L'Italia nell'economia internazionale - presentazione del Rapporto ICE 2009-2010

Nella internazionalizzazione delle imprese
E con loro e con molti di loro abbiamo un rapporto continuativo siamo molto lieti di vederli qui e un caloroso benvenuto infine
Vorrei dire che vedo qui rappresentanti di tanti Ministeri tantissimo siti istituzioni particolare del Ministero degli esteri mi fa piacere che il ministro idrico Lambertini sia con noi ma vedo tanti rappresentare che anche di grandi aziende italiane dalla Finmeccanica altre e vorrei proprio ringraziare tutti ma sono presenti anche con il Piano diretto questi istituti in passato come Fabrizio Onida
Vorrei dire che ci fa molto piacere vedere che facciamo sempre parte di questa grande famiglia
E che possiamo oggi con la presentazione di questo rapporto che è uno strumento essenziale
Per capire
Così come si svolgono infatti internazionali sotto il profilo della produzione del commercio internazionale e vedere che l'Italia continua a occupare una posizione davvero di privilegio è importante
Perché nonostante ci siano stati tanti cambiamenti nella graduatoria dei Paesi la Cina è diventato numero uno alla Germania è scesa ANAS gli Stati Uniti sono scesi
L'Italia occupa sempre come
Fornitore del mondo come esportatore nel mondo il settimo posto
E non è piccola cosa si si riflette la dimensione del nostro Paese della nostra popolazione
E questo testimonia della straordinario dinamismo degli imprenditori italiani della loro capacità di competere in un modo fortemente radicalmente cambiato
E quindi per noi del dice questo e un impegno
Maggiore a cercare di accompagnarli nel mondo dirò solo poche parole perché vorrei lasciare soprattutto
Il tempo alla presentazione dei rapporti alle considerazioni che verranno svolte successivamente
Ma vorrei dire che dimostrare il grande interesse che il sistema di imprese italiane a per questo istituto il fatto che il nostro sito nell'anno più buio più difficile il due mila e nove
Abbia registrato oltre ottanta milioni di eccessi
Le informazioni sono essenziali il rapporto rientra per l'appunto
Nel numero di iniziative che l'ICE mette in atto per informare il mondo economico e il mondo dell'economia sullo svolgimento e su quello che accade
Nelle varie aree nei vari settori e come cercare di cogliere le opportunità che si presenta
L'assistenza all'impresa è cresciuta nel quattro virgola due per cento per cento con servizi forniti all'impresa e che si aggirano sui venticinque mila
Le iniziative promozionali sono state settecentocinquantanove e hanno riguardato novanta settori
Per quanto si rifà si può riferire al
Ebbene nel campo della formazione
Sono stati raggiunti ormai decide le cifre importante oltre venticinque miglia ore di formazione
Con un gruppo di italiani che si aggira sui duecentocinquanta ragazzi e ragazze che escono dall'università e non solo viene investita l'economia e commercio ma anche di lingue
Perché da tre da tre anni a questa parte noi forniamo studenti che si laureano
Nelle lingue meno diffuse da noi
Cinesi sì giapponese
Russo
In arabo e
Lei
Forniamo nel campo del commercio internazionale sono oltre duecentocinquanta
E gli stranieri
Che noi forniamo a sulle macchine italiani in numerosi centri che l'ICE aperto centri tecnologici vorrei ringraziare molto le associazioni qui presenti
Per le macchine utensili perché abbiamo Appierto nuovi centri
Ai quali vengono
Destinate in macchinari italiani
Che diventano perciò una forma anche di promozione importanti per le nostre macchine utensili
Io vorrei ringraziare tutti i presenti così numerosi quindi anche rappresentanti di tanti università che riconosco qui tra di noi dire che siamo molto lieti che questo rapporto al quale
Enrico Giovannini
Il Presidente dell'Istat
Ha dato dall'inizio un grandissimo apporto come potrà ricordarlo anche lui sia l'occasione per guardare
Mandamento
Delle nostre esportazioni che italiana
Da settembre dell'anno scorso e soprattutto nei primi mesi di quest'anno hanno ricominciato a salire e vedere come questo grande numero
Di esportatori italiani che sono centottantanove mila ottocentododici
Ma solo una parte di questi una piccola percentuale responsabile per l'ottantacinque per cento delle nostre esportazioni
Grazie all'attività dell'istituto e degli altri istituti delle altre istituzioni che in Italia si occupano di internazionalizzazione
Può crescere allargarci su più mercati e portare quel ruolo di diffusione del benessere
E di uno stile italiano che ormai nel mondo è diventato così popolare e attrae fasce di consumatori sempre più ampio
In una breve conferenza stampa che si è svolta prima si è parlato naturalmente anche
Di come adattarci a questo nuovo mondo
E debbo dire che lo sforzo del consiglio di amministrazione e ringrazio alcuni membri del consiglio di amministrazione dell'ICI che vedo presenti qui
Era per
Soprattutto spinto per una presenza dei nostri uffici del mondo che tenga conto di questi grandi cambiamenti
I turisti Paesi che oggi rappresentano un po'la locomotiva della crescita e dove le nostre imprese naturalmente si rivolgono e desiderano rivolgersi sempre di più
Mi fermo qui rinnovando il ringraziamento a tutti i presenti e prego il presidente dell'Istat Enrico Giovannini di voler parlarci dell'apporto di attività
Buongiorno udire molte grazie questa opportunità di presentare la dodicesima
Occasione
Versione dell'annuario dice installato su cui poi e costruito il rapporto dice come ha ricordato il Presidente Vattani nella mia precedente esperienza
Italiana all'Istat prima di andare poi all'OCSE per quasi nove anni
Come direttore delle statistiche economiche feci proprio la proposta all'ICE parlo del novantasette novantotto per fare questo noir insieme
E avevamo un sogno naturalmente credo che questo sogno si sia realizzato e anzi si realizzi continuamente perché questo rapporto
Basato sul l'Annuario che cresce anno dopo anno eccome mostrerò tra breve sono molti dati interessanti io da che sono tornato in innesta attacco al Presidente
Cerco di fare la guerra le medie giustamente perché le medie sono assolutamente importanti ma le medie non sono tutto in statistica
E quindi nella mia presentazione cercherò di illustrarvi al di là dei valori medi anche delle degli indicatori
Delle misure di variabilità che ci fanno capire meglio questo mondo straordinario che costituisce uno dei principali
Principale tre ricchezza di questo Paese il mondo degli esposto
Cominciamo brevemente col dire che produrre i dati del commercio con l'estero ma non solo commercio con l'essere dati sulle imprese
Che sono coinvolte nel processo di scambio di beni e servizi con il resto del mondo non è agevole
Abbiamo qui però dei una
Collaborazione molto forte con altre istituzioni italiane che raccolgono dati anche a fini fiscali ma non solo
E quindi da questo punto di vista riusciamo come Istat a far crescere il
L'ammontare di dati che ogni mese
Riusciamo a fornire al Paese riusciamo anche a produrre questi dati più rapidamente
A partire da quest'anno abbiamo accelerato la produzione dei dati mensili abbiamo allineato ad esempio i dati di valore di quantità e quindi riusciamo consente ma diciamo suoi stessi
Ma consentiamo anche gli analisti
Di a vere dati più dettagliati più tempestivi sull'andamento dei mercati non solo in termini nominali
Quest'anno il rapporto anche per risparmiare carta
Apporto più l'Annuario e più snello in particolare il secondo
Per servire meglio gli utenti attraverso nuove tecnologie forma
Torniamo i dati
Hai dati che
Mostrano una situazione
Le esportazioni italiane dopo l'anno orribile come l'ha chiamato Presidente Vattani due mila nove in netta ripresa
Ma come vedremo tra un attimo anche il due mila nove è stato un anno che per molte imprese assegnato un miglioramento
Quindi come dicevo prima guerra le medie e guardiamo più in dettaglio questi dati
Due mila nove è stato l'anno centrale della crisi globale e gli effetti sono stati molto forti sulla dinamica dell'esportazione delle importazioni a livello mondiale ma anche a livello nazionale
Le importazioni
Il saldo commerciale
E migliorato come purtroppo succede
Perché la crisi ha colpito
Come dicevo prima
Significativamente i processi produttivi
Il saldo commerciale al netto dei prodotti energetici testato superiore a trentasei miliardi di euro
Dieci miliardi più basso di quello riscontrato nel due mila otto
Il saldo commerciale nei primi quattro mesi dell'anno al netto dei prodotti energetici è stato pari a
Positivo a sette virgola otto miliardi di euro leggermente inferiore nove virgola uno miliardi del due mila nove
Se questo ci dicono le cifre aggregate possiamo andare a guardare meglio più in dettaglio
I dati per prodotto e qui distinguiamo la slide successiva per favore
E qui distinguiamo i prodotti
Che sono a delle Watteau impatto sulle esportazione nazionali cioè i settori il che contribuiscono per più del tre per cento all'esportazione i prodotti con una leadership italiana sui mercati internazionali
Che ha un
Quindi settori prodotti scusate che hanno un contributo minore del tre per cento ma una quota di mercato mondiale superiore al cinque per cento e poi gli altri prodotti
Ecco vediamo che rispetto I primi mesi del due mila dieci rispetto ai quattro mesi del due mila nove proprio questi ultimi sono gli altri prodotti stanno crescendo di più
Questo è un segnale importante perché è un segnale di ricomposizione interessante rispetto alle tendenze precedenti
La crescita e più contenuta per i prodotti con una leadership sui mercati internazionali più riconosciuta
E questo è un elemento a mio parere importante per gli esportatori ma anche per le politiche di sostegno alle sporto
Se passiamo poi alla slide successiva qui abbiamo
I tre pezzi fondamentali del sistema delle relazioni commerciali
In senso lato
Economiche dell'Italia con il resto del mondo
Abbiamo quasi centonovanta mila esportatori che sono stati attivi nel due mila nove
Oltre cento sedici mila sono micro esportatori hanno
Un settantacinque mila
Euro scusate c'è un errore di fatturato estero hanno non settantacinque
Euro
Questi studi centosedici mila micro esportatori attiva non meno dell'un per cento delle esportazioni
Mentre poco meno di tre mila operatori che esportano oltre quindici milioni di euro a testa attivano il sessantacinque virgola sette per cento dell'esportazione nazionale
Quindi vuol dire che abbiamo un sistema molto polarizzato
Perché così importante a vere molti esportatori
Uno potrebbe dire beh meglio averne pochi ma buoni
Sarebbe
Un grave errore perché tutte le analisi che anche abbiamo fatto nell'ultimo rapporto annuale dell'Istat mostrano come a parità di altre condizioni essere sui mercati internazionali
Produce più efficienza risultati economici migliori per le imprese vuol dire che si impara stando sul mercato internazionale vuol dire che per esserci bisogna essere appunto più efficienti
Quindi avere tante in prese
Attive sui mercati internazionali
è un buon segno di vitalità e in generale e una spinta all'efficienza e ne abbiamo bisogno molto in Italia per far crescere la produttività
Dopodiché abbiamo le impresa controllo italiano residenti all'estero e per alcuni di voi forse questa è la prima volta che vedete questi dati perché l'Istat ha completato l'indagine proprio su queste
Su queste imprese che nel due mila sette erano poco oltre o più di venti mila e impiegavano oltre un milione quattrocento mila
A detti
All'estero realizzando un fatturato di circa trecentonovanta miliardi di euro
Le attività manifatturiere realizzano all'estero un fatturato pari al tredici virgola due per cento di quello conseguito in Italia mentre intermedia detti la percentuale sale al sedici virgola tre per cento
Perché è importante analizzare in dettaglio questo questa informazione perché anche in questo caso
Potremmo concludere erroneamente che tutte queste imprese sono scappate dall'Italia e sono andate all'estero
Se questo poteva essere vero all'inizio del fenomeno non è più vero oggi
Essere presenti con propri impianti sui mercati internazionali soprattutto su mercati nuovi
Che si aprono al commercio internazionale è una scelta strategica è una scelta di presenza che spesso moltiplica la capacità anche di importare prodotti dal Paesi di origine
Il duale di questa informazione cioè relativa alle multinazionale a controllo italiano presenti sui mercati esteri sono i dati dell'impresa controllo estero che operano sul mercato nazionale
Parliamo di quattordici mila quattrocento affiliata di multinazionali queste unità impiegavano oltre un milione e duecento mila detti
E realizzano un fatturato di circa quattrocentosettanta miliardi
Vi auguro
Rispetto ai principali aggregati economici nazionali rappresentano il sette virgola uno per cento degli addetti e sedici per cento del fatturato numeri relativamente piccoli rispetto ad altre Paesi
Qui di nuovo c'è un importante fattore
Di conoscenza utile per la politica
Il problema non è tanto Omo che alle nostre imprese vadano all'estero come abbiamo detto
Ma riuscire ad attirare in Italia in prese avanzate impresa efficienti impresa e che impiantano nel nostro
Territorio nuove produzioni competitive a livello globale
La slide successiva grazie questa qui vediamo che le grandi imprese realizzano
Oltre il quarantatré per cento delle esportazioni totali ma
Come potete intuire dai dati che vi ho dato prima una percentuale molto più bassa rispetto a quelle delle altre imprese
Quindi le medie e piccole imprese sono motori importanti del made in Italy
E se andiamo avanti
I dati che ormai siamo in grado di elaborare
Ci consentono di capire come le imprese italiane si posizionano nelle filiere produttive internazionale
Quand'ero all'OCSE abbiamo avviato tutto questo lavoro sulla cosiddetta verbali c'è in
Cioè
L'analisi per cercare di capire quali sono le catene internazionali che producono valore e come le imprese di un certo Paese sì
Inseriscono in queste
Catene di valore
Vediamo allora che sono circa dieci mila le medie le grandi imprese esportatrici nella manifattura i settanta per cento di queste imprese esporta principalmente beni intermedi o strumentali
Un
Quindi beni che come dicevo prima sono stati particolarmente colpiti dalla crisi
Una quota rilevante di questa impresa e quarantatré virgola sei per cento è coinvolta sia le esportazioni che alle importazioni influssi di beni intermedi che sta
Sia beni intermedi che strumentali quindi e potenzialmente parte di catena del valore internazionale
Riuscire a mantenere nostra impresa in queste catene di valore e anzi addirittura accrescerne il ruolo e una del
Degli elementi su cui la politica può certamente avere influenza
Vediamo poi
Come le imprese si sono posizionate nel corso della crisi come si stanno posizionando adesso
Io devo dire che uno dei dati più interessanti che ho trovato
In questi immensi tornato in Italia e che il trenta virgola cinque per cento delle imprese esportatrici nel due mila nove anno orribile del commercio internazionale hanno addirittura aumentato il fatturato all'esportazione
Qui non solo ne non hanno risentito dalla crisi ma hanno addirittura aumentato quando in media dicevo la caduta è stata di circa il
Il venti per cento
Seconda buona notizia la quota di impresa e che
Stanno aumentando l'esportazione rispetto al due mila nove è salita nei primi mesi del due mila dieci al cinquantaquattro per cento
E il trentaquattro virgola sei per cento delle imprese ha recuperato i livelli anticrisi
Con una distribuzione per classe dimensionale che ci fa ancora capire che le piccole e medie imprese sono riuscite a sfruttare meglio la crescita
Che stiamo osservando a livello mondiale le grandi imprese stanno seguendo con un po'di ritardo
E divergenze nei percorsi delle imprese durante la crisi le possiamo anche valutare guardando al fatto che quattro mila cinquecento unità nome intanto le vendite all'estero sia nel due mila nove che nel due mila dieci
E che dieci mila e cinquecento imprese hanno invece subito diminuzione delle esportazioni sia nel due mila nove sia nel due mila dieci
Questo è un elemento
Importante per capire le politiche industriali da seguire in questa fase di ripresa internazionale perché
Puntare unicamente sulla
Un export led uno Sistema di crescita export led può non essere su sufficiente ci sono imprese insofferenza inc sofferenza
E che quindi hanno bisogno di essere accompagnate supportate perché evidentemente non sono riuscite ancora ad agganciare da solo le riprese
Concludo
Con
Ulteriore qualche ulteriori informazioni
Sulla così detta stima della probabilità di aumentare le esportazioni grazie a questa straordinaria massa di microdati di cui ormai disponiamo possiamo applicare metodi statistici econometrici per stimare quali sono i fattori
Che rendono un'impresa più performante
E qui vediamo che
Essere grandi imprese
Ha avuto in questi due anni un affetto di rallentamento soprattutto verso i Paesi extra UE
Essere avere una forte intensità di esportazione
Anche in questo caso a purtroppo colpito di più d'altra parte era normale nel momento in cui io sono molto esposto ed è proprio il commercio internazionale che crolla è chiaro che come impresa soffro di più
Ma la diversificazione merceologica è un elemento positivo
Nella far crescere le esportazioni soprattutto verso i Paesi extra UE
Essere in un distretto
Anche in questo caso ha un impatto positivo soprattutto per l'export verso i Paesi extra UE che sono quelli che crescono di più infine l'impatto positivo e molto rilevante per le imprese che esportano verso i Paesi extra UE
Della loro capacità di spostarsi nei mercati di sbocco tra il due mila otto il due mila dieci e quindi la capacità di muoversi in un mercato che cambia rapidamente
Infine abbiamo degli impatti settoriale molto forti ma
Piuttosto differenziali tra area UE extra UE positive
Per le imprese farmaceutiche l'alimentari verso l'UE ancora la farmaceutica l'alimentare e poi la chimica la petrolifera verso l'area extra UE invece negativa per gli altri settori manifatturiere il tessile e la Bignardi
L'Istat è fortemente impegnato insieme ad altri enti del SISTAN compreso l'ICE naturalmente
Per nello
Tentativo di misurare i processi di internalizzazione di internazionalizzazione non è facile anzi molto difficile
Abbiamo quindi progetti per potenziare potenziare
Il nostro sistema informativo a livello micro
In maniera da poter fare ancora più analisi dare più accesso I nostri dati naturalmente nel rispetto della tutela della privacy della riservatezza statistica avere una più forte partnership
Strategica direi con altri soggetti
Altre istituzioni associazioni di utenti ricercatori e anche associazioni di categoria
In questo senso speriamo di poter sopportare lo sforzo che l'ICE in generale l'Italia intende fare proprio per sostenere la crescita degli esportatori e delle sport delle esportazioni italiane grazie mille
Grazie mille Presidente per questo intervento così
Interessante per le luci che
Getta su tutta una serie di situazioni giustamente uscendo dalle semplice medie entrando nel vivo degli argomenti settore per settore e tipo di impresa e tipologia di impresa e tipologia
Di aree di mercato
Ora vorrei pregare la professoressa Giorgia Giovannetti dell'Università di Firenze ma che è stata a lungo Capo dell'Ufficio studi dell'ICE li vuole rappresentare in rapporto grazie
De terminate ripresentare ancora una volta il rapporto di fiducia
Il rapporto di scrive di fatto la situazione dell'economia mondiale e dell'economia italiana nel due mila nove ma siamo a metà del due mila dieci quindi è abbastanza difficile
Enrico Giovannini si è concentrato soprattutto sui dati congiunturali del due mila dieci e sull'Italia
Quindi o fare una breve introduzione parlando di cosa è successo nel mondo e dirò alcuni che se concertando di non ripetere quello detto da Enrico quelli che secondo me sono gli aspetti salienti anche per l'Italia
Prepara soltanto il rapporto dice in realtà il precedente alla joint-venture i cieli stata perché la già inventi trainata dodici anni fa era porta ICI a più di vent'anni quindi in effetti c'è anche
Prima del rapporto di fiducia
Ma
Che le cose siano andate male nel due mila e nove
Lo sanno tutti e c'è stato
Diciamo gli affetti la crisi economico-finanziaria della iniziata nel due mila otto sono stati abbastanza dirompenti c'è stato un trasferimento sull'economia reale che è stato molto rapido è molto diffuso
Il prodotto interno lordo nel due mila nove a livello mondiale è sceso dello zero virgola sei per cento il commercio mondiale sceso molto di più asceso oltre l'undici per cento questo è un dato importante
è importante per vari cose prima Enrico Giovannini ha detto attenzione alle medie bene anche su questi dati così aggregati dobbiamo fare attenzione alle medie perché nel corso dell'anno gli andamenti sono stati molto diversi
Con il crollo del due mila e nove e nei primi sei mesi da settembre c'è una ripresa specialmente del commercio e specialmente e molto più forte nei primi mesi del due mila dieci come qua vedete anche nelle previsioni
Perché è sceso al commercio tanto di più del prodotto interno lordo i motivi sono tanti
E ci devono far pensare anche nell'ottica di stabilire delle politiche poi adatte per portare accompagnare le imprese all'estero
I motivi sono fondamentalmente un effetto di composizione della domanda è già stato citato in precedenza che i beni che sono crollati di più sono i beni
Intermedi e i beni di consumo durevole e questo sicuramente ha avuto un effetto sulla caduta del commercio la frammentazione della produzione
Le catene del valore di cui ha parlato Enrico Giovannini prima sono sicuramente un aspetto di ben moltiplicazione nell'anno di crisi della commercio
E poi una al prefetto che ha colpito meno l'Italia ma più i Paesi emergenti che è una diminuzione del credito all'esportazione
E questo ha colpito in particolare le piccole imprese dei Paesi considerati più rischiosi questo presente sui Paesi dell'Africa o su alcuni Paesi asiatici avuto un effetto abbastanza importante
Diceva prima giovanile attenti alle medie solo per farvi vedere rapidamente le variazioni del prodotto interno lordo in alcuni principali paesi vedete il rosso è il due mila nove e vedete che in Cina India a continua ad aumentare il prodotto intervallo do in Russia diminuisce moltissimo in Italia Germania eccetera diminuisce e quindi di nuovo crolla dello zero virgola sei per cento gli andamenti sono molto diversi
Nei Paesi diversi e nelle aree diversa
A se uno va a vedere che cosa succede alla domanda
La domanda cioè le importazioni nel due mila nove rispetto all'anno precedente sono diminuite ovunque
C'è stato un forte crollo delle importazioni in tutte le aree del mondo questo crollo è diverso dei valori e né i volumi
E se avete rispetto alla media mondiale ad esempio l'Unione europea a diminuisce di più dei valori suggerendo sostanzialmente
Un un discorso di qualità diverta rispetto per esempio all'Asia e così via la stessa cosa succede sulle esportazioni ma non voglio soffermarmi per cercare di guadagnare tempo
Se uno va a vedere sempre in dato storico le quote delle aree sulle esportazioni mondiali di merci
E guarda confronta a illo duemila con il due mila nove ricordando che il due mila e nove un anno particolarmente horribilis com'è stato detto prima per il commercio mondiale cosa vede
Perché in realtà chi ha perso più di tutti sono stati uniti e Canada che passano dal sedici per cento delle esportazioni mondiali di merci al circa l'undici per cento in nove anni
E chi ha guadagnato più di tutti è invece la Libia l'ASI orientale tenete conto che nell'aria sia orientale c'è di nuovo Cina Giappone quindi di nuovo la media non ci dice tutto e questo lo vedremo fra un attimo perché
Se uno va a vedere quelli che sono i primi venti esportatori a livello mondiale vede quel che è stato detto prima in precedenza che la Cina è il primo esportatore diventa il primo esportatore a livello mondiale
Quindi in un anno in quel commercio mondiale diminuito se voi vedete la variazione dell'esportazione della Cina meno sedici per cento sull'anno precedente è inferiore a quella in negativo della variazione del commercio mondiale e quindi la Cina guadagna quote di mercato che la quota alla Cina passa dall'otto e nove al nove virgola sei
La Germania e più o meno in linea con il commercio mondiale quindi sostanzialmente mantiene la propria quota
Alitalia come diceva prima l'ambasciatore Vattani rimane al settimo posto vorrei farvi notare una Paese interessante che la Corea
Se voi vedete la diminuzione dell'esportazione della Corea nel corso del due mila nove è stata circa diciamo poco più della metà
Della diminuzione il commercio quindi la Corea passa dal dodicesimo posto al nodo ma in particolare aumenta parecchio la propria quota sul commercio mondiale quindi c'è un
Di nuovo questo trasferimento dell'attività Adeste quindicina Correa trasferimento l'attività produttiva ed esportazioni al resto del mondo
Che succede nel futuro
Chiaramente listato non può fare previsioni sul futuro e qui il rapporto ICE si vada in una collaborazione con promette a per far vedere come e dove sono le opportunità
Io ritengo importante far vedere che ci sono opportunità diverse in aree diverse e opportunità diverso in settori diversi cosa ci dice la tabella di questo tipo
Tratta bene questo tipo ci dice che una crescita in media sui tre anni anche saranno dal due mila dieci al due mila dodici a due cifre sia sostanzialmente in Asia
E escludendo i Paesi europei come settore è quello che sembra crescere di più al settore dei mezzi di trasporto chiaramente questo dipende anche dal fatto che mezzi trasporto sono stati penalizzati nel due mila nove quindi il tasso di crescita dipende anche da questo fatto
Però è abbastanza interessante la crescita a due cifre su questo diciamo poi gli imprenditori possono basare una serie di strategie
Di circa i mercati
Per chiudere la parte diciamo sulla mondo un dato interessante qui purtroppo i dati sugli investimenti diretti sono ancora stime la presentazione del War diverse nel report dell'unità berrà fatta qui al dice
Hilla ventidue di luglio con i dati nuovi ma le stime del dell'unità fanno vedere che c'è un crollo degli investimenti diretti la cosa interessante secondo me e che mentre nella crisi precedente il crollo era stato
Tale che nei Paesi sviluppati che sono la cosa in rosso nel grafico che presidio facevano comunque mantenuto una quota superiore a quella percentuale superiore ai Paesi emergenti una diciamo non ha tenuto in questo caso i Paesi emergenti
Hanno una quota maggiore quindi la diminuzione verso i Paesi emergenti è inferiore rispetto a quella verso i Paesi industrializzati
Perché diminuiscono investimenti verso i Paesi emergenti diminuiscono in parte per la forte volatilità del prezzo delle materie prime
Anche qua l'andamento le materie prime collegato alla recessione mondiale tant'è vero che c'è un ma Abbado notevole ribasso dei prezzi le materie prime qui nel grafica avete prodotti l'agricoltura metalli ed Energia
Subito dopo o diciamo a partire dalla crisi la crisi in si fa partire sostanzialmente nell'aprile del due mila otto nei dati delle organizzazioni internazionali qui da crisi economico-finanziaria
Ma in realtà come vedete dal secondo trimestre del due mila nove c'è un recupero dei prezzi
Questo recupero dei prezzi è trainato dalla domanda specialmente di Cina India soprattutto la Cina tant'è vero che alcune previsioni sulla domanda
Di beni energetici o particolare del petrolio della Cina dando la Cina come addirittura primo importatore mondiale di petrolio a partire dal due mila ventidue mila intorno al due mila venti
In questo
Diciamo quadro abbastanza negativo vantaggio c'è nel senso che in realtà si sono attenuati
In parte gli squilibri delle bilance dei pagamenti quindi negli anni precedenti in abbiamo sempre età attenzione diamo un quadro magari positivo ma ci sono questi grossi squilibri dovremo fare i conti con i grossi squilibri
In questo caso in questa situazione è vero che sono i mitra esportazioni ed importazioni e tutto ma in realtà
Questo aiutato a ridurre non ad annullare ma a ridurre gli squilibri della bilancia a delle partite correnti in percentuale del prodotto interno lordo degli Stati Uniti e della Cina
Questi dati sono dati che tengono conto del fatto che nel due mila nove il dollaro era si deprezzato ha quindi nel due mila dieci questa
Tendenza potrebbe invertire il sì perché il tasso recando del dollaro sta invece apprezzando si nei confronti di alcune valute
Che succede all'Italia
A
Allora le prospettive di crescita nuove non sono cattive se voi guardate i luoghi Economic Outlook del Fondo monetario internazionale la crescita prevista per l'Italia e dell'un per cento quindi superiore a quella che abbiamo avuto del prodotto interno lordo quindi
Però Pisano sulla situazione italiana due cose
Una è
La domanda interna e l'altra sono le esportazioni quindi punto fondamentale cercare di capire se possiamo davvero far conto su una ripresa forte delle esportazioni
Cosa succede nel tempo se voi guardate il grafico negli ultimi dieci anni ma ancor più se lo guardate negli ultimi venti in realtà la quota in valore e in volume delle esportazioni italiane diluisce
Se uno considera il dato addirittura a partire dalla mille novecentonovanta la quota italiana passa dal cinque per cento al tre per cento e qui c'è una forte riduzione della quota
Perché in parte e questo è comune a tutti gli altri Paesi industrializzati la riduzione della quota riflette l'aumento di peso dei gli emergenti dico abbiamo parlato prima più di questo spostamento ad est di tutta una serie di attività produttive
Abbiamo calcolato semplicemente con un numero indice per far vedere la divari fra cauzione fra la quota in valore della Cina e la quota in valore dell'Italia e vedete c'è una forte divaricazione cioè quello
Che l'Italia perde ma se vedete l'aumento la Cina è molto più forte quindi altri Paesi perdono più che il
Che in Italia
A proprio per questo nella rapporto vengono fatti degli studi specifici perché in realtà era forte anche uno strumento di studio non sono solamente i dati del commercialista ma sono anche anche uno strumento di studio
Per esempio uno studio interessante è uno che va a vedere se le esportazioni italiane sono state spiazzate dalle esportazioni cinesi le proprie cinesi e se questo è vero su quali mercati perché e in quali settori
Nel rapporto vengono portati riportati i risultati di questo studio
E fondamentalmente lo spiazzamento sia nei settori tradizionali cioè settori tipici del made in Italy nei mercati arredi prelevato
E su altri prodotti manifatturieri e sul tessile in misura minore nei paesi a medio reddito e nei Paesi emergenti
Naturalmente qui si può continuare a studiare è molto importante guardare la distribuzione del reddito nei paesi di destinazione delle esportazioni
Perché chiaramente se uno come un altro studio del rapporto fa vedere punta ad aggredirmi qualitativo delle esportazioni italiane
è chiaro che una distribuzione con una percentuale maggiore di ricchi fra virgolette favorisce le esportazioni italiane su quel mercato rispetto a un Paese che ha una distribuzione del reddito più normale
Uno studio ad hoc per il rapporto sull'upgrading qualitativo delle esportazioni italiane fa vedere che se da un lato a livello settoriale la struttura dei vantaggi competitivi dell'Italia è rimasta abbastanza stabile
C'è stato un riposizionamento terzo i prodotti di maggiore qualità all'interno dei nostri settori di specializzazione quindi rimaniamo nel made in Italy ma con una qualità più alta
Quindi settori principali sono calzature bevande abbigliamento e così via nei quali c'è stato questo riposizionamento così dell'accusa
Naturalmente nel rapporto ci sono altre analisi molto importanti per esempio l'analisi cosa market share della quota dell'Italia che fa vedere
Che di nuovo quello che ci penalizza in gran parte e il modello di specializzazione cosa vuol dire vuol dire che
La specializzazione dell'Italia continua ad essere in settori la cui domanda cresce meno della domanda della mediare la domanda mondiale e quindi abbiamo una quella che viene chiamata la specializzazione modello specializzazione inefficiente da questo punto di vista
Ho parlato prima di upgrading qualitativo un indice cerco di essere veloce perché siamo fuori tempo che si può andare a vedere e l'andamento dei prezzi se voi vedete in questo grafico avete dei valori medi unitari delle esportazioni
Che sono in giallo nel grafico
La crescita media annua nel periodo dal due mila sei due mila e nove dei valori medi unitari è più alta della crescita degli altri prezzi senza andare nel dettaglio che cosa vuol dire questo vuol dire che i valori medi unitari non solo un indice di prezzo un indice molto pulito quindi hanno dentro tante cose ma hanno dentro anche i cambiamenti qualitativi dei prodotti e quindi potrebbe essere un'indicazione
Del fatto che citavo prima di un upgrading qualitativo in particolare in alcuni settori
Vediamo quelle che sono le quote di mercato dell'Italia per aree geografiche
Cosa c'è di nuovo nel due mila e nove rispetto agli anni precedenti
A abbiamo detto che le cose non sono andate bene ma ci sono delle aree io sono una inguaribile ottimista ci sono delle aree dove in effetti abbiamo aumentato la quota di mercato se voi guardate
Nell'Asia centrale e in particolare in Cina l'Alitalia aumentato le quote di mercato nel due mila e nove
Ma gli aumentate anche in alcuni dei Paesi europei non dell'Unione europea e nell'Africa subsahariana quindi l'andamento ciò con le zone di interesse
Sono l'Asia centrale la l'Asia orientale l'Africa subsahariana e alcuni Paesi europei che sono al di fuori dell'Unione europea
Quindi con un mondo dove diminuiamo in alcuni Paesi andiamo meglio
Qual è il peso di queste aree il peso noi lo sappiamo l'Italia
Abbiamo visto per lo più piccoli per esportiamo per lo più in Europa però attenzione il peso dell'Europa è diminuito passando da sessantadue per cento al cinquantasette e tre per cento nel periodo due mila due mila e nove qui c'è una diminuzione di peso
C'è un crollo del peso degli Stati Uniti e Canada che passano Presidente si dimezzano dall'undici e due al sei per cento
E al contempo c'è un aumento dell'Asia e degli altri Paesi europea e quindi un aumento dei Paesi emergenti per queste abbastanza importante perché vuol dire che da un punto di vista geografico l'Italia ha cominciato a riposizionare le proprie esportazioni
Sui mercati che crescono di più che sono i mercati emergenti
Cosa succede I settori
A se voi guardate i saldi settoriali
Rimane anche nel due mila nove un grosso avanzo nel settore dei macchinari e apparecchiature nel dei macchinari sostanzialmente ma si riduce
Passa da oltre quaranta miliardi di euro del due mila otto a circa trentacinque miliardi di euro nel due mila nove quindi avete una riduzione di questo saldo che quello che sostanzialmente
Compensa il nostro disavanzo petrolifero quindi c'è stata questa riduzione ma i dati i primi dati del due mila dieci sembrano invece
Suggerire che dovrebbero rimedio rare le cose nel due mila
A questo grafico che a me piace molto sempre sui settori che di fa vedere quelle che sono le quote di mercato dell'Italia sulle esportazioni mondiali per settori fondamentalmente qual è l'idea di massima
Quando il setto quando la palla è grossa vuol dire che il settore importante sull'Esposito sulle esportazioni mondiali
Quando è rossa vuol dire che in quel settore l'Italia sta perdendo quote rispetto agli altri questo viene calcolato sulla media di tre anni per cercare di evitare quelli che sono delle variazioni troppo congiunturali troppo legate al ciclo
Allora dov'è che noi aumentiamo sostanzialmente aumentiamo la quota soltanto nei settori verdi
E potete vedere purtroppo le due righe che voi avete tratteggiate sono la media della crescita dell'esportazione della della domanda mondiale la media delle esportazioni italiane quindi io in teoria cosa vorrei porre a vere
Il più possibile nel quadrante in alto a destra delle palle grosse verdi
Ce ne sono poche però vedete l'Italia perde sia in settori importanti per il commercio mondiale come i computer che hanno un peso grosso sia nei settori che nel commercio mondiale hanno un peso minore come ad esempio gli articoli in pelle
A sulle internazione d'azione commerciale produttiva delle imprese ha parlato abbastanza lungo Enrico Giovannini che ha a disposizione i dati originali sugli esportatori volevo solo farvi notare due cose molto brevemente
Uno acché la variazione nel due mila nove c'è una variazione piuttosto forte sia nel numero di esportatori che nei valori esportati in negativo rispetto all'anno precedente
Purtroppo gli addetti all'estero non ci sono i dati per l'ultimo anno quindi dobbiamo
Rimanere ai dati del due mila otto e che il
Diciamo il fatturato nelle affiliate sentivo venite qui ci sono vari settori
Il fatturato delle affiliate estere
Si comporta in modo diverso a seconda dei settori ma in nei settori come pelle cuoio e calzature materiali per l'edilizia mobilitati qui alcuni settori importanti per il made in Italy
Cresce più delle esportazioni di nuovo a sostegno dell'idea dell'importanza che la frammentazione della produzione di importanza del fatto della delocalizzazione
Questo sembra suggerire che le imprese italiane dei settori tradizionali abbiano adottato delle modalità di internalizzazione internazione l'azione più evolute quindi abbiano delocalizzato delle fasi nella produzione in alcuni Paesi in quanto le esportazioni aumentano meno del fatturato
Finisco sostanzialmente facendovi vedere i principali Paesi di destinazione delle esportazioni italiane
La Germania era resta il principale Paese di destinazione
L'attenzione volevo portarla su Polonia che nel duemila era il tredicesimo mercato per l'Italia e diventa l'ottavo
Attenzione la Polonia e su questo c'è un approfondimento nel rapporto e l'unico Paese che nel europeo che nel due mila e nove non ha sofferto per la crisi economica quindi importante il fatto che la domanda in Polonia cresceva ma le imprese italiane sono state in grado di cogliere le opportunità che c'erano
Importante la Cina che diventa l'undicesimo mercato di destinazione delle esportazioni era oltre al ventesimo del Duemila
La Russia che ha avuto un andamento ciclico dovuto al fatto che la Russia è stata più colpita di altri Paesi dalla crisi economica anche per la dipendenza dalle materie prime quindi concludo sostanzialmente dicendo
Il comma Giovanni alla ripartito a ci sono tanti motivi per cui il come merce mondiale il partito uno dei motivi importanti è il fatto che non si sono verificate le aspettative di un ritorno al protezionismo che c'erano state l'anno scorso quando abbiamo parlato di crisi quindi non ci sono state tante misure di protezionismo
è ripartito e questo è un dato molto positivo perché si facciano molti confronti con la crisi del ventinove e nella crisi del ventinove invece il commercio mondiale ha risparmiato per molti anni per tre-quattro anni qui dopo quindici mesi dal momento in cui ha cominciato a scendere anche se era sceso molto di più che nella crisi del ventinove ripartito
Molto importante sono
Per le imprese italiane in un momento di crisi in particolare a bere un sostegno pubblico all'internazionalizzazione attenzione non solo all'export ma tutte le forme di internazionalizzazione che ho detto essere particolarmente importanti
Che cosa è che cosa può essere il sostegno
Sono norme sono interventi di supporto possono essere finanziari possono essere reali
Ma questi sono molto importanti soprattutto per consolidare la presenza all'estero delle imprese italiane perché uno dei problemi dovuta la piccola dimensione dell'impresa e che le imprese non hanno una presenza consolidata sui mercati esteri
E anche per favorire la maturazione delle loro strategie internazionalizzazione quindi prese che magari solo esportano che possono diventare adottare delle strategie di cui internalizzazione e dalla zonizzazione più complesse
Naturalmente è importante che questo sistema di supporto all'impresa
Sì ha disegnato in modo da evitare dei problemi di coordinamento essendo momenti in cui si discute
Delle riforme degli enti io ritengo che sia particolarmente importante come viene detto che la sintesi del rapporto ICE evitare problemi di coordinamento tra i diversi organismi nazionali e locali
E cercare di massimizzare il rapporto fra i risultati ottenuti
E le risorse umane e finanziarie impiegate perché perché naturalmente con un momento di crisi e con un budget perché è sotto gli occhi di tutti controllato da tutti uno vuole massimizzare l'efficienza delle riforme delle risorse finanziarie
E proprio su questi su questi parametri bisogna valutare quelle che saranno gli interventi di riforma in discussione in questi giorni grazie
Grazie mille professoressa Giovannetti
Vorrei
Ora
Dare la parola
Ai due rappresentanti delle impresa de e dei settori che abbiamo ai quali abbiamo chiesto una testimonianza
E vorrei pregare i subito il Presidente della Camera della moda che voi tutti conoscete e che svolge un ruolo così significativo in un settore affascinante
Per tutti che certamente responsabile per la grande visibilità del made in Italy nel mondo Mario Boselli di volerci svolgere alcune considerazioni Grazie Milano grazie
Signor viceministro caro ambasciatore autorità signore e signori buongiorno io ringrazio molto ambasciatore Vattani
L'amico celeste per questo invito perché prende la parola davanti a un pubblico così qualificato è motivo di orgoglio anche per un settore che a qualche benemerenza ma anche qualche problema
Io devo riconoscere alla vice Ministro Urso una grande attenzione
Alle nostre problematiche ricorderò fra tutte la grande battaglia il grande impegno
Che sta
Profondendo per il Medina obbligatorio a livello comunitario che io credo
Che vada riconosciuto questo perché al di là
Poi delle risorse che vengono messe a disposizione
Che devono fare i conti con tante compatibilità almeno l'impegno c'è e questo va sottolineato
Il settore un settore che nonostante
Le cose che sono state dette sulla crisi io mi limiterò a dire semplicemente che è stata più che se è vera e ancora un settore di grande rispetto fra i numeri in croce
Settecento mila detti settanta mila imprese
Abbiamo qualcosa ancora come più di cinquantasei miliardi di fatturato e oltre undici miliardi di saldo attivo della bilancia commerciale viene subito dopo quello che è stato
Giustamente l'oggetto della professoressa Giovannetti metalmeccanico ma dico poi ci siamo subito dopo anche noi
Che cosa dire del rapporto
Allora sul rapporto io mi riconosco però devo dire che mi riconosco soprattutto su due dichiarazione quella del presidente Giovannini dice guerra alle medie
E poi concetto ripreso anche dalla professoressa Giovannetti
Se c'è un discorso nel quale la guerra alle medie va fatta è proprio il nostro settore
Perché a Onna pipeline una filiera estremamente lunga che va dal tessile abbigliamento manifatturiero caratterizzato da piccole e medie imprese
A un Valle che composto da aziende del prodotto finito che sono invece di dimensioni notoriamente più grande e che operano anche in un contesto che non è solo manifatturiero le prime
Avendo avuto un calo di fatturato
Molto superiore alla media ricorderò che la media del settore come calo del due mila e nove sul due mila otto è stato del quindici per cento dicevo le prime quindi tessile a monte è calato
Con punte che arrivano anche fino al venticinque trentacinque per cento
Laddove invece il vale è calato dall'otto al dodici per cento ma anche qui bisognerebbe andare all'interno di questi anni
Perché il monte è calato così perché evidentemente ha subito una concorrenza devastante da parte dei Paesi a bassi salari aiutati da situazioni di cambio molto particolari
Ricordiamoci dove era negli scorsi diciotto mesi il cambio
Euro dollaro
Annotiamo che il cambio dello yuan è connesso al dollaro è presto detta se aggiungiamo poiché le piccole e medie imprese sono quelle più fragili Rizzato dal punto di vista anche della tenuta finanziaria
è presto detto come questi dati vengono fuori per quanto
Riguarda l'export noi siamo calati del diciotto virgola nove per cento quindi grosso modo un po'meno della media del settore
Ho solo un dato che mi ha sorpreso nel rapporto che è l'unico sul quale per carità non dissento perché lista che l'ICE non sbaglia mai da però voglio andare a fondo al discorso che sono calate di più
Le esportazione da parte delle imprese medio grosse ecco nel mio settore non mi ci trovo tanto però
Prometto diligentemente di andare a controllare
Avrei da dire due cose sul presente due cose sul futuro che credo poiché
Sono le cose che interessano di più perché il passato alle spalle ed è bene guardare avanti il presente
Allora qui tutti avete detto siamo fuori dalla crisi la crisi alle spalle ci dobbiamo intendere su questo termine perché questa è una crisi Yahoo How
Però asimmetrica nel senso che è andata giù in verticale come abbiamo visto con i dati
E sta riprendendo lentamente quindi la seconda gambetta e più sdraiata rampe siamo all'inizio della ripresa di questa situazione che cosa vuol dire
Per carità nessuno nega che la ripresa c'è vi darò qualche dato più aggiornato di quelli dell'Istat con buona pace del presidente Giannini ma perché ho un'altra fonte
Ma
Detto questo
Il problema è quello della sofferenza dell'impresa e perché noi prevediamo nel due mila e dieci di recuperare circa un terzo
Della caduta che c'è stata quindi
Poco il tutto ancora soggetta ai discorsi andamento dei mercati con le varie crisi in giro per il mondo e l'effetto cambio quindi uno positivo o negativo e
Dicevo il problema è quello che le aziende con una ripresa così debole e così lenta hanno difficoltà attenere quindi tutti i discorsi che si possono fare
Per il sostegno delle imprese dal punto di vista finanziario e di altri interventi sono spiccate perché una volta che poi le aziende chiusa e chiusa per sempre quindi anche nel dibattito
Sugli ammortizzatori sociali e per fortuna che ci sono però il migliore ammortizzatore sociale tenere in vita le aziende a questa che con rispetto dei lavoratori
Sul presente e termino solo dandovi qualche dato che però è interessante
Visto che l'Istat è diventata più veloce ma
Per meccanismi logici non può averli in tempo reale noi andiamo a guardare spesso i dati
Del Global refund cioè
I rimborsi IVA che vengono calcolati mensilmente in modo
Preciso per lui il dieci o quindici del mese dopo abbiamo i dati precedenti Vito la progressione di quest'anno ne abbiamo avuto
Rispetto a un anno due mila nove che sul due mila otto è calato del dieci per cento gennaio di quest'anno nel
Laccioli Index quindi parliamo di prodotti del lusso i nostri
Più dodici per cento febbraio più diciotto marzo più ventisei
Aprile più ventisette maggio più venticinque giugno più ventiquattro quindi c'è un
Certo appiattimento nell'oggi con questa percentuale media fin qui più ventidue per cento
Ecco evidentemente è una visione parziale perché sono
Evidentemente le vendite
Anche
Visitatori extra europee che vengono qui per turismo quindi per essa interessa
Al dottor Piccini o vengono per alzare però vengono in Italia e hanno anche la possibilità di comprare queste risorse quindi che la ripresa ci sia e certo che questa sia solutoria dei nostri problemi
è tutto da discutere ce la dovremmo mettere tutto per cercare di accelerare
Prendo gli ultimi minuti
Era parlare del futuro e esaminerete futuro da due punti di vista mercati e segmentazione del settore mercati
Prima nella
Pre conferenza stampa
Il viceministro Urso ha giustamente messo le imprese su un fatto credo che poi lo dirama mi tocca dirlo adesso perché se no non sono
Completo nella mia esposizione bisogna andare laddove i mercati cresca siamo a assolutamente d'accordo
Dobbiamo andarle il guaio è che il nostro Macrosettore è presente storicamente nella parte nord del mondo
Che è quella ahimè che soffre di più perché l'America lo sappiamo perché l'Europa comunitaria lo sappiamo perché l'intero giapponese lo sappiamo
Cioè sono tutti i deboli e sono quelli grossi ora io mi sono preso la briga di andare a vedere
I Paesi BRIC
Allora il Paese Britti e sono quelle poiché crescono anche se in modo diverso l'uno dall'altro
Hanno una quota sul nostro export che è passato nel due mila due dal tre virgola due per cento al sette virgola due quindi
Più che raddoppiato però signori restano meno del dieci per cento quindi il nostro dramma è andiamo senz'altro nei paesi
Che crescono però guai se non tengono i Paesi tradizionali perché se no non basta questa crescita
Questo per quanto riguarda i mercati quindi d'accordo sulla strategia però
Continuiamo a presidiare quello che ci ha portato fin qui
Parlando invece della segmentazione del settore
Uso la solita piramide che uno strumento un po'grezzo ma almeno spiega chiaramente le cose allora cominciamo dal basso della piramide il trapezio bello largo quello più
Importante come
Cifre e quantità ecco quello nel nostro settore l'abbiamo perso per sempre ma senza neanche tanti rimpianti l'orologio della storia non si ferma
Bisogna ovviamente
Dare ai Paesi che si chiamano Cina che si chiama Vienna anni India Pakistan eccitato tutti quelli che volete da quella parte del mondo un ruolo nei prodotti bassi standardizzati programmabili
Non dico di basso livello perché non sono tutti di basso livello ma con queste caratteristiche battaglia in questo ambito non vale la pena di farlo
Saliamo un attimo tra prezzo di mezzo ecco lì c'è ancora molto da fare
A nostro giudizio lì ci sono tre fattori strategici di successo il primo il prodotto il prodotto il prodotto lo cito tre volte ma non perché Presidente ha dato ma perché il prodotto vale più di tutto il resto
Il prodotto è la base del successo del made in Italy e anche laddove operiamo in quest'area dobbiamo basarci su una qualità intrinseca e creativa
Assolutamente di primo piano abbiamo due altri supporti in quest'area una è quella delle AA produzione di quantità limitate
Che i cinesi o quei paesi lontani non hanno interesse a fare quindi non lo fanno perché non hanno interesse a fare e il terzo il problema del tanto Marche la velocità al mercato
Mettete assieme questi tre elementi
E interrogate dice su come e dove produrli e vien fuori un sistema nel quale abbiamo parlato e c'era presente
Anche l'onorevole Urso nei giorni scorsi a Milano dell'Euromed in una zona a noi vicina
Qui diciamo all'Europa a ventisette e poi la pace che va dal barocco alla Turchia che può essere un'area importante per una prospettiva anche di
Svariate centinaia di milioni
Di
Abitanti e quindi potenziali consumatori oltre cinquecento dove si può andare a produrre in modo abbastanza competitivo e che può essere che in prospettiva un mercato di sbocco mi riferisco alla zona
Pan euromediterranee
Che permette a mio giudizio
Di essere
Più in equilibrio se non contrapposta all'area Asia dove io credo che vada
Riconosciuto a pagina tredici della rapporto sintetico cioè che è scritto che la Cina a aperto abolendo il novanta per cento
Dei diritti doganali connesse
Paesi fondatori Tricase ecco è bene che noi rispondiamo a queste cose aprendoci al nostro lavoro ultima considerazione
Quello che io rappresento cioè il made in Italy è alto
Cioè quel triangolino alto di eccellenza che è il nostro orgoglio ecco le
Noi l'abbiamo definito in un modo il bello ben fatto per differenza addio dall'accessori francese del lusso francese se voi prestate bene
La Francia e la parte del lusso per siamo la patria del bello per fatto
E perché
Siamo così ma perché abbiamo l'effetto Rinascimento alle spalle perché abbiamo una tradizione anche il PD capacità
Tecnologica applicativa se non di ricerca di base molto importante
Noi dobbiamo però perché
Questo funzioni non va scherzare con l'origine delle merci io lo dico spesso ai miei stilisti quando qualche volta hanno fatto i furbi
Producendo in Cina e fin lì nulla di male ma siccome non c'è l'obbligatorietà del marchio d'origine
Con l'idea che il brand molto italiano
Produzione cinese costi cinesi
Prezzi di vendita come in Italia questa è una furbizia che si paga perché i consumatori sono tutt'altro che
Ingenui lo sono sempre meno e quindi a un certo momento dicono o i valori hanno un senso o se no
Cinese per cinese vado a comprare le grandi superfici specializzato e questo della incertezza fatto male
Al
Made in Italy generale e alcuni stilisti particolari da qui il mio apprezzamento più presto arrivò Bedin obbligatorio extra europeo meglio
La strada maestra il futuro è
Mercati da presidiare
A nord andando poi a sud nel sud est per spingere al massimo le nostre capacità con l'aiuto dell'ICE con l'aiuto di tutti quelli che possono come istituzione contribuire a questo corso e soprattutto rigore nostro rimanendo fedeli a quelle che sono stati i valori dal nostro successo le nostre radici la manifattura italiana il medico
Vi è più possibile fatto invero
Nel nostro Paese grazie
Grazie mille Presidente per questa appassionata appassionato intervento sul made in Italy non c'è dubbio che il settanta per cento delle nostre esportazioni ancora oggi vanno a finire i nuovi paesi europei vicine a noi e che il sei per cento negli Stati Uniti quindi a settantasei siamo gialli però non c'è dubbio che noi vediamo crescere
Anche se
Le quote rimangono ancora relativamente basse le nostre esportazioni in tanti altri
Paesi
Grazie davvero per tutto quello che sta facendo caro Presidente
Per valorizzare e dare il massimo di visibilità quello che ormai è diventato il leggendario e mitico made in Italy ed ora c'è un settore interessantissimo quello dei servizi
E nel due mila e nove si può dire che i servizi hanno accusato una perdita di un rallentamento minore di quello delle merci cosa che è avvenuta per la prima volta negli ultimi dieci anni ed è per questo che abbiamo voluto chiederà Mauro Piccini
Amministratore delegato di Alpitour che quindi segue molto da vicino al problema del turismo voce molto importante anche per la nostra bilancia dei pagamenti
E
Di
Darci una sua testimoni
Grazie
Ma
Il turismo coglie tutte le opportunità che ovviamente coglie tutte le problematiche che si presentano immaginate che noi siamo abituati a frenate improvvise del nostro settore qualsiasi attentato accade
Ho uragano o o pur Cano propriamente inchiodati il nostro settore in una maniera che non accade in nessun altro settore voi immaginate che cosa è successo
Col vulcano è stato qualcosa di totalmente imprevedibile quello che accade con gli uragani quando ci sono gli uragani nel Golfo del Messico e qualcosa di imprevedibile come nel due mila cinque gli attentati in
Gli attentati in Egitto o lo tsunami quindi ci sono degli aspetti oppure l'immondizia a Napoli ecco ci sono degli aspetti che comunque il turismo recepisce così come le esibisce tutte le opportunità
Io il Alpitour
Tutti lo conoscono per la ghiaia il famoso e che quindi è rimasto nella mente un po'di tutti per l'aia IAI però è un gruppo turistico non è più un tour operator quindi a diversi brand nel settore del tuo
Peretti Inge quindi Alpitour Franco Rosso eccetera però anche una compagnia aerea una compagnia alberghiera e quindi un po'tutta che tutti i vari settori sono interessati interesse in tutti i settori del turismo sono interessati dalla nostra attività
Subito dopo il fallimento della Lehman Brothers ricordo un giorno nel quale noi abbiamo ricevuto negli alberghi di Roma la comunicazione di annullamento di tutti i Gruppi ti tutti i congressi che dagli Stati Uniti arrivavano a Roma
In quel momento lì abbiamo detto questo qui nel momento in cui Lepore che avevamo si stanno realizzando occorre intervenire erano due le strade razionalizzare sicuramente
Dall'altra accelerare gli investimenti investimenti soprattutto nel settore dell'UEPE e di tutti i sistemi e nel settore della qualità
Devo dire che questa permesso di chiudere un anno positivo sia in termini di fatturato che di massima marginalità per il nostro gruppo
Però restano dei sette delle problematiche importanti legate al turismo le anche perché il turismo come ha richiamato il dottor Boselli
Quando muovevo quando porta un ero nel nostro Paese nel muovere circa altri tre o quattro quindi è abbastanza importante il nostro settore anche per altri anche per altri settori
In questo momento in questi in questi primi quattro mesi abbiamo degli indizi positivi per
Il ritorno degli stranieri in Italia
Tutti i siti web bene e anche le compagnie alberghiera internazionali e tour operator internazionali
Dicono che nel nostro Paese in particolare Roma sta tornando come desiderio di viaggio al primo posto questa è una grande opportunità perché il turismo non è fatto di soldi
Non è è fatto da anche di irrazionalità e di desiderio quindi questo desiderio va assolutamente cavalcato in più il ritorno del dollaro a valori interessanti
Permette ritorno del mercato statunitense nel nostro Paese
Occorre però risolvere alcuni problemi problemi che sono legati innanzitutto agli imprenditori quando un settore ha dei problemi sono innanzitutto di chi quel settore di chi con quel settore civile
Non sono dello Stato del Paese in cui il settore si trova
Innanzitutto dipende dagli imprenditori e il far bene col far male
E poi ovviamente il contesto nel quale in per nel quale
L'imprenditore si trova ad operare
Sicuramente l'Italia non ha potuto ovviamente comprensibilmente fare alcune scelte che un po'ci si aspettava la crisi la affermate vede la riduzione dell'IVA o anche
L'intervento sul mercato del costo del lavoro nel settore turistico però
Ci sono queste problematiche ci sono problematiche che occorre accelerare risolvere alcune problematiche di monopolio
Nel nostro Paese fortunatamente il protezionismo non è stata la la scelta
Che imprenditori e
Politica affatto però ci sono piccole sacche di monopolio nel nostro Paese
Che quand'anche nel turismo si evidenziano di più faccio due esempi non sono una critica però sono una constatazione
Sugli aeroporti non l'aeroporto di Olbia blocca lo sviluppo della Sardegna perché c'è una situazione di monopolio la tratta Roma-Milano blocca lo sviluppo di altre compagnie aerei nel nostro Paese no sono due esempi
Però ne potremmo fare purtroppo molti altri questo qui ovviamente non è un aspetto
Da sottovalutare perché se davvero la crisi porta dell'opportunità deve portare anche la soluzione di questa opportunità voglio anche dire che durante la crisi
Dico un dato che sembra negativo però poi lo spiego perché non è negativo non è solamente negativo durante la crisi sono diminuiti gli stranieri nel nostro Paese quello che noi chiamiamo incammini invece
è diminuito meno lavorativo in e quindi gli italiani che sono andati all'estero
Teoricamente questo è un dato negativo ma non è così perché il cinquanta per cento di quell'auto Going produce fatturato intermediazione attività nel nostro Paese
Ora c'è un indizio che noi usiamo molto noi quando costruiamo i nostri bacetto abbiamo alcuni indizi che vogliamo tener presente no innanzitutto cosa accade quando ci sono i ponti no il pochi punti sono essenziali per capire veramente
Come è stato chiesto il viaggiatore se può partire non partire quando i ponti cadono bene
No se ci sono viaggiatori vuol dire che il desiderio di viaggio più forte della crisi economica no e devo dire che quest'anno i ponti erano pochi ma quelli che ci sono stati sono stati molto interessanti e questo qui è un indizio positivo nascosti
L'altro indizi Silvio
I ponti sono importanti sì ci sono i veri ingegneri dei ponti sono quelli che con due giorni di ferie fanno una settimana di vacanza no in Senato se la costruiscono bene quindi
Da questo punto di vista è un indizio positivo perché
Peter perché constatiamo che è più l'assenza di tempo in alcuni casi per partire questo anche negli altri Paesi europei che l'assenza di denaro comunque è un aspetto sicuramente interessante da cogliere
L'altro aspetto che
Il turismo vive anche un po'di luoghi comuni non si sente spesso dire ma tanto gli italiani viaggiano sempre vacanza ci vanno quale dove vado trovo tutto pieno ecco
Sfatiamo questo mito non è così però ci sono delle leve
Che permettono al settore di continuare a vivere no che sono
In qualche modo anche una forte credibilità che il nostro Paese avverso i nostri Paesi partner
Sia in termini di in Cummings che ha avuto luogo in via in questo ultimo periodo devo dire che è molto positivo il rapporto con la Russia con la Germania
Si è ricostruito un rapporto molto interessante e positivo che si stava stampando nel
Nel periodo pre-crisi a favori di Paesi come la Turchia o o anche l'Egitto grazie
Grazie grazie mille Presidente Piccini ed ora vorrei pregare il viceministro Urso di voler trarre le conclusioni da questa
Presentazione del rapporto ma non vorrei mancare di ringraziarlo ancora prima di tutto per aver seguito tutte gli interventi che hanno preceduto
Per l'impulso e il sostegno
Che presta da sempre all'Istituto per il commercio con l'estero
Ma anche per il ruolo fondamentale svolto
E nell'organizzazione nella guida delle numerose missioni imprenditoriale che si sono svolte
All'estero e proprio nel periodo più difficile di quest'anno devo dire che la missione in Cina
Chi ha visto oltre duecentoventi imprese italiane e quella in Brasile
A giugno scorso il Libardo in Giordania
Che hanno visto
Da parte delle imprese un livello di soddisfazioni tra i più alti il novantaquattro per cento sull'organizzazione sugli incontri avuti in queste riunioni
Debbo ringraziarlo molto per questo ma anche per il piano dell'Africa
Che dobbiamo alla vice Ministro Urso che da due anni a questa parte ci spinge a utilizzare sempre di più i nostri mezzi
In
Aree geografiche come quella dell'Africa subsahariana che anche nel corso dell'anno più difficile due mila e nove ha visto la realtà una crescita economiche importanti
E a partire da lunedì e martedì prossimo il Vice Ministro guiderà una nuova missione imprenditoriali in Camerun vorrei proprio ringraziarlo molto per l'attenzione e l'impegno straordinario e soprattutto l'aiuto che presta all'ICI
La prego viceministro
Sono solo alcune
Brevi considerazioni finali
La prima la crisi è stata più grave del previsto
Ma anche più breve del previsto
è stata più grave rispetto a quella del ventinove
Ma è stata più breve rispetto a quella del ventinove
è stata più grave perché il mondo oggi e ancor più globalizzato interconnesso di quello di allora
E quindi il virus si diffuso velocemente colpendo tutti in maniera drammatica soprattutto nostro cedente è stata più breve di quella di allora perché a differenza di allora
Non abbiamo utilizzato
L'arma negativa del protezionismo anzi abbiamo rifiutato le è respinto le sirene del protezionismo
Allora il mondo imbocco quella strada del protezionismo l'Europa con il mondo
E la crisi allora si prolungo nel tempo diventando da recessione depressione economica stavolta quell'errore fatale non è stato imboccato anzi
L'Italia l'Unione europea il mondo ha cercato di frenare ogni tentazione laddove si proponeva
E di conseguenza la crisi dalla crisi si è usciti e si è usciti più in fretta
L'Europa ha pagato un costo maggiore degli altri della crisi anche perché
Ha avuto nel momento più acuto della crisi uno svantaggio competitivo monetario evidente a tutti
Con il massimo apprezzamento dell'euro che questo certamente a
Avuto conseguenze dirette sulle sporto europeo e italiano
Devo aggiungere che a differenza di allora sia usciti più velocemente della crisi
Perché a differenza di allora altri protagonisti sono emersi in tutta evidenza
Allora la crisi si è manifestata nel mondo di allora che era l'Europa e l'Occidente e li sostanzialmente e ristagna oggi dalla crisi si è usciti
Più in fretta anche perché altri protagonisti
Sono
Riusciti a trainare l'economia mondiale soprattutto in Oriente e nel sud del mondo
Quindi questa non è soltanto una crisi
E non va letta come una crisi
Ma è non è soltanto una fase recessiva e non Valletta solo come fase recessiva è un'autentica rivoluzione globale che cambia
Le direttrici di crescita del mondo
Ciò si evidenzia soprattutto
Individuando imbonimenti dei due più grandi
Parte delle globali delle due più grande economia
La Cina lo scorso anno a investito quattrocentottanta miliardi di dollari non più nel sostegno alle imprese esportatrici ma negli incentivi ai consumi interni
E i paesi intorno alla Cina che sino ad allora si proteggevano alzando barriere di vario tipo nei confronti della forza dirompente dell'impressi cinesi
Hanno velocemente anche essi cambiato strategia abbattendo
Ogni barriera nei confronti della Cina per utilizzare la crescita dei consumi interni cinesi
La Cina non è diventata soltanto il più grande Paese esportatore e diventato soprattutto l'economia di consumo che cresce di più nel mondo
Il secondo indicatore ci viene da radicale cambiamento della politica americana che non spera più soltanto nella crescita dei consumi interni
Macché puntate con decisione soprattutto nella crescita delle proprie esportazioni
Il piano del Presidente Obama di raddoppiare l'export americano nei prossimi cinque anni ci deve essere un insegnamento
Il mondo non cresce più nel nord o ma crescerà soprattutto nel sud e in Oriente
I consumi non cresceranno più soprattutto in Occidente ma soprattutto in Oriente e nel sud del mondo
Negli ultimi tre anni trenta milioni di
Brasiliani sono passati dalla povertà al benessere
E tanto più sogni milioni di cinesi ed indiani che diventano consumatori potenziali anche del made in Italy
Di conseguenza bisogna cambiare radicalmente le direttrici di crescita delle nostre esportazioni
Non più soltanto soprattutto nell'Europa in Occidente ma vi è più sempre più in Oriente nel sud del mondo e peraltro i dati ci dimostrano che già questo sta avvenendo
Nel cresciamo di più
In Cina in India in Brasile
Nell'Africa mediterranea nel Medio Oriente nell'Africa subsahariana
Nel sud est asiatico laddove anche lo scorso anno abbiamo aumentato le nostre quote di esportazioni mentre l'abbiamo ridotte
Nel nostro Occidente
In più da aggiungere cosa possiamo e dobbiamo fare a livello europeo incoraggiare
La realizzazione di accordi bilaterali con le aree che crescono
Per abbattere anche noi le barriere nei confronti delle aree e dei Paesi emergenti
E quindi
Io indico soprattutto cinque accordi di libero scambio
Che ne dobbiamo realizzare ovviamente come Unione europea nei prossimi mesi comunque nei prossimi immediati anni e velocemente
L'accordo di libero scambio con la Correa che dà e quei dati ci dice che il Paese che sta scalando più velocemente le proprie spese posizioni perché il Paese occidentale tra virgolette più vicino alla Cina
L'accordo di libero scambio con l'India
Che è uno dei partner su cui dobbiamo puntare perché insieme la Cina è quello che accrescerà di più i propri consumi interni nei prossimi anni
L'accordo di libero scambio con il Mercosur
Certamente con il Brasile ma anche gli altri Paesi del Mercosur comincia a diventare interessanti
Nei primi
Cinque mesi di quest'anno l'export italiano è cresciuto di oltre il cinquanta per cento nei confronti del Brasile queste che la direttrice di marcia
L'accordo di libero scambio con i paesi del Golfo
Che sono l'aria potenzialmente più interessante soprattutto per i prodotti di più alta qualità
L'accordo di libero scambio col sud est asiatico che ha già realizzato sia la Cina che l'Australia
Questi cinque accordi libero scambio su tutti sono quelli di nostro prioritario interesse
Per aumentare le potenzialità di crescita delle nostre esportazioni in quelle aree che sono anche le aree oggi più protette
Quei dazi più alti e che gli ostacoli non tariffari più stringenti
Per noi e prioritario che queste barriere cadano e indichiamo all'Unione europea queste direttrici di marcia
A livello interno
Noi cresciamo ormai da quindici anni soltanto quando crescono le nostre esportazioni
Con un ritmo pari sostanzialmente a cinque a uno
Lo scorso anno abbiamo perso venti punti di export di conseguenza abbiamo perso cinque punti zero uno di PD
Ma
In positivo e quello che è accaduto negli ultimi quindici anni
Quest'anno noi pensiamo di cresce dell'otto per cento in export di conseguenza potremmo crescere anche più del punto e mezzo dipinti
Dipende ovviamente di quello che accade anche dei consumi interni visto che le nostre esportazioni ma era presente o no
Poco più del ventidue per cento del PIL nazionale quindi ogni cinque punti di crescita nell'export tu un punto circa di crescita nel PD
è vero
Che non si può vivere solo di esportazione perché
Nessuna economia vive solo di esportazione e che quindi bisogna anche fare le riforme in termini strutturali
Per rilanciare i consumi e la crescita interna
Ma mentre e più facile e più veloce intercettare la crescita altrui che comunque c'è
E più difficile e più lungo stimolare la crescita interna che ha bisogno di
Che ha bisogno di profonde riforme strutturali per essere attivate
Una su tutte quelle
Derivanti dalla fenomeni demografici
Ne abbiamo il più basso tasso di natalità e più alto indice di vecchiaia al mondo dopo quello del Giappone
E prima di Kyoto inviare questa tendenza ci vuole del tempo
Di conseguenza io consigliere suggerisco al mio Governo e al mio paese
Di fare quello che sta facendo Obama chi ha meno bisogno di noi della crescita e l'esportazione
Di puntare a un piano strategico straordinario per raddoppiare la velocità di crescita e le nostre esportazioni puntando soprattutto e non solo sui mercati e sulle aree emergenti
Per raddoppiare la veloce la decrescita del nostro PIL e che ancora insufficiente ancorché sia
Nella prima parte dell'anno più veloce di quello di altri Paesi europei
E nel contempo di realizzare le riforme interne quelle in campo delle liberalizzazioni quelli che riguardano il welfare il sistema pensionistico e le opportunità dare più giovani
Per
Mettere in moto la macchina interna che ha tempi medi lunghi però vere conseguenze positive ma chi è assolutamente necessario realizzare se vogliamo tornare a crescere in maniera più adeguata allo sviluppo del economia mondiale
Appunto per questi motivi io avevo suggerito anche una riforma globale del sistema dell'internazionalizzazione perché
è importante per noi e per farci capire dagli altri
Avevo suggerito di accorpare in un'unica S.p.A. i sette le sette realtà che oggi opera nel campo dell'internazionalizzazione
Alcuni bene ancorché possono migliorare mi riferisco soprattutto alla Simest e per il supporto e finanziamento
E all'ICE che deve ridurre i costi di funzionamento che oggi sono
Spropositati rispetto a quella della promozione dell'export
Ma mi riferisco soprattutto agli altri enti e società che agiscono in maniera
Poco adeguata ai propri fini o io addirittura in maniera inadeguata rispetto i fini gli strumenti che devono porre e che sono diventati superflua alcuni casi controproducente
Senza mezza
Parole
Lo dico con chiarezza io non capisco cosa serve oggi l'ENIT se
Tutte le risorse che esso ha
Siano rivolte soltanto al proprio funzionamento al pagamento degli stipendi
E delle sedi all'estero non avendo più risorse per la promozione turistica
Forse e meglio adeguare accorpando tutto in un unico società che promuova
Il territorio e il prodotto italiano all'estero o cosa serve Buonitalia che ha risorse pari a quella dell'ICE per la promozione
Mi sembra che ci sia uno squilibrio tra i cinquanta milioni di euro che a Buonitalia per la promozione del settore agroalimentare e cinquantaquattro milioni di euro che all'ICE per la promozione di tutti i settori produttivi del Paese
Compreso l'alimentare
Forse mettendo insieme le risorse
E utilizzando al meglio si possono ottimizzare i risultati peraltro lo stesso Ministro per l'agricoltura Galan ha denunciato gli sprechi di Buonitalia chiedendo me lo scioglimento
Aggiungo cosa servono Finest e Informest oggi
Vent'anni dopo la coda il muro di Berlino
Quando quelle aree non sono più le aree di frontiera sono nate come legge sulle aree di frontiera Meale aree di cerniera
E intervengono soprattutto in aree che non sono più estranea all'Unione europea ma interni mercati interni europee quindi loro strumenti sono inutilizzabili
Forse perché hanno
Dieci consiglieri di amministrazione e ventotto dipendenti la finestra
Dieci consiglieri di amministrazione venticinque dipendenti di Informest un consiglio di amministrazione ogni due dipendenti e mezzo
E gran parte delle risorse che lo Stato ha destinato a questi strumenti depositati in banca da cui si hanno i tassi di interesse
Su cento sessantasei milioni di euro li ha dati dallo Stato alle Regioni che hanno questi enti credo che ne siano stati impiegati ottantasei milioni dopo vent'anni
Credo che una riforma radicale sia necessaria e ho proposto che continuo a Vieste di quest'idea di accorpare unica S.p.A.
A controllo pubblico chi ha quindi l'obbligo di un bilancio in pareggio tutti gli enti e le società che opera nel campo dell'internazionalizzazione affinché nel mondo quando ci si rivolga a una strumenti italiano si sappia con chi si parla
Mi chiedo come si traduca e niente in Cina
Come si traduca dice in Cina come sito Agudo alla Simest e o finestre in cinese o indiano
Forse c'è bisogno anche di una semplificazione di una modernizzazione del linguaggio
Affinché il cinese sappia chi dice Simest e Finest ed Informest siano strumenti dell'internazionalizzazione italiana
E proprio perché dobbiamo supportare i nostri imprese nei Paesi emergenti io credo che realizzare un'unica società di fatto un unico sportello per la promozione del prodotto
Del territorio e quindi del turismo
Dell'impresa e quindi il supporto finanziario
Sia lo strumento migliore per
Penetrare
Con velocità
E supportare con efficienza nei nostri impresa e la nostra nuova grande sfida perché noi dobbiamo ora radicalmente cambiare
Le direttrici di crescita del nostro export per conquistare i nuovi consumato del mondo che non stanno più in Occidente
Ma che sono in Oriente nel sud del mondo e li dobbiamo necessariamente intercettare i loro desideri con un prodotto sempre maggiore di qualità e di innovazione quale certamente
E sempre più lo sarà il prodotto italiano buon lavoro a tutti
Grazie mille viceministro per queste osservazioni conclusive
Più politiche rivolte al futuro
Vorrei
Di nuovo ringraziare
Coloro che hanno partecipato alla redazione di questo rapporto la professoressa Giovannetti Paolo Celeste tutto il gruppo che ha collaborato ringrazio molto Fabrizio Onida
Per l'aiuto la l'assistenza che ci presta in tante occasioni
Dire quanto sono grato anche i vari servizi dell'ICE che hanno contribuito alla stesura di alcune parti del rapporto a cominciare dal direttore generale e i capi dipartimento
E ringraziare ancora tutti presenti per essere stati qui nella presentazione di un rapporto che
Costituisce un po'la bussola e le linee di tendenza per coloro che esportano e desidero esportare sempre di più
Grazie molto anche
Alle due testimonianze aziendali
E ai rappresentanti della stampa così numerosi oggi grazie mille