Massimo D'Antona. Lavoro, diritti, democrazia. In difesa della Costituzione - presentazione degli scritti scelti a cura di Federica Serra (Edizioni Ediesse)

Ai
Due capitoli
No
O
Oggi
A undici anni dalla morte del presentiamo
Una serie di iscritti perché i volumi sono sette antimafia Maugham torna per iscritti
E parto muta alcuni capitoli rapporto con la Costituzione con le riforme istituzionali il pubblico impiego
Era questioni relative alla precarietà
Con un lavoro
è stato preparato comma
Aiuto prima dipendente del gruppo del Senato Federica Serra
Che
Giornalista che non ha mai conosciuto Massimo D'Antona
E
Non aveva mai letto
Per i tecnici
E per renderli appunto
Da un lato
Accessibile anche un mondo che non ha conosciuto quel periodo quelli veri storie ma d'altro lato anche
Per vederlo con occhi diverso
Oggi presentiamo è presente il Presidente del Senato
Che non è ringraziamo Schifani
Chiamami che offriamo
In modo profondo il comma otto affetto
Sia per
Le cose che ha detto oggi
Nel trentesimo
Anniversario nel quarantesimo anniversario
Della promulgazione dello Statuto dei lavoratori della legge trecento sia perché l'anno scorso dieci anni dalla morte
E Massimo D'Antona ci fu una seduta solenne del Senato per ricordare
Per le parole che ha detto l'anno scorso ma per le parole che ho voluto dire anche oggi
Lo ringraziamo
Abbiamo
Come il protocollo presepe
La parola ringraziandolo con molto attento
Gentili autorità
Lentini ospiti di questa splendida sala
Con viva commozione che sono qui oggi a commemorare Massimo D'Antona
Ucciso vilmente cinquantun anni nel venti maggio del novantanove in via Salaria Roma dalle nuove Brigate Rosse
Rivolgo innanzitutto un saluto affettuoso alla moglie Olga e alla figlia Valentina
E brutale assassinio di D'Antona avvenuto undici anni dopo quello di Roberto Ruffilli
Dall'inizio ad una nuova fase del terrorismo pesa a colpire uomini di grande levatura morale e professionale determinanti per la stagione avvenire
E impedire così quel processo di cambiamento che si intendeva avviare nel mondo del lavoro
In sede Ezio Tarantelli a Marco Biagi Massimo D'Antona apparteneva infatti alla scuola prestigiosa dei più grandi giuslavoristi italiani impegnati nelle istituzioni
Giuslavoristi che hanno pagato con la vita il proprio impegno per realizzare una compiuta riforma del mercato del lavoro
Ed un'effettiva tutela dei diritti dentro la cornice della solidarietà e responsabilità dei comportamenti e delle scelte individuali
Convinto sostenitore della linea costituzionale e cioè dell'idea che nella stessa Costituzione risiedono i principi fondanti dei diritti dei lavoratori
D'Antona si formò la scuola nella Consulta giuridica e la CGIL di cui faceva parte della rivista giuridica del lavoro
Allievo di Renato Scognamiglio Danton aveva insegnato diritto di lavoro anche all'Università la Sapienza di Roma proprio nello stesso Dipartimento che fu di Moro e va sciolta
Vi è un filo rosso che unisce le storie dei testimoni della nostra Italia che vissero lavoro unico umanità come servizio per gli altri
E con generosità interpreteranno la loro libertà come strumento per la libertà di tutti e per la democrazia dell'intera comunità
Tra i fondatori della rivista il lavoro nelle pubbliche amministrazioni Danton ha lasciato il segno le proprie idee del proprio pensiero moltissimi articoli monografie appunti
Proprio oggi in Senato ne viene presentata una sapiente selezione curata da Paolo Nerozzi dal titolo lavoro diritti democrazia
Uomo mite ed ironico raffinato giurista e professore preparato D'Antona seguiva con attenzione il mondo accademico e le istanze provenienti dai giovani
Si considerava verso i giovani quasi in un debito ideale come se loro destino non fosse in alcun modo separato dall'impegno e dalla generosità umana culturale e intellettuale dell'Europa
La vera innovazione era per lui la garanzia e non per un limite per la loro crescita e la loro realizzazione
Si impegnava a servizio delle istituzioni ricoprendo numerosi importanti e delicati incarichi prevalentemente presso il Ministero del lavoro e quello dei trasporti
Di questo ultimo fu anche Sottosegretario
Definito il vero stratega del patto sociale del nuovo accordo c'è fra Governo imprese e sindacati per il rilancio dell'occupazione insieme a Tiziano Treu aveva creato nuove regole sul complesso tema dello sciopero nei servizi pubblici
L'altro non è stato uno dei padri della riforma del pubblico impiego ultimata due anni dopo la sua morte con l'emanazione del decreto legislativo trenta marzo due mila uno
Sull'ordinamento del lavoro nelle amministrazioni pubbliche
Sosteneva con forza l'effettività del processo di privatizzazione del pubblico impiego anticipando le necessità che sarebbero messe negli anni successivi di fronte alle sfide del mercato globale della competitività a livello mondiale
Affermava che si era dato rilievo eccessivo al mercato rispetta i diritti sociali contrariamente a quanto contenuto nella nostra Costituzione
Con grande lucidità e lungimiranza guardava al futuro dei cambiamenti negli assetti mondiali che avrebbero mutato definitivamente gli scenari del mondo lavorativo
Affermava infatti
L'idea europea e superare il welfare risarcitorio e puntare a migliorare le chance delle persone del mercato del lavoro
In primo luogo ma non solo delle persone giovani anche sostenendo nel reddito e leggendo così la famiglia da una funzione redistributiva che oltretutto assegna alla stabilità dell'occupazione del capo famiglia un valore abnormi
Pensiero questo ancora oggi di grandissima attualità
Non si può più difendere ad ogni costo il posto di lavoro sosteneva ancora ma occorre arrivare a una maggiore attenzione alla figura del lavoratore alle sue possibilità concrete
Il diritto al lavoro non è circoscritto alla mera occupazione ma è un diritto della persona che non comporta nella certezza di avere un lavoro grazie all'intervento dello Stato né in virtù di un regime di stabilità
Esso consiste invece delle garanzie di uguaglianza delle persone rispetto al lavoro disponibile
Sono molti gli spunti di interesse di modernità del suo pensiero che ritroviamo anche nel libro oggi presentato
La crisi di identità del diritto del lavoro a seguito della globalizzazione rendeva urgente ripensare a un diritto del lavoro diverso proiettato in una dimensione sovranazionale
Capace di tutelare le nuove figure lavorative e non solo gli occupati stabile subordinati in grado di guardare al lavoratore come persona e non solo astrattamente
D'Antona si spingeva oltre immaginando l'esempio un diverso ordine pubblico internazionale fra mercato stato in comunità
Affermando la necessità di abbandonare regole anacronistiche per poter competere a pieno titolo e imposizione di vera uguaglianza nel mercato del lavoro dell'Unione europea
Sono riflessioni che rivestono grande attualità e che contribuiscono ad individuare quelle soluzioni innovative Idone a ridare slancio e competitività all'economia italiana ed europea
Ezio Tarantelli Marco Biagi Massimo D'Antona sostato piena sono stati pianeti di quelle idee coltivate con grande intuito e con grandi è formidabile proiezione verso il futuro
Per questo la presentazione del libro di Paolo Nerozzi ma sono significato che va oltre la raccolta così mirabilmente individuata di alcuni scritti di questo sobrio e grande servitore dello Stato
Che poneva le sue conoscenze del suo magistero di docente universitario a servizio del proprio Paese
Oggi più che mai la lezione di uomini come Massimo D'Antona per essere di incitamento per completare quella riforma del mercato del lavoro necessaria ridare slancio e competitività al nostro Paese
La vita di Massimo D'Antona è il segno di una speranza che non si spezza neppure di fronte alla morte
Il suo pensiero i suoi affetti la sua umanità senza ipocrisie una umanità integrale giusta solidale vivono oggi non ricordo che non si spegne ed è già memoria
Le morie dell'impegno ma innanzitutto memoria di un uomo capace di amare e farsi amare
Allora Massimo D'Antona e a chi più di altri Conselve custodisce il segreto il sentimento di una vita vissute insieme
Tutti noi siamo debitori e il Paese oggi rivolge la propria riconoscenza e la propria gratitudine grazie
Prima di dare la parola a
Capogruppo il Presidente Anna Finocchiaro io volevo abbracciare a nome di tutti Olga che è presente
Fra di noi ma
Come noi ben sappiamo che la conosco da tanto anni
Parla di altre cose a nome dell'oggetto di cui oggi stiamo discutendo un abbraccio
Sono stata lì era di Massimo D'Antona all'università di Catania
Ho dato con lui un esame e quindi è particolarmente significativa per me questa occasione commessi come le altre occasioni
Nelle quali ricordiamo Massimo D'Antona e ricordiamo il suo lavoro diceva il Presidente Schifani che faceva riferimento alla discussione che oggi si è svolta in Senato
Ah celebrazione del quarantesimo anniversario dello Statuto dei lavoratori
E io vorrei partire da cui e partire anche da quella concezione che Massimo D'Antona aveva del diritto al lavoro
Per svolgere un ragionamento sul tempo che assistette la emanazione dello Statuto dei lavoratori e del tempo Bellocci
E Massimo D'Antona non intendeva il diritto al lavoro esclusivamente come il diritto di lavorare ascritto alla persona sociale sebbene
Già questo diritto non solo occupi così importante posizione nella nostra Costituzione ma appaia agli occhi di noi tutti oggi così importante
In realtà e il diritto del lavoro il diritto al lavoro per Massimo D'Antona
Consisteva in quella garanzia dell'uguaglianza formale e sostanziale delle persone rispetto al lavoro disponibile
Un'uguaglianza che significa equilibrata concorrenza tra le persone sicurezze rispetto agli abusi legati a qualità personali sia nel mercato del lavoro sia durante
Il rapporto di lavoro
E questa stretta strettissima connessione tra il diritto al lavoro il diritto all'uguaglianza formale sostanziale che mi ha
Sempre colpito nell'opera di
Di Massimo D'Antona questa
Capacità di
Declinare il diritto al lavoro nell'accezione che gli è propria e che è stata proprio della cultura riformista che ha costruito lo Statuto dei lavoratori
E che rende come è ovvio
Il diritto al lavoro diritto ricco e complesso e che mostra mille facce tutte legate
Alla libertà dell'essere uguali e non mi sento di dirlo
Altrimenti la pertinenza del diritto al lavoro
Con
Il diritto all'uguaglianza e il grande pregio e la grande forza l'eccellenza direi dello Statuto dei lavoratori così come
Peraltro Massimo
Da Antonello a descritto e tante volte e la corrispondenza con quell'idea di complessità che il diritto all'uguaglianza nel nostro ordinamento costituzionale
Non un'uguaglianza formale come semplice uguaglianza dei soggetti ma un'uguaglianza che si fonda
Sulla diversità dei soggetti sulla necessità di rimozione degli ostacoli su una uguaglianza costruita nella libertà e nella autonomia dei soggetti
E lo Statuto dei lavoratori e il modo con il quale i diritti dei lavoratori vengono descritti tutelati e
Ci associamo a dire in qualche misura scoperti
Esattamente corrispondente a quelle idea di complessità e strettamente pertinente all'idea di quegli Anza formale e sostanziale che vollero i costituenti e D'Antona
Su questo molto scritto perché aveva visto ed esplorato questa complessità
Guardate non è un caso che ancora oggi su questioni che sono affrontate nello Statuto dei lavoratori e sulle quali tanto c'era scritto ascritte cioè insegnato Massimo D'Antona
Queste questioni siano ancora questioni dell'oggi del dibattito politico dell'oggi mi riferisco della questione che riguarda la partecipazione dei lavoratori destini dell'azienda mi riferisco alla questione della rappresentanza
Sindacale in tutte le sue declinazioni mi riferisco al lavoro peraltro di Massimo D'Antona sulla rappresentatività nel settore pubblico
Questioni sulle quali peraltro esistono in Senato delle proposte le abbiamo presentate noi come Gruppo del Partito Democratico e sulle quali mi augurerei che presto il Senato cominciasse a discutere
E quello che colpisce
Nello Statuto dei lavoratori e che rappresenta lo dicevo le eccellenze non è soltanto
La sua complessità nell'esplorare il diritti dei lavoratori ma anche
Il suo essere il sistema
Il suo essere sistema compiuto non frazionabile anzi molti di noi ricorderanno come lo Statuto dei lavoratori arriva in una stagione riformista
Della politica e della politica legislative in questo caso che
Sette forte la necessità di assumere in un unico corpo lo Statuto dei lavoratori
E ti riassumere in un unico corpo una quantità di legislazione frammentata sporadica e
Diversificata che come dire rendeva difficilmente governabile meglio addirittura talvolta difficilmente configurabile i diritti dei lavoratori intesi come soggetti
Nel modo con cui soggette persona umana è usato appunto nella
Costituzione
Ma non si trattava appunto soltanto di una scelta di politica legislativa al fondo di quella scelta di politica legislativa c'era il ne ha forte che il diritto
Al lavoro il diritto dei lavoratori i diritti dei lavoratori
Non erano frammentata quindi frantumava piglio ne erano suscettibili di una verifica ogni volta parziale
Oggi è il tempo della frammentazione
E i
Mi permetto di dire che proprio per questa ragione il tempo di ribadire la forza delle intuizione che sostenne lo Statuto dei lavoratori
Il tempo della frantumazione non soltanto nell'appariscenza della frantumazione delle forze sindacali talvolta anche spesso perseguita
Per fini che sono fini di natura squisitamente politica e che non attengono però lasciatemelo dire al bene del Paese al bene della Repubblica questa è la mia opinione
Ma è anche il tempo della frantumazione della legislazione per cui si decide oggi sullo sciopero nei servizi pubblici di trasporto e domani si decide con i pro vedi menti Brunetta sul pubblico impiego e il giorno dopo ancora si ragiona sull'arbitrato e ancora e ancora e ancora una frammentazione che non giova a mio avviso
Alla modernizzazione del sistema all'adeguamento del sistema rispetto alla lealtà realtà che cambia ma che rischia di scindere la forza
Dell'uguaglianza nel lavoro dei soggetti e di farli
Parte di frammenti che appunto smarrisco no la loro forza complessiva e la forza della loro rappresentanza
E ancora quanto di moderna cioè nel pensiero di D'Antona questo librone da ragione
Finalmente direi su altre tre questioni su altre due questioni delle quali
Troppo poco e troppo male secondo me si parla nel dibattito pubblico italiano le questioni che attengono alla differenza di genere nel lavoro le questioni che attengono alla relazione tra giovani e gli anziani
Sul mercato del lavoro quest'ultima questione affrontata
In una maniera che
Come dire
Svela pienamente la frammentazione anzi direi quasi la necessità di eliminare gli uni per far sopravvivere i diritti degli altri ci sarà posto per il lavoro e per le pensioni dei giovani solo se gli anziani andranno via del mercato del lavoro soltanto se i diritti degli anziani
Verranno ridimensionati
Certo non poteva immaginare Massimo D'Antona eppure l'aveva previsto qualcuno ha ricordato poc'anzi mi pare il Presidente Schifani ha fatto bene la grande attenzione di massimo rispetto e grandi processi di globalizzazione l'intuizione modernissime che è per rispetto
Agli effetti che avrebbero potuto avere sul mercato del lavoro però certo
Non si occupò del lavoro dei migranti questione che troppo spesso sparisce anziché sparisce del tutto direi salvo quando il lavoro nero sfruttamento
Schiavismo dalla discussione pubbliche che invece meriterebbe una grande grande attenzione
Io penso che rispetta tutte queste questioni lo Statuto dei lavoratori ancora molto da dire sennò nella sua ecco vorrei essere chiara
Se non nella letteralità di ogni disposizione alcune delle quali possono svelare
Per il tempo moderno in insufficienza ma nella forza del pensare che il diritto al lavoro e i diritti dei lavoratori
Non possono essere scissi mille fermenti che si ricompongono di volta in volta e troppo spesso non tutti insieme
Qualcuno ha ricordato oggi in Aula è stato il Ministro Sacconi
La storia dello Statuto dei lavoratori
Nello stesso Ministro Sacconi che non c'è una riforma dello Statuto
Dei lavoratori per delega
Mi auguro che non sia così
Mi auguro che non sia così se noi oggi siamo a celebrare qua lo Statuto dei lavoratori e perché non è stato così con lo Statuto dei lavoratori
E qualcuno ha ricordato anche il fatto le vicende parlamentari e politiche che lo assistette davvero il Partito Comunista Italiano non voto quel testo
Non lo voto perché non era capace non era possibile non era il tempo per essere pienamente un partito riformista
Non lo voto certo si astenne non voto contro
Ma fare derivare da questo come ho già fatto il Ministro Sacconi
Evita commenti che oggi affollano il dibattito sullo Statuto dei lavoratori sullo Statuto dei lavori sulle politiche del lavoro
Una compiacenza nei confronti nell'esasperazione diciamola così e lo dico per adoperare un una parola che oggi il ricorso ad un dibattito in Aula
Una se spera un'esasperazione un'attenzione una violenza che poi condusse
Ai crimini compiuti dal terrorismo
E alle vittime tra cui Massimo D'Antona a me pare una aberrazione non solo un'aberrazione permettetemelo di dire anche un'aberrazione indecente
Lo dico perché
Credo che possibile intendersi soltanto se parliamo tutti delle stesse cose mai conosciamo la storia di quegli anni la conosciamo bene la conosciamo dovunque siamo collocati adesso
E sappiamo quale argine contro le forze del terrorismo riuscirono a sviluppare partiti forze sindacali
Lavoratori in carne e ossa che vivevano su di sé come oltraggio la violenza
Terroristica ricostruirla oggi in maniera spiccia e approssimativa così come è stata ricostruita
Nell'Aula del Senato dal ministro Sacconi non fa onore né
Al ministro stesso e neanche a questo affanno che oggi ci portiamo di riuscire a costruire
Sulla sia della tradizione nella difesa forte dello Statuto dei lavoratori qualcosa che assomiglia all'eccellenza di quel testo
Per quanto riguarda la valorizzazione del dignità del lavoro e dei diritti all'uguaglianza di tutti i lavoratori
Insomma brevemente io per la prima parte mi chiede gentilezze appurato
Con me anche la scelta
Degli articoli
Affronteremo alcuni temi anche perché fa parte del dibattito
Di questi mezzi e
Eccher forno stimolo per il lavoro sia parlamentare che sociale
La Costituzione come bussola
è un riferimento nel titolo alla Costituzione
A quell'articolo uno comma quattro articolo tre
Che sono stati
Per anni per decenni
Proventi di riflessione
Di Massimo Mori ne abbiamo tratto alcuni dei molti iscritti quelli che
Non solo ci pareva proprio attuare chiede che ci pare poco più profetici più
Più per il futuro nemmeno per l'Occidente
E qui c'è un primo questione il lavoro senza aggettivi il lavoro Monica pone
Il lavoro Chiatante forme per esprimersi anche autonome ma il
E il lavoratore comunque
Situato come soggetto come persona
E l'apicoltura articolo tre
Sono il punto importante
Per la riflessione Piozzi
Ministro abbia detto la Presidente Finocchiaro
Ministro oltre travolgere la storia
Non mi risulta che il Trentino lama Ganapini fossero di un altro partito il Partito comunista della CGIL appoggio
Addirittura non solo a Porto cambia un segretario
Su quella
Su quel proprio sul tema dell'unità sindacale e quindi anche del dottor Pinto dei lavoratori
Con la nuova maggioranza che vide socialisti il Vittorio Foa Bruno Trentin Sergio Garavini assieme a cui aggiungiamo l'arma che fu eletto
Poi il Segretario ha compresso diceva qui insomma vere perché leggessero la storia insomma ma
La Costituzione per Mocci facciamo una fase di riforma
E si tuffa doganale
Così si dice
E Massimo ragionava non Mocci
Alla fine degli anni Novanta sulla rappresentanza la democrazia la rappresentatività delle forze sociali
Se ne sta discutendo in questi giorni in queste settimane il problema posto dal cinque associazioni da piccole e medie industrie
è un problema che riguarda il mondo del lavoro ma riguarda anche il mondo dell'impresa e più
In generale riguarda la come la rappresentanza sociale si è articolata la nuova dimensione delle riforme dentro
Dentro
A un cambiamento epocale
Riguarda perfino l'associazione di consumatori dell'associazionismo
Tutti e ciò che partecipano alla costruzione della democrazia
E questo è il punto che giustamente come partito abbiamo appunto porre
Quando si discuterà ex sedi scusate la riforma istituzionale
Alla rappresentanza sociale
Riguarda
Anche una legge
Una legge che possa permettere a chiunque
Di sapere come vengono eletti rappresentanti dei lavoratori qual è il suo modo effettiva rappresentatività
Una delle cose che è passata purtroppo dimostra dopo intanto osservata nonostante le battaglie che sono state fatte
Nelle Commissioni dal gruppo e che ha posto la CGIL è che con questo collegato si afferma la rappresentanza territoriale
Non più generale serve una legge
CGIL CISL e l'hanno detto che sono d'accordo su un accordo che hanno fatto che fra potabile in legge
Si faccia ma ci vuole una legge di sostegno
Perché questa è una villa
Intuizioni ultime di Massimo passivo fece due articoli alla fine uno su questo
Dicendo sì va bene la concertazione ma poi ci vogliono leggi di sostegno polemica foca fese evitare il secondo articolo in polemica con tanti e come è stato attuale del ventitré luglio
Del
Di due anni fa
Sul ruolo del Parlamento
E della concertazione ci hanno se il Parlamento ha un ruolo sovrano deve decidere prima e dare prima al mandato al Governo poi il Governo tratta cose Papetti enunciato in cui
Si ratifica la libertà ma prima
Nel definire le linee nel definire
I termini del mandato che il Governo l'esecutivo dell'area
Anche questo è un dibattito attuale attualissimo
E poi
Del applica l'articolo trentanove lo applica nel pubblico
E riflette lo voglio dire perché
Oggi sono un po'per sull'altro
Qui non ne usciamo in corso di storia e per i senatori perché anche sull'articolo quarantasei e rivendica con
Caparbietà
La scelta che il una parte della sinistra fece nella Costituzione dell'articolo quarantasei
E la partecipazione Rodolfo Morandi Lelio Basso gli azionisti Lombardi Vittorio Foa provveda
Espressione dei Consigli europei del garante e di grande serietà e la storia del ventuno dei consigli di Torino
Erano parte della sinistra tutte le sue armi in particolare l'azionista e quella della sinistra socialista ma
Anche la consiliare
C'è
Porterò la questione la partecipazione il testo Pustetto varo dopo volanti
Quindi
ROPPA derisi come tutta la Costituzione e frutto di un insieme di cose ed è giusto che noi discutiamo
Ma la rappresentanza è anche
Nel rapporto con la cittadinanza grazie a Franca
Noi abbiamo recuperato capi chiedo abbiamo recuperato due testi inediti
Uno inedito quello sui trasporti e uno sarebbe inibito vada fatto sparire che il Patto sui trasporti che avrebbe risolto tanti temi del verde dell'attuale discussione sullo sciopero per i trasporti spetti
Do due testi uno motto l'altro comma otto ma anche quello noto nostro
Non si trova più
E così eterno contrattazione e territorio e il Patto di Natale su questo bisognerebbe avere più tempo
Pasqualucci vedere nel territorio dove elemento di quella concertazione che pure è stata messa in molti documenti barbaramente cui applicata
Ecco per primo
Con una questione
Massimo stava lavorando negli ultimi due mesi sulla questione della precarietà
In modo particolare
Prima aveva lavorato pubblica sulla rappresentanza
Perché con con grande lungimiranza
Aveva visto che c'erano alcuni questioni aperti a dei processi di flessibilizzazione delle anche delle legge dei Governi di centrosinistra che andavano in qualche modo
Aggiusta che avevano prodotto per i processi di globalizzazione e per i processi di esternalizzazione risultati diversità e quattro del dittatore si proponeva
E il dibattito di questi giorni di questi mesi di questi anni
E quello che in qualche modo riporta al lavoro e alla persona
La riflessione
Anche sulle forme flessibili
E questo
Abbiamo provato
Ammetterlo scegliendo articoli
Che proprio per lavoro capacità guardano a oggi mirato ma
Adesso c'è Michele sulla parte del pubblico impiego amministrazione adoperato se la moratoria di due
Piccolissimo
Quando
D'estate scorsa ci siamo visti con Paolo e con Federica per provare a costruire questo questo lavoro l'idea che c'è un po'mosso era quella di come si
Come si ragiona oggi su un ricordo di Massimo
Abbiamo
Abbiamo pensato che questo ricordo potesse come dire partire dal titolo anche di questo volume che il titolo è un lavoro diritti democrazia in difesa della Costituzione un titolo che ci è sembrato rappresentasse con verità il suo lavoro e il suo apporto alla causa del lavoro il suo apporto come studioso come giuslavorista ma anche
Come gestore della cosa pubblica nel momento nel quale vi è passato per incarichi di governo e per gli incarichi derivata
Nell'alta burocrazia fino al giorno tragico
Della sua del suo assassini
E
Abbiamo raccolto quindi con una scelta assolutamente discrezionale sia i suoi scritti notizia alcuni scritti
Dicevo prima
Accoglieremmo che quando arrivai malgrado
Dipartimento settori pubblici in mezzo a tutte le varie carte riuscì a tirare fuori una cartellina nella quale c'era
In uno scritto che si intitolava finanziamento del sindacato e modelli di riforma
Aspetti giuridici e modelli di riforma e mi risulta
Che quello scritto era assolutamente come di vignola otto perché
Faceva parte probabilmente di una
Come dire di un campo di iniziativa che ancora non era ancora non era ben definito
Ecco io credo che il titolo di questo volume proprio oggi che ricorrono i quarant'anni che lo Statuto dei lavoratori ha una sua attualità
Ha una sua attualità
Perché riprendo una cosa che punto ho detto dalla presidente Finocchiaro
Oggi quest'idea tema frammentazioni e ciò che si sta facendo proprio in questa frammentazione mette in discussione proprio lavoro diritti democrazia tutto sembra andare non in discesa un acconto la Costituzione
Tutto sembra muoversi punto quello che ha
Ha costituito per molto tempo IVA come dire il i cento poi substrato che reggeva
L'assetto sociale e civile di questo Paese reggeva i ritorni al lavoro ecco
Io credo che in questo frangente anche in un frangente come questo si senta la mancanza
Di un'opera di un lavoro come quello che il massimo svolse in quel periodo anche di un ragionamento denti una sua opera per la sua opera teoricamente in moto come si affronta poco come si possono affrontare oggi
I temi che vengono
Vengono messi in discussione in questo modo
Io imitando questo intervento aveva diciamo al lavoro che ho fatto insieme a Massimo cui
Come componente prima della Consulta giuridica e poi come nessuna incarichi di governo ma anche con i costanti rapporti avuti
Nel momento nel quale si provo a ragionare della cosiddetta seconda privatizzazione del rapporto di lavoro
Penso
Che dobbiamo provare a mettere insieme due cose ad esempio in tema di riforma del lavoro pubblico primo il contenuto innovativo
Il contenuto innovativo che rappresentava un elemento sia pure in un percorso aperto dal tema della privatizzazione dal decreto legislativo ventinove del novantatré e ma rappresentava una discontinuità fortissimo
Perché faceva della contrattazione uno strumento fondamentale in una fase nella quale avevamo processi di riforma istituzionale penso al
Al cosiddetto federalismo a Costituzione vigente
Alla legge sulla sulla nuove autorità dei sindaci devi al sistema dell'autonomia europea a sistema delle autonomie locali
Secondo nel momento in cui si affrontava il tema a terra autonomia tema contrattazione
C'è un capitolo nella tra i tanti iscritti nelle quali mi il cui titolo è che la libertà della contrattazione
Questo tema dell'autonomia della contrattazione oggi ricorre in modo molto forte
Nel sistema pubblico che autonomia della contrattazione nel momento in cui quella roba lì
Credo che attualmente esiste andrà in porto praticamente non ci sarà più dovremmo ricostruire il tema dell'autonomia della contrattazione autonomia della contrattazione dalla politica dalla legge
Dai da come dire una sorta di limitazione fortissima che fa sì che la distinzione fra politica amministrazione non ci sia più
E ci sia una subordinazione dell'Amministrazione alla politica non solo con lo spoil-system che è quello
Diciamo che si vede ma anche il comunque in coppia pieni ogni giro Torno e Comba costruzione
Che dei can abbatte il sistema tende autonomie fatta di tanti soggetti che nominano altri soggetti
Che valutano altri soggetti che rispondono ai soggetti nominati
Si è messo in moto un meccanismo una catena nella quale chi è al primo al primo anello determina che cosa succede nell'ultimo che cosa succede nell'ultimo anello e credo che anche lo stesso tema sia non solo il problema dell'autonomia ma anche il problema dei la democratizzazione dei rapporti di lavoro
E del sistema come dire delle relazioni sindacali come strumento fondamentale di questa democratizzazione oggi torniamo ad un ad un già visto e già visto è che le relazioni sindacali sono vietate
Che il primato diciamo un'Amministrazione si caratterizza in quanto tale se non ha
Rapporti comunque nella con
Le organizzazioni sindacali cioè la negazione
Del sistema di relazioni sindacali oggi sembra essere un punto di forza
Siamo tornati per qualche terzo per chi ricorda quella fase ma occhio e croce credo tutti a quello che successe immediatamente dopo Tangentopoli
Quando il problema come dire terra diciamo deriva corruzione
Vengo ora corruzione del sistema otterrà produzione dei partiti
Di oltre di quello che successe in quella fase si pretende degne conseguenze anche sullo stesso sistema sullo stesso sistema sindacale soprattutto all'interno delle pubbliche amministrazioni
Qui
L'opera come dire del sindacato e io posso dire avendo con Paolo in Puglia hanno vissuto quella fase eccetera anche senatore Passoni vissuto quella fase l'opera della CGIL
Fondamentali
L'opera della CGIL operati massimo operativi di Franco
Bassanini riuscì a
Costruire un ragionamento nel quale noi rimettemmo in un sistema come dire democratico l'acqua trattazione stessa facendo prevalere la cultura della responsabilità la cultura dei diritti e una cultura fondamentale come lotta alla frammentazione
Che è la cultura dell'unità del mondo del lavoro
Insieme a diritti identici insieme ad un sistema contrattuali identico chiudendo io qui lo ripresa acquisiva
Espressione che
Che marzo non so molto nei
Nei suoi lavori chiudendo il cosiddetto se è colpa lieve del pubblico impiego quello che partiva da una
Dalle leggi Stefani e arrivo
Arrivava praticamente alla legge quadro del pubblico impiego entrando in una logica che è la logica invece dell'innovazione della
Della Carta dei diritti ed il sistema dell'innovazione
E facendo in modo che questo parte percorso fosse un percorso che si muoveva appare unicamente ad un ragionamento di carattere istituzionale e ad un tema come era il primo della democrazia dell'autonomia sindacale
Se
Attualizza diamo questo ricordo oggi ci troviamo in una situazione che è molto preoccupati
Dal punto di vista istituzionale siamo
Temo alle soglie di un in una fase come quella che
Che attraversiamo di un federalismo fiscale che alcuni contenuti ancora poco no
Che rischia di essere uno strumento di non in nuova unità come il federalismo ma un un rischia di essere uno strumento di disuguaglianza
Qualcuno poi addirittura non ultimo
Il ministro decreto stamattina abbia chiuso i lavori pensa che questo federalismo debba anche riguarderà anche essere una sorta di federalismo contrattuale
Ho una sorta di federalismo sindacali
Senso che
Abbiamo un sistema di dislocazioni dei diritti molto legato ai territori e in realtà
Territori si hanno diritti forti territori poveri hanno diritti dei pochi io credo che quest'oggi sia un tema
Come dire che per qualche verso
Ci riporta un po'a quella situazione noi abbiamo vissuto quella situazione quindi conosciamo i rischi
Che ci possono essere oggi questo è un punto della nostra di una valutazione che credo sia necessario fare il secondo problema il secondo tema che mi permetto di evidenziarla è questo mentre c'è questo passaggio questo processo istituzionale e dall'altro avvocato c'è nei provvedimenti che attualmente riguardano il pubblico impiego un asfissiante centralismo burocratico
Uniti un ritorno del dominio della politica sull'amministrazione sul lavoro e sua contrattualizzazione del rapporto di io temo
Che
Questo ritorno questa nuova situazione possa
Come dire rischiare di per far sì che anche quella grandissima conquista
Ricordo che quella conquista fu frutto innanzitutto di un accordo sindacale e poi portato in legge
Percorro critico normali la legge
Su questi temi e quella grandissima conquista della delle elezioni delle rappresentanze unitarie e del sistema di parità azione della rappresentanza sindacale sia anch'essa oggi in discussione
Il decreto Brunetta già aveva fatto un
Un una legge di proroga termini va ribadito e oggi ci troviamo in uno scenario di questo genere ma vorrei che anche
Chiudendo
Ricordare anche un'altra cosa Yves operati Massimo fu importante non solo per il suo contenuto ma anche per il come
Venne fatto
Paolo si ricorderà
L'attenzione ai ai punti di vista di tutti
Come dire il tentativo di sforzarsi in ogni momento di cercare di comprendere ritiri ex Sita
E la ricerca spasmodica di una sintesi unitaria fu uno dei punti fondamentali intorno ai quali una grande operazione di innovazione
Come fu quella relativa alla contraddittorio hanno contrattualizzazione pubblico un piano fu resa possibile
Perché le tre grandi confederazioni non avevo Nuovo Pignone esattamente collimanti
Avevano opinioni abbastanza diverse
E però fu possibile arrivare in quella situazione proprio perché si riuscì
A mettere insieme il contenuto ma anche il metodo
Ma anche necessita di come dire di gli incontri informali ci sono ma quando sono informali prevedono tutti
Perché gli incontri informali che escludono qualcuno sono un'altra cosa
Sono incontri incontri veri falsificati spezzarlo cose abbastanza diverso incontri informali ce ne sono sempre stati ma tutti i soggetti
Tutti quelli che dovevano contribuire oggi a trovare una soluzione erano parte fondamentale parte fondamentale di quegli incontri
Bene proprio questo anche questo elemento di una
Ricerca di una ricerca spasmodica della sintesi unitaria di mettere insieme le diversità è un punto fecondo in quella di quell'opera
Perché il rese possibile rese possibile contenere insieme difesa dei diritti ed innovazione ed è proprio questo elemento difesa dei diritti
E di innovazione che noi oggi abbiamo necessità di riaffermare in vari punti
In vari punti ho parlato del pubblico impiego Pavia sappiamo
Della rappresentanza abbiamo pronta dello sciopero dello sciopero nei servizi il tema della partecipazione l'articolo quarantasei del costituzione che non è
Alternativo rispetto al sindacato che conosciamo il tema del lavoro senza aggettivi cosa diversa dal dal disegno di legge in discussione
Al Senato sul processo del lavoro i diritti e l'arbitrato il tema che il diritto del lavoro nazionale rispetto a ciò che avviene in Europa come
Noterete le sentenze Balking a valle Erriu offerte
Sono tutti temi sui quali oggi
Abbiamo corriamo il rischio
Abbiamo pesanti e gravi stravolgimenti
Che riguardano la cultura civile e sociale del Paese alla quale anche Massimo con il suo lavoro aveva contribuito e dalla quale hai capito che dovremmo ripartire ecco in nostro
Non ha voluto essere non è dovuto essere un ricordo solo per un amico tragicamente scomparso
Ma anche il ricordo di quei tanti percorsi compiuti insieme indifesa i diritti del lavoro e innovazione
Un rete un ricordo che nello stesso tempo è un legame che noi non dobbiamo perdere non vogliamo spezzare anche nel ricordo di massima
Per concludere questo incontro
Guglielmo Epifani segretario della CGIL
Sì io credo di questo ringrazio la ringrazio da finanziare al Presidente del Senato
I corruttori quella del libro
Io credo che sia stata una scelta giusta presentare il libro qui nella sentenza
Noi abbiamo questa mattina come tutti gli anni ricordato al massimo nel luogo del suo martirio ricercatore insieme tanti compagni e amici di ogni anno
Rinnova no il loro dolore ma anche il loro impegno a continuare il lavoro nel tracciato per Massimo aveva indicato
L'anno scorso in occasione del decimo anniversario dalla sua morte
Si tenne sia nell'Università di Roma sia nell'università di Catania due convegni particolare interesse spunti
Mancava un rapporto tra tutto questo esteri se
Ed è bene farlo perché massima è stato l'uomo risponde come istituzione
Guai a dimenticare
E lo dice una persona come me che è geloso dell'autonomia dà rappresentanza sociale della CGIL
Ma che sa bene che non c'è nessuna autonomia
C'è poi vivere al di fuori o contro il lavoro nelle istituzioni intese sia come Assemblee elettive sia i luoghi dove le decisioni sempre
Ma se mi è stato questo
Un uomo di dottrina di studio di ricerca
E l'uomo delle istituzioni nei diversi incarichi che ha avuto
E quello che ha tenuto assieme
L'essere studioso che le servono delle istituzioni è stata una straordinaria derisione sentimentale alle ragioni del lavoro andrà CGIL
E alla condizione la dignità del POR
Per questo massimo è stato l'uomo dichiaranti aperto
Dichiarante
E non è mai stato un uomo di una sola Veneto
C'è una sola
Noi abbiamo ricordato abbiamo ascoltato anche le cose dette
Tante cose del suo lavoro
Massimo giustamente
Lo ricordiamo ad esempio
Per il lavoro che ha fatto
Nel campo della regolamentazione
Il diritto di sciopero quei servizi pubblici essenziali
Bilanciamento tra i diritti dei lavoratori i diritti dei cittadini
Ma il massimo la regolamentazione del diritto di sciopero è sempre stata accompagnata
Dall'obiettivo
Di tradurre quello che lui chiamava il patto sociale nei trasporti
La regolamentazione del processo legislativo dentro un processo di concertazione che aveva come obiettivo la riforma condivisa del sistema dei trasporti
La stessa cosa sugli altri campi
L'uomo che si è interrogato sulla partecipazione dei lavoratori nelle scelte d'azienda
Ma rigoroso difensore delle prerogative contrattuali dei lavoratori del sindacato
E stato uomo che ha dato la sua impronta fondamentale alla legge sulla rappresentanza e sulla democrazia nei settori pubblici
è stato insieme l'uomo che insieme con tanti altri insieme anche i compiti ha curato il libro si è posto il problema dalla riforma delle pubbliche amministrazioni
Questa è la larghezza
Il suo pensiero della sua azione
Uomo che
Ha sempre difeso le prerogative del sindacato male sempre messe dentro un processo di
Naturalmente
Questo è falso fino al tempo finale della sua vita
Io ho trovato di straordinaria modernità il fatto che le ultime cose a cui lucide dico
Un mese due mesi prima che il sito CISL
Erano i temi del lavoro in euro
Proprio nel momento in cui la costruzione europea stava
Sull'impulso di quella Commissione di quella stagione prendendo prendendo forza lo si poneva il problema non solo della regolamentazione del mercato o Della Monica
Ma insieme del problema dei diritti
Le tutele europee e del lavoro
Anche su questo confermando questo oscuro
Naturalmente nel far questo però lui la presto fedele a un punto
A una questione che a me sembra quella che ancora oggi ha perso la vera questione in discussione
Oggi sono i quarant'anni dello Statuto dei lavoratori
Statuto dei diritti dei lavoratori
Dove sta tutto l'ho ricordato adesso Provincia
Sta per costituzione
Diritti per diritti lavoratori per persone
Cosa diceva tanto
Tanto la diceva che la forza
Di una concezione moderna del diritto del lavoro doveva appoggiare
Solo riconoscimenti e quindi sul fondamento di un nucleo di diritti essenziali e fondamentali universali che dovevano far capo alle persone
Che nel lavoro o nella propria relazione con lavoro venivano da questa stessa scelta ad essere fortemente contaminato
Queste parole non si presta a mare
E queste non riguardano il fondamento dello Statuto soltanto
Riguardano il rapporto tra il fondamento dello Statuto del fondamento dei valori costituzionale perché questa
E la questione
Se si usa proprio oggi il termine
Statuto dei diritti dei lavori
I concetti non sono assolutamente gli stessi
Perché su un terreno c'è un nucleo di diritti fondamentali Tissone universale che rendono quali le persone
In ragione di essere
Persone che lavora
Nel momento in cui si parla dei diritti dei lavori
Vuol dire che ci sono diritti che hanno caratteristiche diverse a secondo della tipologia del lavoro che si fa
E lo si voglia non lo si voglia questo porta inevitabilmente
Per una strada più lunga o per una strada più corretta ha un'idea corporativa dei diritti e delle
Questo secondo me e quello
Che
In discussione
Siccome non credo che si debba ricordare il quarantesimo dello Statuto per
Fare l'esempio al Cal stento
Ma per dire
E il contenuto di quei valori è un contenuto che è importante per quello che è stato per quello che è per quello che sarà
Con le riforme gli ammodernamenti dei quali c'è assolutamente bisogno
Allora io credo che bisogna ricordare per intero
Questa
Lezione perché se no si parte per affermare un principio
E si arriva a costruire un sistema di tutela e sostanzialmente corporativo e mi permetto di dire e anche la scelta meno moderne meno progressista meno democratica tra quelle che sono
Perché vuol dire un ritorno al passato e non
Uno sguardo riformatori debba
Io che in questo sono profondamente compie
Ed è per questo che ricordare Massimo in questa sede vuol dire continuare un impegno una battaglia seria non radicale non massimalista ma rigorosa determinata
Dell'attuale c'è viso
Io sono stato tra coloro che ha salutato il rinvio al Parlamento
Nel collegato dalla legge sull'arbitrato e dintorni da parte del presidente la Repubblica come una scelta giusta
E mi spiace che dire
In realtà
Non si è voluto tener conto del senso ed approfondita veritieri del Quirinale
Dicevo che dietro lo Statuto c'è la Costituzione
In materia di arbitrato c'è ad esempio l'articolo
De Anna conoscerà benissimo
Che dice sostanzialmente che il diritto di ogni cittadino della Repubblica
Di poter rivolgersi se lo ritiene opportuno al giudice per far valere le proprie maggio
Se io costringono i giovani o una persona appena assunta anche nel raggio
A decidere all'atto dalla sul sono trenta giorni dopo non cambia la sostanza
A decidere da quel punto persone
Se sceglie la strada dell'arbitrato o l'altra rinunciando in ogni caso a una delle due strade
Sì contravviene quel principio costituzionale
E quella persona non è libera di scegliere
Perché si trova in uno Stato soggettivo io oggettivo costrizione
Questa è
La verità
E nel momento in cui fa in questa scelta non dai come dice il ministro
Un diritto in più
Dai a quella persona un diritto in mente
Non dare la possibilità in più lei di una possibilità
Non vi è una libertà in più
Chittolini una libertà
Per il semplice motivo
Che dietro quel nucleo di valori e dei diritti fondamentali e universali c'è in ballo esattamente questa questione
Che possiamo chiamare dignità del lavoratore
Autodeterminazione del lavoratore
Rispetta
Dei diritti del lavoratore e a me piace ricorda e parlarne
Come libertà della persona
In questo io credo
Ricordo che il massimo di oggi è davvero qualcosa che ci
Poco
Perché ne condividiamo lo spirito profondo di continuare lungo quella strada
Perché questo è quello del quale
Il mondo del lavoro italiano anche rispetto ambientale
Tanto più di fronte a questa trasformazione questa crisi io credo via profondamente risponde
Ringraziamo
Tutti i presenti in particolare
A chi lo terrò conto
Rita
Ospiti soprattutto
Anche la partita che anche povera iscritti
Necessità guarda all'Europa e fare
Fra fra dapprima Anna Maria e ha avuto modo di proposta da parte ma anche ricette
Che fra poco vapore la fotocopia difficili momenti
Ricaviamo
Tempo
Fatta
Insieme ad altre
Stasera sposare speculativi
Cosa
Allora previa
Per favore all'Italia qua
Trescore Howard
Segnalazioni bene