presente in termini inderogabili pena un grandissimo rischio rispetto a quello dello sviluppo
Si può evitare di adeguate di comprimere i diritti la sfera dei diritti ma nel contempo di stare dalla globalizzazione solo se c'è un oggettivo aumento della produttività
Cioè il terreno su cui ci si muove e su cui si agisce questo noi possiamo
Continuare a sostenere il modello europeo e continua a sostenere i livelli di diritti e i livelli di benessere e di diciamo così capacità di sviluppo della nostra nazione solo se lasciamo rimettere in campo una forte spinta la produttività questo è il tema su cui ci dobbiamo confrontare e su cui nessuno si può tirare indietro che se non c'è un momento di produttività
Inevitabile che ladro validazione e i meccanismi la cooperazione porteranno a un generale impoverimento della nostra nazione ingenerare continente europeo
Allora se il tema è quello della produttività e cioè di tenere insieme i diritti e produttività
La sfida estremamente complessa l'abbiamo visto nel caso della FIAT lo posso vedere in tante situazioni
Ma dobbiamo fare in modo all'invito che io rivolgo all'organizzazione sindacale semplicemente insieme queste due elementi e questo quando questi due elementi si scordano
è inevitabile fare i passi indietro ma non solo i lavoratori dipendenti tutta quanta la realtà sociale
Era questo passo a un'altra considerazione che è quella relativa ai progetti
Vedete la allo sviluppo economico soprattutto un'area metropolitana si fatto dei progetti alle idee progetti e non solo gli eventi in quanto evento approva la progettualità
La Formula uno non è un evento e una progettualità
Che secondo i nostri calcoli porterà un indotto di un miliardo di euro l'anno in questa città di lavoro di Prodi prossima di produrre e di di chi ha possibilità di occupazione
L'idea del dell'Olimpia di si portano appresso una Investimenti per quattordici miliardi di euro questo è il calcolo complessivo e e questo è il lavoro e questo sono imprese che crescono e queste
Sono possibilità di dare un futuro ai nostri figli etc ma questo vale anche per il piano casa vale anche per quello che lo sviluppo le periferie insomma vale per tutte quelle che sono i grandi temi dello sviluppo le i grandi progetti
Ecco rispetto a questo io credo che un altro terreno di sfida legato al problema di produttività perché non c'è questa produttività se non ci sono grandi progetti
E quello di vincere la cultura del no che io purtroppo vedo ancora molto presente in questa città
Cioè vedo ancora quando si lancia un'idea quando si lancia un progetto
Più la voglio dire non si può fare no è impossibile non c'è questo difetto no sicuramente ci saranno questi errori si fa il piano casa no sicuramente massa terremo territorio agricolo sia cioè anche su cose ore perse banali per il piano casa
Dovrebbe dare abitazioni a I lavoratori alle giovani coppie alla alla ceto medio impoverito insomma alle realtà sociali anche in quei casi
Prevale una tendenza alla cultura del no
Allora io mi ricordo questo è uno dei temi classi uno dei modi casi di S. Polo della CGIL o comunque di
Di molta parte del movimento sindacale
Che dove si creavano e si poneva sul tappeto dei temi che producevano lavoro e facevano crescere il lavoro e la produttività
Il movimento sindacale B sosteneva questi progetti e li portava avanti anche sfidando determinate prevenzione terminate cultura del no determinati me crisi deleteri veti incrociati eccetera
Allora ecco l'invito che io rivolgo a tutte le parti sociali attivamente ma le rivolgo in particolare a chi è sensibile al tema del lavoro non solo di chi è già occupato ma di chi è fuori dal sistema produttivo e deve entra nel sistema produttivo
Disco confliggere insieme la cultura del no non perché debba essere sempre sì
Perché è evidente ci sono cose che non si possono fare niente ci sono cose che possono diciamo così negative rispetto asceti sono vincoli che bisogna in qualche modo rappresentare apro affrontare ma questi insieme di vincoli di burocrazia è DD i problemi che esistono debbono trovare comunque la convenzione che bisogna fare che bisogna costruire che bisogna fare sviluppo che bisogna creare nuove occasioni di ma in qualche modo sfidare la nostra capacità reale di creare fatti nuovi lì che la cultura d'impresa si incontra con la cultura del lavoro e deve trovare delle istituzioni che spingono in avanti queste situazioni quindi
Una grande sforzo per vincere questa cultura del no
Allora fatte queste premesse vado rapidamente sui diversi temi che corrono sono stati toccati anche dalla dalla dall'introduzione di
Di Bernardino
Innanzitutto al tema di Roma Capitale qui non si tratta e lo vorrei dire con molta chiarezza e di
Fare un braccio di ferro con la Regione o con la Provincia per levare questo potere a Tizio passava Caio non è questo il tema
Perché nessuno pensa di isolare Roma rispetto a quello con pesto
Cioè come fa come potevo pensare isolare Roma rispetto alla Regione Lazio anzi io sono
Un certo senso anche più radicale di Zingaretti guarda molto l'area metropolitana per me l'Area vasta di Roma Capitale non può non essere già una ratio perché se abbiamo l'aeroporto per il i viaggi low-cost altri termo o se abbiamo la realtà e Civitavecchia se abbiamo tante aree industriali a latina tra cose tutta la Regione Lazio che in qualche modo crea un grande sistema di sviluppo attorno a Roma capitale quindi guai ha una cultura dell'isolamento la cultura
Diciamo così del del gioco a chi si prende il potere una parte e dall'altra
La sfida di Roma Capitale e quella diversa
Di abbattere i vincoli la burocrazia
Cioè quella di fare in modo che per prendere una decisione non bisogna fare otto passaggi avanti e indietro tra le diverse istituzioni quindi il ragionamento abbiamo fare correlata porta
Quindi ovviamente con tutte le Province con tutti coloro che hanno titolo per condividere una riforma così importante è quella
Di abbattere i livelli di boa di vincolo della burocrazia gli appesantimenti per fare in modo che ci siano competenze chiare
Competenze chiare a livello regionale competenze chiare a livello di Roma Capitale ma che insieme si possa decidere più rapidamente perché poi il cittadino quando un problema quando poi un servizio
Quando vuole un'autorizzazione non è che si pone il problema se è colpa di Tizio di Caio di Sempronio se questa autorizzazione arriva quindi un lavoro comune per a abbassare il livello di burocrazia di passaggi navette continue che appesantiscono qualsiasi scelte se essere fatta sia
Sul versante Regione Lazio sia sul versante Roma Capitale io penso che Roma capitale arriva riforme non la capitale debba potenziare Regione Lazio non indebolirla c'è una Regione Lazio che è stata siete piange più veloce perché paradossalmente non deve fare navetta anche con noi Sutera e quant'le tante cose che troppe volte hanno visto questa spinta in un senso o nell'altro quindi io credo che Roma capitale sia una grande sfida
Credo che Roma capitale non possono essere inserite in un'area vasta può essere l'area metropolitana ci sono dei problemi ma io non ho nessuna difficoltà ad affrontarli concretamente ma sicuramente con un rapporto forte con la Regione Lazio che è l'area vasta
Di Roma Capitale e la Regione che guida il centro d'Italia e le la realtà di sviluppo proprio perché contiene al proprio interno la Capitale
Poiché
Altro tema quello in cui il Comune e diciamo datore di lavoro il Comune di Roma è uno dei più grossi datore di lavoro di questo territorio fosse il più grosso
Allora noi abbiamo un problema nella chiave della produttività di ristrutturare il gruppo comune di Roma noi siamo pronti abbiamo fatto un documento lo porteremo le parti sociali
La sfida che noi dobbiamo affrontare è quella di fare questa ristrutturazione del gruppo comune di Roma
Per aumentare la produttività
E per salvaguardare i livelli occupazionali
Io da questa ristrutturazione voglio uscire senza un posto di lavoro in meno ma con una produttività in più che dia più servizi cittadine e quindi anche la musica magari di avere delle possibilità occupazionali io ricordo che in questi giorni e il processo si compirà adesso
Copre il Comune di Roma affrontando anche le critiche non non troppo benevole del Ministero dell'economia avuto il coraggio di interna lei zar i lavoratori di Gemma c'è quindi gli allargare la propria base occupazionale perché ritenevamo e riteniamo che c'era bisogno e c'è bisogno
Di fare il condono in questa città c'è lavoro e quelli quelle persone che stiamo è stare in mezzo a una strada sono entrati con ironia quindi noi il primo momento di contrazione occupazionale abbiamo assunto e abbiamo allargato la sua base occupazionale
Ma perché quella sia sostenibile per i cittadini ed agli sia sostenibile pelle di per il Bilancio comunale per le finanze comunali senza ricadere nella logica dal nome tot etici cosa del debito noi anche qua dobbiamo fare in modo che il risultato è questa ristrutturazione questa semplificazione cosa meno barocca meno società
Meno ha meno cose ma più attenzione ai contenuti porti sostanzialmente a un salto di livello dal punto di vista della produttività dentro il comune di il gruppo comune di Roma
Infine
Un altro aspetto che voglio sottolineare e questo
C'è un tema l'ha toccato Regina lo voglio ribadire
Noi dobbiamo stare attenti e qua è importante chiesi risolva rapidamente questa vicenda la Camera di commercio di Roma noi dobbiamo stare attenti
Per non cedere il passo nei confronti di Milano sull'internazionalizzazione e sull'apertura al Mediterraneo
Perché Milano pur non avendo molto a che fare mi avviso con il Mediterraneo si è dotata di forti strumenti
Per l'internazionalizzazione delle imprese della propria Atari a territoriale ha fatto un fondo di sviluppo affatto una una Camera un una serie di camere di del lavoro di di di contatto con le imprese della e del Mediterraneo sono ha lavorato molto a questo punto di vista
Roma e Lazio non hanno prodotto questo tipo di di progettualità bisogna creare dei meccanismi per cui le imprese
Di Roma e del Lazio abbiano una apertura verso il Mediterraneo cogliendo una naturale vocazione geopolitica e molto più forte a Roma che a Milano quindi a questo punto di vista con la Camera di Commercio
Con l'associazione imprenditoriale col Forum o con la Ministero dello sviluppo economico di cui anch'io mi auguro rapidamente ci sia un ministro noi dobbiamo fare in modo che anche Roma sia abbia una proiezione all'internazionalizzazione ci permettere issare il Mediterraneo
Concludo
Dicendo questo io credo che tutti questi temi possono essere i temi di un grande collaborazione istituzionale credo la filiera istituzionale credo che la Regione Lazio ecco proprio per sottolineare il suo fare Roma Capitale senza Regione Lazio debba essere a capo fila
Della lo sforzo per rimettere in moto lo sviluppo e possa in qualche modo fare a fare da traino per fare per mettere insieme i progetti per far crescere l'ARPA industriale ecco perché
Io sono convinto penso lo dirà dopo di me che sia tempo che la Regione Lazio faccia ripartire il tavolo interistituzionale per affrontare la crisi e per
Diciamo guidare i ragionamenti lo sviluppo del nostro territorio sia di Roma perché della su questi sono i terreni
Io credo e concludo
Che se noi facciamo tutto questo insieme di interventi si mettiamo in moto i progetti tra l'altro noi il nove il dieci novembre vorremmo fare finalmente gli stati generali di Roma e presentare i progetti per la città
Dopo averli pesantemente seriamente condivisi con le parti sociali progetti di sviluppo e la città
E quindi progettualità vera se noi lavoriamo su questo terreno al di là delle divergenze di opinioni di carattere politico culturale di legittima difesa di interessi
Lo facciamo questo confronto anche questo scontro in maniera creativa cioè mettiamo in moto le cose e non le blocchiamo questo è il terreno su cui ci possiamo sfidare sia in termini politici sia in termini appunto di rappresentanza sociale
Da questo punto di vista dei garantiscono il Comune di Roma non si tirano indietro grazie
Bene
Chiedo solo al volo al Presidente Regina e al direttore Tagliavanti visto che
Il sindaco Alemanno ha parlato della Camera di commercio e se il quindici settembre potremo avere il Presidente della Camera di Commercio se secondo loro il premio
Non c'è il Presidente c'è il commissario queste
Il tempo che ci siamo presi cioè i nove giorni da ieri ci devono portare una soluzione a una situazione in cui avremo sicuramente diciamo una soluzione
La soluzione ci auguriamo
Che sia quella di avere non solo un Presidente che voi
Voglio dire
Oggi noi nell'immaginario complessivo identifichiamo tutto come dire della figura di un Presidente ma soprattutto un programma
Di sviluppo per la nostra città cioè il
Definire davvero assieme che cosa la Camera di commercio di Roma può fare per questo territorio può fare per l'economia può fare per le imprese e può fare per il mondo del lavoro questo è la cosa più importante sul luogo del Presidente troveremo l'intesa
Se non ce la faremo una soluzione ci sarà ahimè quelle identificate istituzionale ma io sono abbastanza certo che ce la faremo
La mia risposta è semplice alla domanda se tra otto giorni avremo un presidente la mia risposta è sì e quindi
A questo punto dopo aver sentito il sindaco Alemanno l'impresa di darei la parola al sindacato al Segretario generale della UIL di Roma e Lazio Luigi scadevano
Ma io
Chi mi conosce sa che io sono
Un profondo amanti della nostra città
Debbo dire che
Molte delle cose che ha detto il Sindaco
Sono ampiamente condivisibili
La prima cosa che però io gli chiederei
Quella
Di convincere qualche parlamentare
Ed anche qualche ministro
Che quando si parla di Roma Capitale è perché a Roma è la capitale del nostro Paese
E che quindi
Per dirla alla romana primaria cioè anche i tre che ci vanno facendo
Do probabilmente riusciremmo
Se la politica ci aiuta
A restituirle al mittente
Vedete
Claudio lo diceva nella introduzione
Io ieri sera ho tirato un grossissimo sospiro di sollievo
Quando i compagni del del trasporto aereo
L'hanno chiamato ma l'ho detto abbiamo chiuso la vertenza MS
Bene quello era una vertenza
Nata sulla coda della questione Alitalia
Ma era il pertugio attraverso il quale
Hanno tentato avrebbero tentato l'ennesimo scippo la nostra città trasferendo la manutenzione la manutenzione dei motori da Roma a Milano
C'è un problema che qui non è stato
Ricordato ma io lo dicevo
Quando dicevo di Roma Capitale
Io penso che non ci siano capitali al mondo che si trovano nella situazione la nostra città
Si fa riferimento tanto al credito
Ebbene
Non c'è una banca
Che abbia sede
A Roma
Le hanno tutte trasferite sul Rubicone
Quando si parla di delocalizzazione
Non è solamente la FIAT che vuole andare a produrre in Polonia
Ho questo quella industria tessile che va a produrre
Nello Sri Lanka
Il problema è anche
L'impoverimento pervicace
Dell'economia romana
Alla quale noi come sindacato stiamo rispondendo di no
Veniva fatto cenno da regina alla ripreso anche Alemanno
Noi nel nostro piccolo come sindacato senza voler dar lezioni a nessuno
Ma la prossima settimana
I segretari
Di tutti i sindacati delle capitali europee si ritroveranno ad Atene è un tavolo che abbiamo costruito un sistema di interscambio che abbiamo costruito da alcuni anni
Ed è il sistema sul quale vorremmo che anche la politica e anche l'imprenditoria ci seguisse
Perché se è vero che c'è la esternalizzazione delle imprese è vero anche che cominciamo a ragionare noi sulla esternalizzazione dei diritti
Nel senso che se c'è un lavoratore dipendente di una multinazionale lasciamo stare la parte economica ma almeno dal punto di vista di orario di lavoro di diritti
Di praticabilità dell'impresa su quello bisognerebbe cominciare a ragionare
E allora veniva fatto riferimento da Claudio nell'introduzione
Però può darsi pure che in questi giorni in cui si parla di tante regole di tante legalità di tanti illegalità
Di leggi ad personam più o meno può darsi pure che ho bisogno tarda età qualche cosa mi sia sfuggito ma se non vado errato nessuno ancora ha abrogato l'articolo uno della Costituzione
Che dice che l'Italia da Repubblica democratica fondata sul lavoro
E allora il lavoro e quando i nostri padri costituenti questo lo dico per chiarezza parlavano di lavoro non intendevano solamente il lavoro dipendente ma intendevo noi il lavoro
Quello del lavoratore e quello dell'imprenditore ossia di tutti coloro che operano su questo
Anche su questo visto che lo diceva Nicola bisogna che cominciamo a ragionare anche con molta più flessibilità
Dicendo anche degli stop però alcuni tagli alcuni momenti
Bene
Io appartenga ad un'organizzazione
Che ha sempre cercato di contemperare
Il diritto con il dovere
Nel senso
Che questo voce lo dice l'esperienza
Io sono quarant'anni che faccio questo mestiere e quando c'è stato da pagare il padrone non ci ha mai perdonato nulla
Il padrone si ricorda che esiste il sindacato solamente quando ci ad accompagnare qualcuno verso il viale del tramonto
Il problema nostro quale e quello che cominciamo a dire e ritengo che qualche cosa si stia muovendo anche in quella direzione
Caro padrone
Quando il momento che tu dai dividendi sappi
Che poi investito il capitale invio capitale sollevo braccia ed è bene che ci mettiamo d'accordo su come dividiamo gli utili che tu come imprenditore Desio come lavoratori nel sistema impresa o Prodi
C'è una questione delicatissima adesso su Roma che è l'accennava Claudio a cui il Sindaco probabilmente ma perché non l'ha sentito non ha dato risposta
Ed è il problema dell'Acea
Io mi onoro di appartenere a quella generazione di cittadini ed i sindacalisti che ha fatto gli scioperi generali per le nazionalizzazioni dei servizi essenziali
Servizi quali la sanità l'acqua la luce il gas i trasporti non possono essere lasciati in mano al privato il tuttologo pubblico deve esserci
Non parlo di esclusiva ma parlo di controllo pubblico su questi servizi essenziali
E a Roma
Quasi passando sotto silenzio si sta tentando mi cimici di privatizzare l'acqua
Mentre invece
Io ritengo
Che il potenziamento invece di Acea attraverso magari l'acquisizione di Italgas farebbe di Acea un potente
Se
Strumento di controllo pubblico sui servizi essenziali perché avrebbe acqua
Luce
Gas e distribuzione di questi
Si tratta di capirsi rispetto a questo si tratta di capirsi caro Sindaco cari rappresentanti delle istituzioni non possiamo più
Tacere rispetto a questo e allora mi avvio veramente
Velocemente alla conclusione
Io penso
Che come Paese perché io vengo dall'industria da un'azienda metalmeccanica i primi passi commossi un'azienda metalmeccanica del pontino
Ed entrare nel sindacato quando c'era la SLM costruimmo la FM
è un obiettivo che mi sono dato
Ed è anche il modo con cui
Intendo comportarmi ha inteso comportarmi della mia attività come segretario generale della UIL di Roma
Ed è quello
Di mantenere sempre vivo quel filo che comunque
Ci tiene uniti
è una mia spiegazione visto che non ho la presunzione di sopravvivere a me stesso
Ma di dare un contributo per quello che posso nella mia pochezza di vescovo di campanile rule parroco di campagna Giolitti ma ha detto se è diventato vescovo adesso perché
Sedimentato segretario della UIL del Lazio bene da vescovo di campagna
Io mi adopererò perché sono entrato nel sindacato
Quando un sindacato era unitario vorrei uscire con un sindacato nuovamente unitaria e un augurio che faccio a me stesso e a tutti noi
A questo punto vorrei dare la parola Lorenzo Tagliavanti direttore della CIA neanche abbiamo sentito un attimo sulla Camera di Commercio allo però voglio chiedere anche sulla situazione delle piccole imprese ad esempio delle piccole imprese gli artigiani ad esempio
Io so che a Cinecittà Studios sana mandando via degli Artigiani storici anche che hanno fatto la storia del cinema Astra di Cinecittà
Volevo chiedere su questo è un suo commento sulla situazione delle piccole imperiese anche in rapporto al sistema creditizio anche IRAP il rapporto ovviamente male istituzioni all'attenzione che da una piccola impresa
Prima cosa un grazie alla di cuore alla agli amici della CGIL
Che con questo dibattito nella sostanza aprono
Diciamo così l'anno sociale politico istituzionale perché hanno messo hanno dato la possibilità
Alle istituzioni e alle rappresentanti delle forze sociali di affrontare un tema
Che sta a cuore tutti che è lo stato della crisi ricordava prima il conduttore che noi esattamente un anno fa affrontando il tema
Della paura
E oggi affrontiamo il tema dell'incertezza io vorrei tornare sul tema della paura
Ricordiamoci quando la crisi è partita nella seconda settimana del due mila otto qual era noi riesce in aridi cui noi discutevamo
Un sistema finanziario al collasso le imprese che avrebbero
Dato vita ad un sistema di licenziamenti massicci il collasso delle pubbliche
Amministrazione il crollo dei consumi delle famiglie
Questi erano i messaggi
Che lei sa la società civile le impresa i lavoratori
Hanno avuto all'inizio dell'impresa da all'inizio della crisi erano tutti i segnali che avrebbero potuto Farra entrare nel panico anche importanti economie
Da quei messaggi è passato quasi due anni oggi iniziamo il terzo anno della crisi noi dobbiamo cominciare a fare dei piccoli bilanci su come abbiamo vissuto questo momento della crisi
Io credo che
Per quanto riguarda Roma ricordiamo che Roma risulta vere anche in termini economici risultati migliori della media del sistema nazionale io non credo che questo sia un problema di fortuna
Io credo che questo dipende essenzialmente da due elementi il primo che probabilmente gli elementi
Di base del sistema economico della nostra città aveva già precedentemente in cui gli elementi per poter reggere la crisi meglio
Che un tipico elemento delle grandi are urbane delle grandi aree metropolitane questa è una grande forza anche economica e anche sociale per quanto riguarda il nostro Paese
Dobbiamo dire che in realtà le banche non hanno tolto il credito alle imprese l'anno Creso l'anno
Reso più selettivo così come è stata anche più selettiva la spesa delle famiglie
Non c'è stato il collasso delle pubbliche amministrazioni Sartori Pubblica amministrazione hanno una grave crisi finanziaria ma è una grave crisi finanziaria governata che ancora non significato il collasso di una serie di
Servizi essenziali
Per quanto riguarda la comunità quindi Roma ha reagito Roma non ha
Avuto quegli elementi di panico Roma A combattuto
Questo è un elemento positivo che noi dobbiamo
Registrare e ce lo dobbiamo tenere anche come un sistema di vittoria
Va dire poteva
Roma da questo punto di vista se l'è cavata io trovo molto più quindi diciamo Roma ha avuto una buona da questo punto di vista almeno dal mio osservatorio una buona reazione
La domanda più difficile però viene adesso adesso c'è l'incertezza della prospettiva noi non possiamo
Limitarci a dire ce la siamo cavata la domanda più difficile viene ora da che parte noi dobbiamo andare
Tenendo conto peraltro che questa crisi non è che non abbia lasciato vittime nel territorio economica e sociale in questo hanno cito soltanto alcuni casi
Drammatica
O comunque è diventata più difficile la situazione dei giovani recentemente l'ha ricordato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano probabilmente oggi per un giovane trovare un posto di lavoro e più difficile di due anni fa
Un costo sociale è stato realizzato anche dalle donne voi sapete che le donne sono stato una delle grandi novità
Nella nostra città relativamente alle donne che sono entrate nel mondo del lavoro eccetera in realtà noi abbiamo avuto proprio nel settore delle donne in molti part-time e qui devo dire e molte
Il il livello di missione della popolazione femminile nel mondo del lavoro è andato rallentando più di quello che accade nel mondo maschile
Così come
Sicuramente tra quelli che hanno sofferto questa crisi ci sono stati tutti quei lavoratori che non hanno le tutele io parlo essenzialmente anche di quelle piccole e piccolissime imprese
Dove che non sono coperte dalla Cassa integrazione è vero che la cassa integrazione è aumentata ma per fortuna che c'è
Perché comunque da un livello di garanzia i lavoratori ma esistono un numero di lavoratori
Diciamo non irrilevanti che non hanno anche quel tipo di garanzia
Quindi diciamo questa è la situazione è la lettura dell'ultimo anno il problema vero eh
Non dobbiamo consolarci del fatto che Roma va meglio
Con un Paese che sta fermo o relativamente arretra
Dobbiamo darci degli obiettivi ben sapendo
Il dibattito Roma Lazio Roma Italia
Quando parliamo di Romano e non parliamo solo di una grande città ma parliamo di una città che ha direttamente o indirettamente la possibilità di influenzare gli territori immediatamente
Vicini ma che deve poter dire anche nel suo sviluppo e nelle sue scelte qualcosa all'intero Paese ma direi anche noi non possiamo sottrarci dalle responsabilità che ci derivano dal fatto che siamo la capitale del Paese
Quindi anche un dibattito sulla natura della nostra città eccessivamente localistico potrebbe essere da questo punto di vista un po'provinciale
Allora il problema vero è quale prospettiva da quale parte mettere la plurale
In questi casi io consiglio sempre
Di più che dire cosa devono fare gli altri ognuno dovrebbe cominciare a vedere il proprio riposizionamento
Io ve ne parlo dal punto di vista del sistema delle imprese quindi io parlerò di quello che secondo me sono i limiti del sistema delle imprese di Roma e del Lazio che a cui
Bisogna lavorare se vogliamo dare un contributo come mondo delle imprese
Le imprese a Roma il Lazio sono troppo piccole
Sono sottocapitalizzate quindi da questo punto di vista noi abbiamo un sistema produttivo fragile
C'è pochi investimento a volte c'è troppo volontà di andare sulla rendita in meno sul profitto dove c'è il rischio
Quindi c'è una domanda che il sistema economico produttivo che il sistema delle imprese deve fare si deve riposizionare perché anche un posizionamento troppo sulla rendita ci renderà meno appetibile meno in grado di realizzare tutti quegli obiettivi
Che noi ci poniamo noi dobbiamo mettere come sistema delle imprese a disposizione dei territori locali un sistema efficiente aggressivo
Spendiamo ancora troppo in innovazione e l'innovazione entra con grande fatica all'interno dei nostri sistemi il sistema della formazione anche all'interno delle inizia invece entra in grandi contraddizioni abbiamo un sistema della formazione
Il ritardo che non ci dà quelle risposte ad esempio se c'è una cosa che mi fa molto rabbia e vedere i dati dell'Excelsior che ci dice che a Roma noi abbiamo già nel due mila nove avremmo potuto creare molti posti di lavoro solo se avessimo avuto un sistema di formazione
In grado di poter organizzare una serie di lavoratori verso quelle domande che invece venivano alle imprese che non venivano soddisfatte
L'ATER in un momento di crisi
Entrare in difficoltà e in che in questo senso diciamo è un fatto grave di cui ovvio ovviamente non dobbiamo essere da questo punto di vista responsabile
Dobbiamo partire dal sistema economico per quello che quindi piccole in prese alcune grandi imprese ma le dobbiamo mettere a sistema
Mi sento un altro difetto vedete parlo del mio mondo per non parlare degli altri e la scarsa capacità di collaborazione delle imprese tra di loro
La scarsa capacità di creare reti anche su questo dovremmo creare insieme alle pubbliche o me
Amministrazione la possibilità di realizzarle l'assenso esportazione che ricordava giustamente il Presidente Regina e ha chiamato anche il Sindaco di Roma diventa difficile farle da sole
Diventa difficile con una sistema di competizione esasperato con strumenti piccoli duplicati ivi e assolutamente insufficienti se bisogna invece da questo punto di vista di una maggiore coesione perché andare all'estero per quanto grande sei sarei sempre un'impresa piccola di un piccolo paese
E ci sono sistemi Paesi molto più agguerriti ed efficaci del nostro quindi diciamo da questo punto di vista alla Colombara edizione non è un elemento di buona volontà è una necessità essenziale altrimenti meglio lasciar perdere l'internazionalizzazione
Se non ci arriviamo in questo senso
Noi dobbiamo cominciare a fare una grande discussione non su quello che siamo oggi ma su quello che vogliamo essere nei prossimi anni
Perché oggi dobbiamo come dire fare quello che si può con quello che
Ma dobbiamo trasformare diciamo noi stessi
Nessuno è autosufficienze anche le imprese da sole pure animate di questo BTP non sarebbero in grado di farlo
Per questa importante discussione i tavoli di questo tipo perché già nell'analisi di quello che è accaduto ci permettono si mettono in grado di far tirare fuori i temi condivisi e le priorità
Io credo
Che se una comunità civile istituzioni in prese sindacato dei lavoratori le famiglie
Che hanno pure sofferto sono state brave reggere botta hanno gli elementi sebbene organizzati anche per darsi un futuro e quindi uscire sicuramente più forti dalla crisi grazie
Bene
Prima di sentire
La Presidente Polverini alla che alla quale chiedo ancora un attimo di pazienza vorrei passare in secondo la parola al Segretario generale della CISL e Roma Mario Bertone
Comunque
Ne dava però per un secondo quindi
Gravi
Io non ruberò tanto tempo
Un messaggio oggi Giscard da un ente
Che dice che il vescovo di campagna
Io se ho altra con un problema di omonimia
Oggi da un cardinale
Quindi
è un messaggio anche a Claudio
Durante restare leggevo i giornali e mica Savoldelli Bill mente bene dell'aspetto quell'immagine che dava la politica di se stessa sembrava un dibattito tuttora aperto
Che
Tutto dentro la logica della politica lo scontro tra gruppi lo sconto da personaggi lo scontro tra
La Società sembrava sembra essere molto lontana quasi che non c'entra non ci
Non ci sta in questo Paese un problema
Del sistema produttivo un problema dell'occupazione è un problema del sociale
Questa
Mia incazzatura che montava nel corso del tempo
Poi è stata un po'perché arrivare alla proposta di
Del Sindaco che bisogna
Pagare
I cortei allora voglio dire a Claudio ecco il messaggio se ti manda al conto sapere né insomma una mano a pulire gradiamo ecco penso anche anche Gigi verrà a dare una mano
Ho parlato scherzando della politica
Però non c'è da scherzare
Noi abbiamo una situazione
Della
Politica
Che molto molto molto lontana dai problemi reali del Paese
Claudio non c'è solo il problema del la nomina del ministro del SISTRI certe ore una condizione necessaria
Ma noi abbiamo un'assenza totale di politica industriale di politica del lavoro nel nostro Paese
La politica sembra più attenta alle questioni della divisione
Non parlo soltanto dell'ENI beghe all'interno della maggioranza
Ma
Tutto ciò lo ha ricordato Gigi
Scalda o né
Che l'azione della lega una politica di divisione di contrasto del mettere un'area contro un'altra un gruppo contro un altro
Abbiamo bisogno invece di una politica diversa abbiamo bisogno di una politica che si responsabilizza rispetta i progetti
Sì da unica un obiettivo di fare qualcosa per il Paese fare dal qualcosa per la società
Quando si parla di questi aspetti
Sembra quasi che sei chiamato a
Fare una sorta di rendiconto delle cose che non vanno io condivido le cose che ha detto Claudio nella sua introduzione le condivido tutte
Rispetto
A ciò che bisogna fare serve una politica industriale e del Governo centrale e serve una politica industriale dei governi locali
Claudio ha rilanciato il discorso del tavolo intere istituzionale noi siamo particolarmente convinti che questo metodo del mettere insieme aiuti a fare qualcosa in quel senso positivo
Ci sono programmi e progetti soprattutto sul versante delle
I rappresentanti dell'industria dell'impresa l'Unione industriali di Roma nella sua assemblea annuale ha lanciato idee progetti per questa per questo territorio neanche ma anche le altre imprese e le altre associazioni hanno ho sentito adesso l'intervento
Di Tagliavanti
Abbiamo sentito tutti ciò che ha detto
Sappiamo che per fare progetti serve non soltanto la capacità
Del progettare ma serve anche dare gambe progetti e quindi c'è bisogno di mettere al centro
Dell'azione ancora una volta di Governo sia i soci entrare ho decentrato locale c'è il problema del credito del come si acceda al credito sapendo che i progetti non possono essere finanziati
Da una singola soltanto da
Una possibilità di accedere a fondi dello Stato
Dobbiamo individuare canali
Di investimento di finanziamento rispetta i progetti
E sappiamo che se noi diamo risposte in questo in questo senso a questo territorio noi siamo in grado di dare risposte anche in termini più generali di
Occupazione di attenzione al sociale
Certo
Poi c'è tutta una questione che attiene al tipo di relazioni sindacali che si portano avanti e che si mettono in campo
Noi non possiamo rispondere con il vecchio sistema ad una esigenza di riorganizzazione alla esigenza di un'organizzazione del lavoro che si fa ogni giorno diversa
E che determina la necessità che le imprese siano sui mercati e quindi debbono incrementare quei livelli di produttività e di redditività che servono per sostenere
L'attività dell'impresa per mantenere occupazione per dare lavoro e per più concretizzare lavo sviluppo necessario lo sviluppo che auspichiamo
In questo senso
Quando parlo di responsabilità dei poteri locali penso alla grande pense al grande ruolo che può avere il Comune di Roma
E lo avrei detto ad Alemanno se fosse rimasto
Il grande ruolo che può avere e il Comune di Roma rispetto all'azione del Gruppo Roma ha citato l'aspetto di Gemma
La questione Gemma è andata per come è andata e l'abbiamo sostenuta e sollecitata questa soluzione
Ma è una soluzione che viene a fronte di un'esigenza del Comune che era quella di presidiare alcune attività che deponesse visita del rispetto alla al alla politica fiscale e quant'altro
Noi abbiamo bisogno di parlare di piani di grossi industriali di piani aziendali riprese Lupo Roma
Gigi De anche richiamato anche Claudio ha richiamato l'aspetto la questione dell'Acea
Noi sappiamo che in questo territorio a pochi metri di distanza da qui inviare ANIA c'è il un colosso sul piano della
Della
Per molti motivi di sul piano è distribuzione di servizi pubblici
Dobbiamo capire
Che soprattutto su questo versante esiste anche una funzione sociale
Dell'impresa esisteva una condizione per cui impresa non è soltanto quella struttura dovuta dedicata a raggiungimento del massimo profitto
E poi uscire la distribuzione di alcuni beni primari
Come l'acqua che non possono essere non collegati ad una gestione
E ad un controllo del servizio e della funzione pubblica in questo in questo campo ma quando parlo del Comune di Roma parlo anche delle
Altre attività noi abbiamo una multiservizi
Che
è una in una condizione di continua precarietà adesso da una parte abbiamo risolto il problema delle cooperative sociali e dall'altra si apre il problema di di
Nella Multiservizi gestiva il servizio
L'adulto la cura del verde pubblico
Bene anche su questo noi rivendichiamo un ruolo centrale del Comune chiediamo che siano attivati i tavoli di confronto necessari per individuare le soluzioni perché ci sono le soluzioni
Questa prova di questa cosa del confronto e del sistema di rapporto e di relazioni
A dare i suoi frutti
Abbiamo visto come abbiamo fatto cambiare impostazione al Comune rispetto alla questione del bilancio alle scelte che voleva fa aree ai costi che voleva scaricare sulle famiglie sui giovani famiglie sui lavoratori costi e quant'altro bene c'è la possibilità di far cambiare
E c'è la possibilità se riusciamo ad avere ad aprire i tavoli i tavoli di cassa anche sul piano dell'appunto della ruolo della Regione ci sono una serie di cose
Che abbiamo già chiesto alla Giunta vuol
Polverini al Presidente Polverini
Le politiche attive del lavoro delle vuol la politica della casa le politiche sociali le politiche dei trasporti e della viabilità le richiamo soltanto per titoli perché
Diciamo
Abbiamo grandi cose da fare se riusciamo a mettere insieme la parte migliore da società che è quella che si vuole assumere le responsabilità
Per fare in modo che le i problemi di questa
Di questo territorio siano avviati a soluzione e se vogliamo che i lavoratori abbiano una
Una un ritorno positivo dalle nostre
Azioni dai confronti dagli accordi che possiamo costruire
Noi non possiamo pensare soltanto
A
Ciò che si può fare anche in termini di
Di turismo o
Di
Parco di divertimenti
Noi abbiamo bisogno di sostenere il reddito dei lavoratori
Perché se non facciamo questo non ci saranno disponibilità per avviare una politica dei consumi che sicuramente che sicuramente va avviata e noi diciamo in particolare come CISL anche la UIL e lo dice
Che c'è bisogno di fare in questo Paese una grande riforma istituzionale
Che è la riforma del fisco che è la riforma del prelievo fiscale
In questo senso riteniamo che possiamo determinare quelle condizioni per cui
Ai lavoratori si possono dare risposte positive rispetto a problemi di Rio grazie
Allora prima di avviarsi alla conclusione sentiamo la Presidente Polverini che ringrazio anche per la pazienza
Lei è stata già chiamata in causa dal Presidente Regina sul tema delle infrastrutture
La Roma-latina le altre infrastrutture importanti per la Regione
A questo io aggiungerei anche un'altra domanda che è quella che riguarda le agenzie regionali
Tutte le agenzie regionali da Sviluppo Lazio in giù sono strumenti fondamentali per l'economia perché possano iniettare denaro che va direttamente alle imperiese
Di queste spesso si parla per le nomine si parla per questioni che poi non interessano realmente il mondo dell'impresa
Lei ha parlato di una riorganizzazione di una
Di una modernizzazione di queste agenzie per renderle più efficace quindi vorrei capire da lei anche su questo tema molto importante grazie
Se intanto grazie a Di Berardino per avermi invitato a questo importante momento di confronto ringrazio
Ovviamente anche tutti coloro che hanno avuto la pazienza di ascoltarci e i miei interlocutori vorrei approfittare di questo di questo momento anche
Per lanciare un appello
Visto che c'è una importante platea perché la Regione Lazio oggi ha messo in campo una ulteriore iniziativa per la liberazione di Sakineh de giovedì
Pomeriggio
In concomitanza con una la fine della Ramadan
Presso il piazzale antistante la Presidenza della Regione su via Cristoforo Colombo
A cominciare dalle quindici partirà una iniziativa che abbiamo voluto
Denominare nessuno scagli la prima pietra
E quindi tutte le persone che invito a partecipare appunto dalle quindici di giovedì
Presso la Presidenza della Regione dovranno arrivare con un sasso e depositarlo vicino ad una foto di questa giovane donna che troveranno appunto sotto le finestre della Presidenza credo che sia
Simboli con ma nello stesso tempo rafforzi questa campagna internazionale che credo
L'unico
Elemento ad oggi che ha risparmiato ancora la vita a questa donna e devo dire che lo dobbiamo fare anche
Per tutte le altre donne che si trovano nella stessa condizione alle che sono ancora private
Dei diritti
Più basilari e anche per il coraggio e questo lo dobbiamo veramente apprezzare che ha avuto il figlio nel richiamare la comunità internazionale su questo importante momento quindi
Lo ripeto giovedì dalle quindici in poi nessuno scagli la prima pietra io vorrei provare a rispondere molto velocemente ad alcune provocazioni
Ad alcuni suggerimenti ad alcune idee che già condivido e anche alle domande che mi ha voluto
Fare il nostro moderatore che ringrazio
Io considero definita diciamo finita denominata la fase di insediamento della Giunta Polverini con la manovra di assestamento io credo che noi abbiamo
Definito
Quello che era comunque un periodo iniziale nel quale credetemi
Non è stato facile per me che vengo da un altro mondo entrando qui
O ho girato lo sguardo perché ancora mi commuovo quando vedo tanti rappresentanti sindacali venendo io dopo ventisette anni da una lunga militanza comunque governare una Regione importante come il Lazio la più importante non è semplice però vi posso assicurare che ha un'esperienza straordinaria che continua a mettermi al contatto con i problemi delle persone
E credo che questo fa parte un po'del mio modo di essere
Di quello che cerco di fare nel mio piccolo per dare comunque delle risposte quindi dicevo abbiamo terminato credo con la manovra di assestamento la fase di insediamento
Ed alcune risposte a sollecitazioni che sono arrivate da Di Berardino che ringrazio ancora trovano già delle risposte appunto trovano già
Degli interventi manovra di assestamento noi abbiamo dovuto operare una manovra da un miliardo non sto qui a dire perché
E per come come avete visto no no ha voluto non è nel mio stile
Per continuare a ricordare quello che ho trovato quello che non ho trovato penso che bisogna comunque prendere atto della situazione ed andare avanti quindi una manovra importante
Che non abbiamo voluto far pesare in quelli che sono gli interventi in particolare rivolti alle alle persone meno abbienti quindi non abbiamo voluto in qualche modo destrutturare quello che c'era in termini
Di politiche sociali ed abbiamo invece voluto dare seppur nelle grandi difficoltà alcuni messaggi abbiamo come sapete messo e qui devo ringraziare anche l'opposizione approfitto per salutare anche
Il consigliere nonché vicepresidente della Commissione
Bilancio del Consiglio regionale Mancini perché abbiamo messo in campo seppur ripeto con una manovra di assestamento di un miliardo
Centocinque milioni che andranno per la sicurezza degli edifici scolastici sarà immesso in un bando tutti i Comuni che hanno una scuola
Di proprietà potranno
Partecipare alla messa in sicurezza
Delle scuole c'è anche una parte dedicata al fotovoltaico proprio per dimostrare che questa Regione vuole andare anche verso il risparmio energetico le energie alternative
E chiaramente laddove i Comuni non hanno una scuola di proprietà con l'assessore al bilancio che è presente ringrazio stiamo mettendo in campo degli strumenti
Per poter consentire ai Comuni che mettono a disposizione un terreno di costruire scuole nuove quindi sicure per i nostri ragazzi
Perché credo che i messaggi che vogliamo veicolare non trovano miglior motore a appunto miglior veicolo se non i nostri giovani ma non è stato soltanto questo che abbiamo voluto fare abbiamo voluto dare dei messaggi importanti chiudendo alcune società che consideravamo
Lo posso dire non inutili che comunque erano dei doppioni di altre di altre società o comunque svolgevano funzioni che sposa volgere direttamente la Regione anche qui vorrei dire
Che io sono assolutamente convinta che l aziende
Gli enti tutti gli strumenti che la Regione ha saranno coordinati dalla Presidenza perché credo che non ci debba più essere
Come dire chiudi un canale
Per alcuni tipi di intervento perché altrimenti si perdono in mille rivoli e molto spesso queste società invece di diventare funzionali
Per quelli che sono i servizi che la Regione offre diventano di ingombro o addirittura diventano un contraltare a quella che è la politica che la Giunta mette in campo abbiamo quindi chiuso delle
Aziende delle agenzie e lo abbiamo fatto per davvero perché nel mese di agosto ormai lo sanno tutti la Regione è rimasta aperta
Molti assessori e tutti gli uffici hanno lavorato un po'sul piano di rientro e un po'anche per mettere subito in campo le modalità per poi rendere effettivamente
Come dire
Operative le decisioni prese con la manovra di assestamento
Li abbiamo voluto anche mettere interventi innovativi seppur di importi non estremamente importanti perché ci muovevamo in un clima di difficoltà quindi borse di studio per tutti
I ragazzi
Dei figli dei cassa integrati e poi vengo alla risposta o ai lavoratori in mobilità la risposta abbiamo messo un fondo per esempio per una malattia importantissima che la che è la sclerosi multipla ciò abbiamo voluto dare intanto
Dei segnali comunque rispetto alle poche risorse ad alle poche risorse che abbiamo
Ripeto
Abbiamo messo in campo uno strumento che assolutamente innovativo e che per primi come Regione Lazio diamo nella disponibilità dei nostri Comuni guardate
Di Berardino ha detto bisogna riparlare del patto di stabilità
Quindi di sforare il Patto di
Da per quei Comuni che vogliono e intervenire perché
Possono farlo ma che rispetto al Patto poi hanno dei vincoli e quindi non possono impegnare risorse bella Regione Lazio per prima
Ha messo attraverso la manovra di assestamento di bilancio in campo il patto regionalizzato che cos'è
Tutti noi mettiamolo dico banalmente in uno stesso calderone il nostro patto che si livella secondo delle necessità
Quindi un Comune che ha bisogno può usufruire del patto di un altro Comune o della Provincia o della Regione se non ne ha bisogno
Questo
Se solo fosse stato nel patto nel due mila nove avrebbe potuto fare investire nella nostra Regione duecentotrentuno milioni
Di Europ e quindi questo è un elemento perché io penso che non bisogna soltanto chiedere
O cercare di avere dall'organismo dalle istituzioni più alta lo strumento bisogna anche inventare avendo nelle opportunità e le possibilità degli strumenti che con modalità diverse però possano raggiungere
Lo stesso lo stesso obiettivo e queste sono alcune chiaramente delle cose che abbiamo fatto ma stiamo facendo molto altro molto altro di più qualcuno
Ha detto alcune cose adesso velocissimamente cercherò di concludere così noi quindi dicevo abbiamo
Definitivamente chiuso il periodo di insegna di insediamento in questo abbiamo fatto fronte a molte vertenze alcune delle quali sono state citate
Altre no ci sono stati circa cinquecento tavoli più o meno importanti in termini di lavoratori coinvolti ma tutti hanno trovato delle risposte
Chiaramente in questo momento per poter garantire a tutti i lavoratori il reddito
E possibilmente cosa che abbiamo fatto in alcuni casi tutto il reddito
E aggiungere anche alcuni strumenti come per esempio nell'accordo di ieri ma non solo
Chiedendo all'impresa di mettere a disposizione dei lavoratori in mobilità dei bonus bebè o delle borse di studio e qualcuno comincia ad avere anche idea aggiuntive che vuole mettere in maggio e poi si tradurranno in qualcosa
Che per quello che riguarda la Regione Lazio dovrà coinvolgere tutti i lavoratori
Però io penso che prima
Proprio perché è stato detto che quando si firmano gli accordi bisogna rispettarli io credo che noi abbiamo il dovere prima di sperimentare alcuni strumenti laddove ne abbiamo l'opportunità per poi tradurlo in qualcosa
Di strutturale e che coinvolge un'area sempre più bassa per arrivare a tutti i lavoratori quindi vertenza delle quali oggi ci siamo occupati o perché
I lavoratori non non avevano accesso agli strumenti di ammortizzatori sociali mettendo a disposizione anche quelle agenzie
Che faranno fronte a quei lavoratori che altrimenti non prendevano il reddito oppure appunto facendo altro di qui in avanti e su questo vi posso dire
Che anche questa estate abbiamo lavorato in questo senso per trovare poi le soluzioni
Per
Ridare lavoro a queste imprese a questi lavoratori perché non ci dobbiamo limitare chiaramente soltanto garantire il reddito allora dico da un lato stiamo cercando
Nuovi imprenditori o nuovi investitori per siti industriali importanti dall'altro io dico che non dobbiamo sottovalutare quello che sta accadendo e sul quale noi stiamo spinse spingendo molto che è una risorsa straordinaria
Per tutta la regione che il turismo compreso i parchi attenni a tema sul quale si sta lavorando perché credetemi soltanto dal Parco Di Palmo Toni ci saranno circa mille cinquecento lavoratori che troveranno nuova occupazione quindi parliamo di numeri importanti che noi intendiamo sostenere
Ed anche per questo io personalmente misto muovendo tra qualche giorno andò a andrò a Valencia ma abbiamo già inviato i nostri dirigenti più volte
A Bruxelles perché stiamo rimodulando totalmente le risorse comunitarie
Lo stiamo facendo in maniera in modo che siano coerente con quella che è la capacità di sviluppo che questa Regione vuole mettere in campo con quello che il nostro programma elettorale
E lo dico con orgoglio il Lazio è stata la prima Regione che non solo ha raggiunto l'accordo con gli allevatori sul latte lo cito perché per la prima volta siamo arrivati primi
Prima Riva ma sempre la Lombardia ma addirittura quando il Ministro Fitto ci ha chiamato perché voleva rimodulare le risorse noi eravamo già pronti e dicevo la prossima settimana andrò a Valencia
Ma non dico qual è la finalità perché avrete ormai capito che dico le cose quando sono già nella fase di attuazione perché voglio capire insieme agli spagnoli che tanto hanno fatto con i fondi comunitari in alcuni assi
Dove eccome meglio utilizzare quelle quelle risorse quindi alcune cose le stiamo le stiamo facendo come anche ho ascoltato la sollecitazione sulla sanità
Andiamo di pari passo allora qui abbiamo il sessanta per cento del debito nazionale
Io sto facendo un lavoro importante che non sarà soltanto un lavoro che scaturirà da dati tecnici sarà un lavoro che poi sarà deciso in sede politica prima di assumere la decisione finale io non solo coinvolge però
Le parti sociali però qui credetemi non abbiamo tempo da perdere scusate se e non cerco eufemismi perché il trenta settembre arriva subito quella data per noi è importante lo è anche perché stiamo cercando di impedire che le tasse aumenti no
E chiaramente questo serve anche come attrattore rispetto alle politiche di sviluppo che vogliamo mettere in campo ma lo farò anche lo dei poi ieri all'incontro che ho avuto con i Presidenti delle Province anche chiamando i Presidenti delle Province e tutti i Sindaci interessati
Da progetti
Di rimodulazione di quella che è l'offerta sul territorio e poi ci sono anche delle importanti novità
Nel campo sanitario o socio sanitario della nostra Regione che il pubblico
E non il privato metterà in campo appunto per offrire un servizio più ampio ai nostri cittadini
Quindi queste sono alcune delle cose piano casa parleremo del piano casa ma del piano casa per me non significa soltanto la legge
Che intendiamo rivedere in Consiglio ma anche tutte quelle politiche che vogliamo mettere in campo perché è chiaro che la le persone che mi fermano mi chiedono del lavoro mi chiedono della casa mi chiedono del loro figlio mi chiedono degli studi
E quindi è su questo che noi intendiamo in una Giunta che faremo domenica
Mettere in campo una programma un cronoprogramma che rispetto al programma elettorale comincia a lavorare sulle cose concrete qui coinvolgeremo tutti anche in un'importante evento al Cal al quale chiameremo i sindaci al quale chiameremo le parti sociali perché saranno alcuni temi i più importanti quelli che riteniamo prioritari sicuramente territorio sicuramente lavoro dal quale dal quale ripartiremo
E aggiungo di più
Qualcuno ha parlato di ricerca di innovazione prima non l'ho detto riferito ai fondi comunitari ma lì c'è molto e non soltanto chiaramente per il programma infrastrutturare sul quale siamo in contatto con il Ministero delle infrastrutture iper delle infrastrutture perché vogliamo partire con un progetto che sia poi effettivamente
Realizzabile perché abbiamo tante cose da fare sicuramente la Pontina riusciremo a sbloccarla di qui a breve però anche nel campo della ricerca dell'innovazione io proprio domani in contro tutti i rettori delle università del Lazio
Perché voglio stabilire con loro un rapporto vero che poi dobbiamo gestire e amministrare insieme all'INPS s era presentanti dei lavoratori perché la ricerca ha un senso se poi è collegata al sistema produttivo e quindi è in grado
Di mettere in campo veramente qualcosa
Di di innovativo
Vado verso la conclusione perché
Credo di aver parlato anche troppo intanto annunciando quello che poi mi fa piacere emerso come un un una volontà di tutti proprio oggi o ho dato indicazione a capo di gabinetto che sta lavorando per creare per trovare immediatamente delle date
Per calendarizzare subito un tavolo interistituzionale regionale che poi si scomporre Hutter le Province perché poi ciascuna provincia dalle ha delle sue specificità delle sue vertenze da gestire
A settori sui quali beh più o meno impegnata che sarà che farà capo appunto alla Regione era stato fatto in prefettura io dissi immediatamente al Prefetto al presidente Zingaretti ad Alemanno appena insediata che quel tavolo lo avrei voluto ricon dure nella sede istituzionale della Regione però siccome penso che non si deve fermare ho voluto aspettare l'assestamento la pausa estiva così poi ripartiamo
Oggettivamente con con una spinta forte ma voglio anche
E ieri ne parlavamo con
I sindacalisti che hanno sottoscritto questo importante accordo
Sulla sulla settore aerospaziale in generale uno dei nostri fiori all'occhiello che fa parte poi di un progetto
Evidentemente più vasto e che ha delle specificità più aziendali ecco ne parlavo con loro siccome questo modello funziona siccome noi lo Stato fa la sua parte le
Istituzioni
Territoriali fanno la loro agli imprenditori devo dire tutti quelli che ho incontrato fino ad oggi hanno mostrato la volontà di concorrere insieme a noi nel benessere
Dei lavoratori io ho già detto all'assessore al lavoro e non solo di cominciare a lavorare con voi per capire
Quale sarà la griglia nel quale noi costruiremo un patto sociale di questa Regione
Ho già in mente un luogo perché penso che anche il luogo nel quale verrà sottoscritto dovrà essere un uomo un luogo evocativo nel senso che ci dovremo
Dovremo capire perché lo facciamo lì nel quale tutte queste cose tutti questi esperimenti e non solo diventeranno appunto un accordo che proprio per rispettarlo credo dovrà essere quanto più coinvolgente possibile e concludo
Dicendo un'ultima cosa perché credo che
Ci sono stati otto già alcuni interventi su Roma Capitale come avete visto io ieri per smorzare polemiche che non ci sono ho voluto
Coinvolgere in questo Progetto anche tutti i Presidenti delle Province proprio perché sono convinta che Roma il Lazio
Debbono stare insieme perché Roma è una risorsa per il Lazio ma lo è altrettanto il resto della Regione per Roma mi fa piacere che il Sindaco che anche visto oggi in Regione
Lo ha richiamato noi vogliamo accettare questa sfida io penso che il Lazio può essere alla guida
Delle riforme istituzionali del nostro Paese perché se le riforme sono quelle che penso io cioè quelle che avvicinano le istituzioni alle persone che danno risposte alle persone perché è questo quello che la gente
Chiede quando cammini per le vie
Del Lazio beh allora io penso che il Lazio può guidare questa trasformazione una trasformazione sicuramente importante che coinvolgerà tutti senza penalizzazione alcuna
Cercando semplicemente di accorciare appunto quello che è il livello di burocrazia che troppo spesso
è superiore a quello che è lo sforzo che la politica mette in campo quindi su questo sicuramente ci sarà un lavoro condiviso che darà
Un impianto moderno a quelle che sono esigenze
Diverse che la nostra Regione che la nostra Regione è una quindi nessuna frizione nessun problema riparti a no da un testo che non c'è è stato detto individueremo quali sono i temi rispetto ai quali ci dobbiamo confrontare
La Giunta è pronta ne parleremo anche domenica il Consiglio con tutta la sua composizione perché in questa partita anche Luca
Ne deve poter giocare un ruolo importante perché è ovvio che parliamo di qualcosa che rimane che passa che va al di là degli schieramenti politici
Il coinvolgimento di tutte le Province del Lazio e anche il convincimento di tutti gli attori che debbono poter dare una contributo in più
La Regione Lazio lo ripeto perché questo è un passaggio importante
A
Chiesto ed ottenuto
Nella fase del mio insediamento in Conferenza delle Regioni la Presidenza
Della Commissione prima che quell'appunto che segue per tutte le Regioni e le riforme istituzionali quindi seguirà anche tutta la fase del federalismo
E quindi tutto quello che all'interno dei decreti c'è quindi io credo che non ci sfida importante che dobbiamo assolutamente accettare io credo che il Lazio
Può
Rappresentare in questo momento quella svolta
Che i cittadini si aspettano anche dalle istituzioni territoriali concludo non so se ci sono ancora gli artigiani
Di scena città se ci sono di prego di aspettare la fine della della delle di questo dibattito perché
Vorrei parlargli perché io ho visitato Cinecittà stiamo mettendo in campo delle politiche importanti vorrei ascoltare i loro studi i menti vorrei lavorare con loro anche su quello che è per noi cinema teatro e quindi artigianato tutto quello che è allegato e credetemi
Stiamo lavorando su un Progetto ambiziosissimo vorrei fare un regalo a questa città ma in particolare a questa a questa Regione quindi vi prego di aspettarmi concludo
Ricordando ancora una volta che da domani alle quindici vi aspetto tutti in Regione per questa battaglia di libertà per razza china grazie a tutti
Grazie Presidente
Ci avviamo alla conclusione di questo dibattito e ringrazio anche voi se l'interesse mostrato
E prima di dare la parola Vincenzo Scudieri al segretario nazionale della CGIL proprio un flash e
Su questa questione di Cinecittà Lorenzo Tagliavanti poi concludiamo Scudieri
Noi per ritrovare un posizionamento di quello che Roma deve essere l'economia dobbiamo
Riflettere su quello che noi a Roma sappiamo fare e abbiamo fatto bene tra una di queste cose c'è sicuramente il cinema io ricordo sempre che
A
Abbiamo vinto tanti Oscar ma abbiamo vinto più Oscar ha tra le maestranze che per quanto riguarda gli attori e i registri qui devo dire questo è un patrimonio di Roma tutte le volte che
Questo patrimonio e in qualche modo in condizioni di essere valorizzato noi dobbiamo cercare di farlo ripeto non solo per il bene del cinema bene la nostra città
Ma tocca a me mi pare che la prima cosa che mi sento in dovere o è un dovere di dire perché questa discussione che doveva nascere diciamo come uno dei soliti dibattiti che si fanno in queste occasioni
Come facevo prima come battuto assunto la caratteristica quasi di convegno e non lo dico in senso negativo
Lo dico in senso positivo perché probabilmente
Questa esigenza c'era la CGIL del Lazio ha fatto bene a mettere in campo questa iniziativa c'è bisogno di tanto confronto c'è bisogno di tanta verifica
E io penso che anche dagli argomenti che qui sono stati utilizzati e che sono diciamo anche alla base di una ricerca
In questa Regione per capire come si esce in positivo dalla crisi lo esteso a livello estesi a livello nazionale possiamo trarne qualche giovamento qualche insegnamento se tutto si fa
Sulla base diciamo di una ricerca di soluzioni condivise del rafforzamento della coesione perché purtroppo noi come dire il quadro che abbiamo di fronte non è esattamente questo
Siccome qui diciamo siamo alla festa della CGIL alla festa del tesseramento io do per scontato che quello che qui si è stato detto e perché effettivamente si pensa non è che
Si fa solo per dovere di di cortesia e quindi penso che faremmo bene come dire ad approfondire gli argomenti il sindacato laziale a partire dalla nostra organizzazione fa bene ad approfondirle per capire se
Si può andare verso
Un rapporto e soluzione dei problemi più avanzati
Poi come si chiameranno una soluzione di problemi se sono i patti sociali
Sono i patti per lo sviluppo e patti per il lavoro francamente in una situazione di questo tipo più si costruisce e meglio è al di là delle diciamo delle denominazioni specifiche che noi diamo
Perché dico questo
Perché non dobbiamo dimenticare che mentre facciamo questo dibattito e ovviamente questo è stato oggetto anche principale della discussione a partire dal
Quello che ha detto Claudio Di Berardino noi ci siamo vivendo una fase complicata della crisi economica
Mondiale
Le origini sono state dette esso sono gli esiti che non sono ancora c'è però non possiamo dare per scontato che se di giorno in giorno si annuncia una ripresa quando ci sarà la soluzione posto che resti ci sia la soluzione né usciremo esattamente come le siamo entrati
Purtroppo non è così
Perché la crisi ci mette di fronte a delle novità
Che riguardano il processo di mondializzazione il processo internazionale di redistribuzione della ricchezza quindi il processo internazionale di redistribuzione dei consumi
E quindi non possiamo ridurre solo ed esclusivamente diciamo fatto localistico il problema di come affrontare la
Qual è la contraddizione del nostro Paese e anche questa non la dico per polemica tante perché i destini del Governo come si è visto dei ministri se ci sono non ci sono eccetera non stanno certamente nelle parole che utilizziamo stasera
Come dire i meccanismi che si sono avviati sono certamente diversi dalle argomentazioni che io stesso utilizzerò e questo è un problema per il Paese
Perché è meglio una crisi sulle questioni dell'economia che vedono la politica divisi divisa che è una crisi sulle questioni che riguardano gli assetti interni delle maggioranze
Ovviamente una banalità però
Credo che se non si recupera il terreno del rapporto della politica con le questioni reali e concrete del Paese l'allontanamento dei cittadini dalla partecipazione democratica sarà un fatto sempre più accentuato
Ma detto questo noi facciamo i conti con una crisi in cui il nostro Paese
Lo dico in termini di slogan ci è entrato negando la e ci sta dentro galleggia
Non si vedono ancora le soluzioni concrete
Non si vedono faccio un esempio anche questo può sembrare polemico il Ministro dell'economia qualche ora fa ha dichiarato che in autunno la crisi non porterà
Assolutamente peggioramenti io sarei contento se il ministro assieme a questa dichiarazione di prospettiva che io non condivido perché lo dirò dopo i dati mi preoccupano dicesse pure che finanzia gli ammortizzatori sociali
Perché in quel modo che si manifesta diciamo un'intenzione o anche diciamo un auspicio perché
Finché lo dichiara chi non ha grandi potere che spera che tutto si sia giusta e un conto quando lo dichiara chi ha un potere consistente bisogna anche che metta in campo degli strumenti per affrontare il problema
Perché è un altro problema sarà esattamente anche questo nel corso delle prossime settimane
Perché in Italia le ore di cassa integrazione si sono trasformate da ordinaria i straordinaria e la deroga è aumentata a dismisura
Abbiamo un finanziamento per dieci mila lavoratori in mobilità i lavoratori in mobilità stanno aumentando di giorno in giorno in tutto il nostro Paese
E quando le stesse imprese con voi devono sottoscrivere gli accordi cominciava a dire vi sottoscriviamo se siamo sicuri che poi c'è il finanziamento quindi
C'è un problema grossissimo che riguarda l'emergenza e la Jones la gestione degli ammortizzatori sociali
In questo problema ovviamente
C'è il problema dei problemi benché riguarda quale politica industriale si fa nel nostro Paese è un problema antico sì
Non dovete dirlo solo a questo Governo d'accordo ma il problema è che in questa crisi se non si sceglie quali sono le politiche industriali
Il galleggiamento porta di porta in porta all'adeguamento del quanto decidono altri quando decidono il mercato questo il problema
Era grande polemica che noi abbiamo con il più grande gruppo industriale riguarda certamente come fronteggiare i problemi
Del lavoro che non può essere messo in alternativa i diritti ma riguarda anche il fatto se questo grande gruppo industriale
Nei fatti non sta approvando tante pezze a colori perché non è in grado di
Essere sicuro su cosa i mercati di garantiranno nel corso dei prossimi
E guardate questo è un problema serio
E non lo dico anche qua per essere strumentale ma se il Presidente degli Stati Uniti di mese in mese decide quali s'devono essere le scelte per intervenire per governare il processo
Bisognerà che prima o poi lo decidiamo anche nel nostro Paese
Bisognerà farlo prima poi l'ha fatto la Germania l'ha fatta la Francia lo fanno gli altri Paesi europei
Noi siamo fortunati perché il Presidente degli Stati Uniti ha scelto come interlocutore il più grande gruppo indotto industriale che starebbe peggio se non fosse stata fatta quell'operazione
Sarebbe peggio però dobbiamo sapere che non possiamo rassegnarci al fatto che tutto
Viene definito da un andamento generale dei mercati e dal nostro galleggiamento senza scelte senza scelte sulle priorità
Per questo l'esistenza
Dell'assenza del Ministro dello sviluppo economico è stato ed è un problema da affrontare comunque negativo ed è per questo che noi pensiamo che nel corso dei prossimi
Tempi bisognerà affrontare anche la crisi sul versante del problema nuovo che si è posto
Il problema della produttività è un problema
Non è un'invenzione dimesso
Noi lo riconosciamo noi sappiamo bene che se non affrontiamo anche questa questione Colle impresa non siamo in condizione di governare il processo di fuoriuscita dalla crisi
Perché se non lo facciamo cassa integrazione ordinaria diventa straordinaria straordinaria in deroga deroga mobilità con tutti i problemi di finanziamento ma da lì alla disoccupazione il passo e breve
Questo è il punto di cui deve farsi carico il Paese in quanto tale e noi come organizzazioni sindacali cosa intendiamo dire discutere della produttività
Intendiamo dire che non si può Occo mettere in contrapposizione
Di diritti con la produttività e la gestione degli incrementi nei nelle aziende
è una ricetta ma non la consideriamo una ricetta autoritaria non solo perché non siamo d'accordo per la riduzione dei diritti ma perché pensiamo che il ripristino del comando di impresa
è esattamente l'opposto di cui abbisogna una società globalizzata
è un Paese come il nostro che ha bisogno di costruire soluzioni condivise
E allora la domanda che io mi faccio faccio prima di tutto a me stesso esse noi possiamo continuare con la produzione di rottura sulle rotture ad andare avanti
Delle divisione sulle divisioni ad andare avanti
Io penso e su questo la riorganizzazione sta riflettendo fanno storie noi dobbiamo essere promotori di una proposta
Promotori di una proposta che riguarda i temi della produttività che deve essere un confronto serio che si attiva accogliendo anche quando hanno detto la Presidente della Confindustria qualche giorno fa il Presidente dell'Unione industriali di Torino ieri
Lo stesso Marchionne qualche tempo fa lì bisogna chiarire
Quale in un modo che intende Marchionne quando vuole
Propone un patto sociale perché ovviamente se il patto sociale quello che lui trova in America quando discuta con i sindacati della Chrysler non siamo in Italia quella cosa lì non siamo in condizione di farla
Ma non perché qui c'è un pregiudizio lo ecco diciamo ideologico ma perché è praticamente impossibile quelli sono sindacati proprietari di una parte consistente di quell'azienda perché coi loro fondi fondi pensione hanno finanziato il risanamento dell'azienda e sono creditori
Perché aspettano che la FIAT Marchionne porti avanti un processo che risali quell'impresa per riprendersi i soldi per loro dei loro fondi dei loro fondi pensionistici esattamente una condizione diversa dalla nostra
Di cui si potrebbe discutere appunto delle ore se è giusto non è giusto ma non era nostra non è mano
E allora è qui il punto noi dobbiamo ricostruire anche questo chiedo scusa ma per i tempi
Un luogo compromesso tra capitale e lavoro
è compromesso tra capitale e lavoro si ricostruisce in un confronto serio tra impresa e sindacali
Tra imprese sindacati in cui si rimette al centro
L'esigenza dell'impresa considerando però l'esigenza dei diritti e dei lavoratori allo stesso livello allo stesso livello parità
Vuol dire la ricostruzione di un dialogo vuol dire o di costruzione di regole laddove ce n'è bisogno vuol dire la ricostruzione di un nuovo compromesso che la globalizzazione ha messo in discussione
è una cosa difficilissima e molto più facile a litigare ritirarsi sull'Aventino costruirebbe rotture di giorno in giorno me questa è una grande scommessa con cui noi dovremmo fare i conti
è questo nel nostro Paese e per l'esperienza che abbiamo è possibile farlo se vogliamo fare
Ovviamente prima di tutto riguarda la nostra organizzazione questa scommessa riguarda anche alle relazioni tra le organizzazioni sindacali
Io penso sarebbe un buon passo in avanti che
Con le altre organizzazioni sindacali prima ecco le imprese dopo si affrontassero seriamente i problemi del fisco
Partendo da cose unitaria che abbiamo costruito e colleghi impresa si affrontassero rapidamente al problema della rappresentanza della rappresentatività della democrazia
Tutti argomenti in calendario che possono aiutare la ripresa di questa discussione è quindi facendo in parallelo l'altra discussione
Ora
è evidente che Cannes che quello che sto dicendo io può essere esclusivamente una discussione da appunto dibattito a una festa a una festa o della CGIL o di qualsiasi altra organizzazione
Il punto è che vorremmo essere presi sul serio
Cioè vorremmo che effettivamente si aprisse una discussione non lo si facesse più solo attraverso i giornali che effettivamente si costruisse è una condizione perché tutti mettiamo a disposizione
Una disponibilità una responsabilità per capire se possiamo riprendere un bandolo della matassa che abbiamo purtroppo tutti perso
Questo il punto e quando io partecipo a un dibattito come questo e ascolto le cose che sono state dette
Dalle istituzioni qui mi permetto di dire per esperienza personale io vengo esattamente dalla città che è stata considerata la capitale del conflitto tra
Capitale lavoro
Vengo da quella città ho già vissuto l'esperienza
Di quando si diceva qualche decina d'anni fa che gli operai sarebbero scomparsi perché non ci sarebbe più stata l'industria tra hanno poi tutti tornare indietro per dire che ci voleva quell'industria
Ma
In quella città siano riusciti e in quella regione si è riusciti a salvare anche la più grande impresa quando veramente stava si doveva prendere per i capelli
Perché c'è stata la concordia istituzionale è perché le istituzioni locali hanno fatto anche politica industriale
Insomma Mirafiori si è salvata anche perché Regione Provincia e Comune hanno messo un bel po'di soldi per acquisire un pezzo importante un milione di metri quadri di quell'area da destinare ad attività strettamente collegate al sistema dell'altro
Quindi quando c'è una concordia istituzionale ci sono i progetti il sindacato è sempre pronto compresa e in prima fila la nostra organizzazione
Abbiamo firmato non più tardi di quattro mesi fa un accordo con il nuovo Presidente poi vedremo se voleste insomma dalla Giunta piemontese sui problemi del lavoro
L'abbiamo firmato non è che siamo stati lì a preoccuparci se due era più o meno
Leghista di destra e via di questo passo
E però appunto perché abbiamo fatto una scelta di ricerca delle soluzioni senza anteporre a Boris una strumentalità
La strumentalità qual è il punto il pronto e che il nuovo compromesso tra capitale e lavoro non si fa distruggendo il conflitto
Non si fa distruggendo i diritti non si fa pensando che è l'autoritarismo che risolve il problema
Lo si parli costruendo un meccanismo di condivisione e di consenso è più difficile costruire consenso che fare reazioni autoritarie
Ma alla lunga quando si costruisce il consenso si diventa anche più ricchi e diventa più ricco il nostro Paese che in questa crisi sia già impoverito sotto tutti i punti di vista non solo economici e che avrebbe bisogno invece di uscire
Molto meglio di quanto le previsioni ci fanno capire
Le conclusioni sono quelli di scudi erano le mie io prendo la parola solo per ringraziare tutte tutti coloro che
Hanno partecipato e sono stati presenti a questo nostro dibattito per più di due ore consentitemi di salutare i colleghi del segreterie delle cinismo della CISL e della UIL dell'UGL che erano presenti a questo dibattito
Così come anche rappresentanti di altre associazioni datoriali un grazie a tutti i nostri
Interlocutori
E chiaramente avendo detto tutti noi me compreso chiaramente queste cose in piazza nella nostra piazza della CGIL è chiaro che per tutti noi e questo significa assumere un senso di responsabilità e dare davvero coerenza tutti noi e le cose che abbiamo detto grazie di nuovo a tutti